Dei diritti e delle pene - Conversazione con Elisabetta Zamparutti

Bentrovati a dei diritti e delle tenebre trovata Elisabetta Zamparotti Bongiorno Giovanna è un saluto agli ascoltatori
Elisabetta Zamparutti e componente per conto dell'Italia del Comitato europeo per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa della Presidenza della Partito radicale transnazionale tra spartito da Testori era di ne sono tocchi Caino come sempre partiamo dalle novità dal CPT
Sì perché c'è stata di recente una visita del Comitato europeo per la prevenzione della tortura nella Repubblica Ceca
è la sesta visita periodica che viene compiuta avuto ad oggetto la valutazione dei progressi compiuti in termini di a attuazione delle raccomandazioni precedentemente fatte dal Comitato europeo
Per la prevenzione della tortura e ha avuto o altro oggetto in particolare le condizioni in cui ci sono detenute le persone nelle stazioni di polizia e e e le garanzie su cui possono contare durante questo
Periodo
E poi sono state anche visitate i tre carceri tra istituti penitenziari in particolare nella carceri di Praga vi sono state delle interviste con chi è stato di recente incarcerato
E la visita però oltre diciamo gli istituti penitenziari ha ha prestato attenzione anch'che a a un ospedale psichiatrico e a a una casa di cura
Questa settimana in Italia ci sono stati degli sviluppi per quanto riguarda i processi sul caso di Stefano Cucchi e il caso di Stefano Cucchi che ha visto il coinvolgimento che prima era stato dalle precedenti sentenze
Escluso il coinvolgimento dei carabinieri che lo hanno arrestato e quindi questo grazie alle dichiarazioni rese da uno dei tre dei tre carabinieri su questa vicenda il comitato Sir Espresso
Guarda Giovanna in occasione di un rapporto integrativo su una visita ad hoc cosa fatta in Italia nel due mille dieci
Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura che aveva esaminato la vicenda della documentazione relativa al caso di Stefano Cucchi e raggiunto a a una conclusione preliminare molto simile se non identica a quello che ora si sta delineando nel corso di questo processo
Perché aveva detto il CPT che nell'indagine che si era conclusa nell'aprile due mila e dieci
La procura aveva prestato più attenzione alla responsabilità
Del personale penitenziario presso la corte di Roma e e e a quello medico dell'ospedale Sandro Pertini e escludendo qual sia si coinvolgimento questo al termine dell'indagine dei carabinieri nel maltrattamento
Di di Stefano Cucchi però dice anche il rapporto questo rapporto del due mila dieci alcuni elementi del fascicolo giudiziario
Indicano una possibile coinvolgimento dei carabinieri in particolare la versione fornita dai carabinieri delle condizioni fisiche
E di di Stefano Cucchi nello specifico per quanto riguarda la sua capacità di movimento e proprio a fronte di questa che valutazione il Comitato europeo per la prevenzione
Della tortura con quel rapporto del due mila dieci chiedeva al governo italiano di essere informato sulle ragioni per cui nel corso delle indagini si era lasciata cadere l'ipotesi che il maltrattamento potesse
Esseri stato inflitto prima che il detenuto
Arrivasse
Il tribunale è questo purtroppo ci porta a pensare che l'Italia non non è che è troppo collabori in maniera piena anche perché va detto che a questa richiesta di ulteriori informazioni
I governi che si sono succeduti perché parliamo di una richiesta avanzata nel due mila dieci
Non hanno dato alcuna risposta
Allora ci spostiamo sulla corte europea poi dopo avremmo tra l'altro ritiene o no un ospite che non non spendiamo adesso perché tra qualche minuto sarà collegato con noi le novità
C'è stata nell'ultima settimana una sentenza della Corte europea che ha riguardato la a Romania in un caso che riguarda due operazioni di polizia
In una comunità Roma quella di fatta Rutter e e
In per
Che c'erano delle persone sospettate di furto
