L'intervista è stata registrata martedì 6 luglio 1993 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Governo, Istituzioni, Legge Elettorale, Riforme, Segni.
La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
09:30
VERDI
Mario Segni leader referendario ha rilanciato in questi giorni seppure un po'confusamente la proposta di elezione diretta del premiata
Dice Segni che questa riforma andrebbe fatta in questa legislatura dunque come questo Parlamento ascoltiamo il commento di Marco Boato deputato Verde e membro della Commissione affari costituzionali
Beh intanto fare in questa legislatura qualunque sia la soluzione vuol dire prolungare di molto questa legislatura perché qui si tratta di cambiare sia le leggi elettorali ordinarie sia la Costituzione io non sono affatto contrario ad affrontare questo ordine problemi anzi sia in aula sia in Commissione bicamerale ho sempre e anche in Commissione affari costituzionali ho sempre detto che a mio parere affianco alla alle leggi lo tira elettorali carattere ordinario
Sono da fare una serie di modifiche di carattere costituzionale che riguardano l'introduzione del primo ministro la elezione da parte del Parlamento il primo ministro la sfiducia costruttiva e anche la riduzione del numero dei parlamentari
Un'ipotesi di elezione diretta del primo ministro svincolata dall'inizio del Parlamento secondo me è un'ipotesi che non risolverebbe i problemi perché potremmo avere paradossalmente un primo ministro che non avrebbe la maggioranza in Parlamento
Quindi il problema se si vuole affrontare questo ordine di questioni io non sono contrario ad affrontarla non c'è una posizione ufficiale dei Verdi su questo
E bisogna immaginare in realtà all'elezione del
Primo Ministro all'interno di una lista di governo Colle collegata
Premio di maggioranza per chi vince le elezioni cioè faccio ma ciò significherebbe rivedere in modo importante la legge Mattarella che ormai è in dirittura d'arrivo non c'è dubbio che andrebbe rivista perché Ambra verrà introdotta la questione
Il della cosiddetta lista di governo da attribuire cioè un premio di maggioranza si parlava di un dieci per cento dei seggi
Da tribù ire alla lista o alla coalizione di liste che abbia avuto la maggioranza dei seggi insisto su questa maggioranza di seggi perché spesso si parla di maggioranza dei voti col sistema maggioritario si potrebbe avere la maggioranza dei voti senza avere la maggioranza dei seggi
Collegare questo però non vuol dire di per sé automaticamente avere l'elezione diretta del primo ministro si avrebbe da parte dell'elettorato i
Indicazione di quale dovrebbe essere lo schieramento di maggioranza il capolista della lista di governo poniamo che ottenesse questo dieci per cento potrebbe essere il primo ministro indicato però se non si cambia la Costituzione
In teoria e il primo ministro indicato dalla legge dal vittoria sul terreno ordinarie della legge litorale potrebbe non essere quello nominato dal capo dello Stato o potrebbe non essere quello eletto dal Parlamento per questo bisogna Bianco della modifica della legge elettorale ordinaria
Deve una modifica poi dei meccanismi costituzionali e passare appunto all'elezione poi del primo ministro da parte del Parlamento
E per esempio si potrebbe prevedere che in prima battuta il candidato sia
Il capolista della lista di governo revisioni costituzionali avrebbero bisogno di un tempo
No molto lungo ciò significherebbe andare ad elezioni forse nemmeno nel novantaquattro in teoria questo tipo di revisione costi tale potrebbe comportare un tempo compatibile con le elezioni nella tarda primavera del novantaquattro e si andrebbe a ridosso però delle elezioni europee
Coloro che dicono mi pare che se ne stesse lo dica che bastano sei
Francamente mi pare che sottovaluti o la complessità sia politica che istituzionale tutti sanno che Befana revisione costituzionale ci vuole ho due letture distanziate di tre mesi una dall'altra e bisogna poiché in seconda battuta ci sia i due in seconda lettura ci sono i due terzi dei votanti altrimenti c'è la possibilità anche di un referendum
Previsto dall'articolo centotrentotto della Costituzione quindi parlare di sei mesi francamente mi sembra che non faccia il conto quei tempi tecnici anche quei tempi politici di un'innovazione radicale come questa difficoltà anche
Letture di comprendere i meccanismi non c'è dubbio
Quindi ripeto se si vuole entrare in questo leader io non sono affatto contrario ma bisogna capire che allora questo porta a un almeno grosso modo un anno ancora di lavoro
E porta soprattutto alla necessità prima del sei agosto cioè prima della data ultima per le leggi elettorali e di una radicale revisione della legge già varata dalla dalla Camera
E quindi e questo dovrebbe essere questa innovazione dovrebbe essere introdotto dal Senato
Tenendo conto della delicatezza di una radicale innovazione ed è la legge della Camera fatta fatta fare dal Senato cosa che in regime bicamerale del del tutto plausibile e del tutto legittimo anche qua comporterebbe un po'di problemi politici
Perché noi avremmo il Senato che attribuirebbe
Il potere prioritario di indicazione del primo ministro alla legge elettorale alla Camera in qualche modo ma Manzoni sarebbe una sorta di declassamento comunque di sbilanciamento all'interno di un regime costituzionale che allo stato attuale e ancora di bicameralismo perfetto quindi in realtà si porrebbe anche il problema di un bicameralismo differenziato sul piano costituzionale in base al quale si attribuisca alla Camera i deputati in questo caso il wall o di indicazione del primo ministro sono questioni di grande interesse possibili da affrontare ma di enorme complessità e che mettono in campo non solo la legge ordinaria ma l'intero sistema politico istituzionale italiana
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0