Tra gli argomenti discussi: Elezioni, Esteri, Germania, Merkel, Rassegna Stampa, Trump, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
Rubrica
15:30
10:00, Roma
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato tre novembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta per una volta oggi non non parleremo dell'Italia lo scontro sulla manovra di bilancio la situazione sui mercati ci concentreremo
Su due temi uno proiettato sulla prossima settimana le elezioni di midterm negli Stati Uniti vi proporremo l'editoriale dell'Economist l'America divisa perché le elezioni di midterm contano i politici americani stanno rendendo l'America miserabile questo voto offre una chance di cambiamento
Scrive il quotidiano il settimanale britannico l'altro tema invece un po'la notizia della settimane in Europa
Angela Merkel che ha annunciato le dimissioni dalla presidenza del suo partito fra se devo la fine della sua cancelleria al più tardi nel due mila e ventuno tutto ciò ha per una serie di incognite
Beh le proporremo con il New York Times un'analisi di Stephen Wanger nel momento in cui Merkel se ne va un'Unione Europea nervosa si chiede chi prenderà il suo posto
E poi un commento di Tony Barber dal Financial Times i limiti che erano imposti ad Angela Merkel legherà hanno le mani anche del suo successore la Germania rimarrà molto cauto in Europa sulla scena internazionale spiega Toni Barber ma cominciamo dalle elezioni di Mitterand se negli Stati Uniti
A cui l'Economist dedica la sua copertina il principale editoriale America divisa perché le mentre sul contano scrive il settimanale britannico
Nel momento in cui l'America si prepara ad andare alle urne nel sei novembre il paese e più diviso e rabbioso che mai negli ultimi decenni
La campagna per le mette sia stata caratterizzata da politici che si accusano a vicenda di essere canaglie buffoni traditori
Negli ultimi giorni un sostenitore del presidente Donal Trump ha inviato delle bombe a quattordici dei suoi oppositori e un fautore della supremazia bianche assassinato undici persone in una sinagoga nel peggior attacco antisemita della storia americana
La tossicità della politica è la grande debolezza dell'America di oggi impedisce di agire su questioni vere e pressanti che vanno dall'immigrazione al welfare erode la fiducia degli americani nel loro governo nelle loro istituzioni e affievolisce il faro della democrazia americana nel mondo
Le elezioni di mid term sono una chance per iniziare affermare l'input Three divento e perfino iniziare il difficile compito di aggiustare le cose
Per l'Economist non è stato Donal Trump a dare inizio questa deriva ma il Presidente americano l'ha sfruttata e utilizzate in modo entusiasta arrivando a nuovi livelli in termini di promozione delle divisioni
Tutti i politici giocano manipolando un po'la verità Trump invece mente in continuazione
Più di cinque mila volte da quando è arrivato alla Casa Bianca secondo un calcolo del Washington post
La sua disonestà e così sfrontate ed efficace che molti dei suoi sostenitori prendono le sue parole alla lettera a prescindere da quanto dicono i suoi critici in particolare quelle dei media e soprattutto a prescindere da tutte le prove che dicono il contrario diciamo che afferma Trump
Questo va benissimo Tramper perché nel momento in cui nessuno più viene creduto non può essere responsabile ho ritenuto responsabile per quello che dice
Ma tutto ciò e disastroso per l'America
Perché quando un dibattito ragionato basato sui fatti non riesce più a convincere la democrazia non può più funzionare
Trump e anche ostinatamente divisivo tutti i politici attaccano i loro avversari ma i presidenti in genere
Ritengono sia loro dovere di unire il Paese in particolare davanti a una tragedia
Trump invece ha visto l'attacco contro la sinagoga trionfi Wife come una chance per attaccare i media e i democratici che lo criticano e come se non bastasse invece di abbassare i toni della sua retorica esplosiva ha deciso di alzarli ancor di più questa politica per seminare divisioni conta perché quando consideri i tuoi avversari come il male assoluto il compromesso che è alla base di un sistema politico salutare diventa difficile se non impossibile da realizzare
