Tra gli argomenti discussi: Donna, Letteratura, Libro, Malattia, Medici.
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scrittrice e traduttrice
Radio radicale ben tornati dopo un tormento delle parole e le cose siamo in compagnia di Gaia Scienza rally benvenuta radio radicale grazie buonasera
Allora Gaia la questa conversazione resterà sul tuo ultimo libro edito da Marsilio la nuda verità noi abbiamo su radio radicale la trasmissione che si chiama la nuda verità che si occupa di disabilità accorpò sesso e via dicendo e quindi diciamo che
è un titolo anche noto alla storia del partito radicale perché ci fu un'iniziativa nel mille novecentottantacinque al
Teatro Flaiano in cui i deputati del partito radicale si spogliare no contro la partitocrazia censura la nuda verità vedi quindi diciamo e proprio una cosa che
Capita acceso lo dico io che sta dicendo allora la protagonista di questo romanzo
Donatella montiani che è un medico un oncologo un oncologo potremmo dire dalla vita diciamo che scorre su dubbi su due binari da un lato la professione da un lato l'intimità
Allora inizia un po'a raccontarla Donatella che è una personalità molto interessante che ci guida tra le pagine di questo libro
Beh si
Ha una doppia vita ma non sa di averla fintanto che poi non non conosce Stefano che
Uno dei vertici di questo triangolo un po'strano
In realtà lei pensa di avere un'unica vita che è quella delle malattie dei suoi pazienti in realtà nemmeno dei pazienti ma solo delle malattie per lei insistono le malattie disincaglio nati dei corpi perché i corpi
Per lei sono qualcosa di spaventoso il suo stesso corpo spaventoso e si fa la doccia senza toccarsi
Cioè lei blues mette sotto le coperte sperando che il suo corpo non tocchi e coperte con le gambe ben distanziate l'una dall'altra cercando di sembrare il più incorporea possibile a se stessa quindi questo doppio binario su cui scorre la sua vita è un doppio binario che lei scoprirà con con l'andar del Leni vicende ed è una dottoressa totalmente affettiva
Ecco l'affettività e diciamo il distacco con la propria intimità è resa a in modo narrativamente ineccepibile in questo libro perché diciamo si crea proprio quel senso di straniamento di distanza tra elettore la protagonista un certo punto si sente proprio la a distanza che intercorre tra questa dimensione e la vita di tutti i giorni che quasi appare impossibile che una donna un medico che appunto a dovrebbe avere a che fare con i corpi con la storia delle persone abbia una repulsione
Così grande e soprattutto perché in verità è anche un bravo medico quindi diciamo non è che ha repulsione del suo lavoro o delle corpo degli altri a repulsione esclusivamente o quasi del suo allora
C'è una diciamo un effetto di straniamento sia sotto questo punto di vista ma soprattutto sul livello empatico è un libro in cui stranamente la protagonista è un'eroina al contrario di sodio le rovine dei libri sono sempre empatica e coinvolgenti qui c'è un altro e fare allora come sarà anche scriveva e raccontarla Donatella
è stato allora potrei rispondere come
Forse ci si aspetterebbe da me e quindi potrei risponderti che è stato difficilissimo
Invece no è stato molto semplice perché l'incontro con un medico di questo muro tipo mi ha reso molto più facile tratteggiare una personalità così strana come dici giustamente tu
E che invece sei i latini dicevano humanum summa Manin umano a me Aliano punto
Invece no anche questo fa parte della essere umano anche questo fa parte
Dell'umanità dei medici fortunatamente in misura molto molto esigua
Ma esistono anche di medici soprattutto in questo in quella fase della vita che è la fase terminale che non hanno assolutamente empatia e che non provano nemmeno quel minimo di calore umano come dire l'il minimo indispensabile il minimo sindacale che si dovrebbe provare
Io credo che Donatella Modigliani abbia il terrore non tanto dei corpi quanto della finitezza dei corpi cioè del fatto che
