"Le regole da riscrivere: il voto degli italiani all'estero"

Allora diamo inizio al dibattito di questa seconda giornata della festa nazionale dell'Unità e ha per tema
Diritto di voto per i cittadini italiani residenti all'estero con la partecipazione dell'onorevole Landi del partito socialista membro della Commissione affari costituzionali
Dell'onorevole Brunetti di Rifondazione Comunista membro della stessa commissione dell'onorevole Tiscali della DC membro della commissione dell'onorevole Lauricella del PDS Presidente della commissione immigrazione e il senatore Cesare Salvi della direzione nazionale del partito democratico della sinistra
Coordinerà e la nostra tavola rotonda il dibattito
Il segretario generale della Fillea esso Ugo Poggi ero a me spetta solo il compito di dare il benvenuto a nome del Comitato della festa nazionale e del partito democratico della sinistra in particolare della federazione di Bologna ricordo solo che il Partito democratico della sinistra ha posto questo tema del diritto di voto dei cittadini italiani all'estero
Anche al centro della discussione nello a Festival nazionale dello scorso anno
Questo lo dico perché su questo tema abbiamo notato in questo periodo molti adepti dell'ultimo minuto e vorrei ricordare che sia pure recuperando un ritardo io credo di dovere dire questo del vecchio Pci anche del PDS non è da questo momento che noi ci occupiamo di questo problema ad ogni modo oggi i problemi
Si propongono anche sotto questo profilo in modo nuovo
In modo anche tumultuoso io credo che il nostro dibattito si fanno e quindi all'interno di una discussione che è in corso nel parlamento e in particolare fra i nostri connazionali emigrati all'estero abbastanza interessante e importante
Quindi ed è la parola a Buggero il quale il compito di condurre questa nostra tavola rotonda grazie
Sì io vorrei fare solo una breve
Un breve quadro per per i compagni gli amici presenti di questa vicenda del diritto di voto gli italiani all'estero ridare ai ovviamente la parola immediatamente ai relatori e con volevo ricordare queste il problema del diritto di voto italiane all'estero è una questione spinosa ed è una questione annosa se è vero come è vero che se ne discusse fin nell'Assemblea costituente naturalmente questo problema ha in qualche modo diviso le forze politiche
In maniera tale che non si è giunti a una soluzione se non
Come pare se ci si stia avviando in questa fase finale in questa fase della legislatura quale è stato le quali sono state vini divisione diciamo grosso modo due
Una prima linea di divisione che
Ha diviso le forze politiche fino agli anni Settanta era proprio l'ha presentata dal fatto che esistevano forse la sinistra in particolare che non erano d'accordo sul diritto di voto agli italiani all'estero non perché non si voleva dare questo voto ma perché le nostre comunità all'estero vivevano la continuo delle nostre comunità all'estero vivevano la condizione dividere in paesi dove non esisteva la democrazia
E quindi i paesi autorizzare di tipo fascista soprattutto America Latina e quindi non sia avrebbe potuto esercitare questo diritto di voto liberamente soprattutto le forze politiche democratiche non avrebbero certamente potuto
Svolgeremo una loro attività tra le comunità italiane come invece avrebbero potuto svolgere forze politiche che si collegavano i regimi fascisti di allora direi che questo fu la prima grande grande discriminante
La seconda grande discriminante quella degli ultimi anni e sostanzialmente legata alla concetto di rappresentanza degli italiani all'estero
E al concerto quindi del diritto che devono esercitare nel senso che vi è un blocco di forze
Che riteneva di poter risolvere questo problema con il voto per corrispondenza cioè gli italiani all'estero avrebbero dovuto votare per capirci attraverso la corrispondenza per candidati di collegi
Italiani e un blocco di forze politiche che invece ritengono di dovere garantire questo diritto di voto attraverso una rappresentanza di retta di immigrati nel Parlamento italiano mi pare che questa sì e l'altra grande discriminante di questi ultimi anni e il diritto la questione diritto di voto è tornata di attualità e direi che di la legge che è stata la legge di riforma costituzionale che è stata votata sia dal Parlamento che dal Senato che dovrà tornare in seconda lettura fra tre mesi
