Chiusura della campagna elettorale della Dc per le elezioni amministrative del 6 giugno e per l'elezione del sindaco di Milano

Penso che una sera tutti
Diamo inizio a testa
Abbiamo
Abbiamo inizio
A questa manifestazione di chiusura della nostra campagna elettorale
Io vorrei solamente dedicarmi poche parole introduttive
Per poi sentire il dottor Bassetti
E nostro segretario nazionale Mino Martinazzoli che ringraziamo di essere venuto qui con noi
Quello che vorrei dirvi è che
Sulla base di questa esperienza di quest'ultimo mese che l'abbiamo fatto
Per questa campagna elettorale
Un primo buon risultato che credo possa servire a galvanizzare cinque stop compito che ci siamo assunti di rilanciare il nostro partito
Per ricondurlo
Ai fasti che merita il suo grande patrimonio straordinariamente attuale nel nostro Paese
Un primo con risultato dicevo che abbiamo raggiunto e che li posso documentare
E che si è creato
Nel corpo del partito in modo diffuso a livello di territorio
Un clima di gusto di entusiasmo di militanza autentica che ha visto tante persone
A partire dai commissari di sezione dai gruppi che li hanno affiancati
Incontrare la gente per recuperare un rapporto faccia a faccia e far conoscere il vero volto della democrazia cristiana che è un partito che vuole essere un partito autenticamente popolare
Abbiamo anche scoperto dico scoperto perché siamo consapevoli della situazione in cui ci troviamo che nonostante le prime diffidenze della gente non sono nei riguardi del nostro partito ma dei partiti in generale
Dopo il primissimo approccio c'è stato un grande interesse per il lavoro che stiamo facendo non solo una semplice curiosità e c'è stato anche un incoraggiamento a continuare su questa strada questo ci deve servire anche dopo il risultato delle elezioni per continuare e ci può conferire sin d'ora la sicurezza che possiamo riprendere la buona strada che ci porti a ricostruire questo partito come noi sogniamo
La seconda considerazione che volevo fare brevissimamente e che siamo alla vigilia di un appuntamento come sappiamo straordinariamente importante che assume un significato storico non è esagerato definirlo storico
Per cui ognuno di noi per il tempo che resta che ci è consentito deve sentirsi investito dalla missione consentitemi questo termine di persuadere tutte le persone che noi possiamo ancora incontrare
Soprattutto per far comprendere loro che Mila no non può accettare questa doppia deriva di una di una De Marco demagogia moralista di sinistra che si affida delle forze che in questi ultimi vent'anni
Hanno per circa diciotto anni governato questa città e l'hanno ridotta sul lastrico
E che oggi ci presentano peraltro un candidato sindaco che come avete notato ha già presentato dalla Giunta e i suoi assessori
E come io ho fatto da rilevare a qualche giornalista
Ci ha anche regalato una singolarità
Momento in cui sia la legge che la società civile richiedono una distinzione chiara
I partiti e le istituzioni c'è la singolarità di un controllore della giunta e del sindaco che dovrebbe essere l'attuale segretario cittadino del partito democratico della sinistra
Una sorta di commissario del popolo abbiamo detto un homo sovietico russo che controlli quello che vigili sul nostro destino per i prossimi quattro anni
Così come non si può accettare io credo questa demagogia populista nella lega lombarda
Che ci potrebbe portare dentro un'avventura
Di cui ci potremmo amaramente pentire perché Milano è semplicemente considerata una stazione di partenza per un disegno più nazionale
Ecco noi dobbiamo assumerci questa responsabilità di persuadere dicevo tutte le persone che possiamo ancora incontrare riuscire a persuadere facendo comprendere con gentilezza democratica che Milano non merita questo destino
Parlando evidentemente non solo in negativo su quelle che sono le cose che non ci piacciono ma soprattutto esibendo questa voglia questo gusto questo entusiasmo che è rinato dentro di noi e che ha già prodotto alcuni fatti
Per cui tutti noi e tutti voi si possa essere orgogliosi di chiamarsi Democratici Cristiani credo che questo sia il nostro compito queste credo che questa sia la nostra
Promessa che possiamo fare
Come direzione politica del partito come segretario che sta parlando cioè il nostro compito la nostra promessa e che non ci fermeremo al sei di giugno ma continueremo perché questo partito possa scrollarsi di dosso quella immagine assicurata
Come dice il nostro segretario nazionale possa ritornare dicevo all'inizio e chiudo a quelli che sono i fasti che merita in un momento in cui è straordinariamente attuale il messaggio che portano i non possiamo vivere il paradosso di essere un partito che ha vinto sul piano della storia e che corre il rischio di perdere sul piano della cronaca
Dobbiamo recuperare questa possibilità di vittoria alla luce dei nostri comportamenti e quindi essendo capaci non solamente di produrre delle parole ma essendo capace di produrre dei fatti questo è il nostro compito questa è la nostra promessa presto credo sia il cammino che ci aspettiamo anche da parte di ciascuno di voi vi ringrazio e cedo la parola dottor Bassetti
Cari amici
Ecco io credo che
Proprio nel giorno
Conclusivo della campagna elettorale pure essendo nove in una sede di partito la tentazione
Del comizio potrebbe prenderci ebbene io cercherò non solo per la presenza del segretario nazionale del segretario cittadino
Io utilizzare questa occasione di incontro oggi non sono poi più tanto frequenti e allargate
Per invece fare ha quasi al termine della campagna elettorale una riflessione politica che poi ci serva per le ultime
L'ultimo assalto per l'ultime ore
Di lavoro
Perché io credo che malgrado tutto le ultime possibilità di evitare il peggio di di realizzare il meglio sono legate alla politica come cercherò di
Noi abbiamo sperimentato in una campagna elettorale