Il corpo finisce
Ed ha dei confini che non sono soltanto quelli fisici ma sono anche quelli temporali e quello con cui lei non riesce proprio a fare i conti è
La fine di un corpo sia appunto come confine nello spazio sia proprio come confine nel tempo e per questo preferisce curare le malattie e non le persone
Ecco c'è un
Romanzo di David Grossman è che s'intitola Col corpo capisco anche Inge che ha dei che ha delle sfumature simili soprattutto perché ad un certo punto
In questo in questo libro appunto appare Stefano che mi diventa in qualche modo una sorta di Liberatore una sorta di di sì sì solarium Asia una catarsi ma esatto però diciamo assistiamo
A a una memoria che che nel sottofondo a una terza persona che non si vede
Allora qui c'è Hill è grande gioco dell'amore apparente dell'amore alle volte anche trasparente che arriva a voi ad influenzare le scelte e gli animi quindi poi capiremo ovviamente non scriviamo tutto e che entrano
La massiccia Charles voi le orfane scena tutti finale esaurito esatto però prima di questo colpo di scena è molto interessante anche comprendere come
Ad un certo punto Donatella e Stefano creino un'intimità che non è un'intimità come come posso dirti
Diciamo retorica diciamo c'è anche un un'intimità che va anche oltre nel senso e come Sedona dell'ad un certo punto volesse riprendersi tutto con gli arretrati è proprio così è proprio così sì sì apriamo così ai ha interpretato molto bene
Diciamo che Donatella un certo punto
Scopre di avere un corpo quando scopre di avere un corpo si rende conto che forse invece quel corpo non è sì ok come è un corpo finito però è un corpo che può capire comprendere cose che attraverso la mente non si comprendono lei che è sempre stata
Tutta testa infatti Stefano la la la ribattezza tema che la dea guerriera della saggezza della Sapienza nata dalla testa di Zaia usa già con la corazza l'elmetto e lancia
Sì lei l'impressione e in effetti in realtà quello che veramente è che lei voglia riprendersi tutto con gli arretrati solo che come spesso capita a queste persone
Succede al momento sbagliato con la persona sbagliata e a quel punto non è più possibile tornare indietro cioè c'è proprio tutto una serie di
Di eventi che
Prescindono dalla sua razionalità e anche dalla sua volontà a un certo punto lei si ritrova
Intrappolata nelle maglie di qualcosa che è più grande di lei e lei nemmeno lo sanno se ne rende conto a quel punto proprio la testa viene completamente esclusa è soltanto una questione di corpo e col corpo lei capisce ma non sa giocare perché non è abituata
Ecco il tratto saliente Distefano diciamo è sempre
Quello un po'dei liberatori referenze sono trovato quello coniato questa definizione insomma
è un incontro che ovviamente significa tanto a livello emotivo a livello fisico però ad un certo punto si sottende un po'una caratteristica che è il poco coraggio una vigliaccheria di questo personaggio
Allora la descrizione dell'universo maschile anche qui è molto interessante perché ovviamente
C'è un femminile che come abbiamo detto capovolto avere diciamo e antiretorica non è che brillino per saggio nemmeno le le donne usato libero accusato proprio volevo evitare la la
Come dire la sconta Texa di un libro che dipinge se le donne come Heroine
E i gli uomini come dei gli atti non è così perché nella vita di tutti i giorni non così ci sono donne coraggiose ci sono uomini coraggiosi e viceversa
E forse è proprio questo il senso ultimo della verità perché poi la verità e anche un concetto abbastanza
Strano da decodificare no esistono tante verità forse non esiste solamente una però quell'aggettivo davanti quando la verità è nuda in qualche modo
Diventa una sorta di compartecipazione alla mediocrità ecco farsi assolutamente nel momento in cui la verità si scopre poi
Non devi fare altro che prenderne atto almeno questo io credo
E e per tornare un attimo quello che dicevi tu prima dell'antiretorica decide personaggi
