Lo stato del Diritto - Trasmissione curata e condotta da Irene Testa

Buona sera agli ascoltatori di radio radicale ben ritrovati con lo Stato di diritto oggi parliamo di bambini in carcere lo facciamo riprendendo una tavola rotonda conferenza stampa che è stata organizzata la settimana scorsa da Fratelli d'Italia in particolare dall'onorevole Maria Teresa Bellucci a dall'avvocato Elisabetta Rampelli buonasera sono almeno suona sera voi
Intanto si è trattato di una tavola rotonda molto interessante perché era avaria e quindi c'erano molte componenti anche dell'associazionismo e delle forze delle di polizia penitenziaria e magistrati insomma esponenti politici
Facciamo una sintesi di ciò che è accaduto giovedì scorso sono sbaglio
Chi vuole iniziare sì allora come Fratelli d'Italia abbiamo sentito la necessità di mettere intorno gli esperti di questo settore ma soprattutto di coloro i quali si interessano di infanzia di tutte le all'infanzia e di tutta l'infanzia all'interno delle carceri
Quindi abbiamo proposta con iniziativa divergente da quella d'ordine chiaramente si vede
E a cui comunque si assiste nella politica che a quella di poter ascoltare certamente il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria certamente la Procura della Repubblica
Nella persona del magistrato che sta al Tribunale di Firenze dei minori certamente abbiamo però anche sentito il presidente della camera penale Roma ma non ci siamo fermati lì abbiamo coinvolto comunque la UIF all'Unione italiana forense nella persona proprio dell'avvocato Rampelli per ascoltare
La parte degli avvocati
Ma abbiamo anche usato coinvolgere un euro psichiatra infantile cioè il primario del Bambin Gesù indicato tra l'altro intervento molto interessante estremamente interessante perché crediamo che quando si parla di bambini e di bambini che ha tra le sbarre abbiamo anche la necessità di avere quel punto di osservazione abbiamo coinvolto uno psicologo uno psicoterapeuta come dicevi tu prima abbiamo anche coinvolto la d'inizio la polizia penitenziaria ma abbiamo anche coinvolto il terzo settore
Cioè quella rappresentanza delle associazioni del mondo del volontariato della promozione sociale che si occupa di dare risposte concrete di supporto sociale
Proprio nelle carceri e che oggi sono una colonna fondamentali della nostra Italia e del nostro sistema penitenziario
E quindi abbiamo voluto farsi che fuori lo fosse un momento di ascolto di riflessione e di messe insieme dei diversi punti di vista perché crediamo che nel tentativo di trovare una risposta a quello che è un problema il tutto che esiste
Cioè sessantadue bambini sono nelle carceri in Italia
Si debba passare per poter mettere insieme quella complessità che oggi fa sì che il nostro sistema carcerario
Comunque non sia adeguato non risponda al dettato della Costituzione che quello di poter garantire una rieducazione e quindi poi l'inserimento nella società
Ci abbiamo provato
Non è il punto d'arrivo ma è uno di gli aspetti e uno dei momenti vogliamo creare mi ce ne saranno altri perché crediamo che questo percorso debba essere caratterizzato da diversi interventi e diverse misure certo
Avvocato Rampelli
La in questa tavola rotonda immagino sia nata anche dalla vicenda accaduta a Rebibbia
Rispetto a quella vicenda e anche a ciò che è venuto uno emerso può in con la tavola rotonda
Ritiene che il punto fosse il problema del la mamma che impazzisce insomma compio un atto di questo tipo o quelle un gesto isolato che poteva capitare a chiunque
Allora io credo che nessun bambino dell'affare in carcere
Il carcere non entrambe sicuro
Non è un ambiente penso
E credo che il Parma esistono dei sardi
Come quello per la mamma
Fasciato
Un dramma sotto tutti i
Molto distante bastare esaminato il soggetto che entra in carcere e in quel caso
C'è stata una disattenzione totale da parte di tutte l'autorità proposte all'esame della persona
Parlo della magistratura parlo della
