LavorareInfo - Europa, welfare, pilastro sociale

Buongiorno era di ascoltatori delle radio ascoltatrice un nuovo appuntamento con lavorare infornare obbliga di radio radicale che cerca di raccontarvi spunti approfondimenti interviste riguardanti i temi del mercato del lavoro dell'economia del welfare con un occhio attento
Al nostro Paese ovviamente ma anche al resto del mondo
E quest'oggi CD concentreremo su quello che accade in Italia è in Europa parlando dello sviluppo del pilastro europeo o del cosiddetto welfare europeo e lo faremo a partire dagli spunti emersi durante un dibattito tenutosi
Lo scorso dieci dicembre a Roma
Presso la sede della rappresentanza la Commissione europea in Italia organizzato da agorà Europe dal titolo spazio politico e solidarietà europea un dibattito voto il piacere di moderare e di cui vi offriamo in particolare
Due interventi il primo di Giuseppe Provenzano vicedirettore dello Svimez associazione per lo sviluppo e l'industria nel Mezzogiorno è quello di Lorenzo Marsili cofondatore e direttore di European alternative buon ascolto
Riprendiamo il filo con è il pane che si apre dedicato all'economia o meglio al al benessere nell'Unione europea e alla costruzione cosiddetto pilastro
Sociale su questo ovviamente sono chiamati gli ospiti che vedete qui con me rapper Provenzano Lorenzo Marsili Simone
Oggionni
Forse a partire da qualche spunto che cerco di offrirmi poi ovviamente
Commenta erede smonta e referenze se del caso
Quando parliamo di Picasso sociale realtà parliamo di qualcosa che c'è diciamo forse al cinque per cento rispetto a quello che potrebbe esserci oggi in l'Unione europea e questo pilastro sociale non c'è Verona
Decisione degli stati membri non per una decisione del del dell'istituzione europeo o meglio il fatto che noi destiniamo con i ventotto Stati membri poi saranno ventisette di destinare già nel due mila e quindici l'un per cento del PIL dell'unione europea al dal nostro bilancio
è di per sé una condizione che non consente poi di immaginare politiche sociali comuni e soprattutto visti i tempi che
Ci ritroviamo ci ritroviamo a vivere è abbastanza evidente che non se ne parli
Almeno non nell'immediato di cedere sovranità per costruire il cosiddetto welfare europeo che potrebbe essere per esempio una infrastruttura
Uguale per tutti di politiche attive del lavoro tema e annosa questione soprattutto in Italia di cui si torna a parlare anche oggi in questi giorni
Nel così detto governo Gialloverde appunto nostrano
Insomma si potrebbero mettere a fattor comune esperienze positive e copiarli le realizzarle uguali
In tutta Europa ma potremmo parlare anche di fiscalità potremmo parlare di di reddito di cittadinanza
Quando parliamo anche di immigrazione realtà parliamo anche del pilastro sociale perché chi arriva da noi poi necessità sempre più di essere non solo ha colto salvato dal mare ha colto formato e messo nelle condizioni di poter anche ambire
A sviluppare delle nuove competenze non solo pensare agli immigrati servono per raccogliere pomodori piuttosto che fare badanti e Marcel bisogna immaginare anche in Europa la metafora di quel self made man che negli Stati Uniti terra di immigrazione ha funzionato e spesso ha funzionato anche senza un vero e proprio stato sociale insomma da dove da dove bisogna ripartire io darei subito la parola aperte Provenzano economista vice direttore di Svimez apre tende tra l'altro è a esperto di politiche di coesione esperto di una parte disgraziata di italiano quella del del Mezzogiorno che su tante di queste questioni hanno diciamo dei tristi primati termini di inclusione
Dei soggetti deboli della società nel mercato del lavoro e di esclusione sociale eccetera eccetera eccetera
Ma grazie di Valeria grazie a Caterina grazie a tutti per essere qui e per l'invito anche se siamo pochi proviamo a rendere utile questa nostra chiacchierata
Io premetto che non parlerò di Mezzogiorno non parlerò da vicedirettore della Svimez e perché vorrei fare un discorso politico quindi esprimo sono le mie idee non impegnano minimamente la mia istituzione
Vedi io sono molto d'accordo con le cose che dice che all'inizio cioè
Diciamo il legame tra la dimensione economico-sociale la dimensione dei diritti molto più forte di quello che immaginiamo
