Rapporto SUD - Emergenze e opportunità per far ripartire l'Italia dal Mezzogiorno

Cinque ponti crollati cinque anni in Italia il disastro cena presso dell'ultimo e più grave di una lunga serie di cavalli che mettono in discussione la stato di salute delle strade e autostrade italiane
Cavalcavia crollato travolgendo un'auto la queste fotografie italiani spezzato in due dopo il collocamento e persino la gente è crollato un pezzo di strada cantieri abbandonati i furti di attrezzature inerzia ci sono tante opere lasciate a me in abbandono edifici dismessi aree abbandonate questo simbolico cartello di rinvio dei lavori per la crisi dell'edilizia ci si chiede d'essere arginata antistress infatti si fermi i cantieri della gente la copia depositata
Costruttori dell'Ance ma di tutte le battaglie per fare ripartire mezzogiorno nell'efficientamento dalla pubblica amministrazione meridionale altra parola d'ordine snellimento delle procedure burocratiche e a riduzione drastica della quantità delle autorizzazioni
Con l'immagine figura si riscontrano ovvero nuova bonifica risorse disponibili
Che diversivo cospicue ma compresa la capacità di trasformare i termini regioni Trapani è stato istituito un fondo di rotazione comparare Suarez ero presente ai i locali
Serve una programmazione tradizione corale gli interventi infrastrutturali autostrada poco ferrovie Negroponte che affiancati da un'efficace seguirà apolitica legge sulla rigenerazione urbana possa ridare attrattività alle città esecutore
Fax valida migliorare le condizioni soprattutto giovane difficoltà come quelli su si devono fare gli investimenti fare investimenti dobbiamo semplificare curvilineo Fantin perché ormai gli amministratori hanno cura giocare sia qualsiasi
Allora grazie
Così un filmato propria cura dell'Ance l'associazione nazionale dei costruttori edili che si riconoscono in Confindustria avete visto naturalmente alcune delle problematiche più significative
Non soltanto del Mezzogiorno ma evidentemente dell'intero paese delineate un po'anche a tratteggiare l'esistente e per parlare di queste parlare evidentemente
Anche poi vedremo meglio anche nel dettaglio del rapporto sud e dei suoi problemi io chiamo su questo palco il sindaco del comune di Reggio Calabria e della città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà
Grazie sindaco e chiamo il presidente del comitato per i problemi del Mezzogiorno e delle isole proprio di Ance nonché presidente della stessa Ance calabrese Francesco Berni
E io inizierei proprio dal sindaco Falcomatà e di chiedere aiuto primo contributo naturalmente
L'accumularsi
Grazie Mario buon pomeriggio tutti
Saluto intanto il sottosegretario Sant'Angelo Di Livio
Il benvenuto nella nostra città al pari delle altre autorità presenti qui oggi al Teatro Cilea a tutti voi
A tutti voi presenti saluto di presidente buia saluto e ringrazio il presidente Berna
Per avermi invitata a porgere i saluti a questo convegno
Presidente noi siamo ho davvero onorati
Quest'incontro questo rapporto sud si svolga nella nostra città si svolga nella città metropolitana di Reggio Calabria
Proprio per questi motivi abbiamo deciso di patrocinare l'evento
Per noi patrocinare un evento un'iniziativa non è
Semplicemente mettere il il logo del Comune di Reggio Calabria o della città metropolitana nella locandina significa che quell'iniziativa si concertata significa quell'iniziativa si è ragionata significa soprattutto
Che se ne sposa lo spirito e se ne sposano gli obiettivi e proprio per questi motivi il mio non vuole essere semplicemente un un indirizzo di saluto e gli auguri di buon lavoro per quest'incontro
Ma vuole essere anche una riflessione
Mi piacerebbe lasciare agli atti anche di questo convegno
Affinché possa essere il punto di partenza di una futura riflessione
Che noi faremo insieme o continueremo a fare insieme da oggi alle prossime settimane ai prossimi mesi quindi fare un po'il punto e la situazione perché il il video che abbiamo visto
Far rabbrividire
Per quelli che sono i numeri
Per quelle che sono in qualche modo le aspettative disattese e disillusa e di un'intera comunità che può crescere grazie forse soprattutto in qualche caso anche attraverso le opere pubbliche e le infrastrutture però importante anche in qualche modo dire comunicare cosa si sta facendo
Non semplicemente non soltanto non sicuramente per fare
Un elenco di numeri ma per dire lo spirito con cui questa amministrazione si approccia al tema delle opere pubbliche
E soprattutto sapere sapere da dove si partito noi
Fin dal dall'inizio del mio mandato amministrativo ci siamo impegnati sotto due punti di vista
Quello dislocare opere finanziamenti cantieri bloccati per i più disparati motivi è quello di reperire nuove fonti di finanziamento
In un mondo migliore sarebbe soltanto questo il compito della politica poi calando il mestiere del sindaco e dell'amministratore locale
Nella nostra realtà è chiaro che dobbiamo andare molto oltre quindi molto spesso ci trasformiamo in funzionari dirigenti in alcuni casi quando i cantieri si avviano anche in capi cantiere qualcuno ci rimprovera di essere troppo presenti
Su alcuni cantieri ma questo significa il modo in cui intendiamo amministrare questa città la passione la convinzione la pervicace l'ostinazione che ci portano a essere presenti su cantieri che cambiano possono cambiare il volto e la nostra città
E la qualità della vita dei nostri concittadini
è a ben guardare da quelli che sono stati i numeri che vorrei consegnare mi che hanno mi hanno lasciato gli uffici tecnici oggi sono in corso a Reggio Calabria sono in corso di esecuzione opere e cantieri per circa duecentocinquanta milioni di euro ai quali si aggiungono opere già concluse
Per circa quindici milioni di euro e opere a gara ovvero già in questo momento alla Stazione unica appaltante o all'ufficio contratti appalti per circa dieci milioni di euro a conclusione
Ma le opere in già in fase di progettazione e per fase di progettazione intendo quei progetti che sono in uno stadio avanzato quindi per i tanti professionisti che sono qui presenti oggi le opere già nella fase definitiva esecutiva quindi cantierabili appaltabili sono circa sessanta milioni di euro di opere pubbliche
Non ho conteggiato tutto il resto perché sono numeri molto più ampi perché sono numeri che ancora sono diciamo nella fase della scheda progettuale
Non lo faccio perché noi intendiamo il modo di amministrare la nostra città
Per un arco temporale più ampio rispetto a quello dei cinque anni della della consiliatura quindi ci sono naturalmente opere Progetti infrastrutture molto più importanti che hanno bisogno di un tempo più lungo per arrivare alla loro fase di
Cantierizzazione
Tutte queste sono attività e la città di Reggio Calabria riesce a fare grazie esclusivamente a fonti di finanziamento Esterne alle fondi comunitari nella programmazione due mila sette due mila tredici fondi comunitari della programmazione due mila quattordici due mila venti
I Paul metro sono circa ottanta milioni di euro i patti per il sud i bandi che vengono di volta in volta emanati dai ministeri lo facevamo anche lo abbiamo provato a fare anche rispetto a quello che e il tema del bando periferie sul quale consentitemi una digressione di qualche secondo
Erano opere per circa cinquantotto milioni di Euro diciotto per la sola città di Reggio Calabria quaranta per i novantasette comuni della città metropolitana opere e in un momento storico nel quale si parla molto di sicurezza di decreti sicurezza avrebbero contribuito a realizzare piazze centri civici scuole campi sportivi avrebbero contribuito a implementare e migliorare e innovare l'illuminazione pubblica insomma tutto quello e all'interno di un quartiere soprattutto periferico contribuisce a garantire la sicurezza contribuisce soprattutto a migliorare la percezione di sicurezza che c'è in questi in questi territori sono stati purtroppo sospesi sono stati disattesi impegni
Eticamente e giuridicamente vincolanti che erano stati assunti ma soprattutto sono state sottratte risorse per milioni di euro alle ai nostri ai nostri territori
Quello che si è fatto in più e mi avvio alla conclusione è stato anche l'attività di recupero Voltaire recuperare a riallacciare o allacciare anche rapporti con importanti players internazionali importanti aziende aziende dello Stato proprio stamattina c'è stata
Una riunione con i funzionari del Mibac perché proprio l'anno scorso il ministero
Dei beni culturali ha deciso di investire sette milioni per la riqualificazione della piazza allenava la piazza antistante il museo cittadino e di riqualificare l'intero isolato sono attività che farà direttamente il ministero come è un'attività che farà direttamente
Il Coni quella della riqualificazione della piscina comunale nella zona dello stadio verrà qui il Presidente Malagò insieme a tutta la Giunta Nazionale a posare la prima pietra alla fine di novembre
E poi il bando per la realizzazione del nuovo ospedale Lina il un'altra azienda nazionale un'altra azienda dello stato ha deciso di investire quasi centottanta milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale e in più i contatti rapporti le sinergie istituzionali che con con ENEL con con Anas e ci hanno portato ad avviare uno straordinario forse il primo nella nostra città programma di riqualificazione e messa in sicurezza
Delle arterie stradali cittadini l'importanza della presenza di Hitachi e data non soltanto dall'orgoglio che nella nostra città si producano treni
In tutta Italia ma anche dal fatto che Hitachi vuole investire per ampliare lo stabilimento il che significa che continua a credere a quell'investimento fatto nel due mila e quattordici volendo innovare ampliare riqualificare lo stabilimento
Di Torre Lupo cosa che peraltro sta facendo anche stanno facendo anche le Ferrovie dello Stato con le nuove stazioni nuovi sottopassi la riqualificazione della Stazione Centrale abbiamo risolto tutti i problemi sicuramente no non vorrei che passasse il messaggio del va tutto bene madama la marchesa perché non è questo il senso del mio intervento però i numeri servano anche a capire il percorso che si è fatto la strada che si è fatto la strada che si è che si è tracciata tenendo sempre conto di quello che il contesto nel quale noi ci muoviamo nel contesto di un Comune in piano il riequilibrio un comune che non può accendere un mutuo neanche per riqualificare un marciapiede acquistare le cementi inerenti per venti che servono a ripristinare il marciapiede laddove non c'è più un comune con ottocento dipendenti
A fronte dei mille settecento dipendenti che dovrebbe avere e questo è uno dei temi quello della dell'accelerazione delle pratiche ma non è sempre una responsabilità della lentezza i funzionari e purtroppo l'esistenza di una mole di lavoro troppo più ampia rispetto a quelle che sono le spalle sulla quale questa mole di lavoro si sorregge per darvi i numeri nonostante Palermo sia una città sicuramente più grande di Reggio Calabria Palermo a sette mila dipendenti comunali
E ottanta dirigenti
Noi abbiamo ottocento dipendenti e circa dieci dirigenti capite bene che al netto della differenza di popolazione è una sproporzione troppo grande fra fra le due città
Un'ultima considerazione spesso tutta questa mole di lavoro e di lavori viene assegnata a ditte ha interesse che non sono locali che non sono le riterrebbe sono regine e questo da sindaco mi mortifica e mi dispiace parecchio perché in questi anni ha avuto modo di apprezzare la qualità e l'eccellenza di tante imprese locali che sicuramente avrebbero tutte le possibilità appunto tutte le qualità per poter realizzare le opere che si stanno programmando che sono e che sono in fase di realizzazione
Con questo spirito io vi porgo i saluti del comune di Reggio Calabria della città metropolitana con l'idea che soprattutto su questi temi bisogna continuare a fare squadra con l'idea che soprattutto su questi temi bisogna privilegiare scegliere l'unica via possibile che è la via del dialogo perché di fronte a quelle che sono le opportunità che riguardano la crescita sociale economica culturale della nostra città ci può essere soltanto una maglia che quell'amaranto che è quella della nostra città grazie per avermi ascoltato scusate se ho rubato più minuti oltre i saluti istituzionali auguri di buon lavoro grazie
Grazie grazie io ringrazio dell'ex sindaco Giuseppe Falcomatà allo liberiamo sicuramente ci ha già accennato dei delle il in commenta che naturali terre incombono su un primo cittadino al contempo per qualche minuto gufi in quanto potrà continuerà a seguire i nostri lavori al contempo a titolo personale e dell'organizzazione di tutta la platea ovviamente mi associo al suo saluto al presidente nazionale dell'ANCI e Gabriele Buia e naturalmente anche al sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai rapporti col Parlamento
Vincenzo Santangelo colgo anche l'occasione per dire che naturalmente a dispetto della nostra grafica evidentemente il ministro per il Mezzogiorno Barbara fino non sarà con noi perché un Consiglio dei ministri la trattiene insomma un impegno istituzionale molto gravoso e allora il presidente Berna io chiedo invece
Di fornirci il suo intervento presidente
Presidente un attimo solo per una questione di audio credo
Ecco siamo per accendere se no
No no
Ok
Desidero rivolgere a tutti voi sul più cordiale benvenuto ringraziarvi per aver accolto il nostro invito a conferma dell'Ance voluto organizzare mettere in primo piano il tema della centralità del mezzo del sud rilancio dell'economia del Paese
Voglio ringraziare in particolare il vertice delle cinque regioni presenti e i parlamentari avervi aderito con entusiasmo alla nostra iniziativa
Desidero anche ringraziare il presidente buia il vertice del le i vertici delle assiste mance avere creduto subito in questo progetto ed averci supportato nell'organizzazione di questo evento nazionale interamente dedicata a mezzogiorno
Le immagini che avete appena visto richiama lo stato di forte degrado di incuria di assenza di manutenzione in cui versa tutto il territorio nazionale
Il ricordo di Genova è ancora troppo vivo per non dedicare a questa immane tragedia almeno un momento di attenzione
Ma quelle immagini sono che lo specchio di un Paese intero e di un Sud che in questi anni è stato praticamente abbandonato a se stesso
Oggi grazie al supporto di importanti centri studi di ricerca
Che per la prima volta hanno lavorato insieme proprio su nostro input Svimez Cresme e Centro studi Ance che ringrazio analizzeremo il livello di sviluppo socio economico del Mezzogiorno e provvederemo poi formulare su questa base una proposta di rilancio del Sud
Una proposta che deve permettere di ridurre il divario creato se rispetto al resto del Paese anche utilizzando le risorse nazionali ed europee per il miglioramento del contesto socio economico
Dei servizi ai cittadini e della dotazione infrastrutturale per la quale molte regioni del Sud sono agli ultimi posti nella classifica europea una proposta che nasce dalla volontà di invertire di non rassegnarsi alla condizione del nostro Sud
Che la maggior parte degli indicatori contenuti nel rapporto che sarà illustrato tra poco ci presenteranno come drammatica quasi irreversibile
Oggi anche a nome di tutti gli imprenditori del comitato del Mezzogiorno dell'Ance che ho l'onore di presiedere voglio dire che noi non ci dobbiamo poi amo rassegnare
Aumento del giorno che viene presentato come la zavorra dell'Italia a sua volta zavorra dell'Europa il PIL del mezzogiorno e ancora dieci punti percentuali sotto il livello pre-crisi
Contro una media nazionale del cinque virgola cinque e una media europea di più virgola otto otto virgola quattro
Un reddito pro capite diciotto mila euro pari a circa la metà di quello del Centro-Nord
Un'occupazione sempre più debole e precaria è una mancanza di opportunità di lavoro che determina la fuga del l'esodo dei nostri giovani e a volte anche dei loro genitori
Solo negli ultimi quattro anni è come se fosse andata via dal Mezzogiorno tutta la popolazione di Messina duecentotrenta mila abitanti
Ritardi nella qualità nella quantità di quasi tutti i servizi essenziali dalla sanità i cui livelli prestazionali sono al di sotto dello standard minimo nazionale ai servizi per l'infanzia
Pari a un quarto di quelli che si registra al Centro-Nord passando per l'assistenza agli anziani inferiore di circa il trenta per cento
I posti letto nei presidi socio assistenziali e sociosanitari che sono la metà di quelle del Centro-Nord e la Cossotto dotazione infrastrutturale che Mino argentate ogni tentativo di miglioramento dei servizi di trasporto una burocrazia doppia rispetto al Centro-Nord che frena ogni iniziativa imprenditoriale e di investimento privato
Una spesa dei Comuni del Sud per servizi quotidiani per i cittadini strade scuole e messa in sicurezza dei territori diminuita del trentotto per cento in dieci anni e senza creare prospettive di ripresa
Tutto questo in un contesto in cui molti credono non solo in Italia e ma anche in Europa che sud siano andato di risorse secondo vecchie logiche assistenziali non ci possiamo da segnalare non lo possiamo assolutamente accettare
Italico appena illustrato dimostrò negli ultimi trent'anni le politiche nazionali ed europee di convergenza sono stati di dire reggenza e l'hanno completamente fallito
Per rendersene conto basta guardare l'evoluzione della mappa politica europea di coesione territoriale degli ultimi trent'anni
Questa mappa traduce bene l'incapacità del nostro Paese e di utilizzare i fondi della politica per la questione economica sociale e territoriale per avvicinarsi ai livelli di benessere europeo
Da trent'anni da regioni del sud Italia fanno parte della categoria delle regioni in ritardo di sviluppo
Dobbiamo cambiare approccio intervenendo con determinazione su alcuni dei principali nodi e sulla necessità di adottare un progetto in una visione nazionale e territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno
Stanziare un adeguato livello di risorse ordinarie per assicurare che i fondi europee non siano sostitutivi
Ma effettivamente aggiuntivi ovviamente bisogna poi riuscire ad avere rapidamente i cantieri realizzare lavori
Svolgerà una forte azione di governance per garantire l'efficienza e l'efficacia della spesa dei fondi pubblici eliminare la mala burocrazia migliorare la capacità istituzionale ed effettuare una fortissima semplificazione normativa
Sono questi alcuni temi che dobbiamo affrontare oggi e che sottoponiamo all'attenzione del sottosegretario degli illustri relatori che interverranno ogni non servono comunque polemiche ma azioni rapide efficaci e concrete per evitare di ripetere gli errori del passato non vogliamo fare la nostra parte e l'iniziativa di oggi ne è un esempio concreto vi auguro a tutti buon lavoro
Io ringrazio naturalmente il presidente Pera per il suo intervento l'ambito evidentemente a restare com'è qui sul palco dopo riferimenti da parte destina col Falcomatà un tassello reggino calabrese meridionale
In particolare con quei cantieri per oltre duecento milioni che fanno ripensare a quanto sia importante comunque dare vita rivitalizzare alimentare nel segmento produttivo così importante non soltanto evidentemente per le realtà di settore ma per offrire i servizi indispensabili poi a una comunità la collettività anche questo riferimento sulla crisi come in lingue venne ben no ottenne soprattutto molto parlate nel far East e sempre il risvolto la medaglia dell'opportunità dunque un momento in cui sicuramente bisogna incidere per cercare di eliminare di smussare indietro preesistenti come sottolineato dal presidente Berna io lo ringrazio nuovamente e chiedo al contempo per la sessione in cui si sviscerati in modo più stretto
La il rapporto sud di salire sul palco a Rudi Girardi vicepresidente dell'Ance l'associazione dei costruttori edili e poi al presidente Siemens Adriano Giannola
Lorenzo
Quarto Lorenzo Bellicini direttore del Cresme
E Flavio monossido direttore del Centro studi Sempre dell'Ance
Sì sì
Due
E dunque
Sarà proprio allora Di Nardi a coordinare per la verità il vicepresidente a coordinare questa sessione di lavoro nel frattempo ricordiamo naturalmente che siamo sempre life il diretta Facebook dunque sarà possibile anche connettersi e seguire i lavori di questa sera alla Teatro comunale Francesco Cilea anche attraverso la Rete i social network