Diciamo delle trasferte Cesario parlo delle trasmette Ivo quindi della dello psichiatra che a esaminato la donna quando è entrata
C'è stato certamente una concomitanza di eventi che poi ha portato a questo gesto estremo
Ma il compito dello Stato rimuovere la possibilità che si creino queste convinzioni di eventi che poi portano drammi di questo tipo
Tre bambini così come tra di detenuti adulti visto che stiamo assistendo a una processione infinita di suicidi oramai da qualche anno nelle carceri
Quindi significa che qualcosa non va qualcosa non va perché il nostro carcere nona la funzione riabilitativa che dovrebbe avere
Significa che qualcosa non va perché se c'è qualcuno che ha attanagliato dalla disperazione si suicida o buttarli figli giù per le scale perché non vuole che vivano l'ambiente carcerario significa che qualcosa non va
E quindi un punto di vista di storie io vedo nel fatto che la vita dell'uomo sia sacra e nessuno possa arrogarsi il diritto di trinciato in questo modo
Credo che è necessario un esame un esame della normativa che è attualmente in vigore che regola permanenza del detenuto nata nelle carceri credo che l'esame di coscienza debba essere fatta da tutti coloro che
Gravitano in questo ambiente per perché ciascuno deve interrogarsi se è corretto o meno al proprio comportamento
Una cosa bella che è emersa durante quest'incontro
è stato quando la il provveditore che è intervenuto perché poi per fortuna abbiamo avuto anche il rapporto di uno degli amministratori di un amministrativo quindi è avvenuto giovedì tra provveditore
In andarsi a parlare a darci la l'X la sua lezione diciamo del fatti ha detto che aveva sottoposto a a visita psicologica gli agenti penitenziari gli agenti di custodia questo è è stato diciamo una bella notizia perché fin finalmente qualcuno si rende conto del fatto che anche chi ha il compito di sorvegliare
Ha bisogno di essere assistito perché si trova di fronte a delle situazioni che possono essere drammatiche
Così come possono essere violente così come possono essere pericolose che quindi possono ingenerare paura così come possono essere delinquenziali che tant'è vero che poi suicidi si verificano anche tra le forze di polizia infanzia anche tra le forze di polizia penitenziaria perché sono insignito posti poi alla stessa alla strada stessa vivibilità messo nei guai se si può chiamare allo stesso regime con la differenza che dovrebbero tenere
L'ordine
E che si trovano di fronte a spesso a comportamenti che non sono in grado di gestire a situazioni che non sono in grado di gestire perché certamente non si può pretendere da un agente penitenziario che verifichi se la psiche di una persona
è perfetto non è perfetta o se quella persona
Magari in quel momento a un attimo di follia e può compiere agenzie gesti insani non lo possiamo pretendere da raggiante tendenziale no anche perché essendoci poco personale in generale all'interno quindi figure preposte educatori psicologi e sentì sociale
L'unica figura che rimane quasi di sostegno spesso anche i detenuti è proprio l'agente di polizia penitenziaria e spesso sono anche loro che diciamo intervengono anche sui tentati suicidi Pannella lo diceva sempre la comunità penitenziaria
Forse qualcuno interverrà nel momento in cui si vedranno anche altre figure diciamo tentare il suicidio ma questo infatti accade quindi proprio così e però su i bambini c'è il problema di automatismi che mancano nel senso che li alla tavola rotonda si è parlato delle Ircam
Si studia studia bisogna invece è una cosa assurda che le donne che sono già aggiudicate che quindi scontano una sentenza definitiva hanno diritto ad accedere a una serie di misure alternative tra cui lei da me le donne che sono in attesa di giudizio non hanno diritto ad accedere il che è una contraddizione in termini ovviamente anche perché non sappiamo ora come erano erano quella mamma appunto forse non era il caso non sarebbe stato il caso della signora che da quello che sembra era stata colti in flagranza di reato però sicuramente c'è qualche cosa che non quadra in questo perché molti dei soggetti che finiscono in carcere possono innocenti
