inQuiete, Festival di scrittrici a Roma - L'inchiostro e la vita. Incontro tra Annalena Benini e Maria Rosa Cutrufelli. Introduce e modera Elvira Seminara

Io vedo che qui c'è un ombrello
Apotropaico dia messo apposta perché non sia per Provenzano a suggello di questo meraviglioso Festival bio viola che come dice Calvino la fantasia è un posto in cui piove danni
E mi sembra da Scalia più bella per questo festival segnato e battezzato dalla più da tutto il per
Siamo qui a parlare di scrittura io sono fra il fuoco e
Mi spiego meglio la scrittura per Annalena Benini di cui presentiamo qua questo bellissimo libro o la scrittura ora tenta la scrittura per le dicevo un fuoco che arde che diventa brace
Bellissima espressione di Bufalino a proposito della scrittura
Che dice
La brace che ha e ci fa raccogliere tutti intorno al fuoco e aspettiamo che pensa forma sul
Illustri
è un fuoco che consuma che fa male che rode corrode
Brucia ustionante ed è ritenendoli un po'a bada volte spenderà a volte Three apprezzarlo una volta si chiamava ispirazione è una parola assolutamente inadeguata e insufficiente il fuoco il latte
Maria Rosa Cutrufelli descritto un libro molto importante anche molto utile ronde urgente perché è una parola che del detesto dire orde di un libro è necessario gente è un'espressione un po'abusi importante è un libro opportuno perché è tutto un viaggio dentro la scrittura soprattutto la scrittura femminile
Questi due libri
Apparentemente riversi perché Annalena indaga la scrittura anche attraverso le interviste agli scrittori Maria Rosa proprio una storia parlando del mito di Antigone la sua e parlando anche della sua vita mettendo il suo corpo e la sua storia dentro questo libro mandò tante tante zone cantare in comune
E sempre tornando la pioggia per dire perché è giusto da dove siamo partiti
Io pensavo a una cosa
Che mi piace condividere con voi cioè
Una voce legata alla più volte della mitica Enciclopedia delle donne della Fabbri editori hanno sessantacinque quindi anni non molto lontani da noi in poi c'era scritto care donne se piove
Evitate le espressioni moleste
La faccia un po'arrabbiata non funestato ulteriormente una giornata pesante se intanto pittura con le gomme i rischi sa non fate una smorfia di raccapriccio fate un sorriso e spostatevi con grazia
Se qualcuno in giacca nel vostro appartamento
Ponendo le sue ombre le sue impronte fangose non rimproverate
Non eccellente in mala grazia parte il sorriso e tace ecco persone che sessantacinque quindi giornate di pioggia quelle che ci hanno preceduto poteva succedere questo e non a queste come dire le sollecitazioni dirette alle donne figuriamoci se si parla di scrittura
Così dunque la scrittura
Non è che
è stato facile arrivare a un festival come questi c'è stata molta fatica molto lavoro molto molto impegno
E prima di parlare della scrittura della donna parliamo della scrittura
C'è indagato Annalena Benini attraverso queste interviste attraverso una
Deliziosa appendice a fine libro
Attraverso le narrazioni che più l'hanno segnata interessata coinvolta appassionata nella sua vita di lettrice
Ecco allora domando adesso parte e questa
Attraverso queste ispezioni nelle del corpo della scrittura attraverso questi le testimonianze dei vari autori ci sono tantissimi da autori contemporanei
Possiamo anche citare
Che però sono interessanti ed ho apprezzato molto in Annalena questo non tanto perché parlano di sei quanto perché parlano della passione che vi ha spinti a scrivere
Ci sono molte motivazioni che spingono a scrivere c'è un'urgenza c'è anche una come di una matrice spesso quasi fisiologica no
E quello di cui parlava siglate e così è un fatto organico hai bisogno di scrivere perché e la cosa che ti fa stare in vita hai più bisogno di scrivere che dici parti degli inutili ticket di che di uscire
è un'urgenza quindi organica è un bisogno della mente rimettere ordine Calvino diceva chi scrive per mettere ordine nel caos per mettere dei punti fermi c'è un bisogno di andare a natura delle cose Sciascia Kafka diceva la scrittura è un'ascia che spacca la crosta delle cose
C'è chi preferisce lascia il filo interdentale no quindi la capacità di separare nel dettaglio ed espropriati nel la materia più interessante o più luminose più fulgida gestiti ci scrive per risarcisce sì del personale o per correggere la vita Ellis Morro dice che ha detto una sua intervista che lei ha cominciato a scrivere la ragazzina
Per correggere la vita della Sirenetta possedeva finemente era molto triste lampo malmostoso questo personaggio e lei l'ha riscritta per assicurare alla Sirenetta un finale più liberatorio e più felice
Perché anche tu scrivi allora prima domanda è indecente tu perché scrivi
Grazie grazie vi era anch'io sono molto contenta di essere Pecorelli era ecco Anna Maria Rosa Cutrufelli a parlare di scrittura mi sa contenta di essere inquiete
Perché scrivo
Dunque se mi dessi importanti Mac cosa che non avrebbe senza fare mi piacerebbe però rispondere come e rispondeva Marina Sapia Italia va bene ci diceva
Perché scrivo perché non posso non scrivere alla domanda sullo scopo risposta sulla causa Marina svetta Eva scriveva perché era necessario Elena doveva doveva assolutamente farlo non per uno scopo non per la gloria non per il denaro certamente perché era felice scrivendo e e perché era anche la cosa che sentiva di saper fare meglio di esteri dietro trovare la parola trovare le parole esatte
