Giustizia, memoria e corresponsabilità per contrastare mafie e corruzione

Alla buon pomeriggio a tutti gentili signore e signori familiari ed amici del presidente Antonino e Di Stefano Saetta
Parenti ed amici del giudice Rosario Livatino autorità ed intervenuti tutti anche quest'anno ci ritroviamo insieme per fare memoria grazie ad una serie di manifestazioni organizzate dall'associazione di impegno civico per la legalità giustizia e trasparenza
Perché no police dall'Associazione amici del giudice Rosario Angelo Livatino assieme all'ufficio di posso l'azione per la causa di canonizzazione
Del servo di Dio Rosario Livatino al presidio di libera Vincenzo Mulè di Raffadali e con un contributo economico del Consorzio agrigentino per lo sviluppo
E la legalità alla settimana della legalità giudici sette Livatino
Nel cui contesto si inserisce anche questo evento organizzato dalle associazioni Tecnopolis ed amici del giudice Rosario Livatino
E quale è stata conferita la medaglia del presidente della Repubblica quale solenne formula di adesione riconoscimento della valenza del programma e dell'attività svolta anche quest'anno entriamo subito nel vivo della manifestazione di oggi pomeriggio per ricordare i tre cittadini illustri di Canicattì morti da innocenti per vidimare i mafiose
Il venticinque settembre del mille novecentottantotto e il ventuno settembre del mille novecentonovanta tutti sulla statale seicentoquaranta che collega Porto Empedocle con Caltanissetta
Il tema di oggi scelto dagli amici del presidio libera Vincenzo Mulè di Raffadali e giustizia memorie corresponsabilità per contrastare mafia e corruzione in memoria dei giudici Saetta e Livatino
A me e assieme a me sul palco abbiamo dei relatori che non hanno bisogno di presentazioni
Il prefetto di Agrigento sua Eccellenza Dario Caputo il postulatore della causa di beatificazione del giudice Livatino don Giuseppe Livatino
L'avvocato Enza Rando vicepresidente nazionale di Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie ed il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero Dera ovvio presentati gli ospiti adesso procediamo subito
Con i saluti quindi chiamare qui accanto a me il sindaco di Canicattì l'avvocato Ettore di Ventura prego il sindaco e gli altri esponenti della situazione che porteranno il saluto ai nostri ospiti di essere brevi prego Sindaco grazie
Io mi porto il saluto della della città rivolgo un saluto alla città agli ospiti che c'erano la loro presenza al suo eccellenza del prefetto al dottor Cafiero De Raho al proprio dall'azione antimafia l'avvocato Enza Rando vicepresidente di Libera all'autorità civile al Don Giuseppe Livatino
L'atleta civili e militari che sono qui in in in sala il questa la settimana della legalità è un appuntamento importante per la nostra città che consente di ricordare di commemorare il sacrificio di due illustri
Cittadini di di Canicattì
Nonché del figlio del giudice setta Stefano
Il Canicattì ha pagato in quegli anni un prezzo carissimo
Perché oltre al l'omicidio questi omicidi eccellenti nel tra la fine degli anni ottanta l'inizio degli anni Novanta c'è stata una vera e propria guerra la guerra di mafia tanti e tanti omicidi
Però questo credo che abbia fatto scattare il momento di orgoglio nella nostra nella nostra città soprattutto l'omicidio del del giudice Rosario Livatino han fatto scattare nel nuove generazioni un sussulto di di di orgoglio
E questi iniziative servono appunto per non soltanto commemorarlo e ma servono per passare trasmetterà il le buone azioni che da loro sono stati compiuti durante la vita l'esempio che loro hanno portato in invita Baggio dobbiamo limitare certamente a ricordarle una volta all'anno ma le le azioni che sono il frutto del del loro esempio deve essere perseguite giornalmente da tutti coloro i quali sto hanno un ruolo nella comunità ma soprattutto del generazioni avvenire
Io di auguro buon proseguimento e lavoro e vi ringrazio nuovamente
Grazie Sindaco
Siamo adesso qui accanto a me la referente di libera di Raffadali Floriana Lo Bosco prego
Grazie buona sera a tutti anche da parte mia & insomma Benvenuti
A queste incontrava Quinza omaggiata martinesi tenevamo tenevamo tanta di realizzare libera una dei primi impegni a Ponte di liberare quello di fare memoria di tutte le vittime innocenti della mafia ricco dei costi delle storie che avesse o no effettivamente ricorda Piol
E mantenere vivo lei sente la testimonianza di tutte queste storie che sono patrimonio comune
In particolare come Parisi Ghedini liberati incenso Guerra è una giovane vittima di mafia
Ha presente insomma come presi a Raffadali abbia partecipato e diversi anni ancor prima che ci classicissimo con il presidio alle iniziative organizzate nella Tecnopolis amici reggiseni Nattino
Età don Giuseppe in qualità di passione a trovare
Per ricordare Saetta Livatino il figlio di di Saetta Stefano
Però
Anziché essere solo partecipanti e già questa in parte anche risanare a data iniziata quest'anno ha già diversi mesi fa
Di essere parte attiva in questa contenesse attinente se ci fosse lo spazio avevamo la necessità di dialogare Cannalire dati a carattere cartiera Caravà che salute e sanità tutti gli altri ospiti il prefetto Enzo Agazzi interpellata disponibilità
Mi hanno detto che su questi temi gestisce anemoni reato e responsabilità abbia ma semplicemente Anita vedete sommato eravate il contesto giuste per poterlo fare carriere contestata lo dico insomma rispetto a quella di oggi
Chi trama necessario parlare di questi temi per terra stimolare per contribuire a stimolare nell'opinione pubblica l'importanza che Riccò però non sarà allestito il seri ma anche i cittadini nel contrastare macchie correzioni non aggiungo altri Peter proprio per non sottrarre tempo ai relatori e Diadora manchi una buona serata e vi ringrazio ancora per la presenza o meno attenzione che può essere grazie manca grazie a Floriana Lo Bosco adesso il saluto ai nostri ospiti da parte dei rappresentanti dell'Associazione Tecnopolis amici del giudice Rosaria andò Livatino mi sembra che sia Valentina Garland a portare il saluto prego Valentino
Buon pomeriggio gentili e-mail Signorie dei prezzi signori e autorità presenti
Di Doyle benvenuto a nome dell'Associazione amici del giudice Rosario Angelo Livatino dell'associazione Tecnopolis e vi ringrazio per essere accorsi qui quest'oggi
Desidero ringraziare fortemente il presidio liberati in senso moglie di Raffadali e la postura azione del servo di Dio Rosario Angelo Livatino per aver promosso questo incontro durante il quale saranno approfonditi i temi di grande rilevanza
La nostra infinita riconoscenza al procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho che oggi ci onora della sua presenza
