Presentazione del libro di Ignazio Visco "Anni difficili. Dalla crisi finanziaria alle nuove sfide per l'economia" (Il Mulino)

Un minuto venticinque così
Come voi sapete presentiamo qui il libro del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco il l'editore il Mulino e il titolo è anni difficili dalla crisi finanziaria alle nuove sfide per l'economia
Io diciamo farà una breve scheda dell'ebreo in modo da dare qualche elemento a coloro che non avessero avuto modo di di leggerlo ancora
E poi inizieremo a una discussione con impedisca Asante d'eccezione Carlo Bonomi collezionista Carlo Bonomi presidente di Assolombarda
Francesco Giavazzi professor Tabellini Guido Tabellini che sono invece e i giovani in casa e poi sentire quanto
Replica la performer
Ma per fare a proposito della riflessione
Che nel frattempo avremmo fatto
Il
Periodo proprio
Per i contenuti
Tenete in campo e anche semplici l'esercizio che ci costringe a fare cioè è un libro che sostanzialmente gli anni disabile sono gli anni della grande grande crisi e quelli successivi l'esercizio venatorio ci costringe a fare con questo libro è quello di operare una sintesi di analisi
Quindi ragionare su quali sono state le tendenze di fondo gli elementi di fondo che ebbene tenere in piedi tenere in mente nella nelle fasi immediatamente successive
Allora io individuato tre piani ve li propongo molto velocemente il primo è quello dei grandi sciocchezze che i sistemi produttivi devono affrontare i grandi show che si chiamano globalizzazione
E il nuovo ciclo tecnologico questi grandissimo per esempio sul nuovo ciclo tecnologico c'è un dato che che spiega
La discontinuità scusate nel campo della globalizzazione dato che spiega meglio la quota cinese negli scambi mondiali
è aumentata di ventisette punti
E quindi come dire nell'ambito della globalizzazione se vogliamo proprio scegliere un elemento chiave che ci aiuta a capire questa questo dato sicuramente è utile
Poi c'è la forza dirompente la chiama così il governatore del nuovo ciclo tecnologico che ci porta in quella che il governatore già in altri lavori aveva ripreso questa questo termine nella seconda età delle macchine parliamo di genomica Robotti zonazione intelligenza artificiale
E che ripeto questo un argomento in materia sul quale sulla quale l'operatore già si era esercitato nei precedenti lavori diversi specie se non ricordo male proprio ma anche la lettura del Mulino
E questo è il primo piano quindi grandi shopping sistemi produttivi devono affrontare poi c'è l'andamento del fascicolo di questi anni beh due recessioni fra strani che hanno generato evidentemente dell'effettiva battaglia velocemente i titoli collocazione ulteriore arretramento del sud crescita della povertà compressione della domanda e della spesa per investimenti stando in stagnazione dei prezzi e dei salari nominali aggiunge il governatore e non la Giunta che ha un suo significato
Dopo due recessioni in sette anni abbiamo avuto una ripresa di due anni e mezzo
Due anni e due terzi forse trenta corta insufficiente nella sostanza e quindi se noi la portiamo gli shock
Liscio Occhetto la forza dirompente
Al civico vediamo che come dire c'è già abbastanza per descrive la difficoltà di questi anni quando con un ragionamento che Antonio Porta e Chieti dice al di là di questi fattori
Prevalentemente sono gelidi poi ci sono i difetti strutturali dell'economia italiana
E e quindi come tutte queste variabili che abbiamo signora elencato si abbattono sull'economia italiana che appunto ha dei ritardi ritardi storici
Ovviamente cioè ampio materiale di riflessione di analisi sul merito ma ci sono anche degli elementi riferiti all'economia reale
Quindi ritardi storici strutturali non sono sceso nella condizione finanziaria sul monte nell'economia reale e il governatore di limiti io non che mercato del lavoro con scarsa partecipazione
Un potenziale di crescita dell'industria dei servizi non sfruttato
Debolezze nella qualità imprenditoriale nel capitale umano messo in campo e nell'innovazione tutto questo ha prodotto una produttività che negli ultimi venti anni rimasta costante
Ecco quindi questi sono a mio modesto parere hitleriani che ho individuato
Senza dirompente più scioccante
Momento difficoltà difetti strutturali dell'economia italiana
Il libro si chiude c'è scritto e stampato in ottobre del due mila diciotto e quindi in questa sede possiamo evidentemente fare gli aggiornamenti in conto pure di analisi e giudizi successivi
Sappiamo che oltre ad essere anni difficili sono anche giorni difficili non possiamo nascondere che c'è un uno iato diciamo quanto meno tra gli indirizzi della coalizione di governo e le esigenze del Paese
Almeno così la pensano una buona parte della comunità internazionale una buona parte della comunità scientifica italiana e io dico anche una parte consistente
Della stampa
Avanza una terza recessione quindi tutta materia di questi giorni le previsioni sul diciannove solo diciannove mi permetto di aggiungere solo elemento dei giorni scorsi è un punto poi l'economia avanza
Signor sulla tenuta del modello tedesco
Va inoltre appunto a queste norme a questi nuovi choc
Spero di avere un terribile Roberto ecco persone troppi ebreo
E dopo la Francesco Giavazzi
Faremo ulteriori interventi agili e poi previsti nelle mie espressioni tra di noi grazie
Grazie Dario
Grazie
Benvenuto
Ringrazio disco allora io ho letto questo bel libro durante le vacanze di Natale che lo sono
Allora leggendo lo durante le vacanze di Natale o che me lo sono dimenticato ma mi sono greco due cose mi hanno colpito che prenderò un minuto ciascuno e poi una cosa invece su
Suggerimento di Dario più attuale mi è venuto in mente dopo
La prima a che fare con l'analisi di come mai la recessione l'Italia è stata più grave che in altri Paesi allora il libro dice giustamente deve avuto una recessione più grave perché le condizioni iniziali
In cui sono stati recessione erano molto più fragili che in altri Paesi eso
Ovviamente meriterebbe un libro a sé stante la importante sulle capire come mai erano più fragili
Perché adesso ci sono vari punti di vista su quando arriverà la prossima recessione cominciamo dagli Stati Uniti alcuni cioè sul sul fatto che arrivi non c'è dubbio su quanto c'è più dubbi ma la cosa interessante se sarà una recessione normale
O una recessione tipo due mila otto nove cioè una cosa con la crisi finanziaria e questo dipende dal livello di fragilità del sistema finanziario sistema finanziario ancora molto fragile il rischio che la recessione sia accompagnata da una crisi finanziarie più alta che non serie
Il livello di fragilità e più basso quindi mi sembra che sia giusto dire la crisi intesa del più grave nel decennio passato perché eravamo più fragili
è importante capire adesso ripeto per capire che tipo di recessione ci può capitare
Sì siamo ancora a livelli fragilità e pertanto in particolari con la Finanziaria comparabile a quella del due mila e sette otto quindi con il rischio che si una crisi finanziaria oppure no presa prima domanda sul libero
La seconda domanda è una cosa più accademica ma forse anche più importante cioè come Ignazio sarà un dibattito che ormai prende non solo gli accademici ma anche i blog su se bisogna preoccuparsi o no del debito
E il motivo per cui c'è questo dibattito e perché in un paper importante che il presidente Fratres cioè il discorso presidenziale che ha fatto l'attuale presidente dell'americano che sostiene Olivier Blanchard
Ad Atlanta ai primi di gennaio l'ho detto non preoccupatevi poi quando ha ripetuto fra cioè il terzetto preoccupata di un pochino ma non preoccupatevi
E in sostanza il punto di Olivier poi amplificato da Larry Summers da tanti altri che nella storia sicuramente degli Stati Uniti ma secondo lui di molti Paesi il tasso di interesse reale
è stato per lunghissimi periodi degli Stati Uniti addirittura dal dopoguerra ad oggi inferiore al tasso di crescita e come pensiamo agli studenti serve più piccolo TG più debito ai meglio stare contrario e da questo che mente vengono implicazioni importanti che sono ortogonali rispetto al capitolo del debito dove fece il governatore come tutte le persone ragionevoli pensa che il debito sia un problema però mi mi colpisce quanto questa posizione di Brescia molto eterodossa abbia fatto Presa fra gli economisti ovviamente anche fra alcuni politici che non si aspettano dissentire altro che questo e non è sbagliata
è una cosa basate in un'unica osservazione che faccio questa posizione che se R. si è più grande e più piccolo TG dipende dal regime in cui tu mi sei se tu sei in un regime di politica fiscale come Stati Uniti
