Il risultato del referendum consultivo sull'Azienda di trasporti di Roma ATAC. Intervista all'urbanista Paolo Berdini

Radio radicale siamo con l'urbanista Paolo Berdini per parlare del referendum attacca allora che bilancio può fare di questo referendum attacca e che ha visto la vittoria dei dei sì ma non il raggiungimento del
Del cuore un referendum ha fallito in una città diciamo fallita
Sì bella domanda cioè qui ci abbia utilizzato il titolo di un suo libro
Sì c'abbiamo due due due ragionamenti da fare no il primo il primo è positivo nel senso che per me è è finita la sirena delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni dopo trent'anni di sfascio il ponte nel sul Polcevera ce lo dice
Adesso la gente è molto minore no propensa a dire sì privatizziamo perché il pubblico non funziona
Sull'altro piatto della bilancia metto proprio l'essenza della domanda che evidentemente questo livello di partecipazione in città non c'era cioè non abbiamo raggiunto nei chi sosteneva al no né chi sosteneva il sì questo scatto uno di di partecipazione civica che non c'è stato questo mi dispiace molto perché evidentemente questa città
Ormai non ne può più vuole vuole soltanto vedere risultati non vuole più discutere su su formula astratta ma vuole vuole che ci interessiamo della della cosa pubblica e questo lo faremo
Il referendum è stato organizzato male secondo lei c'è stato caos ai seggi oppure ritiene che non ci sia questo elemento
No io credo che lo scandalo ovvero del referendum sia che l'amministrazione comunale stava chiusa dentro il bunker non ha detto nulla cioè io mi aspettavo che il sindaco vicesindaco e sono le autorità come dire terse dal Ponce certo coi loro saranno esposti nel voto ma ma dovrà essere terza
A avessero invitato un giorno sì e un giorno pure la gente a votare qualsiasi voto o sì o no perché quello è il ruolo del sindaco no stimolare la partecipazione sentire un silenzio di tomba e questo sì che è stato un elemento negativo poi questo lo sento propongono pesa alla partecipazione c'è il comune doveva stimolare
La l'andata al voto non l'ha fatto nemmeno nemmeno una volta ecco secondo lei il sistema di trasporti municipale Romano è già aperto ai privati
Dal dal due mila oppure diciamo
è una falsa apertura al mercato quella con TPL no no io penso io penso che i romani non abbiano accettato la privatizzazione perché sanno bene specie in periferia non
Per nulla in periferia si vola molto meno che quella ricetta della privatizzazione è stata un disastro TPL non gestisce solo il venti per cento del delle attenzione
Definisce il quarantadue per cento della Rete di trasporto
Alle risultato pessimo cioè noi abbiamo cioè se possibile sennò è peggiore riattaccata che è indifendibile da tutti noi non l'abbiamo difesa
E quindi è chiaro che qui dobbiamo avere avere uno sforzo ditteri pubblicizzare tutta tutta l'azienda ovviamente con altri criteri cioè non non è che poi facciamo pensiamo un'azienda gestita come è stata gestita fino adesso basta con la politica fuori
Fuori da dai palazzi del Ladakh ci vuole gente competente e onesta
Senta lei che è un urbanista come vede oggi l'immagine della della della città siamo arrivati siamo ritornati ai livelli dell'inizio degli anni Settanta quelle del
Il Convegno sui mali di Roma siamo arrivati a quei livelli possiamo ancora peggio stiamo un po'trova siamo un po'peggio perché perché ce lo dice il referendum quando è stato fatto il convegno della della Caritas del vicariato di Roma
C'era una tensione sociale verso i temi d'appartenenza della convivenza civile norme quindi loro hanno hanno saputo interpretare quello che che emergeva dalla città
Oggi io sento un rancore dentro questa città risultato del mancato voto referendario dice quindi è chiaro che noi adesso stiamo ragionando su una città che non crede più a nessuna promessa prima c'era la speranza che la città cambiasse
Oggi non c'è più la speranza e allora rilievi ricostruirà la speranza
è una sfida difficilissima che vedrà i promotori del sì e no insieme a questo possono essere
Ultima questione lei che ha fatto una storia sugli sul sull'abusivismo edilizio
No che cosa può dire dell'atteggiamento del Movimento cinque stelle oggi visto che lei è stato assessore della giunta raggi di fronte a questo problema si è convertito alla alla Busi vedo che sorride se convertire l'abusivismo c'è stato un caso di Bagheria che arrivato chiuso ecco che cosa può dire in generale
Io dico che che che loro stanno scherzando con il fuoco
Perché perché loro vanno hanno costruito un consenso vasto dovranno presso il trentatré per cento alle lezioni nazionale a Roma hanno preso qualcosa con il settanta per cento
Quindi hanno costruito il loro consenso su parole d'ordine chiarissime non l'abusivismo sia le regole no a no ai ladrocinio nell'onestà onestà però hanno hanno hanno girato completamente tutto il libro delle promesse appunto hanno detto sì alla legalità
E cominciano cominciano a fare a fare i condoni nelle Marche ne centoquaranta comuni del cratere
E a Ischia
Ma siamo alla pari alloro pagheranno duramente Cecco e questo è un paese votato quattro anni fa quaranta per cento al PD il PD è ridotto al sedici per cento quindi qui non ce n'è più cioè non ci sono rendite più per nessuno chi tradisce le le promesse elettorali dicendo io sono contro l'abusivismo e Four for fa due condoni verrà punito senza pietà
Ringrazia grazie a ruba dell'urbanista Paolo Berdini