E a sua eccellenza il prefetto di Agrigento Dario Caputo due presenze che rappresentano la vicinanza della magistratura e dello Stato
E non per ultimi intendo ringraziare gli altri illustri relatori di questo incontro anche tarando vicepresidente di Libera è il postulatore della causa di canonizzazione del servo di Dio lo sta arrivando Livatino don Giuseppe Livatino
Di certo alla fine di questo convegno usciremo da qui più ricchi e più consapevoli quindi io non voglio più aggiungere altro vi ringrazio ancora e gli auguro un buon proseguimento
Grazie a Valentina Garland allora per motivi di tempo dobbiamo liberare il procuratore in tempi ristrettissimi e siamo subito con agli interventi
Partiamo con don Giuseppe don Giuseppe allora lei la parola per illuminarci se può darci ulteriori stimoli all'impegno di ognuno di noi nella nostra realtà prego don Giuseppe
Grazie
Se vi ricordo che c'è un episodio evangelico
In cui da Giovanni Battista che predica nel deserto di Giuda
Accorrono farisei accorrono militari
Su dati del loro impero romano occorrono tante danno tante categorie di persone
Tutte queste categorie di persone fanno domanda Giovanni il Battista
E noi che dobbiamo fare
La domanda oggi se la pongono il presidente Saetta
Stefano stretta il giudice Livatino
Non è che dobbiamo fare
Ne siamo una Provincia diamo una provincia in cui fino a qualche anno fa si diceva la mafia non esistesse
Poi non scoperto che la mafia esiste per come ci sono più cosche in in attività entra in piena attività
C'erano anche dei gruppi delle schegge impazzite fumosa Stibbert c'era di tutto
Si è parlato allora di lotta alla mafia certo dopo un bel po'di morti ammazzati
Anche con le vittime eccellenti
Ora non si parla più di questo la mafia ovviamente ha cambiato pelle in qualche modo si sta mostrando o meglio non si mostra più perché non ha bisogno di mostrarsi stavate aveva bisogno di Mosca non aveva mai avuto bisogno di mostrarsi
Nel senso pieno del termina no non ha ben bisogno di fermare suoi omicidi niente
Alla Martins interessa semplicemente raggiungere due obiettivi dell'obiettivo principale la macchia qual è quello di praticamente fare cassa e quindi in incrementare il proprio patrimonio patrimoni economico
Ora ovviamente alla mafia anche ora ha interesse a per incrementare il proprio patrimonio e che cosa fa
Ovviamente la la l'alzata di tiro l'alzata anche l'ingegno ovviamente vanno investire in tanti altri campi che non sono più ovviamente quelli quelli tradizionali né quale continua ugualmente ad investire per esempio Riva che tre d'usura eccetera
Però ora si espande verso altri tipi di di mercati e altri tipi di commercio la mafia non si presenta più con la mafia del Coppola dello pare si presenta ormai come un una macchina fatta da Colletti bianchi e quindi da personalità ad un certo livello imprenditoria quindi quel legame famoso che tutti quanti conosciamo un pezzo della politica pezzi della dell'imprenditoria pezzi della Massoneria
Pezzi anche dello Stato questo è il il nucleo fondamentale
Noi siamo stati chiamati da queste vittime ma anche dalle altre che non abbiamo mai onorato forse in maniera in maniera corretta non abbiamo mai ricordato
Il maresciallo Vaccaro che è stato una delle vittime
Della strage di Ciaculli ma era maresciallo dei carabinieri ora dinaro quindi non l'abbiamo mai ricordato in maniera adeguata in maniera degna devo ricorrono poche volte l'appuntato Bartolotta
Che faceva parte della scorta di Rocco Chinnici il consigliere istruttore abbiamo ricordato en passant Beppe Montana dimenticando che era pure originario di questa terra devi Gento abbiamo fatto molto e abbiamo messe insieme molte lacune
Qualche volta abbiamo fatto anche iniziative per commemorare o per ricordare adesso non ricordo il caso di dire forse più per ricordare ricordare è meglio perché ricordare significa guarda quanti erano importanti guarda che bel lavoro che hanno fatto come sono stati bravi
E loro non ci chiedono oggi diverse di come dire esprimere esprimerci in questo modo nella nostra quotidianità loro ci dicono oggi ci chiedono noi cosa dobbiamo fare per continuare la loro opera
Se alla fine a questi uomini dello Stato come integerrimo mi hanno servito lo Stato per la Costituzione fino a morire
E vuol dire con impegno in più ce lo chiedono in questa terra di Agrigento si chiedono per esempio di aprire gli occhi su determinate realtà subì l'esistenza determinati potentati economici
Ci sono pensate ditte private che gestiscono però dei servizi che prima no affidata alla pubblica amministrazione o no che non hanno neanche bisogno del certificato antimafia
Eppure che non ha certificato antimafia non lavora di solito tanti padri di famiglia tante persone pur oneste però basta è bastato un ritardo nella consegna di questo documento è già hanno rischiato di perdere il proprio lavoro che questi potentati invece comandano
Va beh c'è un'inchiesta in corso Trento attenderemo l'esito di questa inchiesta ma quante quante situazioni del genere
Quante situazioni in cui il pubblico viene praticamente sottomesso agli interessi del privato
Quante situazioni in cui determinate situ determinate dimensioni non vengono minimamente scalfita
Allora qualche anno fa fino a venti anni fa anzi diceva sì e la macchina c'è non c'è forse non c'è la macchina c'è operato l'abbiamo capito oggi ha cambiato pelle continua operare l'abbiamo capito la situazione dal punto di vista economico dal punto di sociale continua ad essere delicatissima questo forse l'abbiamo capito pure che fare
Se non rispondiamo a questa domanda se ognuno di noi nella sua quotidianità col ruolo che assuma pubblico-privato in qualsiasi dimensione non dà delle risposte coerenti
Che sappiano in qualche modo garantirà la verità e la giustizia siamo messi molto male
Non abbiamo neanche il diritto di commemorare uomini illustri come setta Livatino Guazzelli e tanti altri che hanno dato loro vita per il benessere e per la libertà di questa nostra terra
L'invito è semplicissimo io chiudo qua hanno bisogno di un altro che lo vede derivati no sì abbiamo parlato in tantissime occasioni sappiamo perfettamente chi era Rosario Livatino sappiamo perfettamente chi era il Presidente Saetta
Anche se ogni tanto facciamo pure confusione
Senta ancora a dire che l'Iva tirerà quello che brandiva il codice del rito penale a destra e a manca per giustiziare non siamo fu totalmente fuori strada ma anche di sette a volte sono state dette cose un poco
Stiamo attenti perché sono uomini che hanno avuto veramente un'altissima dignità
E hanno dato la loro vita per noi
L'hanno data per la nostra libertà perché vivessimo noi nella giustizia e nella verità
Nessuno impediva loro di svolgere altre attività professionali