Come ha spiegato emendato tanti anni fa per cui la politica fiscale stabilizzante l'estintore quanto forse fino al due mila e diciassette
Quando il debito cresce la politica fiscale vivente più le scritte restrittiva
E al contrario quando debito scende e ragionevole per primi a rischio sia basso ed è ragionevole che era il suo piccolo DG però anche negli Stati Uniti se tutti muovessi come forse se ci sono si sono mossi
In un regime diverso in cui la politica fiscale non è più stabilizzanti non è detto che il rapporto fra RG sia come prima però insomma un'osservazione su questo che il dibattito tra gli economisti tre macro economisti oggi
E un'ultima osservazione invece più che non c'è nel libro una quindi più legata all'oggi mia colpito una cosa
Il ministro del dell'economia francese Bruno Lemaire
Si è lamentato ieri o l'altro ieri non ricordo contro la politica sulla concorrenza della Commissione europea alti per motivi che immaginiamo dicendo basta e bisogna bisogna cambiarla questi quando si occupano del fatto che noi abbiamo imprese che devono essere abbastanza grandi
Per farla concorrenza alle imprese cinesi e quindi ad una visione troppo limitata del della concorrenza quindi sembra si è un caso in cui c'è una
Un acconto
Una contraddizione diciamo fra una visione europea della concorrenza e una visione nazionale in questo caso i due Stati dentro Germania la pensa allo stesso modo alcuni in Germania
Una generazione alcuni che invece arriva a conclusioni diverse quella secondo me sarà il tema uno dei temi importanti della politica europea dei prossimi anni
Nella politica monetaria e di vigilanza c'è un pochino la stessa cosa l'abbiamo visto non solo in Italia che ci sono delle autorità quindi abbiamo trasferito responsabilità importante anzi totale nella top la politica monetaria e importanti nella politica di vigilanza sulle banche non totale ma impose al gruppo insomma istituzioni alle quali mentre partecipiamo sua abbiamo trasferito di e invece c'è una politica un pochino come il caso del ministro le merci ha citato che guarda comprensibilmente al all'ambito nazionale no e ha difficoltà a guardare all'ambito e ovviamente le le articolazioni domestiche di queste istituzioni internazionali si trovano in difficoltà
Il caso delle banche centrali e uno il caso dell'Antitrust mi sembra che finora il livello di collaborazione fra autorità nazionali e l'Antitrust europeo abbia funzionato però questa richiesta
Francese forse anche tedesca dice che anche lì ci sono dei problemi quindi c'è un prezzo da me di armonizzazione diciamo fra politiche a livello europeo e politiche comprensibilmente dettate da interessi politici nazionali
Grazie Francesco Carlo Bonomi
Buonasera a tutti grazie dell'invito
Non posso che partire però da quello che è successo giovedì scorso parlando di Banca d'Italia
Io credo che debba essere posto un messaggio chiaro senza giri troppi di parole perché l'autonomia e indipendenza di Banca d'Italia non si tocca mai e per nessun motivo deve essere ben chiaro che le riserve auree di Banca d'Italia sono nel dominio della stessa e non del governo perché devono garantire la stabilità di politica monetaria all'interno dalla comunità e non si può pensare che siano a disposizione
Del governo di tutti i governi di tutti i partiti per fare deficit per coprire il deficit di spesa pubblica o per coprire spesa corrente
Scusatemi se sono partito da questo ma credo che alcuni fondamentali questo paese di debba ricordare ritrovare e difendere perché sono alla base di quelle che sono le nostre istituzioni che sono la coesione di tutti noi il rispetto del nostro Paese in Europa e quindi signor Governatore a nome mio personale e delle imprese che rappresenta sappia che noi saremo sempre vigili su questo e se in qualsiasi tipo di governo può pensare di prendere una via diversa noi saremo lì a ricordargli che è una via che non può intraprendere detto ciò
Io ho letto il suo libro mi hanno colpito alcune cose non mano che me lo leggevo me le sono prese come appunto e ci sono sette motivi che mi hanno sul colpito in maniera molto particolare di del di questa sua la presentazione di questi anni difficili
Io devo dire anche di anni molto strani perché poi sono successe cose particolari ma la prima è che lei spiega con molta dovizia di particolari e questo mi ha colpito molto come la politica monetaria un compito essenziale
E da come indicazione la stabilità dei prezzi del sistema finanziario ecco molti io ho notato non danno questa interpretazione così
Specificare così essenziale di quello che ha il compito della politica monetaria il secondo è
Che la banca centrale giustamente non può risolvere i problemi della crescita
E alcune volte torna comodo a coloro che invece sono deputati a dare quelle che sono gli strumenti e le agevolazioni gli stimoli per fare crescita
Trovano comodo invece scaricare su altre istituzioni questo compito come è stato nel caso delle crisi
Crisi economica che si è voluto far passare per crisi finanziaria che poi ha generato tutta una serie di fraintendimenti e anche di accusa sistema finanziario che questi problemi non li aveva nella realtà inizialmente generati
La terza che ovviamente come il mondo dell'impresa che molto interessante da rilevare la profondità spiegazione di come dal due mila undici in poi ne abbiamo perso uno che dicevi dare i dieci punti di produttività quelli che sono stati venticinque per cento un quarto dalla produzione industriale e quindi come non abbiamo recuperato le posizioni dal due mila e oggi creando quei divari che poi comunque sono state anche una delle cause che ha portato al voto del quattro marzo
E quindi come da una lettura monetaria finanziaria si è passati anche in questo libro può era una lettura di quelle che sono state le dinamiche della nostra società
Il quarto punto e quello del debito pubblico debito pubblico che rimane e resta un problema molto importante ma che ultimamente devo dire
La politica lo vive quasi come una noia un discorso che è una noia ma che è un discorso invece che è fondamentale per quelle che sono i piani di eventuale crescita medio-lungo periodo del nostro Paese
Mi è piaciuto anche in particolare è questa una subito così lo metto sorridente questo suo richiamo a Uri passino su che rischia di tanto visto che molti lo citano però dovrebbero anche di passarlo qual era poi nella realtà
Il pensiero che non è che era deficit e in assoluto per sostenere la crescita
Ma era sì facciamolo mantenendo poi nel momento in cui la crescita avviene creiamo le risorse per poi ricreare questo circolo di sostegno nei momenti in cui abbiamo necessità di munizioni per
Ripristinare in momenti di crisi
E gli ultimi due se vuole sono un po'anche la chiusura del suo libro nella frase che lei riporta evidentemente Franklin le dice l'investimento in conoscenza paghe migliori Terenzi
Ecco io credo che questo Paese abbia veramente tanto bisogno di conoscenza
E lo dico anche perché siamo qua in Bocconi oggi sembra che il termine bocconiano si è diventato quasi un termine offensivo un insultano quasi senza sapere il conoscere sia diventata un problema io credo che invece il problema sia quello è proprio l'opposto in questo Paese ha smesso di conoscere ha smesso di a vere la voglia lo stimolo di approfondire i temi di capire il perché certe cose accadono
E come quindi la necessità di apprendere e poter instillare anche nelle generazioni future
Quei fondamenti che sono i fondamenti su cui i nostri padri i nostri nonni hanno fatto e hanno versato anche hanno donato la propria vita e vedo
Guardate con rammarico lo sto dicendo perché lo sento personalmente
Come stiamo distruggendo i trattati e tutto quello che abbiamo fatto che partivano da la Como purtroppo l'esperienza di due guerre mondiali
Tutto quello che sono i trattati europei oggi non gli abbiamo ripresi grazie all'articolo undici della nostra Costituzione ma perché erano trattati di pace e credo che questa memoria questa capacità di conoscenza su venga venga meno e quindi non so la domanda forse a chiusura di questo intervento è ma pensa di donarlo a tutti politici nel Parlamento questo libro perché può servire forse ha capito in un attimo di cosa hanno bisogno questo Paese grazie
Ho vissuto presentando uno tra
è ricostruita zimbello l'operazione si può fare professor Guido Bellini
Grazie anch'io voglio fare trenta punti veloci il primo agganciandomi a quanto appena è stato detto vorrei far davvero le sincere congratulazioni Ignazio per questo Visco per questo libro è un libro importante perché mette insieme la frontiera della conoscenza proprio aggiornata all'ultimo alle cose più rilevanti con la rilevanza della politica economica per l'Italia con una capacità espositiva eccezionale
