Connessioni - Spunti per un'economia della conoscenza

Ecco sì alla consueto appuntamento con connessioni spunti per un'economia della conoscenza chi vi parla Valeria Manieri abbiamo già in collegamento Fabio Pammolli professore al Politecnico di Mila no Presidente della Fondazione Serman bentornato
Buongiorno
Parliamo dell'Italia di un Paese diviso mentre l'attenzione dei media si concentra come prevedibile sulla manovra e sulla procedura d'infrazione che pare in qualche modo sventata almeno per il momento rimangono però tutti i sintomi di una profonda divisione tra il nord e il sud il resto appunto del del Paese oltre che ovviamente dei grandi distanze con il resto d'Europa su molti indicatori professor Pammolli
Pochi osano ma che è stato messo sotto il tappetino è stato messo sotto al tappeto ossia l'analisi dei dati
O almeno raccoglie al centro dell'attenzione non è sotto i riflettori affascinò invece avete intermedi discussione sull'assetto istituzionale che il Paese ci vuole dare perché abbiamo un Paese in cui il pendolo tra
Spinto verso l'alto è emerso il federalismo e forme di ricentralizzazione burocratico borbonica abbastanza a è abbastanza frequente abbiamo una frequenza di oscillazione dello molto forte come ha intuito da riferimento a forma di centralismo burocratico borbonico a può immaginare anche quando sia diciamo così una linea di orientamento mi personale al riguardo il tema è un tema enormemente rilevante quello del divario sud-nord
Perché nonostante le mille ricette al che che che sono state introdotte abbiamo rapito cattoliche continua a essere attorno al cinquantasei per cento rispetto al resto del Paese rispetto al nord del Paese
Abbiamo una differenza dalla distanza in termini di ricchezza cresce amplificata dopo la crisi perché sub perso dieci punti di figlia abbiamo un flusso in uscita di forza-lavoro comunque che persone quinta lavorativa evidentemente rinnovarli
Che è stato negli ultimi anni attorno agli ottocento mila gli individui e abbiamo tassi di occupazione speranza di avere strumenti redditi pro-capite sono dove abbiamo lasciato il primato delle varie stagioni che avrebbero dovuto risollevare il cinque allora su questo con sé una riflessione una ed è una riflessione che poi riguarda anche la manovra che stiamo in qualche modo aspettando sotto l'albero di Natale cioè a dire innanzitutto noi ricordiamo se la nuova programmazione regionale
Lanciata dall'allora presidente della Repubblica Ciampi a Catania mille novecentonovantotto se non ricordo male avrebbe dovuto risollevare incinta
Come attraverso una nuova stagione indigestione i fondi strutturali europei avrebbe dovuto innescare elemento di propulsione stimolo allo sviluppo di infrastrutture dedicate nascita di capitali sviluppo del capitale sociale a livello a livello locale in realtà tutte le previsioni di Catherine attrice di riprendere il Sud verso il Nord che ne avevano fatto hanno taralli avvenivano con il dibattito e dai dati della cruda realtà dove il calcio è una faccenda
Malinconica nella ripresa nel Sud non avveniva non solo ma c'abbiamo ci siamo mantenuti una lunga tradizione il modo in cui un bambino all'Europeo perché se noi guardiamo alla storia dei fondi strutturali europei dedicati alle regioni che avevano un PIL procapite al di sotto del settantacinque per cento del PIL pro-capite Anteo vediamo che le uniche elezioni europee che non sono riuscite ad avere una crescita adeguata sono proprio quelle del Mezzogiorno italiano quindi parlavo cosa voglio dire con questo voglio dire
Misure i trasferimenti attraverso i fondi europei non hanno funzionato per una serie di ragioni la prima delle quali è la scienza una gestione
Innovativa e una gestione consapevole
Dei fondi stessi
Da un lato ho pensato che l'immissione di fondi a fondo perduto di risorse a fondo perduto Petit perché stimolato in qualche modo la domanda questo non è avvenuto anche solo perché non sono riusciti a utilizzarli con glutine sottoutilizzati
Non hanno rilanciato il Centro aiuto di infrastrutture ma società di formazione professionale poco più Stone Cold alterando massacro proprio se guardiamo i valori di produttività
Ecco da questo punto di vista quella stagione di Mosca racconta oltre la necessità e ne abbiamo parlato in altre occasioni indiano reale
Ripensamento delle politiche per le infrastrutture dove ogni eventuale piano Marshall deve partire dall'idea che il Piano Marshall si può avviare non completamente a fondo perduto la compra gli atti per fatti capaci di attrarre investitori istituzionali
Seconda considerazione e chiudo è quella che in realtà purtroppo le misure
Sono alte adottate anche ok sono in corso di adozione in questa norma ripropongono forme di trasferimento
Pensate in qualche modo perché morale la domanda poi non credo che ci riusciranno ma certamente sotto diciamo un reddito di cittadinanza
Che abbia le soglie diciamo che ha livello elevato
Questo scoraggia l'occupazione non la incoraggia non solo non pensiamo di avere degli irriducibili cuneo fiscale per tutto il Paese curato il carretto intuitivo ma in particolare per il Sud
E non pensiamo invece di andare verso un irrigidimento del mercato del lavoro di avere una flessibilizzazione del mercato del lavoro
è difficile che energie e piccole attività possano svilupparsi quindi la ricetta che è stata usata finora e trasferimento investimenti a fondo perduto invece in realtà la ricetta dovrebbe forse
Tanto più leggero cuneo fiscale e contributivo più basso e forte responsabilità su tutto ciò che investimento pubblico in termini di qualità della spesa
Ci fermiamo qui grazie come Sampras professor Pammolli per essere stato con noi per quest'oggi per connessioni spunti per un'economia della senza e tutto ci ritroveremo la prossima settimana potete ovviamente seguire questa e altre rubriche sul sito di Radio Radicale
Punto it la ovviamente cercare informarvi anche riguardo chairman sito chairman Labo punto it con alcune novità mentre sui social CD trovate ovviamente con Radio Radicale su Twitter e Facebook e Instagram e anche con chairman sul chairman Lab sufismo qui anche ci hanno foundation su Twitter grazie alla prossima