Critica e militanti

Buongiorno da radio radicale qui Matteo Marchesini per la rubrica critica e militanti nei giorni scorsi lo storico della lingua e accademico della Crusca Vittorio Colletti
è stato al centro di una chiacchierata virale ecco una parola egemone dell'italiano d'oggi virale
Sulla sua ipotesi di doganale per dirla di nuovo con un linguaggio di attualità la tra ambiti vita di Verdi che hanno il complemento oggetto di solito solo nella versione
Cosiddetta causativa ma vengono usati di altrimenti parte dei fa uscire potrebbero insomma rilassarsi non si è il bambino
Esce il cane
Pochi mesi fa proprio sui mutamenti della nostra lingua
Coletti ha pubblicato un libro chiaro e ricco di esempi per il Mulino si intitola L'italiano scomparso grammatica della lingua che non c'è più
E partendo dal suo lato in ombra dalle dalle sue perdite di cui da in coda un elenco prezioso Coletti ne definisce il complementare arricchimento lungo i secoli
Del Convivio Dante osservava giacché citiamo se coloro che partirono da vita già son mille anni tornassero le loro città di
Credere ebbero la loro città ad essere occupata da gente strana per la lingua da loro discordanti
Ecco per esempio questo è un brano che nonostante qualche arcaismo c'è comprensibile infatti osserva Colletti la prosa saggistica argomentativa diventa presto moderna
Mentre ad esempio il Decamerone di Boccaccio con la sua passò se di periodi subordinati che rimandano a lungo l'arrivo della principale
Coi costrutti desueti e latineggiante di c'è crea non non pochi problemi la gente strana di cui parla Dante la gente
Tre anni era lo sarebbe ancor più oggi nella finita si rispetta ma anche a una certa attentati piuttosto che davanti a un lento Figo e ha una morfologia delle parole di cui comunque si riescono solitamente a ricostruire i passaggi
L'attentato il primariato sbilenca e ripetitiva per l'orecchio
Dalla istituzionalizzazione del Cinquecento delle prime grammatiche si a poco a poco dice Colletti razionalizzata per l'occhio per l'occhio che legge e come fissa i pontefici fautori di questo processo avvenuto non a caso nell'epoca
Uniformare ante dell'invenzione della stampa
I fautori come Pietro Bembo scelsero per norma dell'italiano il fiorentino del due e Trecento quello dei nostri maggiori autori Dante Petrarca Boccaccio fondatori
Di una lingua scritta che è stata la vera nazione per secoli di una nazione che invece politicamente e diciamo oralmente era inesistente
Il fiorentino di questi autori è quello cosiddetto aureo mentre invece quello cosiddetto argenti o del del Rinascimento Collodi Machiavelli e Guicciardini
Un fiorentino soldo e Ribot volante è già una lingua regionale spesso le sue forme non sono state assunte nell'italiano ma sono cadute occorse in alcuni casi oggi si ritrovano come scorrettezze quanto quanto piane come Facci io va be
Le grammatiche esce sembrano avere scelto
Morfologia antiche è una finta i più moderna e cosicché il tratto la lingua una lingua dei fondatori che retta nella poesia soprattutto intatta fino all'Ottocento leopardiano il manzoniano
E a quella sorta di riduzione all'assurdo che ne danno i libretti d'opera con le loro e Greg Solieri del Luperi lettera sonante
Dopodiché è venuto da Nunzio che ha ripreso alcuni per lei di questo antico italiano neanche inventato sinteticamente dei neo leggi né i neologismi e dopo D'Annunzio i dannunziani al contrario Montale Ganda
Che pure hanno incastonato delle loro opere come in altro modo Bacchelli o Landolfi i preziosissimi e Yahoo vicinissimi
Ma i cambiamenti i cambiamenti nonostante tutto a volte sono traumatici e improvvisi la lingua dice Colletti
Non è il tempo lineare della biologia ma quello intermittente della cultura basta una peste come quella del Trecento una svolta sociale e tecnologica
Per modificarla nello spazio di una vita e anche e anche molto meno e della pelletteria e non è detto che il nuovo prevalga sul vecchio a volte dei tetti linguistici pluri centenari del fanno fuori altri che invece hanno appena ora raggiungono appena la mezza età o poco più
I l'attico reagisce ovviamente all'apparizione di oggetti nuovi designati da Termini che a volte rimangono nell'uso anche quando le innovazioni li superano li recuperano in chiave vinta altri come ad esempio il giradischi
Sono parole che vanno agli storici agli specialisti o semplicemente indicano appunto il nostro passato
Dalla pallacorda al doroteismo al guardi Infante
Quando non spariscono copio concetti c'è invece una gara tra termini diversi
E a volte uno dei due soccombe per economia linguistica così come sempre per economia linguistica
Si toglie magari è una parola che ha troppi significati un'accezione e la si riconduce altrove particolarmente mobili sono i sostantivi astratti che indicano concetti atti funzioni
Le attrazioni sono più banche si fa e sono utilizzate anche da un ceto colto e più e più inventivo mobili che mi sono i verbi nella forma delle concordanze nelle coordinazione subordinazione i nel gioco dei congiuntivi e dei condizionali nella para i potati
Insomma lo ripetiamo l'esame di Colletti è molto ampio e riguarda ogni parte del discorso anche le preposizioni gli articoli e molti sono gli esempi interessanti per tutti noi
Anche non specialistiche ancora parliamo questo nostro strano italiano
Certi ricorsi sono curiosi anticamente non era errore rafforzare il superlativo con un troppo bellissima dove troppo valeva molto
E oggi nota collettivi fenomeno torna in chiave giovanilistica altro caso quello di ribaltone
Parola percepita come nuova negli anni Novanta invece già usata nell'Ottocento e anche pochi decenni prima sempre
Politicamente ma vale la pena chiudere questa nostra segnalazione con la conclusione ammonì Tricia dell'autore
Per quanti fenomeni carsici o i compendi figli arricchimenti rispetto alle perdite linguistiche Diano
Frutto e mantengano viva una lingua dice Colletti e citiamo anche il bilancio di una lingua collettiva può purtroppo volgere via via verso la prevalenza delle uscite sulle entrate
Basta che questa lingua cerchi di occupati delle cose della cultura più avanzate oggi della tecnologia e della scienza che permetta di avere parole per dire le novità gli sviluppi del pensiero e della società
E anche tappo avviati a scomparire passando per il lungo limbo della dialettica d'azione e infine dell'uso in gruppi sempre più piccoli o meno importanti insomma
Se entra in crisi culturale la società che la usasse questa non produce più cultura avanzata o l'OPA in una lingua diverta dalla propria anche la lingua comune può alla lunga scomparire
Argomenti come si vede che non suonano nuovi a Radio Radicale a risentirci venerdì prossimo