Più libri più liberi 2018 - Di quà e di là dal mare. Presentazione del libro di Carlo Marconi (Edizioni Gruppo Abele)

Benvenuti a tutti presentiamo oggi ha più libri più liberi di qua e di là dal mare una raccolta di filastrocche scritte da Carlo Marconi che qui con noi
A dialogare con noi su questo testo delle edizioni del gruppo Abele la casa editrice dell'associazione gruppo Abele di Torino il presidente l'associazione gruppo Abele don Luigi Ciotti
Ventuno filastrocche come le lettere dell'alfabeto dalla di addio alla Z di zattera
Ventuno parole chiave che raccontano le migrazioni di questi tempi di questi giorni che ai scritte per per i ragazzi per i bambini anche in parte insieme ai bambini
E per raccontare appunto al loro uno spaccato della qualità dei nostri dei nostri tempi
Chiederei a innanzitutto a a Luigi Aldo Luigi Ciotti di portarci la sua riflessione su questo libro su questo tema che è certamente uno dei tre dei temi più caldi di attualità Ina in questi giorni in questi in questi tempi chiederei appunto a a Luigi di raccontarci che cosa che cosa pensa come ha trovato questo libro e dirci qualcosa la sua riflessione sul tema dell'accoglienza grazie
Allora quella sera
Vorrei partire da una parola che voi ben conoscete
E che noi non possiamo e non dobbiamo assolutamente dimenticare
La parola
Accoglienza
Perché voi mi insegnate che l'accoglienza e la base della vita
Ma l'accoglienza anche la base della civiltà
L'accoglienza
Non dobbiamo assolutamente dimenticarlo
La vita
Che riconosce la ditta
Allora abbiamo il dovere di accogliere abbiamo il dovere
Di soccorrere persone
E abbiamo anche la responsabilità di lo dimenticarci che l'accoglienza e relazione parte dalla relazione
Ma si estende anche alla vita sociali
Avere una società che accoglie e una società viva una società che non accoglie
è una società che respinge la vita
Allora parte proprio dall'accoglienza
Base della vita e della civiltà
Per dire che il libero
Che hai fatto
Lo dico con grande sincerità non uso mai mezzi termini
Veramente molto bello
Va be'lo dico con grande sincerità non c'è personaggio interesse pollice perché Edizioni Gruppo Abele è un libro molto
Perché essa a raccontare vi prego c'era dei miti
Perché sa raccontare con grazia
Ma anche con De Rita
Una tragedia del nostro tempo
Che sarebbe meglio dire
Che e la tragedia del nostro tempo
Quindi non è solo la tragedia del nostro tempo mai la tragedia del nostro tempo
Dove sta la forza di questo libro
Che tu hai costruito
Con la sua forza il tuo pensiero ma si sente un animale si sente la sensibilità si sente l'umanità
La sua forza di questo libro sta del contrasto
Tra l'asse Piccitto
La leggerezza sono filastrocche
Anche la giocosità che ci se c'è dentro della filastrocca
Dove sta questo contrasto tra tutto questo
E la complessità
E la drammaticità del tema dei migranti
Che è un tema difficile e scomodo non è facile da raccontare
Ecco Torselli uscito nella filastrocca
A trovare la forza di legare il contrasto
Nella semplicità
E della complessità una dimensione drammatica
Perché questo è un tema difficile
Oserei dire sviscerato pure sviscerato
Tramite parole
Che sono delle parole chiave
In sequenza a far Betica
Da addio
La filastrocca
Al balcone al deserto fino alla Z zattera
Quindi lui ha scelto delle parole
Molte delle quali lo le rispediamo risentiamo
Abbiamo toccato con mano come dietro queste parole
C'è quel bisogno di vita di vita delle persone
E io ho trovato poi ti dico quello che io ho trovato che sono brevi molto brevi qualcuno più lunga ma sono stati essenzialmente presi
C'è molta poesia c'è una dimensione poetica in queste filastrocche
Che parlano ecco l'obiettivo
I temi difficili
Residente a filastrocche più accessibili
Per i bambini
Per i bambini
Ma
Parla dei bambini si parla anche gli adulti
Ed è lucido il messaggio che attraverso la filastrocca tuttavia loro ma parlando loro lo sappiamo bene
