Presentazione del libro di Francesco Lefebvre D'Ovidio e Luca Micheletta "Giulio Andreotti e l'Europa" (Edizioni di Storia e Letteratura)

Allora
Direi che possiamo iniziare
Cani
Carrizo Hoshi cari amici del circolo degli esteri grazie per essere venuti stasera numerosi ha un importante appuntamento una serata in cui parleremo di uno degli uomini politici che hanno assegnato la storia di questo Paese e anche la sua politica estera Giulio Andreotti
Parleremo del suo rapporto con l'Europa partendo da questo libro Julian grotte l'Europa appunto di cui abbiamo presente degli autori Francesco Lefebvre D'Ovidio
E lo faremo ringraziamo per questo per aver accettato l'invito con il ministro Paolo Savona
E con l'ambasciatore Umberto Vattani
Dicevamo Andreotti
E la politica estera Andreotti e l'Europa
Per uno come me è entrato in carriera diplomatica con Andreotti ministro io ho girato nelle mani dell'Andreotti ministro
Devo dire che è rimasto un imprinting per dirla con contratto Lorenza
Su quella che era appunto la sua visione dell'Europa della politica estera
Quella dell'Europa all'epoca
Era un'immagine un'idea
Non lascerà ante non divisiva
Ma piuttosto quella di un'utopia che si andava pian piano realizzando
E l'Andreotti ministro prima ancora Andreotti statista l'Andreotti
Capo del governo
Andavano realizzando questa Utopia partendo da quella che era stata l'idea di De Gasperi
Partendo dal Progetto Spinelli
Di cui cercavano di realizzare siviglia assi fondamentali una revisione del processo decisionale
Una ridefinizione dei meccanismi interistituzionali comunque più forte potere al Parlamento europeo
Con un maggior coinvolgimento quindi anche della popolazione europea
Nei processi decisionali a scapito del Consiglio europeo
Una visione che tendeva quindi ad allargare se vogliamo gli ambiti di intervento dell'Europa ad allargarne il mercato ad allargarne le politiche
Credo però anche una visione che cercava di dare voce se vogliamo ai cittadini europei
Lei questo questa visione questa come l'ho definita utopia che si andava realizzando Andreotti la fece propria con il metodo la pazienza che conosciamo
Con la capacità anche di saper attendere gli eventi di saperli
Negoziare con con il giusto ritmo
Ricordiamo per esempio stasera se ne parlerà son sicuro proprio traendo spunto dall'altra ricca documentazione di questo libro ed ai ricordi personali poi ovviamente dei presenti
Io personalmente ricordo il consiglio europeo di Milano almeno centottantacinque come uno dei passaggi fondamentali della costruzione dell'Europa di Maastricht
E anche la capacità di Andreotti di capire che prima dell'unione politica bisognava passare per un'unione economica monetaria
In quel momento Luigi ebete una flessibilità negoziale una una visione anche della posta in gioco indubbiamente essenziale per far riuscire il Progetto che poi si concluse in quella fase con con l'atto unico di Maastricht
Ecco ma l'Europa poi che da quella costruzione da quegli ideali di Andreotti si è andata pian piano evolvendo
Piacerebbe ancora oggi Andreotti
è veramente quella l'idea che era stata la base dell'utopia
Di De Gasperi di Spinelli e dello stesso Giulio Andreotti
Andreotti perseguiva questo
Lo possiamo dire anche sulla base di di testi che ce lo ricordano l'idea di un rafforzamento dello Europa
A fronte del rafforzamento di altri
Di altri centri mondiali no di geopolitica dagli Stati Uniti la Cina l'India l'Unione Sovietica all'epoca
Teneva in altre parole che gli i Paesi europei senza l'Europa facessero la fine
Dei comuni italiani
Negli stati preunitari no a fronte degli Stati unitari della Francia
Della Spagna
Era un'idea lungimirante
Che il cercava di proiettare in qualche modo il futuro del nostro Paese punto in una in una cornice del TG uno dell'europea da soli non si possono fronteggiare diceva Andreotti le sfide planetarie
Dobbiamo far riferimento a uno contesto diverso più ampio
Certo
E qui vorrei parafrasare con il permesso del ministro Savona un un suo passaggio immaginava l'Andreotti dell'epoca che si sarebbe arrivati poi a quella che
In questo momento quasi una gabbia
Per i cittadini europei per le loro politiche
Cioè una costruzione permeata da meccanismi coercitivi Dallas dall'Ada un'ansia ossessiva per le scadenze
è un po'diverso acquistato ci sembra dalla visione che aveva Giulio Andreotti dell'Europa
Lui voleva veramente una partecipazione del della popolazione europea a questo processo storico
Da cui appunto
L'allargamento dei poteri del parlamento europeo per esempio
Mancava anche quel senso comune
Che Andreotti tutti conosciamo quella capacità di interpretare i desideri di cittadini
Nell'Europa che si è venuta realizzando
Non a caso cito qui
Un un politico tedesco Franz Josef Strauss che diceva che i dieci comandamenti contengono duecentosettantanove parole
La dichiarazione americana indipendenza trecento e le disposizioni della Comunità europea sull'importazione di caramelle esattamente venticinque mila novecentoundici
Questo per dare l'idea di cosa si intendesse per una roba più vicina ai cittadini non per dirla con Giulio Sapelli quelli via Tano burocratico che in un certo senso è diventato ecco questo è un po'la domanda che ci rivolgiamo stasera che ovviamente rivolgo ai nostri i nostri ospiti che ringrazio ancora una volta e inizierei però dando la parola all'ambasciatore Vattani perché il ministro Trio ci ha fatto pervenire un suo messaggio che vi pregherei di
Di farci conoscere Kakà ambasciatore
Buonasera a tutti il ministro tre ha mi ha telefonato oggi con una voce rauca
Palindromi che ha la febbre purtroppo non è nemmeno una predice una perché gli ha impedito di partecipare oggi al Consiglio dei ministri
Che ha preso una decisione importante del ministro Paolo Savona qui accanto a noi per i quali Vorrei fare lì pervenire vive allegramente risultino
Amministrativi aveva detto che è molto dispiaciuto
E così come ha disertato il Consiglio dei ministri oggi diserta pure questa sera
E noi facciamo tanti auguri perché per causa di un'indisposizione che non partecipa alla presentazione del libro Giulio Andreotti e l'Europa sono molto dispiaciuto scrive perché mai come oggi il volume non solo appare di estrema attualità
Ma offre molti preziosi spunti di riflessioni sul domani dell'Europa e sul ruolo che l'Italia potrà giocare
Questa Europa come l'euro
Sono anche figli dello europeismo di Andreotti due preziose storie di successo da preservare nel mondo globale in cui viviamo
Sono però convinto che per riuscirci entrambe vadano riformate per correggere gli squilibri interni accumulati e le rigidità regolamentari che altrimenti potrebbero metterne a rischio la tenuta futura
Pericolo del resto lucidamente colto come libro testimonia durante i negoziati di Maastricht che tennero a battesimo una moneta unica zoppa incompleta
Fidando però nei futuri progressi dell'integrazione quel momento è arrivato
Ci vuole una nuova Europa più solidale convergente dotata di una rete di protezione sociale di un sistema di assistenza integrato
Armata di una poderosa politica comune degli investimenti nelle infrastrutture materiali e i materiali come il capitale umano
Perché l'Unione non può restare ancora a lungo senza pagarne lo scotto il fanalino di coda della crescita economica tra i competitor globali
Per questo il nostro governo vuole cambiare l'Europa e promuovere un nuovo corso politico
Come a suo tempo fece Andreotti con la rivoluzione del mercato e della moneta unica con una convinzione incrollabile
Il posto dell'Italia e
E sarà nell'Unione Europea e nell'euro fermato Giovanni Tria
Grazie ambasciatore Vattani e quindi torniamo entriamo nel vivo della serata appunto dal rapporto di Andreotti con l'Europa l'Andreotti come abbiamo detto in un certo senso anche gli visionario ma con i piedi molto per per terra
Che sa negoziare con pazienza
