XVII Congresso Nazionale Legautonomie - Legati al territorio - prima giornata

Buongiorno a tutti
Sponsor
Bene grazie
Benvenuti
Benvenuti a tutti a questo diciassettesimo congresso della Lega
Delle autonomie locali
Innanzitutto
Grazie il benvenuto al sindaco della città di viareggio Giorgio degli in gara
Che ringraziamo per lo sport
Anche come
Rinnovato associato alla nostra
Alla nostra lega delle autonomie locali
Salutiamo e ringraziamo Luca medesimi presidente della Provincia
E inattesa della sua presenza salutiamo anche il rappresentante della Regione della regione toscana
Un saluto alle delegate ai delegati
In rappresentanza degli oltre mille enti della nostra associazione
E
Grazie a tutti gli ospiti agli amici che con la loro presenza
Riconoscono la la la valore la funzione della nostra associazione in particolare ho visto
Tanti dell'UPI
Poi prenderanno anche la parola
Personalmente
Sono molto grato alla commissione congressuale che mi ha chiesto di aprire questo congresso prima della relazione
Del presidente uscente Marco Filippeschi
E
Con poche considerazioni vorrei significare
L'importanza che ha per me questo congresso
Innanzitutto perché viareggio
Perché siamo tornati e viareggio
Nei dieci anni della mia presidenza nazionale di questa associazione di cui porto un ricordo
Molto intenso e molto importante
Sono salito sul palco di questa in questa città
E se siamo tornati qui lo voglio dire con con grande chiarezza per questo col nostro congresso ordinario ma che ha una
Caratura una dimensione davvero speciale per la nostra associazione lo percepì Rete poi
Meglio vedere dalle argomentazioni che Filippeschi porterà nella sua relazione
Non voglio usare termini spesso abusati come
Congresso di Rifondazione sicuramente sarà un congresso sì importante rilancio della nostra associazione
Se siamo tornati qui
E perché
Qui si è celebrato per anni un momento identitario importante
Della lega delle Autonomie locali
Il suo legame con la realtà
Perché qui per anni abbiamo discusso abbiamo avanzato proposte
Abbiamo ascoltato i nostri ospiti abbiamo polemizzato con loro
Sempre ispirati da un unico centrale valore la difesa e la valorizzazione delle autonomia
Certo non si tratta di guardare la realtà quella realtà che dicevo con gli occhi del passato oggi che talmente cambiata e così radicalmente
Che vien da chiedersi anche cosa può fare un ente locale cosa può fare un associazione di enti di fronte a questi cambiamenti stravolgenti e con voi coinvolgono il pianeta dà un senso di strani azione di inadeguatezza no
Eppure anche il fenomeno più complessa anche il fenomeno più largo poi da qualche parte precipita
E precipita nelle nostre piazze precipita nelle famiglie delle nostre città
Precipita nelle periferie più disagiate come nei borghi più belli del nostro Paese
E se quei fenomeni di quella grandezza i in qualche modo si possono filtrare
E far comprendere o comunque farli entrare in una dimensione umana nei confronti delle persone delle donne e degli uomini dei ragazzi
Il compito del Comune straordinari
Per decodificare la realtà che cambia e per portarla alla portata di ognuno
E quindi
Non solo traiamo diciamo così motivazioni ulteriori da questi grandi cambiamenti ma traiamo anche la convinzione che il percorso storico che le Autonomie hanno fatto la cultura sedimentata in un'attività secolare della vita delle autonomie è una chiave est indispensabile per governare e guidare questi fenomeni
E quindi per noi è questo il significato profondo del tornare a viareggio tornare a parlare con il linguaggio della realtà della vita vissuta nella vita concreta
Di fronte a una realtà che cambia
Riproponendo il valore dell'autonomia e come un valore ineludibile per stare dentro a questa realtà
è abbiamo vissuto quei momenti viviamo il momento di oggi
Con due
Coordinate precise
Attuare la Costituzione
Abbattere quelle letture che che tradendo la lettera e lo spirito della della Costituzione negli negano l'evidenza cioè che tutto quello che va all'etere
L'autonomia locale e lei della democrazia
è una
è un una questione da conquistarsi quotidianamente perché l'attenta azione
Di semplificare o comunque di vivere la democrazia passando sopra la realtà ricca delle autonomie locali è una tentazione ricorrente
E che qualche volta non ha neanche il colore politico perché l'idea di semplificare
Per pensare di decidere meglio è quella che ha qualche porta nel nell'angolo nell'angolo stretto della incapacità decidere
E le Autonomie sono un valore appunto costituzionale che continuamente minacciato e quindi noi dobbiamo sapere che ci battiamo nel batterci per le Autonomie per l'attuazione della Costituzione
E nello stesso tempo
Che l'autonomia quando è vissuta come chiusura localismo inutile frammentazione diventa nemica di se stessa
E quindi anche questo è un insegnamento che da questo luogo tante tante volte abbiamo cercato di ricordare hanno stessi
Io credo che e lo dico con tutto il cuore
Che parlare della realtà e parlare delle Autonomie
Significa parlare anche degli strumenti
Concreti che si danno le Autonomie per poter svolge le fino in fondo la loro missione
Ad un sindaco Due ad un consigliere comunale
Ad un assessore
Sentirsi dire come a me è capitato spesso nella mia vita
Ah ma voi comuni sono le istituzioni più vicine ai cittadini ripetuto con quel tono paternalistico
Diciamo così da
Da rituale
A me francamente non mi convince ripetere continuamente quella cosa senza dargli sostanza sa quasi per una presa in giro ecco questo che e questo che volevo dire
Nel senso che dipende si può essere molto vicina ai cittadini fare dei dei danni inenarrabili ovviamente
Sì poi si può essere vicino ai cittadini stessi e fare delle cose ottime se si hanno delle buone politiche da proporre
E si e si fanno delle cose buone che si fanno delle buone politiche sia se si hanno degli strumenti
E quindi quando siamo venuti qui tante volte abbiamo detto una cosa abbastanza su importante nella sua semplicità l'avete scritto l'abbiamo scritto questo articolo centodiciannove della Costituzione
E date c'ero questo articolo centodiciannove l'opposizione e facciamo attendiamo otto articolo centodiciannove la Costituzione altrimenti quell'essere quelle ricordarci paternalistica mente l'essere vicino alla ai ai cittadini Emma Pescucci
Da e concretezza quello che abbiamo scritto nella Costituzione
E anche le richieste nuove che vengono avanti di autonomia rafforzata non ci fanno paura ma non ci fanno paura in questa dimensione se stanno dentro i cui confini della Costituzione e se vengono parallelamente un'attuazione dell'articolo centodiciannove
Io credo che per un o un amministratore
In questo contesto la il vero nemico è la solitudine
E la solitudine sia quando da soli appunto è difficile elaborare proposte conquistare opportunità avere strumenti per fare le politiche che servono e quindi servono le associazioni serve associarsi serve non rinchiudersi nella propria dimensione disperata qualche volta emergenziale quotidiana continuamente
Emergenziale
Da soli non si va da nessuna parte e quindi bisogna riscoprire il valore dell'in corpo intermedio del della funzione associativa
E quindi senso del fatto che siamo oggi tanti qui
E cioè che
La lega delle autonomie locali questa cosa ha cercato di farla
E credo che la deve fare
E che le la deve fare ancora
Anche qui non si tratta di guardare al passato guardiamo avanti
Io penso che è una un'associazione che fa del del tema delle Autonomie un momento istituzionale e nello stesso momento un tema della società
Che fa delle del del governo dell'autonomia un momento di governo e nello stesso tempo un tema di combattimento
Io penso che è un'associazione che ha questo carattere serva
E che se non ci fosse la Lega delle Autonomie bisognerebbe inventarlo
Ma siccome c'è
Vediamo di rilanciarla perché io credo che lo spazio e la domanda rispetto a questa dimensione del movimento delle autonomie sia ancora ai estremamente attuale
Queste erano le cose che
Di volevo io volevo dire ad apertura di questo congresso nello stesso tempo adesso posso solo dare personalmente Marcorè maschi che in rappresentanza della Regione che ci ha raggiunto
E
Passiamo quindi ai ringraziamenti non rituali per poi alla passare alla a da alla relazione introduttiva di Marco io voglio ringraziare di tutto cuore Marco Filippeschi per questi
Quattro otto anni di presidenza nazionale dell'associazione
Che non sono stati anni facili non lo sono stati per l'autonomia e quindi non sono state neanche per la Lega delle Autonomie e quindi anche per il suo presidente
Voglio ringraziare il direttore e il vicedirettore dell'associazione Loreto Del Cimmuto e Moreno Gentili voglio ringraziare la squadra piccola o grande che la si voglia definire sono pochi ma sono bravi della lega autonomia nazionale
Voglio ringraziare le leghe regionali
Ho scritto
Tra virgolette superstiti
Perché sulle loro spalle sul rilancio delle altre leghe regionali giochiamo giochiamo giochiamo il il futuro dell'associazione in particolare un abbraccio e un saluto alla lega della Toscana
E un ringraziamenti un saluto agli amici e compagni amiche dei lega nette che è la nostra società
Con la quale collaboriamo
A questo punto io ho il gradito compito di annuncia che e giunta una sola proposta di candidatura alla presidenza nazionale e la nostra associazione
Questa presidenza nazionale fa riferimento al sindaco di peso Matteo Ricci seduto qua davanti a noi
Che questa candidatura è sostenuta dalle leghe regionali
Del Toscana di cui è presidente Marco Filippeschi
Della Lombardia di cui è presidente Lorenzo Gaiani del Piemonte e di cui è presidente Antonio Ferrentino dell'azione di cui è presidente Bruno Manzi della Calabria di cui è presidente Aldo canturini
Delle Marche di cui è presidente Valerio luce Larini della Campania
Di cui è presidente Fernando Morra e della Sardegna di cui è presidente Nicola Sanna
E quindi nel tempo in cui presidente uscente svolgerà la sua relazione se altri vorranno presentare candidature potranno farlo ringrazio ancora tutti ringrazio la lega nazionale cui auguro ancora buon viaggio e adesso la parola a Marco Filippeschi
Allora buongiorno
Saluto e ringrazio tutti i partecipanti
In particolare per tutti il sindaco della città di viareggio che ci ospite c'era molto aiutato a organizzare questo congresso Saluzzo Marcorè maschi saluto Luca medesimi
Che rappresentano regione e provincia per tutti poi voglio salutare
Il mio amico Achille Variati presidente nazionale dell'UPI col quale ha condiviso quattro anni di di lavoro e col quale si è creato un rapporto speciale il nostro congresso si svolge in una fase di veloci e profondi mutamenti
C'è bisogno di un vero e proprio salto di consapevolezza il documento che abbiamo posto a base della nostra discussione che riprenderò con i suoi tanti link è uno strumento per l'impegno e da indicazioni di lavoro concreto
è una piattaforma aperta che si può ancora arricchire ringrazio chi ci ha dato già contributi alcuni li abbiamo inseriti su altri lavoreremo
Siamo un'associazione di enti locali
Vogliamo garantire questo profilo ma non ci tiriamo indietro nel dare giudizi anche su grandi temi lo facciamo partendo dal nostro punto di vista quello di chi ogni giorno vive sfide oggi sproporzionate rispetto agli strumenti di cui dispone per affrontarlo
Stiamo vivendo nell'intreccio sempre più stretto fra la crisi economica e sociale irrisolta e l'indebolimento della democrazia
Gli effetti dell'impoverimento della perdita di prospettive che la crisi ha provocato si sommano ad altri velocissimi pervasivi cambiamenti
Si è diffuso un vuoto di speranza viviamo una crescente sterilità
Di persone organizzazioni e istituzioni netta smettere messaggi obiettivi positivi nonostante lo svilupparsi tante esperienze significative di cui gli amministratori locali sono protagonisti o testimoni
Nel nostro Paese dove la crisi è strutturale e le arretratezze riducono inesorabilmente le rendite di posizione
Ciò porta all'appiattimento consumista apre spazi alle guerre fra poveri spiana la strada chi esalta le Paure e rancori si ripropone come purtroppo si vede l'individuazione del nemico
Come scorciatoia e fuga
Dalle responsabilità si alimentano stati d'animo assai diffuse diffusi quale quello xenofobo nemico è l'immigrato che formano consenso oscurano e degli hanno il bisogno vero di cambiare tutto questo con l'obiettivo io direi in contropiede impedire la ricostruzione dell'identità e delle relazioni sociali nel risolvere le crisi del contributo di legautonomie lombardo Lombardia se andrete a leggerlo c'è un'analisi interessante su questi aspetti calata anche sulla realtà
Economico sociale di Milano e di una regione molto importante ancora una volta nella crisi delle democrazie
Le democrazie più fragili e contesti socioeconomici più deboli si mostra assai vulnerabili alle spinte regressive questo il nostro caso il nuovo che vuole imporsi in realtà è il vecchio che ritorna
La pericolosa accensione dei nazionalismi e la forte centralizzazione del potere che è il contrario dell'autonomismo va sottolineato la difesa di un mondo abissalmente diseguale
E la negazione delle ragioni e degli effetti della crisi climatica
Non sono certo il nuovo sono reazioni contro il cambiamento necessario
Trump
Per prima cosa ha negato gli effetti della crisi climatica ciò è avvenuto un anno dopo la pubblicazione dell'enciclica lauda Tosi di papà Francesco le reazioni contro gli strumenti di una governance globale
Conto come contro un'idea integrale di ecologia come contro l'affermarsi di una finanza etica come contro la prevenzione e il governo delle migrazioni sono la difesa di un sistema in profonda crisi difesa di posizioni di potere fatta a tutti i costi contro un'etica delle responsabilità per le generazioni future oggi
Quando ogni fenomeno economico sociale trascende i confini nazionali e la rivoluzione digitale ha tolto ogni distanza
Se questa lettura è vera se passa fra i cittadini e non resta invece una consapevolezza di élite
E se dunque cambierà il livello della contesa politica allora cambieranno velocemente anche le tendenze di consenso serve il coraggio di indicare strade radicalmente nuove
Che per garantire il futuro per evitare conflitti incontrollabili si devono percorrere secondo un nuovo patto intergenerazionale e principio di fraternità e giustizia
Ecco che le città e i luoghi delle Autonomie locali sono davvero posti di confine di tutti i cambiamenti
Luoghi del confronto pubblico non mediato dalle leggi della Rete o almeno che posso pugile no a questa ingolfamento e drogato
Dove nell'agire
Si possono generale nuove consapevolezze nuove risposte nuovi legami fra persone sensibilità e anche interessi il riformismo municipale nasce e si afferma dentro grandi visioni politico sociali
Addirittura come traduzione di ispirazione di fede come parte di grandi progetti di cambiamento
Lo abbiamo ricordato celebrando il nostro centenario due anni fa o un mini simbolo dell'autonomia Isma'come già con Matteotti
E don Luigi Sturzo Giorgio la Pira e Giuseppe Dozza avevano un orizzonte che guidava l'azione mettiamola così
In questi anni difficilissimi da amministratori siamo stati molto impegnati ad agire localmente e il nostro lavoro
Ma schiacciati dagli obblighi di sempre da ciò che ci è stato scaricato brutalmente addosso nella solitudine lo diceva prima Oriano atrofizzati i luoghi della condivisione che si chiamava partiti che si chiamavano organizzazioni collettive
Non abbiamo ponti potuto pensare globalmente anche se scrivendo la relazione poi ripensato l'esperienza fatta in Toscana
Nel ricordate nel due mila due ospita ma a Firenze il Social Forum europeo coi a San Rossore per anni si sono fatti meeting no di grande prospezione critica su sulla globalizzazione per come stava avvenendo no forse avremmo avuto a avremmo dovuto avere più coraggio nel portare avanti le strade aperti
Di certo non si può dire agli amministratori locali d'essere stati distanti decenti di crisi penso alle nuove povertà penso alle periferie
Si può imputare ad altri livelli di rappresentanza una sottovalutazione noi con i nostri limiti siamo stati giorno per giorno a confronto con i cambiamenti da soli
Con mezzi inadeguati a farvi fronte penso anche all'impatto delle migrazioni
Siamo stati donatori di sangue e il sangue quell'anno dotato di fatto i cittadini
Siamo stati portatori di beghe spesso ci siamo sentiti così ai tavoli di rappresentanza e di scelto così o peggio siamo stati descritti
Da all'opinione pubblica e ho ripreso nel documento congressuale
La l'iniziativa importante lancia dall'Anci che si chiama liberiamo i sindaci che fra le proposte c'è anche una rivalutazione del ruolo delle garanzie anche dello status degli amministratori locali dopo la devastazione e la vessazione subita negli ultimi dunque semmai siamo stati deboli nel segnalare punti di rottura
Nel rivendicare politiche nuove ma almeno nella mia visione una rappresentanza locale anche molto legittimata è e resta debole se non è parte di un corpo collettivo dunque dobbiamo sentirci impegnati e protagonisti anche a ricostruire i corpi collettivi della politica ognuno i suoi secondo visioni e passioni
In Italia la riforma dell'elezione diretta dei sindaci con una più che Chiara responsabilizzazione del potere locale e una più forte capacità di decisione
A acconsentito a lungo
Di limitare una crisi di distacco fra cittadini e istituzioni e ha garantito una riproduzione dal basso di una classe dirigente dei partiti secondo tradizione che avevano contribuito a costruire la Costituzione prima poi le comunità locali è una diffusa partecipazione democratica
Legautonomie a la sua storia nei suoi centodue anni di vita in queste tradizioni
è chiaro come questa fase sia ormai chiusa e come le domande deluse abbiano provocato risposte di rottura che coinvolgono anche il consenso locale
Un'alta astensione dal voto amministrativo una più frequente alternanza di governo il secondo mandato per tanti sindaci e difficile
L'affermarsi nuovi attori politici poi il peso enorme decisivo via via assunto dall'imporsi del tema immigrazione e dunque sicurezza urbana che per natura e dimensione
Largamente ci trascende nel determinare gli orientamenti di voto
E di consenso
Le amministrazioni locali non hanno in questa situazione solo il compito di offrire servizi efficaci e poco
Costosi ai cittadini
Tre sfide definiranno il nostro futuro e sono ineludibile hanno riscontro anche a livello locale
Quella dei cambiamenti climatici quelle cambiamenti demografici quella per vincere le povertà economiche e aggiungo anche culturali per esempio la crisi educativa che sta vivendo in questo Paese da gli amministratori locali rivendicano innanzitutto la possibilità di rimettere al centro i bisogni dei cittadini di non limitarsi alla politica del giorno per giorno emergenza per emergenza
Autonomia finanziaria organizzativa contro il centralismo misure che accelerino l'innovazione vale a dire innanzitutto l'applicazione della rivoluzione digitale e di quella delle energie
Nuove politiche mezzi regole per rispondere al disagio sociale e per dare coesione nostre comunità per sostenere chi fa comunità
Chi fa civismo sociale sui territori per contrastare le esclusioni dare cittadinanza a garantire sicurezza per ridurre le diseguaglianze e redistribuire reddito occorre promuovere più politiche fiscali rigorose e progressive con la piena responsabilizzazione degli enti locali garantire diritti al lavoro e al reddito contrastare la precarizzazione
Di fronte ai cambiamenti di natura e di valore del lavoro stimolare qualificare la domanda interna di beni utili e servizi necessari non si è fatto tutto in questo senso intervenire contro la povertà assoluta con il reddito di inclusione con misure intelligenti
Oggi i poveri in questa condizione sono cinque milioni cinquantotto mila nel due mila sette erano un milione e ottocento mila questo il cambiamento che è avvenuto nel nostro Paese superare la sudditanza ideologica o psicologica a esperienze politico sociali che sono superate perché appartenenti alla composizione sociale che non c'è più è un drastico cambiamento delle condizioni di lavoro di declino del suo valore
Affermando principi irrinunciabili battendosi per i diritti e contro l'individualismo sociale
Dunque diritti e crescita sostenibile
è necessario perseguire una crescita sostenibile
Che avviene territori e non nei circuiti finanziari per formare valore e il reddito per creare nuovo lavora altrimenti non c'è redistribuzione non c'è margine per dare equità e inclusione né per garantire accoglie
Necessaria qui dico solo i titoli nel documento sono diffuse meglio
Una nuova alleanza fra la scienza e la politica
Le competenze e gli specialissimi sono per noi un alleato indispensabile no oggi vedete sono messe in crisi in difficoltà da
Spinte di qualunquismo e la forbice fra le possibilità che ci dalla scienza e ciò che può essere volto al bene collettivo si deve chiudere invece paradossalmente si allarga
Le politiche di riduzione delle emissioni di CO due
Avete visto gli ultimi dati dell'organizzazione meteorologica mondiale sono spaventosi devono avere una coerenza anche locale indurre politiche indurre operazioni che portino a facilitare gli investimenti che abbiano questo taglio
Grinta devono essere rilanciate
E quindi devono rientrare
Diciamo indice che fanno parte del
L'indice di benessere equo e sostenibile azionanti indicatori nuovi perché come sappiamo il prodotto interno lordo non può essere più l'unico indicatore che misura una crescita il futuro devono essere rilanciate le politiche militare mille mirate per la crescita industriale e per far evolvere la dimensione delle imprese produttive di servizi perché in Nismo delle nostre imprese ancora un problema io non credo che possiamo abbandonarci alla realtà come quando ci confrontiamo con gli altri Paesi anche europea
Serve poter destinare risorse agli investimenti per la cura del territorio per la qualità urbana per la modernizzazione dei sistemi urbani Investimenti danno lavoro danno un moltiplicatore economico che certamente non è dato dalla spesa
Corrente
Il segnale negativo
Del tentativo di affossamento del bando per le periferie così Betto è stato proprio questo cioè volere
Espungere
Una conquista che rimette in moto un'economia e che ha anche esplicite funzioni intervento sociale va promosso un welfare comunitario generativo che avrà a livello locale la sua struttura portante possiamo avere degli alleati
Che sono il terzo settore che sono le fondazioni di origine bancaria fondazioni di comunità per fare politiche ora verrà non so se è arrivato l'assessore Majorino Milano la Lombardia
Porta un esperienza molto importante in questo senso ma si possono estendere rendere organiche le esperienze paradigma ammette modernizzate rigenerata la burocrazia pubblica poco efficiente ancora poco capace per innovazione anche perché tutto è stato bloccato non ci sono stati innesti nuovi la media età dei dipendenti comunali lo sapete di cinquantadue anni
No delle Province
Sono nella stessa situazione quindi noi cercheremo di aiutare i Comuni anche con i nostri servizi no ma dobbiamo trovare dei comuni delle sponde che oggi a volte non ci sono spesso le cose nuove che si fanno
Si fanno per impulso della politica per più che per impulso degli apparati ma la politica è mutevole instabile
La ricostruzione cittadinanze urbana deve rendere evidente il potenziale di città non solo nel contribuire all'integrazione dei migranti ma anche nel diventare per loro veri e propri luoghi di appartenenza
Con diritti e doveri e di identità
Perciò vanno
Promosse anche nuove forme di partecipazione e dico governance sulle decisioni pubbliche
Non tutto è stato inventato e non dobbiamo mettere in crisi la capacità esecutiva ma dobbiamo trovare costo venti nuovi meccanismi partecipativi e anche
I rischi
Dell'esaltazione della democrazia diretta io dico non si contro quella rappresentativa non si esorcizza no difendendo la democrazia locale
Come ma rinnovando alla e quindi dobbiamo essere un laboratorio di idee nuove anche da questo punto di vista nel l'esercizio del governo locale deve essere superata ogni illusione di poter conquistare il potere con il potere con la colonizzazione luoghi di governo e la creazione di risorse centri di controllo non ha funzionato
Questa è un'ispirazione assai distante della migliore tradizione del riformismo municipali italiano di quello di matrice socialista o di di matrice cristiano sociale
Corruzione clientelismo hanno provocato arretramenti subalterni devastanti nel Mezzogiorno e anche in altri centri del Paese anche nei governi locali e più che mai necessario uno sforzo creativo che sollevi dallo schiacciamento nella quotidianità e che susciti energie nuove
Legautonomie è testimone del grande valore l'esperienza degli amministratori più giovani e delle domande che essi esprimono d'essere aiutati ad operare con una visione più ampia
Di essere formati e informati
Beh essere parte i componenti politiche che aiutino la crescita e la trasmissione delle esperienze
Che ti contribuiscano a dare spessore e continuità l'impegno senza l'assillo di una competizione personalistica esasperata che inaridisce e scoraggia la partecipazione politica legautonomie è testimone del valore delle esperienze civiche
Che portano un valore aggiunto e che non vogliono disperdere il loro impegno la nostra associazione fa proprie queste domande cercherà di contribuire a dare risposte la lotta contro le mafie e per vincere i fenomeni di corruzione
Un'assoluta
Priorità l'azione e di collaborazione con le istituzioni preposte alla sicurezza e la giustizia con le associazioni che promuovono la legalità del resto abbiamo visto l'esito dei grandi processi sulle mafie l'ultimo quello di Reggio Emilia
E che apriamo quale valenza nazionale non limitata a una parte del Paese abbia il fenomeno e quale forza ci voglia per contrastare il riformismo municipale
E la vocazione autonomistica che in una lunga storia hanno ispirato l'azione dell'associazione legautonomie sono ospitati da grandi e repentini cambiamenti
Dobbiamo liberare energie ho detto e valorizzare le capacità locali per raggiungere gli obiettivi strategici dell'agenda
Due mila trenta per lo sviluppo sostenibile e della cento urbana dell'unione europea l'elaborazione e la promozione della cento urbana italiana
Un obiettivo fondamentale fino ad oggi l'impegno è stato inadeguata insufficiente l'agenda serve ad orientare
Le politiche e a destinare risorse e renderà possibile e lavorare in coerenza le agende locali
E i nuovi strumenti di programmazione
Necessario le legautonomie con il suo diciassettesimo congresso sceglie di caratterizzarsi in autonomia come associazione di servizio delle Autonomie Locali promossa dei soci
Istituzioni aderenti che sono il nostro fondamento e poi attori sociali amministratori locali persone interessate e competente
Associazione che testimonia
Una pluralità ad appartenenze che lavora per obiettivi
E che è capace di realizzare legami con altre espressioni organizzate della società di cooperare con altre associazioni rappresentative della sulle autonomie locali e regionali
A partire dall'Anci e dall'UPI che hanno la funzione di rappresentanza quella sindacale e la esercitano ai tavoli di confronto istituzionale
Essere associazioni di servizio implica quindi una chiara distinzione di compiti servizio inteso come contributo di analisi è proposta sugli indirizzi e temi fondamentali
Selezionando i temi con la capacità di dare evidenza e forza a specifiche battaglie autonomiste
Che poi trovano un punto di sintesi nelle associazioni di rappresentanza che oggi sono anche fortemente articolate
Perché questa sintesi sia più avanzate
Servizio
Inteso come concreta prestazione realizzata anche in virtù della partecipazione nella Società legalmente in affiancamento dei Comuni delle Province
E delle regioni con la riorganizzazione centrale e regionale che proponiamo nel nostro documento
Personalmente dato che appartengo come è noto alla sinistra centrosinistra lo dico con rispetto non non volendo impegnare tutti ma senza ipocrisie
Spero che il nostro lavoro concreto contribuisca di riflesso anche a rilanciare questo campo politico come luogo di incontro e di proposta
Ce ne bisogno anche per ritrovare la bussola delle alleanze con coraggio e realismo
E in generale questo vale per tutte le componenti politiche credo che sia un obiettivo importante di sistema quello di far competere culture culture vere
Anche alternative del governo locale perché lo scadimento in atto si vede no quindi noi siamo di servizio per tutti come il lavoro che e facciamo vogliamo essere così sarà compito del nuovo presidente degli organi dirigenti rinnovati dell'associazione indicare le linee d'azione gli obiettivi prioritari e caratterizzanti e tenerezza
La proposta che saremo chiamati a discutere
E a decidere avete sentito a il carattere di una scommessa forte sul futuro di legautonomie di ciò sono orgoglioso e tutti insieme questa scommessa vedremo di vincerla
Matteo Ricci e sindaco di Pesaro la bellissima città di una bellissima regione le Marche centrale nella storia della nostra associazione sindaco al suo primo mandato è stato anche presidente di provincia è vicepresidente dell'Anci ancora un ruolo importante nel suo partito nel partito democratico proprio in forza della sua vocazione di amministratore con una visione più ampia
Leggendo il libro bello dico
Perché è così che ha pubblicato pochi mesi fa primo virgola cittadino perché l'Italia può ripartire sindaci che inizia dalla sue dal suo esperienza e dalle sue idee e si conclude con dieci testimonianze che lui ha raccolto di colleghi e colleghe anche di orientamenti politici molto differenti da dal dal suo mi sono ritrovato per tanti aspetti nell'esperienza vissuta nella lettura che da di un frangente molto Complesso da governare
E ho colto una sintonia vera con alcune idee forza che l'associazione ha cercato di perseguire e questo è di scelto un ottimo punto di partenza il congresso imposta il lavoro di rinnovamento e di rilancio necessario dell'associazione che vedrà una prima verifica entro il due mila diciannove anno nel quale peraltro si svolgerà un turno di elezioni locali molto importante
C'è un fenomeno nuovo
L'abbiamo segnalato nel documento
Sì
Creano alleanze inedite tra organizzazioni rappresentative con programmi che messi in coerenza danno quale risultante un progetto di cambiamento e danno nuovi compiti agli attori che lo promuovono legautonomie fra questi questo fenomeno ha un suo perché
Esprime forse la volontà lo sforzo di riemerge dei corpi intermedi è un fenomeno che va alimentate replicato anche a livello locale si creano lo sapete anche reti di città europee città che ero cooperano che condividono impegnate per una missione comune importante ogni esperienze nuove che possono generale
Connessione cambiamenti e anche il tema del cambiamento dell'Unione Europea rapportato al luogo delle autonomie locali è un grande tema esempi nazionali significativi ma ce ne sono altri l'alleanza contro la povertà con l'obiettivo dell'array l'alleanza per lo sviluppo sostenibile la realizza per la generati vita sociale lapsus
Laboratorio per la partecipa per la gestione partecipata dei beni comuni
Ho fatto degli esempi legautonomie ha promosso e deve promuovere adesioni
Cooperazione attiva permanente in alleanze con le istituzioni e centri di ricerca è il terreno per coltivare progetti nuovi per legittimare l'associazione farla crescere per progettualità nuove nelle sue relazioni neanche nella nostra reputazione si può crescere penso per esempio
La collaborazione in corso con la scuola superiore Sant'Anna ai progetti in divenire
Si devono dunque realizzare alleanze stabili per obiettivi si devono sottoscrivere protocolli d'intesa da rispettare e attuali
Quali sono o nostri obiettivi e su cosa lavoreremo innanzitutto naturalmente per una riforma organica della carta e le autonomie locali per promuovere nel confronto la proposta elaborata da lega Autonomie
Organica
Costruita col prezioso contributo di Luciano Vandelli
Lavorare su consolidamento delle unioni di Comuni delle forme associative per poche importanti competenze definite e sulla dimensione dei comuni una più stringente definizione delle municipalità nel caso di fusione fra Comune
Fare un focus sullo stato di evoluzione recita mole metropolitane
Che sa come sapete molto problematico dico con un è un realismo valorizzare il ruolo delle città medie abbiamo il nostro Nicola Sanna che se ne occupa bene in ANCI e riconoscere le la realtà multipolare italiana con una differenziazione delle politiche un grande riguardo ai piccoli Comuni di aree interne
E montane abbiamo integrato il documento con le proposte che ci ha fatto il Sindaco Mura se altri sindaci toscani di piccoli comune comuni
Montane che ho visto sono state riprese anche da Decaro nell'assemblea
Dell'ANCI
Puntare sulle nuove Province
Commovente il confronto sulle proposte dell'UPI di revisione della legge del rio che pongono anche il tema della legittimazione della rappresentanza e della capacità di funzionamento degli organi che ha fatto l'esperienza del presidente può dire
Con facilità che così non si può assolutamente andare avanti
Ciò non solo per l'esercizio delle funzioni fondamentali ma valorizzando le Province quali centri di servizi e comuni e alle unioni di comuni e in tal senso abbiamo fatto un protocollo di intesa con un p per fare sperimentazione
Puntare poi ad una rideterminazione semplificazione dove è possibile degli ambiti degli ambiti ottimali di gestione dei servizi in dimensione provinciale o dell'unione di province Conterno riguarda rapporto fra enti locali e regioni
Le spinte per un centralismo regionale sono negative e vanno contrastate ho letto qualche giorno fa però un annuncio non so se fosse spero fosse esagerato diciamo dalla comunicazione del per la Regione Lombardia dell'Anci Lombardia che parlava della Regione che diventa una regione così importanti diventerebbe super provincia
Ecco vista l'esperienza toscana da toscano no dico che bisogna stare attenti a questa deriva
Se la centralizzazione è una centralizzazione di gestione e la perdita della funzione essenziale di legislazione e di programmazione poi la Costituzione che detta anche le differenze e le regole fondamentali quindi dobbiamo monitorare
