L'attentato alla Sinagoga di Roma del 9 Novembre 1982. Intervista a Gadiel Gaj Taché

Radio radicale era il nove ottobre del mille novecento ottantadue quando un attentato alla sinagoga
Di Roma condotto da un commando di cinque terroristi di origini palestinesi facenti parte del Consiglio rivoluzionario di Al Futa di al Fatah di Abu Nidal
Ferirono trentasette persone causarono la morte di Stefano Gaj Taché
Di due anni noi abbiamo in me collegamento telefonico il fratello di Stefano Gadiel che ringraziamo per essere sulle nostre frequenze alle ore il canale
è un po'più
Nella preoccupare non ti preoccupare
Allora candele quel giorno quel nove ottobre era un sabato erano le undici e cinquantacinque
Era una giornata particolare per la comunità ebraica perché si celebravano contemporaneamente lo Shabbat il mare il bar mitzvah Bitter alcune decine di adolescenti della comunità
E lo Scimia serenità chiusura della festa di milioni di succo ecco all'interno di quello che se ne c'erano circa trecento persone complessivamente questi cinque terroristi si erano praticamente appostati mimetizzati vestiti diciamo come diciamo in abito scuro in abito elegante all'inizio di via Catalana insomma per chi conosce Roma nella congiuntura che fa angolo tra lungotevere dove c'è la sinagoga e l'inizio appunto e l'entrata del ghetto ovviamente furono avvicinati da una da un vigilantes della comunità ebraiche immediatamente aprirono il fuoco
Possiamo dire che per la gittata di fuoco per la portata di fuoco per la crudeltà di quell'attentato i trentasette feriti quasi diciamo sono un risultato diciamo
Che ha quasi del miracoloso però purtroppo in quel in quel diciamo con testo due per sul tuo fratello all'Avvocatura di quattro anni se non erro
Quindi abbiamo quattro anni
Di quel momento naturalmente di contraddire ricordo praticamente nulla ne ricordo purtroppo tutto il il
Il calvario in ospedale successivo naturalmente questo questo lo ricordo molto bene purtroppo riguardo a quello che potevano pareti puramente volevano fare una strage molto molto più interessante perché era il entrambe le lingue eravamo usciti da poco questi tutti dal tempio quindi la quello che ci ha salvato in quel momento col c'erano proprio le le macchine parcheggiate che ancorché ancora tipo aveva parcheggiato davanti a alla Sinagoga qui molti codici che tabacchi perché ramo coperti dietro le macchine
Però effettivamente
Poteva essere una tra via molto più grave si mio fratello purtroppo non ce l'ha fatta perché età più sfortunato e non è non è riuscito a salvarsi
Ecco diciamo la la storia di Stefano e la storia di un ragazzo di un bambino di un ebreo italiano e questa è una cosa da sottolineare perché fondamentalmente per tanto tempo
Questa strage è stata espulsa dalla memoria collettiva di questa nazione quando in qualche modo quello è stato l'evento il fatto di sangue
Più grande diciamo da dopo la fine delle leggi razziali da dopo la fine della guerra e questo diciamo ha costituito una ferita avverta per i cittadini romani e per la comunità ebraica
Ricordiamo che in quel frangente
Diciamo fu accolto
Con favore l'arrivo dell'allora presidente del consiglio Giovanni Spadolini che insieme a Marco Pannella fu l'unico esponenti vale della politica italiana a non incontrare Yasser Arafat in quei erano immediatamente precedenti alla assassinio di Stefano
Assolutamente ricordiamo ecco vorrei ricordare intrami Pier Giovanni Spadolini che Marco Pannella che furono effettivamente gli unici ad avere una tento di di verità
Arafat allora non era il premio Nobel per la pace che poi è diventato negli anni successivi con la con la fantomatica far pace tra israeliani palestinesi che purtroppo non è stata mai rispettato da parte palestinese
Ma alla parte allora era leader di un'organizzazione terroristica niente di più niente di meno
Quindi e venne accolto un'Italia a Roma da tutte le cariche istituzionali più importanti dal Papa ictus quindi naturalmente il giorno dopo l'attentato
O anche comunque il giorno stesso dell'attentato quando subito dopo l'attentato
L'acqua colto con con grande amicizia Giovanni Spadolini come anche Marco Pannella non non non Ugo così altrettanto calorosa la comunità con tutto il resto della della politica italiana dell'ora perché sicuramente la politica di italiana di allora non ha anch'io forte a alimentato in qualche modo anche il clima di togliere e e antisemitismo che poi ha portato sicuramente a un alla tragedia l'attentato
Ecco il punto antisemitismo e antisionismo che rappresentano due emergenze ancora dire all'interno del potemmo pratico del nostro Paese possiamo dire del mondo intero