Ora a la condanna della corte europea nei confronti della Romania riguardato un eccessivo e ingiustificato uso della forza durante questa operazione del di polizia nei confronti di due persone
Lingurar e e e la cactus e secondo la Corte il comportamento della polizia
Consistito in atti dentali era volto a incutere timore
E ha o umiliare queste queste persone la corte ha anche constatato che nelle indagini sul comportamento della a polizia a
Condotte dalle autorità rumene e non sia eh adeguatamente o sufficientemente
Approfondita il movente razzista nella nel condurre con queste modalità questa questa operazione queste sono le ragioni
Per cui c'è stata questa pronunce della Corte europea nei confronti della Romania
E siamo collegati con un ospite che veramente siamo contentissimi di avere cui ha dei diritti e delle pene che è il presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo il presidente Guido Raimondi Presidente buongiorno buongiorno
Grazie grazie per per aver accettato il nostro invito senta la domanda che volevamo farlo era questa dove sono state introdotte dal protocollo sedici del due mila e sedici dei meccanismi di cooperazione tra la corte e le altre giurisdizioni nazionali ci può spiegare
In maniera ovviamente si i sedili Mariarosaria Grazie grazie a voi per l'interesse che avete per la Corte europea dei diritti dell'uomo
Il protocollo sedici una novità importante come lei probabilmente sa questa questo protocollo entrato in vigore molto di recente cioè il primo agosto di quest'anno
E per il momento solo tra dieci Paesi le lei sa che l'italiano non c'è tra i dieci Paesi che hanno ratificato questo protocollo fa questo protocollo si inserisce diciamo così in un contesto più ampio
E che è quello della sempre maggiore collaborazione che la Corte di Strasburgo ricerca
Presso i suoi partner nazionali
Certo e per i più ci si rende conto che il primo giudice il giudice più importante nella tutela dei diritti dell'uomo non è la corte di Strasburgo ma sono i giudici nazionali e ovviamente
Tra i giudici nazionali per noi assumono una particolare importanza le corti supreme le Corti costituzionali perché normalmente e con le loro decisioni che la corte di Strasburgo si si confronta
Quindi indipendentemente dal protocollo da diversi anni la Corte di Strasburgo sta cercando di migliorare il suo rapporto con le corti nazionali soprattutto corti su quel superiori quindi corti supreme corti costituzionali
E quindi a incrementando le occasioni di incontro
Cercando di migliorare il dialogo nella giurisprudenza
E in questo contesto anche costituito una Rete europea
Delle giurisdizioni superiori che è un progetto diciamo così modesto se vuole dal punto di vista economico non richiede grandi investimenti è semplicemente una piattaforma digitale
Per scambiare informazioni sulle giurisprudente rispettive ma ha un alto valore simbolico cioè significa che la Corte di Strasburgo da una parte le corti
Nazionali dall'altra lavorano con la stessa missione che è quella di proteggere efficacemente i diritti umani quindi il protocollo sedici che appunto entrato in vigore da poco
Provvede per così dire istituzionalizzare questa questa cooperazione creando un meccanismo giuridico
Questo meccanismo assomiglia un po'a quello che come tutti conoscono che quello del rinvio pregiudiziale che esiste nell'ambito dell'Unione europea li sapete i giudici nazionali
Possono e devono se sono di ultima istanza rivolgersi alla Corte di Lussemburgo la Corte di giustizia dell'Unione Europea
Per interpretare il diritto dell'Unione
Ecco il meccanismo del protocollo ferisce un po'diverso nel senso che innanzitutto è riservato alle Corti superiori quindi alle corti supreme corti costituzionali
E e poi non è vincolante nel senso che da una parte le corti
Nazionali non sono tenuti a chiedere il parere della Corte sull'interpretazione della convenzione
E