Molto impegnata e partecipata
Quello che secondo me è un un evento istituzionale e politico tra l'altro preparatorio di altre che seguiranno in sede parlamentare
E cioè il passaggio da un regime di proporzionalismo
Accentuato uno forse del più accentuati al mondo di colpo a un una personalizzazione nella selezione della classe dirigente
Che forse la più spinta al mondo se è vero come è vero che gli americani bando lei primarie articolati per parte politiche
E poi lasciano aperto diciamo la finale anche all'eventualità di più di due candidati
Noi ci siamo invece trovati con una regge rigida
Che fissa lei vere primarie
Di domenica
In ambito istituzionale aperte
A numerosi candidati tra l'altro incentivati a partecipare col premio alla partecipazione al consiglio
E con la strozzatura finale a due che ove legate a decidere
Nella fase di selezione cioè domenica non già la scelta della persona ma quanto meno le condizioni politiche della scelta della persona
E io credo che da questo punto di vista
Noi a Milano
Stiamo sperimentando quello che secondo me è il rischio è che io vorrei richiamare qui a tutti i presenti perché è fondamentale per le ultime ore di questa campagna elettorale
E credo che sia anche importante per una riflessione che oggi mi sono permesso di suggerire a tutti i direttori dei quotidiani e dei telegiornali e che a maggior ragione richiamo in questa sede agli amici della democrazia cristiana
Noi abbiamo affrontato questo passaggio sostanzialmente soli perché è quasi casomai la preoccupazione del riallineamento degli schieramenti politici nazionali
è stata devastante sulla situazione locale
Non c'è dubbio alcuno che l'operazione segni è stata condotta in termini di preoccupazione nazionale e non c'è dubbio alcuno che tutti noi siamo assolutamente consapevoli che potremmo trovarci lunedì di fronte a scelte nelle quali la logica locale rischia di collidere con la logica nazionale e quindi non possiamo dire che in questa fase il discorso politico nazionale il discorso politico locale abbiano potuto aiutarsi reciprocamente ma paradossalmente tutt'altro
Il risultato è che noi rischiamo dia vere
Domenica sera
L'indicazione per l'aggravamento
Di una situazione che oggi è nelle cose sociali culturali e politica del nostro Paese del nostro eccita ma che domani potrebbe essere nelle cose istituzionale
Milano e io questo credo che non devo dirlo ai presenti è apparsa chiunque si sia impegnato a fondo in questa campagna elettorale una città veramente conciata male
Spaccata divisa frustrata con un tasso di intolleranza
Per la classe dirigente politica per tutto quello che classe dirigente in senso lato che ne fa una Milano assolutamente irriconoscibile per chiunque come me milanese
Che ama Milano e la conosce l'ha incontrata in campagne elettorali e in alto e in situazioni anche difficili in passato
La nostra città è spaccata e divisa come non mai
E il rischio è che questa spaccatura
Possa anziché risolversi a Milano a partire da Milano
Estendersi
Anche influenzare il Paese ecco perché io ritengo e questo discorso si avvale della presenza del segretario nazionale
C'è il dubbio a Milano è chiarissimo che anch'esso in un passaggio così delicato come quello della scelta del sindaco
Anziché concentrarsi sulla ricerca di un momento aggregatore quale a Milano sempre è stato il Comune
Perché Milano è una città che da quando affrontava le battaglie col Barbarossa
A quando ha affrontato tutte le sue situazioni difficili dalle Cinque giornate al venticinque aprile le ha affrontate stringendosi attorno al Comune
Sia che il Comune avesse un sindaco sia che il Comune avesse una commissione di governo
Basta pensare alle pagine sulle Cinque giornate di carta ebbene oggi di fronte a questa voglia Sant'Gullotta di ghigliottina
Che caratterizza almeno i dibattiti labiali della gente che si incontra nei comizi elettorali
La preferenza e a trovare le condizioni per lo scontro piuttosto che a a a piegarsi nella ricerca delle condizioni minime dell'incontro
Condizioni minime che a Milano sono sempre state trovate attorno all'istituzione comunale
Perché io lo dico spesso l'ombra avrete sentito dire molti per cui non c'è nessuno che non abbia incontrato in questa lavoro assiduo
E a questo proposito guarda che lo spirito di del convertendo è tutt'altro che uno spirito di flanella l'atleta olimpico appeso Dorando Petri offeso a
Voglio dire
A certe fatiche dei quattro centristi è quello di partecipare di sputare l'anima quante volte a me è capitato di vomitare dopo il traguardo per la fatica quindi che lo spirito sia quello del vinca il migliore ma benché minima che si fa il mazzo questo è la logica ride completa e qui stai tranquillo
Stai tranquillo che che imbarazzo ce lo siamo fatti e devo dire che quasi tutti quelli qui se lo sono fatti altrettanto io li voglio ringraziare tutti perché c'è stato una disponibilità a collaborare a
A vivere a vivere la frustrazione di un sistema che obbligava il sottoscritto
A dire indietro i candidati indietro le liste perché il sistema premia il candidato e non viceversa
Che per me che vengo anche nel partito da esperienze
Dei diciamo di aggregazione piuttosto che di personalismo suonavano quasi in contraddizione ma queste la lezione giusta o sbagliata che sia di questo metodo elettorale
Avete fatto una legge che premia oltre qualunque limite il personalismo basta dire che il candidato che tira le liste e che procura il numero dei consiglieri
A dire delle conto che se dovesse vincere Formentini il consiglio comunale vedrà trenta sei consiglieri leghisti ecco è democristiani
Non so se voi ci avete pensato queste la prospettiva se vince Formenti trenta sei consiglieri leghisti e tre massimo quattro democristiano
Pesaro è quell'icona sarà anche fare l'opposizione in Consiglio per di più con un sindaco con una posizione fortissima dato dal gol