E quindi scontano un regime preventivo di carcerazione se le cose potrebbe ogni anno appunto no e non hanno diritti cioè non hanno diritto situazioni alternative non è possibile questo comincia a qualcosa che non funziona
è talmente evidente
è talmente evidente che il ricorso a queste strutture alternative rispetto al carceri
In particolar modo per le madri ma dalla dalla tavola rotonda è emerso anche che c'è la necessità anche per il padre di stare vicino ai figli no in un ambiente che non sia strettamente l'ambiente delle sale riservate colloqui chiaramente no quindi la struttura protetta importante sia per consentire lo sviluppo dell'ambiente familiare
Sia chiesti aree può essere certamente un deterrente rispetto alla diciamo alla routine della delinquenza no soprattutto per una madre evidente quest'anno sia perché in nell'ambito di questa struttura si possono coltivare dei dei rapporti per con i bambini e i bambini possono
Svolge le nei limiti una vita abbastanza normale rispetto a quella del borgo in carcere soprattutto guardare il cielo perché fa
Sinagra dal c'era aria Lerici allo qua dietro le sbarre
Sei abituato sei forzato a situazioni che sono del tutti naturali è stato c'è stata occasione di leggere lettere dal carcere
Io ricordo sempre parlo sempre di quei bambini che non sanno camminare sul prato o sulla sabbia perché sono abituati a camminare sempre solo sulla pavimento del del carcere in cui sono quindi sono
Situazioni che devono essere affrontati da chi ha il potere di farlo questo sì anche perché poi da quando è stata approvata la legge del due mila undici che tra l'altro un'annata per migliorare quella del due mila uno in realtà al numero dei bambini in carcere è sempre lo stesso quindi
Vuol dire che qualcosa non ha funzionato e chiaramente le leggi che vengono fatte in Italia sono senza oneri per lo Stato e quello che è emerso dalla tavola rotonda e anche questo allora noi nella nostra Italia abbiamo delle leggi bellissime
Che vengono anche invidiate nel panorama internazionale il problema è sempre la mancanza di fondi e quindi di poter destinare le giuste risorse
Quello che abbiamo potuto anche ascoltare nella tavola rotonda come dicevi bene tu Irene grazie all'intervento del primario del Bambin Gesù quindi del preposto del professor vicari
è stato che una deprivazione grazie Lazio anale sociali sensoriale come diceva prima l'avvocato Rampelli di questi bambini porta a far sì che loro inevitabilmente possono poi successivamente sviluppare delle psicopatologie importanti perché Suma delle ferite che si creano quindi la nostra preoccupazione
Più di tutto rispetto ad uno stato che invece di garantire la salute propone invece un danno della salute stessa
Dall'altra anche un altro dato che il professor Piga Richie diceva è che dietro a quei sessantadue bambini ce ne sono altri cento mila perché da una valutazione che è stata fatta
Dei genitori che sono nelle carceri italiani ci sono cento mila bambini
Che vivono una situazione detentiva della mamma o del papà che gli procura costantemente delle ferite in quanto non sono attenzionati rispetto al loro bisogno
Da una parte di poter rimanere in relazione con quel genitore
E dall'altra però di poterlo fare attraverso degli spazi ad uno Stato che se ne prende cura
Un altro riflessione che vorrei porre in questo contesto riguarda proprio il trasferimento delle competenze della sanità penitenziaria dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giovanni al sistema sanitario nazionale e quindi alias il anche qui non c'abbiamo un dei credo che tiene sta che è stato proposto che prevede da una parte questo trasferimento
Ma dall'altra la mancanza di risorse rispetto a un trasferimento di funzioni e di competenze quindi quello che noi abbiamo osservato dal due mila otto in poi
è stata sicuramente una difficoltà importante nel trasferimento di passaggio di nel passaggio proprio di queste rosso passi mansioni gli anni sono passati tantissimi anni perché sono dieci anni