E questo secondo me è importante averlo ben presente perché dietro Inigo Pernat ore cioè un ufficio studi un'istituzione importante che è un patrimonio per il paese che è cresciuto
Ulteriormente in questi anni e di cui dobbiamo essere fieri che questo libro ne un resoconto importante
Secondo
Punto
Che vorrei fare riguarda l'economia reale come è stato ricordato un punto importante discusso nel libro
è come per fare fronte agli shock s'della globalizzazione e delle nuove tecnologie
Occorre investire in conoscenza in ricerca in innovazione
Perché dietro questa dei fenomeni nuovi ci sono
Importantissime economie di agglomerazione ed economie di scala per cui chi produttivo chi riesce ad agglomerare conoscenze a concentrare specializzazione concentrare soprattutto capitale umano e talento e questo messaggio fondamentale della ricerca recente che ha ripreso dal libro
Questo a un'implicazione importante naturalmente alcune di queste sono sottolineate nel libro però a anche delle implicazioni molto controverse perché una caratteristica dell'economia italiana è quella di essere molto polarizzata
Ma se è vero quello che ci dice la teoria economica che ricorda il libero
Di Investimenti in conoscenza in ricerca in talento
Vanno concentrati nelle aree più forti del paese
Nelle aree più produttive in quelle che sono la frontiera perché se non si fa così
Sì rimane indietro rispetto a Berlino a Monaco a Parigi e quindi bisogna investire Milano e nelle parti più forti sensi vuole dire Straits evitare di di finire come il Mezzogiorno d'Europa
E questo naturalmente crea dei problemi
Perché accentua di divari che già vediamo
E suggerisce anche che i problemi politici che noi stiamo vivendo son destinati a durare e lo spostamento del conflitto politico dall'asse tradizionale sinistra destra verso un nuovo asse
Nazionalista e localista di chi beneficiarie di chi è danneggiato da questi fenomeni è difficile da contrastare perché effettivamente ci sono delle forze che spingono per S competitivi a concentrare la forza già dove si è più forti quindi questo non vuol dire che dobbiamo dimenticarci il resto d'Italia naturalmente dobbiamo trovare il modo di aiutare
Chi è più indietro però questo è un un problema serio perché se non investiamo dove siamo più forti rischiamo poi di finire come i più deboli nel nostro Paese
Secondo punto che vorrei toccare che ha scontato nel libro forse più controverso ancora ma secondo me in università dobbiamo anche affrontare i punti controversi
Riguarda il debito pubblico
Non ho dubbi qualche abbia ragione il governatore e non l'ipotesi ottimistica di braccia che il debito pubblico per l'Italia sia un problema fondamentale che se non risolviamo questo problema non riprendiamo a crescere e non rimuoviamo l'incertezza che pesa sugli investimenti e sui mercati finanziari condivido anche al cento per cento la prescrizione che contenute in alcuni capitoli che per risolvere il problema del debito pubblico non ci sono scorciatoie occorre riportare l'avanzo primario su valori più alti e il governatore ricorda il tre e il quattro per cento che l'Italia ha avuto in passato con cui altri Paesi hanno fatto scendere i loro debiti
Però se guardiamo quello che sta succedendo avevamo grazie alle riforme del nostro presidente un avanzo primario che è rimasto per molti anni intorno all'una e mezzo due per cento e che la ultima la manovra sta dissipando ne stiamo andando nella direzione opposta
Questo mi fa pensare che c'è un rischio che non si può trascurare che prima di andare meglio le cose vadano peggio
E che si ritorni a rivedere i problemi che abbiamo vissuto nel recente passato di crisi finanziarie
C'è una differenza però
Da allora
Ci sono delle fragilità in più nel sistema bancario non mi riferisco qua i crediti deteriorati
Mi riferisco al fatto che nel due mila otto il debito pubblico nel portafoglio delle banche era il quattro cinque per cento del loro attivo adesso dieci l'undici per cento del loro attivo
L'accumulazione di debito pubblico che le banche hanno avuto in durante la crisi già aiutato a uscire dalla crisi non c'è dubbio che questo sia successo
Però
Ci anche resi più fragili se poi una nuova crisi diventa inevitabile crisi ancora più grave e io credo che nella situazione in cui ci troviamo non dobbiamo ignorare il rischio che le cose possono peggiorare in maniera sensibile
E se l'Italia deve passare attraverso una crisi grave è meglio naturalmente che le banche siano leggere rispetto al debito pubblico quindi c'è purtroppo un contrasto tra l'obiettivo di rendere la crisi meno probabile
Che porterebbe a dire
Non preoccupiamoci di questo problema
Non seguiamo le proposte del nord Europa di mettere
Riscopre Ex sui su debito e ottenuto dalle banche perché questo ci renderebbe più instabili penso anch'io che questo ci renderebbe più stabile lo scritto l'opera però penso
Ma se pensiamo che per via della situazione politica non per via della situazione economica per via della situazione politica rischiamo di aggravare davvero il rischio di crisi
Allora c'è un contrasto tra questi due obiettivi di rendere la crisi meno probabile da un lato rendere la crisi meno drammatica dall'altro se questa crisi ci colpisce un po'come io sono suda autobus con un guidatore ubriaco che rischia di portarmi contro un muro
Posso allacciarmi la cintura di sicurezza posso cercare di spostare il volante ma se non riesco a fatto due le cose non so se sia meglio
Preoccuparmi la cintura di sicurezza o preoccuparmi di cambiare quello che sta succedendo al volante ed credo che che questa tra i dossier lo usano la parola degli economisti tra l'obiettivo di rendere la crisi meno probabile era il bigliettino di renderla meno drammatica se ci colpisce e qualche cosa che forse dobbiamo a cui dobbiamo prestare attenzione scuri le richieste del che ci vengono dal Nord Europa magari non non devono essere ignorate quindi mi interessava sapere la sua opinione su questo
Mi sembra un paio di domande France
Questi usare questo talmente tanti microfoni non so quali sono quelli che salgono sparlare quelle che servono ascoltare ciò che si dice grazie mille grazie di essere tutti qui grazie di questo Pannella così così importante glielo è un onore per me essere in Bocconi una noleggio scoop come ci dice l'oscura la conoscenza io sono credo fra i primi a aver insistito con i vari governi che si sono succeduti da da quando sono tornato in Italia dall'OCSE cioè per lo meno una ventina d'anni fa quasi a dire la se avete dei soldi mettete nella scuola
Questo è è nella diversità nella nella nella ricerca viene viene dopo
Grazie di avermi inventato
Si sente male e che devo fare
Forse meglio lavorando così va bene meglio ottima allora
E molti spunti che sono stati avanzati qui io cercherò di essere rapido e di a volo d'uccello provare a rispondere a un po'delle questioni che sono state avanzate vorrei dire mai tutto che io credo che la crisi dell'economia italiana forse della società italiana viene da molto lontano quello che metto all'inizio del del libro è la fine della guerra fredda io credo che il problema della nostra società è stata quella nostra società vuol dire
Le in prese vuol dire il lavoro vuol dire la politica vuol dire noi le autorità vuol dire cittadini le famiglie
Noi abbiamo reagito in modo lento con ritardo forse
In modo parziale a dei cambiamenti straordinari quelli che Di vico prima chiamato gli sciocchi grande choc la globalizzazione la globalizzazione la guerra fredda si aprono i mercati in modo straordinario sparisce un'intera parte della Simone
Della società globale quella dei paesi a sud del socialismo reale
C'è un beneficio della pace Peace dividend El Pais dividendo effettivamente quello che ha tirato su
L'economia l'economia globale la Cina salita in modo straordinario
C'è la nuova tecnologia nanotecnologia
Non è indipendente dalla fine della guerra fredda perché io credo che buona parte di ciò che si è sviluppato dopo è il risultato di permesso a disposizione della società civile innovazioni che erano state in in nuce
Pensate per la difesa per lo spazio per sostanzialmente un insieme di relazioni o contaminazione reazione azioni e reazioni che sostanzialmente al mercato non pensavano per me ma c'è un terzo elemento che io ho provato a accenni accennare
E che credo sia fondamentale e della demografia
Nel negli ultimi trent'anni la popolazione mondiale aumentato del cinquanta per cento cinquanta per cento vuol dire che ci sono circa due miliardi e mezzo di persone che hanno meno di trent'anni nel mondo che trent'anni fa non c'erano
E non sono diventate povere