Prego
Buongiorno a tutti sia se si sente sì vero sì
Grazie per la presenza qui in un convegno per noi molto importante
Io ritengo che la presentazione di questo rapporto su d'voglia essere come ha detto Francesco Berna un po'una svolta nel senso che la questione meridionale credo che sia stata una delle cose più discusse studiate lette dall'unità di Italia Oggi ebbene nonostante tutto questo
Resta comunque un'immagine è un concetto a mio parere negativo
Del nostro Mezzogiorno teniamo presente innanzitutto che il Mezzogiorno rappresenta quasi la metà del territorio nazionale
Viene continuamente visto come una come ha detto anche Francesco una zavorra c'è un peso dietro a una zattera che rappresenta il centro nord che trascina il penso
E anche malvolentieri che lei oggi di una di regioni che non riescono a stare al passo con i tempi bene questo discorso ne dobbiamo riuscire a tutti insieme
Sovvertire lo ne dobbiamo creare le condizioni affinché si possa colmare questo gap
Inoltre riteniamo anche che si possa a ragionare non punitive su finanziamenti straordinarie su interventi straordinari come sono avvenuti nel passato e che non hanno dato i loro frutti
Bensì io vorrei che ci fosse la volontà di creare le condizioni affinché ci sia un impegno straordinario e non un'emergenza vista come intervento economico straordinario sul Mezzogiorno
Per questo abbiamo fatto questo rapporto sud
Portando qui di diciamo i più esperti
Quelli che maggiormente si sono dedicati in questi anni a questi studi assolutamente qualificati quindi c'è qui la Svimez rappresentata dal suo presidente che saluto con grande piacere il professore Giannola
Poi la il Cresme da sempre presente in tutti gli studi con il suo direttore Lorenzo Bellicini e poi dal mio direttore perché io mi onoro di presiedere il centro studi Florio consiglio
Non non non voglio sottrarre tempo partirei con la si dimezza la Svimez sa
Crea fa o un diciamo evidenzia il gap perché c'è fondamentalmente le tra il nord tra il centro nord e il Sud nonostante il settore credo ci ordina il professore il settore manifatturiero nel centro nel Sud ha un po'recuperato il settore delle costruzioni assolutamente e ancora molto lontano rispetto alla al nord non riesce a produrre la ricchezza che si dovrebbe abbiamo poi dei dati due che sono la frattura generazionale
Che è una un dualismo che allontana il lavoro diciamo delle persone più mature rispetto ai giovani
E poi quello che mi incuriosisce di più e spero che possa attrarre anche voi e l'emergere della cittadinanza limitata la cittadinanza limitate un termine che ha utilizzato del la Svimez a che è una provocazione anticostituzionale e allora passo la parola professore Gianola Bettini farebbe proprio piacere approfondire questo tema della cittadinanza limitata ma comunque di tutto il rapporto della Svimez grazie Adriano
Sì
è già acceso sì
Anzitutto grazie a all'Ance per questa opportunità di
Un po'portare una valutazione sui temi del Mezzogiorno
In questa che secondo me è una fase molto delicata
E anche molto fluida nel rapporto nord-sud è anche un'opportunità per certi versi data dalla peculiare conformazione di questa di questo nostro esecutivo
E che per la prima volta credo tenuta il TAR circa trent'anni pone di nuovo curiosamente il Mezzogiorno
Apparentemente nella stanza dei bottoni
Si dice no che mezzo cioè il Sud ha votato in un modo al nord non c'ha pensato proprio è ora queste dunque nord sud si debbono parlare diciamo i rappresentanti quelle che presumiamo definiamo come rappresentante non si debbono parlare e trovare un modo di convivere rispetto anche ai temi che solleva la prima presidente Berna cioè e il sud del ricco e comunque rimane soprattutto nei meridionali un'idea di peso e di zavorra per il sistema beh come esprimersi io con molte su RAI due lascio magari evidentemente a disposizione poi distrutti entro credo che forse qui è più importante
Proporre quella che noi da dieci anni proponiamo come una visione direi alternativa che è sempre stata la visione alternativa dal mille novecentoquarantasei quando la Svimez nasce esattamente con questa missione nasce soprattutto per impulso di uomini si del sud ma soprattutto per gli uomini del Nord attenti al problema del Paese nel suo complesso
Beh credo che questo momento interessante fluido
Potenzialmente fertile ma anche molto rischioso
Perché qui si deve decidere di dare finalmente un ruolo al Mezzogiorno all'interno della se esiste ancora dell'Italia
E qui e in discussione il Paese
Noi lo slogan se volete di questo mio intervento e come il sud deve può essere il secondo motore del paese perché il Paese il Nord per quello che si diceva
La nave io direi la locomotiva se ognuno c'ha la sua divisione non è più trascinato dalle locomotive del Nord il nord è in crisi esattamente come il Mezzogiorno appare di meno
Ma da dieci anni ha perso dieci per cento del PIL ora ne ha recuperati un po'negli ultimi tre anni ancora c'è da recuperare il cinque per cento
Il Mezzogiorno deve recuperare ancora il dieci per cento ora nel nord forse nel due mila e ventidue sarà tornato due mila sette
E il sud ci tornerà nel due mila e ventisei ventisette o ventotto entrambi sono in una situazione socialmente insostenibile e lo vediamo ogni giorno
Quindi non sta bene nel nord e nel sud che le prospettive non sono diverso e nessun sono drammaticamente pesanti i diritti di cittadinanza sono inesistente sanità scuola e qui i dati delle nostre analisi sono abbastanza chiari
Tre diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione sono istruzione
Salute
E mobilità
Mobilità vuol dire infrastrutture vuol dire connessioni ora se c'è una cosa che su nona scuola sanità
E mobilità in misura Bendandi sotto dei livelli essenziali che peraltro non sono stati mai ancora definiti
Quindi c'è un problema costituzionalmente molto importante
Contemperamento c'è un altro problema il problema del nord che sta reclamando e di questo non si parla ma secondo me è il tema vero il nodo di questo esecutivo che prima o poi dovrà essere affrontato il Nord chiede autonomia
E chiede l'autonomia non è appellarsi all'articolo
Centosedici il comma tre della Costituzione quello è la forma ma la sostanza è un'altra è chiede che una parte consistente il Veneto parla del novanta per cento
Delle risorse erariali
Riscosse sul territorio Riba inganno sul territorio
Qui ci sarebbe un discorso tecnico che non mi metto affare ma chiede escluso semplicemente che quindi vengano tagliate i trasferimenti per così dire alle regioni del Sud
Nulla è esplicito ma questa è la sostanza
Allora è curioso che poi alcune regioni del Sud chiederlo anche loro l'autonomia non sanno di che stanno parlando evidentemente non sanno di che cosa si sta parlando quando si parla dell'autonomia rafforzata
O quando si parla del regionalismo a geometria variabile
Questo è il tema calore su cui i confronti e il riferimento a regole esistenti sono importanti esoni ed è importante che siano chiari a tutti queste cose perché domani saremo discusse saremo magari con la Democrazia Diretta chiamati ad accettare o ad avallare scelte di cui forse non ci rendiamo neanche conto
La scelta fondamentale in questo momento è se dare corso a un federalismo costituzionalmente già definito e per legge una legge chiamata legge Calderoli quindi non certo della sinistra quote Otello con ritiro degli statalisti ma dei dei diciamo dei dentisti di un tempo
Quella legge Calderoli non attuata una legge quarantadue del due mila nove che prevede tutta una serie di condizioni tra cui appunto i diritti costituzionalmente garantiti scuole trasporti e sanità
E attraverso del cosa penso dei parametri parametri sono costi standard livelli essenziali delle prestazioni livelli essenziali di assistenza
In dieci anni questi parametri non sono stati definiti si va con la spesa storica la spesa storica di fatto e qui i dati sarebbero interessanti sono stati praticamente è stata tale che pro-capite il Mezzogiorno subito solo tagli dal due mila otto ad oggi il centro nord ha subito tagli mamme in misura molto meno che proporzionale per cui il differenziale nord-sud in termini di diritti pensiamoci tempo pieno la scuola
Magari riforme cioè forme di assistenza
Sociale o asili nido o prestazioni sanitarie oggi differenziali sono cresciuti dal due mila sette due mila in misura consistente
Contemporaneamente quello che è avvenuto nel mercato del lavoro come sappiamo estremamente pesante in Italia in generale e nel Mezzogiorno in particolare oggi mette in torto ha recuperato sostanzialmente in termini di occupazione ma precaria non più come un tempo stabile
I livelli del due mila sette di A superati Mezzogiorno ancora trecento mila posti di lavoro da recuperare di qui l'emergenza di qui anche l'esodo dei cervelli i giovani che non trovano prospettive ex allora in questo schema
Di diritti negati che ripeto possiamo quantificare dovremmo entrare nel merito ma credo che i tempi non me lo consentono
In questo schema dei Telegatti si sta innescarsi è innescato ormai da da una decina d'anni
Un meccanismo che io chiamo eutanasia della questione il meccanismo molto semplice nella misura in cui i diritti sono negati
Non ci sono prospettive chi può se ne va
Fa una libera scelta che noi apprezziamo e approviamo non si può rimanere al super eroismo si va dove si vuole
E sia per interessi sia per necessità e per necessità in poco meno di dieci anni sono circa ottocento mila persone che hanno abbandonato il sud di queste buona parte sono i giovani e buona parte sono il fior fiore dei giovani i laureati
Anche questi selezionati in un modo molto particolare chi può andare assieme
E quello che può essere mantenuto dalla famiglia di partenza e quindi c'era anche all'interno di questo schema una selezione che rende ancor più gravi di squilibri interni le disuguaglianze che sono impressionanti se guardate per decidi per Quintili di reddito
Le distribuzione del reddito del Mezzogiorno il sessanta per cento della famiglie meridionali stanno i due quinti di più basse di reddito
Al nord manco il trenta per cento e solo il venti per cento nel Quintili più alto al nord cinquanta per cento quindi c'è una divaricazione enorme in termini di disuguaglianza interno al Paese
E Interna poi nelle due circoscrizioni
E di qui la povertà la probabilità di rimanere poveri e oggi per un individuo nel sud del trentaquattro per cento al nord l'undici per cento quindi sono due sistemi che si stanno allontanando magari accusandosi reciprocamente di come dire di essere uno un peso e l'altro di non rispettare i patti di una di un contratto sociale che la Costituzione detto questo
Tutto questo cosa ci porterebbe a dire come scrittore di un lettore del Corriere della Sera recentemente da di fronte ai risultati delle elezioni che dicono al sud
Vince il testo non rientra l'alleanza sono due mondi diversi talmente diversi ma non sarebbe il caso di separate e poi ognuno vada per fatti suoi
E questo forse è l'obiettivo di una parte perché una parte che si conclude che diciamo avendo la famosa autonomia rafforzata che di fatto è diciamo trattenere le risorse sul territorio e credere e quindi qualcosa eliminare quella che noi con la parolacce sbagliata chiamiamo solidarietà
Non c'è nessuna solidarietà nel garantire a tutti l'istruzione nel garantire a tutti la salute da garantire a tutti la mobilità sul territorio questa non è solidarietà
Queste puramente equità fiscale queste e il federalismo alla Buchanan un cittadino dovunque sta paga le tasse in base al reddito e ricevi servizi in base agli standard ora se tutti ricchi stanno a Nord e tutti poco restano sul per motivi che non vogliamo indagare adesso
è chiaro che quando andiamo a fare i conti con i cosiddetti residui fiscale diciamo a vedete le regioni del Nord sovvenziona quelle su se non c'è nessuna sovvenzione
è una pianura applicazione di un diritto di equità orizzontale come i tecnici dicono
Quindi queste due realtà apparentemente sembrano destinate a separarsi sempre di più
Allora qui è importante secondo me al Sud occorre essere convinti di questo che il Nord hanno sta fatto bene
E che nessuna illusione della del federalismo quel dischetto a geometria variabile
è semplicemente un'illusione che lo porta lo porterebbe lo porterà ad andare a sbattere ancor più pesantemente con la sua crisi strutturale perché l'Italia a una profonde crisi strutturale nel mondo globale non entriamo sul perché
è una cosa che ci porrebbe
Ci imporrebbe di ragionare in modo un po'revisionista su vent'anni precedenti all'entrata nell'euro ma non è il caso detto questo cosa diciamo noi neo diciamo il sud è la vera grande opportunità per il Paese
E per motivi molto banali molto semplici
Perché anzitutto il Paese dovrebbe chiedersi che cosa voglio essere nell'Unione Europea e nel mondo globale
Di taglia una sola grande opportunità che non ha mai sfruttato una rendita che non ha mai utilizzato non ha mai coltivato
E che se non riesce a mettere a cultura e approfitto semplicemente del Paese può spegnere la luce come si diceva l'ultimo spenga la luce perché quello che sta succedendo
Nel Mezzogiorno
La grande opportunità è l'opzione euromediterranea
E non entriamo nel merito i traffici nel Mediterraneo non è non sono gli immigrati il problema il che la grande opportunità sono la centralità mondiale del Mediterraneo e guarda caso noi siamo il perno del Mediterraneo
Allora in che senso il Sud diventa il secondo motore
Sul diventa secondo motore se nord e sud cominciano a comprendere che ridefinendo le relazioni reciproche questa è una via d'uscita dalla crisi strutturale che il Paese vive
Che vive anche con questa ripresa dell'un per cento dell'uno e due per cento laddove la Germania cresce al tre per cento la Spagna cresce al tre per cento la Irlanda cresce al cinque per cento
E quindi noi ci allontaniamo sempre più dall'Europa
Se prendiamo i dati dell'OCSE l'Italia nel due mila e uno fatto cento
Il reddito medio dei Paesi dell'OCSE era centootto oggi fatto cento questo noi siamo ottanta e la Polonia che era cinquanta è diventata settanta quindi noi stiamo e ormai in gara con la Polonia Italia non il Sud risolute già sotto la Polonia
Invece a me quindi un Paese che o si o capisce che deve uscire in qualche modo da questa situazione e l'opportunità come già negli anni cinquanta è data proprio dal Mezzogiorno
Allora in positivo perché queste raccolga il messaggio è capire impositivo quali sono gli strumenti e gli strumenti sono in questo momento apparentemente banalmente esistenti a disposizione
Banalizzo il fatto che per legge oggi occorre che lavori pubblici gli investimenti devono essere il trentaquattro per cento al Sud cosa non rispettata
è un elemento chiave secondo elemento chiave
Per la prima volta dopo dieci anni e che la Svimez propone eccetera eccetera si creano potenzialmente dodici zone economiche speciali dove nei principali porti del Sud che non è per i porti ma per i porti retro porti e tutto quello che vuol dire credo che a voi queste cose sono molto chiare la logistica la logistica allora il nuovo manifatture l'attrazione di investimenti esteri
Questa è la via di uscita del Paese
Lui è riuscita di rimettersi in un circuito mondiale
In cui il Mezzogiorno è proprio per posizione il punto strategico per il Paese questo non taglia Fauré note esattamente il contrario rafforza quelle relazioni di integrazione che sono fortissime
E che oggi semplicemente vengono denunciate come dipendenza parassitario del sud rispetto a un Nord trainante il Nord non traina più niente
Il Sud è in caduta libera cresce all'un per cento per grazia di Dio e in questi ultimi anni però una cosa si è dimostrata in questa crisi che se io investo al sud Duemila quindici due mila sedici degli investimenti pubblici nel mio e quindi sono aumentati
L'effetto moltiplicativo è molto più efficace al Sud che al Nord quindi se uno accusa i criteri da economista di efficienza e di efficacia se le risorse le devo impiegare risorse scarse per non avere i diktat dell'Europa di devo ottimizzare e ottimizzare in base a una strategia allora la strategia mediterranea
L'efficienza è investire al Sud quindi occorre che in qualche modo questo patto sociale venga rivisto con molta chiarezza quindi redistribuzione delle risorse scarse
Semplicemente inadempimento delle leggi non facendo chissà quale stravolgimento e qui i conti sono molto facili da fare né col nostro modello econometrico abbiamo fatto un caso se nel Duemila
E nove fino al due mila e quindici avessimo applicato la famosa clausola del trentaquattro per cento cosa sarebbe successo in Italia
Una cosa molto semplice il sud avrebbe perso trecento mila posti di lavoro in meno cioè non avrebbe avuto trecento mila disoccupati il Nord ne avrebbe avuto quaranta mila in più
Il saldo è molto positivo per l'Italia io sotto non l'avrebbe perso almeno sei punti di PIL e il Nord avrebbe perso solo zero virgola otto punti di PIL il saldo è molto positivo per l'Italia allora
Un qualsiasi politico super partes avrebbe dovuto dire questo è la strada dello sviluppo
E questo non sta avvenendo ma neanche adesso ai rischio di oggi che cos'è che faremo una legge di stabilità capire dove tutto sbilanciato sulla spesa ordinaria
Pochissima sarà per gli investimenti e non credo che ci sarà una redistribuzione degli investimenti pubblici a favore del Sud quindi questo
Diciamo esecutivo in discontinuità con il precedente che ultimamente avevano posto un problema di fronte all'emergenza avevano dato una chiave interpretativa
Oggi sarebbero in qualche modo come dire necessitati a discutere su come attuare una strategia che possa rimettere il Paese nello sentiero di uno sviluppo non di questa specie di crescita e in anemica inesistente
Quindi da questo punto di vista io vorrei dire semplicemente concludo questa con questo auspicio che in consessi come queste che sono di tecnici di imprenditori ben consapevoli di tutti i problemi abbiamo detto la semplificazione la burocrazia eccetera la zona economica speciale è un laboratorio per avviare questo tipo di riforme semplificazione
Nuova industrializzazione
Logistica proiezione nel Mediterraneo
E poi con l'Europa questo instaura un rapporto molto diverso perché chiudo con una esempio l'Europa parla di Europa venti venti venti e cosa dice il modello sostenibile ecologicamente
Sostituzione delle energie fossili con energie innovative
Tutti questi temi in Italia si possono realizzare solo al Sud energie rinnovabili in misura geotermia che non è manco c'è manco l'impianto
E soprattutto c'è una cosa la logistica euromediterranea cioè il così detto Southern rendition che non esiste che l'Italia può promuovere nell'Unione Europea diventa una concorrente effettiva del nord e non regge cioè di Amburgo degli dei porti del nord Europa
Anche per un motivo per un motivo che noi con l'Europa questo sì che si può discutere che senso ha intimo consentire di attraccare a Rotterdam per portare le merci a Milano
Quello del tipo di trasporto dovrebbe essere proibito per motivi ecologici per motivi di risparmio energetico di tutto queste queste il modello ed è assurdo che si deve entrare in Europa per certe destinazioni
O per andare negli Stati Uniti passando attraverso il GP Gibilterra non andando a nord e poi facendo la traversata e questa si dirà non è conveniente giusto non è conveniente perché non abbiamo attrezzato un sistema di zone economiche speciali che questo dovrebbe sviluppare chiudo mi scuso se ho preso più tempo
Però io vorrei chiedere Roy chiude con un messaggio
Il Sud è la grande opportunità voi traduce Italo in termini molto precisi perché riposa del fare territorialmente con le aziende che avete con i progetti che si possono portare avanti
E promuovendo un discorso molto semplice gli strumenti che abbiamo oggi sono tre abbastanza apparentemente Rozzi sono le riserve di investimenti pubblici che debbono essere realizzati qua e qui c'è bisogno che le strutture decisori qua siano in grado di pretendere questo
Secondo
Un sistema di zone economiche speciali che è l'alternativa alla riforma della Pubblica ministero non è vero che il Sud è pieno di burocratici una molti di meno del Nord
Per mille abitanti queste molto evidente sono meno otto meno preparati