Per indicare unna un sentimento uno stato d'animo una tragedia
Se devo dire perché io scrivo perché perché non possano farlo e perché non voglio non farlo e perché la cosa che mi che mi piace di più scrivere eleggere di questo libro cosa che ha dato in più
Cosa mi ha dato Tosi accodati anche quello che aspettavi
E mi ha dato la conferma di quello che cercavo cioè io cercavo negli altri nelle altre persone che scrivono e quindi negli scrittori che ho intervistato la la ragione e il racconto del loro fuoco e però partivo da del loro fuoco e della loro vocazione di scrittore Ibra partivo da una cosa che sentivo anche un po'confusamente e che però volevo somma che ho cercato il loro crea indagato in loro
E cioè che nella scrive nello scrivere nel nell'asse nel diventare uno scrittore ci sia qualcosa che ha a che fare con anch'esso di quella parola pomposa però con una predestinazione con una sì con un destino con qualcosa che ti afferra e a cui non ti puoi opporre qualcosa a cui con un sacri
In un certo senso la tua esistenza e che essi mangia il meglio e il peggio della vita e di questo si nutre e devo dire che è andata così c'è intervistando per lungamente
Questi scrittori
O ma avuto in regalo le loro storie Tivo captazione e io credo anche di predestinazione
Una una prova molto bella
Ti sembra anche un po'obsoleta e comunque
Rischioso da pronunciare vocazione
è da pronunciare proprio con con con pudore riconvocazione attiene nell'ambito del del Sacro comunque se non dell'indicibile dell'impegno
La tentazione spesso da lettori d'autorità e gente che che lavora che che si muove in questi i in questi spazi da cittadini e che la vocazione spesso viene sostituita
Da ben altro no perché c'è no qui la dominanza del mercato che certamente fa sì che spesso
L'ambito ecco di questi e quindi ecco perché la vocazione a una connotazione anche etica da pensiamo a allo scrittore come militante della parola dell'impegno
E spesso come dire da l'impegno
Lo lo concepiamo proprio un anno formati
Attività della della prova dello spirito
Civile mai come oggi necessaria
Mi piace molto questo questo sforamento in questo in questo discorso che mi preme volto perché e sfatare adesso scivolare nella difficoltà di dissidi pronunciarsi
Da parte dell'autrice
Ipotecando gli scrittori moralisti critici ed istruttori
E qui che
Lavora molto Maria Rosa Cutrufelli l'ho sempre fatto in questo libro particolarmente perché c'è alla base della dell'atto stesso di impugnare la penna e cominciare a scrivere che Maria Rosa racconta parlando anche di se ragazzina
C'è intanto una forma di paura che proprio la paura di cui parlava Francesca Sanvitale la paura che è presente in tutte le donne
Lo era soprattutto quando ancora come dire la donna scrittrice non era così
Accettata è così presente nel nel mercato editoriale questa paura di e non essere all'altezza di essere giudicata e quella paura che ha fatto sì che in un
In Centanni dalle che vanno dal mille ottocentocinquanta al mille novecentocinquanta un secolo
In cui le scrittrici donne sono state veramente a centinaia non ne sappiamo pochissimo perché non sono mai state presenti e manuali si
Firmavano poco non mi fido di di uomini
Ho con i nomi di fantasia vagamente esotici euro con ascendenze nobiliare Contessa Lara ho Contessa Clara nel caso di Irene Brin che però avevo un'altra storia
La marchesa di Mantova nera Luana con né nomi di battaglia perché era tale lo scommetto la paura di uscire in pubblico con con il proprio nome che è una cosa veramente
Che terrorizzava pochissimi l'hanno fatto una carabina Invernizzi ore la Matilde Serao Amalia Guglielminetti ebbene di Caroline Invernizzi o persino Gramsci
C'è grandissima vinte disse la gallina popolare della letteratura
Per un indennizzo che
Dendena tanto indagava su un come dietro la letteratura che oggi diremmo di intrattenimento che però comunque veniva letta veniva consumata il
Di nell'Amalia Guglielminetti
Notevolissimo personaggio che uscì proprio allo scoperto mettendo se stessa in in modo diretto ed esplicito nei testi
Sì disse
Perché non va allenterà otto bancaria Buckingham perché come sapete aveva Espresso del tentare di intelligenza femminile veramente
Assolutamente censurabili
Quindi c'era comunque è il Croce Benedetto Croce parlava di queste scrittrici come di un pollaio
Diceva questo pulviscolo Dino manda Trinci come si faceva allora scrive a venir fuori da tutto questo Maria Rosa Cutrufelli indaga proprio questo spazio tra la paura di esporsi
La la difficoltà di avere un proprio linguaggio perché di fatto non erano le donne a non trovare il linguaggio e nel linguaggio per me basta creato sulla visura della dover linguaggio fortemente intrisa di potere maschili tutte le parole erano contrassegnate da un dominio da un potere da uno sguardo soprattutto maschile
Ed ecco qui veniamo a questa bellissima immagine che mi piace qui
Mi
Analizzare con una con chi ci sente la notte linguistica della prudenza emotiva
Lo strumento
Va bene allora se mi permetti ti risponderò prendendo la un po'da un'altra parte
In la prendo
Con un grazie enorme
A la redazione di in genere
Ringrazio la redazione di in genere perché ci ha offerto i dati che nessuno ci offre mai e cioè ci ha fatto vedere come si costruisce il consenso letterario
Sì ha fatto vedere attraverso dati statistici numerici quindi con Amauri dei cifre che però in questo caso sono molto significative
