#Agricoltura? Parliamone

Buongiorno da Carlo Triarico e benvenuti a una nuova appuntamento con l'agricoltura parliamone trasmissione che su radio radicale si occupa dell'agricoltura del diritto al cibo e delle tentativo delle esigenze di innovazione
Percorrono il mondo rurale in questa fase storica oggi vogliamo occuparci di un tema complesso quello della possibilità di fare ricerche in campo aperto
Quando si tratta di agricoltura e quando la ricerca porta degli agenti potenzialmente inquinanti
Tanto del della genetica
Tanto rispetto alle patologie
Sappiamo che non sempre possibile continuare la ricerche laboratorio poi in campo proprio per a scopo preventivo rispetto alla diffusione di patologie oppure mutazioni genetiche come nel caso degli OGM la questione questione aperta di cui si dibatte oggi ne vogliamo parlare a proposito di una patologia quella del distaccamento rapido degli ulivi una patologia che interessa alcune parti d'Europa
Ma che nel Sud del Salento in Puglia sta producendo gradini gravi danni con il disseccamento di una pianta che una colonna dell'economia della regione
Ecco in il il le norme per il contenimento del della della malattia che possono rallentarne la diffusione ahimè come stiamo vedendo non fermarla in questo caso sono quelle di avere una zona cuscinetto di cinque chilometri rispetto alla zona dove dove l'infezione inizi Lella
Si si produce in realtà la morte di Ferdinando Aiuti l'immunologo che ha insegnato un agli italiani una una nazione che c'è una differenza tra essere positivi a una patologia
Ed essere ammalati di quella patologia questo ce l'ha insegnato che vogliono della i DS ma nozione comune e dunque ci sono delle piante che sono positive al batterio della xilene la ma sono le piante perfettamente sane perché non mostrano segni di sì essiccamento rapido bene proprio per questo alcuni ricercatori oltre appunto al contenimento l'eradicazione
Speriamo di poter ricercare anche in campo forme di eventuali cura per questo
Un olivo in nel comune di di Cisternino esattamente in località terra Metrio è stato preso in considerazione per essere preservato siccome c'è una norma per per l'abbattimento gli scienziati hanno chiesto appunto di poter effettuare le ricerche in campo di il monitoraggio in campo anche ovviamente delimitando la pianta corretti notare che il vettore
L'astuta china un insetto che può passando l'albero l'altro porterebbe
Il batterio in giro il vettore non possa appunto circolare bene
Su questa possibilità di fare ricerca si aperto un grande scontro vi dico subito come finisce la storia la storia finisce che l'Ulivo nottetempo è stato abbattuto il caso è diventato interessante anche la politica perché perché un senatore Cinquestelle per permettere la ricerca scientifica appunto ha preso la residenza presso l'Ulivo c'è stato un presidio
Il il il senatore Ciampolini nello di cinque stelle è stato anche indicato per questo da da da da Sgarbi un eroe della Repubblica
Aver tentato di salvare lo dicono Riva nottetempo come già mi è stato abbattuto hai lasciato lì sul campo e con grande dispiacere un suo atto gli agricoltori ma anche indignazione da parte dei ricercatori eravamo andati in località permette Rio
Pochi giorni prima proprio per incontrare gli scienziati che avrebbero voluto fare ricerche in campo qui ormai la cosa è stata impedita
Allo stesso tempo sappiamo che la ragione la Regione Puglia ammesso in in in in azione ricercatori anche per individua le possibili linee di ricerca per individuare forme di di di intervento sulla patologia ventisette linee di ricerca sono state in questo momento finanziate dalla Regione Puglia
Mentre la malattia si espande come dicevamo in Toscana in Toscana ahimè un altro ceppo è stato individuato
Della sua presenza per adesso non ha colpito gli ulivi quel ceppo poi intervenire ahimè anche può anche infettare la dite capite la questione comincia a diventare problematica e il CNR ci informa che il il ormai il al si Lella in Puglia non può essere più è radicata al ramo e c'eravamo recati come dicevo a Cisternino ad ascoltare la voce degli scienziati