Trent'trent'anni fa il tasso di povertà era molto alto quello estremo della Banca mondiale vedeva circa un miliardo due miliardi di persone
Nella povertà estrema adesso sono settecento milioni ma erano due miliardi su cinque e adesso sono settecento milioni su sette miliardi e mezzo
Questa è risultato straordinario di quello che è successo dopo la guerra fredda chi ha sofferto
Beh ci puramente qualcuno ha sofferto c'è stata una difficoltà di aggiustamento di alcuni Paesi sicuramente paesi occidentali gli Stati Uniti in modo diciamo va banali io tra i diversi Stati o tra diverse località sono riusciti però appropriarsi di alcune di queste novità ha sicuramente fondamentale la componente tecnologica l'Europa ha stentato
Vi è stata una crisi finanziaria di cui non parliamo oggi sulle le ragioni ma ne abbiamo parlato tante altre volte che è un misto di politiche tra macro economiche di Paesi diversi di lentezze nella comprensione delle importanza dei cambiamenti tecnologici nella finanza
Miopia grave da parte di grandi sezioni finanziari sicuramente lentezze di autorità di vigilanza a livello globale però la cosa interessante che per l'Europa questo ha significato
Ha avuto effetti totalmente diversi tra Paesi diversi la Germania ha avuto una un colpo notevole nel due mila sette degli otto ogni uscita brillantemente ha recuperato rapidamente si è affermata in quei mercati
Globali aperti dove un particolare tipo di applicazione tecnologica avanzata quale quello dell'industria
Manifatturiera tedesca si poteva affermare
Dietro questo ci sono quelle grandi riprese ci sono proprio con la grande impresa di cui prima
Francesco osservava il rischio sul piano della concentrazione
Della risposta europea diciamo al resto del mondo
C'è ovviamente una struttura produttiva una capacità produttiva diversa che da noi
Non ci sono state lei gravi
Difficoltà persistenti conosceva cenno prima Guido
Nord-sud nel senso del quelle Ovest Est sono state messe sulle nostre spalle rapidamente
Con con introduzione di capitali stimolata da tassi d'interesse tenuti alti dallo scambio uno uno sta Ovest
E e quindi sostanzialmente finanziate con il risparmio
Tutta l'Europa
Però sono stati molto capaci poi rapidamente a contenere i rischi
Connessi con questo hanno avuto loro difficoltà politiche enormi era il malato d'Europa fino al due mila e due due mila e tre riuscito ma sostanzialmente con un modello economico rivolto all'esportazione di prodotti manufatti Grasso verso Resto del mondo
Noi siamo dipendenti alla Germania e quindi da dall'hub dall'alto ciclico sicuramente noi siamo un grande Paese esportatore forse secondo Paese esportatore d'Europa sicuramente per quel che riguarda i prodotti
I beni manufatti non tanto i servizi ma abbiamo chiaramente una catena lungo la quale ci muoviamo che ci lega alla Germania e quindi se la Germania come
Osservava Francesco
Insomma l'Economist forse l'amico
A un problema nel motore che si inceppano voi andiamo al punto
Quindi è chiaro che dobbiamo aprire relazioni in Europa forti per potere insieme reagire a movimenti civici di questa di questa porta portata se sono ciclici la politica monetaria aiuta
Se sono strutturali è chiaro che c'è un problema e il problema è che ognuna ogni paese in Europa
Alla struttura che si disegna e poi la struttura che lui stesso del bene deve mutare quale il il problema in questo momento per noi è che di fronte questi grandi shock il ritardo straordinario dell'impresa del sindacato della politica ha fatto sì che la crescita economica dell'Italia si è fermata nel mille novecentonovantacinque
Nel senso che la produttività totale dei fattori questo strano
Strana variabile che non si sa neanche come si misura forse si riesce a capire più o meno che cosa significa però in tanti modi diversi la la si guardi eh sostanzialmente rimasta ferma nel Complesso del del del del del paese e dietro di questa c'è l'innovazione l'organizzazione delle imprese la capacità di investire in un nuove nuove tecnologie
Tutto questo è stato rinviato
Ogni tanto discuto di flessibilità nel mercato del lavoro quando stavo all'Auxerre alla domanda fondamentale
Be'noi abbiamo avuto una cattiva flessibilità del mercato del lavoro quella che ha consentito le imprese di non fare gli investimenti necessari
Negli anni fine anni Novanta inizi due mila e di concentrarsi su una riduzione del costo del lavoro mantenendo la loro struttura produttiva organizzazione produttiva invariata il più possibile
Siamo il Paese dove credo ci sia il uno dei maggiori numeri di giochi elettronici o di cellulari
Acquistati al mondo ma siamo anche il Paese nel quale l'ente piccole imprese
E poi dominano la struttura produttiva italiana investimenti in software per organizzare il proprio produzione non li hanno fatti per vent'anni questa è una contraddizione legata forse anche al capitale umano qualcos'un appunto di vedere i i due punti cruciali che sono stati fatti riguardano
Chiaramente cosa fare va bene cosa fare e questo somme nuove sfide e nuove tecnologie io credo che ci sia un problema di investire diciamo nella scuola investire nell'università credo che il capitale umano sia associato alla fine al capitale sociale
E se pensate al capitale sociale che abbiamo uno dei grandi esperti al mondo studioso al mondo di questi di questi fenomeni il quale sostiene sostanzialmente che servono degli sciocchi grande
Grandi Shock che consentono poi dopo di recuperare decenni secoli di di di ritardi io credo che lo show più grande che possiamo fare sul Mezzogiorno non è investire
Nella conoscenza alla frontiera nella ricerca è investire nella scuola così come proprio la scuola elementare i primi momenti in cui i giovani cominciano a formarsi
In qualche modo una idea del mondo che li circonda una scuola che sia a tempo pieno alla scuola sia ricca anche allegra e così via questo è il il
Messaggio fondamentale al nord undici dove possiamo concentrare molto la la componente di innovazione ricerca sicuramente quello che ha fatto
Credo che in questo senso c'è una lettura di conoscenza capitale umano e così via che distingue all'interno di quella categoria delle linee di azione diverso per quel che riguarda le conseguenze di questa crisi noi dal due mila otto ad oggi io dico abbiamo avuto uno doppia recessione OCSE qualcuno dice ce ne sarà un'altra
Possibile bisogna capire come si reagisce all'altra
Dovete capire che le prime due sono di natura finanziaria quella prossima o quella che abbiamo adesso come l'orientamento di natura reale
E quindi a origini diverse che possono essere in parte geopolitiche in parte legate alla stesso cambiamento tecnologico che richiede una diverso tipo di lavoro e di applicazione del lavoro accusano approfondire nel io ho cercato di riassume alcuni questi punti
Nel c'è una chiara Chiara polarizzazione anche nel mercato del lavoro quelli che investendo diciamo in Noaa o in skills e così via riescono andare a una frontiera
E a vere lavori molto remunerativi quelli che faranno concorrenza ai lavori che resteranno sostanzialmente manuali non per
Che non possono essere attuati dai robot da o in modo automatico la la cura delle persone altro che cresceranno con la demografia ovviamente e e però porteranno
Giù in modo sostanziale i salari e forse non compenseranno la caduta di posti di lavoro legata al campetto che oggi bisogna dire questo come un elemento sul quale accendere un faro chiaro questa crisi è la più grave crisi della nostra storia dal mille ottocentosessanta
Uno quando dall'Unità d'Italia tre una crisi che dalla quale noi pratichiamo a uscire molto diciamo in in modo molto più
Difficile di quanto non fu l'effetto della Grande depressione per il nostro Paese ma o altro on per altri Paesi quindi c'è un un problema andare a vedere cos'è che del determina questa difficoltà di uscita e sistema finanziario io non credo
Non credo che sono le banche le banche hanno risentito della crisi
Il novanta per cento delle sofferenze dei dei crediti deteriorati e così via è legato alla caduta dell'economia
Gli investimenti sono caduti al trenta per cento il prodotto
Nazionale capi interno è caduto di quasi il dieci per cento l'occupazione là dove la disoccupazione è raddoppiata questo e ciò che si è riflesso nei bilanci delle banche
Credo anche che la crisi di alcune banche è stata grave ma noi stiamo parlando di una crisi di non son meno del dieci per cento resta bancario italiano a fronte di una caduta dieci per cento del PIL e io credo che gli interventi che sono stati fatti userà bancario sono stati quelli che hanno consentito di evitare gravissimi Problemi quali quelli che hanno avuto luogo in nei Paesi più forti dell'Europa