E non vedo nessuna discontinuità tra le due sessioni anzi mi mi piace molto che vengano letti in continuità perché in fondo questa unità ce le insegna proprio quella carta dei diritti quella dichiarazioni versare dei diritti umani guardate
C'è quel mondo che usciva dalla catastrofe dalle macerie della guerra si preoccupa non solo di
Riaffermare il diritto i diritti umani fondamentali ma si occupa in quella dichiarazione non è una cosa la grande inno novazione la vera novità del lì rispetto alle altre dichiarazioni dei diritti umani
Si occupa proprio della dignità dell'uomo la dignità dell'uomo che anche fatta di benessere materiale di condizioni di vita
L'innovazione di quella dichiarazione rispetto a quelle che storicamente e nei secoli l'avevano preceduta sta proprio lì in quel nucleo di diritti sociale articolo ventidue ventitré e ventiquattro ventisette che affermano sicurezza sociale lavoro come fonte di un'esistenza dignitosa il riposo lo dicono Italia in cui è alle donne si consente di lavorare fino al giorno prima degli
Di partorire la salute l'istruzione eccetera
E che non sono proclami astratti non appartengono nemmeno nessuna delle tradizioni giuridiche io non sono economista se non giurista di formazione quindi mi avventuro su un terreno i cui io reminescenze poche studiato economia ma la mia formazione giuridica non appartengo nemmeno al diritto naturale eccetera no sono proprio quei diritti che si in innerva no nel nel nella storia nel concreto svolgersi de delle dei rapporti umani delle relative apporti di forza dei in dei rapporti di produzione
Sono quei diritti che devono fare i conti con gli strumenti istituzionali per affermarli con le con disco la politica in una sola parola di più con la lotta politica
State questa è l'eredità migliore di quella grande stagione che fu il costituzionalismo democratico che proprio nell'Europa che usciva dalla guerra trova il suo momento più alto e il legame diciamo sancito pure dall'anno in cui
Abbiamo la Dichiarazione universale diritti il nome con le nostre costituzioni guarnita l'articolo tre eccetera eh fortissimo
E l'Europa l'Europa di cui discutiamo oggi e di cui discuteremo da qui a maggio di cui troppo poco si discute in Italia nasce proprio da questa temperie storica politica
Culturale
Io voglio dirlo in modo molto trancianti
è vero non si ricorda mai abbastanza la pace come dicevi tu non si ricorda mai abbastanza
La la lo spazio di democrazia per quanti interista è imperfetto insufficiente benessere economico ma l'identità europea la vera identità dell'euro europea
Che precede in qualche modo per scindere in altra misura persino da quello che c'è scritto nei trattati in cui pure sancita la solidarietà
Sociale molto forte fino alla Carta di Nizza che figlia di quella dichiarazione come qualcuno ricordava che fa parte del diritto dell'Unione oggi l'avvenente europea il suo modello sociale e il modello sociale europeo che è quello appunto che si occupa delle condizioni di benessere
Ecco diciamo c'è stata sempre una tensione a priorità nella nella nel processo di integrazione europea tra la sua dimensione diciamo mercatista chiamiamola così economica e la sua dimensione sociale in fondo l'Europa nasce con quell'accordo che si potrebbe sintetizzare così qualcuno sintetizzo dicendo che in simpatia Smith all'estero questo era il senso della delle dell'integrazione europea ma non fu mai solo quello del senso perché subito da quella rigidità sociale che seppure c'è pone tratta
Qui trattati inizia un percorso di integrazione che deve fare i conti con questo
Io però credo e questo ce lo dobbiamo dire se dobbiamo fare una discussione vera fino in fondo e non esprime una loro primo di maniera che proprio su questo noi abbiamo avuto un punto di rottura
Un punto di rottura nella crisi che un punto di rottura importante
Non solo per la per la risposta alla crisi che è stata data con le politiche di austerità e quindi con il trionfo delle idee fallite come è stato detto
Ma proprio diciamo in alcuni atti momenti passati storici la vicenda greca ha rappresentato questo in fondo
Cioè quando l'euro l'Europa l'Europa anche e anche le istituzioni europee anche la commissione l'Eurogruppo il Consiglio