Che volevano appunto provare a fare ricerca libera in campo la libertà di fare ricerca è stata impedita la cosa interessante che fianco allora avevano tanti agricoltori pugliesi che in questo li sosteneva lo sentiamo allora le loro voci per sentire le considerazioni intorno a questo ovviamente torneremo sul tema anche con altre voci perché è un tema paradigmatico di grande interesse
Siamo in agro di Cisternino in provincia di Brindisi qui siamo con Margherita d'Amico
Patto Rocca vegetale
La sua qui vorrei chiedere appunto qualcosa sulla condizione del disseccamento rapido degli ulivi quello che ha preso appunto nome come emergenza xilene e che ha interessa attualmente estremo sud dello del Salento
Perché qui in provincia di Brindisi appunto c'è un una un presidio a difesa di alcuni piante
Quindi è stata individuata la presenza del batterio e che tuttavia appunto sono sale non manifestano patologia c'è un presidio a difesa del pianto su cui grava una potenziale abbattimento
Da una persona incompleto populista scientifico vorrei avere un po'un chiarimento insomma sulla condizione attuale
Allora come mai detto bene in tufo qui non è presente il disseccamento cioè abbiamo una pianta infetta
Stata campionata o un anno e mezzo fa quindi presumibilmente infettata almeno sei sette mesi prima quindi di possiamo dire che infetta da almeno due anni non presenta nessun sintomo di disseccamento
Questo presidio nasce proprio perché si vuole o in tutti i modi capire appunto se c'è una correlazione fra l'infezione da parte di Xi dalla fastidiosa è il disseccamento dell'Ulivo
Per cui il comitato per la salvaguardia del territorio dell'ambiente di Cisternino ha proposto di mettere in sicurezza con delle reti anti insetto questa pianta
In maniera tale che non possa fungere appunto da inoculo e quindi non possa trasmettere il batterio alle piante vicine
è in modo tale da poter poterla proteggere e studiare cioè osservare la dinamica dell'eventuale malattia o dei sintomi che in futuro possono appunto svilupparsi
Purtroppo non abbiamo ancora risposta in questo senso da parte delle delle istituzioni cioè se per loro appunto
è una proposta ragionevole a me sembra più che ragionevole e ci dà modo soprattutto hanno i ricercatori di poter studiare l'eventuale malattia
Che appunto va sotto il nome del distaccamento dell'unico diverso è la situazione del Salento perché nel Salento le piante sono visibilmente molto dissecata am
Ma queste stesse piante in diversissime sperimentazioni scientifiche ed empiriche hanno mostrato di saper reagire perfettamente al disseccamento al disseccamento per cui assolutamente
Visibile la convivenza con non solo la Xi Lella fastidiosa ma anche i funghi patogeni che sono ampiamente diffusi in tutto il Salento e ce ne sono diversi anche qua
Per cui non non ci sembra logico e ragionevole abbattere piante con nessun sintomo
Perché dobbiamo aspettare il sintomo è capire se effettivamente ripeto la zitella in grado di provocare sintomi disseccamento e non ci sembra tanto meno logico cercare di mettere in correlazione a tutti i costi
Lei sperimentazioni scientifiche che vengono fatte in piena zona infetta quindi la zona focolaio nel gallipolino con un'avanzata del batterio nel diciamo nel Barese
Sono due cose per niente colle correlate tant'è che i finanziamenti provengono dalla stessa Regione Puglia
Quindi le sperimentazioni stanno dimostrando che le piante tornano produrrà
Nonostante abbiano la Xi Lella e che la Xi Lella qui a Cisternino nonostante infettato una pianta la pianta è completamente sana
Mi colpiva in questo caso detto parole ma quello che raccoglievo anche qui nel presidio e questo aspetto che il c'è una un coesione tra agricoltori ricercatori scientifici