Dà ragione a questa seconda impostazione cioè da garantire una rappresentanza di immigrati italiani direttamente nel Parlamento della Repubblica in maniera che gli interessi dei nostri connazionali siano direttamente rappresentati e che soprattutto la cultura di cui sono portatori di nostri connazionali all'estero che intanto una cultura anche se no occupanti razzista di di di collaborazione di fratellanza tra i popoli Possa permeare la vita politica italiana ecco detto questo però e anche di dente che Lalla il dibattito sul diritto di voto dei tagli all'estero si interseca più generale con le riforme
Benvenuto Morandi
Con le riforme elettorali il rischio è che questa legge che noi abbiamo voluto foro fortemente noi dell'associazionismo democratico
Abbiamo voluto fortemente e rischi di essere utilizzata come un boomerang o come un grimaldello per far saltare tutto il complesso delle riforme elettorali per perdere tempo e quindi non andare ad elezioni
Allora io direi che
La prima cosa che vorrei chiedere in ordine lo dico in ordine di secondo me più corretto Brunetti attrice Skara a Lauricella all'Anpi e assalti
E querceto i vostri partiti oggi che questo problema è sul tappeto
Sono in grado di muoversi con coerenza uno perché questo problema venga risolto due perché il diritto di voto italiane all'estero non sia usato come un grimaldello contro le riforme elettorali ecco detto questo
Formulato questo primo quesito poi naturalmente se nella sala più avanti ci saranno domande da fare credo che giusto se volete fare fatto ecco io darei la parola Brunetti per una prima risposta su questa questione
E poi aprire
Ma io credo che la domanda assoluta pertinente
Io assolutamente pertinente perché sono pure io convinto che a mio parere c'è un tentativo così come è stata presentata la legge insomma c'è un tentativo di utilizzare questo provvedimento per in qualche modo per far saltare l'elezione da una parte all'elezione italiane dall'altra parte probabilmente anche un tentativo di utilizzare la voto degli italiani all'estero come serbatoio di voti in un momento di forte crisi dei partiti dico questo perché come veniva ricordato appunto nell'introduzione insomma
Noi erano stiamo discutendo da tempo da anni sulla il diritto di voto degli italiani all'estero e in qualche modo la sinistra diciamo in qualche modo si sono trovate sempre delle resistenze per mettere con i piedi per tentare per terra questo diritto ci siamo trovati proprio mentre la Commissione affari costituzionali discuteva un provvedimento un disegno di legge costituzionale
Su questa materia ci siamo trovati invece di fronte alla condono avendo di questo provvedimento che avrebbe potuto in qualche modo aprire una discussione tra le forze politiche per cercare anche di superare dubbi e perplessità trovare delle soluzioni
Delle soluzioni le più confacente alla rete realtà attuale invece accantonato questo c'è stato questo provvedimento del governo che è strettamente collegato alla alla riforma della legge elettorale che suscita delle tre preoccupazione delle perplessità
Società perché preoccupazione per perché se è vero che da una parte tenda Dio di eliminare gli ostacoli costituzionali per garantire il diritto
Dall'altra parte però ed è altrettanto vero che collegato alla alle leggi
Alla riforma della legge elettorale quindi alla possibilità di far votare gli italiani residenti all'estero con la prossima scadenza elettorale questo apre dei problemi il primo problema è questo e che una legge costituzionale se in seconda lettura per esempio non dovesse ottenere i due terzi dei voti del Parlamento questo automaticamente proporrebbe la necessità del referendum
Allora delle due luglio o