La riletta realizzazione Dever per regionalismo differenziato
Potenziare in questo caso i Consigli delle autonomie locali abbiamo istituito un Forum
Permanente sui servizi pubblici locali che ha cominciato a lavorare
E e non si può sfuggire a questo tema per la sostanza e anche perché siamo ormai deboli con le assemblee en assemblee dei sindaci nel dare indirizzi alle aziende e c'è un problema di riorganizzazione del nostro ruolo spesso molto importante di soci delle aziende partecipate
Tratto fondata fondamentale della natura rilevo autonomia e sostenere l'autonomia impositiva contro la finanza derivata lo dicevo Rignano
Con il sindaco di viareggio stiamo studiando se e come riprendere in forme nuove
La tradizione del convegno sulla finanza locale che era un convegno di riferimento in Toscana abbiamo continuato a farlo in dimensione regionale con il contributo di Cesare Cava con delle pubblicazioni che sono diffuse ogni anno a livello nazionale ma
Si può fare di più
Con il centralismo si è scaricata la crisi sui Comuni e sulle Province e in particolare oggi misuriamo i deficit strutturali
Che riguardano gli investimenti sul territorio e deperimento delle infrastrutture fondamentali che si chiamano strade scuole ponti fonti delle Province no
Ci si fa colore ma ma ma ma si vivono da amministratori e anche da cittadini dei drammi delle grandi difficoltà
Quindi noi dobbiamo attuare l'appuntato la la la Costituzione conquistare la locale tax
L'autonomia tributaria
In questo senso non possiamo dare un giudizio positivo sulla manovra che viene discusso oggi in parlamento ma ne parleremo diciamo nella sessione debito
Come ho già detto le Autonomie locali devono avere una visione territoriale ampia e il valore della visione è importante non dobbiamo arrenderci al municipalismo alla quotidianità alla dimensione piccola
Noi dobbiamo accettare di flusso nella dimensione ristretta e la carenza di visione strategica per debolezza politica o per conflittualità localistiche sapete che le parole che dico rispecchiano spesso le realtà che che viviamo questi sono arretramenti grati la nostra cultura è una cultura opposta forse un po'organi cistica ma che non tralascia di dare ispirazione e obiettivi al nostro lavoro quindi significa
Ma i piani strategici non solo per le città metropolitane
Attenziona trattamento dei dati istituzione di urban center cioè di centri che raccontino la storia l'evoluzione e creino partecipazione su i POR processi di Fo trasformazione territoriale oggi con i mezzi digitali più facile fare fare questo
Poi vari preso un'iniziativa specifica sul Mezzogiorno ecco
Rimando al documento che hanno presentato gli amici della lega della campagna ha certamente noi abbiamo bisogno di un'iniziativa specifica e di tradurre l'autocritica che si deve fare
No per quello che è accaduto in questi anni per l'arretramento che sia vissuto subito e anche a volte diciamo creato con colpe
Un in una prospettiva nuova e e e diverso non ci siamo disabituati a parlare con il linguaggio delle realtà del Mezzogiorno
Come si vede c'è seccato un grande vuoto che viene riempito con facilità da iniziative strumentali e magari effimere
Si devono fare investimenti pubblici dicevo prima del bando
Per le periferie no che è stata una delle prime inversioni di tendenza non la sola che abbiamo conquistato negli ultimi tre anni
La Banca d'Italia ci dice che c'è un handicap enorme per il nostro Paese anche in confronto con i Paesi europea e non dobbiamo contrapporre grandi opere e manutenzione intanto perché alcune grandi opere servono poi perché la manutenzione
Diciamo
Connaturata a al patrimonio di opere pubbliche le opere pubbliche dei periscono hanno necessità organica di manutenzione
E laddove ci sono stati fenomeni consumo scriteriata del suolo disboscamento e o quant'altro sappiamo che c'è anche una manutenzione aggiuntiva
Fare non è un un'opzione fare è un obbligo che deve essere ricompreso dentro la base finanziaria condivisa fra Stato Autonomie
Autonomie locali questo questa rottura questa scissione va ricomposta altrimenti sarà sempre più critico gestire lo standard delle infrastrutture
Locali e altre cose si possono dire abbiamo fatta alcuna ricerca nostra pubblicata sul sito sul Codice degli appalti anche rispetto all'indicazione dell'autorità contro la corruzione
L'affiancamento dei Comuni le Province non può avvenire su tutti obiettivi noi scegliamo gli obiettivi dell'innovazione anche per dare soldi servizi ai Comuni facciamo alcuni e esempi di nuova pianificazione agende digitali comunali e pianificazione degli obiettivi di digitalizzazione con piatti e forme digitali intero appropriative per le città
Esperienze di trattamento dei Big Bertha urbani
Fare ricerche creare nuovi scenari
Oggi
Questo è un grande tema anche nella versione di una democrazia costruita dal basso perché quando si parla di dati di proprietà dei dati si parla di un elemento sempre più sensibile centrale per il futuro se cominciamo a maneggiare dati dal punto di vista delle dei bisogni cittadini noi creiamo anche dei presidi di democrazia a fronte dei grandi big no che dominano e hanno oggi questo immenso patrimonio no che è l'appropriazione di ognuno di noi di ogni azienda di ogni io mi sorge piani di efficientamento energetico di autoproduzione Energia per i Comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci piani sostenibili della mobilità urbana di nuova generazione che si avvantaggi no
Della digitalizzazione dell'espansione dell'Offerta i sistemi di trasporto a servizio dell'ambiente e della qualità della vita dei cittadini ecco noi
Doveva essere l'associazione che promuove in ogni caso la mobilità elettrica cioè la migrazione nei sistemi urbani soprattutto alla mobilità e le sperimentare poi la pianificazione partecipata anche qui utilizzando il BIM e nuovi sistemi
Proporre una pianificazione nuova del verde urbano e l'infrastruttura del verde urbano che determini il consolidamento di varianti territoriali e scelte di salvaguardia lì dal dell'ambiente e dell'assetto idrogeologico con programmi piantumazione e altro ecco piantare alberi io dico deve diventare una competizione virtuosa fra le città e poi la pianificazione comunale o sovracomunale dei sistemi locali Protezione civile con l'impegno congiunto di istituzioni e volontariato
Promuoveremo l'economia circolare che anche un grande campo di innovazione l'Unione Europea ci dà degli indirizzi importanti bisogna batterci dal basso in modo esemplare per realizzarli e anche sull'economia circolare possiamo realizzare sperimentare prime agente gli obiettivi
Anche per essere più forti nel rapporto con le aziende che gestiscono i servizi del ciclo dei rifiuti in particolare
Cosa significa tenere alto il profilo quindi proprio taglio e vado a finire
Vuol dire non perde la vocazione a dare bellezza anche a cambiare dove radicalmente nel radicalmente ove necessario ma diciamo nello spirito e con la matrice dell'impronta identitaria
Territoriali vuol dire coinvolgere altri attori affianco delle amministrazioni cioè l'idea dei patti di comunità di matrice Olivetti Anna cioè Comuni Province
Creano indi Rizzi Progetti
Strade più facile per realizzarli e soggetti attori privati fondazioni eccetera mettono risorse per fare cose significative sul territorio e si ripropongono
Come attori sociali nel territorio di valore sociale anche in questo modo e dobbiamo non tutto è stato fatto dobbiamo inventare anche esperienze nuove mettendo in campo risorse
Nove
E dobbiamo essere coerenti nella difesa del territorio ecco si è detto rigenerazione
Urbana si è detto e riuso dobbiamo essere coerenti in una battaglia perché la legislazione poi gli atti concreti abbiano questo Indirizzo sulla cultura e sul turismo
Dove noi diciamo non rompiamo il nesso che si è creato si era creato anche a livello ministeriale
E e nel piano strategico perché questa risorsa è una risorsa fondamentale
Il consenso e vissuto anche ad ora da una capacità innovativa che i governi locali hanno rappresentato negli ultimi vent'anni direi su questo versante nelle città nei territori plurali sul litorale
Oggi
Si comincia a sentire un arretramento c'è una debolezza del sistema di imprese ecco noi dov'
Abbiamo anche qui non abbassare il livello della pretesa e dell'ambizione ed essere un soggetto come associazione che riesce a fare proposte e a tenere a bada in ultimo
Sul grande tema dell'immigrazione io credo che dobbiamo prevenire le Paure assicurare un'accoglienza organizzata ed equilibrata anche affrontando il tema dal nostro punto di vista di come si può virgolette aiutarli a casa loro
Intanto con un modello di sviluppo diverso
Perché la cooperazione internazionale da sola non basta
La cooperazione fra città da sola non basta ma spesso non siamo stati in grado di fare la cooperazione internazionale e la cooperazione fra città e di spendere anche risorse disponibile di creare fatti consistenti
Abbiamo condiviso i convegni il relazioni che abbiamo idee che possono svilupparsi e alcune l'abbiamo anche sviluppato in modo sperimentati per i profughi e richiedenti asilo noi siamo per la la l'accoglienza diffusa
Perché si valorizzino le persone anche i lavori di pubblica utilità come si è fatto spesso perché non siano affossati come si stanno affossando i progetti SPRAR
I luoghi comuni è stato e può essere fondamentale oggi viene contraddetto
Quindi bisogna fare la pole battaglia politica chiara da spiegare bene ai cittadini anche con la difesa di esperienze coraggiose io dico come quella fatta dal Comune
Di Riace almeno per il valore indie indicativo che da poi quella è una realtà anche molto particolare molto
No non non riproducibile
Ovunque lo sappiamo
E anche per i rimpatri volontari assistiti noi abbiamo nostre proposte avevamo anche conquistato un provvedimento no che rendesse i comuni protagonisti di operazioni volontarie ma che quando si sono tentate all'avuto successi importanti e in altri Paesi europei hanno avuto successi importanti quindi c'è un fronte ampio di attività
Noi dobbiamo fare una un'autocritica io credo sulle azioni di integrazione non abbiamo fatto una battaglia sufficiente per avere risorse noi siamo stati schiacciati da fenomeni che velocemente hanno impressionato le opinioni pubbliche
Io penso per esempio all'uso
Delle scuole non solo nelle scuole ma come luoghi contenitori dove le famiglie necessariamente si incontrano perché hanno i ragazzi spesso di provenienze assai diverse ma ma possono essere luoghi dove le famiglie si incontrò nel pomeriggio dove si creano fatti che danno socialità
Quindi noi non abbiamo aiutato le comunità aprirsi e spesso Nemo le comunità sono anche chiuse
Noi dobbiamo applicarci con con fantasia e fare battaglia per avere risorse per avere politiche
Politiche per quella cittadinanza
Quel civismo sociale di cui dicevo dicevo
Prima e con le comunità dato che oggi sono messi da parte i patti nazionali che sono stati costruiti dobbiamo fare patti di città
Quindi avere luoghi di collaborazione discutere apertamente anche su sulle regole sui punti critici e sulla sicurezza urbana facciamo un bilancio di questi anni io credo che noi siamo stati di fronte ad una sproporzione chiarissima tra fenomeni che impressiona volo potentemente erano il le opinioni pubbliche e un'aspettativa rivolta ai comuni ai sindaci assoluto assolutamente non non soddisfa civile con i mezzi che abbiamo ma insomma io sono stato sindaco per dieci anni ho conosciuto in dieci anni sei sei prefetti e cinque questori
Io sindaco dieci anni
Sei prefetti cinque perciò non aggiungo altro sapete cosa cosa significa no
Significa una disattenzione organica dello Stato perché se tu mi lasci un prefetto in questura per cinque anni no
Questi possono avere un piano di lavoro rispondere no
Come rispondo io magari non rispondere agli elettori io risponde agli elettori non rispondiamo agli elettori a rispondere in qualche per dire una uno una cosa enorme
Sulla quale mai si dice nulla no ora non
Ora la la dico in questi in questi termini no quindi vedere come si può realizzare un avanzamento non negando che in alcuni casi servono anche risorse senza del personale servono forme di potenziamento ma avendo sempre una visione integrata e distinguendo nettamente no non sotto la valutando nessun aspetto altrimenti di cittadino Cat capiscono ma dicendo dicendo la verità
Quindi c'è e concludo davvero uno spazio grande
Di iniziativa Carrie legittima l'iniziativa associativa che può portare come speriamo porterà nuove adesioni allega Autonomie si incontra davvero una domanda nuova di coinvolgimento e di partecipazione
Per fare nuove visioni e ho detto come siamo impegnati a fare servono contenuti nuovi e risposte concrete quindici e tanto lavoro da fare con la nostra piccola struttura che anch'io ringrazio come ringrazio che ha collaborato commenta questi anni
E il nostro radicamento
Dunque serve dare un compito più chiaro legautonomie idee e opere può essere una sintesi magari non originale di un indirizzo nuovo idee in campo sentito le abbiamo messe impegniamoci a realizzarle insieme grazie
Grazie Marco grazie per
Anni e per la sua relazione devo precisare che io sbagliato da appellare
Due su firmatari della proposta di presidente Ricci perché non sono presidente io sono a loro volta delle leghe regionali di Calabria di Campania ma sono membri dell'Ufficio di Presidenza perché quelli che sono da ricostruire per la precisione
Il adesso passiamo ai saluti o posposto perché mi piacerebbe che chi interviene per un saluto anche se a poco tempo senta quello che Benedetto nella relazione e quindi do la parola con molto piacere al sindaco di viareggio Giorgio degli indiano
Il tempo è tiranno all'una e mezzo io devo chiudere c'abbiamo il tre saluti l'elezione di Ricci nel suo saluto poi due interventi di ospiti prego
Quel giorno
Giorno Benvenuti naturalmente
Vi accogliamo una giornata di sole peccato che ci sono i furgoni del del mercato ambulante quindi non vedete non vedete appieno la passeggiata ma oggi pomeriggio la vedrete
Quando Marco mi chiamo
Qualche mese fa
Perché è del Mila disponibilità ad ospitare il congresso di Lega Autonomie io la considera in quella chiamata
Un po'una ripartenza
Perché perché come dire paradossalmente si si si cela questo congresso il Congresso delle delle Autonomie locali dei comuni e province in un comune che ha visto negli negli anni scorsi un come dire un tunnel altro uscire
Di un dissesto veramente clamoroso
E ne stiamo uscendo ne siamo usciti ormai col bilancio scorso abbiamo abbiamo dato una svolta abbiamo colmato
L'indebitamento e quindi dal prossimo anno formalmente saremo fuori dal dissesto anche se sostanzialmente lo siamo già da circa un anno lo considerato appunto una ripartenza perché noi non è che non volessimo
Aderire allega autonomie o ad ANCI ma di Reggio non poteva aderire perché essendo vittima del dissesto sapete che è soggetta normative stringenti e quindi non poteva fare spese che non fossero considerate spese obbligatorie
E quindi come dire glielo poteva investire anche poche centinaia di migliaia di euro Ctm magari centinaia di euro in associazioni come quella di lei l'autonomia o addirittura ANCI
E questo è il meno perché i Comuni dissestati non possono per esempio
Mandare i pulmini per i ragazzi delle scuole e devono aumentare tutte le tariffe
Ecco perché dico
Che l'esperienza dei comuni fondamentale e ringrazio i coloro che mi hanno preceduto e di averla sottolineata più volte
Perché queste veramente
Non solo una frontiera rispetto all'umanità
Ma è una frontiera anche rispetto come dire all'economia dei territori
E alla restituzione che i comuni danno in termini di servizi delle dei tributi che i cittadini che i cittadini pagano ecco perché mi permetto di dire che
Sì è di ventiquattro in questi in questi anni di in cui in cui sindaci come me ma credo come tanti di voi
Beh siamo disorientati
La viviamo un momento di grande disorientamento perché eravamo abituati ad avere dei luoghi dove si discuteva dove si prendevano delle decisioni e poi li mettevamo in pratica amministrando i nostri comuni
E eravamo abituati a luoghi nei quali emergevano le competenze
E non soltanto la comunicazione
Di cose che venivano che vengono fatte o che vengono promesse di fare e quindi con le competenze nove si costruiva amministrazione e con le politiche dei corpi diciamo intermedi dei partiti delle associazioni delle associazioni di categoria si dava senso
A un futuro e quindi è un percorso che poi veniva tradotto in pratica appunto nelle amministrazioni tutto questo non c'è più
Ora c'è una comunicazione folle
Fatta di tantissimi segnali di tantissimi feedback ma credo che si sia un po'disperso il principio fondamentale appunto che è quello per amministrare credo che servano le competenze
Ecco allora in questo marasma in questo disorientamento io sono contento
Che lega autonomia sia venuta qui a dare un segnale importante alla nostra città
E mi auguro che proprio legautonomie alla quale noi diamo tutta la nostra disponibilità anche per rinnovare quegli appuntamenti che erano diventati appuntamenti quasi d'obbligo rispetto alla finanza locale
Beh mi auguro che si possano che sia il nuovo dove si possa interloquire
Dividere esperienze integrare esperienze e trovare le sintesi necessarie a affinché noi amministratori riusciamo a dare delle risposte
Efficaci ai nostri cittadini e con questo augurio che auguro a tutti buon lavoro do di nuovo ed è venuta di legge mi auguro che per tutti voi
Ci sia veramente una buona permanenza nella nostra città grazie
Il sindaco grazie
Adesso chiamo l'assessore regionale Marcorè maschi
Ringraziandolo di nuovo per la sua presenza
Sì grazie buongiorno e grazie dell'opportunità incitati riportare un saluto a nome della Giunta regionale e del suo presidente Enrico Rossi che per impegni istituzionali concomitanti non può essere presente al vostro diciassettesimo appuntamento con il congresso nazionale
Ho ascoltato con grande attenzione l'introduzione del presidente e le sue riflessioni molto articolate chi vi porta questo saluto
Uno che ha avuto la possibilità io dico anche la fortuna di fare il sindaco per nove anni in un tempo diverso dal novantasei al due mila cinque due forze
Era un periodo un po'più facile per i temi che avete toccato c'era una maggiore presenza dei partiti dei corpi intermedi
Un ruolo forte diverso è cambiato il tempo c'è necessità di dare anche risposte approcci diverso
Il tema che voi avete scelto per la riflessione di questa due giorni
Non solo importante per oggi per le prospettive immediate
Nel momento in cui a livello parlamentare è in discussione la legge di stabilità del due mila diciannove con tutte le sue contraddizioni le sue articolazioni le sue complessità ma è decisivo anche per quello che riguarda la prospettiva futura del nostro Paese
Be è necessario che ognuno di noi faccia una riflessione attenta approfondita
Dopo il fallimento della riforma costituzionale
Il tema del federalismo
Il tema di un regionalismo differenziato mediante l'articolazione
Diciamo l'interpretazione dell'articolo centosedici della Costituzione tema che è tornato sicuramente di attualità
Anche a seguito del referendum sull'autonomia
Della regione Lombardia del Veneto
Dell'iniziativa dell'Emilia-Romagna
A cui sono seguite analoghe iniziative fra cui anche quella della regione toscana
Nonostante questo rinnovato interesse però ci troviamo io dico paradossalmente oggi al punto più basso dell'autonomia finanziaria di Regione e comuni
Superato il questo punto ma io dico tutto è possibile
Quindi c'è necessità di creare una nuova prospettiva una nuova speranza
Di ricreare un'aggregazione e di guardare avanti con maggiore fiducia
Cioè oggi a mio giudizio poca chiarezza
Su quello che deve essere il ruolo dei comuni
Si pensi per esempio ai contraddittori provvedimenti rivolti all'aggregazione dei comuni più piccoli
L'obbligo di esercizio associato delle funzioni fondamentali comunali
Che viene prorogato oramai dal due mila dieci in qua vi hanno in hanno
Da una parte si rafforza l'incentivazione
Delle effusioni dei comuni alcune ne sono state fatte anche in regione toscana
E allo stesso tempo si varia la legge centocinquantotto del due mila diciassette la legge sui piccoli comuni che è piena di obiettivi anche importanti voglio dire
Anche promesse di sviluppo ma poi voglio dire poco finanziata
E messa tutte nelle mani diciamo dello Stato
C'è a nostro giudizio poca chiarezza anche per quello che riguarda le cita metropolitane
Che restano più o meno nella condizione delle vecchie Province a parte qualche risorsa aggiuntiva ma mai sufficienti a dare risposte più concrete ed infine le Province stesse per le quali voglio dire la legge cinquantasei del due mila quattordici ha obbligato le regioni a un riordino forzato peraltro troppo frettoloso
Scaricando sulle Province stesse il peso delle contraddizioni del processo di riforma
Be'per quanto riguarda la nostra regione la Regione Toscana
Vogliamo riaffermare un principio per il quale ne abbiamo discusso a lungo in Giunta regionale un principio di federalismo che noi riteniamo cooperativo e solidale
La nostra richiesta di maggiore autonomia
Non Ponta voglio dire a ricreare il Granducato di Toscana non punta
A ricreare una piccola patria autosufficiente
E autonoma anche perché questo per quello che ci riguarda non sarebbe né possibile né auspicabile ma punta ad ottenere ulteriori competenze legislative e amministrative per valorizzare quelli che noi riteniamo essere i nostri punti di forza in ambiti strategici
Per la crescita lo sviluppo del sistema territoriale regionale
Mi riferisco a materie molto rilevanti che sono l'ambiente ai beni culturali il tema legato al lavoro che sappiamo l'importanza che ha voglio dire a livello nazionale l'aspetto delle Autonomie locali la salute
Il coordinamento della finanza pubblica i porti lista l'istruzione
Beh e sul tema della finanza pubblica che oggetto della riflessione vostra di questa due giorni
Beh noi proponiamo di provare ad inserire a valutare ad approfondire che nell'accordo con il Governo una disposizione che ci dia la possibilità di gestire gli equilibri di Bilancio regionali e degli enti locali
Fermo restando il rispetto dei vincoli di legge
Se da un lato noi riteniamo che il centralismo statale non vada bene
Soprattutto quando sottrae risorse ai territori risorse oggi necessarie per poter affrontare e vincere le sfide di cui ognuno di voi è artefice
Dall'altro pensiamo affinché l'autonomia Isma'non sia l'anticamera della frantumazione del Paese
Che esso deve essere rilanciato a partire da un vero e proprio principio ordinatore
Il sistema regionale delle autonomie che fa perno appunto sulle scelte
Che le regioni possono e devono compiere insieme comuni
Con un confronto che l'avete detto tutti debba partire dal basso un confronto vero aperto
Se ci si pensa bene una delle differenze principali dei territori sta proprio nei sistemi istituzionali locali
La Toscana per esempio è una Regione che a tre milioni e ottocento mila abitanti e a poco più di duecentosettanta comuni
La Lombardia
Oltre mille cinquecento comuni con molti più abitanti
Piemonte
Mille duecento comuni
Allora dico come si può pensare che l'amministrazione possa essere identificata e identica in tutto il territorio nazionale è impossibile ci sono articolazioni completamente diverse nelle quali dovremmo valutare qual è il punto di caduta
Che cosa impedisce di dare spazio alle organizzazioni che regioni e comuni ritengono più adeguata
Che nasca questo da un confronto dal basso come avete sottolineato da una organizzazione istituzionale nel quale ogni singola regione si deve organizzare in un confronto con i territori
E capire cosa è meglio fare beh in questo senso il principio ordinatorio regionalismo inteso come garanzia dell'autonomia finanziaria
In una visione che sia per quanto ci riguarda solidale e non egoistica come autonomia dell'organizzazione locale
Che le Regioni si danno insieme ai comuni
E come partecipazione alle decisioni per le quali noi vorremmo essere parte attiva quando chiaramente queste decisioni ci riguardano direttamente
Se dunque nessuno mette in dubbio l'unità della Repubblica che un valore non discutibile
C'è uno spazio credo importante rilevante per l'autonomia
Ciò che la Toscana deve evitare per quello che ci riguarda e che più autonomia possa essere equivocata con egoismo
Un serio dibattito sul federalismo
Non può prescindere da questo presupposto quindi auguriamo veramente a tutti un buon lavoro un'attenta riflessione
è un approfondimento di queste dinamiche che sono sicuramente importanti anche per noi Regione quindi grazie buon lavoro a tutti grazie è assessore
è il contributo al nostro dibattito adesso la parola Luca Menichini precedente la provincia di Lucca che ci ospita
Allora tanto buongiorno a tutti fa piacere essere qua portare il saluto della provincia della Provincia dei dei Comuni perché oggi le Province sono questo
Mi fa piacere
Salutare Marco Filippeschi ringraziarlo per il lavoro che ha fatto per l'apertura di questo importante momento di di congresso e e allo stesso tempo come anche rappresentante di UPI di UPI Toscana ringraziarlo per il tempo che ha guidato appunto UPI UPI Toscana è stato anche vicepresidente nazionale di UPI quindi un momento un tempo questi anni nei quali appunto ha vissuto questo ruolo di lega autonomia e anche i inutili toscana di di cambiamenti di stravolgimenti per certi per certi aspetti e che poi dove chiaramente il referendum del quattro dicembre del due mila sedici assegnato un punto di di svolta fatto naufragare tutto un percorso e ne ha aperto un altro nel quale oggi ci troviamo appunto è stato detto che viviamo un tempo di cambiamento con tanto di trasformazioni e queste o credo che sia appunto la la questione
Saluto Matteo Ricci e gli auguro buon buon lavoro appunto per la presidenza che
Che assume
Quindi un processo in atto di di di cambiamenti se io penso anche a quello che è avvenuto all'interno della nostra regione della Toscana quello che è avvenuto sui nostri territori quello che è avvenuta a livello nazionale
Le parole d'ordine che sono che hanno caratterizzato gli anni passati sono parole o Dordain che non che non ci sono più o che perlomeno ci dobbiamo chiedere se vale ancora la pena di di portare avanti
Sono intanto quella che era il superamento delle Province e quello che c'è stato legato al superamento delle Province da un certo punto di vista senza nemmeno a volte farle partecipare a quello che era un livello di rappresentanza
Per per qualche anno ed oggi però le province sono presenti sono in Costituzione pertanto quando si parla di sistema delle autonomie locali si parla anche delle delle Province in questo sistema dell'autonomie locali ma sicuramente devono essere anche ripensare ripensate con un nuovo un ruolo e con un nuovo un nuovo slancio in un'ottica di rafforzamento dell'autonomia locale quindi con un'ottica di rafforzamento dei dei dei comuni
L'altro Sempre rispetta i comuni in Toscana ma non solo in Toscana una parola d'ordine che c'è stata in questi anni è stata quella della fusione
Ad oggi non ne ho sentito parlare in questo congresso delle fusioni
Ma sappiamo com'è andata dopo il processo di fusioni quali scarsi risultati ha dato quali scarse adattare risultati ha dato anche in Toscana dove gli ultimi referendum sulle sulle fusioni di fatto sono andati male il settanta ottanta ottanta per cento
E allora qui si chiede di fare una riflessione
Sul ruolo delle comunità locali e sul sistema di appunto collaborazione tra i diversi livelli delle comunità locali
Rispetta questo penso che il ruolo delle delle Province come casa dei Comuni può essere un ruolo significativo
Può essere un ruolo significativo
Alla luce anche di quello che sta avvenendo a livello nazionale e poi sarà il presidente di di di UPI nazionale che ne parlerà nel dettaglio ma anche il fatto che sia in corso il lavoro di una Commissione per la revisione della legge obiettivo
E su questo c'è un dibattito aperto dentro la maggioranza ma non può essere solo un dibattito aperto dentro la maggioranza di di governo maggioranza parlamentare ma deve essere un dibattito che coinvolge prima di tutto
Le associazioni di rappresentanza delle autonomie locali
E allora su queste ruolo di legautonomie luogo lo di ANCI ruolo di UPI sarà un ruolo estremamente importante estremamente prezioso
Sempre con appunto il fallimento del referendum costituzionale è ripartito il processo di attuazione del Titolo quinto e quindi del centosedici comma tre il regionalismo differenziato
Su questo però bisogna essere chiari l'assessore regionale alcune cose le le diceva sa esser chiari che questo processo
Porti maggiore autonomia alle regioni che ha senso se porta maggiore autonomia alle Regioni ma contestualmente anche maggiore autonomia ai territori agli enti locali
Perché in questi anni noi abbiamo vissuto un importante un dannoso indebolimento delle autonomie locali per tutta una serie di ragioni anche di congiuntura economica ma anche di riforme che sono state fatte
E anche su come certe riforme sono state attuate e questo anche nella nostra regione allora su questa anche importante avere dei luoghi dove si discute se ciò che è stato fatto dal due mila quattordici al due mila diciotto
Se ciò che è stato fatto sta funzionando e in che modo sta funzionando
Se ne efficace nella sua capacità di dare una risposta di servizi adeguati ai cittadini perché poi il fine ultimo è questo dare servizi adeguati ai cittadini
Giovannelli prima facciamo riferimento sui sindaci no
E sul ruolo dei comuni però non è che siamo lì a prendere schiaffi
Perché si il mestiere più bello del mondo ma io a prendere schiaffi aggiornato in sommità disposta starci da questo punto di vista perché quando mi vengono oggi su diverse competente se a chiedere a me
Io sono impotente che non so come rispondere perché non sono competenze che sono più di matrice di matrice comunale allora la riflessione da questo punto di vista credo che sia estremamente importante allora regionalismo
Differenziata importante nella misura in cui si afferma ancora di più il ruolo della Regione come anche di Indirizzo
Di programmazione e di controllo e secondo un principio di sussidiarietà i livelli gestionali stanno in altri livelli
In questo si può discutere se le Province possono avere un ruolo da questo punto di vista c'è a chi piace di più le Province a chi piace di più l'unione dei Comuni c'è probabilmente a chi mi ha seguito anche qualcos'altro
Ma deve essere vicino ai cittadini deve essere sul sul territorio
Quindi da questo punto di vista credo che il congresso di oggi sia un congresso importante il rilancio dell'associazione sia una questione importante di carattere nazionale e nelle sue declinazioni nelle sue declinazioni regionali quindi non mi resta che augurare buon buon lavoro
A tutti
Fiducioso anche di un rinnovato spirito di collaborazione che dobbiamo trovare e dobbiamo costruire
A livello regionale toscano e sicuramente anche a livello nazionale e facendo quest'ultima quindi chiudo facendo quest'ultima considerazione
Che l'antidoto
Alla paura a mio avviso è la speranza
E la speranza la possiamo creare solo attraversa un grande lavoro di comunità lega autonomia può dare un grande contributo a questo punto di vista buon lavoro
Allora
Siamo un momento bello non sono pervenute altre candidature quindi io chiamo i delegati a ad approvare la proposta di a presidente nazionale della nostra associazione del sindaco di Pesaro Matteo Ricci chi è a favore altri
Io
Contrari
Non ve ne sono astenuti
Non ne vedo approvato all'unanimità
Tito Matteo Ricci riappare solo il saluto ai delegati
Grazie
Ma grazie a voi grazie ai delegati per la fiducia
Così estesa grazie a Marco in particolar modo Rigliano a tutti coloro che hanno diretto alla Lega delle Autonomie in questi anni così difficili
Anni complicati nelle quali nei quali sono cambiate tantissime cose nel quale cambiato
Lo scenario politico generale io credo anche lo scenario culturale nel nostro Paese nei Paesi occidentali
Ed è cambiata anche la strategia di rappresentanza degli enti locali che avevamo immaginato
Fino a qualche anno fa
Oggi è un momento di ripartenza della Lega delle Autonomie
Dovuto anche al fatto che si è interrotto un processo di semplificazione
Nella rappresentanza amministrativa che avevamo avviato qualche anno fa
Come sapete la situazione
Che come dire necessita una ripartenza della lega dell'autonomia dovuta al fatto che avevamo scommesso nella fusione dentro l'ANCI
Per anni si è perseguito questo processo il tutto si è interrotto
Un paio d'anni fa
Quando è cambiato completamente lo scenario politico non solo è cambiato il presidente dell'ANCI ma è cambiato lo scenario politico e sono cambiati radicalmente i rapporti di forza e di rappresentanza all'interno dell'ANCI
Per cui è diventato impossibile
Da parte dell'ANCI proseguire questo lavoro di aggregazione per un motivo molto semplice cambiata la rappresentanza politica fino a qualche anno fa
Quasi tutti i Comuni circa l'ottanta per cento dei comuni erano comuni civici o di centrosinistra
Oggi come capite lo scenario anche degli enti locali e completamente cambiato ed ha cambiato lanci
Per questo quando mi è stato chiesto dai presidenti regionali che ringrazio
Di assumere questa responsabilità
Ho voluto innanzitutto chiarire quale deve essere il ruolo della lega dell'autonomia perché non possiamo fare confusione i nostri amministratori
Il ruolo della rappresentanza dei comuni rimane all'Anci
Il ruolo di trattativa con il Governo rimane all'Anci
Noi non dobbiamo come dire fare confusione da questo punto di vista ma noi dobbiamo aiutare lanci
A trovare un punto di mediazione all'interno dell'associazione migliore
Perché i rapporti di forza sono completamente diversi
E ci sono battaglie che lanci non è in grado già attivamente di fare per divisioni culturali di impostazione amministrativa dei sindaci l'interno dell'Anci
E quindi per questo abbiamo bisogno di ripensare la Lega delle Autonomie
Che io ritengo debba essere una lega Autonomie
Di battaglia
Di proposte
E di servizi
E non di trattativa con il governo
E qui dobbiamo Benni inquadrare il nostro ruolo
Con la peculiarità della lega dell'autonomia dalla quale che il fatto che dentro la lega dello due mila e non ci sono solo i sindaci