Molto più anziani e quindi c'è bisogno addirittura di IRS di investire sulla pubblica amministrazione di qualità e di numero
è chiaro che in un sistema efficiente di una portualità mediterranea che ritrae Cina al Paese come le vecchie repubbliche marinare queste cose hanno senso altrimenti
Coerentemente noi rimarremo a crogiolarsi nell'inefficienza del parassitismo e nel sentirci zavorra ma questa è una falsa lettura
La vera vettura che inizi stiamo vivendo l'eutanasia del Mezzogiorno grazie
Grande Adriano Giannola io che ascolterei veramente per un tempo enorme io purtroppo siamo collegati ad una diciamo a un contingentamento ma sono assolutamente dati giustissimi io voi crediamo fermamente devo dire che la scommessa delle zone se qualche cosa da e diciamo amplificare forse non viene percepita appieno ancora non è percepita l'importanza delle sesso
Che possono essere per noi un'occasione veramente di motore
Troppo certo certo diventerà ecco perché dico che è un è un problema assolutamente vero e importante
Passiamo invece adesso al allo studio fatto dal Cresme
Lorenzo ci dice che da un lato c'è il rischio dello spopolamento dei territori meridionali
E questo ovviamente porta un invecchiamento perché come ha detto anche il professore Giannola tutti i giovani quelli che possono vanno verso il Nord lo scenario del Cresme ci dice che nel due mila cinquanta
Il Mezzogiorno possa essere ridotto di un terzo
La popolazione del Mezzogiorno possa essere ridotta di un testo una vera e propria deriva democratica
L'altra
E l'offerta invece passando appunto invece ad un aspetto positivo di quello che può essere la potenzialità del turismo per il Sud che una potenzialità veramente importante i dati di Lorenzo ci portano a h ad a dire che lo un investimento in tal senso possa essere qualche un'occasione veramente importante per il nostro Sud prego Lorenzo di passo la parola
Allora Pompili buon pomeriggio a tutti
Diciamo io sono sono un camuno non sono un bresciano
Però ha una storia che mi lega al Mezzogiorno intanto perché tra quando ero più giovane ho lavorato al rapporto della Svimez occupandomi del settore edilizia nel Mezzogiorno
E poi perché con degli amici calabresi non regimi ma di Catanzaro ha fatto ho lavorato contribuito alla fondazione del Limes e alla creazione della rivista Meridiana quindi il tema del Mezzogiorno è un tema che conosco che conosco bene
Che però qui mi è stato chiesto di affrontare due tematiche specifiche specifiche
E le seguirò BCB come dire facendo vedere al alcuni numeri perché in questo su questi due temi sono i numeri che raccontano quello che sta succedendo
Non
Cicatrici perfetto grazie
Allora questa è la curva della popolazione italiana
Come vedete dal due mila quattordici questa curva cominciato a cambiare cioè l'Italia ha cominciato a perdere popolazione
E vedete che dal due mila diciassette al due mila quattordici abbiamo perso più di trecento mila abitanti quindi
Quindi devo sparare mila con la sinistra
Fino a non girare
No sto tornando torna indietro
Deve tornare indietro però punto b
Ecco no vada avanti del richiamo
Questa è la differenza tra nati e morti in nel senso che se guardate nel due mila diciassette abbiamo avuto seicentocinquanta mila morti che sono quattrocentocinquantotto mila nati e soprattutto quello che spaventa è la curva che mette in relazione i morti con con in atti di questo vuol dire che il saldo naturale è particolarmente negativo andiamo avanti
Questa è praticamente un'articolazione dell'aperta di popolazione tra Nord Centro e Mezzogiorno
Abbiamo perso trecento mila abitanti di questi trecento mila abitanti cinquanta mila li abbiamo persi nel nord Ventimila dobbiamo persino al centro nel Mezzogiorno ha perso duecentotrenta mila abitanti
Quindi al Mezzogiorno che il saldo complessivo della popolazione perde popolazione diamanti
Ci sono diversa tre previsioni demografiche non abbiamo sistema informativo che si chiama Debussy
Vi farò vedere alcuni dati proprio preferito utilizzare le nuove stime dell'Istat per dare un distacco all'analisi sono abbastanza vicino alle nostre nostra sono un po'peggiore di quelle dell'Istat utilizzo lettera
La la previsione mediana quindi quella centrale nel due mila trentacinque secondo queste previsioni il centro nord avrà settecento mila abitanti in più il Mezzogiorno avrà uno virgola due milioni di abitanti in meno
Nel due mila e cinquantacinque siccome lista si è spinto a due mila cinquantacinque
Il Mezzogiorno avrà tre virgola sette milioni di abitanti in meno mentre il Mezzogiorno tratta su duecento mila abitanti e quindi sostanzialmente sarà quindi c'è un problema demografico del Paese c'è sicuramente un problema demografico del Mezzogiorno
Andiamo avanti ecco questo invece sono le nostre previsioni a livello regionale
I dati mettono in fila praticamente al due mila trentasei che è un periodo abbastanza vicino insomma sono ormai diciott'anni da qui al due mila trentasei Trentino e Lombardia oggi nave interna come il Trentino al teatro Aldo a Alto Adige l'aria demograficamente più dinamica del Paese anche economica
L'Inter l'area più dinamica del Paese e quindi anche la riflessione che faremo più avanti sulle aree interne ci deve porre dei problemi
Avrà un sei virgola sei per cento I popolazione in più la Lombardia sarà un più tre per cento
Tutte le Regioni perdono ma vedete segnati in giallo le regioni del Mezzogiorno un secondo le nostre previsioni la Sicilia perderà cinquecento mila abitanti la Puglia ne perderà quattrocentotrentasei mila
Il segnale che abbiamo un segnale pesante dal punto di vista demografico andiamo avanti
E questa è appunto la sintesi del quadro di riferimento della Calabria perderà centonovantatré mila abitanti una piccola regione come la Basilicata che oggi cinquecentottantacinque mila abitanti perderà quasi cento mila abitanti
Il tredici per cento della popolazione
Cioè siamo di fronte a un problema demografico rilevante andiamo avanti non si può non tener conto di questo scenario ma non è tanto la popolazione in serie o potrà avrebbe potuto far vedere i dati sull'incremento della popolazione anziana o sulla riduzione del peso dei giovani
E se pensiamo che il Mezzogiorno è da sempre stato identificato come un territorio di dinamica demografica non famiglie numerose figli
La cosa che mi interessa di più evidenziare che pone un problema economico socio economico ma soprattutto economico questo territorio e la dinamica della popolazione in età di lavoro questo è l'indicatore più serio che dobbiamo utilizzare
Se guardate in Basilicata al due mila trentasei la popolazione da
Quindici a sessantaquattro anni sarà del venticinque per cento inferiore a quella attuale
Uno su quattro
La media del Mezzogiorno sarà il venti per cento uno su cinque
Il problema interessa anche il mezzo anche anche il nord del Paese che avrà un dieci per cento i popolazioni l'undici per cento e popolazioni meno ma è chiaro che qui non abbiamo un problema di tenuta demografica di cui non si può far finta
Che non ci sia andiamo avanti
Naturalmente adesso qui non abbiamo tempo voglio stare nei dieci minuti che mi sono stati dati c'è un problema di emigrazione e di immigrazione
E qui emergono alcune cose che potrebbero essere interessanti è vero
Oggi
Ho incontrato degli amici di Reggio ci siamo fermati a prendere un caffè c'era un giovane architetto si è laureato due anni fa
Parlavamo un po'di queste cose e quindi gli abbiamo chiesto
Ma insomma qui come vai giù e gli altri giovani tu sei qui e gli altri e lui ha risposto non ho più amici
Non ho più amici
Non ci sono più sono andati via
Due anni fa si sono laureati assieme ma non sono più a Reggio sono via non sono più in Calabria sono via son da un'altra parte no quindi c'è sicuramente questo tema dell'immigrazione nel solo due mila diciassette perché poi i dati vanno letti vanno letti bene sono dati via centotrentatré Duemila persone dal dal sud verso le altre regioni italiane e sono anche arrivati ottantasei mila e forse qui comincia a esserci qualche segnale su quale potremmo riflettere naturalmente ne sono andati via quarantadue mila all'estero diciamo che i flussi di immigrazione straniera hanno toccato il Mezzogiorno spazialmente di quanto non sia successo in altre parti del Paese arrivano qui ma rimbalzano verso altre economie del nord Italia o dell'Europa il saldo è positivo quindi ottantasei mila immigrati e quarantadue mila immigrati italiani o stranieri verso regioni straniere insomma ai salto di
è negativo
E però varrebbe la pena di rifletterci meglio da suo faremo può andare avanti
Naturalmente no ne ha saltata una
Naturalmente c'è tutto il tema dei nati vivi che qui diventa pesante il il saldo naturale l'indice il saldo naturale del Mezzogiorno è sempre stato più positivo per per il rispetto a quello centro nord è ancora leggermente più positivo nello scenario previsionale diventerà più negativo per cui il sul perde anche questa caratteristica diamo avanti e poi l'ultimo tema che voglio toccare prima dice
Affrontare quello del turismo è che
Questa dinamica demografica
Interessa tutto il territorio del Mezzogiorno interessa anche le sue città
Certo però se io prendo le aree ultra periferiche e qui uso un lavoro che risk free elabora i dati del del del ministero
Per lo sviluppo delle aree interne perché secondo me c'erano un po'di problemi però diciamo che abbiamo lavorato nell'ambito dei loro per i noti c.t. correggendo qualcosa
Però lei are ultra periferiche del del Mezzogiorno perdono il trentatré per cento della popolazione uno su tre
Da qui al due mila trentasei vol due mila cinquanta
Però chiudo questa parte sulla demografia
Può può lanciare la prossima slide
Scusi
Non ci siamo solo noi in termini di demografia
Prima Adriano Giannola parlava del fatto che questo è un un pontile all'interno del Mediterraneo del Mediterraneo ne dobbiamo tener conto no ora questa è la dinamica della popolazione a livello mondiale
Non guardiamo quello che succede dalle altre parti rimaniamo a casa nostra e che vuol dire occuparsi dell'Africa che qua di fronte
Dal due mila e quindici a due mila trenta la popolazione dell'Africa crescerà
Di trentatré milioni di abitanti l'anno
E dal due mila trentadue mila e cinquanta di quaranta milioni di abitanti l'anno
Impensabile che non succeda qualcosa
Per qualcuno la l'Africa e la prossima Cina
In termini di sviluppo certo non hanno le stesse condizioni
Ci sono molte più conflittualità ma certo il Rapporto Italia Africa Mediterraneo Africa è una delle grandi chiavi strategiche dei prossimi trenta cinquant'anni
E che noi siamo al centro di questo scenario
Davanti
Parlando di turismo andiamo avanti ancora
Questa la riprenderemo alla fine
Sono gli arrivi internazionali del mondo
La sintetizzo qui poteva riprendiamo
Nel Mediterraneo oggi ci sono circa una fortissima crescita velate quelle quelle indicazioni che vedete sono
Gli attentati e gli elementi critici che hanno caratterizzato il periodo il turismo si si è anche fermato in certi momenti ma la domanda turistica internazionale cresce in maniera significativa si stima che in Cina ci siano un centocinquanta milioni di ricchi in otto in India se ottanta milioni prima o poi un viaggio nel Mediterraneo un viaggio in Europa lo fanno
Oggi duecentottanta milioni di turisti nei prossimi vent'anni si ipotizza che possono diventare quattrocento milioni di turisti in un'eccezionale domanda internazionale andiamo
Abbiamo
Misurato l'attrattività turistica del Mezzogiorno se io dovessi dire
Quali sono due immagini forti del Mezzogiorno la demografia sì
E l'altra certamente il turismo
Sono il territorio di una bellezza incredibile da tutti i punti di vista culturale e naturale
E pure usando un indicatore semplice che in questo caso non sono gli arrivi ma sono le presenze turistiche
La Sicilia che è la migliore regione del Mezzogiorno in termini di presenze ha fatto quindici milioni di presenze nel due mila diciassette lacca le Canarie hanno fatto centoquattro milioni le Baleari hanno fatto settantuno milioni
Il Trentino Alto Adige
Il piccolo Trentino Alto Adige l'aria Interna Trentino Alto Adige ha fatto cinquanta milioni si dirama il Trentino Alto Adige Cia
Il boom del turismo invernale no no c'ha il turismo invernale ma il Bundestag in Alto Adige è legato all'offerta di qualità della vita e benessere e l'allungamento della stagionalità
A tutto l'anno
Andiamo avanti
E se io vado a collocare praticamente tra le tra alcune avete visto abbiamo scelto le Canarie la Croazia adriatica le Baleari
Abbiamo scelto Creta abbiamo scelto Cipro come paragone più le regioni italiane sedendo separate le province di Trento e di e di Bolzano
Che praticamente da sole valgono come alcune regioni italiane in termini di capacità turistica andiamo però questo il totale ma quello che mi interessa di più per vedere come questo mondo riesce a intercettare il turismo
Del mondo
Allora fin qui la leader e la Sardegna Sardegna fa nel due mila diciassette sette milioni di presenze
E come vedete di gran lunga avanti alla Calabria che è la seconda
Al
Interne di piedi di di di di di agevolate fra la colonna di lato che le presenze internazionali per abitante
Quella che percentuali incredibile hanno alcune regioni e che percentuali bassissime hanno questa Regione Mezzogiorno ma per sintetizzarla Sardegna sette milioni Canaria novantatré milioni di stranieri gran centoquattro i totali corazze a settantasette le Baleari sessantaquattro il Trentino Alto Adige trenta milioni
Creta da sola ventisei milioni di stranieri
Cipro da sola sedici milioni di stranieri ma è evidente che noi abbiamo come dire stiamo perdendo un'occasione de Moranti
Eccezionale con la quale confrontarci davanti
Qualche segno confortante c'è vedete queste sono del due mila diciassette quindi l'ultimo anno disponibile le performances di crescita della domanda turistica
E qualcosa sta succedendo certo al primo posto c'è l'Algarve poi c'è cifra poi c'è Corsica
Poi però viene la Calabria poi viene la Puglia Puglia con la grande domanda turistica in crescita ma non arriva a tre milioni di presenze
Poi c'è la Sardegna qualcosa la Basilicata grazie anche al fatto che diventata capitale della cultura la campagna sta messa male la Sicilia sta messa malissimo non parliamo dell'area centrale che colpisce il Molise ma poi anche l'Umbria e le Marche Maria un'area critica perché col terremoto praticamente di non ci si va perché quel territorio è a rischio
Siamo in crescita alcune regioni sono in crescita ma la distanza è abissale andiamo avanti
Soprattutto sulla domanda straniera guardate questo è lo scenario della crescita della domanda mondiale
Più quarantasei virgola con più quarantasei virgola quattro per cento dal due mila sette alla previsione del due mila e trenta
Chiudo
Con alcune considerazioni
Si dirà
Mancano i posti letto mancano l'offerta no non è vero di standard di posti letto di offerta del Mezzogiorno sono paragonabili a quello delle altre Regioni competitors che abbiamo analizzato non è un problema di posti letto
Forse di qualità dei posti letto
C'è un problema di stagionalità assolutamente sì certo che c'è un problema di stagionalità qui la stagione è brevissima
C'è un problema di scarso utilizzo di uno dei segmenti del turismo mondiale che sta crescendo di più che si chiama turismo culturale oggi abbiamo visto
Alcune delle opere più belle che possono essere visti al mondo eravamo
Mi occupo di statistica
Saremmo stati a essere ottimisti cento persone
Nel museo quando siamo usciti ed erano praticamente la mattinata non c'era nessuno Museo spettacolare
Non siamo in grado di cogliere il turismo internazionale forse c'è qualche ragione
La capacità di parlare in inglese debolissima di questo territorio e soprattutto la capacità di utilizzare i processi di Citi digitalizzazione di comunicazione è debolissima
La regione più cliccata nel due mila esce il diciassette sono seicentocinquanta mila pagine e la Sardegna di quel che abbiamo analizzato
Le Baleari io a due virgola sei milioni di pagine la Croazia adriatica due virgola sei milioni di pagine picchiano tre virgola cinque pagine più di quelle che hanno la la migliore regione del Mezzogiorno
E poi c'è a oggettivamente una difficilissima strada dell'innovazione
Ma oggi i di fronte alla situazione in cui siamo dove mettiamo insieme una competizione che determinata dalla crisi
Che determinata dalla riconfigurazione del mercato da una rivoluzione all'interno dei mercati l'esito della formula riduzione riconfigurazione solo una selezione e questa selezione produce una selezione sociale produce una selezione imprenditoriale
Produce una selezione territoriale
Ma secondo noi il parametro principale che la selezione è basata principalmente sulla capacità di innovazione
Questo è il vero tema che dobbiamo affrontare poi credo che Flavio parlerà del tema delle infrastrutture devo dire che la lettura di questi tre documenti è veramente molto interessante dobbiamo mistici
Ci siamo parlati all'inizio non ci vediamo adesso
Come concludo dal punto di vista nostro e è evidente che qui esiste una necessità di un nuovo progetto strategico per il bullismo per il turismo bendaggio assolutamente serve un nuovo progetto strategico in cui concentrare risorse su questo tema perché se io applicarsi i parametri del Trentino Alto Adige alle regioni del Mezzogiorno il prodotto interno lordo di queste regioni farebbe un salto in alto sorprendente
Non l'abbiamo inserito nel documento verso un forza la questione ma i dati turistico il salto sarebbe veramente importante però al centro di un piano strategico sul turismo e Mezzogiorno non è fatto solo di contributi che possono arrivare è fatto
Finanziari è fatto di contenuti reali del piano allora la chiave che mister sentirei suggerire e quella che questo turismo internazionale una parte importante probabilmente non ci sarebbe prendere i cento milioni degli altri
Ma basterebbe passare a trenta o quaranta milioni prendendo un turismo di qualità di un certo tipo
Anche salvaguardando le caratteristiche dei nostri territori
Però per fare questo cosa devo offrire io devo offrire benessere
Io devo offrire benessere e per offrire benessere devolvere benessere
Ma oggi il prodotto del benessere solo la qualità
Allora la questione di fondo perché questo territorio potrebbe perché aveva le caratteristiche di base
Ma non ci sono i risultati offrire questa qualità all'interno di una domanda turistica che sta crescendo in maniera eccezionale
Facendo questo probabilmente i giovani dato che il turismo è una segmento economico importante perché prende varie fasce della domanda d'occupazione potrebbe essere un motore importante per frenare l'esodo demografico grazie
Grazie Lorenzo anche tu hai dato una una visione importante cioè questi soldi devono servire per riflettere per poter ipotizzare un percorso verso il quale poter investire tempo e denaro da parte di tutti noi
Ecco perché dico trovo importante che questi studi possono poi essere attratta approfonditi possono essere diciamo uno spunto anche per i politici e spero che il sottosegretario e qui presente posso trasferire al Governo queste ipotesi che possono portare gradatamente un miglioramento del nostro sud passo rapidamente a vario modo Silvio perché adesso ci occupiamo con lui del problema appunto come ha detto prima della delle infrastrutture prima di tutto la governance dei nostri territori ovviamente è stata abbastanza
Poco efficiente nel corso di questi anni
Noi abbiamo un diciamo un gap infrastrutturale
Per amente notevole non lo dico perché i diciamo noi rappresentiamo i costruttori ma le infrastrutture da sempre sono considerate una precondizione per lo sviluppo e di conseguenza la mancanza di queste l'aria la la difficoltà nello spendere i soldi che sono arrivati
Da noi apportato sempre di più a un divario tra Nord e Sud
Ma fondamentalmente invece abbiamo quale di quello che si può fare oltre che diciamo valutare ghetto ma giusto come fotografia
Di quello che è nella realtà hanno interessato a trovare i sistemi le medicine quello che possiamo diciamo pretendere e applicare né lei né i nostri territori prego prego Flavio grazie
Sì io concordo con quanto appena detto da Lorenzo Bellicini serve un progetto strategico per il turismo naturalmente serve un progetto strategico per il Mezzogiorno e per il Paese
L'analisi la fa ripartire dalla fine quasi a voler scoprire subito le carte e l'assassino metaforicamente parlando