Il referendum sposta allontana la possibilità dell'elezione delle elezioni che noi chiediamo che si facciano rapidamente oppure anche per coloro i quali aspettano che venga diciamo difeso questo diritto di moto questo elemento diventa una beffa propagandistica questo mi pare uno dei temi sui quali credo dobbiamo discutere insieme ecco perché il problema che veniva posto è un problema giusto io oppure io ho molti dubbi che questo possa portare rapidamente all'approvazione all'approvazione dalla legge certa dobbiamo essere attende in questa in questa fase perché la legge venga approvata proprio per evitare che si trasforma in un ed avendo soltanto di propaganda così come del resto in tutti questi anni e avvenuto per alcune forze di destra nostro paese certo poi il problema di merito pone altre questioni sulle quali forse dobbiamo discutere non domande suggestive insomma perché evidentemente poi ci sono valutazioni diverse proprio nel merito della proposta per legge non nel merito dei problemi che pone
Questa questo nuovo
Elemento di novità questa novità che c'è nella legislazione italiana che è appunto quello di garantire un diritto a cittadini che stanno fuori dai conti nel nostro Paese nel discutere ma poi magari nel corso della discussione onorevole Triscari
Ma forse per comprendere il significato di questa modifica
Approvata recentemente dal Parlamento
è opportuno fare a ritroso alcuni passi anche se in modo sommario e veloci
E innanzitutto partiamo dalla considerazione che in questa legislatura così come nelle altre precedenti sono state immediatamente nei primi mesi presentante numerose e proposte di legge
Riguardanti il voto per corrispondenza o voto per gli italiani all'estero
Mi sia consentito anche qui una brevissima parentesi quando parliamo di diritto di voto degli italiani residenti all'estero ebbene
Sottolineare la diversità di aspetti che in questo sono richiama
Innanzitutto non si tratta Diller riconoscimento di un diritto perché già la Costituzione assegna ai cittadini il diritto di voto
Quindi di partecipazione alla comunità politica attraverso il proprio personale
Il libero espressione libera espressione di pensiero
Per quanto riguarda il CID nostri concittadini residenti all'estero è sempre esistito un ostacolo di riguardante l'esercizio concreto di questo diritto
Tanto è vero che già oggi pur in assenza di un provvedimento come quello di cui stiamo parlando i nostri concittadini possono votare alla condizione che rientrino in patria ed esercitano il loro diritto di voto all'interno dei seggi
Del comune di appartenenza o di ultima residenza
Questo è un ostacolo non indifferente perché per la stragrande maggioranza è impossibile ritornare in patria e quindi affrontare le spese
Elevate di un rimpatrio solamente per
Il voto politico
E quindi c'era una difficoltà di carattere concreto ma che aveva in qualche modo un interesse di carattere costituzionale perché nella Carta costituzionale si veniva esplicitato che il diritto di voto era strettamente congiunta la cittadinanza ma questo non era un diritto usufruibile il secondo problema da sempre affrontato ma sempre accantonato dal Parlamento fin dalla Costituente
Era la possibilità di utilizzare il voto per corrispondenza come espressione del voto
E questo non è mai stato un problema risolto perché le difficoltà anche di ordine costituzionale non sono così facilmente superabili dato che la nostra Costituzione prevede che il voto sia libero segreto personale
E quindi capite bene il voto per corrispondenza presenta numerosi problemi di carattere costituzionale per quanto riguarda la salvaguardia della libertà e della segretezza
Perché nel voto per corrispondenza potrebbero verificarsi episodi di controllo di multe che inquinerà ebbero questa libera espressione
In Italia questo lo si può garantire attraverso la predisposizione di appositi seggi e e garantiti per quanto riguarda la segretezza dal la personalità
Quando questo e affidato unicamente alla responsabilità dell'elettore il rischio molto elevato di condizionamento del voto
Per questi motivi il Parlamento ha sempre affrontato il problema arrivando anche a Stati avanzati per quanto riguarda la predisposizione di appositi disegni di legge ma non è mai riuscito a varare un disegno organico di leggi in questa legislatura i problemi si sono ripresentati tali e quali