E sui quali nessuno ha detto niente però contemporaneamente credo che ci sia effettivamente una questione sulle banche ma non è una questione credo di debito pubblico
Il debito pubblico se le banche ce l'hanno o meno ovviamente se se la concentrazione tutto su una particolare attività c'è un problema di te ma se deve pubblico adesso un nelle nei portafogli delle banche al di sotto del dieci per cento era cinque per cento la crisi siamo qualche metro si è raddoppiato ma il problema in Italia il debito pubblico non è il debito pubblico nelle nei bilanci delle banche mettiamo che le banche non hanno debito pubblico e il debito pubblico sta
Nei bilanci delle dei dei fondi o o di altri perché da qualche parte dovrà pure essere e e c'è un problema di debito pubblico le banche sono non affette da questo
E il problema è le banche in che cosa investono per conto investono in imprese che hanno debito pubblico investono in
Famiglie che sono colpite dal dall'effetto del debito pubblico quindi io credo bisogna intervenire sul debito pubblico
E Blanchard dice una cosa dal punto di vista teorico correttissima
Se R e minore vigili nato cioè il tasso di interesse e più basso del tasso di crescita dell'economia il rapporto tra debito e prodotto
Gradualmente converge a zero
Quindi non preoccupatevi il problema che è un evento raro molto raro e che in Italia le cose stando all'incontrario perché la crescita si abbassa
E il tasso di interessa il suo debito sale
è adesso il doppio di quello che era solo
Otto si fa
Il tasso il tasso di crescita la metà quindi c'è un problema serio
Il problema diventa ancora più acuto quando c'è un'incertezza di fondo che spinge chi impresse nel debito pubblico a continuare ad assicurarsi noi due noi emettiamo debito per pagare gli stipendi pubblici presenta questo è fa funzionare un sistema anche sociale
Molto molto avanzato pensata resta ma sanitario nazionale uno dei migliori che ci sia al mondo però l'ho l'ho finanziamo a addebito come si dice e e questo debito alla fine
Va rinnovato e abbiamo una scadenza del debito
Che lunga ma non lunghissima un sesto del debito dovrà essere rinnovato ogni anno
A questo si aggiunge aggiungono i cinquanta miliardi di disavanzo e ogni anno sono devono essere coperti con titoli pubblici abbiamo trecentocinquanta quattrocento miliardi da collocare ogni hanno ora qui abbiamo il presidente Monti nel due mila e undici ricorderà abbia avuto molte riunioni il problema fondamentale e che abbiamo sfiorato una crisi finanziaria devastante
Che avrebbe potuto avere conseguenze terribili sulla capacità di collocare i titoli pubblici la tesoreria unica serviva a mantenere la liquidità
Il progetto di cercare di avere una risposta europea a rischi
Erano comuni non erano interni del nostro al nostro Paese era il Progetto sostanzialmente perché poi dopo ha dato luogo anche a grazie alla consapevolezza che abbiamo acquisito all'interno del del consiglio direttivo la BCE dell'importanza di contrastare quella assicurazione che chi comprava debito pubblico italiano voleva cioè che non si rompesse l'unione monetaria
Perché se si rompono minoritaria si lascia lei euro se si lascia lei o non c'è un deprezzamento rispetto quel deprezzamento che che colpisce in linea capitale i nostri investimenti ci assicuriamo il tasso d'interesse più alto
Di fronte a quello la risposta è stata una risposta adeguata e Giovanazzi ha scritto un libro molto interessante sull'ostilità che credo sarà presentato a breve
E questo libro sostiene che ci stanno Stellita Bono società cattivo non è servita che dipende da come si interviene sulle entrate e sulle uscite ma c'è anche una austerità dovuta è una storica
Che che invece gratuita in quell'austerità lì era veniva dopo una crisi che ha colpito l'economia italiana non perché c'era l'austerità ma precisano che i ritardi straordinari serviva
A contenere il rischio più grande che abbiamo avuto di non riuscire a collocare il debito pubblico le banche hanno aiutato e c'hanno guadagnato perché effettivamente poi quello che hanno acquistato l'hanno rivenduto a prezzi ben più alti quindi al ci hanno fatto bilancio adesso ma adesso mi sembra debba che sono molto più accomodante pene tutto hanno raddoppiato Filippo efficiente di capitan in secondo luogo hanno eliminato buona parte delle loro dei loro
Crediti deteriorati che superavano in termini che al netto di ciò che era già cancellato del bilancio i duecento miliardi che adesso sono sotto i cento e che si erano accumulati forse anche per una lentezza da parte delle stesse banche a
Cercare di liberarsene i in modo più rapido con un selezione dell'impresa più attenta avremmo Banca d'Italia una il dottor forse c'è dottor pochi anni una riunione nel due mila credo tredici lo dodici mandammo una serie di ispezioni per cercare di andare a capire quanto era la forte capace la politica di contenimento dei crediti deteriorati di smaltimento in tutte le banche Beatrice facemmo una riunione tra le grandi banche per cercare di spingere stimolare prima dell'unione bancaria
E il risultato fu interessante perché io ebbi vari contrasti con amministratori delegati importanti quali dicevano che la furberia Nassi dopotutto è una buona cosa la furberia anse aspettare
Beh in certi casi si attua spetti troppo c'hai un problema che il POR che che ciò che non va nelle banche finisce per andare l'impresa adesso mi sembra che questo rischio sia molto più molto ridotta
Il problema delle banche è un problema di modernità
E di come le banche si pongono di fronte a un mondo molto diverso in
E quindi se devono essere più solide più aggregate più più in grado di investire in in modo diverso i loro i loro nell'indurre un'attività ci sono una serie di cambiamenti di business divisa sul modo di ma di
Riduzione di costi e così via che vanno perseguite però mi sembra che la strada sia al di là di alcuni problemi chiaramente leggere sui giornali abbastanza più più seri
Credo invece che laddove si parla di debito pubblico le cose sono più difficili il tasso di interesse non è più basso il tasso di crescita neanche del tasso di
Il l'attività di il rapporto debito prodotto dipende sicuramente dalla politica di bilancio dall'avanzo primario e così via ma dipende in modo cruciale dal passo di crescere economia
E se non si riesce innalzare il tasso di crescita economia
è molto difficile riusciamo a battere quello quel rapporto se non si abbatte con l'apporto bisogna capire con i mercati valutano le potenzialità e senno e valgono bene nello spread questa trecento questo è il ciò che bisogna evitare non deve essere presente a stare sotto come era
Un anno fa quindi bisogna che ci siano politiche mirate per la crescita che ci sia io intanto parlo anche di riforma fiscale perché c'è una confusione sur dalla parte della tassazione straordinaria sui
Credo uno dei punti fondamentali e si bisogna passare il i fattori produttivi e quindi capitale e lavoro e così via
I i beni immobili
Le le la a casa se vogliamo
Le viva se falsato almeno ma è tutto sbagliato e non puoi vedere ognuno di questi di questi componenti
In isolamento è quando dico bisogna vedere il Complesso in un'economia che è molto diversa da quella di quaranta e più anni fa quando fu di sì disegnata l'ultima riforma tributaria di questo
Il è vero io non ho parlato di nord-sud non so
Bene quindi cosa fare eccetto che dire investiamo da scuole vediamo nel futuro però ci sono alcune cose che non vanno anche lì
Ci sono questioni fondamentali la criminalità nella pineta qualcosa che attiene all'impresa fuori
Le imprese produttive che non le fa crescere
La la l'ambiente bell'ambiente è sicuramente un incentivo straordinario anche a sviluppare quei servizi che invece potrebbero essere utilmente utilmente cresciuti la
Difficoltà
Più grande che c'è è sono le infrastrutture e e le infrastrutture demente
Sono costi troppo alti a c'è questa polemica sugli appalti abbiamo leggi appalti troppo complessa e così via non lo so c'è evidenza mista per sono questioni che vanno affrontate
Decisamente e io credo che ancor prima di affrontare le questioni fondamentali di come od insieme se permettete di come alleviare il disagio sociale che pure
Rilevante bisogna capire come far sì che si dia lavoro in modo che attraverso il lavoro attraverso l'occupazione lo stesso sociale si la la tra le varie osservazioni che ci sono ce n'è ultima che riguarda
La Banca d'Italia
Ringrazio dottor Bonomi per quello che ha detto
Io credo che effettivamente la Banca d'Italia sia
Indipendente autonomo
Non vedo quale sia l'attacco all'autonomia non c'entra vogliamo
C'è una visione a volte incerta sulla responsabilità