Il posto quale posto occupano oggi le donne nel mondo dell'editoria nel mondo dell'editoria come
Lavoratrici e
Come manager che e anche come autrici e ha indagato
I premi il posto delle autrici nei premi letterari il che significa acquisizione di prestigio e non a caso uno dei loro pezzi dei loro articoli si intitola adesso cito così a memoria
Il il prestigio letterario è un club per uomini
E ti fa vedere come anche nelle nei giornali mainstream
Quante autrici sono recensite rispetto agli uomini e chi le recensisce
Facendo vedere sempre attraverso le cifre
Parlata guitti
Come in realtà gli uomini recensì escono gli uomini le donne
Recensì escono le donne c'è c'è un separatismo aver però quando le d'ogni tanto c'è qualche donna che il re censisce un uomo il che fra l'altro significa un di più di pregio per la donna che appunto invece di intervistare chessò Sandra Petrignani intervista Sandro Veronesi tanto per dire no cioè come un uno scatto di autorevolezza in più per la donna che lo fa
Allora io le ringrazio molto perché sono cifre che parlano chiaro anche se c'è in questa loro ricerca un di più
C'è un
Non è solo sconfortante per carità anzi dicono fanno vedere fanno toccare con mano che le cose vanno un poco meglio perché ci sono più donne che lavorano nella macchina editoriale
Però si fanno una domanda ai se va speriamo che questo esserci di più delle donne nella macchina editoriale non siete questa femminilizzazione ancora molto
Bassa però che c'è non significhi quando una professione insiste minimizza significa che è in decadenza quindi può essere un dei più può essere anche un segnale di pericolo
Allora grazie a loro
Io nel mio libro faccio faccio però un'altra operazione che è complementare e l'altra faccia di quella che fanno loro
E appunto mi chiedo un'altra cosa mi chiedo che cosa significa oggi e che cosa ha significato nel passato scrivere per una donna
Scrivere dentro un immaginario costruito da millenni di patriarcato almeno tre mila anni di patriarcato cosa significa
Perché noi viviamo cresciamo siamo educate
In una cultura che c'è una cultura patriarcale anche se magari il patriarcato sta morendo o forse morto ma da dei grossi colpi di coda
Che cosa significa
Parlare con come diceva odori Lord con la lingua del nemico qualcosa il nemico fra virgolette perché è chiaro
Non sono gli uomini il nemico casomai nemico il patriarcato io penso che il patriarcato sia nemico anche per l'uomo non solo non solo per le donne comma
Perché non mi pare che abbia poi in realtà ha raggiunto questi risultati così
Ottimali comunque che cosa significa scrivere pensare soprattutto immaginare che consente su quale immaginario ci siamo costruite un immaginario non è un caso che io in questo libro che è stato per me è molto difficile scrivere
Perché non volevo fare un saggio critico neanche un saggio lettera volevo come dire volevo tornare indietro raccontare il passato per raccontare me stessa ci sono anch'io ci sono
Sono molto presente narrativamente
E e quindi non a caso parlo di Demetra e Persefone è un racconto parlo del rapporto fra Antigone e il suo autore che era un uomo per l'appunto
Che era Sofocle e avuto diciamo un rapporto piuttosto complicato con questa sua e rovina uscita
Io dico suo malgrado in qualche modo dalla sua dalla sua penna
Quindi mi sono interrogata su quali tutta la nostra società ma tutte le società sono fondate sui miti che cosa ci dice il mito
Che cosa costruito il mito il mito ha costruito ad esempio l'obbedienza femminile
E nella storia di Antigone non solo nella trilogia di Sofocle se si legge la trilogia e non si estrapola solo l'ultima che poi fu la prima cioè Antigone ci si rende conto come Sofocle narri
La costruzione dell'obbedienza femminile Lamarra molto molto chiaramente però come dire
Sono pochi gli occhi che hanno visto questa costruzione fatta fatta da Sofocle bisogna in qualche modo arrivare a tre millenni dopo per
Per Cutter capire per capire che cosa c'è anche in quella in quella scrittura e in quell'immaginario e per poter in qualche modo
Uscirne non dico uscirne fuori non so se è possibile uscirne fuori non è possibile celle
Noi siamo frutto dei nostri miti siamo frutto della nostra cultura però quando questa cultura appunto
Ci educa all'oblio di noi stesse lui siamo obbligate interrogarci ed è precisamente quello che ho fatto mi sono interrogata
Giungendo non non giungendo a delle conclusioni perché non è possibile
Non a questo punto almeno giungere a delle conclusioni però
Però come dire offre ho cercato di far vedere
Come cose che ieri erano impossibili oggi se Dio vuole proprio perché le donne si fanno delle domande
Sono possibili ad esempio tu citavi il discorso del pudore
Ora il pudore
Adesso se per fortuna le giovani sono un po'più libere da questa camicia di Nesso del pudore ma le donne della mia generazione sono cresciute
Nella
In questa nell'obbligo cioè se tu eri una donna perbene il pudore era la prima la prima cosa da osservare io appartengo alla generazione che ha buttato alle ortiche il pudore con le minigonne in quella inguinali elevandosi reggiseno
Poi alla mia età rimettendo sennò qua insomma
Allora ma il pudore cosa significa nella scrittura
Non è un caso che io ho raccontato ed eque e questo è punto un altro racconto
Del mio libro la storia di Gaspara Stampa
Chi Maria Bellonci
Ha detto la più grande potere poetessa italiana di tutti i tempi