Si eleva Tino che spetta
Nessuno impediva loro di camminare h ventiquattro con la scorta armata
Nessuno lo impediva loro
Sì hanno fatto determinate scelte e hanno fatte sino alla fine penso che veramente dei degli interrogativi debbono Porcelli oggi
E a questi interrogativi vi ripeto abbiamo l'obbligo morale di rispondere
Con la nostra con la nostra scelta e Crédit con le nostre scelte quotidiane fatte in tutti gli ambiti
Però è giusto che questa provincia di Agrigento questa nostra terra di Sicilia Paolo Borsellino la chiamava terra bellissima ma disgraziata
Non c'è una terra che non sia in grazia di Dio asse che non sia amata da Dio il problema che non è amata dei propri
Cittadini questo grave il male vero della Sicilia avvolte coincide con il nome di siciliani
Se la sedici siciliani cominciano ad amare e la Sicilia tutto comincia a cambiare
Eh tutto comincia a cambiare anche se poi rinunciamo determinati privilegi terminato situazione di di di favori determinate possibilità di arrivare là dove altri non arrivano
Penso che importi poco l'importante invece che tutti abbiamo diritto ai nostri spazi abbiamo diritto al nostro e atto quello che realmente ci spetta senza chiedere niente a nessuno Saetta e Livatino non solo hanno mai chiesto niente a nessuno ma quando sono stati avvicinati
A volte anche con in maniera pesante da persone che avevano ben determinati interessi
Hanno risposto
Correttamente mani in maniera determinata no grazie siamo in grado anche noi ciascuno di noi è in grado di rispondere no grazie
Quelli che possono a quelle che possono essere le situazioni questa riflessione che propongo poi ovviamente risponderemo con le nostre azioni nei prossimi giorni grazie
Grazie a don Giuseppe
Adesso la parola va all'avvocato Enza Rando siciliana di Niscemi vicepresidente nazionale di libera che per motivi professionali si è spostato al nord Italia è stata consigliere comunale nel mille novecentottantanove poi assessore sempre a Niscemi né dal novantaquattro al due mila con delle che anche alla trasparenza e alla legalità
L'avvocato Orando tra le altre cose ha collaborato alla stesura della prima legge in Italia contro le infiltrazioni mafiose nell'economia all'avvocato intanto ci pare un pochettino di questa legge soprattutto ci dica se oggi a alla luce delle continue evoluzioni può essere anche un pochino superata occorrono altre
Misure ancora più restrittive prego avvocato ben cento grazie grazie ai limiti del porto il saluto sicuramente insomma nella di libera nell'ufficio di presidenza
Ma insomma qui c'era rappresentante nostro nel territorio di libera ci tenevamo molto insomma ad essere presenti intanto anch'in particolare per me le diceva io sono siciliana
Che già dalle prime i primi anni in cui si ricordava si faceva memoria di mattina giudice Saetta sono sempre corsa qui ad essere presente ad ascoltare perché reputo che il giudice io mattina il giudice Saetta permane un debito di responsabilità che abbiamo nei loro confronti sono morti perché siamo convinti che amavo ne volevano per la loro terra e questo diciamo la cosa che ci deve sempre far pensare sono due sono stati due magistrati
Che hanno fatto bene il loro dovere e molto il mento in un momento in cui poche o forse alcuni non lo facevano bene
Il fatto di farlo bene e di avere anche una visione veramente io vi invito a leggere alcuni pezzi insomma io ho potuto leggere attraverso alcuni libri uno dei libri
Belli che che racconta un po'la storia del giudice Livatino è quello che ha scritto Nando Dalla Chiesa che ha fatto un bel un bel racconto ma anche quello che faceva il giudice che stava facendo il giudice Saetta cioè dalle ci domandiamo ma come mai un magistrato del che era giudicante viene ucciso ad Agrigento che cosa è successo io credo che questo ai cittadini di Canicattì i cittadini siciliani civili italiani devono domandarsi sono altrimenti non ci facciamo se non ci domandiamo questo non capiamo che cosa è successo e se non capiamo che cosa è successo non capiamo che cosa è la nostra storia
E per comprendere la nostra storia dobbiamo farci e darci delle risposte io credo che molto sia cambiato rispetto a quei periodi molto si è calmato c'è più consapevolezza certo molto raramente c'è dovrebbe essere di più specialmente in alcuni territori dove prese in base i momenti in cui ci si confronta e si riflette di due cittadini nobili di questo territorio che sono morti per fare bene il proprio dovere
Bisognerebbe superare un po'l'indifferenza il
Diciamo il pensare un po'assente
E io credo che molto è stato fatto in quei tempi diceva appunto
Padre Livatino che non si diceva la mafia non c'era si sparava e non c'era
Abbiamo più consapevolezza anche se oggi non si sparò si spara meno però male che si spara meno la macchina c'è si veste in un altro modo altri linguaggi e il linguaggio che oggi la mafia
Più ci propina è che noi sempre siamo molto in ritardo a riconoscere e linguaggio della corruzione e linguaggio della corruzione ci domanda tanti di noi ci si domanda ma cosa sta succedendo abbiamo degli strumenti visto un po'la domanda specifica
Che mi è stata fatta abbiamo degli strumenti in questo Paese per combattere anche quelli che sono i nuovi linguaggi nuovo di nuove condotte di questi veste la mafia no
Abbiamo degli strumenti devo dire ma questo forse anche il procuratore tre parlerà abbiamo degli ottimi dei buoni strumenti abbiamo dei buoni strumenti dobbiamo utilizzarli meglio abbiamo una buona legislazione antimafia
Molto probabilmente andiamo in giro anche nel mondo a raccontarla abbiamo una purtroppo una legislazione scritta dal sangue perché le nostre leggi sono state iscritte sempre giorno dopo no che succedevano dei fatti
Quindi abbiamo delle buone leggi molto abilmente bisogna anche applicarli meglio bisogna essere
Più veloce e più di lettura una delle cose che mi ha impressionato molto
E quella che il giudice Livatino in un momento in cui molti magistrati facendo anche in maniera neutra e oggi non si può essere neutro il loro dovere magari c'era un reato cercavano di capirne quel reato senza dare una visione sistemica di quello che stava succedendo in territorio
Ecco il giudice Livatino il giudice Metta aveva una cosa in più avevano capito quello che stava succedendo in questo territorio
E proprio perché lo volevano bene andavano oltre non facevano indagine in cui diciamo colpivano quel singolo reato ma cercavano di darne una lettura del territorio un'altra sistemica sono stati i primi in questo territorio a cominciare a dire la stizzita o Cosa Nostra sono organizzazioni mafiose non sono organizzazioni delinquenziali to cure una ma sono e questo è una cosa che non poteva i mafiosi li disturbava perché mafiosi li disturba quando qualcuno vedi in avanti qualcuno abbia più avanti anche quando la magistratura e più avanti
