XVIII Congresso Nazionale della CGIL - Il Lavoro è - prima giornata

Grazie
Lo
Lo
Provarlo
No non ho
Come furono
L'abbiamo sentito dal palco della Fiera del Levante con il diciottesimo congresso nazionale a Bari della CGIL coro del Teatro Petruzzelli intorno ad Bienno ancora dal palco
Ma
Ma
Lo lo
E quello che abbiamo ascoltato Center e dalla coro del Teatro Petruzzelli di Bari era l'inno alla gioia Linneo europeo di nuovo buongiorno agli ascoltatori e alle ascolta etnici ancora Vittorio
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Per l'insalata per i lavoratori
Grandi applausi tantissimi e con il cellulare in mano per firmare questi momenti iniziali del congresso a Bari della CGIL diciottesimo Congresso in prima fila abbiamo visto anche le immagini che ci hanno riportato Susanna Camusso segretario generale della CGIL uscente poi accanto i segretari generali di CISL e UIL Anna Maria Furlan mettermelo Barbagallo adesso il congresso di fatto può partire partirà
Come l'apertura dei lavori con il saluto di Gigio Bucci padrona di casa segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Bari poi l'elezione del presidente della presidenza del congresso poi Roberta come continue programmato la mattina fintanto che ama ricordare che siamo in diretta su www punto radio articolo uno punto it Tissue novantasette settecento e della modulazione di frequenza
A Roma qui a Bari la squadra di Radio articolo uno è comparsa ad Altero Frigerio il nostro direttore Stefano Milani Giorgio Sbordoni e Ivana marrone Mauro De Santis e Roberta liti
Allora adesso come dicevamo all'apertura dei lavori affidati a ditte a Bucci segretaria della Camera del lavoro di Barilla
Elezione della Presidenza del congresso e poi i i saluti del sindaco di Bari Antonio Decaro e poi Michele Emiliano della regione Puglia dopodiché la relazione di Susanna Camusso
Il segretario generale uscente della CGIL Giorgio sì l'attesissimo relazione di Susanna Camusso opera di fatto il via al al congresso della CGIL poi ci saranno gli interventi di saluto di Carla Nespolo presidente nazionale dell'Anpi l'Associazione nazionale partigiani d'Italia e poi i saluti anche di Anna Maria Furlan sipario generale della CISL e Carmelo Barbagallo segretario generale della UIL intanto Ambra avanti chiaramente il lavoro congressuale ma sentiamo ancora che cosa succede dal palco
Le immagini dal palco sono quelle di e Guido Rossa vogliamo ricordare
Battere il locale è l'anniversario dell'uccisione di Guido Rossa ma adesso nel video nella ai che ricorda ventiquattro anni che ci separano dall'ultima Conferenza dal diciassettesimo
Se io muoio
Ciao ciao
Traduzione it
Ciao ciao bella ciao ciao ciao all'attenzione l'artigiano tanto per la qualità già
Con le mattine
Flavio articolo uno punto it in questi anni ma con di
La musica dalla Balbo sentiamo adesso che cosa c'era
Buon lavoro a tutte e a tutti quei starà scritta che è comparsa sotto
I LEA fondale della palla fiera delle vanterie di è Bari un rumore d'onda si è sentito e paglia augurio di buon congresso a tutti e tutti vediamo avvicinarsi all'epoca di oggi già Bucci segretaria della Camera del lavoro
Di Bari ascoltiamo indiretta su www punto radio articolo uno punto i miei novantasette settecento in FM a Roma
A me tocca l'onore di aprire i lavori del diciottesimo congresso della CGIL
Do in questa veste a nome della CGIL di Bari della CGIL Puglia
Il più caloroso benvenuto alle delegate ai delegati
Agli invitati agli ospiti alle numerose delegazioni presentanti delle istituzioni che hanno voluto onorarci con la loro presenza
Sento di dover esprimere tutta la nostra più grande gratitudine a Susanna Camusso alla segreteria al direttivo uscente della CGIL per aver scelto Bari come sede di questo congresso scelta che testimoniano una k una una specifica volontà politica da parte della CGIL
Dare un segnale forte e tangibile dalla rinnovata e determinata volontà della CGIL di rimettere il Mezzogiorno al centro dell'agenda politica e sindacale del Paese
Questo nostro congresso non si tiene in un tempo ordinario così come non era ordinaria la stagione in cui si svolse l'ottavo congresso della CGIL
Congresso che abbiamo tenuto sempre a Bari nel luglio del mille novecentosettantatré e che portò alla guida della CGIL uno dei nostri leader più amati Luciano lama
Quel congresso si svolse nel pieno della strategia della tensione degli anni di piombo anni nei quali il sindacato confederale e la CGIL furono chiamati a difendere non solo il lavoro
Ma la democrazia nell'intero Paese perché l'attacco eversivo ebbe due precisi obiettivi
Arretrare l'Italia sul piano delle conquiste del lavoro e sul piano delle conquiste dei diritti civili
La CGIL pago anche in termini di vite umane quell'impegno
Guido Rossa della cui morte ricorre l'anniversario in questi giorni ne è l'esempio più fulgido
Il congresso di Bari del mille novecentosettantatré proponeva la costruzione di un nuovo modello di sviluppo incentrato sul Mezzogiorno
Occupazione e diritti sociali
C'è un filo rosso che ci lega Qualcomm presso perché quei temi tornano tutti centrali nel nostro documento congressuale il lavoro è
Lo Statuto dei lavoratori che proprio nella scuola giuridica dell'Università di Bari guidata da Gino Giugni aveva avuto la sua genesi aveva cominciato ad espletare fino in fondo i suoi affetti modificando così radicalmente i rapporti di forza all'interno delle aziende e inaugurando una nuova stagione dei diritti e di crescita salariale
La collaborazione infatti tra Dipartimento del diritto del lavoro dell'Università di Bari e sindacato
Che non si è mai interrotta e che vede oggi impegnati molti validi giuristi della nostra università nella lavorazione della carta dei diritti universali del lavoro
Come naturale sbocco dei profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nel mondo del lavoro
Oggi viviamo una fase storica nella quale il mondo è attraversato da tensioni e guerre regionali che rischiano di farlo ripiombare nelle fasi più buia della sua storia
Mentre si vanno d'altra parte ridisegnando nuovi profondi equilibri geopolitici all'interno dei quali in Europa divisa rischia di uscirne seriamente ridimensionata
Le guerre e le carestie effetto di un capitalismo di rapina e di politica dei Paesi occidentali si portano dietro insieme al carico di intollerabili disuguaglianze sociali e di povertà estreme
Migrazioni che nessuna cinica e miope politica dei muri e dei respingimenti può risolvere
In America come in Europa o in altre parti del mondo
Lo sappiamo bene noi pugliesi e noi Baresi
Che l'otto agosto del mille novecentonovantuno ci trovammo ad affrontare in un colpo solo lo sbarco di ben venti mila albanesi che approdarono al porto di Bari con la nave Vlora
L'allora sindaco dal fino dopo due giorni e due notti di infaticabile lavoro che aveva coinvolto anche in quell'occasione l'intera città e la Camera del lavoro
A chi gli chiedeva cosa fare rispose
Una persone persone disperate
Non possono essere rispedita indietro noi siamo la loro ultima speranza
Ben altro clima rispetto ad oggi là dove siamo costretti ad assistere alla cinica incapacità dell'Europa che ha avuto difficoltà a collocare ben quarantanove emigranti per settimane in balia delle onde e che ha lasciato annegare solo in questi giorni oltre duecento persone come noi fratelli è sorella valeva allora come vale oggi non solo i muri che risolvono i problemi servono politica d'integrazione vere la pace e l'abbattimento di muri e frontiere acconsentito ad Oropa di godere di settant'anni di benessere e di convivenza civile
Ed essa ha rappresentato un modello di democrazia a cui ispirarsi modello che ricordi rigurgiti sopranista I e a tratti autoritari presenti in molte parti del nostro continente Milano mettendone in discussione i valori fondanti della solidarietà e della coesione sociale
L'assassinio del sindaco di grande di Danzica non è un segnale da sottovalutare
Vengono al pettine tutti insieme i nodi irrisolti di una costruzione europea che Abbiati ha privilegiato le ragioni della finanza e dell'economia a quella dei popoli e nella quale ruolo delle cancellerie ha prevalso su quella del Parlamento eletto direttamente dai cittadini e poi europei
Un Parlamento che ci apprestiamo a rinnovare e che come sosteniamo nel nostro documento congressuale dovrà assumere un ruolo centrale ed unitario nelle scelte politiche ed europea
La rivendicazione di autonomia da parte di due regioni come Lombardia e Veneto non è un segnale anche questo da sottovalutare rispetto ai rischi di una tenuta dell'unità nazionale
Noi rifiutiamo dalla logica della maggiore o minore efficienza nella capace d'nella capacità di spesa che non trova riscontro nei trasferimenti dello Stato così come è avvenuta nel corso degli ultimi anni e attendere che ha penalizzato tutto il Mezzogiorno
Si tratta piuttosto di rimettere al centro dell'impegno di tutti un'idea di Paese solidale
Nel quale il Mezzogiorno non è quella parte che va assistita
Ma un pezzo del Paese che va messo nelle condizioni effettive di superare il gatto storico e questo può avvenire soltanto con politiche pubbliche mirate infrastrutture che consentono lo sviluppo cura del territorio e salvaguardia dell'ambiente
Investimenti nella scuola nell'università e nella ricerca e contemporaneamente importi Investimenti sull'innovazione
Rispetto al tema delle imprese che solo può determinare un'inversione era storica fuga di cervelli verso il nord è verso l'estero
Tutte scelte presenti nella vertenza laboratorio su sud scelte che intralciano le lotte che a partire da mezzogiorno abbiamo sviluppato per contrastare un'altra delle piaghe non solo del Sud ma dell'intero Paese
Il lavoro nero è il caporalato
Frutto di quella lotta è stata l'emanazione della legge a centonovantanove dal due mila sedici contro lo sfruttamento di manodopera legge che ancora oggi trova ostacoli alla sua reale applicazione
E che invece noi vogliamo difendere e applicare pienamente come strumento di crescita e di affermazione dei diritti elementari
Le misure adottate dal governo nella manovra economica non vanno in questa direzione e poi fin dalla manifestazione unitaria del nove febbraio
Noi intendiamo contrastare una politica che non al centro del proprio agire il lavoro
Un lavoro di qualità e necessari investimenti sull'innovazione che servono al Mezzogiorno così come servono all'intero Paese
Senza incisive politiche di sviluppo noi non usciremo dallo stato di arretratezza di tutto paese nei confronti soprattutto dei nostri competitori internazionali
Per noi lavoro e democrazia sono un binomio inscindibile e non possiamo non guardare con grande preoccupazione anche al riemergere di un fascismo strisciante che tenta di cavalcare il disagio sociale
Lo abbiamo sperimentato anche a Bari
Quando nei mesi scorsi con le nostre iniziative coinvolgendo movimenti antifascisti e le istituzioni il Comune in primo luogo abbiamo bloccato sul nascere il tentativo di Casa Pound di fin trarsi del disagio sociale la nostra iniziativa ha portato alla chiusura di quel covo
La memoria storica infatti ci insegna che la democrazia non è mai un fatto acquisito per sempre
Ma va difesa esattamente come fecero Giuseppe Di Vittorio e Rita Maria erotiche del mille novecentoventidue respinsero vittoriosamente l'attacco delle squadracce fasciste alla sede della Camera del lavoro di Bari
Abbiamo per questo volume voluto dare una testimonianza della straordinaria storia antifascista di questa città con un itinerario una mappa antifascista che troverete in cartella
Un passato antifascista che ci stimola continuare
Che ci stimola continuare a lottare perché i principi fondanti della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza dall'uguaglianza
Della libertà dalla solidarietà dalla dignità di ogni lavoro di ogni cittadino
Continua ad ispirare il nostro agire comune risollevando così il Paese da una fase di declino che noi non possiamo rassegnarci ad accettare
Con questo spirito io dichiaro formalmente aperti i lavori del diciottesimo congresso della CGIL
La direzione della CGIL nazionale da questo momento decadono tutti gli organismi dirigenti
La direzione della CGIL nazionale viene assunta dalla presidenza del congresso che vi propongo venga letta
Nelle persone di
Morena Piccinini che indichiamo come presidente
Susanna Camusso
Nino Baseotto
Vincenzo Colla
Rossana Dettori Gianna Fracassi Roberto di sei Maurizio Landini
Franco Martini Giuseppe Massafra
Tania Scacchetti Daniela Barbareschi Liviana Branchini giri già Bucci
Fulvia Busetti Eliana Como
Antonia Coppo Christian Ferrari Marie libera sarà molto MIR Marta Liguori Michele Pagliaro Gabriella P. lesi Manuela Pusceddu Walter Schiavella
Luca Scifo Nicoletta Serina Manuela Spanu Alberto sudano
Riccardo al tre Alberto Vezzosi metto in votazione la presidenza favorevoli
Contrari
E allora ci siamo Roberta sta poi poi verso il diciottesimo congresso della CGIL nazionale ha con la mediazione del presidente della presidenza del congresso avete sentito i nomi composti da Gigio bucce segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Bari ha di fatto aperto il congresso con i saluto anche della città di Bari ho detto molte cose
Interessanti importanti che probabilmente saranno al centro anche delle discussioni in questo congresso a partire proprio dalla lotta antifascista della città del passato nelle presente ma ha ricordato anche Guido Rossa è stato ucciso il ventiquattro gennaio del settantanove quest'anno ricorrono i quaranta anni dell'uccisione dell'opera liberalità anzi berretti
Genero a poi la ricordato anche nel novantuno lo SBA uno degli albanesi a Bari anche le parole Roberto avvenuta sindaco di Bari di in quel momento che hanno ci hanno ricordato quanto è cambiato il mondo no un sindaco professavano accoglienza oggi ci troviamo di fronte ai porti chiusi di scialpinismo una relazione porta avanti che c'era di fatto proiettato subito all'interno di questo congresso Roberto esige una regione introduzione importante hai ragione a sottolineare le parole che e di già Bugini ha ha ricordato pronunciate dal sindaco di Bari sono esseri umani che altro dovremmo fare se non accoglierli in questo momento come è possibile vedere da lei immagini stanno prendendo posto alla sul palco della Fiera del Levante di Dari i componenti la presidenza e la presidente del congresso è stata Eletta Morena Piccinini a lei adesso il compito di ritiene appunto al Congresso l'ascoltiamo in direzione di articolo uno punto it
Siete davvero siamo davvero tanti
Congresso a tutti quanti
è un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno accettato il nostro invito a partecipare all'apertura di questo nostro congresso
Ringraziamo quindi ma lo faremo nel corso della mattinata meglio tutte le rappresentanze delle forze politiche delle associazioni delle istituzioni
E permettete Miccoli in primo luogo vorrei ringraziare i già segretari generali della CGIL qui presenti
Sergio Cofferati e Guglielmo Epifani
Insieme a tutti i compagni e le compagne che hanno svolto un ruolo all'interno della nostra organizzazione tanti tanti ne abbiamo vediamo li ho visti
Sia Dellas segretaria nazionale che nelle categorie
A livello regionale del nei vari ruoli che sono stati svolti che oggi ricoprono incarichi in altri luoghi ma che hanno contribuito a rendere grande questa nostra organizzazione un saluto quindi caloroso a tutti quanti
I nostri lavori
Cominciano con nel dare la parola alla sindaco di Bari
Antonio Decaro
Per un saluto al nostro congresso grazie a te caro
Antonio De Caro sindaco di e vari la città che ospita il diciottesimo congresso della CGIL si sta avvicinando
Al microfono lo ascoltiamo insieme era di articolo uno punto it ti novantasette settecento in FM a Roma
Benvenuti nella città di Bari nella sua Area metropolitana
Una terrà formidabile che offre splendidi paesaggi arte e cultura che spero possiate apprezzare in qualche ora di sospensione dei vostri lavori dalle spiagge della costa sud fino ai siti dell'UNESCO come Alberobello senza dimenticare gli splendidi edifici fatti costruire da Federico secondo di Svevia chiamo questa terra regalandoci i monumenti di valore inestimabile come il nostro castello questa terra è costellata di città e di Paesi che portano le tracce della grande storia quella dei popoli e delle civiltà che l'hanno attraversata e della storia minuta quella dell'operosità delle donne e degli uomini e l'hanno fatta grande nel tempo
Ma Bari anche il luogo simbolo dell'intraprendenza culturale e sociale
Di quei terroni che agli inizi del Novecento perseguirono con tenacia l'idea di Gaetano Salvemini di realizzare un ateneo con una prospettiva adriatica
O di costruire un Politeama meraviglioso
Che abbiamo dovuto ricostruire come il Petruzzelli in aggiunta al Teatro Piccinni teatro che proprio di questi tempi settantacinque anni fa ospitò il primo congresso dei comitati di liberazione nazionale lo ricordava G già Bucci nel suo intervento precedente quel congresso che aprì la strada alla libertà dall'oppressione nazifascista e alla democrazia del nostro Paese
La mia emozione oggi non è soltanto legata al fatto che due anni fa ho avuto l'onore sullo stesso palco di essere eletto presidente dell'associazione nazionale dei Comuni non è soltanto legata alla gioia di essere qui con voi anche alla solennità di questo evento ma anche a quel sentimento di orgoglio che noi gente del Sud proviamo in modo così forte nel rivendicare con fierezza i risultati raggiunti in un contesto territoriale certamente non facile grazie all'intraprendenza e alla alla laboriosità da popolo di formiche che avrebbe spaventato un popolo di giganti come diceva tanto tempo fa Tommaso figure ecco di questa intraprendenza e laboriosità ne siamo particolarmente orgogliosi perché le nostre radici del sapere e della conoscenza si sono nutrite di questa terra e dei suoi valori
Valori su cui abbiamo anche costruito la specificità della nostra storia metropolitana rispetto anche ad altre realtà del sud del nostro Paese la quinta aria più popolosa del Paese con oltre un milione e duecento mila abitanti
Il distretto più importante del versante adriatico italiano per volume di ricchezza ma anche l'aria dove negli ultimi anni nonostante la congiuntura economica negativa sono stati effettuati Investimenti privati consistenti non è certo frutto di un caso la presenza di alcuni tra i gruppi industriali più importanti del mondo la che tra la Borsci la General Electric la Osram la Merck Serono la Magneti Marelli e di tante imprese locali del settore manufatturiero agroalimentare chimica
Farmaceutico Arima ottico
Tutte presenze che danno il senso della multi settorialità della Muti polarità che sono ormai le caratteristiche della vitalità del nostro sistema industriale
Ma tutto ciò è stato possibile anche grazie all'azione di un sindacato aperto e moderno pronto accogliere le sfide più innovative un sindacato che proprio qui in Puglia ha una tradizione di lotte per l'emancipazione dei lavoratori e per la libertà il sindacato di Giuseppe Di Vittorio e di Peppino Di Vagno e di tutti quelli che anche a costo della vita hanno contribuito a costruire la democrazia del nostro Paese lo ricordava prima gita Buzzi altro che deriva neoliberista o comitati di affari o altre sciocchezze varie dette da chi dimostra di non avere nel cultura N memoria
Un Paese dicevo che purtroppo oggi stentiamo a riconoscere un Paese che fonda le proprie radici fu sulla Costituzione più bella del mondo che ci ricorda che l'Italia
Una repubblica democratica fondata sul lavoro
Quel lavoro che ancora oggi uno strumento necessario di emancipazione per tante persone
Penso alle donne e ai giovani di questa terra nel Mezzogiorno d'Italia dove proprio il lavoro è il reddito che scaturisce dal lavoro possono fare la differenza per un nuovo sviluppo è una crescita più equa
La nostra è una terra dove ancora oggi importante parlare di lavoro perché non c'è e perché per tanto tempo ha rappresentato una moneta di scambio perché gli enti o per interessi particolari
In questa terra che ha dato prova negli ultimi anni di voler rappresentare un altro Sud purtroppo ancora il tema del lavoro è uno snodo cruciale
Voglio ricordare qui al congresso della CGIL gli operai dello M. carrelli elevatori che proprio in queste ore torno ad aver paura per il loro futuro lavorativo
Una vertenza che nonostante l'impegno di tutti sindacati istituzioni di Susanna Camusso in prima persona che ringrazio per quello che ha fatto in questi anni non vede ancora la soluzione definitiva a causa di un atteggiamento eccessivamente rigido
Da parte della curatela fallimentare
Analogo stallo lo registriamo per uno dei simboli identitari di questa terra
Pensate la Gazzetta del Mezzogiorno su quest'ultima vertenza si gioca un'importante partita per il destino di centinaia di lavoratori sicuramente ma anche sul diritto all'informazione della nostra terra
Questa è una battaglia che merita l'impegno e la determinazione di tutti e mi permetterò di consegnare delle mani del nuovo segretario nazionale l'auspicio di una battaglia comune per fare in modo che i procedimenti giudiziari
Relativi alle crisi aziendali sia una pertica alle rappresentanze dei lavoratori
Mentre cercavo stamattina le parole per questo discorso ho pensato
A quali fossero quelle che di solito si associano sindacato ebbene mi sono venute in mente soprattutto parole come lotta come rivendicazione come battaglia
Eppure a me oggi in questo tempo in cui anche chi lavora spesso si sente solo indifeso ecco a me oggi quando penso al sindacato viene in mente una parola diversa
E la parola protezione
Una parola di origine latina che dà calore che significa coprire una parola antica forse arcaica
Una parola forse fuori moda ma se proteggere fuori moda S invece oggi va di moda la solitudine
Se va di moda la vertigine dello stare sempre in bilico se va di moda l'idea che si dare il futuro vuol dire mettere in discussione i propri valori e le proprie certezze
Se va di moda accettare la precarietà come se fosse un destino necessario è ineludibile bene allora io a costo di sembrare anche anacronistico dico
Lunga vita al sindacato vi auguro di non essere mai di moda benvenuti a Bari benvenuti nella mia città e buon lavoro a tutti voi
Lunga vita al sindacato si compone del caro sindaco di Bari il suo intervento molto molto bello no ha ricordato alcune per Tanzi del territorio importanti la Om carrelli sarebbe stato Mezzogiorno ma ascoltiamo Morena Piccinini dal palco
Ma segretaria della Cisl Annamaria Furlan con la delegazione nutrita della CISL e
Per me Carmelo Barbagallo segretario della UIL con i colleghi alcuna delegazione della UIL
Tutte le delegazioni estere e sono davvero tanti e oltre cento delegazioni e molti nel hanno partecipato anche ieri alla giornata dedicata alla conferenza internazionale poi vorremmo salutate va a salutare le rappresentanze politiche che sono qua al nostro congresso a partire da Maurizio Martina del Pd
Nicola Zingaretti presidente della regione Lazio
Fausto Bertinotti Cesare Damiano
Mauro D'Attis della Camera dei Deputati Nicola Fratoianni di sinistra italiana il senatore Francesco la Forgia di liberi uguali
Luca Pastorino Olga D'Antona
E poi Titti Di Salvo Achille Passoni e Paolo Nerozzi che sono qua con noi
Roberto Speranza
Vorrei ora chiamare al palco il presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano per un saluto
Michele Emiliano Presidente della regione cui gli artista a avvicinando alla microfono voglio ricordare che siamo indiretta da Bari stiamo trans tendo l'apertura del diciottesimo congresso nazionale della CGIL Michele Emiliano
Nella mente compagni e compagni
Innanzitutto vi sono grato di avere scelto Bari la Puglia per questo importantissimo evento
Per noi rappresenta un momento di riflessione
Un momento di organizzazione
Che senza la forza del sindacato è impossibile realizzare in questo Paese abbiamo cominciato qualche anno fa
A difendere il sindacato e lo abbiamo fatto qui partendo dalla Puglia
In una terra che è sempre stata consapevole
Delle proprie debolezze non le abbiamo mai negate ma che ha sempre rappresentato anche una grande energia una grande forza per la democrazia italiana e per la lotta del Mezzogiorno
Non ci piangiamo addosso ma siamo anche consapevoli che senza dire la verità sempre e comunque in ogni luogo impossibile la battaglia politica
E la manutenzione permanente della Costituzione e per questo che la Puglia è stata una delle terre e si è schierata a favore dei referendum sul lavoro della CGIL
E per questo che la Puglia ha difeso la scuola pubblica con le unghie e con i denti rimettendoci anche del proprio è per questo che difendiamo l'ambiente da qualunque governo immagini di utilizzare la bellezza e la forza del mare per stupire speculazioni
Senza costrutto senza futuro economico
è per questo che noi ci sentiamo al fianco della CGIL non per compiacere la sistematicamente non sempre questo e potuto avvenire
Ma quando insieme abbiamo fatto la battaglia per l'Ilva
Io mi sono sentito parte
Di una lunga storia politica che però non ha smesso di evolversi non ha smesso di crescere che si è modernizzata che è andata verso obiettivi che non possono solo essere quelli della difesa del lavoro ma devono contemporaneamente inglobare tenere insieme
Una visione della società e del modo di produrre collegata all'ambiente alle nuove tecnologie alle occasioni che da questo possono derivare
E con una discussione sempre franca ebbero Susanna sempre franca questa discussione
Siamo arrivati insieme ad una buona conclusione
Non ci siamo compiaciuti gli uni e gli altri
E ci auguriamo che il governo riesca
Ad aprire finalmente la discussione sulle nuove tecnologie che devono presiedere la nuova
Il nuovo impianto siderurgico di Taranto che non è di per basterebbe sinceramente l'importanza di quell'impianto a giustificare ogni discussione anche in sede nazionale però c'è qualche cosa di più
Cioè l'idea di una capacità di produzione
Carbon free
Che non emette emissioni in atmosfera medici o due né di altri materiali inquinanti che possa trasformare la nostra competitività e possa restituirci un ruolo produttivo anche nel settore dell'acciaio in tutto il mondo
E ci possiamo riuscire solo se mettiamo insieme la saggezza di chi rappresenta ha detto il sindaco la protezione dei lavoratori ma insieme per cultura e per storia non sono la protezione dei lavoratori ma anche quella dei cittadini perché nella vostra storia
Non c'è solo la protezione corporativa del lavoratore ma una visione complessiva dalla società
Il motivo per il quale ad ogni discussione tra noi segue sempre una grande e determinata volontà di riconciliazione di ricominciare il lavoro dipende da questa comune cultura che la Puglia custodisce per storia
Non vi sto a ripetere i nomi
Ai quali noi dobbiamo dare un futuro e un seguito
Ma l'idea che la casa il lavoro di Bari sia stata l'ultimo a cadere
Nel ventidue dopo la marcia su Roma
Perché Peppino Di Vittorio l'abbia difesa con al fianco la moglie incinta a due passi dal Comune di Bari e il fatto che quel teatro di cui parlava il sindaco è stato il teatro nel quale si è immaginata l'assemblea costituente
Non sono accidenti della storia
Il motivo per il quale la Regione Puglia
La Regione
Che riesce con maggiore efficienza a spendere tutti i fondi a propria disposizione siamo una delle regioni siamo la prima Regione italiana
E una delle prime all'Europa non è un caso non è merito di questo o quel presidente ma è merito di una cultura condivisa il fatto che abbiamo risalito negli ultimi tre anni i livelli essenziali di assistenza del nostro sistema sanitario
Fino a raggiungere la picco massimo mai raggiunto nella storia del nostro nella nostra regione non è il frutto di questo o quel presidente o quell'assessore è una volontà e dal Mezzogiorno
Senza stare col cappello in mano ma con la schiena dritta mira a restituire al Paese ciò che il Paese ci ha dato anche se qualche volta con eccessiva parsimonia
Noi ci auguriamo soprattutto
E lo dico
Ai miei amici
Maurizio Nicola
Noi ci auguriamo che questa grande storia nella quale la Puglia si inserisce sia ricucita con la delicatezza e l'intelligenza che vengono da una tradizione alla quale noi sentiamo tutti gli appartamenti se siete qui evidentemente perché questa appartenenza la sentite e la trasformerebbe senza dubbio
Nelle vostre azioni future
Indispensabile che questo patrimonio immenso sia nuovamente proposto al popolo italiano non come una vecchia litania di interessi corporativi e lobbistici perché purtroppo per un periodo e forse ancora oggi siamo considerati così parlo della mia parte politica mai abbiamo bisogno istituirlo all'unità del popolo italiano
Dobbiamo restituire questi argomenti
Nella loro complessiva capacità di leggere il momento per rilanciare il processo dell'unità europea
Abbiamo bisogno di dire chiaramente che l'obiettivo sono gli Stati Uniti d'Europa sappiamo che le Unione europea così come rischia di perdersi nei meandri di una burocrazia sicuramente efficiente checché se ne dica ma incapace di restituire ai cittadini quell'entusiasmo e quella voglia di essere europei che s'è persa in questi anni
Io sono certo
Anche per essere stata Bari scelta non solo da Abu Imad ha moltissime altre istanze importantissime di questo Paese come un luogo di permanente discussione
Non deve essere un caso se i patriarchi del Mediterraneo siano stati riuniti il sette di luglio qui a Bari per discutere la parte del Mediterraneo non è un caso che a breve ci sarà un sinodo di seicento vescovi che verranno qui a discutere del futuro del mondo
E la nostra parte politica che è ampia
Non può essere divisa non può essere assoggettata alle singole personalità
Questa parte politica ha il dovere di ricucire
Una visione del mondo nella quale il mondo del lavoro nella sua autonomia
Dovrà
Attuare la riconciliazione con la rabbia
Nelle periferie italiane con la rabbia di chi non si sente rappresentato con la rabbia di chi pensa che ogni tanto spazzare via tutto con un idrante gelato sia l'unico modo per
Perseguire la propria salvezza personale è quella collettiva
Non perdiamo la speranza di ricominciare questo cammino
Proviamo a riconciliarsi
Prima di tutto
E poi a lavorare insieme si diceva una volta compagni allo studio alla lotta
Anche lo studio importante credetemi non si può affrontare la grande questione ambientale di questo Paese e dell'Europa senza che ci siano grandi luoghi di approfondimento e io mi auguro che attraverso lo studio l'approfondimento la condivisione la eliminazione dei conflitti e finalmente la restituzione ruolo imparziale
Alle istituzioni politiche si possa ricostruire questo Paese la CGIL e in campo la sempre
E in campo quando si trattò di difendere l'Italia dalla rivoluzione fascista
E in campo da quando si difesero gli impianti
Che i tedeschi volevano distruggere impianti industriali
è stata in campo quando ci sono stati attacchi mafiosi alle istituzioni con perdite anche personali
Questa grande eredità
Non è un'eredità del passato
L'eredità del futuro di questo Paese voi lo rappresentate fisicamente e quindi nel dargli il mio augurio per un buon congresso vi dico viva la CGIL vive il movimento operaio dei contadini Viva l'Italia
Emiliano Presidente della Regione Puglia bellissimo il suo solutore adesso ancora maligno la qualcuno con Morena Piccinini Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista
E poi e poi vorremmo ringraziare davvero sentitamente
Le rappresentanze delle associazioni imprenditoriali a partire da Vincenzo Boccia presidente di Confindustria grazie davvero
Gariglio Brodolini Confartigianato Annalisa Guidotti della Confapi Gaetano Mancini della Confcooperative Leonardo Pancrazio De raccolto professioni
Daniele Vaccarino presidente della CN anch'Giovanni Valotti comprese servizi Salvatore Poloni abili Paolo Agnelli presidente della Confimi
Antonio Zampini GA della lega delle cooperative
Alessandro Ambrosini
Alessandro Ambrosi Stefano Castronuovo di Casartigiani
Stefano Gamuzza di Confagricoltura Raffaele Lorusso Giuseppe Pesce Ioli presidente di Asso di più di di però scusate
Ora
Poco dopo
Darei la parola a Susanna Camusso per la relazione introduttiva
La relazione Vallardi tratte
Penale della CDL è affidata a Susanna Camusso l'ascoltiamo insieme indiretta radio articolo uno e novantasette settecento una
Gentili ospiti
Cara Anna Maria caro Carmelo
Fratelli e sorelle delle delegazioni dei sindacati internazionali
Care tutte e tutti
In queste ore
Ci domandiamo che cosa succederà
Di molti migranti
Che recuperati mentre erano a rischio naufragio
Si cerca di riportare in Libia mitragliere nei campi che caratterizzano quel Paese
Ci domandiamo
Se ci sarà un momento
Intelligenza collettiva che ascolti quel grido che su quelle navi c'è Meglio morire una volta sola che morire un po'ogni giorno
Queste ore
Hanno visto prima centodiciassette morti
Poi gli altri
Il conto forse non ce l'abbiamo nemmeno esatto
Uomini donne bambini qualche neonato
Che sono morti nel Mediterraneo per l'egoismo delle regioni europea
Noi dobbiamo fare più di qualche facciamo
Ma intanto io chiederei a questo congresso un minuto di silenzio
A Firenze dei delegati degli invitati e degli ospiti in piedi un minuto di silenzio per ricordare i morti nel Mediterraneo ancora Susanna Camusso purtroppo l'Italia di Bari
Dell'organizzazione del centro confederale che hanno con passione e intelligenza lavorato per permetterci di svolgere il congresso nelle migliori condizioni possibili
Dopo quarantasei anni la CGIL celebra nuovamente il Congresso confederale del Mezzogiorno
Forse di anni ne sono passati davvero troppi
Siamo nella terra di Giuseppe Di Vittorio
Noi non ci stancheremo mai ovviamente di ricordarlo di trarre profitto dai suoi insegnamenti che sono tanti
Vorrei ricordare lo ricordavano prima anche il presidente della Regione
Egidio vorrei ricordare che siamo ospiti dalla Camera del lavoro di Bari difesa in armi contro i fascisti da un giovane segretario che era appunto Giuseppe Di Vittorio
Giuseppe Di Vittorio
Viene ricordato citato innanzitutto come l'organizzatore dei braccianti e non c'è dubbio che quella è stata la sua scuola la sua intuizione
Tanto di quello che abbiamo fatto in questi anni qui in Puglia in tutta Italia contro il caporalato viene dalla straordinaria lotta dei braccianti di allora da allora combattiamo contro salario di piazza
A quella storia abbiamo dato continuità conquistando la legge contro il caporalato strumento necessario per contrastare lo sfruttamento in agricoltura come in tutti gli altri settori
Di Vittorio e l'uomo della Resistenza e padre costituente della Repubblica Amato segretario della CGIL
Vittoria il lavoro come riscatto meno attenzione alla cultura al valore dell'istruzione che a luglio era stata negato
Che lo portò a scambiare un cappotto per un dizionario come disse l'Ama proprio qui a Bari
Un uomo che combatte nel corso della sua intera vita una battaglia permanente per i suoi braccianti per il suo Mezzogiorno per la povera gente del sud
E la CGIL è innanzitutto quelle migliaia di uomini e di donne che ogni giorno nei luoghi di lavoro nelle leghe dell'ospite nelle nostre sedi rappresentava nostra organizzazione ascoltano bisogni e problemi cercano e organizzano risposte tengono vive le proposte e le traducono iniziativa
La forza del radicamento dalla nostra organizzazione va riconosciuto nelle nostre camere del lavoro agli uomini e alle donne della Confederazione delle categorie della tutela individuale
Non ci possono essere dicotomia non si può non vedere il lavoro che fanno magari senza agli onori della cronaca
Sono loro che hanno permesso la mobilitazione dalla Carta dei diritti alla manifestazioni senza di loro la CGIL non ci sarebbe e innanzitutto a loro che va il nostro riconoscimento e la convinzione che la loro partecipazione è l'essenza della tenuta della nostra organizzazione negli anni difficili come in quelli positivi
La ragione del no voi non è un espediente dialettico
è il senso di un'organizzazione confederale luogo di crescita di emancipazione difensore della democrazia che sa sempre mantenere le sue radici memoria viva che si rinnova ogni giorno nel suo fare lottare scegliere
Un sindacato confederale innanzitutto capacità di rappresentare l'universo del lavoro di chi lo cerca di chi lo ha magari precario di chi ha lavorato una vita rappresentare è il nostro orizzonte autonomia
E ovvero come il lavoro determina o quanto meno partecipa all'affermazione dell'interesse generale del Paese
è questa la natura della Carta dei diritti universali del lavoro senza lavoro di qualità perdono i lavoratori e perde il Paese la carta dei diritti universali del lavoro della quale andiamo giustamente fieri
è una proposta innovativa che definisce il lavoro che interviene nel superare logiche di dualità e precarietà per ricomporre nella dimensione dei diritti che proprio in quanto diritti sono in capo alla persona
La carta dei diritti universali ha determinato una straordinaria mobilitazione sindacale e civile che nella raccolta di firme ha coinvolto milioni di persone
E sarà nostro impegno e cura ricordare al governo che invece di ledere il ruolo del parlamento farebbe bene a confrontarsi sulla legge di iniziativa popolare pensiamo sia fondamentale che il Parlamento discuta del nuovo diritto del lavoro certi pensiamo all'articolo diciotto ma non solo a quello ragioniamo del nuovo diritto del lavoro
In molti accordi in questi anni abbiamo riconquistato diritti dobbiamo estenderli rafforzarli anche così si dà senso e si lotta per l'affermazione della Carta dei diritti universali del lavoro
Gli anni che abbiamo alle spalle e giorni presenti sono caratterizzati da un attacco forte al sindacalismo confederale
Un attacco al protagonismo del lavoro un non riconoscimento della funzione programmatica e progettuale del valore del lavoro
Un messaggio non dichiarato ma praticato che il lavoro non sia soggetto interessato e partecipa ai temi dello sviluppo che possiamo innanzitutto declinare come investimenti creazione di lavoro di qualità di sostenibilità non solo economica ma sociale ambientale e quindi del perimetro pubblico
Un errore questo che ha contribuito molto all'indebolimento della sinistra politica
Il sindacato confederale deve caratterizzarsi invece per la sua progettualità per la sua attenzione all'interesse generale del Paese
è con questo spirito che con CISL e UIL abbiamo elaborato la nostra piattaforma per il Paese
E a partire da questa dato un giudizio largamente critico e severo della manovra e indetto la manifestazione nazionale del nove febbraio
Siamo tutte e tutti impegnati a prepararla
Abbiamo un obiettivo ambizioso e lo sapremo realizzare
Lavoriamo per una grande manifestazione per una stagione di vera e propria vertenza con il governo
Sappiamo bene che raggiungere questo obiettivo richiede un forte straordinario rapporto con lavoratori lavoratrici pensionati perché il rancore l'insofferenza la delusione verso la politica che ha governato le stagioni che abbiamo alle spalle è tutt'altro che sopito
Ancora il passato lascia spazio a una tesa a una sospensione di giudizio quando non ho l'idea di rivalsa
Siamo a un passaggio obbligato importante per farlo dobbiamo fare una discussione vera e profonda sul merito dei provvedimenti sulle conseguenze di quei provvedimenti
è difficile sì è faticoso anche ma vorrei dire che se pensiamo che basti aspettare che passi la bufera vuol dire che non vediamo quello che succede e come si stia innestando un vero e proprio processo di deriva anche culturale certamente nel linguaggio
Difficoltà fatica anche conflitto nella discussione delle assemblee non possono spaventare nessuno di noi
Abbiamo le risorse della passione abbiamo le proposte abbiamo la serenità di averle costruite nel tempo e sostenuta dalla mobilitazione svolta con coerenza degli anni scorsi
Davvero non possiamo distrarci ma dobbiamo invece a gettarsi a capofitto in questa fase di Assemblea attivi nel sostegno alla piattaforma nella prefazione della manifestazione
Discutere confrontarsi scegliere a partire da raccontare che cosa c'è davvero nella legge di bilancio dobbiamo riuscire a superare quel rumore di fondo un po'ossessivo e continuo che caratterizza oggi il nostro Paese
Quel rumore di fondo è utile a costruire Paure a nascondere l'assenza di un progetto l'iniquità dei provvedimenti
Partiamo nel giudizio da come la legge di bilancio Ching debita drammaticamente per cinquantatré miliardi per i prossimi due anni
Non ha priorità e risorse per gli investimenti nel due mila diciannove anzi paralizza quelli in essere e cancella le prospettive almeno per il venti e il ventuno
E ancor di più questo ci preoccupa Di fronte alla diminuzione della produzione industriale agli avvisi di Bankitalia sulla recessione tetti tecnica serve una reazione anticiclica
La manovra viene raccontata con le parole cambiamento sociale
Ci sarebbe bisogno di una manovra sociale
Senza alcun dubbio
Perché la crisi la lunga crisi non ha solo generato perdita di capacità produttiva riduzione del prodotto interno lordo ma profondamente allargato le diseguaglianze
Sono aumentate le persone e in particolare i minori in povertà sono esplosi lavori poveri è aumentata la segregazione del lavoro femminile è ripresa la migrazione delle giovani e dei giovani sono aumentati gli anziani solitudine povertà
Mentre è stato ridotto per i troppi perimetro pubblico indebolita la rete delle protezioni sociali
E sulle protezioni sociali vorrei dire il mondo del volontariato si è ampliato e ha reagito con importante e significativo protagonismo della nostra House
Sono aumentate le distanze tra nord e sud del Paese e più di una regione del centro sta scivolando indietro
Potremmo dire anche diversamente continuano fenomeni di spopolamento delle aree interne e fenomeni di normazione un territorio sempre più fragile e senza l'infrastrutturazione materiale sociale necessaria
Esiste una risposta netta e semplice Investimenti
Risulta incomprensibile oltre che sbagliato
Che le opere in corso già decise finanziate siano nell'incertezza che si rischia il blocco dei cantieri che si dia la responsabilità del Codice degli appalti per nascondere l'assenza di un'idea per il Paese
Certo non solo di grandi opere abbiamo bisogno di una programmazione di quelle diffusa dedicata al risanamento del Paese alla sua manutenzione alla ricucitura con delle zone interne
Agli investimenti sociali per ridurre il differenziale in istruzione a partire da zero sei