E che però non solo non è mai stata studiata né a scuola
Mi dà per secoli
Venne come dire venne trattata come uno un'imitatrice di Petrarca
E anche come una donna da studiare per la sua cattiva condotta perché i critici l'unico crede insomma uno dei pochissimi critici che l'ha studiata
Sentite qual era il tenore del suo studio cioè Luis sulla scrittura di Gaspara Stampa diceva questo sì amo
Il mattino offriamo
Hanno come amava il Petrarca o come amava una meretrice
Ecco questa era l'analisi critica di questo signore letterato
Sopra la poesia di Gaspara Stampa che peraltro era tutt'altro che petrarchesca perché raccontava le gioie carnali per i suoi incontri amorosi
E quindi era tutto era il contrario del Petrarca quindi come dire dovrebbe essere una poetessa che entra nel canone letterario con una sua voce prepotente erotica
E tranchant una sonda e invece no l'unico modo in cui entra e con la voce di un signore che nel Novecento mica secoli addietro si chiedeva
Amò ma fin dove amo
Ecco se questa non è una gabbia per l'immaginario se questa non è una gabbia politica io dico una gabbia ammessa
Sulla bocca delle donne che vogliono narrare che vogliono cantare che voi che letti che altro che altro è più non saprei
Non saprei definirla in un altro modo se non una gabbia su cui abbiamo cominciato a farci delle domande
Ecco
Nella nel tuo libro Annalena c'è anche un'attenzione particolare e mi collego proprio a quanto appena detto Maria Rosa
Il proprio
Insisto sono però l'attenzione fra
Questa spinta questa necessità di dirsi
Chiarire non solo a se stessi le cose ma raccontare ciò che si vede documentarsi e documentare il tempo invece la l'assedio l'oltranza della vita quotidiana delle maschere e dei ruoli delle aspettative sociali o familiari soprattutto nei confronti delle donne ma non solo in questo libro molto bello dire eccetera
Era scrive
Resoconto
è un personaggio dice proprio questo io scrivo per sedare la tensione di superficie la tensione tra il mondo di sotto
Il mondo
Ma esso al mondo Toni al mondo della del mondo delle tenebre e il mondo della della necessità di dirsi è il mondo di sopraffatto di
Così a volte meschino solo prosaica
Cucinare parla spezza vestirsi pagare le tasse e andare al lavoro posteggiare l'auto tornare a casa
Ecco questa tensione fra la vita di sopra e la vita di sotto e questa necessità di far affiorare le spinte autentiche e compenetrare conciliabile con un palo con un quotidiano domestico che comunque
Pesante per tutti uomini e donne soprattutto per le donne
E molto presente in questo libro non so se tutte le stime sei consapevole perché
Annalena con la sua scrittura elegante
Mario buttava profonda
Proprio insinuante a volte sembra che cosa solo come dire
Evocarla
Però questa frizione proprio questa questa tensione tra la vita di sotto e la vita di sopra
E quindi la vita il bisogno lo scrittore di
Mettere su carte propri cantate le proprie trame il suo tempo l'assedio che poi sono benna
Espressi da vite sicuramente segnate da questa tragedia da Sylvia Plath che lo scrive nei diari ed è una cosa struggente
Leggere quelle pagine in cui senti proprio questa la difficoltà di conciliare la vita di una donna di una madre di due bambini
E la vita della poetessa tanto che lei a un certo punto non ce l'ha fatta proprio
E lei diceva mi aiuta sentirmi normale fare la torta impastare
Mettere a torta nel forno portare i bambini e poi c'era questa invece questa questa urgenza questa questa spinta verso verso i fantasmi che potevano essere messi su carta ma anche Joan Didion mi hanno espresso questa difficoltà la maternità o meno Marinazzo pedaliera che tu
Citi bene
Perché diceva prima delle mie figlie prima di tutto viene la mia parola viene mia scrittura ecco questa complessità questa difficoltà di mettere in questo momento c'era ieri ma c'è anche oggi e soprattutto Nettuno
Libro Libertà è presente anche e questo mi ha fatto anche piacere ma non è un piacere sadico è un piacere umanitario
Che anche gli uomini soffrono questa sono molti autori scrittori che dicono la stessa cosa il bisogno di stare con i figli e bisogna dimenticarle
Sì è vero mi mi interessava molto proprio questo contrasto fra la vita di sotto e la vita di sopra e a questo proposito è a proposito delle cose che raccontava
Maria Rosa Cutrufelli del della scrittura piuttosto dello scrivere tornato nello scrivere per un uomo mi viene in mente
L'intervista che ho letto in nell'ultima raccolta di saggi di Philip Roth che poi verranno tre tra poco
Pubblicati in Italia per Einaudi certi leprotto che intervista ad Hanau Brian che con tutti conoscerete
E le chiede proprio se è diverso
Se c'è una differenza tra un uomo mini e donne nella scrittura e lei dice che nel nello scrivere nell'atto dello scrivere non c'è nessuna differenza lei e Louis fanno lo stesso identico lavoro la differenza è tra uomini e donne la differenza di certe no Brian è che voi uomini avete uno stuolo di possibili Muse annuncia le
Vera Nabokov fa per dire persone che si prendono cura della vostra arte nel noi abbiamo Leonard Woolf il marito
Di Virginia Woolf allora rotte le diceva allora potresti trovare anche tu Leon Harbour frenetici ma io però non lo voglio Leonardo Wulf però ecco è un un modo diverso di dovere superare gli ostacoli della vita di sopra rispetto alla vita di sotto perché c'è un'attenzione diversa anche alla cura l'accudimento qualcosa proprio di distintivo non sto parlando di di di differenze sociali e però anche gli uomini