Che riesce a convincere Margaret Thatcher ad accettare il Trattato di Maastricht ma che al tempo stesso mantiene una diffidenza nei confronti della Germania tanto da dire la famosa battuta mi piace tanto che ne vorrei ce ne fossero due
Ministro
A lei la parola
Grazie
Ringrazio per l'invito e per le occasione che che si offre di ripensare alle scelte che sono state fatte in chiave prospettica
Nonostante l'attrazione che esercita su di me
La varietà e l'importanza degli argomenti trattati nella raccolta
Di concentrerò sul tema più vicino alla mia preparazione professionale ed esperienza le tappe percorse dall'Italia in materia monetaria fino alla decisione di dare vita all'euro nel novantadue
La successiva adesione sei anni dopo ed esperienza ormai ventennale con l'euro
Mi soffermerò in particolare sui saggi di Daniela Preda e di Francesco Lefebvre D'Ovidio ma attingo anche dalle mie dirette conoscenza dei fatti
Ho scelto come titolo di questa nota che ho preparato
Ad impossibilia nemo tenetur
Che è l'annotazione scritta di suo pugno ad Andreotti sul progetto di risoluzione riguardante lo SME il Sistema monetario europeo Daloui discusso
Al Consiglio europeo di Bruxelles nel dicembre settantotto tutte notizie che io traggo da questo dalle carte
Che ho scelto come guida al modo in cui fin da allora si è svolta si svolge la nostra adesione alle decisioni raggiunte sulle materie assegnate alla competenza dell'Unione Europea
Scelte fatte in condizione di impossibilità del paese a dire di no
Ma l'impossibilità fu solo una faccia della medaglia
Dato che la seconda faccia può essere la fase pronunciate da Andreotti dopo l'adesione dell'Italia lo SME egli affermò infatti che era un atto di fiducia in noi stessi
Questo stesso concetto lo ripeto Guido Carli subito dopo la firma del Trattato di Maastricht del novantadue il problema che si pone e questa è la chiave di lettura di spiegazione del mio punto di vista e quindi se l'impossibilità effettivamente esistesse
E se l'atto di fiducia fosse fondato questi sono i due punti che intendo tocca
La posizione dell'Italia rispetto al nuovo assetto monetario che si intendeva dare alla Comunità economica europea
Come è stato ricordato è stata sempre molto chiara fin dalla conferenza dell'aria del mille novecentosessantanove quindi siamo mezzo secolo fa
Quando emerse la contrapposizione fra gli stati che volevano procedere in direzione della sola unificazione monetaria per completare il quadro del buon funzionamento del mercato unico
Tra questi vi era la Francia e quelli che intendevano raggiungerla unitamente all'armonizzazione della politica economica
Tra cui l'Italia
C'erano quindi già da allora queste due contrapposizioni la nostra valutazione era che l'unificazione monetaria europea
Dovesse procedere di pari passo con l'esplicitazione di una politica fiscale
Che tenendo conto dei dualismi cioè delle differenze strutturale di produttività
Tra le arie dell'Europa fosse capace di fare convergere la crescita del reddito e dell'occupazione propizia andò l'unificazione politica questo era il collegamento
L'idea guida dei sostenitori dell'Europa unità che si è persa per strada
Il primo esperimento monetario fu decisa nel settantadue con la fluttuazione congiunta delle valute europee il così detto serpente monetario narra la leggenda
All'interno anche della Banca d'Italia che Carli trovandosi a negoziare l'ingresso della lira nel primo SME
Proprio quando il liberale Malagodi prendeva possesso dell'incarico di ministro del tesoro a seguito di uno dei tanti cambiamenti di governo che registra la nostra storia
Chiese la sospensione della seduta per telefonare al ministro
Rientro senza averlo consultato ma dicendo che era stato autorizzato a non aderire all'accordo
La Banca d'Italia di Carli e Baffi era contraria io mi trovavo lì
A restringere il potere di intervento sul cambio della lira che rappresentava il principale strumento di correzione degli squilibri competitivi dell'economia italiana
Malagodi invece ratificò l'accordo come è noto dopo soli due anni l'accordo fallì
Quindi il primo esperimento andò male
La posizione italiana di una coincidenza tra Unione monetaria e armonizzazione economica fu reiterata da Andreotti in tutte le sedi in cui si discusse di moneta comune
Finché su pressione di Petrilli e di Pandolfini decise che nel mille novecentosettantanove occorresse rinunciare a porre questa condizione quando prese avvia la seconda fase dello SME
Egli motivo il cambio di orientamento ecco l'impossibilità per la necessità dell'Italia di combattere l'inflazione
Vite ricordate che a quel punto era esplosa la crisi petrolifera e l'inflazione le dell'inflazione balzo oltre il venti quindi direi un tema che indubbiamente doveva essere considerato
E il desiderio di accrescere lo sviluppo attraverso la stabilità monetaria un punto caro morali soprattutto tedeschi una concezione della politica che finisce con il prevalere
Nell'impostazione della gestione dell'economia da parte dell'Europa divenendo l'unica gamba alla stabilità
Della creatura di Uri Dio giuridica zoppa il termine di Giuseppe Guarino che si andava formando su insistenza di Buffy l'Italia chiese e ottenne una banda di fluttuazione più ampia del sei per cento la precedenza era due cinque per cento
Fu detto che il resto delle richieste e cioè il fatto della politica economica che facesse convergere sviluppo e occupazione anche da parte italiana sarebbero state esaminate dopo la qualcosa come è noto non avvenne
Un piccolo passo indietro storico appare utile per comprendere le folk versi delle relazioni intracomunitarie materia di cambio di politica economica
L'Italia aderì nel cinquantotto al trattato di Roma costitutiva della Comunità economica europea nonostante la contrarietà del mondo produttivo
Abituato al protezionismo fu determinante la spinta di leader politici lungimiranti come quella di Ugo la Malfa di molti civil servant come quella di Guido Carli
E din prenda atto ed imprenditori di lunga vedute come Gianni Agnelli
Con quell'accordo l'Italia ampio i mercati di sbocco dei propri prodotti industriali
E delle grandi costruzioni tenete presente che non eravamo presenti nel mondo con molte imprese di costruzione ma mantenne il controllo della moneta e del cambio questo fu l'accordo del cinquantotto
Le discussioni sulla nascita di un sistema monetario comune erano iniziate subito dopo la firma del Trattato di Roma
Ma ricevettero impulso concreto a seguito della decisione del presidente Nixon
Di porre fine nel mille novecentosettantuno all'Accordo di Bretton Woods centrato sul dollaro convertibile dando vita al dollaro standard al dollaro accettato spontaneamente si intendeva evitare che una svaluta azione del dollaro e cioè la spinta verso l'unificazione monetaria europea e per evitare che la saluta azione del dollaro inducesse una rivalutazione delle diverse monete
Europee con effetti negativi sull'esportazione della comunità
E di conseguenza è sul tipo di sviluppo noto come export led Madame che si era fermato in quasi tutti i paesi europei a seguito del Trattato di Roma
I due esperimenti ricordati non furono certo dei successi
Eppure
Gli esperimenti monetari SMA è uno spot due eppure la macchina della trattativa una volta messa in moto continua a funzionare in direzione della moneta comune
O quella di conto infatti fu inventato l'aiuto EP European Carrisi unit lecco
Poi diventata unica le urto quindi abbiamo tutta una Sisley uno SME due Q ora è stato un processo lungo avremmo avuto tutto il tempo di riflettere
I Paesi che sia che vi avrebbero aderito non avrebbero beneficiato di una politica europea di armonizzazione economica ma dovevano accettare il rispetto di parametri fiscali all'uso della spesa pubblica in deficit e del debito pubblico creato rispetto al PIL l'adesione fu un atto le cui conseguenze non furono sufficientemente meditata e questa è la mia personale posizione che ha suscitato tante ire ma che io mantengo e ribadisco