Degli investimenti in sanità nell'assistenza a partire dalla non autosufficienza
Servono idea delle città del risanamento urbano dell'utilizzo delle aree dismesse non più un consumo del suolo insieme una capacità di progettare
Non è forse il tempo di ripensare la politica dei grandi centri commerciali un'idea di grande distribuzione ormai attraversato da continue crisi
Investimenti creando lavoro la loro qualità produce il lavoro stabile professionale
Ripercorrendo nono congresso della CGIL quello di Bari appunto merita rammentare che si svolse meno di un anno dopo la grande manifestazione unitaria di Reggio Calabria
Qualcuno di voi c'era molti di noi ricordano la struggente canzone di Giovanna Marini
Ma tutti noi sappiamo che quella manifestazione andava oltre al tema della rivolto oltre al tema della difesa della democrazia aveva l'obiettivo di una nuova politica economica
C'era e c'è coscienza della nostra CGIL della questione meridionale
Volutamente uso un termine antico perché ogni volta che nel nostro Paese si scopre una questione settentrionale si sta fuggendo dall'unica scelta utile necessaria per il Paese quella di colmare il divario tra nord e sud
Comunque vogliamo de nominarla il Mezzogiorno è il vero assente dalle politiche economiche
Penso che ognuno di noi sento profondo disagio e anche indignazione per una politica che vuole proporci un Mezzogiorno popolato di persone sdraiate su un divano alla ricerca di un sussidio
Ben altra e la cultura delle nostre regioni meridionali
Io se chiamano lavoro faticare questo non sottende un rifiuto semmai la consapevolezza di cosa vuol dire lavorare la responsabilità che ne deriva la libertà che potrebbe permettere
La manovra non guarda al Mezzogiorno e neanche il nuovo decretone
Non vi è dubbio alcuno che vi sono responsabilità delle classi dirigenti meridionali anche recenti ultima in ordine di tempo non aver utilizzato l'opportunità datata alle scorse elezioni regionali di creare una rete dei presidenti che proponesse scelte comuni e condivise handicap c'è un progetto
Sentiamo le parole del Governo riecheggiare lo spirito dei lavori socialmente utili mentre si dovrebbe riconoscere che quella politica fallito a determinati sicurezza precarietà e tuttora una bomba sociale innescata
Nessuno dubita che tra i provvedimenti necessari per uscire dalla povertà ci sia Risanamento l'inclusione ma quelle otto ore di lavoro socialmente utile hanno un'eco non convincente
L'assenza di un progetto per il Mezzogiorno non solo dice di un'idea malata dell'unità nazionale del considerare il Mezzogiorno esclusivo luogo di consumi per la produzione del Nord
Ma conferma l'assenza di qualunque di assoluzione per gli equilibri strutturali del Paese il Mezzogiorno le aree interne le periferiche
Molto abbiamo detto con laboratorio sud con il documento congressuale con la piattaforma CGIL CISL e UIL a partire dal proporre un intervento strutturale con l'agenzia per lo sviluppo
Molto vogliamo insistere sul tema dell'Università dell'istruzione perché progetto politico può dire collegare il contingente la prospettiva si può e si deve fare immaginando si realizzando scelte intrisa di innovazione
Non è una novità per la nostra discussione
Ma quando nel paese si determinerà una scelta coerente e concreta di governo di proprietà pubblica del ciclo dei rifiuti non fermandosi alla raccolta pura e semplice che produce la separazione
Tra i costi allo Stato e i profitti al privato
Una scelta di legalità di trasparenza di sostenibilità pensiamo solo all'inquinamento dei terreni e al valore che invece produce l'agricoltura ma è soprattutto progettare ed esserci dell'economia circolare nel riutilizzo come nella progettazione dei materiali degli imballaggi le scelte sostenibili nelle produzioni
Mezzogiorno e rete di trasporti dalle ferrovie ai porti
Zone economiche speciali non può essere un alibi da lasciare alle amministrazioni locali ma attrazione di investimenti che diano specificità e compiutezza produttiva non solo logistica
Attrarre investimenti significa anche domandarsi quale territorio provate ad immaginare di l'attrazione di investimenti tra tendopoli e caporali
Il Mezzogiorno va affrontato nella sua complessità
Perché non funziona che il nord del mondo sia nel luogo dell'immobile l'innovazione e immenso giorni quali della stagione passata degli alimentatori a basso costo della filiera produttiva
Scegliere il Mezzogiorno significa pensare che innovazione Progetto devono essere in ogni azione e in ogni scelta
Credo lo proponga anche a CISL e UIL che nella continuazione della nostra iniziativa dopo nove febbraio debba esserci da proposta di una mobilitazione specifica per il Mezzogiorno non ogni regione per sei
Mona mobilitazione specifica per dare senso e concretezza ha una grande questione nazionale ancora la legge di bilancio e oplitica del governo che senza investimenti non affronta i nodi della politica industriale
Partendo dalle reti ed alle necessità fondamentali quali gli investimenti sull'acqua necessarie a dare certezza all'acqua bene pubblico oltre che primario
Per parlare poi della mobilità annunci e promesse davanti ai cancelli ma dagli autobus e treni agli aerei qual è il progetto
E ancora l'energia in un Paese penalizzato dal costo ancor più nel Mezzogiorno e delle isole è giusto dire che siamo nella transizione ma gas metano non solo al passato
Potrei continuare un infinito elenco l'intervento nelle singole vertenze per esempio è necessario e positivo ma anche me agenziale
Abbiamo bisogno di un'idea strutturale che partendo dalle scelte di investimento pubblico Trani e imprime enti gli investimenti privati
Non viceversa Casey deleghe all'investimento privato comunque ancora insufficiente la scelta sul modello di paese
Una politica che si misuri con le aree di crisi si doti di strumenti stabili e definisca ammortizzatori sociali che diano certezza e necessaria continuità su una politica industriale motore di innovazione che proprio a sanare quel deficit tante volte determinato dalla dimensione di impresa e dalla scarsità di ricerca
Sì far crescere il sistema di ricerca pubblico e anche sull'intervento essenziale di politica industriale
Come senza della formazione e mi rivolgo a Confindustria l'associazione di impresa noi abbiamo il Paese ha bisogno di un'altra stagione straordinaria come fu quella delle centocinquanta ore
Rivolta ai lavoratori e alle lavoratrici in attività
Perché dobbiamo mettere tutto e tutti nelle condizioni migliori per affrontare i cambiamenti in atto
Devono conoscere sapere quali sono le tecnologie come interagiscono ma dovrà avere anche la competenza sociale e la capacità di contrastare nuove diseguaglianze
La nostra agenda la piattaforma CGIL CISL e UIL ci porta ad affrontare il fisco il punto fondamentale e l'equità fiscale che oggi non c'è
Il fisco una stratificazione di differenze senza progressività con i conseguenti effetti di corporativi d'azione di distorsione di protezione dei patrimoni mentre sono molto tassati i redditi da lavoro e da pensione
Il governo risponde con la fattaccio ovvero con il premio a chi ha di più
Anche con la sua tax dedicato alle partite IVA si produce diseguaglianza tra redditi equivalenti e si può produrre un ulteriore proliferazione di lavoro instabile
Il governo risponde con i condoni ignorando l'evasione non è sufficiente chiamarlo pace fiscale per dire che è un'altra cosa
Salutano uno slogan abusato dal neoliberismo ma diventato di uso generale purtroppo anche a sinistra
Quello di ridurre le tasse ridurre le spese e tasse non è lo stesso che tassazione equa e progressiva
Perché gli affetti sono quelli della mancata redistribuzione
Che allarga le diseguaglianze si valorizza e penalizza al lavoro che riduce al Welfare e il perimetro pubblico
Abbiamo detto
Anche con Confindustria che serve una riforma generale
E comunque si può cominciare da scelte di riduzione del cuneo fiscale a favore delle retribuzioni dei lavoratori
Si può combattere seriamente l'evasione primo tassello anche per la lotta alla corruzione all'illegalità
La diseguaglianza
Produce rottura nel sistema e determina di per sé un rallentamento delle energie per lo sviluppo
Una delle regioni una delle ragioni dell'aumento della diseguaglianza al Sud e figlia dei processi migratori e quella dei giovani è un'ipoteca sull'oggi e sul domani
Molto si parla dei giovani nel nostro Paese ma quasi nulla si fa
E in questo l'Italia si sta dimostrando un Paese egoista
Il più grande egoismo pene non e nel non considerare i giovani un soggetto delle politiche con la crisi è iniziato un processo migratorio che per alcune regioni e territori ha dimensioni paragonabili a quelle degli anni sessanta e di fine Ottocento
Emigrano per cercare risposte che qui non trovano opportunità di lavoro e stabilità accesso alla formazione qualificata
Perché tra numero chiuso e poche risorse per il diritto allo studio gli spazi e non ci sono ed è ancora il censo che determina la possibilità di studiare
Abbiamo come paese risposta alle loro domande a quelle dei giovani allungando la loro giovinezza
Sottraendogli l'autonomia e l'indipendenza allontanando il tempo dell'età adulta costringendoli a vivere dipendere dalle famiglie nella stagione della precarietà
Anche il decretone non parla ai giovani
Quota cento e gioia perché si è visto prolungare di tanti anni di lavoro
Ma non è il superamento della legge Fornero
E non affronta la precarietà non affronta la pensione di garanzia non dà risposta alle lavoratrici non si interroga sulla flessibilità in uscita per i lavori discontinui gravosi e potrei proseguire nell'elenco
Apre inoltre mille interrogativi su norme che prevedono uscite ma nella pubblica amministrazione non prevedo le entrate ancora una volta si fa cassa sulle pensioni bloccando la perequazione
Vorremmo dire con nettezza che il Paese ha bisogno di uno strumento universale di contrasto alla povertà
è una priorità sì va finalizzata certamente per questo non conveniamo sulla dizione utilizzata nella relazione tecnica
Del provvedimento del governo
Che definisce il reddito di cittadinanza una riforma strutturale del mercato del lavoro
Non lo è e non è di questo che ha bisogno al mercato del lavoro nel nostro Paese
Il contrasto la povertà non è cambiare nome agli incentivi alle imprese conosciamo i costi la sproporzione coi benefici
Contrasto alla povertà e inclusione presa in carico delle persone capacità di comprendere le ragioni della marginalità per superarle
Invece vediamo uno strumento confuso che non fa tesoro dell'esperienza del Ray per meglio finanziarlo ed estenderlo mani cancella invece la valenza sociale
Certo noi non useremo mai la frase e vacanza per tutti che fa il paio collanti divano dello SLAI del Governo
Ci vuole rispetto e bisogna sapere che non c'è un tempo rinviabile del contrasto alla povertà ma vediamo nella proposta del governo una volontà di giudizio dei comportamenti delle persone
A un senza tetto meno sussidio di chi una casa ce la
Nessuna idea invece di come togliere dalla strada dalla marginalità
Una donna separata magari per violenze e soprusi è costretto alla coabitazione
Un'idea moralistica una volontà di determinare comportamenti sociali e di consumo che ha un sapore che rammenta quello dei totalitarismi
E quelli sono l'opposto di un processo di inclusione che affronta il disagio ma non lo colpevolizza
Molto altro si potrebbe dire molto dovremmo fare per cambiare quel provvedimento a partire dalla proposta che c'è nel nostro documento congressuale sul reddito di garanzia
Il Governo invece di affrontare la riduzione del divario Nord Sud ripropone una dimensione para secessionista
Una proposta piena di incognite sul piano delle risorse e sicuramente non guidata dalla certezza perequativa
Il risultato del disegno di autonomia differenziata è una rottura dell'universalità dei diritti costituzionali oltre che dell'unicità delle regole del lavoro e dei contratti nazionali di lavoro
In troppi hanno pasticciato sull'assetto regionalista del nostro Paese
Una certezza però vorrei proporre a questa discussione la rottura dell'unicità del sistema di istruzione è una lesione del diritto di tutte tutti all'accesso paritario all'istruzione a una cittadinanza consapevole
Non avere leggi quadro che diano certezza di unicità dei livelli essenziali delle prestazioni
E determinare e determinare poteri non univoci è un'altra minaccia sul sistema dei diritti sulla sanità che continua ad allontanarsi dallo spirito dalla pratica del servizio sanitario nazionale
Ne parleremo molto in questi giorni siamo nel quarantesimo anniversario della riforma
Vorrei ricordare valorizzare invece la piattaforma unitaria
E sottolineare che la riconquista dei contratti pubblici e soprattutto delle relazioni sindacali e della contrattazione di secondo livello è per noi la via maestra per rilanciare una migliore è universale e organizzazione dei servizi
Parlare di sanità vuol dire uno straordinario piano di assunzioni ma se possiamo fare una domanda dove sono i concorsi
Si pensa forse che dopo la differenziazione le regioni che avranno risorse risponderanno all'assenza del personale e le altre saranno invece condannati alla migrazione sanitaria
Il tema delle assunzioni vale per molte delle amministrazioni pubbliche e per l'insieme dei servizi
Il nostro piano del lavoro è un progetto fondato sulla qualità e sostenibilità dello sviluppo anche per questi siamo partiti dalla riforma della pubblica amministrazione e dell'istruzione
Da un'idea più un progetto per un per il Paese declina la sua prospettiva a partire dai due soggetti più ignorati i giovani e le donne
Sono tutti questi gli argomenti per il confronto la discussione che dobbiamo fare con i lavoratori e con le lavoratrici con i pensionati per uscire da quel lupo che ha portato al voto del quattro marzo
Il quattro marzo non è arrivato a sorpresa su un Paese che funzionava perfettamente che aveva le risposte sociali giuste le relazioni sociali corrette
Il riconoscimento della rappresentanza un Progetto esplicito di futuro del Paese fondato su cittadinanza e qualità del lavoro
Una gestione della crisi e risposte di lungo periodo fondate sulla riduzione dei riti del lavoratori sulle pensioni come Cassano sulla disattenzione alle diseguaglianze e nella trascuratezza delle solitudini ha prodotto una rottura sociale
I segnali erano evidenti se si fosse voluto leggerli ma ancora oggi sfuggono alla discussione
Forse e proprio non averli voluti leggere che ha prodotto un mettersi alla finestra il vediamo cosa sanno fare trascurando che il fare non astratta Done astratto e sta condizionando il Paese
La stessa teoria
Della sicurezza non fondandosi sull'idea di determinare una nuova è ampia risposta alle domande sociali
Anche diverso innovata
Ma invece praticando la riduzione delle protezioni ha posto in concorrenza nativi e stranieri sui diritti sociali e del lavoro
Ha lasciato dilagare la scorciatoia della contrapposizione tra soggetti deboli anche difficoltà
La cultura del nemico della diversità di origine di religione di condizione di lavoro di reddito di povertà il disagio con una colpa individuale e non come la conseguenza di un sistema diseguale
Dobbiamo purtroppo dire che non vediamo su questo versante riaprirsi di una discussione approfondita
Sugli errori fatti anzi spesso vediamo una difesa critica un'opposizione che rilancia i teorici successi invece che a proporre risposta diverso al Paese
La rottura è stata accompagnata o forse determinata dalla convinzione diffusa che non ci fosse un altro modello possibile
Che non si potesse rispondere alla crisi con un modello di sviluppo fondato sull'equità sociale e sulla dignità del lavoro
Era più facile correggere le virgole del modello neoliberista e se ne sono visti gli affetti per chi nella globalizzazione ha visto aumentare l'insicurezza e non si è più sentito rappresentato ci dobbiamo tutti anche noi misurare con la sfiducia che ne è conseguita con l'esigenza di ricostruire unità di ciò che si è frammentato con il bisogno di parlare SDI sicurezza parlando di lavoro di welfare contro la logica delle paure e della discriminazione del diverso
Bisogna affrontare dare risposte al legame tra cambiamento e modello sociale di giustizia sociale il cambiamento come le tecnologie non si auto determinano vanno governate
Prima si affronterà da parte della politica questa discussione anche con il coraggio di riconoscere errori e timidezze e prima si determinano le condizioni per non subire quel non ci sono più la destra o la sinistra
Che ha cancellato la possibilità per tanti di sentirsi rappresentati e di immaginare un orizzonte
Nell'importante del messaggio di fine anno il presidente Sergio Mattarella ci ha detto tra molte altre cose
Che non bisogna confinare sogni e speranze alla sola stagione dell'infanzia
Di sinistra di progresso di un altro modello di sviluppo della rappresentazione di un altro modello possibile di radici nel lavoro della democrazia e abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno con radicalità
La radicalità non è estremismo
Gli estremisti è pieno il mondo della destra del sopranista di estremismo è piena la propaganda attuale
Radicalità invece sapere che ci devono essere politiche che affrontano in radice le diseguaglianze per combatterle cancellarle
Radicalità serve nel guardare il mondo e vedere il pericolo grave della crisi del multilateralismo
La globalizzazione è indubbiamente segnato grandi risultati per il libero commercio parzialmente redistribuito ricchezza tra i continenti
Ma il prezzo dell'assenza di regole e molto salato con i drammi sulle migrazioni con il cambiamento climatico con la finanziarizzazione la delocalizzazione del lavoro
Alla crisi e al cambiamento di la divisione internazionale del lavoro si devono a crescita di nuove povertà in Occidente dove ricompaiono intensi fenomeni di sfruttamento
Mi sono quelli che rispondono a questi problemi con il ritorno all'esclusività della sovranità nazionale con le guerre dei dazi con la misurata grande potenza e le loro alleanze invece che con le regole e la mediazione multilaterale
Così si prepara un mondo che abbiamo già ben conosciuto quello degli argomenti della guerra dei totalitarismi e non della democrazia della convivenza
Forse
Potremmo proporre di smettere di usare il termine populismo
E usare invece una più antica categoria quella del nazionalismo
Dei padroni a casa propria autarchici in grado di chiudere i confini in nome di un supposto primato per negare qualunque dimensione di governo sovranazionale
Esattamente nell'assenza di un riconoscimento di governo sovranazionale
Che gli Stati Uniti d'America imitati da altri possono decidere di spostare l'ambasciata a Gerusalemme dando un ennesimo colpo alla strategia della pace e di due popoli due Stati
In questi
In questo quadro
Continua la guerra dimenticata in Yemen ampiamente foraggiato ad armi prodotte in Italia da aziende tedesche che utilizzano stona non politica per aggirare le regole sul traffico d'armi
E forse l'ora per tutti a noi i rispolverare l'idea e la pratica della riconversione produttiva è in questo contesto che la Turchia prosegue la guerra ai curdi che hanno strenuamente difeso loro territorio in questi anni
Alle combattenti curde al premio Nobel Nadia Murad va tutta la nostra attenzione e tutta la nostra solidarietà
Alla logica delle nazioni chiuse e piegata la scelta del Presidente degli Stati Uniti che vuole il muro con il Messico e che ha dimostrato che neanche i bambini e le bambine vengono salvaguardate dal suo sonno a Lisbona
Razzista sono questi pochi esempi molto pochi dei tanti che meriterebbero attenzione del totale di vario tali decisioni all'ONU penso agli obiettivi venti trenta Global Compact che assumono le priorità
La prima una politica per l'ambiente a contrasto del cambiamento climatico che include molteplici politica comprese quelle dell'istruzione contro lo sfruttamento per la parità di genere rispetto delle diversità
La seconda le migrazioni non sono un tema di respingimento e confini ma di accoglienza e di regole per attuarla
La loro debolezza delle decisioni ONU
E quella che diventino suggerimenti nonostante la firma dei governi non impegni cogenti di cui garantire l'attenzione se fossero tali nel nostro Paese non si potrebbe discutere di chiudere i porti
Ma della imperativa necessita di una legge che cancelli la Bossi-Fini e che dia la possibilità di ingressi legali di regole incertezza dei percorsi corridoi umanitari contro Ilaria libici traversate della morte
Vogliamo ribadire che crediamo nel modello Riace non è la riduzione dei permessi umanitari che stiamo con i sindaci che si oppongono alla distruzione del sistema Sprar
Che sanno che è un minore non può finire strada perché ha compiuto diciott'anni che pensano a sanità e istruzione come diritti universali mai dipendenti dal colore della pelle o dalla nazionalità di provenienza
Noi stiamo con i presidenti di regione che ricorreranno alla Corte costituzionale
Noi siamo umani e vogliamo rimanerci no
Sappiamo
E non smetteremo di dirlo che le migrazioni sono opportunità per un continente che invecchia e vuole continuare a svilupparsi
Il nazionalismo di ritorno e il grande nemico dello sviluppo e del futuro umana umanistico
Il nazionalismo viene prodotta propagandato come antidoto alle paure alimentate invece minuto per minuto
Nazionalismo Sofia anche in Europa
In quel nazionalismo non ci sono le risposte al lavoro anche se questa hanno creduto i lavoratori americani brasiliani come tanti ungheresi o tanti italiani
Quel nazionalismo non prevede lavoro di qualità ne confronta spazio pubblico
Verso le grandi multinazionali è un'idea di potere primato per i forti i vincenti non idea redistributiva e nazionalismo di classe che fa presa sulle paura e l'assenza di alternative ed anche per questo contro i lavoratori
Questo tema interroga fortemente al sindacato
Che nel mondo in Europa in Italia non vivo una stagione facile tra la lunga crisi interne all'insonorizzazione non governata la concorrenza sleale il primato finanziario tecnologico delle grandi multinazionali abbiamo proposto della campagna congressuale della i chiusi il sindacato mondiale
Il sindacato mondiale se davvero vuole essere tale deve proporre un'idea del mondo fondata sulla solidarietà sulla effettiva unione dei lavoratori
Abbiamo condotto una battaglia molto importante
Costruendo per la CGIL e i sindacati i nostri alleati un patrimonio che non va disperso perché indica una via da percorrere perché tutti sappiamo che il sindacato forte in un solo Paese è un'ambizione con poche prospettive
Certo per due punti non abbiamo vinto ma noi comprendiamo il valore di una battaglia che comunque cambierà il volto del sindacato mondiale
Che apre prospettive innanzitutto per i sindacati dei continenti dove sempre più si determina futuro e qualità del mondo
E personalmente sono orgogliosa della CGIL che non ha scambiato una battaglia di merito con la proposta di una spartizione di incarichi che avrebbe sottratto all'Africa la presidenza della e chiusi la prima presidenza africana
Ha un patrimonio che dovremo decidere come salvaguardare far crescere partendo dalla nota più violente la divisione europea nel sindacato mondiale come la Confederazione europea dei sindacati
Molta della divisione politica e l'Europa si riflette sui sindacati nazionali
E ci misuriamo tutti con alcuni nodi cadranno affrontati dal prossimo congresso della confederazione europea che chiedono al sindacato e vorrei dire anche alla politica di sinistra un salto di qualità
Basta scorrere cronaca per coglierne alcuni la plexi la lotta delle donne in Polonia le manifestazioni di Danzica e vogliamo qui ricordare Adamo qui c'è assassinato dagli odi sopranista
Opere che manifestazioni in Ungheria contro la legge sul lavoro fino alla Francia lotte che attraversano l'Europa risposta positiva e nuovi nazionalisti
Muri fili spinati chiusura dei confini non sono soluzioni marmi della destra orientano lire paura quel poi praticare politiche liberiste ai danni dei lavoratori
Sono il segno di tensioni che emergono esplicitamente anche nel dibattito sindacale
Nel rapporto con i Paesi dell'Est e ormai esplicita la contraddizione tra l'appartenenza alla comunità europea e salari che rimangono bassi insufficienti tra appartenenza alla comunità e assenza di modelli e diritti Congress contrattuali usati come territori di delocalizzazione oggetto di politiche di dumping con profitti che rimangono alle multinazionali o a pochi e non determinano maggiore giustizia sociale
A Ovest si pagano i prezzi dell'austerità delle declamate riforme strutturali
L'assenza di un protagonismo europeo sui temi dell'innovazione e di un modello a partire dall'intelligenza artificiale non subalterno al potere monopolistico delle otto grandi aziende
Quegli otto aziende guidate da otto uomini bianchi i quali detengono la stessa ricchezza il tre virgola sette miliardi di persone
Oxford in queste ore aggiornato
Il suo rapporto e non è meglio di quello dell'anno scorso
Aziende che insieme alla finanza le banche alimentano distanza tra la retribuzione di un lavoratore e quella di un alto dirigente di tre quattrocento volte
Sito chiunque a dimostrare che ci sono motivazioni reali comprensibili per tali differenze salariali
Il referendum
Che determinava via Della Breaks sette e vivo nella memoria di tutti e tutti noi
La storia ci racconta poi del negoziato con l'Europa dell'accordo raggiunto dell'equilibro tra uscite e mantenimento del mercato unico della tutela dei cittadini europei della delicata questione dei confini e irlandesi ma la cronaca ci racconta della crisi politica in Gran Bretagna dell'accordo respinto
Difficile per la Gran Bretagna sceglie l'uscita senza accordo aprirebbe per il Paese scenari economici inquietanti
Ma non nascondiamoci anche conseguenze per molti altri in primis per i nostri migranti che non sarebbero più cittadini europei
Dall'altro bisogna dire che serve all'Europa e alla sua prospettiva essere ferma sull'accordo fatto
Non appaia un modo provocatorio ma la dimensione sovranazionale sui turni istituzionalizzata può e deve secondo noi essere riformata
Ma non diventare un tram dal quale scende sociali alla fermata che preferisce
L'Europa non sta bene è attraversato da un processo di indebolimento del Parlamento della commissione
Ha consegnato le scelte e le decisioni all'unanimità dei governi un'Europa che ha sposato rigore monetario anche per chi nell'Euromoney sacrificando le politiche pubbliche e sociali l'assenza delle quali alimenta le insicurezze che vengono ripiegate sui nazionalismi anti europei
Per il lavoro questa significato al venir meno del sogno europeo e fatto diffondere l'idea che ci si difende meglio ognuno per sé
La Grecia è una ferita non rimarginata
Ed è tardivo ma non inutile che giunga rammenta che si è persa un'occasione di autorevolezza e di autonomia europea
Il diritto di veto dei governi e all'origine dell'incapacità di avere politiche europee sulle migrazioni
Pensiamo alla distanza tra la discussione in Parlamento su Dublino tre ed estenuanti trattative per quarantanove esseri umani in balìa per tre settimane del maltempo e della chiusura dei porti meglio dei governi che rifiutano l'ingresso alle navi
Sentiamo il bisogno di riformare l'Europa al più presto a partire diritti del lavoro dall'aumento dei salari dalle tutele di sicurezza sociale
Dobbiamo però dirti con franchezza che se non difendiamo l'Europa non la riformeremo
Se non c'è uno scarto di tutto il mondo del lavoro il prossimo Parlamento potrebbe essere quello della sconfitta del sogno europeo della cancellazione dell'orizzonte degli Stati Uniti d'Europa
La necessità d'Europa non è venuta meno anzi proprio perché serve al multilateralismo regole luoghi mondiali serve l'Europa
Non è venuta meno per quella ragione fondamentale che scegliere la pace non è venuta meno perché per merito dei padri fondatori due generazioni sono vissute come europee nella la libera circolazione delle persone
Non è venuta meno perché nelle debolezze a partire dai diritti umani all'Europa ci riferiamo per affermare degli avanzamenti
Non è venuta meno perché l'Europa deve essere quella piattaforma di democrazia che fronteggia l'illiberalità i sovrani ismi di Russia USA e Cina una piattaforma di libertà e democrazia fondata sul nuovo patto tra lavoro e capitale fondata su welfare e giustizia sociale
Quella è l'Europa che vogliamo la riforma necessaria sì ma insisto si riforma qualcosa in cui si crede e non quello che si demonizza
Giustamente la Confederazione europea dei sindacati nell'avviarsi al congresso affronta molti temi e torna quello di uno strumento di parità salariale in Europa
L'avevamo proposto al Congresso scorso come si può vedere le battaglie giuste si affermano e ancora giustamente
Ha deciso una grande manifestazione europea nel mese di aprile sono troppi anni dal due mila e dodici che le lavoratrici e lavoratori europei non parlarne manifestano con una voce sola
Questa l'ingrato ed è allentati legami favorite ripiegamenti aumentato solitudini o meglio distanze tra Paesi europei e non tra Paesi dell'Est e dell'Ovest
è importante però ripartire noi con CISL e UIL ci saremo in coerenza le nostre battaglie perché memorie convinti di uno slogan che cito non perché il bicentenario ma perché è una delle condizioni per far risorgere va a sinistra oggi in preda processi autodistruttivi
Per dare il senso all'alternativa
Lavoratori di tutto il mondo unite di
La CGIL chiamata
Ad essere parte attiva nella campagna elettorale europea con CISL e UIL ne discuteremo anche con Confindustria perché continuano ad essere europei è una scelta di prospettive di campo rispetto alle destre e ai nazionalismi la cultura politica la sua qualità i suoi orizzonti c'è un tema da non trascurare mai né a nostro CGIL che afferma la sua autonomia ma nega in radice l'autosufficienza
Virus che abbiamo visto molto diffuso tra i disintermediata ori di tutte le provenienze
Dobbiamo attrezzarci scegliere luoghi modi argomenti per essere attore di uno Europa migliore ma dell'Europa
Anche qui come sull'idea di paese dobbiamo compiere una battaglia politica sul merito e sul senso delle scelte da fare ci sono le ragioni della storia del presente dell'Europa ma facciamolo pensando anche al futuro sociale ed economico del mondo digitale
Non userò numeri punto zero per parlare della digitalizzazione
Perché ormai si sprecano si sovrappongono perdono senso in una tabellina che misura qualche conseguenza ma non si fa le domande importanti
Lì lo l'organizzazione internazionale del lavoro e messa sotto attacco come tutte le organizzazioni internazionali
Dall'arrivo dei governi di destra totalitari dai disinteressati al rapporto con gli altri da un'aggressività crescente delle organizzazioni imprenditoriali
Come dimostra la chiusura maggioranza cosa mai successa di governi imprenditori del caso Guatemala ovvero dell'assassinio dei sindacalisti
L'organizzazione internazionale lavoro festeggerà il suo centenario con lo slogan il futuro del lavoro
Usando lavoro al singolare intendendo con ciò tutto il lavoro ma soprattutto ciò che determina per la cittadinanza la libertà l'autonomia la possibilità di progettare perse
Parto da qui perché una discussione anche su tutto e numerica sui lavori che ci saranno anche quantità è una discussione sulle conseguenze
Noi dovremmo invece discutere del sistema nella sua complessità provare a contrattare uno e a indirizzarlo
Se si affrontano solo le conseguenze si dà per scontata la neutralità delle tecnologie e la loro immanenza
Certo rispetto agli stregoni dell'oggi che negano la scienza la libertà di ricerca che vedono scie chimiche complotti ovunque capisco che il terreno potrebbe essere minato
Ma se la libertà di centri libertà di ricerca scientifica va difeso
Altrettanto va difeso il diritto degli Stati della politica della società della rappresentanza di determinare poi l'uso delle tecnologie non monopolio la loro coerenza con i principi di universalità ed eguaglianza
Non è per nulla discussione nuova si presenta ad ogni rivoluzione tecnologica
Quelle precedenti tutti a carattere industriale fino alla rete che allargati i confini molto più rapidamente influenzando in partenza e non come conseguenza i comportamenti sociali
Con la digitalizzazione cambia davvero la potenza e la rapidità l'informare condizionare la Società tutto
I dati e la capacità di elaborarli sempre più rapidamente nella direzione voluta sono la vera ricchezza del futuro ma non può tradursi solo in profitti se il cosiddetto oro nero ha messo tutto il mondo su due o quattro ruote e la produzione se ne amano trasformata accompagnando richiesto ai cambiamenti sociali
Dalla suor Bertini era uguale per tutti alla personalizzazione che ha portato a tagliare i magazzini e cambiare le modalità di produrre
Lei era dell'intelligenza artificiale invece fondata sul ti faremo desiderare ciò che noi pensiamo vada bene per te
Imbranati capo e la lettera di una giornalista americana che spiega le grandi Company che il bambino l'aveva perso ed era inutile che la bombarda siano di offerte proposte per una neomamma
Se dimostra che c'è ancora qualche falla nel confronto del controllo non vi è dubbio che rende esplicito il tema dei confini
Si propone un tema di condivisione dei sistemi di non monopolio di libera concorrenza
Sono partita da qui non solo perché la nostra autodeterminazione la nostra privacy sono temi di libertà e di democrazia
Ma anche perché è concentrarsi sulla separazione tra produzione innovazione modelli di consumo non ci fa vedere che proprio ciò che definisce il lavoro che viene messo in discussione
Pensiamo a quanto si trasferisce da lavoro ad autoproduzione gratuita degli utenti
Pensiamo come propone a noi una doppia rappresentanza quella del lavoro e dei consumatori è una straordinaria contraddizione
Se la logica è quella del low cost ci sono consumatori che esultano ma dobbiamo dirci che dietro quei prezzi ce lo sfruttamento del lavoro i bassi salari fino alla riduzione in schiavitù
Che ruolo vuole giocare l'Europa
Quello dell'osservatore delle grandi multinazionali
Certo attento agli aspetti fiscali
Ma cedendo la divisione tra la tecnica inarrestabile dell'autoproduzione
Oppure promuovendo un'altra via che abbia proprio perché fondata sull'autonomia di ricerca conoscenza
Più modelli tecnologici che permettano di decidere con la politica le soluzioni utili con i soggetti la rappresentanza del lavoro le caratteristiche le condizioni le professioni del lavoro
Vorrei dire che non è un tema che verrà è già tra noi ha già mutato le caratteristiche la società ha già cambiato luoghi di lavoro cancellato professioni rideterminato servizi
Noi pensiamo che ci sia una profonda relazione tra il lavoro la sua qualità e le condizioni sociali dobbiamo decidere come contrattare quale contrattazione abbiamo dedicato a questo la Conferenza di programma
Individuare ciò che serve nelle politiche di governo della digitalizzazione
Dobbiamo uscire dall'idea che usa molto anche sindacato internazionale che siamo nella transizione verso no noi siamo dentro processo abbiamo già le conseguenze sappiamo che muterà in continuazione e con grande velocità
Non appaia in proprio ma è come per i cambiamenti o climatico se ci si continuerà ad attardare sul faremo non vediamo quanto già cambiato rendiamo sempre più difficile riparare
Visto che non è transizione ma alloggi quale contrattazione quali regole del lavoro nord abbiamo sintetizzato nel documento in contrattare l'algoritmo
Ma è anche sempre oggi uso dei dati priorità ruolo del pubblico monopolio del tecnologie uso dei mezzi ovvero temi di governo politico non rinviabili
Le norme fiscali e quelle sulla lecita dell'uso dei dati ne sono parte fondamentale
Il lavoro trasferito sull'utente cliente ritenuto vantaggio invece che auto prestazione come viene riconosciuto
Sono molte delle domande del sull'affrontare la digitalizzazione non dal versante sconfitto del luddismo ma da quello nazionale che pensa essa che i fenomeni si possono e si devono governare
E poi c'è ovviamente c'è bisogno di sapere sapere leggere saper maneggiare sta per affrontare saper utilizzare un bisogno di istruzione e formazione che non riguarda il futuro ma da oggi che oggi al lavoro di ognuno che deve interagire con le tecnologie
Su questo e sulla ricerca abbiamo ritardi drammatici che frenano anche l'innovazione della pubblica amministrazione e del sistema produttivo
Su tutto questo abbiamo lavorato confrontandoci direi chiudendo al The professionalità quadri interloquendo con esperti e tecnici professionisti tanti soggetti da cui abbiamo imparato ma anche proposto i temi del lavoro i pericoli della polarizzazione abbiamo colto la dimensione computer complessa che dovrebbe farci abbandonare le definizione di industria quattro zero impresa quattro zero quelle che dicevo compongono una tabellina che poco racconta
Dovremmo invece anteporre la Società cinque punto zero
Non so se lo sia mai stato ma sicuramente non è più dato che la crescita della società dipenda dall'esclusiva relazione tra impresa innovazione
Non è così se riconosciamo che Silicon Valley e derivata dalla ricerca pubblica intanto a parte militare e che ha prodotto le tecnologie a partire dal GPS
Abbiamo bisogno di un'innovazione non ridotta solo all'impresa
Che veda gli uomini e le donne non solo come consumatori di ciò che ci viene suggerito ma come attori consapevole della società portatori di bisogni che certo cambiano anche perché cambiano aspettative di vita processi demografici e così via
Il Giappone il paese che più autorizzate progettati robot umanoidi sostituto sostituti e complimenti do l'umano ha cominciato a licenziarli perché non riproducono la qualità delle relazioni
Lo stesso Giappone aperto dopo essere stato un tenace oppositore le frontiere certo dentro fruscii rigorosamente controllati ma ha dovuto cambiare rotta rispetto ad una dimensione che delegava alla tecnologia la soluzione dei problemi dell'umanità
Non funziona in economia e non funziona nella società la riduzione ad uno dei soggetti che determinano ancor meno funziona se come sappiamo le scelte che si fanno influiscono sulla Società sui comportamenti sulle relazioni
Leggerla così dalla Società cinque punto zero apre nuove prospettive dal ruolo della politica al nostro ci propone un'idea della contrattazione sociale che Progetto relazione tra bisogna innovazione Indirizzo dell'innovazione a partire dalle reti fondamentali di giustizia sociale
Proviamo solo a pensare a ruolo che può svolgere una domanda pubblica di fronte ai temi dell'invecchiamento della sanità anche di genere a un diverso abitare concepire gli spazi collettivi
Qui la contrattazione sociale può influenzare invece di lasciare che si venga influenzati
Noi ci siamo e vogliamo essere questi oggetti delle scelte rivendichiamo che lo debba essere anche la politica
Anche per questo l'Italia come l'Europa dovrebbe considerare incerti e istruzione un intervento prioritario e fare passi rapidi e intensi avanti sulla condizione condivisione della ricerca come già tante volte ha detto abbiamo bisogno di innovazione abbiamo bisogno di governarla per questo non siamo né entusiasti e detrattori partiamo dalla qualità del modello sociale per declinare le regole
Sapere conoscere non per diventare improvvisamente tutti appassionati Technology sapere per non cadere nell'inganno
Che siccome lavoro nuovo sarà più competente più formato non ci sarà più bisogno di regole comuni e ognuno saprà difendersi da solo
Dovremmo essere vaccinati ce l'avevano già raccontato nei ruggenti anni della flessibilità dei freelance come modello del futuro
Abbiamo capito e abbiamo l'orgogliosa mente difeso i contratti collettivi nazionali e la riunificazione del mondo del lavoro
Perché un altro aspetto che non dobbiamo sottovalutare e che terrà la digitalizzazione uniforma ben più rapidamente la società che non la qualità del lavoro
Tutti all'uno smartphone anche se passano dodici ore piegate dei campi a raccogliere pomodori a tre euro l'ora sotto caporale
Per una start-up che produce APAM milionarie strabiliante o per inventiva giovinezza lavorano sulle piattaforme milioni di persone pagate pochi centesimi che allenano i sistemi di Google piuttosto che di Microsoft
Sicurezza tutela delle regole l'unificazione del mondo del lavoro e più che mai centrale la Carta dei diritti il suo praticarlo
Anche in questo non si può che constatare la differenza tra gli annunci la mobilitazione elettorale e la pratica di un Governo che produce il decreto Di Maio
La le causali annunciate e poi previsto dopo dodici mesi alla pratica delle deroghe contrattuali o sui raider dalla subordinazione alle più articolate fantasia
Le diseguaglianze sono trascurate si allargano diventano fratture che nell'epoca della paura si trasformano in vere guerre tra i poveri
Bilancio sulla contrattazione sicuramente articolato sono stati anni anche se molti osservatori e anche qualcuno tra di noi un po'distratto non l'ha visto di molti accorge spesso anche noi travolti dalla logica del minuto corrente della memoria a breve non ce ne ricordiamo
Abbiamo difeso il contratto collettivo nazionale di lavoro rinnovando l'in tutti i settori alcuni dopo molti anni con una lotta tenace pensa ai pubblici alla grande distribuzione
Potremmo dire che li abbiamo rinnovati sostanzialmente tutti se non mancasse all'appello la cooperazione che nel suo ostinato rivendicare di essere come il privato confindustriale smarrisce le ragioni della sua diversità
L'abbiamo difeso con gli accordi interconfederali in ultimo quello con Confindustria che il presidente ama ricordare come patto della fabbrica
Abbiamo un sistema piuttosto ordinato e una copertura contrattuale superiore all'ottanta per cento tra le più alte se non la più alta in Europa
è importante assolutamente sì è sufficiente no non è abbastanza
Segna gabbia che aver rinnovato tutti i grandi contratti unitariamente è una risposta fondamentale dobbiamo fare un bilancio sul permanere di una vera e propria questione salariale nel nostro Paese
E di uno sbilanciamento tranne che per i pubblici sul versante del welfare
Ma se non vogliamo fare tra di noi e con CISL e UIL nostre controparti
Delle discussioni ipocrite dobbiamo dirci che se il sistema fiscale continua agire con quelle caratteristiche parte della contrattazione già definita compresa la contraddizione dell'usare soldi pubblici per finanziare il privato e le dichiarazioni le divaricazioni che si determinano tra i luoghi forti e quelli deboli