Una richiesta di ragionevolezza è l'opportunità di fare una ricerca scientifica in campo con un monitoraggio attento eccetera mi mi pare molto interessante perché in genere si parla appunto di un mondo della della ricerca scientifica distante dal mondo dell'applicazione pratica i due saperi non si incontrano in questo caso mi pare Marini una richiesta di di buonsenso e l'altro il monitoraggio
Con un presidio scientifico e con le reti perché i risentimento rinvenuti dicono Attia
E l'aspetto molto interessante secondo me anche un punto di vista sociologico da sottolineare
Assolutamente sì tra l'altro vorrei sottolineare che a negli anni passati cioè qualche decennio fa la ricerca in campo agricolo veniva fatta quasi esclusivamente in campo poco il laboratorio poco dietro una scrivania ma i professori dell'università prima di tutti il professore Antonio Ciccarone
Che è stato un grande patologo dell'Università di Bari era il primo a spostarsi soprattutto quando c'erano problemi agli oli di allestiti
Veniva contattato direttamente dagli agricoltori o direttamente o attraverso quelle che si chiamavano cattedre ambulanti
Che fu fungevano da presidio dei territori ora tutto questo è cambiato i ricercatori sono poco in campo in pieno campo ma si limitano ai laboratori e alle serre ma in realtà l'agricoltura è in pieno campo non è solo in Serra è l'Ulivo non può vivere in serra Marina in pieno campo
Quindi ricercatori dovrebbero essere ben contenti di a vere una pianta ospite come l'Ulivo per poterla studiare e capire che tipo di interazione c'è quella Xi della fastidiosa segno eliminò l'ospite non potrò mai studiare l'integrazione e quindi blocco la conoscenza sul nascere assenso questo
Bene confessa scientifica quello che che tu dici un un intervento sì di carattere sociale ma anche di carattere culturale noi sappiamo che le patologie hanno delle eziologia e che sono come dire molteplici è chiaro che c'è un fattore eziologico di caratteri riduzioni Sico come può essere un batterio un virus un fungo
Ma poi c'è anche il carattere sistemico della patologia non allora alla patologia Lalla ma ambiente esame alla patologia vegetale non discosta molto dalla patologia umana nel senso
Che
Nella patologia vegetale anch'ma il fattore determinante nel manifestare nel progredire di una malattia e l'ambiente ai fattore primario poi certo ci deve essere un patogeno
Aggressivo virulento è un ospite suscettibile ma sei io ho un ambiente poco favorevole al patogeno favorevole alla crescita dell'ospite anche se questo è suscettibile
Riuscirà a superare la malattia stessa cosa nel corpo umano cioè sei un individuo dire in un ambiente sano o a un'alimentazione sana certo può essere infettato da un virus o un o un batterio
Ma il suo corpo potrà reagire meglio se appunto vive in un ambiente sano se invece l'ambiente non non non lo è esso converrà così come sta accadendo agli olivi salentini Maiolini salentini di fatto stanno vivendo in un ambiente
Molto molto maltrattato innanzitutto da fitofarmaci e questi sono appunto dati oramai abbastanza noti
Ma anche dalla mancanza completa della della cura che sia sia avuta fino a qualche decennio fa dell'Ulivo banalmente la potatura
E quindi chiunque può andare in Salento a verificare che le piante che sono distaccate non vedono una potatura da qui dieci quindici anni in più ci aggiungiamo un ambiente molto compromesso inquinato nell'Ulivo stanca
Saddam lo dei segnali sta comunicando all'uomo che c'è qualcosa che non va ma a partire dall'ambiente Nonda al patogeno
Noi abbiamo una persona in coma dobbiamo sarebbe una stanza sterilizzata con la massima attenzione chiaro e debolissimo
Quel virus del raffreddore che voglio dire abbiamo tutti intorno che non ci farebbe niente siamo forti lo attacca penso che quello che un po'si sta manifestando è questo alle possibile trovare qui
Delle delle delle piante con il batterio della Xi Lella ma allo stesso tempo dove non si manifesta una malattia non sarà mai questo e insomma penso che sia una lezione per i ricercatori del fatto che qui si prova a fare ricerche in campo a mio avviso e una chiave interessante di di lavoro rispetto magari a ad azioni di direttore radicamento delle piante