Che in quel momento l'Italia fosse in uno stato di impossibilia tale da dover accettare alcuni termini dell'accordo di Maastricht e a mio avviso difficile da sostenere
Che la decisione fosse un atto di fiducia nel Paese dovrebbe escluderlo le motivazioni che indussero i protagonisti Carle Andreotti a firmare l'accordo i loro successori a decidere l'ingresso nell'Euro fin dal suo viso
Nel saggio di Lefebvre d'Ovidio vi è una pregevole esposizione delle tappe attraverso le quali si giunse a questa decisione così scambiandoci delle opinioni
Vattani a delle precisazioni molto importanti a a questa direi mia presentazione che che integra basta
La scelta divisi gruppi dirigenti italiani Travo tra coloro che volevano entrare ogni costo nell'Unione Europea trasferendo la sovranità di regolare il mercato e di gestire la politica monetaria e quelli che invece preferivano sottoporre questa scelta al raggiungimento di accordi che avrebbero dovuto garantire la convergenza della crescita economica del benessere solo sociale come viatico dell'unione politica
Su basi democratiche per lungo tempo si discusse della necessità d'avere misure parallele si usava questo termine
Per garantire la convergenza tra i saggi reale di crescita che la natura di Area monetaria non ottimale avrebbe ostacolato
Il massimo della concessione ottenuta nella trattativa fu di dare vita strumenti per ridurre gli squilibri strutturali come il FEOGA il Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura e la politica di coesione
Ai quali vennero però attribuite frazioni dell'un per cento di Pili europeo palesemente insufficienti per con per perseguire obiettivi che avrebbero richiesto ben altro impulso quantitativo e qualitativo
Fatti si discute oggi di raddoppiare di arrivare al due per cento con entrate autonome altre cose ma siamo lontani soprattutto
Se si vuole accettare una diversa politica estera una diversa politica della difesa
Il mandato per il sistema delle banche centrali europee con al vertice la Banca centrale europea fu quello di garantire la stabilità dei prezzi
Invero il mandato ricevuto dalla BCE fu quello di collaborare è scritto nello Statuto
Di collaborare al raggiungimento degli obiettivi dell'Unione fatta salva la stabilità del metro monetario cioè c'è una graduatoria tra i due obiettivi l'importante che tu stabilizzi
La moneta il valore della moneta e allora poi collaborare cosa che poi Draghi collo oltre le reti Tex ha fatto durante la grande crisi dopo il due mila diciotto
Ma il trattato e l'interpretazione che ne venne data nonostante gli obiettivi di piena occupazione benessere o sociale fossero chiaramente indicati nell'articolo due degli accordi di Maastricht non assegno a questo aspetto un trattamento adeguato
Quando la crisi del due mila e otto impose un cambiamento come sapete anche la banca centrale ha fatto qualcosa in più
E quindi l'unione economica e monetaria sì trasformo in unione monetaria cadde per strada il termine economico
Nel Consiglio europea di Roma dell'ottobre mille novecentonovanta dove Andreotti svolse un ruolo che come indicano gli autori dello scritto in esame citazione
Testuale rese possibile ciò che prima era apparso quasi irrealizzabile cioè fu un ottimo negoziatore
Tuttavia Andreotti ebbe coscienza e questi un punto interpretativo e mi auguro effettivamente Vattani ci dica qualcosa in più
Ebbe coscienza degli Effetti più ampi della decisione che stava prendendo
In quanto avrebbe comportato il passaggio da un regime comunitario ossia guidate dal regole decise da tutti come nel precedente assetto di mercato aperto
Ha un regime intergovernativo che sarebbe finito sotto la guida dei Paesi più forti
Ed eravamo allora a un'alleanza di soli dodici Stati certamente meglio gestibile rispetto ai ventisette attuali dopo la decisione del Regno Unito di uscire eppure così allora fu deciso quindi io
Ritengo che egli fosse cosciente del rapporto visione a lungo necessità Brehme
Ho vissuto e in parte descritto nel mille voli come si svolsero le trattative
Preparare per Carlo e una memoria dove sosteneva che stavano creando un'Europa dai piedi d'argilla il titolo del mio lavoro affidando a parametri fiscali e non a scelte politiche autonome
E flessibili la gestione della moneta unica fu introdotto un pilota automatico quindi la politica uscì parecchio da dall'aria del processo decisionale
Ma e questo posso testimoniare imprese persone Carli aveva perso fiducia nella possibilità dei governi italiani di controllare la spesa pubblica e l'indebitamento e ritenne che il vincolo esterno europeo fosse strumentata alto per raggiungere lo scopo
Non si rese conto che il vincolo stavolta non sarebbe stato del mercato ma della burocrazia di Bruxelles e di Francoforte incline attenere de conto del peso dei principali Paesi dell'Unione
Chiesi che l'Italia esercitasse la clausola dell'opting out ottenute invocata dal Regno Unito
Per preparare la nostra politica rispettare i fini quelli previsti nell'accordo
Mentre cioè io ero più pessimista è inutile dirlo mentre il Presidente Cossiga preparava il messaggio alla Camera del giugno mille novecentonovantuno esiti scatterà quindi di questi problemi pochi mesi prima della firma del Trattato e dell'esplosione di Mani pulite
Lo convinsi che l'Italia non era preparata quel tipo di accordo pur condividendo nello spirito unitaria cioè io sosta pre convinta che abbiamo assolutamente dispute necessità dell'Europa e dell'euro solo che son costruiti male
Egli si consultò con Carli e Ciampi rispettivamente ministro del Tesoro il governatore della Banca d'Italia i quali gli assicurarono che l'Italia poteva farcela
E non potendo però ignorare la debolezza esistente disse o scrisse nel suo messaggio che questa debolezza poteva tutt'al più ravvivare spero ravvisarsi
Nella pubblica amministrazione parole testuale di così che nel messaggio alle Canarie
Nonostante l'assetto istituzionale fosse affetto da Zoppia come è noto il termine di Ciampi
Una concezione diversa dal sistema zoppo ricordato era zoppo perché volevamo la politica economica la zoppia di Ciampi era l'assenza di uno Stato e quindi l'assenza della possibilità di fare una politica compensativa
Lei euro sì egualmente affermato come moneta degli scambi anche globali la convergenza dell'economia però non si è realizzata e l'unione politica europea si è allontanati mi deve avuto questa divaricazione
L'euro è diventato forte ha funzionato bene tutto bene però le le l'economia l'economia all'interno hanno cominciato a di Fergie
Senza che vi sia stato un vero debba dibattito alla causa dell'accettazione di un'istituzione monetaria monca
Alle sue radici logiche da me ripetute all'infinito nella necessità che un mercato unico operante su basi competitive deve avere una sola moneta concetto che ho detto che ora di petto
Altrimenti la concorrenza può essere alterata attraverso svalutazioni del cambio quindi questa idea che la svalutazione fosse un modo di alterare la competizione effettiva però funzionava bene né in Italia le cose andavano male si salutavano e questo quindi il problema è tradire la logica sottostante e la funzione che deve svolge le radici pratiche sono invece quelle indicate che sta un vincolo esterno avrebbe costretto gli italiani ad accettare una disciplina di bilancio e di indebitamento pubblico questa disciplina che Carli si attendeva non l'abbia avuto
Perché quando aveva firmato il trattato eravamo già fuori centoquattro per cento del rapporto debito pubblico PIL e siamo arrivati a centotrentatré centotrentaquattro quindi evidentemente il sistema coso quindi le mie
Conclusioni è che sull'esistenza dell'impossibilia
E della possibilità che il Paese fosse pronti a fronteggiare i vincoli rispondo negativamente così come risponde negativamente i dati la storia del ventennio trascorso dalla decisione di entrare nell'euro fin dall'inizio