D'altra parte il parere della Corte una volta elaborato e adottato non è vincolante per la giurisdizione che l'ha chiesto quindi questo queste sono le grandi differenze rispetto al sistema dell'Unione Europea ma detto questo certo i due meccanismi si assomigliano e tendono alla cooperazione tra il livello europeo a livello nazionale
Le posso chiedere quali sono i Paesi che hanno già ratificato
Sì certo sono sono dieci come le dicevo c'è l'Albania c'è l'Armenia c'è l'Estonia c'è la Finlandia la Francia la Georgia la Lituania
San Marino e la Slovenia
Ma anche la l'Ucraina ecco
Quindi è è un meccanismo per rafforzare una corretta applicazione della Convenzione europea
Sul sul piano interno che avvicina vicino alla protezione a chi ne ha bisogno c'era vicino alla protezione della conversione al
All'arrivo al futuro di corretto al potenziale ricorrente ante si spera che con questo meccanismo è lui il ricorrente potenziale non sarà proprio ricorrente perché troverà soddisfazione a livello nazionale
Certo è una migliore integrazione sul piano interno proprio del della convenzione credo grossa anche contribuire a ridurre il la molle di di di ricorso che ogni anno si riversa proprio sulla sulla loro
Lei tocca un punto molto importante perché questo è un problema serio per la corte attualmente abbiamo circa sessanta mila ricorsi pendenti
Che già un miglioramento notevole rispetto alla situazione di qualche anno fa addirittura eravamo arrivati qualche anno fa ad averne centosessanta mila
Ora insomma abbiamo molto migliorabile la situazione è molto migliorata ma sessanta mila ricorsi rimangono comunque troppi
Per questo la corte invece investe molto adesso nel rapporto con le corti nazionali proprio per cercare di e creare le condizioni per una migliore applicazione della convenzione a livello interno
Anche perché pensando all'Italia c'è anche
Il a persistente problema poi della mancata attuazione sul piano interno di quelle che sono state le le pronunce della corte europea pensiamo alla durata dei processi pensiamo anche alle al problema del sovraffollamento
Si torna a a manifestarsi e quindi
Non so se questo protocollo che vogliamo stiamo parlando di diritti questioni diverse insomma che hanno ognuna la sua la sua storia ecco per quanto riguarda la luna eccessiva lunghezza del processo effettivamente
Il problema esiste ancora ed è visibile ancora qui a Strasburgo nonostante molti anni di funzionamento della famosa legge Pinto che come lei sa ha sempre dovuto risolvere il problema a livello interno e ma prima ancora poi di pensare a dare soddisfazione a chi ha subito ho diciamo così il danno di un processo troppo lungo bisognerebbe pensare certo a far funzionare meglio il sistema giudiziario e quindi evitare proprio che ci siano ritardi non compatibili con con con la convenzione lì la strada è lunga certamente
Non si può dire che ci sia una ostilità del governo delle autorità italiane insomma detto Rita italiano sempre dimostrato
Grande buona volontà insomma nell'affrontare questo questo questo problema era naturalmente la conosciamo tutti
Le insomma un po'le ragioni del del se il problema è che un problema antico è che folle ma che
Chissà forse Attilio rideva permanente sei addirittura prima della seconda guerra mondiale c'era già il problema dell'eccessiva lunghezza
Del del processo in in Italia quindi questo effettivamente è un punto punto dolente
Io spero che che insomma tutti lavoriamo per una per una soluzione
Lecco evocato il problema del sovraffollamento carcerario
Ecco lì come l'età c'è stata una sentenza pilota molto nota in Italia la Torregiani nel due mila tredici una sentenza pilota inseguita da quale scaturita italiane hanno preso una serie di misure sia misure pratiche
Senso di miglioramento dell'edilizia carceraria nel senso di di provvedimenti che hanno provveduto a diminuire il numero delle persone che sono tra attualmente detenuto in Italia e poi anche le le autorità italiane hanno messo in piedi un meccanismo di ricorsi che permette di avere soddisfazione già sul piano interno nel caso io stata siano state violate le le regole sulla sulla sullo spazio diciamo così che spetta a ciascun a ciascun detenuto e quindi per il momento qui diciamo non c'è un'altra valanga di ricorsi che che venga dato insomma che arrivi dal mondo al mondo delle delle carceri