Infetti
Sento no questa la cosa che diceva
García Márquez dice tu senti questa storia che ci si muove nella testa la riempie
E a poco a poco sta per esplodere e a quel punto tipi di sedere e scrivere se non rischi di uccidere tua moglie
è e anche questo cioè al c'è un anche naturalmente in un uomo la necessità di divorare la vita di sotto comune di sopra
O comunque di accantonarla e di concentrare assi di chiudersi e di non pensare a niente quindi non pensare ai figli non pensare la macchina l'assicurazione a tutte queste cose
E naturalmente
Tutto questo ha delle conseguenze e gli autori che ho intervistato fanno i conti con queste conseguenze raccontano
Della necessità di una spietatezza che è una spietatezza quindi maschile ma a maggior ragione
è necessaria una spietatezza femminile per superare un maggior numero di ostacoli faccio una domanda maliziosa tra tutti questi autori chi ti è piaciuto di più chi è è stato più vicino più affine alle alto pensiero
è difficile dirlo
Forse cioè a affine al mio pensiero
Non lo non te lo so dire mia interessato commosso
E Omar tuo molto in ma ascoltare Michele Mari
Raccontarmi la del modo in cui è diventato uno scrittore della sua infanzia spaventosa straordinaria delle sue sofferenze
Diciamo è stata forse la cosa l'intervista più forte per me anche perché era la prima volta con l'incontravo e insomma è stato o un un incontro molto molto molto in in particolare interessante
A questo proposito Maria Rosa questo libro
A proposito di tensioni di quindi diretti iscriversi anche un'operazione volontaria ma anche secondo me in parte il volontariato e ciò che lo rende ancora più fascinoso cioè contando Ina vari registri e vari linguaggi quello Statuto pronominale visto il cui felicemente adesso parleremo c'è l'utilizzo anche riforme diverso e dal punto di vista della narrazione quindi lei parla di sé
Racconta come è nata
Come una pentola di sia come ormai cominciata esprimerà manifestarsi bisogna riscrivere prima con pudore tra virgolette quindi a occupandosi qua con la mediazione
Giornalistica della notizia di nati di un registro narrativo appunto di cronaca di denuncia poi approdando narrativa quindi in forma più libera esprimendosi informativi per una volta
Ha consolidato la propria la propria formazione quindi parla chissà quindi rapporto con il Sud o come diventata donna del Sud dopo esserci nata perché si scende anche di essere cittadina del sud poi e quindi la formazione universitaria con Luciano Anceschi anche questa parte nessuna mi ha mi è piaciuta molto quindi come arriva alla scrittura e soprattutto qui c'è una c'è una analisi una valutazione che io sento molto mia cioè
La passione per la scrittura nasce anche per la passione per ritratto come dicono gli americani per la l'aspetto artigianale della scrittura per e l'aspetto proprio del lavoro perché io ho quest'idea della della scrittura proprio mi sento un ebanista della scrittura cioè per me le parole sono veramente costerà lavorare da levigare drappi arrivare da lucidare per averne poi pienezza di senso per per riuscire a esprimere quello che poi veramente diretto le parole so sono veramente scrigni
Che racchiudono responsabilità impegno pronunciamenti pronunciò le parole e quindi questo aspetto proprio di di lavoro artigianale
Sulla sulla parola sulla scrittura
E quindi c'è tutto questo percorso poi c'è discorso del mito di cui già abbiamo detto quindi da dove veniamo
Tutta una il nostro palinsesto il motivo non queste stratificazioni questa terra che è stata gettata sopra nascondere dissimulare
Perché chi di noi quando ha letto Mark Twain nel diario di Adamo ed Eva no ha detto anche bello come sarebbe stato bello se fosse stato così perché l'immagine Mazzanti è stata è a nominare il mondo
Questa è la spiritosa un po'petulante un po'alla Goldoni nonché parla tanto che non si ferma mai che a un certo punto provoca in Adamo un po'di insofferenza ma ci
Basta dopo serpente lasciami in pace trapela che inventa il mondo no che dà un nome alle cose comincia a dire quello come lo chiamiamo riformula proprio tutta la sette immaginativo dando nomi alle cose e lealtà non è stato sarebbe stato Benson ma non è stato così quindi bisogna aver lavorato dice Maria Rosa per costruire a questo e non solo l'immaginario ma anche un assetto verbale nuova per rinominare cose che avevano o nomi
Amputati mutilati devianti ognuna della nonna
E quindi il mito poi c'è questo percorso della appropriazione della scrittura da parte della donna e ci sono anche delle notazioni che ad esempio servito molto molto affini come con cui mi sento in sintonia attento discorso di Berger John Berger è un autore che amo molto e a molte Montoro filosofo artista che ha molto lavorato sullo sguardo sulla potenza dello sguardo
E lo dice fra l'altro a quella antichi bloccata Ratta fra parentesi è bellissimo proprio dedicato alla come come dire al piacere e direi per girare il mondo con lo sguardo fisso operato di cataratta e molto prosaico dirlo ma e quello a un certo punto prova
Il piacere di vedere gli oggetti le cose del mondo con colori che m'aveva mai visto e quindi racconta l'innocenza di riguardare il mondo con con gli occhi di chi scopre la meraviglia del creato e della vita