So bene come sanno Anna Maria Carmelo le fatiche per costruire unitariamente punti di equilibrio
Ma non è forse al momento
Di valutare se le politiche di decontribuzione non vadano spostata a livello nazionale
Se non sia un errore la Diesel scali d'azione senza vincoli del welfare che sottrae risorse pubbliche universali in settori come la sanità
Penso che dovremmo chiederci per rispondere anche così a quei lavoratori molti che hanno solo il contratto collettivo nazionale
Certo assolutamente non vogliamo dire con questo che si può indebolire la contrattazione di secondo livello dobbiamo però dirci che la sua crescita non è un effetto della decontribuzione
Sono quattro anni dalla firma dell'accordo sulla per sulla rappresentanza
In CGIL ci aveva molto diviso
Oggi tutti insieme abbiamo costruito nella contrattazione un passo molto importante che speriamo produca rapidamente Effeti unitari tra le associazioni imprenditoriali
Abbiamo consolidato e sottoscritto che la misurazione deve riguardare sia le organizzazioni sindacali che quelle datoriali la misura della rappresentanza è stato uno strumento fondamentale per regolare la dialettica unitaria senza reti e senza accordi separati
Un vero e proprio tonificante per il sindacato confederale
Non ha però prodotto il risultato di dare seguito a quella dizione organizzazioni maggiormente rappresentative e non ha quindi fermato la deriva dei contratti pria pirata
è inutile sottolineare in questa platea la miopia di chi di fronte alla possibilità di rendere certa esigibili regole che le parti avevano individuato ha preferito lanciare l'idea della disintermediazione dell'inutilità della rappresentanza sociale
Gli effetti si sono visti anche nella lentezza degli adempimenti necessari
Ma sono oggi drammaticamente vanificati dall'attuale governo quello del contratto privatistico che non solo disintermediata ma fa un ulteriore passo grave
Questo governo nella convinzione del loro parlare direttamente alle masse si finge di quello del parlare con tutti
Meglio dire con chiunque si doti di una sigla la negazione in radice di ogni rappresentanza e rappresentatività
Tutte buone ragioni per rilanciare la nostra iniziativa unitaria e farlo d'intesa con l'organizzazione di impresa
Serve la difesa dei contratti a impedire la concorrenza sleale a qualificare il sistema produttivo e del servizio che deve fondarsi sul lavoro di qualità riconosciuto serve cioè la legge sulla rappresentanza
Ancora
Vorrei ricordare la recente prima attuazione dell'acconto l'accordo con Confindustria
Attraverso la sottoscrizione dell'accordo assoluta sicurezza reso ancor più importante perché interrompono in comune un'incomunicabilità con Confindustria ormai decennale
La sicurezza sul lavoro una propria vera emergenza una strage continua che consiste Matica puntualità colpisce soprattutto alcuni settori e i lavoratori degli appalti
Siamo ben lontani da quella presa di coscienza che dovrebbe caratterizzare il Paese
Il due mila diciotto è stato anno drammatico e il due gennaio del nuovo anno ci consegnava già il primo infortunio mortale
Da ultimo ieri a Genova ancora una volta sotto un carico sospeso
Vorrei dire e non sommessamente al governo che sbandiera come risorse proprie quote linee scontata l'impresa che lo ha fatto con la totale disattenzione alla sicurezza
Sottraendo risorse alla ricerca sulla sicurezza del lavoro
Ignorando il bisogno di dare risposte anche le rendite dei lavoratori non estendendo l'assicurazione INAIL a chi ancora non c'era
Non penso solo ai writer ma i vigili del fuoco alle forze dell'ordine forse il ministro oltre a sfoggiare divise dovrebbe cominciare a dare risposte
Di fronte all'emergenza tutti devono essere chiamati a fare la loro parte anche noi
La contrattazione al nostro fare è indubbiamente dobbiamo fare di più
Nel bilancio la contrattazione dobbiamo leggere anche i limiti
Abbiamo dedicato molte energie a discutere di contrattazione inclusiva
La risposta necessaria al processo di disgregazione frantumazione del mondo del lavoro a dumping ai processi di Zeus disarticolazione di instabilità risposta le solitudini di un lavoro sempre più individualizzato senza luoghi di riferimento
Come ci hanno detto le assemblee sulla Carta dei diritti anche il conoscessi tra lavoratori che popolano gli stessi luoghi senza avere in comune la stessa direzione è un fatto importante
Ci siamo detti anche se poi non ce lo ricordiamo quanto questo significasse dare senso al sindacato generale confederale capace di non limitarsi al noto ma la perenne ricerca di allargare la sua rappresentanza
Certo abbiamo fatto molte cose non siamo all'anno zero ma sono evidenti le difficoltà e le resistenze e sono resistenza al rinnovamento che riguarda le pratiche sindacali
Un mancato rinnovamento determina che la nostra elaborazione non è un patrimonio diffuso perché non è attuazione quotidiana
Ce lo dicono le difficoltà sugli appalti già visibili sulla raccolta firme la proposta di legge ma che si rinnovano nella solitudine delle vertenze nel nostro nell'interpretare le filiere ce lo dice un'attenzione distorta a come ci si mobilita nelle categorie forti ma ci si distrae sulla somministrazione sulla cooperazione sociale o sugli appalti
Le indecisioni che attraversano noi tutti sui processi di stabilizzazione la rassegnazione alle assunzioni a termine senza fine
Cui innanzitutto registriamo un ritardo troppo spesso arriviamo dopo
Si chiama territorio ma non solo si chiama relazione tra diritti sociali e del lavoro si chiama necessità di costruire ponti verso l'uguaglianza non muri verticali
A nessuno di noi sfugge Leganés con il contrasto alla corruzione all'illegalità quando parliamo di appalti ma non solo
Con il processo Emilia sia dimostrata riconosciuto come le mafie incidano sulla libertà dei lavoratori sulle condizioni di lavoro ed anche sulla sindacalizzazione
Nel rinnovare abbiamo ancora strada da fare perché sia in relazione alla tutela collettiva e quella individuale
Nel congresso molto abbiamo discusso di contrattazione e questo è un bene
C'è una richiesta di discuterne anche sul piano organizzativo sarà uno degli impegni prossimi ma nessuna soluzione organizzativa risolve se non determiniamo una rinnovata pratica contrattuale
Nella difficoltà può prevalere l'idea che ti fermi al conosciuto tra chi ha organizzato tra chi è forte meglio più forte perché la legislazione indebolito tutti dobbiamo scegliere se guardiamo al passato restiamo in un recinto o se proviamo a fare un passo in avanti tutti insieme
Solo così propriamente vociare rappresentare i giovani in sintesi invece di proclamarlo dobbiamo popolare effettivamente il territorio questa pratica deve parlar la contrattazione classica ma anche a quella sociale e territoriale perché così si pratica piano del lavoro e universalità dei diritti sociali
Noi dobbiamo tutti ringraziare il lavoro che gli attivisti deleghe Spini fanno sul piano della tutela individuale di quella sociale per il loro costante impegno e passione nel territorio
Sbagliano le categorie che pensano che il territorio se non solo le sedi provinciali delle camere del lavoro che pensano che la vita di categoria sia esclusiva
I nostri territori nostre camere del lavoro pur non tutte uguali differenti per storia e tradizione parlano di molte esperienze positive
Il segno della lì la verticalizzazione
Riguarda tutti e spesso coincide con una spiccata tendenza all'accentramento alla separazione tra chi dirige e chi pratica per questo continuerò a dire del sindacato confederale non è l'aggettivo che connota la sigla di ogni singola categoria ma una pratica sindacale che nella sintesi e mediazione riconduce all'interesse generale del Paese
Il bisogno di una voce forte e coesa del sindacato confederale è sempre stato l'imperativo categorico ma mi permetto di dire che in questa stagione e ancor più necessario direi indispensabile
L'assenza di una sponda politica la rappresentanza del lavoro l'assenza di un ascolto dei governi e la vocazione politica l'autosufficienza sono una debolezza per la rappresentanza del lavoro
Per questo serve maggior contrattazione maggior confronto tra le parti sociali una capacità di condizionare l'agenda del Paese lo abbiamo cominciato a praticare e ci sembra che anche la nostra controparte da abbiano colto
Però cara Anna Maria caro Carmelo
Penso che non sia sufficiente a dire questo
Abbiamo visto in questi anni e i prossimi non fanno ben sperare la fatica di tradurre le scelte bisogni trovare le risposte
Abbiamo cercato ognuno insieme nuove strade come leggi di iniziativa popolare noi i referendum
Abbiamo avuto dobbiamo avere la capacità di non cedere né all'idea della sostituzione né all'idea del passi da Calise
Abbiamo bisogno di tenere vivi aperti i canali di comunicazione confronto condivisione con lavoratori e pensionati che si sono molto troppo allentati
Dobbiamo avere cura della nostra base sociale che non può essere data in appalto a nessuno
Vorrei dirlo in modo molto preciso abbiamo bisogno di un sindacato confederale davvero unitario
è una scelta obbligata l'unica che potrebbe fare la differenza
L'unica scelta che guarda un orizzonte nuovo e non ci riporta al parallelismo alle componenti di partito ma che salvaguardia e rafforza l'autonomia
So che tante volte Carmelo ci ha proposto di fare come nel settantadue tante volte ci siamo proposti gruppi di lavoro costituenti tutto giusto ma temo voltata all'indietro a cercare ciò che ci ha diviso nella storia
Le ragioni della nostra differenza non sono le stesse di allora
Non vuol dire che non ci siano differenze anche programmatiche ma dobbiamo domandarci sono davvero insuperabili credo che abbiamo il dovere di fare un esercizio importante senza sottrarlo al confronto con quello che accade accadrà perché non diventi accademico
Penso cioè che prima che il metodo dobbiamo sciogliere questo nodo politico
Penso che il Paese abbia bisogno sindacato confederale forte unito per questa fondamentale saper rappresentare tutto il lavoro includere tutte nella contrattazione
Siamo andati avanti in questi anni ma non basta dobbiamo mettere al primo punto dalla nostra agenda la condivisione sulla situazione la fondamentale importanza dell'unità del mondo del lavoro
Dare voce alla rappresentanza sociale oggi sconosciuto alla politica
Lo dobbiamo fare perché la sbatte realizzazione della partecipazione attiva la politica non solo favorisce le solitudini rancori ma moltiplica le periferie l'incultura la rottura dei legami di solidarietà ci rende afoni
Possiamo aprire un cantiere che rafforza ed estende la rappresentanza di base come tante volte ci siamo detti
Possiamo praticare unitariamente nuova sindacalizzazione mettere in comune delle attività trovare modalità di discussione Diretta del gruppo dirigente per fare sintesi insieme e non tra le decisioni di ognuno
Mi sono anche troppo dilungata sulla diffusione delle diseguaglianze sull'assenza di risposte su questo si radicano le fratture le contraddizioni solitudine fragilità
Voglio aggiungere che in queste solitudini che prolificano i razzismi e la presenza organizzata i neofascisti e neonazisti
Certo non solo in Italia ma noi siamo l'Italia repubblicana nata dalla Resistenza che ha fondato la sua costituzione sull'antifascismo
Allora credo che ci sia stata troppa sottovalutazione
Penso all'ammissione del alle elezioni di liste neofasciste al mancato ascolto dell'appello dell'Anpi di tante altre altre associazioni noi compresi mai più razzismo e mai più fascismi peso alle campagne
Contro gli attacchi a libertà di stampa
Il ventisette gennaio sarà il giorno della memoria
Dobbiamo sapere che affermare mai più leggi razziali deve essere una pratica quotidiana
Non leggete lo come allarmismo basta guardarsi intorno per veder crescere i segnali contro tutte le diversità
E il linguaggio disumano di collaboratori di governo nei confronti della malattia dei disabili
E tagliare gli insegnanti di sostegno a creare barriere verso la disabilità ancora ghettizzata nel lavoro
Sono le aggressioni omofobe le forme sempre più esplicite di aggressioni emigranti sono diritto duale del decreto sicurezza su una limitazione a manifestare che non valgono per le organizzazioni neofasciste
è evidente
Che la prima deriva è quella del linguaggio
Il linguaggio pubblico
Ed è più grave della deriva del linguaggio del socio è diventato insopportabile violento divisivo aggressivo discriminatorio
Di questo linguaggio noi non possiamo farcene una ragione pena la democrazia e la libertà nel nostro Paese
Non possiamo e non vogliamo farcene una ragione perché non vogliamo che qualcuno domani Possamai dirci perché non avete visto come già è successo in altre epoche e per altri Paesi
Lo dobbiamo ai nostri padri che ci hanno consegnato un Paese liberato lo dobbiamo ai nostri figli che abbiamo cresciuto europee in pace e liberi
Lo dobbiamo a Guido Rossa a tutti noi che abbiamo difeso la democrazia dal terrorismo e dallo stragismo
Tante volte quando si parte dal linguaggio qualcuno ti guarda sembra dire come sei bacchettona
Ma il linguaggio da sempre non ha solo la funzione di rispecchiare i valori di una comunità la sua cultura al grande potere di concorrere a determinarle e quindi anche a manipolarli
A questo dobbiamo aggiungere il perenne sfuggire dalla complessità per semplificare per impedire che vi siano gli strumenti per cogliere davvero differenza difficoltà
Affrontare la complessità è innanzitutto un atto di responsabilità politica
Responsabilità mancata tutti coloro che hanno in seguito al semplificare lancia elitarismo ovvero anche istituzionali ISMU e l'antipolitica
Le prime vittime sono i soggetti che dobbiamo smettere di definire deboli sono coloro che danno guadagno collettivo nel riconoscere far riconoscere la loro diversità
Per prima lo sanno le donne che sono prese da un linguaggio machista che dalla forza al primato in tutto che rivendica ritorna antico alla subordinazione quando non alla proprietà
Quanto orrore ci fa sapere che si esprime sdegno sul femminicidio solo se compiuto da una straniero potentissima dimostrazione non di rispetto dell'altra ma di affermazione di proprietà italica del suo corpo e nella sua mente
Abbiamo detto in tante occasioni che la libertà femminile metro di misura della democrazia di un Paese vorrei dirvi e anche metro di misura della democrazia della nostra organizzazione
Lo abbiamo detto
Nell'assemblea delle donne del sei ottobre scorso
Con la piattaforma sulla contrattazione con l'impegno di mobilitazione
Ma soprattutto vorrei che non ci venti dedicassimo che è un pugno ad ognuna di ognuno di noi signore delegata ci dice dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto di non essere abbastanza
Vorremmo
Dovremmo potrà sempre dire che siamo abbastanza
Ho ampiamente descritto le difficoltà generali dal globo il Paese al linguaggio nelle quali abbiamo attraversato questi anni e siamo approdati al diciottesimo congresso
In questo quadro portiamo bilancio non solo rose e fiori
Siamo un'organizzazione che ha mantenuto il suo radicamento che conciso e undici a difesa della crisi
Di fronte al venir meno di una politica capace di rafforzare la protezione sociale
Invece di novanta e sostenerla ha scelto di liberalizzare i contratti Giobatta usato le pensioni come casa lasciato correre diseguaglianze non cercando un'altra via noi invece abbiamo
Costruito Progetto proposte continuate a indicare all'orizzonte la possibilità di un'alternativa
Abbiamo avuto ed abbiamo problemi fatichiamo ad allargare la rappresentanza ma dobbiamo dirci che noi possiamo andare a testa alta
Non abbiamo sottovalutato la frattura sociale le diseguaglianze
E in questo percorso abbiamo ricostruito le ragioni e i progetti della nostra unità
Un'unità che non nega le pluralità anzi
E si è arricchita con scelte di sempre maggiore partecipazione
In direzione ostinata e contraria mentre tutti cercavano leader alla virtualità noi lavoravamo per la collegialità e la partecipazione radica ramo nostro esserci
Così abbiamo preparato il congresso coinvolgendo venti mila tra delegati di luoghi di lavoro e attivisti dello Spi nella stesura del documento congressuale
Abbiamo svolto quarantasei mila settecentottantotto assemblee coinvolto milione quattrocentosette mila duecentosessantaquattro lavoratori e lavoratrici pensionata pensionante nostri iscritti
Si può fare sempre di più e di meglio ma indubbiamente siamo uno dei luoghi più partecipati esistenti nel Paese
Abbiamo
Abbiamo dopo molti anni celebrato un congresso ampiamente unitario
Lavoro è ha raccolto novantasette virgola novantuno per cento dei voti le conquistiamo tutto il due virgola zero nove
Dobbiamo per praticare il mandato consegnatoci dal voto degli iscritti mantenere l'impegno la partecipazione coinvolgere e responsabilizzare non solo avuto dall'attrice al successo della preparazione del congresso ma è quanto ci chiedono quotidianamente i delegati proponendo c la formazione abbiamo anche con l'accordo sulla rappresentanza sancito il diritto di voto dei lavoratori sugli accordi pratichiamo la democrazia diretta sulla rappresentanza generale e abbiamo consolidato la democrazia delegata dell'organizzazione
Dando priorità e certezza la collegialità non invocando uomini soli al comando perché leaderismo non è solo l'uomo solo e anche l'idea dei gradi come verità dei militanti come appartenenti non alla CGIL ma al segretario pro tempore
Per questo
Sancirà democrazia delegate ruolo degli organismi non è solo il voto nelle assemblee generali e anche non separare la discussione del gruppo dirigente ristretto dalla platea dei dirigenti delle camere del lavoro territoriali delle categorie nei territori
Abbiamo dopo moltissimo tempo svolto congresso unitario perché abbiamo dedicato cura in questi anni a produrre unità
L'abbiamo fatto producendo sintesi e proposta dedicando c'è riconoscendo la pluralità come il contributo arricchimento non separazione e pietrificazione delle differenze
Il congresso unitario è la conseguenza di questa ricerca pratica unitaria
Per questo credo che appaia ai più incomprensibile perché ora maturi il dividerci a posteriori
Rischiamo
Che per dare senso alla duplicazione dei candidati a segretario generale si dichiarano differenze politiche che non abbiamo visto nessuno dei nostri congressi che ci sono tutti conclusioni tardivamente
Ovviamente lo dico con tutto rispetto ai compagni e le compagne del secondo documento
Penso che la CGIL non se lo meriti non se lo meritano i nostri iscritti non perché non si possa votare non perché non ci possono essere più posizioni politiche ma perché in questo caso compaiono e si inventano posteriori sono quindi divisioni sulle persone non sui programmi
E l'opposto del valore del noi
Della dimensione collegiale è un'affermazione di un io più forte di tutto che abbiamo già visto quanti danni produce
E ancora per come si è manifestato un vulnus annovera essere della nostra organizzazione
Non si chiede alla CGIL ognuno di noi riceve dalla CGIL ben più di qualche da e anche questo fa parte del mio
Siamo arrivati ai giorni del congresso nazionale
Con più di un elemento surreale
Mentre si svolgevano i congressi tutti unitari ci si dedicato alla delegittimazione del lavoro della segreteria
Non ha fatto bene non ai singoli ma la CGIL alla sua autorevolezza la nostra forza e che non ha impedito una discussione importante e fruttuosa che non può e non deve trasformarsi in una distanza tra l'organizzazione diffuso il centro
Ho sempre lavorato insieme a molte compagnie molti compagni della segreteria ad una soluzione unitaria sul segretario generale sulla segreteria
Utile anche a rafforzare il ruolo di direzione collegiale
L'abbiamo fatto in questi mesi anche nelle ore di vigilia di questo congresso
Mentre attendiamo delle risposte vorrei dire non rinunciamo ha un'idea unitaria della CGIL e del suo gruppo dirigente
In questa fase
Abbiamo sentito citare frequentemente Bruno Trentin
Non accadeva da tempo
Ma non è stato citato sul precariato sul lavoro libero sull'organizzazione del lavoro sui produttori che sono lo straordinario patrimonio che ci ha lasciato un'elaborazione che non ha uguali
Ora invece sentito attribuirgli intenzioni valutazioni che su queste sediari smentiscono
Ma si sa
Ognuno tende a ricordare come ha vissuto le cose più che come erano nell'intenzione dell'attore
Vorrei però ricordare perché non si esageri nell'attuale della tribù reparti che Bruno e il segretario che propone lo scioglimento delle componenti di partito nella CGIL
Ancora
è il segretario che ha sempre
Anche troppo immaginato dialettica riconoscimento e non ha mai negato ruolo di direzione perché era stato in contrasto come si suol dire le battaglie politiche si fanno a viso aperto non sono una colpa da espiare
Partendo da questo insegnamento
Che non è ovviamente solo di Bruno Trentin e della storia della nostra organizzazione ho lavorato con tutta la segretaria per l'unità nessuna preclusione hanno trovato in questi anni compagne e compagni che pure hanno fatto battaglie congressuali e non solo in mozioni diverse da quelle in cui mi riconoscevo
Fa parte ed è un bene dell'idea di un'organizzazione rurale democratica non autoritaria
Questo è stato in questi anni la CGIL e vorrei lo fosse tutta l'organizzazione
Senza paura di discutere né di costruire sintesi politica non la discussione di pochi ma dell'insieme dei militanti e dirigenti della nostra organizzazione che viene prima di ognuno di noi
Abbiamo trovato strade ipotesi quando in molti si spaventavano dei processi di rinnovamento continueremo a farlo anche in questi giorni di congresso di rinnovamento abbiamo bisogno
E lo faremo partendo da ciò che ho ascoltato in ogni congresso
Che il segretario generale della CGIL eletto è il segretario di tutti
Quello che noi non dobbiamo dim mai dimenticare e che unita non può essere dualità
E non può spaventare differenze mai esplicitate
Per quell'unità continuiamo a lavorare con la con certezza che per tutti noi c'è prima la CGIL che tutti e tutte sappiamo che ci sarà anche il ventisei gennaio
Che abbiamo la tranquillità che esercitare la democrazia le nostre regole ci accompagnerà nelle decisioni
Care compagne e cari compagni
Lo ha sottratto fin troppo tempo
E l'ultima mia relazione come segretario della CGIL
E allora
Non fatevi commuovere
E allora
Vorrei ringraziare Graziella Patrizia Sandra Martina Cristina veglia
Che mi hanno supportato e sopportato ogni giorno a partire dalla mia maniacale abitudine di scrivere con carta e penna tra spesso costretto a orari impossibili
Vi voglio davvero bene grazie
Enrico
Mario Roberto
Che hanno attraversato in lungo e in largo l'Italia accompagnando mi con affetto e prudenza di guida in tutti i miei spostamenti
Vorrei ringraziare Alberto Massimo Giorgio per il lavoro comune e anche per le tante discussioni
Vorrei ringraziare tutte le compagnie tutti i compagni che in questi otto anni hanno partecipato della vita della segreteria confederale abbiamo fatto molto ricordiamoci
Vorrei soprattutto abbracciare stringere forte le compagne e compagni con contratti in questi anni che ogni volta mi hanno offerto la certezza della straordinaria bellezza della nostra organizzazione
Sono loro che hanno reso questi anni faticosi contanti sconvolgimenti del densi di preoccupazione di lavoro degli anni possibili pieni di passione e di volontà grazie
Buon congresso a tutto e tutti noi
E questa era la
Generale
Uscente sentiamo ancora gli applausi standing ovation per l'
Un'ora e mezza di
In relazione di Susanna Camusso e
I ringraziamenti ai collaboratori più stretti ma i compagni e le compagne che in questi anni hanno lavorato con lei una relazione
Ricchissima ricchissima tutti i temi sul tavolo quelli che hanno
Diciamo caratterizzato le politiche per la CGIL di Susanna Camusso in questi ultimi quattro anni ma diciamo anche in questi otto anni di segreteria generale
Ma anche quelli più attuali a partire dalla mobilitazione che si sta costruendo per la manifestazione del nove febbraio unitaria con CISL e UIL contro le scelte politiche ed economiche del governo e poi chiaramente la tesa a far dedicata nella relazione proprio a ai termini congressuale a quello che succederà insomma questi giorni
Varie sentiamo adesso i ringraziamenti dal palco poi torniamo truffa ma Camusso
Dai politici a partire mensilmente liberando
Franco ogni interessi mentre nell'anno mille Roberta Rossini presidente nell'Iraq prima
Terni Cornia dell'AGESCI Davide il giovane presidente dell'Arci in Puglia
Franco in Bonita presidente della Fondazione Lelio Basso
Raffaele Russo segretario generale della Federazione nazionale della stampa
Guglielmo Loy presidente del CIPE il comitato di indirizzo e di vigilanza dell'immensa e Giovanni Luciano presidente del CIV Gallina edile
L'avvocato David Ermini e vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
No
E non è questo il saluto di Morena Piccinini dal palco a tutti gli ospiti esterni presentino torniamo sulla relazione di Susanna Camusso acqua Vito l'interesse Roberta alla gran parte della relazione dedicata alle questioni della migrazione alla questione importante nel Paese distruzione e e culturale insomma una relazione molto molto ampia la Mallamo sia partita proprio dalle migrazioni da quello che sta accadendo nei nostri Marie dalle politiche disumane di questo governo anche dell'unione europea dagli errori che si sono fatti in questi anni in questi ultimi mesi proprio sulle migrazioni poi andata sulla la legge di bilancio sulla mobilitazione paga con sulle questioni interne della CGIL diciamo ecco in in grande sintesi queste le le parole di lama camuffa Janqian meccaniche Cesena
Due grandi filone due parole d'ordine che hanno attraversato tutto il ragionamento a Susanna Camusso da un lato pubblico
E ha spiegato come in questi anni c'è stata la riduzione di tutto ciò che spazio pubblico anche per quanto riguarda le immigrazioni e poi c'è un'altra questione centrale nei ragionamenti Susanna Camusso che il futuro e la aspetti la mancanza di Progetto mancanza di idea di paese mancanza di futuro questo è il male che ha attraversato che contino attraversare il nostro Paese e e le politiche suggerite le le soluzioni suggerite dal Susanna Camusso sono invece quelli della costruzione di un futuro da l'ambiente all'idea delle reti ai trasporti facendo perno sull'istruzione la ricerca e appunto la costruzione di un futuro per ciascuno dei cittadini italiani e per il Paese un futuro legato al pubblico
Però dato questo Roberta tanti anche segnali lanciati in ottanta TG a CISL e UIL confluire in piedi la piattaforma unitaria ma lanciati anche alla politica oggi li abbiamo sentiti
Citati dalla palco sono tanti gli ospiti anche della politica della sinistra della politica Susanna Camusso si è rivolta anche allora quando in ordine diciamo da dall'inizio alla fine della sua relazione ho sottolineato alcune parole chiave da quello appunto dei migranti le ricordo di Giuseppe Di Vittorio in questa città è stato protagonista anche da giovani segretario della Camera del lavoro della lotta contro il fascismo poi alla piattaforma con CISL e UIL quando ha iniziato a parlare di manovra il di mobilitazione contro la manovra legge di bilancio il decretone quello che appunto riassume le due misure principali della manovra quota cento
E il reddito di cittadinanza misure che appunto non soddisfano i sindacati confederali e poi i giovani ecco dei giovani ha detto cose importanti e anche molto efficaci molto si parla di giovani ma può così pare e questo rende l'Italia un Paese egoista i giovani emigrano per cercare risposte che qui non trovano ed è ancora il censo che determina la loro possibilità di studiare esordì a tre pesanti sulla nostra realtà quotidiana sulla nostra società e poi povertà lavoro povero ha ricordato le battaglie della sua CGM dalla Carta del lavoro dei diritti universali del lavoro al Piano del lavoro due progetti messi in campo proprio in questi otto anni di Susanna Camusso e proprio sul in questo si è rivolta alla Governo la politica tutta insomma tirate fuori dai cassetti queste proposte di di leggi di iniziativa popolare per inizia da riformare quello che un
Mercati del lavoro collegio sull'orologio in quest'ipotesi in questo il comma non vorrebbe proprio Susanna Camusso ha voluto ricordare sottolineando come la carta dei diritti universali del lavoro non sia soltanto una legge di riforma del mercato del lavoro o una nuova versione dello Statuto dei lavoratori del settanta non la Carta dei diritti universali del lavoro ed alta corrisponde ad un progetto di società ci sono diritti universali che sono imprescindibili in capo a ciascun lavoratore a ciascuna lavoratrice
E c'è un'idea di società che attraversa la Carta dei diritti e il piano
Per il lavoro e il piano straordinario per l'occupazione per i giovani e per le donne dai viene delineata attraverso questi termini strumenti questi tre strumenti sì ma veri e propri anzi programmare musiche insieme alla conferenza d'organizzazione hanno cambiato la CGIL nel corso degli ultimi otto anni e un altro asse fondamentale della relazione di Susanna Camusso è stata l'Europa l'Europa non ci piace l'Europa che ha è stato diseguaglianze enormi e che ha ha capito le diseguaglianze nel nostro Paese il tema delle diseguaglianze attraversato tutta la relazione di Susanna Camusso e però è un Europa questa che non ci piace ma che va riformata ma per informarla l'unico modo per farlo dice Susanna Camusso partire dal presupposto che l'Europa ci serve che l'Europa la vogliamo che vogliamo tornare a costruire l'Europa quella dei padri fondatori da Altiero Spinelli allo stesso Di Vittorio cioè quell'Europa che ha garantito da una parte la pace dall'altra parte lo sviluppo attraverso lavoro e il welfare nel nostro confidente e forse in maniera un po'inusuale gioco e non so che cosa ne pensi tu torna per la CGIL Susan la Camusso ha detto che la CGIL come CISL e UIL e anche le organizzazioni datoriali devono avere un ruolo nella prossima campagna elettorale per le europee perché quale Europa e uscirà il ventisei maggio dalle unanime dei diversi Paesi è quella che poi determinerà anche le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini per i cittadini europei
Eh sì si torna Ossola sottolineato questo ha colpito anche la mia attenzione ha detto che la CGIL avrà un ruolo attivo nella campagna elettorale delle prossime elezioni europee lezioni europee che potrebbero essere catastrofiche perché potrebbero di fatto sancire un Parlamento
Potrebbe distruggere ecco quello che ha il sogno Rho-Pero ricordavi tu da Altiero Spinelli in in poi legando anche il discorso sull'Unione europea al disco suo proprio sul mondo Susanna Camusso a ha pronunciato una parola radicalità quella che serve appunto per invertire la alla rotta radicalità di politiche che affrontino in radice le diseguaglianze per combatterle
E cancellarle ha citato tanti esempi gli esempi drammatici della nostra quotidianità politica internazionale dal muro gli Stati Uniti Trump
Per dividerli con dal Messico alle combattenti curdi ha citato il premio Nobel Nadia Murad all'Oyemna e anche richiamato l'importanza di quello che dovrebbe e potrebbe essere il ruolo dell'ONU sull'ambiente sulla parità di genere sulle migrazioni alle quali rispondere con una con una politica di accoglienza insomma se quelle dell'olio smettessero di essere suggerimenti diventassero impegni cogenti probabilmente il Governo italiano non potrebbe permettersi di chiudere i porti anche tante questioni aperte nella nostra Europa
Verrebbero risolte risolte meglio
E poi sulle migrazioni Roberto insomma è stata è stata chiarissima Susanna Camusso ha detto noi crediamo nel modello rinasce siamo umani e vogliamo rimanerne o limitazioni sono un'opportunità per un continente che invecchia ed altri rinnovarsi in questo in questa parte del discorso e fondato il sindaco di Danzica coltellate da un estremista pochi giorni fa il sindaco appunto dell'accoglienza in un Paese di estrema destra in quel sovrano ISMU la fa da padrone ha ricordato i dati di ieri dell'Oxfam non ci stanchiamo mai purtroppo di raccontare sottolineare su Radio articolo battute otto imprenditori nel mondo detengono la stessa ricchezza di altre tre virgola sette miliardi e persone con la loro politica di salari hanno ai manager salari quattrocento volte
Riguardi semplici operai fatto determinano gravi diseguaglianze in questo mondo non non finiscano di fatto di fatto ma quella iniziato con il lavoro e Jean-Jacques queste a proposito però che
Sul tema delle diseguaglianze e sulla sua sperequazione tra i redditi Susanna Camusso dicendo di non voler parlare di società tre punto qualche cosa o punto zero con qualche numero prima ha però affermato di volere lavorare alla costruzione di una società cinque punto zero e cioè una società dove le tecnologie deve non essere pensate e progettate per il benessere della società e non per la crescita dei profitti e la concentrazione della ricchezza e questo è proprio in qualche modo un cambio di paradigma anche nel pensare all'innovazione tecnologica e alla contemporaneità
Ne e dice Susanna Camusso lo diceva lo ha detto in passato lo ha ripetuto anche oggi
L'algoritmo non è neutro le tecnologie non sono e mentre che sono le scelte che determinano e allora si tratta di usare tecnologie innovazione ricerca per costruire una società che riduca le diseguaglianze e che faccia del lavoro lo strumento per il benessere dei cittadini e delle cittadine certo un lavoro diverso ma non il lavoro precario perché dice pensando alla manovra Susanna Camusso sono gli investimenti che fanno lo sviluppo
Ma sono anche gli investimenti che fanno la qualità del lavoro questo punto prende la parola le ha appena chiamata al microfono
Morena Piccinini prende la parola la presidente nazionale dell'ampi Carla
Nespolo nuovi la ascoltiamo indiretta su radio articolo uno punto it i sui novantasette e settecento della dura azione di frequenza voglio ricordare che una parte importante del ragionamento di Susanna Camusso è stato dedicato proprio alla fascismo e razzismo che impera nel nostro Paese Carla nespolo
E amici
Dei ringrazio di dedicare anche se sarà Breve questo almeno cerco di mantenere lo come impegno
Ancora qualche tempo di questa bellissime impegnativa giornata
A nostro saluto ma ci tenevamo davvero tanto a rivolgere a tutte e a tutti voi il saluto dell'Anpi nazionali e naturalmente ci tengo anch'io
A quello mio personale un saluto di buon lavoro in questo vostro diciottesimo Congresso nazionale
In questo tempo difficile lo è stato detto da tutti coloro che sono intervenuti prima di me difficile in Italia in Europa e nel mondo
Perché quello che è in gioco anche nel nostro Paese nel mondo
è il cardine della democrazia cioè la difesa dei diritti umani del positivo futuro per le nuove generazioni il diritto al lavoro un lavoro rispettato giustamente retribuito gratificante e utile
E mentre ribadiamo questo concetto del vostro bellissimo Lobo il lavoro c'è il pensiero corre naturalmente lo diceva Susanna Camusso alla Costituzione italiana e a quel suo splendido primo articolo l'Italia è una Repubblica democratica fondata
C'è un gran numero
In questi tempi in cui sono in tanti a cercare di cancellare la memoria storica nel nostro Paese
Tocca ancora e noi antifascisti ricordare che la Costituzione italiana è stata come detto
Prodotta è il frutto più alto della Resistenza della lotta delle partigiane dei partigiani di tanti civili e Kessel nella sua essenza e nel suo dettato antifascista
Di questa lotta di popolo i lavoratori sono stati cardine e protagonisti fondamentali noi lo sappiamo tutti noi che siamo qui ma ricordiamolo ai giovani e agli in Memory quale contributo fondamentale dettero gli operai
Con gli scioperi del quarantatré e del quarantaquattro alla caduta del fascismo
E se tante fabbriche nel nostro Paese grandi e piccoli furono allora salvati e lo si deve proprio a quella lotta al sacrificio di tanti e tanti operai
Che impedirono anche apprezzo della propria vita lo smantellamento da parte dei nazifascisti e ritirata delle fabbriche e delle tante strutture civili ed economiche
Quanti oggi lo sanno
Quanti
Cercano di trasmettere questa memoria democratica alle nuove generazioni
Troppi giovani oggi sono distratti troppi giovani sono distratti da una condizione sociale precaria dal non trovare lavoro
E sostituire creazione del lavoro con assistenzialismo temporaneo
Non risolverà accerto il problema
Dunque facciamo bene a lottare ogni giorno perché è una Costituzione venga attuata e non ignorata o stravolta
Abbiamo fatto bene in questi anni lo dico con convinzione CGIL ampi e tanti altri a difendere ogni giorno oggi come due anni fa
E a lottare perché sia attuata il perché il Parlamento sia rispettato e non vilipeso perché chi difende chili vilipendio il Parlamento degli prende la volontà popolare e il popolo tutto
Il cammino della democrazia nel nostro Paese care compagne e compagni amici lo sappiamo non è mai Stato semplice non solo per la straordinaria lotta di liberazione ma per gli anni che sono succeduti
Mi vengono alla mente gli anni sessanta sono stati ricordati dalla relazione quando a Ginevra i ragazzi con le magliette a strisce scesero in piazza per dire no al fascismo tra l'altro il nome della Costituzione nata dalla Resistenza
E a Reggio Emilia ai primi di luglio caddero giovani operai
E con loro c'erano i partigiani
Pertini
Però il cimitero degli anni Ricci Cerofolini novella chiede solo promosse l'otto luglio proclamò lo sciopero generali
Ecco il cammino della democrazia nel nostro Paese ha sempre visto un ruolo fondamentale dell'antifascismo ed è il sindacalismo uniti assieme
Negli anni Sessanta come negli anni del terrorismo
Un'altra pagina tremenda della nostra storia italiana e a resistere viene sconfiggere il terrorismo ci furono ancora una volta e in prima fila gli operai
Le lavoratrici dei lavoratori che portarono in quella lotta la loro forza e la loro capacità unitaria
Insieme allora come nel CLN quello che si riunì per la prima volta a Bari quello in di tutto il Paese insieme uniti per difendere libertà e democrazia
Lo hanno ricordato oggi già buccia e Susanna Camusso
Lo ripete Rete spesso ogni giorno ne sono certa nel ma un altro nel vostro congresso ma voglio anch'io ricordare il sacrificio di Guido Rossa operaio e comunista che sarà ricordato
Tra due giorni a Genova
Alla presenza preziosità del Presidente della Repubblica
Si vergognino coloro giornalisti o politici che siano che vogliono stravolgere il storia e memoria di quegli anni terribili
Il terrorismo fu sconfitto dall'unità dei lavoratori delle forze politiche antifasciste e di tanta parte del popolo italiano
Quell'unità che ci avevano insegnato i partigiani con i loro dice e dirigenti sindacali
Di Vittorio piana Macario Rapelli trentini Bonino suona provveda e tanti altri mi ha fatto piacere pronunciare questi nomi in questa Assemblea
E quell'unità
Che ci ripeteva spesso l'arrivo Boldrini
Abbiamo combattuto per chi c'era
Per chi non c'era e anche per chi era contro questa vocazione unitaria
Dobbiamo portarla nell'oggi care compagne compagni e amici sono che è difficile nonché l'indignazione e l'impazienza possono essere cattivi consiglieri
Ma l'indignazione ci serve perché la democrazia è a rischio grave nel nostro Paese e nel mondo oggi che sembra affievolirsi la memoria e soprattutto che si sta pericolosa mente diffondendo il razzismo brodo di coltura di ogni fascismo far credere al povero
Che il suo nemico è più chi è più povero di lui è un'antica catartica degli oppressori
No i nostri nemici non sono quei bambini e quelle donne o uomini che attraversa nel mare su un balcone
Per sfuggire alla fame alla guerra alla violenza il il nostro nemico chi li ha costretti a vivere così rubando le loro materie prime portandogli guerra e prostituzione farne e violenza
I nostri nemici stanno anche qui da noi nel nostro paese guardiamo pure alla Francia ma guardiamo all'Italia e guardiamo a un'Europa che deve essere sempre di più se vorrà essere difesa e dobbiamo farlo come diceva Susanna Camusso l'Europa di può popoli e non soltanto della finanza
I cento settanta morti immane di questi giorni i cento respinti verso le galere libiche sono nostri fratelli minori nostri nemici
Non perdiamo il bene più prezioso che abbiamo che è la nostra umanità la nostra capacità bip produrrei solidarietà carità pietà umana ma anche di produrre azioni concrete
Ecco perché trovo preziosa la collaborazione anche avvenuta qui in Puglia e appare in particolare
Sui percorsi sui cento ottanta percorsi di integrazione che ansie che ci avete il fatto trovare in cartelli
Io ho finito vi saluto
Nove senza dirli
Che per noi deliranti
è una grande sicurezza e una grande speranza il cammino che abbiamo intrapreso in comune con la CGIL e con le altre
A destra organizzazioni sindacali arco e a e l'associazionismo e tanti altri aspetti della nostra organizzazione democratica in quel meraviglioso appello mai più fascismi mai più razzismi
Che se fossi stato ascoltato
Anche negli anni precedenti oggi in forza nuove CasaPound noi troveremmo aggirare nelle nostre sperate
Infine
Desidero lasciare lottare in particolare
E non non me mio e dell'Anpi con affetto e gratitudine l'amica e compagna Susanna Camusso con la quale e con Anna Maria Furlan
E con Barbagallo
Sono stata davvero felice di aver fatto tanto lavoro comune
Portiamo in questo tempo difficile anche la nostra forza di donne
Sappiamo lottare insieme
E anche essere amiche sorelle e compagni
A tutti voi
Donne e uomini della CGIL il mio più effettuò liceo augurio di buon congresso nel segno dell'unità
E della democrazia viva la CGIL viva l'antifascismo viva l'Italia
Carla Nespolo presidente nazionale dell'Associazione nazionale dei partigiani italiani ha portato il suo saluto alla congresso della CDL ha voluto salutare l'amica e compagna Susanna Camusso riconoscendo al lavoro fatto dalle donne insieme
Un una forza in più vorrei un asso dare a chi ci sta seguendo una sottolineatura di colore ma che non è colore è una scelta politica Susanna Camusso aveva Maggiani da questa mattina quando è arrivata se l'è tolta per la relazione introduttiva e sotto la giacca la maglietta su grigia Susanna Camusso indossare cara scritta
Belle ciao che è lo slogan della società Assemblea nazionale delle donne della CDL dello scorso otto ottobre