Trump prosegue ancora l'Economist non è l'unico politico che prospera sulle divisioni ma certamente il più potente quello che lo fa con maggiore successo
Prima di essere eletto più di metà dei Democratici avevano detto ai sondaggi di aver paura dei repubblicani più dignità dei repubblicani avevano detto la stessa cosa dei democratici
Dopo che un attentato contro un membro repubblicano del Congresso la scorsa pestate
Era stato commesso da da da da un malato di mente i democratici avevano Espresso loro oltraggio di fronte all'accusa che fosse stata la loro retorica da per giocato in qualche modo un ruolo in questo attentato
Allo stesso tempo però oggi i i democratici usano le bombe che sono state inviate dal sostenitore di tram per la sparatoria nella sinagoga per avviare un dibattito sulla responsabilità del Presidente in questi atti di terrorismo interno
La democrazia dell'America si robusta la Costituzione disegnata per questo prosegue l'economista ma una a una le istituzioni vengono infettate dalla pulire polarizzazione tossica che è in corso il congresso è stato colto dalla malattia negli anni novanta quando il presidente era il mio tigri Ingrid certo
Anche i media sono stati contagiati solo l'undici per cento dei sostenitori di Trump dice credere ai media tradizionali mentre il novantuno per cento crede unicamente a Trump
Ora che la corte assunto ora anche la corte suprema è percepita come partigiana i democratici vedono il recente scontro sulla nomina di Brett Cavanaugh come una forzatura per far passare
Un uomo di partito che ha mentito probabilmente nessuna aggressione sessuale e che sarà incapace di mettere la legge sopra gli interessi di parte
I repubblicani per contro considerano questa nomina come una vittoria di fronte a un complotto mostruoso orchestrato dai democratici per distruggere un uomo perbene
Un governo disonesto che convive con un Parlamento servile
E affiancato da un sistema giudiziario partigiano se si arrivasse veramente a questo l'America si troverebbe davvero in grossi guai e allora cosa fare
Per l'Economist la politica americana non si è guastata in una notte e allo stesso modo la strada per uscire da questa situazione
E quella dei piccoli passi a iniziare dalle elezioni di midterm della prossima settimana
Il primo di questi passi che la Camera passi sotto il controllo democratico questo conto innanzitutto perché Trump deve essere sottoposto al controllo del Congresso cosa che oggi non accade
Trump ha mostrato disprezzo per le norme che avevano legato le mani e i precedenti Presidenti che sia il suo rifiuto di pubblicare la dichiarazione dei redditi di mescolare gli interessi pubblici e quelli privati o il la prepotenza che Luís utilizza nei confronti di funzionari che dovrebbero essere indipendenti come quelli del Dipartimento della Giustizia
Il congresso dovrebbe quanto meno indagare su questi comportamenti ma i repubblicani e la Camera finora hanno trascurato questa loro responsabilità costituzionale
Di fronte alla conclusione dei servizi d'intelligenza americani sul fatto che la Russia è intervenuta nelle elezioni presidenziali del due mila e sedici i repubblicani alla Camera hanno si sono limitati a convocare i funzionari che conducono l'inchiesta contro la Russia per rendere il loro lavoro più difficile
Questa abdicazione di responsabilità a una conseguenza significa che la continuazione della maggioranza repubblicana al Congresso
Potrebbe mettere in pericolo lo Stato di diritto la conquista da parte dei democratici della Camera nel lungo periodo invece sarebbe benefica entrambi i partiti
La sconfitta incoraggerà ebbe alcuni repubblicani iniziare immaginare un'alternativa conservatrice altra ampi ISMU una sconfitta anche al Senato oltre che alla Camera cosa improbabile
Avrebbe l'effetto di un turbo cambiamento sui repubblicani lo status quo per contro ce ne cementerie ebbe la scalata di Trump sul partito
Per i democratici una vittoria essenziale per evitare soprattutto i pericoli di una sconfitta un'altra sconfitta infatti potrebbe spingere il Partito Democratico verso l'estrema sinistra una vittoria rafforzerebbe i moderati