E quindi c'è chi dice non ci può essere indipendenza e irresponsabilità non ci può essere sono pienamente d'accordo
E bisogna dare conto questo libro cerca di dare in parte contro e se leggete il capitolo sulla vigilanza il capitolo sulle banche forse qualcosa si dice anche lì oltre a tantissime altre evidenze che sono state offerte data eccetera ma purtroppo viviamo e qui abbiamo un problema in una società che non approfondisce più che si ferma a dei titoli degli slogan dei Trollo che ripetono ossessivamente anche tesi non veritiere pesi costruite per fini particolari o per ignoranza non lo so io propendo per l'ignoranza
E per questo ho aggiunto quest'ultimo capitolo dopo aver scritto un libro riguardo che parla proprio di conoscenza e di ignoranza la conoscenza diceva Bonomi una frase di Franclin
Ciò che e l'investimento perché ha il rendimento più alto di qualunque altro e lì si riferiva anche all'investor rendimento monetario io preferisco poi chiudere con la frase di Socrate
Solo un bene la conoscenza esso romane l'ignoranza e bisogna a tutti noi cercare di combattere più possibile ignoranza che di questi tempi è molto diffusa
Grazie quello che abbiano un senso inverso il primo giro quindi professor bene
No no molto da aggiungere son d'accordo con quello che che ha detto Ignazio assolutamente forse una cosa che non hai sottolineato che non ho trovato nel libro che io penso che sia importante per il nostro Paese a proposito dell'istruzione
Che esiste anche un problema di Miss mismatch di nidi non corrispondenza tra le conoscenze che sono domandate e quelle che sono fra quindi non è solo un problema di quantità e anche un problema di come indirizzare i giovani verso gliele materia le specializzazioni che sono più importanti e quindi questo è un punto secondo me importante da da sottolineare
Devo dire siamo
Approfondire la discussione su debito pubblico le banche ma forse non interessa non è il caso quindi lascio agli altri
Se vuole seppure
Il suo corpo
Diciamo che sono molto contento di sapere che Banca d'Italia non è sotto attacco ama come diceva un noto politico
Pensar male è peccato ma con la morte ci si trova è ovviamente non è che non possiamo rilevare quello che sta succedendo ai INPS Istat alle Authority e quindi è un pensiero purtroppo che vediamo molto spesso e quindi noi come corpi intermedi o ci preoccupiamo di quello che è una tenuta delle istituzioni e quindi ci permettiamo alcune volte elementi di iniziare a dire
Va bene tutto ma fino a un certo limite
Io devo dire che sono molto felice di aver potuto leggere questo libro perché veramente una finestra importante una visione che ha dato su degli anni molto particolari
E devo dire che la cosa che poi mi ha colpito di più è il ritorno al tema proprio della conoscenza così e quando in questo libro lei cita la diversità tra conoscenza e competenza
Che sembra un un sinonimo ma nella realtà Lello spiega con una conoscenza come quel bagaglio personale
Che però non permette oggi di rispondere a quelli che sono invece le esigenze di mettere insieme le risorse interne ed esterne
Con soluzioni anche i moderne innovative alcune volte non idonei ma che poi trovano sbocco che lei chiama competenze e quindi questo è stato
Veramente un passaggio molto importante che va fatto riflette quindi complimenti ancora
Sono riprendo una cosa sulla quale governatore peraltro già risposto
Che ho detto prima io sono molto colpito da questa divaricazione fra o difficoltà di rapporti fra istituzioni che hanno per loro costruzione una decisione
Siamo pronti in un ambito europeo e una politica che sempre più a una visione nazionale nel dopo capire
Come mai questo una cosa anche gli interessi nazionali della politiche ci sono sempre stati
Però come mai il e sono sempre stati hanno sempre convissuto con una visione europea europea questa cosa rischia di rompe se non a caso ho fatto un caso di di Francia Germania una frattura caso dei paesi cosiddetti più populisti fatto il caso il bel paese che per adesso
Sono considerati ancora delle democrazie liberali
E questa cosa però è importante perché che rischia di minare la funzionalità di questa istituzione caso ripeto l'Antitrust non è un caso molto interessante
Perché diciamo a suscita meno dibattiti dalla platea televisiva che non è il caso delle banche e della vigilanza la perché la gente forse non sa cosa però nel disegnare come è fatto il futuro dell'economia europea la proposta di dire bisogna ridurre il potere del Della funzioni antitrust della Commissione perché pesta i piedi agli interessi nazionali questa cosa molto secondo me a lungo termine molte più grave che non litigare sulla sulla vigilanza
Ma non appena si aggiungevano perché poi c'è spazio per qualche breve intervento dal pubblico
Un accennare prego lassù solamente vantaggio sono troppa roba fatta Marina seguire la la parto da questa io sono molto preoccupato di questo perché la frammentazione a livello europeo
è
Contro l'interesse dell'Europa
E quindi non ci sono degli delle questioni fondamentali in questo evento che non si dibattono si dibatte ciò che ci può portare forse voti presto o che si può realizzare prima che essi debba andare a al voto
Ma le gli investimenti di lunga lena non ci sono e questo spiega perché ogni volta ogni per i paesi si concentrano sul su questioni di interesse nazionale
Perché sono quelle che sono pensione siano più vicine a chi acquisti va a votare ma il punto cruciale e che noi siamo di fronte a dei fenomeni globali
è un fenomeno globale quello demografico le migrazioni questo è un problema che non può essere affrontato dai francesi tedeschi olandesi all'ungherese da noi separatamente è un problema che vi chiede una strategia ampia e delle regole
Condivise abbiamo il problema della difesa pensate adesso si spostano si esce da dagli accordi militari internazionali l'Europa come resta resta da sola resta fuori dal nucleare c'abbiamo dei problemi così enormi che solo all'Europeo si possono abbiamo e il problema della tecnologia il carretto ecologico è straordinario beh tanto straordinario che i pagamenti nel mondo
Stanno avendo delle differenze cruciali pensate in in Cina nessuno osa più la carta moneta non si usano gli assegni non si più consone bonifiche si usa solo il cellulare
E abbiamo due grandissime società nonché di di questo stanno sostanzialmente costruendo un mondo diverso modo diverso di organizzarsi e di e di e di scambiare
Abbiamo negli Stati Uniti
Quanto grandissime multinazionali digitali che non sappiamo dove si trova con sé per non sappiamo i servizi che offrono se per caso possono essere in qualche modo localizzati Pirlo anche finiti in tributari è però che stanno avendo lui le licenze per poter intervenire nel sistema dei pagamenti europeo
E l'Europa non c'è niente
L'Europa sta fuori dalla tecnologia avanzata globale europea chimici sono i problemi europei
Questo lo capisco il problema che tu riferivi di Lemerre è grave secondo me perché è un problema che viene posto tra due Paesi non viene posto a livello europeo questo è il problema cioè non nere
La continuazione di quella avversione al metodo comunitario se vogliamo che noi abbiamo sempre combattuto riparo se un ente adesso dal dai soci stiamo ci stiamo differenziando noi siamo in questo momento il vaso di coccio in quella cosa lì quindi bisogna stare molto attenti in ogni caso devo dire non è giusto
Se c'è un problema di
Trust o antitrust è un problema europeo non è un problema di singoli Paesi questo dovesse cruciale
Parte quindi quali si legge di Fincantieri altro Pietro inutile intervenire nella polemica spicciola sulla conoscenza verso le competenze bene il capitale umano
Ecco dunque è importante che ha da romano ma non è sempre lo stesso
Ai tempi ai tempi di Carlo Magno intanto continua ad ripeto questa cosa
Carlomagno era la persona più dotata di tutto e di capitale umano semplicemente perché era di trenta centimetri più alto tutti quanti più forte
E allora cavallo meglio era analfabeta totalmente analfabeti
Però non non c'era un problema ovviamente la mano che ci si muove ci sono delle differenze nel tipo di Gabriel umano che ci serve adesso l'antiquario Granero mano che è sicuramente la conoscenza
Dischi russo anche e che per evitare Misma cibi curativo fra un minuto ma è anche saper fare cose in diverse da quelle si faceva un tempo e quindi il lavoro di di gruppo se vogliamo il pensiero critico
La curiosità la capacità di mettere insieme aree diverse e questa capacità di mettere insieme in macchina aree diverse credo che sia la risposta anche alla domanda fondamentale di di Guido dice come
Indirizziamo i giovani dove li indirizziamo nel Regno Unito si indirizzano all'età di dieci anni