Che grazie alla coscienza delle persone adulte
Allora
Io ho trovato dei passaggi commoventi
Perché il Dinoi
Non sta alla finestra
Incontrerà i volti le storie dei fatti che le speranze delle persone
E io lo dico con grande rispetto al gruppo Abele
Il cui io faccio parte di un po'fino alla nascita
E da quasi quarant'anni in Africa
Come in Messico
Invece eccoci a Volterra nell'immondizia i
A Okaka che sono quattrocento chilometri da Città del Messico
Vivono due mila e cinquecento persone nell'immondizia io
Ho detto nell'immondizia io
Sono mamme coi bambini Longoni sono scomparsi da te altrove forse cercare lavoro non sono più tornati
Dobbiamo provare vergogna rispetto a quello che sta succedendo sulla faccia della terra
Quando lo si prende in considerazione le fragilità le povertà le fatiche e le speranze delle persone
E quindi io sono piccolo testimone quando ho rivisto l'attuale tour le filastrocche per spiegare i bambini ma per parlare agli adulti un tema complesso difficile mai come oggi
L'ho trovato veramente un dono immenso
Perché bisogna aiutare i bambini a comprendere
E forse attraverso loro dare una lezione a un mondo tutto
Un mondo adulto che a volte diamo per scontato
Ho trovato parole che commuovono e che fanno pensare
Ho trovato soprattutto parole che tu hai scelto di una filastrocca
Molto essenziali essenziali
Non tanti giri di parole come rischiamo di essere un po'travolti lo io oggi
Ma amici
Però è stato bravissimo
Perché della filastrocca le parole
Che aleggia no
Che si leggono tra quelle righe
Perché si parla di persone e quindi della dignità della libertà della vita delle persone
I temi in quelle filastrocche che a leggerlo
Si parla di giustizia di indifferenza di disprezzo
Di omissione di soccorso
Ma non è così diretto ma è la storia che Tele consegna e ti scatto della testa perché oggi noi non possiamo dire che non sappiamo
Perché comunicazioni oggi i strumenti nuovi bene o male anche se in modo frazionato tante cose sul disuguaglianze sul disprezzo
Sulle omissioni sulle frontiere sugli scarichi a partire la vergogna dell'Europa
Perché i Paesi fondatori dell'Europa stanno giocando lo scaricabarile
La vergogna perché PC sono finanziati anche però muri e fili spinati in alcuni paesi dell'unione europea
Allora tu parli di scaricabarile
Parli di dietro si leggono e aleggiano le parole
Del di una propaganda sul tema della sicurezza
La guerra lo sfruttamento l'inquinamento
Si respira l'aria del caporalato
E di chi ai Giochi interessi delle mafie
A volte non sono parole dirette
Marcolini quaestor in queste filastrocche fatti per i bambini con un linguaggio per loro
Ma ripeto che credevano graffiare gli adulti
Sono le parole però anche vi prego
Che indicano le cause
E lo sviluppo delle tragedie
E allora
Questo libro
Ci consegni una lettura sulla crisi di civiltà e lasciami dire un'espressione che l'abbiamo usato molto negli ultimi tempi un'emorragia di umidità
L'umanità
Vediamo l'emorragia di umanità
Ma vediamo anche l'emorragia di memoria perché ci siamo dimenticati delle nostre storie
Mille novecentoquarantasette
Il sindaco di Bardonecchia
Verso i confini della Francia
Nord Ovest
Affiggere un manifesto per via di Bardonecchia
Per invitare ad essere più umani
Si rivolge agli scafisti di ieri
Guardate gli Uomini e montagne sono persone eccezionali meravigliose
Ma a volte il denaro può travolgere un po'tutti
Siamo agli anni quarantasette quarantotto
Migliaia di persone dal Sud Italia famiglie intere cercano da raggiungere la Francia la Svizzera e il è la rotta della Francia nella valle stretta Bardonecchia la Valle di Susa
Il sindaco di Giaglione
Valle di Susa scrive al prefetto di Torino
Non ho più i soldi per le bare
Per levare
E la nostra storia
E se andate negli archivi della stampa gli internet e quelli storici quarantasette quarantotto provate serio documentato