E con un'unica eccezione nel senso che per la prima volta un pure un disegno di legge presentava una una soluzione diversa rispetto alle altre da sempre affronta e cioè prevedeva una rappresentanza all'interno del Parlamento
Era il per il giudice Ennio prima firma onorevole Tremaglia
E dopo seguito nella sostanza almeno in questa accezione di rappresentanza anche nel disegno di legge costituzionale delle PDS prima firma Occhetto cioè dietro l'indicazione unanime del consiglio generale degli italiani all'estero veniva perseguita questa forma di rappresentanza diretta e quindi non più mediata attraverso la rappresentanza nel territorio della patria di propri
Propri parlamentari ma attraverso una meccanismo di
Di speculi a Rita di di rappresentanza non più mediante
E questo sì comportava dei problemi ulteriori di carattere costituzionale
Perché
Perché purtroppo noi abbiamo una Costituzione che da questo punto di vista prevede che le circoscrizioni siano in numerose predeterminato seicentotrenta e trecentoquindici rispettivamente per la Camera deputati per il Senato
Tutte sul territorio nazionale e ottenute eseguendo un'operazione di divisione tra la popolazione
C'è il sitar dall'ultimo censimento generale quindi abitanti effettivamente sul territorio divisa per il numero dei seggi a disposizione questo precludeva la possibilità di prevedere all'estero
E dei seggi delle circoscrizioni e dei collegi elettorali
E per questo che
Avendo avuto l'incarico da parte del presidente della prima Commissione affari costituzionali io come il compito di relatore ad un disegno organico della materia
Predisposi idee disegno di cui parlava Brunetti prima cioè che da un lato modificasse la Costituzione
Per quanto riguarda la previsione dei seggi quindi riservando in ossequio e di disegni di legge già presentati riservando agli italiani all'estero una quota pari di seggi sia per quanto riguarda la Camera dei deputati sia per quanto riguarda il Senato la seconda parte riguardava l'esercizio di voto che non poteva non essere che il voto per corrispondenza pur con tutti i rischi di cui ti anzi si è parlato perché anche il voto espresso nelle sedi consolari ipotetici seggi nei quali poter esprimere il voto presenta non pochi problemi per quanto riguarda i rapporti con il Paese ospitante quindi andare a costituire dei seggi elettorali in un territorio straniero diventa materia subordinata ha rapporti bilaterali tra il nostro Stato nello Stato ospite
La legge elettorale e la legge elettorale nell'iter di questo provvedimento che riguardava il voto degli italiani all'estero è piombata inevitabilmente come un fulmine a ciel sereno si trattava di per poter coniugare l'un provvedimento con l'altro e da qui la storia che poi ha fatto la cronaca di quei giorni di luglio
Daily degli emendamenti riguardanti da una parte la formulazione delle circoscrizioni estere dall'altra il voto per corrispondenza diciamocelo subito francamente la prima cosa nessuno all'intenzione di interrompere l'iter della riforma elettorale
Ma è pur vero che se non ci fossero stati quegli emendamenti
Poi approvati dalla Camera dei deputati sicuramente la materia del voto degli italiani all'estero sarebbe finita come già altre volte nel dimenticatoio cioè in subordine
E del resto l'agganciamento la materia elettorale era il più consolidate nel momento in cui cioè si va a riformare le regole del nostro Paese per una cosiddetta rifondazione
è chiaro che a questo dovessero in qualche modo partecipare tutti i cittadini nel senso più ampio
Nel suo senso più ampio cioè anche i cittadini che momentaneamente o permanentemente risiedono al di fuori della patria così come del resto un'altra legge recentemente approvato riconosce loro come lo status di cittadini
Quindi il la prima risposta è che se non ci fossero stati quegli emendamenti approvati un po'a sorpresa dalla Camera dei deputati e poi giustamente modificati dal Senato probabilmente oggi non saremmo qui a parlare di voto degli italiani all'estero
Seconda cosa la tempistica così come predisposta di concerto con il governo non da abito a sospetti