Gli fanno il testo dice tu puoi fare quello tu puoi fare quello turco e quello da noi si è liberi totalmente poi poi Chicchi
Vedremo chi chi ha successo spesso c'è una difficoltà a andare a scuola andare università laurearsi per cui abbiamo siamo il paese che hanno più basso
Livello diplomatico basso livello di laureati in e il paradosso straordinario che i nostri laureati hanno anche il minore rendimento rispetta devo Matteotti o altri Paesi avanzata e però c'è un una cosa che si dimentica spesso questo è anche il Paese che ha in una cultura umanistica è una cultura scientifica di tre edizioni straordinarie
Per i più giovani che forse non ho mai sentito parlare vi è un ricco essendo i questo era un grande matematico che certo punto degli una sbandata filosofica comincia a litigare con Croce e Gentile ci fu una lite sanguinare e si dice riprogramma Italia l'italiano è che ci sono gli scienziati da una parte e gli umanisti dall'altra e non si parlavano coltura purtroppo si sono affermati e quelli con la cultura umanistica e quindi siccome adesso eccelse tecnologica che domina non siamo capaci non è vero
Ed è invece uno dei punti di forza che abbiamo perché come si mettono insieme la la sfida c'è un libro di qualche anno fa di nel Phelps buone economista anche avuto un un premio Nobel un economista conservatore fondamentalmente ma che essa vede nella l'importanza fondamentale nella curiosità nella voglia di cambiare nella iniziativa individuale
E dice il problema degli Stati Uniti è che purtroppo questi a stanno oltretutto in essa americane stanno abbandonando completamente gli studi umanistici questo è gravissimo noi siamo in una fase in cui però mettere insieme al meglio
Tradizioni straordinarie eppure abbiamo forse una carenza nel disegno anche a livello credo ministeriale se volete e parlo da amatore Congedo dilettante non da professionista della cosa
Che avrebbe dei frutti straordinari
Il nostro amico poco non so
Professore di Economia Michele Boldrin
Critico di tutto
E anche critico del liceo classico
E dice ma insomma questo problema italiano è il liceo classico questi fanno il gioco assidui ho fatto i collassi molto contento
Però il punto il punto di fondo è effettivamente dal liceo classico devi anche però sviluppare un interesse per un mondo che cambia e mondo del campione la scienza delle tecnologie e bisogna quindi sfruttare proprio questa capacità e da lì italiana antica di essere un Paese nel quale le scienze sono sviluppate le tecnologie sono state create e poi abbandonate a un Paese difficile
Come difficili sono gli anni
Dicevo mi ha colpito prima nel nella sua esposizione che lei a un certo momento usato questa espressione ritardo straordinario di impresa e sindacati politica
Le devo dire che faccio fatica ad accumulare
In ritardo in un'impresa e a parificare lì con quei della politica
Faccio fatica se non altro perché siamo il secondo Paese manifatturiero
D'Europa
E lo siamo nonostante non fa fatica
Mito abdica
Seri per una storia e perché volevo capire meglio seconda questione nella nell'articolo dell'Economist che citato il riferimento al fallimento o diciamo alle difficoltà del modello tedesco ora focalizzato sulla sull'esportazione cioè lì c'è anche un regolamento tra anglosassoni e tedeschi però già molto perché le cose visto fare un modello totalmente centrato sull'export lui alla lunga si scontra con con dei problemi
Esogeni e nona e non è il riequilibrio di una domanda interna di pace
Dalla Germania all'Italia viene battuto interno italiano nella questura della domanda interna è diventato argomento Bonora coalizioni di governo quasi una contrapposizione per cui come dire entra sostengono export invece le forze popolari sostengono la domanda interna
Dopodiché il passaggio loro è che la domanda interna si sostiene con i trasferimenti del reddito di cittadinanza e con il TFR anticipato gli statali che da poco ma al di là della polemica contingente mi chiedo
Non c'è una riflessione da fare sulla crescita della domanda interna italiana non solo come trasferimento come dire un po'a pioggia uno come dire come il contadino buttava e buttava l'esempio siccome lei la parola salari l'ambiente
Forse c'è un una una ma abbinata per queste due cose aspetti perché c'è una persona informata dei fatti il professor Mario Monti e il pilota alla domanda
Degli anni difficili come
No
No
Possiamo sommare Jackie Chan
No io volevo credo a nome di tutta la Bocconi ringraziare il governatore Visco che ci ha dedicato un intero pomeriggio in due diversi momenti c'era molto
Arricchiti con la sua calma e con la sua intelligenza volevo anche dire che un predecessore di Ignazio Visco governatore bassi laureatosi in questa università a proposito di indipendenza della Banca d'Italia era solito dire che la migliore garanzia
Per l'indipendenza di una banca centrale eh un'opinione pubblica sensibile
Mi permetto di dire che alcune forse oltre che personali istituzionali qui presenti che vanno dall'associazione degli industriali al Corriere della Sera a molte espressioni dell'Università Bocconi nel corso dei decenni e certamente non verranno meno in questi anni in questi giorni
Hanno contribuito spero a creare un'opinione pubblica sensibile al tema dell'inflazione adesso bisogna essere sensibili al tema della deflazione ma insomma alle mille ragioni che ci sono per l'indipendenza
Della banca centrale no e poi volevo un attimo tranquillizzare sulla questione Germania Francia concorrenza
Posso sbagliarmi ma anzitutto non c'è niente di nuovo in prese di posizioni drastiche della Germania e della Francia
Contro decisioni in materia di concorrenza che riguardassero anche i loro Paesi se fosse stato per il cancelliere Schröder le banche tedesche avrebbero ancora tutte le garanzie che avevano fino fino a quindici anni fa se fosse stato per per la Francia altrettanto quindi una cosa
Ricorrente
Su cui naturalmente nel nel merito si può si può naturalmente discutere ma quel quella preoccupazione che che che anch'io sul punto dal punto di vista sistemico come il professor Giavazzi del governatore
Nel caso specifico dalla concorrenza l'avrei un po'meno perché la cosa è strutturata in modo tale che se è una fusione è al di sopra di una certa soglia la sua competenza e a Brussel alla Commissione europea
La commissaria alla concorrenza prepara la sua proposta prima di portarla al collegio dei commissari per essere adottata
La presenta a un comitato una Vasoli committee delle autorità nazionali della concorrenza che si esprimono solo a titolo consultivo
Con un parere che normalmente non viene reso pubblico da vari Licks
Sia l'impressione che in questo caso sia l'autorità tedesca sia l'autorità francese della concorrenza abbiano sostenuto la proposta di divieto fatta dalla Commissione europea
Quindi
Certo non non fa piacere sentire sotto attacco uno degli strumenti più forti e accanto a quello della Banca centrale europea l'unico altro strumento federale
Però non credo che insomma per esempio per cambiare regolamento concentrazioni ci vuole l'unanimità
E non non ci sono cose che Francia e Germania possano fare insieme di questa portata se non c'è un accordo nel da parte degli altri e mi sembra che sia abbastanza forte la consapevolezza che proprio con riferimento a le grandi piattaforme digitali e i loro problemi di privacy di antitrust eccetera l'Europa sia ormai riconosciuta come il centro più avanzato nel mondo di disciplina di Enforcement quindi non credo che sia così sprovveduto lavoro l'Europa da da rinunciare a questo sarebbe un po'come rinunciare alla moneta unica quindi
Non voglio tranquillizzare troppo ma
Quando il professor Giavazzi è molto preoccupato io mi preoccupo vicenda
Promossa usare questo
No questo è meglio meglio questi
Bene io sono preoccupato su questo perché si non si discute a livello europeo
Può essere che ci sono delle ragioni per a vere scelte europee
Non scelte di due Paesi un paese questo questo e ci sono questioni sulle quali in un mondo tripolare può essere che la voce europea debba essere non solo Torre ore ma anche compatta e magari su questioni di difesa o questioni di di interessi
In federalismo intervenire anche in politica estera questo è il e quindi su questo la preoccupazione che invece non si mette sul sul tavolo giusto e si discute su un tavolo bilaterale
Una battuta sullo l'indipendenza così perché anche Ciampi si esercitava mi ricordo che
Voi forse non sapete che è stato al mondo
Dibattito se la Banca d'Italia era effettivamente indipendenti hanno dal governo molte deroghe poi ci arrivo con il divorzio dal Tesoro sancire certe cose cioè per c'è una polemica in questi giorni secondo me non va improntata
Però lui diceva