Ossia cercare di capire scusate ecco
Cercare di capire qual era il disegno iniziale dell'Europa un disegno iniziale che poi si basava su un'area una grande area una meta metà metropoli si potrebbe dire che va oltre la città un'area
Di produzione del valore che andava dall'Inghilterra passando per la Germania fino a comprendere tutto il nord del Paese e questo avrebbe avuto
Nella mente del degli architetti iniziali dell'Europa unita questa è un proiezione del mille novecentottantanove uno sviluppo che poi avrebbe consentito a tutta l'Europa di svilupparsi le cose sono andate diversamente perché
Nel due mila diciassette
La Commissione europea ha fatto uno studio sulla qualità istituzionale cioè la capacità delle amministrazioni a tutti i livelli e tutta la risposta politica alle richieste degli operatori e dei cittadini de col colore rosso naturalmente non c'è neanche bisogno che lo dica sono le regioni più indietro vedete l'area mediterranea particolarmente preoccupante questo è un dato del due mila diciassette cioè i i colori rossi identificano una difficoltà allora ho voluto cercare di capire come la realtà in queste regioni e c'è un altro studio della Commissione europea che fa vedere invece il grado di ritardo in termini di competitività anche qui i colori sono diversi perché non crediate luglio mi sia che non credesse che fosse la stessa slide ma in realtà è la stessa
Lo stesso Mosaico con colori diversi questo indica la capacità competitiva e quindi la capacità di creare ricchezza delle regioni europee di tutte le regioni dell'Europa unita è evidente come questa sia speculare a quella
Che abbia fatto vedere prima e quella blue banana come si chiamava a suo tempo è diventata un'area completamente spostata verso Est che esclude e marginalizzata
L'Italia e naturalmente anche le possibilità di sviluppo del Mezzogiorno
Se questo è l'assassino come abbiamo detto cioè una incapacità di un Progetto stadi formulari perseguire un progetto strategico
Dovuto ad una scarsa qualità istituzionale dove per istituzioni non significa che c'è un colpevole che ha una fascia tricolore occhi ma che è il sistema istituzionale a tutti i livelli che è fallace in questo Paese naturalmente vediamo in che cosa è stato fallace ne abbiamo un sistema autostradale che per anni è stato un fiore all'occhiello del nostro Paese siamo stati tra i più grandi e tra i precursori della infrastrutturazione autostradale beh oggi siamo ad un livello medio basso come paese e come mezzogiorno lo siamo ancora di più ma il dato che è ancora più preoccupante non è tanto la quantità di Autostrade mala così vita dei cittadini di accedere e nell'ambito dell'accessibilità alle autostrade il Mezzogiorno è molto peggiore rispetto alla media del Paese quindi sulle autostrade delle quali eravamo piedi
Antesignani siamo rimasti negli ultimi trenta quarant'anni preoccupante venti dietro Ferrovie
Il anche qui c'è una dotazione infrastrutturale ferroviaria molto al di sotto delle aree principali a maggiore competitività europea ma delle aree italiane quelle del Mezzogiorno sono sensibilmente al di sotto anche qui con un indice di accessibilità l'infrastruttura ferroviaria che
Assolutamente preoccupante
Se riesco a
Non ci riesco
Ma anche nelle nella evoluzione della del della rete ferroviaria quella per i treni ad alta velocità vedete
è una un intervento su questo siamo stati credo i primi Europa COMU tra i primissimi Europa con la linea la direttissima Roma Firenze il Progetto di alta velocità se circoscritto alla alle regioni
Diciamo tirrenico padane con una dotazione che si ferma per il Mezzogiorno alla Campania e un livello di sostituzione in alcune regioni tra sistemi di trasporto per esempio mi riferisco alla tratta di alta velocità che ha spiazzato le le alcune tratte aeree
Ma di sostituzione anche tra i livelli di infranti di utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria ormai su certe linee la l'alta velocità è diventata quasi l'unico strumento per potersi spostare a sarà quindi a come dire spiazzato non solo gli aeroplani in alcune tratte ma anche i treni interregionali in intercity eccetera beh questo è vero soltanto per una parte del territorio la parte tirrenica del centro nord nel Mezzogiorno è sprovvisto questo tipo di risulta sprovvisto questo tipo di infrastruttura
I porti sia parlato dell'importanza strategica della della penisola nel Mediterraneo verso i porti noi siamo ancora ad un livello pressappoco simile a quello di trent'anni fa quando il progetto di Gioia Tauro era nelle nel nelle menti e nelle nei programmi di questo paese in negli ultimi dieci anni la media del di crescita dei porti europei è stata nelle sue ben superiore alla diciotto venti per cento con delle punte di miglioramento
Di alcuni porti olandesi e tedeschi nell'ordine del trenta per cento in termini di TEU cioè di container movimentati il porto di Gioia Tauro negli ultimi dieci anni è cresciuto dell'uno virgola otto per cento
Con una media di crescita dei corti che sta intorno al cinque sei per cento cioè SISTAN marginalizzate do anche e l'intervento dell'Italia nell'intercettazione di dei dei flussi tradizionalmente che prima passavano per il nostro Paese come ricordava prima il presidente Giannola beh è un evidente segnale
Sugli aeroporti la stessa cosa aeroporti sia in termini di passeggeri sia in termini di merci ormai il i flussi sono difficilmente intercettabili dalle infrastrutture italiane
A parte i il polo romano di Fiumicino e quello lombardo Malpensa Orio al Serio e Linate il resto dei porti e molto lontano da quelle che sono le medie delle dei paesi con cui l'Italia si può confrontare quindi anche questo è sicuramente un tallone d'Achille per le possibilità di riprese di sviluppo ma che che che cosa è successo in questi anni queste un grafico un evergreen che noi
Ma penso anche Lorenzo c'era lo sa va sempre in giro con questo nella nella tasca perché questa è una fotografia abbastanza impietosa ma ormai condivisa da chiunque sullo stato del del cioè ventesima il disimpegno delle amministrazioni pubbliche dello Stato dato un compito che costituzionalmente come ricordava il presidente Giannola è affidato appunto ad uno Stato cioè quello di mettere in condizioni i cittadini di avere piena cittadinanza e di poter utilizzare del paese secondo degli schemi Minini standard e questa è la spesa per investimenti in nuove infrastrutture come vedete dal due mila cinque la crisi nel infrastrutture partita prima della crisi dei subprime noi
Analisti insomma lo sappiamo e chi lavora nei lavori pubblici la crisi sopra e la la vista quasi con sorrisino no nel senso era ecco era cose già viste in quel settore però è è una crisi che dal due mila cinque al due mila diciassette ha visto crollare il livello dei fatturati e delle Investimenti
Infrastrutture del cinquantasette per cento meno cinquantasette per cento e il è un una delle cause di quella situazione che prima avevo che prima mostrato sulle singole infrastrutture
Quelli erano gli investimenti la spesa
Ma se li avessi fatto vedere grafico degli stanziamenti cioè delle delle scelte politiche
Dei governi che si sono succeduti nel mettere nel bilancio nell'iscrivere nel bilancio dello Stato risorse destinati a nuove infrastrutture quindi le decisioni di spesa che poi sarebbero avrebbero avuto luogo qualche tempo dopo su qualche tempo ritornerò negli ultimi tre anni c'è stata un'inversione di tendenza che è stato l'aumento del settantadue per cento nel bilancio dello Stato di risorse destinate a nuove infrastrutture questo è un calcolo che abbiamo fatto
Come centro studi sulla quantificazione delle risorse da qui a quindici anni quindi con un orizzonte pluriennale di lungo periodo sono centoquaranta miliardi centoquaranta miliardi dei quali una parte importante circa sessantatré per cento
Localizzata nelle regioni meridionali tra fondo di sviluppo e coesione fondo fondi strutturali europei per programmi
Di investimento infra Ale perché non abbiamo fatto sulla base di tutti i programmi una stima di quelle che potevano essere le risorse destinate infrastrutture beh lo vedete Siva dalla difesa
Dalla difesa e dallo sviluppo di tutte quelle che sono la la la la la mutazione la manutenzione delle infrastrutture
Quindi tutte le misure che gli enti territoriali vittime di dieci anni di patto di stabilità interno che ne ha bloccato sostanzialmente l'attività hanno fortemente bisogno ci sono le risorse per la ricostruzione
Insomma tutte quelle risorse che il grafico precedente ha mostrato non sono state portate avanti nel corso del degli ultimi anni
Questa è una fotografia altrettanto impietosa e la spesa nel Periodo della crisi si va dal due mila otto al due mila diciassette che i comuni italiani hanno registrato sulla piattaforma del ministero dell'economia si chiama si open
Che hanno registrato quindi è il dato certo delle spesi che i comuni tutti i comuni italiani ma questa che si riferisce ai comuni del Mezzogiorno hanno fatto durante la crisi quindi la crisi come ho detto ha colpito moltissimo i bilanci dei Comuni be'la la spesa corrente è aumentata negli anni della crisi del tre virgola cinque per cento e la spesa in conto capitale dei comuni quindi parliamo di strade parliamo di manutenzioni parliamo di scuole parliamo di edifici pubblici è calata del trentotto per cento negli ultimi negli ultimi anni non dal due mila quindici dal do il cinque come diceva come faceva vedere
Il grafico generale e con degli con dei risultati particolarmente negativi per quanto riguarda il livello della spesa
Nel in tutto il periodo
Quindi dal due mila otto al due mila diciassette posso dare qualche numero se il dato medio era quella trentotto per cento ci sono il cinquanta per cento in meno in Sicilia in Sardegna
Scusa in Puglia in Sardegna è calato del sessantaquattro per cento la spesa dei Comuni per nuove infrastrutture del quarantanove per cento in Campania del quarantacinque Calabria questi sono i
I trend
L'unica stato l'Abruzzo che ha avuto un aumento della spesa per infrastrutture ma è determinato dal terremoto del due mila nove e al due mila diciassette ha portato l'incremento degli investimenti quindi stiamo parlando di un veramente quello che dicevo all'inizio un disimpegno dello Stato a tutti i livelli per quanto riguarda l'attività di investimento fondi strutturali
Dai fondi strutturali sono una diciamo un capitolo molto ampio per ragioni di tempo non ho possibilità di affrontarlo però il cd i cicli che si sono succedute nel succeduti dei fondi strutturali della programmazione dei fondi strutturali hanno avuto l'effetto che prima il presidente Berna diceva di direi di far divergere il livello di sviluppo delle regioni piuttosto che farlo convergere verso la medie europee e questi sono il dato sulla sulla spesa dell'ultimo ciclo dei fondi strutturali
Con una media dell'unica europea del tredici per cento l'obiettivo italiano ne abbia il sedici per cento al trenta giugno del due mila diciotto abbiamo speso una percentuale ad ridicola stiamo al di sotto ben al di sotto del dieci per cento con delle punte di ritardo veramente preoccupanti in alcuni programmi che daranno probabilmente spazio in futuro a quella abitudine di spendere senza investire che cosa significa la spesa come obiettivo e non gli investimenti come obiettivo questa il vero male delle programmazioni fatte in emergenza negli ultimi due anni della della rendicontazione avviene il cinquanta sessanta settanta per cento della spesa in alcune regioni questo è in inaccettabile se se il discorso che abbiamo fatto
Se il discorso che abbiamo fatto a un senso qui ci sono delle dei dati regionali come si vide che come si vede che il Mezzogiorno va in ordine sparso ma in conclusione abbiamo parlato prima dell'assassino non so se poi si poi si passa a parlare di un assassino però ci sono delle responsabilità e ci sono delle degli ostacoli da rimuovere beh il primo degli ostacoli l'abbiamo visto prima
L'ha detto la Svimez nel suo nella sua ricerca c'è bisogno assolutamente di investire sulla capacità amministrativa di questo Paese
Se quella cartina che abbiamo visto all'inizio sulla qualità istituzionale vera e quella la vera emergenza
Che bisogna affrontare
Abbiamo avuto un nuovo Codice dei contratti che ha creato ed era stato previsto quello choc da innovazione e quella difficoltà attuativa per alcune prove per alcune
Disposizioni che contiene una per tutte non si è pensato che in Italia il vero tallone d'Achille la capacità di programmazione e di conseguenza di progettazione degli interventi cioè noi abbiamo adesso il sistema di regole che prevedono una definizione progettuale molto avanzata in un Paese che non conosce Progetti
Disponibili di qualità avanzata con tutto quello che consegue infine una chiarezza infine con conclusiva nelle regole di finanza pubblica perché poi si possa dare alle amministrazione a tutti i livelli la che ha la possibilità di programmare e seguire in una logica di Governance di singolo progetto l'attuazione
Un dato in conclusione credo che sia più evidente è uscito da pochi giorni il rapporto della l'agenzia per la coesione territoriale sulle tempistiche per la realizzazione delle opere in Italia il dato italiano anche se la barra base dati a quella dei Fori degli interventi finanziati con i fondi per la coesione territoriale i fondi strutturali beh su una media che per tutte le opere
Supera abbondantemente i cinque anni per realizzare di intero ciclo di realizzazione dell'intervento ma che arriva ad una media di oltre dieci anni fino ai quindici anni virgola sette quindi quasi sedici anni per le opere sopra i cento milioni quindi all'aumentare delle dell'importo menta la durata
Il dato impressionante non è tanto la durata quindici anni sedici anni viene dall'assoluta è che il cinquantaquattro per cento di questo tempo
è occupato ai tempi cosiddetti di attraversamento
I tempi di attraversamento sono figurativamente il tempo che qualcuno con la barba lunghissima immagino verve molto anziano che non riesce a a a camminare attraversa corridori sterminati con dei faldoni in mano in attesa di essere di avere il bollo cioè una situazione veramente comica se non fosse se non fosse tragica be'credo che tornando alla all'esortazione che ha fatto prima Lorenzo Bellicini e che ha ripreso subito cioè serve un progetto strategico per il turismo per questo detto è vero ha perfettamente ragione una grande potenzialità di sviluppo e lo dice lo studio
Interessantissimo che ha mostrato ma serve un disegno strategico per tutto serve una la capacità di avere un un una visione chiamiamo generalmente una visione un'idea e perseguirla dall'inizio alla fine concentrare le risorse sui driver di sviluppo che i territori individuano per far veramente
Decollare questa questa martoriata atterrato che è il Mezzogiorno ma che veramente come si diceva anche all'inizio con il presidente Giannola ricordava non è molto diversa da quella che sarà il tutta l'Italia tra qualche anno se non si cambierà il modo di intervenire e ci si assumeranno
Le responsabilità ognuno per la sua parte
Di portare a termine il lavoro che si è intrapreso grazie
Bene io ringrazio di cuore per i loro contributi direttore in mano si riavvicini presidente Gianola naturalmente al vicepresidente
Dell'Ance Girardi che ha coordinato così bene questa per cominciare preziosa sessioni di lavoro all'invito naturalmente ad accomodarsi grazie ancora e adesso per quanto riguarda il presidente bene invece io chiedo di restare con noi e chiamo sul palco naturalmente il presidente invece nazionale
Dell'Ance Gabriele Buia e evidentemente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai Rapporti col Parlamento senatore del Movimento cinque Stelle Vincenzo Santangelo
Ecco
Il sottosegretario
Grazie buonasera buona sera a tutti verrà ringrazio lance per aver organizzato questo interessantissimo evento e vi porto i saluti del ministro della ministra Barbara Lezzi visto per il sud che non può essi essere presente per un concomitante importante impegno a Roma vi presento mi presento subito sono
L'architetto Vincenzo Morici a Sant'Angelo sottosegretario ai Rapporti per il Parlamento e la democrazia diretta presso la presidente del col la Presidenza del Consiglio
Entrando subito nel nel merito del mio intervento che leggerò essendo una traccia lasciata mi dal ministro dal ministero Lezzi
Vi ecco elencherò alcune delle cose che già il governo ha messo in essere e non so se possono già aver trovato qualche risposta ai numerosi input venuti dalla dalla precedente discussione
Il Governo sta già lavorando ad una semplificazione di sistema necessaria fondamentale per il rilancio e la crescita del nostro Paese in particolare del sud
Ci sarà un collegato alla legge di bilancio e mi riferisco a questa legge di bilancio che apporterà una semplificazione del Codice degli appalti andremo a ridurre il numero delle leggi rendendole chiare e per per tutti anche sulla macchina amministrativa razionalizza eremo le procedure tra i ministeri pensate che già nel fino a luglio
Di quest'anno con il decreto ministeri sono state riviste alcune competenza dei vari ministeri con una scelta assolutamente condivisa con la maggioranza
Il turismo è passato per esempio di competenza al ministero
Della dell'agricoltura
Saranno sviluppati settori come quello del turismo come è stato detta maniera oggettiva da quelli che sono dei numeri che devono essere alla base di un'azione strategica di qualsiasi governo e saranno sicuramente alla base di questo governo
Quindi tagliare semplificare e rendere chiari le leggi per tutti per i cittadini ma anche per gli amministratori
Cercando di migliorarle e così magari migliorare anche la qualità dei burocrati colletto dal dai dati ecco sembrano essere meno eccellenti dico sembrano essere meno eccellenti rispetto a quel a quelle del del Nord
La Bisset Lezza ha chiesto lo snellimento delle procedure relative ai fondi europei sia in Italia che in Europa presso la Commissione anche qui riteniamo che ci siano stati dei pressate passaggi da semplificare ed accorpare
Sappiamo bene che i fondi sono una risorsa fondamentale per la crescita del sud
E che finora adora l'obiettivo di coesione non è stato conseguito anche il relatore in precedenza ha sottolineato come questi fondi non vengono non vengono spesi
Un'altra misura che la ministra vuole promuovere immediatamente sarà quello che riguarda lo sgravio dei contributi
Per tre anni alle imprese che assumono al Sud questa misura già esisteva ente Ravaglia soltanto per un anno noi ecco arrenderemo in pratica per valida per il triennale
In questo modo le imprese del Sud saranno messa nelle condizioni oggettive di superare quel divario che esiste tra nord e sud che si deve che si sta tra una impresa che opera al Sud al nord quindi ci sarà questa sorta di accompagnamento che secondo noi cosa assolutamente fondamentale
Infine ma non per ultimo quello delle Infrastrutture tutti quanti abbiamo visto le il Maggi che abbiamo presente le immagini di quello che è accaduto a a Genova è chiaro che questo Paese rimasto molto indietro rimasto molto indietro sotto gli occhi di tutti soprattutto qui al Sud chiunque di noi si trova a spostarsi
Io dico vengo o per la seconda o terza volta in Calabria ma e così andando a naso se proviamo a spostarci non in maniera verticale ma in maniera orizzontale e ci spostiamo dalla Calabria verso la Puglia
Capiamo cosa significa ecco carenza di di in infrastrutture io stesso considerate ora vi lascerò subito dopo
Il mio intervento
Per andare in Sicilia considerate che dovrò recarmi a Lamezia prendere un volo per Roma dopo mandare a Palermo a quegli aspetti mia Trapani quindi sicuramente rispetta questo ragionamento senza delle infrastrutture adeguate accompagnata da servizi adeguati non possiamo nemmeno immaginare una crescita adeguata del tessuto imprenditoriale il quale ha bisogno di collegamento collegamenti ed è stato detto in tutte le relazioni precedenti che devono essere rapidi vicini efficaci e aggiungo io anche sicuri grazie per l'attenzione buona continuazione buon comma grazie
Grazie al sottosegretario all'ora ringraziamo per il contributo e naturalmente chiedo al presidente buia fornirci il suo contributo
