La nota antiproibizionista

Buongiorno del Palazzo di Giustizia di Torino è intitolato a Bruno Caccia Bruno Caccia lo dico per chi non lo conosce era un importante magistrato che è stato procuratore della Repubblica a Torino dal mille novecentottanta al mille novecento ottantatré in quel ruolo condusse indagini sulla violenza politica sulle Brigate rosse sui traffici della criminalità organizzata
Fu assassinato il ventisei giugno del mille novecentottantatré per le sue inchieste sulla presenza e le infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte che controllava già allora molti ristoranti esercizi commerciali e imprese edili
Nel mille novecentottantatré l'attenzione era concentrata sulla violenza del terrorismo politico e sulla guerra di mafia in corso in Sicilia tra corleonesi palermitani per il controllo di Cosa Nostra
La 'ndrangheta calabrese era considerata più che altro una questione locale una serie di faide tra clan familiari un fenomeno non pericolose pervasivo come quello della mafia siciliana
Invece i clan calabresi avevano già spinto le loro attività criminali fuori dalla loro Regione anche in quella Val di Susa dove la tavola all'epoca non era nemmeno una fantasia
E come aveva fatto la 'ndrangheta a cominciare la sua espansione la sua infiltrazione nell'economia legale su inquinamento della società e della politica
Riciclando le somme ricavate dai sequestri di persona e qual era l'affare più lucrativo disponibile allora come oggi
Il traffico di droga lo stesso nel quale si era buttata la Cosa Nostra siciliana
Da quel mille novecentottantatré sono passati trentacinque anni la 'ndrangheta e diventata nel frattempo l'unica organizzazione criminale presenti in tutti e cinque i continenti attiva in trenta nazioni con quattrocento coste sessanta mila affiliati
Il giro d'affari complessivo è stato valutato in oltre cinquanta miliardi di euro con un diciamo così fatturato paragonabile a quello di dove c'è banche McDonald messi insieme
Un giro d'affari che equivale ad alcuni punti percentuali del prodotto interno lordo italiano naturalmente stiamo parlando di stime dato che sono parliamo di attività illegali ma sono ugualmente cifre impressionanti
La metà dei ricavi della 'ndrangheta è costituito dal traffico di stupefacenti che determinerebbe guadagni per oltre ventiquattro miliardi di euro all'anno un'altra importante fonte di profitto è costituita dall'attività di riciclaggio che a sua volta produce profitti per oltre diciannove miliardi
Significativi guadagni derivano da estorsioni usura appalti pubblici e gioco d'azzardo
Meno rilevanti ma pur sempre valutabili in centinaia e centinaia di milioni i proventi prodotti dal traffico di armi di rifiuti illeciti dalla prostituzione dalla contraffazione dall'immigrazione clandestina e questo solo per la 'ndrangheta
Ma in Italia abbiamo anche altre pericolose organizzazioni criminali e poi abbiamo quelle arrivate dall'estero che si sono messe in società in affari con quelle nostrane
Perché parlo di tutto questo
Perché nei provvedimenti presi dal governo in questi mesi
Ci sono norme come quella che per esempio riguarda la vendita dei beni confiscati alle organizzazioni criminali che così come sembra favorire la possibilità che le stesse organizzazioni possano riprendersi senza troppe difficoltà i beni che vengono loro sottratti
La manovra di bilancio che il Parlamento ha approvato poche ore fa prevede inoltre la possibilità degli appalti di reti quindi senza gara pubblica per una spesa fino a cento cinquanta mila euro e non è richiesta nemmeno la certificazione antimafia in un Paese in cui dagli appalti pubblici la sola 'ndrangheta ricava già oggi circa due miliardi e mezzo all'anno
Il Parlamento nel suo discorso programmatico lo scorso giugno il Presidente del Consiglio Conte
Affermò che uno degli obiettivi del suo governo è quello di contro cito testualmente contrastare con ogni mezzo le mafie aggredendo le loro finanze e le loro economie
Un importante membro del governo e il leader politico come ministro degli Interni pochi giorni fa ha affermato che le mafie saranno sconfitti in qualche mese tutt'al più qualche anno ben due provvedimenti che ho citato non sembrano essere molto incoraggiati da questo punto di vista il traffico di droga è il mezzo principale con cui le mafie alimentano le loro finanze con il quale hanno costruito e mantengo ne accrescono le loro ricchezze la loro potenza ma tutto quello che abbiamo ascoltato in questi mesi in materia di politica delle droghe sono i generici appelli antidroga della ministra Fontana per non dire della volontà del ministro dell'interno di inasprire ulteriormente le già pesanti sanzioni per i cosiddetti spacciatori
Senza considerare che per la legge attuale anche cedere gratuitamente una canna d'un amico è un reato
E che le carceri sono afflitte da un grave sovraffollamento in continua crescita e che dietro le sbarre in atto i narcotrafficanti sono davvero pochini
Il Presidente del Consiglio nel suo discorso programmatico affermò che presentarsi oggi nel segno del cambiamento non è un'espressione retorico propagandistica ma una scelta fondata sulla necessità di aprirsi al vento nuovo che soffia da tempo nel Paese
Per quanto riguarda la politica delle droghe direi che il governo fino ad ora più che un vento nuovo sembra aver seguito un'aria vecchia e stantia
E invece di contrastare con ogni mezzo le mafie aggredendo le loro finanze e le loro economie
Preferisce inasprire inutilmente le pene penalizzare la filiera produttiva della canapa con campani inutili contro la cannabis light e non fare nulla nulla per tutelare i cittadini malati che vogliono curarsi con i farmaci cannabinoidi
Ci risentiamo in onda alle tredici con il notiziario antiproibizionista grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli Buonanno nuovo o forse sarebbe meglio dire buona fortuna