07 NOV 2018
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Conferenza stampa di presentazione del Rapporto sulla libertà di pensiero nel mondo 2018 promosso dall’International Humanist and Ethical Union (IHEU)

CONFERENZA STAMPA | - Roma - 14:30 Durata: 55 min 54 sec
A cura di Andrea Maori
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L’edizione di quest’anno è la prima -da quando, nel 2012, l’IHEU ha iniziato a pubblicare il Rapporto- a contenere una classifica completa di tutti i Paesi del mondo in base al livello di discriminazione nei confronti di atei, umanisti e non religiosi.

I dieci stati peggiori in cui vivere per un ateo sono, in ordine: Arabia Saudita, Iran, Afghanistan, Maldive, Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Mauritania, Malesia, Sudan, Brunei.

I dieci migliori: Belgio, Olanda, Taiwan, Nauru, Francia, Giappone, São Tomé e Príncipe, Norvegia, Usa, Saint Kitts e Nevis.

L’Italia si piazza al 159° posto,
subito dopo lo Zimbabwe e prima dello Sri Lanka.

"A farci guadagnare questa invidiabile posizione - hanno sottolineato dalla Uaar- sono diverse criticità: dall’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche al sistema dell’8 per mille.

Dal finanziamento pubblico alle scuole cattoliche alla presenza della Chiesa cattolica nel palinsesto televisivo.

L’Italia, inoltre, è tra i paesi che puniscono la blasfemia (articolo 724 codice penale) e tutela il sacro in maniera particolare, attraverso le fattispecie di vilipendio, tra cui l’ultima (aggiunta nel 2006) è una fattispecie speciale di danneggiamento, che prevede fino a due anni di carcere.

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