Io sono sempre stato favorevole elezione diretta del sindaco ma devo dire che con quel minimo di spirito critico che caratterizza vedo che con questa impostazione certamente il discorso è massimalista e radicale
Ora dicevo
Con questa voglia di ghigliottina
Con questo sfascio del Comune per cui il Comune non è più proponibile come elemento di aggregazione
Una volta tu proponevi in un conflitto il ghisa come elemento di raccordo oggi se tu proponi il vigile lo poni come elemento di contraddizione
Il funzionario comunale considerato il peggio di tutte le le le burocrazie voce anche se non è vero
E quindi non c'è più la figura del Comune come aggregante
Ebbene in questa situazione il rischio vero vecchie Milano si spacchi
In una situazione che gli è totalmente aliena
Cioè con le forze della caricatura
Dei valori sociali o culturali perché questo e dalla Chiesa
Una caricatura io lo chiamo il Bibendum cioè da film Quarto potere e cioè il il tappo gonfiato di quello che giustamente Duilio ha descritto come un'impostazione fare realmente
Bulgara è stato detto io non so se sia vero ma certamente piuttosto leninista ecco ora di qui questo mondo dall'altro il mondo degli interessi
Presentato all'insegna di un policentrismo potenziale che non sfugge a nessuno del localismo dei piccoli egoismi dei piccoli interessi
Questo è totalmente nuovo a Milano
Milano ha sempre visto gli interessi aggregati a una dimensione culturale
Sarà stata la dimensione illuminista sarà stata la dimensione austro-ungarica
Sarà stata la dimensione fascista sarà stata la dimensione celle mista ma una cultura negli interessi c'era sempre e anzi di solito c'erano due blocchi
Dei blocchi di interessi e di cultura è un altro blocco d'interesse dei punto a questo dello scontro politico al Milan
Non era lo scontro dell'interesse brutto rispetto a diciamo l'evocazione o la caricatura della cultura
Ma come si fa a vedere possibile una mediazione se domenica poiché qui di rivolgo ai cittadini elettori manderete per la scelta del sindaco
Dalla Chiesa e Formentini io non credo ai sondaggi sul momento che riscosse ancora perdo ma voglio evocare quei questo pericolo che è un pericolo politico perché su questo noi dobbiamo trovare le forze per impedirlo
Milano ha sempre trovato l'equilibrio intelligente tra riformismo responsabile e solidarietà possibile ora qui noi dobbiamo ricostruire la città
Dobbiamo ricostruire la città chiamando a raccolta gli interessi e gli intellettuali
Perché la città è veramente distrutto
Lasciatemelo dire la mancanza del Comune rende drammatico una ricomposizione del tessuto sociale e culturale della città
E rischiamo di giocare l'istituzione come elemento di divisione
Perché l'istituzione che è sempre stata Milano conformemente alla sua struttura un elemento di sintesi rischia di diventare un elemento di contraddizione
E questo è una cosa sulla quale noi non possiamo non preoccuparsene
Ecco ora io credo che qui sta per esempio la perdita della dimensione europea come facciamo a rimanere cita sorella
Delle città europee che sono le nostre riferenti se dovessimo avere quattro anni di scontro sociale direi a livello di impotenza operativa
Questa è la ragione per la quale io nel del primo manifesto ho detto dopo dieci anni di paura e dopo dieci anni di ruberie dobbiamo assolutamente porre termine a questa impotenza di azione storica
Dobbiamo riprendere una soggettività storica per la città e per il Paese ma almeno per la città altrimenti non abbiamo
Da nessuna parte ora come si ricompone
Queste a condizione che tra l'altro è la condizione della pace sociale perché non dovremmo dimenticare che Milano è anche la gita delle Cinque giornate la città di Bava Beccaris nella città di piazzale Loreto
E la pace sociale è un bene che non si difende tanto facilmente se non c'è un contributo politico e istituzionale nessun dubbio che per ricomporlo ci vuole la politica
E purtroppo il quando si arriva alla politica e se n'è visto nella fase preparatoria di questo dibattito il problema del tutto attento
Cioè una politica che proponga oggi la capacità di ricomporre le ragioni dei deboli e l'autolimitazione dei forti
Non c'è in questo momento al Milan
Qui si sente enorme il può tu appello della ondata di devastazione del raccordo tra le forze politiche reali e le forze partiti cioè
Noi abbiamo creato una situazione di rifiuto della forma partito come prodotto di soggettività politica che non potrebbe essere più spinta
Ho visto i dati che ha dato che ha dato Mentana a Milano il quaranta per cento
Rifiuta di votare la lista di partito a Torino il cinquanta per cento rifiuto di votare la lista di partito
E chiunque dei presenti sa
Quali difficoltà sia a riproporre perché qui appunto scatta questo questo atteggiamento
Così di di di rigurgito di e di frustrazione che porta a rovesciare i tavoli indipendentemente dalla discriminazione dei dei dei valori
Ora noi abbiamo tentato un'operazione di ricongiungimento
Delle forze politiche
E questo è stato e da nessuno capito certamente non capito dalla stampa
Dopo un prima fase in cui secondo me il discorso era stato forse gestito alla vecchia maniera pensando che potesse essere una dimensione dall'alto che ricompone vagliare dello schieramento politico
Mentre questi il sistema lo rende impossibile
Abbiamo tentato di ricomporlo al calore del confronto politico
Cioè bisognava fare quello che è indispensabile coi numeri dell'elezione cioè non c'è chi spera essere entrare in ballottaggio ci vogliono duecento duecentoventi duecentotrenta mila voti
Non esiste un centro che a duecentotrenta mila voti come tale
Un duecentotrenta mila voti postulano un trasversalismo che trascende di gran lunga il centro in senso stretto il problema è Lisa pere se diciamo il trasversalismo che ha il suo abbozzo la sua cuspide nel centro poteva abbattere il trasversalismo che alla sua cuspide dell'ala sinistra o quello che ha la sua colpite nella questo è il discorso anche proprio l'ha presentato