E oggi io credo che noi e questo ce lo domandiamo anche come associazioni qual è il nostro ruolo oggi credo che noi l'abbiamo necessità di capire come possiamo arrivare prima
Ecco una delle cose che siano fatti io volevo un po'specificare quello che amo come dire contribuito nel minimo insomma scrivere una legge io vivo in Emilia Romagna che ha voluto fare il governo dell'Emilia Romagna perché a un certo punto sapete quello che si diceva prima qui che le mafie non esistevano le dirigendo a Siracusa insomma non c'erano dice anche al nobile ma se non ci sono al Nord ma
Fanno affari anni filtrato l'economia sana e alcuni governi si stanno domandando cosa possiamo fare è stata una legge che ha avuto una sorta di lungimiranza cercato di mettere insieme le leggi nazionali naturalmente non si possono superare i vedere delle leggi nazionale però c'era una legge che ha cominciato a dire visto che qui vengono e vengono infiltra l'economia questi sono gli strumenti che noi possiamo mettere anche a livello preventivo non sono naturalmente gli strumenti di interdittive così bene riconoscerà altri ne parlerà sicuramente il prefetto
Però a hanno voluto mettere a sistema quello che la prevenzione in un territorio in cui le mafie sono andata infiltra siccome quella dei quando le ma che si infiltra in altri territori anche del nord vuol dire che trovano spazio gli imprenditori
Vanno a cercare i mafiosi non è che non li vanno a cercare allora se no non partiamo da questa da un'etica dell'impresa da un'etica della politica da un'etica di cittadinanza
Perché non è più possibile pensare noi lo diciamo anche come associazione ne chiediamo agli altri un'etica superiore chiediamo una ad altri che ci si un imprenditore un imprenditore
E invece mi insegnate in questo e nella Costituzione c'è scritto che l'impresa ha un valore sociale impedito la dovrebbe essere contento e felice quando produce lavoro nel territorio lo fa diventare ricco bello l'Otu tele provveditore non quando fa affari con la mafia e quindi fa affari privati per deturpare il territorio non vuole bene il territorio quindi non è un imprenditore ecco su questi io credo che
Che cosa manca e quindi questa diciamo voglia insomma di fare una legge che potesse far capire accompagnare anche gli imprenditori imprenditori perché tante volte ci dicono
L'invito è in crisi per carità c'è stata la crisi vera ma l'imprenditore che noi abbiamo conosciuta anche al nord attraverso anche siamo studi perché quello che è importante approfondire argomentare che rimanere che hanno cercato i mafiosi per fare affari non erano in crisi
Erano in crisi etica ma non era in crisi economica
Perché ripeto ricercano per fare a fare per riciclare per fare denaro sporco no per fare denaro
Ecco e credo che quella è stata una una importante è un'importante legge che sta mettendo sicuramente a riparo che diciamo potrebbe essere come dire violentato comunque minacciato dagli ebrei da da lì mafiose che invece vuole non avere non fare affari con le marce chi fa affari con la mafia
Necessariamente deve risponde per quelle per le condotte che non si chiamano condotte non ce l'omicidio non c'è la cima quante
Quanto si uccide anche di speranza
Quando si uccide anche di futuro nel momento si fa che si fanno affari per deturpare il territorio o per violare anche l'economia diciamo di un Paese quindi questo è stato un anno un bell'esercizio diciamo una una buona legge che si innesta all'interno dello scenario nazionale e cosa ma anche noi abbiamo la consapevolezza che le ma che ci sono e non sono finiti anzi la mafia siciliana si sta ancora più rafforzando forza
Siamo uno scenario più importante cioè procuratore ma noi da quello che abbiamo della visione che abbiamo come associazionismo capiamo che le mafie sono più forti perché si intrecciano ancora dico alcune cose non l'abbiamo ancora ben compreso alcune cose dobbiamo ancora fare le così come tutt'altri altre mafie no adesso la 'ndrangheta la camorra però non dobbiamo andare di modo dice la camorra o c'è la 'ndrangheta le immagini siciliane sono ancora più forti
Perché molti diciamo di queste persone che erano stati arrestati magari sono fuori dobbiamo sapere come si stanno tra vestendo i noi appunto abbiamo questo ritardo cosa manca
A nostro parere alla cittadinanza ne abbiamo una responsabilità e lo dico come associazione non la corresponsabilità
Non è una responsabilità e anche una responsabile di non essere indifferenti a noi le Marche ci danneggiano
Ci danneggia i cittadini non danneggiano solo l'imprenditore che fa affari che gli viene viene intimidito o danneggiano diciamo il magistrato che vuole fare delle proprie lavoro e non e non si fa diciamo corrompere danneggino anche noi e l'indifferenza è un elemento che li rafforza ai mafiosi
No io lo vedo né processione preceduta cosa li disturba
Una pura tensione di una pubblica amministrazione una sezione attenta mafiosi disturba una buona scuola
E anche una buona cittadinanza presente non indifferente
Perché le Marche ci vengono a casa ci fossero a volte civico acuisce dei cittadini ci dicono ma che noi che cosa ci interessa non abbiamo avuto un morto
No perché però perché il come ci interni interessa perché non avete avuto un morto a casa ma magari avete avuto una città che la stanno facendo diventare brutte la bruttezza la cosa che mi toglie qualcosa
Ecco per noi come associazione che abbiamo voluto da un lato noi abbiamo ricordiamo sempre Livatino il giudice aveva sette figli o perché anche questo ragazzo nonché era col padre quanta responsabilità cioè di una società ricordiamo tutti gli altri magistrati e tutte le altre persone i bambini uccisi nelle varie pensate quanti bambini sono stato ucciso dalla mafia macché
Come si può fare come si può pensare a non essere responsabili anche di questo li ricordiamo tutti in questa giornata che il ventuno marzo
La giorno della memoria dell'impegno ma non come ricordo perché ricordo così non vale niente ora case mai dimenticato come impegno ricordiamo le storie andiamo dentro le storie ma cos'era questo magistrato cosa faceva qual erano i suoi sogni Livatino aveva trentotto anni
Ce l'aveva ancora uno dei magistrati più giovani aveva vivere in questa terra in questa città arrivava dal suo lavoro magari con tutto il suo carico insomma di di responsabilità
Trentotto anni perché responsabile con i ricordiamo in queste tutta l'Italia dove noi andiamo ricorriamo ma questa città
Deve ancora di più ricordarlo questa città sedeva su una grande responsabile un grande orgoglio per aver avuto un cittadino per aver avuto due cittadini per avere avuto tante
Così me lo deve gridare queste l'orgoglio di una città non altro quindi io credo che