Ma in più anche qui senza risorse economisti quindi quando il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ci dice che quella mamma che purtroppo ha fatto l'atto più estremo quello di uccidere i suoi piccoli
Ha avuto un colloquio con uno psicologo
Beh certamente abbiamo la diretta misura di come una mancanza di fondi
Unita al trasferimento delle competenze del al sistema sanitario nazionale che già difficoltà a dare tutte le risposte a chi è fuori dalle carceri
Fa sì che non ci sia assolutamente assistenza
E allora noi abbiamo delle persone che vivono già un momento difficilissimo della loro vita che sicuramente
Ci sono dei motivi per le quali si trovano in quella condizione seppur come ci diceva anche prima l'avvocato Rampelli che c'abbiamo comunque una misura cautelare che insomma solleva una serie di dubbi
Ma nel momento in cui quella mamma che ha da poco parte rito viene inserita nel carcere e non il giusto supporto rispetto alla sua genitorialità abbiamo messo le premesse per far sì che quello per si sviluppi ha comunque un trauma
Purtroppo abbiamo assistito al trauma quello più manifesto la perdita della vita
Ma indubbiamente la capacità della mamma di di quella mamma o di altre mamme di prendersi cura del proprio piccolo all'interno di quella struttura
è inevitabilmente compromessa
Sì ci raccontava qualche tempo fa sempre qui avanti a radio radicale una psicologa di come lei che si occupa dei nuovi giunti che rimane in carcere
Quindi quello è un momento in cui entrano magari tante persone per lo dice in un giorno con trenta civili noi abbiamo un minuto attesta quindi non minuto cosa puoi sapere degli atenei ci sono sia di un detenuto dello Stato
Di salute mentale di un una sintomo non è un cartomante e quindi sul minuto non può fare nulla ma anche su questo ci parliamo chiari i dati allora in Italia gli psicologi che sono stati inseriti fra l'altro gli psicologi che sono inseriti nelle carceri in Italia a sono liberi professionisti hanno dei contratti di collaborazione hanno un costo orario degli viene riconosciuto per le loro prestazioni pari a diciassette euro virgola sessantatré possono fare un massimo di cinquantacinque ore al mese
Visto il numero di psicologi inseriti nel numero di detenuti quello che loro sarà saranno sessanta mila sono quasi sessanta mila quello che loro presta non sono cento venti minuti annui ficus per detenuto centoventi minuti
Allora diciamocelo chiaramente questo tipo di supporto è inesistente fra l'altro se vogliamo parlare di presenza degli psicologi potremmo anche dire
A fronte del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri nel due mila otto che gli psicologi sono gli unici che non sono stati trasferiti d'nel sistema sanitario nazionale ne sono rimasti fuori
Hanno avuto dei contratti di collaborazione quindi del tutto precario occasionali dal mille novecentosettantotto fino a oggi l'ultima beffa è stata quella di una circolare del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Del due mila tredici che dice che Psicologi potranno avere incarichi rinnovati soltanto per un massimo di tre anni
Dopodiché decade la loro qualifica di Esperti e nel caso devono fare un concorso per verificare di poter essere inseriti e comunque devono cambiare carcere
Allora questa questione mi sa che poteva essere nella riforma dell'ordinamento penitenziario che sappiamo come è finita ma invece la decisione del ministro buona fede di sospendere direttrice vice direttore rispetto proprio a questa vicenda come le interpreti coerente
Ma io sono abituata da avvocato a istruire le pratiche prima di truccarmi
Avvocato io sono avviso Astaldi riemissione rapidissimo volto a chiedere che mi sia garantito il diritto di difesa
E questo di fronte a chiunque di fronte al giudice civile così come di fronte al giudice del lavoro così come di fronte a una qualunque Commissione di disciplina