In termini di azione di governo poi un congresso diviso o una maggioranza democratica non porterebbe necessariamente allo stallo per finora Trump i democratici sono d'accordo su alcune questioni come le infrastrutture la Cina combattere l'epidemia di oppiacei conclusione dell'economista l'America
Non aggiusterà la sua politica in un'unica elezione
Come minimo per migliorare le cose ci vorranno altre lezioni un rinnovamento del partito repubblicano e un presidente diverso con un'altra autorità morale ma risoluta il risultato giusto la prossima settimana cioè una vittoria dei democratici potrebbe indicare la direzione da percorrere così tra l'altro l'Economist nel suo principale editoriale di questa settimana Economist che poi dedica tutto una serie di articoli ad altre questioni che andrebbero segnalate tra l'altro due articoli sulla questione immigrazione uno dei quali riguarda proprio l'Italia noi però ci vogliamo concentrare oggi su un altro
Tema che viene toccato tra l'altro da uno degli editoriali dell'economista cioè la la partenza di Angela Merkel dopo la sconfitta nelle elezioni di domenica
Länder dell'ansia le ripercussioni
Non tanto sulla politica tedesca ma sulla politica europea
La questione viene affrontata da New York Times con un'analisi di Stephen erano Hunger dal titolo nel momento in cui Merkel se ne va un'Unione Europea nervosa si chiede chi prenderà il suo posto
Scrive il quotidiano Liberal diminuito perché la scena europea che Angela Merkel a dominato così a lungo in modo così efficace mostra segnali di frattura se non di collasso la cancelliera è stata la donna simbolo della centro democratico europeo ma al centro sta implodendo
Lei è la Germania sono state un simbolo di stabilità ma ora anche la Germania viene vista come politicamente instabile e la prospettiva della sua partenza creato un certo livello di panico al cuore dell'Unione Europea
Merkel può essere diventata più impopolare in patria ma per quelli che hanno creduto e lavorato per un'unione sempre più stretta
Merkel è considerata anche come un leader affidabile impegnata a favore dell'Europa e dei suoi valori una diga contro i populisti che ora guidano Paesi tanto diversi come l'Italia l'Ungheria e la Polonia
Quel che farà l'Europa senza Merkel non è una questione minore in particolare nel momento in cui il nazionalismo in crescita e la politica europea
Sembra riorganizzarsi non più attorno al vecchio clivaggio sinistra destra ma sulla base di una linea frattura diverso cioè tra chi è a favore dell'Europa e chi è contro d'Europa
Secondo voi avete Cau direttore del programma Europa del German Marshall Fund
Il giovane presidente non è manco presidente francese ora diventerà il leader per difetto dell'Europa la sola grande speranza è rimasto l'unico con un mandato forte e l'istinto di fare la cosa giusta
Il problema è che per ora macro non ha rappresentanti al Parlamento europeo in patria sta subendo una crisi di popolarità e le sue idee di riforma dell'Unione Europea della zona euro presentata in pompa magna nel settembre due mila e diciassette
Hanno avuto seguito basso poco seguito o nullo
Il problema per macro era e rimane in sé abbastanza forte per far passare la sua ambiziosa visione di più Europa per farlo ha bisogno del sostegno della Germania
Ma chiunque sarà il successore di Merkel difficilmente si mostrerà più aperto alle idee di macro per contro il successore avrà molta meno statura Brussel di quella che la cancelliera
Tedesca si è guadagnata nei suoi cento due vertici europei da quando è arrivata al potere nel due mila e quindici così tra l'altro il New York Times a questa questione dedica un commenta orfana Sun-Times firmato da Tony Barber
Secondo cui questo il titolo le le le restrizioni paletti che erano stati imposti volto imposti ad Angela Merkel legherà hanno le mani anche al suo successore
Barber parte da quel che aveva dichiarato Barack Obama nella sua ultima visita Berlino a proposito di Angela Merkel quando ripenso gli ultimi otto anni non avrei potuto chiedere
Un partner più sicuro e più affidabile sulla scena mondiale
All'epoca le relazioni transatlantiche sembravano andare per il meglio sei mesi dopo la storia
Si è dimostrata drammaticamente diversa Merkel in un comizio a Monaco ha detto in tempi in cui potevamo affidarci completamente ad altri sono finiti