Ma ci sono gli amministratori provinciali ci sono gli alle regioni e quindi può diventare un laboratorio vero anche turn Nuovo riformismo italiano
Del resto sappiamo qual è la crisi storica che sta vivendo riformismo in Italia e nel mondo occidentale
Da qui si parte
è una crisi culturale perché ovunque
I valori dei quali noi siamo portatori sono valori spesso e volentieri minoritari dal punto di vista culturale in questo momento
E noi lo sappiamo facendo i sindaci facendo gli amministratori perché costantemente dobbiamo far combaciare la nostra visione la nostra idealità con il pragmatismo del governo quotidiano
E sappiamo come le cose devono stare insieme
E come la nostra dimensione locale lo diceva bene primo ripiano nel suo saluto anche Marco
Non può prescindere dal ruolo che gli enti locali possono svolgere in questo momento nello scenario nazionale ed europeo
Io credo che i Comuni dalla lega l'autonomia devono essere comuni fortemente europeisti
Comuni che si battano affinché all'Europa nei prossimi passaggi non diventi un Oropa
Sempre più divisa sempre più debole sempre più incapace di giocare un ruolo nella globalizzazione
è un problema anche dei nostri comuni
Questo ritorno prepotente
Dei sovrani stipendi nazionalisti
Creerà istanza creando problemi e tensioni delle nostre società
Questo messaggio che partito da lontano di Trump
Comprare americano assume l'americano
Non solo ha influenzato il resto del mondo occidentale Mazzano ha rappresentato alla presentava quel cambio culturale in atto nei nostri Paesi
E allora io credo che noi che siamo orgogliosamente amministratori delle nostre realtà
Siamo orgogliosamente italiani dobbiamo spiegare ai nostri cittadini che i nostri comuni il nostro Paese e saranno più forti soltanto sono Europa sarà più forte non disgregata
è in atto c'è un lavoro di disgregazione dell'Europa questa la partita dei prossimi mesi
Non riguarda soltanto le forze politiche riguarda anche gli enti locali
E come ne possiamo essere portatori di una visione di questo tipo che dalle autonomie locali si pone il problema
Appunto di una battaglia culturale su questi temi io penso che abbiamo tutte le possibilità per farlo perché è da lì che ne partiamo anche rispetto alle vicende dei giorni dei giorni nostri
Come sapete lo diceva bene prima
Il presidente la provincia di Lucca noi viviamo in una fase di chiusura
Di paura
E il riformismo invece ha dato il meglio di sé
Quando nella sostanza si sono vissute fasi di apertura di speranza
E quindi è chiaro che la nostra capacità di riforma la nota la capacità di autonomismo locale si scontra in questa fase nel quale la paura e la chiusura rischiano di prevalere per questo
Battaglie valoriali e battaglie di proposta di riforme pragmatiche stanno insieme
Prendiamo il tema della sicurezza
Che come sapete in questi giorni sta dando come dire da mesi occupa il cuore dalla dibattito politico e sta dando anche molti consensi a chi sta governando in questo momento il Paese
Ma se la guardiamo bene lo corriamo da sindaci tutto capovolto
Il ministro degli Interni
Deve prenderli criminali
Non devi applaudire chi spara i criminali perché il fallimento dello Stato
Non lo sappiamo
Lei quando Bazzani sindaci sappiamo cosa deve fare il Comune cosa devono fare i cittadini
E non possiamo chiedere ai cittadini di fare quello che deve fare il Comune
Perché altrimenti non ha senso l'amministrazione comunale
Sappiamo che dobbiamo chiedere ai cittadini virtuosismo
Ma sappiamo che ci sono delle funzioni che spetta all'amministrazione comunale
E se ne abbiamo il ministro degli Interni
Che è colui che deve garantire la sicurezza nelle città
Che invece di porsi il problema del perché quella meccanico
Che ha subito trentaquattro furti consecutivamente
Non perché è lo Stato e la polizia non ha preso quei criminali invece di dare la pistola ha perso allinearmi per sparare e magari diverrà anche brani come sta vivendo quel meccanico
Ne abbiamo il ribaltamento della realtà e abbiamo città più sicure
Perché non lo sappiamo che se nelle nostre città aumenteranno le persone con le armi in casa noi avremo città più sicure no città più sicure
E se prendiamo il tema della sicurezza del decreto dà la sicurezza di questi giorni
Quanta fatica abbiamo fatto vedo qui Majorino che più di altri si è battuto su questi temi quanto a fatica abbiamo fatto
Per aiutare i governi degli ultimi anni a costruire un meccanismo di gestione di questo fenomeno della
Dei profughi
Che potesse in qualche modo tenere insieme sicurezza e solidarietà
Sicurezza accoglienza
E invece che cosa si sta facendo
Si sta scommettendo su ciò nel quale si sta contrastando ciò nel quale i sindaci
Che sono qui ma io credo in gran parte dei sindaci italiani sui quali hanno sempre scommesso che all'integrazione
Questo governo non crede nell'integrazione
Ma l'entità meno dove c'è nell'integrazione sono città più sicure non sono città più sicure
Noi con il Decreto Sicurezza che io chiamo decreto insicurezza
Ne avremo più clandestini per strada
Persone che escono dalla rete di accoglienza di protezione che automaticamente senza diritti senza documenti senza alcun tipo di percorso integrativo automaticamente rischiano di finire in una fascia di illegalità
E chi dovrà gestire queste persone che dormiranno dei nostri parchi che occuperanno case abusive chi rimarrà gestire azioni sindaci del nostro Paese
Allora serve una reazione
Una reazione di chi tutti i giorni e pronto è lì a governare questi questi processi
Di chi crede nell'integrazione
Che cosa hanno tagliato hanno tagliato le specie
Per gli sforare e gli altri sistemi d'accoglienza che servivano per insegnare l'italiano questi ragazzi
Per fargli fare volontariato hanno tagliato l'integrazione
Perché vedete c'è un problema di fondo noi abbiamo l'interesse a gestire questi fenomeni
Chi governa non ha interesse ad attutire lo scontro ha interesse a fomentare lo scontro
Perché sullo scontro costruisce la propria propaganda
Ed è un approccio completamente diverso rispetto a quello che noi abbiamo vi faccio un altro esempio
Prendiamo il ponte di Genova
Se fosse capitato ad ognuno di noi
E sappiamo purtroppo quante queste cose potrebbero capitare ad ognuno di noi
Cosa avremmo fatto
Io credo che tutti noi la prima cosa che che avremmo fatto sarebbe stata quella di stare innanzitutto in silenzio
Il rispetto delle vittime delle famiglie delle vittime
Secondo
Avremmo messi insieme le istituzioni avremo tenute insieme la comunità
Comune Provincia Regione e Stato
Società Autostrade
Per riaprire il ponte il prima possibile
E invece ancora il ponte la fermo e la città di Genova diviso in due
Terzo quell'avremmo fatto avremmo chiesto giustizia
Ma la giustizia l'avremmo chiesta chi in questo Paese la giustizia deve fare la magistratura
Non avremmo fatto processi sommari due ore dopo in televisione per cercare il colpevole
Capite qual è l'impostazione
è un'impostazione completamente diversa dalla nostra
La nostra impostazione quale c'è un problema
Analizziamo il problema che cosa possiamo fare Paranà per la risolvere quel problema quali sono le forze per risolvere quel problema e pioniere tutto il resto
In questo caso il tema è c'è un problema
Che cosa possiamo fare per acquisire un po'di consenso
Facendo leva su quel problema facendo propaganda su quel problema
I sindaci questa cosa non se la possono permettere a
Perché nelle città che vive fuori e in qualche modo si è sperimentato il meglio del riformismo concreto
La propaganda nelle città
Dura poco
Lei fa il MIUR dei territori durano poco
Se io prometto nella mia città
Di realizzare un'opera che sia una strada un marciapiede una scuola
E quella parola realizzo
Alla fine del mio mandato anche il più fanatico dei miei oppositori
Dovrà prendere atto che quella cosa l'ho fatta
Se invece non la realizzo anche il più fanatico dei miei sostenitori devo prendere atto che con la promessa non è stata rispettata
Sul livello nazionale questo approccio non c'è
E più di tre più marcata la differenza tra la realtà è una realtà percepita
E di conseguenza e più facile che si inseriscano tutto ciò che abbiamo visto in questi anni dalla Free Genius
Ad altro
Per quaestio penso che la storia del riformismo e noi qui rappresentiamo cent'anni di riformismo non può che ripartire dai territori
Perché lì che ne possiamo tenere insieme valori progettualità e proposte
Sembra rispetto i colori
Io credo che noi dobbiamo essere anche una formazione una organizzazione
Coraggiosa
Che rilancia alcune partite
Se vogliamo essere l'organizzazione dell'integrazione
Perché crediamo fortemente nell'integrazione anche se minoritaria dal punto di vista ma anche si alcune battaglie simbolo minoritaria io credo che noi dobbiamo riprendere con forza
Io penso che i Comuni a prova che i comuni
Associate allegata all'autonomia debbano rilanciare la cittadinanza per i bambini nati in Italia
Debba non riconoscerò dove non è stato fatto la cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia
Perché se vogliamo essere conseguenti con il tema dell'integrazione noi sappiamo che questa politica che ha affermato anche per scarso coraggio
Da parte di chi sosteneva questa posizione è una battaglia culturale che va ripresa
Perché quei bambini soli cittadini nelle nostre città del futuro
E non possiamo arretrare da questo punto di vista
Così come non possiamo arretrare sui valori dell'antifascismo
Quanti amministratori in questi anni hanno dovuto fare battaglie per rivendicare e in maniera sacrosanta e come dire per motivi non è scontata il fatto che non è legittimo e ammissibile che formazioni che inneggiano al fascismo razzismo abbiano cittadinanza in questo territorio i nostri territori
Allora io penso ad una lega dell'autonomia e che aiuti i nostri sindaci in questa fase
Anche da questo punto di vista qui battaglie culturali battaglie ideali dall'altra parte nella Damo essere anche un angolo realizzazione di grande innovazione
Prima Marco giustamente nella sua relazione
Citava la il l'Agenda venti trenta e in generale i temi della sostenibilità
Il cambiamento climatico e tutto ciò che spesso e volentieri come dire ricade poi sui territori disastri Toso logico e altri fenomeni che purtroppo conosciamo conosciamo molto bene
Io credo che però da questo punto di vista serva una svolta
Non siamo più all'anno ovvero non solo perché l'ONU attraversa l'Agenda venti trenta da degli obiettivi dà degli indirizzi dentro i quali i singoli Paesi dovrebbero stare
Ma perché anche in Italia finalmente non possiamo avere negli strumenti per misurare la qualità della vita la qualità della crescita delle nostre città
Il professor Giovannini prima lista Tora all'Alleanza per lo sviluppo sostenibile
A definito un nuovo indicatore del progresso che il verso il benessere equo e sostenibile
Che misura la crescita perché senza crescita non c'è né lavoro né ridistribuzione di richiesta
Ma chi volta la crescita quantitativa misura alcuni elementi qualitativi che fanno la differenza
La salute l'aspettativa di vita
La qualità ambientale il livello di istruzione a livello culturale il livello delle disuguaglianze
Non è più Teoria
Ne abbiamo un indicatore statistico che ci può consentire di misurare diversamente le nostre città
Allora io penso che la lega dell'autonomia debba dare gli strumenti necessari ai Sindaci che aderiscono a lega delle Autonomie per essere portatori di innovazione misurando e progettando in maniera differente rispetto al passato lo sviluppo di questa città
E guardate anche questa è una partita che va oltre le città in questi giorni stiamo discutendo con l'Unione europea
Del rapporto deficit PIL
Due quattro due due
Ovviamente rapporto deficit PIL a che fare con il PIL
E noi contestiamo io contesto il fatto che questo Governo ha previsto non solo io ormai tutti
Come dire gli osservatori economici italiani ed europei contesta una questo governo che ha fatto delle previsioni di crescita eccessive
Lunedì Merlo eccessivo
Cresceremo all'uno qualcuno dice di meno
Bene
Prendiamo questi dati qua chi abbia ragione al governo
O avviare ad o abbiano ragione coloro che contrastano queste indicazioni noi cresceremo in Italia in Europa nei prossimi anni con tassi di crescita che vanno al massimo tra l'uno e il due per cento
A essere ottimisti il due per cento ad essere pessimisti l'un per cento che cosa significa questo che la partita che si giocherà l'Italia nel mondo non è più sulla quantità dalla crescita
Ma è sulla qualità della crescita
La quantità importante
Perché altrimenti hai la decrescita e la decrescita produce povertà e disoccupazione
Ma il tema della quantità della crescerà diventa un elemento fondamentale per il nostro Paese perché dentro c'è la nostra bellezza perché dentro seggi in italiano perché dentro c'è la sfida climatica ambientale perché dentro c'è l'istruzione
Come vedete dalle nostre città potrebbe venir fuori una progettualità di innovazione fortissima potentissimo anche per l'intero Paese
Allora io credo che l'avevamo dare un contributo anche in questi termini
Di innovazione politica amministrativa di innovazione socio economica e la lega dell'autonomia di aiutare i sindaci che sono costantemente con la testa sui problemi a ogni tanto a dal TAR la e in qualche modo a dargli una mano a costruire una visione di città e di paese
Al tempo stesso io credo che la lega dell'autonomia debba portare avanti battaglie per la dignità degli amministratori
Poi lo dirò parlando delle Province delle riforme ma io credo che dobbiamo in qualche modo dire una cosa che tutti noi condividiamo che non abbiamo che non abbiamo avuto il coraggio di dire in questi anni di
Di populismo di antipolitica
Noi che pratichiamo che facciamo gli amministratori sappiamo quanto sia fondamentale una presa Minto sobrio
E siamo i primi ad essere portatori dalla sobrietà
Ma e indegno
Non è degno per un amministratore
Fare il sindaco di un piccolo comune con stipendi che non ti consentono di fare il sindaco di un piccolo comune
Non è degno per un amministratore fare il presidente della Provincia senza indennità
Non è possibile che un amministratore appena arrivi sia costretta a fare un'assicurazione perché alla fine del mandato sarà rimesso i soldi invece di come dire poter svolgerà con serenità la propria attività
Allora selezionando alcune questioni
Sindaci dei piccoli comuni
Presidente di provincia questioni assicurative degli amministratori io credo che noi dobbiamo essere portatore di una proposta di legge realistica pragmatica che ridia dignità
Al fare l'amministratore con tutte le responsabilità che gli amministratori hanno nei piccoli comuni e negli enti provinciali
Così come io credo che noi dobbiamo essere un'organizzazione
In grado di fare proposte e di fare e di in grado anche di rilanciare una stagione di riforma del nostro Paese
Proposte
Dentro una trattativa ovviamente anzi governo e sicuramente in questa legge di bilancio noi continuiamo a soffrire tantissimo rispetta la parte corrente
Sugli investimenti sono stati fatti avanti passi avanti negli ultimi anni perché il sostanziale cambio tra Patto di stabilità saldo di competenza che l'applicazione di quest'anno della sentenza dalla Corte Costituzionale liberano
Risorse sugli investimenti
Abbiamo dovuto battersi come i leoni
Per una cosa scontata se al bando delle periferie
Che rischiava di saltare e adesso per fortuna grata la battaglia dei sindaci come dire si è rimesso nella carreggiata giusta
Ma noi sappiamo bene lo sappiamo tutti noi che abbiamo un problema grande come una casa che si chiama Codice degli appalti
Non possiamo non vederlo
Allora non significa
Non sapere che in Italia c'è ancora tanta corruzione
Ma significa evitare di penalizzare con procedure più costose e più farraginose la padronanza dei sindaci degli amministratori che sono onesti
Perché altrimenti blocchiamo il Paese
Già abbiamo un governo che come dire sta bloccando gli investimenti
Sapete il giochino di Società Autostrade quanto sta costando in questo momento
Dieci miliardi di investimenti di Società Autostrade fermi
Perché io vorrei vedere quale concessionario realizzate le opere per le quali deve rientrare con il pedaggio del momento in cui tu mette in discussione la concessione
Dieci miliardi di opere ferme col giochino del ponte di Genova
E senza citare le opere sulle quali spesso e volentieri si mettono di traverso in maniera contraddittoria fra di loro
Ma il tema del codice degli appalti con tutta la stima rispetta me ne abbiamo per cantone va rivisto
E va rivisto in maniera pragmatica per fare le cose
Perché noi amministratori abbiamo l'ansia di fare le cose e nessuno ci può togliere quest'ansia di fare le cose perché il bello del fare l'amministratore cambiare completamente le nostre città
Così come nella parte corrente ci sono molti problemi ancora aperti
Che nella legge di bilancio noi dobbiamo sostenere ci sono diversi emendamenti dell'ANCI che non vogliamo sostenere qui ci sono alcuni parlamentari emiliani in questi anni per noi
è stato un riferimento costante lo dico da da sindaco in Commissione Bilancio è ovvio che oggi credere minoranza sorprese minore quando era in maggioranza
Il suo contributo sia per i Comuni che per le Province è stato spesso spesso determinante
E qui dobbiamo aiutare lanci in questa trattativa al tempo stesso però veniva detto prima l'assessore regionale la Toscana ad altri interventi
Beh non possiamo pensare che tutto il tema delle riforme in questo Paese sia finito il quattro dicembre
è andata per me io rimango dell'idea che è stata un'occasione persa ma non è andata il punto è che dopo il quattro dicembre nessuno ha messo in campo un'idea nuova di riorganizzazione degli enti locali e delle istituzioni italiane
E viviamo da questo punto di vista in una confusione totale totale
Nel gonnelle a contratto giallo verde non c'è scritto nulla su questi temi
Non c'è scritto nulla sui Comuni non c'è scritto nulla sulle Province non c'è scritto nulla sulle regioni se non genericamente il tema dell'autonomia su quale
Ritornerò io credo che noi dobbiamo rimettere in campo una proposta organica di riforme
Comuni
Noi sappiamo
Che otto mila comuni italiani così come li conosciamo non possono reggere
Nonostante i problemi che abbiamo risolto quelli che vorremmo risolvere
Al tempo stesso noi che siamo per l'autonomia
Sappiamo che i processi calati dall'alto non funzionano
Prima si faceva l'esempio delle fusioni bocciate
Ma non possiamo rimanere in questo stallo come se li immaginiamo noi comuni italiani
Io credo e c'è da questo punto di vista una lunga discussione fatta in questi anni che ne dobbiamo innanzitutto aiutare i Comuni a mettersi insieme
A lavorare insieme ma impossibile che ogni regione sulle unioni dei Comuni fa per conto proprio
E ci sono regioni con meccanismi virtuosi regioni con meccanismi meno virtuosi regione con meccanismi che fanno i danni e regioni con meccanismi del tutto nulli
Ma è un problema di una parte di paese alla riorganizzazione del dei dei COMU
Ogni o un problema italiano
La proposta sulla quale io ho da tempo lavoro è quella di obbligare i Comuni non a fondersi ma lavorare insieme
E non per criterio demografico
Come erroneamente nella nella nella Delrio c'è scritto perché il problema di mettere insieme una dei piccoli comuni è un prema di nuova governance dei territori
E il criterio migliore secondo me che ne possiamo avere quelle dei bacini omogenei
Perché dentro ogni provincia ne abbiamo per motivi storici per motivi morfologici per motivi socioeconomici dei bacini omogenei
Che possono diventare obbligatoriamente unioni di Comuni per poche funzioni inizialmente con un meccanismo crescente per cui più fonti elementi dentro prenda più incentivi ai ma chi deve decidere l'ambito Mugello i sindaci né i prefetti nessun altri sindaci
Che nell'assemblea provinciale deciderò quali sono i bei bacino mosaico alla Provincia di quella città metropolitane
Dopodiché settori gli obblighi in qualche modo a lavorare insieme il problema dell'unione dei Comuni esce dall'estemporaneità per cui il funzionario dei Comuni quando ci sono sindaci vanno d'accordo non fruttano lo più con i cinesi litigano fra di loro
Ad ogni elezione quel prato spese volentieri quelle che funzionano peggio sono quelle dello stesso colore politico no perché litigano più veloce più facilmente
Tu la devi imporre come un elemento di Governo del Territorio stabile
E al tempo stesso
Dai ancora più incentivi e ancora diciamo più semplificazione per coloro che voglio fondersi ma le fusioni rimangono volontaria decidere i territori decise dei consigli comunali
Io credo che questa sia la formula migliore anche per chi come noi crede nell'autonomismo e che nelle riforme non si può stare fermi
Ma al tempo stesso non si può accettare non si possono accettare imposizioni dall'alto che spesso e volentieri fanno più danni che che risoluzione dei problemi
Questa può essere un'imposizione di base per i Comuni
E ovviamente
Il tema riguarda le Province io credo nelle Province che le Province debbano rimanere case dei comuni
L'ho detto prima io credo che dobbiamo andare l'indennità al sindaco devo far presente la Provincia non tornare federato del presidente la Provincia
Perché comunque è una riforma monca quella che è stata fatta
Macché ha fatto ha fatto fare come dire che è stata fatta e lo possiamo sempre fare un passo avanti e due indietro cerchiamo di migliorare quello che è stato fatto
Il problema delle province non è l'elezione diretta dei presidenti prima delle Province Chiara riforma delle Province non son corrisposte le risorse necessarie questo il punto
Per cui qualche anno fa
Governo venti all'epoca hanno sbagliato a fare i conti
Variati lo sa bene li abbiamo detti tutto in tutti i modi non son voluto credere
Poi alla fine ha dovuto prendere atto che erano stati sbagliati i conti negli ultimi tre anni le varie leggi di bilancio e i vari provvedimenti fatta hanno cercato gradualmente di restituire alle Province le risorse necessarie per le funzioni fondamentali strade scuole in particolar modo
Il tema delle Province quindi è questo
Dare dignità a chi svolge ruoli presidente
Garantire le risorse necessarie per le funzioni fondamentali e far diventare le province un grande luogo di semplificazione amministrativa visto che sono rimasti in Costituzione
Voi mi dovete spiegare una cosa se nell'assemblea delle province ci sono i sindaci
O chi per loro e sono eletti con voto ponderato
Se nell'assemblea dell'atto ci sono i sindaci o chi per loro atto consorzi delle acque e sono eletti col voto ponderato
Se nelle atta
Dove si deciderà politiche le tariffe dei rifiuti ci sono i sindaci e o chi per loro ed eletti col voto ponderato perché la Provincia non può essere la Provincia atto e atta io questo lo devo capire
Allora facciamo diventare le Province
L'uomo di semplificazione amministrativa
Soggetto costituzionalmente riconosciuta
Con la dignità di chi le deve guidare casa dei Comuni e luogo di semplificazione
Così come le regioni
Io credo che proposito autonomismo noi in questi anni non solo abbiamo avuto una forte tensione centralista dal punto di vista nazionale ma non l'aveva avuta capolista regionale diciamoci la verità
Anti ogni qual volta i Comuni e le Province erano in difficoltà la tendenza alla centralizzazione regionale è aumentata
Nei fatti
Io non credo che quello sia il nostro modello il modello della storia del riformismo dell'autonomismo italiana non è quello del centralismo regionale
Le regioni del settanta sono nate per fare le leggi e per farla pianificazione non per gestire
E allora io credo in un modello nel quale fatto salva la sanità che ha una materia strettamente di competenza delle regioni non le Regioni devono fare il loro mestiere e aiutare i Comuni e le Province a fare loro comuni rafforzate comprovato dirvi
E provincia case dei comuni
Qui si inserisce anche il tema dell'autonomia ma scusate
Hanno fatto bene i presidenti di regione anche dell'Emilia Romagna e come dire della della Toscana
Ad aprire trattative dentro la Costituzione rispetto alle possibilità di autonomismo ma può essere questo un problema che riguarda solo alcune regioni del nostro Paese
Cioè il tema dell'autonomia regionale
Ed è la differenza tra il regionale dell'autonomia regionale riguarda la trattativa tra una singola Regione e lo Stato
O è un problema nazionale dire organizzazione nazionale
Aggiungo
Non ci può essere più autonomia delle regioni se le Regioni rimangono piccole
Se vogliamo ragionare seriamente
E quindi se ne vogliamo ragionare su una riforma dell'autonomismo regionale abbiamo bisogno di ragionare anche su cosa devono essere le regioni che porta devono avere che dimensioni devono aver guardate lo dico per la mia regione perché in questo Paese
Come dire uno degli sport preferiti oltre a fare tutti i tecnici dalla nazionale
Gli ingegneri dei ponti e gli scienziati i medici è anche quello di dire sempre agli altri come devono cambiare no
O a parto dalla mia regione le Marche
Ha senso una regione di un milione e mezzo di abitanti in questo contesto
La Regione Marche chiede più autonomia con un milione Merlo abitanti
L'Umbria con novecento mila abitanti non cito le altre che vengono citate sempre cito le niente quelle che mi stanno più nel cuore e la mia e quella più vicina alla quale sono più legato
è evidente che se ne ha voglia affrontare con serietà questo tema abbiamo bisogno di costruire una riforma complessiva del sistema regionale
E io penso che la lega dell'autonomia debba costruire una proposta organiche che temi insieme riforma dei comuni associazionismo dei comuni riorganizzazione delle province riforma delle regioni
Per questo una una associazione di battaglia
Valoriale e politica
Un'associazione di proposta nell'immediato legge di Bilancio Codice degli appalti Investimenti
Spesa corrente ma anche una prova una un'organizzazione di innovazione e quindi la politica del benessere dell'Agenda venti trenta ma anche un'organizzazione in grado di fare proposte
Molto forti dal punto di vista dalla riforma istituzionale del nostro Paese
Dobbiamo colmare questo vuoto
E guardate lo dico perché qui dentro
Ne abbiamo amministratori del partito democratico
Amministratori di sinistra che vengono a formazioni di sinistra amministratori civici
Il laboratorio del nuovo riformismo italiano può diventare alle autonomia
Questo è la funzione principale sulla quale noi dobbiamo lavorare e affinché a possa diventare un laboratorio del nuovo riformismo italiano abbiamo bisogno di tenere insieme queste quattro cinque obiettivi che ho provato a darvi compresa una riorganizzazione dell'associazione perché è chiaro che in questi anni le quote associative sono calate non poteva essere altrimenti
Se tu dici ai tuoi associati che prima o poi vai a finire dentro è un'altra organizzazione non si capisce perché più di diverso perché ti di associare oggi dobbiamo spiegare da domani
Qual è il nuovo ruolo dalla lega l'autonomia e come può diventare tra Comuni Province Regioni un luogo di elaborazione politica amministrativa un luogo di battaglia luogo riproposta ma anche un luogo che può aiutare lanci a trovare le mediazioni più alte possibile dentro la nuova comunque configurazione de dell'ANCI
Infine ovviamente i servizi
Perché la nostra associazione vive
E anche e soprattutto di servizi
E quindi io credo che con questa nuova impostazione ne potremo recuperare associati perché in tanti capiranno che è utile a derivare autonomia
E possiamo continuare a promuovere i servizi chiediamo attraverso Leganés attraverso la Lega dell'autonomia la progettualità europea che mettiamo a disposizione dei nostri amministratori chiudo davvero perché
Insomma abbiamo detto tante cose
Come capite
Credo che la nostra organizzazione a un ruolo nuovo in un'epoca nuova e complicatissima la peggiore per il riformismo
E qui abbiamo bisogno di grande forza grande determinazione e come avete capito io credo fortemente in un valore che in questo momento non va di moda
Che la gavetta io credo fortemente nel valore della gavetta nel valore della gavetta degli amministratori italiani
Non va di moda
E per me questo è un problema
Perché sta creando scenari pericolosi dal punto di vista politico a mio parere anche diseducativo dal punto di vista culturale
Pericolosi
Perché questi idea che tutti possono fare tutto
A prescindere dalle competenze da ciò che ha imparato dallo studio dall'impegno dal talento
Produce mostri dal punto di vista democratico
Tradiva indagare un ramo d'accordo tutti su come doveva diventare il Senato delle autonomie locali
Che ai grandi scusa anche fra di noi e giusta la proposta della trasformazione del Senato delle autonomie locali più sindaci meno sindaci più rappresentanti delle Regioni no quanta bien discusso
Bene
Questi vogliono trasformare il Senato in un organo estratto a sorte vi è chiara la questione
Perché se passa l'idea che tutti possono fare tutto
è normale
Che il leader del principale partito italiano dica che i senatori possono essere tranquillamente stesso
Con un meccanismo democratico pericoloso
Anche perché è come noi sappiamo i vuoti in politica non esistano
E se tu hai una politica debole improvvisata incompetente c'è qualcun altro che decide al posto tuo
E quindi a modello pericoloso ma io aggiungo e anche un modello diseducativo
Per me l'idea che a guidare il Paese ci sia un'ottima persona
Come dire dal punto di vista formale ineccepibile
Parla bene inglese le lingue
Educato
Ma che non ho mai governato neanche un quartiere neanche un piccolo comune neanche una sudata di volontariato neanche una bocciofila è un messaggio per i colori gentile educata firmò nei confronti dei nostri giovani
Vedete ognuno di noi ha i suoi riferimenti culturali permea spesso e volentieri Oriano lo sa ma l'avrà sentito raccontare tante volte per me sono in particolar modo i miei nonni
Uno paterno
Minatore
Che negli anni cinquanta è stato c'ero anche al giorno
E con i risparmi nella di dieci anni di minatore a come dire si autocostruito la casa nella città nella quale poi io sono nato e cresciuto ed è la storia di migliaia di famiglie la nostra del nostro territorio
Anche lui morto poco dopo presto a causa della silicosi e quindi vedervi una malattia che tanti minatori hanno preso
L'altro e voglio parlare di quest'altro nonno materno operaio falegname
Anche lui morto
Per ciò che ha respirato nelle falegnamerie pesaresi
Siamo all'operaio a fastigi fastigi era stato non solo imprenditore al primo sindaco della città antifascista attesa da una città particolare insomma no insensibile primo sinora è stato un antifascista imprenditori
Quando stava morendo
Era arrivato poveretto agli sgoccioli
Non riusciva più a parlare
Rivolto alla all'infermiera che lo stava accudendo al mio arrivo piangendo disse all'infermiera
Mio figlio si sta mia nipote si sta laureando
Mia nonna mi ha insegnato lo studio l'impegno il sacrificio il lavoro
Non mi ha insegnato che tutti possono fare tutto
Mi ha insegnato che se tu vuoi prendere delle responsabilità devi dimostrare nel campo
La capacità di rappresentare una comunità soprattutto chi come noi veniva e viene da ceti deboli più bassi vidi che in qualche modo un fatto del riscatto sociale
Un elemento di di crescita un elemento valoriale allora io credo che noi abbiamo bisogno di rimettere a disposizione del nostro Paese
La formazione la gavetta dei sindaci e degli amministratori locali
E dobbiamo metterla a disposizione di questa crisi culturale e politica del riformismo italiano ed europea
Per questo ho accettato questo incarico perché penso che la Lega delle Autonomie posso svolgere questo ruolo
E quindi credo che avremo bisogno di fare tanto lavoro insieme di darci una un orientamento nuovo ovviamente partendo dall'ottimo lavoro che è stato fatto in questi anni grazie buon lavoro ognuno di noi
Grazie non
Grazie presidente
Vuoi puoi metterti qua servitù allora presidente è andato un po'lungo però se Pierfrancesco Majorino ancora tempo noi ascoltiamo molto volentieri il suo intervento e poi chiuderà Variati la mattinata
Perché sapevamo che Pierfrancesco Majorino avere tempi stretti
Disciplinato mi scuso del fatto che devo puoi andare via
Molto presto e mi scuso con tutti voi
Con un reato che le insomma in questi giorni gli abbiamo fatto un po'impazzire però ci tenevo io faccio l'assessore le politiche sociali a Milano ci tenevo a portare ci tenevamo a portare un contributo molto veloce rapido
Ma più che una testimonianza
Oggi l'impegno a ricostruire un dialogo a diciamo dato un contributo domani fattivo di sostanza proprio condividendo quanto è stato affermato sin qui nell'ultimo intervento Di Matteo così bello appassionato
Nell'ambito della relazione che di Filippeschi io credo che dobbiamo proprio collocare ma su questo vedo che c'è una grandissima è ovvia sintonia tra tutti noi dobbiamo collocare il ruolo della cultura politica e del pensiero dell'autonomia in questa fase storica
E credo che se non si organizza una lobby per un progetto politico che recuperi il valore della cultura dell'autonomia essa non verrà affermata dalla stagione cosiddetta sono del sopra Nismo
Nazionalista anzi
Uno dei connotati che poi si esprime anche nella trasformazione di uno dei soggetti politici al netto di qualche diciamo referendum regionale su cui non mi soffermo ma uno dei connotati perfino nella trasformazione di un dei suoi soggetti politici più evidenti è proprio
Il l'affermarsi potente di un centralismo che spazza via l'idea di autonomia come capacità di autorganizzazione dei soggetti nelle comunità e come capacità di mettere a valore il portato delle comunità
Ecco allora che la dal punto di vista dall'osservatorio della città di Milano ci interessa molto
La possibilità di un lavoro nuovo nell'ambito del percorso a cui avete dato vita in tutti questi anni dico avete perché siamo stati oggettivamente molto per nostra responsabilità diciamo distratti ultimamente
Is it curerà proprio nell'articolare dal per favore non vuole parlare fuori grazie
Dalla dimensione delle comunità e dei territori un progetto che tenga insieme sviluppo inclusione solidarietà enti e quindi faccia sì che la crescita sia il frutto dell'intelligenza diffusa
Di un impegno a realizzare Investimenti della voglia di far sì che essa sia una condizione per costruire maggiore coesione sociale
Io non credo che oggi queste siano parole da convegno
Se guardiamo anche ai provvedimenti del Governo e alle scelte che sta facendo il Governo abbiamo proprio io credo da ricostruire un po'me Silvio rispetto alla capacità di immaginare il futuro investendo su di esso