Di manovre dilatorie per quanto riguarda la riforma elettorale perché come già è stato ricordato trattasi di un provvedimento di legge costituzionale quello riguardante le circoscrizioni estere soggetto alla doppia lettura nell'intervallo di tre mesi
E questo intervallo di tre mesi sta all'interno dell'INPS l'altro intervallo di quattro mesi necessario il governo per la riformulazione di tutti i collegi
Quindi all'interno della delega e che noi abbiamo assegnato al Governo di ridisegnare tutti i collegi per la elezione dei nostri rappresentanti nel Parlamento nazionale in patria
Sta anche il termine dei tre mesi entro il quale il parlamento può e deve ratificare in seconda lettura il disegno di legge costituzionale così che la nuovo il nuovo assetto circoscrizioni collegi in patria potrà tener conto di questa previsione dei venti
Seggi per il Parlamento e per la Camera dei deputati e di dieci per il Senato riservati ai cittadini all'estero
Né che cosa potrebbe succedere nel caso in cui il Parlamento non avesse il quorum non raggiungesse il quorum necessario per approvare in seconda lettura il disegno di legge costituzionale beh non c'è dubbio che si andrebbe al referendum
Quanto questo poi blocchi effettivamente il la riforma elettorale io su questo credo di non aver di non nutrire eccessivi dubbi nel senso che noi possiamo benissimo marciare con elezioni anticipate
E pur procedendo al referendum per la previsione
Di
Riserva di seggi destinate all'Italia nell'Est è chiaro che una cosa non avremmo raggiunto far partecipare al voto nelle fin dalle prossime elezioni i nostri concittadini ma questo credo possa essere un problema tutto sommato di secondaria importanza importante incardinare il problema in un assetto stabile costituzionale Bernardini
Questo quindi è un po'il
La situazione lo stato dell'arte ad oggi Bersani chiaro ci sono numerosissimi problemi di carattere attuativo
Che dovranno essere sviscerati come ad esempio riusciremo a gestire le campagne elettorali come riusciremo a prevenire fenomeni di corruzione di acquisto dei voti di controllo dei voti in territorio straniero qual è l'autorità di controllo legittimata a fare questo tutti aspetti che andranno risolti successivamente
Scusate io prima di dare la parola onorevole Lauricella mi è stato detto che dovrà specificare del giusto di più partiti sono i rappresentanti che hanno parlato regole Brunetti del partito Rifondazione Comunista il primo che ha parlato
L'onorevole Triscari del gruppo parlamentare democrazia cristiana ora do la parola Orik cella del PDS presidente a questa deliberazione della Camera
Ma Buggero prima poi Brunetti fischiate hanno voluto fare una breve non è storia diciamo ma l'impostazione di una questione di grande importanza tanto
Che ha permeato d'insieme del dibattito sulla sulle leggi
Sulla legge elettorale
Ebbene io credo che sono necessarie anche al alcune precisazioni modo in cui la questione è stata posta in modo nuovo
A cui è arrivata dopo cinquant'anni
Perché dall'inizio di voto degli italiani all'estero se ne è parlato pertanto per tanto tempo
In maniera ingannevole
Rappresentante del governo della destra andavano in giro promettendo un impegno per realizzare questo voto
Degli italiani all'estero promettendo loro facendo vedere come qualcosa che si poteva realizzare giorno all'altro ma diciamo poi tornati in Italia non se n'è fatto assolutamente niente
La materia del voto all'estero e rimasta comoda elemento di pura propaganda delle forze della destra forse del
Nel governo la impostazione prevalente era quella del voto per corrispondenza
Per corrispondenza per i collegi italiani
Che questo diciamo fosse difficile da da gestire io credo che e quasi identifichiamo impossibile da da realizzare questo così può vedere da l'esempio delle elezioni europee
Voi sapete che il voto all'estero esistito in Europa con l'elezione europea i cittadini italiani in Europa hanno votato per l'elezione del Parlamento europeo per le cinque circoscrizioni di origine
Ebbene nata una grande confusione perché ogni seggio doveva far partire le diciamo i diritti per cinque destinazioni diversi ogni elettore votato in un seggio per cinque generazioni diverse
Ora pensate cosa sarebbe successo un voto all'estero