Sono molto contenta che tu l'abbia sottolineato perché è stata esattamente la mia la la luce che mi ha guidato nello scrivere questo libro rovesciare un poi i luoghi comuni non volevo creare dei personaggi che potessero essere riportati a degli stereotipi anche un po'usurati
Ci sono delle donne che sfuggono ci sono degli uomini che fuggono
Quello che ho voluto sottolineare è che c'è un motivo ogni volta che questo avviene che poi sia un motivo lecito o
Poco solido
Va bene questo spetta alla valutazione dei lettori e degli attori di questi eventi
Ma ci sono tutto tutti noi conteniamo delle sfaccettature negative non c'è mai nessuno di noi che è assolutamente buono assolutamente negativo chiunque Dinoi in una fase della vita si è trovato a essere Donatella montiani o Stefano bar bello Francesca Berardi Balestrieri
Non è possibile dirci assolutamente positivi o assolutamente negativi ecco era interessante anche perché all'inizio quando si inizia a leggere questo libro si ha l'impressione appunto di essere
Accompagnati in una storia più che complessa in una storia sfaccettata cioè in realtà poi appunto come dicevi tu
Come diceva anche Longanesi alla fine siamo tutti un po'San Francesco
è un po'il bandito Del Monte insomma siamo tutti e due sfuggiamo sfumati in questo modo
Però l'idea è quella che comunque alla fine il tuo intento era quella di era quello di raccontare una storia d'amore dove fondamentalmente le componenti che di solito dalla letteratura sono espulse sono annullate ovvero la repulsione la mediocrità l'odio anche diventa in qualche modo degli attori principali che poi è anche questo un po'il gioco secondo me a livello narrativo dovessi di in cui si regge il libro e soprattutto c'è una fisicità della scrittura una fisicità delle pagine delle parole che ovviamente è molto ben fatta se un erotismo che non è buttato lì è un erotismo veramente funzionale a raccontare la storia ecco e su questo diciamo diciamo tutti questi materiali di scarto possiamo dire che tu come se avessi fatto il libro prendendo le pagine scartate dalla letteratura
Mainstream ci verrebbe da dire ecco così gli emessi un po'a regime e son diventati una storia da morì a tutto tondo perché poi campo l'amore come la verità difficile trovarne diciamo futura versione oggettiva
Si è tra l'altro diciamo che è è molto difficile scindere anche l'amore dal potere se c'era anzi no
E infatti in questo caso per me questa
A allora questa è una storia di potere cioè è la storia
Della declinazione che prende il potere nell'amore perché c'è non ci dovrebbe essere
Però c'è sempre chi agisce un po'di più l'amore in una in una coppia che agisce un po'di più il potere in una storia di coppia
E per come la vedo io in realtà l'amore viene usato come grimaldello per esercitare un potere sull'altro quindi anche questo per tornare al tuo discorso forse è un materiale di scarto che io ho reso tramite questa storia che io ho portato in primo piano tramite questa storia mi piace moltissimo la definizione che dato del mio libro idi come ho cercato di rimettere insieme dei pezzi che in genere
Non vengono considerati nelle storie d'amore ma che ci sono ci sono perché sono sono la vita quotidiana sono le incomprensioni sono le incompatibilità di fondo che poi alla fine vengono alla luce
Ecco è anche una storia di negazioni in qualche modo perché c'è questo capitolo otto che si intitola sulla sua pelle che racconta diciamo un momento dopo
Dopo l'amore dice Donà dalle nel suo letto con gli occhi sbarrati al buio assente quel profumo del bagno schiuma di Stefano sotto il piumino sopra la pelle dopo è stata tutta una serie di no non l'ha fatta dormire con lui non l'ha fatta
Non l'ha guardata di vestirsi non le ha rivolto la parola se non sulla porta mentre salutava la salutava dicendo le appresto Athena sfiorando le labbra con un bacio nulla riaccompagnata a casa