Geometricamente ebbene dobbiamo dire che sul filo di lana e purtroppo troppo tardi
Forse oggi siamo arrivati
A ricomporre le condizioni reali di una presenza dei voti di centro in un impegno di intercettazione della polarizzazione sulle ali
Nel senso che avendo Borghini e Marco vitale proprio stamattina in fondo dichiarato
La predisposizione a ad agganciarsi alla lega
Avendo ieri Segni non qui ma lirico dichiarato apertamente che il suo è un disegno nazionale
Ecco l'unico candidato che si profonde non di centro in senso astratto e predefinito
Ma di centro in senso reale con un disegno di centro perché è un disegno di ricomposizione delle ali
E che è consapevole che in centro a Milano non c'è una sola forza ma ce ne sono due le due mezze ali che hanno caratterizzato il centro sinistra che è stato l'unico periodo del dopoguerra di prospettive di di crescita del Paese
Ecco che oggi il nostro problema resta e questo condiziona anche la linea del partito nuovo Milano ne abbiamo parlato e credo che su questo
C'è spazio per per trovarsi
A Mila no non si può governare e quindi non si può inserirsi del ballottaggio che non si può vincere
Se noi non ricompone amo qualche forma di alleanza di alleanza politico culturale e degli interessi intorno alla tradizione cattolica democratica perché questa è la città di Santambrogio è la città di Manzoni è la città di Martini
E diciamo e questo non dobbiamo dimenticarlo
La tradizione di Caldara
I Greppi di Ferrari perché a Milano ci sono centoventi mila socialisti Non tutti i ladri come Craxi e Pillitteri per dire il linguaggio delle piazze in questi giorni
La tradizione di Milano e di centinaia migliaia anche di socialisti che basta pensare al mondo dell'artigianato con delle tradizioni di impegno di attaccamento alle tradizioni milanesi ambrosiana e di rispetto tra l'altro del rapporto con i cattolici
Che resta fondamentale
Ecco che allora io credo che non solo per queste poche ore che è forse una prospettiva ma la prospettiva che qui si
In modo limpido dobbiamo mantenere viva perché non ci dev'essere calcolo
Nella logica dei convertì Anna si batte fino in fondo questa è la logica dello spirito olimpico si gareggia anche quando c'è il rischio di non vincere no nonché non si gareggia quando si ha paura di perdere son due cose molto diverse
Voi allora in queste illusione in questa speranza in questo sforzo che è comunque un'esigenza noi da oggi a Domenica mazze era dobbiamo tentare in tutti i modi di inserire il candidato del centro che ormai Elia a disposizione dei voti dentro la morsa del candidato dalla Chiesa ed è candidato Formentini
Weston è stato il Piteglio al quale io ho continuamente lavorato in questi giorni
E credo che anche elettoralmente probabilmente qualcosa è già in qualche modo saldato e questo io l'ho fatto nella consapevolezza che secondo me questo è il modo di declinare a Milano un disegno politico che riabilita il disegno di una nuova Democrazia Cristiana che rimanga al servizio del Paese al servizio storico del Paese ed è la forza che che era presente
Ecco esto anche per una ragione perché domenica sera noi potremmo anche costatare che non ce l'abbiamo fatta
Ma è la storia non finisce mica domenica sera e nemmeno il ventisei era
E anche se dovessimo andare a dei periodi difficili
Riscontrò sociale e politico
è chiaro che una forza compatta politicamente identificata che al centro del sistema sia pronta a reggere a mediare eventualmente a sostituirsi
è un patrimonio che noi dobbiamo costruire per la storia di Milano oltre che per lo spaccio di sopravvivenza del partito
Ecco quindi che io credo che noi possiamo presentare stasera al segreto prive al segretario nazionale
Quello che a me sembra un contributo perché Berlino che gestisca il dopo lo metti
Corresponsabilità congiunta il democristiano nazionale ma anche di democristiano lombardo e milanese
Non mettere in conflitto gli interessi innegabili evidenti del partito nazionale nelle scelte che i nostri elettori dovessero fare
Beh la polarizzazione in brutale conflitto con gli interessi de il nostro elettorato a Milano e in Lombardia
Noi siamo come sempre pronti Milano è la città che è sempre stata in condizione di avere un sindaco e a cui è sempre stato imposto dalle segreterie dei partiti nazionali di rinunciarci no quindi Milano non ha bisogno di dare dimostrazioni della sua disponibilità a collaborare disegna nazionali soprattutto almeno la Democrazia cristiana milanese anche perché ha sempre saputo che Milano è la capitale morale del Paese essere capitale morale del Paese vuol dire non essere localistica la maniera di Bossi ma se mai essere lo Calisti alla maniera di Sturzo dei Cattaneo avere il sesso del servizio del Paese
Il fatto che il sistema centrale abbia mai capito questo
E ponga oggi l'alternativa di farci riconoscere piuttosto a Bruxelles e che a Roma è solo un'onta delle classi politiche che hanno militato contro l'articolo quinto dalla Costituzione
La Repubblica italiana in questi quaranta rima il tema si ripropone si propone drasticamente duramente e richiede una gestione politica illuminata e intelligente
Ma questo riguarda anche gli elettori perché c'è una soluzione politica istituzionale elettorale
Bisogna inserire il nostro candidato tra i primi due e rompere la forcella sulle ali noi possiamo benissimo se ci riusciamo anche se è difficile trovarci
Tranquilli in un ballottaggio in cui ci sia o la sinistra o la lega che peraltro è difficile mettere a destra alla campagna elettorale l'ha confermato
In condizioni che tra l'altro sarebbero di grande facilita quindi io vorrei concludo dato che non faceva un comizio ma qui si lasciatemelo fare io concludo dicendo siete qui in tanti
Probabilmente i voti che mancano se ciascuno di di voi ne prendesse dieci rischiamo di avvicinarsi
