Intervista ad Erasmo Palazzotto sul ritiro della missione italiana in Afghanistan e sulla vicenda della nave Sea Watch

Con Erasmo Palazzotto di Lauria Monti Afghanistan ha un'exit strategy
Che a quanto pare non non non non sembra essere stata condivisa
O almeno sul metodo permangono diverse perplessità
Il problema più grande mi pare che
Sia quello l'assenza di una strategia sulla politica estera il nostro Paese
La politica estera una cosa seria sitcom cosa seria e il conflitto in Afghanistan che va avanti a strappi diciassette anni
Su cui non si è mai fatto una riflessione non si è mai fatto un bilancio a partire da una delle domande
Più ovvie scontate su cui non c'è mai stato
Non solo una risposta ma anche una discussione pubblica in questo Paese la guerra in Afghanistan un
Viene
Lanciata in nome della sicurezza globale la guerra al terrorismo
Sono passati più di diciassette anni
E non non mi pare che il mondo sia un un luogo più sicuro che è rispetto alla guerra al terrorismo si siano conseguiti risultati apprezzabili né tantomeno rispetto a quello che era il il processo di stabilizzazione di un po'riuscita democratica
Di tradizione democratica dell'Afghanistan
Oggi si arriva a una possibile soluzione che sostanzialmente è quello che è il movimento pacifista chiedeva già nei primi anni due mila vero l'idea dell'indizione di una conferenza di pace che coinvolgesse i talebani dentro il processo di pace ci si arriva dopo diciassette anni e ci si arriva
Dopo centinaia di migliaia di morti se ci si arriva con un paese raso al suolo un Paese che in mano a bande di criminali un Paese dove ci sono intere generazioni che non hanno conosciuto
I diritti essenziali a partire dalla dal diritto allo studio del diritto alla formazione al sapere
E quindi ci si arriva in una condizione in cui qualunque sia l'accordo
Per quel Paese serviranno
Venti trenta quarant'anni
Prima che culturale si possa rimettere in piedi comunque ci sarà una condizione di stabilità comunque noi oggi
Assistiamo un Paese che ha al centro il traffico internazionale di droga
Dove da quando è iniziata la guerra si è più che De pubblicata la produzione di rovinata che arriva diciamo sul sui mercati europei e internazionali
E su cui noi abbiamo grandi responsabilità allora oggi si arriva a questa soluzione bene io penso che sia arrivato il momento di lasciare l'Afghanistan che questo momento in realtà era arrivato molto prima penso che
E e giusta la strada intrapresa di un processo di pace che coinvolga tutte le parti in causa e che quindi è l'unica ex strade di perché l'idea di rafforzare la potenza militare la esile struttura statuale afgana perché potesse competere con le forze dei talebani era impensabile
Bisogna farlo con attenzione bisogna farlo
Me aprendo diciamo una soluzione
Che coinvolga tutta la comunità internazionale
E soprattutto bisogna farlo con serietà quello che il governo italiano non ha fatto annunciando in maniera scomposta questo ritiro senza concordarlo con con gli alleati rispetto all'annuncio senza concordarlo dentro il governo in una dinamica in cui ormai ogni ministro si sveglia la mattina e comunicatori sociali le proprie visioni strategiche
Mettendo in un dibattito che privo di fondamento
Ecco a proposito della politica estera di questo governo
C'è la vicenda relativa attualmente italiane
Assediati risoluzione anche lì il problema di metodo
Ma
Mi pare che la soluzione trovata anche questa volta per il caso si vuoti dopo quello di gennaio
Sia la soluzione ideale cioè l'idea che il porto sicuro più vicino diventa il punto di approdo ma che le persone salvate poi vengono redistribuite in Europa
Questa è una soluzione che auspichiamo da tempo il problema è l'incapacità dei governi europei e in particolar modo al Governo italiano di istituzionalizzare questa questa soluzione
E di render l'automatica
E invece approntando la caso per caso sostanzialmente si scarica l'incapacità di governare il fenomeno migratorio
Su quelle persone cui vengono violati i diritti fondamentali che vengono dopo avere subito torture e violenze è un viaggio drammatico vengono sottoposte a un'ulteriore trattamento degradante quello di rimanere per decine di giorni in balia delle onde su una nave dove sicuramente non ricevono l'assistenza che dovrebbero ricevere
In questo anno abbiamo assistito in questi giorni appunto anche lì a proposito di un'assenza di politica estera a una soluzione che arriva per responsabilità degli altri Paesi europei
Dopo che per giorni l'Italia non ha fatto altro che individuare un nemico nuovo al giorno e quindi per una settimana è stata la Francia colonialista e cattiva che era la causa dei flussi migratori qual è stata l'Olanda che non si assume la propria responsabilità abbiamo continuato a insultare i nostri partner invece di fare con serietà di aprire con serietà una trattativa in sede europea battere i pugni sul tavolo
E chiedere
Un meccanismo di ridistribuzione io credo che la politica estera sia una cosa seria e che non si possa affrontare in questo modo cialtronesco e che invece bisogna utilizzare le sedi opportune
Le sedi opportune non sono i social network prese le opportune sono anche i consessi europei vitale avrebbe dovuto chiedere
Anche su questo caso la convocazione urgente di un Consiglio europeo per affrontare il tema di come si gestiscono le ricollocazioni delle persone salvate in mare perché non può essere solo l'Italia a prendersi carico
Di queste persone questa è una soluzione ragionevole che però arriva a balle di una sequela di dichiarazioni scomposte che hanno minato la credibilità internazionale del nostro Paese ma che soprattutto hanno violato i diritti di quelle persone
Sant'Erasmo