E quindi immaginando anche la gestione di politiche economiche finanziarie coerenti con questa traiettoria e abbiamo la necessità di immaginare il futuro restituendo valore al tema della coesione sociale così spazzato via
Da questo tipo di esperienza di governo che esprime lo diceva Matteo sono molto d'accordo evidentemente quello che c'è poi nella spesso nella società italiana e del giusto aggiornarne così senza infingimenti retorici
Guardate anche se pensiamo alla questione delle misure di sostegno al reddito mi riferisco a ciò di cui mi occupo di più
E pensiamo con tutti i ritardi del caso nella introduzione del Rey con tutta la parzialità del retro al passaggio possibile sta lei avvento di cittadinanza cosa che viene spazzata via
Viene spazzato via il contributo nostro assolutamente nostro di tutti dai Comuni maggiormente in difficoltà rispetta i dati occupazionali
Ora ai ai grandi contesti di sviluppo
E questo tra l'altro nelle settimane in cui in diversi territori invece vediamo quella mai sta iniziando a ingranare per dirla in maniera un po'brutale
Oppure se pensiamo al ai contenuti del decreto sicurezza oltre alla questione diciamo politica culturale su cui non mi soffermo evidentemente gigantesca riguardante l'uso dell'immigrazione viene spazzato via lo diceva prima Filippeschi molto diciamo razionalmente viene spazzato via il contributo che devono portare le città accoglienza diffusa integrazione
Spartak come strumento per l'approdo cessi di inclusione attiva e di gestione vera della convivenza nel tempo del pluralismo culturale ed etnico tutto questo
Non ci sarà
Non è previsto
E potrei continuare con pensando al tema delle infrastrutture insomma anche un po'di imbarazzo in questi giorni il nostro Sindaco sta battagliando per la sfida delle Olimpiadi
Il governo
è totalmente assente
Forse è un bene
Però il Governo è totalmente assente oppure abbiamo la missione è pronta per portare il nostro contributo a Marrakech in occasione del grande summit internazionale del Global Compact i quindi con la grande occasione di riflessione tra istituzioni anche grandi istituzioni locali società civile sul tema dell'immigrazione il governo è totalmente assente
E quindi abbiamo proprio bisogno di biarticolare un presidio che metta all'opera il capitale sociale e intelligente delle città e su questo terreno noi assolutamente ci vogliamo essere ed è per questo che vi ringraziamo il fatto che vada via fra pochissimi minuti non deve tradire diciamo perché contraddico totalmente la cosa perché vado via ma in realtà è un impegno a ricostruire un dialogo e diciamoci la verità
Anche e chiudo davvero a restituire un po'dissenso
Alla storia stessa del fare governo locale del presidio delle istituzioni locali
Che sembra che le ha messe lì qualcuno come apparato burocratico per frenare lo straordinario diciamo così progresso delle genti invece sono hanno senso se sono presidio di comunità e di forza sociale da mettere al lavoro grazie
Assessore Majorino abbiamo proprio bisogno del contributo di una città europea e avanzata come Milano
Grazie alla parola Achille Variati che chiuderà questa sessione mattutina e presidente dell'UPI un'associazione cui siamo sempre idealmente amichevolmente vicini talora
Cercherò di essere molto veloce
Io son venuto innanzitutto per grande rispetto terso legautonomie la sua storia
I valori le sue testimonianze
Per portare un ringraziamento
In particolare a Marco Filippeschi
Che come ha avuto un ruolo importante in UPI in anni drammatici permettano di dire due tre cose
Seduto Franchi che ha avuto la responsabilità della provincia di Livorno fino qualche settimana fa oltre che ovviamente medesimi che invece deve continuare il proprio cammino provinciale
Ed è vero
Sono stati anni difficili perché quando nel due mila quindici pensate qui ci stanno gli amministratori
Noi che eravamo sindaci chiamati
A governare questo ente dopo la riforma del rio
E poi tipo
I decidono sulla sulla testa
Dei dai di che la Corte dei Conti avrebbe poi dichiarato irragionevoli
Tali da mettere in dubbio anzi da impedire atti di
Di dar vita a quei servizi per i quali ha vistato eretto
Penso ai centotrenta mila chilometri di strade provinciali penso ai cinque mila duecento plessi scolastici delle scuole superiori del Paese dove studiano due milioni e mezzo gli studenti medi tu sindaco chiamato
Ad amministrare un ente e impedito a farlo da d'Italia ragionevoli queste quello che abbiamo dovuto affrontare Filippeschi io e e gli altri presidenti
E lo abbiamo fatto in quegli anni parlo del sedici del diciassette e del diciotto potendo contare per fortuna su qualche parlamentare
Ed è qui le ringraziamento secondo che voglio portare al senatore Misiani
Che
Pur con le difficoltà di un niente politico sbagliato
Della presidenza del Consiglio di allora
Ci hanno aiutato a a rendere ragionevoli alcune alcuni passaggi
E sono stati molti queste cose ragionevoli finanziarie perché pensate che in tre anni siamo riusciti a recuperare di quei tre miliardi pezzo dopo pezzo quasi due miliardi e mezzo
E se oggi le Province anzi se domani le Province potranno i sindaci
Potranno cercare di dare qualche risposta in più sulle strade provinciali colabrodo e sulle scuole e sulla sicurezza degli ambienti scolastici lo si deve a questo a questo cammino
E però nel frattempo sono successe delle cose e mi rivolgo al nuovo presidente Matteo a cui rivolgo un grande augurio per il suo lavoro e anche la mia speranza finale
Questo rapido intervento però nel frattempo è successo qualcosa
Sul piano delle Autonomie
Su questa benedetta provincia massacrata
Che doveva essere chiusa
E che non è stata chiusa
E che mantiene però alcuni alcune funzioni fondamentali abbiamo visto il comportamento delle regioni
Attenzione
Il comportamento medio delle regioni italiane
è stato quello di riaccentrare funzioni amministrative
In netta contraddizione con un postulato che spero che questa associazione su cui su questa citazione che quel calciatore mantenga una radicalità di posizione
Anche per aiutare i lanci che è quella della sussidiarietà
Non si allontani mai un potere amministrativo dei cittadini
Se lo può svolgere quel potere amministrativo troppo scorgere una livello istituzionale il più vicino possibile ai cittadini anche per consentire al cittadino il controllo che altrimenti perderemo
è il comportamento delle regioni non è stato positivo da questo punto
E se davanti abbiamo il cento sedici terzo comma
Cioè
Sistema differenziato
Non è che l'assoluzione sia quella di trasferire potere
Legislativo e quindi un trascinamento potere amministrativo dal livello nazionale a livello Ray giornali
Senza che questo comporti un naturale scivolamento del potere amministrativo verso gli enti locali
E che siano duecento ossia non mille
Gli otto mila comuni italiani lo diceva bene Ricci prima di otto mila comuni italiani non ce la fanno a gestire alcune funzioni non è nemmeno corretto che le che le gestiscano
Parlo di funzioni di area vasta
E allora
E allora se non esiste
Una
Un'istituzione peraltro prevista dalla Costituzione ma lasciamo perdere ha per il momento questo perché costituzioni possono anche cambiare a fatica
Ma se non esiste una radicamento un qualcosa che Tierra di chi l'autonomia a livello territoriale te la portano via quell'autonomia
Tant'è vero che in questi anni
I comuni devo dire anche per alcune scelte del Parlamento del governo non hanno avuto i Comuni grandi Thai
Ma hanno forse aumentato la loro capacità di vera autonomia sia essa finanziaria fissi fiscale sia in sede ispettiva
Io mi sento di dover rispondere no
Non hanno aumentato la loro autonomia e sei comuni vengono lasciati soli
Io sto per finire il mio incarico ma sono facile profeta nel dirvi che via via il cammino sarà di un depotenziamento progressivo dell'autonomia comunale
Le Province
Lei province
Non ai per gli enti perché sono radicate costituzionalmente servono agli enti locali servono ai comuni
Senza le Province di un certo tipo e mi permetto fra un attimo due pennellate chiuso le Autonomie locali saranno più povere
E se le autonomie locali saranno più povere e più deboli lo sarà anche ha ragione da vendere Matteo Ricci quando dice lo sarà più debole anche quell'Europa quell'idea di Europa dei popoli perché per portare le attese dei popoli in Europa tu devi portare il radicamento nei popoli
Che non solo il governo
Che non sono i governi e francamente per come sono congegnati e non sono nemmeno le regioni italiani su cui prima o dopo una riflessione seria il legislatore dovrà dovrà fare
Quindi
Il meccanismo di riordino istituzionale delle province dovrebbe a mio avviso e sarà il compito dell'UPIM ma anche di questa associazione
Per il ruolo che ho capito vuole asso
Il il la revisione costituì perché non non funziona adesso come questa strana fantasia per cui ci stanno il consiglio provinciale che viene eletto due anni poi il presidente viene eletto quattro anni ma il presidente è il solo non ha un esecutivo non prende un euro fascio barman Roberta roba qua non regge questa è stata fantasia
Pura alla a a livello istituzionale e la fantasia pura purtroppo produce grandi guai e quindi bisogna rivederlo
L'aria
Vedi Matteo qui c'è una sfumatura pur apprezzando
Praticamente integralmente i tuoi ragionamenti c'è una sfumatura però per la quali chiedo anche alla tua responsabilità di neo presidente insomma il tuo le l'organizzazione di questa lega autonomia che la sua storia e tipo ti chiedo un supplemento di analisi
Quando tu dici beh ovvio le Province devono restare enti di secondo livello l'ho pensato sempre anch'io
Sono stato tra coloro che hanno battezzato le Province casa dei comuni
Perché sentivo il profondo il profonda profonda esigenza che noi sindaci da su un nei rispettivi territori non ce l'avremmo fatta da soli
Il campanile l'ho detto tante volte e lo ripeto qui nella vostra e la nostra casa
Il campanile serve non per guardare la piazza che sta sotto il campanile serve per guardare l'altro campanile Daccò
Daccò
E il luogo in cui i sindaci si ritrovano per discutere dei problemi di area vasta
è la Provincia
E il luogo in cui si ci dovrebbe trovare per affrontare un piano strategico un piano strategico di sviluppo territoriale era provincia
E il vai via ha sbagliato il governo
Anche il nostri governi quando hanno fatto capire chi i le aree di sviluppo territoriale è vero di innovazione del Paese sono le aree metropolitane al sbagliato
Perché l'Italia non è l'Italia delle città metropolitane che peraltro al massimo sono tre
Firenze non è una città metropolitana chiusa la parete
Non ci sono le aree metropolitane sono i territoriale interne questo questo mondo qui è il mondo dei territori ognuno quella loro forte capacità di FLI di sviluppo
Ebbene allora se è così
Troppo sotto è andata sul piano della Licci intimazione il presidente della Provincia
Spesso il sindaco di un piccolo comune Matteo troppo Zhou è andata alla legittimazione
E oltretutto lo dico a Sanna che parlerà nel pomeriggio anche i sindaci delle città medie hanno perso una Q
Hanno perso un appuntamento importante io sindaco di vicenza mi sono spaccato la schiena per fare anche il presidente della Pro
E vero un presidente scusate melodico boh sono pure fuori casa solo pure fuori Veneto un presidente Autori
L'autorevolezza
Che è fondamentale
No la stragrande maggioranza dei dei sindaci delle città capoluogo se ne sono fregati delle prove
E hanno sbagliato e a mio avviso hanno perso un'occasione irripetibili
Adesso lui quella figura in particolare Matteo del presidente della Provincia se vuoi che questo istituto
Abbia questa questo questo il in questo livello istituzionale abbia veramente un grande una grande funzione anche di quella semplificazione rispetto ai tanti enti intermedi che esistono
Tu devi esser deve essere a guida autorevole
E ai me temo che questa autorevolezza oggi non possa che essere data dal popoli dai cittadini
Pensiamo
Riflettiamoci
Ma se tu non fissi questo oltretutto come principio nazionale e si è addirittura disgrazia volesse
Che l'elemento ordinamentale lo consegni alle regioni siamo poi
Qui ne cito una per tutti che ha compiuto grazie al fatto di essere regione autonoma secondo me con qualche dubbio costituzionali il Friuli Venezia Giulia ha complicato ha ha tolto quante erano quattro le Province del Friuli-Venezia Giulia oltretutto le Province molto spesso
Sono anche elementi identitari perché ci si riconosce gli offrono di Pistoia che sono di Lucca qual è il suo della Città di Lucca sono di Lucca sono sono di questo territorio beh linee avevano quattro ne hanno fatte
Quattordici quindici non lo so diciotto
Una specie di di Pseudo Unioni dei comuni che sono state un fallimento
E quindi
Tutto avviene accentrato ecco la conclusione tutto viene accentrato
Sia questa organizzazione
Che diversamente da ANCI da UPI che siedono nei tavoli del della della conferenza unificata del rapporto diretto e sindacale con il governo
Sia elemento di pensiero
Radicale
Se posso lasciare questo messaggio radicale
Si attende radicali nella difesa dell'autonomia che poi significa difesa delle libertà significa difesa del dei Mou Grazia cioè della partecipazione
E cercate di vedere voi sindaci che magari qualche dubbio ce l'avete riflettete perché se
Perdette la casa dei Comuni perché quell'autorevolezza Matteo a cui mi riferivo con un punto di domanda
Sulla legittimazione del Presidente e non eletto anzi per quanto mi riguarda proprio sarebbe un errore che si trascinarsi indietro tutta la vecchia questione l'arma l'armamentario dell'elezione del del consiglio provinciale del no no no no
Sempre il Presidente deve fare i conti con l'Assemblea dei Sindaci
Che ne sono elemento fondamentale e decisivo per le grandi per le grandi scelte del territorio
Sia radicali questa associazione aiuti lanci indipendentemente da
Da da sviluppi indipendentemente da da dalla geografia checché ne deriverà soprattutto dopo le elezioni è tornata amministrativa del diciannove aiuti lanci a mantenere
E i lupi a mantenere la bussola dell'autonomia auguri
Che grazie grazie davvero posso garantire che il supplemento di riflessione ci sarà
Buon pranzo
Ci rivediamo alle tre
Mi corre l'obbligo di
Di giustificare l'assenza di Claudio Mancini impegnato per ragioni parlamentari a Roma
E quindi con più rapidità passiamo la parola direttamente Antonio Misiani senatore membro della quinta Commissione bilancio del Senato la Repubblica l'ufficio di presidenza dell'autonomia sulla legge di stabilità per il due mila diciannove
Si sente sì si sente bene dire grazie buongiorno a tutti ringrazio ringrazio Oriano
Mi associo alle congratulazioni e ringraziamenti a Marco Filippeschi per il lavoro di questi anni è un grande in bocca al lupo per Rama teorici che abbiamo eletto nuovo presidente questa mattina io mi aiuterò con con qualche slide anche se sono un po'scritte in piccolo mi scuso e cercherò di stare in venti massimo venticinque venticinque minuti
L'anno prossimo a marzo sono dieci anni dall'approvazione della legge quarantadue la legge deve sul federalismo fiscale
Possiamo fare un primo bilancio di nove anni molto difficile molto complicati per la finanza locale come sono sta come emerso anche da tanti interventi della della mattinata
La legge quarantadue poneva una serie di obiettivi l'autonomia finanziaria alla fine la spesa storica
Il finanziamento integrale delle funzioni fondamentali
Negli anni successivi l'emergenza finanziaria portato lo stravolgimento di questo disegno
Non è lento gli elementi di stravolgimento perché sono noti e Stra notti a questi frutto delle manovre finanziarie si è aggiunto l'impatto della nuova contabilità
Che è positiva ma che ha congelato risorse importanti nei bilanci degli enti locali
La risultante di queste scelte è un indebolimento oggettivo della capacità dell'autonomia finanziaria di Comuni Province Città metropolitane
E la crisi della capacità di questi enti di rispondere alle ricadute sociali della crisi economica non l'abbiamo detto tante volte in questi anni i sindaci in particolare erano la frontiera
Di tenuta del Paese di fronte alla crisi purtroppo in questi anni la loro capacità operativa è uscita indebolita hanno avuto meno soldi
Meno possibilità e le mani spesso troppo legate per rispondere alle ricadute della crisi
E quello che è successo in questi anni lo si vede rapidamente in in questi in questi grafici che qui evidenziano l'evoluzione devoluzione di questi anni il crollo dei trasferimenti dallo Stato verso i comuni che si è interrotto nel due mila e quindici l'aumento delle entrate tributarie soprattutto per la stretta di Monti con l'aumento delle rendite catastali
E la reintroduzione della tassa sulla prima casa che poi è stata che poi è stata tolta ma un quadro complessivo di stagnazione delle entrate correnti dei comuni
Che si è riflessa nell'andamento dalla spesa corrente quella dei servizi che è rimasta sostanzialmente stabile e nel crollo delle spese in conto capitale il risanamento è stato fatto soprattutto come noto sulla parte investimenti
Ma h un caso particolare e la storia delle Province delle città metropolitane
Achille Variati e l'ha raccontata bene e non ci torno qui c'è un vero e proprio crollo
Sia dalla parte corrente che della parte in conto capitale il quattro marzo segna uno spartiacque nella vicenda né di questo paese c'è un terremoto elettorale
La mia interpretazione nel mio piccolo ma l'interpretazione largamente vissuto largamente condivisa e che l'onda dell'Umbria della crisi sia alla base di questo terremoto elettorale la domanda di protezione sociale personale
I territori sono l'epicentro
Di questa crisi italiana che
è
Si inserisce in un contesto complessivo naturalmente europeo e chi investe tutte le democrazie avanzate ma che in Italia una particolare virulenza
E torniamo al tema dei territori delle istituzioni a livello locale e di come troppo spesso queste istituzioni si siano trovate sguarnite
Nell'affrontare le ricadute sociali e democratiche della crisi più devastante dal dopoguerra che l'Italia subito dal due mila otto in avanti
Oggi c'è in carica il Governo che conoscete la matrice politico culturale di questo governo eh prevalentemente sopranista gli è riuscito un sondaggio anche l'opinione pubblica è ormai convinta che l'elemento dominante e la lega sopranista di Salvini
Quell'impianto politico-culturale lo ha detto bene Matteo Ricci questa mattina
E in oggettiva contrapposizione con la cultura autonomista di cui è portatrice legautonomie
Per la storia che abbiamo alle alle nostre alle nostre spalle perché hanno cultura statalista e alla cultura centralista che nega il principio di sussidiarietà e una cultura che in alcuni Paesi europei teorizza addirittura il superamento della democrazia liberale
Con i pesi e contrappesi e pluralismo istituzionale e uno di questi contrappesi che reggono la nostra democrazia per come è scritta nella Costituzione del mille novecentoquarantotto il contratto di governo e figlio di questa cultura
E come abbiamo evidenziato anche noi in quel contratto di governo non a caso è totalmente assente una riflessione sugli enti locali
I comuni sono nominati tre volte
E in ambiti assolutamente secondari
L'unico elemento propositivo vero riguarda l'autonomia differenziata lombardo veneta perché era e in parte rimane un cavallo di battaglia della Lega ma nel contratto alla base di questo governo non c'è un Progetto sugli enti locali
Sul futuro dei comuni e degli enti
Di area vasta e quel tipo di impianto del contratto di governo si riflette inevitabilmente sulle scelte che il Governo bah via via assumendo la vicenda del bando periferie il Dl sicurezza come ci ha ricordato questa mattina Majorino il reddito di cittadinanza che è una delle due proposte bandiera e più importanti della legge di Bilancio
Per come è stato proposto per come compare nel dibattito eh
Una misura con un impianto fondamentalmente centralista
La legge di bilancio si limita a stanziare i soldi come sapete non spiega come funzionerà quando entrerà in vigore chi ne avrà diritto ma in quel testo della legge di bilancio la parola comuni non compare
Oggi io lei vede il concorso dei comuni dei territori
Nel sostegno alle persone in poi in condizione di povertà assoluta l'impianto del reddito di cittadinanza l'impianto statalista e centralista che farà leva sui centri per l'impiego cioè c'è una su un'articolazione
Territoriale
Dell'amministrazione centrale dello Stato tagliando fuori quanto di positivo è stato costruito in questi mesi per fare partire il il reddito di inclusione la manovra di bilancio si inserisce in questo contesto è un contesto di rallentamento economico complessivo che ancora una volta investe di più il nostro Paese per le fragilità che ci tiriamo da vent'anni
Il governo risponde a questo rallentamento con una manovra espansiva che è senza precedenti presidente Conte racconta la favoletta che alla fine la componente espansive solo di zero quattro punti perché c'erano le clausole di salvaguardia e quant'altro io realtà lo sforamento non sforamento che non ha precedenti
Nella vicenda dell'appartenenza italiana alla zona euro
Se questo deficit aggiuntivo che molto rilevante perché più di un punto di PIL in media all'anno fosse fatto per finanziare misure di crescita e di prospettiva
Per finanziare investimenti scuola ricerca e sviluppo misure che aumenti no al potenziale di crescita del Paese saremmo in in presenza di una manovra che iniziano a classica
Anche giustificabile visto il contesto della della congiuntura il punto è che quel deficit aggiuntive quel debito viene fatto per tre quarti per finanziare misure di parte corrente
Un un moltiplicatore c'è un effetto sulla crescita molto debole e con il risultato che questa manovra in realtà porterà stagnazione nel nostro Paese perché sta generando instabilità finanziaria aumento dello spread aumento dei tassi quindi la manovra nata come manovra espansiva
Sta portando con sé una stretta monetaria c'è un aumento dello spread dei tassi testardo vanificando l'impatto espansivo dalla manovra lo scritto l'ex capo economista del Fondo monetario internazionale
Una manovra formalmente espansiva
Calata nel contesto delle fragilità italiane e con quel tipo di composizione sta diventando una manovra recessiva che aggrava la situazione del Paese anziché dare all'economia italiana la spinta di cui ha bisogno meglio tardi che mai se ne stanno rendendo conto il punto è che la narrazione populista
Impedisce di fare quella compiuta retromarcia che sarebbe assolutamente indispensabile prima di andare a finire contro un muro
Perché quello che sta rischiando il Paese e di finire contro un muro l'asta Btp Italia che è andata semideserta
Nella parte rivolta in particolare ai piccoli risparmiatori in un Paese in cui il settanta per cento del debito e detenuto da italiani è un campanello d'allarme grave l'anno prossimo dobbiamo collocare quattrocento miliardi di euro di titoli di Stato
La Banca centrale europea cessa i quantitativi Singh a fine anno quindi quell'ombrello protettivo viene meno dall'estero stanno disinvestendo stanno uscendo progressivamente dal debito pubblico italiano
Quello è il problema più grave ed è permettetemi un problema ancor più grave della bocciatura della Commissione europea ed è un Paese che perde l'accesso ai mercati cioè che non colloca i titoli del suo debito pubblico è un Paese che deve andare in ginocchio
Dalla Commissione europea a chiedere il fondo salva-Stati la troika e quant'altro questa è la vera posta in gioco e non è una cosa che succede tra tre anni rischia di succedere nei prossimi mesi se non c'è un cambio di marcia
In questo contesto di una manovra spericolata che mette oggettivamente a rischio le prospettive di questo Paese si inserisce la parte dedicata agli enti locali sulle tecnicalità sorvolo perché ci sono persone molto più preparate e competenti di me che possono entrarci vado per grandi Flash
Un le misure più importanti sono sosta sostanzialmente tre o quattro ce lo sblocco dell'autonomia impositiva dei Comuni dopo tre anni di paralisi
Dal punto di vista dei comuni è una scelta positiva è inevitabile l'abbiamo sempre difeso come legautonomie gli spazi di autonomia impositiva degli enti locali dei Comuni
Finisce dopo tre anni la paralisi e si riparte con in un contesto difficile peraltro con uno spazio di autonomia impositiva divenne nuovamente riconosciuto ai comuni
Vengono sbloccati gli avanzi di amministrazione questa è una scelta spinta Neame del Governo
Dico spinta anima perché a monte ci sono due sentenze dalla Corte costituzionale la due quattro sette nel due mila diciassette l'accento uno del due mila diciotto che hanno dichiarato incostituzionali
I vincoli all'utilizzo degli avanzi d'amministrazione a copertura
E quindi c'è la possibilità dal due mila diciannove per i comuni e per tutti dal due mila e ventuno per le regioni a statuto ordinario di utilizzare pienamente gli avanzi la capacità di indebitamento per il finanziamento degli investimenti prima misura di stimolo agli investimenti
Seconda misura il fondo al fondo onere per gli investimenti degli enti territoriali all'articolo sedici che in realtà però viene assorbito quasi tutto a copertura dello sblocco dello sbocco degli avanzi
Ci sono altre misure secondarie ci sono soldi in più sulle politiche sociali governi precedenti ho fatto un grande lavoro da questo punto di vista di stabilizzazione rafforzamento del Fondo Nazionale Politiche Sociali del fondo non-autosufficienza il governo si pone il fortunatamente in continuità e aggiunge soldi
Sia sulla fondo politiche sociali che sul fondo non autosufficienza che sul fondo politiche familiari
Il reddito di cittadinanza è una grande incognita
E positivo che ci sia uno sforzo finanziario importante sul terreno della lotta all'esclusione sociale noi abbiamo introdotto RDB inclusione non c'era
è stata una grande conquista ma i finanziamenti erano oggettivamente insufficienti l'alleanza contro la povertà dice che servono sette e più miliardi loro mettono soldi ma non si capisce come verranno utilizzati
E il grande sospetto che sia un impianto molto centralista che fa leva su strutture i centri per l'impiego che sono assolutamente inadeguati a gestire un problema di questo genere
Non conoscono l'esclusione sociale non sono in grado da soli dire impiegare di ricollocare le persone in condizione di povertà peraltro quello strumento rischia di fare confusione tra un fondo
Contro la povertà e invece un'indennità di disoccupazione per i disoccupati di lungo periodo c'è un'ambiguità di fondo che rischia di compromettere il funzionamento di quello di quello strumento
La legge di bilancio pone un è in fase di sugli investimenti che poi in realtà non trova riscontro negli stanziamenti
L'ottantacinque per cento delle risorse nel due mila diciannove vanno su misure di parte corrente solo una piccola minoranza e destinata agli investimenti
Peraltro il tema del rilancio degli investimenti che esiste perché siamo ai minimi storici
De per quanto riguarda il livello di investimenti pubblici nel nostro Paese
Non è più un problema di risorse e soprattutto un problema di procedure è un problema come ricordava Ricci di Codice degli appalti è anche un problema di capacità di progettazione
Degli enti locali che è venuto indebolendo cinque stanchi in questi anni a causa del blocco del turnover dell'indebolimento degli uffici tecnici e di tutte le cose che quotidianamente gli amministratori misurano sulla propria pelle
La legge di bilancio da questo punto di vista dà delle risposte che destano delle preoccupazioni
Istituisce la centrale per la progettazione c'è una struttura a roba con trecento dipendenti che si occuperà di aiuto alla progettazione delle opere pubbliche e investe Italia che una struttura di missione provvisoria e i incardinata sulla Presidenza del Consiglio dei ministri
Le strutture centralizzate noi dubitiamo molto che aiutino al rilanciare gli investimenti pubblici
Anzi il rischio è che queste nuove realtà la centrale progettazione investita gliela si sovrappongano a ciò che già c'è complicando ulteriormente l'iter delle opere pubbliche nel nostro Paese
Molto meglio assolutamente preferibile seguire il ragionamento che stamattina è stato fatto sulle Province e che i lupi e anche noi facciamo da tempo vini individuare negli enti di area vasta
I luoghi in cui fare la progettazione semplificare l'iter aiutare i piccoli comuni a rilanciare le opere a gestire gli appalti e quant'altro la centrale per la progettazione così come è scritta nella legge di bilancio rischia di essere un inutile doppione che oltretutto costa costa parecchi costa parecchi soldi
Pubblici ai contribuenti quindi il tema non è più un tema di risorse ci sono c'erano già con noi centoquaranta miliardi di euro stanziati per le opere pubbliche se ne sono aggiunti ulteriori con questa legge di Bilancio il nodo procedurale però non viene ancora affrontato e questo è un problema
L'associazione nazionale dei costruttori edili nella sua audizione di fronte alle commissioni bilancio di Camera e Senato ha chiaramente scritto che le risorse stanziate dalla legge di bilancio rimarranno sulla carta
Se non si agisce con grande decisione sui nodi procedurali a cui facevo riferimento e mi avvio alla conclusione rimangono insomma una serie di nodi importanti che non vengono affrontati dalla legge di bilancio proprio perché la legge di bilancio e figlia dell'assenza di una visione prospettica sugli enti locali
Rimane aperto il nodo della finanza comunale l'unificazione immutata sì che ha fatto capolino in un emendamento presentato rimane aperto per i Comuni il tema del reintegro delle entrate correnti perché non c'è più il fondo in immutati
Rimane il tema del taglio del DL sessantasei la questione della maggiorazione dell'imposta di pubblicità
Messa in discussione da una recente sentenza
Rimane aperto il tema del meccanismo perequativo dei comuni Tay diventato con l'azzeramento dei trasferimenti erariali un meccanismo orizzontale oggi sono i comuni più dotati che aiutano i Comuni meno dotati
Ma con un meccanismo in cui sono entrati
Capacità fiscali standard e fabbisogni standard ma con un meccanismo non privo di paradossi in tante parti del Nord presente c'è la rivolta dei piccoli comuni montani che di fatto oggi hanno un saldo negativo non solo non ricevono niente ma gli vengono tolte risorse rispetto alle loro entrate fiscali con criteri che loro giudicano non trasparenti e in taluni casi paradossali rimane aperto il nodo della gestione associata ne ha parlato Ricci nel suo intervento al di là della proroga non se andati avanti e questo è un tema che va assolutamente risolto sul reddito di cittadinanza ho detto Province Città metropolitane
Vengono stanziate delle risorse ma siamo ancora lontani da un pieno equilibrio della parte corrente per non parlare della rete viaria dell'edilizia scolastica che pone un tema di manutenzione del patrimonio pubblico del nostro Paese
Che e di enorme importanza prospettica chiudo
Gli anni dell'oste Rita hanno prodotto gli effetti che dicevamo dal due mila e sedici la situazione è oggettivamente migliorata sono cessati i tagli ai Comuni si è stabilizzata la situazione finanziaria è migliorata ma non per province e città metropolitane
La legge di bilancio alcune luci lo sblocco degli avanzi ma anche parecchie ombre
Nodi aperti che ho ricordato soprattutto ma anche a una visione prospettica un'idea di riforma del sistema che diventa particolarmente urgente
Questa comunicazione si occupa di finanza locale
Sono dieci anni dalla legge quarantadue la legge quarantadue è stata stravolta
E i suoi principi originari io credo che oggi sia venuto il tempo di una nuova legge sul federalismo fiscale in questo Paese che tenga conto di quello che è accaduto in questi anni ma soprattutto della necessità di riordinare il razionalizzare un sistema che così come non può reggere
C'è il tema della fiscalità locale c'è la questione della perequazione la gestione associata la revisione della del rio
E della fiscalità e della finanza della Province e delle città metropolitane c'è la questione degli investimenti
Ultimo tema ma non ultimo in ordine di importanza che va affrontato come coordiniamo ammesso che vada in porto l'autonomia differenziata delle regioni chiesta dalla Lombardia
Dal Veneto ma anche dall'Emilia e da altre regioni che si stanno raccontando
Con la finanza locale più in generale le prerogative dei comuni e degli enti di area vasta
Attenzione a non passare dal centralismo statale ad un neocentralismo regionale che in molti casi rischierebbe di essere dalla padella nella brace quindi anche su quel versante va trovato un punto di equilibrio che non può che essere trovato in una riforma complessiva di sistema
E credo che da questo punto di vista legautonomie possa e debba dare un contributo importante
Grazie Antonio come sempre efficace esaustivo è anche contenuto nei tempi che adesso vi prego di prendere questo l'Inter l'intervento che seguirà come già una diciamo così una una caratterizzazione politica che vogliamo dare a questo a questo dibattito
Parlerà infatti adesso Adriano Giannola presidente dello Svimez professor Adriano Giannola che vuol significare che vogliamo nel riavviare l'attività della nostra associazione vogliamo particolarmente segnalare il la questione delle questioni che questo Paese ha cioè sostanzialmente una secessione di fatto che si sia che si va consolidando e che anche come autonomie locali dobbiamo saper leggere
E conoscere per poter rivendicare l'intangibilità dell'unità della nazione come è stato ricordato questa mattina
Grazie professore a lei la parola dieci minuti
Spero che le siano sufficienti
Preoccupazione
Rispetto al centralismo al neo centralismo diciamo regionale nei confronti in un caso specifico delle autonomie locali
Ecco io come Svimez anni
Do un altro tipo di preoccupazione che non è tanto lo centralismo regionale quanto la trasformazione di fatto istituzionale che avverrebbe nell'ipotesi adesso prendendo a modello la proposta di legge del Veneto di attuazione di una autonomia rafforzata
Faccio
Presente alcune cose nel contratto di governo l'unico elemento dichiarato prioritario
Nel testo sia pure in una riga è proprio l'autonomia anzi di quello che viene detto regionalismo