E quindi come posso vedere una decisione del genere Presa senza che si sia svolta adeguata istruttoria per capire e quali erano i termini del problema è che cosa era accaduto e se effettivamente esistevano delle implicazioni per quanto riguarda la il comportamento della direttrice tratto la direttrice di Rebibbia è una persona che molto vicina alla al ai detenuti cosiddetti cioè che cerca di compulsare quella parte possibile dell'ordinamento penitenziario attuale che mira al recupero del detenuto
Quindi come la possa aver pesato lasciato esterrefatta perché io non non credo che si possa si possano emettere giudizi così tranchant quando si verificano soprattutto drammi del genere no
Assolutamente sì no ma infatti chi conosce poi le carceri da vicino sacche come dicevamo prima chi ci lavora
Generalmente sono persone attento la direttrice io non lo so che cosa avrebbe potuto fare sinceramente comunque il ministro non lo sa
Perché ha preso questa decisione in pochissime ore come Fratelli d'Italia abbiamo presentato due interrogazioni uno nei giorni successivamente alla al caduto
E abbiamo presentato un'interrogazione al ministro buona fede chiedendogli di conto rispetto a questo intervento si traspirazione sia Tommaso ancora non abbiamo ricevuto risposta ancora non abbiamo ricevuto risposta
E non soltanto la sospensione
Della direttrice ma anche della vice direttrice e anche del vicecomandante il comandante non è stato sospeso unicamente perché non era presente per motivi di formazione perché sanno abbiamo ovviamente il dubbio che
Sarebbe stato sospeso anche lui oltre questo però abbiamo presentato proprio oggi un'altra interrogazione e questa invece al ministro della salute
Per chiedere di di conto chiederle di conto anzi
Per quanto riguarda gli educatrici cioè le più le query cultrice che sono all'interno del nido perché noi all'indomani purtroppo della morte di questi bimbi ci siamo recati a Rebibbia almeno di Rebibbia
Più che altro per dimostrare vicinanza come dicevamo prima a la direttrice che ha sostituito la direttrice sospesa ai comandanti alle educatrici alla polizia penitenziaria a chi ogni giorno costantemente
Posso dire
Nella forte solitudine che vivono perché c'è una mancanza importante da parte delle istituzioni si fanno carico di fare andare avanti
Le carceri in Italia e di poter dare delle risposte se noi non assistiamo a tante morti di bambini è perché ci sono delle persone che tentano con il cuore di farsi che invece si possa mantenere uno stato di dignità
E quello che abbiamo avuto l'opportunità di poter constatare è stato che le puericultrici che sono all'interno del nido di Rebibbia sono da trent'anni che testano servizio in quel minuto di Rebibbia e sono trent'anni che anche loro hanno dei rapporti di lavoro precari
Anche loro hanno un rapporto di collaborazione a partita ai insomma del tutto precario che viene rinnovato ogni sei mesi
A volte anche ogni mese perché non è assolutamente definita per loro la stabilità della presenza all'interno del mito di Rebibbia e anche inevitabilmente in funzione di questo e compromesso
Il loro
Il dovevo essere all'interno di quella struttura perché possiamo immaginare quante emotivamente da una parte loro cercano di fare il possibile per questi bimbi per queste mamme ma dall'altra lo fanno nell'insicurezza di poterci essere il mese dopo e quello ancora
E lo abbiamo chiesto di conto al ministro della salute per sapere in che tempi e in che modi vorrà stabilizzare quelle lavoratrici che a differenza degli psicologi sono passati al sistema sanitario nazionale ma se pur formalmente è stato fatto questo trasferimento giacciono ancora in una condizione di totale precariato certa sarà interessante vedere
Capire la risposta del ministro capire anche quando le daranno queste risposte perché movimento Cinquestelle anche nella passata legislatura insisteva molto sulle risposte rapide da parte del governo vediamo adesso quanto e ci metterà sentivo l'altro giorno ma sempre il ministro della Giustizia diceva che non non si può tollerare non si possono tollerare le lungaggini processuali nel nostro Paese sono infinite su questo siamo d'accordo è siccome sono stati adesso finanziati cinquecento milioni di euro per questo proprio su su questo fronte
