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Umberto Eco nel suo la ricerca della lingua perfetta è stato il primo grande studioso italiano
Forse tra i più famosi
Nel mondo a sdoganare e per certi versi a togliere quel tabù che c'era stato fino ad allora contro l'ipotesi esperantista di una lingua internazionale per l'Europa e per il mondo
In un ponderoso saggio
Uscito nel mille novecentonovantatré dal titolo la ricerca della lingua perfetta
Affrontando proprio
Le ragioni politiche di un'affermazione di questo tipo
E infatti tra gli ultimi capitoli troviamo proprio possibilità politiche di una Lia Lia sta per lingua internazionale ausiliaria
Dove ecco spiega ma sarebbe possibile a un entità sovranazionale come l'ONU al Parlamento europeo imporre una Lia come lingua franca o di riconoscere me l'avvenuta diffusione di fatto ratificarla
Non esistono precedenti storici
è innegabile tuttavia che oggi molte circostanze sono cambiate per esempio quello scambio curioso e continuo tra popoli diversi e non solo a livelli sociali elevati che è rappresentato dal turismo di massa
Era fenomeno sconosciuto nei secoli scorsi né esistevano i mass media dimostrati si capaci di diffondere su tutto il globo modelli di comportamento abbastanza omogenei
Pertanto se una decisione politica si accompagnasse una campagna pianificata dei media
La linguetta nazionale ausiliaria prescelta potrebbe facilmente diffondersi
Se questa decisione politica non c'è stata sinora ed è apparsa difficilissima da sollecitare questo non vuol dire che essa non possa essere presa in futuro
Negli ultimi quattro secoli si è assistito in Europa
A un processo di formazione di Stati nazionali a a cui è stato essenziale anche e soprattutto l'incoraggiamento altrettanto energico di una lingua nazionale attraverso la scuola le accademie all'editoria
E questo a scapito delle lingue minoritarie
Oggi però se stiamo una rapida inversione di tendenza sul piano politico tendono a scomparire le barriere doganali si parla di eserciti sovranazionali e le frontiere si aprono
Negli ultimi decenni si è assistito in tutta Europa una politica di rispetto nei confronti delle lingue minoritarie
Anzi negli ultimi anni è avvenuto qualcosa di ancora più sconvolgente
La frammentazione linguistica non viene più sentita come un incidente a qui porre riparo ma come uno strumento di identità etnica e un diritto politico qualcosa a cui tornare anche a costo di una guerra civile
Si tratta di un processo probabilmente inarrestabile
Se la tendenza all'unificazione europea va di pari passo con la tendenza la moltiplicazione delle lingue l'unica soluzione possibile sta nell'adozione piena di una lingua europea veicolare
Tra tutte le obiezioni rimane ancora valida quella circa l'egoismo dei governi che non si sono mai distinti nell'individuare ciò che era buono per la società umana nel suo complesso
Se pure una lira fosse un'esigenza imprescindibile un'Assemblea mondiale che non è ancora riuscita ad accordarsi sui modi urgenti per salvare il pianeta dalla catastrofe ecologica non sembra disposto a sanare in modo indolore la ferita lasciata aperta da Babele
Ma il nostro secolo ci sta abituando a tali processi di accelerazione di ogni fenomeno da sconsigliare o di facile attività profetica
Una forza dirompente potrebbe essere proprio sentimento della dignità nazionale
Di fronte al rischio che in una futura Unione europea possa prevalere una lingua di una sola nazione listati che hanno poche possibilità di imporre la propria lingua e che temo il predominio di quell'altro cui potrebbero iniziare a sostenere l'adozione di una linguetta nazionale ausiliaria andare proprio echeggiando gli argomenti
Di questo passo letto da libro di Umberto Eco la ricerca della lingua perfetta lunedì prossimo qui a Roma Giulio Marino presenterà appunto un suo monologo dal titolo la lingua perfetta ascoltiamolo
E ancora realizzabile il sogno di Caligola dell'umanità
L'abuso di parole importate da un'altra lingua non per arricchire ma per sostituire la propria lingua madre in un processo subdolo e strisciante di colonizzazione culturale portarli ad una crisi di identità linguistica
La lingua perfetta vuole essere una piccola ricerca interiore verso la scoperta dell'importanza delle lingue nel loro valore oltre la semplice comunicazione
Perché nessuna lingua e neutra in tutte le lingue racchiudono una cultura le tradizioni e lo spirito di un popolo
Se l'argomento vi interessa
L'ingresso è libero e quindi siete tutti invitati lunedì diciassette dicembre alle ore diciotto presso l'esperanto centro di Roma in via di Santa Dorotea ventitré a Trastevere
Gli aspetti