Si riferiva alla visione che Donal Trump a dell'ordine occidentale fondato sui valori come emerso dal sette decenni di leadership americana
Nel momento in cui Merkel annuncia le dimissioni da leader del suo partito e poi dalla cancelleria nel due mila ventuno l'Europa l'Alleanza occidentale la democrazia liberale appaiono sotto attacco la capacità di agire del successore di Merkel con ogni probabilità
Sarà limitata dalla politica interna tedesca dalla storia della Germania e dalle debolezze strutturali dell'Unione Europea
Tutto ciò del resto aveva già legato le mani ad Angela Merkel
La cancelliera moderata che in Germania soprannominata Muftì sta uscendo di scena nel momento in cui l'autoritarismo l'attivismo il populismo anti establishment
Che disprezzano i valori occidentali post mille novecentoquarantacinque si stanno consolidando in tutto il mondo
In Europa cioè nel cortile di Merkel la putrefazione si sta diffondendo
Nell'Europa centrale e orientale ma anche in Paesi come l'Italia l'alleanza transatlantica spina dorsale della politica estera tedesca dalla distruzione del nazismo
Ha di fronte un futuro incerto a causa degli scontri sul commercio e sulla sicurezza
Nessun presidente americano è cancelliera tedesca hanno avuto relazioni peggiori di quelle tra Trump e Merkel Merkel prosegue ancora Tony Barber sul Financial Times grazie alla sua leadership come cancelliera
Ha dato la Germania stabilità politica forze economiche è un certo grado di statura internazionale ed è la ragione per cui i governi più illuminati nel resto del mondo auspicano che il suo successore sia capace tanto quanto lo è stato Merkel ma nel momento in cui lascia la scena va anche ricordato che le era di Merkel è stata contraddistinta dalla mancanza di scelte politica forte perché né lei né la Germania hanno mai avuto totale libertà dazione
Durante il crash finanziario del due mila otto e le crisi del debito sovrano del settore bancario della zona euro negli anni successivi Merkel è stata un attore cruciale in un'epoca terribile senza di lei la zona euro avrebbe potuto davvero col collassare
Nel due mila e quindici ha mostrato leadership aprendo le porte rifugiati quando pochi altri governi europei erano disposti a tanta generosità Allo stesso modo giocato un ruolo centrale nell'unire ventotto dell'Unione europea sulle sanzioni contro la Russia per l'annessione della Crimea e l'intervento in Ucraina
I suoi critici con quale che ragione però rispondono che alcune delle decisioni assunte sotto la guida di Merkel hanno lasciato molto a desiderare i leader europei
Hanno fatto quel che bastava per salvare l'euro ma non abbastanza per eliminare la possibilità di una nuova crisi negli anni a venire
Nella crisi dei rifugiati la politica della porta aperta ha contribuito a creare profonde divisioni dentro l'Unione europea
E a fare emergere l'estrema destra populista soprattutto Merkel ha praticato una forma di consenso centrista in Germania
Che di fatto a paralizzato il paese per anni si è limitata a rassicurare una società tedesca
Avverso al rischio contribuendo così a creare una scena politica frammentata che rende la leadership tedesca sulla scena internazionale ancor più difficile
Da realizzare per tutte queste ragioni conclude tra l'altro Tony Barber è difficile immaginare che il successore di Merkel sarà in grado di aggiungere qualcosa di più alla tiepida risposta della cancelliera alle proposte di riforma della zona euro e dell'Unione europea che sono il vanto state lanciate per esempio dal presidente francese
Emanuel
Marco certo non si può dare tutta la colpa di tutto ciò a Merkel ma che sia sulla riforma della zona euro o sulla politica migratoria
La Germania non un passerà di colpo all'atto come dire alla nel campo dei più coraggiosi il peso della storia del ventesimo secolo della Germania rende sia Berlino sia i suoi vicini prudenti quando si tratta di leadership tedesca che ha in Europa
Questi limiti che hanno paralizzato comunque limitato il mandato di Merkel beh si imporranno anche al su successore legherà hanno le mani
A chi ne prenderà il posto così tra l'altro Fraktion Times con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata all'ascolto di radio radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0