Circa la prima condizione le febbre doc figlio fornisce una diversa interpretazione quindi son curioso di sapere quali sono gli strali della sua critica queste mie conclusioni ma allo stesso tempo sono convinto che in Effeti come Carli diceva per se stesso scrisse le Memorie di un governatore che aveva le due anime di Faust era sempre dibattuto era fondamentalmente un liberale che liberale a i dubbi che di non possedere la verità anziché la verità non esiste quindi era sempre divisa e discuterla con noi giovani per cercare di farsi un'idea ma prenderà delle decisioni
Io penso che di fronte al Trattato di Maastricht
All'euro Andreotti avesse anche lui le due anime di Faust e questa è la mia conclusione grazie
Scusate però grazie al ministro Savona per per aver citato una sua visione
Problematica
Chi come la costruzione europea è venuta evolvendo per averci ricordato
Le cronache di un'altra Italia di un'altra Europa no Sistema monetario europeo
Con i suoi fallimenti dubbi
Inflazione al venti per cento
Dopo la crisi petrolifera e poi gli i nodi principali
Che in gran parte sembrano non risolti Novellino tutti sintesi disequilibri strutturali in Europa
Della mancanza di risorse proprie del Vate
Di una prospettiva che a un certo punto sei diventata unicamente monetari non di convergenza economica
Il problema dei disequilibri causati anche da rigidità fiscali delle regole
Lo squilibrio di potere interno all'Europa se vogliamo ittiti potere economico soprattutto fra il nord e il sud d'Europa
La l'illusione di una disciplina di bilancio
Che alla fine non venne raggiunta
Allora mi rivolgo all'Autore tutto questo si ritrova nelle carte dell'archivio Andreotti i da questa rigorosa ricerca che abbiamo in in questo libro qual è l'immagine che ne emerge per l'Europa prego
Posso fare una sintesi dell'immagine Europe banche emerge nome per me è facile vorrei dire anzitutto qualche parola sul libro serio del consentito cosa devo fare
Ecco sì sette
Ecco vorrei solo dire qualche cosa sul libro anche per spiegare quale da cosa nasce questo Rillo quale la sua origine quali sono le sue
Finalità e quindi non dico i limiti ma insomma i confini entro i quali si muove è un libro che nasce da un gruppo seduto io sono curatore insieme al professor Michele tre che anche qui presente vorrei che poi dicesse qualche cosa anche lui volevo fare presente allora anzitutto io sono curatore insieme al professor Michele età che è presente e questa sera e che vorrei che poi mi disse a dire qualcosa anche lui sul libro
In un libro che nasce da un gruppo di studiosi di docenti universitari che diciamo nei ritagli di tempo
Nell'insegnamento si sono dedicati a una fonte particolare questa fonte particolare e l'archivio di Giulio Andreotti che è una fonte estremamente importante rientra i meriti che vanno riconosciuti ad Andreotti Giulio Andreotti forse non sarà più importante ma comunque per molti non è importante quello di aver messo a disposizione degli studiosi italiani contemporaneisti e non solo contemporaneisti
Una massa di documenti che solo spesso attraverso l'archivio personale di Andreotti consente una ricostruzione
Della storia d'Italia più recente gli altri archivi non sono aperti non sono disponibili solo in modo molto limitato quindi una fonte estremamente importante
Ogni anno all'Istituto Sturzo che custodisce l'archivio si rivolgono centinaia di studiosi professori ricercatori italiani e non italiani gli stranieri
Per fare delle ricerche sulla base dei quali vengono pubblicati libri studi articoli saggi quindi anzitutto è una fonte estremamente importante molto vasto una un archivio di tre mila cinquecento faldoni
Tenuto in un ordine
Molto
Insomma molto buono ma comunque confrontato con altri archivi prossima tenute in un ottimo ordine quindi questo gruppo di lavoro a
Condotto una ricerca su una sezione detentiva una sezione denominata Europa questa sezione denominata Europa comprende sia documentazione relativa ai rapporti bilaterali qui rivolgo
Diplomatici quindi
Tutti in grado perfettamente di capire cosa mi riferisco quindi sia rapporti bilaterali con i singoli Paesi europei sia i problemi della costruzione dell'unità europea
E quindi questo è un file Tirone particolare
I saggi che sono stati raccolti quindi riguardano sia alcuni rapporti bilaterali con alcuni Paesi per esempio
Con la Germania è un saggio quello che riguarda i rapporti con la Germania nel quale fra l'altro viene spiegata in modo molto chiaro e molto diverso da come bene solitamente ripetuta riferito dai giornali proprio la frase poc'anzi citata dal presidente Vignali su le due Germanie
Sul la frase sulle due Germanie amo tanto alla Germania che esso desidero che continuano ad esserci nel due o giù di lì questa frase viene illustrata spiegata contestualizzata non è assolutamente non era assolutamente questo
Pensiero di Andreotti fu sicuramente una battuta mal interpretata perché viceversa Andreotti era favorevole diversamente da Margaret Thatcher e da Mitterrand era favorevole alla riunificazione
Questo però per dire che questi saggi alcuni di essi sui rapporti bilaterali altri sul processo di integrazione europea o di costruzione dell'unità europea hanno una caratteristica quella di essere delle ricostruzioni documentate
Su la la base dell'archivio Andreotti quindi sull'archivio particolare non è stato possibile certamente esaminare tutte le possibili fonti ma sulla base di questa fonte particolare una ricostruzione di come si sono svolti nelle varie fasi in cui Andreotti ha avuto dei ruoli governativi
E in particolare non non tutti i saggi sono relativi solo a questo periodo ma in modo particolare il periodo in cui Andreotti diretta ministro degli affari esteri e poi presidente del Consiglio quindi periodo ottantadue novantadue
Quindi una ricostruzione ripeto fattuale basata sui documenti con questa è la caratteristica
Penso positiva da un lato e anche il confine diciamo che va
Che va considerato di questo di questo volume non sono delle opinioni personali sono ricostruzioni ripeto documentate
Una gruppo di saggi è come ho detto prima relativo alla al processo di
L'integrazione europea di costruzione dell'unità europea
E sono quelli tra l'altro a cui si è riferito poc'anzi ministro Savona
Quindi anche relativi proprio alla questione monetaria alla fase del sistema monetario europeo d'accordi monetari posto caduta Bretton Woods dopo l'agosto del settantuno
Fino ad arrivare al Trattato di Maastricht firmato ancora
Essendo Presidente del Consiglio dei ministri Giulio Andreotti e poi ratificato invece dopo la caduta del governo
Anche in questo caso si tratta di saggi prevalentemente i loculi finalità prevalentemente quella di ricostruire
Come si sono svolte
Le trattative trattative diplomatico trattative prevalentemente tra governi tra capi di governo che hanno condotto a queste decisioni e quindi
Da un punto di vista non di storia economico non sono interpretazioni di economisti
Gli storici che si sono occupati di questi saggi sono storici
Storici della diplomazia storici delle relazioni internazionali o storici contemporaneisti come Daniela Preda che è stata citata e i quali quindi hanno analizzato anche decisioni di grande importanza economica che hanno avuto un grande
Una grande influenza su
Lo sviluppo economico del Paese ma da un punto di vista delle decisioni politiche d'altra parte a prendere decisioni
Che hanno un contenuto politico trovare un contenuto economico sono assai spesso politici e non economisti e quindi bisogna anche calare queste decisioni
In quel
Nel contesto in cui sono state prese cioè un contesto politico scelte politiche
Il saggio che io in particolare ho scritto è quello appunto su l'unione economica e monetaria o per meglio dire certamente l'Unione monetario stato precisato
E ricostruisce il la diciamo lo svolgimento negoziato soprattutto