E tu citi una cosa su comica piacere anche riflettere con voi ce lo sguardo vi dice in realtà le donne in particolare sono state soggette a questa egemonia dello sguardo perché sono abituata a essere vista e quindi essere oggetto di sguardo e in fondo noi aggiungiamo anche educate ad essere protagonista dello squadra essere guardate essere mirate
A a dover essere belle Piacenti aggraziate pudica fascinose
Tutto
Per meritare lo sguardo è chiaro che quando una scrittrice una donna comincia a scrivere deve al contrario guardare lei impadronirsi dello sguardo come un gesto quindi lo sguardo diventa una un atto politico sociale creativo e un gesto ecco e qui che quindi torniamo alla a questa cosa che a me piace molto la notte linguistica della prudenza emotiva
Anna potere dello sguardo fatto proprio
è necessario
No
Adesso non ricordo chi l'ha detto però qualcuno ha detto che si scrive sempre sopra un palinsesto già scritto
Allora io penso che tutti e tutte quelle
Che si accingono a scrivere la prima domanda che dovrebbero porsi è su quale palinsesto sposta rivendo
Qual è il copione che mi offre la storia è un copione degno è un copione indegno cosa posso fare io per cambiare il copione sono queste le domande
A mio parere o che
Almeno a me vengono sono venute spontanee nel momento stesso in cui ho cominciato a scrivere
E il discorso dello sguardo in questo è fondamentale perché appunto rientra nel discorso che facevamo prima insomma
Noni viviamo in una cultura in cui appunto la donna il panorama mentre l'uomo è colui che crea il panorama la donna e appunto l'oggetto ho visto ma questo non è vero solo per gli uomini
è vero per le donne come dice Berge alle donne guardano se stesse essere viste cioè quindi c'è per le donne con un doppio scacco non solo sei oggetto di veduta
E quindi di sei dipinta da un pittore che ti vede
E tu sei lì immobile a farti dipingere ma quando tu guardi tu appunto tutti riguarda guardi
Tris stress al dipinta
Non c'è movimento nel tuo sguardo il tuo sguardo è uno sguardo dipinto è uno sguardo fisso immobile
E il tuo problema è quello di muoverlo questo sguardo e di andare al di là del del dipinto al di là del panorama e di costruire il tuo stesso molto stesso panorama tu parlavi prima
Un discorso a cui tengo molto quello della forma
Della tecnica della scrittura allora
Io ho ho cominciato a studiare ho studiato fatto quasi tutto il mio percorso di studi in quella che era un'atmosfera ancora crociana fortemente crociana
Io però poi ho avuto la fortuna lo racconto
All'università di incontrare un uomo che con questa con la cultura crociana insomma l'aveva un pochino sovvertito che era Luciano Anceschi e Luciano Anceschi e i suoi assistenti devo dire tra cui me
Marina Mizzau ore era insomma
Mi hanno insegnato
A diffidare della vocazione
E invece a
Dare grande che come capire che la forma è sostanza come la sostanza e forma e quindi mi hanno fatto capire in altro modo quello che uno scrittore come EMI in quei diceva molto
Ecco con molta più in maniera molto più diretta nello scrivere per adesso mi pare il novantotto per cento no allora nello scrivere per il due per cento ispirazione
E per il novantotto per cento sudorazione
Cioè fatica ma la fatica non è soltanto quella appunto dell'invenzione proprio la fatica dell'inventare attraverso la forma la parola scritta è un
Come dire
E qualche cosa che ti costringe
A trovare la forma non può iscrivere come tale invece anche quando fai finta di scrivere come parli stai dando una forma
Particolare allora alto ostile alla tua scrittura quindi la tecnica non è come per i crociani un'attività poco nobile
Anche era a questo punto che sostenere la croce al contrario
La sostanza è
La il quel quid indispensabile
Per
Per poter appunto scrivere
Dando forma al tuo al tuo immaginario quindi la tecnica un momento adesso forse siamo giunti a
Insomma ci sono un'infinità di scuole di scrittura corsi di scrittura seminari disco lettura e come dire siamo arrivati all'estremo opposto per cui la tecnica
Diventa quasi come dire il due per cento di Emily quell'ispirazione in qualche modo messa fra parentesi è sparita mentre mentre invece insomma quel due per cento comunque ci vuole ecco e necessario anche quello però è vero che almeno per un donna della mia generazione cresciuta
In con il questo nel nel mito dell'ispirazione della vocazione della
Insomma
Incontrare all'università Kill me metteva in discussione questo assunto è stato insomma è stata anzi proprio una bella fortuna almeno io la considero così
Così e poi ci sono le testimonianze degli altri scrittori e scrittrici in questo il libro di Annalena che proprio circoscrivono e ampliano questo questo orizzonte tra l'impegno del dolore il lavoro artigianale lavoro mentale
C'è spesso questo c'è risuonare Rin tocca spesso proprio questo riferimento al dolore
Al tormento che che bene prima della scrittura e ci sono anche delle cose molto molto divertenti che racconta
Alema creare che sono emersi alla sua ricerca ad esempio una volta Moravia raccontò che
Per amore aveva persino pensato di suicidarsi allora l'amico
Collega richiede suicidati ma come e si sono uscito in mezzo alla strada in mezzo alle macchine non guardavo proprio così in modo che potevo anche essere travolto dalle macchine l'amico gli chiede o quando tutto questo dice di pomeriggio io la mattina scrivo e questo è bellissimo forse la mattina
Pomeriggio la divisione degli spazi e la vita di sotto la e la vita di sopra ora perché abbiamo ancora dieci minuti se voi volete approfittare di il campione e Maria Rosa per una domanda un'osservazione c'è qualcuno col chiedere qualcosa