Impongono alla Grecia non la riforma ma lo smantellamento del suo modello sociale
Lo smantellamento del GRA del welfare pochi giorni dopo
La concessione della tranche di aiuti internazionali alla Grecia
Mario Draghi che tiro conservi dove fatto bene a paese eccetera ma afferma in un'intervista al Wall Street journal che il modello sociale europeo definito
Così cioè non solo è finito per le nuove generazioni a cui era stato detto che comunque non l'avrebbero conosciuto mai finito pure per quelli che l'avevano conosciuto che avevano conosciuto per esempio cos'è il diritto alla casa
Cos'è il diritto alle cure all'assistenza un lavoro dignitoso alla pensione che gli assicura l'esistenza dignitosa pure quando smetti di lavorare
Però è femminile ovvero che
Aggiungo nel senso no come cioè provo ad arrivarci su questo
è finito per limiti che diciamo discendono da che non non non derivano dal dall'istituzione europea ma anche per alcune scelte politiche che lì si sono compiute o invece che si sono mancati di compiere perché questo è il punto acuto Cernaia e ci torno su questo però perché innanzitutto diciamo che cosa succede quando avviene questo succede che può accadere di tutto come accaduto di tutto perché guarda lo scaricabarile sui populismi a cui hanno giocato le élite europea nel consiglio dove vogliamo ma che fare solo con i confini a difesa dei confini a che fare anche con con le questioni economiche
Quando non solo hai difeso per esempio hai messo in confini gli uni contro gli altri ma emesso gli uni contro gli altri popoli europei per esempio per difendere a fini interni la posizione dei tuoi creditori
Questo è un tema in cui
Mancata condivisi e di rischi eccetera c'è
Perché è fallito a mio avviso è sparito per una ragione fondamentale l'Europa doveva diventare un modello alternativo rispetto a massetto delle capitalismo se non parliamo di questo non parliamo di nulla
E invece purtroppo non è riuscita a difendere il soggetto sociale che era l'ossatura delle sue democrazie quindi la classe media dei contraccolpi della globalizzazione
E anzi al suo interno è stato un meccanismo di accelerazione di tutti quegli meccanismi distorsivi delle globalizzazione il dumping fiscale sociale
Ma io non l'abbiamo avuto solo rispetto ad altri Paesi ma l'abbiamo portato all'interno dell'Unione europea e questa è una delle ragioni fondamentali per cui crolla quel sistema di welfare
è abbiamo una moneta unica di cui tutti sappiamo diciamo alla non ottimali ITA
Ma che poteva essere sostenibile sostenuta se avesse avuto delle politiche che invece non ci sono state e lasciata a se stesse sostanzialmente diventa uno strumento fortissimo di accelerazione di divergenza
E di fa e di favore verso i Paesi forti e di svantaggio verso le aree più deboli
E se tu chiedi una condivisione di vincoli e di responsabilità come è giusto che ci siano in un'area valutaria
Unica devi assumerti allo stesso tempo una sede sponsor vita di rischi e della solidarietà e di un minimo di trasferimenti senza eguali
Uno non
Un insieme non riesce attenere insomma la dicono i termini più provocatori possibili se fai per un decennio surplus commerciale nei termini in cui l'ha fatto la Germania
Beh qualcosa devi trasferirla dalla domanda interna perché se questo non lo fai il sistema viene meno ora senza una riforma della governance economica dell'Europa ed in particolare dell'eurozona l'Europa sociale resta un castello di carte che possiamo sancire il mille volte nelle nostre dichiarazioni dei diritti
Ma che non si di vere Ramaj nel concreto svolgersi del dell'unione e in questo non è solo l'egoismo degli stati ma è anche un nostro un'architettura istituzionale che Parlamento parte
Non ha compiuto nessuno sforzo in questa direzione anzi è stata molto spesso garante di una setto
Mai neutrale dal punto di vista degli interessi sociali da difendere e degli interessi nazionali che si sono difesi purtroppo
Questo secondo me è il tema ora non si minuti forse sono finiti ma per entrare nel merito diciamo di questa riformare non restare nel vago
Vado per dico solo i titoli garanzia europea dei debiti pubblici una banca centrale che come la Federal reserve non si occupi solo della stabilità dei prezzi ma assuma anche l'obiettivo di ridurre la disoccupazione