Quindi insomma a detta del ministro sembrerebbe che la questione della lungaggini processuali con in questo modo si possa risolvere tu cosa ne pensi ma innanzitutto penso che hanno tentato di risolverla attraverso dei posti allucinanti della giustizia perché il privato cittadino che deve
Introdurre un procedimento si deve sobbarcare delle spese che sono veramente molto molto alte e quindi il diciamo il tasso di chiamiamolo litigiosità
Negli ultimi anni è calato a dismisura questo però significa che i cittadini non hanno giustizia quindi se qualcuno ha un diritto leso non può chiedere di Storo perché non ha sufficienti risorse
Questo anche perché per livello patrocinio le soglie di riferimento sono molto basse e quindi chiaramente sono pochi quelli le persone diciamo che hanno un reddito che possono rientrare nel gratuito patrocinio mentre sono molto alte le spese per introdurre un procedimento
In secondo luogo posso dire che se quanto detto e chiesto a viva voce dall'avvocatura oltre vent'anni fa
E forse è stato ascoltato non sicuramente non saremmo a questo livello perché già vent'anni fa si paventava in maniera molto netta
L'esistenza di questa possibile crisi
La pendenza di milioni di procedimenti e quindi noi chiedemmo per mutamento straordinario di magistrati le chiedemmo tra gli avvocati ma nulla togliere al patto che potevano tranquillamente fare i concorsi ed assumere i magistrati
Senonché noi tra l'altro all'epoca avevamo circa otto mila novecento magistrati
Ordinari in ruolo a fronte di milioni di processi già pendenti all'epoca quindi era un pianta organica che era di poco superiore a quella che c'era in Italia la fine del
Del nove dell'Ottocento dell'Ottocento quindi stiamo parlando del mille ottocentosettanta mille ottocentottanta quindi questa era la situazione
Non si è voluto Galleria giri non sempre sui divisa così sempre così appena decisi è sempre così sei il numero è sempre lo stesso e non venissero a dire che è una questione di costi di mancanza di fondi per la giustizia perché noi vediamo che spesso e volentieri le risorse per lavori anche che non servono all'interno dei tribunali ci sono e quindi ma non si capisce per quale motivo non debba esserci una razionalizzazione delle stelle no io ho fatto parte della commissione per la revisione del dei tribunali
Che fu istituita dal consiglio nazionale forense e chiedemmo
A tutti gli ordini d'Italia soprattutto ovviamente a quelli che erano in predicato per essere chiusi perché poi chiudendo il tribunale si chiude anche l'ordine degli avvocati di riferimento perché circondariale no
Chiedemmo di mandarci la lista della spesa in un certo senso cioè siccome un avvocato deve far parte della Commissione manutenzione che è quella attraverso la quale si approvano le stese necessarie per mandare avanti il tribunale
La richiesta del bilancio di quel Tribunale per noi era un dato importante di riferimento perché volevamo che capire quale sarebbe stato il risparmio se fossero stati chiusi quei tribunali ci siamo dei quattro anni di fronte delle realtà sconvolgenti
Quindi una razionalizzazione migliore della spesa sicuramente comporterebbe una velocizzazione del processo perché le risorse potrebbero essere indirizzate a fare in modo che i processi siano più veloci
In secondo luogo noi riteniamo che la specializzazione anche della delle procure sia un dato importante perché spesso e volentieri i processi durano molto perché e le indagini sono vanno a rilento in un certo senso no ed allora perché chiediamo a gran voce da tempo oramai la separazione delle carriere ma non è una questione di principio tra avvocature la magistratura è semplicemente il desiderio di a vere delle procure molto preparate che possano indirizzare correttamente le loro indagini e possono arrivare alla perseguimento effettivamente di chi ha compiuto un reato