Una dell'Atm stretto sciupare una mano nell'altra una sigaretta accesa il Polo il posacenere accanto al fianco sinistro ecco diciamo in queste poche righe fondamentalmente c'è anche in qualche modo un ritratto della disillusione possiamo dire che è un'altra costante
O all'interno di questo libro perché ci sono la costante della cosiddetta mala umanità che è diciamo il focus su sul quale sì ai diciamo si accende la luce sul sul mondo dell'ospedalizzazione della sanità e c'è anche diciamo questa rincorsa a superare indenni le illusioni in fin dei conti questa è di fatto diciamo forse anche l'illusione o la disillusione che capita
Maggiormente all'interno di una storia d'amore no nel senso la paura di essere trattati come un oggetto lavora di essere abbandonati dopo diciamo aver soddisfatto un piacere un bisogno fisico
Allora in questo diciamo c'è anche il ritratto possiamo dire
Chiaroscurale di di una di una generazione intera perché poi queste sono tutte problematiche diciamo che nella letteratura troviamo un po'negli anni Sessanta negli anni settanta poi dagli anni ottanta in poi
Sì c'era una grande censura fondamentalmente su questi temi
E quindi di fatto poi il lettore si sente diciamo ad un certo punto ha anormale Luís quando legge perché dice Mazza questi stanno tutti bene su tutti perfetti magari sono io il problema
Sì sì sono non so cioè hai detto tutto lo hai detto benissimo soprattutto mi ha colpito una frase che detto come uscire indenni dalle disillusioni
Ecco probabilmente questo libro racconta esattamente questo
Come sopravvivere ai dolori come sopravvivere alle delusioni come prendere atto di una nuda verità che non si vorrebbe di cui non si vorrebbe prendere atto ma che c'è e quindi cioè non se ne può fare a meno chi diventiamo noi dopo aver preso atto di tutto quello che c'è stato prima che ovviamente
E in questo caso non è stato piacevole non è stato felice però
E parte dell'amore ed è parte del potere rendersi conto che c'è un rovescio negativo cosa diventiamo noi dopo tutto questo riusciamo a mantenerci interi ci spezziamo in due come li mettiamo insieme i pezzi
E questo diciamo solo degli interrogativi che si trovano c'è un altro col concetto interessante che il tradimento perché Donatella in qualche modo è ossessionata dal tradimento di diciamo di di di di Stefano per
E ma soprattutto c'è forse diciamo lei ossessionata però tu che sei l'artefice di questo libro fondamentalmente hai dato al tradimento anche una veste forse etimologie in qualche modo Stefano con i suoi tradimenti la tra i cento Enzo la Porta da un'altra parte fondamentalmente ma assolutamente sì
Io essendo anche una traduttrice so benissimo che tradurre talvolta significa tradire che non significa
Perdere di fedeltà nei confronti di un testo significa essere costretti a fare certe delle scelte in realtà
E nel caso di Stefano è proprio questo
Donatella non lo sa ma Stefano Rolla tradisce veramente sì ma non perché vada con un'altra donna
La tradisce perché lui ha fatto un'altra scelta ha fatto una scelta di campo lei non può sapere qual è ma di sicuro non è quella di andare insieme a un'altra donna quale che sia questa donna benché all'UIC piaccia
Farglielo credere e ha molti motivi per farglielo credere
Cioè lui vuole che lei vada fuori di testa
Ecco
C'è un un'altra caratteristica della tua scrittura che ovviamente i nostri ascoltatori se diciamo avranno il piacere di leggere questo libro troveranno ovvero anche qui c'è una fisicità che abbiamo accennato all'inizio che non è mai io diciamo ho detto non è mai buttata lì ma non è mai un riempitivo
Allora
Diciamo c'è una scrittura che diventa quasi materiche ad un certo punto ma non solamente per le scene di di sesso per le scene che troviamo insomma di intimità ma anche barra diciamo banalmente anche per scene quotidiane insomma è un libro che odora molto di quotidianità nei e e mi piacerebbe che ci racconta sì anche come descritto in quanto tempo è scritto quanto è stato doloroso per teschi ridarlo perché secondo me è un libro anche abbastanza diciamo duro insomma da da buttare giù insomma