E una stoccata agli uomini della CGIL nei lidi atteggiamenti non sempre come dire Consoli e non utili ha voluto dare Susanna Camusso ricordando che qualche volta bisognerebbe ricordarsi della come dire del valore delle donne anche all'interno della nostra organizzazione non solo praticarlo per l'esterno questa è una sottolineatura Susanna Camusso ha voluto portare anche appunto indossando una maglietta con la scritta
Belle ciao Morena Piccinini presidente del Congresso star
Destra un intervento e l'altro ovviamente dando ho contezza della elezione delle commissioni congressuali la commissione politica la commissione verifica poteri la Commissione elettorale e adesso Morena Piccinini sta dando la parola a Carmelo Barbagallo segretario generale della UIL che noi ascoltiamo insieme su www punto radio articolo uno
Punto it yes we novantasette settecento della modulazione di frequenza a Roma Carmelo Barbagallo lo vedete dalle immagini si sta avvicinando al microfono posizionato sul palco qui nella capannone della Fiera del levante a Bari con la all'microfono
Grazie presidente grazie sul sonno e violazione dual CGIL
Per questa opportunità
Noi ci siamo lasciati al congresso della UIL a giugno
Abbiamo fatto un percorso per realizzare una piattaforma unitaria
C'era la più unito a Lecce la più Vittorio degli ultimi tempi
Ma è una piattaforma è stata votata all'unanimità come quella che oggi abbiamo proposto al Paese al governo
Ha avuto l'approvazione dei mostri dirigente dei lavoratori a cui ci siamo rivolti nelle assemblee
Boh
Siccome
L'orario è quello di fare visto che c'è il problema di zucchine cercano di dare delle pillole del principio
Noi dobbiamo
Ne già cui siamo
Il governo e di autoreferenzialità evitare di averla pure noi
Se il Paese ecco sì sì all'Europa e in queste condizioni se nel mondo è così diviso anche noi abbiamo la nostra parte di responsabilità non abbiamo saputo fare quello che dovevamo in questi anni eh dobbiamo cercare di fare di più
Non lo dico perché
Bisogna piangere sulle strisce ma bisogna cercare di titolare
Che è quello che
Ci divide cifre più problemi di quello che ci unisce
Susanna io avevo preparato una bozza
Di nuovo patto federativo
Non ho voluto portare per non cominciare col piede sbagliato
Dobbiamo farlo assieme dobbiamo
Smettere di parlarne e di creare le condizioni per averne una nostra Commissione
Di CGIL CISL e UIL che cominci a discutere di come può avere un nuovo patto federativo unitario
Io
Guarda all'indietro però avere speranza nel futuro
Ma se non cominciamo a stabilire le nuove regole per decidere
Le nuove regole per stare assieme le nuove regole per potere
Di volta in volta a stabilire quali sono i nostri orientamenti noi rischiamo deve fare il gioco di tutti coloro che velocemente decidono
Uomini soli al comando e noi aspettiamo noi non possiamo permette il CIPE del lusso di impiegare tre anni per decidere sì una cosa che durerà sei mezzi
Un errore fondamentale
E allora nella bozza che poi discuteremo insieme perché penso che solo assieme possiamo fare due cose
Dobbiamo prevedere che non ci sia nessuno che abbia il diritto di veto
Che non ci sia nessuno che abbia la maggioranza assoluta
Perché nella votazione diciamo che si fa sul singolo argomenti siano coinvolte tutte e tre l'organizzazione non ci sia la possibilità verso le due organizzazioni decidere da solo
Questo è un problema di metodo mo'diventa di sostanza se cominciamo proprio
Noi dobbiamo fare in modo che quando decideremo Gorno un
Votazione qualificata si raccolga il consenso di almeno una parte di tutte e tre le organizzazioni dobbiamo farlo in maniera che ci permetta di stabilire regole sono le politica che all'unità sindacale bisognerà cominciare ad ora
A consegnare guardate noi oggi abbiamo una situazione che dobbiamo partire per forza dalla Confederazione
Nelle categorie ci sono oggi sono più avanti nel rapporto unitario ci sono oggi ancora nemmeno si parla
Le e il segnava e ci viene dalle assemblee che abbiamo fatto
Avevo detto alla segreteria unitaria evitiamo di minacciare le assemblee ma di dobbiamo farle ne abbiamo fatto un sacco Carone potevamo fare il triplo ci sono intere categorie che non sono riuscito a fare una sola assemblea questo non va bene
Dobbiamo vedere di recuperare quel ruolo che è necessario in questo Paese perché nel se no è inutile dire
Che le cose vanno male e noi non abbiamo problemi
Noi dobbiamo recuperare questo gap
Guardate
Se il mondo è diventato più egoista
E perché si sono impoverite alle massime
La vecchia Europa è destinata se continuiamo così a diventare soltanto produttrice di lavoratore che sono badanti ai camerieri noi abbiamo bisogno invece di entrare nella nuova economia attraverso non solo il patto per la fabbrica
Ma quello di nuove diritti che devono essere
Chiariti rispetto alle nostra verso le controparti
Se
Avere problema anche un bracciale digitale
Se non sappiamo da chi ha governato rischia di diventare un bracciale di vecchia memoria che ha unito a una catena Pai nuove schiave nel nostro nel nostro continente hanno e non andiamo da nessuna parte allora
Noi che siamo perché ci sia l'innovazione non è che siamo perché si possa fare in modo che al Paese riprenda la propria economia dobbiamo fare uno sforzo in più
Il Paese ha bisogno di maggiore produttività e si può realizzare soltanto col benessere lavorativo e non col nuovo sfruttamento il Paese ha bisogno di avere una condizione che ci permette di Haiti all'innovazione del possesso del rischio al Vomero un progetto di un futuro migliore
Oggi si fanno più soldi con le piattaforme digitali ed ecco le piattaforme petrolifere
Però bisogna fare in modo che le piattaforme siano governate noi abbiamo perso una battaglia con la globalizzazione con la globalizzazione passata perché non abbiamo saputo governare la globalizzazione non perché ci siamo schierati però o contro la globalizzazione
La stessa cosa deve avvenire adesso del patto per la fabbrica deve significare che siamo pervenuti innovazione
Per il recupero di produttività per però che ci mette in condizione di avere maggiori diritti e maggiore di distribuzione dalla ricchezza del nostro paese in Europa e nel mondo
Altrimenti rischieremmo di avere
Soltanto rigurgiti
Di quella di oggi tutti e due ad Oria
Bene
A partire dopo il nove e dieci febbraio dopo la grande manifestazione che dobbiamo realizzare dobbiamo sforzarci DS e più convinti e possibile per realizzare un'iniziativa che ci permetta di discutere con in questo governo sulla base della piattaforma che abbiamo presentato sì pensano debbo deve fare a meno di noi sì da non ricordare che sindacale dell'Italia è stato sembra una parte importante dalla società
Che ha sempre difeso i diritti e la democrazia il paese e quindi l'unità del sindacato all'unità del Paese è pervenuta dall'Europa per l'unità del organizzazione dei lavoratori in tutto il mondo ci può permettere di vedere una nuova stagione
Io ringrazio Susanna per il lavoro che abbiamo fatto
Mi auguro che è che da questo congresso rischio all'indicazione nuova che ci permette di fare dei passi avanti e sindacato ha bisogno di idee nuove
Ma ha bisogno di ricordare che grazie al passato che siamo tutti quando innovare senza rinnegare significa potevano andare avanti è utilizzare tutte le migliori idee per far progredire nel mondo del lavoro i nostri giovani i nostri anziani non ostile dei nostri lavoratori guarda od voglio dire l'ultima cosa
Purtroppo non possiamo dire che questo governo di ha avuto una piega autoreferenziale perché ha io mi sono allenato molto col Governo Renzi
Se un governo a partire dal ruolo pubblico diventa il peggior padrone di questo Paese che esempio diamo agli altri diciamo datore di lavoro se non si rinnovano i contratti se non si rispetta il turnover e se non discussi discutono le le cose abbiamo servirebbe a dare servizi al nostro Paese e quindi dobbiamo fare di tutto
Perché ci sia questo esempio anche in questo fase no
Qui a Bari abbiamo fatto l'iniziativa di dalla scuola delle regioni meridionali
Voglio aggiungere con questo abbiamo troppi infiltrati neo liberisti sfrenati nella sinistra e fors'anche nel sindacato che ci spiegano sempre che c'è un problema dal mercato
Noi abbiamo da dire a questi che bisogna parlare di mercato
Legato ai diritti alla solidarietà all'umanità che serve per il resto del Paese accogliere anche quelle che devono venire da noi perché servirà anche per un l'economia devono saperlo io vorrei ricordare sempre
Checco Maroni ministro del lavoro eravamo andate a fare un accordo in Egitto per importare di di da utilizzare il nostro Paese e poi c'è stata la crisi e ci sono stati settecento mila posti di lavoro in Galizia verso ma ho detto che abbiamo fatto cose Andrea
Con la scuola con l'università e ricerca che deve essere il faro di dal paese unitario d'un Paese che alla scuola pubblica l'università la ricerca pubblica in maniera da favorire la crescita attraverso l'istruzione attraverso la formazione continua attraverso il rapporto scuola-lavoro che bisogna legale e ho detto in quell'occasione una cosa importante
Lei di gridate ai bambini quando vanno dalle scuole materne all'elementare la possibilità di capire
Mettendoci lastrone al braccino
Qual è la sinistra e qual è la destra vecchia in questo Paese dopo tanti anni quando si cresce e si deve da politici ci sentimenti che adeguare alla sinistra
Adeguare alla destra
Noi siamo sinistra sociale dobbiamo rivendicare tutto ciò che è necessario
Per il benessere dei nostri lavoratori perversione voce pensionati per le bestie costituzione non devono fuggire dal nostro Paese non lavora a tutte visto l'orario risolutiva avvolgente
Voglio un mondo
E dopo Carmelo Barbagallo dovrebbe essere la volta di
Furlan Anna Maria Furlan il segretario della CISL e chiudere la mattinata inaugurale del diciottesimo congresso della CGIL ascoltano ancora Morena Piccinini nelle acque neanche segretaria generale grazie
Bene buongiorno
A tutti a tutti un congresso
Di una grande organizzazione sindacali sempre un momento
Molto importante
Ed è importante non solo per voi per noi ma per tutto il paese
Ma questo è anche un congresso
Un po'speciale
Con Susanna abbiamo lavorato tanto in questi anni
Siccome io
Non riesco proprio
A mettere in momenti come questi prima
Le ragioni complessive
Piuttosto che anche i sentimenti legami con le persone
Voglio un po'a ripercorrere alcune tappe ed è nostro lavoro in comune
Non sempre facili
Non sempre scontate
Ma credo molto importanti
Nella vita della nostra organizzazione anche
Nella vita di ognuno di noi dimesso usando la moto particolari
Intanto c'è
Una cosa che ha accomunato questi anni
Entrambe siamo state
Le prime due donne
A guidare
Grandi organizzazioni confederati
Lei la CGIL io l'accisa
E come dire
Rispetta quel pezzetto di fatalismo che
Contraddistingue un poi il mio carattere
Non abbiamo avuto può Appio tempi facili
In cui rappresentare di grandi organizzazioni
In un momento di cambiamento complessivo della Bovo del modo di produrre degli assetti istituzionali dei rapporti nel mondo
Forse era proprio il caso del destino
Che fossero chiamati e due donne
A gestire le tante difficoltà e le tante complessità
Che abbiamo
Dovuto insieme
Affrontare d'altra parte
Sempre quel pezzetto di fatalismo
Ma anche
Di può fondo senso della responsabilità
Mi porta a dire che quando nasci donna sei chiamato
Ogni giorno della tua vita
A tenere insieme anche quello che è complicato
Tenere insieme
Ad abituarti costantemente
Che la giornata è fatta di tante ore ma ancora prima
Fatta di tanti legami di tante responsabilità
E devi dar subito sin da bambina imparare imparare
Attenere insieme questi legami
Nonostante che alle volte sia
Davvero difficile
Così Susanna abbiamo condiviso molto
E alcune volte abbiamo scelto strade diverso
Come è logico e normale
Quando si rappresenta hanno tanti milioni di uomini e di donne
Pera guardate
Ogni volta ogni volta
Che siamo state chiamate chiamati tutti
A tenere insieme rispetta le priorità credo che non sia mai mancato il nostro impegno collettivo ma anche personale
A lavorare per riuscire a Trani sintesi in una rappresentanza che tiene insieme uomini e donne giovani e anziani
Che al lavoro e chi non ce la
Chi ha un lavoro un po'più sicuro
E chi l'ha molto precario e molto insicuro
Non sono Susanna quanti altre volte saremo insieme su un palco io vorrei che venisse un attimo vicino a me perché voglia approfittare
Di questo momento
Io valgo innanzitutto a lei
Tanto impegno sociale che sono sicura continuerà
E auguro anche di avere un pezzettino di tempo un più per leggere per stare insieme agli affetti per stare insieme alla figlia e spero spero tanto per stare insieme a tutti voi e cioè possibile anche a noi
Insieme ad accise insieme alla UIL a contribuire sempre aperti recedere questo Paese nel rispetto del lavoro
Ha fatto una cosa coraggiosa
Non troppo tempo fa un mese fa
Quello di candidarsi a cambiare anche una scenetta un'impostazione del sindacato mondiali
Io subito venendo sicuramente da una storia diversa
E anche da un carattere diverso da Susanna ho pensato ma perché non cercarli e anche un compromesso cercare un'intesa
Oggi lei ha detto una cosa molto molto importanti che ci deve fare tanto tanto riflettere
Quelle è stata la prima occasione perché un sindacalista africano fosse chiamato a svolgerle questo ruolo
E alcune rinunce hanno avuto anche qui il significato
Importante coraggioso e permettete Malo anche con tanto al turismo anche per questo
Nonostante i momenti non facili che abbiamo anche avuto nella nostra quotidianità
Le voglio bene e la ringrazio tanto per quello che ha fatto non solo nella sua organizzazione ma
Nel sindacato italiano che è importante e forte ed è propositivo
Per la pensione per il lavoro
Così noi abbiamo intitolato un anno e mezzo fa il congresso delle accise
E in quelle due parole per la persona e per il lavoro
C'è tanto c'è moltissimo di cosa oggi noi dobbiamo fare tutti assieme per recuperare
Innanzitutto in termini valoriali nel Paese quello che è il senso del valore sociale del lavoro che non può essere mai disgiunto dare riconoscimento del valore della persona
Incredibile come oggi
Si debba fare appelli
Importanti può fondi sul non disperdere l'umanità
Quando arriviamo a fare appelli e ad ascoltarli nel non disperdere l'umanità vuol dire che i valori fondamentali
Della solidarietà della fratellanza del rispetto della persona del rispetto della vita
I vediamo messi in discussione
E capita capito da tutti e noi di ascoltati
Dette in termini di
Assoluta tranquillità
Blasi e cose piene di contenuti
Che sino a poco tempo fa avrebbero suscitato reazioni e scalpore nel nostro Paese in modo molto molto forte
Sentiamo ad esempio rappresentanti della politica
Che in un programma televisivo come se niente fosse
Afferma hanno in fondo ormai la democrazia rappresentativa è tramontata
Cosa significa nel nostro Paese
La democrazia rappresentativa e tramontate
E Stella democrazia rappresentativa non serve più figuriamoci
Il tema della partecipazione che ruolo possano avere
In una forma democratica dovette ammonta ovviamente la rappresentanza politica sociale e quindi il valore della partecipazione
La partecipazione dei cittadini e delle cittadine alle scelte alle definizioni delle priorità e ovviamente
In conseguenza questo la partecipazione la rappresentanza riconosciuta delle grandi grandi rappresentanze sociali
Come sono ad esempio nel nostro Paese CGIL CISL e UIL
Ogni tanto è meglio che ce lo ricordiamo e ce lo ripetiamo continuamente
Noi rappresentiamo un po'Apollo in questo paese il popolo della Bovo di chi il lavoro ostentato ma parlo di chi li lavo vuole che sia parte essenziale della sua vita
Di chi dopo tanti tanti anni di lavoro
Si sente a oggi
Anzi hanno emarginato dove la dignità del compito che grande che ha avuto nel costruire questo Paese non viene più riconosciuta anzi Hans
Avverto costruita verso che mettono al centro il lavoro con la dignità del lavoro è considerato troppo spesso
Qualcosa di superato
Leggevo qualche giorno fa di un nuovo ideologo della politica che affermava che comunque nel due mila cinquantadue mila cinquantaquattro
Non ci sarà più il lavoro perlomeno Sagan forme completamente diverse pertanto ci si deve attrezzare in un mondo e in un paese dove IsaBeau è qualcosa in via di estensione
Al signor Casadei e John vorrei dire
Che per vedere come si vive
In un mondo senza lavoro
Non c'è bisogno di aspettare tanti anni basta andare in tanti i nostri paesi e centri del Sud del nostro Paese e ci si accorge di cosa significa
Vivere esigenza la V
Il lavoro e dà dignità
Il lavoro fa stare insieme i lavori miscele il lavoro fa crescere il lavoro da prospettive il largo chi crea davvero la condizione
Di cittadinanza vera e non c'è vera cittadinanza se non c'è il lavoro
Certo da affrontare
Affrontando il cambiamento
Come è cambiato il lavoro come cambiano le professioni come cambia l'organizzazione del lavoro come cambiano gli strumenti di lavoro donne la prima e non sarà nemmeno l'ultima
Rivoluzione industriale che affrontiamo
E con la mela presentiamo quella nuova organizzazione del lavoro quelle nuove professionalità quella nuova distribuzione del lavoro viva dio
Vede e teme e organizzazioni
Che per rappresentanza per competenza
Per capacità contrattuale eccome se si non fondo sapranno fare il logo lavoro svolgere sino in fondo il loro ruolo di rappresentanza
E quando si hanno dodici milioni di iscritti
Il tema Annone
Se qualcun altro riconosce la nostra rappresentanza il PM
Sì siamo in grado a ogni giorno nei luoghi di lavoro nei territori nel paese di esercitarla la nostra rappresentanza
E in questi anni dove il valore del lavoro
è stato così fortemente messo in discussione
In questa lunga terribile crisi industriali che ha reso più parvero all'Occidente
Ma anche creato condizioni di un po'più di distribuzione di ricchezza in alcuni casi anche un po'più di democrazia in altre parti del mondo non possiamo dimenticarci
Che in morte i luoghi ha portato non solo disoccupazione ma anche guerra in morte
Allora noi siamo chiamati oggi tutti assieme
Ha fatto vendere una grande sfida e chiamarla col suo nome
Come nel cambiamento
E come nel cambiamento anche degli equilibri mondiali
Il tema del lavoro diventa il vero filo logico su cui costruire le nostre priorità la nostra strategia in su cui impegnare ogni giorno
La nostra passione civile sindacale
è un'opportunità importante di svolgere il nostro ruolo
Susanna nella sua relazione ma poi Carla nel suo intervento
Hanno anche richiamato a momenti davvero importanti nella vita del nostro Paese dove gli uomini e le donne del lavoro
Hanno svolto un ruolo determinante per ricreare un Paese più liberale più giusto
è stato nella Resistenza è stato nella lotta al terrorismo Vinton queste OPA esiste grazie agli uomini e alle donne del lavoro bene rappresentati
Da quell'operaio genovese si chiama Guido Rossa
Oggi
Noi abbiamo il grande compito il grande ruolo
In questo smaltimento complessivo dei valori fondamentali per la dignità della persona di rappresentare e costruire una speranza
Le speranze e non solo come i sogni
è vero
Patrimonio dell'infanzia anzi
Per la verità molta parte degli e infanzia in questo nostro mondo ma alle volte anche nel nostro Paese è stata privata dei sogni e della speranza
Noi adulti uomini e donne dell'avo del sindacato confederale siamo oggi chiamati
A chi ne ha anche
Speranze missioni
Di potere attraverso la centralità del lavoro e la dignità della persona riscoprire riscoprire essi non fondo il valore sociale del lavoro
Rendere di nuovo immediato e quasi naturale
Che quando si ha davanti qualcuno che sta annegando
Prima di capire a chi tocca si dice tocca a me salvare gli uomini e le donne nel mondo tocca a noi innanzitutto
Per fare tutto questo certo certo
Ci vuole una grande passione e anche una grande voglia di costruirla L'Unità
Ed è quello che ci ha portato alle volte anche partendo da alcune considerazioni diverse
A creare le condizioni per il patto sulla fabbrica per tirare un nuovo modello contrattuale che tenesse insieme nei luoghi di lavoro e tra i luoghi di lavoro e le comunità
Gli uomini e le donne in questo paese
E ci ha portato
A dire che dopo tanti tanti anni disagi TG degli italiani e delle italiane donna è consentito a nessuno
Rimanere indifferente ai dati negativi della chiesetta della produzione industriale
Che davvero davvero ci preoccupano molto
E allora la piazza tutti assieme
Perché la piazza di Cgil Cisl e UIL il nove di febbraio
Dirà con chiarezza il nostro popolo dirà con chiarezza
Che innanzitutto crescita sviluppo significano futuro della divinità delle persone che noi rappresentiamo
Con tutte le nostre proposte non le sto certo a riprendere le abbiamo vissute sì non fondo nelle assemblee degli incontri con i delegati con le delegate
Il primo a modo di perdere la rappresentanza è quello di non esercitarla e quel giorno quella piazza significa esercitare la nostra rappresentanza
Vedevano esserci anche altri impegni
Condivido importantissimo una grande iniziativa unitaria sul Sud
Aggiungo una grande iniziativa unitaria
Per dire cosa al popolo del lavoro cosa CGIL CISL e UIL po'appongono è voglio non per le OPA OPA è vero viola parlate ambiato anch'l'abbiamo detto in tempi indiscussi parlavamo di Stati Uniti d Europa quando nessun altro affrontava quest'argomento
Abbiamo proposto noi per primi in assoluto nel Paese
Il cambiamento del fiscal compact perché quando un Paese investe in innovazione e ricerca in infrastruttura non allarga solo il suo debito innanzitutto punta al fattore
Futuro
Massenzio nuova OPA quale sarà il nostro futuro
In mercati internazionali sempre più aggressivi
Con competizioni dove al centro donzella boh e la dignità dell'uomo e delle donne del lavoro e quale sarà il futuro anche nel nostro mondo occidentale
Senza questi Oropa che ha garantito tanti tanti anni almeno due generazioni forse quasi tre
Che nascono
In tempi di pace per quello è per quello che io chiedo che
Oggi sia al momento in cui assieme
Chiediamo le condizioni di una piattaforma per le ovattate come vogliamo che sia e soprattutto innanzitutto vogliamo che sia
Certo L'Unità è una conquista continua
Quando si ha una rappresentanza così vasta
E quando anche si rappresenta no punti di vista sensibilità osservatori diverso ma all'unità
Va fatta crescere dal basso
Approviamolo questo confronto questo cantiere sull'Unità
Se l'unità non è dal basso ed è vissuta dalla nostra gente come un qualcosa che ha regole pesi e misure da farmacia ma che non viene
Coinvolto l'anima della nostra persone sarà complicato realizzato
E allora un lavoro importante lungo appassionante molto veritiero fuori anche
Dagli schemi tecnici innanzitutto a noi dobbiamo trovare una condivisione
Un'assunzione di responsabilità e di passione a partire dai nostri territori dai nostri delegati dalle nostre delegate
Credo che sia una sfida importante ma che solo così
Renda più grande quel sindacato confederale italiano che ancora oggi
Conta nella sua capacità
Di rappresentare le aspettative e i visoni di milioni e milioni di uomini e di donne nel nostro Paese e anche nella nostra Europa e anche nel nostro mondo
Avremo anni straordinari
Complesse
Probabilmente anche con dei momenti in cui la pelle ci farà un po'male
Ma chiedo anche che siano anni come è stato alle volte nel passato che davvero riconoscono a chi rappresenta il lavoro una grande grande opportunità
Sentirsi utili ed essere al servizio pensare di poter sognare realizzare un mondo migliori
E questo l'augurio
Per faccia Susanna che faccia la CGIL vedo più ogni tanto qualcuno anche nel pasta al passato dà consigli non ho proprio nessun consiglio da dare solo rispettare l'autonomia delle organizzazioni
Ma un vertice una grande speranza che tra due giorni tra tre giorni le cose che qua ho sentito ascoltato nella relazione lei può poste delle tante iniziative diventino cantieri aperti
Da aprire ma anche da gestire velocemente per arricchire la Gian portante piattaforma con quelle iniziative sul Sud dodici luglio uva passa che dovranno caratterizzare i prossimi mesi del nostro lavoro e del nostro impegno grazie buon congresso
Gli interventi sono tanti di richieste di intervento sono tante e vorremmo poter dare la parola al maggior numero possibile di compagni e compagne abbiamo bisogno di contingentare i tempi in quindi per tutti coloro che interverranno devono sapere che c'è un semaforo come al congresso precedente quindi ci sarà un'indicazione dottore nei monitor di fronte al palco nel quale verrà segnalato
Il tempo a otto minuti
Il semaforo diventa giallo quindi viene l'allerta è per gli ultimi due minuti e allo scadere dei dieci minuti si interrompe si interrompe l'audio quindi dieci minuti di intervento per tutti quanti in modo tale da poter dare la parola al maggior numero possibile di compagne e compagni
Il primo intervento di oggi previsto è Mario di Costanzo
Delegato le quindici e trentasette minuti torniamo in diresti tattica Bari per alla diretta che era di articolo uno sta pagando da questa mattina del diciottesimo congresso del sindacato di corso d'Italia iniziano a parlare i delegati il primo e Mario Di Costanzo delegato della FIOM metterci a Pomigliano ascoltiamo l'indiretta su Radio articolo uno
CL però invitato questa straordinaria opportunità
Il momento di democrazia
Di un momento in cui i lavoratori le fabbriche
I delegati hanno bisogno di più confederali tradì più CGIL
Bene compagni io ho l'esigenza di fare un passo indietro e racconta di un poco alla mia realtà la realtà che hanno vissuto in i compagni in questi anni
Gli effetti sia tutti i delegati tutti gli iscritti
Dal Sud al Nord hanno pagato in prima persona anteponendo agli interessi individuali quelli collettivi
Abbiamo fatto una scelta di democrazia perché abbiamo pensato che la nostra scelta
Andava a tutelare quei principi fondamentali su cui si basa la CGIL la contrattazione la democrazia
Abbiamo scelto del due mila dodici di non sottoscrivere cc eccelle
Il contratto specifico di lavoro perché quel contratto era una mortificazione per i lavoratori e cancellava diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione il diritto allo sciopero uno di quelli che il CCS le ha cancellato oggi nella mia fabbrica per scioperare
Bisogna avere solamente la maggioranza della RSA
Quando quella RSA vive riconosciuta
Perché guardate in FIAT per il solo fatto che abbiamo deciso di non sottoscrivere il CC SL
Nel due mila e dodici siamo stati letteralmente cacciati fuori dalla fabbrica non abbiamo avuto più modo di rappresentare i nostri iscritti i nostri lavoratori
Questa condizione già mezzo ci ha fatto perdere centinaia e centinaia di iscritti la prepotenza padronale
La forza della politica che andava contro i lavoratori in quel periodo l'abbiamo subita tutti si tutta sulla nostra pelle
Eppure compagni e compagne
A chi ci dava per spacciato a chi ci dava per morto ebbene siamo ancora qua siamo ancora rappresentare lavoratori della nostra fabbrica ancora più forti di prima
Abbiamo avuto la coscienza la lungimiranza lasciatemi passare questo termine il FIAT di capire che quando non abbiamo sottoscritto ECC SL non era un semplice contratto Kenney non filmavamo ma era un uomo dello di relazioni sindacali studiato scientificamente
Per relegare le organizzazioni sindacali
A un a una mera funzione notarile il sindacato veniva solamente chiamato per sottoscrivere gli accordi senza più contrattare nulla condizioni di lavoro sicurezza pause mensa
Noi e la CGIL abbiamo l'esigenza di ritornare a parlare di lavoratore di condizione dei lavoratori
E guardate la battaglia che abbiamo fatto a Pomigliano in tutta la FIAT gli ha dato l'opportunità di conoscere dei compagni straordinari
Io voglio ricordare Pamela Stefano
Franco dei compagni di Anna anteposto i loro interessi personali e la voglia ripetere
A tutela difesa dei principi fondanti della CGIL
Questa è una scelta qui abbiamo pagato sulla nostra pelle portando c'è la casa dalle nostre famiglie dai nostri figli eppure abbiamo avuto l'abbiamo fatto una scelta quella là di continuare a rappresentare i lavoratori perché quello ci chiedevano se l'organizzazione
Compagni abbiamo subito una discriminazione fa un po'impressione probabilmente nel due mila e cui del due mila e diciannove sentire con padrone possa discriminare i propri dipendenti solamente perché avevano un pensiero solamente perché non sottoscriverà un accordo ebbene quella decisione ci ha portato fuori dalla fabbrica
Cosa abbiamo fatto
Abbiamo iniziato dai comportamenti compagni perché io penso che oggi la discussione e quello che voglio affrontare siano i comportamenti da qui all'osso al futuro noi
Con quell'accordo e con quelle pratiche antisindacali di FIAT metteva in campo già ridotto all'osso abbiamo dovuto iniziare daccapo compagni
Abbiamo dovuto nozze iniziare con una pratica certosina un centimetro alla volta oggi siamo ritornare di siamo ritornati Dinu affare iscritti e rappresentiamo circa quattrocento lavoratori
Voglio ricordare che in FIAT a Pomigliano ci avevano ridotto all'osso contavamo quaranta iscritti quarantenne scritti compagni e ci vuole coraggio per affrontare un padrone come FIAT ma noi ci siamo messi d'impegno e oggi siamo ritornati a riconquistare quella platea che ci appartiene perché noi siamo l'aprivamo leggiamo la CGIL
Però compagni le renziano che impegni comportamenti che abbiamo avuto noi delegati all'interno delle fabbriche del dobbiamo farli vivere a tutta l'organizzazione è quella battaglia compagni mi ha dato l'opportunità di partecipare a diversi direttivi nazionali
E guardate quando parlo di comportamenti quello che ho visto negli ultimi tempi dei direttivi nazionali guardate un comportamento che a me non è piaciuto
Un comportamento che ho avuto serie difficoltà a spiegarlo in fabbrica ordini del giorno presentati e poi ritirati
Ma guardate neanche nelle fabbriche neanche tre lavoratori si vede questo è evidente che non c'è una condizione per la quale non capiamo il punto in cui siamo
Non capiamo che stiamo perdendo i nostri la nostra militante ai nostri iscritti e i comportamenti di ogni singolo dirigente della CGIL
Ci può o far crescere o ci può affondare
Compagni non abbiamo fatto una bella figura
A Pomigliano abbiamo presentato un solo documento un documento unitario
Un documento su cui tutti abbiamo creduto
Perché pensavamo che li doveva convergere la CGIL tutta la forza della CGIL
Ebbene ritrovarci oggi
Con una doppia candidatura
Autocandidatura la seconda Bay compagni questa è la condizione per la quale credo che
Dobbiamo interrogarci
E dobbiamo capire che oggi più che mai abbiamo bisogno di questione e la proposta fatta dalla segretaria chiede generale va incontro a queste situazioni a queste esigenze di lavoratori io parlavo dei comportamenti compagni purtroppo ciò sta orologio che il Papa divelte ti mette un po'd'ansia un poco ad Anzio
Dobbiamo ritornare ad una pratica sindacale mi dispiace di non c'è qui la Furlani
Il segretario della UIL perché un'altra domanda di volevo pure come è possibile che in FIAT e mentre le aziende associate a Confindustria hanno potuto sottoscrivere un contratto nazionale votato libero liberamente e democraticamente da lavoratori
E infine sono dieci anni in cui facciamo contrattazione ma non si riesce mai a far votare lavoratori vorremmo capire con quale logica in alcune aziende si tiene una democrazia in altre aziende un altro allora
Quando si parla di unità compagni e compagne L'Unità va costruita o sul merito delle questioni
E nord perseguita a prescindere ma bisogna costruire argomenti contrattazione bisogna trovarla nell'unità
è intrigato oggi queste unità non ce l'abbiamo perché ci manca la democrazia perché non permette ai lavoratori di votare gli accordi che li riguardano
E questo
è un blackout della democrazia all'interno di tutto il gruppo FIAT
E allora io credo che noi dobbiamo ripartire dai comportamenti
Poi dopo
Voglio concludere dicendo l'ultima tanti hanno citato trentini io ho avuto la fortuna di conoscere Claudio Sabattini
Un grande sindacalista
è una frase che ha colpito particolarmente quando diceva che un buon delegato un po'di vigente si deve calare nella condizione
Materiale dei lavoratori bisogna amare lavoratori compagni noi oggi siamo chiamati a fare qualcosa in più mi auguro che i compagni della CGIL
Abbiano a cuore e vogliano bene la nostra organizzazione perché oggi abbiamo bisogno di militanza di affetto verso i lavoratori ma dobbiamo volere bene la nostra organizzazione grazie
Un appello all'unità l'unità del sindacato quello di Mario Di Costanzo il primo delegato a parlare delegato della FIOM di F. CIA qui Pomigliano che ha aperto ufficialmente l'apertura dei lavori quindi con gli interventi che si susseguiranno nella giornata nel pomeriggio di oggi tanti delegati e che cominceranno ufficialmente i lavori di questo di questo congresso adesso è la volta del segretario generale CGIL Umbria Vincenzo Sgalla
Nel vento mi concentrerò solo su pochi temi toccati dall'ampia relazione di Susanna che naturalmente saluto
Vorrei iniziare ricordandoci un primo nostro preciso impegno la sicurezza nei luoghi di lavoro
Queste prime settimane del due mila diciannove sono già stati segnati da ulteriori e gravissimi eventi mortali
In Umbria nel due mila e diciotto sono stati diciotto i morti e nel primo mesi dell'anno siamo già a tre vittime
I numeri intollerabili di fronte ai quali non possiamo e non dobbiamo restare a guardare
Come abbiamo scritto nel nostro documento congressuale il lavoro questa resta la nostra priorità nel mio intervento vorrei provare a raccontare di come è stato possibile che una Regione russa dominata da cinquant'anni dalla sinistra
Terra di Aldo Capitini ideatore della marcia della pace Perugia-Assisi simbolo del pacifismo e dell'accoglienza
Sia diventata roccaforte della destra leghista ed è il populismo targato Cinquestelle
Oggi sia a Perugia che Terni sono governate dalla destra e tutti i sondaggi dicono che alle prossime elezioni regionali ci sarà il sorpasso definitivo
In Umbria come nel resto del Paese le responsabilità dei partiti della sinistra i dei dirigenti di quei partiti sono evidenti
Ma credo che questo non basti a spiegare cosa è successo
Vorrei provare allora a mettere in evidenza tre fatti accaduti in questi dieci anni che hanno frantumato un modello economico politico e di conseguenza sociali il primo il più consistente quello che ha contribuito più di ogni altra cosa al profondo cambiamento della società
E il tracollo economico nel PIL del due mila diciassette il PIL del due mila diciassette pro capite della nostra regione
Era pari al novantacinque per cento della media nazionali dopo dieci anni siamo scesi all'ottantatré per cento in termini assoluti in un in un decennio l'Umbria ha perso sedici punti di prodotto interno lordo
Purtroppo di fronte a questi dati drammatici la presidente e la Giunta regionale in carica e quasi tutta la classe dirigente che ha governato la Regione
Ha continuato testardamente a perdere tempo a contestare i dati macroeconomici e a proporre una narrazione Marziale sui fantomatici ricorrenti segnali di ripresa la realtà
è che la nostra fragile economia basata su piccole e piccolissime imprese per lo più a conduzione familiare
Che da sempre hanno avuto una scarsa propensione all'innovazione tecnologica all'internazionalizzazione questa economia dal due mila otto è andata in tilt e ha iniziato un veloce e inesorabile declino segnato da decine di e decine di vertenze
Di crisi chiusure e licenziamenti
Di pari passo la politica di austerità europea e i conseguenti tagli lineari dei governi nazionali
Hanno indebolito il nostro Welfare regionali che non è più riuscito a compensare le fragilità economiche che ritardo strutturali in termini dirette gli ho aveva prodotto
Non a caso sono esplose le diseguaglianze che erano scossi conosciute in precedenza in questo quadro e siamo al secondo elemento ha pensato l'atteggiamento delle multinazionali presenti sul territorio
Dattis Senna Nestlé fino agli indiani di Jindal pensare all'attualità
Queste grandi aziende come sapete si muovono in maniera totalmente autoreferenziali senza alcuna considerazione per gli interessi del territorio delle comunità locali
Le scelte che prendono derivano da decisioni strategiche sovrannazionali che però possono avere effetti dirompenti su una realtà piccola e fragile come la nostra
Penso alla discussione in corso sul futuro delle acciaierie di Terni
Che da sola rappresenta non le acciaierie da sole rappresenta una quota molto significativa del PIL e oltre il trenta per cento dell'export regionali
In altre parole dal futuro delle acciaierie dipende un pezzo importante del futuro dell'Umbria
In questo contesto certamente pesa anche l'arretramento infrastrutturale della nostra regione la scorsa settimana un magistrato al di Arezzo ha chiuso un pezzo un tratto della E quarantacinque
L'unica super strada che attraversa l'Umbria ora è praticamente impossibile raggiungere Cesena e il Nord Est per quella via un fatto gravissimo che determinerà ricadute economiche enormi sulla nostra regione il terzo ed ultimo elemento oggettivo di crisi si chiama terremoto e spopolamento
Il sisma del due mila e sedici lo sapete benissimo è stato un colpo durissimo subiti dai territori ai nostri territori già in grande difficoltà
Vorrei ringraziarvi per la solidarietà e per l'aiuto concreto che avete dato alla nostra popolazione umbra grazie
I ritardi clamorosi nella ricostruzione stanno ulteriormente aggravando la situazioni il risultato è che lo spopolamento delle zone di montagna della Valnerina per quanto riguarda l'Umbria e sempre più gravi
E consentitemi qui di aprire una brevissima parentesi per dare una riflessione sui Effetti del reddito di cittadinanza potrebbe avere in un contesto come quello umbro
Do dover accettare un'offerta di lavoro nel raggio nella migliore delle ipotesi di cento chilometri
Può voler dire per una regione come il nostro aumentare e incentivare lo spopolamento ecco
Se questo è il quadro di questi ultimi dieci anni in Umbria direi che è facile comprendere quali profondo e radicale mare essere che porta alle attuali scelte politiche ed elettorali
Non penso infatti che in Umbria come nel resto del Paese ci sia stata una mutazione genetica dell'elettorato penso invece che esista una domanda forte di cambiamento
Che anche noi fatichiamo ad interpretare perché diciamocelo compagne e compagni anche la CGIL anche il sindacato confederale hanno delle responsabilità di fronte a un quadro come questo
Abbiamo delle responsabilità con cui fare i conti fino in fondo
Il congresso è stata l'occasione in Umbria durante questi mesi di confronto con le lavoratrici con i lavoratori con i precari con i Pensionati Pensionati in ogni assemblea abbiamo detto e chiesto che si faccia una discussione organica sul nostro modello di sviluppo
Come CGIL abbiamo elaborato un Piano del lavoro su base regionale chiesto ed ottenuto il riconoscimento di Terni quale aria di crisi complessa
Sottoscritto l'accordo di programma nella fascia appenninica in occasione del Congresso regionali ci siamo fatti aiutare la Fondazione Di Vittorio
E dai consulenti scientifici del dipartimento economico per offrire alla discussione regionale un'idea di come cambiare la situazioni di come costruire un nuovo modello di sviluppo
Siamo animando una discussione sulla ricostruzione partendo dal rispetto di quel DURC con congruità garanzia di legalità e sicurezza
Che ha origine proprio nel nostro territorio eppure compagni e compagne anche noi nonostante il nostro congresso nonostante la nostra presenza a fianco di chiunque
Sia stato in difficoltà in questi mesi siamo in molti casi visti come casta
Come parte del problema
Ecco allora partire dall'esperienza di una piccola regioni ex russa dobbiamo freddamente capire cosa abbiamo sbagliato cosa dobbiamo cambiare e il congresso
E è stato ed è parte di questa riflessioni e a mio avviso fino ad un certo punto l'abbiamo fatta tutti insieme
Poi per responsabilità diffusa è partita un'altra discussioni
Chiudiamola qui chiudiamo la corte congresso
Credo sia giusto tornare a dividerci su quello che possiamo e dobbiamo fare per una vertenza o per un contratto confrontarci sull'opportunità o meno di uno sciopero generale di una manifestazione di una campagna
Questo tipo di divisioni CGIL ci sono sempre stati e ci dovranno essere anche in futuro perché non saremo mai un'organizzazione oligarchica il nostro pluralismo delle idee e il nostro DNA la sintesi di questo pluralismo è la nostra intelligenza esercitiamo la senza pregiudizi dei condizionamenti grazie buon congresso
Vento del segretario generale della CGIL Umbria Vincenzo Sgalla che ha fatto anche un excursus della situazione nella regione lunga e una delle regioni terremotate lo sappiamo perbene continuiamo sempre quindi retta su Radio articolo uno punto it sui novantasette punto sette a Roma è la volta di Giuliano Calcagni nuovo segretario generale della FISAC
Ho pensato più volte cosa dire
Ho pensato di imperniare il mio intervento sulla mia categoria
Poi alla fine ho pensato che ragioni gravi a carico di lì a poco proverò a farle valere nella commissione politica
Perché in questa assise in questa platea coppie con questa platea
Volevo socializzare condividere alcuni punti di vista
Che mi inducono a riflettere
Ma in che Europa viviamo
In che Italia viviamo
L'Europa una delle più grosse invenzioni esecutori del secoli diciannovesimo che che ha garantito pace
E crescita economica e diritti sociali
Viene scorsa è percorsa da venti nazionalisti sovrani istinti razzisti
Il nostro Paese le fondamenta della Repubblica anche se vengono colpite scosse da comportamenti
Che non è esagerato dire autoritativi che hanno una torsione verso l'ordinamento democratico e costituzionale
Io penso che facciamo bene tant'a costruire del Paese un movimento che si oppone senza se senza ma perché penso che un ministro dell'interno che varca l'unico confine non Barcati del cioè quello dell'umanità va combattuto senza se senza ma a difesa della nostra democrazia che a nostra cultura perché il resto si tratta
E con il Decreto Sicurezza che nega residenza oltre sessanta mila emigranti crea una bomba sociale utile solo alle sue speculazioni politiche
Questo è la queste la questione e che dire del ministro del lavoro uno che dichiara che perde credo abolisce la povertà
E lo dico col massimo rispetto che si deve a un ministro della Repubblica ma che è ministro è il colui che non sente la necessità la sensibilità politica civile deve ascoltare qui cinque milioni di italiani che si è associano liberamente in un sindacato ma che è ministro è