Buon pomeriggio a tutti intanto come trattamento al sottosegretario neanche devo dire al ministro Lezzi che fin dall'inizio non ha potuto partecipare oggi ha potuto farsi pare perché e cenato un Consiglio dei ministri lo sapete con degli argomenti molto importanti e per cui
Ringrazio disponibilità la dobbiamo giustificare in questo momento si stanno discutendo così importante per tutto il sistema Paese ma anche per il nostro settore come tale non possiamo che ringrazia rancore sottostare sottosegretario per la disponibilità vediamo di entrare un po'nel merito di quello che c'ha detto quello che è emerso oggi perché i dati che sono stati presentati non sono dati
Bene piccanti avete visto un po'la situazione a trecentosessanta gradi come però grazie Francesco scuse mi avevano devota obbligo come Patti complimenti per l'organizzazione e la volontà di portare a Reggio Calabria un momento di dibattito come questo che spero che alla fine ci faccia riflettere tutti sulla necessità
Allora vorrei partire dallo specchio dell'Italia
Vedete quelle immagini che abbiamo visto all'inizio quel ponte che con lato non è su e a Genova
Questo vuol dire vuol dire che quello denota un degrado del sistema Paese
Che è preoccupante
Questo vuol dire che è nato un degrado del sistema manutentivo del nostro Paese dell'attenzione che dovrebbero porre su questo sia questo sistema che
è venuta meno e questo ci deve fare ragionare che opera bisogna per forza di cose ipotizzare dei piani e delle programmazioni cadere chiaro le dirò cosa vogliamo per il nostro Mezzogiorno
Dobbiamo di Allegri è chiaro perché spesso questo non è accaduto si interviene con sporgenti speciali non ci interessano i Progetti speciali fini a se stessi
Ci interessa un impegno speciale per poter arrivare a definizioni contributi e di sostanza di questo di questi progetti dobbiamo dalle continuità dobbiamo capire cosa vuol dire poca mansione
Programmazione che non è una programmazione che ogni governo che viene a rivedere vede tutte le programmazioni ogni ministro che viene riveder tutte le programmazioni
Vogliamo una procura per diffamazione stabile che resti che dia continuità che dia sviluppo che difesa crescita
Noi mondo delle costruzioni e l'anello di congiunzione fra la volontà politica di sviluppo del Paese ebbene sociale noi siamo quella categoria e questa è la nostra categoria
Da qui dobbiamo è un po'ben mai manca mancanza di infrastrutturazione italiana tra il degrado non è soltanto un problema di ben vidi necessità di dover intervenire tramite il mondo in costruzione
Assolutamente è un problema di sistema Paese
Non è un bene solo del mondo il costo è un bene del sistema vere del Paese o questo Paese comincia ad abituare dell'indirizzi concreti e rapidi
E immediati
Di cambiamento altrimenti questo degrado continuerà e le problematiche del nostro sistema a fine mese continueranno a peggiorare è stato detto oggi se noi cresciamo all'uno due per cento
Quando la Grecia cresce all'uno e nove per cento quando la Spagna che all'inizio di questa crisi stava peggio di noi
E la Spagna ma già al tre per cento de dobbiamo interrogarci dobbiamo capire dobbiamo cercare di immaginare come poter uscire rapidamente da questo che era stato di degrado
Dobbiamo cercare di capire anche tra tornare su come
Vengo come corso c'è una strategia per l'utilizzo dei fondi europei
Qual è la strategia quella di rincorrere continuamente all'ultimo minuto le emergenze no non penso che sia questa
Perché noi la programmazione due mila quattordici due mila venti che doveva utilizzare sicuramente parecchi miliardi può alla fine ci troveremo gli ultimi danni due mila diciannove due mila venti a rincorrere
E necessità dover rincorrere le opportunità per utilizzare i soldi con dei documenti che provano che voleranno a destra sinistra senza Orazio cinquecento ha una concretezza rischiando di perdere tutti i soldi
E tutte le energie che abbiamo che dovremmo avere impiegare per sviluppare il nostro Mezzogiorno ma questo non avviene mentre gli altri Paesi
Alla fine dell'imminente sono già pronti per l'utilizzo dei fondi due mila uno due mila ventuno due mila ventisette
Loro sono già pronti e l'utilizzo no noi non riusciamo assolutamente a utilizzare ho apprezzato quello che il ministro letizia ha detto in una riunione
Quando l'abbiamo incontrata ma è stato anche ribadito odio la volontà di riportare quegli investimenti al trentaquattro per cento in proposito nelle necessità
E le proporzioni del Paese della del mezzogiorno e spero che questo avvenga alla svelta altrimenti rischieremo ancora dire se uno degli ultimi Paesi europei che utilizza i fondi
Perché siamo al ventiquattresimo posto su ventotto capite bene vuol dire e noi siamo iscritti il sistema italiano non siamo l'Italia
La terza mano il fatturato Europa
E i fondi non li utilizziamo poi fondino li versiamo in otto ma non riusciamo a recuperarli a riprenderci e questo è un altro fatto
Pertanto oggi dopo a quattro anni dal dall'inizio di questa programmazione abbiamo speso poco più di quattro miliardi di euro contro i cinquantuno che sarebbero a disposizione
E questo dovrebbe farci riflettere vuol dire che c'abbiamo abbiamo qualcosa della macchina nostra la nostra macchina amministrativa burocratica che non riesce
A produrre
Non dagli aspetti che tutti i Pooh il potenziale è stato detto a me la può nel studio della della Svimez se si parla di capacità amministrativa de sintomatico il fatto che alla fine risulta che questa il Meridione hanno appunto di una potenzialità del cinquanta per cento di questa capacità amministrativa lo dovremo capire come la macchina amministrativa svolge il suo compito quali sono le necessità di questa macchina amministrativa
Abbiamo bloccato le assunzioni nella pubblica amministrazione non c'è turnover non usiamo dare linfa giovedì vitale
Alle necessità nuove che nascono ogni qualvolta c'è una necessità socio economica
Abbiamo avuto una penalizzazione dei servizi perché se la macchina non va i servizi vengono penalizzati dobbiamo riprendere vedeva gran forza che lo Stato deve fare a vero e proprio vuole rientrare in gioco
Fortemente in gioco permetterà rimedio a tutto questi sistemi che ho denunciato
Senza Stato mi risolve non cresce
Senza una politica chiara dell'investimento di utilizzo delle risorse singhiozzo sono non cresce e se non cresce Mezzogiorno anche se in Italia
Chiaro per l'abbiamo detto non è una novità e ma questo dobbiamo che sottolineano dobbiamo ricordarlo perché qualche d'uno tende a dimenticarlo e non è corretto che si dimentichi di queste di queste stesse se necessità abbiamo un grande cancro però della nostra burocrazia
è stato detto è stato ripetuto la burocrazia pesa sulle piccole e medie imprese
Per quasi il sette per cento del proprio fatturato
Quasi un punto di PIL e tantissimo per le piccole e medie imprese non possiamo continuare a sostenere questo peso burocratico amministrativa
Sì come settore
è chiaro che siamo un settore dobbiamo dircelo non dobbiamo nascondi siamo settore a rischio infiltrazioni
C'è spesso un pregiudizio
Quando si va a legiferare su queste tematiche sulle tematiche legate al specialmente gli investimenti pubblici
Bene proprio questo dobbiamo dobbiamo dircelo non possiamo continuare appesantire di burocrazia le imprese che rispettano le regole del gioco
Non possiamo pensare che l'impresa non abbiano compiuto escono a competere perché sono devono passare carta tutti i giorni
Dobbiamo arrivare a semplificare questi processi dobbiamo dalla possibilità all'impresa di esserne alle rapide perché altrimenti il nostro sistema non crescerà assolutamente
Dobbiamo attacca qui richiamare l'attenzione su queste tematiche anche perché quello che è stato detto e per
Se noi impieghiamo tre anni per fare un'opera di piccola entità di qualche centinaio di Milano delle dire a qualche impediamo più di quindici anni per farle opere infrastrutturali strategiche superiore ai cento milioni di euro abbiamo un problema paese
Abbiamo le necessità paese
Perché non possiamo astrattamente per continuare
Su questa su questo livello come è stato detto i tempi attraversamento che sono i tempi di ha spiegato ridotto ma non si gli utenti di attraversamento son quelli che perdiamo praticamente burocrazia fine a se stessa che non porta nessun incremento bene questi questi tempi sono però il cinquantaquattro per cento vuol dire che noi le opere le potremmo realizzare nella metà del tempo che in cui vengono indicati anziché quindici anni sette anni e mezzo e questo è importante
Boldi un dinamismo diverso una crescita di occupazione un PIL che cresce in maniera in maniera diversa per cui
Dobbiamo ipotizzare padre passare di riflessioni su queste perché negli anni Sessanta è stata indicata una crescita del nostro ipotutela amo l'idea delle infrastrutture italiane
Oggi siamo carenti di infrastrutture poi con quei segni di degrado che ho segnalato all'inizio del mio intervento è chiaramente provate a vedere le la sedimentazione normativa che c'è oggi rispetto a quelli degli anni sessanta
Provate vedi appurate opponiamo fare un una comparazione di queste di queste situazioni ci accorgeremo oggi subito che tutto diventato difficile
Che per dell'edizione burocratica e anche del governo è stata CIPE ad una valanga di tempo ed è su questo non possiamo non possiamo permetterci di perdere tempo inutilmente nostro sistema-Paese non lo permette non possiamo
Assolutamente accettare abbiamo centocinquanta miliardi come è stato detto utilizzabili
Legge di bilancio dobbiamo dare atto alle ultime tre leggi di bilancio hanno dato maggiori risorse settantadue per cento in più rispetto agli anni passati
è vero centoquaranta centocinquanta miliardi a disposizione ma ogni era una legge di Bilancio che stanzia risorse centoquaranta miliardi ma non le utilizza è una legge di Bilancio che non serve a niente
Dobbiamo Dio ce lo devo dirlo con forza noi vogliamo che quelle poche risorse non vogliamo soldi in più non vogliamo ulteriori investimenti sappiamo benissimo e problematiche dello Stato
Noi le porno le le rispettiamo ma vogliamo informalmente vogliamo che quelle risorse vengano impiegate
Perché come ripeto se non impediamo quelle risorse qualsiasi politica di sviluppo Ivana
E quanto meno se ci dicono come ci confermano che quei soldi ci sono quell'indagine ci sono impieghiamo l'invece Sipri perdiamo nei nei vari i voli della burocrazia amministrativa dello Stato
Dove le pratiche per passo no al CIPE e perdiamo anni per l'autorizzazione al CIPE dove la corte dei Conti continua contempera la stessa opera continua a fare dei controlli su ogni provvedimento e anche quella vi faccio un esempio
Il contratto di programma ANAS due mila e sedici due mila venti è stato sottoscritto dalla Corte dei conti il primo dicembre due mila e diciassette
Abbiamo perso due anni per firmare un contratto di programma è quel contratto di programma bloccato trenta miliardi di euro di cui sette di manutenzione con quello stato di degrado che abbiamo visto l'innesto del nostro in cotto
E questo vuol dire che dobbiamo per forza di cose sviluppare un'attenzione diversa
Però anche questa una situazione che dobbiamo per forza definite poi è arrivato come se questo non bastasse a bloccare un po'tutta l'operatività e tutte le varie situazioni arrivato il nostro Codice appalti perché come voi
Sapete il Codice appalti come stiamo dicendo da parecchio tempo è un Codice che ha fallito un cortese inopportuno nel due mila e sedici contiamo lamentare questa necessità di cambiamento
Siamo stati anche accusati di strumentalizzare le polemiche a fini propri non è così per fortuna perché oggi anche lanci ci dà ragione tutti i vari attori avete sentito oggi il governo ci dà ragione
Tutti cominciano atto avveniva sulle nostre posizioni per fortuna compiacere ricco però dobbiamo cominciare a sottolineare che è un codice che necessita di un rapido cambiamento
Assolutamente dobbiamo avere attenzione per intervenire
Su questo Codice con rapidità non possiamo aspettare mia e auspico che nella legge di bilancio ci siano già le prime avvisaglie di un cambiamento che molti era un cambiamento rapido con un decreto punti immediato immediato che ci permette di
Togliere di mezzo
Burocrazia e dai fai in modo che i cantieri vengono aperti
In attesa di avere un buon Regolamento notti con l'atto semplice questo vogliamo semplicità va be'araba chiederà semplicità ingegnere semplificazioni in generale non vuol dire avere le mani libere vogliamo regole noi la regola sicuramente la base per non avere Monopoli per avere trasparenza per fare in modo che le imprese che rispettando le regole del gioco possono competere oggi su un mercato pieno di burocrazia e lo sappiamo tutti che in burocrazia e l'humus della corruzione
Ma non accettiamo che un Codice venga esteso anche qua sul pregiudizio perché non lo possiamo accettare non lo vogliamo accettare assolutamente tra cui o cose un po'fondo ripensamento su elementi chiari precisi perché attualmente abito del Codice ci sono situazioni che gridano vendetta
Il fatto
Del del sì tutto il subappalto c'è stato detto che questo Codice dove a portarci in Europa
E veramente delle OPA presumo istituto come l'avvalimento che deleterio per il nostro sistema italiano non c'ha portato in meno non ci sta portando anzi ci allontana dall'Europa
C'è stato detto che era il Codice dell'inderogabilità è tanto vero che lo Stato stesso prima di tutti ha cominciato derogare da questo Codice che perché si è accorto che per i Giochi di Cortina del due mila ventuno non era possibile arrivare a definire tutte le opere previste
E anche questo grida vendetta se proprio lo Stato che prima ci chiedeva l'inderogabilità adesso coi a si muove in quella direzione proprio lui capisce bene che c'è qualcosa
Che non va bene
Come dissi e lei all'istituto del sorteggio che impoverisce la capacità dell'impresa di essere imprese di qualità che impone alle imprese di Britel proprio nomino nulla per potevo solo partecipare
A una gara ma come si può pensare che si possa andare da un'impresa dire del tuo Budget iniziale la tua capacità di restare sul mercato di creare e distribuire ricchezza
Dipende dalla diede dalla dea bendata che si sei sorteggiato poi presentare Offerta non vincere la gara a presentare offerta ma se io vado al casinò a Montecarlo il punto se vincesse il mio colore mio numero io vinco
Se se il mio nome nelle opere pubbliche a costo peggio io presento un'offerta che è ben diverso ma come pensiamo di metodi di istituti come questa
Noi vogliamo controlli nelle fasi di attuazione
Vogliamo semplificare tutte queste procedure voglio chiedere continuano a chiedere a rana cambiamento coinvolto il ruolo che con la toga e più di conto con loro dei pareri dei vari processi dal repubblicano vogliamo i controlli in corso d'opera
Io sono cresciuto con gli assistenti cantieri tecnici di cantiere io voglio parlare in maniera tecnica vogliamo parlare in maniera tecnica dobbiamo parlare con degli avvocati perché le norme urbanistiche le norme sulle opere pubbliche volesse interpretate da avvocati ormai abbiamo un contenzioso che giace nelle opere nelle negli uffici pubblici specialmente in ANAS
Che non si riesce a definire ma che rispetto cioè dei diritti dell'impresa miliardi diavoli in contenzioso e poi abbiamo siamo arrivate talmente spaventata spaventare i funzionari pubblici
Con la Corte dei conti che è diventata la Santa Inquisizione del pubblico amministratore perché di pubblicamente pubblici amministratori rischiano firmando degli atti dirigenziali dei provvedimenti fra cui anche i contenziosi la risoluzione dei contenziosi
Di vedersi levato ecco del conte danno erariale
Ma chi è quel funzionario pubblico che con uno stipendio di mille cinquecento euro può portare a casa un danno erariale rischia di portarsi a casa un danno erariale di qualche milione di euro per caso
Come è successo a una funzionaria del Meazza che è stata condannata e fonda un miliardo di euro perché ha dismesso dei derivati presi dallo Stato un miliardo di euro la Corte dei conti ha chiesto ma di cosa stiamo parlando
Ma come può come possiamo muoverci in questi contesti
è impossibile per cui dobbiamo pensare razionalizzare a trovare delle forme che abbiamo fatto delle proposte che abbiamo presentato al ministero c'è stata la consultazione in questi giorni abbiamo fatto perché non vogliamo essere propositivi non vogliamo chiedere basta vogliamo essere propositivi
Abbiamo presentato queste richieste ne vogliamo condividere le vogliamo discutere nel rispetto dei ruoli siamo attenti davanti a discuterne che ha e definire i particolare ma
Se il solo fatto che noi vogliamo intervenire in questa discussione non ci si deve non si deve pensare che su ogni norma che nasce nel nostro settore venga dal pregiudizio questo assolutamente non è possibile non lo accetto e non lo possiamo accettare perché non non è questo il modo di sviluppare un modo un siluro ad avere uno sviluppo di questo settore che ricordo che settore
Delle costruzioni nell'ambito poi col con le legittime immobiliare con tutta la filiera e quasi il venti per cento del PD il venti per cento del PIL che oggi non partecipa alla crescita del Paese perché avevano alla fine
Nel due mila diciassette la crescita degli investimenti a zero
Oggi i segnali ci sono ci dicono maggiore numero di bandi Maggio assegnazioni benissimo
Noi siamo favorevolissimi cominceremo immediatamente a dire che ad agosto ripeto al nostro soddisfazione
Ma quando cominceremo a quando vedremo gli indicatori de de il numero delle degli addetti del mondo le costruzioni che cresce perché ancora oggi i dati dell'Istat del secondo semestre del primo semestre scusate due mila diciotto ci indicò in in decrescita siamo l'unico settore industriale che perde due sette per cento di addetti
Quello vuol dire beh nesso quello vuol dire crescita quando l'indicatore sarà positivo sarà stabilizzato noi diremo che i bandi vanno bene aumento di bande hanno portato soddisfazione crescita oggi io non posso assolutamente passerei una cosa del genere
Non accetto che mi si dica come succede ogni tanto mi si dica che per questo aumento dovrei essere felice e contento lo vedo a quando il nostro settore crescerà lo vedono lo lo sarò quando potremmo dire che partecipiamo alla crescita di questo Pd
Fino a prova contraria in capito delle oppure delle imprese che chiudono e degli addetti che resto no bande licenziamento io non sarò dell'idea di accettare un un un notizie di favore come qualcuno vuol portava passa assolutamente vengo anche alla grande fonte di sviluppo del nostro settore di conseguenza però ripeto di tutto il sistema socio economico italiano le nostre città
La competizione fra città fa crescere il nostro sistema
Ci doveva dobbiamo tornare a parlare di città questa crisi una crisi lunghissima
Ha impoverito il il tessuto economico ha cambiato di uso di necessità in modi di vivere e di questo sistema economico io abito e abbiamo bisogno di innovare di cambiare pagina
Oggi ma le città hanno decide devono dare risposte a richieste diverse per esempio di fatto un esempio il nuovo mondo le nuovo strutturazione sociale delle famiglie o prima per esempio
Avevamo una famiglia consolidata fatta da genitori il più o meno più due figli oggi si parla di sei famiglie mono dice genitoriali single necessità diverso completamente quelle città non sono pronte a dar risposta
Bisogna cominciare a capire che lì si gioca il nostro futuro e allora dobbiamo aver la forza in questo contesto di riprendere in mano
Una normazione inesistente perché quando parliamo di rigenerazione urbana i casi sono due o smettiamo di far convegni raccontandoci la bellezza della rigenerazione
O altrimenti prima di tutto cominciamo entrare nelle norme urbanistiche che ci permettono di fare una rigenerazione urbana
Noi con che noi abbiamo abbiamo Pozzato il problema del consumo del suolo che vorrei dire addio Miglio uso del solo piuttosto che consumo il miglior uso del suolo siamo disponibili a discuterne abbiamo già discusso abbiamo condiviso siamo pronti anche riprendere in mano la prima stesura che è stato approvato il primo nel Parlamento ridiscuta la non c'è problema perché qualità ambientale qualità
Vuol dire qualità del costruire qui ne siamo su questi temi ci siamo