Per duecentosettantacinque collegi senatoriali DiVersi
E per quattrocento più di quattrocentottanta metri collegi della della Camera diversi fra di loro era naturalmente come ha ricordato lo vedo prima per le trentasei circoscrizione del del Paese ma questa impostazione aveva anche un grande limite
Il voto della della delle cittadine dare all'estero non era un voto uguale a quello degli altri cittadini italiani nel senso che le opportunità
Di essere eletti di partecipare alla vita democratica del Paese in maniera da protagonisti avendo anche il diritto ad essere letti non c'entra svanita
Svanita diverse
E allora in questa legislatura il PDS apposto con grande forza questo problema
Ha detto che il problema non era solo quello del diritto di voto all'estero secondo la vecchia impostazione con il voto per corrispondenza
Ma il problema era invece una quello del diritto di voto e del diritto alla rappresentanza della possibilità che doveva essere data agli italiani all'estero di essere eletti e nel nostro disegno di legge di revisione costituzionale
è una delle parti che non è stata racconta voi prevedevamo un requisito di cinque anni di anzianità di abitazione di residenza all'estero per potere essere per potere essere essere ebbene su questo terreno è stata fatta una campagna demagogica
Demagogica contro il PDS ritornando al passato dicendo che dapprima il Partito comunista si era schierato
Contro il diritto di voto degli italiani all'estero e poi il PDS ripercorreva questa questa strada soprattutto il Tremaglia in giro ha fatto una una una campagna durissima contro il partito democratico della sinistra sostenendo che non era possibile arrivare a riforme costituzionali in questa legislatura
E che quindi non assi potendo assicurare il voto all'estero bisognava percorrere una via Breve
Ma dicevo più volte che quella via breve andava a fine del burlone che non esisteva una via più Breve di quella giusta di quella reale che bisognava affrontare il percorso per quello che
Una riforma di questo tipo aveva bisogno di modifiche di rilevanza costituzionale per diversi motivi perché il Senato e diciamo previsto nel il numero del senatore previsto la costruzione perché si organizzano e organizzato per regioni
E e così invece non poteva essere non esisteva assolutamente una regione all'estero perché il numero dei deputati è previsto dalla Costituzione
Perché il voto per corrispondenza di per sé era chiaramente incostituzionale in quanto non era diretto il nominativo così come poco fa stava dicendo fiscale quindi c'era bisogna che si correggesse ero anche questi aspetti e si potesse assicurare il diritto di voto
E anche delle circoscrizioni estere o dei collegi uninominale
Uninominale all'estero e la Pro prima proposta presentata in Parlamento che introduceva questo elemento nuovo della rappresentanza viene nella proposta Occhetto
Nella proposta Occhetto D'Alema io che debbo correggere qualcosa di quanto detto per esempio da da Brunetta e quei dati di scarpe sul disegno di legge che era in discussione alla commissione alla Commissione affari istituzionali
Era un testo unificato che raccoglieva la proposta
Tremaglia che raccoglieva un insieme di altre proposte anche fiscale e altri proposte che prevedevano solamente il diritto di voto e non prevedevano il diritto alla alla rappresentanza non prevedevano lei circoscrizione in ogni caso non le potevano prevedere
Questa materia e poi è stata riportata all'interno delle leggi elettorali ed è stato approvato un emendamento che è stato bocciato al Senato perché viziato di costituzionale di costituzionalità
E allora noi noi votammo contro
Quel tipo di impostazione non potevamo non voto votare a favore perché abbiamo sostenuto la via della verità la via giusta e ci siamo abbiamo detto che ci sarebbe fa stupì per dare al nostro al non solo alla al nostro progetto l'iter dell'urgenza parlamentari il governo si impegno a presentare un suo disegno di legge del revisione costituzionale che raccoglieva le idee e la proposta del PDS è stato presentato al senato approvato
E ora è in campo questa proposta approvata al Senato approvata alla casa
Ora siamo qui alla rivendichiamo