A velocità variabile a geometria variabile c'è con pudore si dice una cosa che apparentemente non c'entra
Oggi invito a leggere un articolo del Corriere della Sera
Dove sostanzialmente
L'autore dice ma questo c'è fretta che si faccia questa autonomia
Tra le righe si presume che sia
Finanziariamente neutrale non sappiamo che è esattamente l'opposto
E si dice non rompete le scatole
Alle regioni locomotiva questa fa seguito anche al vento del Nord evocato dal presidente della Assolombarda di qualche giorno fa
E
Fa seguito alle dichiarazioni molto esplicite di Zaia nella sua intervista di giugno quando dice ci riprendiamo i soldi del Veneto
E all'attivismo della ministra Stefania quindi quali sono le intenzioni dell'autonomia rafforzata Hannover sembrano molto evidenti
Ora io vorrei fare
Quindi diciamo subito non c'è assolutamente neutralità finanziaria nel Progetto dell'autonomia rafforzata che già
La preoccupazione nostra dello Svimez di tre ordini
Uno è sulle funzioni che vengono attribuite di fatto secondo me imprudentemente il governo Gentiloni ha
Sottoscritto una protocollo sia pure tutto da discutere Dana
Da definire dove sostanzialmente si apre lo spazio per qualsiasi sì per tutte le funzioni concorrenti e per parti delle funzioni di prerogativa
Diciamo esclusiva dello Stato scuola
Svanita insomma ci sono varie parti
Ecco una superba lezione che quelli che sono beni pubblici sostanzialmente di un Paese diventano beni pubblici locali con questa il che sarebbe molto pericoloso
Detto in poche parole
Questa dizione del
Regionalismo a geometria variabile
In realtà
Sottostà sono sottostanno il sottostante come si dice in finanza
è l'obiettivo di raggiungere un sistema confederale cioè si passa da un federalismo a una insieme di regioni confederate
E come sappiamo ha confederazione tutt'altra cosa della federazione
E ci si passerebbe quasi con legge ordinaria si con l'approvazione del Parlamento maggioranza
Perché riteniamo questo una molto pericoloso perché nei fatti
Quando si dice oggi che il governo è a trazione leghista perché la lega apparentemente a parte far la voce grossa sugli immigrati sta concedendo tutto alle stranezze del richieste
Le cinque stelle di fatto mira a questo obiettivo queste la sostanza del contratto poi si ributtare a monte tutto ma questa sostanza aveva conseguita è chiaro che in un Parlamento dove il peso
Teorico dei parlamentari meridionali molto elevato straordinariamente elevato rispetto al passato
Diciamo lo scambio deve essere adeguato alla rilievo dell'obiettivo ma io qui
Vorrei
Ricordare semplicemente e mi protestano i tempi avevo ovviamente altre cose
Dire due due cose sostanzialmente qual è l'argomento
Concreto
Evocato da tantissimo tempo per pretendere o chiedere o legittima legittimamente
Chiedere l'autonomia
Non solo come nuove competenze ma come fa il Veneto nella sua disegno di legge
Che poi
Il venti ottobre che dovrà essere presentato al Governo è stato bloccato e si ritarda non a caso e l'articolo di oggi sul Corriere
Dice ma è un ritardo che ci ricorda il vecchio Forlanini svolge come fosse una cosa
E l'argomento fondamentale è quello dell'esistenza di residui fiscali come vengono chiamati che secondo la Regione Veneto Lombardia
Emilia Romagna diciamolo pure
Piemonte anche se Piemonte ormai ed esile ne ha pochi
Vengono considerate come sottrazioni al territorio di risorse e si chiede
Nella legge del Veneto con molta chiarezza che le
Diciamo
Dette per così dire le competenze
Che vengono trasferite
Comportino anche una trasferimento di risorse non finanziariamente neutrali cioè quelle che lo Stato prima destinava quelle funzioni ora passano alle Regioni che sarebbe discutibile ma
Finanziariamente neutrale si chiede che uno degli argomenti del se volete del
Parametri per definire quali o saranno le
La determinazione dei così detti fabbisogni standard devono essere fatti riferimento alla popolazione residente alla caratteristica territoriali e al gettito dei tributi maturato nel territorio regionale
Qui c'è un grande equivoco di tributi
Erariali
Maturati nel territorio non hanno nulla a che fare col territorio hanno a che fare con il cittadino in rapporto con lo Stato
Rispondono in qualche modo il criterio normale che in un sistema federale
Qualsiasi cittadino dovunque risiedeva agli stessi obblighi in base al suo reddito proprio e magari alle caratteristiche dalla tassazione progressiva
E ha gli stessi diritti infusa almeno su una serie di di servizi che vengono assicurativo al come dire finanziati integralmente
Quindi un cittadino ricco che sta a Catania alla stessa a diciamo dovrebbe essere indifferente per abitare a Catania abitare a Milano
Quindi lei deve questo principio non è
Legato al territorio e ledere semplicemente dei diritti
E dei doveri sostanzialmente il modo ma arbitrario
E questa è una prima considerazione questo è il federalismo alla Buchanan cioè l'equità
Il sitar orizzontale nel federalismo
Liberale diciamo così questo in realtà è un sovra Nismo regionale che accentua l'idea che si va verso un sistema confederato più per un sistema federale
Sono d'accordo prima è quando si ricordava che esiste la legge quarantadue fatta proprio per attuare l'articolo centodiciannove
E occorrerebbe allora dire prima ancora di fare qualsiasi
E sanzione delle Autonomie
Va realizzata almeno l'ossatura della legge quarantadue cioè una legge perché mettiamo il carro davanti ai buoi
Poi vengo ad argomento cruciale
Qual è questo residuo fiscale su cui tanto ci si interroga e tanto si presume che possa avere
Un significato
Rilevato molto avanti con il voglio arrivare semplicemente allora illustrare questo spero
Il sito Sky questa è una banalità è il saldo tra le entrate e le uscite
Quello è un saldo normalmente quello che troviamo nelle rivendicazioni al saldo tra
Entrate dello Stato e speso e il Veneto dice io
Ero Gore cioè alimento ventata dello Stato lanciata a montare una certa spesa c'è un saldo quel saldo in parte mi appartiene o tutto mi appartiene novanta per cento era
La cosa giornalistica di Zaia
Ora qui c'è una grave dimenticanza che quel saldo
C'era delle spese dello Stato che non considera che sono per esempio
L'ammortamento del debito al pagamento degli interessi
Questo ammortamento del debito pagamento interessi sono entrate per qualcuno e cioè per i residenti dei soggetti che hanno i titoli o hanno diritto a se non facciamo questo calcolo
Adesso qui
No strappi c'è tutta una indicazione di come questi residui fiscali questi grossolani visite fiscali che non sono la vera cifra ma è quella che viene
Come dire pretesa
Sono declinati durante la crisi in modo drammatico perché sappiamo tutti che al Mezzogiorno che è stato razionato
Sia a livello locale che a livello complessivo molto più del resto del Paese quindi qui ci sono un po'di dati che fanno vedere questa ma la cosa
Se volete
Più rilevante che verrà scopo se ci riesco
è che
Se prendiamo tempio il nel due mila quattordici e vediamo il livello degli interessi e ci togliamo quelle che vengono pagati alle famiglie che quindi vanno sui territori ben residuo fiscale da che era ottantadue mila ottantadue miliardi si riduce a non riesco a vedere bene a cinque a cinquantasei miliardi
E queste religioni scale uno ma se ci togliamo gli interessi pagati alle banche e alle società di assicurazioni e tutto quello che sta per il suo ottanta per cento al nord
Quelle sono entrate del territorio e andiamo a un residuo fiscale di cinquanta miliardi e poi se ci togliamo i interessi pagati all'estero ai residenti esteri Pietro fiscale del Nord si riduce a ventotto miliardi rigido
Fiscale del Sud quindi le esigenze del Sud per non avere garantiti i diritti di cittadinanza perché adesso qui
La fare lunga ma a sono assolutamente fuori parametri rispetto a quanto nel Nord riguardo a trasporti
Scuola e sanitarie con tutti i difetti
Con meno amministratori pubblici perché sono meno gli impiegati pubblici al Sud che al Nord
Bene se il musical le scale per gran per non garantire i diritti di cittadinanza c'è bisogno di trentasette miliardi quindi il Nord non non ha diciamo una rilevante attività di redistribuzione quello di cui pretende ottanta miliardi si riduce nel due mila quattordici a ventotto se andiamo al due mila sedici ancora più ridotto
E questo che cosa vuol dire da cosa è garantito che vedete che li usino fiscale italiano
E negativo di nove miliardi quindi il governo deve in qualche modo indebitarsi di altri nove miliardi semplicemente per far cosa per finanziare gli interessi
Questo è uno Ponzi Finance moderni come si dice cioè domanda speculativa fosse un banchiere sarebbe arrestato io pago con gli interessi mi interesso i e anatocismo che certi versi ma soprattutto è un imbroglio un gioco delle tre carte che noi continuiamo ad alimentare e con un Nord che pretende con le
Le regioni che pretendono questo tipo di riforma di autonomica
L'ultima cosa che vorrei dire quindi c'è molto sarebbe molto da discutere entrare nel merito un'ultima cosa che un qualsiasi economista direbbe volete l'autonomia rafforzata ok
Si calcola allora anche quanto debito dovete prendervi perché debito dei centotrenta per cento del PIL
E distribuite in modo diverso nei territori
E se per il Belgio fu quello che blocco la secessione stando ci dovete andare via contrattare il debito chi se lo prendeva e a quel punto la Lombardia il Veneto dovrebbero stare attenti a come dire ad aprire le porte a un discorso di questo genere
Ovviamente tutti dovremmo stare attenti non ci guadagnerebbe nel nord nel Sud allora direi che tecnicamente la discussione sull'autonomia rafforzata
è una discussione basata veramente un affetto Mius cioè su falsi dati
Anche se contabilmente rinvenibili dobbiamo fare i veri dati
Utili a confrontarci su un tema che credo sia il vero obiettivo di questo di una di un lato di questo governo l'altro non ha mai capito può comincia a capire adesso e pretende un prezzo molto alto
Grazie grazie grazie professore dico ai relatori se non ci sono problemi Copyright se ci lasciano le slide noi apprezziamo molto
Adesso una raffica di tre amministratori cominciamo con il sindaco Sanna
Sindaco del Comune di Sassari Nicola sa
Poi l'assessore al Bilancio del Comune di Salerno e poi l'Assessore al Bilancio del Comune di Perugia
Poi
Grazie buongiorno a tutti a tutti naturalmente
Faccio gli auguri a Matteo opere quest'incarico è anche il ringraziamento a Marco
Filippeschi per aver condotto legautonomie fino fino ad oggi con grande impegno e con tutte le difficoltà del caso che sono proprio quelle dei Dinoi amministratori degli enti locali in una congiuntura che è già stato detto assolutamente complesse inedita e che subito ha messo davvero in grande in grande difficoltà i comuni i comuni italiani
Come diceva Matteo Ricci ognuno di noi ha una un'origine è una gavetta
Io ricordo quella personale ma che il comune a tanti italiani
I miei parenti in una periodo storico pure in un altro e precisamente nella prima guerra mondiale post Seconda guerra mondiale
In modi diversi hanno tutti e due collaborato per costruire l'Europa
Il mio nonno era componente della Brigata Sassari
Ha lavorato o anzi ha dovuto battagliare l'altopiano
Del Carso l'altopiano di Asiago
Per costruire sì una nazione ma per costruire come dire
Una pace che non è stata duratura appunto perché basata su presupposti che sono quelli che oggi abbiamo richiamato quelli del nazionalismo lo sfrenato
Mio padre come tanti giovani degli anni negli anni Cinquanta di fronte ad un'Italia che ancora non vedeva il boom economico negli anni Sessanta emigrò in Germania per consentire a questo Paese di poter avere sulla base dei primi a Corbie
Economici della cieca consentire a questo Paese di poter acquistare quel carbone e ha fatto in Germania con mio padre o o in Olanda o in Francia apprezzi come dire
E drogati per consentire all'Italia di aver Energia per così per evitare di avere l'acciaio
Quindi ad ogni modo gli italiani hanno dato il loro contributo di sangue di vite per costruire l'Europa
Ma oggi si parla poco di quei valori fondamentali e ha fatto bene Marco Filippeschi a concentrare la sua attenzione nella relazione introduttiva fatto bene Matteo a riportarlo ma non solo perché a maggio giugno avremo le elezioni europee perché sono propri fondamenti più profondi principi gru più fondamentali di questa convivenza europea che vengono messi fortemente in discussione
Però per fare un'operazione politica io credo che noi tutti dobbiamo sfidare
Una formazione politica che è nata
Sui principi del federalismo sfrenato diciamo così non c'è quindi della devoluzione della delegazione alle Autonomie locali e alle Regioni alle Province insomma a tutto ciò che era il locale
Dobbiamo sfidarli sul terreno appunto dell'innovazione di questo Stato perché non si capisce se ne sarebbero contrari zero in termini che un ministro degli interni capo della formazione politica che oggi detta la linea detta l'agenda politica a questo governo pensi di essere come del capo di una nazione due che nasce diciamo così
A a a pane federalismo come si si diceva un tempo
Credo che questo sia un terreno sfidante politicamente sfidante che deve consentirci di affermare quei valori che Lega delle Autonomie in primis e poi tutto il movimento democratico progressista
Quello appunto delle Autonomie locali può trovare un terreno
Volete molto avvincente molto coinvolgente
Achille Variati ha fatto un accenno
Molto puntuale
Su quella che sarà una questione che verrà discussa che saranno anche questa il discrimine è un oggetto di una campagna che erano la pure elettoralistica
Sulla riforma degli enti locali in particolare
Della bocciatura naturaliter riferendo del quattro dicembre che io credo non possa essere vissuta solo come un arretramento totale perché sappiamo altrimenti
Sarebbe ingiusto sappiamo che in quel voto
C'era poco di riforma costituzionale
Nel senso che era un voto politico lo conosciamo bene le dinamiche e tutto il resto non non voglio riaprire le però certamente c'era poca valutazione sull'aspetto diciamo squisitamente costituzionale di quella riforma no e quindi allora dobbiamo avere la capacità dal legale otto-nove riportare davvero
In in elevazione quel dibattito allora certo appassionarci se occorra un meno un voto popolare ci porterebbe secondo me alla derivate che certamente con questo populismo imperante guai a toccare l'espressione universale no lo dico in termini proprio di di di di di di dibattito politico vero acceso che rischia insomma di dis di di via farci apparire come staccati da una volontà generale ma dobbiamo trovare come dire una una chiave una chiave che possa coniugare quello che poi per molti di noi come sindaci elemento diciamo così di elettivo universale con la necessità di saper interpretare le esigenze di un territorio
è certo è che lo diceva bene anche Achille e certo che i sindaci di Comuni capoluogo di per sé rappresentano sicuramente la sintesi migliore sono eletti direttamente dal popolo per le loro città le loro città certamente hanno un peso nell'ambito del territorio che da tutti riconosciuto l'unico problema l'unica provocazione vera è quella di non apparire eternamente
C'entra visti ci rispetto alla città capoluogo
Dicevamo gli interventi precedenti insomma il centralismo statale e va be e sappiamo centralismo delle regioni
E dobbiamo riuscire a coniugare insomma questa funzione
Di una città territorio di una città che cerca e costruisce il coordinamento la partecipazione dei Comuni più piccoli che stanno attorno ad essa che gravitano comunque attorno ad essa è riuscito a trovare questa formula di equilibrio ecco credo che forse il sindaco della città capoluogo similmente un po'allo schema del sindaco metropolitano no della città metropolitana possa essere lecco il punto di equilibrio di rappresentatività sufficiente modulato naturalmente con
Un organismo che non può essere insomma quello volontaristico che ci è stato imposto in questi ultimi cinque anni dove dissi appioppano responsabilità e impegni senza vere non dico il più giusto emolumento per lavoro che fai ma senza avere la verità uteri le finanze che occorrevano per gestire un ente di questo genere ecco credo che questa sia la sfida delle prossime settimane di prossimi mesi perché necessariamente adesso al di là delle delle questioni diciamo così più propriamente e politiche ma tutte queste scelte se verrà approvata questa finanziere in questo modo sarà inevitabilmente l'apertura di un dibattito politico da un esito che può portarci sicuramente anche a nuove scadenze elettorali di carattere nazionale certamente cercheranno in tutti i modi di mantenere stabile la situazione almeno fino alle europee ma quello è il punto politico
Dal quale discende il tutto
Perché l'autonomia la ricchezza delle istituzioni
Anche io ero pre lo diceva Marco Filippeschi in un documento preparatoria del congresso cioè che cos'è l'Europa se non le aggregazioni delle città il saper vivere in tante città e luoghi della cultura cittadina dal Medioevo in qua non solo in Italia ma in tutta Europa sono nati in questi luoghi
E il pericolo magari che che dobbiamo e sconfiggere che ci sia un tale inurbamento che tutto invece il patrimonio ambientale e storico che abbiamo sparso nel resto dei del territorio venga depauperato perché non civile nessuno perché non è amministrato da nessuno
E qualora occorre una grande sfida di protagonismo delle città che sappiano essere rappresentative dei territori tutt'che sappiano tutelare i territori e con la città territorio
Questo deve essere un po'uno dei cardini che consenta di mettere insieme
Periferie fatte da tante i Paesi e le città più o meno grande che ne sono espressione sono davvero rappresentazione
Una questione legata alla vicenda della della legge di bilancio c'è questo elemento
Di facile Presa l'abbattimento di tutte
Le cartelle esattoriali al di sotto dei mille due due mila euro
E quelle sono quelle le i tributi locali sono i tributi di comuni
A noi con questi con i precedenti governi abbiamo fatto questo questa suddivisione in trent'anni no dei famosi residui attivi quelli di difficile esazione
Ed è un annullamento un azzeramento di tutte è quella quella massa di di di entrate che abbiamo diluito in trent'anni nel mio comune per esempio dobbiamo accantonare un milione all'anno a garanzia del fondo crediti di dubbia esigibilità quindi sottrarre soldi veri
No per dare servizi allora se di punto in bianco
No rispetto ai nostri che sono circa trenta milioni note spalmati in trent'anni appunto di residui attivi ancora incassata di punto in bianco si annullano gli Effetti semplicemente contabili sono il buco di bilancio
Se oggi ci siamo barcamena tipo diceva anche Achille restringendo Borrelli cinghia stringeva facendo sacrifici enormi rinunciando a sistemare strade marciapiedi il verde i giardini e quant'altro no pur di tenere in equilibrio questi bilanci
E noi ci troveremo di punto in bianco con un buco enorme
Ma ancora non è non è è stata discussa insomma dalla corte così anale nemmeno quella norma sulle spese giudiziarie
E vi ricordate insomma quel decreto galeotto diciamo così che ci avrebbe portato come dire a fare un pari e patta anche quello serve tramutato in in un buco di bilancio e abbiamo fatto ricorso molto in uso in cui abbiamo fatto ricorso
Ecco credo che non ci sia assolutamente l'attenzione a ciò che possono essere le conseguenze di certe azioni che cerco nella tasca di ciascuno di noi che il singolo cittadino
Abbonare insomma magari due tre mila euro di di tributi tassa non desse ai mo'quant'altro no può sembrare come dire certamente lo è in queste condizioni
Un'azione meritoria ma attenzione cioè da dove li prendiamo questi sud Gianna Giannola stava dando dei dati interessantissime da dove li prendiamo
E perché metterci in giro qui di punto in bianco significa davvero che diventiamo noi sindaci l'obiettivo di ogni mancanza perché nessuno crede che non ci siano i denari io in questo momento circa sessanta milioni incassa che non posso spendere per le ragioni dei e dei vincoli di dividere i vincoli di bilancio
E anche la sentenza anche la sentenza sulle
Della corte emozionale no
Che libera gli avanzi di amministrazione ma voi immaginate cosa significa impegnare risorse in questi ultimi due-tre mesi di anno da che finalmente insomma si esplicitato che possiamo anche usarli diceria naturalmente
Ecco questa attenzione
E il terreno di sfida rispetto a chi proclamava no autonomia non autonomia secessione cresce
è il tema è il tavolo di confronto che sul quale dobbiamo incastrare
E giustamente diceva Ricci riferisco qua noi abbiamo bisogno di un'associazione oggi più che di prima di Lega Autonomie che sappia dare anche nel profondità anche del dibattito politico anche quell'elemento di critica necessaria
Anche quell'elemento di critica perché effettivamente noi nell'ANCI lavoriamo tutti per trovare un punto di equilibrio ma molte volte questo punto di equilibrio perde la necessità anche dell'incisività
Devo ringraziare insomma che tra virgolette ringraziare questa operazione sulle periferie
Che davvero ha scosso l'anima del sindaco indipendentemente diciamo dell'appartenenza che ci ha consentito insomma di far capire questo governo l'errore madornale ci si è messa una piccola pezza perché noi contavamo molto su quell'anticipazione del venti per cento
Oggi se non c'è neanche quel sistema di possibilità di utilizzare la cassa depositi e prestiti a a tassi ragionevoli
Noi non riusciamo nemmeno anticipare le somme per poter mandare avanti progetti per poter fare le cose che la legge sui lavori pubblici e le leggi di bilancio ci costringono giustamente anche a fare cioè avere la disponibilità materiale ecco un grande grande te in un grande campo di di battaglia e quindi una grande capacità che può avere Lega delle Autonomie di inserirsi nel dibattito politico
In maniera autorevole pungola ante percorre stimolare tutti quegli altri sindaci che nascono da civismo nascono da anche come sappiamo da buona volontà partecipare ma non hanno ancora neanche tutti gli strumenti di valutazione
E si affidano si affidano magari al rappresentante locale al famoso portavoce di qua o di là
E quindi occorre che chi ha fatto un po'di gavetta diciamo così sì a fianco di questi nuovi amministratori sia capace di ricostruire come dire un senso logico per gestire questo Paese a partire dai Comuni grazie
Grazie al Sindaco adesso la parola l'assessore al Bilancio del Comune di Salerno Luigi Carmelo della cricca segue Cristina Bertinelli Assessore al Bilancio del Comune di Perugia
Senta dieci minuti e
Chiamo
Scusate la voce ma un fortissimo raffreddore allora
Buon pomeriggio a tutti
Io non entro io nel merito della legge di bilancio due mila diciannove che senatore già ha illustrato moltissimo tutto quello che conta io vorrei portare all'attenzione di voi la mia esperienza non come assessore perché faccio l'assessore da pochissimi mesi ma come operatore del satelliti finanziare i diritti del comune di Salerno
Per quasi quarant'anni quindi io diretto il settore Ragioneria del Comune di Ravello per orchestra in grande quindi acquisito un po'di esperienza da questo punto di vista io per quanto riguarda un pochino questi quarant'anni
Vedo due periodi un primo periodo dove c'era un'attenzione molto molto forte a favore dei Comuni
Partiamo dal Periodo del degli anni settanta dove i decreti Stammati fanno o un po'di pulizia generale mettono in condizioni comuni di poter sopravvivere
Perché il livello di indebitamento era stato tale che non riuscivano a pagare nemmeno esiste
All'epoca esistevano i cosiddetti mutui per pareggiare il bilancio poi per diversi anni abbiamo assistito al rimborso spese a piè di lista
Lo Stato rimborsava i comuni nel Paese in particolar modo quelle per quanto riguarda il personale per quanto riguarda i mutui
Il resto faceva una come si suol dire una quantificazione dava la possibilità di un incremento in base olimpici percentuale
Quindi questo per diversi anni poi incominciamo ad arrivare agli anni novanta e incomincia a trasformarsi tutto lo scenario politico la prima il primo taglio non cominciamo ad a vere il novantatré i complici
Si introduce l'ICI però contemporaneamente viene di tutto mi in base all'aliquota marginale media i trasferimenti erariali ovviamente questo comune hanno comportato delle conseguenze negative perché in termini di cassa comunque
I trasferimenti erariali avevano delle scadenze per precise con i versamenti bimestre a periodici dici si ingrassa quanto si incassa in sei a giugno e a dicembre quindi un primo riflesso negativo cementato
Poi novanta cinque novembre se non ricordo bene la data ma noi latini l'introduzione dei fabbisogni standard per la prima volta si procede e si procede a fare dei tagli
Avevano una situazione indescrivibile
Con delle posizioni differenziate enorme
Per fortuna il governo ha rivisto questa problematica era ridimensionato i tagli prevedendo una soglia oltre la quale non si andava e furono completamente abbandonati fabbisogno adesso riprendiamo i fabbisogni sta
Io faccio fatica a pensare come si fa a quantificare i fabbisogni standard per le politiche sociali come si fa a quantificare i fabbisogni standard per gli asili nido quanto abbiamo delle situazioni che sono completamente d'FIAT quindi vorrei dire
Fabbisogni standard
Io sono preoccupato sui meccanismi del dei fabbisogni standard perché portano dietro delle situazioni che sono di enorme differenza tra uno e l'altro comune e quindi possono portare anche dei risultati di tagli
Enormi semplicemente perché tradotto questo meccanismo che i non l'ho capita ancora pur essendo del l'ispettore avendo fatto questo mestiere per quarant'anni
Poi
Un'attrice petto
Nel corso di degli anni chiamiamoli però comuni nuovi per determinati tipi di spese soprattutto per il personale e mi riferisco all'ex due otto cinque ai al personale dipendente delle ex IPAB al personale in soprannumero per gli eventi sismici ex legge settecentotrenta erano previsti dei trasferimenti integrativi cosiddette consolidati
Che sono scomparsi però questo personale nei comuni ci sta ancora
Quindi quanto si è proceduto a fare i tagli si è compreso tutto con anche questo tipo di contributi dove le affetto rimane ancora non so per quanti anni ancora
Poi
Quindi sui fabbisogni tale poi volevo parlare un po'di tornare a sul sul problema della rottamazione delle cartelle
Noi abbiamo questa situazione che sulla riscossione coattiva
I comuni hanno sempre avuto un ruolo marginale hanno sempre comici sorbire
Subito gli interventi del legislatore quindi la riscossione coattiva non era un qualche cosa che il Comune poteva fare diversamente doveva rivolgersi per forza all'agenda della discussione quindi ad Equitalia
Nel novantanove quando c'è stata la prima riforma del del servizio dei concessionari abbiamo il primo intervento io dico
Però Equitalia
Apre all'epoca non era Equitalia ma parliamo sempre di agende della discussione
La cessazione l'eliminazione dell'obbligo del riscosso per non riscosso
è ovviamente questo ha portato e sta portando le conseguenze le teniamo tutt'oggi
Perché
Da quel momento in poi ed incassi da parte dei Comuni sono stati scarsissimi e i ruoli
Presentate a me sembra avuto percentuale d'incasso molto molto bassi
Successivamente che cosa si è verificato
Nel due mila undici ne abbiamo un altro intervento
Sembrava di mettere mano alla alla discussione qua attiva cerco di
Doveva essere costituito un famoso consorzio dei Comuni Equitalia altre cose poi prorogato in una prima proroga la seconda e la terza prole col quarto proprio perché ci sono state diverse proprio per fino ad arrivare alla soppressione della degli abitati e alla costituzione di nella gente nell'Agenzia delle Entrate discussione
Oggi che cosa ci viene chiesto di azzerare tutti questi
Partite debitorie è farcene carico lui come comun quindi io dico una cosa molto semplice ma perché debbono essere i comuni a farsi carico di questo la mia proposta è semplice ma perché l'attività fatta da Equitalia
è sempre stata scarsissima
Perché come al Comune di Salerno
Abbiamo sottoposto a verifica comprovino tutta l'attività di equità allora le criticità emerse sono sono tanti
Ne cito qualcuna mancata notifica
Notifica pulite mandati insinuazione nel passivo
Mancate attivazioni di di azioni nonostante ci fossero tutti i presupposti per per attivare la Corte dei conti il recentemente ha condannato Equitalia a rimborsare al Comune di Ciampino
Oltre nove milioni di euro perché non aveva svolto nessuna attività di recupero
Poi teniamo ancora
Un'altra norma pro Equitalia che recentemente vada prorogata addirittura quarantadue cioè i Comuni dovrebbero contro controllare
I rumori del Duemila
Il pure mila e quaranta
Due
Cioè a questo punto perché tutte queste partite non vengono acquisiti a titolo definitivo da liquidare dall'agenzia della discussione
Con il gestore comuni di una delle la percentuale e poi ci provo definire in base ai ruoli in base alle percentuali discutibile altre cose perché questa questa cifra deve cari scaricato sui Comuni
Il versamento potrebbe essere effettuati in più annualità quindi parte il rinvio a mia vita ma
Non mi sembra che questa
Ma possa essere continuato quest'questa situazione anche perché il non fare questo significa che un poco tutti i Comuni possono attivare dei contenziosi nei confronti di nella ex Equitalia adesso l'Agenzia delle Entrate discussione con tutte le conseguenze che ci possono essere perché non penso che sia al Comune di ferendo l'attività entrata questa negli atti comunicativi è stata migliore
Poi volevo ricordare ricordare qualche altra cosa che che noi ci aspetteremmo nella che fosse affrontare a livello legislativo magari non nella legge di bilancio ma nel mille però ricopre oppure nel fa col suo futuro decreto enti locali che non sappiamo quando ci sarà allora noi riteniamo il problema
Per fondo che è di dubbia esigibilità
Io penso che andrebbe rivisto il meccanismo
Perché il calcolo così come venne proposto signora portando a delle conseguenze
Fa accantonare delle cifre che non trovano nemmeno giustificazione con i dati del bilancio che la discussione
Di un'ingrata non si esaurisce in un solo esercizio sì esaurisce nell'esercizio perché il calcolo si deve riferire solo a due eserciti finanziarie non a quattro cinque esercizi finanziari per calcolare il tutto
Anche la stessa percentuale andrebbe andrebbe rimodulata perché arrivi a arrivare al cento per cento di questa sì cifra significa non far chiudere i bilanci dei Comuni
Poi
Giustamente come ha fatto osservare anche il sindaco Rosanna c'è problema il problema per quanto riguarda gli uffici giudiziari e ovviamente hanno stimato una cifra molto molto bassa
Ma ci sono anche altri fondi che andrebbero adeguate
Riteniamo il problema anche degli e di leggi edifici scolastici dove cioè una cifra di e convivenza lattari ma è una cifra che qual è stata quantificata dieci anni fa e non è stata mai mai modificata anche questa andrebbe adeguati così come andrebbe affrontato il problema dei dei mutui e noi
Comuni sosteniamo ogni di enorme per quanto riguarda rate di ammortamento dei mutui anche su questo bisognerebbe comunque vedere quali possono essere le soluzioni perché il tasso di indebitamento elevatissimo
A venire
Su questi molti i tassi di mercato comporterebbe benefici enorme ai bilanci dei Comuni vinti
Poi
Mi sembra che
Mi sembra di non dimenticare ininterrotte poi manca anche il fondo della l'adeguamento mi sembra che riservato nella evidenziato i due fondi che andrebbe reti Guana adeguate
Cinquecentosessanta milioni che dovevano terminare il due mila diciotto non c'è traccia nella legge finanziaria così come non c'è traccia del fonduta sì
Eppure
Ma grazie
Grazie assessore adesso l'assessore Cristina Bertinelli assessore del Comune di Perugia
Che salutiamo con vivo piacere
Grazie anch'io saluto tutti voi con vivo piacere mi rallegro
Nuovo presidente
Mi ricollego in parte agli interventi che mi hanno preceduto vorrei attuare un intervento essendo io assessore al Bilancio diciamo ed essendo questo un momento particolarmente delicato per la legge di bilancio che si sta attuando io vorrei porre l'attenzione su alcune criticità
Del della legge di bilancio che inevitabilmente si possono ripercuotere su molti comuni italiani oltretutto vi sono delle criticità che io vorrei richiamare qui richiamare che sono ormai annose e che già sono state accennate dagli interventi prima di me
Quello che tutti noi sappiamo è che oltre alla parte diciamo del dei bilanci comunali degli enti locali della parte investimenti di cui già si è parlato io vorrei porle l'attenzione sulla parte corrente dei nostri bilanci in quanto noi ci accingiamo a dovere approvare
Il bilancio di previsione due mila diciannove oltreché del triennio del del triennio due mila diciannove venti e ventuno
La prima la prima questione è di carattere generale già avuto occasione di sottoporla varie volte
Una legge di bilancio nazionale che viene approvata a ridosso della scadenza in cui gli enti locali devono approvare le proprie leggi di bilancio è chiaro che è quasi che la pianificazione e la programmazione che è assolutamente condivisibile che gli enti locali debbano fare
Però rimane in più sulla carta che non un fatto reale noi ci troviamo a dover approvare il bilancio di previsione Duemila e diciannove ripete dei due anni successivi quindi triennale siamo praticamente a dicembre ma questo non è solo quest'anno ma anche negli anni passati era si ripeteva lo stesso problema
E ancora non abbiamo dei dati definitivi e certi per la definizione del bilancio
è chiaro che questo crea un'incertezza che ne vide inevitabilmente si ripercuote e minaccia la possibilità di programmazione degli enti locali
E costituisce un un quarto elemento di criticità e di debolezza in questo senso
Chiaro che l'auspicio per quanto è possibile di riuscire ad approvare i bilanci degli enti locali come stabilisce la legge entro il trentuno dicembre di ogni anno e con una programmazione triennale che sia effettivamente di medio termine
Ma questo è un problema generale di inquadramento generale
Per entrare più nel merito mi ricollego a quanto già qualcuno al precedente intervento ha ha sottolineato sembrerebbe che nella legge di bilancio che è in approvazione presso il governo manchino realtà per gli enti locali per i comuni delle risorse fondamentali e importanti