Se guardiamo i loro provvedimenti determinò una cambiale per il nostro Paese di circa cinquanta miliardi
Questi cinquanta miliardi in due anni significa sottrarre risorse per investimenti e occupazione e condurre il Paese verso un arnese Esione
Dico vesto dobbiamo parlare di questo dobbiamo impone all'agenda politica e sociale del Paese
Ma che è ministro è
Sì prego la Costituzione sia umiliando il Paese facendo approvare la Finanziaria
Senza concedere libertà garantite al Parlamento e al Papa e ai parlamentari si prenda una conclude lago la Costituzione determinando
Rompendo l'equilibrio fiscale proporzionale della proporzionalità delle dell'imposizione fiscale e scusate ma io sono un bancario che giustizia sociale quando si dice che è una partita IVA che guadagna cinquanta mila Euro pagherà sette mila e cinquecento euro di tasse è un lavoratore dipendente che ne guadagna trenta mila pagherà circa nove mila euro di tasse all'anno ma che giustizia sociale
Ci tengono prigionieri Cile con il nostro futuro dobbiamo ribellarci
E se il ministro del governo è avvenuto ad ascoltare questa platea così autorevole io penso che dobbiamo alzare la voce a partire dalla manifestazione del nove febbraio io penso che deve essere una stazione di popolo che rimetta al centro le questioni le questioni le questioni hanno I care di equità sociale solidarietà inclusione ho lasciato ho lasciato nel mio piccolo il mio contributo riflettendo su di noi
Ma se sono vere nostra analisi
Che sono vere
Io ne sono totalmente convinto
Poi Jacques possiamo uscire da questo congresso divisi
Io non penso che se usciamo dal Congresso divisi una condizione drammatica
Io penso che agli occhi del Paese saremmo semplicemente ridicoli
Descriviamo un Paese che entra in recessione
Descriviamo un Paese che ha rotto anche elementi di coesione sociale sul piano dell'inclusione e noi facciamo un'assise ci impegniamo per un anno e otto mesi coinvolgente con migliaia di delegati e scusatemi l'inciso dove mi è capitato di andare a congresso di ascoltare i nostri iscritti non dimentichiamoci solo coloro che ci pagano la tessera
Io negli oli occhio che ho visto al di là di quelli che intervenivano non ci tradirà anche voi
Rimanete uniti
Non è possibile affrontare in sfida la globalizzazione la sfida dell'innovazione di alcologia con la CGIL divisa non lo dobbiamo solo solo a noi stessi lo dobbiamo ai nostri padri
Ai nostri padri costituenti
Susana stamattina ci dava di Vittorio credo che quando difendeva la CGIL con le armi e qui a Bari difendeva il concetto di unità
Unità di quelli che rappresentava io penso che dobbiamo andare su quel solco e lo dobbiamo solo i nostri vari lo dobbiamo ai nostri figli
Vedere cari compagni e care compagne io a vent'anni ha incontrato la CGIL è stata una una palestra di avanzamento culturale per me e per la mia famiglia
Io vorrei offrire ai nostri giovani un collettivo un'organizzazione che gli offra un punto di riferimento di carattere culturale e dirà e di carattere collettivo per il loro avanzamento delle condizioni economiche
Queste la sfida questi è il nostro compito su questo saremo giudicati
Penso che il nuovo gruppo dirigente dovrebbe della CGIL che uscirà da questo congresso come mi auguro unito
Dovrà mettere al centro la questione giovanile il lavoro
La negazione di ritmi di questo Stato che nega il futuro ai no giù alle giovani generazioni cioè nega il futuro dove noi siamo nati
Io penso che dobbiamo costruire le condizioni per una grande manifestazione per il lavoro dei giovani e penso che il nuovo gruppo dirigente su questo su questo dovrà farsi dovrà farsi garante
Scusate minima ho quasi concluso penso che conclusione Quaccheri qualche riflessione di carattere diciamo così
Su segretario generale uscente
Be'cara Susanna io di voglio ringraziare per quello che hai fatto hai tenuto la schiena dritta e c'eran presentato di fronte in condizioni difficili
Alle volte di ho voluto anche molto bene ti ringrazio
E questo era l'intervento di Giuliano Calcagni segretario generale della FISAC alla Federazione
Degli istituti bancari assicurativi di corso d'Italia un intervento che riuscito adesso però vi diamo la linea al palco
Cordiale
Nella convinzione che il vostro sforzo per contribuire al progresso dell'intera comunità nazionale sarà coronato da successo
Il lavoro e priorità nelle attenzioni degli italiani nell'ambito del veloce cambiamento che caratterizza questa fase sospinto da trasformazioni nelle tecnologie e nei mercati globali
Nessuno può pensare di sottrarsi alla sfida dell'innovazione ma queste non potrà sottrarsi alla piena tutela della libertà e dignità di ogni persona
Il carattere universale dei diritti resta la pietra angolare su cui poggia una democrazia compiuta
La necessaria crescita di competitività del nostro sistema produttivo deve avvenire rinnovando e non rinnegando i principi del modello sociale europeo
Nella storia repubblicana il sindacato è stato protagonista nel promuovere e accompagnare la crescita economica e dei diritti dei lavoratori
Con piena responsabilità nazionale anche in momenti molto difficili sapendo unire il mondo del lavoro al di là degli stessi interessi contingenti
Il mio auspicio e che li tempi nuovi questi principi possano ancora alimentare l'azione riformatrice del sindacato
Per allargare le opportunità di lavoro rendendo effettivo il principio di uguaglianza io offrendo nuove e concrete possibilità anzitutto ai giovani
L'occasione mia gradita per formulare i migliori auguri di buon lavoro direi che è bene che apre anche noi ringraziamo nostro presidente dell'area
Abbiamo dove interventi programmati molto importante questo era il saluto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella voluto fare alla CGIL
Sto diciottesimo congresso parole di vicinanza anche per il lavoro che fa il sindacato quelle del capo dello Stato
Ovviamente molto gradite dalla nella platea siamo sempre in diretta qui su Radio articolo uno punto it pure sui novantasette punto sette
Della modulazione di frequenza perché ci segue a Roma continuano gli interventi continuano i delegati adesso la prossimo delegato
No adesso ci sono dei saluti io Rudi del della presidente della Confederazione europea dei sindacati è il primo saluto internazionale di questo congresso ascoltiamo
Cari compagni
France
Sono
è un grande onore poter parlare il vostro congresso nella mia veste di presidente a nome delle critico rifarmi riammette i suoi quarantacinque milioni di membri rinnovo bisogno
Lo sappiamo tutti
Ecco scatole graduale sia stato Virgilio il costante impegno e la costante dell'azione della CGIL
E nell'ambito della solidarietà europea e internazionale in generale e in particolare nell'ambito della Confederazione sindacale europea
Fleming formò
Lavorando e rivendicando sempre una Europa sociale più progressiva loro e lavorando e rivendicando Sempre un network militante e più attiva
Talvolta pranzo dopo consenso critico ma nel buonsenso della parola significa essere critici al fine di migliorare torte al fine di ottenere European tre giugno o nel movimento sindacale europeo ancora più forte George che potrà portare alla ingiustizia sociale a migliori condizioni di vita e di lavoro per i lavoratori e per i cittadini
Di fine reggina sarà IsaBeau
Se prendo ad esempio soltanto due delle vostre principali proposte di questi ultimi anni esiste hanno alimentato i nostri dibattiti e le iniziative nelle tocca dotare un luogo piano delle loro
Vetrata e della carta o dei diritti universali sull'attrazione horror sono uguali
Quel giorno che rappresentano esempi forti positivi Giorgi
Decisioni politiche e di enormi mobilitazioni di massa Tombazis Europe cari compagni l'Europa si trova ad un crocevia L'Espresso in Europa si trova di fronte a numerosi problema ogni e il problema più terribile e sicuramente sul la crescita dell'estremismo di estrema destra e dei nazionalismi ma vorrei essere chiaro
Questo fenomeno e naturalmente come lei adesso dobbiamo dire che si tratta certamente anche della conseguenza
Di delle modalità con le quali l Europa a gestito in questi ultimi anni Thurston Russia in questi anni le politiche
Erano solo dirette verso l'austerità e largo deregulation con una totale mancanza di trasparenza di prospettiva democratica con tutte le conseguenze che tutti conosciamo quindi una crescita delle diseguaglianze
Una crescita della precarietà e della povertà una mancanza di lavori sicuri ben remunerati globalizzazione già non regolata e una mancanza di approccio europeo giusto inclusi due coordinato nei confronti delle migrazioni
Invece l'Europa ha bisogno di un nuovo approccio sulle migrazioni abbiamo bisogno di salutare ed integrare queste persone per ottenere e assicurare e garantire la sicurezza
Non accetteremo mai mai mai la trasformazione
Del mar Mediterraneo già inno gran al cimitero di massa di bambini donne e uomini
Il mar Mediterraneo non è il mare della morte
Guido d'Arezzo non accetteremo mai opposti ritengo forme di approcci Ford politici fuorvianti da parte dei partiti di destra sulla migrazione sui rifugiati difenderemo sempre i diritti umani fondamentali di tutti i di tutte le popolazioni
Sessuali surplus ed ecco perché avverso ci troviamo in un momento Bartolucci sale in questo momento cruciale quello delle elezioni europee poi dovremo alzare le nostre voci
Al fine di cambiare l'Europa Rossignolo perché o l'Europa sarà sociale oppure non ci sarà proprio un Europa Bossi rivolto vogliamo un'Europa più è qua nei numeri ma soprattutto dobbiamo fare in modo che l'Europa sia più sociale più democratica e più uguale più equa più volte
L'Eurostat che vogliamo si basa sulla democrazia corso già e sulla giustizia sociale sui lavori di qualità assessore maggiori salari e su una equa tassazione penso che sia equa sia dal punto di vista sociale con le giuste transizioni come ho detto ieri anche alla Conferenza dobbiamo nasce o combattere contro i cambiamenti climatici
Dobbiamo avere una digitalizzazione delle forme di commercio e cioè dobbiamo far cambiare le regole della governance economica
Un Eurostar diverso e sociale e la risposta contro i neo fascismo di nazionalismo e questo è il nostro messaggio per le prossime elezioni europee
Grazie giudice e compagni se vogliamo cambiare l'Europa noi avremo bisogno di essere un litigio come i sindacati e avevo bisogno chiederei con una forza di contropotere fortemente e mobilizzato età abbiamo un grande ruolo da assumere e abbiamo bisogno per questo di un forte movimento sindacale a livello europeo nella è turca sappiamo che le i sindacati italiani in generale la CGIL in particolare sono davvero in prima linea nella battaglia contro gli attacchi alla democrazia e ai diritti dei lavoratori
Le nostre priorità sono quelle appunto di difendere tutti e di avere una transizione giusta ed equa un nuovo modello economico
E aderire delle un po'salario per tutti un modello sociale che sia equo un affari una uscita breakfast perché sia anche e qua e anche una buona politica sulle migrazioni
Alla se ne dispone e vorrei terminare con alcune parole riuscì sulla leadership della CGIL perciò Susanna ci ha mostrato durante il suo mandato Internazionali del Foro
The impegno a livello europeo ed internazionale
E quindi consentitemi di parlare con me ex presidente della gente della Federazione generale bellica del lavoro
Che voi giusta siamo ormai in tanti in Europa in tutto il mondo che come avremmo voluto vedere un altro risultato durante l'ultimo congresso della i Timossi guarda il supporto superò purtroppo siamo stati nuovamente divisi
Ma una cosa e in comune per tutte le per tutti i sindacati fiacche sostengano Susana no e cioè che la sua candidatura
Ha messo sul tavolo del questi differenziali per il futuro del movimento sindacale internazionale cioè il rispetto per la democrazia interna rispetto per tutti gli affiliati
La trasparenza e la buona governance sta e riguardo a questi aspetti posso dire Susanna missione compiuta
Nessuna domanda poi su questi punti fondamentali
Sull'andamento poi su questi fondi punti fondamentali sonora sull'agenda dell'Italia teme qualche dalla adesso Rangers nei prossimi giorni mesi ed anni renderemo queste tematiche ancora più vive
Va bene geloso che ora per chiudere in conclusione vorrei dire alcune parole nel migliore italiano che possono garantire non vi posso dare garanzia
Gara Susanna
Garcia classica dal profondo del mio cuore rapporto tutto loro relative al fatto per il movimento il servizio all'Europeo internazionale
Grazie soprattutto Choir tutto quello che al fatto poi i lavoratori le lavoratrici in Italia in Europa o fonti nel mondo nulla al mondo
E terminò con un augurio
Dopo qualche settimana riposo a un più ampio e meritata
Torno da noi in piena forma
Torno da noi gremite la Tourer superano spesso per gli USA la tua forza lettura completa
Al servizio per il militante del la lavora Ettore lavora lavorerà otto
Il MOSE manto semestrale ha preso in bisogno di persona o con molte non compirà Mossul continuare nel nostro all'opposto implica e politici e netta in Europa fu un po'nel mondo UFO incrociano i lavoratori nella Poirot prescelti lotta per un mondo migliore gli auguro dunque un frutto uso fruttuoso dibattito pronto a questo il congresso
Pioggia una visione amplia alcuno aggravando il spinto a FIFA sull'obbligo entrare un significato sempre più forte il cinema facciamo più forte ripararsi deciderà rivelazione assoluta riferiva una solida realtà europea e internazionale
Un saluto molto sincero anche molto personale quello del presidente della Confederazione europea dei sindacati Rudi
De Leo perché ha ringraziato Susanna Camusso per l'apporto che il segretario generale della CGIL uscente ha avuto anche in questa Barbaglia ma sul fronte del sindacato
Internazionale e ha parlato anche di Europa ovviamente che è uno degli altri grandi temi che abbiamo ascoltato anche nella relazione iniziale della segretario generale e della CGIL Susanna Camusso l'Europa sociale l'Europa dei popoli Europa che come sappiamo a primavera andrà alle elezioni anche quella una grande sfida adesso è la volta di a Juba è uguale a Balleri e la presidente della Confederazione sindacale internazionale l'ascoltiamo sempre in Diretta qui su Radio
Articolo uno punto it sui novantasette punto sette se ci sta perseguendo anche a Roma stiamo trasmettendo il diciottesimo congresso nazionale della CGIL
Carico Zanni al principe sorelle fratelli
è un grande onora onore
Partecipare alla Conferenza delle CGIL nello spirito della serie dritta dei lavoratori
Vorrei porgere urla caloroso saluto dalla Nigeria dal Centro nazionale emergere all'epoca Congress sempre complimentarmi con il movimento sindacale globale
E dunque con lacci esteri per l'attuale sono stato o
Eletto presidente e vorrei soprattutto ringraziare per il privilegio di aver partecipato a questo congresso corre anche vorrei anche ringraziare per il sostegno ricevuto dalla CGIL e Dalila e dal segretario generale Susanna Camusso
Già Csi comprende circa duecento milioni di associati mille ottocentotrentuno incentivazione in tutto il mondo
Abbiamo di fronte un obiettivo vitale cioè quello di raggiungere duecentocinquanta milioni Distortion nei prossimi anni e dobbiamo raggiungere questo obiettivo in Italia e in tutti gli altri Paesi del mondo dove da CGIL alla sua esperienza
La solidarietà internazionale dei sindacati italiani è sicuramente leggendaria
Abbiamo visto una di questi membri in modo tale da poterli proteggere in modo tale da accrescerà la nostra forza per proteggerlo e Salt tanto i nostri affiliati associati a proteggere anche i lavoratori e le lavoratrici che non posso aderire alla Csi
Sorelle e fratelli citeremo di fronte a grande spinte per due generazioni
E alla luce dell'ascesa crescente del mio liberissimo delle dittature anche nel fascismo
Il nostro mondo diviso e le nostre popolazioni si sentono in seppure chi è strettissimo e che abbiamo combattuto lo scorso secolo che abbiamo vinto sembrano risorgere oggigiorno possiamo analizzare le Field in maniera critica in maniera chiara ma dobbiamo anche impegnarci a creare un lavoro migliore e un mondo migliore
Cioè dopo che voi dicevate che il pessimismo dell'intelletto
L'ottimismo della volontà
Perché è importante cadere napoletano e se accettare la volevo
Persona i diritti fondamentali dei diritti fondamentali e subiscono un grande attacco in molti paesi in tutto il mondo in tutte le regioni le leve dell'economia globale sono nelle mani sbagliata
Il sistema economico globale è il modello attuale di globalizzazione
Sono a beneficio dei detentori dei capitali in maniera sproporzionata le conseguenze sono che milioni migliaia di persone sono in condizioni di povertà di insicurezza
E con poche speranze e fiducia inoltre gli investimenti sono molto il sì il e Lilli lavoratori
Si trovano di fronte a grandi escludere che cosa possiamo fare per aiutarci Pera a ricercare i lavoratori delle operatrici tutte le famiglie
Il due mila diciannove e anche l'anniversario del centenario Pellino eliminò che ha sempre lavorato che il baluardo che ha lavorato contro lo sfruttamento e l'ingordigia
E noi apriamo raggiunto grandi diritti ma queste critiche sono sotto attacco in tutti i Paesi Lino ha messo a punto strumenti e anni istituzioni che hanno permesso che creare il potere delle loro storie apriamo utilizzato libero per far fronte alle discriminazioni la schiavitù al lavoro minorile per promuovere il sindacati la contrattazione collettiva e adesso dopo cent'anni e la sua Fondazione
Lino e i diritti fondamentali dei lavoratori sono sotto attacco e minacciati
I nostri dirigenti di contrattazione collettiva di sciopero la libertà di associazione sono sotto attacco in tutti i Paesi da parte dei datori di lavoro ingordi
E da parte dei governi che antepongono il profitto alle popolazioni anche ermellino Guagliani sta ormai molto elevata ha raggiunto picchi di anche i stellari non riescono ad essere al passo
L'ottantaquattro l'ottantaquattro per cento delle popolazioni mondiali affermano che il salario minimo non è sufficiente per sopravvivere
E pertanto il settanta per cento delle popolazione nonna protezione sociale
I sistemi fiscali sono meno propense sì e il potere di ridistribuire Stiffi Buccico dei governi insieme contratto il risultato e che l'un per cento della popolazione adesso controlla il cinquanta per cento delle risorse mondiali
E tutto ciò non è legato anche le conseguenze della tecnologia alla erosione dell'impiego diretto e del lavoro dignitoso in molte regioni e questa è la anche la situazione che si registra in Italia ecco perché è tutto ciò richiede degli sinonimo di università delle elezioni globali contro il potere del carbonio capitalistico
E come dice il documento congressuale bisogna far fronte alla precarietà per poter raggiungere una nuova strategia di sviluppo
Tutto ciò determina pressione su un un datore di lavoro
Attraverso la contrattazione collettiva e anche pressione sui privati e cioè che devono regolare regolamentare l'economia globale creare spazio per le i sindacati per poter contrattare
Con il datore di lavoro
E nel mio essere siamo di fronte alla povertà e conflitti all'insicurezza e la corruzione
Molte delle nostre dei nostri cittadini sono costretti ad abbandonare il luogo nativo alla ricerca di una vita migliore in Europa ma molto spesso sono costretti a interrompere i loro Piaggio non possono raggiungere l'Europa e sono trattate con un totale mancanza di rispetto
Ci rendiamo conto che i lavoratori possano avere paura dell'impatto delle negazione soprattutto quando bisogna anche dell'utilizzabilità datori di lavoro e ingordi riduceva il numero il salario e gli standard di sicurezza
Non possiamo però nel comprendere e accettare gli azionisti politici che possono essere parte del delitto che pretendono di essere populisti che utilizzano questi timori per promuovere i due fissione
Per promuovere razzisti Volterra demonizzare immigranti
Anche per poterlo demonizzare con rappresentanti coraggiosi che hanno rispetto insieme il problema
Sono nato è spirato notaia intacca gli istituti europei che hanno del proclamato che i rifugiati do il benvenuto e pertanto chiedo ancora una volta Unipol tanto equità piuttosto che sfruttamento di fissione
No no compiacenza
E un nuovo contratto sociale
Il nostro Paese e l'Europa si trovano di fronte a sfide politiche sociali ed economici come efficace dopo Cardellino ha stabilito la scorsa settimana
Non c'è più spazio per la compiacenza c'è un aspetto che si aggira per e il mondo e c'è precarietà salari minimi in uguaglianza crescente che criticano e alimentano populismo e conflitti in Italia negli Stati Uniti su tutto il pianeta
Dobbiamo rinvigorire il contratto sociale che ha non ha permesso a sindacati al passato di creare una migliore condizione giuridica per i lavoratori ma naturalmente non possiamo far fronte a queste minacce da soli
Queste queste rinasce queste minacce si riscontrano ovunque su tutto il pianeta e la nostra richiesta
In occasione dell'ultimo congresso dell'epoca Copenaghen lo scorso mese
Il movimento sindacale globale a concordato quattro pilastri che potranno rappresentare non sul lavoro degli USA dei prossimi quattro anni riproponiamo una state già che si basi sulla pace e democrazia sui diritti soprattutto sul luogo di lavoro
No non doppiando lasciare abbandonare con lei chi il Paese come Turchia Palestina e Brasile dove marcia democrazia sono su minacciati in una valide lascia il segno i membri della CGIL hanno mostrato il loro supporto ai sindacati brasiliani quello esistente al colpo di Stato della destra
E credendo che la liberazione di nulla
Importante regolare il potere economico redistribuire il benessere e l'influenza abbiamo bisogno di una transizione giusta rispetto anche il kamikaze cambiamento climatico all'evoluzione digitale dobbiamo assicurare che i lavoratori
Vengano anteposte al profitto e inoltre noi vogliamo sostenere una maggiore uguaglianza esso che questa è una degli aspetti cruciali della conferenza
Dobbiamo naturalmente impegnarci nella battaglia politica che significa anche dialogo sociale
Contrattazione collettiva la contrattazione per uguaglianza per la distribuzione del benessere delle ricchezze per la giustizia per una transizione giusta contrattazione per l'orario lavorativo minore pensioni migliori condizioni lavorative migliori più sicure condizioni che non esistono in molti Paesi anche nel mio Paese
Ecco perché abbiamo bisogno di lanciare un dialogo tripartito
E il governo deve rispettare gli standard dell'IVA proteggere le popolazioni vogliamo creare costruire il potere dei lavoratori per poter cambiare le regole nel lavoro nella società nella politica
Compagni dobbiamo tutti impegnarci nella strada della solidarietà pratiche globale lo dobbiamo fare insieme crediamo che possiamo essere più forti solo se ci uniamo ecco perché vorrei sottolineare che la solidarietà ci permette di lavorare insieme dobbiamo e Corniglia descritta da solidarietà vorrei salutare il coraggio delle posate in stazione
E vorrei vorrei soprattutto complimentarmi con Susanna per il lavoro eccellente che ha realizzato in tutti questi anni
Anche a Juba qua va Presidente de la Confederazione sindacale internazionale ha voluto salutare adesso si stanno salutando i due Susanna Camusso anche qui è stato è sembrato un intervento anche molto personale di un lavoro fatto negli ultimi mesi per cambiare il sindacato europeo Marsico Tino si continua a con i delegati si riprende il lavoro adesso è la volta di Alessia Ripamonti delegata
Della Filctem la Bayer
Di Milano adesso fino alla fine della giornata saranno solo i delegati che si alterneranno al palco cui dub Marini siamo sempre in diretta su Radio articolo uno punto it e sui novantasette punto sette se ci state
Ascoltando in FM anche a Roma per questo diciottesimo congresso nazionale
Della CGIL torniamo a dare la voce al palco
Care compagne cari compagni mi sento onorata di intervenire a questo congresso e credetemi dico che mi tremano le gambe
Ma vendervi da alcune mozione veramente indescrivibile
Penso che per quanto un congresso possa rappresentare un rito un obbligo statutario una formalità per qualcuno
Ecco come delegata di un luogo di lavoro posso dirvi che arrivare qui oggi
No però
Dopo aver partecipato a tutte le istanze congressuali
Ecco per me questo percorso rappresenta l'espressione massima di democrazia e partecipazione che solo la CGIL è in grado di mettere in campo in questo Paese e dobbiamo penso esterne orgogliosi
Ho pensato a quel che avrei potuto dire in questo mio intervento e siccome non sono una grande l'attrice ve ne accorgerete
A mio modo voglio raccontarvi com'è vivo il mio ruolo e il mio impegno di delicata a Milano
Ho conosciuta la CGIL attraverso la formazione al mio primo corso per delegati neo eletti mi chiesero perché mi fossi iscritta alla CGIL
Risponde che in CGIL mi sento sicura
Sicura di essere rappresentata assicura di essere tutelata sicura di essere dalla parte giusta
E poi rifletto e so anche di essere fortunata
No no meriti e per essere nata dalla parte giusta del mondo
Ha ragione Susanna quando dice che dobbiamo fare di più di quel che facciamo
Il diritto del mare è quello di raggiungere un porto sicuro
Il diritto di migrare non può essere scisso dal dovere di accogliere i nostri porti sono porti sicuri lo dico in questa città di mare che dire del mare della sua bellezza ecco i nostri porti devono essere aperti
Dobbiamo continuare a dire forte è chiaro che non tolleriamo questo imbarbarimento contatti è più debole chi è diverso
Contro chi secondo qualcuno è la causa dei nostri mali
Il male del nostro Paese per me
è il lavoro che non c'è sono le politiche del lavoro assenti il lavoro povero precario frammentato
Il male del nostro Paese sono ancora le morti sul lavoro
Il male del nostro Paese sono gli omicidi quotidiani di donne per mano di un uomo che non era un migrante o uno straniero
è l'uomo che amano che hanno amato è l'uomo del quale si fidavano
Il male del nostro Paese è la corruzione e l'evasione fiscale
Il male del nostro paese è la mafia
Il male del nostro paese è l'indifferenza e il qualunquismo
Lo dico così il male del nostro Paese la memoria corta
Di chi dimentica che nelle disposizioni transitorie e finali della nostra Costituzione c'è il divieto di ricostituzione del partito fascista sotto qualunque forma
Marini
Quando vicino a casa mia a Sesto San Giovanni città medaglia d'oro per la Resistenza l'amministrazione comunale è pronta a concedere spazi pubblici a Casa Pound
Ecco è lì che trovo la mia CGIL dove non c'è la memoria dove c'è bisogno di verità di smentire le falsificazioni ENI che mi sento sicura
Nei pochi minuti che operai e raccontargli della mia esperienza in azienda
Lavori in balia e
In questa nella realtà dell'Amiata azienda abbiamo raccolto la sfida dell'industria quattro punto zero
Abbiamo concedetemelo provato a contrattare l'innovazione
Vedete la trasformazione digitale e c'è entrata nei nostri luoghi di lavoro lo stabilimento di Garbagnate Milanese è stato incluso dal World Economic Forum
Tra le dieci fabbriche più innovative al mondo
E lì
La CGIL la mia categoria alla fine il tempo cioè
Vi descrivo nel concreto che cosa sta succedendo nella mia azienda gli operatori hanno a disposizione dei dei signori di realtà aumentata che sono degli occhialini nei quali scorrono le istruzioni operative
Sono in grado di guidare supportare l'attività quotidiana dei lavoratori e sono in grado anche di correggere gli errori
Un altro sistema che è stato introdotto è quello che permette di conoscere perfettamente la macchina di produzioni
Conosce tutti gli operatori la formazione di questi operatori conosce le richieste del mercato le mette in correlazione
E calcola lo scenario e le condizioni operative migliori per la maggiore efficienza delle produzioni
Questa modalità
Ha rivoluzionato il lavoro delle persone nella mia azienda
Ha incrementato l'occupazione del trenta per cento negli ultimi due anni anche con l'inserimento di nuove professioni
Che sono inusuali se pensiamo all'azienda farmaceutica parla di matematici o di scrittori di algoritmi
Questa è la sfida che con la CGIL abbiamo raccolto una grande opportunità non sgombra di preoccupazioni
Ma non ci siamo sottratti
Abbiamo impegnata l'azienda su Nico nel controllo dei lavoratori i diritti la totalizzazione delle competenze e occupazione
Ecco che allora possiamo essere anche quel sindacata moderno credo atenei Candiani tutti
Miliardi alle conclusioni
La sensazione quella di avere gli occhi puntati addosso
Come l'inizio di una nuova fase io penso che dal ventisei di gennaio non cambieranno pelle
Abbiamo però il dovere di ascoltare questa Assemblea di accoglierne distinzioni e le differenze edita star male inalterato comune
Io ho bene in mente la CGIL che voglio
La voglio che i contratti e che faccia sintesi
Che lotti con orgoglio che sappia mettere le dinamiche e anticipi e cambiamenti
Abbiamo ancora bisogno di migliorare le condizioni dei lavoratori
Abbiamo bisogno di sottoscrivere i contratti
L'idea diffusa Yellow non è uno la nostra forza sta nell'essere parte di qualcosa di più grande noi non siamo no
Siamo parte di un tutto e senza il contributo dei più piccola di noi non avranno costruito questa grande organizzazione di
Auguro un buon lavoro a tutti grazie con con
E abbiamo ascoltato Alessia Ripamonti delegata
Sindacale della FIT abbai era Milano azienda appunto finita di Milano adesso è la volta di Emilio Viafora presidente di Federal consumatori e ricordo che tutti ipoteca sta li trovate già sul nostro sito aggiornato ma mano che i delegati gli ospiti parleranno ma ancora linea al parco
La generazione rapidità dei mutamenti economici tecnologici climatici
Che caratterizzano la modernità stanno modificando le stesse categorie analitiche e valoriali con cui fino alla fine del secolo scorso abbiamo lo ha letto i rapporti sociali economici
E le relazioni umane
Ciò ha prodotto formidabili implicazioni nello stesso mondo del lavoro soprattutto nel modo come i ragazzi e le ragazze di questo tempo guardano al lavoro
Del gioco dobbiamo guardare al lavoro con nuovi occhi per riaffermare nella centralità sapendo che un lavoro che si nutre sempre più di saperi conoscenze
Perché un lavoro sempre più ricco di qualificazione ed è soprattutto cognitivo
Ma con scarsi diritti e con scarsa stabilità
Però e solo questo lavoro
E la e le forze che lo rappresentano cioè il sindacato che devono saper cosa contrastare lo strapotere
Oggi come dire assolutamente strabordante
Del potere del capitalismo finanziario e la potenze delle grandi piattaforme digitali
Senza nessun rimpianto passatista
Ma nemmeno con nessuna acquiescenza subalterna
Al nuovo e allo sviluppo di undici tale che se non governato rischia di essere soltanto una grande religione a cui piegarsi in maniera acritica
Questo è l'unico modo per far vivente finire
Per far rivivere i nostri valori
Nel divenire tumultuoso di questi cambiamenti che investono in questo tempo la nostra vita il nostro lavoro i nostri sentimenti e consentitemi le stesse nostre emozioni perciò nella relazione di sul nella relazione Susanna affrontato il tema di come la sinistra politica ha finito per accettare senza un pensiero critico la formarsi di una società l'opposto
Una Società cioè in cui tutti quanti vogliamo avere accesso Abeni e servizi a basso costo
Senza porci il problema che quell'accesso presuppone anche tanto lavoro low cost senza diritti scarsamente pagato e non considerato
Lo dico io da presidente della Federconsumatori
Perché dobbiamo darci come prioritarie quello che abbiamo fatto nel nostro Consiglio congresso
Di far crescere nuovi consumate io copia di consumatori consapevoli responsabili esigenti
Tutto questo però è reso difficile dà un gran da una grande questione irrisolta
Che è bloccata la redistribuzione della ricchezza e chi aumenta il numero delle persone e delle famiglie che vivono in condizione di difficoltà
Ma noi non possiamo arretrare la questa frontiera
Noi dobbiamo credere noi dobbiamo pretendere che cresce una nuova consapevolezza del consumo
E che solo un'alleanza nuova tra lavoro e consumo può determinare almeno un contrasto alla forza egemone
Diciamo delle grandi piattaforme digitali e dei grandi possessori della ricchezza mondiale
Dobbiamo sapere che se non cresce un consumo consapevole e non affermiamo il fatto che accanto alla descrizione di che cosa contiene un prodotto o un servizio
C'è anche un'etichetta sociale che ci dica e dica al consumatore se vengono rispettati i contratti le norme per la sicurezza sul lavoro se c'è un giusto riconoscimento professionale
Noi finiremo di sbarcare le persone in due ognuno avrà una doppia personalità quando consuma e quando lavora
Chi sa per esempio chi Dinoi si è posto il problema
Che la produzione di un solo Bitcoin ha un consumo energetico pari a quanto è consumo annuo di una nazione come l'Irlanda
Tanto
Quanti
Ci hanno il lavoro che noi riceviamo gratuitamente ai possessori dei grandi gestori delle viti delle debilitata e quanto potere abbiamo per confrontarci alla pari con loro
Ne è un esempio un'azione che stiamo tentando in questi giorni un'azione di inibitori attività chi ha il potere assoluto di cancellarli oppure di non pubblicare i vostri quello che voi scrivete
Lo può fare in maniera unilaterale senza dover dare conto a nessuno ecco perché si pone
Anche per Federconsumatori in un rapporto stretto con la città CGIL
Quella di costruire comunichi di cittadini
Che a Vinovo una contrattazione diffusa Finzi invadere il campo di nessuno e che discuta di servizi tariffe
Discuta della qualità dei servizi che vengono offerti per evitare che si giochi dentro la contrapposizione tra lavoratori e utenti tra lavoratori e consumatori
Guardate o lavoriamo in un clima di sistema siamo capaci di costruire il sistema o anche quelli che si sentono più forti non avranno nessuna possibilità di incidere nel corso concreto delle cose
In questi ultimi mesi
Ricordato molte compagne e compagni
Che mi hanno interrogato come penso ognuno di voi e mi hanno espresso la loro preoccupazione l'invito a evitare una CGIL divisa di cui non hanno bisogno nelle persone che rappresentiamo
Ne io voglio dire soprattutto ne ha bisogno questo Paese il nostro Paese
Questo sta compito non spetta a qualcuno in particolare spetta a ognuno Dinoi congressisti non dividiamoci tra tifosi
Ma facciamo in modo di mandare un messaggio positivo e io voglio dire anche di fratellanza non è una brutta parola alti quelli che non sono oggi presenti e che pure a volte con grande sacrificio si scrivono alla nostra organizzazione una divisione tra di noi non ce la perderà non ce la perdoneranno statene ci tranquille
Così come non lombarde perdonato ai gruppi dirigenti della sinistra divisioni che loro non hanno mai capito
Io penso che tutto questo non ci è consentito
Vorrei dire con grande chiarezza
Che è un bravo dirigente sa capire che può contribuire alla costruzione di una leadership collettiva sapendo fare un passo indietro Rispetto alle proprie ambizioni e non costringendoci a una conta
Che non ha nessun significato dopo aver fatto un congresso uniti sullo stesso documento politico
Mi è dispiaciuto che compagni a me cari abbiano fatto una lista dei cosiddetti riformisti di chi c'è e chi non c'è lo hanno fatto con maggiore vigore coloro i quali negli anni hanno dato spesso a me del Riformista con un eccesso diciamo anche di sufficienza
Non siamo dentro di noi categorie fortemente superate non facciamoci del male c'è tanta gente che ci prova e ci riesce a volte e soprattutto ma perché abbiamo questa pavimento come via a moltiplicarsi
Veniamo da otto anni sotto la guida di Suzanne ma che è coinvolto tutti quanti noi che sono stati gli otto anni più difficili della storia repubblicana la fine dei partiti politici e della sinistra politica la più grande crisi che il mondo abbia conosciuto
Un completo rivolgimento degli assetti geopolitici
E soprattutto l'abbiamo fatto dentro una sballo iniziazione del lavoro ci oramai
L'economia prodotta dalla finanza e dodici volte il prodotto interno lordo abbiamo capito di quanto è diminuito il valore del lavoro alla costruzione della ricchezza generale oppure stiamo qui a discutere di noi come se il mondo intorno a noi fosse un mare calmo saremo costretti a navigare in un mare tempestoso
Ecco perché abbiamo bisogno in questo momento tendo
Di grande di una grande unità non solo nostra ma anche con l'insieme del sindacato e consentitemi perché usa
Trovo del tutto strano guarda va be'lo dico con il massimo di tranquillità anche di amicizia verso tutti
Chi è assolutamente da dissociati dire che questo Paese
Porre un rischio
Di un nuovo fascismo corre il rischio di vedere messi in discussione i fondamenti della democrazia
Indebolire l'unico punto di resistenza collettiva rispetto a quanti oggi puntano a non dare voce e soggettività ai cittadini grazie
E questo era l'intervento di Emilio Viafora segretario di Feder consumatori intervenuto in questa
Allora adesso no e abbiamo adesso sì Barbieri del Sunia Daniele Barbieri segretario generale del Sunia il prossimo delegato a parlare
Sul palco di Bari sempre indiretta questo radio articolo uno punto it sui novantasette punto sette se ci seguite a Roma stanno chiamando
Daniele Barbieri segretario generale della sua ne ricordiamo che sul nostro sito potete riascoltare anche la relazione di questa mattina di Susanna Camusso tutti gli interventi che ci sono stati nella mattinata di oggi anche i delegati che man mano stiamo facendovi ascoltare indirette è salito sul palco Daniele Barbieri quindi segretario generale del Sunia lo ascoltiamo sempre indiretta qui superati articolo
Questo
Sono in ritardo
Ma io
Credo che sicuramente
Parecchie compagnie parecchi compagni
Questa mattina sono passati davanti
Al allo Stand del Sunia e hanno letto
Il materiale che c'era esposto ne sono certo
Però credo che sia opportuno fare
Magari qualche riferimento ulteriore perché magari qualcuno se n'è perso e non l'ha letto e poi concedetemi una battuta siccome questa è la prima volta che il suo niente viene a un congresso nazionale
Della CGIL
Sentire risuonare
Per esempio la parola sfratti dentro un'aula come questa
è una novità assoluta per noi ci fa piacere dati il segno credo della sensibilità sicuramente del gruppo dirigente della Confederazione ma anche del lavoro
Che abbiamo fatto
In questi anni
E i numeri sono
Quindi mi concedete di dire pochi numeri che in qualche modo segnalano però un andamento generale e quello che rappresenta il disagio abitativo anche se in maniera assolutamente sintetica dentro il nostro paese negli ultimi cinque anni
Dentro questo Paese sono stati emessi qualche cosa come settecento mila sfratti
Nei prossimi cinque anni altri cinquecento mila tratti verranno emessi perché sicuramente il trend si manterrà su questi ritmi
E questi numeri complessivamente rappresentano quasi il quindici per cento della popolazione in affitto nel nostro Paese
è il numero più eclatante che viene sempre messo in risalto dai giornali ma non è il solo numero che in qualche modo esprime il disagio abitativo
Insieme a questo ci sono una serie di altri elementi importanti che credo sia opportuno per lo meno citare non entro nel merito visto che già sono a sette minuti e mezzo
La necessità di mettere in sicurezza una parte consistente del nostro patrimonio immobiliare
Il degrado di una parte consistente del nostro patrimonio immobiliare l'impossibilità per i giovani oltre che per il lavoro di crearsi un futuro trovando un'abitazione che non c'è nessuno la offre
La necessità di
Ripensare lecita
Susanna Camusso nella relazione questa mattina ha toccato questo argomento del diverso modo di abitare del diverso modo di intendere la città questa è un'esigenza non intellettuali istiga ma è un'esigenza
Reale sentita perché oggi le città e soprattutto le periferie di tante città creano esclusione creano solitudine
E hanno bisogno di essere pari pensate
Così come va
Ripensato il sostegno agli anziani in un'abitazione diversa da quella classica a cui pensiamo noi abbiamo un patrimonio che è stato costruito ma negli ai sensi al mentre negli anni Sessanta e Settanta quando non ci si poneva il problema di quello che sarebbero state l'esito di quelle che sarebbero state le esigenze degli anziani negli anni negli anni successivi
Ecco ho citato soltanto alcune alcuni dei terreni su cui il Sunia insieme
Alla Confederazione insieme allo spirito insieme alla Fillea sta lavorando da sola in compagnia
Nel nostro congresso cito la parola d'ordine perché poi con la parola d'ordine
Riesco a sintetizzare alcuni altri elementi
Nel nostro noi abbiamo utilizzato questa parola d'ordine per il nostro congresso rigenerazione urbana e affitto sostenibile una risposta inclusiva alla domanda debole è come tutti gli slogan concrete su quali una sintesi di quello che di quella che è la strada che intendiamo percorrere ebbene questa è una sintesi di quello che noi pensiamo sia necessario per rispondere alla domanda attraverso essenzialmente queste direttrici primo il rilancio dell'offerta di alloggi in affitto perché oggi il problema della casa in questo Paese essenzialmente quello dell'assenza di un mercato dell'affitto possibile e sostenibile
Quindi io rilancio dell'offerta di alloggi in affitto contro un vecchio modello che ormai e a finita la sua epoca ammesso che ne avesse una e non risponde più alla domanda così come viene realmente stressa che è quello della casa in proprietà come modello unico noi ancora ci attardiamo in nella riproposizione di questi mode il secondo elemento e la rigenerazione delle città con una particolarità la rigenerazione delle città su cui è una di quelle parole magiche su Tudor su cui tutti i guanti sono d'accordo
E deve essere guidata dal governo pubblico del territorio non può non possiamo pensare che la rigenerazione urbana e le altre e le trasformazioni urbane vengano dirette dal principio della rendita come motore unico di sviluppo quindi il controllo pubblico sull'utilizzo del suolo sulle trasformazioni urbane indispensabile il terzo elemento l'inclusione e il mix sociale come condizione delle trasformazioni urbane non possiamo pensare di riproporre un modello che vede lecita divisa in classi passatemi questo termine è un po'desueto ma sicuramente sicuramente rende prende di