Ecco una delle cose che dobbiamo superare dobbiamo dircelo dobbiamo dircelo
Basta indifferenza perché l'indifferenza li fa forti
I mafiosi sono pochi nascono tanti non rispetta una cittadinanza perbene
Ma non lo sono forte dalla nostra indifferenza per il momento in cui siamo e questo l'ho visto al nord Italia come si sono insinuati
Perché lì non mi capivano niente per cui dice ma che c'entra ma che ci interessa ora alzano gli occhi dicono altro che non ci interessa dei terreni che stanno diventando un po'fragili
Ecco io credo che questo ce lo dobbiamo domandare non è possibile Canicattini che una città io appunto veniva ogni volta che c'erano gli anniversari Cioni momenti anche con l'associazione ho conosciuto donne Livatino quando non era dolce e ci siamo conosciuti
Ed è Sempre quando io penso Canicattì pensasse al giudice Saetta Livatino penso questa cosa penso questa città come due grandi cittadini di cui bisogna essere orgogliosi e Comiso in invadere le il questa città e dire che siamo orgogliosi di questi cittadini e siamo invece Ski fatti dai mafiosi che hanno fatto questo e continuano a farlo ecco questo una delle cose importanti guai a pensare che normale questa città è stata ferita
E questa ferita se la porta ma deve nel giornalmente star da che parte sta deve stare dalla parte del giudice Livatino dei giudici Saetta e deve stare contro le mafie perché questo lo deve dire lo deve dire ad alta voce
Io credo che questa diciamo è la scommessa Dinoi siciliani noi abbiamo una una grande abbiamo quando vengo in Sicilia penso all'Historia la storia che abbiamo così perché non ci prendiamo con orgoglio questa storia e diciamo muove mafiosi lei come liberista ma anche domandando lo dicevo prima anche noi vogliamo collocare con questi per esempio
Le ferite che i mafiosi lasciano non solo nelle famiglie quando uccidono
Voi pensate quante famiglie quanti familiari di vittime di Martino e come libera seguiamo ma quanta tristezza quando dolore c'erano quando andavano i tribunali devono fare i processi
Ecco noi non li vogliamo mai lasciare sole non sono più soli ma questo dolore questo dolore ciò dobbiamo tenere dobbiamo prendere un po'incarico anche noi
Perché solo così possiamo dire che non ne sono stati inutili le morti e che Livatino ci ha lasciato qualcosa ci ha lasciato scritto qualcosa grazie
Grazie avvocato
Proseguiamo con gli interventi di oggi la parola presso la sua Eccellenza il prefetto di Agrigento e del dottor Antonio Caputo da gennaio di quest'anno guida l'ufficio territoriale del governo che viaggiano intanto eccellenza che idea avesse fatta in questi mesi di questa provincia soprattutto il suo contributo sul tema
Che stiamo trattando appunto memorie corresponsabilità per contrastare le mafie e corruzione grazie molte buona sera a tutti signor procuratore don Giuseppe
Carenza organizzatori di questo convegno devo dire che per una svista nella programmazione di questa serata avevo preparato un intervento che accantono
Perché non mi sottraggo alla sollecitazione di don Giuseppe e poco fa anche dell'amica avvocato Enza Rando a confrontarmi insieme a voi su quelle che sono le mie responsabilità
Mie responsabilità in senso generale perché quello che faccio io come perfetto
Gli altri colleghi prefetti in tutta Italia lo fanno allo stesso modo
E quindi c'è un aspetto personale per cui io per quanto riguarda la mia attività
Ritengo di non dover parlare tanto
Perché quello che deve fare la Prefettura lo deve fare per atti concludenti pirati coerenti sulla base di quello che dice la Costituzione e di quello che dicono le nostre leggi
E fondamentalmente rispetto al tema che questa sera affrontiamo
Cioè la pervasività dei poteri mafiosi all'interno della nostra società
Le prefetture hanno un loro ruolo
Che è la punta dell'iceberg perché quello che fa la Prefettura lo fa sulla base dei contributi che provengono dalle forze dell'ordine lo fa in collaborazione con il lavoro della magistratura
Lo fa ovviamente nell'interesse dei cittadini
E sostanzialmente parliamo di due ambiti principali il primo è quello che riguarda l'azione delle Autonomie locali che amministrazioni comunali sindaci che le giunte e i consigli
Perché evidentemente è chiaro che c'è un interesse fortissimo
Di questa nuova mafia o comunque c'è sempre stato l'interesse della marcia indietro sì in questi gangli amministrativi per pilotare e deviare anche importanti risorse pubbliche attraverso l'attività che viene svolta che dovrebbe essere svolta regolarmente nell'ambito delle amministrazioni comunali quindi alle prefetture compete questo compito di vigilanza ed è quello che dobbiamo fare tenendo presente che quello che la legge ci richiede
Non è semplicemente valutare se è stato commesso un reato perché per questo c'è la magistratura
Il compito che viene che se ne deve andare punto che inoltre deve guardare anche alla potenzialità che determinati interessi possano condizionare l'azione legale dell'amministrazione e questa è la delicatezza ed è un aspetto che si ripropone
Certamente don Giuseppe ha ragione si ripropone anche nei confronti dei poteri economici nei confronti delle società che quando ha devono espletare
Lavori servizi di competenza della pubblica amministrazione passano al vaglio sono scrutinate dalle prefetture attraverso vi ripeto
Questo meccanismo che coinvolge accertamenti e indagini da parte delle forze di polizia e anche qui c'è un aspetto di delicatezza che non va trascurato
Perché
Alle prefetture viene richiesto anche in questo caso uno sforzo ulteriore dal momento che potrebbe ben darsi che ci sono persone che superano tranquillamente
Il vaglio della magistratura non riportano condanne di tipo penale ma nondimeno
Possono in qualche modo essere o sotto ricatto o comunque in qualche modo collusi con i patti con i poteri mafiosi io non posso nascondere a voi che siete qui venuti oggi ad ascoltare il fatto che c'è una parte della dottrina
Ma una parte anche nell'opinione pubblica si commentano sulla stampa
Le cosiddette interdittive
I delle prefetture e qualcuno si domanda se il dove sia mai scritto nel sistema ordinamentale italiano a partire dalla costituzione dalle leggi antimafia che sono avanzatissime che imperfetti debbano esplicare questo compito che questa funzione
Io sono convinto che ci siano assolutamente tutti i requisiti tecnico-giuridici
Per la validità dell'azione dei prefetti e questo è cosa diversa rispetto al fatto che il mio provvedimento possa aviere qualche difetto in termini di predisposizione
Parliamo in termini tecnici perché i i minimamente si occupa di queste cose
