Il premio Nobel per la pace 2018 a Nadia Murad. Intervista a Simone Zoppellaro

Il premio Nobel per la pace due mila diciotto è stato assegnato al ginecologo congolese Denis monco Hegel che ha trascorso due decenni aiutando le donne a riprendersi dalle violenza dagli stupri subiti durante la guerra nella Repubblica Democratica del Congo e a Nadia Morad l'attivista Yazid a cascata
Che lotta per la libertà i diritti del del suo popolo delle delle donne Yazid che è stata rapita dai militanti dello Stato islamico ritenuta come schiava venticinque anni Nadia Morad è sopravvissuta a violenze terribili
Ed è diventato una testimone del martirio del del suo popolo e soprattutto delle donne di aziende e lei insieme anche a Lami Hagi Bashar con la quale ha ottenuto nel due mila e sedici premio Sakharov del Parlamento europeo non smette di ricordare che tre mila donne Yazid sono ancora date per disperse probabilmente sono ancora prigioniere
Nadia Morand Dennis domo quelle che sono stati premiati a dice il comitato del Nobel per la pace per i loro sforzi volti a mettere fine all'uso della violenza sessuale come arma da guerra
E in particolare il comitato il sottolinea come Nadia Murad abbia dimostrato un coraggio fuori dal comune nel raccontare le proprie sofferenze di vittima di stupro e di altri abusi per mano dello stato islamico e ne vogliamo parlare appunto di di Nadia a Murad del popolo è servita di questo premio Nobel per la pace con Simone zo Pellaro
Che un giornalista che autore del libro il genocidio degli asili di pubblicato da Guerini e Associati un libro che per primo in Italia e tra i primi in Europa racconta proprio la storia la cultura le tradizioni e le persecuzioni subite
Da da questa antica minoranza religiosa
Ha stanziato nelle aree e regioni del Sinn Ciarla nord dell'Iraq vittima di uno sterminio iniziato nell'agosto del due mila quattordici è continuato poi dell'indifferenza pressoché totale della comunità internazionale
Abbiamo appunto con nuove Simona Izzo Pellaro Bongiorno Simone qualora voi noi c'eravamo già sentiti qualche mese fa proprio per parlare del del tuo libro ecco allora
Ricordiamo brevemente chi è Nadia Murad la sua terribile vicenda personale
Vediamo ora una per la donna simbolo di di questo genocidio
è una che Moravia era una giovane in un piccolo villaggio del Kurdistan iracheno corso che è stato investito in maniera particolarmente violenta dall'incursione dello Stato islamico
Come ricordavi tu appunto nell'agosto del due mila quattro il suo scudetto amico partendo presso bar in Siria affatto
Una un'incursione violentissima nei territori e gli archivi rapendo in maniera sistematica tutte le donne che trovava
E uccidendo a tutti gli uomini che ha quindi ha murato
Ha visto proprio morire Praga partenze tra Italia e larga parte della sua famiglia e sul villaggio oggi un villaggio distrutto disabitato anche se nel frattempo per fortuna è stato recuperato dallo Stato islamico per le mura del Ciad appunto rapita come molte altre donne Kremlin ancora sono nelle mani dello Stato islamico anche comparendo e ma a differenza di molte altre riuscita a fuggire in maniera anche molto rocambolesca e a raccontare poi la sua storia con grande coraggio l'ho conosciuta questo accadrà perché lei fa parte di un progetto fatto dallo stato del Baden bloccando il quinto mania
E dato supporto psicologico e a queste donne a un uomo al due mila di queste donne che poi sono venute qui in Germania da allora è diventata la donna simbolo della Vetrella e la della lotta contro dell'amico della lotta Pellini dalla della sopravvivenza possiamo anche dire che alla o proibita
Ecco quanto importante questo Nobel per la pace assegnato proprio Anati ha murato oltre che appunto a tennis dunque che per alla vigilia
Molti indicavano come possibili vincitori per esempio i i leader coreani invece il comitato che assegna il premio ha deciso per queste due persone che sono due testimoni di entrata di due conflitti appunto possiamo dire dimenticati
E mi sembra una cosa molto importante è ancora più importante sarà se cose concrete vengono fatte
E non solo sono riconoscimento simbolico in reparto come dicevamo prima secondo le fonti ieri ride ancora tre mila donne come media murate sono nelle mani dello Stato islamica non sappiamo se sono morte non sappiamo se sono scomparsi abbiamo tantissime
Leggero anche in questi giorni l'euro e le fonti aderiremo tantissimi apposte comuni nel Kurdistan iracheno che man mano che lo Stato islamico arretra vengono scoperte
Ma non ci sono i fondi non ci sono le tecnologie e ci sarebbero fra l'altro d'ascia premi fra la Bosnia ma non ci sono i fondi Tarp portarle
Non vengono analizzate quindi queste famiglie non sanno neanche si chi piangere in questo genocidio è una situazione completamente drammatica questa comunità sull'orlo della scomparsa perché larga parte di loro vivono ormai dispersi fra campi profughi