Pur lasciando agli altri la loro il diritto alla buona fede c'è qualcuno che va facendo ancora questa campagna
Parlo della destra parlo del Tremaglia io dico con questa campagna non ha nessuna ragione ragione d'essere fatta solo a fini speculativi dibattito riparte fatto contro il quadro democratico fatto contro il partito
Democratico
Democratico della della sinistra noi invece diciamo che diamo atto anche dalla buona fede dalla buona fede degli altri e in campo la proposta che il Partito democratico della sinistra fatto che ora si tratta di darle come diceva bugie ero di essere conseguente si può essere conseguenti nella misura in cui la proposta di legge innevata alla seconda votazione a distanza di tre mesi dalla prima quindi ai primi
Ai primi di novembre ottenga la il quorum necessario per di voti di voti favorevoli quindi non ci debbano essere voti contrari quelli che ritengono che si possa andare immediatamente all'elezione non ci debbano essere voti a favore
Ci deve essere un voto massiccio di consenso perché la proposta già approvata che ha già una sua maggioranza possa essere nuovamente approvata c'è bisogno che i gruppi anche sollecito nei propri parlamentari essere presente a essere presente a questa a questa a questa votazione e in questo modo non ci sarà nessun boicottaggio e sarà possibile
Votare anche per gli italiani all'estero in contemporanea con gli italiani che votano che il voto nel paese dei collegi dovranno essere definiti nella maniera nella maniera in cui viene prevista dalla dalla dalla modifica costituzionale nel senso di prevedere
Il numero di collegi
Di seicento dieci per la cameretta venti il Colle per la casa dei deputati e venti per per l'estero è un numero di di di senatori per trecentocinque con dieci senatori con dieci senatori eletti all'estero se non li si raggiunge il quorum in quel caso bisognerà aspettare per mesi si può fare il referendum contemporaneamente però io dico una cosa che quando sta deceduti Scar non è completamente esatto non si non verrà annegato in quel caso il diritto di voto agli italiani
Agli italiani all'estero verrà rinviato di qualche giorno
E come se una Regione non potesse votare il Parlamento sarebbe dopo tre mesi quando la legge diventa costruzione costosa vedevamo da quando quella legge deve da parte dalla costruzione allora in tal caso bisognerà integrare il quorum del Parlamento indire immediatamente
Le elezioni perdessero quindi non c'è nessun blocco della
Della legislatura sono naturalmente pensionati persone io penso che ho fatto anche lunga sede direttiva notturna la situazione sentirli parlare
Onorevole Landi del Partito socialista italiano
Ma io risponderò brevemente a entrambe le domande
Sul fatto diciamo che i gruppi parlamentari che ciascuno di noi rappresenta possano avere un atteggiamento coerente
Nella seconda fase di approvazione della legge di revisione costituzionale io credo di poter esprimere un parere positivo insufficiente trent'
E credo che tutti noi ricordiamo
Che anche su questo argomento vi è stato un confronto impegnativo confronto tormentato
E non sono state poche le voci pessimistiche
Nel senso che già quando si discuteva della legge di riforma elettorale si affermò che questo argomento era stato posto sul tappeto esclusivamente in forma strumentale per ritardare i tempi della riforma
Poi in realtà la legge di riforma è stata approvata nei tempi previsti smentendo gli uccelli del malaugurio
Ora ci troviamo di fronte all'esigenza di completare l'iter di questa legge ora credo che ciascuno di noi abbia le sue opinioni personali necessariamente soggettive circa i meriti dei propri gruppi dei propri partiti circa la storia di questa vicenda
Credo che lo stesso Lauricella che ha rivendicato giustamente dal suo punto di vista i meriti del PDS del gruppo del PDS
Debba riconoscere che poiché nella seconda tornata è necessario forme costituzionale dei due terzi se non si costruisce intorno a questo argomento un clima positivo un clima costruttivo e si determina una sorta di campanilismo troppo antagonistico fra i gruppi c'è il rischio di rompere quello che di buono si è costruito quindi io penso che in un clima sereno