Ci vedono partecipi di un cambiamento queste ma chiediamo con forza che lo stesso modo in parallelo ci sia una legge sulla rigenerazione urbana che permette immediatamente dire generale città perché oggi non ci sono le norme per rigenerare le città non sto alludendo chiaramente all'opificio industriale dismesso
Lì le norme ci sono o parlando di rinnovare il nostro se sotto sociale sto parlando di intervenire su Cisco e lei quel tessuto immobiliare preesistente degli anni cinquanta sessanta cresciuto a dismisura senza fosse leggetela logiche urbanistiche
Quello oggi energico a rischio sismico come la stragrande maggioranza del nostro Paese
Città pensando anche a degli strumenti come sisma bonus che credo che o l'ecobonus questione sicuramente agevole azioni che poi potranno portare ha un chiaramente cambiamento a maggiori investimenti ma in maggio volontà di Investimenti
Ma non dobbiamo dimenticare che se tutti predichiamo le smart cities predichiamo l'invio svolta all'insista e le risposte delle città dobbiamo intervenire intervenire sul tessuto consolidato
Per far questo necessita di alcuni accorgimenti che dipende da una legge statale semplicemente dobbiamo vedete aveva la forza di avere una legge urbanistica che seppure importante
E ancora per ciò che voglio attuale deve essere integrata perché è vecchia vecchissima
Esaltata nel quarantadue
Dobbiamo pensare in quella legge di inserire dei portelli momenti cardine di svolta che sono sicuramente quelli legati all'interesse pubblico
Dobbiamo asserire che la rigenerazione urbana e interesse pubblico altrimenti non usciremo mai mai a fare
Dobbiamo avere un'agenzia nazionale che permetta di catalizzare l'attenzione catalizzare tutte le autorizzazioni varie che possono derivare da tutte le miriadi di enti che sono chiamate a dare parere sull'autorizzazione edilizia sul Piano urbanistico attuativo sul un una una via tutte situazioni che dichiarano d'anni è una pratica urbanistica ci vuole anni in questi anni la l'iniziativa immobiliare rischia di diventare vecchia la Società sì svolta rapidamente
Le necessità delle città cambiano rapidamente
E noi dobbiamo essere ponti dobbiamo aver la forza di modificare quel decreto ministeriale del sessantotto e mille quattrocentoquarantaquattro che blocca lo sviluppo la rigenerazione Braila bloccherà continuamente sull'istanza
Perché oggi in quelle zone consolidate di quegli anni che diceva sessanta settanta non è possibile intervenire se quel decreto resta un decreto ministeriale ma che per alcuni anni in e specialmente negli anni dal sessantotto in poi è stato sicuramente importante perché ha regolamentato una situazione di crescita
A dismisura senza regole però in questo momento è veramente di fermo confermo inaccettabile e su questo noi dobbiamo essere sicuramente attivi anche perché le strumentazioni urbanistiche l'ho detto sono ancora vecchie ci sono dei piani regolatori che vengono modificati continuamente con delle varianti piccole grandi che siano seconda la parte politica che si insedia e non è questo lo sviluppo di un losco che occorra recita ci cambia più ci vuole una svolta badate non stiamo dicendo niente di particolare altri paesi vicini a noi come Marsiglia ha fatto questo
è intervenuta radicalmente su tessuti consolidati a sua ha cambiato il volto della città è lì da vedere un'agenzia nazionale che ha dato le risorse non più a pioggia ma dedicata a dei veri progetti di svolta urbana
Nell'ambito di uno va n-esimo completamente diverso dove in un momento si vuole ancora oggi stesso si cerca di rientrare delle città per cui Teater in maniera diversa
Ma silenzio ha insegnato come poter fare dobbiamo seguirla quest'quell'esempio dobbiamo avere come Successo sempre lì e Marsiglia aveva detto le mie verità fiscali degli incentivi fiscali urbanistici perché questo è il motore di svolta di questo della nostra città per cui certezza
Certezza di Raikkonen certezza di tempi in modo che ci sia una certezza dei costi perché oggi sono invariabili
Intervenire sulle destinazioni d'uso perché come dicevo distinzioni Dusan secondo il mercato non possiamo pensare di stabilizzarli per degli anni Conde
Delle strumentazioni urbanistiche che sono ancora le chiamate dopo anni dopo anni dopo durante questo dobbiamo sicuramente pensare per cercare di capire come possiamo andare avanti
Come possiamo uscire poco da tutto quello che ho detto
Tanto dobbiamo cominciare a a me pensiamo una visione chiara e precisa di come sviluppare il nostro Mezzogiorno di come sviluppare queste tematiche nell'ambito delle crescite del Mezzogiorno per poter dar maggior infrastrutturazione al nostro Mezzogiorno senza infrastrutture non ci sarà mai un'azienda che verrà investire perché non avrà possibilità di comunicare l'idea di avere i collegamenti rapidi e col questo sarà sicuramente un freno tra cui anche su questo dobbiamo via Fosso di cause per cui una visione di insieme chiara e precisa che ci faccia capire fin da adesso dove dobbiamo andare
Quell'impegno che prendiamo non deve interrompersi dopo un anno dopo due anni o non possono arrivare come ho detto solo dei più del delle risorse fine se stesse deve esserci un atto di programmazione continua che posso apportata veramente a un momento di sviluppo
Su quelli del Mezzogiorno un legislatore attento un legislatore attento sottosegretario ci ha enunciato qualche provvedimento spero che il Consiglio dei ministri poche avanti questi provvedimenti sperone che nel dibattito parlamentare ci sia la possibilità di concretizzare
Questi interventi perché ha spesso fatto potente abbiam visto leggi di bilancio che intonano
Né in discussione in Parlamento può all'ultima serale a tutte un mercanteggiamento vario di disegni di equilibri politici vengono tolti i provvedimenti reali e sostanziali un mondo un settore come il nostro e ripeto un settore che però incide molto sul sistema Paese
Per cui auspico che il governo le politico avendo diurno continuità auspico che il legislatore questa volta sì in grado veramente concretamente di dare degli elementi di svolta di un sistema Paese che un sistema Paese le colazioni insomma unico abbiamo delle bellezze naturalistiche uniche il mio sto mezzogiorno è unico tra queste tematiche
Dobbiamo adesso la possibilità e figlia l'assicurazione designatore che non ci abbandonerà alla prima svolta la prima riprogrammazione delle del degli investimenti perché non siamo più disponibili ad accettare non siamo più disponibili a vedere imprese che chiudono siamo disponibili zone de vedere zone del Paese che non crescono
Perché questo impoverimento sociale che sistema italiano non può sopportare se vogliamo veramente stare in Europa
Se vogliamo sottolineare quanto importante il nostro sistema italiano nell'ambito in contesto europeo che spesso ci ha visto penalizzati ma penso che questa volta ci sia la volontà di rivedere qualche concetto che ci permettesse al più attenzionati dal nostro Alcamo
Grazie non ho
Io la ringrazio di cuore presidente nazionale dell'Anci Associazione nazionale dei costruttori edili Gabriele Buia per il suo intervento ringrazio naturalmente anche il presidente a Berna ma ci vedremo fra un pochino per le conclusioni con con lui diciamo anche una cosa che che abbiamo sentito il presidente buia come ha sottolineato l'importanza evidentemente di questa di questi impulsi anche sotto versanti
Specialistici delle dell'edilizia ogni comparto ogni sottocomparto l'edilizia sanitarie edilizia scolastica quella anche carceraria perché no che erogano poi in realtà servizi alle persone non soltanto e alla comunità evidentemente non soltanto un riferimento alle esigenze e alla necessità ovviamente espansiva delle categorie produttive dell'impresa voglia anche dire che il suo no alla ai Bureau Saori alle alle farraginosità invece giustamente un sì convinto alla semplificazione amministrativa a allo snellimento delle pratiche e giustamente una esigenza molto molto sentita al tutti gli imprenditori
E da tutti i cittadini mica c'è però anche tornare
Visto che sono stati nuovamente evocate anche negli ultimi interventi dati issata a un dato in particolare per celerità di risparmio gli altri la fuga dei cervelli lo sapete dalle nostre regioni del Mezzogiorno è un problema pluridecennale sicuramente
Nel dieci anni fa un decennio fa il pegno che pagavamo era di circa cinquantuno mila unità l'anno nel giro di soltanto dieci anni si è triplicato e le regioni del Mezzogiorno cedono i loro migliori cervelli e la loro migliore Risorse umane ad altre regioni del Settentrione ad altri Paesi ragione di centocinquantasette mila
Persone ogni anno a credo che su questo ovviamente occorrerà incidere a proposito anche di contrasto da parte di chi amministra localmente e a livello centrale la cosa pubblica adesso ne abbiamo due sessioni invece specializzate due tavole rotonde quindi io chiedo di raggiungermi sul palco per la prima sessione di lavori sviluppo sociale economico del Sud
Quali strategie il tema al vicepresidente dell'Ance Domenico De Bartolomeo a presidente dell'agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio della Regione Puglia via Elio Sannicandro e a due assessori regionali l'assessore
Per la Regione Campania l'urbanistica il governo del territorio Bruno di scene Polo e per la regione Sicilia l'assessore alle infrastrutture e ai trasporti Mario Francone Benvenuti intanto o la sera
Morto sana
Bene
Noi naturalmente scontiamo un pochino l'esigenza di andare cogliere dei dettagli approfondire dei profili molto importanti anche negli interventi che ci hanno preceduto la sessione anche che ovviamente ha presentato il rapporto sud ma nel merito io chiederei innanzitutto una condurrà brevità questo punto di ripresentarsi personalmente anche di partire direi da quelle che sono sì
Le criticità ma soprattutto come da tema le strategie per un congruo rilancio del Mezzogiorno in chiave socio economica
Comincio io prego
Buonasera a tutti
Penso che fra un po'diciamo passerà qualcuno distribuire un antidepressivo perché diciamo stiamo diciamo su depresso andante
Per cui dobbiamo adesso un attimo tirare fuori quella che la mostra diciamo consueta aggressività nel cercare di di andare avanti no a parte le battute
La cosa particolare che ha sempre colpito me ma tutti i colleghi che in questa nostra nazione
E facilmente individuabile qual è la soluzione ai problemi che poniamo no
In tutte quelle che sono state le valutazioni iniziali ma di fatto abbiamo individuato quali sono i punti critici
Sarò veloce nell'elencare i punti critici sono la burocrazia che abbiamo la difficoltà di cantierizzare opere velocemente il Codice dell'appalto ICI ha dato un altro colpo importante
L'efficienza della pubblica amministrazione e quindi se vogliamo anche una formazione culturale improntata alle nuove tecnologie la digitalizzazione
E la possibilità di fare Investimenti importanti
Soprattutto nel Mezzogiorno perché ci avevano detto i dati se investiamo nel Mezzogiorno il ritorno che abbiamo sul Paese un ritorno diciamo come devo dire esponenziale rispetto ai problemi che abbiamo questo ve lo stiamo dicendo da tempo e sicuramente non ci possiamo arrendere ora l'abbiamo detto a tanti governi che si sono susseguiti
Continueremo a farlo e continuano a farlo però dobbiamo diciamo uscire da questo equivoco per cui tutti sappiamo più o meno bene che cosa dobbiamo fare non lo riusciamo a fare
E quindi noi in particolare
Dobbiamo partire da un dato
Per un momento adesso visto che la discussione è stata una discussione più trecentosessanta cavalli che non ha riguardato soltanto l'edilizia vi voglio da un certo punto di vista portare anche dei fatti positivi nel Mezzogiorno in Puglia anche nella vostra regione ci sono tantissime realtà
Capaci di primeggiare nel mondo e quindi la capacità indiscusso siamo in grado di fare grandi cose bisogna solo avere la card la consapevolezza che si possono fare secondo il settore delle costruzioni un settore fondamentale per l'Italia e il fatto di averlo reso così complicato nel tentativo forse di evitare il troppo il malaffare
Forse per dimostrare che siamo bravi a legiferare in modo complicato ha portato soltanto lo sfascio in cui siamo
Per cui oggi noi dobbiamo e soprattutto lo dobbiamo fare noi
Io uso il termine costruttori perché è un termine che mi appartiene io sono cresciuto nel settore delle costruzioni noi ci dobbiamo arrendere dobbiamo fare in modo che questa nazione capisca che l'economia riparte anche da un settore come il nostro
Che è un settore pieno di professionalità
Piero Di generazioni di di professionisti che abbiamo formato nelle nostre aziende e che per per noi rappresentano gente di famiglia non sono estranei sorgente per noi indispensabile dobbiamo andare avanti ma dobbiamo lavorare soprattutto su quelli che sono gli strumenti attuali
Gli strumenti sono spesso efficace coerente con la coesione che merita il Mezzogiorno dei fondi comunitari dobbiamo lavorare sulle strumenti che si è detto prima come Rezaei sulle zone se ci rappresentano
Una scommessa una peculiarità fondamentale e dobbiamo lavorare sulla pressione sui governi per fare in modo che si ridia dignità ad un settore che ha tanto da otto a questo Paese ancora tanto può dare io non mi dilungo ancora ma dobbiamo ripartire da questo ringrazio Francesco per questo evento di oggi perché ci ha dato l'occasione di fare un esame preciso concreto devo dire molto severo della situazione in cui ci troviamo grazie
Di fare una domanda diretta nel rinnovare l'invito a ciascuno comunque di auto presentarsi ad e io Salicandro io vorrei chiedere anche una cosa in particolare per quanto riguarda poi la mission dell'incarico che riveste cioè come in particolare si potrebbe andare a perorare e ha incentivare lecco sostenibilità dello sviluppo è un tema che naturalmente anche ha evidenti connessioni
Con il comparto edile abbiamo sentito molto il presidente bui insistere anche sulla rigenerazione urbana ed evidentemente ci sarebbe tutta un'ampia sezione il costruire sul costruito nell'evitare un'ulteriore la consumazione di ulteriore porzione di suolo e in realtà sono tematiche antiche ma su cui
Pochi strumenti operativi poi sono stati effettivamente
Messi in pratica
Sì Panzera tutti con questa agenzia la Regione Puglia ha voluto può rispondere ad alcune sollecitazioni sentivo prima del presidente dell'Ance certo cioè di cercare di operare innanzitutto in maniera strategica quindi al attraverso una un approccio integrato e multidisciplinare
Come quello necessario quando si opera diciamo per realizzare grandi opere rigenerazione urbana o intervenire su porzioni di il territorio tra i compiti dell'agenzia ce quella del monitoraggio delle grandi opere ma
In maniera proattiva di monitoraggio farlo tutti monitoraggio nel senso di controllo poi c'è il controllo Cocer control per il controllo del controllo che fare in Europa quello che fanno a Roma eccetera cioè il monitoraggio
Che invece si è inteso fare presso l'agenzia e di verificare se ci sono delle criticità o se ci sono delle modalità per accelerare i tempi e per governare attraverso appunto una uno strumento regionale delle possibilità di
Accelerare le appunto
Conferenze di servizio intervenire in maniera ricreando un coordinamento tra le amministrazioni perché voi sapete che poi l'esazione delle opere può essere risata dovesse Enti locali
Comuni Province oppure può essere possono essere concessionari qua tutti questi poi hanno a che fare con uffici regionali o uffici statali dove molto spesso si in palla nuovo sì
Fermano semplicemente anche per modalità di interrelazione
Lente l'agenzia e credo l'unico ente pubblico in questo momento che certificato ISO nove mila e quindi pose svolge una serie di attività di validazione dei progetti quindi anche qui nel nel senso di non creare un ulteriore ostacolo alle all'iter progettuale ma incrementare la qualità progettuale che sapete è un elemento fondamentale oppure svolge una serie di attività di controllo ispettivo delle attività di di esecuzione delle opere anche qui nel senso diciamo di controllarne i tempi e verificare se ci fosse qualche ma anche qualche intralcio
Verificare come poter intervenire e strategie d'intervento per quel che può farle re la regione perché voi sapete questo è un tema in cui la legislazione nazionale e fondamentale si è parlato molto di semplificazione semplifica le procedure un tema essenziale voglio solo ricordare però che la legge dei lavori pubblici Italian quelle su cui ho studiato io e molti di voi probabilmente è la legge del mille ottocentottantacinque legge regolarmente durata più di cento anni con questa legge sono state fatte le grandi opere di cui si si è parlato le grandi opere infrastrutturali italiani degli anni sessanta per intenderci anche tante altre
Dopodiché negli ultimi venti anni ci sono stati da parte dalla Merloni dopo Tangentopoli per intenderci Merloni va be'scadono i termini erano i quattro processate il codice dell'appalto pone anche dieci anni
Dopo pochi anni un ulteriore norma quindi voglio dire la burocrazia quando si parli burocrazia sembra che fatto innato no che deriva dal Regno borbonico per essere in tema diciamo che a casa
In realtà la burocrazia di cui ne parliamo un'abrogazione degli ultimi vent'anni
Che si sta creando e continua a creare problematiche veramente seria le amministrazioni ai funzionari
Voglio ricordare che anche per l'incarico di progettazione
Zac se io dovessi operarmi al cuore difficilmente chiedo il cardiologo che offre di meno cioè cercherò magari qualcuno che sappia operare
E invece purtroppo ingegneri e architetti ma ormai anche gli avvocati sta diventando così fra diventata specie in mercato a chi offre di meno ovviamente questo incide evidentemente la qualità e voglio dire che questo non è un fatto un'imposizione europea perché in oro in Europa si opera diversamente
Quindi non solo ma le ultime direttive a parte per intenderci continuano ad appesantire
Sia la individuazione dei progettisti segue dell'impresa ci sia una serie di richieste da fare che sono allucinanti e durano mesi cioè che se iscrivere alle procure alle prefetture
Dice scrive all'Agenzia delle Entrate il DURC eccetera e una veramente un una cosa allucinante qui siamo nel due mila diciotto basterebbe una banca dati centrale un open data a cui attingere per fare alcune verifiche d'altronde delle verifiche sul migliaia di verifiche si fanno voglio capire quante
Riescono negativamente sono sono pochissime come insomma sparare con un cannone per uccidere un moscerino altri elementi ma rapidissimo vado a flash faccio dei flash perché AG alleggerimento dei vincoli della finanza pubblico che è un altro elemento che ha fortemente limitato l'investimento da parte soprattutto degli enti locali
E risposte sui territori
Le infrastrutture sia quello degli anni sessanta si velocità
L'alta velocità tutte su continuano a essere e sono state e sono ancora tutte rivolte al nord
Perché le infrastrutture maggiore sono lì evidente che negli anni anche le opere di manutenzione e quindi le risorse ordinarie sono convogliata cosa sono molto convogliate al nord quindi voglio dire qui il problema è serio
E non sono le parole che devono diciamo dottor le abbiamo dette tante avviso immaginare dei meccanismi di perequazione seria spiegatemi poi perché si è parlato prima del Trentino Alto Adige e delle regioni trascorre sono ancora reggere a statuto speciale c'è solo praticamente hanno da oltre cent'anni quelli che sono i meccanismi diciamo che sono richieste da anche adesso dal Veneto e Lombardia eccetera
Ma mi spiegate perché all'epoca più di cento anni fa erano regioni svantaggiate perché erano di frontiera c'era stata la guerra c'erano erano regioni povere adesso le più ricche d'Italia mi spiegate perché continua a rimanere questi meccanismi di perequazione
E non invece si pensa meccanismi analoghi per le regioni del sud che sono quelle effettivamente svantaggiata
Altro elemento basterebbe modificare il regime fiscale
Anche qui c'è le tasse vengono pagate
Nel luogo dove della produzione basterebbe spostare nei luoghi dove avviene il consumo quindi nella regione del del sud
Laddove ci sono queste cose per poter ridistribuire la ricchezza in maniera più equa quindi basterebbero veramente pochi interventi ma mirati a un'effettiva realizzazione dell'equità se al Sud disservizi le infrastrutture sono enormemente inferiore hanno mi spiegate perché dobbiamo pagare le stesse tasse di quelli del Nord quindi questo è un meccanismo molto semplice su cui bisogna operare ma seriamente
