Il centenario della fondazione del Partito Popolare Italiano. Conversazione con il professore Agostino Giovagnoli

Radio radicale continua il nostro approfondimento intorno anniversario del la fondazione del Partito popolare italiano e per farlo quest'oggi siamo in collegamento con il professor Agostino Giovagnoli benvenuto a Radio Radicale professore
E grazie bentrovati
Allora il troverete in libreria vari volumi del professor Giovagnoli tra cui la Repubblica degli italiani mille novecentoquarantasei due mila e sedici edito da la terza e un interessante volume edito ormai Mirella lontano mille novecentonovantasei il partito italiano la democrazia cristiana dal mille novecentoquarantadue al mille novecento novantaquattro allora professore questo anniversario un anniversario importante perché ci pone
La possibilità di una riflessione importante sul senso la fondazione della Partito Popolare Italiano e sull'impegno dei cattolici all'interno della vita politica e pubblica del nostro paese sciabordio Fini la creazione del Partito popolare uno dei gli avvenimenti più importanti del ventesimo secolo nel nostro Paese e in Europa allora qual è oggi il messaggio e la lezione che possiamo rinnovare riguardando a quelle esperienze riguardano una figura come quella di don Luigi Sturzo
Ma io vedo anzitutto effettivamente il giudizio di Federico Chabod un grande storico italiano è anche un laico corre ricordarla quindi qualcuno che non è interno al mondo cattolico
E che però appunto dato questo giudizio che ricordava così significativo sull'importanza della fondazione del Partito popolare addirittura il maggiore evento della della storia italiana
Del ventesimo secolo
Ma credo che questo antidoto ci debba far riflettere
Sui partiti perché oggi i partiti sono come dire una realtà del passato
Però dobbiamo ricordare che in effetti la democrazia democrazia in Italia nel Novecento ad una democrazia dei partiti
Anche se breve esperienza nell'immediato primo dopoguerra invece più ampia nella secondo dopoguerra
E bisogna credo anche dei re con chiarezza che la fine dei partiti ha significato anche l'inizio di una crisi della democrazia in Italia oggi siamo senza i partiti almeno con intendevano Sturzo
Ma siamo anche in una situazione che molto problematica dal punto di vista della democrazia deve essere istituzioni del suo futuro quindi dire che c'è una prima riflessione interessante da fare proprio su questo perché estrusore era molto convinto dell'importanza dei partiti come articolazione della vita democratica
Che infatti poi il fascismo soffocò proprio perché erano come dire il i protagonisti veri della della democrazia
E c'è poi una seconda riflessione da fare sul rapporto con i cattolici perché in effetti appunto il ovviamente come si è ben noto partito di struzzo ha ereditato una le altare cattolicesimo italiano che si era
Preparata diciamo così
Indirettamente alla Democrazia apparati un percorso piuttosto complicato per certi aspetti addirittura contraddittorio perché cattolici sono stati all'opposizione dello Stato fino appunto alla colazione perché popolare
E quindi Sturzo ebbe il grande merito i e portare invece i cattolici dentro lo Stato
E a sostegno dello Stato perché che lo Stato post-unitaria uno Stato fragile lo Stato debole anche questa assenza dei cattolici anche per questa opposizione cattolica legata alla questione romana insomma la approdato al del potere imporre papà che non che non aveva trovato una soluzione adeguata fino al momento dell'Unità
Ecco pressione c'è dal discorso di Bologna al primo congresso del mille centodiciannove un inciso a mio avviso molto importante che sottolinea Sturzo dice
è superfluo dire perché non ci siamo chiamati Partito cattolico i due termini sono antitetici cattolicesimo e religione universalità il partito e politica e divisione
Ecco in queste poche righe sono forse sintetizzati al meglio diciamo
Tanti progettualità tante progettualità ideali e pratiche
Dell'idea di Sturzo rispetto all'impegno dei cattolici in politica ecco quella diciamo quella base ideale su cui si mosse il Partito popolare in realtà nella sua prima formazione in un serraglio di anni molto ristretto perché parliamo insomma dal mille novecentodiciannove al mille novecentoventisei sono in tutto
Sette anni
Questa diciamo evoluzione
Politica come si è poi i manifestata successivamente all'interno della Democrazia Cristiana che ricordiamo insomma ebbe poi delle sfumature differenti al suo interno anche su questa questione
Sì certo avremmo detto esterna è un'esperienza diverso anche dal Partito popolare perché nasce in un contesto differente insomma che è quello del del secondo dopoguerra
Ed è anche però fortunatamente il contesto di una democrazia che appunto risulta per parecchi decenni non sei tu interrotta
Immediatamente come nel primo dopoguerra
Però io non sono ora valuteremo lei differente che pure ci sono state fra Democrazia Cristiana e batte popolare