Del cosiddetto vizio di eccesso di potere che quando viene rilevato dei tribunali amministrativi implica la caducazione dei provvedimenti che vengono adottati e quindi bisogna rifare tutto questi sono gli impegni che noi stiamo portando avanti ovviamente con la collaborazione di tutti
A me sembra importante
Sottolineare solo una cosa in questa data così particolare che e quella in cui commemoriamo
La morte di invito giudice saetta di suo figlio Stefano
Del giudice Livatino
E ne accennava in saranno poco fa
E necessario che ognuno svolga il suo compito
E necessario capire che lo ricordava
L'altro giorno proprio don Giuseppe Livatino
Qual è la marcia che abbiamo di fronte come me perché se ne non sappiamo chi i dobbiamo contrastare facciamo fatica a fare le cose giuste attivare anche le difese appropriate per proteggerci
Quindi da questo punto di vista anche voi cittadini è richiesto uno sforzo che si aggiunge e completa quello che devono fare gli organi dello Stato grazie
Grazie Semenza
La chiudiamo questa tornata di interventi con il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho che come ultime sedi giudiziarie ha avuto Napoli e Reggio Calabria da procuratore ci dica intanto qual è la situazione oggi nel nostro Paese dal punto di vista della contrasto la mafia la corruzione
Buonasera innanzitutto a voi che siete intervenuti
Io sono venuto innanzitutto a Canicattì
Ci tengo a dirlo
Perché ero compagno di concorso
I latino
Amico Rosario Livatino
Stato
Con me uditore abbiamo partecipato agli stessi corsi
Non ricordo ancora oggi
Un uomo molto riservato
Una persona che svolgeva il proprio compito con la certezza che la funzione richiede un impegno che non Pom mai trovare dei momenti di pausa io ricordo che già quando si studiava per per condividere quelli che erano i punti più significative la nostra funzione era sempre preso da quello che era l'insegnamento che avevamo in nel momento in cui si partecipava a questi incontri
Io ci tengo a sottolineare anche
Che non è stato ucciso perché sia stato il grande protagonista del contrasto alle mafie nata soltanto perché ha svolto il proprio dovere e questo è gravissimo guardate e e molto più grave direi
Di
Di quanto può avvenire o può essere avvenuto in altri casi
Là dove c'era programma molto preciso
Di contrasto là dove c'era un coinvolgimento pieno non proprio dove addirittura c'era la organizzazione il contrasto dove c'erano progetti di miglioramento delle forze che avrebbero dovuto operare
Luino
Lui era un magistrato che con la propria borsa si portava al tribunale e da procuratore la Repubblica da sostituto procuratore Repubblica pensò di fare il giudice
E in quel giorno si dovevano discutere le misure di prevenzione
Ad alcuni mafiosi
Andava con la sua piccolo autovettura anche vecchia
Era un uomo come tanti che svolgeva la propria funzione con la certezza che era un ruolo importante nel quale bisognava impegnarsi fino in fondo
Non tutti erano così
Si distingueva proprio perché l'impegno che aveva evidenziato nel corso del suo lavoro era stato tale da essere riconosciuto alle mafie come l'effettiva barriera al lassismo forse o al diverso modo di concepire il contrasto giudiziario
è stato un magistrato uomo cittadino
Di quelli che hanno consapevolezza che il proprio lavoro non è un lavoro come gli altri ma non perché fosse magistrato altrettanto direi
Per un funzionario delle Poste o per chiunque svolge un lavoro pubblico ogni lavoro può essere un lavoro che aiuta a migliorare la società
Nessun lavoro è diverso dall'altro ogni lavoro alla propria dignità ogni lavoro richiede un grande impegno vero polizia giudiziaria magistratura hanno questo impegno come proprio lavoro ma anche gli altri
E guardate che
Temi come questi non interessino tutta Canicattì è un fatto che mi fa pensare che evidentemente ci troviamo una cittadina
Che deve essere ancora molto formata deve essere avviata sulla strada della legalità che evidentemente qui non c'è perché se siete in tanti che io contavo duecentoquaranta posti voi sarete poco più di quaranta
Ma io immaginavo
Immaginavo che a Canicattì ci fosse tanta di quella gente non riuscire a entrare nonché mi dispiace sarei venuto lo stesso se avessi saputo che c'era solo donna Livatino il prefetto Enza Rando
Nostro giornalista avrei parlato volentieri con loro
E sarei stato felice lo stesso vengo qui innanzitutto per omaggiare il collega il collega che ha sacrificato la propria vita e che da ragazzo al pena trentottenne Cossiga lo ritenne giudice ragazzino così come specie per me e all'epoca e tanti altri magistrati ma ciò non ci ha distolto minimamente da quello che è stato il nostro impegno e quindi vengo oggi a rendere omaggio a Luís e il mio primo anno da procuratore nazionale io ho sentito come mio dovere
Un dovere etico-morale dovere di magistrato di venire qui a Canicattì dove ha vissuto dove ha studiato dove ha lavorato o comunque Simone IVA con da qui per andare ad Agrigento
Proprio perché non bisogna dimenticare io non lo dimentico e voi non lo dimenticate però ci sono tanti altri che lo dimenticano forse pensano che e più importante altro ma la mafia innanzitutto isolamento e mancanza di memoria nel titolo abbiamo memoria corresponsabilità giustizia
è vero e proprio così memoria innanzitutto ricordiamo gli altri cosa hanno fatto io mentre venivo peraltro leggevo un un sì questo leggevo un documento che il Consiglio superiore la magistratura a conservato nei propri atti
In nel ricordo proprio di Livatino
Ebbene lo lascerò lei padre
E però di quello che viene evidenziato anche circa il suo modo di essere e il suo modo di pensare
Come era moderno anche nei temi che affrontava per esempio il magistrato che entra in politica
Come sia difficile poter poi proseguire da magistrato o come sia difficile poter fare una scelta di questo tipo
Già allora la riteneva una scelte incompatibile con la funzione di magistrato è vero qualcuno dice la Costituzione assegna riconosce a tutti il diritto di elettorato
E però il magistrato svolge una funzione particolare una delle tre funzioni fondamentali no
C'è legislativo l'esecutivo infine la giurisdizione
E su queste che si fonda lo stato e allora se già si svolge una funzione di queste io credo così come diceva Livatino non è possibile poi utilizzare una funzione per passare in un'altra e e come è stato moderno nel trattare questo argomento così come è stato moderno nel trattare il problema è la responsabilità dei magistrati
Livatino vide quella legge negativamente come un momento di condizionamento e la giurisdizione
Sono sempre i poteri forti quelli che sono poi capaci di attaccare chiaro che il debole deve avere un giudice libero un giudice capace di difenderlo