Poi qui presente ambasciatore Vattani te conoscere perfettamente per averlo condotto personalmente quindi soprattutto il negoziato che si è svolto subito prima e durante e dopo il Consiglio europeo del ventisette ventotto ottobre del mille novecentonovanta in cui viene presa la decisione fondamentale
Vorrei soltanto aggiungere che questo saggio come anche negli altri necessariamente sono appena toccati Problemi di grandissima importanza grandissima complessità sui quali
Credo che ci sarà molto ancora da approfondire da studiare io ho cercato di lumeggiare come per rispondere alla domanda che mi è stata posta
La la decisione presa da Andreotti
Secondo la mia lettura della documentazione che è presente nell'archivio sia stata frutto soprattutto dell'influenza di Carli
Questo emerge abbastanza chiaramente cioè la decisione di Andreotti è stata una decisione
Resa sulla base delle convinzioni di Guido Carli
Non solo certamente però in gran parte sulla base di di questa influenza e quindi delle idee che Guido Carli ha esposto nelle sue memorie cinquant'anni di vita
Politica e che sono state analizzate da ministro Savona professor Savona nel suo saggio sulle considerazioni finalizzata di Guido Carli come governatore della Banca d'Italia sul modello implicito di riferimento
Alla base del pensiero di Guido Carli e quindi io ho inserito alcuni accenni acquista visioni di Carli come divisione che Andreotti fa propria nel prendere la decisione nel condurre con grandissima abilità questo poi lo dirà sicuramente meglio di me
L'ambasciatore Vattani nel corso del consiglio europeo del novanta
Grazie a Francesco Lefebvre D'Ovidio
Per aver sintetizzato
Diciamo così la natura di di quest'opera
Il suo rigore storico partendo proprio dalle fonti la prospettiva più politica che si da questo questo documento per averci anche ricordato quello che aveva già anticipato il ministro Savona cioè questo investimento di fiducia in noi stessi nell'Italia che fece Carli e chi in qualche modo forse è stato disatteso
Però al di là delle fonti al di là del rigore storico
L'ho detto all'inizio ci sono i ricordi c'è l'analisi di chi con Andreotti ha lavorato affianca fianco di a Cucchi ha conosciuto da vicino
Lanzillotti statista fra l'altro in sala vari colleghi che hanno lavorato stretto contatto ambasciatore Cavalchini l'ambasciatore Sessa altri ancora sicuramente in sala e soprattutto l'ambasciatore Vattani che ne è stato consigliere diplomatico proprio
Nei momenti decisivi del Trattato di Maastricht che allude a lei la parola per completare quella la serata di questa questa presentazione grazie mille Luigi
A me fa molto piacere trovarmi qui e soprattutto per la presentazione di questo libro ricorre quest'anno come tutti sappiamo il centenario dalla nascita di Giulio Andreotti
Sono state organizzate due magnifiche mostre fotografiche una si trova al Senato l'altera nella dell'Istituto dei Piceni
Sono diverso a modo loro ma sono entrambe sta ruspa straordinariamente interessante dobbiamo ringraziare
La famiglia i figli del senatore a vita il presidente Andreotti per aver messo a disposizione tante fotografie che rivelano immondi in cui presidente ha vissuto
Ebbene a parte queste due delle
Mostre fotografiche ho ascoltato pochi giorni fa la presentazione del libro di Massimo Franco
Una presentazione interessante per il tema
Per direi i relatori che erano presenti
Che si è svolta un po'in penombra perché è venuta meno la luce ma questo ha permesso forse di concentrarsi ancora di più
Su quello che i relatori con tanta abilità hanno riferito su questo libro di Massimo Franco
Oggi si aggiunge un'altra cosa non sono immagini
è un'analisi vera e propria del ruolo svolto da Giulio Andreotti in politica estera nel quadrante europea delle per quanto riguarda l'integrazione europea
E vorrei fare un'osservazione dopodiché
Dopo aver giustamente riferito come la mia impressione di questo libro curato da Francesco Lefebvre e Luca Michela mi che letta
Offre una panoramica molto interessante perché consente di conoscere meglio l'attività svolta da Andreotti in tanti anni di vita politica
Che lo hanno portato a Brussel Strasburgo o comunque nelle capitali europee
C'è un solo errore che sta manca far la posta sulla copertina
Voi vedrete che
Quando guarderete questo libro che c'è
Una sola persona che veste in rosso qui la signora Thatcher
Tutti gli altri sono di genere maschile l'unica donna
La foto è stata senz'altro ripresa nel mille novecentonovanta
Ma non come si spiega dietro nel dicembre del novanta
Perché nel dicembre del novanta la signora Thatcher non c'era più
E poteva soltanto dedicarsi alla scrittura delle sue memorie
Dato che al Consiglio europeo del ventisette e ventotto ottobre lei si trovò in una situazione di totale isolamento pochi giorni dopo
Il suo principale collaboratore il vice ministri Primo Ministro Jeffrey A.
Si dimise facendo un discorso feroce essi mo'ai comuni
Sottolineando che la politica della signora Thatcher l'aveva portato l'Inghilterra in una posizione che temono tutti i diplomatici quelli di essere totalmente isolati
E che quindi Louis si dimette
Pochi giorni dopo
Michael è eseguita in che era stato ministro della Difesa nel governo della signora
Pose la sua candidatura alla guida del partito conservatore sfidando così la sua leadership
Ci fu un voto
E il risultato del voto la signora Thatcher lo ricevette a Parigi
Il diciannove il venti di novembre
Dove ci trovavamo tutti per la conferenza dell'OSCE
Ebbe due voti di maggioranza rispetto al suo oppositore ma non bastava non gliene mancavano alcuni
E lei dichiarò prima di ripartire per Londra dopo le dove aveva l'aveva informata Parkinson il ministro Parkinson il proprio a Parigi del risultato di questo voto lei dichiarò a quel fai Thorne io continuerò a lottare ma poi i
Ascoltando il parere dei suoi ministri
Capi che l'avrebbero sia appoggiata ma tutti prevedevano che avevano perduto con quella simpatica ipocrisia britannica in cui tu appoggi i medici si appoggio netto per gli equini Rutelli che Chiappa
Ecco così il ventotto
Di novembre esattamente un mese dopo giorno per giorno della riunione di Parigi
La signora Thatcher
Si dimise e al suo posto presupposto fu preso da John Meccia
Bene
Cosa dice ere Andreotti di quella giornata
Quando si presenta al Parlamento europeo
Per descrivere quello che è accaduto a Roma
Ebbene
Sono le sue parole
Dichiarò con orgoglio
A Roma sull'Unione economica e monetaria abbiamo scritto una pagina fondamentale
Per la prima volta nella storia d'Europa conferiamo alla comunità una delle competenze essenziali in cui si è storicamente affermata la sovranità nazionale
Battere moneta
E non c'è dubbio che questa trattativa che portò all'adozione a Roma del mandato che si trasformò poi nel Trattato di Maastricht
Fu un grande successo per Andreotti
Ma non soltanto a ridosso del consiglio
Dieci anni dopo
Rispondendo a una domanda
Quale fosse stato l'avvenimento più importante del decennio mille novecentottantanove due mila
Andreotti rispose
Senza nulla togliere al muro di Berlino
L'avvenimento Sucri pongo in graduatoria il numero uno e il Trattato di Maastricht
Per lo sviluppo essenziale che ha aperto al processo di integrazione del Continente
Grazie anche a una clausola importante che dobbiamo Guido Carli che fissò la scadenza per l'avvio della moneta unica
Quindi questo risponde un po'a quello che diceva il professore Lefebvre un momento fa
Ma è stata veramente
L'idea che si sarebbe dovuta prendere
Una posizione nel campo economico
Suggerita attaccarli o era piuttosto alla situazione politica generale
A seguito di quella straordinario sconvolgimento dell'assetto internazionale che c'era stato proprio con la caduta del muro di Berlino e con la fine della guerra fredda
Che apriva la prospettiva alla riunificazione tedesca
Una riunificazione tedesca che procedeva a un ritmo vertiginoso il nove novembre cade il muro
Neppure venti giorni dopo col presenta in Parlamento senza consultare gli alleati un programma in dieci punti