Mi riferisco al fatto che manchi il ripristino del recupero del taglio del decreto legge sessantasei del due mila e quattordici i famosi cinquecentosessantotto milioni che erano stati per così dire sospesi
Fino al due mila diciotto quindi dal due mila diciannove noi comuni ci attendiamo che queste somme possano essere nuovamente ripetute
A favore dei Comuni perché non dimentichiamoci che i comuni in questi anni
Hanno contribuito alla spending review nazionale conti nazionali in maniera molto più incisiva e molto più rilevante rispetto alla consistenza stessa dei comuni quindi a delle risorse che gli stessi Asso
Analogamente pare che manchi del tutto la traccia del così detto il fondo immutato si cioè quel fondo che dovrebbe reintegrare le modifiche legislative che erano state fatte a suo tempo nel due mila e quattordici e che nel due mila e quattordici era stato ammontava complessivamente seicentodieci milioni
Per arrivare nel due mila e diciotto a trecento milioni pare che nel due mila diciannove non vi sia disponibilità in questo senso a favore dei Comuni
Ricordo perdonatemi l'inciso almeno per quello che io ho potuto riscontrare dai documenti generali che si leggono dagli articoli che si leggono e comunque quello che ho potuto riscontrare nel comune
Che in cui sono chiamata da portare la mia opera
Che il fondo di solidarietà comunale dal due mila e tredici almeno nel mio Comune ha avuto una riduzione del cinquantasei per cento
Il fondo immutata se ha avuto una riduzione di oltre il cinquantun per cento io credo che il sacrificio che è stato chiesto agli enti locali se ha fatto un sacrificio enorme
Che noi abbiamo adempiuto abbiamo fatto in maniera egregia ma che a questo punto chiaramente sì solo vengono a mancarci delle risorse i nostri bilanci non sono più ingrato
Di potere affrontare in maniera seria
In questo senso Borrelli anche sottolineare la necessità che a seguito di una sentenza della Corte costituzionale la numero quindici del due mila e diciotto
Non vi è più la possibilità per i Comuni di del riconoscimento della maggiorazione fino al cinquanta per cento dell'imposta di pubblicità prevista dalla legge quattrocentoquarantanove novantasette
Quindi io vorrei auspicherei che visto che fra l'altro un intervento di questo tipo non è altro che un riconoscimento di una sentenza che è avvenuta
Recentemente e che non grava sulle casse poi a livello statale io auspicherei che anche questa normativa venga prevista nella legge di bilancio
Ancora noi dobbiamo fare una programmazione triennale ci accingiamo ad effettuare una programmazione triennale
Fino al due mila e venti c'è stata concessa la possibilità di utilizzare i risparmi rivenienti dalla rinegoziazione dei mutui in maniera libera generale anche per la spesa corrente ma non è che c'è stato fatto un regalo c'è stata attuato questo riconoscimento
Proprio a fronte del grande sacrificio che ci è stato imposto e io vorrei che di questo sacrificio sente desse conto anche per il due mila ventuno visto che noi ci accingiamo come ripeto ad approvare una pre manovra che triennale
Del fondo crediti di dubbia esigibilità già ne ha parlato il precedente intervento
Il fondo crediti di dubbia esigibilità non voglio ora soffermarmi sui tecnicismi ci sono ma se se leggete gioco giornali tecnici specializzati chi di voi può avere la pazienza di interesse
Ci sono veramente delle modalità di determinazione di interpretazione della norma della norma difformi che portano a risultati difformi
Quindi una chiarezza anche in questo senso giustamente il conteggio è limitato sì per cinque hanno annualità però a riferimento sì ne prendono due
Dopodiché la norma in pratica considerata principio contabile perdonatemi che dopo due anni quello che non sa incassati in due anni non si incassa più che in linea teorica è vero ed è prudente ma in linea pratica forse andrebbe un po'esaminata questa normativa in maniera un po'più flessibile e un po'più allineata a quello che poi succede nel concreto
Il fondo crediti di dubbia esigibilità per il due mila diciannove dovrebbe essere accantonato nella misura arrivare fino all'ottantacinque per cento
Noi vorremmo che in funzione anche dell'entrata in vigore della nuova contabilità armonizzata che è vero che ormai è qualche anno che entrata in vigore ma ancora possiamo dire di essere in una fase sperimentale perché non è che sono vent'anni che in funzione
Vorremmo che questo fondo anche per il due mila diciannove potesse tener conto di una quota di accantonamento un po'più leggera
Che permetta agli enti di adeguarsi in maniera un pochino più graduale così come perdonatemi nessuno l'ha detto ma l'articolo ventuno del testo unico delle società partecipate prevede un accantonamento a fronte delle perdite
Delle società partecipate
In proporzione alle quote di partecipazione
è giustissimo dall'altro teorico è prudente dal lato teorico è assolutamente condivisibile mi chiedo però e qui apro uno scenario che è molto dibattuto
Se la partecipazione in una società di capitali
Che giuridicamente da Codice civile ha un'autonomia giuridica Sestante è giusto imporre quest'accantonamento sol perché la società in perdita
Sono altre risorse che vengono drenate dagli enti locali
Il principe la prudenza che pur con pura condivisibili Simo però a Bach comunque deve essere assolutamente conciliato
Con quello che sono i sacrifici che si richiedono agli enti locali
Allora io potrei
Assecondare tutte queste normative che ci sono che ripeto sono per lo più ancora in fase sperimentale
Se si se se si decidesse di riconoscere ai comuni
La riattribuzione del gettito IMO per il gli immobili classificati in categoria dei non dimentichiamoci che due terzi delle introito riveniente dal limbo per gli immobili di categoria di poi viene rigirato allo Stato allora chiediamo ma allora
Lasciatemi tutta limo degli immobili a categoria dei datemi un aiuto
Dell'anticipazione di tesoreria se ne parla tanto le gare che gli enti locali fanno per l'anticipazione di tesoreria per l'assegnazione del servizio della tesoreria spesso e volentieri vanno deserte
Vanno deserte e comunque hanno un costo molto elevato le anticipazioni di tesoreria
Non dimentichiamoci che fino al Duemila
E quattordici fino al due mila e tredici anzi il costo era quasi irrisorio degli interessi passivi ora vi ha un costo per l'anticipazione di tesoreria che allineato ai valori di mercato ed è molto alto
Infine mi ricollego a quanto già detto sui problemi di riscossione
Che hanno gli enti locali
Non dimentichiamoci
Che la riscossione a livello di ingiunzioni di pagamento è regolata da un regio decreto che è del mille novecentodieci
Con tutto il rispetto
Per quello che la storia legislativa però io credo che certi strumenti debbano essere quanto meno aggiornati
Per essere resi più tempestivi e più calzanti con le esigenze attuali
Così come io da quanto sento credo che il problema della riscossione dell'Atari sia un problema K Nannina la maggior parte dei comuni
Mi chiedo si pori uscire a livello legislativo a far sì che almeno una parte dell'altare se non tutta ben agganciata a un qualche servizio essenziale non so
Le bollette nella sentivo di proporre da qualcuno o qualche altra formula perché poi lattari se non si incassa subito in effetti è difficile incassarla dopo perché c'è anche una mutevolezza
Del debitore dell'altare
E quindi non è facile poi intervenire e sicuramente e se noi riuscissimo se il governo riuscisse anch'produrre
Delle misure che favoriscano l'incasso di un di una tariffa così un po'evanescente sotto questo profilo forse anche i problemi finanziari dei comuni non dico che sarebbero risolti ma quanto meno potrebbero registrare un fattore positivo se non fatto se non altro sul fronte dell'accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità
Delle spese di giustizia già si è detto io di faccio solo l'esempio del Comune di Perugia che peraltro ha proposto ricorso contro il provvedimento che c'era stato l'anno scorso perché il Comune di Perugia era creditore o meglio è creditore nei confronti del ministero della giustizia
Per oltre otto milioni ne sono stati riconosciuti lo scorso anno due milioni e quattro
E di questi due milioni e quattro è stato proposto un pagamento in trent'anni è chiaro che il Comune di Perugia ha presentato ricorso perché mi pare che venissero sugli ottanta mila euro all'anno che a noi sinceramente a questo punto abbiam preferito
Quindi vi chiedo per chi poi potrà interloquire
Un intervento veramente significativa a vantaggio degli enti locali dei comuni che si accingono ora ad approvare i bilanci di previsione perché in queste condizioni ho timore che sarebbero molti comuni a soffrirne troppo grazie
Grazie assessore
Direi che chi interviene fa queste proposte così puntuali non premia appunti però se se se ci riscrive magari eccedere dettagliare dopo i nostri parlamentare di riferimento ci lavorano adesso una carrellata invece di Esperti sempre sul tema finanziario comincia a Marcello degni docente all'università di Ca'Foscari consigliere della Corte dei Conti segue Maria Cecilia Guerra docente Università di Modena e Reggio Emilia
Allora grazie a tutti buona si
Dunque
Grazie a tutti buona sera sono sono
Onorato di essere stato invitato a questo congresso
Credo che la prima cosa da dire sia questa che insieme la lega delle Autonomie da ormai da oltre due anni stiamo conducendo una ricerca tra Università di Cafu che coinvolge l'Università di Ca'Foscari il ministero dell'Interno sulla criticità finanziaria dei Comuni infatti di questo vorrei con censure questo vorrei concentrare le mie le mie considerazioni una ricerca interessante abbiamo già fatto
Già ci sono stati dei momenti di discussione insomma convegni seminari è stato prodotto un rapporto di ricerca e ora e nel per il del due mila diciassette ora in corso di redazione il rapporto del due mila diciotto dentro queste
Questi percorsi ci sono tante proposte tante indicazioni che
Rappresentano un contributo insomma per per
Per affrontare queste tematiche ora
Due due questioni in apertura che mi hanno sollecitato gli interventi che mi hanno preceduto molto interessante l'intervento del professor Gianola forse bisognerebbe aggiungere che come dire chi è causa del suo mal in qualche modo pianga se stesso perché la prima traccia di questo rapporto tra gettito fiscale territorio l'abbiamo introdotta nella con la riforma del titolo quinto del due mila uno è da lì che è cominciato il diciamo il percorso che poi chiaramente
Adesso sta avendo questo svolgimento
Che presenta delle insomma del delle criticità fortissime sono su cui sì speriamo che insomma si riesca a contenere all'interno di un di una di una di un equilibrio perché lì è l'unità nazionale che viene in frantumi se va avanti ente oltre un certo limite quel processo l'altra considerazione brevemente che volevo fare anche nel mio attuale ruolo istituzionale che da un annetto mis mi è stato mi è stato dato e la e sul fondo credito di esigibilità non fondo credo beh esigibilità
E evidente è una cosa molto secondo me molto
Importante positiva dal punto di vista strutturale perché è un è uno strumento per consentire l'equilibrio strutturale de la parte corrente dei bilanci dei comuni perché la la situazione che si è registrata e noi che in questa ricerca cui abbiamo analizzato proprio la criticità finanziaria quindi siamo andati a vedere proprio nel dettaglio i dissesti ora vi faccio vedere qualche qualche grafico dissesti di equilibri introdotti dal due mila dodici le procedure di per dissesto
Beh
L'equilibrio strutturale del bilancio venire veniva
Di veniva molto incrinato dal fa dal da un da un eccessivo cioè da da uno da uno squilibrio strutturale tra certamente impegni no nel senso che l'accertamento era delle entrate era
Comprendeva entrate che poi di cui era incerti incerta o o poco certa la la riscossione a fronte di questi accertamenti venivano contratti impegni impegni che poi invece atti per gran parte davano origine a pagamenti
Per cui da un lato si creava una riscossione molto più bassa degli accertamenti e dall'altro invece si creava una lista una fila di creditori che dovevano riscuotere quello che avevano fornito al comune e che chiaramente determinavano un un un uno scoperto fortissimo una ci vuole un'utilizzazione diciamo smodata della della tesoreria delle anticipazioni di tesoreria poi quando questa finiva e si traducevano in un ritardo incommensurabile dei pagamenti che procedeva che che determinava poi processi di avvitamento no pignoramenti procedure esecutive
E quindi che che che portavano che portano questo processo porta rapidamente alla alla crisi del Comune quindi il fondo di credito di esigibilità introdotto dalla riforma praticamente prevede una sterilizzazione no del di di del degli accertamenti rispetto a quella che è la media degli incassi e questo delle riscossioni il problema vero è fare in modo che le discussioni dei comuni
Siano adeguate ci sono delle disparità enormi delle disparità enormi soprattutto concentrato in alcune aree del Mezzogiorno e questo ovviamente è questo il vero problema il problema che i i su questa questione che i tributi devono essere cioè le le entrate dei Comuni devono essere del accertate devono essere poi riscosse questo chiaramente determinerà poi un una riduzione progressiva del fondo crediti di dubbia
Esigibilità il proprio il problema il problema che che che che sta dentro strettamente connesso a questo a questo aspetto e la questione dell'autonomia impositiva degli enti locali io
Credo che l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa sia stata un fatto negativo dal punto di vista economico e sicuramente io insomma
Sono indegnamente economista insomma e e e dal punto di vista economico è una un'assoluta è un errore un errore evidente no perché è chiaro che se io ogni ente territoriale deve avere un tributo di cui che finanzia gran parte della sua spese che i cittadini possono in qualche modo controllare cioè possono controllare il policy maker attraverso la la la la la cioè avendo un attraverso una corrente una corrispondenza tra quella che la il flusso delle entrate il flusso delle spese senza questo non ci ha contabili e la contabili di Peppe per quanto in tutto il mondo insomma civilizzato gli enti di entità disorienti locali hanno come tassa fondamentale la tassa sugli immobili no che consente questo processo la tassa sulle altre case rende questo processo molto più molto più tenue
Perché è chiaro che se io una seconda casa e non abito in quel comune sono molto interesse a che i trasporti di quel comune un'illuminazione due il Comune funzioni
Perché abito da un'altra parte
Detto questo
Volevo dire alcune cose sulla sulla criticità finanziaria dei Comuni vado al al al
Al come sapete nel mille proroghe è stato è stato approvato un un emendamento un emendamento che a parte
Emendamento che questo questo emendamento
E fa parte dei tanti interventi mi sono state dette tante cose secondo il mio parere sarebbe necessario un intervento strutturale sulla finanza sulla finanza locale
Insomma ci sono delle contraddizioni norme pensate noi abbiamo fatto nel due mila uno la la riforma costituzionale più importante forse no tra quelle andate in porto
E non abbiamo riformato il testo unico degli enti locali che è del due mila e dell'anno prima della riforma costituzionale
Pensate il dissesto è stato introdotto con un decreto legge nell'ottantanove i riequilibri e tutti i poteri che sono stati dati alla corte dei conti
E altri soggetti sono stati anch'essi introdotti nel due mila dodici con un altro decreto legge su una situazione emergenziale famoso centosettantaquattro
Anche questa è una norma emergenziale no che è stata introdotta per risolvere alcune situazioni la cosa che interessante che questa norma dice all'inizio nelle more di una riforma complessiva del del Titolo ottavo
E qui è stato annunciato nella
Nella è stato scritto nella nella nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza
Che ci sarà un proiettati indicato un provvedimento collegato alla manovra di bilancio due mila diciannove sulla riforma del Titolo del Titolo ottavo del tue le quindi questo fa ben sperare fa ben sperare della né in questo grafico presidente qui ci questi sono in equilibri dissesti del due mila diciotto fino adesso fino a settembre questo dato è insomma ci sono stati come vedete un certo un certo numero di
Di di situazioni di grande criticità finanziaria quelli in grigio sono gli equilibri cioè le procedure di di di pre dissesto i distretti sono quelli sono quelli qui in blu
Quelli in arancione sonori ivi equilibri che diventano dissesti nello stesso anno come vedete c'è una forte concentrazione territoriale di questo fenomeno
Calabria Campania e Sicilia
E è un fenomeno attende grida il dato del due mila diciassette ancora ancor più ancor più forte perché nel due mila diciassette tra dissesti riequilibri ci sono sono andati in criticità finanziaria forte settantadue settantadue comuni
Alla fine del o o qui qualche qualche grafico che fa vedere il fenomeno in atto in maniera più più o completa eccolo qua
Guardate questo questo grafico questo ci fa vedere i dissesti ho messo dal da quando sono stati introdotti i quindi al mille novecentottantanove i dissesti che si sono verificati ogni anno
Dal due mila dodici a quest'alla alla barra blu si è aggiunta la barra arancione che la barra di riequilibri
Vedete il dissesto finisce diciamo si azzera quasi quando nel novantatré viene introdotto negli anni successivi al novantatré quando viene introdotto lo SL che prima non c'era l'organico
L'organo di straordinario di liquidazione poi scontino questo azzeramento perché nel due mila uno diventa impossibile fare contrarre i mutui
A carico dello Stato per ripianare il dissesto perché con la riforma del due mila uno l'indebitamento può essere solo per per spese di investimento e quindi era molto diciamo tra virgolette facile prima del due mila uno
Andare in dissesto ora relativamente più facile perché lo Stato si accollava l'onere della massa della massa passiva ma questo fenomeno di criticità finanziaria vedete è strettamente connesso alla grande crisi dal
Negli ultimi anni due mila nove due mila dieci due mila undici e così via sale
E siccome le cause strutturali che ci sta e strappi sono dietro di equilibrio
Sono più o meno le stesse del dissesto si possono sommare ha un senso sommare quelle quelle barrette e come erede del fenomeno e un è abbastanza abbastanza rilevante abbiamo praticamente da dissesti riequilibri
Atti attivi quindi tutti gli equilibri per i dissesti negli ultimi cinque anni abbiamo imita in Italia con quella concentrazione territoriale un numero molto elevato un numero che che supera le
Tre quattrocento comuni insomma no ecco lì ci sono anche dentro i numeri
Numeri dei Comuni che che hanno questa questa
Che vivono questa condizione ecco qui praticamente li ho articolati per regione e come si vede c'è una forte concentrazione Intini in alcune regioni del Meridione in Sicilia in Calabria ente in
E in Campania che dove questa criticità e molto molto forte
Un'altra cosa che volevo farvi vedere questa qui di quei questi qui viste si sono raggruppati per dimensione è chiaro che i Comuni più piccoli
Da quando esiste il dissesto sono andati in dissesto trecentonovantadue comuni sotto i mille abitanti però questi Comuni sotto i mille abitanti rappresentano solo il sette il sette per cento della della diciamo di questa classe di di dimensionale e mentre vedete la percentuale dei comuni che vanno in crisi Vanni che sono andati in dissesto aumenta con l'aumentare della dimensione cioè cuochi quaranta Comuni sopra i trenta mila abitanti rappresentano il tredici per cento della classe dimensionale
E e quella precedente che la la la l'altra da da quindici mila a trenta mila quindi
Diciamo nelle prime i primi due istogrammi i primi due le prime due tori sono i comuni che hanno il sistema elettorale diverso diciamo semplificato che gli altri
I quarantuno comuni tra quindici mila e trenta mila abitanti rappresentano il nove virgola tre nove virgola tre per cento la stessa cosa si vede per i riequilibri dal due mila dodici al due mila diciotto sono andati riequilibrio quindi questi sono centoundici Comuni sotto i mille abitanti novantuno comuni tra cinque mila e quindici mila quindi circa duecento comuni che rappresentano rispettivamente il due il cinque per cento i comuni più Broch più grandi
Trentuno e e quarantacinque rappresentano il sette il quattordici per cento della classe della classe dimensionale
L'ultimo l'ultimo che l'ultimo istogramma è questo che ci fa vedere
It i casi di e di equilibri che son diventati dissesti che ebbe come vedete non sono pochino da quando esiste questa fattispecie questa nuova fattispecie città abbiamo circa sono sessanta
Sì sessantanove Nichols sessantanove settantadue la somma di tutti quei numerini lì
Di comuni che sono passati dal riequilibrio al dissesto che vuol dire questo vuol dire che la la la la tecnica del cioè la l'attivazione della procedura di riequilibrio a a è stata USA ed era usata e che in molti casi in modo elusivo
Ecco questa rispetto a questa a questa situazione più Dio tratteggiato insomma così sommariamente
E stare è molto importante quel col trio pur provvedimento collegato che è stato che è stato in indicato insomma dal che teoricamente legislatore dovrebbe dovrebbe presentare adesso perché provvedimenti i provvedimenti collegati vanno presentati entro entro il quindici gennaio no entro entro all'inizio entro entro il mese di gennaio e quindi
E l'idea che c'è che e che noi abbiamo sostenuto anche nel convegno che abbiamo fatto a Caserta
E quella di superare questa distinzione diciamo
Tra dissesto e riequilibrio che crea
Che crea tanti tanti problemi insomma pensate Pli nelle stai Déco passato rapidamente si racconta del caso di Benevento Benevento un comune che è andato recentemente in dissesto
è passato per il riequilibrio in realtà il Comune di Benevento è in dissesto dal mille novecentonovanta sì sì come come si può ricostruire
La pubblicità ricostruendo la sua storia si vede si vede chiaramente
Di contro ci sono dei casi sempre rappresentati dai precedenti ci sono dei casi di comuni che sono andati in equilibrio vanno chiusi riequilibrio prima che questo equilibrio venisse venisse approvato
Perché il tempo della della istruttorie talmente lungo che in alcuni casi il comune
A chiude anticipatamente lo squilibrio finanziario che in quel caso non era strutturale ma era legato magari a una sentenza esecutiva che è capitata diciamo improvvisamente o altri fattori esogeni e quindi quindi la la l'idea è quella di trasformare diciamo introdotti individuare delineare una prossima una procedura di risanamento finanziario
Che che si fitti con fin troppi il pre dissesto il dissesto insieme ridando responsabilità al Comune dando indie
Individuando una una diciamo una responsabilità forte del ministero dell'interno del Mef quindi con sull'esempio di come è stata risolta la crisi dei sistemi sanitari di alcune regioni che le arrivano un po'particolarmente critici chiudo
E e par precedere questa procedura di risanamento finanziario da una procedura di monitoraggio che consenta di prevenire queste situazioni
Ecco questo è un po'il il peeling il il il modo con cui si potrebbe delineare questo provvedimento collegato che siccome dovrebbe essere presentato
Somaini Prost nelle prossime settimane sarebbe bene che su questo ci si si si approfondisse la riflessione grazie ma il tempo è tira Maria Cecilia Guerra poi scende
Alberto Bonardi
Do vai
Ma anche un'ora
No è una ragione di statura che vi risulterà evidente non io non non posso stare dietro parlare così preteso di capelli
Positivo intralcio nella riniti Nico entrate no mi fa piacere essere vicino rien allora io vorrei tornare un attimo su temi che poneva
Misiani nella sua importante introduzione
Non tanto con riferimento alle questioni presenti nella legge di bilancio ma quanto alla necessità in questo momento di rivedere e ripensare il tema complessivo del federalismo fiscale con particolare riferimento ai Comuni ma i temi in larga parte si pongono poi anche per le Regioni
Io credo che dobbiamo fare i conti con una cosa ormai chiaramente nota a tutti e cioè che la legge quarantadue aveva cercato di tenere insieme due cose che sono entrambi importanti dalla da un lato vi siete specie mento
Dei fabbisogni letta e cioè il riconoscimento di lepri Livelli essenziali di prestazioni per garantire appunto dei diritti diritti di cittadinanza in modo omogeneo sul territorio
Quindi livelli essenziali che devono essere assistiti da una perequazione su fabbisogni condivisi
Dall'altro la garanzia di spazi di autonomia per quello che non erano i livelli essenziali di prestazioni quindi rispondendo per questa via anche a un'esigenza sollevata soprattutto dalle dalle zone del nord del nostro Paese
E che passava attraverso una perequazione solo parziali delle capacità fiscali e attraverso il ricco l'implicita idea che il modo in cui veniva di Sinatra perequazione avrebbe favorito i territori più efficienti
Questi due podi in realtà sono stati cioè ci passa sopra un rullo compressore che la crisi finanziaria che ha evidenziato la prevalenza su tutto delle esigenze diciamo di carattere macroeconomico nel senso che il finanziamento dei Comuni è stato definito come finanziamento complessivo di comparto
E quindi quello a cui si è assistito a realtà a una ripartizione di risorse definite sulla base livello pregato e sulla base di compatibilità finanziarie
Che
In un contesto in cui il cosiddetto coordinamento della finanza pubblica è diventato sempre più contenimento della finanza pubblica
In questo problema qui in questo contesto quindi il problema non è tanto riprendere un percorso perché è questo si era interrotto il federalismo è rimasto incompleto nel alcuni particolari non irrilevanti
Peraltro della sua attuazione ma è proprio rendersi conto che istituti su cui si era costruito questa a questa costruzione in punto
Sono stati completamente stravolti e quindi e veramente il momento di un ripensamento
Integrali quello che ne è uscito diciamo a frantumi l'idea che doveva essere invece il l'idea di fondo e cioè della relazione fra funzioni attribuite e finanziamento assegnato ho riconosciuto per le vie anche delle autonomie per poterlo rendere possibile no cioè una volta che viene almeno questo legame è chiaro che si creano delle tensioni fortissime chi gli amministratori conoscono molto bene perché il sistema indubbiamente complessivamente sotto finanziato ma in più c'è anche il fatto che non è stata data garanzia anche all'altro elemento che sottolineato come necessario anche dall'OCSE che era previsto anche dalla legge sull'equilibrio di Bilancio c'è il fatto che ci fosse un accompagnamento nel finanziamento dei livelli essenziali anche in relazione alle fasi del ciclo e non solo
Nella situazione ordinaria ma di fronte a cicli avversi doveva essere un ma esserci un elemento di sostegno è venuto praticamente il è contrario a questo si è aggiunto che è stato richiamato
Meglio di metà Bettinelli da altri il fatto che il quadro in cui poi le le amministrazioni comunali si son trovati
A operare è stato un quadro che anche sotto il profilo del finanziamento visto moltissimi incertezze non solo appunto peritali ma anche per il continuo mutamento delle regole sopravvenute molto spesso
In periodi ben difficilmente concimi conciliabili con la gestione del proprio Bilancio
Il tuo i punti di stravolgimento principale degli istituti di finanziamento previsti dal dal federalismo
Dalla legge quarantadue su cui dovrei concentrare ma per brevi accenni a perché se no dovrei parlare per molto tempo
Sono ovviamente i due principali cioè l'autonomia tributaria e la perequazione per quanto guarda tra autonomia tributaria molto è già stato detto cioè lo stesso blocco per tre anni delle leve fiscali degli enti decentrati è ovviamente una violazione palese delle dell'autonomia tributaria
Il fatto però che lo spazio di autonomia si è stato di fatto utilizzato per necessità dalla maggior parte dei comuni
Per finanziare non nelle componenti autonome diciamo della spesa ma le funzioni fondamentali come risulta dai lavori anche delle d'ufficio parlamentare di bilancio è un elemento altrettanto di stravolgimento che peraltro queste porta a contribuisce alla sperequazione nella riconoscimento dei diritti tra i diversi territori no perché chi non ha la possibilità di accedere a queste risorse supplementari né tagliato fuori dalla possibilità di soddisfare i diritti per i propri cittadini
Il prelievo e in parte utilizzato per finanziare lo Stato per finanziare il fondo di perequazione che è diventato orizzontale dal verticale che doveva essere poi c'è un altro elemento che a me piace ricordare cioè lavorato quand'era il Parlamento e cioè il fatto che una parte è un pentita di sforzo fiscale con le trasformazioni intervenute e in particolare con la soppressione dell'intima casa
Una parte dello sport fiscale si è tradotta in trasferimento compensativo
Questo sarebbe già una cosa su cui discutere no perché propriamente
Hanno beneficiato di un bonus i Comuni che hanno fatto con lo sforzo ma per sempre senza doverlo fare più ma in più
Questa questo trasferimento compensativo esce dalla capacità fiscale non è più classificata come tributo
E a quel punto non entra nella perequazione dei caccia fiscali
Creando una distorsione all'interno del meccanismo perequativo che non è di piccolo conto Prato questo tema delle compensazioni
A anche altre complicazioni no perché io mi ero divertito a provare a fare alcuni conti di quante piccole cose ci sono nella legge di bilancio che intervengono interferiscono con le entrate dei Comuni ma che non sono affatto compensate perché il regime forfettario per gli autonomi il regime che entrerà in vigore per le Autonomie numero due dal non da diciannove ma dal venti la cedolare secca Sud immobili commerciali
Dall'altro lato la l'annullamento del liriche
Però a a da un omaggio dentata non era stata non era stata considerate quindi conta poco insomma sono altre a me veniva fuori tipo circa duecento docce incentivante duecento milioni e e vengono tirati via i comuni e che nessuno gli dà indietro
Quindi insomma questo per dirla in breve è un qualche esempio di come dal punto di vista tributario le cose non funzionano tanto più che onestamente aver tolto la l'Imu sulla prima casa a parte tutti gli altri problemi che ci sono anche deformato il disegni equitativo che i Comuni siamo da perché comuni abbiano scelto si farà un'addizionale IRPEF articolata oppure se insistere su un prelievo patrimoniale che di per sé essendo patrimonio più accentrato difetto più concentrato peggio distribuito è stato reddito ha una funzione perequativa
E qui cattiva e quindi insomma il disegno rimasto veramente deformato da questo intervento
Sulla perequazione vorrei dire una cosa il meccanismo nasce viziato fin dall'origine perché questo è un punto per me essenziale che mi avrete sentito dire forse se ne avete sentito in altre situazioni non si può rimediare con un meccanismo di perequazione ordinario squilibri territoriali così forti come quelli che attraversa il nostro Paese
Che sono infrastrutturali sociali economici cioè non si può pensare che attraverso questo meccanismo noi a Bernate dettiamo questa questa difficoltà
Per quella la Costituzione prevedeva un altro tipo di intervento l'intervento attraverso trasferimenti ti di equilibrio previsti dal quinto comma del centodiciannove che sono dovevano essere una priorità nel dal mio punto di vista che sono rimasti confinati più ai in qualche misura fondi europei che all'intervento ho pensato e programmato del nostro Paese
Se no noi abbiamo se noi non facciamo questo cioè non teniamo separata la necessità di rispondere di riavvicinare un po'questi squilibri
E mescoliamo questo in quello che dovrebbe essere invece una perequazione legata a considerazioni diciamo in corrente non di tipo in conto capitale che posso dirla così noi abbiamo che poi penalizziamo gli enti squilibrio perché viene
Ad essere battezzata Comin efficiente a quella che in realtà un gap di partenza ma mendicanti partenza esattamente in questo modo e questo si vede nelle modalità in cui la perequazione costruita ad esempio quando io dico che per quanto riguarda le funzioni di costo quindi gli asili nido o le funzioni di spesa montata quindi trasporto pubblico locale e e se le spese sociali
Io non riconosco il trasferimento se non c'è il servizio
Questo sarebbe logico in un sistema già ordinato allora non fai
Ma se tu non fai perché partì da una situazioni come quella fotografata per quanto riguarda l'esempi le ha definite dall'Istat che l'Istat dell'ultima edizione di delle DTT cricche che ripara con servizi
Dei comuni ci fa vedere che i Comuni che vengono chiamati poveri di assistenza spendere un metro mega sessanta euro pro capite quelli che hanno una maggiore differenziazione e e il livello più alto dell'offerta arrivano a mille nel mille duecentonovantotto euro cioè una differente da uno a ventuno quando la differenza di questo tipo ma cosa vuoi dire cioè attaccapanni non ce li ha gli asili non è che li mette su per quel po'di soldi che li dai quella perequazioni
Se tu invece colleghi a una richiesta di un obiettivo di servizio che mente un finanziamento trasferimento è significativo monitorato ripeto perché poi c'è anche questa necessità che i soldi vadano dove devono andare però allora tu cominci a fare una una un'attività vera di riequilibrio e poi a quel punto poi utilizzare criteri che che vuole insomma
Però vorrei anche dire che questa cosa qua delle della scelta di non dare soldi sulle funzioni di spesa aumentate sulle funzioni di costo che le fa queste scelte
Queste scelte sono fatte largamente in sede tecnica sfuggono assolutamente al controllo critico questo a me sembra un problema non da poco convinta come Commissione sul federalismo fiscale in Parlamento l'avevamo segnalato
Ampiamente perché sono scelte veramente molto delicate che vengono presentati in questo modo e quindi e mi in questa situazione noi ci troviamo molto spesso
A alcun altro esempio scusate sempre di scelta tecnica legami regionali cosa vuol dire sostanzialmente quando vai a vedere le queste funzioni che vengono utilizzate per stabilire la perequazione
Vedi che c'è un fattore che spiega un livello più alto un livello più basso distesa che colto da una prima moglie regionale