E voglio dire nazionale Lessinia irreversibile ahimè credo che che non occorra chiamarono scienziato per azioni nastri che è sacra ma allora grazie vai temo per la Margherita Acerbo dell'Università di Foggia quindi appunto e la gola Cisternino vorrei chiedere lei in particolare quali insomma rispetto alla potenzialità di un abbattimento delle cultivar tradizionali Ulivo Pugliese si reggono o soltanto importante presidio economico ma anche culturale e dirittura d'identità di un intero territorio
E alla alla proposta che che viene di una di nuovi impianti con olive potenzialmente esistenti all'attuale condizione del del del virus del della zitella
Ma appunto piante che porterebbero no omologazione del della produzione con l'olio rischia di assomigliare fotocopiato al al all'olio di tutto di più qualsiasi parte del mondo Pd perdendo anche un valore di carattere commerciale non soltanto identitario
E diciamo che prospettive ci sono qui intorno e come sta reagendo anche il il tessuto sociale pugliese in questo caso provincia di Brindisi
Sì allora innanzitutto le misure proposte non sono misure che hanno una rilevanza esclusivamente agronomica quindi e e anche le soluzioni prospettate e quindi fra l'appello a soluzioni principe è proprio questa sostituzione sostituzione di cultivar ma sostituzione anche di modello produttivo perché qui di questo stiamo parlando cioè e quando parliamo di modello produttivo parliamo di economia
Allora un un modello produttivo tradizionale basato su specie tradizionale è un modello che crea economia locale quindi un modello prodotto il controllato direttamente dai contadini da quelli che noi chiamiamo attori territoriali
Invece il super intensivo quindi le specie alcune brevettate e quindi legati ai meccanismi delle royalty ovviamente mi e comunque legati al modello produttivo super intensivo
Farebbero o cambiare di moltissimo non solo il paesaggio che lo possiamo considerare
Diciamo così il paesaggio sta al territorio come la pelle essa all'organismo umano per cui il paesaggio sarebbe assolutamente stravolto anziché a vere nostra Piana degli ulivi secolari o piuttosto appunto
Distese di ulivi tradizionali andremmo filari di alberelli oppure quelli che in gergo vengono definite pareti produttiva quindi immaginate punitive alti due metri due metri e mezzo le generiche uno accanto all'altro disposti veramente avvolti di sbagli era di quasi di aiuola sostanzialmente questo viene fatto per rendere possibile agevole la meccanizzazione di tutte le fasi correlate chiaramente la raccolta
Quindi vediamo così a Flash quali sono i vari aspetti che questo andrebbe a toccare quindi a cambiare prima di tutto quindi da un punto di vista se vogliamo o no limit così cambia la specie si cambia la coltivazione si cambia la modalità produttiva ma cambiare la modalità produttiva significa cambiare paesaggio con le conseguenze dirette e indirette anche su una serie di attività economiche a iniziare dal col turismo
Tra lasciando per un momento l'aspetto culturale che non è certamente di secondo piano Matra lasciamolo perché ha bisogno di un a mio avviso a diciamo approfondimento ad hoc o comunque quindi si cambia il tipo di economia con un'incudine e quindi di paesaggio con un impatto per esempio su attività tipo il turismo
Poi o in una una produzione super intensiva richiede meccanizzazione quindi si spopolano le campagne dai contadini inesperti che vengono sostituiti dalle macchine
E quindi togliere i contadini dalle campagne significa togliere il presidio sociale campagne sempre più spopolate sempre meno sicura sempre meno abitate sempre meno vissute non solo questo tipo di come dire attività produttiva modalità produttiva ha bisogno di importanti input produttivi di tipo diciamo concimi fitofarmaci