Per riunificare la Germania
Nei mesi successivi si parlava sì della conferma
Delle frontiere
Ma nello stesso tempo si aprono le trattative due più quattro che escludono completamente l'Europa perché e dove i due erano le due Germanie i quattro erano i quattro le quattro potenze che avevano dei diritti su Berlino
E il primo luglio novanta giorno in cui inizia la presidenza italiana
Perché nel novanta abbiamo avuto il nostro semestre di presidenza qui a Roma
E
Quel giorno
Il marco diventa l'unica molletta la prima unificazione monetaria che avviene in Europa e quella terra
La Repubblica democratica tedesca e la Repubblica Federale di Germania
Uno uno
Ebbene
Era evidente che di fronte a un cambiamento degli assetti europei e degli equilibri europei così radicale
Ci si ponesse il problema se
La Germania non lo avrebbe cominciato di nuovo a esercitare il loro OPA
Un'egemonia una posizione di preminenza tale da fare ora Dardano invita di nuovo a quei nazionalismi che durante tutto il secolo scorso
Hanno creato tanti tanti disastri e catastrofi in Europa
E quindi
Per Andreotti così come per mettere no
Il problema era come far sì che la riunificazione tedesca in realtà fosse l'occasione
Per rafforzare l'Unione Europea
E farà passi avanti tali che avrebbero in qualche modo stretto la Germania
Nell'ambito più ampio della comunità
C'era un solo modo
Proprio per quei motivi di moneta che qui parlava il professore Paolo Savona
C'erano monete forti e monete deboli
Forse molti di noi hanno dimenticato come si faceva viaggiare in Europa dovevi procura arti monetine dei vari Paesi non andati da nessuna parte se non avete il franco francese o lo Franco
O Fiorino olandese o il franco belga e così via
Ma alcune avevano questo curiosa uscì l'azione per cui dovevi raddrizzare continuamente il decimo liberi modificando la parità altre
Erano quelle potenti quelle che finivano per assicurare non soltanto il governo dell'economia ma anche il governo della moneta e quindi
Il problema per Andreotti e permetteranno era come fare in modo di approfittare della presenza di un cancelliere europeista
Per sottrarre alla Germania il dodici ma
E far nascere una moneta europea
Ora
Come fare quando i tedeschi stanno così rapidamente arrivando al punto in cui poi il tre ottobre dichiarano
Che la Repubblica democratica tedesca cessa di vivere e i suoi territori vengono ammessi alla Repubblica federale
E come fai
A mantenere un ritmo cadenzato quando quelli corrono e quindi prima ancora che iniziasse il
La presidenza italiana il primo di luglio
Del novanta
Andreotti
Chiese ma cosa possiamo fare
Quali sono gli obiettivi fondamentali
Si sapeva che si sarebbe in qualche modo aperta una conferenza era stata proprio la sua mediazione che aveva consentito di rinviare e lasciare aperte certe date però convenendo e portando con sé anche la signora Thatcher sul fatto che una Conferenza intergovernativa per portare avanti il processo di integrazione doveva tenersi comunque nel novantuno
Ma come fare perché questa conferenza
Non diventi una delle tante conferenze che iniziano con tante e moltissimi obiettivi e ambiziosi e poi man mano che vanno avanti si diluiscono sia si fida
Bisognava dare un mandato ma non fu facile perché gli altri partner disse a Roma il mandato Sir oggi
Si discuterà quando la conferenza si sarà insediato
Perché farlo prima
E invece fu proprio questa la decisione di Andreotti
Noi faremo non uno ma due consigli e anche qui gli ostacoli furono numerosi
E cerchiamo di fare in modo che
Daremo noi il mandato
Tanto per l'Unione economica e monetaria come per l'unione politica
Ebbene
Il tempo era brevissimo
Perché las la presidenza europea del secondo semestre acconsente porta con sé il mese Dio agosto
In agosto la comunitaria chiusa
E si è dovuto perciò cercare di accelerare cosa facciamo a ottobre e cosa si fa a dicembre anzi per non spendere i soldi
Andreotti parlo con Spadolini disse ci presti tu per qualche giorno il Senato
E si rivolse a Nilde Iotti per avere la Camera quindi non fu fu una presidenza estremamente sobria
Il problema è che non erano tutti d'accordo mentre alla presidenza del Consiglio si pensava
Che si potesse raggiungere un obiettivo come quello del mandato sull'Unione economica e monetaria ottobre la Farnesina era molto più scettica ma come si fa in due mesi e mezzo a mettere d'accordo
No qualcosa si per fare solo un volto un accordo su quello che diceva il professore di Savona prima
Unione economica e Unione monetaria divisa per fasi durante le quali sarebbero dovuti fare una serie di riforme che avrebbero poi dato la possibilità di tradurre tutto questo in un trattato
Ebbene lì
Sono è stata proprio l'autorevolezza
Il prestigio di cui godeva Andreotti nei rapporti con i suoi partners europei
Che permetteva di essere
Ambiziosi
Perché perché molti di noi è stato ricordato poco fa da Luigi Vignali
Che ci sono in questa sala tanti colleghi che hanno lavorato a lungo con il Presidente Andreotti anche perché è stato sei anni al ministero degli Esteri
E debbo dire che
Tutti avranno notato
L'enorme prestigio
L'autorevolezza di cui godeva negli ambienti europei così come nei rapporti con gli Stati Uniti o con l'Unione Sovietica in quel pezzetto
Ne parlammo con Padoa Schioppa con Padoa-Schioppa
Proviamo a scriverlo
E scrivemmo un
Mandato di tre paginette
In cui si delineava bene la procedura per arrivare alla terza fase e quindi alla moneta
C'era scritto unica cancella Monica mettemmo comune perché comune consentiva in qualche modo
Di avere una moneta nuova ma di conservare anche quella vecchia e questo era un tema che gli inglesi prendeva molto perché sulla sterlina c'è l'effigie della regina
E quindi scrivemmo questo rapporto questo otto questo mandato
Sottoposto così principali collaboratori del cancelliere di Mitterrand e degli olandesi vedemmo vince
Che c'era la possibilità probabilmente di arrivare a un testo che con qualche accorgimento avrebbe forse potuto
Essere portato al Consiglio
Ebbene
Si diceva come facciamo cominciamo con delle riunioni no
Preferimmo fare gli incontri bilaterali nelle diverse capitali perché quando si è in tanti poi ci son delle richieste contrapposte diventa tutto più difficile
Le facciamo bilaterali e facciamo in modo che ci sia anche
Il tesoro anche se ci veniamo ci vediamo e gli esteri dei ministeri degli Esteri facciamo in modo che i direttori del Tesoro siano presenti
La seconda cosa che ci siamo detti che facciamo in modo che
La
Non diamo un subito foglio o dei fogli di carta
Cerchiamo di parlarne opporci
In modo da affinare man mano che andiamo avanti il testo è vediamo di accomodare le richieste dell'uno e dell'altro
E infine
Decidemmo questo era un pochino più azzardato di non dire nulla alla commissione e neppure al Consiglio
Tanto ci dieci dicevamo insomma la Commissione sarà comunque d'accordo perché sta camminavamo nelle tracce fatte da dolor e il Consiglio eravamo anche noi Quintino c'era un problema
Ma come fare per non consegnare i Maya un documento ricorderete che nell'anno novanta fece la sua apparizione un apparecchio che prendeva il nome di laptop che era il primo tipo di calcolatore portatile
Alessandro Pignatti che era con me
Aveva imparato molto rapidamente usarlo e allora dicemmo mi ritiro sullo schermo fa in modo però che non si possono stampare
E noi lo leggeremo paragrafo per paragrafo molto lentamente e cerchiamo di capire quali sono le modifiche da apportare a questo testo
Facemmo due volte il giro di tutte le capitali
Ci accorgemmo che le note a piè di pagina di questo documento erano diventate novanta
Era così delicato scriverlo che se tu che sposta di una virgola per delle due delegazioni cambiali una parola cinque ed era ove si reggeva quasi per miracolo
Loro contammo al presidente Andreotti e dicemmo però lei adesso deve verificare
Se le comunicazioni tra le persone con cui noi parliamo
Il presidente Mitterrand con il cancelliere Kohl e gli altri presidenti
