Il ritiro della missione italiana in Afghanistan: intervista a Filippo Sensi

Radio radicale siamo con Filippo Sensi del partito democratico per parlare del dell'annuncio che è stato dato dal ministro della difesa trenta sul nel ritiro delle delle del contingente italiano
In Afghanistan è che sta addestrando diciamo le le le forze di polizia e militari del di quel di quel Paese allora nel inserito nel nel contesto del del del Telly accordi di pace su cui tram panche annunciato il disimpegno degli Stati Uniti che valutazioni possiamo fare
La valutazione innanzitutto una valutazione di metodo non entro nel merito
Della questione che ovviamente ha una storia che ha davanti a sé un futuro che riguarda appunto la solidità del delle alleanze delle coalizioni su questo insomma credo che il lavoro fatto dai governi del centrosinistra fosse in linea in accordo con
Una visione internazionale che parlava dell'impegno in Afghanistan ma allo stesso tempo anche della possibilità di
Vedere quale futuro dare a questo impegno il tema il tema un tema di metodo cioè noi ci siamo trovati ieri di fronte a un balletto indecente di dichiarazioni e contro dichiarazioni di veline
Con la difesa che annunciava l'inizio del ritiro Raymond Barre parlamentare momento cinque stelle che facevano le loro Fea Anna a questa decisione la frenata della Lega e il ministero degli esteri che diceva di non saperne nulla
Palazzo Chigi che faceva sapere di avere condiviso nacque la valutazione del Ministero della difesa insomma sulla di sulla difesa sulle nostre missioni non si scherza
Questo balletto questo dire e disdire le dichiarazioni è esattamente quello che non ci vuole
E per i nostri soldati e per la credibilità internazionale dell'Italia su un fronte così delicato come quello della difesa
Allora secondo lei c'è stata una riflessione politica globale su questa decisione oppure legato anche a le alle misure annunciate di spedire il mio nei confronti dell'esercito
Ma io credo che possa possano aver giocato appunto il tema della spending review però insomma siamo sempre lì la spending review si fa
Si fa si deve fare e si deve fare anche in profondità ma attenzione a non scherzare sul nostro impegno internazionale sia sul fronte della cooperazione internazionale che è stato falcidiato
All'insegna della spending review espresso faccio un breve inciso poi si dice aiutiamoli a casa loro poi dopo si taglia sulla cooperazione internazionale è una vergogna
Sia sul fronte della missioni internazionali che non sono solo la proiezione italiana all'estero ma sto nel segno della nostra capacità di mantenere fede agli accordi e quindi dicono ci siamo noi
Allora se si vuole fare spending review bene si faccia ci sono tanti capitoli di spesa che possono essere affrontate compresi non non è Leo alcuno
Ma sicuramente non si può pensare di fare della spending review la stella polare delle decisioni che riguardano la posizione strategica geopolitica del nostro Paese questo non lo si può fare per rispetto a me stessi per rispetto alla nostra storia e per rispetto a chi
Sta immanente nei teatri di combattimento o al nelle missioni di pace perché noi questo abbiamo scritto la Costituzione come i nostri soldati
L'ultima concludo valutazione si lascia il Paese nelle mani dei talebani cioè dopo quasi vent'anni di discussioni di di tentativo di stabilizzare la situazione siamo di nuovo al punto di partenza
Io credo di no forse siamo spero che non siamo peggio del punto di partenza io credo che il lavoro che abbiamo fatto noi italiani che hanno fatto in Afghanistan sia stato un lavoro importante e di grande qualità
In un contesto che è molto Complesso anche i player come dire globali
Che sono impegnati in Afghanistan hanno mutato disegno e non solo di decisione non sappiamo cosa avvenuto la presidenza Obama sappiamo cosa sta avvenendo con la presidenza Trump e più in generale sulla valutazione all'assessore internazionale anche europeo sulla fronte afgano io non so se rischiamo consegnando ai talebani il Paese in che termini so che il rischio di uno scivolamento indietro in molto indietro c'è ed è proprio per questo che noi dobbiamo attenerci non solo i vigili è destinato mantenerci credibile a livello internazionale quello che il nostro Governo in questo momento non sta assicura
La ringrazio molto grazie a Filippo Sensi e il partito democratico