Le Matichecchia nasce con un forte ruolo chi dei Castelli Carter è stato l'ultimo segretario unghie Partito popolare quindi c'è una continuità di fondo e secondo meta continua di fondo e soprattutto nello spirito fortemente democratico e anche laico della politica che hanno avuto entrambi sia pure con sensibilità diverte diciamo sia Sturzo sia De Gasperi perché la loro convinzione era effettivamente quella il partito qui estivi erano alla guida dove si svolgerà un ruolo importante all'interno dello Stato come dire entro i confini costituzionali entrambi avendo questo forte senso appunto
Come dire del del del dei fondamenti giuridici lo stato del come un una sorta di recinto rispetto a cui dei vecchi l'oppressione dei giorni dovevano restare che estranee diciamo così quindi a questo punto di vista dire che c'è una continuità sostanziale
Certo c'è una diverso e principi dita nel senso che probabilmente fiducioso Tom valutò un po'il ruolo della Chiesa rimanga anche vittima di questo diciamo perché in definitiva fu proprio per volontà di di Pio undicesimo che dovette lasciare il Partito Popolare andare in esilio
Degasperi ne tenga più conto ma credo ne tenne conto da un punto di vista concreto da un punto di vista storico quindi in ultima analisi anche nega un punto di vista laico pure essendo naturalmente un credente sincero e profondamente convinto
Ecco all'interno della storia seppure breve del Partito popolare italiano sì ravvedono anche diciamo delle decisioni importanti se così possiamo chiamarle perché ovviamente quel serraglio di tempo nel quale si sviluppa la sua azione e decisivo per tutta poi la storia del novecento ci fu anche un dibattito molto aspro all'interno del del partito
Anche all'inizio appunto tra una destra Interna e una sinistra rispetto alla a collaborazione o meno con il con il fascismo all'inizio si risolse un po'la questione dicendo punto né opposizione e né maggioranza però poi andando avanti diciamo ovviamente il connotato totalitario del fascismo
Chiaramente soppresse quel quel tipo di impostazione ecco questo poi ritornerà anche all'interno della storia della democrazia cristiana più avanti rispetto alle elezioni amministrative su Roma quando invece fu proprio sul sua invece entrare in conflitto con Degasperi perché appunto premeva per una sorta di e grande alleanza contro il pericolo e forse socialiste e comuniste
Potessero prendere il controllo della capitale allora anche qui si scorge
Una una sorta di questione
Che poi di fatto animerà molto anche la vita della democrazia cristiana quello sulla collocazione rispetto ad alcune esperienze storiche e che condurrà poi successivamente anche nei in anni più recenti diciamo ad una diaspora dopo Tangentopoli dei vari diciamo figli di quella esperienza allora oggi a suo avviso che ruolo può a vere e qui la storia è quella cultura politica all'interno
Della politica italiana europea parlo di Europa anche perché diciamo che il ragionamento del federalismo europeo fu in qualche modo prima di Spinelli Rossi Colorni proprio iniziato da lo stesso Sturzo e che tipo di contributo può dare oggi come oggi una cultura popolare al riscatto anche contro i populismi e contro diciamo la tentazione della cosiddetta democrazia illiberale
Ma certamente sono eredità importanti anche oggi proprio in questa emergenza democratica possiamo dire che è costituita da dalla sfida di populismi o delle democrazie illiberali proprio perché stiamo parlando di sicure i partiti che comunque sono sinceramente democratici che hanno accettato circondo anche i principi direi che lo Stato liberale della divisione dei poteri insomma di tutto quello che che appunto così è garanzia prima di tutto nella del liberalismo e poi di della democrazia
Come ricordava Sturzo è stato anche profondamente convinto dell'importanza di di realizzare una confederazione o Confederazione europea quindi una sorta di Stati Uniti d'Europa ed è interessante che anche su questo poi dei cartelli la democrazia cristiana
Abbiano continuato sincero impegno europeista che insomma liberal pertanto tra i padri fondatori dell'Europa come sappiamo ecco tutto questo ovviamente inconciliabile con una cultura non genericamente conservatrice che in effetti come dire può avere una sua dignità e una sua importanza anche se non è bisogna dire nelle corde dell'attenzione del cattolicesimo democratico ma quello che sicuramente incompatibile con quest'ultimo è una tradizione libertà che la tradizione poi del fascismo italiano e delle sue continuazioni sotterranea diciamo perché sono continuazioni non a caso nazionalistiche che sono antichi europeiste e e su questo io credo che forse non invia gli abbiamo fatto male ad abbandonare un patrimonio faticosamente conquistato che è stato quello dell'antifascismo che non è affatto scontato
Non è affatto scontato anche nel mondo cattolico tra l'altro che comunque è un mondo che pesa nelle realtà italiane Maccari dato sia pure faticosamente anche attraverso errori compromessi pensiamo a tutta l'esperienza del credito fascismo che fu non a caso è così ostile nei confronti di Sturzo e poi ortolano spaccatura
Nel Partito popolare
Diciamo ecco contro superando tutto questo ecco la l'antifascismo cui anche cattolico democratico ha dato una compiuti una con contributo importante
