La nota antiproibizionista

Lunedì scorso abbiamo iniziato alla settimana con la buona notizia che l'organizzazione mondiale della sanità ha chiesto la riclassificazione della Cam Nabis nelle convenzioni internazionali e ha raccomandato che il cannabidiolo presente nella cannabis non sia considerato una sostanza da porre sotto il controllo delle normative sulle droghe e anche questo lunedì apriamo la settimana con due buone notizie la prima è che il Parlamento europeo dovrà discutere nelle prossime ore in due diverse occasioni proprio degli usi medici della cannabis
Domani la commissione dovrà rispondere ad un'interrogazione su come l'Unione Europea
Intenda sostenere una ricerca scientifica di qualità sui farmaci cannabinoidi a stabilire degli standard per la cannabis medica
Non farmaceutica per garantire la sicurezza dei consumatori attualmente infatti la legislazione degli Stati membri differisce ampiamente da un paese all'altro
I deputati che hanno presentato l'interrogazione a nome della Commissione per l'ambiente la sanità pubblica sicurezza alimentare
Appartengono a vari gruppi politici anche di orientamento diverso popolari socialisti democratici conservatori e riformisti liberal democratici Sinistra Unitaria Europea verdi
Il gruppo europeo della libertà e della democrazia diretta l'interrogazione si basa sulle evidenze scientifiche fa proprio riferimento le evidenze scientifiche degli effetti terapeutici della cannabis e dei cannabinoidi
Mercoledì invece il Parlamento europeo deve votare un progetto di risoluzione che indica la necessità da parte della commissione dell'autorità nazionale di operare una chiara distinzione tra la cannabis medica e gli altri usi della sostanza
Nel testo si invitano la commissione gli stati membri ad affrontare gli ostacoli normativi che gravano sulla ricerca scientifica a finanziare adeguatamente la ricerca e a promuovere una maggiore conoscenza della cannabis medica tra i professionisti del settore medico
La seconda quando Tiziana con cui abbiamo la settimana viene invece una volta tanto proprio dall'Italia
La scorsa settimana alla commissione difesa della Camera dei deputati rispondendo ad una interrogazione presentata dal presidente della Commissione agricoltura Filippo gallinella del Movimento cinque Stelle sul potenziamento dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze per garantire l'autosufficienza italiana nella produzione di cannabis terapeutica
Ricorrendo appunto a questa questa richiede domanda questa interrogazione sottosegretario alla Difesa Angelo Toffolo anche lui del Movimento cinque Stelle annunciato che viene l'inquietante menti previsti dalla legge centosettantotto del due mila diciassette
Con i quali non sarà possibile coprire tutto il fabbisogno nazionale che risulta in progressiva crescita in ragione della maggiore consapevolezza della comunità medica
Stanno valutando i poteri di partenariati pubblico-privati che possono portare a un incremento della produzione e al mantenimento degli attuali livelli di qualità dei farmaci cannabinoidi prodotti in Italia
Secondo i dati comunicati nel corso di un dibattito in Commissione il fabbisogno stimato in Italia nel nel due mila diciannove supererà i settecento chilogrammi mentre nel due mila e avete bisogno potrebbe superare i mille chilogrammi Hanno eh
Entro la fine dell'anno in corso la produzione italiana Firenze potrà invece raggiungere una capacità produttiva di poco superiore ai trecento chilogrammi e questo significa che quest'anno vi sarà ancora l'esigenza di importare dalle per i farmaci cannabinoidi
Il segretario sottosegretario Toffaloni ricordando che il ministro della salute di una riunione dello scorso venti settembre aveva chiesto alle Regioni di migliorare standardizzare le modalità di valutazione del fabbisogno in modo da evitare come è successo in passato differenze tra le esigenze previste quelle poi effettivamente registrate aggiunto che ritenendo di dover agire per tempo è iniziato il percorso di collaborazione con le aziende private in possesso dei requisiti
Per incrementare la coltivazione e la produzione farmaceutica di infiorescenze di cannabis a scopo terapeutico
Lo stabilimento chimico farmaceutico militare manterrà il controllo e il ruolo di garanzia di qualità dei prodotti tocchi lo Tolfa lo scusate auspicato hanno inoltre che l'istituto possa essere messo in condizione già entro il breve-medio periodo di soddisfare il fabbisogno italiano e di diventare atti a sua volta il portatore di cannabis medica generando anche nuovi posti di lavoro nel nostro Paese
Ecco questa è sicuramente una buona notizia speriamo che alle a queste importanti parole seguiranno infatti e soprattutto c'è da sperare che da questa fase nuova e positiva che sembra aprirsi non siano esclusi i malati
Ma che anzi al contrario finalmente siano sentite valutate con attenzione anche le loro le loro proposte per non trovarsi poi magari a produrre preparati che a cui alcuni molti malati e non non servono