Nell'attesa perché poi l'attesa non sono mai belle di nessuno
Io credo
Chi pensava anche questo che forse anche questo è un tema è un tema bello di cui
Abbiamo parlato poco si parla poco perché letteratura è anche condivisione al di là del fatto più o meno solipsistica narcisistico legato all'ispirazione all'impegno alle aspirazioni di un autore e al piacere del lettore c'è anche una cosa molto importante che proprio la condivisione grazie ai libri si sta insieme
Grazie libri nascono festival come questo si tirano comunica si creano affinità sintonia si crea dialogo
Diceva Pavese si che è proprio bello diceva capresi io scrivo per il piacere di stare da sola mentre scrivo e stare insieme agli altri quando quando ne parlo
Visto che si è parlato di una differenza volevo chiedere attenga intervistato siano uomini che donne scrittrici e scrittori Stella che cosa arrivino rilevato di cui è stato
Che cosa ha rilevato nella lettera nella differenza tra scrittori e scrittrici
O no rilevato
Una la necessità di una maggiore
Ma
Spietatezza femminile proprio una donna prescrivere deve superare cioè per imporre il fatto che è una scrittrice e che quindi sì de de per passare del tempo scrivere deve superare un numero maggiore di ostacoli proprio concreti e quotidiani di di vita
Della vita di tutti i giorni rispetto a un uomo quasi che il tempo della scrittura non non fosse esattamente il tempo di un vero lavoro ecco questo
Nella scrittura io credo che invece che nella scrittura sì
L'atto dello scrivere non abbia un Jan era l'atto dello scrivere non né maschile né femminile poi c'è la scrittura di quello scrittore e la scrittura di quella scrittrice e spesso quando leggiamo un libro noi ci rendiamo conto se l'ha scritto ad esempio io non non non sappiamo bene Kiss sia Elena Ferrante io leggendo e quindi si è detto anche che però io leggendo i suoi libri sono certa che sia una donna perché sento quel
Un uno sguardo veramente capace di entrare dentro un un animo un cervello il cervello di una donna
Quindi naturalmente c'è ci sono delle sensibilità diverte se ci sono dei sentimenti Diversi ma non credo crisi che ci sia una scrittura femminile e una scrittura maschile
Ci sono altre domande
Domanda questa che ci fa tutti
Terrore nodo andate Baron resistere alla scrittura nove sarà domanda ricorrano le prova tutte le interviste che abbiamo fatto nell'ultimo anno ma qui in
Di esistere scusato se entro cui si abbatteranno Rampelli villa della della dell'aggettivo è proprio quello consensi Consulting venne c'è il lato sinistro di questa domandano
Per Lampedusa dice sono scritture ma le scritture grazie ci sono scritture più emotive sono scritture più algebriche in Sciascia una scrittura illuministica Tanda Diana e Bufalino alla scrittura più barocca quindi dovessimo stabilire De Poli cosa dovremmo dire CIACE prima stile per bufalina femminile
Brancati una scrittura più femminile perché ti emotiva cioè diventiamo veramente nel nel discorso del del sesso degli angeli quindi sono Mariarosa perduto aggiungo io una cosa posso aggiungerla così a piè pari e poi faccio parlare Mariarosa
Una cosa che ci hanno chiesto tantissimo in questi giorni e quindi fate un festival di scrittrice la scrittura femminile attivarsi anche modo prima il primo e ed è buffo perché lo uno degli obiettivi del festival levare di scaffalature scrive di dalle librerie di scrittura femminile no per come se fosse un uomo luogo a parte
Quello però piove l'ho riflettuto parecchio su questa cosa certa zappetta cominciamo totali età
E ho pensato che in parte molto vero quello che dice Annalena cioè esiste
Un contesto diverso fra perlomeno e per le donne e questo a che fare con rapporti di potere a che fare con la società a che fare con la politica a che fare con la vita materiale
E non siamo un punto neanche prossimo a una possibile uguaglianza delle condizioni materiali fra uomini e donne
E quindi la scrittura delle donne probabilmente risente o un di più la seconda di ancora quelle che sono delle condizioni date dalla società
Poi però c'è qualcosa di altro che secondo me sta un po'e non non disciplina però dopo averci tanto pensato che ha a che fare con il corpo che ha che fare con la differenza però a volte anche no
E quindi esiste un elemento un po'di mistero
E scusate non faceva dire secondo me anche la natura e la franchezza usata dovrebbero fare mentre rispondere usata vorrei rispondere io penso che sia un grosso interrogativo
Culturalmente per le donne decisivo
Allora parlare di femminile di maschile è fuorviante
Proprio perché sono delli aggettivi
Che non significano niente perché nel corso dei secoli il loro significato è cambiato e quindi non sappiamo bene a meno che non come dire li usiamo nel modo in cui lo usa anche all'editoria per cui femminile significa sentimentale Rosai emotivo
Mentre maschile significa universale forte magari avventuroso
E allora in questo senso è chiaro che femminile e maschile
In qualche cosa di pretestuoso di obsoleto un qualche cosa dal punto lei librerie come ci sono alcune librerie che ancora espongono e banchetti con scritto letteratura femminile
Che vuol dire nonché sono scritte da donne non ci sono i libri scritti dalle donne ci sono e i libri rosa e libri sentimentali i libri appunto che essi giudicano leggeri e questo è un discorso ed è facile smontare questo discorso