Grazie mille intanto anche meccanismi redistributivi questo tipo assessore discepolo e chiaro che dal punto di vista teorico gli strumenti di governo del territorio gli strumenti urbanistici sono dei potentissimi
Strumenti chiave strumenti quadro di regolazione e di distribuzione logica anche dei servizi non soltanto di suddivisioni di aree molto spesso però nel passaggio dalla teoria alla pratica si perde qualcosa e anche la condivisione con territorio stakeholder spesso però difetta di una reale partecipazione di Bassano
Sì però dopo prova anche velocissimamente a tornare su questa questione che lei solleva
Mi faccia solo dire che rispetto alle i rapporti che abbiamo ascoltato alle questioni che sono state poste ben in evidenza questa sera con alle relazioni introduttive
In qualche modo noi siamo ritornati dentro appieno diciamo a una contraddizione che ancora segna oggi i temi del nostro territorio delle aree del sud che quella per la quale da molti anni ormai abbiamo derubricato da qualsiasi agenda politica
Ma io direi più in generale è scomparso da qualsiasi discorso pubblico il tema della questione meridionale
Là dove poi invece la realtà chic restituisce una divario ancora più accentuato in questi anni un'arretratezza che continua drammaticamente assegnare la realtà del rapporto tra il sud e il centro nord del nostro Paese
Sono stati ricordati molti elementi e fattori che determinano questa condizione
Io ne ricordo uno che naturalmente è stato oggetto delle relazioni e che io penso che drammaticamente sia un po'la madre di tutte le questioni è quello del problema demografico al quale spesso si dà poca attenzione ma invece pesa e pesa drammaticamente
Si è detto c'è una perdita di popolazione costante nelle nostre regioni in particolare quelle del Mezzogiorno che porta squilibri ancora più gravi rispetto a quelli che già a segno no attualmente la realtà del nostro Paese abbiamo un invecchiamento
Che investe anche molti luoghi comuni su quella che erano le regioni Giovanni del Paese
Abbiamo un'emigrazione costante dei giovani e della parte migliore del sud che va via e questo naturalmente conta in termini di costi economici formiamo i giovani per poi perderlo i costi sociali
E naturalmente di mancanza di prospettiva Rispetto al futuro che aspetta queste nostre terra abbiamo un rischio di spopolamento
Di interi territori si pensi alle zone interne e abbiamo anche una situazione comincia a interessare fortemente lecita
Anche le medie imprese e e grandi città del Mezzogiorno e qui arriva una seconda questione che non è stata per la verità sollevati io credo che dovrebbe essere oggetto di una riflessione attenta
Quella che io personalmente chiamo la questione urbana che è una questione italiana ma naturalmente poi declinata anche specificamente al Mezzogiorno
Che si intreccia evidentemente con la questione demografica e quella per la quale se è vero che noi sappiamo che nel mondo globalizzato nel quale ora viviamo la il tempo che ci è toccato l'invito certamente il tema della competitività dell'attrice di vita dei territori e soprattutto oggi un tema che riguarda le grandi città i sistemi urbani che si affiancano
Ai sistemi Paesi e spesso la competizione avviene più tra le grandi città che addirittura tra le stesse Nazioni all'interno di questo sappiamo gli studi ci hanno dimostrato come la gran parte della ricchezza mondiale delle pile si concentri nelle città più grandi del mondo
Le prime seicento città del mondo producono il sessanta per cento dell'intera ricchezza mondiale
E penne questa appartiene a una dimensione che sono le grandi mele megalopoli in passato città fino a dieci milioni di abitanti oggi abbiamo superato la dimensione con le grandi
Anche regioni urbane di venti trenta milioni di abitanti scenari naturalmente che riguarda altre parte del pianeta l'Asia ma si è detto in futuro possibilmente l'Africa
E rispetto al quale l'Europa è già in difficoltà l'Italia e
Marginalizzata rispetto a qualunque dinamica di questo tipo ecco diciannove lei aveva tracciato uno spaccato anche sociologico se vogliamo ad ampio raggio molto importante nell'ultimo minuto che ci resta
Come assessore specificamente all'urbanistica se vogliamo provare a dire qualcosa su quelli che oggi sono e che se ci e comunque tutti gli altri strumenti urbanistici come vengono effettivamente attuati percepiti
Ma sicuramente la questione diciamo della strumentazione urbanistica allora Ricardo dava anche il presidente buia
Riguardanti in particolare un sistema obsoleto che ha bisogno di grandi revisioni aggiustamenti
Abbiamo bisogno di un sistema semplificato di norme di un rapporto più diretto con i cittadini fruitori dei territori in questo senso non è solo un tema generiche ideologico della partecipazione della condivisione
Ma è quello del consenso sulle grandi opere le i processi di trasformazione che agevolano poi l'attuazione degli interventi
Abbiamo un problema di intervenire lo specifico di nuovi paradigmi culturali come quello della rigenerazione
Urbana che abbiamo stabilito in generale dal mondo del competenze delle discipline al mondo dell'impresa gli operatori che è la nuova frontiera rispetto a quella che è stata in passato del consumo di suolo ma qui ancora sono manchevole gli strumenti normativi e finanziari sui quali dobbiamo intervenire necessariamente cercare di portare più avanti oggi la strumentazione di cui abbiamo bisogna e sperando naturalmente nel ringraziarla che i parenti siano sempre più come dire meno velleitario un po'più cogenti poi rispetto alle decisioni di chi ha il potere di decidere
Io chiamerei causa anche perché il giro si conclude quindi questa tavola rotonda l'assessore Mario Falcone e noi abbiamo la grande come via tempestività e fortuna di avere qui in una discussione sul rilancio del mezzo tono poi nello specifico su quali strategie per lo sviluppo
Esattamente l'assessore della Regione dirimpettaio materie di trasporti e infrastrutture
Va be'che il Renzo naturalmente molto più ampio ma ad esempio in un'area chi si vuole metropolitano un futuro le due città lo sono già separatamente Reggio Calabria e Messina esattamente quali strategie di sviluppo quando ci tolgono anche gli aliscafi quando non si può neppure andare da una parte all'altra sembra u un brutto romanzo di Orwell ma non è con
Ma dando intanto grazie io porto il saluto del presidente Nello Musumeci per concomitanti impegni non potuto partecipare a questo stimolante incontro che per cui lo ringrazio anche lance che ha voluto come dire da un dato tracciare l'analisi fare la diagnosi di quelle che sono le cose che non vanno Italia nel Mezzogiorno
E quindi nelle regioni che oggi governiamo dall'altro lato però io credo che lance oggi sia mangiando un preciso input a coloro che hanno una responsabilità di governo e chiaro intanto il problema pare dei collegamenti pare che sia stato superato mentre parliamo finalmente il ministro Toninelli ha emanato
Una nota ufficiale a seguito delle nostre anche istanze input ce l'abbiamo tallonato
Sia come regione siciliane come regione Calabria abbiamo come dire ritenuto che se ne sa più sopportabile
Sopprimere o interrompere questi collegamenti che tra l'altro comporta uno un trasferimento di un milione circa di persone all'anno cioè voglio dire assurdo doverne parlare non è assurdo e ne parla da allora però lasciamo per un attimo il momento diciamo destruens andiamo con l'opposto cioè al di là dell'analisi politica contro anche la terapia e la terapia attenzione dobbiamo necessariamente trovare perché se il collega della regione Campania faceva riferimento uno spopolamento
Noi che abbiamo una responsabilità di governo dobbiamo capire come fare cosa fare per evitare che questo spopolamento diciamo così aumenti e si coloro possa consolidare
La prima cosa allora noi dobbiamo non possiamo investire nelle infrastrutture infrastrutture rappresento o da un lato la qualità della vita ma dall'altro lato rappresentano l'unico mezzo unico strumento di crescita economica di una società di un territorio io ho letto alcuni dati
Due mila e centoquarantasei chilometri di autostrada del Mezzogiorno in Sicilia ne abbiamo almeno un terzo di questi due mila cento quarantasei chilometri circa settecento chilometri
Ho letto anche cinque mila settecentoquaranta circa chilometri di ferrovie
In Sicilia ne abbiamo un villetta e trecentocinquanta mila trecentottanta chilometri di ferrovie ebbene e così anche la questione dei porti nera incide dei porti dei più importanti porti soltanto Gioia Tauro così come degli aeroporti
Allora i governi che vogliono farla in giare far ripartire il proprio territorio non Boso non partire dalla infrastrutturazione dei propri stessi contesti territoriali però questo guardi e oggi uno degli elementi più significativi e più dirompenti
Da un lato è stato detto la burocrazia abbiamo parlato il Codice degli appalti abbiamo parlato
Noi in Sicilia abbiamo i cosiddetti camminatori cioè quelli che devono far camminare le carte
Qua ci sono gli attraversamenti se il cinquantaquattro per cento di un finalizzare un'opera serve per la progettazione per me approvazioni
Bene ci rendiamo conto che oggi quando c'è il Consiglio superiore dei lavori pubblici
Che deve approvare il progetto che a sua volta era già stato approvato e che problema può e deve essere anche validato il certificato
Da un organismo di certificazione e dopodiché questo progetto magari deve andare prima al CIPE prima di passare al CIPE Gronda Nord vite prima di passarvi pareva salvarsi che un organo di consulenza dello stesso nel comitato interministeriale per la programmazione economica e poi deve ritornare al mittente perché il mite deve sapere deve capire quando devo mandare al CIPE e stacca puntando questo
Per l'accusa Catania
Che un'autostrada che deve essere realizzata in Sicilia
Da oltre dieci anni ci rendiamo conto che allora anche il Governo vere non soltanto dire alcune cosa vuole fare ma deve dire come ho sommario
Come
Riduciamo i tempi di percorrenza per l'approvazione di un Progetto
Perché è assurdo immaginare che cento milioni di euro si possono realizzare in quindici anni e sei mesi guardate che c'era vistate diceva sino a due anni fa che ci volevano quattordici anni in due anni è aumentato il Renji di un anno e sei mesi
E allora noi che come Regione Siciliana
Abbiamo incanto
Oltre due miliardi di euro Istrate
Abbiamo in campo oltre cinque miliardi di euro permetterlo viene e abbiamo in campo oltre trecento milioni di euro per i porti e chiaro noi non ha non siamo diciamo così attori a titolarità
Caro collega e siamo attori a Regina cioè dobbiamo avvalerci dell'ANAS di Rfi e poi quindi anche dei Comuni delle Province di tutto ciò e concludo e al
Il la Regione vede stimolare la Regione deve pianificare e dare tempi certi ai soggetti attuatori che siano ANAS o che siano ad esempio Rfi e di oggi una mia nota inviata muricciolo Gentile
Perché su un opera di quattrocento milioni di Euro che lo voglia strillo Castelbuono il raddoppio ferroviario di cinquanta quarantacinque chilometri
Di ferrovia
Non è possibile che a distanza dissi anni quest'opera sia ancora bloccata ho qua si definisce i rapporti tra Rfi e l'impresa oppure chiaro risolta risolviamo il contratto il danno all'impresa e andiamo avanti pazienza
E di queste opere in Sicilia ne abbiamo almeno cinque ne abbiamo che tutte e cinque somaro a un miliardo e mezzo di euro allora
Noi giusto che lance ci dia degli input importanti
Il governo nazionale col Parlamento nazionale devono burocratizzare noi come Regioni dobbiamo pianificare perché abbiamo questa questo diciamo così
Epoca abbiamo questa vocazione e la dobbiamo esercitare dopo noi come Regioni dobbiamo a legiferare
Be pianificare ci vigilare solo queste le tre funzioni e abbiamo e dobbiamo esercitare il resto lo devono fare anche agli operatori anche gli associati Ance lo devono fare nel momento in cui hanno la titolarità di un progetto di una grande opera hanno un'altra responsabilità di fare quell'opera nell'interesse di quel territorio ISU in cui sono chiamati operare
Grazie allora grazie a
All'assessore Falcone grazie a tutti coloro che sono intervenuti grazie al vicepresidente De Bartolomeo e poi naturalmente Sannicandro e discepolo ringrazio tutti e noi
Una serata grazie del suo contributo e andiamo rapidamente invece a chiamare i protagonisti della seconda ultima tavola rotonda di questa sera in particolare
L'onorevole Domenico fur Gioele deputato della lega e membro della Commissione cultura Montecitorio il vicepresidente della Giunta regionale calabrese Francesco Russo il vicepresidente ancora dell'Ance
Eduardo bianchi io li chiamo qui sul palco il tema lo ribadisco un po'il rovescio della medaglia rispetto a quanto abbiamo discusso per la verità finora colmare il gap infrastrutturale in realtà anche l'ultimo intervento che avete ascoltato da parte dell'assessore regionale siciliano Falcone
Per molti versi si occupava esattamente di questa enorme priorità andrebbe naturalmente discussa e acclarata anche la privatizzazione tra quelli che sono gli obiettivi delle varie regioni e dei vari livelli di governo anche per quanto attiene agli enti locali noi dovremmo poter avere i nostri partecipanti e così eccoci
Buonasera intanto prego buonasera onorevole
Ben trovato alla sera carissimo
E così qui la cosa che naturalmente chiederà anche a voi proprio alla luce di quello che ci dicevamo poc'anzi anche per la precedente tavola rotonda è solo un doveroso richiamo alla sintesi diciamo nello stare nei cinque minuti a intervento vista anche l'ora che nel frattempo si è fatta io partirei proprio dal vicepresidente Bianchi sei d'accordo e intanto per dare un un'area definitoria direi al problema cioè molto spesso in questi decenni ormai sono tanti decenni abbiamo parlato di gap infrastrutturale ma ad esempio l'associazione costruttori è chiaro
Che le idee c'era nitide esistono all'interno di questo enorme problema delle priorità precise no
Sì buonasera intanto ringrazio Francesco Berna e tutti gli amici del Mezzogiorno verrà per questa organizzazione odierna io ho preparato un tipo di intervento che però lascia completamente perché vorrei trarre spunto da alcune
Frasi da alcuni interventi sono stati fatti da chi mi ha preceduto e mi riallaccio a quello che dice lei come priorità
Lorenzo Bellicini ha parlato ha detto che questo Paese questa terra terra stupenda meravigliosa lo sappiamo a un capo di innovazione lingua entrare è un po'in senso più generale di tecnologia è sicuramente vero però mi chiedo se accanto a questo gatto è da Paese civile che
Chi abita a Brindisi per venire qui deve andare su Roma prendere l'aereo e venire a Reggio Calabria quando in realtà saranno trecento chilometri quattrocento non sa esattamente quanti
Oppure cioè raccontato prima il sottosegretario trapanare interamericana riferite in pratica lasciarli andare a New York forza che che da da Reggio Calabria
In Sicilia tra anche come Koestler voglia così anche come costi vorrei di non solo come dice perfetto ma questa è un'altra ragiona quindi sarà Cercivento un problema di lingua ma c'è pure un problema di infrastrutture c'è pure un problema di logistica che poi ci chiediamo perché i dati che ha rappresentato Lorenzo Bellicini
Non abbiamo con la molle di turisti che in realtà dovremmo avere questo è un Paese da Bolzano a Caltanissetta e dovremmo campare al novanta per cento solo ed esclusivamente
Con il turismo il K è sicuramente terminato dall'uso dei fondi alla rappresentato prima Flavio Monosilio
E perché perché questo è un Paese dove non riesca ad atterrare le risorse e mi ricollego a quella è stata la conclusione che che un quesito che voglio lasciare pure chi a chi segue ma ci troviamo di fronte alla situazione dove negli ultimi anni il debito pubblico aumentato Noemi insieme ad altri istituti di ricerca abbiamo dimostrato che questi Investimenti le risorse ed investimenti non sono atterrate si sono state solo risorse che sono state realizzate per la spesa corrente
E all'interno di questa spesa corrente in realtà ci troviamo di fronte a pubbliche amministrazioni che non hanno personale adeguato per gestire qualsiasi processo perché mai ci riferiamo al processo che riguarda il nostro mondo dell'edilizia delle infrastrutture non ci sono né personale amministrativo né personale tecnico idoneo
A a gestire nessun tipo di pratica questo che cosa vuol dire vuol dire che in realtà la spesa corrente che è stata spessa impegnata negli ultimi dieci anni è una spesa corrente rispetto alla quale non ci sono state neanche assunzioni quindi svecchiamento il miglioramento
Anche a livello tecnologico della pubblica amministrazione gli abbiamo speso veramente i soldi a suo parlo come sistema Italia poi ognuno delle prime proprio comune sa qual è la storia però abbiamo speso dei soldi
Senza abbiamo speso impegnato risorse in parte perché poi parte abbiamo restituire o rimangono ancora bilancio
Senza aver consentito al Paese di farne sul tipo di passo avanti io penso che il convegno di oggi un convegno senza tempo
Lo dico con molto rispetto perché se non ci fossero state due-tre riferimenti al Codice degli appalti e quindi ci datavano un po'come tipo di arco temporale sui Problemi io al terremoto fare questo convegno dieci anni fa cinque anni fa spero solo e mi dialogando tra di essa a quello che invece Domenico Di Bartolo altrimenti rete serve qualcosa di che ci posso fare uscire questo stato di depressione che non rifacciamo lo stesso convegno tra cinque anni perché i problemi riguardo abbiamo parlato sono problema o dell'ultimo anno
Il Codice è stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso ma i in realtà ci troviamo di fronte alla situazione quella che raccontiamo che non riusciamo a spendere soldi atterrare risorse
è un problema che ci portiamo avanti da grandissimo tempo tornando a noi oggi apprezziamo quello che ha detto volando il sottosegretario che sicuramente in un prossimo consiglio dei ministri
Ci saranno dei provvedimenti che riguarderanno anche la riforma del Codice degli appalti l'ha detto il nostro presidente buia una riforma fallimentare
Che non ha portato nessun risultato però rispetto a questo mi sarei aspettato oggi che qualcuno avesse commentato anche la notizia di stamani
Che stava sul Sole penso dove rispetto a qualche grande gruppo italiano del settore delle costruzioni che è fallito
L'unica idea che hanno avuto le banche sembrerebbe di accorpare quattro-cinque grandissimi fallimenti o concordati o comunque diciamo situazioni di impresa che non stanno in salute
E di metterle insieme creare un altro gruppo imprenditoriale attivazione è una cosa vergognosa e noi dobbiamo restituire al mittente
Perché poi tutte le le le imprese medio piccole grandi microimprese che quotidianamente hanno a che fare col sistema bancario e fanno sacrifici mettono firme personali pagano interessi salati alle banche queste vengono continua a essere trattati come figli di nessuno falliscono quattro BT ma potrebbe essere il settore delle costruzioni al settore dell'auto al settore
Di qualsiasi degli elettrodomestici è una notizia vergognosa questa che che se tu sei fallito se fallito basta sci al mercato no che altrimenti Gabriele Buy ha fatto riferimento all'avvalimento ma un altro problema del nostro settore e che chiunque fallisce
Poi terzo delle procedure astruse
Forse esoteriche con cessioni di rami d'azienda con concorda di inviare a quella lasciando morti e feriti sul territorio
Dico questo per e chiudo veramente chiudo veramente penso lance insieme all'Anci la più grande stazione appaltante italiano Associazione nazionale dei comuni quindi quello coloro che veramente da Bolzano a Caltanissetta spendo ne hanno i rubinetti del Paese in mano
Abbiamo sottoscritto abbiamo condiviso un documento non solo di critica codici ma poi dando delle ipotesi di soluzione a quello che può essere può deve accadere per rimettere in moto per fare atterrare qualche risorsa penso che sia un punto utile dal quale ripartire a meno che e chiudo veramente