Costituisce ha costituito un filo conduttore un una bussola possiamo dire
La così detta operazione Sturzo mila centocinquantadue contraddiceva tutto questo e i fatti Degasperi la fermò anche a costo
Di uno scontro con conti o dodicesimo allora ma il nome di Sturzo dire che è stato chiamato impropriamente in causa si parla di operazione Sturzo ma e alta fu piuttosto l'operazione getta a ben vedere insomma selezione delle poesie di protagonisti Sturzo fu coinvolto dove non potevo sottrarmi diciamo in quanto legato anche al fatto che comunque lui ulteriormente la sua condizione di calci ad hoc imponeva degli obblighi particolari ma ripeto naturalmente il discorso sul torso questo episodio non non contraddice appunto questa assicurati vinceremo catartico che che è propria di Sturzo e comunque quell'episodio significativo appunto di una resistenza anche convinta e decisa a nei confronti di quello che che è un un viso anche che etico appunto che il fascismo ha fatto della nazione contro contro la democrazia è contro l'Europa poi come dire i termini tornano insomma
Quando mette in discussione legame dell'Italia con l'Europa ci mette anche in discussione
La la tessuto democratico della politica italiana sono forme diverse nome diverso i fenomeni di letti ma insomma ci sono delle costanti che ci sono ancora attuali preoccupanti anche oggi possiamo anche
Ecco tra le altre cose la diciamo la peculiarità di don Luigi Sturzo fu anche quella di in qualche modo anticipare i tempi sul appunto dal ritorno dall'esilio che ricordiamo terminò nel mille novecento quarantasei quando ritorno a Napoli così se via Romania
Casa generalizia dei canossiane sulla via Appia successivamente visse ai margini della scena politica interessante questo episodio
Del dialogo che ci fu tra lui e De Gasperi dopo le elezioni politiche Degasperi andò appunto per appunto comunicare il successo della democrazia cristiana in quella tornata elettorale
E sul suo parlo di democrazia impresa imperfetta poiché diciamo il sistema italiano almeno fino a quel momento non poteva vedere una tranquilla alternanza di governo tra democrazia cristiana ed altri
Attori ecco questo è un punto a mio avviso molto interessante dell'idea di Stato di don Luigi Sturzo un punto che in qualche modo forse è stato un po'trascurato nell'analisi della sua ma diciamo della sua figura è sempre stato visto più come un padre fondatore di una famiglia politica invece i connotati ieri diciamo la sua di sue opere i suoi carteggi ce lo restituiscono forse come anche il padre di una Italia che appunto ha avuto diciamo grande forza anche per uscire da un momento veramente incredibile in quel frangente
Ok certamente inventa di Sturzo ed è davvero grande e oggi qualche nuvola riscontriamo anche al di là appunto di questi come dire confini
Che sono quelli di della tradizione un cattolico democratica questo molto giusto Sturzo certamente avvertiva tutto il peso di questa democrazia
Imperfetta o comunque limitata che è stata una democrazia italiana in cui il peso comunismo nel e l'impossibilità di avere un'alternativa di governo perché mangia perché opposizione un partito ex dal sistema non era un partito che accettava i fondamenti dello Stato liberale democratico e quindi per essere stato un peso certamente ha nuociuto nella democrazia italiana credo però che si possa riconoscere che è un mancato questo
Il limite molto rilevante
Comunque una democrazia in Italia c'è stata e c'è stata appunto grazie alla al ruolo dei partiti sia pure non di tutti ma insomma
Magari a volte anche partiti apparentemente piccoli che però hanno avuto un ruolo storico molto importante penso ai partiti laici con cui credo che Cristiano I di carte che ha sempre voluto collaborare strettamente anche nei momenti in cui il successo della DC era tale come nel quarantotto da rendere possibile un'autosufficienza di governo della sua democrazia cristiana
Una Degasperi ha sempre avuto il senso del pluralismo e cioè del fatto che non si muove sia o è plurale o o non è e quindi bisogna
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Quando non sono come dire necessari dal punto di vista numerico nell'informare maggioranza parlamentare ma sono sempre fondamentali in quel consesso che è la democrazia che è un processo di discussione di di confronto di deliberazione cosa che cosa che oggi sembra molto lontana ma ademocratiche questa o il confronto o non è o è pluralità di voci poco non è e e quindi ecco di diciamo che questo accettato perché inglese resistito alla tentazione
Di fare del della maggioranza cattolica che in certi momenti è stata a fare la politica italiana come dire che qualche cosa di assoluto che annullava l'opposizione del pluralismo quindi queste tutta una tradizione è una ricchezza che mi pare oggi più che mai attuale
Bene allora noi ringraziamo per questa conversazione il professore Agostino Giovagnoli grazie veramente per essere stato con ai professore per aver voluto condividere queste riflessioni così importanti a presto risentirci grazie a voi che siete stati in ascolto fino a questo momento e vi auguriamo un buon proseguimento con le trasmissioni di Radio Radicale