Noi in ogni caso siamo autonomi
Perché quello che conta è l'autonomia di giudizio
E la forza credo importante di coloro che operano in banca rivale di non avere timori a esprimere il proprio giudizio
Soggetto a il dubbio e alla critica e alla valutazione ma aperto nell'interesse di tutti in questo mare e credo che questo loro lo dobbiamo Ciampi continueremo a esercitarlo
Andiamo in ordine vende la cosa impresa sindacati politica in Italia ci sono quattro milioni trecento mila imprese
Venticinque mila hanno più di cinquanta addetti
Queste venticinque mila producono metà del valore aggiunto di cornetta immigrate e occupano undici milioni di persone
Occupano scusate sei milioni di lavoratori dipendenti
Poi ci sono le altre quattro milioni duecentottantacinque mila quante sono di impresa che hanno meno di cinquanta addetti producono l'altra metà del valore aggiunto con undici milioni di persone
Di cui cinque milioni sono i proprietari sostanzialmente e il resto sono i dipendenti
Tra risultato aritmetico la produttività e la metà degli altri
C'è un problema
è un problema dimensionale straordinario la capacità di adeguarsi è stata molto ampio poi ci mettiamo tutte le altri errori strategici che abbiamo commesso dalla abbandonare l'Elettronica alla chimica eccetera eccetera
La mia critica e che era molto evidente all'inizio degli anni due mila novantasei novantasette
E lo dicemmo in pubblico e poi fu ripetuto in occasione internazionale eccetera che il mondo stava cambiando così tanto
Compresa con l'unione monetaria europea e quindi l'abbandono lo strumento del cambio che non poteva essere utilizzato continuamente per riaggiustare
Perdite subite nel corso degli anni e e quindi l'unica risposta era Investimenti investimenti non ci sono stati
C'è stato sicuramente la riduzione della costo del lavoro attraverso le leggi sulla flessibilità
Venti intenzionate ben motivate enti fossero credevo fossero
Biaggi ma il punto fondamentale che sono state male USA sono state usate per abbassare Cosso lavoro tenere basso il costo all'ora compete a livello internazionale sostituendo chi usciva dal mercato del lavoro con salari elevati con giovani magari con maggiore produttività ma salari bassi
E quindi si è ma non cambiando la struttura produttiva non cambiando l'organizzazione d'impresa non mettendo il software ho investimenti errori materiali erano tutte disponibile internazionale in parte la parabola banale che dopo la crisi della dell'autunno caldo quaranta mila perché sono hanno marciato un provino dance anni settanta le in grande impresa hanno fatto alzo la hanno spostato fuori dal da da loro vari vari momenti della catena produttiva dando vita quindi a piccole impresa e che hanno avuto alcuni questa grande successo grazie agli operai specializzati che le che producevano che permetteva ai loro figli delle imprese perché non avevano così bene non li facevano studiare non conosce la lingua
Quando c'è stato il cataclisma non sono riuscite ad adeguarsi è una parabola
Però qualcosa dentro ci poiché sono tutti che sia solo impresa sono perché il lavoro è andato dietro perché la la flessibilità è stata interpretata in modi e la rigidità in modi diversi perché c'è alla fine in tutti noi come società
Essendo una società che invecchia sono contento c'erano anche ragazzi qui perché questo è confortante ma una scelta conservatrice che ha paura del cambiamento che cerca di ritardare il più possibile
E di fronte ai due miliardi e mezzo di persone che sono nate negli ultimi trent'anni bene noi siamo stati schiacciati Cipro preoccupiamo al problema dell'immigrati adesso gravissimo sul piano umano sultano eccolo ma questi soci sono
Miliardi di persone che premono non migliaia di persone
Per questo dico la risposta europea
Solo dal modello tedesco
è vero il problema grosso è che non tanto le esportazioni del mercantilismo pensare che si riesce a risolvere
Parte rilevante del delle difficoltà economica di un Paese attraverso le esportazioni di merci
La questione fondamentale anche questa connessione che ai tedeschi posta
Sul tappeto Honda vent'anni e più se voi qualcuno di voi forse non lo sa ma l'OCSE ogni due anni fa con lavoro specifico sull'economia di tutti i Paesi del
Del dell'organizzazione
E la raccomandazione suoi sulla Germania sempre
Riforme strutturali nei servizi
Il problema di fondo sono i servizi che siano finanziari che siano commerciale che siano
Di comunicazione c'è un problema enorme ed è la risposta che vanno i tedeschi primo ma questo non vuol dire però che noi dobbiamo ridurre le esportazioni no cioè Pozzessere brave a produrre produce ma vuol dire che dovete fare delle riforme ma le riforme dice dipendono dai Laender essendo uno Stato federale ogni e lender fare quello che vuole beh il problema è politico ma è grosso
E quindi distolto i problemi politici Grossi si risolvono quando c'è una crisi grossa e quindi in questo senso le cose adesso sta pensando a questo forse invece se c'è una classe politica illuminata magari più giovane riuscirà a affrontarli per tempo la domanda interna da noi
è vero Charmander Terna bassa salari bassi beh anche occupazione basso
La partecipazione al lavoro e bassa non c'è niente da fare pensiero pensare che si risolva mandando a casa delle persone che poi sono sostituite da da da altre persone
Non è la soluzione strutturale forse non è neanche quella congiunturale se si pensa che chi va a casa
Andando in pensione prima si porta appresso il posto di lavoro e quel posto non lo trasferisce perché le nuove tecnologie quel posto non lo richiedono quindi c'è un problema di spingere le persone a investire spingere ha creare un ambiente nel quale l'impresa e possano occupare per possono stabilirsi che occupare di più
Anche nei servizi
Questo è
Trent'anni fa con Fabrizio Barca
Scrivemmo un piccolo piccolo salto lungo saggio sui ritardi dell'economia italiana che il proprio trent'anni fa e tornano tempo di meno nel novantuno novantadue e
Vari capitoli mezzogiorno eccetera lo Stato cioè un difetto
Di di debba eccesso di debito difetto di stato pensato il titolo di quel paragrafo pensa sembra sì ma poi c'era un un paragrafo intendo su il settore protetto dei servizi
Io credo che noi abbiamo ancora un settore protetta dei servizi è molto difficile sono interessi e così via ma straordinariamente mancano anche
Analisi studi che non possono fare tutto
Non mio servizio studi credo che sia una delle cose sulle quali delle belle tesi possono essere prodotte e un buon lavoro forse può essere poi indirizzato per la per la politica però
Questa è la domanda interna che deve salire le esportazioni vanno bene l'esportazione di le imprese italiane vanno bene le nuove imprese italiane vanno bene quelle manifatturiere sono si chiamano
Alcuni le chiamano da multinazionali tascabili adesso richiamano un mite Capra sono quelle impresa e che riescano a innovare a mettere insieme delle qualità indubbia che magari capitale umano è basso ma la capacità di lavoro di chi lavora molto e molto alta e anche la capacità gli in qualche modo incorporare ciò che è stato fatto altrove è notevole
Si chiama copiare a volte però si chiamerà anche innovare in modo evolutivo su ciò che già è stato messo a disposizione ricordo quando ha presentato questo libro mi ricordo che poi ho parlato con a lungo a Bologna con Romano Prodi Radice per perché l'Italia specializzata in innovazione a costo zero rinnovazione a costo zero udire copiare cosa che i cinesi hanno fatto molto bene peraltro e quindi in certe fasi funziona noi siamo abbiamo invece raggiunto una fase in cui dobbiamo avere start-up innovative farle farle crescere
L'ultimo in quattro e quattr'anni ben insuccesso io credo che indusse quattro punto zero gol nonostante il brutto titolo che già del quattro punto zero mi sembra che ha avuto delle ha individuato delle soluzioni interessante sulla quale costruire sulle quali andare a vedere se le start-up innovative riusciamo a farle crescere perché il problema grosso è quello di farle crescere
A farle spandere eh no io credo che questa qualità gli italiani ce l'abbiamo dovrebbe investire su questo balli viene poi la domanda interna occupi le persone dieta il salario spendono in beni e servizi
Se invece vede solo il salario questi spendono in importazione di prodotti cinesi c'è un problema
Bene non so io pongo una domanda però mi rendo conto che anche degli spiriti onorevole ufficiali
No
Sette e mezza fra
Grazie alle sette e mezzo di smettere beh insomma ringraziare con un applauso i nostri
Credo che la la banca italiana come dire in questi giorni c'è particolarmente caro coi e io siamo tutti voi che avete ascoltato nostre parole salva