La manovra economica del Governo gialloverde. L'analisi politica di Gianfranco Pasquino

Era di radicale siamo con il politologo Gianfranco Pasquino opera parlare della della situazione politica di quello che sta succedendo sulla manovra allora lei comincia a essere preoccupato è stato parlamentare per diverse legislature che tipo di valutazione può fare sul fatto che al cinque dicembre siamo ancora qua senza una manovra approvata nemmeno alla Camera e forse con il rischio di dimissione di qualche ministro
Ma le date non mi preoccupa non mi preoccupano da un lato i contenuti dal fatto l'ignoranza di chi sta facendo la manovra che non si rende conto che ci sono i fattori strutturali dei quali non può prescindere
Il primo fra fattore strutturale del debito pubblico ai centotrenta pensiero debito pubblico bisogna cerca di rientrare e non di farlo salire
Il secondo dato strutturale che noi dobbiamo fare una manovra economica che in qualche modo rispetta quello che abbiamo detto alle altre autorità europee
E quindi non possiamo andare al due virgola quattro per cento del del deficit ma dobbiamo andare all'uno virgola sei dopodiché possiamo discutere che cosa ci sto dentro però se non si tengono conto i due dati incontro i due dati strutturali è un è un pasticcio è infatti siamo in un pasticcio
Ecco che cosa le sembra dell'atteggiamento così dei due leader della maggioranza Salvini che Di Maio che continuano a parlare della situazione politica ma nello stesso tempo incaricano Conte a trattare con l'unione europea un atteggiamento un po'contraddittorio
Di Major sa poco passa soltanto quello che vuole che era invece devianza massa poco di tutto il resto e Salvini secondo me sta ugualmente poco ma non è interessato perché sta facendo una battaglia fondamentalmente contro l'Europa
E quindi spera in qualche modo che si arrivi anche alla procedura di infrazione li potrà dire visto bisogna cambiare l'Europa solo noi
Possiamo cambiare l'Europa e quindi accentuerà i subito ne faccio cronisti potuto temo che Conte si è quello che ne sa di meno marzo contro quello che ha meno potere quindi inutili che veniva da trattare se tanto sa che è quello che tratteranno non necessariamente soddisferà
Quindi mai al Savini e quindi se è uno si sono molto preoccupanti speravo che Trial salsa di più la voce ma anche noi mi pare non praticamente disposto a combattere battaglie lei vede
Trianni ancora in questo governo dopo le polemiche di questi giorni si è detto tanto sul suo sulle sue scelte prossime ore queste sono naturalmente considerazioni personali che io non sono in grado di fare però se
E dice adesso fa male
Perché in realtà doveva fare sfruttare la carta del me ne vado
Quando gli è stata presentata misure presentate le richieste dei rimedi Sorlini sostanzialmente inaccettabili anche perché incompatibili la flat tax non può essere fatta in contemporanea corretto dice finanza a meno che siano delle cose da niente
Lei d'i due dovevano trattandosi di un governo del cambiamento devono cercare tutti i modi per rilanciare la crescita
Le loro riforme non rilancia Teresita e non possiamo fare come giocatori danza dicendo ma noi speriamo che no no no speriamo che perché quasi tutti gli istituti di ricerca dicono che non avverrà e quindi è una scommessa che abbiamo già perso in partenza
Ultima questione su gli italiani pensa che i l'elettorato si sia stia manifestando qualche preoccupazione
Italiani restano ancora populisti come li abbiamo visti il quattro marzo lo sono un po'meno oggi scherzando ho detto che dobbiamo sempre pensare a una frase latina
Sam Melle populista semper populista no si può essere Boboli sì una volta ma non sempre populisti si imparano delle cose
Nell'opinione pubblica nel suo complesso non ha ancora cambiato idea
Però sono cammina di alcune categorie sociale comincia degli imprenditori
Che si rendono perfettamente conto che questa manovra non li favorisce non favorisce la crisi del Paese perché senza essere un pro capita viste fino in fondo se non va se l'industria non fa crescere l'occupazione
E quindi il rito complessivo noi non potremo cambiare il Paese
In nessun modo mi aspetterei di sentire qualcosa in più dei sindacati
Non sempre i leader sindacali particolarmente a attivi aggressivi su quella che in fondo la mano perché perché riguarda naturalmente i lavoratori italiani
Io la ringrazio ringrazio il politologo Gianfranco Pasquino io direi di di chiamarlo professore dissenso politico