In prima pagina
Storie di famiglie trovate dai contrabbandieri una famiglia tutta morta il freddo
Mi hanno detto vada dritta signora qui sui bambini vada dritto vada dritto Dinacci e la Francia ma arrivare in Francia voleva salire salire sui conti traversare gli orari
Trovate di una famiglia
Che ha dovuto della tempesta
La bambina muore tutti ATP credevano salvati dai contrabbandieri
è una storia nostra
L'emorragia
Non posso dimenticare quando ho incontrato un giorno papa Francesco
Che verrà contato una cosa che forse qualcuno di voi già conoscete
E che ho ritrovato ho trovato in queste righe perché questi pensieri ti nascono dentro vendono suscitati dalla dita dalla vita dalla vita
Perché l'ho detto
L'accoglienza e la vita che riconosce la vittima
Qua da papa Francesco racconta come ha raccontato a me macro qualcuno magari voi avuto modo di sentirlo direttamente anche voi nella sua semplicità
Che i suoi nonni più contesi
Avevano già prenotato la nave per andare in Argentina
Con loro bambino che diventerà poi il papà di papa Francesco
Poi non ce l'avevano fatta
Hanno disdetto la prenotazione di quella nave o che non ce l'avevano fatta
E le prenderanno un'altra mesi mesi mesi dopo
La nave sulla quale avrebbero
Avrebbero dovuto salire
In ogni colore bambino
E la nave Mafalda
Andate a picco con centinaia di italiani morti affogati
Perché racconto questo perché la vita
Sono History i volti
Il fronte un'emorragia di memoria
Ci siamo dimenticati anche un po'della nostra storia
E in quegli anni c'era un bollettino dei migranti
Un bollettino di migranti
Esattamente
Nel mille novecentoquarantotto il bollettino di migranti c'è una articolo documentazione che dice che in quella valle che in quelle valli
Erano circa cento persone per notte che cercavano di raggiungere una terra promessa
Ecco allora
Nel libro
Poi trovate parole che indicano le cause
E lo sviluppo delle tragedie
Trovate e lo sentite l'emorragia
Di di umanità ma anche di memoria
Ecco e allora c'è anche quel richiamo giusto
Alla politica
No che salvo eccezioni perché dobbiamo mai generalizzare perché ti viene voglia di chiedere dov'è la politica no che cosa viene fatto perché viene fatto questi top non viene fatto l'altro
E vedi che c'è una politica senza generalizzare paciere proprio tanta
Inerte inadeguata
Ho ripiegata a strumentalizzare il dramma delle persone
A colpevolizzare le vittime perché Jack psico Patrizio emigranti ma voi mi insegnate che la speranza non è un reato
La speranza non è un reato quindi i migranti non è reato l'immigrazione
E i confini solo convenzioni non esistono in altura
E allora noi dobbiamo riflettere
Questo libro
è un libro che aiuta a riflettere
è molto semplice per i bambini sapete e fatto benissimo
Bah
Per me
è stato un po'
Anche una preghiera
Anche una preghiera oggi chi ha viene attaccato vengono attaccate l'ONG viene attaccato che si dà da fare
Per dare una mano per soccorrere
Il rendete conto che questo è veramente inaccettabile
Perché questo è il tradimento della nostra democrazia
E del tradimento della nostra Costituzione
Detto questo
Vorrei ricordare
Mille
Siamo nel mille dove centodiciannove
Alla fine della prima guerra mondiale
Il dramma da fatica i morti
Un'Italia che li deve risollevarsi
Ebbene
C'è un signore che a quelle elezioni
Prende quattro mila cinquecento voti
Il partito ne prenderà socialista un milione ottocento mila voti
Occhio
Tre anni dopo questo signore va al potere
La marcia su Roma tre anni dopo al potere tutta la campagna elettorale
Tutto l'ordine di scuderia
è in queste parole che molti di voi conoscano
E dirle qui questa sera
Non è retorica non è demagogia
è un bisogno di verità
Di giustizia
Per evitare delle scorciatoie
Perché sono tant'anni dalle leggi razziali settanta dalla nostra Costituzione oggi tradita
Ma questi signori di nome Benito Mussolini