Dateci dentro dateci dentro anche io dico e soprattutto coni non nostri
Perché i duecentotrenta mila voti se la vicini come mi auguro ne prende anche centocinquanta mila sono noti vista voglio rovinarmi voglio dire e lei illeso rimangono sempre a ottanta mila voti
Che dobbiamo prendere da qualchedun altro
Ecco
Quindi non possiamo fare un discorso di bottega dobbiamo fare un discorso di grande partito nazionale che è grande partito a Milano e come grande partito affronta le novità istituzionali
Compatte per vincere e io dico può anche vincere grazie
Grazie
Ora dottor
Grazie nostro Sindaco potremmo dire anche governa augurio sola parola rosso grande segretario Mino
Ascoltato adesso il CED Piero Bassetti parole
Che secondo me hanno limpidamente descritto il senso
E la consistenza di questa nostra deficit troppo solitaria
L'impresa milanese
Ma se penso al cumulo degli parole inutili
Mi stupidaggine esce si sono rovesciate su questa disgraziata città
Che ancora Siro cresceranno in queste ore solo comminano elettorale
Sarei tentato di di non offrire il mio contributo
E di farsi giudicare per un dignitoso silenzio dei fatti sondare così
Tanto le elezioni son già fatta spiegano ai giornali
Il sei giugno già passato
C'è questa oltranza che andrà pure indagata in ordine alla qualità democratiche alle misure da adottare per garantire la persistenza
Del valore umano di una convenzione che altre mentre diventa soltanto cinica e inespressiva indifferente
Il futuro è sempre già nel passato
Allora
Tutti quanti diventiamo delle caricature
Ci spiegano che accada è così dappertutto
Però dappertutto la democrazia sta diventando malinconica
I padroni per la democrazia diventano
Le estetiste delle fattucchiere
E allora dovremo inseguire noi che leggiamo da lontano il bar genere queste cose qui
Teso e bello e gentile con una servitù
Dalla Chiesa è contraddittorio perché ha dei bassi pingui fuori chi si contrappongono occhi cerulei dal cucciolo ammetto che è una ricostruzione un poco arbitraria
Abbiamo
For McKinney
Alla credo peloso ambulante dalla politica che mette giù il FIBA anche teenager rende perché trova clientele
Le sue Arietti né fretta era sua nebbia insaccati per spiegare come qual mentre Milano se ne andarono in Europa chiudendosi dentro la cerchia dei Navigli
E poi ascolteremo anche il nostro Piero Bassetti quale
Trascorsero prema occorre ammetterlo era una parlata meneghina assai più dolce dei quella di Bossi
E poi giustamente si
Orgogliosamente rivendica la parola del federalismo di averla pronunciata primaria e altre
E quando avremo tempo Piero me la spiegherà soprattutto sulle bocche dico ai federalisti
Che se lo incontrasse Cattaneo farebbe con un superstizioso quando incontra il gatto nero sotto
Problema oppure anche su questo terreno a proposito di cultura politica
Finalmente reggere questo confronto
E diradare queste magie
Essendo io convinto che oggi a Milano dalla sua città l'unico federalismo pronunciare né di Cattaneo è il suo primo sogno federalista
Quando nella dissoluzione degli imperi centrale cadeva il fase di una federazione europea di popoli liberi questo è il tempo di quel federalismo non invece per la sua delusione
Per il suo disgusto del suo ritrarsi perché era fatto così
Dalla temperie dalla contesa
Così spesso umiliante così spesso falsa per la politica
Allora io credo che dobbiamo capire ecco in che modo usciamo da questa condizione
Che in ogni modo una condizione disastrosa è vero io sono d'accordo con Bassetti non accade soltanto al Milan
In questa menzogna della politica e del nuovo
Aumenta non viene razionalizzato non troverà ascolto un livore un rancore
Che c'era la superficie dei gesti e delle parole della gente
E che non insegna alla gente che la richiesta di punizioni eccessive risulta talvolta autolesionista questo accade anche nei nostri confronti
Perché per dirci un torto che pure abbiamo si sceglie conto di nuovi un torto maggiore
E questa è la decadenza
E questo lei della negazione delle potenzialità che pure ci sono
In questo tempo politico
Prima di aver ascoltato Bassetti se debbo essere sincero le parole più belle più giusto che io ho letto su mi danno le ho lette stamattina da Adriano Celentano il quale spiega a Milano che Milano sono i milanesi no lei ieri qualcuno sul Milan
Perché questo vedere il demiurgo che adesso ci spiegano
Quale sarà il destino dei Milano dopo che hanno frequentato per anni la cultura dei giardinetti delle periferie
La cultura dei biliardini la cultura cioè di una città e viene in questo modo frustrata rispetto non dico le sue ambizioni ma la sua vocazione ai suoi doveri
Io sono un uomo di paesi della Lombardia amici e noi di paese di provincia vogliamo ritrovare Milano come il luogo che ci porta appunto al centro delle grandi correnti culturali e di pensiero
Per fare allo
Se avessero a fare la somiglianza con il termine
Allora si tratta ripeto di capire in che modo
Riusciamo ad impedire all'ambiguità di uno scontro che forse tra l'altro è soltanto apparente
Tra il vecchio e il nuovo che sembra essere la didascalica di questo tempo politico
Ma ne più spesso una perversione la dissimulazione
Avete sentito ieri qui
Il nuovo del nostro amico Mario Segni
Il quale ha spiegato al signor penso che a luglio il signor teso non gliene importa esattamente niente perché noi qui a Milano
Vuole
Porre il suo fortino di quel nuovo partito che vuole
Un giocattolo tutto per sé
Come sempre a giudizio talmente accade a quelli che parlano molto male dei partiti che ci sono volete che uno che parla così male del partito dove è stato severamente per vent'anni non lo faccia pensando di farsi un partitino sugo questo è quello che sta accadendo su quel versante
Dove sbaglia Mario Segni nell'illudersi
Di potere esso da solo trascinare fuori tasse
Una tradizione cattolico democratica che non appartiene alla superbia ti nessuno al dominio di nessuno all'illusione di nessun