Questo è essenziale perché se mai questo la moneta non ti tiene coordinamento delle politiche fiscali per fare anche quello che un pezzo della commissione sta facendo
E che solo l'Unione europea per questo io vedo li continua a vedere l'orizzonte in cui ricercare e ritrovare quegli spazi di giustizia sociale che gli stati nazionali da soli non riescono a tutelare per esempio le tassazioni delle multinazionali
Eccetera o per fronteggiare
Imporre una fiscalità e i giganti dell'economia digitale
Lo dicevo
Una un Budget per l'eurozona per fare politiche di convergenza vincoli sulla spesa corrente
No adesso attualmente non c'è intatto nelle nel bilancio europeo sono stati stanziati
Qualcosa una cosa risibile trenta miliardi peraltro fasulli contro gli shock asimmetrici una roba che far ridere chiunque abbia diciamo fatto il primo anno di economia e politica standard sociali quello che dicevi tu standard sociali mini banalmente occuparsi fare una grande battaglia per l'attuazione del piano Prodi questo lo dico perché tornando all'inizio
Quei diritti sociali per avverarsi hanno bisogno non solo di essere dichiarati o di essere superati nome della forza
Dei meccanismi di dello stato di diritto no hanno bisogno di lotta sociale
Il passaggio tra i principi sanciti dalla nostra Costituzione italiana ancora incompiuto
E quel poco di welfare confusionario eccetera che noi abbiamo ottenuto nel nostro Paese che oggi è messo in discussione da tempo e messa in discussione è avvenuto attraverso grandi lotte eccetera
Ecco io credo che per usare una un concetto che ha caro a Caterina che non vedo più lo spazio politico europeo si è via via negato alla lotta politica e questo ha fatto deperire l'ideale l'europeismo e leader la l'ideale europeo e in questo vuoto è stato colmato da una da tecnocrazia
Perché questo c'è
Una tecnocrazia che ha diciamo
O si è trovato in un quadro in cui li si sosteneva diciamo che il conflitto politico non esistesse più in quella dimensione europea quando si sostiene questo noi sappiamo e abbiamo visto che prevale sempre un'ideologia politica perché la fine delle ideologie come sappiamo come sappiamo bene
E forse l'ideologia più insidiosa e persistenza e persistente
Per questa lotta politica si apre uno spazio uno spazio nel momento in cui quei diritti oggi
Vengono messi in discussione
Io credo che questa
Lotta se non l'otto difficile perché noi siamo chiamati allo stesso tempo a salvare l'Europa ma cambiarla radicalmente
Anzi cambiano radicalmente per salvarla e questo va fatto con due avvertenze la prima io non credo vari fronti europeisti
Proprio perché lo spazio europeo deve essere ripuliti ci zatteroni politicizzato sull'asse destra sinistra perché questa è la partita che si sta giocando anche nel mondo e c'è un
Un rischio per un pezzo della sinistra come altre volte purtroppo è accaduto nella storia sono state le epoche più buie
Che è quello di pensare che gli interessi sociali si possono meglio tutelare nel ripiegamento nazionalistico e questo non è solo il rischio che corre la destra quando occorre la sinistra quello vuol dire che la partita
E già persa la seconda avvertenza che non si può negare l'agiografia l'interesse la geografia nella storia gli interessi nazionali che pure ci sono
Io penso che una proposta a mio avviso su tutte le questioni di cui parliamo riforma dell'assetto economico per
Un welfare che sia davvero europeo gestione dei migranti ma persino di orientamento strategico dell'Europa debba partire da mediterraneo
Lui in quel mare diciamo è oggi dovete più compiuto urgenza si pongono tutte le questioni che si affrontano settanta anni fa in quella dichiarazione diritti umani
E dalla sponda sud dell'Europa quella che si affaccia nel Mediterraneo a mio avviso deve arrivare quella proposta di riforma dell'euro dello dell'unione nel senso della solidarietà
Penso che di questo debba farsi carico quanti ancora che fa tante cose in giro e io la invito il più possibile a farle l'Europa del Sud
Grazie grazie davvero a proporre Provenzano do alla parola adesso allora Enzo Marsili fondatore di European alternative e appunto per andare avanti con la nostra riflessione proprio Provenzano al toccato diversi punti ne aggiungo un paio alla discussione e per la verità quando è andato a
