Il rovescio del diritto - La pillola

Dunque il decreto sicurezza appena messo alla prova di svela il suo vero volto l'abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari
Un obbrobrio già di per sé diventa un'infamia per le conseguenze che determina sui poveri sventurati che ne hanno fino ad oggi usufruito
E che dalla mattina alla sera si vedranno dire dalle pubbliche istituzioni del nostro Paese
Da oggi siete clandestini
Anzi per usare il nuovo linguaggio delle nostre istituzioni democratiche è finita la pacchia questo secondo il governo Gialloverde sarebbe un atto di buona amministrazione una messa in sicurezza di tutti noi altrimenti che decreto sicurezza sarebbe ora mettiamo un attimo da parte ogni considerazione sui valori politici culturali religiosi morali il cui quadro sia possibile iscrivere un simile provvedimento parliamo solo della sua razionalità cioè della sua idoneità a raggiungere gli obiettivi che esso intende perseguire
C'è davvero qualcuno disposto a sostenere senza coprirsi di ridicolo che eliminare il permesso di soggiorno per motivi umanitari contribuisca a rafforzare i livelli di sicurezza della nostra quotidiana vita sociale
Anche un bambino capisce che negare i diritti di anagrafe a chi ha attraversato l'inferno per arrivare da noi avrà come unico risultato certo quello di gonfiare a dismisura l'esercito dei clandestini
Dei fantasmi senza volto e senza nome che si aggirano per le strade delle nostre città alla ricerca di un modo quale esso sia per sopravvivere
Il risultato di questa bravata sarà dunque l'opposto di quanto preteso sbandierato come quasi sempre accade ai provvedimenti legislativi di stampo demagogico e populista
L'aumento del numero dei disperati senza volto e senza diritti senza più possibilità di prestare anche la più umile delle attività lavorative
Si tradurranno necessariamente in un drammatico moltiplicatore di insicurezza e di pericolo sociale perché nulla è più ingovernabile e domandine dell'istinto di sopravvivenza
Questa vicenda è l'ennesima conferma di quale sia la partita perfetta
Dall'avvento di questa maggioranza politica come dono i penalisti dichiarato con forza nelle scorse settimane ed in questi giorni di fronte alla inarrestabile baldanzosa approvazione di sgangherate pericolose riforme populiste della giustizia penale la partita è sempre più chiaramente tra chi crede ai valori affermati nella nostra carta costituzionale e chi li ritiene un vuoto orpello un intralcio fastidioso
Ed è uno scontro che allarma e preoccupa proprio per questa sua connotazione estrema nitida pressoché dichiarata
Ormai si sta al di qua o al di là del terreno segnato dei principi fondativi del nostro contratto sociale
Il rispetto e la difesa in condizionanti dei diritti della persona senza distinzione di razza sesso religione e ancora il caposaldo per tutti il rinunciabile del nostro patto sociale
Si fa fatica a rispondere affermativamente di questi tempi e dobbiamo dircelo con franchezza
La reazione di molti sindaci italiani al netto dei pregiudizi sia gli schieramenti partitici sembra cogliere la dimensione estrema dello scontro che si va profilando con sempre maggiore chiarezza nel nostro Paese
E tuttavia la strada imboccata suscita qualche perplessità
In primo luogo colpisce la intempestività della reazione che avrebbe avuto ben altre efficace legittimazione si è spesa nel corso dell'iter parlamentare del decreto sicurezza
Ci si accorge solo ora dell'ente l'ora intollerabile ricaduta di quelle norme
Ma soprattutto mi paiono del tutto fondate
Le perplessità autorevolmente manifestate da illustri costituzionalisti circa la pretesa di quei sindaci di sottrarsi alla cogenza della pur odiosa norma invocando né noi la legittima disapplicazione
Sento poi parlare di disobbedienza civile ma occorre avere le idee chiare su cosa questa sia davvero chi disobbedisce al comando di una legge per denunciarne l'ingiustizia lo fa pretendendo che le conseguenze della sua violazione anche le più dure colpiscano innanzitutto la propria persona
Non postulando apoditticamente la legittimità della propria disobbedienza
Se quei sindaci vogliono davvero praticare Radu subiti Enza civile come alcuni di essi affermano vadano fino in fondo dando corpo letteralmente alle loro convinzioni
Di sappia Ichino la norma auto denunciando sì e pretendendo di essere processati per quella violazione intenzionale del comando normativo come insegna la storia della disobbedienza civile nel nostro Paese
Che ha saputo produrre leggi come quelle sulla Bortot sull'obiezione di coscienza al servizio militare e magari auspicabilmente sul diritto alla morte assistita
La reazione dei sindaci è un segnale politico importante che va apprezzato e difeso ma alla disobbedienza civile verrebbe da parafrasare non è un pranzo di gala buona giornata a tutti