Quando c'è un potere forte anche il giudice ha il problema nel momento in cui esiste una responsabilità civile fortunatamente con gli anni poi il anche la legge è stata interpretata in modo che ha mantenuto ai giudici la capacità di quei quei diciamo quei connotati d'indipendenza autonomia e quindi la capacità di determinarsi liberamente ma guardate nell'ambito di di quella vicenda gravissima dell'omicidio come un'altra posizione
Assunse un significato importante perché consentì di arrivare agli autori dell'omicidio
Pietro Nava
Pietro Nava
è stato sentito la commissione parlamentare antimafia
Il ventuno settembre due mila sedici c'è il giorno in cui si celebrava
Il ventisei esimo
Dell'omicidio
Della morte
Quando easy pongono domande io lo vorrei vorrei che questo tutta Canicattì lo sapesse
Risponde perché ho fatto questa scelta è semplice io ho avuto una famiglia che mi ha insegnato che deve avere senso di responsabilità che quando tocca temi toccate
Che non puoi alzarti la mattina andarti a fare la barba e dirti le bugie
Chiaramente non sapevo che era un giudice ma non era questo l'importante c'erano delle pistole c'era qualcosa che non andava poteva essere chiunque in quel momento
In quel momento toccava a me io non avrei più potuto nelle gerundio ornare né guardarmi allo specchio se non mi fossi comportato così
Mi chiedete se lo rifarei certo perché devo avere rispetto di me stesso il primo ad avere rispetto di me stesso deve essere io non gli altri
è chiaro che è stato difficile è stato molto difficile perché come ha detto la Presidente non c'era il servizio di protezione
Era un giudice ma se fosse stato un pastore sarebbe stato uguale
Era un crimine una cosa che non funzionava che non doveva essere fatta non andava bene mi ha urtato mia proposta ATO d'altronde andavo piano è stato una serie di cose non potevo non vedere per me stesso non potevano andarlo a dire
Non c'è niente da fare non è che uno fa una scelta non è scelta ti tocca hai visto un crimine
E vai a dirlo punto e basta
Poi quello che succede si vedrà e prosegue peraltro era un agente di commercio
Peraltro viene interrogato proprio da Falcone da Giovanni Falcone
Quel che ricorda all'epoca aveva due auto e cinque motociclette perché stava molto bene economicamente
Quando Giovanni Falcone lo sentì lui dette una serie di indicazioni molto precise il tipo di moto
Il tipo di scarpe cosa indossavano come erano fatti tanto che a un certo momento gli si disse ma lei come fa a dire che è una moto tenere uso non so se si pronunci proprio così
E lui dice ma io cinque moto so bene come che moto era va be'ma lei da tante indicazioni dice io dico solo quello che so
Sì Non lo sapessi non lo direi infatti racconta che proprio in quel momento arrivano i carabinieri e dicono che effettivamente la moto era quella era stata rinvenuta incendiata
è una pagina molto bella anche questa in cui c'è taluno che sa esattamente qual è il proporre volo lo sa per educazione perché questo gli è stato detto in famiglia la formazione come importante come Canicattì dovrebbe essere formata educata capire che ci sono dei momenti in cui non si può venir meno
Non perché ci sia io si badi bene ma perché è un momento di celebrazione di ricordo di qualcuno che ha perso la vita per gli altri che ora stanno comodamente a casa
E non si fa così soprattutto e la dignità delle persone che va sempre rispettata e quando questa dignità e una dignità che assume livelli enormi come quelle che aveva Livatino e allora bisogna ancora essere più rispettosi
E ancora vado alla domanda che mi è stata fatta
La mafia la marcia oggi è questo costringere all'isolamento o isolare non occuparsi dei temi importanti
Impedire di reagire impedire di aggregarsi impedire di avere consapevolezza dei diritti
Io credo che il primo contrasto che si deve fare alle mafie quello che si fa nelle scuole e non perché lo abbia detto Borsellino Falcone o perché si tratti di frasi che vengono ripetute continuativamente ma perché
Ho sempre pensato che esiste un diritto
Che la Costituzione ci riconosce che il diritto di libertà
Il dito libertà è il nostro primo diritto un diritto fondamentale
Non è importante se siamo ricchi o poveri
Quel che è importante e che abbiamo la più grande ricchezza che possiamo avere la libertà
La libertà ci consente di muoverci assumere delle decisioni delle iniziative delle scelte la mafia non lo consente e tocca la libertà libertà la più grande ricchezza se noi la tra montiamo in soldi
Non apprezzo
Quando si perde la libertà si diventa schiavi in una indagine
La mafia entrò in una società
Naturalmente con il vestito pulito con la giacca la cravatta
Dette soldi all'amministratore della Società che era quasi sull'orlo della decozione
E quindi consentì alla Società di andare avanti è una società a responsabilità limitata
Con quei soldi via via prese nuovamente a lavorare
Divenne società per azioni
Quell'ingegnere amministratore noi avevamo le microspie
Era diventato uno schiavo
Solo la frusta non usavano ma usavano di tutto
E fuori questo ingegnere continuava ad avere rapporti con le persone tacendo il proprio stato
E invece dalle riprese che la microspia ci consentiva i dei discorsi che venivano fatte quei mafiosi lo trattavano non come un essere umano
Io vorrei che alcune esperienze giudiziarie alcuni atti giudiziari fossero portate a conoscenza di tutti perché tutti possano sapere cose la mafia
La mafia la 'ndrangheta la camorra oggi poi la mafia
A attuato quella strategia della sommersione che da tempo invece la 'ndrangheta attuato voi pensate che nel mille novecento novantatré infine novantatré in poi quando Cosa Nostra decise di attuare la strategia stragista continentale
Cosa Nostra chiese attraverso i propri emissari
Ai capi storici della 'ndrangheta di aderire a quel Piano e inizio quindi a prendere il consenso di due capi storici della 'ndrangheta e iniziarono
Infatti analoghi a quelli stragisti per quanto nel caso calabrese vennero uccisi due carabinieri mentre svolgevano servizio non avevano fatto niente non hanno colpa di niente di uccisero soltanto perché bisognava uccidere i carabinieri
Poi tentarono di uccidere me altre due e non riuscirono perché nel frattempo erano intervenute altre pattuglie
La 'ndrangheta si riunisce e fa una vera e propria Assemblea in cui intervengono tutti i capi delle cosche
E decidono di non portare avanti questa strategia
E sapete perché
Perché dissero che loro stavano bene con le istituzioni e iniziare una guerra come stava facendo Cosa Nostra
Sarebbe significato
Perdere i rapporti buoni che avevano questo avvenne ventiquattro anni fa guardate la differenza la 'ndrangheta che è diventata la prima organizzazione del mondo e che gestisce il traffico di cocaina con i propri broker in Colombia in Venezuela in Brasile
Panama
E la mafia che ora riprende Cosa Nostra a lavorare sulla cocaina con la 'ndrangheta pura riprendono i commerci