Sono corrette la loro disponibilità esiste veramente
Nel mese di settembre e di ottobre
Andreotti ride tutti
L'ultimo incontro che bene
Dopo un vertice a Venezia commenterà no un altro sempre a Venezia con il cancelliere Kohl
Li incontri con gli spagnoli con gli irlandesi ecco il Benelux
Fuoco la signora Thatcher era il venti novembre è una bella giornata il c'è chiarezza si arrivò in elicottero
E sulla porta lo accolse la signora Thatcher accompagnata dal suo consigliere diplomatico Charles Pasqua
Fu una colazione all'inizio estesa
Ma quando Andreotti disse che nell'ordine del giorno del consiglio ci sarebbe stata anche l'unione economica e monetaria l'umore della signora muto
Ma ma è prematuro
Come facciamo a parlare di questo adesso e molto più urgente trattare le questioni del gatto c'era allora l'Uruguay Round
E del commercio internazionale
Insomma si tornò a Londra e all'incontro con i giornalisti
Andreotti dopo dichiarare che
Non erano d'accordo su nulla una signora Thatcher
E così comincio il Consiglio
Cominciò tardi il pomeriggio alle quattro e mezza
Perché in un primo tempo la signora Thatcher disse che avrebbe avuto un impegno con il partito a Brighton
Poi in realtà
Questo incontro svanito
E lei preferì andare a colazione con il presidente Mitterrand Palazzo Farnese
Ne approfitto Andreotti per incontrare dolor
A colazione
E il Consiglio e il segretario del consiglio e la svolta
In quella riunione si capì chiaramente che
Anche per dolore era prematuro
Cioè non essendo al corrente di tutto quello che era stato fatto in via bilaterale riteneva che forse non ci saremmo riusciti e vidi che anche De Michelis era sorpreso di vedere che la pensano anche lui nello stesso modo
Ma nel pomeriggio gli incontri con ti sciocche col primo ministro irlandese con lo spagnolo
Fecero capire che in realtà le cose stavano andando bene quando comincio il la riunione del Consiglio Padoa Schioppa ed io eravamo su un piccolo tavolino
E stavamo aspettando noi abbiamo detto Andreotti di non fare aprire una discussione su questo gli avevamo suggerito di fare soltanto un giro di tavolo
E poi di chiudere questo giro con tre fra sette che erano un po'il riassunto in pillole
Del mandato
E di passare oltre
E così fu
Tutti presero la parola terminato il giro Andreotti pronunciò quelle tre frasi
Solo la signora Thatcher alzo la mano per dire ma presidente io non mi riconosco
Nella sue conclusioni
Lo so benissimo rispose Andreotti io ho riassunto alle posizioni degli altri
E passiamo al punto successivo
Fu a quel punto che con Padoa-Schioppa
Sembrava impossibile ci alzammo Patti Patti uscimmo dalla sala
E a Padoa Schioppa sfuggì quella famosa frase
Abbiamo fatto passare l'elefante attraverso il buco della serratura
Nel pomeriggio passò tutto il pomeriggio parlando con i ministri dei direttori generali del Tesoro dei diversi Paesi
Per controllare che quel testo che non avevamo ancora consegnato a nessuno andasse bene e la sera ci fu il pranzo ospiti di Spadolini al Senato
La signora Thatcher fu estremamente sgradevole tutto durante tutta la serata
Ma
Andreotti era paziente e andammo avanti terminato il pranzo c'era la solita riunione per redigere le conclusioni di queste conclusioni della presidenza italiana
Io avevo pregato Pignatti di dire DPL presenti sull'Unione economica e monetaria dei presenteremo noi
Ce l'abbiamo noi non c'è bisogno di scrivere nulla
E quando quindi raggiunsi il gruppo di lavoro che stava predisponendo queste carte
Ci fu un momento di irritazioni un po'da parte di Pascal Lamy il capo di gabinetto di dolore e di escort perché non avevano mai visto penso dica
è una dicendo sì ma son d'accordo tutti perciò mettiamolo può andare così
A quel punto
Dei vip Williamson segretario generale della Commissione che son convinto molti miei colleghi hanno conosciuto
Che come
Alto rappresentante della Commissione non avrebbe mai dovuto ricordarsi di avere un passaporto nazionale
Fece questa curiosa osservazione
Sai se cambiamo qualcosa a cui
La signora Thatcher forse lo accetterei
Dico scusa ma ne ho parlato fino al qualche ora fa con Nigel Wicks che era il suo sherpa per questa cosa
Non mi sembra affatto d'accordo sì ma io sono stato l'ultimo insistette sono stato l'ultimo a vederla e credo che modificando qualche cosa forse accetterebbe
Beh sentirlo lo chiamo era l'una di notte
Non fu divertente per lui ma era Grand Hotel chiamata io rispose in maniera molto assonnata DC scusa vestiti e vieni perché dice Williamson che hai cambiato idea mano chi l'ha detto
Allora non c'è nulla non voglio dire non c'è nulla abbia da fare dice no nove entro il testo domani mattina
Ebbene la mattina dopo alle sette e mezza
Eravamo tutti in una riunione Andreotti l'aveva convocata
Io avevo suggerito alle sette ma poi vedendo l'espressione di De Michelis diciassette
Allora Andreotti disse in maniera scherzosa
Ha ragione De Michelis alle sette troppo presto facciamo le sette e mezza per cui non ci ritrovammo tutti lì e c'era tutta la Farnesina c'eravamo tutti insieme agli io avevo insistito per questa riunione perché era delicato far passare questo questo testo del delle conclusioni era un testo complicato come ha ricordato il professor
Savona
Il testo comincia con l'unione economica e dice
Che gli elementi da tener presente nel formulare il trattato
Era un sistema di mercato aperto che combini la stabilità dei prezzi con la crescita l'occupazione e la protezione dell'ambiente che miri a condizioni finanziarie di bilancio sane ed equilibrate
Non che alla coesione economica
E sociale
A tal fine la capacità di azione delle istituzioni della comunità sarà rafforzata e solo a proposito dell'Unione come ecco monetaria
Prevedeva la creazione di una nuova istituzioni che sarà composta dalle banche centrali nazionali eccetera che avrà come compito prioritario di assicurare la stabilità dei prezzi
Ma senza compromettere tale obiettivo sosterrà la politica economica generale della Commissione quindi nel testo che poi è diventato il trattato di marchi giustamente non ci sono quelle cose che avrebbero dovuto poi svilupparsi ulteriormente ma non sono nate non ci sono non sono cresciute sono rimaste ferme lì
Ma il testo era era questo ed era molto equilibrato
Cosa accadde quella mattina mentre noi stavamo ripassando
Con il presidente Andreotti paragrafo per paragrafo questo testo in vista della riunione che sarebbe iniziata da lì a poco con tutti i partecipanti
Entra un commesso dice c'è un inglese qui che cerca il signor nata
Devoti se ne vada
Era Nigel Wicks cioè il negoziatore della signora Thatcher che avevo svegliato di no
Aveva in mano un foglietto
Che diceva un Paese
Pur condividendo molte delle
Azioni previste nel mandato eccetera
Non può accettare il passaggio alla terza fase e alla moneta comune
Senza prima discutere nella sostanza cosa questo avrebbe comportato e così via
Mentre leggevo questa carta
Si capiva che la signora Thatcher non avrebbe aperto una discussione su questo tema si sarebbe accontentato esclusivamente di mettere a verbale
La sua posizione contrarie
E questo per noi era notizia straordinaria
Però
Che sia
Allora i giornali ci Weeks scusa ma
Chi è questo Paese
Fa dice Regno Unito che scherzi
Sì ma scusami
Ti dispiacerebbe
Se cambi questo perché la gente potrebbe pensare che il Lussemburgo
Lui estrasse la penna cancello un paese emise Regno Unito infatti questo queste conclusioni di Roma sono le prime nella storia della Comunità europea
Che portano il nome di un Paese anziché come si faceva prima tre paesi approvato da undici Paesi eccetera infatti nella parte precedente delle conclusioni si dice che undici Stati membri
Hanno accettato questo mandato
E poi il Regno Unito ecco è la prima volta che noi abbiamo ottenuto che apparisse proprio ora parole del Regno Unito io tornai Brindisi ti ringrazio chiederò al signor Andreotti se è d'accordo eccetera ma penso senz'altro dissi