La campagna era fatta su queste parole
Dobbiamo scavare nel rancore degli italiani
Perché c'era tanto rancore fatica sofferenza si arrivava e oggi si scava nelle Paure degli italiani si alimenta tutto questo
E allora quello che deve farci pensare
A me a voi
Che era di Riva
La deriva che c'è
Se no fa OPA e ma anche di forme di razzismo
Dove sta la gravità di questa deriva
Che viene oggi politicamente legittimata e culturalmente riconosciuta
E guardate che quel signore da quel momento farà accento ottanta decreti legge
Che porteranno fino all'Olocausto non voglio esagerare voglio solo riflettere che quello che sta avvenendo deve graffiare Cilento le nostre coscienze
Perché
Il trionfalismo con cui ho sentito dire anche nelle ultime ore
Che
Non è facile il problema e sono legittime legittime le posizioni di chi alza la mano per dire
E deve essere ascoltato tutti dalla parte e dall'altra ma deve subentrare la ragione perché ci sono motivazioni anche di chi oggi non è aiutato comprendono il termine giusto
E quindi vogliamo semplificare no nel mettere una parte contro l'altra ma cercare di portare la conoscenza che poi la via maestra del cambiamento
Però il trionfalismo di dire
Mi arrivano l'ottanta per cento in meno ne arrivano di meno io voi dobbiamo porci una domanda perché loro partono lo stesso vanno su altre rotte e continua andare in fondo al mare
Allora non basta a commuoversi quando vengono le grandi tragedie bisogna muoversi di più tutti
Grazie molte a Luigi per questa sua riflessione evidente aggiungere questo questo è un libro attorno al quale si è creata una catena di solidarietà e di sensibilità nei confronti di questo tema che è chiaramente non è solo un argomento di discussione ma è un vero e proprio dramma come appunto Luigi ci diceva
Parte dei proventi dalla raccolti dalla vendita di questo libro peraltro sostengono uno dei progetti di cooperazione internazionale seguiti proprio dal gruppo Abele per cui anche grazie ai lettori questa operazione di generosità comunque viene portata avanti e poi tutti gli illustratori il libro contiene ventuno illustrazioni d'autore tutti gli illustratori che hanno partecipato alla realizzazione di quest'opera lo hanno fatto con estrema generosità e anche questo per noi è stato un gesto bello da parte di chi lavora con gli strumenti dell'arte a servizio anche in questo caso di un argomento di un tema così importante così attuale passerei quindi la parola a Carlo Marconi autore di queste bellissime e filastrocche ci racconta un po'come sono nate
Cosa con come stanno funzionando anche nel mondo della scuola perché appunto lui viene da lì è un'insegnante
Grazie Francesca ringrazio ti ringrazio cristiane le Nativio
La casa editrice chiavi da questa possibilità ringrazio don Luigi per le belle parole
Che ha speso
E che ci ha regalato
Sì vi racconto volentieri come sono nate queste filastrocche queste filastrocche nascono all'indomani di della grande tragedia avvenuta nel Mar Mediterraneo il tre ottobre del due mila tredici
Il giorno dopo il quattro ottobre io sono andato a scuola con i giornali
è una cosa che non faccio mai ma avevo la sensazione che mi sarebbero stati di aiuto
I miei alunni su rimasero erano rimasti molto colpiti da questa tragedia perché tra le vittime c'eran tanti bambini c'erano tanti bambini
Allora desideravano dire desideravano raccontare al tempo stesso chiedevano facevano domande aveva bisogno di essere rassicurati
Ma raccontavano quello che era accaduto dal punto di vista dei protagonisti
Perché in fondo quando si parla di bambini i più titolati a poterlo fare sono i bambini stessi
E allora questo racconto di come erano riusciti
A sapere questa notizia li vedeva protagonisti al loro che avevano acceso la tv erano loro che avevano detto alla mamma di mettere sul telegiornale ecco anche un po'di insomma c'è un costruito su un po'di fantasie