Ultimo elemento è la fine della stagione dell'espansione urbana
Insomma noi dobbiamo rispondere al bisogno attraverso un ripensamento è una rigenerazione delle città e rispondere attraverso questo offrire attraverso questo una risposta alla domanda debole e poi ultima ma non ultima la creazione di lavoro per rispondere a un bisogno perché tutto questo
Questa queste direttrici hanno come oggettivo naturalmente quello di creare lavoro buono
Stanno all'interno dell'orizzonte che la CGIL si è che la Confederazione sia data son il piano della questo è quello che quotidianamente facciamo partendo da quella che io definisco la nostra fabbrica che fra tutela individuale
Perché tutto questo lavoro estremamente difficile
Perché il soggetto sociali di riferimento è un soggetto frammentato che non si trova in particolari
In particolari ruoli se non le case popolari ma al di fuori delle case uno dei quartieri di edilizia popolare un soggetto diffuso sul territorio che tra l'altro non ha il senso dell'organizzazione collettiva e quindi è necessario per questo partire dall'unica cosa che si può intercettare che la tutela la tutela individuale
Tutela individuale
Che noi cerchiamo in qualche modo di trasformare in una rivendicazione collettiva e in contrattazione sociale e territoriale qui come capite c'è un enorme possibilità né norme campo di azione per lo sviluppo della contrattazione sociale territoriale le trasformazioni urbane dei bisogni che si esprimono nella città sono un elemento importante per creare un nuovo Welfare urbano e per avvicinare e per creare soprattutto per ripartite con una nuova stagione per i diritti per l'affermazione lo sviluppo dei diritti di cittadinanza
Ma non è soltanto questo noi la vertenza urbane ad esempio quella che molte realtà territoriali hanno già conosciuto portata avanti insieme alla Confederazione alla Fillea lo spin a questo obiettivo cioè cominciare a ragionare sui processi di trasformazione urbana
Ma la stessa contrattazione che noi facciamo sugli affitti agevolati nei Comuni ricordo a tutti probabilmente un dato che poi in pochi conoscono a parte noi noi negli ultimi due anni abbiamo sottoscritto ottocento oltre ottocento Accordino i vari comuni per l'applicazione degli affitti agevolati in cui Queen quei comuni
è la dimostrazione che partendo appunto dalla tutela individuale e possibile per fare anche contrattazione
Con
Il il semaforo è tiranno non lo so ma io io ad esempio la prima inaugurata delle spiagge doganali non vero devono guadagnare
E allora in diretta su Radio articolo uno i lavori della prima giornata del diciottesimo congresso della CGIL ancora Daniele Barbieri sciopero generale sulla casa che
Modifiche o completamente addirittura rivoluzionò le politiche abitative di quell'epoca ecco
Io auspico è occluso veramente che il due mila diciannove in qualche modo regali ricalchi quella strada grazie a tutti e buon convivenza
Daniele Barbieri segretario generale del Sunia il Sindacato unitario nazionale degli inquilini assegnatari adesso è la volta di Wanda carbonari delegata della lega Speedy Tor Bella Monaca
A Roma io mi ricordo che tutti gli interventi potete trovarli nell'archivio podcast di Radio articolo uno su Radio articolo uno punto it ascoltiamo banda carbonari
Buonasera a tutti
Sono Wanda carbonari emozionatissima perché questa platea è stupenda dal passato dell'assicuro
Solo manda carbonari sono la compagna della segreteria di lega del Municipio sesto le torri di Tor Bella Monaca a Roma
Voglio parlarvi di quello che facciamo noi e di quello che si fa nelle leghe dello Spi Cgil
Che cos'è l'ospite
Organizzazione di natura confederali che appeso nella società
Un soggetto di natura politica sindacali
Un luogo anche del Tc partecipanti per l'esperienza che si lega alla stagione matura della vita di saggezza
Lo specifici Yellen è chi alza tutte le mattine la saracinesca della sede dei nostri presidi territoriali è la compagna che si dedica all'accoglienza e risponde a chi cerca tutele e risposte che ha studiato affatto formazione
Per rispondere sulla congruità della pensione erogata dall'INPS a chi si rivolge a lei sperando in una risposta
Lei che incontra tutti i giorni bisogni e la povertà
Lo stile è chi popola un pullman e affronta la pioggia di il sole per partecipare ad una manifestazione ad un presidio antifascista
Per partecipare offrendo la sua militanza e il suo impegno di solidarietà
L'ho spinto e chi si ritrova a un tavolo di trattativa con davanti un sindaco un amministratore un assessore ad affrontare la distribuzione dell'aliquota il PEF in un comune o il funzionamento di una il contrattando
è chi è sul camper dei diritti e gira sul territorio per offrire risposte tutele e informazioni
è chi porta le mimose in una RSA per regalare una carezza a chi ne ha bisogno nei luoghi della sofferenza dove si comprende ancor di più il valore della vita
è Giovanni che si reinventa lui che è anziano il lavoro che faceva quand'era più giovane e tiene un corso di italiano a uomini e donne che hanno il colore della pelle magari diverso dal suo
Ma che sorridono quando scrivono una frase compiuta della nostra lingua sotto la sua dettatura
è Francesca che va in una scuola e parla di Costituzione della guerra di liberazione e si sente come con i suoi figli come con i suoi nipoti e si sente un po'più giovane anche lei
è Maria Grazia impegnata socialmente che abita a Tor Bella Monaca la mia lega a dire a tutti di leggere perché legge le fa diventare vere le persone e perché non vuole che si parli del nostro quartiere solo come del quartiere della droga e della delinquenza
Sono le compagnie del coordinamento donne
Che si che intervengono su stili di vita medicina di genere consultori diritti inespressi politiche di genere negoziazione territoriale
E che sono protagoniste di tante iniziative contro la violenza sulle donne per costruire una società migliore
Io sono in una lega del territorio colpito dal terremoto del due mila sedici
Lo spirito e Domenico che guida l'auto con fuori scritto ospiti
E porta con la sua Panda nelle zone del terremoto le medicine o le pratiche da sbrigare nelle frazioni di Amatrice e di accumuli
Lo spirito e la CGIL sono sei Studies Sempre presenti nei luoghi del terremoto fin dai primi momenti e continuano ad esserci
Il terremoto al momento che cancella la vita quotidiana per anni un terremoto che sembra infinito con lo spopolamento delle aree interne che era iniziato molto prima delle scosse e proseguirà nei prossimi anni senza impiego interventi efficaci
Ancora oggi accumuli e a e da matrice sono un paesaggio di rovine
Ad Amatrice la sede della sta della CGIL situata era si guarda sul corso di Amatrice che come sapete è stato distrutto raso al suolo era al numero centoventi con l'intonaco color arancio non c'è più
Il ventinove novembre due mila diciotto due mesi fa abbiamo inaugurato la nuova sede grazie alla solidarietà che si esercita da livello nazionali
Ivan era s'è stato sempre con noi
Nella periferia romana da noi a Tor Bella Monaca ci teniamo tanto a quello che facciamo contro il razzismo contro il fascismo contro la cultura dei muri
Facciamo prezzi di manifestazioni ci siamo sempre in piazza noi
Anche all'ultimo presidio contro il taglio delle pensioni contro una Finanziaria che mette le mani in tasca ai pensionati che non pensa ai giovani alle donne che non pensa al futuro del Paese
Ma siamo anche nelle scuole con i giovani nei campi della legalità con libera perché il problema che abbiamo nelle strade nelle vie dei nostri territori nel degrado della nostra città è la legalità
Ma è anche il fatto care compagne e cari compagni che la gente si sente sola e non ci siamo perché invece ognuno ritrovi una speranza di comunità
Questo e tanto altro e lo spirito e sono migliaia i nostri attivisti organizzati nelle leghe le leghe della nostra storia più bella quella della solidarietà e della giustizia sociale
Tutto questo è la risposta a chi anche oggi vorrebbe superare questa esperienza per dare una risposta organizzativa di verticalizzazione
Categoriale pensionati che non è nella nostra cultura e nelle nostre radici perché lo stile è stato una grande intuizione di Giuseppe Di Vittorio
Perché lo split CGIL è un sindacato generale Dina di natura confederali
E io mi chiedo e chiedo a voi
Cosa sarebbe la CGIL senza lo sprint e lo Spesal tra la CGIL di Valdo Spini viva la CGIL e buon progresso tutti
E questa era l'intervento di Wanda carbonari delegata alle graspi Tor Bella Monaca ballo il racconto dell'attività sul territorio due realtà difficilissime la periferia romana di Tor Bella Monaca poi il terremoto adesso Christian Ferrari segretario generale CGIL Veneto
Care compagne e cari compagni c'è una nuova rivista progressista che ha aperto il suo primo numero con il titolo vivere in un Paese senza sinistra
Un titolo provocatorio che però coglie nel segno perché racconta il dissolvimento di tanti punti di riferimento della nostra militanza
E come se viaggiasse in modo lungo strade senza nome e non è una cosa da poco perché nominare bene le cose diminuisce il disordine e la sofferenza che c'è nel mondo
Quando disordine aumenta è facile perdersi ma noi non possiamo permettercelo perché lasceremo sole le tante persone che guardano a noi con fiducia la CGIL rappresentarci i loro interessi contratta e difende i loro diritti mai molto di più
è un antidoto alla rassegnazione la speranza che insieme possiamo preparare tempi migliori perdersi
Non è un destino è un rischio che fin qui abbiamo saputo evitare
Il gruppo dirigente di questi anni tutto a partire da Susanna Camusso non solo si è dimostrato resi cliente all'aspra stagione della disintermediazione dalla sbalordito azione del lavoro
Ma ha combattuto senza tregua per difendere diritti per arginare una crisi economica devastante per recuperare spazi di protagonismo
Per orientarci nella direzione giusta è il caso innanzitutto di voltarci indietro di riflettere sul percorso che ci ha portato fin qui a Bari un percorso caratterizzato da due peculiarità
Il coinvolgimento di centinaia di migliaia di lavoratori e pensionati e un'inedita unità di intenti programmatica
Sarebbe davvero una follia fermarci all'ultimo miglio
Noi dobbiamo uscire dal Congresso con un segretario in cui si riconosca tutta l'organizzazione con la forza l'autorevolezza
La pienezza di mandato che lo pongano all'altezza con tutto il gruppo dirigente delle aspettative di oltre cinque milioni di iscritti
Ma rivolgevano adesso lo sguardo fuori di noi abbiamo a che fare con un governo che a parole abolisce la povertà ma che nei fatti portando al minimo storico gli investimenti rischia di abolire il lavoro
Che tagli al welfare e fasci inchioda la giustizia fiscale che risponde alla strage che si consuma ogni giorno nei luoghi di lavoro con il taglio dei contributi Inail come ricordava Susanna un governo che con l'avventurismo degli apprendisti stregoni sta predisponendo un'autonomia che rischia di allargare fino al punto di rottura la forbice tra nord e sud
Lo dico qui a Bari da cittadino veneto orgoglioso di esserlo il presunto diritto dei ricchi di separare il loro destino dai poveri è un'aberrazione politica economica e persino culturale
E non vorrei che le regioni del Sud che ammiccano l'autonomia differenziata ignorassero gli istinti più profondi di una parte del nord in quella pentola bolla anche volle anche la pretesa dell'autosufficienza della separazione del facciamo da soli
E mi preoccupa che neppure i lavoratori avvertano fino in fondo che la discussione sul così detto residuo fiscale investe il cuore dei principi più generali di solidarietà e redistribuzione
Perché prima tocca i territori e poi alle classi sociali prima è la regione più forte a pretendere per sé alle risorse ma poi sarà la classe più ricca a farlo
E un'ultima cosa non va dimenticata la lega ha nascosto solo tatticamente la geografia dal suo simbolo spostando la faglia della separazione giù nel Canale di Sicilia ma ci metterà un attimo quando sarà il momento a far risalire la sua ideale linea di confine
Se qualcuno plana se su questa platea da un altro pianeta potrebbe dire beh se la situazione è questa il Governo ha le ore contate noi
Che stiamo tra i lavoratori tutti i giorni questo errore non lo possiamo commettere come spiega il professore D'Alimonte buona parte dei cittadini pensa ancora che il Governo con tutti i suoi errori stia dalla loro parte
E anche quando noi diciamo giustamente troppo poco valutando quota cento oppure diciamo
Non reddito ma lavoro di cittadinanza molti rispondono per noi è comunque qualcosa mentre prima non c'era nulla
E vorrei ricordare a chi ci imputa un ritardo di reazione le scelte dell'esecutivo che il tempismo nelle battaglie sociali e decisivo
La manifestazione del nove febbraio sarà il primo importantissimo passo di un cammino che non sarà breve
Ci vorrà tempo perché i lavoratori si rendano pienamente conto del disastro che può produrre questo governo perché per molti di loro il disastro è in corso da anni anni di precarietà di diritti calpestati di tagli alle protezioni sociali e la sinistra politica europea intrappolata nelle compatibilità di un sistema che non è stata lei a scegliere ma che ha subito rinunciando a cambiarlo non accerto finito di pagare il prezzo di questa sua rassegnazione
Su quel versante costeggiano un deserto in cui il vento che soffia impetuoso dal quattro marzo spazza tuttora la polvere
Ci vuole capacità di ascolto per sentire il grido di dolore che sale dalla società
E ci vuole pazienza
Tenacia perseveranza con le persone che rappresentiamo con i tanti che temono per il loro lavoro per fargli capire che il rischio recessione non è un accidente ma anche la conseguenza delle scelte economiche di questo governo
Con i lavoratori che pagano oltre l'ottanta per cento del gettito IRPEF per dimostrargli che la la tax sottrarrà risorse prima di tutto a loro
Per condividere con le nuove generazioni la consapevolezza che la rivoluzione digitale distribuisce si conoscenza ma concentra ricchezza e che senza mettere il progresso tecnologico al servizio di tutti il web resterà solo uno spazio dove manifestare rabbia
Dove subire la manipolazione di chi oggi detiene i nostri dati e domani proverà a condizionare i nostri sentimenti
è con quelle ragazze e con quei ragazzi che dobbiamo costruire l'alternativa
Che non arriverà da fantomatici partiti del PIL e tanto meno da chi vaneggia su una rapida rivincita riproponendo le stesse ricette fallimentari del passato
Ascoltare il canto di queste sirene vorrebbe dire compromettere il nostro insediamento sociale il patrimonio più prezioso che abbiamo in Veneto nonostante un contesto politicamente ostile
Siamo diventati dal due mila e diciassette il primo sindacato della nostra regione
Sappiamo bene che essere nei luoghi di lavoro non equivale a esercitare egemonia ma se non ci sei non hai nemmeno le condizioni per provarci
Le scelte compiute dalla CGIL in questi anni hanno saputo con tutte le difficoltà stare in questo contesto ed è in questa temperie che si inserisce sia il nostro documento unitario sia la proposta del nuovo segretario generale
Noi siamo gelosi del nostro modello di democrazia di mandato che c'è evitato le derive plebiscitarie che hanno distrutto la politica ora si tratta di esercitarlo nel modo giusto
Interpretando le aspettative del nostro popolo alimentando anche la connessione sentimentale con chi rappresentiamo
E dandoci una direzione collettiva è plurale che ci consenta di svolgere fino in fondo la nostra funzione
Anche per contribuire alla rinascita della sinistra politica perché abbiamo bisogno di una politica che condivida i nostri obiettivi un'Italia più giusta e più moderna
E un'ora dopo unità che torna alla dimensione sociale e abbandoni quella mercatista
Un'Europa che ribalti le politiche di austerità prima che la tragedia greca ancora incisa nella carne viva di quel Paese possa ripetersi un'Europa
Che consideri il bambino raccolto in fondo al mare con la pagella che certificava il suo talento cucita in tasca parte fondamentale del suo futuro e non la prova orribile che non abbiamo imparato nulla dal nostro peggior passato
Credo che ci siano ragioni sufficienti per comprendere che non esiste alternativa ad eleggere il segretario di tutta la CGIL se useremo anche queste ultime ore per intrecciare la trama e l'ordito di una tela unitaria
Io sono certo che lunedì riprenderemo più forti di prima il nostro cammino il sentiero sarà impervio ma percorrerlo sarà una delle cose più appassionanti che la vita ci riserverà
E questo era Christian Ferrari segretario generale della CGIL del Veneto restiamo in Veneto per il prossimo intervento papera Augusti non Breda delegato alla Electrolux di Susegana in provincia di e a Treviso
Io vi ricordo che tutti podcast degli interventi che è stata ascoltando potete trovarli su Radio articolo uno punto it ascoltiamo Augustin Breda
Noi
Serve una dimensione internazionale di rivendicazione e lotte comuni nazionali e sovranazionali
Non si può accettare in Unione Europea una legge sul lavoro che non paga il lavoro come avvenuto in Ungheria la cosiddetta legge schiavitù
Le grandi lotte in quel Paese di questi giorni di queste settimane vanno appoggiate
Non pensiamo si fermino lui non si fermeranno in Ungheria e non facciamo un ennesimo errore
Si muova il sindacato europeo coordini e promuova una lotta unica nell'Unione Europea
E vincoliamo con accordi le imprese multinazionali con cui il sindacato europeo si relaziona a non applicare quella legge
Io credo che i minori non europea non si possa avere una legge come quella il lavoro va pagato se no e schiavitù
In India
Lo stato delle differenze per eccellenza a gennaio centocinquanta milioni di lavoratori hanno fatto il più grande ciò però della storia e le donne sono state le protagoniste vera di quella di quella nota di quello sciopero
L'otto marzo
è un'occasione mondiale per tutti di lottare scioperare per contro le discriminazioni presenti nel mondo presenti nel nostro Paese discriminazione che riguardano migranti a donne e donne migranti in particolari
In Cina e India in via Dolci operato contro lo sfruttamento per i diritti per il reddito per il lavoro per la sicurezza e contro le discriminazioni cioè hanno scioperato per le discussioni che stiamo facendo qui
Un in cui a muovere i popoli sono le grandi trasformazioni
E ce n'è una che ci coinvolge direttamente che è quella delle tecnologie e delle nuove tecnologie dell'interconnessione delle auto marpioni dei grandi dati
Trasformazioni che richiedono una idea della distribuzione del lavoro che cioè dei diritti e delle tutele di sempre a cui aggiungere le tutele di quarta generazione
Il controllo ai sistemi di raccolta dati i cosiddetti ibridi date anche nei luoghi di lavoro per per la profilazione dei lavoratori vanno di pari passo e abbiamo dati spesso usati per comprimere le libertà né dignità per controllare i lavoratori in tutti i settori fatti che non danno il senso dei nuovi bisogni
Da aggiungere
A noi servono delegati che siano dedicati e possibilmente regolati da una legge
Per il controllo delle dei dati il Regolamento DG pr dell'Unione europea permette agli Stati di regolare questa materia
E per avere noi abbiamo necessità di avere accesso al tipo di raccolta all'uso che ne fanno l'impresa e i gestori a cui le imprese consegnano i dati è un problema generale e molto profondo dobbiamo conoscere intervenire regolava i modi e strumenti legati ai miti data
Un uso e un abuso della privacy tempi hanno in Impact concreti già oggi
Uno è collegato alle decine se non ai centinaia di arresti di lunedì attivisti sindacali che vengono licenziati
Da Monfalcone da Torino altri a Gela ce ne sono centinaia io sono stato licenziato e poi recentemente reintegrato da un giudice di Berlino
La scusa era l'abuso della trentaquattro un controllo investigativo di parte
A conferma avrebbe confermato e questo è un problema perché se un controllo ci deve essere ed è giusto che ci sia il controllo deve essere pubblico e terzo non di parte il giudice ha certificato l'onestà del mio comportamento e la disonestà aziendale
è stato permesso è stato questo in discussione il tentativo di screditare la persona il ruolo e insieme il sindacato ringrazio qui
Leone quaranta ore di sciopero fatti dai compagni di fabbrica dai lavoratori colleghi e hanno aderito al settanta per cento è stato un mese intero di notte
La ragione ritorsivo è stata legata alla nostra denuncia la nostra azione di delegati
Verso lo SPISAL per gli efebi dei ritmi sulla salute dei lavoratori
Duecento malattie professionali riconosciute quattrocento lavoratori con limitazioni e lo Spesal ha sanzionato qualche giorno dopo il mio si licenzia mento la vicenda
Lo sfruttamento
Sino lo sfruttamento che arriva fino all'ira a rovinare la salute di operai delle catene di montaggio esiste ed esiste tutt'oggi quei lavoratori sono chiamati anche a rimanere in quei luoghi di lavoro dove la prestazione troppo complicata troppo dura ritmi troppo alti fino a sessantasette anni secondo la forma ero e la legge sulle pensioni che hanno fatto errori né non averla combattuta a sufficienza ma oggi
Colpite son colpite le donne migranti in particolare lì in quelle catene sono loro i risultati abbia come ce l'abbiamo
La necessità di attivare e di difenderli anche attraverso la lotta questo è anche il fare sindacato in prima linea così dovrebbe essere laricio progettata quando i delegati vengono colpiti i deleganti cioè dei lavoratori di devono difendere
Oggi Da Rin sullo stato reintegrato rieletto emesso in maniera plebiscitaria con una vittoria della CGIL continuo oggi ma le trasformazioni
Piogge che sta sono in corso ovunque all'elettro sparlano di nuovi modelli produttivi quattro punto zero interconnessi con impianti che sono collegati con la domotica
L'esperto sugli operai sarà una netta riduzione di un rapporto uno a tre rispetto agli a parità di volumi rispetto a oggi
Siamo in ottocento operai mille duecento lavoratori rimarranno se va bene trecento operai
E non è non sto parlando del domani è un processo già avviato che si concluderà entro tre anni
Innovazione e sfruttamento
Comminano di pari passo ovunque da fin d'ora ad Amazon ai tanti altri luoghi di lavoro
Le future linee di eletti loops dove lavoro faranno cento e trenta frigoriferi allora uno ogni ventisette secondi
Lì ci saranno ancora degli operai ancora con i ritmi l'impreparazione culturale e di conoscenza di noi operai su questi temi e gli effetti dei cambiamenti drammatica a mio parere servirebbe oggi un grande salto culturale servirebbe un'alfabetizzazione digitale di massa non solo per individuare i rischi ma anche per sfruttare le potenzialità dell'innovazione che stava entrando e non lasciarla a senso unico in mano a una ricerca stretta di persone e di lavoratori
E serve un piano straordinario mio parere pubblico cioè non c'è nessuna formazione di operai e di conseguenza degli RSU e delle strutture sindacali aggiungo che sia diffusa stopper chiudere sto per chiudere
Voglio salutare qui
L'operaio di Genova erano succinti padre vedo poco con da poco con due figli piccoli ultimo di migliaia di operai morti sul lavoro morti che aspettano la risposta generale dei lavoratori lui ero fa il paio con Luisa Ciampi la mia collega morta bruciata viva nel due mila e uno lì dove lavorava uccisa da un esplosione mancavano i sensori della fuga del gas lei Chiara saldatrice pochi euro
In vent'anni tra Luisa Eros sono morti venti mila più di venti mila lavoratori lo Stato le istituzioni le imprese fingono che la causa non sia lo sfruttamento il profitto balle
Vista la causa spetta a noi farglielo capire in Veneto resta o in Veneto il due mila diciotto è stata la Regione più colpita da morti sul lavoro
In termini assoluti pur avendo la metà dei dei dei dipendenti dalla Regione lingue Lombardia
E la Regione politico in questo senso nel due mila diciotto ha visto ridurre personale servizi ispettori tecnici dell'Asa quasi cancellati in alcune aree
La Giunta regionale la apre la politica regionale non ha rispettato accordi e protocolli firmati col sindacato con CGIL CISL e UIL che dovevano mettere una pezza cioè chiedevano assunzioni
Così avviene in tutta Italia e io penso che queste siano le ragioni lì Veneto come nel resto del Paese di una risposta generale e di uno sciopero su questo tema
Viva la CGIL viva la nuova radicalità che va attuata
Non solo parole ma con la lotta alle azioni la contrattazione come il novecento ci ha lasciato il nuovo millennio richiede altro che comprimere i diritti fondamentali a partire dal delitto soggettivo di scioperare
Donato dalla nostra Costituzione frutto nella Resistenza lì avevano capito in quel tempo molte cose noi abbiamo bisogno di capire quelle nuove siamo noi dopo i lavoratori il passato il presente il futuro della società per questo siamo chiamati
Evidentemente sono passati i minuti in cui il delegato poteva appunto esprimersi gli avete ascoltato l'intervento di Augustine Breda delegato delle Electrolux di Susegana in provincia di Treviso spaventosi i numeri delle morti sul lavoro che gli abbiamo sentito ricordarci adesso Stefano Malorgio segretario generale della Filt CGIL la Federazione lavoratori dei trasporti della CGIL vi ricordo che sul radio articolo uno punto it e sull'assegno punto it potrete trovare il podcast degli interventi anche gli articoli di corredo che raccontano i punti più di questi interventi grazie ai colleghi di rassegna punto it adesso come detto Stefano Malorgio segretario generale della Filt CGIL
Tanto anche a questo punto del nostro dibattito credo sia utile avere il quadro generale dentro al quale questo nostro congresso si svolge ma anche se può sembrare ridondante prova a tornare su alcuni temi guardate noi siamo dentro una fase storica in cui la trasformazione assolutamente inedita inedita per la velocità e per la profondità con la quale le trasformazioni avvengono pensiamo a quello che è avvenuto per esempio dentro i grandi Stati nazionali che si sono formati nel corso dei secoli che per secoli hanno garantito la sicurezza la certezza per i cittadini del diritto del lavoro della redistribuzione economica
Il loro potere stato cancellato nel giro di pochissimi anni
E dall'altro lato provate a pensare a cosa sono diventati i rapporti tra le persone rapporti che ormai sono mediate da grandi piattaforme socia al che sono di proprietà private che in media ne trasformano i rapporti tra le persone
Questi due elementi combinati tra di loro ci mettono la discussione la tenuta dei sistemi democratici non solo in Italia ma in tutto il mondo
La destra si è infilata in questo vuoto con uno schema classico che è quello ricorrente nella storia anche nel tentativo di abbattimento e la riuscita di abbattimento dello Stato liberale in Italia
Che quello della contrapposizione tra poco le ditte non c'è nulla di nuovo su questo
L'esito della contrapposizione è già scritto e sta già accadendo perché se tu rappresenti il popolo tutto il popolo senza alcuna differenza
Quello che vincono soli poteri più forti nel silenzio di questi giorni dei grandi lobbies stanno lavorando sulla manovra finanziaria e sugli interventi legislativi aumentando il loro potere
Io credo che sia stato utile nella relazione di Susanna e anche nella manifestazione unitaria che stiamo facendo che ci prepariamo a fare aver dato un giudizio politico netto su questa coalizione
Superando quella che la valutazione su ogni singolo provvedimento e guardando l'ENI di fondo di un esecutivo
Che per l'uso della paura come strumento di governo per le alleanze internazionali e per le scelte economiche che sono sbagliati e responsabili sbagliate
Nel nei termini e responsabili perché scaricano sulle persone più deboli tutte le loro contraddizioni
Beh se è questo il tema di azione di fondo il governo siamo di fronte ad un governo di destra inedito nella storia repubblicana italiana ed europea del dopoguerra
A questo si aggiunge l'assoluta assenza di un'idea sul lavoro
Con interventi che aumentano l'impoverimento del lavoro e lo slang hanno sempre più dal tema del lavoro come elemento di realizzazione di ogni singolo individuo
Guardate a quanto succede per esempio sul tema delle infrastrutture su dello sviluppo per dire quanto non sia dell'idea di sviluppo il nostro è un Paese trasformatore storicamente trasformatore importa materie prime le trasforma e le porta all'estero questo da sempre per ragioni storiche e geografiche
Se è così tua le necessità di avere trasporti efficienti e moderni ed un sistema infrastrutturale adeguato ed un disegno coerente con lo sviluppo del Paese
E non una discussione schizofrenica solo su alcune opere e in cura decisione viene assunta da fantomatici studi ma che guarda caso sono sempre collegati al tema del consenso immediato si mettano sempre in primo piano l'esigenza del Paese perché guardate in questo intreccio storico tra prodotto da suo distribuzione oggi è diventato ancora più forte proprio per la rivoluzione tecnologica
E il tema delle infrastrutture e dei trasporti non è più solo il tema di alcune categorie ma un tema che riguarda lo sviluppo complessivo di questo Paese
Siamo di fronte a via di un settore in profonda trasformazione
Pensate a come è cambiato il sistema di distribuzione delle merci nel rapporto che sviluppa con le persone ma anche nella trasformazione del nostro territorio
O la mobilità delle persone
Oggi la persona non ti chiede più che treno prendere che ero prendere che macchina prendere Mati chiedere come arrivare dal punto A al punto B in un determinato orario il sei tu che devi mettere assieme tutti i sistemi di trasporto come stanno facendo alcune importanti piattaforme sociali lì dentro c'è il ruolo del sindacato
Il sindacato affrontato questa vera e propria resource questa vera e propria rivoluzione
Riuscendo anche a compiere Punzi punti di avanzamento importanti perché negarcelo
Guardate che sul tema dei raider delle lo costa anche Vian Mazzone non siamo riusciti a dimostrare che c'è un punto di convivenza tra il sindacato e la trasformazione in corso dell'economia
E questo non è un punto secondario in una fase in cui si diceva che quella trasformazione avrebbe ridotto il sindacato all'indifferenza la sua non presenza su quei luoghi
Attenzione oggi abbiamo la necessità di compiere un campo un salto di qualità politica
Dobbiamo innanzitutto aggredire quello che viene definito il segmento low cost facendo un chiarimento semantico
Guardate che lo Costa e il prezzo che paga al consumatore ma non vuol dire che un settore povero
Lì dentro nel prezzo basso che paga del consumatore ci sono grandissime ricchezze delle imprese che vanno in qualche modo aggrediti vanno trasformati quei profitti un diritto e lavoro dignitoso va progredito il tema della legalità
Finalmente in questo Paese sono partite le inchieste che dimostrano il legame malato tra il sindacato autonomo e gli interessi di alcuni prese sta finalmente facendo chiarezza su questo punto
Dobbiamo lavorare come che strumenti utilizziamo utilizziamo sicuramente lo strumento della contrattazione il tema dei perimetri e dalla rammento dei contratti nazionali tema dalla contrattazione di anticipa la partecipazione nei processi di scelta il tema dalla contrattazione di sito
Il tema importante del rapporto con gli utenti finali di tutti i servizi che non possono vedere il segmento del lavoro
Comunemente in contrasto ma devono vedere tutta la filiera produttiva questo però significa una cosa che il quadro che ho illustrato non consente di bastare a se stessi
Noi possiamo essere motore del cambiamento ma non possiamo da soli costruirlo abbiamo bisogno di azioni incisive sul piano legislativo e politico se ci pensate da qui nasce l'idea della Carta del lavoro della CGIL abbiamo bisogno della politica non di un partito ma di una politica che guardi al lavoro perché il lavoro non è mai stato un tema di proprietà di un singolo partito mani grandi partiti di massa ed elemento comune tra tutti i partiti
E come proviamo a rimettere al centro intanto iniziamo a dirci che Mondonico una rappresentanza sociale del lavoro senza una rappresentanza politica del lavoro
Abbiamo la necessità di ricostruire un piano di valori politici non solo sindacali condivisi altrimenti noi rischiamo un processo di corpora vittimizzazione
Nessuno si salva non esiste contrattazione che tenga se non tiene il valore della solidarietà nel Paese e nel lavoro
Tua necessità che il lavoro ritorni a essere la realizzazione al centro della realizzazione alla persona e che ritorni a essere al centro della politica devi limitare quel campo e quel campo di richiamarlo sinistra perché la sinistra o
Riparte da lì o non riparte allora il sindacato confederale non sono né indifferente alla crisi da sinistra ma si fa parte si scarica del peso della ricostruzione della sinistra in questo Paese
E lo deve fare non facendo sì partito ma offrendo alla politica un quadro di rappresentanza sociale che sia in grado di rimettere assieme le fratture sociali fortissime che ci sono state di smontare quella lettura chiusa la destra del contrasto tra basso ed altro
Qui io penso sta alla necessità e del valore dell'avvio di un processo costituente unitario confederale non solo per il sindacato che sopravvive solo così ma per la sinistra del paese e con esso i lavoratori
Diamoci quattro anni compagni proviamo a spiegarci proviamo a superare le nostre esistenze con coraggio e attorno a questo obiettivo ambizioso proviamo a fare le scelte più adeguate dentro questo congresso
Io credo compagni che in questa direzione
Quindi nella direzione della costruzione di un sindacato confederale unitario dobbiamo interrogarci su qual è non solo il profilo politico ma anche l'assetto del gruppo dirigente più adeguato a gestire una fase di questo tipo
Evidentemente oggi questa certezza sulla prospettiva della CGIL manca io sono una persona molto equilibrata nel dibattito interno poi racconta la mia storia per i pochi che mi conoscono
Mi permetto però di dire che si non si riconosce il profondo disagio di una parte consistente dell'organizzazione si compie un errore
Se non si dà dignità questo malessere si rischia di compromettere il percorso dell'organizzazione anche dopo non siamo in una fase chi è per dimensioni e qualità delle differenze possa essere interpretata solo con la logica di maggioranza e minoranza
Dobbiamo smontare alcune contrapposizioni banalizzare anti pensionati contro attivi gruppo dirigente contro lavoratori Cinquestelle contro tutti guardate che questo tema non fa bene a nessuno e il giorno dopo noi ce lo ritroveremo e se non lo smontiamo indipendentemente da chi sarà il prossimo segretario generale
Facemmo faremo fatica riconoscerci null'altro per questo dico che ci vuole un'operazione di dignità politica e di riconoscimento di differenze perché la CGIL va salvata non solo in questo congresso ma soprattutto il giorno dopo questo congresso io credo che gli spazi ci siano io credo che l'Assemblea generale come recita il nostro Statuto le nostre regole
Sarà il luogo dentro al quale questo assetto e questa ritrovata unità della CGIL si potrà ritrovare grazie
Bene in diretta su Radio articolo uno punto it i lavori della prima giornata di il congresso del diciottesimo Congresso della CGIL qui a Bari alla Fiera del levante avete sentito l'intervento di Stefano Malorgio segretario generale della Filt la federazione dei lavoratori dei trasporti della CGIL fra poco parlerà Wilma Gagliardo segretaria generale della Cgil della valletta o sbaglio vi ricordo ancora tempo Castro di tutti gli interventi anche quelli di questa marca di no potete trovarli sul sito ora di articolo uno punto it sul sito rassegnò punto it con agli articoli a cura dei colleghi di rassegna che e sottolineo i punti principali di questi interventi adesso allora ascoltiamo firma gagliarda segretaria generale della Cgil della Valle d'Aosta siamo circa a metà dei delegati a parlare in questo pomeriggio mancano ancora da circa dieci quindici interventi si continua dunque la discussione
Nella prima giornata di congresso della tra CGIL intanto ci sono comunicazioni anche dal palco di Morena Piccinini ma adesso riprendiamo appunto l'ascolto del dibattito firma gagliardo
E compagni
In questo quinto elemento io sento il dovere di delineare l'attuale situazione politico-sociale dalla mia regione la male da monsignor Massimo
è spaccare quell'uomo comune di una Valle d'Aosta che è sinonimo di isola felice insomma questa idea patinata trasporto turistico è ormai sfumata e voglio guide rinviando i vari punti nelle mie varie osservazioni evidenziare come il documento di maggioranza il lavoro è è fortemente attuale per la Valle d'Aosta
Ora se è vero che il prodotto interno lordo regionale nonostante sia in calo dal due mila undici in maniera più marcata rispetto alla media nazionale Carlo Carrà ancora la Valle d'Aosta come la quarta regione in Italia con un PIL pro capite elevato la profonda crisi economica dell'ultimo decennio unitamente a a quella politico istituzionale
Ha segnato fortemente il sistema economico sociale di questa Regione
Ora la crisi economica ha profondamente modificato il sistema delle imprese e nonostante si manifesti qualche timido segnale di ripresa
L'insieme del tessuto produttivo ne esce comunque ampiamente ridimensionato
L'onda lunga della crisi e poi evidenziata dai dati relativi al mercato del lavoro
Gli impatti nella crisi hanno infatti generato difficoltà occupazionali cui la Valle d'Aosta non era abituata
Il comparto dell'edilizia ben lo sanno i compagni della Fillea settore sempre florido in Valle d'Aosta grazie anche negli anni passati all'ingenti investimenti pubblici è quello che ha subito una crisi più forte un abbattimento rispetto al periodo pre-crisi di oltre il cinquanta per cento della forza lavoro e con un meno venti per cento delle imprese
La CGIL insieme alla categoria punta a un rilancio e si impegna in quello che va la promozione di un rilancio dell'edilizia e delle costruzioni in chiave sostenibili sostenibile divertimenti degli interventi pubblici che premino l'edilizia privata e pubblica
Ad impatto zero generando occupazione per questo settore così drasticamente ridimensionato
Ma con un vastissimo impatto ambientale per una Regione già fortemente antropizzata
Così come attualizzando la proposta della CGIL per un nuovo modello
Di sviluppo rappresentato dalla cura del territorio ma consolidata nella regione Della Valle la filiera agro turistica attivando quelle politiche di un corretto sfruttamento delle risorse idrico forestale
Per quanto riguarda la valle ci tengo a sottolineare anche come questa crisi economica abbia una responsabilità anche nella classe politica
Che in tutti questi anni ha gestito il denaro pubblico in maniera no lungimirante e in maniera approssimativa
Sono state tratte sono state sperperate delle risorse gigantesche quando queste erano decisamente maggiori
Si è lavorato sul consenso e sul clientelismo nell'utilizzo delle risorse pubbliche
Si è privilegiata una politica spesso a favore di pochi e una distribuzione a pioggia senza logica e troppo spesso in assenza di una programmazione di una visione del futuro più solidale è sostenibile in questi ultimi anni il sistema politico valdostano è stato nel mirino di inchiesta da parte della corte dei conti sull'utilizzo improprio del denaro pubblico
Dente into politici a febbraio del due mila diciotto sono stati indagati per danno erariale per i finanziamenti pubblici alla casa da gioco che versa oggi in condizioni estremamente delicati è in atto una procedura che prevede centosessantaquattro licenziamenti
Nel gennaio due mila diciassette è stato anche arrestato il procuratore facente funzioni
E di il procuratore facente funzioni ad Aosta per induzione indebita e favoreggiamento
La stessa Rosi Bindi in Valle d'Aosta nell'ottobre del due mila diciassette nel suo ruolo di Presidente della Commissione parlamentare antimafia
Aveva evidenziato una significativa presenza della 'ndrangheta della nostra regione con le caratteristiche tipiche della criminalità organizzata del Nord
Presenza mafiosa che condiziona l'economia e la politica valdostana
Quindi un declino delle istituzioni che è andato di pari passo con il declino economico quindi no possiamo non constatare come sia pertinente per questa regione il tema della legalità e della lotta alle mafie contenuto nel documento il lavoro è vi è in questa regione la necessità di lavorare per diffondere la cultura della legalità
E su questo è stata anche rinnovata la nostra proficua collaborazione con le associazioni che operano nel campo della legalità quali liberale e la nostra partecipazione al neonato Osservatorio permanente per la legalità del comune di Aosta
Vorrei inoltre sottolineare come non sia facile fare azione sindacale soprattutto sul piano confederale in una regione a statuto speciale i fatti noi esercitiamo una contrattazione di primo livello nel comparto unico del pubblico impiego regionale e in taluni settori dei servizi
Ma il mutato scenario economico della regione pone oggi nella contrattazione regionale maggiore complessità e conflittualità rispetto al passato
Al nostro sindacato che ha un ruolo decisamente importante soprattutto una funzione pubblica vengono imposti compiti nuovi e per certi aspetti inediti
Prendendo in considerazione questi elementi vedendo proprio da una piccola regione con un'autonomia preferenziale
Mi preme sottolineare come anche per le Regioni caratterizzata da economie forti quali la Lombardia il Veneto l'Emilia Romagna
Seppure in una prima battuta un'autonomia potrebbe apparire uno stimolo nell'ottica di rafforzare anche stipendio diritti a lungo termine purtroppo ciò non accade
Abbiamo avuto la prova di questo proprio in Valle d'Aosta in occasione dell'ultimo rinnovo contrattuale regionale del pubblico impiego gli enti locali vigili del fuoco i forestali
Che ha portato ad un investimento di risorse inferiori rispetto al contratto nazionale
Mentre ciò non è accaduto ad esempio nel settore scuola dove comunque vi è una larga autonomia che mantiene però allo stesso stato giuridico del contratto nazionale
E questo non va bene perché la difesa dei contratti nazionali rimane un baluardo importante di tutela dei lavoratori e di salvaguardia rispetto alle disuguaglianze
Insieme all'esigibilità dei costi dei diritti universali quali sicura prostatica SuperG il termine autonomia utilizzato esso parlando della mia regione però mi porta anche a parlare di altre due argomenti che come CGIL Valle d'Aosta ci stanno fuori di immigrazione e l'antifascismo la Valle d'Aosta è stata terra di accoglienza e di integrazione in passato