Tutto credo
Che questa storia è questa cultura
Si passa e più ricche e più esauriente rispetto al linguaggio di politico
Che sarà pure ragguardevole
Ma che non riesce a pronunciare più di una parola esattamente un gerundivo referendum non c'è altro mi pare un po'poco
Noi non per un'avarizia
Per una reattività per una grettezza diciamo di no a questa avventura
E ne descriviamo quanto di catastrofico contiene anche per la ragione che la verità di questo conflitto del vecchio e del nuovo secondo me
Passa anche di qui dalla capacità che abbiamo dimostrato da
è questa la ragione per la quale di tanto in tanto assegni che comprende cortesia mi dice che per me la porta nei suoi dintorni è sempre aperta
Rispondo con altrettanta cortesia declinando l'invito perché oggi io credo che le nostre generazioni democratico cristiane cattoliche democratiche hanno che fare con Rinnovamento
Solo se sono capaci nel futuro di pensarlo non per sei per la propria Autobiografia per il doppio successo ma Gesù ma capaci di tramandare alle nuove generazioni i cattolici democratici un patrimonio
è stato molto spesso dilavato anche qui a Milano proprio qui
Dove avevamo pubbliche dove l'avevamo anzitutto Vendola parlava potere responsabilità politiche tuttavia siamo riusciti a farci invischiare
In una antistorica democratico cristiana e che oggi pesa pesa come una zavorra anche sulla nostra condizione attuale
Ma d'altro canto noi abbiamo cercato mi sembra
Avevamo Bassetti poca autorevolezza questo sì
Perché tutto si faceva e si voleva fare contro di noi non noi ci siamo chiusi al collo
Ma si è cercato in ogni modo rispiegare che occorreva mettersi assieme non per qualcosa ma contro qualcuno e dovevamo esso del nove questo bersaglio immobile
Ci hanno chiesto sì gli amici di segna la fine di aderire in un modo purché assegna a questa loro impresa
Ci chiedevano di togliersi dimostra in ci chiedevano non di essere noi pur in una capacità di ascolto e di aggregazione ci chiedevano di disertare dalla volta frontiera noi non potevamo farlo non potevamo fare
Quindi ma non è certo il caso di polemizzare oggi recriminare a chi se ne importa però insomma quando poi parlano perché negare che sono sempre più sciocchi del Capri le non so chi sia
Questo Diego Masi che dice
Credenze che non mi trovava al telefono
Penso che sia una trascurabile muffa democratico cristiana uno di quelli
I quali ritengono dei comprare al banco di qualche Dulcamara l'elisir della nuova vita che immagino che un trasloco sia un battesimo e che non hanno capito niente di cosa significa la fedeltà ad una storia predone
Nel mondo quanto
L'appartenenza forse quella che le ha riguardato una combriccola ad un clan
Ad un qualche vantaggio
Noi quelli che siamo qui
Quelli che non sono in fuga quelli che non disertano
Abbiamo un impegno abbiamo contratto un vincolo
Non con questo o con quello ma con il rosario incalcolabile
Le donne e gli uomini di vecchi dei giovani
Che per questa nostra storia amici hanno dato hanno dato non preso frammenti di vita e di fede e noi vogliamo essere questi testimoniare questa continuità
E se oggi la strada è in salita
Per il cammino difficile e la fortuna non si assiste non aggiungeremmo Code artiglia nell'avversità
Non ripeto per una pretesa
Di arrogante resistenza
Ma proprio per le cose che diceva basse
Ciò che c'è di falso anche nella vostra campagna elettorale milanese consentite è l'idea che questa aggregazione abbia a che fare
Con i fantasmi della politica e non invece sia qualche cosa che scava dentro Lomu sulle torte di questa città
Ho letto che Nando il sociologo dice che vuole restituire a questa città la sua natura laica e liberale
Ma non conosce questa città ha mai visto un magnifico ingombro nella piazza più piazza addebitando che si chiama esattamente il Duomo di Milano ha qualche idea dalla storia intrecciata religiosa e civile per questa città che è stata grande proprio per questo intreccio
E che noi dobbiamo certamente tornare a visitare a rileggere se siamo capaci anche per quello che ci riguarda per trasformare di nuovo in lievito ciò che purtroppo spesso anche per i nostri tradimenti è diventato il sedimento
Questa città è stata grande
E lo dico certamente non secondo una nomenclatura
In qualche modo artificioso
Che ripete rischieremmo assiste morti e trapassati
Ma lo dico per una lettura umana autentica questa città è stata grande
Nel suo essere città popolare nel suo essere popolo nella capacità di connettere appunto interessi colture
Lavoratori e borghesia qualche cosa insomma che faceva la sobrietà
E l'intelligenza
Più la non partita che se c'è
è esattamente questo il senso di un equilibrio di una misura non una rinuncia non una ignoranza della vita ma piuttosto la capacità di guardarla la FIT per il segno di ciò che davvero conta per il segno che ciò che davvero merita in sostanza appunto per questa capacità di riconoscersi ricordava prima Bassetti
Intorno al cuore segno di questo Municipio
Io ripeto spesso una frase detto qui
Perché sono convinto che Sturzo la conoscesse
Una frase forse un poco infatti che ma certo molto suggestiva
Là dove topi scrive che Petronelli hanno dei parchi gli uomini
Ma i Comuni li ha creati tiglio
L'idea di questo legame
Usciranno le città
Le nostre grandi città sono nati e sono cresciute così
Dentro l'idea la consapevolezza di un destino comune di una sorte condivisa sono diventate grande così
Così grandi perché non ammetterlo che in qualche modo hanno reso complicato il farsi della nostra storia nazionale
Ma proprio per questo secondo ma in questo momento voi questa storia nazionale dobbiamo recuperarle
Non per la pretesa di una omologazione
Di una confisca di questi talenti e di queste vocazioni originarie ma per l'idea che è nostra più che degli altri che le diversità non sono un ingombro ma sono una ricchezza se siamo capaci di ricondotte al re di ricomporre