Con un notevole risparmio di costi e di energie che possono essere dedicate proprio alla repressione del crimine in un certo senso no
Per noi è molto importante anche questo versante poi c'è l'annoso problema anche qui del comparto amministrativo perché sono pochi Cancellieri podi gli impiegati
Chiaramente questo rallenta tutte quelle procedure burocratiche che sono necessarie per l'istruzione dei vari processi
Anche se teoricamente con il processo telematico una parte delle risorse nella soprattutto nel versante civile
Sì sono recuperate non sono mai abbastanza ovviamente perché è stato tralasciato per troppo tempo l'investimento sulla giustizia noi sono decenni che non abbiamo
Delle delle somme destinate consistenti che potessero aiutare a recuperare un attimo quella credibilità quella funzionalità che importante ma purtroppo è un problema che caratterizza
Un po'tutte le pubbliche amministrazioni e quindi non solo il comparto giustizia quello della scarsità delle risorse comunque del cattivo impiego delle poche risorse che ci sono
Però magistero quello della giustizia che dovrebbe essere vicino ai cittadini che i cittadini dovrebbero sentire vicino è che però accade che uno che deve portare avanti un processo per nove anni dieci anni quindici anni non può sentirlo vicino col magistero cento per no ma infatti c'è una sfiducia abbastanza generalizzata della giustizia da parte dei cittadini italiani
E c'è una sfiducia anche da parte di noi avvocati che ci troviamo di fronte alle cose che ho pensato è più assurde
E quindi riteniamo che tu adesso la sta rappresentando il settore giustizia l'onorevole Bellucci il sistema carcerario mettiamola così
No non funzionano la non funziona nessuna nell'alto è una cosa che noi non sia dall'altro una cosa io volevo precisare per evitare qualunque tipo di equivoco
Questo l'atteggiamento dell'avvocatura in generale nei confronti del problema carcerario non è dettato da buonismo sì così importante fra
Noi vogliamo che tutto quanto vada secondo le regole
Ma la prima regola il rispetto della dignità dell'uomo
E soprattutto non gridiamo che effettivamente il carcere possa essere un luogo di riabilitazione
Se noi una volta esistevano ad esempio delle parti diversi a seconda che contenessero detenuti da giudicare o detenuti giudicati se noi continuiamo a mettere insieme da giudicare con quelle che già sono giudicate e che quindi scontano comunque una pena
Non facciamo altro che favorire l'ingresso di coloro che magari sono al primo reato quindi un reato occasionale nella criminalità
Tora
Si vogliono destinare risorse a ripristinare quanto meno questa divisione
Beh
La cosa da mettere in ordine sono situata nell'esame sono tantissima ma una volta non era così però cioè perché noi stiamo vivendo in un momento storico in cui precipita tutto in maniera incredibile
Una volta c'era la capacità di razionalizzare anche su questi sono per una volta c'era la possibilità per i detenuti di lavorare adesso è divenuta un miracolo il lavoro spetta agli eletti il lavoro e questo non va assolutamente bene perché attraverso il lavoro può intervenire il recupero del soggetto non ha certo attraverso l'ozio
Perché ciascuno deve comunque trovare uno spazio per realizzarli fino adesso Collins era dalla nella azionando seppur nel regime detentivo
Ma deve trovare la possibilità di realizzare se stesso certo assolutamente deve trovare lei non avrebbe proprio senso arcano no ma anche perché il lavoro del detenuto può essere visto come una riparazione dispetto
Allargato da compiuto sì non è certo un detenuto distretto che non fa nulla dalla mattina alla sera ti può dare soddisfazione a quella che è una vittima del reato ma io sarei soddisfatta se qualcuno che ha compiuto un reato nei miei confronti
Fa di non tanto attraverso la reclusione quanto attraverso il compimento di attività che possono essere utili per la società
Certo anche perché la pena scontata in branda