E entrai c'era molta a tesa per sapere cosa era successa
Io
Lessi quel testo
Era visibile a sorpresa tutti tutti
Soprattutto dei nostri amici della Farnesina che non non avevano ritenuto virtuale si era appena nemmeno di provarci e che quindi vedevano invece che ormai non solo leggevano nero su bianco sulle conclusioni questo
Ma si aggiungeva anche in questa
Riserva del posizione contraria del Regno Unito che voleva dire che praticamente si poteva chiudere in quel modo
Ma non fu così perché si sentì la voce di Andreotti
Che disse Emma
Non mi aveva detto che avevate messo
Un una parola invece di un'altra per venire incontro agli inglesi
Se non sono d'accordo
Cambiamola
Ricordo che dissi ma se noi cambiamo qualcosa poi magari può venire la tentazione a qualcun altro
Ma no ma no mi fissione incontro con il cancelliere Kohl il cancelliere
E di lì a poco il cancelliere fu informato di questo e la parola che cambio dal Progetto delle conclusioni alle conclusioni approvate e che non c'era più la parola comune ma c'era la corona unica
E rimasto comune solo nella Riserva inglese che nessuno è andato a modificarla però nel mandato si parla ormai di moneta unica
Io ho voluto raccontare questo perché
Noi degli esteri son contento che ci siano tanti colleghi che conosco molto bene
A dispetto al professor F. R. al professor Michele eletta e a quelli che hanno scritto questo pregevole
Libero
Su nazione svolte ad Andreotti in Europa
Lavorano sui documenti
Noi invece della Farnesina abbiamo per così dire
Un vantaggio
Che come quello che potremmo qualificare come una visione attraverso il prisma
Di una una realtà aumentata
Vedendo da vicino e assistendo da vicino a quello che accade
Naturalmente anche i nostri ricordi sono legati a quelle immagini e quindi si riesce abbastanza facilmente
A a dare il senso di come le cose avvengono certe volte
Un po'più rapidamente certe volte più lentamente ma non c'è dubbio che quello che ha fatto il presidente Andreotti in quel semestre di presidenza
Non è mai più riuscito a nessuno
Perché si è parlato dell'ottantacinque ma l'atto unico dell'ottantacinque
Fu un volto un voto se convocare o meno una conferenza
E fu soltanto nella notte nella serata quando i ministri degli esteri si ritrovarono nella prefettura a pranzo nella prefettura Milano
Che Andreotti riuscì a convincere tutti
Che sarebbe stato utile procedere tranne tre
E infatti quando l'indomani Craxi immise al
Al voto la proposta di Andreotti e di convocare la Conferenza d'Inghilterra la Danimarca e la Grecia poterono incontrare sempre nel linguaggio della comunità
Si dice solo che tre paesi non
Votarono a favore della convocazione
Ebbene
Per concludere
Il Times pubblico
Dopo la caduta della Thatcher un articolo piuttosto buffo si intitolava gran Holmes foro di boxe i motivi di un divorzio
Cominciava così
Solo in due occasioni eventi accaduti a Roma
Hanno avuto conseguenze di grande momento per le isole britanniche
Uno di questi il modo disastroso con cui il signor Andreotti ha diretto i lavori del Consiglio europeo a Roma
Io sognando la signora Thatcher e provocandone la caduta
L'altro era quando Clemente sette settimo medici rifiuto di concedere il divorzio Enrico ottavo
Provocando lo scisma d'Inghilterra
Ecco questo devo dire che ci divertì molto perché venne a ridosso
Di una serie di attacchi che la stampa britannica lancio contro la presidenza italiana
Accusata forse alcuni di voi lo ricorderanno di essere un po'come un pullman guidato dei fratelli Marx al volante uno sul freno uno sulle luci
E che portavamo a spasso per l'Italia questi questi nostri partner ecco credo che forse si saranno pentiti di vedere poi quello che è successo
Qualche settimana dopo
Cosa dire per concludere che come sicuramente ricordano molti che hanno lavorato con il presidente Andreotti
Ne avranno constatato l'indiscussa delle autorevoli Itza sul piano internazionale
Basata anche su una vastissima rete di relazioni
Costruita nel tempo da quando lui
Conobbe
De Gasperi
Ed era sempre impegnato in delicati compiti di politica estera che erano forse la parte che gli piaceva di più come ebbe a notare Kissinger
Che ne descrisse la mente come una una mente
Tagliente come un rasoio
Però nello stesso tempo
Fa notare come la politica diceva Andreotti non si fa con gli slogan e nemmeno con gli anatemi
Ma forse si è meglio usare il dialogo che il metodo migliore per fare avanzare i processi
E in materia di dialogo non c'è dubbio che la sua capacità di ascolto era davvero eccezionale singolare direi
Mi ricordava certe volte le parole
Di San Francesco quando lo vedevo
In alcuni momenti in cui erano forte le contrapposizioni le frizioni i contrasti e che l'unico santa pazienza aspettavano che in qualche modo si sieda severo
E le parole di San Francesco che mi venivano in mente erano quelle che gli si attagliavano perfettamente per quel suo modo di affrontare i problemi
Dove discordia che io porti armonia
Dove errore che io porti verità
Dove il dubbio che io porti la fede e la fede era quella
Di cercare di mantenere un equilibrio non rompa dove l'Italia ci sarebbe stata
A suo agio
E soprattutto per quel che riguarda il vincolo esterno a cui ha fatto riferimento il professor Savona
Essendo sempre presidente di un costo in Consiglio di un governo composto da più partiti
Vedevo quanto gli pesava certe volte
Dover dire sempre di sì
A quelli che gli chiedevano qualche cosa
Perché in un governo di coalizione
Devi in qualche modo mantenere il consenso con coloro che ne fanno parte
E questo ha portato caro professore
Quel famoso debito italiano a livelli sempre più alti
E probabilmente la visione di Andreotti era anche quella
Che allora sì raggiunge in questo Guido Carli
Che con un vincolo esterno
Che ti costringe in qualche modo a mantenere una certa politica
Severa
Tu puoi anche far fronte a richieste
Che ti vengono da partner della coalizione che non sono particolarmente ragionevoli ecco io ho trovato molto piacere a rileggere pagine di questo libro
Che hanno ricordato un periodo così come lo ha ricordato al presidente Vignali
In cui noi tutti abbiamo avuto la fortuna di avere alla Farnesina un grande ministro degli Esteri
Io per parte mia ero allora a Londra ma l'ho conosciuta dopo a Palazzo Chigi
E posso dire che
Usando quella frase
Che spesso tornava sul ridesta i Gers che leggevo da ragazzo
Anzi Giulio Andreotti è una persona che non si può dimenticare grazie
Grazie ambasciatore per questa
è una narrazione delle giornate decisive in particolare quelle del vertice di Roma del mille centonovanta ricca di aneddotica
E ovviamente ringraziamo anche il ministro Savona per essere stato con questa sera per datare dato la sua lettura economica
Politica anche degli avvenimenti professor le febbre per aver presentato il libro il professor Michele età che ne coautore
Ecco alla fine
Forse è stata una decisione
Prematura
Quella di aderire a un'unione economica e monetaria
Forse mancavano i presupposti economici
Quindi strutturali financo politici
Forse è stata una decisione ispirata dalla fiducia nel futuro dell'Italia di Carli
O forse stava sono stati gli avvenimenti l'incalzare degli avvenimenti la caduta del Muro la riunificazione della Germania anche dal punto di vista economico il rischio dire insorgenti nazionalismi che è stato evocato forse tutto questo c'è stato dietro
Però alla fine mettendo sul piatto tutta la sua autorevolezza e il suo prestigio
Andreotti
Scelse di decidere
Scelse di prendere una strada
In questo ne riconosciamo la grandezza dello statista in questa assunzione di responsabilità
E mi piace concludere
Con una sua frase che può sembrare in questo senso un monito anche alla politica
Di oggi come di ieri come quella del futuro e ci ricorda che Andreotti è stato anche un
Filo comunista
La prudenza
è una grande virtù ma l'incertezza reca enorme danno nella vita pubblica come quella privata grazie a tutti