E quanto in quanto tempo lo scritto l'ho scritto in un tempo relativamente breve no forse non è nemmeno troppo relativo il tempo creazione lo scritto in pochissimo tempo
Se vuoi che te lo quantifichi non credo di averlo scritto in più di due mesi questo libro ecco
Che sia doloroso Omero o stanno dicendo in tanti nel senso che si percepisce molto il dolore in questo libro che si percepisce molto come dire una summa la la Suma di un dolore che evidentemente
Gli ha dato origine
Doloroso scriverlo non lo so no forse no non è stato doloroso credo che sia stato che credo di averlo scritto perché sentivo di doverlo fare perché era giusto farlo per me in quel momento forse se proprio dovessi scegliere un aggettivo direi che è stato liberatorio
Mi sono chiesta molto spesso dopo averlo scritto perché l'ho scritto perché lo scritto così e soprattutto perché i personaggi erano tutti estremamente almeno fino a un certo punto a mio avviso ripugnanti affettivi
Però poi mi sono risposta che doveva essere così è e basta e ad una rilettura prova quando l'ho ripreso in mano e ho curato di più linguaggio soprattutto il registro di alcuni personaggi in particolare quello di di Donatella Modigliani poi invece mi sono detta che in realtà per me non era nel ripugnante né affettivo nessuno dei personaggi perché in ciascuno di loro come come ho accennato prima
Potevo riconoscere una sfumatura di me stessa siamo un po'tutti umani e non siamo proprio stinchi di santo insomma nessuno di noi non assassini si spera ma nemmeno stinchi di santo
Ecco c'è una sottile venatura in in tutti quanti i personaggi cioè sembra che come un po'in una tragedia greca ognuno agisca insomma per non solo difendersi ma al tempo stesso per vendicarsi di qualcosa allora diciamo sono tanti i personaggi che cercano di vendicarsi l'un con l'altro sempre c'è una sorta di di circa dodici però
Sì sì sì sì vero infatti a ecco oltre a essere un romanzo sul potere una storia sul potere eccetera su come si sopravvive alle disillusioni
Questa è una mia costante io lo so non me ne sono resa conto ha ragionato con me stesso riflettuto io
Molto spesso quando scrivo Scrivo per vendicarmi di qualcosa scrivo perché il mio movente
Era in netta
Quindi immagino che si sappia che si sa chiaro che si sappia perché per perché non fai tanto chiunque viale di appalto tolto rivolto ai in qualche modo trasfigurato tornerà al tra le righe di quello che scrivo
Sì è vero che è un romanzo sulla vendetta ed è vero quando tu accenni a alle tragedie greche non si possono prescindere dal fatto di citare
Il quadro che è stato un po'la la linea guida
Che la la la Terna di di Clint anzi anzi in realtà la nuda Veritas che tenuta in mano dalla tela di Klimt morente a sua solo alta un'altra opera di Clint
Tutti cercano di vendicarsi di qualcuno è vero non parlo della vendetta principale perché altrimenti aveva Tosi crolla tutto l'impianto sul quale abbiamo costruito questa
Meravigliosa intervista di cui ti ringrazio perché colto davvero dei no di
Fondamentali però sì Francesca tenta di vendicarsi di una vita che secondo lei non non le spetta e non le appartiene
Donatella tenta di vendicarsi di tutte le persone che ha avuto accanto fin da quando era ragazzina che non l'hanno considerata abbastanza i medici che circondano Donatella mondiali in ospedale
Tentano di vendicarsi del suo egoismo e della sua come dire strafottenza sì è vero hai ragione
è proprio così c'è una vendetta che guida tutti personaggi che li lega in realtà
Bene allora siamo in conclusione
Ringraziamo guidasse in regia e ringraziamo Gaia sincere lì per essere stata con noi grazie a Venere grazie che la nuda verità edito da Marsilio grazie anche a voi che ci avete ascoltato e seguito fino a questo momento
E rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di radio radicale
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