Nel senso che la dimensione più alte che ancora pure andando verso la realizzazione del grande sogno europeo la dimensione nazionale io dico questa dimensione nazionale
Con le parole di un grande democratico cristiano
Che questa vostra tradizione conosceva
Pur venendo da una delle valli lombarde dico Ezio Cannone
Quando
Al centro di una furibonda
Disastrosa polemiche rivolte contro di lui dai fascisti e dai monarchici pronunciava in Senato un discorso memorabile poche ore prima di morire nell'infermeria di Palazzo Madama
Rispondeva costoro che lui non era un ente italiano ma un patriota certo
Un patriota il quale si domandava tutte le volte che ritornavano il Paese in San Vito dalla sua Valtellina che cosa si doveva fare
Per realizzare un rapporto tra quei valligiani Lattanzio nazionale
Che non fosse Sosio che non fosse ostile che non fosse distante
Che non si rappresentasse soltanto con la cartolina precetto con la cartella delle tasse col monumento dei Caduti abbiamo cercato con la nostra cultura e con la nostra tradizione in questi quarantacinque enne italiane
Con tutti i limiti le mancanze ma io dico anche la necessità storica che anche spesso rattrappito e mortificato questa potenzialità abbiamo cercato di essere italiani così
Io credo che abbiano arrecato questo nostra storia nazionale qualcosa che prima non c'era questa capacità appunto di mettere assieme piuttosto che ad alimentare lo spirito di fazione che la nostra insisto per la ragione di una ispirazione
Che ci ha condotto la politica riconoscendo il valore ma anche rappresentando se nei limiti
Sapendo che la politica conta ma che la vita conta di più perché la politica non contiene tutto il sentimento tutto la passione e tutta la ferita della FIT per questo siamo stati contro il troppo dalla politica
Ma per questo vogliamo rimanere in campo anche in questa città perché ci sembra che c'è un'insidia più minacciosa che è quella del niente dalla politica
L'idea appunto che la politica può essere sostituita
Dal suo teatro da una scena di fantasie l'idea che vi siano solo i personaggi quando corrono gli autori dalla politica
Personaggi gli autori non è per caso forse che un più di Pirandello diciamo politico la città le nostre spiagge
C'è qualcuno
Anche qualche uomo ex che ci riguarda
Il quale mi fa venire in mente è un racconto di Brancati che riguardano alcune signore non proprio irreprensibili per la sua città cantano Isetta le quali si interrogano di tanto in tanto come mai essendone
Si sentivano anche due o tre
E se rispondevano dicendo che la colpa era di Pirandello non vorrei ecco che le cose fossero così anche qui perché oltretutto i problemi che abbiamo davanti no sono problemi futili
La verità è che viviamo un tempo italiano drammatico
Che vediamo un tempo europeo drammatico che la vittoria sul nemico comunista non può essere interpretata come la vittoria illimitata dei qualcosa che invece dobbiamo ricostruire i possibili nemici oggi delle democrazie vincenti sono in se stesse
Debbono vincere questa idea
Che è davvero possibile nel segno di una convenzione purché sia realizzare il più di umanità
Che noi andiamo chiedendo alla politica
Poiché siamo venuti alla politica dell'assoluta la ragione che ci portava a portare lì siamo venuti alla politica immaginando che la politica è uno strumento di un che di liberazione umana
Pur avendo sempre stampato nella memoria di Tele
E questo ci ha fatto resistenti vittoriosi contro l'altra ideologia disumane
Che per troppo amore dell'umanità hanno ucciso troppi uomini l'idea che non c'è liberazione una storia umana senza libertà senza una regola di libertà questo significa il segno di una connessione di un mettere assieme
Ed allora se constatiamo
Che questa nostra attitudine
L'abbiamo potuta esprimere non in maniera esauriente
Non si è voluto accoglierla come in qualche momento meritano in alcuni luoghi sicuramente meritata
Se dobbiamo sapere che la ragione di molte ripulsa certamente appartiene ai nostri torte che sono notevoli
Io credo che ai cattolici democratici
Quelli anche assai dinamici ma in generale ai cattolici
I quali hanno oggi in questo Paese un'enorme responsabilità della quale forse non sono fino in fondo consapevole
Bisogna che siamo capaci di ricordare
Che le questioni in gioco sono più complicata dei corsi
C'è gente in Italia che vuole cacciarci dark inviarci non per i nostri torti ma per le nostre ragioni
In questo senso
Si può allarmare finché si vuole dei partiti delle loro storie Rolo deviazioni telefono decadenze
Ma io credo sia venuto il tempo di discendere il ruolo il valore il significato del partito in questo Paese
Perché il timore che io avverto ve l'idea che si possa immaginare un nuovo democratico che vada verso una semplificazione aristocratiche
Di questa storia Democrat che siccome conosciamo le Pseudo Aristotele Attilio italiane io credo che noi dobbiamo essere in campo per tutelare la continuità e la forza di un'esperienza popolare
Se siamo stati un segno di moderazione
Dei mitezza di misure di riequilibrio questo è accaduto perché non eravamo sopra ma dentro la volontà popolare cercando per interpretare quello che nella intimità di questa coscienza accessi legge
Sotto ma certamente in modo più vero la superficie anche di una ripulsa anche di un disincanto di un disamore di un'ostilità
Che non bisognerebbe incautamente come troppi fanno alimentare ad amplificare
Ma piuttosto cercare di razionalizzare di governare con i gesti e con le responsabilità della politica
Siamo così
Vedremo questi risultati certo sappiamo bene
Che non andiamo verso un trionfo ma credo che il realismo ci dovrà suggerire i giudizi che dovremo su questo voto
E dovremmo soprattutto contare sulla capacità che si possa avviene di indica ai molti che stanno al capezzale della democrazia cristiana descrivendola morente che invece c'è una linea di resistenze una primavera democratico cristiana cifra e il verde