Ma si leggeva dietro a questa questo desiderio di raccontare proprio il bisogno di di capire
Mi hai bisogno di essere rassicurati
E allora che cosa abbiamo fatto abbiamo parlato abbiam parlato abbiamo cercarvi all'atto giornali abbia cercato di capire le ragioni di quello che era accaduto le dinamiche la dinamica del dell'incidente c'erto ma le domande che veniva un poster domande
Grosse domande grandi domande importanti ma chi sono queste persone da dove partono perché vogliono arrivare tutti a Lampedusa cosa c'è a Lampedusa e e perché tanti bambini tra loro
Queste domande ci han fatto compagnia mappe per alcuni mesi come da queste domande sono nate tante riflessioni sono nate
Nata alla ricerca di parole che dessero senso a questi fatti
E poi abbiam disegnato abbiamo abbiamo scritto
Ecco abbiamo fatto le cose che che si fanno
A scuola ecco diciamo che quello che si fa poca scuola purtroppo aprire le finestre fare entrare un po'di mondo siam tutti presi da dal sussidiario dalle cose che ha espresso scritte nei libri che che i bambini hanno nello zaino ecco invece
Indispensabile no affacciarsi
E e leggere eleggere il mondo e queste riflessioni queste parole queste idee scaturite dalle nostre conversazioni mi han tenuto compagnia lungo e ho sentito il bisogno poi di mettere ordine
Proprio per
Riuscire a dare risposte proprio per riuscire a rassicurare in i miei alunni turbati ma in fondo per rassicurare me stesso
E allora per mettere ordine cosa c'è di meglio dell'alfabeto
L'ordine alfabetico
E le filastrocche tu hai colto molto bene il punto le filastrocche sono uno strumento potentissimo perché in modo leggero ci permettono di dire ciò che è pesante
Ciò che non si riesce a dire perché e difficile da dire perché è doloroso
E fra le filastrocche hanno questo potere
Di riuscire a farlo quindi filastrocche nate in qualche modo a scuola che a scuola poi ritornano mi capita di andare in giro nelle scuole a parlare di questo
E quando vado
Mi capita di dire questa cosa qua
Bambini ma io sento da un po'di tempo a questa parte tante frasi che vanno di moda
A pensarci bene è un po'che le sento ma ultimamente risentiamo proprio spesso e queste frasi di conclusi
Ma cosa ci vengo a fare
Se a portarci via il lavoro
Ma quanti sono
Ma
è un'invasione trampoli saranno più di noi
E poi ci portano porta malattie
Portandoli in quel sa
E poi ci lamentiamo
Se in giro ci sono i terroristi ma se ne tornino a casa loro non li vogliamo qua
Ma voi li avete mai sentite queste frasi domando loro
Sì certo che le ha sentite le ha sentite tutti quanti ma voi ci avete creduto
Ci credete
Rimangono colti di sorpresa
Non vogliono far brutta figura di fronte a al maestro che è venuto da un'altra città no non ci abbiamo creduto
Ma qualcuno lo dice con un po'di titubanza non ditemi che siete caduti nel tranello
Siete caduti nel tranello
E qualcuna mette che si di esser caduto nel tranello
E allora dico
Loro che io non credo a queste frasi io non sono d'accordo con queste frasi
Ma sapete perché
E cerco di spiegarglielo facendo un gioco invito
Ad alzare la mano tutte le persone presenti nella classe nate nel luogo in cui ci troviamo
E alzano il braccio tutti
Tranne uno due e questi due rimangono male perché si sentono esclusi
Io lì con solo li incoraggio dico guardate
Neppure io posso alzare il braccio sapete perché io sono nato a trecento chilometri dalla città in cui abito
Quindi
Non non preoccupati
Chiedo piuttosto a quei bambini che hanno il braccio alzato di pensare bene
Attori sono nati i loro genitori soltanto se la mamma il papà
Sono nati nella città in cui
Abitate un
Il braccio rimane alzato si è anche uno dei due non è nato lì si abbassa il braccio metà delle braccia si abbassano
E quando arriviamo a indagare sul luogo di nascita dei nonni
Rimane un solo bambino col braccio alzato
E alla fine Luís
E lo dispiaciuto
Perché si sente escluso