Che cosa può essere può essere tanta roba ma allora se se c'è quel fattore di lo riconosci o non riconosce se lo riconosce capo DC
Le regioni che hanno una spesa più alta che sono generalmente quelle del Nord se non lo ricorsero sterili invece non non non questa cosa scompare
Su questo alcune funzioni è stato riconosciuto su altre no macchina deciso ma con quali conseguenze cioè noi siamo dentro a un disegno perequativo che è veramente diciamo
Proprio per dirla nel modo più gentile dedicato e quanto meno poco trasparente o poco intellegibile però dà dei risultati che finiscono molto spesso per essere casuali io dico sempre lo dicono e lo penso la raccolta di dati che è stata fatta
La conoscenza che adesso abbiamo dei dei servizi locali ha subito un un forte avanzamento quindi U sono contenta che questa operazione sia stata fatta ma attaccare quello una quota crescente dei dei trasferimenti quel e chiamarli perequativi a me sembra che sia un'operazione che non è sufficientemente supportata da una da un robusta scientificità tanto più che quello che voi sta succedendo è che di fronte a dei risultati che sono poco comprensibile continuamente si fanno degli aggiustamenti queste società giustamente sono aggiungono delle ad hoc che riesce che portano sostanzialmente ha un effetto anche questo evidenziato da un lavoro preziosissimo dell'ufficio parlamentare di bilancio è che fa vedere che di fatto poi l'allontanamento dal cosiddetto criterio della spesa storica non è stato così significativo quindi di fatto noi abbiamo questa li dato una situazione che sperequata era all'inizio e sperequata resta alla fine un altro punto che vorrei brevemente richiamare e questa questione del federalismo differenziato ora diceva giustamente rosso se non la prima i criteri che preoccupano i criteri che venderebbero utilizzati sempre sotto il profilo del finanziamento
Per finanziare questa differenziazione e non sono ancora chiari del l'elemento uno degli elementi di grande preoccupazione tasse se li guardiamo tutti e tra quelli che vengono elencati in questa intesa che vi chiederei di leggerli perché non è un problema di essere d'accordo non d'accordo ma descrive le cose in italiano
La l'articolo che le la l'elemento che spiega come avverrà il finanziamento sulla base di quell'intesa non ha un significato compiuto nella nostra lingua mantenerlo ve lo assicuro
Allora fa riferimento tra criteri non si capisce in che successione una un criterio di praticamente di neutralità allora diceva grossa zaino potrebbe imprime stanza cioè tutto lo Stato sta spendendo tanto tu trasferisce la funzione e tale e e dai anche l'ammontare che lo Stato spendeva no questa sarebbe
Se invece siamo certi che quando poi lo Stato taglierà
No in un eventuale successiva crisi finanziaria su tutto e non solo su quelli che hanno non hanno avuto la la funzione secondo dovrebbe arrivare fabbisogni va benissimo andiamo ai fabbisogni però tenete conto che la perequazione che adesso abbiamo tiene conto si dei fabbisogni ma non è che ti dà il fabbisogno ti dà una percentuali cioè tu ottieni in perequazione una su un fondo che predefinito una quota che corrispondenti che è una percentuale relativa a quanto sarebbe il tuo capitano assoluto cioè se l'UCI ha un padrone di venti o di dieci e devo distribuire dieci da due terzi a Lourdes
Due terzi educazione
Però non mica mica mica mica roventi invece ha magari do due uno
Allora se invece alla Regione che si è portata via la
Fra questi questo criterio adesso sto confondendo Regioni Comuni ovviamente in questo discorso però voglio dire che il il criterio del fabbisogno è un criterio che non è ancora quello utilizzato e quindi prima di utilizzarlo solo per le Regioni
Federalismo differenziato ci andrei piano aperta cos'è quella ovviamente vera e cioè quella di fare un trasferimento che sia in proporzione
Legato insomma il gettito per erariali
Prelevato su quel territorio non dico su questo niente se non che per me vero pericolo di tutta questa operazione niente ha parlato ma esaustivamente professor Giannone quello che però volevo dire in più sul federalismo differenziato è che bisogna che sia molto chiaro comunque si è si arriverà ad andare per quella via anche cosa succede sugli enti locali
Non solo nei termini per i motivi che sono stati richiamati prima no della paura di un accentramento regionale io parlo solo adesso di finanziamento
Nelle regioni a statuto speciale comuni sono fuori dal meccanismo della perequazione no quindi cosa succederà questo non è un la specialità è un'autonomia differenziata però non è mica chiaro
Se il meccanismo di perequazione curdi storto nel modo che dicevo prima verrà preservato alla fine di questo processo perché ci sono dei problemi concettuali
In relazione diversità delle funzioni che devono essere svolte dalla Regione e quindi anche dai in in comunione in un qualche modo in coordinamento anche dettagli dagli enti locali e bisogna che questo tema sia esplicitamente affrontato perché se no e abbiamo un doppio rischio che vadano lì più risorse e che non ci sia neanche
Codificato ed esplicitato il meccanismo attraverso cui la solidarietà viene comunque preservare
Quindi faccio breve perché ho già preso vacanza tempo è necessario è il momento delle scelte in questo condivido
L'appello in un qualche modo che faceva anche Antonio prima e cioè a questo punto le dobbiamo dire o vogliamo ripristinare perché di questo si tratterebbe non di completare ma ripristinare l'impostazione della legge quarantadue
Allora dobbiamo fare sul serio e dobbiamo premesso serio problema dei livelli essenziali delle prestazioni
Non mi sembra che questo si vedrà neppure vagamente l'orizzonte oppure dobbiamo prendere atto che stiamo agendo in modo completamente diverso allora abbandoniamo quel sentiero mettiamo a posto questo
Perché se il criterio deve essere che che facciamo una definizione macro economica per comparto e poi distribuiamo questo
Insieme finanziario pre attraverso fondamentalmente di trasferimenti
Usiamo dei criteri più semplici non andiamo costruirsi faccia facciamo un pro capite aggiustato pace per i lo sta dicendo come provocazione ma più senso si capisce di più perché poi di fatto quello che si fa in salita certi fa sulle regioni
Ed è più comprensibile tutto sommato o per lo meno i limiti sono più facilmente criticabili se invece continuiamo a procedere con un meccanismo molto complesso in un contesto completamente diverso da quello che è stato studiato in cui ogni giorno dobbiamo aggiustare per il Comune turistico per il Comune
Turistico ma dove c'è nato uno troppo ricco che li fa saltare i parametri per i comuni piccoli per cui Elena Montani per quelli troppo grandi per quelli del Nord e quelle assunte in quelli del Comune i se è specificamente identificato e in ogni caso che anche se venisse fuori che il trasferimento deve essere di un tipo non può eccedere il due per cento del quattro per cento di quello che era era l'anno scorso capite che non quanto meno non ci si capisce più
Perfetto
Diamo la parola al professor Zanardi membro dell'ufficio parlamentare del bilancio poi segue Luciano Vandelli e apriamo una parentesi di nuovo sul tema delle Autonomie più che sulla tema finanziario vengo anch'io qui perché mi trovo meglio dunque e no niente Cecilia Guerra mi ha rubato praticamente tutti gli argomenti per cui sono francamente un po'disoccupato sito a te ti ringrazio per le due citazioni
Dunque ma provò a diciamo a riprendere alcune cose che Cécilia ha detto e fosse fare un po'di slalom fra i suoi argomenti in modo da spero aggiungere qualcosina
Dunque a che punto siamo arrivati con la riforma del federalismo fiscale ma dunque il bilancio oggettivamente dell'utente anche tenendo conto del contesto non ideale in cui l'attuazione di questa riforma complessa effettivamente si è realizzata come è stato ricordato più volte un contesto di stress fiscale molto acuto poche sono state le realizzazione molte le cose e che non sono state fatte
Riprendendo un po'la cosa con cui Cecilia concludeva il suo intervento il giusto adesso in un certo senso scegliere quale il benchmark di riferimento
Io credo che la piena attuazione della riforma della quarantadue ho mai sia una cosa definitivamente da archiviare non pensiamoci più è stato scelto un periodo particolarmente infelice per fare questa grosso atto di coraggio
Adesso dobbiamo però chiudere in qualche modo il cerchio e quindi costruire una finanza territoriale che quantomeno soddisfi
Una serie di requisiti minimi diciamo di coerenza di efficienza di redistribuzione e di stabilita
Allora io diciamo anch'io di fatto faccio un po'le cose che diceva cita cioè riprendo quel cahier de doléances con cui Antonio Misiani concludeva il suo in intervento e in modo particolare accenno attere questioni tre grossi blocchi la fiscalità la perequazione e poi questo tema che è esploso diciamo di recente che il federalismo differenziato che tu Nun investendo direttamente la sfida comunale però coinvolge ovviamente tutto il sistema delle Autonomie sull'autonomia tributaria sappiamo come è andata la storia la storia di un sistema di tributi i potenti che erano stati assegnati al sistema dei comuni che sono stati pesantemente investiti da una serie di obiettivi di tipo nazionale che ovviamente cosa totalmente legittima però o la COSAP e delle questioni aperte ai problemi consolidamento dei conti pubblici
Anche in ricomposizione del prelievo in una prospettiva favorevole alla crescita per esempio gli interventi non sui comuni ma sul prato adeguati guarda le regioni sulla base sull'aliquota dell'IVA per sostegno della crescita con la cancellazione della tassazione sull'abitazione principale il blocco delle aliquote
Sui tributi comunali per evitare i fumetti concorrenza verticale cosa che venuto fuori ma e ne è venuto fuori boh non lo so una specie di modello ibrido che non è né Autonomia anni finanza derivata in cui almeno sulla carta potenti strumenti di prelievo autonomo sono assegnati ai comuni
Ma poi di fatto vengono utilizzati almeno in parte per perseguire e degli obiettivi nazionali nel bene o nel
Cosa bisognerebbe fare
Qui è un po'un'elencazione che già oggi ho sentito più volte quindi non dico nulla di nuovo
Una cosa che sembra fatta adesso con la legge
Di Bilancio superare il blocco delle delle aliquote che sono state congelate in un modo assolutamente irrazionale che aveva fatto è rimasto lì chi non aveva fatto per tante ragioni
Rimane invece senza rimaneva senza risorse peraltro appunto con una mappa tra i Comuni estremamente eterogenea riordinare
E secondo me in modo stabile la questione dei dei presidenti proprietari quindi riportare a tassazione in qualche modo lì abitazioni principali attraverso sperabilmente capisco che è difficile farne un'autentica service tax un qualche cosa di questo genere ho l'altra questione una questione di disegno generale se ne accennava prima e cioè bisogna in qualche modo ripensare e la questione della composizione delle risorse comunali tra trasferimenti e la componente tributaria e cioè dobbiamo ritrovare un elemento di risorse diretti Calì che vengono dallo Stato attribuite alle finanze comunali questo ovviamente
Serve che fa funzionare il sistema perequativo non più in termini orizzontali ma in termini verticali
E questa cosa potrebbe fare ovviamente auspicabilmente con nuove risorse che può vengano dall'alto
Ma sino queste risorse non che non ci sono io direi anche Pupo con Pupo catturi a mente rinunciando a pezzi di tributi comunali oggi e andandole sostituire alcuni elementi invece di fischi di finanza derivata cioè elementi appunto di trasferimenti verticale cioè ovviamente la questione del catasto c'è in Generali io credo una esigenze generali di semplificazione dei tributi locali ai fini di focalizzare questi tributi su elementi che segnalino in modo chiaro le scelte allocative degli amministratori locali poi c'è il capitolo sulla perequazione anche qui sappiamo o come è andata a finire un sistema molto Complesso indubbiamente e molto condizionato di nuovo dal problema della dei tagli delle risorse che ha fortemente incentivato diciamo così i comuni ricchi a conservare a una politica di forti difesa delle posizioni
Acquisite alla fine ne è venuto fuori sempre condizionato da questo problema un sistema perequativo con un vincolo di bilancio chiuso quindi si hanno a disposizione un certo ammontare di risorse da attribuire attraverso dei fabbisogni di puro ritardato un flusso Front fondamentalmente orizzontale entra diciamo così comuni ricchi e comuni poveri e poi tutta una serie di paletti
Che sono fondamentalmente serviti per ridurre la potenza perequativa la capacità di fare rete distribuzione di questo sistema
La cosa più chiare il fissare un tetto del cinquanta per cento alla capacità contributiva che può essere utilizzata per far funzionare il sistema il periodo di transizione
Direi giustamente lungo ma adesso allungato nelle richieste che l'Anci sta portando avanti
I risultati sono un po'difficili da sintetizzare in un minuto però fosse una questione la la posso evidenziare una sorta di indice lo posso evidenziare cioè rispetta il principio dei finanziamenti integrale delle funzioni fondamentali che doveva essere l'obiettivo ovviamente del sistema perequativo a regime cioè nel due mila e ventuno cioè quando tutto questo sistema perequativo che abbiamo messo in campo
Esplichi era pienamente la sua capacità perequativa
Soltanto il trentotto per cento delle funzioni fondamentali saranno effettivamente perpetuata quindi ci manca ancora un sessantadue per cento che rimane ovviamente sperequato in relazione quella che la distribuzione delle delle delle delle risorse tra i diversi comunali
E poi accanto a questo che si vuole che è un dato Marco che dipende dalla poca benzina che è stata messa nel motore di questo sistema perequativo c'è un problema anche Mico voi quello che accennava Cecilia e cioè c'è stato io credo un sistematico di potenziamento nella stima dei fabbisogni standard in modo da ringhiera lì fortemente correlati con diventi storici dispensa e quindi ovviamente con le risorse che i singoli comuni hanno effettivamente a disposizione
Cosa fare dunque dunque i problemi del sistema perequativo sono odi convince e poi di macchina diciamo
Quelli di cornice uno lo accennava Ciciliano cioè il mancato avvio diciamo così della perequazione infrastrutturale allora
In un non Senario di comuni estremamente differenziati in termini di punti di partenza
E probabilmente è vero come diceva Cecilia che il problema dovesse essere affrontato attraverso sistemi o strumenti straordinari e non con il meccanismo codina Rio della distribuzione comunque al di là di tutto
La perequazione infrastrutturale chi era prevista nella quarantadue non è mai partite questo ha fatto mancare una seconda gamba al sistema ordinario di redistribuzione
Blocco fino adesso dell'aliquote sui tributi locali e poi ci sono dei problemi più di macchina diciamo
Il livello delle risorse che è mancato da un lato per la questione del targhe perequativo fissato al cinquanta per cento dall'altro ancora perché non sono venute risorse dall'alto cioè attraverso sistemi di trasferimento verticale
E poi anche perché come di nuovo accennava Cecilia tutta una serie di trasferimenti compensativi che a dispetto a interventi che si sono realizzati nel corso di questi anni non sono stati introdotti nel sistema di solidarietà comunale mancano i letta
E devo mancano i Lepa ma per ragioni fondamentalmente di diciamo difficoltà a fissare eletto in un contesto di sforzo fiscale diciamo così di stress fiscale come quello attuale sono d'accordo con Cecilia se mancano i letta allora forse sarebbe stato meglio prenderne coscienza e virare verso un sistema di calcolo dei fabbisogni molto più semplice basato su quote capitali è fondamentalmente pensate per alcuni carichi alcune caratteristiche diciamo diversificate fra Comune ecco e poi c'è la questione ovviamente del della dimensione orizzontale del sistema che credo che politicamente sia molto difficile da sostenere quindi necessità di ritrovare elementi di verticalità ultimo flash sia un covo due minuti
La questione del federalismo differenziato si parla poco quasi niente diciamo di perequazione territoriale si parla invece molto di una cosa che c'entra poco anche se era prevista con la la riforma del federalismo fiscale che puoi credo che in qualche modo possa indebolire il disegno originario che il federalismo di fare
Il fiato
Dunque io sul federalismo differenziato è come stradali hanno Giannola con cui già abbiamo avuto modo diciamo di discutere insieme il mio giudizio è un pochino so speso aspetto le carte ecco anche perché come sapete dei popoli ci state le pre intese ci sono state le proposte soprattutto da parte della Regione Veneto adesso sono diciamo così all'analisi e alla vi è la vocazione nell'ambito del Ministero degli Affari
Regionali
Ecco quindi attendendo di capire esattamente come funzioneranno soprattutto i profili di finanziaria di finanza pubblica di delle proposte che verranno effettivamente
Dunque allora adesso diciamo così Ittiri
Come dire i i pilastri fondamentali del ragionamento che si fanno come ben sanno i sono quelli di partire con la spesa storica quindi quanto oggi lo Stato spende per l'istruzione nel Veneto e Lombardia eccetera eccetera
Andare domani
Verso un sistema molto opaco di fabbisogni che non si sa bene cosa saranno anche perché ci sono questi richiami strani molto sospetti alle capacità diciamo fiscali alle risorse effettive
Dei vari territori qui vedremo effettivamente come sarà risolto questo punto certamente molto delicato
Però per concludere c'è io credo che ci sia una serie diciamo così di considerazioni generali che si possono fare inattesa diciamo così
Di quello che sarà la la la il testo di queste cose cioè c'è una serie io credo di rischi importanti il primo un rischio e quello da cui siamo un po'partiti cioè è un po'strano che quando abbiamo un disegno del federalismo fiscale non ancora realizzato sì introducano
I limiti nuovi in completamente nuovi che costituiscono che potrebbero vi potrà rivelarsi un'ulteriore ostacolo all'attuazione diciamo del disegno originale
Poi boh mi sembra un po'strano che dopo una discussione decennale fosse ancor di più sulla necessità di gradualmente armonizzare i due modelli delle regioni a statuto speciale delle regioni a statuto ordinario
Si inventi una sorta di terzo tipo che certamente poca dei problemi di coordinamento generale della finanza pubblica a livello nazionale
Ovviamente gli altri rischi sono quelli di Unicef Siva differenziazione normative regolamentari e quindi ostacoli alle imprese e così via
Ci sono punti critici che spero verranno affrontati come quello di il governo di un eventuale fallimento delle regioni che chiedono diciamo funzioni rafforzate fallimento nel senso che potrebbero a un certo punto volevo ritornare nell'alveo statale che si fa a quel punto non è una cosa esattamente semplice
Poi ancora ci sono le questioni che riguardano il coinvolgimento ovviamente dei comuni nell'ambito del di questo nuovo regionalismo differenziato perché il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario rientrerebbe tra probabilmente fra le materie decentrati dei e poi c'è una riflessione veramente finale su cosa succede dello Stato in questa prospettiva i cioè uno stato che dovrà probabilmente riorganizzarsi in una prospettiva attuale perché da una parte dovrà fare in un certo senso il un agente di coordinamento di monitoraggio e di garanzia dei Lepa nelle regioni che chiedono queste funzionerà formata e dall'altra però deve mantenere in piedi tutta la sua funzione produttiva di fornitore di servizi mi immagino per esempio distruzione che ovviamente è il cuore della partita di cui stiamo parlando
Per le regioni che invece rimangono diciamo così nello standard delle regione a statuto ordinario quelli c'è una serie di aspetti veramente complicati su cui speriamo che ci sia un pochino di chiarezza quando leggeremo il testo del disegno di
Grazie al professor Zanardi per questo importante contributo adesso
Sì collega molto bene insomma la chiusura di Zanardi con l'intervento di Vandelli che salutiamo e ringraziamo sempre molto vicino la nostra associazione
Un piacere averlo qua
Poi segue Emma Petitti
Grazie Oriano ho
Messo da parte il mio schema
Che ho provato a prendere di un indice tracciato
Inni nella giornata particolarmente a partire
Grado di intervento dello stesso Oriano Giovannelli Marco Filippeschi
Poi verrà Matteo Ricci
Dunque per il partirei da due
Parole
Che mi sembra non chiave per l'impostazione di un
Lavoro
Di un programma di di Lega Autonomie
Realtà i valori
Realtà
Siamo franchi come mi pare sia nello spirito della giornata
Siamo in uno dei punti più bassi
Della storia recente delle autonomie
Siamo in uno dei punti più bassi
Del autonomia italiane in rapporto alle autonomie degli altri grandi paesi europei
Non mi soffermo sulle questioni finanziarie su questioni partito molto note
Osservo soltanto
Che
Secondo i dati del rimorso i dati sono stati dati
Eurobarometro
E qualcun altro
L'indice di fiducia nelle istituzioni
Che
E in calando per tutte le istituzioni intendiamoci
In Italia
Fino ad ora aveva salvato
Le Autonomie locali
Oggi segnalano
Per le regioni dal ventinove al venticinque indici di fiducia
Ma per gli stessi comuni che erano quelli che se ne erano certamente cavata meglio un
Un
Precisione straordinarie
La legge del mare
Allora dicevo per i Comuni
Siamo al trenta tre secondo del morso al trentacinque periti sciolse che il punto più basso che ci si è registrato da molti anni a questa parte
La partecipazione alle elezioni
Locali allo stesso andamento
Se guardiamo agli altri Paesi eurobarometro
Ci dice
Che
In Francia
La fiducia nelle istituzioni locali e del cinquantasette per cento in Germania è del settantasei
La media Unione Europea il cinquantuno Italia e al ventitré
Credo che dobbiamo realisticamente partire da qua
Il il tema un approccio realistico secondo me
Ci porta come è stato detto
Ad una reazione
Netta decisa
Come si è detto sul piano anzitutto culturale e politico in senso molto generale
è una battaglia culturale
Che coinvolge molti versanti fondamentali nella fase attuale
è una battaglia contro la visione da disintermediazione
La battaglia contro i corpi intermedi l'emarginazione dei corpi intermedi
Travolge anche e riguarda e travolge anche le Autonomie
E una battaglia contro la svalutazione della competenza e dell'esperienza
Come sceglie
Accennato
è una battaglia controllarci valutazione della pubblica amministrazione e di tutti coloro
Che esercitano funzioni pubbliche d'altra parte
Non so se la riforma della pubblica amministrazione si deve ridurre alla riconoscimento fisionomico e alla Piano concretezza che di concreto nessuno al capitolo che cosa abbia interamente siamo
In una una situazione davvero problematica
E una battaglia contro la delegittimazione delle istituzione elettive
Le autonomie sono una parte essenziale della democrazia
Non a caso tutti i processi di
Istituisce una Building di costruzione della democrazia nei vari stati di tutto il mondo prendono alleanze delle i livelli locali in comune livelli prioritari la cultura la democrazia si radica e nasce
E nasce da lì
In questo con questo spirito secondo me vanno affrontate le riforme
Si è detto le nostre riforme lo ha detto a me pare matrici nostre riforme vanno avanti un passo avanti e un passo indietro si chiama manfrina allorché la un passo avanti e si sta assente ferme naturalmente
Le nostre riforme non da oggi
Hanno quattro fasi
La prima è l'approvazione con grande
Gaudio
La seconda è la contraddizione degli elementi che sono nella nella riforma
La prima contraddizione la più robusta
è il contrasto totale tra le dinamiche istituzionale le dinamiche finanziarie
Ognuno vada per conto suo non sappia la mano destra quello che fa la sinistra
Secondo me è completamente nello stesso
Spirito
La contraddizione contenuta nella Delrio dello che riguarda lo status degli amministratori cioè io no ho provato a sentire
Ma io non conosco nessun Paese in cui si affidano
Funzioni pubbliche
Rilevanti
Impegno
E responsabilità
Enormi queste probabilmente superiori a quelle degli altri Paesi perché è una responsabilità penale civile amministrativa come l'abbiamo noi è difficile trovare una
Gratuitamente
O ha speso le
Con me si è rivelata specie di chi
Opera al punto che deve pagarsi l'assicurazione
Fino al caso limite
Che esiste in concreto
E non solo non si tratta di una persona
Vede Consigliere comunale del piccolo comune che diventa consigliere delegato di una città metropolitane
Che come tale prendendo con me
Unico compenso teorico mi pare siano venti euro per ogni seduta del suo Consiglio comunale deve assumersi delle responsabilità rilevantissime la città metropolitana rinunciando a quei venti euro perché non ha il tempo di andare al consiglio comunale a cui apparterrebbe mi sembra francamente
Surreale
E la seconda la terza fase è la disapplicazione
Una volta fatta la riforma nulla si applica
La quarta lo smontaggio delle riforme vedete che non funziona e quindi
La montiamo
Allora o non usciamo dalla logica del giorno dopo usciamo dalla logica del facciamo la riforma perché la prova
Il Parlamento facciamo la conferenza stampa il tweet e tutto finisce lì
Abbiamo bisogno di una organicità delle riforme si è ricordato non solo la del rio
Ma il testo unico è ancora là che giace dal due mila dopo che c'è stato riforma del titolo quinto dopo stato rattoppato da tutte le parti
Sui in qualche affiancato da riforme che
Dicevano cose diverse ma non toccava il festone dico e così via
Ancora
Il rilancio delle Autonomie vengo procurare un tema
Secondo me
Un rilancio delle autonomie
Non può basarsi su un ritorno al uniformità
L'unico il minimo
Ormai non esiste più da nessuna parte
Tutti i Paesi stanno cercando di adeguare
Di plasmare le regole sulle esigenze dei territori
Non a caso qui si sono citate è vero c'è stato una certa concentrazione sulle grandi città sulle città metropolitane che poi appunto è stata smentita
Ma sotto vari profili
Però c'è bisogno di fare attenzione alle esigenze dei piccoli comuni
Con la prospettiva di farli lavorare collaborare lavorare insieme
C'è il tema delle aree interne
Grandissima delicatezza
C'è il tema delle città medie e di quello che le città medie possono
Fare come impulso e come supporto nei loro concerti
C'è il tema della montagna
Tutte realtà che hanno esigenze esigenze diverso che che vanno ben tenuto tenute presente il il la dottrina francese parla di territorializzazione del diritto
Abbiamo bisogno di un diritto che
Mantiene i gangli di unitarietà Massa adeguare le proprie
Regole puntuale alle necessità del varie situazioni
Con questo vengo
All'ormone accenno al regionalismo differenziato
Rate stando molto sulle generali perché francamente
Dopo aver fatto credo una decine di interventi su Greggio un
Un fenomeno di cui non riesco ad avere i contenuti concreti
Come dire ho paura di annoiarmi con me stesso
Sappiamo bene
Abbiamo come riferimento ieri gli accordi preliminari del ventotto febbraio scorso
Dopodiché tutto sembra insomma atto in un tunnel in cui sentiremo l'Assessore Petitti se ne sa più di me ma mi sembra che sia più segreto dei piani della NATO
Per ora non mi soffermo sui detta lieta soltanto sui principi residuo fiscale è stato già detto
Efficacemente io ricordo soltanto che è riuscito fiscale è stato affossato dalla Corte costituzionale quando il Veneto era partito con una tra gli altri quesiti referendari e referendarie uno che proponeva di trattenere l'ottanta per cento delle risorse riscosse sul territorio veneto verso il territorio stesso dal corteo ha detto che
Non ci sta proprio nella Costituzione
Un secondo paletto
Pare eh
No a di ulteriori dico sorse queste ogni
Commise commisurazione delle risorse
Deve essere parametrato sul
Costo delle funzioni che qui il punto chiave secondo me
è il principio di base che si desume ed è un principio generalissimo che ceduto ormai dal dal centodiciannove che io
Direi molto schematicamente in questi termini prima le funzioni cioè non prima tratteniamo Totti di risorse ma prima definiamo che cosa
Fa un certo soggetto
E dice la Costituzione poi le risorse che gli vengono garantiti attraverso il quei tre quelle tre fonti devono essere adeguati per fare quella cosa lì
è un punto delicato anche perché come sapete l'esperienza delle regioni speciali a spesso deviato dal questo questo
Il criterio che per me base
Ancora come vado verso la conclusione per rilanciare le Autonomie necessario
Che lei Autonomie non si presentino
Come territori e livelli
Frammentati
No affranto l'azione dei territori no ai microchip sovrani Smith
Perché questo sì credo che davvero richiedo una battaglia politica e culturale importante
Attenzione che ormai in giro per l'Italia le omogeneità politiche
Non tengono più non sono più quelle che a cui eravamo abituati
Bisogna
Imparare a far convivere
Prospettive diverse
E
Cambiamenti
Il colore politico nell'ambito degli stessi comuni frequenti non c'è più niente che non sia contendibile
E allora ci vogliono politiche di lungo poi Periodo politiche che privilegino le dinamiche dei territori rispetto al montare continuo delle dinamiche politiche
Questo ha
Importanza nei piccoli comuni stanno verificando se dei fenomeni inquietanti di
è il retro marcia sul percorso di fusione di retromarcia sulle unioni di disagio nel funzionamento delle unioni
Bisogna che a si affermino logiche dinamiche di coesione di coordinamento di sussidiarietà e di supporto
In questo ruolo delle aree vaste è fondamentale
Le aree vaste sono d'accordissimo con Achille Variati
Devono essere una
Casa dei comuni effettiva devono arrampicarsi a mio avviso nei comuni in un circuito
Continuò robusto di obiettivi condivisi e di coinvolgimento con una messa a disposizione delle maggiori risorse professionali e cooperative
Le aree vaste stesse a vantaggio dei comuni
Strategie condivise con e per i territori
Infine superiamo le politiche episodica siamo pieni di accennavo prima al testo unico io non sono riuscito a calcolare
Quanti sono stati i rattoppi rappezzo simile le modifiche le modifiche delle modifiche che sono stati fatti in questi anni
Basta con le politiche più i soldi che bastevole politiche restrittive parte opere politiche punitive nei confronti delle Autonomie
Proponiamo come dice il documento una visione e al questo siamo coerenti questa mi sembra la sfida grazie
Grazie professor Vandelli grazie davvero adesso Emma Petitti
Assessore al Bilancio riordino istituzionale la regione Emilia Romagna diceva fa un tuffo dentro la vita concreta di queste cose che diceva Vandelli segue per Giorgio da D'Astoli
Buon pomeriggio a tutti gli atti ottomani per quest'invito prometteva Vizzini appelli niente ringraziano
Questi anni attaccando anche alla porta delle regioni temi
Si sta trattando anche oggi qui e che meglio no sicuramente in una nuova stagione
Politica e istituzionale un ruolo che stanno avendo regioni del nostro paese sul tema dell'autonomia e proverò non voglio convincerli perché ho sentito molti aspetti come dire anche di criticità di sicuramente di perplessità rispetto al tema dell'autonomia regionale ma porto l'esperienza della Regione Emilia-Romagna anche motivando l'impegno che sta accompagnando appunto la nostra regione in questo percorso
E che parte da da un punto fondamentale a mio parere dal fatto che mi è stato spiegato da tutti gli interventi che mi hanno preceduto noi
Veniamo da una crisi finanziarie anche politica perché la crisi lo diceva bene il professor Vandelli che ha accompagnato e per certi versi anche determinato
Una stasi in quel percorso di riforma in senso federalista che è stato avviato con la revisione costituzionale del due mila euro non si può dire di certo compiuto e sicuramente non in maniera uniforme
E crediamo quindi le Regioni in questa fase che penso alle regioni soprattutto a statuto ordinario credono che si sta credendo si sta fortemente mente motivando appunto questa scelta che è un percorso legato alla regionalismo differenziato Possa e debba aiutare muto anche rapporto punto coni e agli enti territoriali con le autonomie locali
Per quelle che sono soprattutto le risposte a come dire istante di giustizia sociale io mi ritrovo molto in questo tema di una battaglia anche culturale
Che vede in qualche modo trovare delle risposte delle valutazioni politiche rispetto al nostro sistema multilivello
Io voglio anche ricordare quello che hanno vissuti in questi ultimi anni le regioni a seguito della riforma Delrio
Andando ad interpretare il superamento delle Province in quella che è stata la gestione delle funzioni fondamentali attraverso leggi regionali che hanno sicuramente messo in discussione la coesione territoriale che era stata invece ad esempio nella nostra regione conquistata da anni di collaborazione tra istituzioni e regioni
E allora noi partiamo da questo punto cioè trovare delle risposte e a come dire alla garanzia della qualità dei servizi e delle prestazioni nei confronti dei cittadini attraverso un autonomia su politiche che caratterizzano le come dire impianto strategico della nostra regione
E da questo punto di vista è evidente che i percorsi che si sono avviati ne sappiamo quello che è successo in questi ultimi due anni
Veniva anche questo
Ricordato dal professor Vandelli nel febbraio di quest'anno sono state sottoscritte delle pre intese tra tre regioni Veneto Lombardia
Emilia Romagna con il Governo Gentiloni che hanno in qualche modo avviati ha riconosciuto un percorso che è stato messo in campo
E che si è affidato a quello che il percorso riconosciuto dalla Costituzione comma tre articolo centosedici che quindi garantisce l'unità nazionale anche in quelli che sono i principi di sussidiarietà questo per me è stato fondamentale
E che anche posto da subito una differenza tra quella che è stata la scelta compiuta dall'Emilia Romagna rispetto ad esempio alla scelta compiuta dal Veneto e la Lombardia ne sappiamo che nell'ottobre precedente noto per il due mila e sedici
Diciassette scusate fu fatta la scelta da parte della Lombardia del Veneto di ricorrere alla referendum per chiedere ai cittadini se c'era la volontà di procedere Rispetto ai temi dell'autonomia