Diciamo in crisi anche un po'al modello europeo negli ultimi tempi anche nell'auto annosa questione che in questi giorni si sta ulteriormente
Diciamo sviluppando per esempio il tema della break exit labbra sito fu preceduta da una stretta sul mediamente generoso Guelfa allora inglese nei confronti dei diciamo di di di chi non era originario veramente del Regno Unito lo stesso è avvenuto un po'di tempo fa nella prima citata da per per Provenzano Germania che però a questo voi a diciamo cercato di rimediare
Facendosi carico di quasi un milione di di migranti negli ultimi negli ultimi anni
E insomma non so non c'è un un nesso diciamo diciamo cose ben chiare rimediare no però nel senso che avendo stretto il Welfare anche diciamo nei confronti dei dei cittadini e non non tedeschi diciamo nel frattempo ha anche cercato
Di di fare qualcosa che in realtà altri paesi d'Europa e non hanno avuto il coraggio di fare proprio per riparlare del del primo del primo capitolo che abbiamo affrontato a proposito di diritti umani e immigrazione
E aggiungo che del del resto qua torniamo Sempre sul tema del del del bilancio europeo della riforma del welfare c'è da chiedersi e forse questa è la domanda che rivolgo ai prossimi relatori se si possa reinventare un Welfare europeo che non sia sinonimo oggi di maggiore ed efficiente di debito pubblico
Alle stelle sulle spalle le prossime generazioni o come nel caso della Grecia di diciamo bilanci dati un po'un po'un po'un po'farlocchi Arrigo così uguali
No no quello no sarebbe spese le spese gli altro di altro tipo ma insomma o comunque lo stato sociale si realizza anche sulle casse dei paesi membri ed eventualmente vedremo sui sulle casse
Di un bilancio comune più florido
Lorenzo Marsili intanto
Sì grazie
Brevissimamente insomma così siamo un po'una sottesa visto che siamo fra amici io non sono un economista sono qua soltanto perché Caterina ora avere un panel di sole donne un panel di soli uomini e quindi insomma sono stato sorteggiato per essere qui fra cerco anche di parlare un po'di economia
E proprio per cambio di filosofia per cui mi scusate se inizio dalla visto anche insomma la ricorrenza della dichiarazione di vetri messali
Ricordando forse quella precedente quella del mille settecentottantanove quella francese dei crea come titolo un titolo molto importante interessante per le nostre discussioni la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del cittadino
è interessante questa doppia parola dell'uomo e del cittadino quindi la dimensione universale dell'umanità
E la diversità e la dimensione invece particolare del cittadino che soprattutto dalla rivoluzione francese in poi viene inteso chiaramente come un cittadino di una nazione un cittadino nazionale
E c'è questa tensione fra universale nazionale che nasce precisamente poi con i motivi la rivoluzione francese quindi il l'egemonia del pensiero nazionale che vieta al seguito i del nazionalismo chiaramente anche nella sua veste progressista Mazzini accetta c'è questa tensione fra universale e nazionale che io penso al giorno d'oggi ci troviamo a vedere implodere
Perché la dichiarazione al tempo stesso universale e nazionale dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino perché da un lato abbiamo una lista di diritti che appartengono a tutti quanti a Tudor Gianni tutto il genere umano indipendentemente da dove si possa trovare ovviamente con alcune differenza perché poi quando né carne né nei nei Caraibi tu stallo per ci prova acquisire l'indipendenza dalla Francia utilizzando proprio la dichiarazione
L'esercito francese rivoluzionario l'Iva contano questa insomma un discorso a parte dato quindi Visco de dei diritti universali e dall'altro la necessità che perché la necessità di questi diritti vengano circoscritti all'interno di uno Stato nazionale perché possono essere effettivamente goduti
E quindi l'idea di una cittadinanza nazionale come lo spazio all'interno del quale la pratica politica la democrazia la legge la forza quando serve possa effettivamente garantire l'incarnarsi di questi diritti che altrimenti rischiano di rimanere velleitari semplicemente qualche cosa di astratto
Vediamo quindi che l'idea di una politica nazionale serve a diventa il particolare di un universale diventa alle istanze amento di un'aspirazione universale io credo che questo questa equivalenza qua si sia oggi definitivamente rotta