E però
Cosa Nostra ancora difficoltà a riorganizzarsi
Stanno uscendo i vecchi mafiosi questo potrebbe determinare una riorganizzazione non c'è Commissione provinciale non c'è più commissione regionale allora esisteva anche una Commissione nazionale della quale facevano parte della quale facevano parte anche camorrista e 'ndranghetisti ebbene questo oggi non c'è più
Però è evidente che dobbiamo tenere molto
Alta l'asticella dell'attenzione e del contrasto
Che deve essere giudiziarie quello giudiziario con una polizia giudiziaria specializzata così importante come quella che c'è
In Sicilia certamente prosegue con le nuove formule di cooperazione interistituzionale Prefettura magistratura prevenzione e repressione seguono canali paralleli ma non è sufficiente
è necessario coinvolgere la gente convincerla farla venire fuori
La presenza di quaranta persone oggi mi preoccupa Canicattì sarà sicuramente la mia prima attenzione tornando a Roma per capire cosa succede a Canicattì come è possibile che ancora siamo come Casal di Principe scusate la mia esperienza provinciale di quindici anni fa
Quindici anni fa il sindaco di Casal di Principe
Organizzo un incontro già c'erano stati i blitz con arresti di imprenditori sindaci politici appartenenti alle forze dell'ordine ma magistrati c'era stato veramente una guerra no
Erano passati oramai dieci anni dalla prima ordinanza di custodia continuavano gli arresti la bonifica del territorio
Mi invitarono a Casal di Principe
Bene confiscato c'erano una ventina di persone io mi rivolsi al sindaco i dissi
Sindaco vedo che Casal di Principe però sta ancora molto indietro
E lei mi dice procuratore sa forse non hanno avuto difficoltà avvenire dico sì ma lei pensi che queste venti persone sono sicuramente quasi tutte appartenenti alle forze dell'ordine nono ma no non è così e allora vediamo chiedi Casal di Principe
è una sola mano
E lei da quanto tempo a Casal di Principe da due mesi vede Sindaco non c'è un casalese qui
Ecco evidentemente dall'ora però le cose son cambiate la son cambiate perché
Nel due mila sei e quattordici l'ultima volta che ho partecipato poi andai a Reggio Calabria alla celebrazione di ricordo di Don Peppe Diana anch'
C'erano migliaia di persone
A parte le scuole ma ce n'erano tantissimi e tutti parlavano di quel clan che oramai non era più una preoccupazione quando aveva iniziato a lavorare su quel territorio dicevano
Il suo ma di che sta parlando un capisco che ha detto avevano paura anche di pronunciarlo il nome ecco mi sembra essere tornato la e pro
Probabilmente c'è da fare tanto qui c'è da fare ancora tanto quando si dice sì la mafia indebolita non è ancora morta ma io penso che sia invece ancora molto forte questa la temperatura che si registra oggi c'è tanto da fare
Evidentemente c'è tanto da fare
E però non lo possiamo fare
Solo lui non lo dobbiamo fare lo dobbiamo fare anche con grande intensità
Potevano fare anche le persone senza esporsi perché come diceva Falcone non dobbiamo mai chiedere ai cittadini di essere eroi evidente che il ruolo ce lo abbiamo noi magistrati polizia giudiziaria
Tanti sono morti ma è il loro dovere
La nostra Costituzione all'articolo cinquantaquattro pone per i cittadini il dovere di osservare le leggi e la Costituzione
Per invece chi svolge pubbliche funzioni anche quello di adempierle con disciplina e onore
Che è molto di più e cioè anche sacrificare se stesse sì occorre perché le barriere siamo noi
Io vi ringrazio comunque di essere venuti in tanti
Se ci sono domande siamo qui grazie
Grazie grazie al procuratore nazionale antimafia il dottor Federico Cafiero de Raho procuratore
Nella liberiamo subito sappiamo che tra meno di un'ora un aereo quindi l'organizzazione mi dice di consegnare la parte don don Giuseppe consegnare un omaggio per alla sua venuta qui oggi a Canicattì quindi liberarla subito per consentirle di prendere tra meno di un'ora questa è realtà
Grazie alla dottor Federico Cafiero de Raho
Bene noi gli intanto salutiamo nuovamente al procuratore grazie ancora dottore per essere stato con noi
E ci avviamo alla conclusione dell'incontro di questa sera approfittando ancora della permanenza del prefetto dell'avvocato
Rando di don Giuseppe Livatino adesso passeremo alla consegna di alcuni riconoscimenti
Allora lei
Allora proseguiamo proseguiamo con questa la nostra scaletta dicevo la consegna di alcuni riconoscimenti chiamo qui accanto a me e a sua eccellenza il prefetto
Eccellenza prego se mi dà una mano consegnamo questi riconoscimenti stasera al vediamo se ci collabora anche il alla partiamo subito con l'avvocato Enza Rando avvocato prego si accomodi qui promessa Vattimo e smarrimenti però cerchiamo di di e rimediare subito con la consegna di questi riconoscimenti allora all'avvocato Enza Rando un attimo leggo la la motivazione per la decisa scelta di campo di stare dalla parte della legalità e della giustizia a vantaggio del debole dei vessati anche la poteri criminali e mafiosi per i quali non si è mai risparmiata
Ma anche prima di approdare a Libera Associazioni nomi e il nome contro le mafie
Grazie avvocato grazie per essere qui con noi
L'abbiamo un altro riconoscimento da consegnare un attimo vado indietro chiamo qui accanto a me rimanga come eccellenza
Alla SPD
E qui iniziano i guai Kyon uscì Miozzi Budo di Naro spero di se ne presa d'assalto mi sono fatto capire porta
Ma dobbiamo consegnare
Lo scorso anno per avere svolto intanto io leggo la la motivazione
Nella difficile realtà agrigentina la delicata attività professionale di formazione sportiva mirata non solo alla crescita fisica ma soprattutto alla formazione di una sana coscienza di correttezza
Altruismo sportività è legalità a voi va il
Questi riconoscimenti da parte delle associazioni grazie
C'è il
Sì ora chiamiamo don Giuseppe abbiamo una pensiero anche per la sua Eccellenza grazie eccellenza per essere stato con qui stasera
Si accomodi eccellenza chiudiamo chiudiamo chiudiamo chiudiamo questa questa serata
Volevo ringraziare relatori presenti ovviamente vi rimando a e gli altri appuntamenti della settimana della legalità giudice sette levati in organizzata dall'Associazione Tecnopolis
E gli amici del giudice Rosario Angelo Livatino assieme al presidio libera di Raffadali con l'ha posto l'azione del servo di Dio
Rosario Livatino e con un contributo economico del Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo
Appuntamenti che potrete consultare sul sito www punto Livatino punto it o nelle locandine presenti ovviamente in città e nell'altro di questo di questo teatro grazie ancora buona serata buon fine settimana tutti e ovviamente non ci crediamo per i prossimi appuntamenti della settimana della legalità buona serata perché