E i Nunzio senza far nulla
Fa male al loro formale alla Società e grossa la società il costo di un detenuto è altissimo è certo un detenuto rieducato riabilitato che lavora che ha imparato un mestiere sicuramente anche perché io dico sempre i detenuti primo poi escono dalle carceri cenno che parliamo di ergastolani ostativi per cui
Io credo che da una parte noi abbiamo la necessità della certezza della pena
E dall'altra però abbiamo anche la necessità di dare piena attuazione a quello che la Costituzione dice così bene cioè la finalità rieducativa della pena stessa
E a far sì che queste due cose possono stare insieme quindi possono essere le due facce di una stessa medaglia sicuramente c'è una questione di risorse manco una questione prima lo dicevi tu i grani di sovraffollamento
Perché mai da una parte abbiamo ormai circa sessanta mila detenuti e dall'altra invece abbiamo posti tali da poter prevedere di accogliere quarantacinque mila persone
Allora proprio oggi Fratelli d'Italia presentato una risoluzione in commissione esteri in cui chiedeva che la pena di di chi viene da un altro Paese in un altro Stato potesse essere quella pena scontata nel proprio paese d'origine
Perché in realtà se guardiamo la situazione delle nostre carceri comunque vede una grande presenza di una popolazione carcerata in carcere in carcere che straniera e questo far sì che quella coperta anche di finanziamenti che sono pochi e utilizzati sicuramente come diceva prima l'avvocato Rampelli a volte non nel migliore dei modi
Fa sì che comunque sia troppo corta
A fronte anche di la quantità di persone che sono all'interno delle nostre carceri sì essere allora questo oppure arriverebbe aiutare ci potrebbe potrebbe far sì che quella pinna
Possa essere certa perché di questo ne hanno bisogno
Tutti anche quei cittadini onesti nella tavola rotonda era emerso anche questo
Non ci dobbiamo certo immedesimarmi
Nel detenuto ma dobbiamo anche immedesimarsi in tutte quelle persone che invece onestamente vivono la loro esistenza con grande fatica e hanno subito
Fa parte dei comportamenti africana asiatica spuntare da una sorta se necessario dall'altra c'è la necessità di inserire le giuste risorse per attuare una riduca azione
Perché la rieducazione per essere possibile devi vedere la presenza di persone anche di personale che siano in grado di portare avanti quel fine altrimenti come dicevamo prima la polizia penitenziaria rimane sola
Drammaticamente sola a dover fare tutto come ci hanno detto loro stessi a dovere essere
Da una parte coloro i quali che sono all'interno delle carceri e si occupano comunque della sicurezza
Dall'altra a doversi occupare degli aspetti educativi dall'altra ancora atto nel fare gli psicologi e quindi al potere supportare emotivamente chi decide in un momento di grande pressione di cancellare la propria esistenza
Questo impossibile non si può chiedere a nessuno
E allora in funzione di questo dobbiamo anche pensare che far sì che quei le persone che provengono da un altro Stato un'altra nazione possano espiare la loro pena nel paese da cui vengono e per questo la risoluzione è stata approvata
In commissione esteri e per questo abbiamo chiesto con qualcuno erano di potersi impegnare a poter fra stabilire dei rapporti bilaterali
Con una altre nazioni cosicché
Per questo possa farsi che ci siano delle risposte anche concrete uno strumento
Per poter farsi proprio che il carcere abbia questa funzione rieducativa noi aspettiamo la risposta del ministro all'interrogazione sulle BP ai ci riaggiorniamo magari quando arriverà questa risposta speriamo presto così in ogni intanto dobbiamo salutarci perché abbiamo finito i minuti a disposizione io vi ringrazio credo sia stata una puntata
Piacevole interessante rinascosta attori grazie a Tirana e grazie radio radicale vera questa opportunità che ci ha dato di parlare di questo tema bene grazie agli ascoltatori di radio radicale né ci ritroviamo giovedì prossimo alle diciannove con lo stato del diritto