Ossia penso che il limitare l'esercizio della sovranità l'esercizio della politica l'esercizio della democrazia all'interno di uno spazio nazionale
Sia precisamente il limite che ci rende impossibile acquisire e ottenere i diritti universali o se vogliamo semplicemente una capacità di agenzia democratica agenzia civica che un tempo venivano invece visti come protetti precisamente dallo spazio nazionale
Detto in altre parole quanto Hannah Arendt ci ricordava subito dopo la seconda guerra mondiale parlando dell'origine dei totalitarismi e le vedeva molto chiaramente qualcosa che Rizzi cc ricorda molto di quanto sta accadendo oggi
Vedeva la nascita delle pulsioni totalitarie quindi dell'Iper nazionalismo degli anni Venti e soprattutto trenta
Precisamente me lo sfaldarsi della sovranità nazionale né la provincializzazione degli Stati nazionali europee che escono con le ossa rotte dalla più dalla prima guerra mondiale
è un po'come un cagnolino piccolo impaurito che abbaglia perché vuole difendersi sa di non avere la forza gli staterelli nazionali che si ritrovano provincia Rizzati dopo la prima guerra mondiale reagiscono con un'accelerazione nazionalista e anche vediamo questo scarto di uno spazio nazionale che non riesce più a garantire la propria sovranità e come risultato mette l'acceleratore
Su la dimensione stessa del nati del del del del nazionalismo una sorta di omeopatia diciamo in quella casa di problema avevo usate per cercare di di risolverlo quello che vediamo oggi dando quindi la questione economica le domande che tu facevi secondo me precisamente l'utilizzo dell'incapacità della dimensione nazionale di garantire una sfera dei diritti anche i diritti economici e sociali non soltanto diritti diciamo umani senso lato
L'utilizzo di questa incapacità per imporre avanzare un sistema economico chiaramente di patteggiamento a beneficio di poche persone
Quando Friedrich Hayek parla del federalismo definisce un po'la sua utopia di fedelissimo mondiale negli anni cinquanta portando avanti poi quello che sarebbe diventato uno dei capisaldi del neoliberismo
Quello che hai a che si immagina è un sistema in cui diverse nazionalità diversi Stati nazionali vengono inseriti all'interno di un unico spazio economico comune e coeso idealmente anche con una unica moneta senz'altro
Con un'assenza di dazi
Politiche commerciali aperte e uniche idealmente un unico flusso di di finanza
Ma che mantengano la loro diversità politica istituzionale perché precisamente nello scarto fra una democrazia che venne rinchiusa in un silos nazionale un'economia una moneta una finanza che lo supera lo travalica
Vede Aglietti la garanzia che le rivendicazioni sociali della democrazia le rivendicazioni sociali dei lavoratori delle masse operaie non possono andare ad incidere sul dominio il dominium incontrastato Della Monica del capitale e della finanza
Ossia precisamente attraverso una una zona Ifi che azioni una separazione in due mondi di una federazione il mondo economico unito il mondo politico invece diviso frantumato si garantisce la tenuta in piedi del sistema neo liberale questo qualcosa che vediamo perfettamente nel funzionamento oggi dell'unione
Europea se noi non riusciamo a chiudere i paradisi fiscali cinque dei quali sono all'interno dell'unione europea questo è precisamente perché a fronte di uno spazio economico unificato non abbiamo una democrazia altrettanto unificata che si in grado di fare l'interesse di tutti quanti cittadini europei nel loro complesso e quindi le diverse nazionalità i diversi interessi nazionali che poi si riducono essa gli interessi delle principali classi dirigenti nazionali
E di chi chiaramente li finanzia si mettono in contrasto l'uno con l'altro bloccano qualunque tentativo di chiusura
Dei paradisi fiscali quando Nina vedere qualunque tentativo di mentre politiche sociali politiche ed economiche espansivo una condivisione del rischio una solidarietà organizzata reale
Ciò contro cui ci scontriamo è precisamente la il sistema come ricordava anche anche lì intergovernativo in cui interesse nazionale contro in tre S nazionale Savona frustrare qualunque rivendicazione sociale