Se si pensa alla forte immigrazione di Venezia calabresi attirati dal lavoro della Chery riaccomodi presenti su tutto il silenzio e la Valle d'questa è stata anche la medaglia d'oro nella visita alla Resistenza fino ora purtroppo con l'aria populista innescata dal governo leghista
A Roma si sta diffondendo anche in Valle d'Aosta questo clima di odio e disprezzo nei confronti degli extracomunitari
E d'altronde anche la Valle d'Aosta non è rimasta immune alla cavalcata leghista nel campo della politica regionale nonostante vi sia una forte presenza già di forze autonomistiche storiche
Un consenso elettorale raggiunto secondo noi sempre sull'onda dal sodale leghista utilizzando quello slogan e quei moti razzisti contro l'immigrazione
Infatti anche in valle ha preso piede la frase che contraddistingue i leghisti prima i valdostani così come a Roma si dice prima gli italiani la CGIL deve in Valle rafforzare il suo ruolo di soggetto capace di porsi come interlocutore attraverso una continua rinnovata progettualità il nostro ruolo deve essere propositivo e di controllo qualitativo sull'uso delle risorse a disposizione dalla regione autonoma
Un uso qualificato che deve andare nella direzione di uno sviluppo sostenibile e qualitativamente significativo sia a favore bel lavoro sia del ma insomma
Un guelfo perché non sia come in passato una distribuzione incontrollate cliente arte le clientelare ma che sappia accogliere i bisogni nuovi e emergenti della popolazione
Volevo ancora dire due cose ma il vedo che il tempo è veramente tirando
E quindi salto e mi sento di dire una cosa importante io mi sento di dire al futuro gruppo dirigente
Che comunque uscirà da questo congresso perché siamo ben consapevoli tutti che la divisione se non superata in questa fase farà del male non solo dalla CGIL ma è anche a tutti coloro che noi rappresentiamo ecco io mi sento comunque di dire che è importante
Per il nostro futuro di farsi che
Sono scaduti i dieci minuti a disposizione anche per Wilma Pelanda segretaria generale della Valle da Ovest a adesso è la volta di Giarre nel Villongo della Fly nazionale sempre quindi retta su Radio articolo uno
Punto it sui novantasette punto sette indiretta da Bari da questa mattina stiamo trasmettendo indiretta il diciottesimo Congresso nazionale della CGIL linea al palco
Circa un'ora fa
Mentre siamo qui a questa nostra discussioni momenti più alto della nostra organizzazione mi è arrivato sul cellulare
Un filmato
Il filmato che racconta l'avvenuto completamento delle operazioni di polizia un mortuaria
Per un giovane di soli diciannove anni
Più attuato la morte del
Nella tendopoli di San Ferdinando il primo novembre scorso si chiamava sura omaggia il per e io credo che assicurati anche ai tanti Scurati anche che ci sono nel nostro Paese questo congresso
Debordare il suo braccio
Il rimpatrio di Sura o a la salma di sicura ora comincia il suo lungo viaggio verso il suo paese nativo
Tra poche ore pochi istanti
E noi come Fly abbiamo pensato di garantire la dignità anche nella sepoltura questo giovane e si sono siamo fatti carico delle relative Della regolative estese mentre si trovava già in terra in patria torna a casa rigido nel rigor Mortis
Chissà quanti in questo momento tornano nelle loro baracche nelle loro accampamenti
Nelle loro stamberghe dopo lunghe ore di lavoro nei nostri campi
Chissà quanti di loro quanti di questi uomini e donne e in questo momento stanno soffocando impianto che assalì loro quelle misere condizioni di vita e di lavoro che devono con che devono affrontare quotidianamente
Sì perché la realtà della nostra economia agricola e anche questa ed è una situazione come che noi come Fly denunciamo da almeno dieci anni solo dieci anni che facciamo
Manifestazioni c'è da dire siamo dieci anni che esploriamo ogni possibile percorso che è posta a ridare dignità diritti a questi lavoratori è una strada impervia per raggiunti gradi sintattico alla commento alla legge uno nove nove nella strada la strada e sempre ardua irta di difficoltà
Il governo incarico
Sembra aver fatto della legge uno nove nove
Uno
Un obiettivo l'obiettivo è quello di smontarla di depotenziare la Mara uno nove nove una legge davvero di civiltà è una legge contro lo sfruttamento del lavoro in generale di cui imposta un fluire usufruire ogni lavoro ogni lavoratore non soltanto non soltanto in agricoltura
E allora tornando alla nostra agricoltura le condizioni spesso solo indecorose sono condizioni vomitevole sono condizioni che hanno esiti spesso letali
Tutti noi abbiamo presente questo nome
Paola Clemente italianissima Paola Clemente
Una lavoratrice di questo paese che ha pagato con la vita quelle condizioni così così estreme
Non passa giorno che non si arrivi da un rimbalza la notizia di arresti per sfruttamento del lavoro a partire dall'agricoltura
è un grande lavoro che abbiamo svolto in questi anni abbiamo tracciato la rotta ci siamo impegnati abbiamo espresso il massimo che potessimo
Per poter raggiungere i risultati perché spesso i lavoratori vivono in una condizione di solitudine una condizione di paura
Una condizione di intimidazione
E anche lì dove sono
Dove vivono in quelli aggregati che conosciamo bene Sempre pur sempre una di una situazione di solitudine collettiva davanti a queste realtà che sono presenti in un parte del Paese dal sud al centro al nord e sulle sulle isole
Noi ci siamo attrezzati ci misuriamo con tutta la capacità che possiamo esprimere contro contro queste queste derive
Il nostro il nostro piano strategico si può sintetizzare in tre parole cioè parole che poi
Assumono i connotati di quel famoso iter legislativo che conosciamo tutti DDL tre parole dignità
Perché dobbiamo garantire la dignità a tutti uomini e donne italiani e non abbiamo garantire diritti
Est le tensioni ed i diritti l'università di universalità dei diritti e dovevamo garantire soprattutto il lavoro in condizioni decorose
Vedete
Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile all'orizzonte del due mila e trentacinque si raccontano che al numero otto ottavo obiettivo c'è lavoro dignitoso ma se voi guardate le immagini che
Rappresentano quell'obiettivo che all'ottavo obiettivo Obiettivo del dello sviluppo sostenibile vedrete spesso volti paesaggi
Di paesi del terzo quarto quinto mondo
In realtà l'obiettivo quello di Tivoli del lavoro dignitoso
Noi dobbiamo ricalcando qui dobbiamo fare in modo tale che quella realtà del lavoro dignitoso la conquista del lavoro dignitoso riparta anche da qui dal nostro primo mondo
Noi ci siamo misurati con questi fenomeni e abbiamo istituito come sempre con tutto quel che cerchiamo di fare abbiamo esplorato una nuova possibilità una nuova via amori istituito le sentinelle
In modo tale che appoggia Gioia Tauro a Caserta
Lì dove ci sono quelle situazioni le nostre sentinelle amo dirada possano darsi conti rendersi edotti di queste situazioni in tempo reale le situazioni più plateali che conosciamo sono quelli dei ghetti con il loro incendia San Ferdinando
A Rignano Garganico ma anche in Piemonte
Anche in assenza
Di incendi le nostre sentinelle sono in grado di raccontarsi in tempo reale su circa quel che avviene in quei luoghi è quello che noi come Fly cerchiamo di fare è quello il terreno sul quale cerchiamo di sfidare questo mostro
Del do lo sfruttamento il mostro
Del caporalato per non fare sindacato significa andare a cercare persone dove dicono si aggrega la valigetta di occasioni lavora la giornata non l'abbiamo chiamato sindacato di strada
Per noi fare sindacato significa anche a riscoprire gli antichi sapori gli antichi saperi gli antichi saperi di alcuni mestieri che vanno sempre più in decadenza come avviene nella pesca per noi fare sindacati significa gettare le coordinate Doronin con incontro quanto più proficuo con i lavoratori si hanno questi italiani o straniere allora si fa sorridere e ridere quando si chiedono
Dov'era il sindacato c'è questa polemica dove la colata di lava che si è abbattuta sulla Cina e in cui si sono note di Theo e doti editorialisti che chiedono dove sindacato
Noi leggiamo
E rispondiamo dicendo che sappiamo dov'era la nostra Fly noi non possiamo rispondere partiti sindacato ma noi sappiamo dove era la CGIL sappiamo con precisione
Dov'era la platea la planetario ogni mattina all'alba era nelle nei tempi era nelle moschee era nei luoghi di vita e di aggregazione di quelle persone
Era nei introiti in cui do quelle persone vanno a cercare lavoro per noi fa sindacato significa anche prendere in carico di sviluppare persino dei beni confiscati all'economia criminale vedete l'orizzonte ampio panorama il vasto ma è un questo racconto è un po'quello che noi cerchiamo cerchiamo di fare non ci misuriamo con più problematiche complesse abbiamo sedi all'estero ci stiamo misurando i misurando persino con il tema dello spopolamento delle nostre aree interne rurali
Un tema Complesso
Ma l'anno su punti di vista un po'un tema che possiamo vi possiamo dare una risposta valorizzando in chiave positiva l'immigrazione che tanti vedono come il grande male di grande male del Paese
Un tema affrontato male siamo stati tra i primi in questo Paese a dire che il decreto Salvini era un'infamia noi non ci tiriamo indietro davanti sia davanti a quel che attiene a danno dei migranti allora vorrei finire con una piccola riflessione tanti tutti noi siamo delle piccole rivoli no della nostra grande CGIL
Sono questi piccoli rivoli che fanno tendenza assumersi in grossi e diventa travolgente
Tra questi velivoli sono anche gli immigrati dobbiamo smetterla con questa azione compassionevole
Con quel paternalismo che spesso caratterizza la relazione con i migranti i lavoratori immigrati nella rappresentanza meritano la fiducia della CGIL perché hanno tutta la fiducia di questa organizzazione
Ho parlato di integrazione ovviamente di caporalato e anche di come il mondo e l'Italia soprattutto guarda a immigranti già venerdì Longo della sua nazionale questo il succo del suo discorso un discorso al punto che analizzato questa piaga che come sappiamo nel nostro Paese una piaga assolutamente preminente in questo momento adesso è la volta di Francesco del barattolo della
Della
Sentiamo adesso il
Sbagliato
Mi mi trovo un po'in difficoltà non ve lo nascondo perché sentendo gli interventi che mi che mi hanno preceduto ho avuto proprio la percezione che al destino non manca il senso dell'ironia
Nel momento in cui nel mondo esterno nel mondo e privatizzato i diritti dei lavoratori vengono e Rossi grazie ad una serie di interventi che era a breve di io non c'ero
La Corte Costituzionale finalmente al rimosso il divieto in capo e militare di poter costituire un sindacato anzitutto grazie alla CGIL grazie particolare Susanna Camusso per l'impegno personale
Che ha profuso nel raggiungere questo grande obiettivo per averci non solo aiutato in questi anni di lotta ma soprattutto per averci invitato a questo importantissimo momento della vostra vita associativa
La Corte Costituzionale come dicevo lo scorso undici aprile a rimosso il divieto in capo e militare di poter aderire o di costituire associazioni sindacali siamo davanti ad un passaggio storico che segna in modo irreversibile la strada verso la piena democratizzazione del dei militari
Oggi secondo me stiamo vivendo una delle più importanti conquiste sociali degli ultimi quarant'anni di questo Paese ovvero di quando è stata smilitarizzata sindacalizzata la Polizia di Stato
Questa sentenza però non è arrivata questa decisione non è arrivato dal caso mai stata promossa da una sentenza
Della corte costituzionale grazie ad un ricorso fatto dalla nostra consorella studi però l'associazione dei militari io rappresento l'associazione finanzieri cittadine solidarietà
E grazie anche alla partecipazione del nostro delegato un brigadiere della Guardia di Finanza Franco Solinas che all'epoca era segretario nazionale di PCS
Ecco grazie all'azione soprattutto anche dalla CGIL al suo reclamo collettivo al Comitato europeo per i diritti sociali si è smosso un mondo un mondo molto chiuso e molto estivo ai cambiamenti
Finalmente quindi una battaglia è andata a buon fine una battaglia come tante altre penso per esempio la riforma del Codice antimafia generata dalla legge di iniziativa popolare ieri io di attivo il lavoro
Che ha riempito un vuoto incomprensibile che la politica aveva lasciato sul versante della legalità e del rispetto dei diritti costituzionali
Adesso inizi un percorso impegnativo
Perché che la costruzione dei sindacati ovviamente non ci stiamo muovendo stiamo lavorando ma tuttavia il risultato a cui arriveremo sarà determinato
Da come legislatore Borat riempire quel vuoto normativo determinato dalla sentenza della Consulta quindici punti ci stiamo cominciando a chiedere quali compiti all'esercizio dell'azione sindacale verranno assegnate sindacati militari quali materie quali problematiche verranno attribuite all'esercizio della contrattazione e quali spazi di agibilità democratica verranno definiti per consentire il pieno esercizio di queste attività
Noi ci auguriamo ovviamente come associazione come gruppo di associazioni che orbitano attorno alla CGIL
Di poter essere ascoltati insieme alla CGIL e quindi di fare in modo che non siano soltanto gli stadi maggiore di essere sentite dal Parlamento in una delle più importanti fase della democrazia di questo Paese abbiamo in mente un un preciso obiettivo
Gli interessi dei da tutelare dalla nuova legge sono sì quelle dei lavoratori ma l'obiettivo non ultimo è quello di soddisfare i bisogni di sicurezza e difesa della collettività nel superiore interesse della democrazia
Sentiamo infatti la presenza di von di forte di molte resistenze nella politica alcun ambienti militari queste resistenze agiscono con l'obiettivo di anestetizzare quanto la Corte costituzionale ha sentenziato in maniera esplicita e inequivocabile
A nostro avviso queste resistenze sono anacronistiche fanno male all'Italia e anche i militari quali soffrono di un disagio normativo e salariale che rende pesante loro condizioni di vita e di lavoro
E i problemi credetemi sono tanti sono diversi rispetto a quelli che magari riguardo nel mondo del lavoro in senso lato
Esso alcuni sono sono anche sotto gli occhi di tutti primo fra tutti per esempio quello dei suicidi è un fenomeno sottaciuta sovente mai indagato in profondità spesso semplicisticamente ricondotto problemi di carattere personale
Niente di più falso sei suicidi tre militari e gli operatori di polizia in generale sono quattro volte superiori a quelli che riguardano l'intera popolazione e se l'ottanta per cento di questi avvengono con l'arma d'ordinanza
Quantomai meno necessario unica sedia indagine che faccia luce su questi tristi eventi
Per non parlare poi di altre problematiche comunque alla ribalta mediatica che sono le discriminazioni e le vessazioni per coloro che hanno diversità di genere per le donne per non parlare del gigantesco problema relativo alla salute sui luoghi di lavoro immaginiamo
Alle a a alle morti o alle malattie contratte per l'esposizione d'uranio impoverito e ad amianto
Siamo di fronte a pesante discriminazioni che il sistema in passato ha nascosto e che oggi tende a sottovalutare e che la presenza invece di sindacati liberi e indipendenti farebbero emergere con la pensano consapevolezza che i problemi vanno affrontati e non sottaciuti
Allora la domanda è questa c'è voluto l'impegno delle nostre associazioni di P CS di Asso di Prodi cerchio blu di Police dei l'altra metà della divisa e di CGIL per arrivare a questo risultato
Possibile che in settant'anni di vita della corte della della nostra Costituzione nessuno ha mai avuto quel minimo di afflato morale per mettere mano a questa materia
Noi siamo convinti che con la nascita dei sindacati finalmente si apre uno squarcio di civiltà che morì in molti paesi europei
E già fermato da moltissimi anni
Tant'è che a febbraio metteremo insieme una serie di iniziative
Ed inviteremo anche euro mille che l'associazione che raggruppa i sindacati e le associazioni dei militari del d'Europa perché dobbiamo e vogliamo tenete accesso i riflettori su questo processo di democratizzazione
L'obiettivo di sistema invece per quanto riguarda in modo particolare il futuro sindacato dei finanzieri è quello di fornire risposte alle esigenze di giustizia sociale dell'intera collettività
Avendo ben presente che non ci può essere equità sviluppo e dignità in un Paese dove ogni anno sfuggono al fisco circa centodieci miliardi di euro con un'economia sommersa che vale l'undici virgola cinque per cento del PIL
E attenzione in questo undici virgola cinque per cento non c'è soltanto elusi e due evasione fiscale e contributiva ma ci stanno morti sul lavoro
Ci stanno infortuni sul lavoro c'è riduzione in schiavitù sfruttamento e disgregazione sociale
Questo consentitemi e chiudo
è il momento della unità della condivisione della partecipazione
Il sindacato confederale per noi per come lo vediamo uno dall'esterno e la rete di salvataggio di cui la nostra società ha fortemente bisogno
Quindi chiediamo a voi di continuare a sostenerci in questo nostro processo
E di continuare ad operare affinché questa aspettativa non sia vissuto soltanto dagli addetti ai lavori ma diventi sempre più patrimonio e coscienza della società civile perché alla società civile che il nostro impegno e rivolto buon congresso tutti e la Curia di rivederci fra qualche anno sperando anche noi di poter fare parte di questa grande famiglia grazie
Anzi penso che sarà l'intervento di Francesco Zapata solo il segretario generale inchieste continuano ovviamente gli interni enti dal palco qui da Bari adesso è la volta del segretario generale della CGIL di Roma e Lazio Michele Azzola sempre indiretta qui su Radio articolo uno
Punto it e sui novantasette punto sette se ci seguite a Roma in FM linea al palco Michele Azzola
L'ampia relazione di Susanna
Voglio salutare oggi
Ringraziare pubblicamente per il lavoro fatto trascorso otto anni tra i più difficili della recente storia guidato questa organizzazione in un momento molto molto complicato
Mi consente di provare a selezionare solo alcuni temi su cui vorrei provare ad approfondire
La mia riflessione
Il primo
La relazione col governo e con la politica
Io sono particolarmente contento che la CGIL abbia rotto gli indugi insieme a CISL e UIL abbia proclamato una manifestazione per il prossimo nove febbraio
Sono altresì preoccupato perché non sento dentro l'organizzazione ancora la voglia di farla quella massima manifestazione
Non siamo ancora pronti
E non lo siamo
Perché ci siamo divisi sul giudizio chiediamo di quel governo
Perché c'è qualcuno che in questo governo ha pensato di intravedere la possibilità di avere risposte sociali che non sono arrivate ci siamo dibattuti su quota cento che ingiusta ci siamo battuti sicura il dito di cittadinanza che è ingiusto perché non crea le condizioni di sviluppo di questo Paese abbiamo la Flack taxpayer introdurrà in sostituzione dei contratti a tempo determinato le partite IVA
E nel frattempo questo governo
Ha sviluppato una politica sopranista razzista che tocca le paura delle persone
E dividere il Governo per singoli componenti giudicando un ministro uno statista perché ha chiuso bene una vertenza e solo la lega razzista è sbagliato e il Governo che sta sbagliando in queste ore
Il decreto sicurezza di Salvini sta consentendo la chiusura dello sparati Castelnuovo di Porto modello di accoglienza moderna ed efficiente
Hanno preso quelle persone quegli immigrati
Li hanno divisi per sesso
Uomini da donne
Donne e bambini donne e bambini che lavoravano che sono state torturate e che hanno vissuto esperienze complicate
E gli hanno comunicato che nelle prossime ventiquattro ore saranno deportati senza comuni di di dove li porteranno non lo sa al sindaco non lo sa la comunità
Non lo sanno le persone come possiamo dare un minimo di affidabilità un governo che consente una deportazione moderna di persone che hanno sofferto le pene dell'inferno
E parimenti io credo che questa CGIL debba iniziare a ragionare del suo rapporto con la politica perché se è vero che dobbiamo essere autonomi dobbiamo smetterla di pensare che siamo indifferenti dalla politica
A noi la politica serve
E la CGIL deve diventare il centro di un'organizzazione sociale di sinistra che promuove la rinascita di un partito di sinistra chi abbia i valori della sinistra di ideali della sinistra che rimetta insieme quel sentire comune poi l'autonomia ce la prenderemo sul merito delle trattative
Ma noi senza un rapporto con una politica che sostiene il nostro assetto valoriale faremo fatica a trovare un senso
Il secondo tema è noia il nostro lavoro Susanna elencato la lunga stagione di successi vera con entusiasmo la Carta dei diritti la raccolta delle firme
La stagione in piazza alla gente che c'ha rimesso al centro dell'attenzione sono tutte cose vere
è sufficiente a dire che abbiamo operato fino in fondo bene
Ho una riflessione su quel che sta succedendo al mondo del lavoro la dobbiamo fare anche noi
Siamo sempre stati coerenti perché noi presentavamo la Carta dei diritti
E nello stesso tempo Ferré firmavamo accordi aziendali che toglievano diritti e contratti che negavano quei diritti
I lavoratori ci misurano per coerenza
Abbiamo sviluppato in questi anni un dumping contrattuale tra le categorie in cui il primo dumping non avviene coi contratti pirata avviene tra i contratti di categoria diverse che ampliano il proprio bacino e siamo in perenne competizione
Non so compriamo più degli appalti quando tutti diciamo che siamo confederali
Ma i lavoratori degli appalti che sono quei lavoratori su cui si paga il prezzo più alto in termini di infortuni mortali perché sono sempre loro che pagano il prezzo i lavoratori degli appalti molte volte vedono i delegati della CGIL della committenza come la loro controparte perché non c'è la confederali ITA non è possibile avere lavoratori che non prendono la retribuzione per diciotto mesi
E i lavoratori di quell'azienda committente che continuano a fare gli accordi per spartirsi il denaro
Noi dobbiamo ricostruirlo un filo confederale che rimetta insieme veramente il lavoro
E parimenti
Possiamo continuare a dire che noi siamo sempre per il welfare pubblico
Dopodiché continuiamo a firmare accordi che spostano risorse dal pubblico al privato e non lo diciamo tutti gli accordi firmati sulla sanità integrativa tolgono risorse pubbliche per indirizzarlo al privato una scelta questa organizzazione la dovrà compiere prima o poi
Io credo
Che sia necessario che la CGIL guardia com'è organizzata e provi a superare un modello che ormai non regge più
Dobbiamo chiederci se alle nostre dodici categorie servono se la competizione tra le categorie ha un senso se non dobbiamo iniziare a dire che riduciamo i contratti facendolo veramente perché mentre lo diciamo nell'assise pubbliche continuiamo a firmare contratti con associazioni che hanno sempre minori rappresentanza anche qui la coerenza ci misura
Finisco sul terzo tema quello più critico che è il nostro congresso
O giudicato
Molto brutta la parte finale delle relazione di Susanna Camusso
Susanna dato un giudizio sprezzante di un pezzo di questa organizzazione ne ha promosso a metà
Metta non va bene
Ha usato termini come interessi personali non lo consento a nessuno
Siamo arrivati a questo congresso in questa condizione
Proprio perché Susanna doveva deve poteva e può fare di meglio un segretario generale deve comprendere il malessere di un pezzo di gruppo dirigente così importante e rilevante non si può accontentare come dire di etichettare o
Un segretario generale deve fare il segretario generale di tutta l'organizzazione non di un pezzo dell'organizzazione se no la retorica del noi resta una retorica
Un segretario generale al dovere di costruire le condizioni per cui tutto il gruppo dirigente si senta tranquillizzato sulla scienza del futuro gruppo e sul progetto pluralista che lo sostiene
Tutto questo non è stato fatto
Io credo che Susanna abbia il dovere di provarci fino in fondo
Smettendola di etichettare dare giudizi su un pezzo così importante della sua organizzazione credo che Susanna debba provare a vedere se ci sono le condizioni per condividere su un progetto che tenga unita alla CGIL perché quello che ci chiedono tutti
E se non ce la fa perché non vuole farlo
Al dovere di far scorrere serenamente la competizione che c'è perché non è un dramma siamo così bravi e forti che abbiamo due validi dirigenti che si sfidano e che saranno o uno o l'altro due grandi segretari della CGIL
E se non vuole bisogna ricostruire l'unità il pluralismo a partire dall'Assemblea generale doti dove chi ha un voto in più farà il segretario ma c'è il dovere di ricomporre il pluralismo di quest'organizzazione
Susanna cita detto che critichiamo a sproposito trentini
Io cito una frase di lana che mi ha colpito molto quando ero giovane
Era un'intervista di quando l'hanno scippato alla CGIL intervistato da un giovane Giovanni Minoli
Alla domanda ci dica chi sarà il suo successore
Ha risposto con tanta saggezza dicendo la CGIL non è una monarchia in cui il monarca decide il suo successore io credo che li dobbiamo tornare grazie buon congresso
Michele Azzola segretario generale della CGIL di Roma e Lazio chiaramente è stato l'intervento specialmente nella finale quindi entrando un po'nel corpo della
La fase congressuale del successore a Susanna Camusso abbiamo sentito insomma
Il pubblico che si è diviso adesso da Dalida Angelini è la volta di Dalida Angelini segretaria generale della CGIL Toscana linea al parco prima donna alla guida della CGIL ed è seccata negli anni ritiene drammatica
Crisi economica in anni di attacco al ruolo della rappresentanza in anni nei quali il centro sinistra ha bruciato senza pudore ha sposato senza pudore le politiche liberiste
E non ti è stato risparmiato niente non so se sarebbe stata la stessa cosa se ci fosse stato un uomo grazie per la bella relazione che hai fatto per la varietà e la quantità degli argomenti che è trattato e per i respiri internazionale capace di indicare una prospettiva grazie perché in questi otto anni complicati e difficili hai fatto brillare quel quadratino rosso che è il punto di riferimento di tutti noi
Grazie perché in questi otto anni hai sempre anteposto il noi all'io
Che è sempre scelto l'unità della CGIL e la rappresentanza plurale
Care compagne e cari compagni
Abbiamo ancora una volta ha dato vita a un esercizio straordinario democratico discutendo con le lavoratrici e lavoratori con i pensionati e le pensionate
Nella definizione appunto di una proposta strategica e delle azioni di vendicative efficaci per stimolare lo sviluppo di una società più giusta più coesa e più solidale
E questi sono oggi è ancora più importante in una società impregnata di sottoculture che determinano semplificazioni pericolose della rappresentanza
E simili escono la partecipazione dei cittadini alla vita dei partiti e delle istituzioni
Compagni la forza di un'organizzazione sindacale è data da fattori come l'efficacia e la credibilità quell'efficace quella credibilità delle scelte che mette in campo e dal consenso che queste producono ma anche da quei valori ai quali si riferisce
E quei valori condivisi che ne determina la collocazione sociale
Che ne ispirano la democrazia e che assicurano lealtà e solidarietà
Fra le donne e gli uomini che ne fanno parte
Democrazia
Perché un sindacato come il nostro non può prescindere dal confronto dal dibattito sita nella consapevolezza che soltanto l'incontro fra le persone
Lo rende autentico guardandoci negli occhi guardando negli occhi le lavoratrici e lavoratori i pensionati e le pensionate
Come abbiamo fatto in questi anni stando dentro le fabbriche stando nelle camere del lavoro nei negozi nei circoli nelle leghe
E compagni guardandoci negli occhi anche noi come gruppo dirigente largo di questa organizzazione
Perché diciamoci quello che è successo riflettiamo su quello che è successo nella nostra organizzazione
Abbiamo condiviso tutto a partire da un documento unitario
L'abbiamo scelto l'abbiamo discusso e poi soltanto un mese fa si scopre che probabilmente quel documento si può attuare in situazioni diverse inclusi in diversi modi
Ecco io non sono d'accordo non condivido questo metodo c'era luoghi e preposti del fare questa discussione abbiamo scelto di non farla e questa non è lealtà di come si sta nell'organizzazione dei compagni vorrei dire tante cose vorrei parlare dell'Europa che credo che sia per tutti noi una priorità
Perché su questo ovviamente noi dovremmo confrontarci potrei parlare della Toscana
Potrei parlare anche qui che non è vero come ho sentito nell'intervento che mi ha preceduto che noi abbiamo abbandonato alcuni temi abbiamo fatto qualche giorno fa in Toscana
Con la regione con le in prese un accordo sulla questione degli appalti
Che prova a dare clausole sociali quindi garantire diritti ai lavoratori e al tempo stesso mettendo insieme i temi della legalità della trasparenza e della possibilità di infiltrazione criminale criminali che possono essere cinque settori
Allora io credo che noi abbiamo bisogno
Di riflettere di più abbiamo preso bisogno di pensare un attimo abbiamo preso bisogno compagne e compagni
Di assumerci ognuno di noi per quel che può per quel conta la propria responsabilità
E allora io credo compagni non la voglio far tanto lunga
Io credo compagni che noi abbiamo oggi una responsabilità siamo chiamati noi a una scelta importante
Siamo richiamati a ricercare l'unità sulla linea politica e al ricercare un gruppo dirigente che risponde alle necessità di questa fase sociale e politica
Io credo che noi dobbiamo accogliere l'invito del segretario generale uscente a costruire sulla proposta di Maurizio Landini e sulla valorizzazione di quello che abbiamo fatto l'unità dell'organizzazione
Ho letto in questi giorni sui giornali
Che è sbagliata la linea politica
Non sono d'accordo abbiamo deciso tutti discutendo anche nel comitato direttivo non si può il giorno del congresso qualche giorno prima
Dire che non si condivide la linea politica dov'eravamo perché abbiamo fatto così domandiamoci lealtà nei confronti dei lavoratori nei confronti di tutti coloro che ci sono stati vicini
Che hanno compreso che ci hanno anche come dire perdonato di alcuni errori che abbiamo commesso
Questi io credo che noi non possiamo mettere in discussione la loro come dire infine la loro vicinanza e allora compagne e compagni io penso bene dobbiamo continuare ricercando l'Insiel Lolita valorizzando quelli che sono il pluralismo mi evitando soluzioni che indebolirebbe che indeboliscono il nostro profilo e la nostra iniziativa
Unità compagni non condizionamento lo dobbiamo ai lavoratori e alle lavoratrici
Lo dobbiamo a chi è stato con noi nelle piazze e che ci sarà ancora al nove di febbraio
Dobbiamo essere radicali ma radicali avvisa Berto e allora compagni e compagne
Io faccio come dire un richiamo ognuno di noi mettiamo la la giusta responsabilità che ognuno di noi deve avere facciamo la scelta giusta e facciamo la compagna e qui a Bari
La platea e l'altro facciamo l'appunto melodiche sono stati luoghi di Di Vittorio
Dalida Angelini è segretaria generale della CGIL toscano continua il dibattito il dibattito dei delegati adesso è la volta di Angelo sposato segretario generale della CGIL
Calabria sul palco di Bari Sempre indiretta Isoradio articolo uno punto it sui novantasette punto sette di nel fermarlo
Care delegate e cari delegati ho sempre creduto
Che è un congresso nazionale del più grande sindacato del Paese dovesse rappresentare una sorta di congresso della speranza
Dove si può pensare di costruire anche un pensiero sociale politico
Non un partito ovviamente
Che dia la possibilità alla nostra gente al nostro mondo di poter avere ancora
Un gancio in mezzo al cielo come lo chiamava un nostro delegato di Bari ad una nostra iniziativa
E ho sempre creduto che un congresso come questo
E bene ha fatto nella relazione introduttiva
Il segretario generale
Dovesse parlare alle OPA e al Paese in un momento difficile
La solennità di un congresso deve dare un messaggio chiaro e netto a temi importanti
Quali sono il razzismo la xenofobia i le ancore che parte dall'Europa dal cartello di Visegrad da Obama arriva in Brasile la Bolzonaro d'alta ampissimo
E cercare di ricostruire un tessuto connettivo capace di rappresentare un'Europa sociale quell'Europa che ancora non c'è
Definita l'Europa dice a me ne d'Europa di Altiero Spinelli quell'Europa dei popoli che puntasse soprattutto sulla giustizia sociale sull'equità
Quella dopo che purtroppo ha consentito con politiche di austerità e di rigore un'avanzata dei giovanissimi e dei populismi
E allora ho sempre pensato cosa può fare una grande organizzazione come la nostra in un momento così delicato dove anche nel nostro Paese c'è una crisi l'abbiamo vista ancora oggi nella rappresentanza plastica dell'Assemblea degli ospiti che sono venuti se pensiamo agli ospiti che c'erano dei partiti politici abbiamo la cifra di quello che oggi non è più un percorso è una sponda che noi dovremmo avere nelle nostre elaborazioni la nostra dimensione nel nostro lavoro non abbiamo più
Una
Struttura partitica e politica capace di rappresentare i nostri bisogni nel Parlamento molti di voi si sono chiesti e lo ha fatto bene Susanna nel citare Giuseppe Di Vittorio se oggi
Fossimo a negli anni quarantacinque qua quaranta quando Giuseppe Di Vittorio
Faceva il segretario generale della CGIL il mattino e pomeriggio lavorava nell'Assemblea costituente per la costruzione della nostra carta costituzionale cosa direbbe oggi Giuseppe Di Vittorio in un momento come questo permetterebbe una divisione di quella che è l'unica oggi struttura che può dare una speranza a sinistra al mondo del lavoro io credo che farebbe di tutto per evitare che ci potesse avanzare una politica di visive che lavorerebbe molto per l'unità della nostra organizzazione
Ne abbiamo temi importanti ha fatto bene Susanna citarne alcuni che ci riguardano direttamente anche come come Sutor noi dobbiamo recuperare i termini della discussione
In una idea di coesione di Paesi in una coesione nazionale per troppo tempo le questioni del Mezzogiorno del sud sono state enunciate le abbiamo scritte anche nel documento il lavoro è lo abbiamo fatto ma poi quando andiamo a esercitare la pratica quelle che sono le determinazioni anche come gruppo dirigente dalla CGIL il sindacato ci accorgiamo che è di e distante quello che diciamo e scriviamo e quello che facciamo
In Calabria a dicembre abbiamo occupato le strade le ferrovie porti e gli aeroporti con quattro mila cinquecento precari calabresi excellence su quelle perché le più avrei preferito che quella diventasse una vertenza nazionale così come le lo è stata lì il BA così come è stata altre vertenze che in qualche modo sono diventate vertenze che sono
Hanno rappresentato anche una unità della nostra organizzazione lì si fa l'unità della nostra organizzazione nel mantenere viva un'idea vertenze Ale un'idea di Paese che non può e qui bisogna Ras lascia lanciare messaggi chiari e netti anche su questa questione che è stata citata anche da alcuni segretari che sto e mi hanno preceduto sull'autonomia
Differenziate sul regionalismo differenziato questa sarebbe ed è una sciagura
Per la coesione nazionale per l'unità del Paese su questo credo che CGIL CISL UIL nei prossimi mesi dovranno avviare delle mobilitazione unitaria per scongiurare questo pericolo così come sulle questioni che riguardano i diritti umani
Quello che sta avvenendo nel Mediterraneo e la vergogna dell'umanità
E non sta avvenendo solo nel Mediterraneo
Io credo che noi dobbiamo elevare la nostra discussione ma anche la nostra capacità di azione su alcuni temi noi abbiamo avuto negli ultimi mesi nell'ultimo anno in Calabria sui temi dell'immigrazione
Tragedie che hanno riguardato la vita
Di persone Suma SUMAI la staccò becchi ma Osiris
Sue dava i sette sono ragazzi che sono morti bruciati vivi nella tendopoli e nella baraccopoli di San Ferdinando ecco noi
Ci interrogavamo l'altra volta con la fai nazionale con la CGIL S non fosse il caso e credo che quando si propongono
Ordini del giorno dovremmo anche tentare di capire se possiamo proporre un ordine del giorno
Per chiedere conto al governo italiano su quelle morti perché lì c'è una violazione sistematica dei diritti umani
E credo che una grande organizzazione come la CGIL debba ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo per chiedere che venga con nato il Paese per la violazione dei diritti umani che si stanno per voi dando non solo del Mediterraneo ma anche nella baraccopoli di San Ferdinando
Lo faremo come CGIL Calabria così come continueremo a fare una battaglia sul Mezzogiorno e sulla sul contrasto alla 'ndrangheta e sul caporalato non si risolvono le questioni di dell'immigrazione sono si fa una battaglia forte e netta contro il caporalato e contro la 'ndrangheta
Nel Mezzogiorno è una guerra magistratura conto magistratura magistrati che sono sul fronte dell'antimafia che vengono insomma devono essere sostenuti non lo facciamo con le nostre costituzioni di parti civili e vorrei ricordare che la prima costituzione di parte civile per un sindacato nel nostro Paese è nata in Calabria
In una terra dove molte volte viene raccontata male ma dove molte volte gruppi dirigenti fanno azioni
De visu anche contro la 'ndrangheta e sono sul campo dalla mattina alla sera come oggi avvenuto con i compagni della Fly che sono andati alla tendopoli di San Ferdinando a ricordare sudava
Che è stato oggi consegnato per essere portato in Gambia
Così come dobbiamo lavorare perché il Mezzogiorno le politiche soprattutto che riguardano la Zeiss la zona economica speciale la portualità noi abbiamo questa questione giratario che va assolutamente rivista così come l'idea di un piano di investimenti che deve essere fatto in maniera concreto anche con le partecipate pubbliche per creare lavoro perché non c'è speranza se non si crea lavoro il lavoro deve unire il Paese deve unire popoli dell'Unire la pace e la democrazia
E per fare questo occorrono CGIL unità cari compagni cari compagni noi dobbiamo ritrovare l'unità e sono d'accordo anche con la proposta che faceva Susanna l'unità si può trovare per una grande mobilitazione per il Mezzogiorno la proposta CGIL a CISL e UIL la dobbiamo dipende partiamo da Gea dato partiamo da San Ferdinando per una grande mobilitazione sul Mezzogiorno così come faremo quella il nove febbraio
E poi ci siamo noi io credo che noi non ci possiamo permettere di uscire con una CGIL divisa il venticinque
Ne abbiamo la necessità di recuperare tutto ciò che è possibile recuperare in queste ore per arrivare a una diciamo a un accordo che possa salvaguardare l'unità della CGIL
La segreteria
Ha fatto una proposta
E quella sera e dei è quella che ha fatto eleggere tutti i gruppi dirigenti nazionali e regionali di categoria e di Conte e confederali
Quella segreteria ha fatto una proposta legittima e io credo che bisogna su questo capire come ci sono
Ci possono essere le condizioni in queste ore di trovare una unità su quello che deve essere le legittime rivendicazioni che pongono tanti compagni e tante compagne
Non lo capirebbero i nostri lavoratori
Una divisione della CGIL forse faremmo un grande regalo a questo governo non ce la si può cavare
Soprattutto con le politiche del mezzogiorno con il reddito di cittadinanza e con quota cento per l'attenzione quello per il Mezzogiorno può essere un grande regalo in una terra difficile
Di disoccupazione di poche opportunità quel cinquanta per cento quarantotto per cento che è stato preso da questo governo dagli dal Movimento cinque Stelle e lì e non è ancora smobilitato un'idea che la CGIL oggi posso
Si è divisa
E non c'è una risposta concreta invece al bisogno di unità sarebbe una grave ora che noi non ci potremmo perdonare il tempo l'abbiamo al lavoro le diplomazie e a lavorare la lotta compagni io sono convinto che ce la possiamo fare se ci mettiamo tutti un po'di umiltà e se facciamo qualche passo di lato grazie
Abbiamo ascoltato Angelo sposato il segretario generale della CGIL Calabria adesso Francesco Sinopoli segretario generale della Flc CGIL la federazione dei lavoratori della conoscenza vi ricordo che tutti i poggiatesta degli interventi che è stata ascoltando in diretta su Radio articolo uno punto it e nel fermarlo Roma sui novantasette sette potete trovarle sia sul nostro sito radio articolo uno punto it sia sull'assegno punto it corredati
Con degli articoli dei colleghi di rassegno punto it ascoltiamo Sinopoli
Ha ragione Susanna nella sua densa relazione bella e di progetto
Quando ci ricorda che la cifra dei governi nazionalisti e fascisti di oggi solo i muri come anche un muro da scavalcare quel Mediterraneo che un ragazzino del mare di quattordici anni cercava di attraversare con una pagella cucita nella camicia
L'educazione come chiave di accesso alla cittadinanza come carta d'identità per essere accolto nel nostro mondo dall'altra parte del mare e invece è morto con la sua pagella cucita
Al tetto
Ecco quei muri del razzismo e della xenofobia e la xenofobia noi dobbiamo abbatterli
Quei muri che ogni giorno contribuisce a costruire con la propaganda il ministro dell'interno che non è indegno di rivestire quel ruolo
Quei muri che dobbiamo abbattere grazie al ai luoghi dell'educazione ai luoghi principali dell'accoglienza e dell'inclusione quelli che oggi sono sotto attacco
Ad iniziare la comune di Riace
Anch'esso in luogo di educazione accoglienza e inclusione che giustamente deve essere candidato al Nobel
E alle scuole nel nostro Paese
Il richiamo nazionalista delle masse presentare sono invarianti storiche
Così come in passato siamo velocemente passati dalla retorica delle Nico Esterno all'attacco diretto e luoghi dell'integrazione
E all'espulsione del diverso
Tutti abbiamo la consapevolezza però che non basterà a descrivere i fenomeni e chiamarli con il loro nome per esorcizzare lì serve una grande risposta collettiva etica civica e porsi le giuste domande
Innanzitutto come uscire dalla falsa contrapposizione fra europeismo mercatista e nazionalismo
Consapevoli però compagne e compagni che la barbarie della finalismo è un sottoprodotto del fondamentalismo del mercato e la domanda che ci facevamo negli anni novanta quando il dibattito sulla democratizzazione dell'Europa era dei movimenti e del sindacato e di parte della sinistra politica e quella da porsi è ancora oggi