Che sta aleggiando sotto la corteccia della nostra decadenza dalla nostra opacità delle nostre osservazioni
Altro il filo scomporre
Sono rispettabili ognuno affronta questa competizione
Secondo calcoli secondo invenzioni che sono tutte quante legittima
Lo sarebbero probabilmente un poco di più se venissero per ciascuno collocato il più vicino possibile all'interesse generale del Paese però ognuno fa quello che ritiene utile in questo caso ho letto l'altro giorno
Del partito democratico della sinistra descritto il suo modo di essere in questa competizione elettorale
E l'ha compendiato nella notizia
Che stanno in questa competizione elettorale con centocinquantaquattro combinazioni diverse
Hanno chiarito che soltanto con noi non ci sono soltanto con la lega non ci sono debbo emendare questa affermazione perché in un paese del Bresciano ci sono anche con noi quindi centocinquantacinque combinazione
Centocinquantacinque combinazione temo
Non sono la descrizione di una politica
Sono tutt'al più un discorso gastronomico
Sono un grande libro di cucina
E se considero che
Nel novanta per cento dei casi come qui a Milano del resto
C'è una riconnessione del Partito Democratico della Sinistra e di Rifondazione Comunista io dico che allora siamo davvero questa sofisticata Nouvel qui si l'ingrediente di base sono sempre quelli popolari e tradizionali
Perché PDS più Rifondazione si legge in cucina almeno secondo una sigla nota PC e quindi si indietreggia verso il futuro anziché andare verso il futuro
Naturalmente come suggeriscono appunto i grandi cuochi occorre aggiungere un che di nuovo e dall'avvocato Imone possibilmente molto verde
Un po'di Segni quanto basta
E i più raffinati qualche spezia che viene dall'Oriente non si sa se da Smirnov sta marcando dalle Indie che si chiama Alleanza Democratica qualcuno suggerisce che sia anche afrodisiaco io non so se sia per
Dovremo reggerà Itaca questa finzione perché io direi così
E vorrei concludere su questa affermazione
Perché dovremo oppure anche noi capire
Che cos'è la fatica utenti che se ne siamo capaci della strada dal nostro rinnovarsi
Non non deragliare non uscire da sé come qualcuno pretende
Ma rileggere il nostro passato sapendo però che il passaggio
Non è fatto soltanto delle cose che sono accadute il passato è fatto anche delle occasioni mancate della freccia che non è scoccato dalle promesse incompiuti
E tocca a noi rileggere criticamente questo passato per capire la promessa incompiuta laddove la necessità storica l'ha impedito ai Dogi nuovo tempo politico la rende possibile
Che cosa è mancato invece della nostra forza ed alla nostra intelligenza della nostra cultura politica ricostruendo così sulla memoria critica di questo passato
Un'altra lunga memoria di futuro possiamo farlo amici
Per la ragione
Duilio lo ha detto che dovremo oppure attraversare impedire questo paradosso per il quale dovrebbe essere il tempo per l'attualità delle nostre idee
Tempo tre l'archiviazione della nostra storia non è possibile
Avremo soltanto rimorsi se facessimo corsi
Se non intendessimo che c'era ancora
Da vivere generosamente convintamente
Questo nuovo tempo democratico cristiano
Non diventiamo troppo tristi o malinconici
Se vediamo qualche comminato qualche frettoloso abbandono per lo più amici ci lasciano il clienti non quelli che chiedevano della nostra
Perché è con noi ritenevano che fosse utile stare anche per buone ragioni intendiamoci
Ma sono quelli anche che sono stati con noi per cattive ragioni
Per quale cattive ragioni forse abbiamo eccessivamente ascoltato
Molti di voi ricordano certamente quello che forse il documento più alto sublime della letteratura della Resistenza dico la preghiera dei Teresio Olivelli
Ribelle per amore
Quando nella vigilia tempestoso per la resistenza
Chiedeva per l'Italia di domani Attilio
Appunto una Italia diceva lui generosa Sr
Dobbiamo forse ammettere che non siamo stati a sufficienza generosi Sr
Non siamo state sufficientemente generosi coi deboli non siamo stati sufficientemente severi con i forti
Non dobbiamo commetterli più questi errori perché non abbiamo più quest'obbligo del governare ad ogni costo che è stato in parte una ragione vera e in parte l'alibi dei tante nostre opacità di tante nostre diserzione
Certo che siamo pieni di acciacchi
Certo che siamo carichi di Shalit
Però la merce se vogliamo possiamo essere ancora in
E come è stato scritto
Non si conosce ma nella propria altezza
Se non quando si è chiamati ad alzarsi
Ma se si è pari al proprio compito arriva al cielo la nostra statura io credo che noi possiamo essere così
Costi quello che costi com'è che vadano le cose l'importante è che ci sia questa nostra memoria vita questa nostra testimonianza reale
E l'attuale
Facciamo così col dinamismo che si richiede
In tempi molto veloci perché certo è vero cambia il mondo
Cambio all'Europa cambia l'Italia
E come sempre nel grande disgelo il fiume della storia torna scorre perché
Forzano gli argini trascina verso la foce
Tesoriere
Tocca al nostro discernimento scegliere il tesoro di abbandonare i detriti
Ma tocca soprattutto nostra forza il nostro coraggio e non farci abbandonare nel Lance nelle diramazioni abbandonarti con le cose che si mortifica dai nuovi
Dobbiamo stare sul filo di questa corrente non come un ingombro
Non come chi insegue a criticamente ma ma come chi è in grado di pronunciare ancora le parole dei conti rancore e gestire che possono rassicurare su un limpido approvato
Ci tocca un cammino aspro un poco sicuro
Ma che può essere illuminato
Se camminiamo insieme dalla luce dei nostri comuni ideali
Se lo facciamo anche qui a Milano in queste ore ma anche troppo
Oggi come ieri liberi e forti
Lo slogan è facciamo nostro la la DC siamo noi arrivederci a tutti