Ticino ma anche ma soprattutto si creano chiaramente dei microclimi che creano una situazione non e di non salutare per la piantate diventa più debole bisogna bisogna ha bisogno di essere difesa in ogni caso e voglio dire un dato di fatto che il le coltivazioni super intensive richiedono un surplus di di importo quindi idrici perché anche di questo che si parla l'Ulivo i sei non abili non è una pianta che ha bisogno in realtà di essere irrigata ad eccezione va be'nella fase iniziale della messa a dimora invece in questo caso sono sarebbero piante che hanno bisogno di essere costantemente ricatti
E poi in pulpito come dicevo prima legati fitofarmaci quando si parla di fitofarmaci si parla di pesticidi ma si parla anche chiaramente di erbicidi e via dicendo on un grandissimo impatto da un punto di vista ambientale del suolo
Che quindi diventa sempre più desertificato nel senso impoverito di Musso humus ma anche a livello di inquinamento dello stesso delle falde che poi il ritorno al chiaramente nel nel suo ciclo nella catena alimentare
E quindi altro aspetto l'impatto sulla salute salute Diretta di coloro i quali voli diventano a contatto con queste sostanze ma anche le persone che le respirano
Ma anche le persone che li assumono attraverso Poirino del cibo che le raccogliere all'interno della catena alimentare
Poi quindi quest'altro aspetto e l'altro aspetto e quello appunto a cui facevo riferimento inizialmente dell'economia e del cambio di economia
Perché affinché un sistema super intensivo possano essere dal punto di vista economico profittevole ha bisogno di essere realizzato su economie di scala quindi grandi appezzamenti
Su quali è possibile
Aumentare la produzione fare diminuire quindi il corso unitario i costi fissi in modo da aumentare il margine di profitto
Ma in tutta quest'aria parliamo del Salento ma anche in questa in realtà la proprietà privata
E molto parcellizzata in molte
Nel comunicare esempio del focolaio depositato focolaio
Abbiamo un diciamo che le aziende è una abbiamo una sala una superficie agraria che che non arriva a oltre i due ettari per azienda quindi realtà è morto parcellizzata
Quindi che cosa accadrebbe
Diciamo che questa questo disseccamento diffuso nel Salento
Potrebbe portare a togliere valore alle terre indurre a anche a causa delle misure adottate il contadino ha scoraggiarsi a vendere la terra che potrebbe in linea
Come dire potenziale essere poi acquistata da chi invece cuore dedicarsi a il come dire al bis bis del super intensivo quindi quello che si vede all'orizzonte come scenario è una nuova concentrazione delle terre
Peraltro messe a sistema diciamo così per una pratica super intensiva il quel caso
Al netto dei discorsi appena accennati a chi andrebbe il guadagno al profitto al contadino no a chi detiene evidentemente insomma quelle quelle terre quindi al rientrerebbero nel giro dell'economia globale piuttosto che di quella locale
Questo è un aspetto che mi interessa particolarmente perché io il il prezzo quell'olio da Chiatante di varietà omologate lo conosco in giro nel mondo specialmente nelle tesi di agricoltura più povere dove è stato impiantato il prezzo di quell'olio è un prezzo da commodity uguale in tutto il mondo che intorno a quelle uno e mezzo al al chilo seppure va bene in effetti si smette di essere alimento e diventa materia prima commodity per l'industria mi immagino che in un territorio come quello pugliese
L'abbattimento degli ulivi tradizionali dirittura degli ulivi monumentali che sono come dire un patrimonio che potrebbero essere sempre più ragione g di rilancio di un territorio
Ma anche di sana alimentazione
Nel rischio di essere messi in crisi ma mi immagino che un territorio come questo insomma abbia appetiti da questo punto di vista io credo che l'evento in quei accettiamo questo passaggio cioè di trasformare quel potenziale cibo in una materia prima per altre di Chimenti evidente come punto tu accennavi che lungo la catena del valore l'agricoltore perde sempre la sua posizione