Quindi so che in Italia c'è un dibattito su questo si dice che ora i problemi di sovraffollamento dopo
L'alto reggiani sono tornate ad essere gravi su quel però per il momento questo meno non non si vede ancora qui a Strasburgo
Presidente veri la ringraziamo moltissimo il so che il suo mandato sta per scadere levo chiede le seppur brevemente
Non dico un Bilancio ma insomma
Una valutazione su questo suo mandato
Beh io acero per tenere mi sono posto diversi obiettivi all'inizio del mio mandato e come l'età
Questo cominciato circa tre anni fa
Innanzitutto il primo obiettivo è stato quello di ridare efficienza alla corte
Come le dicevo qualche anno fa c'erano addirittura centosessanta mila ricorsi pendenti quindi ho dato molto impulso
Alla non lo sviluppo all'ideazione e allo sviluppo di nuovi metodi di lavoro che consentissero alla corte
Di lavorare con più efficienza è diciamo qualche risultato ieri si è visto anche se come le dicevo il c'è ancora molto molto lavoro molto lavoro da fare
Se voi la mia altra priorità è stata quella di
Creare all'interno della corte un'atmosfera di di fiducia di convivialità tra colleghi che hanno provenienze diversissime sia dal punto di vista geografico l'età che la convenzione copre quarantasette Paesi che vanno
Dal Portogallo alla alla Federazione russa l'Azerbaijan quindi sono posti diversissimi tra di loro e quindi qui ho cercato di creare coesione tra tre colleghi naturalmente del rispetto delle idee diverse perché ci sono idee diverse questo emerge anche dalle note sentenze d'età che erano studentesse permettono l'espressione di opinioni separate che qualche volta sono opinioni dissenzienti quindi questo è normale rientrando male dialogo
Della corte ma insomma mio mi sono sforzato di creare un'atmosfera di collegialità tra i colleghi per poter lavorare al al meglio
Poi detto questo naturalmente il mio mandato ci sono state diverse crisi le due e più importanti sono
La crisi turca
Cioè la situazione che ha fatto seguito al tentativo di colpo di Stato del luglio del due mila e sedici è una situazione molto difficile che si è che si è creata i cui effetti naturalmente non ci sono esauriti
E poi c'è attualmente ancora in corso è una crisi che non riguarda direttamente la Corte ma che i cui effetti si riverberano sulla corte soprattutto dal punto di vista
Finanziario perché lì perché i mezzi della corte naturalmente non sono non sono per la verità molto
Molto abbondanti è successo che la federazione russa da tempo non sta
Pagando i propri contributi all'organizzazione madre della corte che il Consiglio d'Europa la corte non ha un bilancio autonomo la il bilancio dalla corte una parte del bilancio
Il Consiglio d'Europa quindi naturalmente la corte soffre anche per questa situazione che ha cause politiche che non ha niente a che vedere con con la corte ma insomma questa è comunque una crisi una crisi da gestire perché se si riducono le risorse a disposizione della corte diminuisce anche la capacità della corte di far fronte alla domanda di giustizia
Grazie grazie al presidente Guido Raimondi presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo grazie agli orrori
Buon pomeriggio arriverà
Allora Elisabetta
Rimaniamo in Europa perché il Belgio
è stato condannato da una corte interna per sovraffollamento questa una sentenza un caso una vicenda estremamente importante a mio giudizio perché è di alcuni giorni fa la notizia che un tribunale di primo grado quello di dieci ha condannato lo stato belga ad adottare delle misure appropriate per risolvere
Efficacemente il problema del sovraffollamento in una Cacciari in particolare quello di
L'antenna e e ha condannato lo Stato anche a diciamo risarcire con tre mila euro