La nostra sicurezza
Soprattutto dei più deboli che oggi sono la maggioranza dei lavoratori salariati non è minacciata dei migranti ma dalla restrizione del perimetro pubblico e dall'indebolimento del valore del peso del lavoro che va avanti progressivamente ed inesorabilmente da trent'anni
Oggi noi paghiamo non solo in Italia le conseguenze di politiche che non sono degli ultimi mesi
E che sono state dettate da scelte sociali ben precise e compito del sindacato del nostro sindacato dare delle risposte sui vari piani etico civile sociale alle vere priorità
Siamo europeisti convinti ma di quale Europa l'Europa dei diritti civili e sociali della mobilità delle persone prima che delle merci dell'accoglienza e dell'integrazione
E su questo dobbiamo sfidare il governo sulla sicurezza altri ma quella sociale sui salari sulle pensioni sulla scuola pubblica la parità
Sulla gratuità dell'istruzione e sull'ambiente compagne e compagni perché la prima sicurezza che dobbiamo assicurare e quella di non essere travolti dalle catastrofi derivanti dal riscaldamento climatico vedete i cambiamenti climatici sono un problema globale con gravi implicazioni ambientali sociali ed economiche
E portano migrazioni dalla dimensione altrettanto epocali ecco perché è importante sostenere politiche pubbliche che affrontino il clima come bene comune di tutti per tutti
Noi dobbiamo fare una precisa scelta non ci sono mediazioni su questo non ci sono mille sei possibili quando è in gioco il futuro dell'umanità
A partire dalla necessità di rilanciare la battaglia per l'acqua come bene comune
Di godiamoci che su quella battaglia per l'acqua pubblica si è costruito un grande movimento uno di quelli che avrebbe potuto avrebbe potuto dare linfa la sinistra politica come tutti i movimenti rimasti inascoltati
Di questi anni a partire da Genova due mila e uno passando per Londra quelli che abbiamo contribuito in tanti a costruire e allora non possiamo oggi ragionare riproducendo lo sviluppi ISMU della seconda metà del Novecento qui non si tratta di salvare il capitalismo da se stesso come sosteneva la maggioranza della sinistra comunista e socialista negli anni Cinquanta
Ma salvare l'umanità dal capitalismo e dal mercato devastanti e senza regole
Non possiamo che partire oggi dalla ricerca dei limiti necessaria al nostro modello di sviluppo correggendo nelle traiettorie di fondo
Pura del territorio e sostenibilità ambientale a partire dalle grandi direttrici aria acqua terra città verdi con riferimento all'economia circolare quali criteri principali delle scelte
La priorità dovrebbe essere coerentemente quella di ricucire un territorio spesso desertificato dalle grandi infrastrutture compagne e compagni
Le grandi assi autostradali e ferroviari intorno a cui e cresciuto in molte zone del Paese nell'Italia di Mezzo nel Sud non lo sviluppo ma lo spopolamento
Mettendo al centro il sapere ma quale
Solo sapere che contribuisca a fare i conti con i limiti dello sviluppo solo sapere liberal non piegato agli interessi contingenti dell'economia e della produzione in grado di essere anche ingrediente fondamentale di una cittadinanza democratica e consapevole
Solo una scienza che quanti bisogni fondamentali dell'umanità un'assenza libera dalla necessità di rispondere ad interessi di breve periodo può consentirci forse il salto
Anche tecnologico di cui abbiamo oggi bisogno per dare una possibilità di vita alle generazioni del futuro
Per questo dobbiamo rifiutare ogni determinismo rivendicare come facciamo nel documento il lavoro è il ruolo fondamentale del sindacato nell'orientamento di queste trasformazioni
Attraverso il rilancio corretto dell'italico determinazione e del ruolo centrale delle istituzioni pubbliche della conoscenza nel governo di questi processi importanti
Sapendo che ogni processo di cambiamento lasciato al mercato produrrà solo nuove disuguaglianze si approfondiranno vecchi e nuovi di vari a partire da quello più grande quello tra nord e sud
Per affrontare la questione meridionale servono misure efficaci e forti primo fra tutti la garanzia del diritto all'istruzione
Investimenti nelle scuole del mezzogiorno a partire da tempo scuola nelle università diffusa in tutto il territorio nazionale e invece oggi discutiamo di autonomia differenziata come se questa fosse davvero la priorità del Paese
Una strategia a geometria variabile
La posizione del Veneto quella che il governo sembra accogliere propone di calcolare i fabbisogni standard sulla base non solo dei bisogni dei territori ma del gettito fiscale cioè della ricchezza dei cittadini
In pratica i diritti quanta istruzione quanta protezione civile quanto a tutela della salute saranno beni di cui le regioni potranno disporre a seconda del reddito dei loro residenti e poi se insegni in Veneto Dellai pagato di più non perché sei più bravo perché lavori più ma perché risiede in Veneto si chiamano gabbie salariali compagne e compagni
Lo diciamo con chiarezza l'istruzione è un diritto costituzionale indisponibile un diritto di cittadinanza che purtroppo già si esercita geometria variabile con enormi differenze tra territorio e territori
Il punto è cancellare la variabilità di questa geometria non aumentarla
Ci sembra davvero che il nostro sistema d'istruzione ricerca d'altre priorità a partire dalla costruzione di uguali diritti per le studentesse e gli studenti le bambine e i bambini in tutto il territorio nazionale
Rispetto alle politiche messe in campo in questi anni non servono piccole correzioni margini ma davvero una totale discontinuità
Ciò significa dare priorità assoluta alle scelte dei governi rispetto agli investimenti in istruzione e ricerca come l'Italia derisa da fare negli anni Sessanta l'anno della scuola media unica a cui seguiranno altre riforme riforme spinte dal basso l'università di massa
Riforme sull'onda lunga le lotte sociali queste con Doobie mio rosso il Sessantotto e Santa nove come lo diamo Trentin che ha così profondamente segnato la nostra storia quelle erano le vere riforme
E allora
Noi crediamo che oggi si debba tornare a ragionare esattamente con quell'ottica l'ottica di realizzare la Costituzione partendo dalla scuola e dall'istruzione
Nel mondo dove tutte le notizie sono accessibili nel mondo delle multinazionali che si profilano ogni giorno per determinare i tuoi consumi nel mondo dei fascismi dilaganti che sulla falsità
E sulla maschio la mistificazione delle notizie costruiscono consensi è indispensabile un sapere diffuso
Perché questo obiettivo si realizzi abbiamo sempre pensato e continuiamo a pensare che i luoghi della conoscenza le istituzioni della conoscenza la scuola e l'Università debbono essere cambiate
Ripensare la didattica scuola anche confrontandosi con il lavoro e questione storicamente nostra si sarebbe detto e questione di sinistra in altre epoche
Nella retorica dell'ultima riforma che ha investito la scuola l'ultima falsa riforma la centosette centrale il rapporto tra scuola e lavoro Matra quale scuola e quale lavoro
Noi non dobbiamo accettare il lavoro che c'è bisogna pensare semmai al lavoro come vogliamo che sia perché l'occupabilità diventi occupazione e non resti
Permanente disponibilità lo sfruttamento e la precarietà e necessario modificare la nostra specializzazione produttiva e puntare non su profili professionali stretti ma su saperi e competenze interdisciplinari
Ciò non sapere interdisciplinare peraltro e in grado di rispondere alle sfide che abbiamo oggi di fronte quelle sfide che poi sono le uniche che però metteranno le persone nelle condizioni di affrontare anche l'emergenza democratica anche essa prioritaria e allora al contrario della retorica dell'occupabilità totalmente fuorvianti
Chi asseconda gli
Ho bisogno
Francesco Sinopoli segretario generale della Flc CGIL ha esaurito i suoi dieci minuti adesso sta tentando di contrattare con gli ultimi minuti sentiamolo
Niente microfono sono scaduti i dieci minuti vediamo se
La presidenza concede qualche altro minuto dalla microfono vi stiamo trasmettendo i lavori della prima giornata di congresso del diciottesimo congresso della CGIL nazionale da a Bari dalla Fiera del Levante mancano gli ultimi interventi per concludere il pane al della prima giornata Sinopoli continua a parlare ma senza microfono dalla presidenza lo invitano evidentemente a chiudere il suo intervento per continuare
Con gli altri interventi dalla sala anche un applauso di incoraggiamento anche alla tenacia del segretario della federazione dei lavoratori della conoscenza della la CGIL io ne approfitto per ricordarvi come facciamo tra l'intervento dell'altro che i podcast
Del dibattito potete trovarli e scaricarli ascoltarli sia su Radio articolo uno punto it che su rassegna punto it Tex sono presentati da articoli i colleghi rassegna punto it che ne mettono in luce i punti principali per ogni intervento adesso Nicola Ricci segretario generale della CGIL scampa hanja e poi ci sarà Elisabetta Ballini delegata nitida di Macerata ascoltiamo Nicola Ricci segretario generale della CGIL Campania
Bagni e compagnie
Dalla relazione importantissima di Susanna Camusso stamattina
Tra le tante cose appare evidente che il venir fuori l'idea che questa nuova liberalizzazione
La stessa manovra fiscale
Indi adeguatezza dell'azione politica di questo governo stanno incidendo realmente negativamente
In tutti i settori della vita economica collettive sociale del Paese
E sta incidendo nel cambiamento di ruoli di ogni attore sociale e sta minando il ruolo del sindacato il proprio ambito di rappresentanza
Compagni va ricalibrata velocemente credo la nostra azione di queste da questo congresso con il documento il lavoro abbiamo una grande
Possibilità
Per brevità ho scelto solo tre punti dalla relazione di Susanna su qui sono sollecitato nel cui molto velocemente affronterò il lavoro lo sviluppo e regionalismo differenziato
Il lavoro come necessità vitale di riscatto contro l'emarginazione la disuguaglianza
La criminalità e vengo da una regione dove solo per ricordare alcuni gravi episodi le gravi minacce era grave intimidazione Benevento le otto bombe di Afragola l'attentato al centro storico di Napoli
E nella nostra ragione lavoro ha bisogno di risposte immediate ha bisogno di investimenti pubblici per l'insediamento occupazionale
Ha bisogno di interventi per la difesa di livelli minimi di lavoro ha bisogno anche di un intervento pubblico però che non ci sia un intervento creato a mo'di clientelismo di assistenzialismo
Il piano di dieci mila posti di lavoro promessi da De Luca sono l'esempio becero di quello che sta avvenendo in questa corsa clientelismo
Solo duecentocinquantasette Comuni senza risorse economiche aderiscono a questo piano ed è iniziato una brutta corsa clientelismo
Per dieci mila collocazioni non è questo le buone pratiche di bisogna perseguire
E ne pensiamo che lavoro debba essere creato dal privato perché il privato nel Mezzogiorno ha disincentivato ha creato grandi crisi ha creato la chiusura di grandi aziende e ha creato da questo punto di vista un atteggiamento imprenditoriale
Inadeguato di pari passo all'indietro che altezza della classe politica mio padre che evita l'incontro con le parti sociali che si gioca si sottrae al confronto con il sindacato
E per dirla tutta che crea in questo poca autonomia e poco decisionismo
Lo sviluppo il secondo punto che è direttamente collegato al ragionamento che facevo poco fa lo sviluppo del Mezzogiorno
Negli anni settanta era stato ai massimi livelli si era avuto un grande intervento un intervento massiccio del Governo con intervento economico su grandi settori dell'edilizia dell'auto del pubblico impiego Moggi questo governo il nude e peggiora la situazione economica e crediamo che come Campania già nei primi sei mesi del due mila diciannove dovremo gli affetti
Avremo un abbattimento di due miliardi due virgola tre miliardi di euro per progetti che erano alle porte per progetti che vedevano investimenti infrastrutturali nell'Anas e nelle ferrovie
Nello filovie dello stato e accanto a questo va denunciato
E va fatto con forza il fatto che il taglio dei fondi di sviluppo di coesione porterà alla Campania un danno e un taglio regionale del venticinque per cento
Per non parlare poi del piano sanitario ospedaliere un che nemmeno un mese fa è stato provato da questo governo
Fermo restando che scopriamo a distanza di un mese che ci sarà un ulteriore taglio di novanta primari e soprattutto ci sarà un taglio di due miliardi con i fatti immediati sui livelli minimi diesis di assistenza e sui livelli minimi di
Intervento sanitario e se noi non colleghiamo nel Mezzogiorno il lavoro e lo sviluppo ne avremo solo nuovi bisogni sociali peggiorati Non è vero ma ne avremo una occupazione sempre più impoverita
E ne avremo il fatto che il gruppo dirigente del sud corre un grande rischio e parlo anche del gruppo dirigente della CGIL di assoluto quello di avere una CGIL sempre più debole proprio nelle zone di più crisi
Io credo che noi dobbiamo muoverci
Dobbiamo dare una scossa alla nostra azione a partire da mezzogiorno
E non condivido affatto per essere chiari la lettura che la stampa stamattina da perché si perdono iscritti nel Mezzogiorno perché il sindacato arretra nella rappresentanza non è quella la lettura esatta
Non abbiamo un documento abbiamo un lavoro importante che laboratorio su tutto
Che è più di un Progetto però noi siamo timidi su questo aspetto ne dobbiamo avere il coraggio e la consapevolezza di non avere paura a dirlo
Perché lei gli elogi dello Svimez le denunce dell'Istat di questi giorni forte contrazione della produzione industriale meno centosettantuno mila oncologo occupati
Una crescita del PIL che sta al di sotto dell'uno per cento e la testimonianza di che cosa ci porterà dove ci porterà questo governo nella ricezione vera e propria
E poi non è vero bisogna denunciarlo che il binomio reddito di cittadinanza e qua da cento sia un binomio che crea crea crei sviluppo non è vero che se mandiamo i lavoratori in pensione finiamo con il reddito di cittadinanza di lavoro
Non è così
In alcune aree del Paese guardo a quello del Nord si è ricoverata tutto all'occupazione di dieci anni fa assoluta la situazione in controtendenza ed è peggiorata
Perciò compagno credo che la manifestazione unitaria del nove collabori con l'ambizione di portare cento mila persone in piazza a dire no a questa manovra è una grande occasione non possiamo farcela scappare
Io credo che se non siamo né la possibilità né l'opportunità di non rimanere indifferenti diventeremo solo spettatori e sono preoccupato
Perché se c'è una sfida e quella dello sviluppo e c'è c'è una sfida e puntare su alcuni determinati spetti io credo per esempio lo diceva chi mi ha preceduto che leggessi io non so se l'eccesso sono davvero l'unica possibilità per la campagna per il Mezzogiorno
Di avere un'opportunità ma certamente meno potremmo essere indifferenti rispetto a questo percorso perché va al di là dei cinquanta milioni di stanziamento il terzo punto è un tema sensibile guardate perché io credo che religioso il regionalismo differenziato dopo i referendum e anche in casa nostra c'è stata una discussione Tywin dava c'è stata quella discussione
Noi corriamo il rischio che in una gara politica tra la lega che guarda a nord del Maine Cinquestelle che cercano consensi
Asciutto da una discussione meramente politico elettorale se non abbiamo da subito un fronte noi corriamo il rischio di essere trascinati nell'immobilismo che lo stesso immobilismo della classe politica del Mezzogiorno
Guardate da qui al quindici febbraio il quindici febbraio questo governo firmerà con l'Emilia-Romagna il Veneto e la Lombardia il protocollo la convenzione per essere un a un un attimo prima
Della legge per l'autonomia noi da qui a quindici febbraio l'unica vera manifestazione l'unica grande
Visibilità che avremo una manifestazione del nove e sulle gelo regionalismo differenziato non possiamo essere da bene davvero timidi il regionalismo differenziato compagni
L'idea che a questo governo che il capitale la ricchezza trovare rimanere dove c'è capitale ricchezza e dovrà finanziarie farà crescere sviluppo in quelle aria va fatta allora una serie di flessione e questo è un invito che rivolgo alle strutture del Mezzogiorno al gruppo dirigente del mezzogiorno
Perché dobbiamo fare una valutazione insieme per essere protagonisti all'interno di un nostro dibattito ne ha nazionale che è iniziato da qualche giorno
Guardate vi dico solo alcuni dati che ci fanno riflettere
Noi dove quindici febbraio avremo un'Italia fatta da quattro Regioni a Statuto speciale due province autonome tre regioni più quattro che hanno richiesto l'autonomia è un problema questo è un problema che quest'organizzazione la più grande in Italia si deve porre
Concludo
Compagni
Compagnie io non ho visto in questi mesi nel percorso congressuale una vera differenziazione sul progetto politico sulle idee
Sul documento
Io ho visto solo noi abbiamo visto solo nell'Assemblea è una discussione sulla valorizzazione documento dei documenti lavorare ho visto differenziazioni perché erano legati alle differenziazioni territoriali alle specificità del territorio
Per questo io credo che va sostenuta per queste considerazioni per queste mancate differenze va sostenuta l'indicazione della segreteria nazionale perseguendo l'unità evitando le divisioni
Il gruppo dirigente della Campania compagne e compagni vuole essere protagonista in questo nuovo gruppo dirigente che uscirà da questo questo congresso perché io credo che questa parte del Paese quella del Mezzogiorno ha bisogno di una CGIL forte di una CGIL unità
Viva le lavoratrici viva i lavoratori viva la CGIL
Nicola Ricci segretario generale della CGIL Campania adesso il turno di Elisabetta Ballini delegata annidino di Macerata il nidi il il sindacato i somministrati dei precari della CGIL siamo praticamente conclusione mancano soltanto altri due interventi quello che bio appunto annunciato e poi quello di Daniela Barbaresi segretario generale della CGIL del Marche ascoltiamo del suo Elisabetta Ballini delegata nidi il CGIL di Macerata
Dentro
Nonostante si piuttosto tardi sono quasi le diciannove devo ammettere che l'emozione da quando ha saputo sorella Uto fare qui un un per tutti ad usare parole avrei già dovuto fare un intervento per me non è passata
E quindi gira ancora perdonatemi se mi sfugge qualcosa
Io sola lavora un ex lavoratrici di quarantotto anni iscritta al nido e qualche mese perché sono in nastri
La mia vicenda la mia vita lavorativa è stata piuttosto travagliata lavori vennero lavori co.co.co. mai utilizzati
Lavori notturni insomma tutta una serie di lavori
Quando pensava di aver trovato il famoso posto fisso che è durato quattordici anni
Le cose sono cambiate all'improvviso nel due mila sette scuote la grande crisi le mie aziende ed è in cassa integrazione dalla cassa integrazione passiamo la solidarietà
Dopo la storica Rita solidarietà in deroga i primi licenziamenti
Io ero RSV e dopo l'accordo con il circo nel sindacato siamo riusciti
Scusate
Sembrano usciti a limitare i licenziamenti alle sole persone che con la mobilità riuscivano ad arrivare alla pensione sono state fortunate perché da lì a qualche tempo quella possibilità non c'era più e sarebbero state isolate
Dopo due anni di contratto part-time che abbiamo accettato pur di rimanere in azienda
Dopo un altro accordo sindacale una Leo buonuscita concordata di circa sei mila euro siamo stati licenziati tutti l'azienda ha deciso di superare la crisi rimanendo con i capireparto e gli impiegati
Da quel momento in poi devo ringraziare la CGIL che mi ha consentito di lavorare nel durante la campagna fiscale come centralinista
Finita la mobilità sono entrate Industry e sono diventata delegata dirle
Ho scoperta qualche settimana fa che la mia e di Macerata
è stata supportata in maniera egregia da tutta la Camera del lavoro con Michel da proprio distaccato il lavoro di Macerata di puntate su questa categoria soprattutto in questo momento
I due celebri bisogni in cui somministra degli interinali crescono in continuazione
La scoperta della mia nuova segretaria Rossella Marinucci e il suo fidato braccio destro Loredana Guerrieri hanno fatto per i lavoratori ma gira tesi moltissimo negli ultimi tempi fino ad arrivare a trecento iscritti in pochissimi mesi
Forse trecento iscritti alle grandi calcando il lavoro sembreranno pochi ma per la provincia di Macerata sono tantissimi
Sono riusciti ad intercettare tutti quei lavoratori che perdevano i lavori e che venivano da noi all'Inca per il CIPE del fare la domanda della Nasty
E sono riusciti a comunicare a queste persone quelli che erano i loro diritti grazie gli enti bilaterali sto parlando di emittente formate sostegno al reddito tutela sanitaria agevolazioni per i prestiti voucher per la formazione lavoratori che non avevano idea di avere anche dei diritti ma che pensavano di avere solo dei doveri di Gioè dover lavorare Accomando quando venivano chiamati all'ultimo momento una settimana due settimane tre giorni un mese
Senza sapere che avevano anche dei diritti ripeto
Le ragazze sono state in gamba nella nostra provincia sono riuscite grazie all'impegno e tutta la gamma di lavoro a lavorare insieme agli altri categorie ai li RSV delle altre categorie
Grazie allora lo sono riuscite ad estendere i contratti integrativi anche ai lavoratori interinali un grandissimo successo ho saputo poco tempo fa di una grande azienda vicino alla mia città che a Tolentino conosciuta un po'ovunque è a elargito ai lavori interinali mille euro di premio produzione a me sembra un grandissimo successo
Le prestazioni che si possono avere grazie agli enti bilaterali hanno portato ad un aumento delle domande da fare da noi in CGIL una crescita esponenziale negli ultimi mesi tanti quanti per le iscrizioni
Abbiamo avuto un talmente andando è successo come individui che proprio a quel congresso si parlava di fare di creare un corso di motivazione e motivazionale e soprattutto per le donne ma anche per gli uomini che stavano cercando lavoro perché si è scoperto che le donne sono molto deboli e non avendo magari per tutta una serie di motivi più avuto accesso al mondo del lavoro hanno perso autostima hanno bisogno di essere motivata ritornare a credere nella possibilità di avere anche un lavoro anche se a intermittenza
Purtroppo le cose non sono tutte positive nella nostra provincia ci si è dimenticato oggi se ne è parlato pochissimo dei terremotati del terremoto del due mila e sedici
Torin Tino ma anche Macerata Tolentino soprattutto che è la mia città è uno dei centri più grandi all'interno del cratere
Sta vivendo una situazione veramente imbarazzante forse l'avete visto in televisione
Trecento famiglie passa vivono nei container dove c'è non solo la mensa in comune ma anche i bagni in una situazione decisamente difficile dove anche i bambini vivono una vita non adatta alla loro età ecco
Non adatta purtroppo non c'è solo questo
Sembra cambiare lavoro decide della di Macerata è stata capace di individuare grazie la Fillea Massimo De Luca che esso segretario
E Daniel Taddei situazioni veramente imbarazzanti per il passato Governo e forse un po'anche per questo
Ditte in subappalto senza certificato antimafia che facevano lavorare lavoratori a nero e senza permesso di soggiorno addirittura abbiamo avuto il caso di un lavoratore infortunato lasciato nei dormitori perché
Le grandi titolo al patto anni dormitori e nessuno lo portava in ospedale siamo stati contattati da un suo collega e noi abbiamo provveduto a dargli lei gli hutu di cui aveva bisogno
Purtroppo
Tutte le vite che si sono occupati della costruzione della ferma hanno fatto un buon lavoro perché quando se li sai sono arrivati sono arrivati in ritardo hanno creato subito moltissimi problemi
Infiltrazioni d'acqua a qualche entrava dal tetto l'umidità e il pavimento che saltava agli elettrodomestici che non funzionavano e tutte quelle persone che erano ritornati dal mare si sono ritrovate a doversi spostare di nuovo
Una situazione imbarazzante e nello stesso tempo dolorosa perché molte delle persone che hanno lasciato le loro case erano persone soprattutto nell'alto maceratese parlo di comuni come disse Susy da Castel Sant'Angelo sul nera
E qualcuno anche di Serravalle
Con l'età avanzata che fa molta fatica ad allontanarsi da quello che valgo territorio dalle proprie amicizie è stato
Per noi oltre al terremoto un altro colpo
Ma non basta dei problemi con le sai chi sono persone molte persone molti gruppi familiari che hanno deciso di avvalersi del Cas come autonoma soste contributo alla donna sosti sistemazione
E hanno dovuto subire nel corso degli ultimi dirà degli ultimi due anni almeno tre traslochi ed ai sappiamo che i traslochi sono come fonte di stress stimati solo dopo la morte di qualche persona cara quindi immaginiamo quanto possa essere deleterio per una famiglia spostarsi in continuazione
E qualcuno sta pensando di rimanere dove si è trasferito a chilometri di distanza dai posti di lavoro a chilometri di distanza dalle scuole
Dagli amici dei nostri figli è veramente è una fonte di stress incalcolabile e di dolore
Senza considerare le stesse bene questi spostamenti
Noi come CGIL abbiamo avuto la fortuna di essere aiutati dalla CGIL di tutta Italia
Proprio in questi giorni siamo venuti qui a questo congresso con il camper che ci ha donato la CGIL di Mantova la CGIL Lombardia l'abbiamo utilizzata nelle sedi di Camerino quando non la nostra sede era inagibile e pur di fare la campagna fiscale e di essere vicino ai lavoratori che erano potuti rimanere a Camerino un altro grande centro del carattere
Duramente colpito con il centro storico completamente chiuso
Ecco canta ci ha consentito di essere vicino a quelle persone
Nonostante i disastri perché tante persone che vengono a fare la fila Braga bagna fiscali non campetti è difficile metterci di mezzo ma ci siamo riusciti
E ora additiamo quel camper per gli spostamenti e per fare presenza sindacale nelle grandi aziende per noi è un grandissimo aiuto
Ecco io vorrei portare qui in maniera molto veloce perché ho pochi secondi anche la voce di tutte quelle persone che come me ad una certa età fatto fatica a trovare lavoro
Perché essere giovani diplomati e laureati
Ti dà forse una possibilità in più anche se il tuo lavoro e precario ma quando l'attualità avanza e le tue capacità magari non sono proprio al top preture conoscenze
Tecniche e tecnologiche non sono delle migliori ecco la tua vita comincia a diventare difficile se cerchi lavoro e ora si scopre che per fare la babysitter c'è bisogno di una laurea grazie
Drammatico lo pacato di disoccupazione solitudine che è uscito fuori dalla testimonianza di Elisabetta Ballini delegata nidi il CGIL a Macerata adesso restiamo nelle Marche Daniela Barbaresi segretario generale della CGIL delle marca ascoltiamolo insieme
Latitante
Pochi minuti per pochi temi le Marche la mia regione una testimonianza l'avete avuta delle difficoltà che ancora vive quotidianamente una regione che oltre al dramma del terremoto par ha pagato un caro prezzo
E dopo dieci anni di crisi che hanno profondamente cambiato il tessuto produttivo e sociale delle Marche
Un prete una dieci anni di crisi che hanno creato diseguaglianze frustrazioni e hanno generato rancore rabbia paura
Finora la ripresa è stata lenta molto più lenta di altre Regioni vuote per lenta del resto del Paese e ora siamo addirittura stava addirittura parlando di recessione
Ci misuriamo con tutti gli indicatori economici sociali che evidenza dalle profonde debolezze della nostra regione chiede che ha che registra quattro province su cinque con aria di crisi riconosciuta dal Ministero e una provincia completamente del fortemente devastata dal terremoto
Quindi capite che le preoccupazioni e i disagi sono forti e sono evidenti
Questa è una legge è un è uno scenario di una regione sempre più disuguale e a doppia velocità
Con una parte purtroppo sempre più importante che i fatti che sta delle interamente scivolando verso sud si sta lentamente meridionali Zandano
Mentre ci sono le eccellenze per fortuna ci sono le eccellenze eccellenza importanti ma che valgono per sei
Da sole non bastano più a trainare il sistema che fatica sempre più a innovare ad accedere medicare in ai mercati più evoluti fatica di fronte alle sfide della moderna competitività mentre si è rotto quel legame che ci teneva uniti che faceva della nostra regione una una regione dove la coesione sociale e la forte e significativa
Le ripercussioni sull'occupazione sono evidenti le statistiche ci dicono che i posti di lavoro persi sono stati sulla carta recuperati in gran parte ma è veramente così
E quale il lavoro che si è creato si è recuperato e quali sono le condizioni di lavoro con cui ci si misura quotidianamente
Un lavoro destrutturato parcellizzato s'valorizzato
Nelle Marche è un lavoro un lavoratore dipendente su quattro ha un contratto a termine uno su tre a un part-time
E su quarantotto su quattrocento mila lavoratori dipendenti centoquarantadue mila sono part-time spesso involontari centocinque mila sono a tempo determinato trenta mila sono intermittenti ventiquattro mila somministrati e solo uno su due uno su due ha un contratto a tempo pieno e indeterminato e una paga piena e del duratura
Questa è la storia di uomini e donne in carne e ossa la loro vita le loro condizioni di lavoro e le loro difficoltà quotidiane
E questo significa che le imprese in questi anni hanno scaricato sul lavoro prevalentemente sul lavoro tutto il peso della crisi e dei loro ritardi misurarsi con la competitività
E questo significa ripercussioni sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone il sulle condizioni salariali di quelle persone di quei lavoratori
Nelle Marche salari medi sono più bassi della media nazionale molto più bassi della media nazionale molto più bassi d'arresto delle regioni del centro ci misuriamo con le retribuzioni medie lorde annue che non arrivano a diciannove mila euro
Ma che scendono a dieci mila euro lordi perché sta in part-time a nove mila euro lordi perché a tempo determinato a otto mila euro lordi perché vive con un contratto di somministrazione
Retribuzioni al limite della soglia di povertà altro che reddito di cittadinanza ma questo mi su questo fa discutere anche noi mettere accendere i riflettori anche su di noi e sul nostro sul nostro lavoro per questo siamo di fronte ha una grande questione salariale da intendere complessivamente come questione di condizioni di lavoro complessive delle quali anche la retribuzione anche la dimensione salariale dimensione economica e più complessivamente quella dei diritti ne costituisce una parte significativa questione salariale significa finiscono e di questo abbia mi limito a rinviare l'appuntamento del nove perché sta tutto lì quella straordinaria ingiustizia che la Flat Tax quella straordinaria ingiustizia che non combattere adeguatamente l'evasione fiscale
Ma sulla questione salariale dico anche occorre agire sul fronte della contrattazione contrattazione Susanna Camusso ricordava i tanti accordi fatti in questi anni lo voglio riprendere contratti nazionali territoriali decentrati
Dobbiamo parlarne di più dobbiamo imparare a valorizzare gli accordi che facciamo dobbiamo imparare a valorizzare il nostro lavoro perché qual è il cuore del nostro del nostro lavoro
Ma dobbiamo anche fare di più per cercare di incidere di più sulle reali condizioni di vita e di lavoro delle persone che sono notevolmente peggiorate per la crisi per le scelte politiche perde per il cambiamento del sistema
Produttiva ma di fronte a quelle campo i cambiamenti e quei peggioramenti noi ci dobbiamo misurare di più
E lo facciamo ma dobbiamo anche parlarne di più e fare oggetto di discussione maggiormente al nostro interno la contrattazione dire deve riguardare il peggioramento delle condizioni di lavoro ma deve riguardare anche le nuove sfide che devo Coni qua con le quali dobbiamo misurarci
I cambiamenti l'innovazione e le tecnologie e le professionalità che cambiano le opportunità all'organizzazione del lavoro la riduzione degli orari
In questi anni difficili non siamo stati fermi
Ci siamo misurati con la contrattazione abbiamo fatto centinaia di accordi è stato anche difficile farlo non sempre era il percorso e la discesa è spesso ci siamo misurati con contraddizioni nei luoghi di lavoro
Le contraddizioni di chi vive con un contratto a termine che ambisce a a stabilizzare la sua condizione di lavorativa con chi magari in quel luogo di lavoro ci vive da anni e ad altre aspirazioni altre
Altre esigenze e noi dobbiamo misurarci con quelle contraddizioni contraddizione lì ma poi dobbiamo essere capaci anche di valorizzare quello che facciamo
Valorizzare la contrattazione che facciamo soprattutto se la facciamo buona matte da imparare misurarci apre con gli accordi nei quali abbia ci siamo misurati con le difficoltà e Coni con i problemi ma soprattutto dobbiamo estenderli estendere la contrattazione
Misurarla migliorarla
E anche né orgogliosi
Puntare alla contrattazione poi più inclusiva volta unificare il mondo del lavoro a partire dal grande tema del sistema degli appalti consentitemi una una battuta
La Elisabetta prima di me parlava del dramma parlava del dramma del terremoto e di quello che la CGIL fa in quel ter in quel territorio pesantemente colpito dal terremoto quello che viene poi di che è stato definito dal governo nella legge nella legge di bilancio che allarga
Le maglie le maglie nel sistema degli appalti con le con l'affidamento diretto al aumentandola sale dell'affidamento diretto nell'ambito degli appalti è una vergogna allargherà la la possibilità dell'opacità e dell'irregolarità
Del lavoro anche per questo bisogna dare un segnale forte in quella direzione Bella debba avere obiettivi ambiziosi ma essere capace anche di dire di valorizzare quello che facciamo nel nostro lavoro quotidiano
Novara quotidiano di cui c'è tanto bisogno c'è bisogno della CGIL di una CGIL che discute di una CGIL che non ha paura di una dialettica interna una centrale che si confronta e si misura con le differenze con il pluralismo
Ma che poi
Nei momenti più inediti difficili è Complessi è capace di ricostruire una sua unità
Ricostruire lavorare tutti per uscire da qui più diritti e più forti io questo lo voglio dire con convinzione e lo voglio affermare con forza
Dobbiamo lavorare per ricostruire fino all'ultimo istante fino all'ultimo secondo possibile per ricostruire quel percorso di unità al quale non possiamo rinunciare dobbiamo tutti quanti usare cuore e cervello intelligenza senso di responsabilità e il rispetto tra di noi perché ci uniscono i valori ci unisce legame questa organizzazione ci unisce l'impegno quotidiano che ognuno di noi mette tutti i giorni ad a disposizione dell'organizzazione a disposizione
Dei valori appunto che ci uniscono lo dobbiamo alla CGIL lo dobbiamo alla nostra gente e questo deve essere l'impegno di ognuno di noi l'impegno di ognuno di noi
Le diciannove ventuno questo era l'intervento di Daniela Barra Baresi è segretaria generale della Cgil delle Marche ultimo intervento quello di ma loro Giulia nella coordinatore nazionale dei vigili del fuoco della funzione pubblica della CGIL ascoltiamo Mauro Giulia nella ultimo intervento dal palco
Se grazie Morena
Ringrazio anche i compagni e le compagne
Hanno atteso l'intervento ultimo dei vigili del fuoco
Come sapete allora sono un vigile del fuoco uno dei tanti che ogni giorno è al fianco dei cittadini li protegge li aiuta partecipa con spiritosa solidale ai loro bisogni e alle loro richieste
In premessa voglio dire che così come mi sono riconosciuto nella Carta dei diritti adoperate cifrato e parteciparono con convinzione al percorso di mobilitazione intrapreso dalla CGIL
Mi oggi mi riconosco appieno nelle linee tracciate nel documento congressuale il lavoro è e la proposta della nostra segretaria
I cui contenuti se da un lato richiamando i valori della costituzione focalizzano la necessità di incrementare libertà partecipazione diritti e tutele
Per coloro che rappresentiamo dall'altro ci impegnano anche abbinerà né le condizioni di lavoro sia professionali che economiche
Attraverso il lancio dalla contrattazione ma anche attraverso una necessità di adeguati investimenti in materia di salute sicurezza sui luoghi di lavoro
Che vista la frequenza dei tragici eventi che colpiscono oggi donne e uomini che operano riteniamo urgenti e indifferibili
Nostra niente ci sono forti spinte corporative pertanto voglio innanzitutto riaffermare con forza che non ci sentiamo diversi dagli altri lavoratori ne vogliamo rivendicarne più diritti o più tutele il lavoro pubblico o privato che sia ha sempre uguale dignità
Pertanto bisogna sostenere con forza le rivendicazioni di tutto il mondo del lavoro dentro il quale per quanto riguarda i vigili del fuoco bisogna concentrarsi soprattutto sulla necessità di concretizzare un modello contrattuale che ne valorizzi
La particolare professionalità e le competenze
Al momento siamo infatti costretti a lavorare in un sistema vincolato da norme di legge fortemente centralizzato e burocratizzato spesso esposto alle insensate scelte da peggiore politica nel quale purtroppo il ruolo del sindacato
Non pochi uscirne svilito e depotenziato
Tutto ciò se da un lato è riconducibile alle scelte scellerate ed è autoritarie dei governi di centrodestra
Dall'altro evidenzia compagni la mancata volontà del centro sinistra di intervenire e rimettere in discussione non solo l'intero modello contrattuale organizzativo del corpo
Ma anche tutti gli altri provvedimenti che hanno colpito il mondo del lavoro e i cittadini
Di sicuro anche i segnali che giungono dal fantomatico erano del cambiamento non ci autorizzano a di puzzare novità di rilievo anzi sembra proprio che al peggio non ci sia mai fine
Veniamo a noi ai vigili del fuoco di cosa hanno bisogno per rispondere con efficienza ed efficacia ai loro bisogni e ai bisogni dei cittadini del Paese
Di cosa hanno bisogno i le lavoratrici e lavoratori del corpo per essere valorizzati per lavorare al meglio
Innanzitutto e ciò non riguarda solo i vigili del fuoco ma tutti i comparti nelle medesime condizioni c'è bisogno di delegificare il rapporto di lavoro
E per l'appunto attraverso il rilancio della contrattazione restituire al sindacato il ruolo di tutela e rappresentanza che gli compete a partire da consentire alle lavoratrici e lavoratori
Di leggere le proprie allora RSU
Tuttavia poiché siamo coscienti delle inversioni di rotta potrebbero non essere immediate il rinnovo dei contratti due mila diciannove due mila ventuno la cui rapida fase di rivendichiamo con forza deve essere la sede attraverso cui
Iniziare ad affrontare e risolvere le diverse criticità esistenti altrettanto urgente e la necessità di risolvere il problema legato agli infortuni e alla Maletti professionali diceva Susanna nel suo intervento su cui come certamente già accennato appunto i vigili del fuoco sono particolarmente esposti l'adesione al sistema INAIL così come la necessità visti i problemi attuali e futuri del sistema pensionistico di avvalersi della previdenza complementare sono obiettivi imprescindibili
Così come è necessario mettere in discussione anche l'ordinamento del personale appena nato pochi e non risponde minimamente rispetto a dire economiche e professionali delle lavoratrici e dei lavoratori anzi ne peggiora ulteriormente le condizioni
L'altro gente l'estremo bisogno dei vigili del fuoco riguarda la visione del la la revisione del modello organizzativo poiché è strettamente collegato alle capacità operative e alla qualità del servizio reso alla cittadinanza e al Paese
Serve infatti un cambiamento strutturale il corpo nazionale dei vigili del fuoco distinguo i compiti
Ai quali preposto ha bisogno di una struttura centrale più agile e leggera in meno burocrazia ben burocratica di una maggiore flessibilità normativa ma anche di una spiccata autonomia tecnica gestionale ed amministrativa
Il vertice del Dipartimento dell'era capo un dirigente proveniente dalla carriera dirigenziale
Non prefettizia ovvero una figura tecnica meno politica così da poter sostenere con cognizione di causa una diversa politica di investimenti
Mirata innanzitutto ad incrementare gli organici affinché la presenza del corpo sia sia ancora più capillare e la risposta ai cittadini
Ancora più immediata
Il ruolo dei comandanti provinciali dei direttori regionali deve essere maggiormente determinante e questo può e deve avvenire attraverso un rapporto molto più stretto e sinergico con le amministrazioni regionali e locali con le quali concorrere
Unitamente a tutti i soggetti facenti parte del sistema di protezione civile
Mondo del volontariato compreso all'implementazione delle politiche di prevenzione pianificazione così da poter predisporre dei livelli essenziali di sicurezza in grado di far fronte alle piccole così come alle grandi emergenze
Care compagne e cari compagni mi avvio a concludere
Nell'immaginario collettivo i vigili del fuoco sono presenti disponibili coraggiosi e generosi lo sono per tutti noi per i nostri cari in particolare per i nostri figli
I quali si vedono sempre pronti a mettere in gioco anche la vita pur di chi pur di aiutare chi è in difficoltà
Questo lo facciamo senza distinzioni di razza genere colore o religione
è normale che i bambini si vedano come eroi che non hanno paura di nulla non può esserlo per le istituzioni o per la politica soprattutto quando mascherano l'errore pressanti inadempienze dietro la fatalità
O il sacrificio personale
Servono politiche adeguate ed investimenti abbiamo presentato un ordine del giorno confidiamo che la CGIL ricomprenda nella sua agenda politica ogni singolo punto e venga intrapresa ogni necessaria iniziativa per dare più qualità e sicurezza al nostro lavoro e al servizio che quotidianamente
Assicuriamo ai cittadini e al Paese
Ci sentiamo parte integrante di questa grande organizzazione per questo siamo certi di poter contare sempre e comunque sulla vostra partecipazione e sul vostro sostegno ci sentiamo dentro questo quadrato rosso siamo la CGIL
Viva la CGIL Grasso
Bravo Mauro
Mauro Giulia nella coordinatore nazionale dei vigili del fuoco della funzione pubblica CGIL questa era l'ultimo intervento per la prima giornata del congresso del diciottesimo congresso nazionale della CGIL qui a Bari alla Fiera
Del Levante giovedì