E che senso ha questo gioco
Cosa vuol significare
Ci arrivo insieme a loro vuol significare che se ci guardiamo alle spalle se ripercorriamo la storia della famiglia andiamo a sbattere il naso in un viaggio di migrazione
Le nostre famiglie
Hanno compiuto un viaggio di migrazione prima o dopo
Siamo tutti migranti perché l'uomo si è sempre spostato
Le rondini
In autunno migrano
Nella insegnato suor Nerina la mia maestra che pervenuta ad ascoltarmi
Nicchiano
Per cercare un luogo dove
Sopravvivere tra vivere bene le rondini son furbe nomini suo stupidi no son furbi anche loro migrare per sopravvivere significa rispondere a un diritto naturale
L'uomo l'ha sempre fatto
E chi è il primo che l'ha fatto
E allora giù ipotesi sui quotisti Cristoforo Colombo Marco Polo i Fenici i greci fenici e poi si arriva all'homo sapiens
Che abitava in Africa e da lì si è mosso il processo di ogni nazione ha avuto luogo a partire da lì
E dico loro poi di coi bambini
Chi sono stati i migranti persino alcune persone a cui rivolgiamo spesso i nostri pensieri senza rendercene troppo conto
E scopriamo che Abramo è stato migrante Maometto ma è stato migrante Gesù Bambino
Non era ancora nata era già in viaggio per via del Censimento
Non andava ancora all'asilo è ripartito perché re Erode lo voleva uccidere ha trovato ospitalità
Anche la nostra fede
Affonda le radici in un viaggio di migrazione
Ecco perché non son d'accordo con queste parole di coloro
E poi dico questa filastrocca
Che fa così
Detto vattene
Non ti vogliamo ritorna la da dove sei venuto sia noire stiamo bene come stiamo ritorna al tuo paese sconosciuto vengono qui insidia Arci le ragazze vengono qua portarci via il lavoro
Imbrattano giardini strade e piazze non abbiam posto stiano a casa loro
Si chiudano per sempre le frontiere
Tra i populisti segni la distanza davanti a insormontabili barriere si arresti il flusso della transumanza
Ciascuno resti dentro al suo recinto calpesti la sua serba i propri sassi
Il Minotauro stia nella vinto e l'homo sapiens torni sui suoi passi non si avventuri Abramo in Palestina rimanga privo di una discendenza
Si chiudano le porte di Medina a Maometto non si dia accoglienza la rondine finisca di migrare si ponga via il bastone di Mosè il fiume resti fiume il Mare Mare e il latte non si Macchi dei caffè
La luna non conta mini la notte Citizen Festi dalle nubi il giorno il sole cessi di indicare rotte la terra smetta di girargli attorno si spenga la cometa innalza al cielo
Sì ma rischiano la strada ai Magi buoni scompaiano i pastori dal Vangelo
Gesù Bambino resti senza Doni
Grazie Carlo anche per questo regalo che ci hai fatto di recitare il sì una delle due delle filastrocche tra le più belle tra l'altro della raccolta
Don Luigi vuoi aggiungere ancora qualcosa cui dirci ancora qualcosa su questo libro ce n'è qualcuna che chi ha colpito in particolare che ti è piaciuta più delle altre
Ma sono tutte dal mio modo di dire sono tutte molto profonde molto vere
E dalla alla Z las
Diventa una riflessione
Vorrei dire però
Due passaggi ancora
E per uscire da questa crisi
Lo si comprende bene questa riflessione
Occorre un nuovo umanesimo come dici viene ricordato anche da papa Francesco
Ma come poco fa
Abbiamo riflettuto trasmissione RAI proprio sul nuovo malese
Come si impone un cambiamento delle conoscenze
Una rivoluzione culturale una dimensione educativa
Che ponga la relazione a fondamento dell'identità della vita delle persone
Ma mi fa piacere poter ricordare quello che oggi e sarà la proiezione sempre di più in avanti
Tu lavora ci sua adesso insomma
Quella che papa Francesco chiamato l'ecologia integrale
Questi invita una conversione ecologica
Perché gran parte delle migrazioni sono deportazioni indotte
Di cui l'Occidente ha gravi responsabilità
Perché molti di quei la realtà sono stati colonie dell'Occidente
Fuggono dalla fame ai conflitti per la guerra