Ma sempre di più con la questione brevetti aumenta il potere di chi lucra su un'economia di carattere virtuale l'ONU con l'UNCTAD ci ha nell'ultimo nell'ultimo rapporto ci ha proprio indicato questa tendenza il fatto che quello che sta portando grandi arricchimenti e l'economia di tipo virtuale
Mentre l'economia produttiva per non dire poi il mondo del lavoro subisce un intrigo inserimento progressivo certa se posso aggiungere rispetto a questo esattamente questo diciamo la dinamica che
Si sta crea o meglio se già creata e che si sta a mio avviso rafforzando
Da un lato chi perde sempre più o chiede l'economia locale quindi il potere della singola persona anche di vivere in maniera dignitosa e di mangiare in maniera sana e se non mangi maniera salta fuori ma il discorso voglio dire si allargherebbe
Dall'altro questo potere è un potere che e un potere che io definirei anche tecnocratico perché e di coloro i quali detengono la tecnologia e la conoscenza tecnologica per cui info questa ecco diciamo questo scenario ne apre ad uno ancora più grande non solo qui in Puglia o in Italia o in Europa una realtà scala globale il e la questione la questione globale di cui qui abbiamo solo un osservatorio se vogliamo privilegiato
Ora qualcuno lo definisce in collaboratori ma dove si sta creando proprio questo cioè o in Distant con dalla dalla realtà dalla controllo sulla propria terra sui troppi si misuri l'acqua sui tetti sul lavoro a beneficio
Di un sistema tecnocratico di una conoscenza Minkus molto spinta dal punto di vista tecnologico che poi è quella che detta le regole che tiene di fatto tipo che era in tutto questo sì acquisisce diciamolo solo escludo squilibrio ecologico ma anche quei meccanismi di dominazione c'è chi ravvisa in questa diciamo in questa situazione
Una nuova colonizzazione la Società no di techno con l'utilizzazione
Sì questo l accordo con una lente diciamo o meglio ad una scala globale è un processo nel quale siamo lì Artale emersi che dobbiamo cercare di guardare anche con lucidità
Sì grazie grazie molto chiaro questo dato attuale ponte ci fece USA
Papa Francesco le parole anche più forti parla di terza guerra mondiale condotta con altri mezzi e indica anche nella tecnocrazia che vuol prendere il posto del decisioni di carattere sociale uno dei dei dei punti i punti critici
Mi veniva da pensare sul rispetto a quello che dicevi che qui è possibile aprire un dialogo su questo ecco il fatto che appunto scienziati come come voi siano qui a fianco gli agricoltori se vivete traffici al care ragionare sulla possibili sviluppi della questione
Mi mi mi viene da pensare cosa avviene nei paesi più vulnerabili con il sud del mondo dove un dibattito democratico aperto non ci può essere dove non può essere anche sottoposto a a ragionamento una un criterio diverso di conduzione
E dove sappiamo non aumenta lo sviluppo ma in me aumentar il presidio dei territori da parte di alcuni poteri che che vogliono vincolare l'economia appunto generano fame dissesti sociali
E sta diventando ahimè un potere molto diffuso che aumenta disordini sociali del resto ce ne accorgiamo anche ti riflesso con le indicazioni e qua
Bene torniamo in studio dopo aver ascoltato le due ricercatrici sul problema del disseccamento rapito degli ulivi
Tema che ci porterà ad ascoltare ancora altri pareri un le questioni serie non sono mai semplici nelle soluzioni
Ma sicuramente questa relazione tra mondo scientifico mondo agricolo nel cercare soluzioni innovative per l'agricoltura anche in caso di patologie potenzialmente pericolose
Ci interessa che ci interessa nel senso di uno svolgimento futuro per lo sviluppo agricolo o se questo debba essere in un senso Agorà ecologico oppure se le scelte debbano essere sempre di ulteriore omologazione
Bene per agricoltura parliamone anche per oggi e tutto vi ricordo che sul mio blog Carlo Triarico pungenti
Troverete come al solito i documenti di approfondimento anche per questa puntata