Intervista a Tommaso Cerno sulla mozione sulla TAV presentata in Senato dal Partito Democratico

Il collega Marcello degli oppioidi senatore lei non ha nato in se non ho capito letto male l'unico senatore del Pd che non ha firmato la mozione sulla data perché ma perché credo che la dicotomia sia i nostri attraverso una dicotomia che ci riporta indietro di trent'anni
La domanda fare o non fare un'opera si a una domanda dell'inizio noi siamo alla fine di un percorso di lotta
Democratici anch'che ha visto
Lo Stato presentare progetta di e percorsi legittimi della democrazia e una parte del Paese e anche non solo del paese oppure se nel senso che la democrazia resistente allora la domanda vere sei notavo sitar
Non esiste più dal dagli anni Novanta
Dobbiamo domandarci se costretta ormai cominciata chiaro utilizzato miliardi penso che sia finita
E assieme a questo finale se assenso dell'Italia si proponga Prodi utilizzarla
Non possiamo disperdere
Il il grande contributo che lottavano intatto se il Progetto trattarlo oggi è un po'meglio dell'inizio se l'abbiamo visto con un territorio può chiedere allo Stato di non passare sopra di Stato senza badarci
Nell'interesse generale addirittura Trans Europ i
Noi non possiamo semplicemente limitarci a dire che andiamo in piazza con qualcuno pure per una ragione politica che può essere di note difficoltà un Governo cosa nobile perché opposizione e dimenticare le migliaia di persone di ogni Cipro
Ci hanno chiesto al Paese di stare un passo avanti
Nel modo in cui si progetta si realizza l'opera pubblica quindi io pretendendo dal PD cioè in quella mozione ci fosse eventualmente l'idea di terminarla perché altro non magari non si può fare
L'idea che fosse anche la lezione finale di un Paese che mai più farà un'opera pubblica in questo modo torna proprio in questo modo significa fare un'operazione pubblica sembra quasi privata figlio già noto ma sociali del Pd buon ascolto da Radio radicale