Dal deserto che avanza
E quindi sono deportazioni indotte costruito dal padre dai fatti che costringono la gente a doversene andare
Secondo
Mi pare scorretto che si debba dire
Con molto rispetto mai generalizzando mai dimenticando le cose belle e positive che ci sono
Però che siamo entrati in una fase di colonialismo colonialismo
Non più quelle colonie ma con la colonialismo economico
Perché guarda caso in quei territori
Poveri arrivano le multinazionali
Ma soprattutto noi continuiamo attraverso
Questi colossi a sottrarre risorse dalla terra
Che il patrimonio che dovrebbe essere quello che darà dignità la ricchezza alla vita delle persone
E allora
Quando tutte Ermini
Le filastrocche
E immagini perché chi entrano dentro
Quei volti e quelle storie senti che l'ecologia integrale di papa Francesco
Che dice che i disastri ambientali
E i disastri sociali
Non sono due crisi diverse ma un'unica crisi socio ambientale
Il credito della Terra credo di poveri
Ecco
Allora ci sono da difendere
I diritti della persona umana
Ma nello stesso tempo con la stessa forza i diritti della natura
C'è una giustizia ambientale
Non sono due cose diverse
Sono
Le due dimensioni si salgono fortemente insieme
Se noi oggi
Non prendiamo coscienza di tutto questo
Ci indigniamo quando succedono delle cose
Quando nel mar Tirreno le onde sono arrivate un mese fa circa
A undici metri di altezza
Quando Rapallo c'è stato strage
Ma quando nella terra dove sono nato io nel cuore delle Dolomiti
Alcuni milioni di piante
Sono state dal vento
Veramente Booth come degli stuzzicadenti spazzati via
Non dobbiamo stupirci
Non dobbiamo stupirci
Il problema della conversione ecologica
E per la saldatura
Anche qui
E quindi noi dobbiamo parlare delle lauda Tosi
Ma anche da un dato quindi dobbiamo prendere coscienza
Che la storia di milioni di persone
E condizionata
Poi per dire anche però
Che dobbiamo fare in modo che non venga calpestata la vita delle persone
Perché che piaccia o non piaccia qualcuno
Lasciato lo direi
Il decreto sicurezza
Provoca disagio
Riduce i diritti
Aumenterà gli immigrati clandestini irregolari
è un decreto in gran parte diciamolo per piacere disumano
E dobbiamo alzare la voce ci ricordava don Tonino Bello quando in molti scelgono un prudente silenzio
Lo dicevo prima e lo ripeto
Per me è una parola terribile e la parola neutralità
E proprio don Tonino Bello
Lui era vescovo innamorato di Dio innamorato
Della gente e dei giovani
Era arrivato al punto di dire io c'ero quel giorno che l'ha detto
La nostra amicizia se rapportato condividere dei momenti
Ha chiamato a parlare delle povertà
E lui ha chiuso l'incontro col suo clero qui sui consigli pastorali eccetera
Con delle parole così forti così scomode
Che per loro le ritrovo così vere
Quando Tonino Bello
Ha detto
Non mi interessa sapere che si attiva
Non mi interessa sapere chi si attiva
Mi basta sapere da che parte sta
Nessuno si nasconda oggi
C'è bisogno che ognuno coi suoi riferimenti
E la diversità è una ricchezza è un dono
Un grande vescovo Carlo Maria Martini gesuita
Carandini giudice osa proprio gli io diceva Dio non è cattolico
Perché Dio ama tutti dio e di tutti
E quindi questo è un abbraccio per tutti
è un abbraccio per tutti
Ma voi capite
Che tutto in questa serie di provvedimenti citando inquietudine
Perché si respira
Che nella mente di chi vuole tutto questo
La emigrazione è solo un problema di ordine pubblico
Di emergenza si fa il decreto legge e soprattutto si inserisce tutto questo nel capitolo però alta il terrorismo e la lotta alle malattie
Quasi pertinenti emigranti e sono etichettabile di ma guardate che quel modalità
Parlano parla loggia
Non siamo qui per giudicare nessuno
Ma certamente anche per lo stare
A essere spettatori
A parità di niente
Allora grazie a questo libro
Guardate quel detto lo
Che ha dei nipotini
Va
Anche se non c'è nipotini
Parlare conoscenze