Due detenuti per il danno che che hanno o subito
A si sta parlando quindi di una corte interna che condanna uno stato a a adottare soluzioni volte a a porre fine al sovraffollamento questa
Vicenda giudiziaria è partita nel due mila e quindici
Quando degli avvocati hanno intentato tre tre ricorsi tutti sul sovraffollamento relativamente a tre diversi istituti penitenziari dicevamo quello di l'antenna
E quello di Montserrat e quello di foreste back end ENEL
E i
Lo Stato attraverso il ministro della giustizia aveva sollevato questione di irricevibilità rispetto a questa azione legale
Che però la Corte Costituzionale belga aveva a riconosciuto invece ammissibile
Per che c'è il diritto degli avvocati a a difendere gli interessi collettivi dei anche dei dei detenuti e quindi
Abbiamo visto che una corte intervenuta peraltro rispetto ad un carcere è una problematica quella del sovraffollamento rispetto alla quale lo Stato belga ira a stato a
A più riprese condannato il proprio dalla Corte europea per i diritti dell'uomo anche nel caso specifico di questo carcere su cui c'è stata la sentenza Della Corte di primo grado che quello di di latente
Quindi questa è
Un'altra strada
Percorribile già tre volte sarebbe fattibile anche qui da noi in Italia e perché no
Perché no e per esempio guarda i
Parlavamo lo di il di di di questo ricorso che riguarda anche il carcere di Mons
Ma proprio nel carcere che i IMEI in questo comune in questa città il sindaco aveva adottato un un'ordinanza un atto amministrativo volto ad interim dire ulteriori ingressi in carcere perché sì era fuorilegge si era fuori norma
Questo qualche cosa che potrebbe essere fatto e e e riconosciuto anche nel nostro Paese cioè organismi preposti alla
Tutela del rispetto della legge laddove ravvisano e può essere anche la condizione in cui i detenuti sono ristretti una situazione non a norma intervengono per ripristinare
Anche in questi luoghi anche in queste case il diritto e la legge
Ci spostiamo in Francia perché anche in questo Paese la piaga dei suicidi in carcere esiste numericamente significativa tre susciti in una settimana sì tre suicidi a in una settimana sono quelli che si sono registrati abbiamo visto anche in Italia
C'è un un'escalation sul numero di suicidi siamo arrivati a quarantotto anche e di recente se ne sono registrati altri
Altri due e questo per dire che un problema
Il generale nel senso che anche in questi casi di suicidi che si sono registrati in Francia sono legati a a un problema di sovraffollamento perché anche in Francia sui cinquantanove mila circa posti a disposizione regolamentari i detenuti sono quasi sessantanove mila
Quindi c'è un problema serio e che si concentra soprattutto nelle carceri i detenuti sono inattesa di giudizio oppure hanno delle pinne e liberi di di dove il tasso di sovraffollamento è il più alto che negli altri si arriva quasi a centoquaranta
Per cento i
Indubbiamente questo ripone all'attenzione sul fatto che e occorre ripristinare il diritto della legge anche per quanto riguarda il sovraffollamento e quello che può comportare interni poi di malessere che si può manifestare attraverso l'atto estremo del del suicidio oppure abbiamo visto anche quello che è accaduto nel carcere di la Spezia
Su cui giustamente Ari ha avviato un'iniziativa non violenta
Rita Bernardini perché non si può neanche
I minimamente immaginare che adesso la risposta sia ulteriore repressione una un'ulteriore chiusura come se la responsabilità fosse dei detenuti
E non delle condizioni in cui sono poi costretti a vivere
Dei diritti e delle pene finisce qui questa settimana
Quindi ringraziamo come sessanta Elisabetta Zamparutti
Componente per conto dell'Italia il Comitato europeo per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa della prestanza del Partito Radicale transnazionale tra spartito e tesoriera di Nessuno tocchi Caino un saluto a tutti da parte di Giovanna Reanda ci vediamo e ci sentiamo la prossima settimana