Il discorso che non è facile smontare su cui appunto è cruciale interrogarsi e il fatto che invece AN
Io penso non solo che esista
Una scrittura di donne io penso che esista anche una spira e quindi non solo che esista una scrittura che ha un sesso
Ma anche una scrittura che ha una razza e anche una scrittura che ha una classe cioè
Io penso che chi scrive non è un angelo di Zincar nato si porta dietro il suo mondo si porta dietro le sue costrizioni e le sue liberazioni
E quindi è chiaro
E questi e che questo determina non una differenza come dire una differenza nella fruizione delle cose scritte ma una differenza appunto nella veduta nello sguardo tutt'lo sguardo di una di una donna afroamericana non è lo sguardo di una donna bianca
Lo sguardo
Di un uomo bianco occidentale non è lo sguardo di una donna bianca occidentale cioè la sua e la sua scrittura il dipinto che nel che viene fuori è un dipinto
Però e difficile appunto vederne i segni
E difficile ma io penso che questa difficoltà vada interrogata vada capita se vogliamo dei colonizzare come diceva sempre odori Lord non soltanto la nostra mente ma se vogliamo de colonizzare anche il nostro immaginario se vogliamo del colonizzare
La visione che trasmettiamo del mondo
Quindi
Non esiste maschi
Prego
Una domanda
Intanto bellissimo il suo libro Annalena
A parte il il fatto che mi è piaciuto tantissimo
Mi ha mi come tormentato mia come grattato
Una felicità penso che tutti quelli che scrivono Scianna ferita più o meno Pittin con l'aggravante insomma una filippina no da grazie intanto tenerla
E mi viene da partì proprio la domanda sul corpo nel senso che secondo me c'è tantissimo corposo indietro nelle storie cioè tantissimo corpo sempre penso
Che scrivere lavoro fisico immaginato quando scrivo io tante volte come farmi largo con a volte perfino con un machete in una boscaglia che poi come sono io questa Scandiano
Ma anche mi ricordo quando ero piccola per costringerli a scrivere siccome mi ritenevo tigrato mi lega un braccio dietro la schiena
è così c'era solo cioè e ha come un memento no e su questo braccio legato dietro la schiena con un sistema ingegnosi Massimo e e quindi avevo cioè questo compito oppure scrivano le cose segrete rivolte verso il muro e cose che tutti potevano leggere invece dando le spalle al muro no
Questa cosa il corpo
Poiché un corpo femminile così diverso da un corpo maschile secondo me segna tutta la scrittura e segna la differenza dentro il libro di Annalena dei racconti delle donne e di racconti degli uomini
C'è un altro ingombro del corpo credo che
è difficile ma è il mio corpo che i miei figli devono lasciare in pace quando sto scrivendo centrista devo scrivere no e poi li sento mi sentivo quand'erano piccoli e non li si può parlare non può entrare o non la puoi vedere perché lei sta scrivendo cioè
Vattene via no e questa cosa dello scrivere in un uomo che e ingombro del tuo corpo e di altri corpi che devi tenere alla larga che continua pratica
Per una che scrive no cioè chiudo la porta andati via non tanto il fastidio non mi parlate
Adesso dentro la mia scrittura
Rape Charlie tutto questo peso che quello che sta scrivendo per esempio adesso che e un po'più libero ora io sarò vecchia
Di quello che scrivevo quand'ero più giovane io mi chiedo sempre ma farà male ai miei figli sapere questa veri questa veri un po'di verità di più
Farà male ai miei figli
Grazie
No no no non gli farà male sarà diciamo non lo so però questa cosa del corpo che dice sia è verissima infatti io nell'introduzione a questo libro
Racconto di questo episodio di Alis Murro che lei stessa ricorda ricorda con con rimorso con dolore ricorda che quando aveva intorno ai trenta anni aveva già le sue figlie ed era nel pieno della sua creatività del suo fermento e anche nel pieno degli ostacoli da superare quando i bambini sono piccoli e quindi scriveva quando dopo che le metteva a letto fino all'una di notte poi si alzava alle cinque del mattino per poter scrivere prima che le bambine si svegliasse ero
E lei si ricorda
Di quanto lei scrive scriveva la macchina da scrivere che la bambina di due anni le veniva incontro le andava incontro cara accollando perché voleva la mamma perché tendeva le braccia a sua madre
Lei con una mano scriveva e con l'altra spostava sua figlia
Questa per una madre insomma una cosa forte che Alis Morro ha ricordato molti anni dopo
Dicendo ero una giovane donna spietata e adesso e è ovviamente adesso le sue figlie sono al duri il tre più che adulti e madri a loro volta ne dice adesso la casa è vuota come vorrei avere i bambini che corrono per casa
Quel per questo intendo quando parlo di spietatezza
Non so se conosce le c'è un libro per chiudergli Rosa Montero la pazza di casa che racconta proprio questa questa anima folle che accorpò dentro di sé
Bello finire Novo con questo ricorda Rosa Montero ha fatto un bellissimo libro la partita di casa e la pazza dicasteri dice proprio la cosiddetta ispirazione idea necessità urgenza fatalità bisogno
Incantesimo condanna a scrivere chiamiamolo come a scrivere le dice come una quella pazza che ne abbiamo in casa nascondiamo a volte socialmente fa paura perché non sempre possiamo manifestarle esprimere al volte la reprime con primi soffro chi a volte viene fuori e scrivi
Ognuno di noi più o meno a un pazzo una pazza in casa
è bene che ci sia ebbene non addomesticato metro
Grazie al fine settimana