E soprattutto c'è una cosa che porto tu mi hai chiesto
E quando a un certo punto si parla di speranza
E quando c'è la storia del balcone
Scritta con me
Immaginario da dialogo tra il migrante e lo scafista
E dove tu hai costruito questa filastrocca
Prego solo la frase
Ma l'ho trovato un capolavoro di amore
Quando tu della filastrocca dieci
Nel dialogo tra l'immigrante lo scafista dici
All'alba domattina
Comincia una terrà Titta di pace ingiustizia di speranza rifiorì
Le lacrime profonde della disperazione
Gli lasceremo a bordo del tuo squallido balcone
Io sono una piccola cosa vi prego
Ma quando per un servizio per sui immagine
Ho intervistato la Guardia costiera i sommozzatori della guardia costiera a Lampedusa
Quelli che sono andati
A quaranta metri di profondità
A tirare su trecento corpi gli altri sessanta galleggiavano
Se ne sono salvati pochissimi
Ebbene
Ho visto uomini donne sommozzatori della guardia costiera in quel caso
Con gli zoccoli lacrime agli occhi
Che a me piccolo piccolo
Perché ti senti piccolo rispetto tutto questo e non solo
Quando mi hanno detto Luigi
La cosa che ci ha cambiato la vittima
Non abbiamo figli le mogli abbiamo stretti abbiamo morì
E stato dovevi scendere per venti giorni a quaranta metri velocissimi e portare sui corpi
Per permettere di dare
Ma almeno della morte l'attività
Di uccelli di dignità
Ma la cosa che non avremmo mai voluto fare e stare
A dividere
Le mamme
A quaranta metri di profondità
Dai loro bambini
Perché mentre il barcone andavano giù
Le hanno stretti così forti
Che è stato difficile
Molto difficile
Avremmo voluti lasciare Dini
Mi ha fatto molto riflettere sapete
Mi ha fatto molto riflettere
E quando ho visto persone adulte
Che dicono ci ha cambiato la vita
Ebbene
Non possiamo ignorare
Le condizioni
E soprattutto che già quaranta mila
Migranti in base a questo decreto
Sono resi irreperibili
Temono ritorsioni
Dove vanno chi se ne occupa
E guardate l'ora per questo che parliamo di emorragie di umanità non è retorica non è demagogia
Ripeto c'è un rispetto per tutti
Anche per chi la può pensare diversamente per contano
Perché sono convinto che quando uno riesce a fermarsi a ragionare e lo mette nelle condizioni di toccare il comando delle cose io ho visto cambiare
Abbiamo
Ci aiutiamo comprendere
Qui c'è in gioco la vita delle persone sulla faccia di questa terra
E allora grazie di questo libro ho comprato lo ebraico no
E bar regalato a Natale
Uno dice ma un libro così no
Ricordo sempre quando Martin Luther King cinquant'anni fa
Il suo sogno
All'America ricordate duecento mila persone
Per lottare contro la schiavitù son cinquanta riffa
Batte Luther King pastore battista chiuse il suo intervento dicendo
E quando è abbastanza buio che si possono vedere meglio le stelle
Attraversiamo un momento un po'buio
Rispetto queste politiche
Ma sono momenti
E riflettere insieme che ci aiutano vedere meglio le stelle
Questa sera è una stella questo libro qui
Perché ci aiuta a riflettere
Grazie
Grazie ancora lui Siviglia dove gli sottili però trovate sia qui fuori dalla presentazione che al lo stende delle Edizioni Gruppo Abele F sessantotto chiedo Carlo di salutarci con un'ultima battuta
Ma si con una filastrocca
In un anno più leggera così ci lasciamo con un servizio
Potrebbe essere rispetta visto che è una parola
Chiave
Del del discorso che stiamo facendo rispetto insomma rispetto ci aiuta veramente a a vedere le differenze come come una ricchezza per tutti
Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella di tutto il reame io candido Giglio Del Prato o lei nera come il catrame
Specchio caro specchio fatato chi è il più grazioso del Principato Lou gli pallido come la fame cui io Dolcetto di cioccolato
Che stupida idea pensarsi migliore per via della pelle per via del colore io preferisco nell'universo usare rispetto per chi è diverso
Grazie grazie grazie