Non ci troviamo di fronte all'azione rispetto al quale le risorse non ci sono perché ne stiamo dando per scontato che tutti i soldi di cui si parla centoquaranta rombante di milioni di trilioni di Quatriglio né sì è un sempre soldi risorse disponibili però ogni qual volta ci avviciniamo ad utilizzare la cassa e l'ultima è sempre stato il piano periferie che era partito tre quattr'anni fa oggi si era quasi arrivati a impegnare ma dare pochi spiccioli comunque servivano anche quelli
Agli enti locali quando ogni volta che ci avviciniamo ad utilizzare la cassa si blocca tutto penso che forse una domanda se veramente questo con le risorse di cui si parla ci sono veramente una forza ce la dovremmo fare grazie
Kakà vicepresidente Bianchi in campo io vorrei coinvolgere subito e il vicepresidente e assessore e assistono al microfono ciò accanto grazie quindi vice presidente russo e intanto dico doverosamente per cronaca sappiamo che insomma il presidente Mario Oliverio un po'lontano diciamo e che sovente Nordamerica quindi naturalmente portiamo anche sicuramente i saluti del presidente e la Giunta al contempo mi permetto di dire il nostro incontro a un taglio squisitamente nazionale lo abbiamo ripetuto più volte
In questo in queste ore e quindi mi permetto di dire che non tutti sanno che in questo caso però l'assenza regia e comunque una grande fortuna rispetto agli esiti dell'incontro perché siamo di fronte a un tecnico di notevolissima levatura prima che poi vicepresidente peraltro di una Giunta regionale tecnica che dal punto di vista infrastrutturale e diciamo trasportistico da sempre si occupa brillantemente di questi problemi e visto che il nostro tema no
Per colmare il gap infrastrutturale
Abbiamo ascoltato un po'la delimitazione la diciamo dal proprio definitoria anche di alcuni aspetti ma stare all'altra parte non è neanche così facile voglio dire DC poi queste criticità o diciamo i bug del sistema prova faticosamente a risolverli
Sì
Sì certamente sta dall'altra parte non è facile però io volevo ricominciare da qualche dato che abbiamo visto
E quindi organizzarsi pochi minuti per cercare DDA potesse visto che sono belli ma è vero rappresentano dei fatti in maniera leggermente differente poco fa vedeva statistica sull'andamento della spesa e questo mi sembra un edemi solo questo su questo rimango in questi quattro cinque minuti
Asserisse che all'andamento della spesa come facciamo in giro per l'Italia e diciamo e Regione su doveva spendere quella eleggendo Aldo funziona bene tutto
Credo che sia la stessa che alterato dico un modo molto semplice e banale perché le regioni del Nord non hanno all'interno dei Porro era la band metto tutto sesso eccetera le risorse infrastrutturali
Allora diciamo una come Gava abbia le risorse non infrastrutturale porre abbiamo consumato tutti tutte che si tratta di fare il trasferimento avvalersi da farete sperimenta l'ufficio del lavoro e basta significa non muovere nemmeno un mattone
Non pare nemmeno uno scavo non usare nemmeno una Manicone
Niente allorché ci sei quattro Jeanne attraverso i libri senza spendere Mangoni euro nel mattone e me sembra banale mi preoccuperei fortemente saper fare in trasferimento all'università fossero dietro
E questo primo punto che sarò noi ci contiamo a inondare di statistiche sui fondi europei non spesi con il crucifige sulle regioni del Mezzogiorno e questo il primo punto voglio chiarire perché se no ci perdiamo se no il punto iniziale sedette posso cui esito quindi sarebbe bene che nelle statistiche facessimo una statistica Corno tutto quando è strutturale mattone per essere chiare perché stava vendendo laici e statistiche Donaggio e mattone dovrà in giro e prospettando struttura allo su due temi differenti
Risolto questo problema Semën quella statistica che c'era era sembrato non lo sappiamo bene parla come Calabria ma ci sono molte regioni a mezzogiorno che stanno camminando
Come Calabria abbiamo fatto delle scelte precise abbiamo concentrato risorse Born su alcuni filoni importante stiamo concentrando tutto là sopra noi stiamo scendendo l'edilizia scolastica abbiamo scelto sull'edilizia scolastica abbiamo finito le risorse
Completamente ferito
Ci sono circa duecento miliardi progetti da fare attendono
In lista d'attesa a Roma
Ferri perché ci sono delle risorse nel rigo uno Ethan dove dirigere vadano lette la settimana scorsa devono essere ripartite in due settembre due mila e diciotto risorse delizia scolastica ce ne vale tredici no
Le ripartiremo Endor dicembre due mila diciannove Tammaro esposto scusa forse c'è stato un errore vennero le batte dura da settembre a diciotto buttiamo a Settala dicembre due mila e diciotto no dicembre due mila diciannove
Questo in uno al fatto che il PON reti on reti non ha speso nulla non è stata fatta andare nemmeno la ripartizione nelle sale nel regia nel soggiorno
Mi preoccupa molto di nuovo sulla capacità e l'efficienza del governo centrale a prescindere tutto quello che è accaduto negli ultimi anni e quando sta accadendo in questi giorni quindi mette mezzo tutti quanti i governi nessuno escluso
Compreso l'attuale se non metterebbe prima netto anche questi tutti
Non è stato deciso nulla per il porno Frette e siamo del mille diciotto a fine due mila e diciotto quindi tutti gli investimenti infrastrutturali da decidere a Roma da eseguire a Roma non sono state ancora nemmeno ripartite dal Regio torna al punto di prima
La nostra esperienza può essere positiva più o meno positiva trattenuta grafica dalla bel risultato quarta in Italia come spesa del porto e quindi mi sta bene siamo avanti a Bari e Regione del Nord che non vanno mattone
Avanti a Bari e Lecce
Allora ci poniamo un problema è tornata procedendo su questo su questo elemento cruciale di cui si è discusso oggi
E la questione delle delle opere infrastrutturali almeno per come la vediamo noi
Io ci credo diciamo io purtroppo sono ingegnere quindi c'è un problema di problem solving e non posso stare troppo in giro a discutere non non posso escludere devo vedere come sono sobrie problema e basta poi ci sarà storia i cittadini il voto l'opinione pubblica e laica poi c'è tutto
Ci sono dei problemi che dobbiamo adesso nasceva il problema è l'edilizia scolastica in Calabria purtroppo per noi su tre mila edifici scolastici in zona sismica uno che ci sono indotte dalle mille cinquecento sono in gara quindi cinquanta per cento dell'edilizia sismica scolastica zona uno sono in grado non possiamo retrocedere nemmeno delle le stiamo corrente
Su questo ci auspichiamo le semplificazioni auspichiamo tutte le modifiche se faranno Smimmo spieghiamo prodotto codici all'appalto speriamo che tra quattro anni non saremo guardi fa lo stesso convegno uguale a quello di questa sera M. Statuto bene però ne dobbiamo andare a a Merano dato il mio lo decide che deve deve fare noi stiamo proponendo una cosa molto semplice stiamo chiedendo alla Commissione europea di fatto per anticipare il problema delle risorse che non si spendono la vogliamo essere pronto al due mila ventuno stiamo chiedendo semplicemente negozio di autorizzarci a fare tutta la progettazione partire subito per il due mila e per tutto
Questa cosa che stiamo cercando di fare quindi fateci vari progetti definitivi ed esecutivi delle scuole
Che è l'unico asse che certamente ha accordato all'europea fa decide fare adesso in modo che all'uno gennaio due mila e ventuno abbiamo tutte le progettazione definitiva ed esecutiva e pronte e se del caso le gare fa
Questo è il tema che dobbiamo avere sul tavolo io credo che in particolare le regioni del Mezzogiorno
E mi riferisco fatto prima diversificazione tra Spesal del matto per essere chiari così qualche indennità estesa non matto ha speso una mattonella benissimo se la guardiamo va benissimo indotte da e quella del mattone che c'è un problema allora c'è il problema delle progettazione l'abbiamo detto in sette salse questa sera autorizzato il fiato fare tutte le progettazioni prima prima ora in questi due anni ma perché guadagnano l'uno gennaio mille ventuno dobbiamo essere pronti con progetti fatti e se del caso solo le gare da fare se facessimo le gare sarebbe ancora vecchi questi all'opzione che noi dobbiamo avere in una questo io mi richiamo e con questo concludo il secondo tema che volevo che volevo trattare la sciagura la tragedia di Genova è una cosa che ci deve che ci deve mettere molto allarme dobbiamo stare attenti a quello che diciamo quello che facciamo all'affermazione che faccia avrei avrei deciso negli anni gestore nazionale ANAS ferrovie staremo addosso affinché sistemare le cose ma l'Aci abbiamo un patrimonio di nuovo parlo solo per la Calabria ci abbiamo un patrimonio di strade provinciali e strade comunale che sul banco
Che supportano supportano l'ottanta per cento la mobilità traballa Mosè modo strano lo Stato strade ma le strade che usiamo che usano i nostri cani hanno che usano i nostri autotreni che usiamo noi con le nostre macchine Latella Vespa bicicletta quello che volete voi sono sono il patrimonio del destra una gomma Gala Berchet abbiamo quattro mila ponti
Quattro mila Bondi fuori da quello dell'Anas la poetica della ricognizione allora insomma va bene ma insieme non abbiamo fatto dei conti questi quattro mi lavo deve mettere tutto in sicurezza per fare tutte le analisi tutte verifiche la cosa vuoto per pieno e la realizzazione e messa in sicurezza di sua grosso grosso modo trecento milioni un miliardo quest'anno un miliardo per sempre vuoto per pieno possibilità come abbiamo fatto per le scuole abbiamo finanziato i cinquecento scuole
E ci sono già scendo cantieri aperti duecentocinquantadue stiamo aprendo centocinquanta stiamo chiudendo un borgo le procedure sugli esecutivi la stessa cosa la vogliamo fare per le strade però per le strade ci vuole l'intervento forte da parte del Paese
Allora quello che dicevamo prima tra spesa corrente che stava costando e non andava avanti e spesso invece sulle opere che i cittadini vedono che mi permetto di dire la spesa che altri paesi in Europa a farlo
Per i bisogni del territorio allora dobbiamo io in qualche modo come se dovessimo fare una riflessione differente cosa serve al territorio ma abbiamo fatto una scelta che la prima cosa che serve l'edilizia scolastica
Dopo aver Ernesto ma subito dopo viene la mobilità della possibilità per le persone sposarsi allora adesso intervenendo senza che ci sia stato il crollo del generico quando non abbiamo l'alloro giusto per dire sulla centosei personali maestra Benedetto allora anzi vasi chiusa anche la statale centosei allora diciamo queste il momento per far sì che nella prossima programmazione a maggior ragione per le regioni del Mezzogiorno che sia uno sforzo formidabile sulle infrastrutture di trasporto se questo accade e questa cosa di cui stiamo parlando con con immenso Lezzi gli ha proposto che facciamo noi chiare e precise poi se modifichiamo codici all'appalto se miglioriamo tutto bene tutto bene tutto bene in dando io dico pur biopic parto dalla sua riflessione a bocce ferme perché decenni addietro quindicenne diede cinque anni oggi tempo stesso convegno al problema è ci date l'autorizzazione di partire prima con le progettazioni
Se facciamo questo a bocce ferme poi tutti i miglioramenti vanno benissimo Gatta vicepresidente russo anche per
Aver fatto presente di come si cercherà di bruciare le tappe e perché no sulla progettazione per importante onorevole Ford prima abbiamo ascoltato insieme sotto se
Aria senatore Sant'Angelo che ha prospettato l'ha ricordato il vicepresidente Bianchi
Nei nelle prossime sedute di Consiglio dei ministri non oggi disagi da tre ma insomma nelle prossime ci sarà un'attenzione alla dei burocrati trazione a venire incontro all'esigenza di tempi più umani se non più europei e nel frattempo però questo tema che è quello della nostra tavola rotonda no onorevole rimane molto caldo cioè il gap infrastrutturale perché se ne parla da decenni perché nel frattempo il delta di miglioramento è stato molto limitato e poi mi permetta pure aggiungerci una cosa perché molto spesso che ha voluto affrontarlo l'affrontato con logiche non solo in Canada evidentemente non dunque molto
Che littoriali campanilistiche mentre invece forse sarebbe il caso di partire da un'analisi seria del bisogno però di aggredire alcuni problemi no
Bene buonasera a tutti io sono Domenico fu Gioele mi presento sono deputato della lega sono coordinatore regionale della lega qui in Calabria ma in realtà sono di Lamezia Terme
Faccio parte della Commissione cultura sono sostituto permanente nella commissione Difesa ma mi sento molto vicino a questo mondo perché il mondo realtà nel quale sono cresciuto nel quale sono nato quindi queste tematiche
Sono veramente molto molto e sento molto vicine ovviamente ringrazio lancia per l'invito
Ringrazio anche gli stoici insomma ospiti che sono rimasti in sala
Ci vorrebbe un'altra serata per parlare di quello che l'argomento di questa tavola rotonda è chiaro che la Calabria deve ormai da tempo questa questa condizione di arretramento economico sociale no che deriva fondamentalmente dalla dalla diffusione di una politica
Assistenziale una politica che evidentemente ha fatto vestire tutti gli investimenti su dei progetti che poi ci sono dimostrati inservibili per quello che la ripresa economica e di conseguenza sociale del nostro territorio
Un qualcosa che ha ha suscitato cosa questo divario di cui si è parlato oggi si dovrebbe approfondire tantissimo anche i dati il divario del prodotto interno lordo per la regione del centro nord e le regioni del Sud un divario che
Si è acuito che
Sì andato incancrenendo per quanto riguarda la desertificazione industriale nella quale mettiamo anche il settore del mattone
Una desertificazione che al Sud sta assumendo dei connotati critici dei connotati che addirittura potrebbero porre il nostro territorio anche nelle condizioni di non poter più riuscire ad agganciare una ripresa altro che fare un convegno fra dieci anni
Con conseguenze disastrose di carattere permanente ma non soltanto per il Sud non soltanto per regione come quelle calabrese ma anche per il Nord per quel poco di buono che c'è rimasto al nord come
Come industria che verrebbe inevitabilmente
Agganciata fatta sprofondare al Sud e andiamo a questo punto come ha detto il professore l'uso visto che i governi precedenti parliamo di Romano soprattutto hanno le loro responsabilità stratificate via via fino a questo adesso però si è nuovamente al governo sì ma io problema come lo affronterete ad e soprattutto voi abbiamo io
Vorrei parlare diciamo di quello che il contesto nel quale noi viviamo questa sera cioè abbiamo un problema le persone che sono in platea quelle che sono rimaste anche quelle che sono sedute in parte su questi divani hanno dei problemi fondamentali
Hanno il problema che esiste un gap anche dal punto di vista del pagamento dei debiti da parte della pubblica amministrazione
Di cosa vogliamo parlare
Del fatto che ha in a a Trieste sia l'ottantotto per cento di capacità di pagare i propri debiti e invece magari a Reggio Calabria si riesce a pagare soltanto il trentacinque per cento questo in cosa si traduce in una banalità mi consente
La banalità per la quale meno debiti dieci a pagare la pubblica amministrazione più imprenditori industrie piccole medie grandi professionisti esistano che hanno meno liquidità hanno il fiato corto e
A fronte di cosa di prestazione di servizi che sono stati erogati questo cosa genere
General causa c'era il problema genera delle imprese che rischino di morire addirittura a volte anche di credito allora in questo contesto quale il primo fronte che bisogna andare ad affrontare è proprio quello di cui lei parla Valeria
La necessità di affrontare il tema il fronte della burocrazia bisogna snellire bisogno soprattutto tagliare le spese superflue che ad oggi si attestano sul venti venticinque per cento
Bisogna necessariamente intervenire lì perché se si riesce ad efficientare quello si riesce soprattutto a dare la possibilità alle imprese di resistere non tanto di di di di riuscire a crescere di riuscire a resistere
Sprechi Bureau Saori insomma la mente
Sì ci sono degli specchi ovviamente per tagliare questi sprechi bisogna tornare a quello che abbiamo detto all'inizio
Cioè individuare i fabbisogni standard che non sono stati individuati e non va bene neanche indirizzarvi attraverso quello che è la spesa storica per può in trovare i relativi
Costi standard non è possibile che se a Bolzano si paga la siringa sei euro in Calabria si paga venticinque ecco però mi permetto di dire dove dopo una disamina generale sicuramente giusta l'ultimo minuto e mezzo mi permetto
Abbiamo sentito il vicepresidente russo
Dire la Regione comunque bene male poi la valutazione di merito è libera
Ha fatto una scelta precisa però una scelta di campo
Edilizia scolastica c'è una priorità chiara il Governo ha preso posto è brevissima ecco biennio scolastica il governo di cui io faccio parte come Commissione alla cultura ha messo sette miliardi per l'edilizia scolastica prima risposta seconda risposta
Codice degli appalti non è una banalità è una cosa molto importante non entro nei dettagli però pensare che bisogna nominare tre ditte di subappalto nella fase di gare pensare che il subappalto per esempio deve fermarsi soltanto il trenta per cento perché ci sono dei controlli perché bisogna paventare
Giustamente il rifiuto del del malaffare questo si potrebbe affrontare in modo diverso certi
Terzo
Siamo qui
Che
Italiani ci hanno dato un consenso un consenso che si è espresso con un governo che ha solo tre mesi di vita in questi primi tre mesi abbiamo voluto importare questo tipo di politica che vada alla concretezza che vada nella direzione di poter dare del risposta al territorio
Non sappiamo se ci riusciremo non sappiamo se fra cinque dieci anni ci ritroveremo a fare di nuovo questo questo convegno sappiamo che ci sono persone che
Voglio dimostrare di conoscere la materia vogliono dimostrare di affrontare le cose nel migliore dei modi
Grazie allora anche all'onorevole venne lo ringrazio personalmente presso contributo naturalmente grazie al vicepresidente Bianchi e grazie al Vicepresidente lusso naturalmente per il loro contributo e
L'ultimo atto di serata invece le conclusioni da parte del presidente Francesco Berna che invito nuovamente qui sul palco
Lo invito naturalmente
A offrirci le sue conclusioni alla luce dei lavori
Buonasera grazie intanto per la partecipazione alla a ai relatori ai parlamentari e al e alle i membri del governo che sono lo dico a Reggio Calabria e quindi hanno potuto constatare con mano la difficoltà dal punto di vista infrastrutturale da allora quello che l'analisi che abbiamo fatto qui a rapporto sud ci ha dato ci ha fatto vedere in pratica quelle che sono le arretratezza in pratica del Mezzogiorno abbiamo verificato in pratica tutto quello che sono i differenziali differenziale che ci ritroviamo tra il mezzogiorno e il resto dell'Italia
E abbiamo cercato di dare un contributo fattivo per quello che noi come ANCE riteniamo e possono essere le soluzioni operative
Comunque un un diciamo un un un passaggio in pratica è stato presente in tutte in quasi tutte le attività in pratica dei senatori in quasi tutti i passaggi e necessari in pratica per il Mezzogiorno aumentare la capacità amministrativa
Cioè la capacità amministrativa e la madre di tutte le battaglie quello che in pratica sta si sta evidenziando i frati in Mezzogiorno deve recuperare in pratica la sua capacità amministrativa che non ha mai avuto purtroppo e e che può dare una mano un contributo importantissimo per riuscire poi a mettere a frutto in pratica quelle che sono le potenzialità del territorio
Io non vuoi io perde lascia farvi vi voglio ringraziare soltanto per la partecipazione ulteriormente ringrazio la struttura dell'Ance che si impegnano a moltissime pratiche in questa l'organizzazione di questo evento perché organizzare una lenta Reggio Calabria non è una cosa semplice proprio per le carenze infrastrutturali che ci sono state ringrazio in particolar modo quindi Roma invoco Agnani Ilaria Calligaris e tutto in pratica il direttore Musumeci e tutta la struttura organizzativa dell'ANCI oltre che naturalmente i miei colleghi del del comitato di presidenza dell'Ance nazionale
Grazie a la prossima
Ringrazio il presidente per aver leso l'intervento conclusivo naturalmente ringrazio anche
Nel suo complesso l'associazione nazionale dei costruttori edili per l'organizzazione di una incontro così significativo grazie all'Asia