Noi abbiamo costruito una condivisione non appellandoci appunto al referendum ma una condivisione con tutto l'affetto istituzionale ma anche quelle istanze sociali economiche della nostra regione
Che in qualche modo ci ha fatto costruire una proposta che abbiamo e che stiamo anche in questa fase solo ieri ci sono stati quattro tavoli di negoziato con il governo
Che ci ha permesso appunto di e costruire una proposta estremamente condivisa con tutto l'affetto regionale
Lo dico anche perché un ruolo fondamentale è stato dato proprio alla politica l'assemblea regionale ne abbiamo avuto mandato il presidente Bonaccini avuto mandato di iniziare e di riprendere il dialogo con il Governo appena insediato che sapete che il tema dell'autonomia
Forse su tutti i temi istituzionali è stato il tema nell'agenda di questo governo principale riconosciuto tra le priorità appunto di realizzazione quindi nel momento in cui siamo stati richiamati al tavolo del confronto con la ministra Stefani abbiamo avuto la necessità di andare ad individuare sulle materie rispetto alle quali avevamo chiesto già al Governo Gentiloni l'autonomia proposte di merito dettagliate anche rispetto al quadro normativo che andava ad incidere sulla legislazione nazionale ma anche attraverso l'ordinamento che proprio delle regioni
Quello che è avvenuto successivamente perché se ci sono state tre regioni che hanno appena rotto diciamo la strada questa riflessione a questa possibilità del regionalismo differenziato è stato che in capo alla Conferenza Stato Regioni anche altre regioni tant'è che oggi sono dieci le regioni che hanno avviato i percorsi di regionalismo differenziato quindi come dire per questo parlo di una sicuramente svolta epocale rispetto ai temi del regionalismo di un di un percorso che ha la necessità di essere approfondito da un punto di vista giuridico culturale economico nel rapporto anche con i territori
Quello che è successo e che anche altre regioni anche appellandosi a strumenti diversi ad esempio penso all'ex articolo centodiciassette comma otto della Costituzione che viene ad esempio per alcune regioni penso alle alla Regione Umbria con la regione Marche la possibilità anche di costruire proposte comuni che guardano appunto alla contiguità territoriale quello che si sta verificando è che le regioni in Conferenza Stato-Regioni hanno costruito un documento
Che è stato poi presentato al Governo e condiviso anche con il governo negli ultimi negli ultimi mesi tratte per trovare come dire la dimensione comune che va a riconoscere in questi percorsi di autonomia alle stesse condizioni
Per tutte le regioni a livello nazionale e credo che questo sia il dato io dico anche appunto politico rispetto al quale noi dobbiamo fare un approfondimento e anche riconoscere che alla base c'è la volontà in qualche modo di fin differenziare vedere la differenziazione che c'è in ogni proposta perché io parlo di differenziazione in maniera esplicita perché è evidente che anche le proposte di autonomia sono state avanzate in questo anno anno e mezzo vendono in maniera chiara
E e riconoscono in maniera chiara quelle che sono le vocazioni territoriali delle diverse regioni è evidente che a parte la Regione Veneto chi ha chiesto l'autonomia su tutte ventitré le materie concorrenti tra Stato e Regioni quindi riconosciute
Dalla Costituzione sia la Lombardia che l'Emilia-Romagna ad esempio hanno riconosciuto soltanto alcune materia e quindi la necessità di vedere solo in alcune materie la possibilità appunto di avere una delega chiara da parte del governo
Ma la differenziazione per noi ha riguardato anche altri aspetti che ci tengo a sottolineare che riguardano anche le questioni e come dire Tiscali su cui poi abbiamo la necessità di capire come andranno ad incidere rispetto al tema delle Autonomie
Territoriali ad esempio da subito avevamo posto come Regione Emilia-Romagna la necessità al contrario della Regione Veneto e oggi governo riconosce che quella è la strada
Per arrivare ad una vera autonomia che non bisognasse partire dal tema del residuo fiscale ma che il tema vero
E su cui invece abbiamo necessità di incidere è il passaggio dalla spesa storica delle funzioni a quelli che sono i fabbisogni standard
E su questo come dire abbiamo anche vinto una battaglia rispetto al fatto che oggi il governo si è impegnato attraverso ovviamente il Neffa fare una valutazione complessiva di come le funzioni rispetto al quale potremmo avere autonomia è giusto usare il condizionale
Hanno poi la necessità di essere riconosciute da un punto di vista economico
E allora è evidente che se la differenziazione ha riguardato e riguarda le materie rispetto alle quali le Regioni chiedono autonomia riguarda anche il fatto di come questi aspetti trovano una condivisione del tessuto
Istituzionale sociale economico di un territorio sfida fondamentale credo che questo sia la sfida vera cioè continuare a insistere sul fatto che Attraverso oggi il tema dell'autonomia possiamo ricostruire costruire e ricostruire un nuovo affetto e anche una nuova collaborazione tra enti nazionali e regionali e locali
Credo che l'altro aspetto fondamentale sia togliere quell'elemento di ambiguità che invece nella prima fase del confronto appunto tra il governi entrambi i governi quello precedente questo e le regioni era comunque e a insomma si era evidenziato che il tema che non c'è nessuna volontà da parte delle regioni che chiedono autonomia di fare un passaggio da regioni a statuto ordinario a Regione e Istituto speciali ricorderete che anche in questo caso le la regione del Veneto aveva parlato inizialmente di della necessità appunto di ritenere e il proprio il proprio lo statuto appunto rendendolo rendendo poi la Regione sta tutto speciale ed è chiaro che queste un'ambiguità rispetto al quale oggi si è fatto assolutamente chiarezza
Tutto questo ne crediamo che possa permettere come dire
Al il proprio sistema regionale pubblico
Posta migliorarlo in termini complessivi sia per quanto riguarda la spesa perché è evidente
Che il passaggio dalla estesa storica i fabbisogni standard inevitabilmente ci permetterà di arrivare ad una qualità della spesa migliore una qualità della spesa che noi riteniamo essere in decremento ma possa anche migliorare la capacità amministrativa con cui oggi le Regioni
Hanno la necessità appunto di e gestire i propri servizi e questo è l'obiettivo fondamentale che stanche alla base del nostro lavoro
E voglio fare un esempio concreto che guarda le materie rispetto alle quali abbiamo chiesto autonomia e che inevitabilmente continuano a ragionare sul fatto che non ci sarà una come dire
Un cambiamento in quello che il principio di sussidiarietà e di unità nazionale il fatto che ad esempio su quelle che sono state le materie che oggi sono al centro del Patto per il lavoro noi quattro anni fa quando ci siamo insediati il primo passaggio il primo atto fondamentale che abbiamo costruito è stato il Patto per il lavoro con tutti i Comuni con tutte le istanze sociali economiche formative della nostra regione
E le politiche di sviluppo strategiche di quella regione hanno riguardato appunto le scelte della nostra proposta di autonomia in materia di ambiente e distruzione di lavoro di sanità e di cultura
In nessuno di questi ambiti il Progetto rivendica ad esempio competenze che possono attenere ai livelli essenziali di tutela
All'ordinamento al trasferimento degli organici anche queste una differenza che ha caratterizzato la scelta dell'Emilia Romagna rispetto ad esempio alla Lombardia e al Veneto come per i temi della scuola
Veniamo fatto un investimento nella nostra regione rispetto ai temi dell'Agenzia regionale per il lavoro abbiamo investito nell'Agenzia regionale per il lavoro che tiene insieme politiche attive politiche passive
Andando a sviluppare anche una riqualificazione dei centri per l'impiego per dare risposte anche a quello che il sistema produttivo in termini di competenza
Non vogliamo però in nessun caso in nessun modo andare ad incidere sul tema appunto del trasferimento degli organici quindi di tutte quelle competenze che devono essere a nostro avviso esercitate dallo Stato perché garantisce ovviamente l'unità dell'ordinamento giuridico e riteniamo debba essere alla base del nostro sistema costituzionale
Questo per dire cosa che si può ottenere autonomia
Si può anche ricostruire un nuovo rapporto con il sistema territoriale prima si parlava della inevitabile crisi che oggi stanno vivendo anche come dire tutte quelle forme di associazionismo tra i comuni su cui se investita la nostra Regione abbiamo investito tantissimo in questi anni nelle Unioni dei Comuni nelle fusioni dei comuni ovviamente
Senza una legislazione nazionale che ci potesse aiutare a superare la volontarietà con cui oggi invece abbiamo costruito questo affetto malgrado questo crediamo che le forme di associazionismo tre Comuni soprattutto tra i piccoli comuni
In una regione di trecentotrentuno comuni il quaranta per cento sotto i cinque mila abitanti se non teniamo insieme i comuni attraverso forme di associazionismo che garantiscano la tenuta del sistema né crediamo che non si potranno dire le stesse garanzie di qualità territoriali soprattutto nel momento in cui le Province vanno più quel ruolo di coordinamento che avevano prima
Quindi la nostra esperienza storica che viene appunto da lontano e quello che tutto questo avviene nel momento in cui una regione che anche maggiori poteri maggiori funzioni veneta comunque i territori quelle funzioni per poter realizzare sviluppare meglio i nostri i nostri servizi tutto questo ovviamente dando questo il principio che poi sta alla base le stesse opportunità ai territori una città metropolitana come quella di Bologna una delle dieci riconosciute appunto dalla legge del rio
Capoluoghi è territori che hanno trovato nell'aggregazione anche viaria parte politiche di sviluppo strategica è un entroterra una montagna che invece ha bisogno di risposte piccoli comuni che hanno bisogno di nuove leve per garantire servizi e sviluppo tutto questo lo puoi fare nel momento in cui riesce a garantire anche un nuovo equilibrio che crediamo possa e debba passare anche dall'autonomia regionale ovviamente anche noi rispettiamo le carte da parte del governo perché il negoziato in corso delle quindici materie su cui abbiamo chiesto autonomia
Sono partiti i tavoli tecnici con tutti i Ministeri con tutti i dirigenti il ruolo centrale sarà quello del metrò che dovrà poi sulla possibilità di andare a riconosce autonomia perché la ministra preso l'impegno con le regioni di sottoscrivere un'intesa prima di Natale quindi praticamente tra qualche settimana l'epigramma
Le aspettiamo aspettiamo
Ma dopo l'intesa il passaggio successivo è la legge nazionale che dovrà passare alle Camere ed essere approvata a maggioranza assoluta quindi capite perfettamente che il dibattito sarà un dibattito importante politico che coinvolgerà tutto il Paese
E rispetto al quale servono anche gli strumenti giusti per affrontarlo da parte di tutti
Grazie assessore adesso la parola Pier Virgilio D'Astoli presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo ci sarebbe poi in conclusione intervento di Alessio Pascucci se arriva perché ancora non lo vedo sindaco di Cerveteri
Grazie presidente intanto complimenti auguri verrà per l'elezione alla presidenza che lega Totò io ero solo io dalla dalla giornata la norma generale sia la sempre difesa
Sì
Sia propenso benissimo
Io sono stato eletto ampio recentemente Azzi riletto invece sono stato eletto
Il sedici novembre per tre anni alla presidenza del Movimento europeo sono stato anch'io letto a a all'unanimità giace a dire il problema trama azione diciamo così cosa che bisognerebbe evitare diciamo
Comunque dal punto di vista democratico almeno fare le vorrei abbiamo fatto l'elezione del avete fatto alzare rimane imbecilli lui decano che presidieranno congresso visto che erano tutti d'accordo ha detto allora l'abbiamo letto l'acclamazione
Che naturalmente ha suscitato qualche tutti diciamo tutti questi nostri organismi diciamo così non c'è mai giustamente l'umanità
Io lega delle autonomie fa parte da anni in maniera attiva del voglio entro Peo anzi devo dire che all'interno del nostro organismo è la struttura più importante con la quale lo intendiamo lavorare per il prossimo periodo per quanto riguarda i poteri locali i poteri locali
Io volevo attirare la vostra attenzione su alcune questioni ho letto con attenzione i vostri documenti ci sono due o tre cose
Che mi hanno colpito particolarmente in maniera positiva sui quali a mio avviso varrebbe la pena di continuare a discutere insieme il primo è una valutazione e un approfondimento comunale la divergenza come si dice oggi della questo del tema del principio di sussidiarietà
Bene per il giudice da con voi sapete a livello come visto soprattutto in maniera negativa
Cioè si devono fare a livello europeo le cose che non si possono fare adeguatamente a livello nazionale però all'interno di questa valutazione di questa narrativa come si dice del pregiudizi dall'età
Il tema dei dei corpi intermedi a livello locale praticamente assente io sono convinto che su questa questione nella prospettiva di un dibattito sul futuro dell'Europa vale la pena di avviare una non soltanto una riflessione da parte nostra ma anche delle proposte
Delle proposte che tengono conto di questa dimensione che anche nel Trattato di Lisbona è sostanzialmente ignorante nel Trattato di Lisbona c'è una parte che è relativa come voi sapete benissimo al ruolo delle regioni
Invece i poteri locali sono sostanzialmente ignorati dal trattato di Lisbona sia dal punto di vista dei poteri
Tiranti di interdizione diciamo così che possono stare attribuiti in piccola parte alle regioni sì anche dal punto di vista di quel dialogo indispensabile che iscritto nel Trattato di Lisbona dell'articolo undici che riguarda il dialogo con le organizzazioni rappresentative
Nell'articolo undici parla specificatamente della organizzazioni rappresentative della società civile mentre fra i corpi intermedi come lo sappiamo essenziali Ante roso società una parte essenziale i corpi intermedi sono quelli che poi riguardano in particolare i poteri locali
E io credo di una visione di un dialogo fare istituzione europea i corpi intermedi questo aspetto debba essere sottolineato e rafforzato e debba essere sotterrato rafforzare perché ci sono tutta una serie di tematiche più voli che io l'ho trovato del vostro documento di lavoro e nella impostazione del congresso che riguardano alcune questioni essenziali del futuro dell'Europa il primo naturalmente quello che riguarda la politica di immigrazione di inclusione il secondo è quello essenziale che riguarda dovrebbe riguardare almeno qualunque programma di governo che quello degli obiettivi dello sviluppo sostenibile
Cioè dello sviluppo durevole
Che sono i diciassette obiettivi elencati dalle Nazioni Unite nel due mila e quindici e che purtroppo ci stanno un po'lavorando non soltanto in Italia ma in generale a livello europeo è una tematica convincesse considerata come non essenziale nelle politiche di governo il diciannove di gennaio la Commissione europea dovrebbe approvare una comunicazione sull'Agenda due mila e trenta
Noi sappiamo che c'è un grosso dibattito all'interno della Commissione falchi vorrebbe fare di questa tematica
Il tema essenziale a Barzio m'prossima legislatura questo in particolare il vicepresidente debba romanze e cioè che invece invece in Commissione cioè era in qualche modo un po'influenzato dall'approccio può campi vista diciamo così alla stampa come dire che il tema dello sviluppo sostenibile non deve essere considerato un tema prioritario o è abbastanza evidente che su queste due questioni ma ci sono anche altre
L'approccio e la narrativa per quanto riguarda il principio di sussidiarietà e anche il ruolo dei corpi intermedi per il dialogo restituzione robe deve essere considerato una visione molto diversa rispetto a quella che è stata il fino a in in passato
La seconda questione sulla quale io credo che varrebbe la pena immaginare di creare un gruppo di lavoro insieme noi come movimento volevo e voi come Lega delle Autonomie e la questione delle prospettive finanziarie due annuali dal due mila ventuno in poi
Allora intanto è evidente che se si deve parlare di federalismo fiscale
Il rango fiscale si se ne parla soprattutto laddove ci sono delle Risorse Tiscali
Da distribuire in maniera diversa alle ai livelli e quindi federalismo fiscale evidentemente questo delitto nelle relazioni
Che mi hanno preceduto è un tema essenziale dei rapporti fra i propri questo scoppia appunto i poteri locali regionali lo Stato
Di Ferello fiscale servo parlare seriamente a livello europeo soltanto se la prospettiva del bilancio vero è vista in termini quantitativi e qualitativi diversi rispetto al passato
è difficile parlare di Palermo discale se bilancio vero si limita all'un per cento del prodotto interno lordo
Ora e di io credo che siccome come sappiamo benissimo
Difficile anzi praticamente impossibile che si faccia un accordo sulle prospettive finanziarie due mila ventuno in poi prima dell'elezione europee come avrebbe dovuto la Commissione i tempi si sono allungati
E quindi io credo che su questa questione varrebbe la pena di avviare una riflessione comune creare un gruppo di lavoro coinvolgendo tutte le realtà territoriali intanto a livello italiano purtroppo su questa questione questa peraltro il Governo italiano non ha delle idee precise garanzie delle idee
Un po'confuse so questione del delle prospettive finanziarie blu annuali
Su questo varrebbe la pena di individuare delle nostre priorità da presentare intanto alle istituzioni italiane quindi anche al governo italiano che dovrà trattare
Al tavolo delle trattative del negoziato con gli altri governi e in vista anche delle azioni umane rivolgendosi alla parola nuovo Parlamento Romeo che aveva il compito di negoziare il poi le prospettive finanziarie per il periodo due mila e ventuno in poi sapendo che il Parlamento però ha un potere di interdizione cioè il voto del Parlamento ma essenziale
Ci saranno prospettive finanziarie per annualità soltanto se il Parlamento quello sarà d'accordo
In questo quadro attiva la vostra attenzione esultante ematica su cui noi siamo impegnati con il movimento vero che non è tecnica ma è politica
E la commissione opera vorrebbe che la corte finanziario rosso per sette anni ora noi siamo convinti col movimento vero che per ragioni fondamentalmente democratiche un quadro finanziario deve avere una prospettiva legata alla Periodo della legislatura già cinque anni
Un mandato politico sette anni dal punto di vista non tecnico ma da buddista democratico economico è un assurdo io credo che noi dobbiamo batterci perché le bottiglie finanziare come fu il primo immaginate dalle loro nel mille novecentottantotto debbono coprire il periodo di tempo di una legislatura
Ed è un tema essenziale dal punto di vista democratico qualcuno
Dice mai tecnicamente non è un problema tecnico al problema diciamo così di democrazia sostanziale
Allora su queste questioni io credo che vale la pena di fare una impressione insieme noi siamo disponibile allora insieme su questa tematica delle forti e finanziare Bruna annuali e individuare punta all'interno del Bilancio quei settori nei quali i posti poteri locali possono stecchette svolge un ruolo per tutte le questioni che vi ho accennato prima però accennate due
Il tema della migrazione il tema dello sviluppo sostenibile ma ci sono tante altre su queste questioni Putin di guidare delle priorità di carte qualitativo e quantitativo in questo quadro si pone un'altra questione che quella dei bilancio delle oggigiorno
Come lo sappiamo
E e i paesi che hanno partecipato alla all'area monetaria integrata hanno ripreso dagli impegni e dei vincoli che devono essere in qualche modo anche bilanciati da un bilancio adeguato dell'eurozona il la Francia e la Germania hanno presentato un documento che si discuterà al Consiglio europeo del tredici e quattordici dicembre
è un documento che alcuni aspetti molto positivi ma anche alcuni aspetti che mettono in gioco in qualche modo gli interessi del nostro Paese
Allora su questa questione noi come momento come abbiamo fatto anche le proposte dal punto di vista la capacità fiscale delle rogge dona
Io credo che su questo potrebbe effettivamente discuterne insieme vedere come lavora
E ultima questione è la prospettiva delle elezioni europee ventisei maggio del quadro del dialogo democratico io credo che sarebbe un importante sarebbe opportuno che noi lavoriamo insieme abbiamo una campagna di informazione in vista delle elezioni europee il ventisei maggio c'è una campagna di disinformazione
Che stiamo sviluppando la tempo anche nel nostro Paese nel nostro Paese da questo punto di vista è protagonista negativo noi dal mese di giugno abbiamo lanciato col movimento è una campagna di controinformazione
Sull'Europa
Varrebbe la pena effettivamente che tutti quanti voi nelle vostre realtà locali potessero condividere con noi lavora insieme perché ai cittadini italiani alle cittadine italiane arrivano di messaggi chiare su quella che è la realtà europea
E su quello che noi vorremmo che fosse il dibattito sul futuro dell'Europa noi tra l'altro concludo
Fine di europeisti gli anti europei e federalisti non ci consideriamo dedichiamo criticità negli veniamo quest'Europa
Offre una serie di opportunità ma che debba essere cambiata ma adesso è cambiata non nel senso di quelli che vogliono distruggeva
Ma nel saggio di quelli che vogliono come devo dire anche voi il nostro documento che vogliono costruire un'Europa unita democratica e solidale che vuol dire uno federale tra l'altro il vostro documento fate esplicito riferimento agli Stati Uniti d Europa
Su questo noi siamo disponibili lavoriamo insieme complimenti al presidente eletto
Complimenti al presidente agli atti a ha gestito e al governatore Catullo via finora lavoriamo insieme siamo a vostra disposizione insieme anche a Bruno Manzi e agli altri con i quali siamo umanità ma grazie grazie
Ringrazio molto il presidente D'Astoli perché ha dato spunti di lavoro molto molto interessanti stamattina la dichiarazione diciamo così il primo della fedeltà al principio europeista
Il nostro neo presidente l'ha detta molto chiaramente qui las mi pare che si possa declinare con un lavoro comune davvero interessante
è arrivato sul filo di lana Alessio Pascucci sindaco di Cerveteri gli diamo la parola a conclusione di questa sessione è un dal punto è un sindaco e quindi cosa votiamo per questo ma lo salutiamo anche per è una cosa un po'più curiosa e cioè che è un animatore di questo movimento partito ordina di questo partito
Italia in comune che estasi citando interessa è quindi sentiamo
Grazie allora intanto buonasera a tutti io vi ringrazio per questo invito diciamo che sono ben oltre il filo di lana perché ho fatto una cosa che non immaginavo fosse così complessa sono andato a a Urbino questa mattina dove c'era assemblea dei siti UNESCO io ho l'onore di essere vice presidente vicario dell'assegnazione dei siti Unesco e poi ha deciso di attraversare l'Italia in orizzontale c'ho messo lo stesso numero di ore che che da una persona che ha preso un aereo contemporaneamente a me ha fatto un pezzo d'oceano forse sta già quasi nel nuovo continente qui siamo non è non è così semplice muoversi i nostri territori
Sì ne abbiamo fondato questo partito che si chiama Italia in comune e che a alcune caratteristiche si sposano molto bene con il lavoro che fa legautonomie che io conosco e devo dire del quale ho avuto anche degli anni diciamo e Gani supporto nella mia azione amministrativa si parte proprio dalla necessità di avere un aiuto io sono stato eletto Sindaco per la prima volta nel due mila dodici
Sindaco uscì vivo quindi avevo all'altra parte della della mia opposizione tutto l'arco costituzionale dei partiti tradizionali e dopo poco tempo che mi trovo a fare il sindaco mi sono sentito un po'abbandonato
Volevo portare a casa i risultati carico scritto nel programma elettorale peraltro che avendo fatto prima il consigliere di sindaco ramo cerca di scrivere un programma elettorale che fosse fattibile nonna
Un libro dei sogni avevamo i cittadini molto infervorato i perché eravamo considerati l'amministrazione del cambiamento quindi s'aspettavano che Cerveteri io in tasse funds
Cioè male come viareggio in poche ore invece non era evidentemente così avevamo i nostri funzionari comunali tutti senza nessuna eccezione Pioppo è scoperta esiste un libro se vedo che loro si passano
Che qualunque consiglio di Desio mi dicevano che non si poteva fare ma dalle cose più semplici a quelle più complesse io ricordo sempre che dopo poco tempo e facevo il Sindaco e ho bisogno d'uno schermo Lovano presentazione in Power Point
E siccome l'avevo capito che economato me l'avrebbe comprato quando ormai non serviva più o sono dalla casa di mio padre che abita vicino alcuno staccato schermo portato un comune
Mentre entrava in comune mi sono detto quando fra cinque anni in sarò più sindaco e morì Port-Royal gente penserà che mi son prega Treviso dal Comune
Non credendo che fosse quello che vale poi fortunatamente sono stato rieletto quindici o ancora quattro anni prima di di risolve il problema di come da mio padre il televisore che nel frattempo era è passato di moda quindi credo che vi sia scordato chi glielo ha sottratto c'era questo grande problema
E c'era un terzo problema
Che non avevamo nessun sostegno allo Stato centrale anzi lo Stato centrale continuava a Sora caricarci di responsabilità e di diciamo in qualche modo di compiti facendoci fare un po'gli esattori delle tasse e ci toglieva continuamente risorse peraltro
Io racconto sempre questa cosa voi siete del settore forse
Per cui è più naturale quando un Comune subisce un taglio del venti per cento sul bilancio non è vero che il venti per cento di tutte le voci da Bassano perché ovviamente non possiamo non pagare gli stipendi non possiamo non paga gli affitti non possiamo non pagare bollette
Quindi quel taglio del venti per cento si abbatte su quelle che ne nel nostro nel nostro testo unico sono considerate spese facoltative e guardare in possono gli aiuti al Terzo settore servizi sociali
Allora a me piacerebbe visto che quando sono diventato sindaco giurato sulla Costituzione e non su altre carte
Piacerebbe fare il sindaco in un'azione in cui se pagare le bollette dell'ENEL e non è obbligatorio dare la due l'assistenza educativa culturale a ragazzo disabile nel quale obbligatorio indegna mia città come intanto evita di dare succede il contrario
Siamo costretti a togliere i soldi ai servizi sociali quindi come nasce dall'in comune
Nasce perché a un certo punto ci viene l'idea di creare una ride di amministratori locali che si copiavano a vicenda le buone pratiche
Cioè l'idea era che se un sindaco da qualche parte l'Italia avesse risolto un problema nulla potevamo questa idea esportare nelle nostre città peraltro ricordando pure il problema dei funzionari perché c'è un funzionario Ivo acqua deliberava fa un altro comune
Come dimostra che quel sindaco che l'ha fatta è matto oppure mi consente di parlanti dinamicità è nata così
Però siamo diventati subito una sorta di circoli Alcolisti anonimi
Cioè i sindaci quando ci incontravamo si rimettevano intorno a un tavolo e si sfogavano raccontando un po'le problematiche che ci avevano e siccome io lo racconto Sempre tu trovi sempre il sindaco che sta peggio
Torni a casa dicendo tutto sommato faccio sindaca Cerveteri
è andata bene
Lo potevo fare a Castel Volturno insomma ecco quindi diciamo che ci sono delle dinamiche sociali
Abbiamo iniziato a girare l'Italia ci siamo accorti che questo senso di isolamento non può diffuso
E quindi abbiamo deciso di trasformarci in una struttura politica diversa di fare un partito che abbiamo lanciato il tre dicembre dello scorso anno quindi tra pochi giorni facciamo un compleanno ma di fatto l'abbiamo fondato con un atto costitutivo il quindici di aprile
Di di quest'anno netto presidente il sindaco di Parma Federico Pizzarotti mia vice presidente il sindaco di latina Legnano goletta io sono coordinatore nazionale il segretario ci chiedono tutti se fosse necessario un altro partito
Io non lo so
Non lo so so che noi non avevamo una casa e che tanti cittadini e le nostre comunità non hanno una casa quindi noi cerchiamo di rappresentarli e la seconda cosa che ci chiedono è perché abbiamo giudica marci partito in un momento in cui non va di moda questa parola anzi sembra che si di fuga un po'io penso che se uno non è onesto nelle premesse non è onesto nemmeno le cose che fa dopo quindi è inutile chiamarci un modo diverso è essere una cosa che invece è prevista la nostra Costituzione chiudo dicendo che i quali sono secondo me i due pilastri che servono le nostre comunità e che noi stiamo cercando di portare avanti unitari in comune il primo e l'importanza e la centralità dei territori
Abbiamo visto nelle nostre comunità spesso dei consiglieri comunali che votavano delle delibere non in funzione dell'interesse cittadino ma in funzione di qualche indicazione che avevano ricevuto da qualche capo bastone da qualche altra parte dell'Italia
Spesso le città sono state oggetto di scambio qui candidiamo questo perché magari da quell'altra parte che andiamo un'altra come Anzio delle comunità debbano ritornare al centro del dibattito Romanelli esempio Roma è sempre usata come merce di scambio politica
Mai per i problemi dei cittadini romani ci hanno quando trovano le buche oceano i lampioni spenti
E la seconda questione che mi ha molto a cuore per questo legautonomie io voi regolarmente denuncia o in Mandalay dei report alle amministrazioni o ho fatto un grande lavoro usando le informazioni che malgrado perché secondo me il secondo tema vitale di non mi sta del locale la competenza
Viviamo in un momento storico in cui non si svilisce il lavoro che facciamo è passata l'idea che se prendiamo uno per strada che fino al giorno prima ha fatto un altro mestiere
E lo portiamo la Camera quello fa bene l'interesse della nazione io resto basito da questo qualche giorno fa un parlamentare non non voglio parlare di quale polpa forma politica ha detto questa frase l'hai lasciata un giornalista detto Signori o quando candidato
Sono in buona fede
Veramente ero convinto che avremmo fermato la TAC soltanto che dopo che sono diventato parlamentare mi so corto non si può far scusate io stavo in buona fede
Ora il riso immaginato questa scena Ina che siamo su un aereo Roma New York e dopo Ventimiglia decollo il pilota felice ragazzi guarda di qua no abbiamo decollato però convinto cosa può portare a riva
So so salito su Erion buona fede sono esto
E ce l'ho messa tutta una siccome ho capito che è un po'più difficile di quella ricordavo sull'atterraggio qualcosa ci inventeremo
Ecco noi non possiamo lasciare l'Italia in mano a chi pensa che questo non sia un lavoro professionale che richiedono competenza quotidiana che richiede un cursus honorum vero per cui non si può governare lo Stato se non so governare le istituzioni locali
E pensare che all'atterraggio qualcosa ci inventiamo perché in mano non c'hanno un aereo con duecento persone che già sarebbe un problema è una nazione con grandi problemi grandi difficoltà fatta di milioni di persone quindi ci auguriamo che il vostro lavoro
Che è una delle poche hanno lo dico perché sono qui perché non lo dico mal condotto all'ANCI ok
Se ne fa di una delle poche ancore nella solitudine di un sindaco i radicali periferia dell'impero che cercava di difendere il proprio lavoro e la propria onorabilità senza dirvi che noi siamo al centro di un numero di avvisi di garanzia e di rinvio a giudizio
Inenarrabile sono indagato per una vicenda ambientale
Frutto di un disastro urbanistico fatto quando non ero nato
Quando sono dal giudice e c'era l'elenco dei tecnici di allora degli imprenditori di allora e di dipendenti comunali dall'ora al detto ma perché ha indagato nessuno ha fatto sindaco come perché è che questi è prescritta successo quarant'anni fatto scusate ma
Perché ne è prescritto per me che neonato
Ecco quindi vorremmo smetterla di essere la quelli al centro della caccia alle streghe peraltro spesso i sindaci sono assolti
E quando sono assolti c'è un trafiletto di mezza riga all'ultima pagina sul quotidiano locale e tutti si ricordano le venti pagine invece di dei nazionale di quando si è stato iscritto al registro indagati come se fossi un serial killer quindi ci auguriamo che si possa lavorare bene
Che fare i sindaci è un lavoro da matti
Io un'aggiunta di ragazzi che prendono mille euro al mese e lo fanno h ventiquattro sono usciti dal mondo del lavoro e hanno deciso di rinunciare al lavoro che facevano prima
Penso che non possesso una cosa per privilegiati no che se non lo fanno i ricchi o quelli che rubano lo facciamo di questo gli stipendi di amministratori locali vanno triplicati Pozzetto coraggio
E ci piacerebbe farlo
Per il bene dell'Italia perché chiudo con questa cosa ci vuole un certo pizzico di follia un giorno durante un'assemblea ho detto che se non ci fosse stata la legge Basaglia tanti sindaci INCE starebbero Italia perché sarebbero dentro ecco la facciamo in maniera
Che non sia un lavoro per matti o per privilegiati ma sia una missione che facciamo perché quando portiamo con la fascia tricolore al collo a sentiamo pesante
E ci piacerebbe che questo peso ci venisse riconosciuto lo facciamo non suo dice il dottore ha di candidarci anzi il dottore in sindaco danesi taglio sfiduciato il mio dottore figura debole ho preso il sindaco i dottori non vogliono però lo facciamo perché ci piace
Una grande passione perché crediamo che sia utile quindi vi ringrazio per il lavoro che fate gli auguro buon lavoro e veramente lo dico da sindaco solo
A dire una luce un faro da qualche parte di qualcuno che senza che ti ha chiesto niente di scrive ti dà dei suggerimenti io poi gli offre anche delle soluzioni di grande qualità è una cosa che ci onora molto quindi buon lavoro grazie Loreto grazie Bruna grazie a tutti voi e scusate per il ritardo
Grazie sindaco io penso che possiamo andare in direzione della valorizzazione delle autonomie meglio è quindi benvenuti diciamo così in bocca al lupo per il vostro impegno
La sessione pomeridiana è finita ricorda chi non l'ha fatto di ritirare
Questo per