Non con l'Italia iracheno moltissimi sono in Germania
è una situazione davvero drammatica speriamo che questo premio Nobel posso dare un segno di discontinuità perché quello che ho visto in Iraq e quello che ho visto anche in quel che rimane alla comunità e la vita qui in Germania dove vivo
Davvero drammatico c'è tantissimo da fare quindi due problemi ma comunque ammirevole speriamo appunto regolate da chi concreta bensì anche perché appunto come come ricordavo nel morale aveva ricevuto anche il premio Sakharov
Due anni fa premio della del Parlamento europeo ma poi appunto come dici tu non è che poi ancora questo premio
Sono seguiti poi dei dei fatti concreti nel tuo libro che è uscito punto se non ricordo male nell'anno scorso insomma poi anche nell'intervista che abbiamo realizzato
Se non ricordo male circa sei mesi fa i sistemi sul fatto che il genocidio degli asili era ancora in corso cambiato qualcosa da allora o no
No purtroppo non è cambiato molto è cambiato naturalmente che lo Stato islamico arretrato è cambiato che alcune di queste donne sono state nel frattempo liberate ma in maniera anche drammatica molte molte di queste non le pagano come tutti eccidio
Abbiamo delle storie dure non solo per le donne perché anche per molti degli uomini sopravvissuti a questo
Genocidio no non è cambiato perché nessuno dei responsabili è stato portato alla sbarra
Non è cambiato perché il riconoscimento del genocidio da un punto di se internazionale è stato approvato da alcune piccole nazioni come l'Armenia
Ma non ha certo ha avuto un grande successo gli arrivi come dicevamo prima anche se le loro terre sono state liberate hanno paura di tornare perché come mi dicevano ieri gli stessi in Iraq purtroppo la fine dello Stato islamico non sarà la fine delle persecuzioni della minoranza
Bisognerebbe fare un lavoro capillare l'investimento sulla società civile cambiare anche probabilmente da un punto di vista economico anche da un punto di vista culturale molte cose ignora cosa che non è stata fatta quindi paradossalmente indicativi anche se hanno delle cave qui potrebbero tornare non tornano perché hanno paura dei loro vicini e sono stati responsabili di questo genocidio quindi la situazione rimane purtroppo drammatica e tantissimo o possiamo dire quali tutto deve ancora essere fatto per rimediare a quanto è stato fatto quattro anni fa
Anche perché poi li parliamo comunque di una situazione ancora assolutamente instabile di conflitto insomma perché tra Siria e Iraq la situazione non hanno non si può certo dire che sia pacificata
Il canto dubbioso scusate Ana pacificata la situazione
Ancora meno la situazione
Per quel che riguarda le minoranze e minoranze soprattutto in Iraq sono sull'orlo della scomparsa
Davvero anche l'attuazione dei cristiani se analizziamo ad esempio che era una comunità
Numericamente impegnativi importante prima dello dello scoppio della guerra prima degli ultimi anni prima della scelta dello Stato islamico
Ora tutte queste minoranze per quanto visto in Iraq sono davvero sull'orlo del con la storia di di a differenza di altre minoranze
Hanno lo svantaggio di non essere considerate da un punto di vista tecnico per più logico da parte dello Patellani cogente nel libro che è un riconoscimento che il Corano fornisce alcune qui non c'è il jolly come ebrei cristiani intitolandolo viene ritiro ne fanno a in più hanno dato vantaggio pratico politico quello di non avere alcun supporto i cristiani comunque qualche supporto da parte di della chiedo l'hanno avuto da parte di alcuni Stati che hanno avuto gli arbitri sono davvero gli ultimi degli ultimi e questa situazione purtroppo non non può cambiare velocemente certo che davvero o con una stato fatto in pratica tutto quello
Io ricordo il tuo libro il genocidio degli asili e di sottotitolo dice l'ISI se la persecuzione degli adoratori del diavolo libro spiega bene appunto qui da dove viene anche questa definizione questa come stato travisato insomma a una alcune peculiarità del del culto gli asili degli asili
Come questo abbia punto generato quella situazione che tu dicevi somma fatto del non riconoscimento degli Atridi con un popolo del libro e è un discorso che viene da molto lontano una persecuzione appunto che che che va a all'indietro nei secoli
Noi rimandiamo sono sicuramente anzi ne approfittiamo per consigliare di leggere il tuo libro perché oltre alla al racconto di quello che è la situazione attuale spiega appunto anche chi sono da dove vengono qual è la loro storia e spiega anche perché poi si arriva se arrivate al genocidio di oggi davvero speriamo che questo premio Nobel Possa accendono sono un po'di un po'di attenzione
Italia dei ringrazio molto davvero grazie a Simone zo Pellaro con cui abbiamo commentato questa notizia comunque l'importanza del premio Nobel per la pace Ana de Morade grazie a Simona Izzo Pellaro
Grazie a voi buona giornata