La storia di Stefano in qualche modo è la storia di un bambino che rimasto tale diciamo è questo chiaramente ha avuto un impatto forte sull'opinione pubblica dell'epoca però al tempo stesso cioè colui che oggi nel due mila e diciotto
Quelle voci che in qualche modo la Società bravi nelle istituzioni democratiche hanno sempre respinto si stanno facendo sempre più va detto anche con un assioma
Diciamo terribile che quello che asseconda
Non solo gli ebrei e ha diciamo lo stigma Origo
Rispetto a una diciamo a all'economia mondiale al potere internazionale diciamo ricordiamo che l'asse cantilena per chi se lo fosse scordato che veniva utilizzata in Germania durante il nazismo in Italia a livello polizia Ali ma viene assimilata chiaramente diciamo l'esistenza dello Stato di Israele come se fosse la stessa causa diciamo di persecuzione ai danni dei palestinesi ecco questo chiaramente diciamo l'atteggiamento che persiste all'interno
Diciamo anche della società culturale italiana europea e generale e questo forse il moto e la motivazione più ampio per continuare a coltivare la memoria di Stefano
Ma inutilmente veramente l'antisionismo è il nuovo antisemitismo Brooke vogliamo chiamarlo nuovo realtà non è cambiato molto perché lo stereotipo
L'ebreo stereotipato e quant'altro irte da da da secoli però il fatto onde dietro una una critica politica che in realtà non è critica politica ma esso soltanto antisionismo che significa a significa soltanto antisemitismo niente di più e niente di meno
Questo sicuramente è la matrice di tutti i gli attentati che ancora oggi imperversano in tutta in tutta Europa che ci dedichiamo a tutto quello che è successo a Parigi
Negli ultimi anni quello che sta succedendo in tutta Europa da diverso tempo ormai
Certo ecco Gadiel in me conclusione io vorrei ricordare due passaggi che sono simbolici ma neanche tanto il primo risale al sette ottobre del due mila e sette in cui il sindaco di Roma dell'epoca Walter Veltroni no
Intestò il piazzale luogo dell'attentato ma più che luogo dell'attentato luogo importantissimo per la comunità ebraica e per la città di Roma tutta perché l'ingresso di fatto laterale alla alla al tempio al Tempio di Roma e il secondo diciamo più fresco nella nostra memoria perché risale al tre febbraio del due mila e quindici quando durante il messaggio al Parlamento che fu immediatamente successivo al giuramento e correzione
A Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a ricco ha ricordato la figura di Stefano e l'attentato con queste parole che ci fa piacere
Ricordare l'Italia ha pagato più volte in un passato non troppo lontano
Il prezzo dell'odio e dell'intolleranza voglio ricordare un solo nome Stefano Taché è rimasto ucciso nel vile attacco terroristico alla sinagoga di Roma nell'ottobre del mille novecento ottantadue aveva solo due anni era un nostro bambino un bambino italiano
è con queste parole per voi per te
Per la tua famiglia per la comunità quanto sono stati importanti in quelle febbraio del due mila e quindici
Sono state parole fondamentali importantissime prima di tutto perché ti dico la verità io per tanti anni ho pensato
Occhi ho avuto una percezione avevo una tentazione che questo che dicono di questo tentano cos'è un ricordo prettamente ebraico come se fosse un lutto soltanto dell'anno dalla Comunità ebraica di Roma in realtà sappiamo benissimo che non lo è anzi è un perché il tema non era un bambino italiano prima di tutto di religione ebraica così morto al centro del centro d'Italia cioè esigenza di Roma quindi era l'emblema in un dei bidelli nel dell'italiano ed è morto da italiano
Per cui il fatto che per tanti troppi anni non fosse stato in qualche modo in qualche modo va ricordato Stefano come un bambino italiano ma soltanto come un bambino ebreo questo
Sicuramente mi aveva mi faceva male ogni anno
E sentire parlare in questo modo nel primo nel nel suo primo discorso da da presidente
Un un presidente della repubblica parlare di di di Stefano come un bambino italiano sicura finalmente riaperto il cuore e e e sono felice di questo perché effettivamente la cittadinanza italiana pr et à conto porte chi ha risvegliata
In qualche modo Ittierre dà conto che un bambino italiano adatta ad uccidere è stata offerta all'italiana dall'offerta ma una comunità ebraica etnie romana
Bene allora grazie che Adele per questa nostra conversazione però siamo tue parole insomma era radio radicale c'è sempre in affianco insomma
Della comunità ebraica soprattutto lavoriamo della ringrazio della della della memoria di questa città e di questo Paese
Certamente gran crede ancora grazie a te grazie grazie regalità sì