In un clima di riconoscimento l'interesse generale possiamo tutti convergere sull'obiettivo cioè ottenere in parlamento la maggioranza dei due terzi necessaria per l'approvazione definitiva della legge di revisione costituzionale in modo tale che siano poste le premesse perché questo esercizio del diritto di voto all'estero da parte dei nostri concittadini sia dato poiché questo io penso che presumibilmente avverrà nei tempi previsti non vi dovrebbe essere ritardo strumentale circa delle elezioni anticipate decisione che naturalmente spetta al capo dello stato
Penso che forse l'argomento però più rilevante politicamente intorno a questo problema sia un altro cioè quale come quale sia il peso politico e come debba essere considerato politicamente il peso di questa eventuale partecipazione alle elezioni da parte dei nostri concittadini
Perché non dobbiamo dimenticare che qui è stata una discussione anche qui piuttosto approfondita sul tema di una eventuale riserva di seggi
Il compagno Lauricella faceva riferimento ai meriti del PDS su questo punto ammetterà che il tema era un tema presente diciamo da decenni tutta la la la pubblicistica su questo argomento dimostra che l'alternativa fra il riconoscere dei seggi ai nostri concittadini residenti all'estero oppure far partecipare questi concittadini al voto
Dando loro la possibilità di compartecipare all'elezione dei parlamentari nazionali diciamo il territorio nazionale scelta alternativa è un'alternativa vecchia di decenni quindi non è di oggi quindi non è un'invenzione dell'ultimo minuto quello della riserva del sedici credo che una spinta determinante a vantaggio di questa tesi sia stata proprio il fatto che nel frattempo veniva approvato una riforma elettorale
Perché se ne ha il sistema proporzionalisti Coco tradizionale poteva anche essere accettata l'idea che migliaia e migliaia di voti venissero dall'estero e incidesse ero nella scelta dei parlamentari nazionali
Oggi che si va ai collegi uninominali maggioritari e che un parlamentare viene eletto sulla base di cento mila elettori è chiaro che appare più stridente la contraddizione
Fra il principio che la diretta connessione fra rappresentante i cittadini che sono rappresentati
è cittadini che risiedono a migliaia di chilometri di distanza ma come si può pensare che il parlamentare eletto uomo colgo Panicale a Bologna Borgo Panigale in una circoscrizione i cento mila abitanti
Sia influenzato nella sua elezione dal voto di cinque mila italiani residenti in Argentina
è chiaro che quello schema poteva avere
Un peso diverso e una
Non contraddittorietà una coerenza riversa nel vecchio sistema nel nuovo sistema in cui si è tanto lavorato perché il settantacinque per cento dei parlamentari fossero eletti ossia Moretti lo saranno eletti con il sistema uninominale maggioritario
La cui influenza del voto degli italiani
In Italia ad incidere su questo vuoto appariva naturalmente come ho fatto fortemente distorsivo è chiaro che è meglio che si elencano i loro rappresentanti
E che siano rappresentanti legati alla base chi è rappresentata coloro che gliela economiche quindi siano espressione degli interessi di questi nostri concittadini
Che avendo conservato la cittadinanza hanno conservato naturalmente il diritto di voto anche se non hanno potuto esercitare quindi da questo punto di vista mi sembra di poter dire che l'approvazione della legge elettorale
Con gli elementi di riforma che ha contenuto ha perfino agevolato una proposizione innovativa circa il voto degli italiani all'estero attraverso la individuazione di venti deputati e dieci senatori che si si debbano eleggere
Credo che forse l'interrogativo politicamente più procede più più bruciante che abbiamo e forse un altro mi permetto di dirlo al moderatore l'area di in una fase nella quale il Paese sta percorrendo
Problemi difficoltà contraddizioni forti sulle quali è inutile soffermarsi
Come può essere utilizzato positivamente questo voto qual è il contributo che possiamo attenderci
Del come contributo di carattere costruttivo alla soluzione dei problemi nazionali dal voto degli italiani all'estero
Come evitare che si aggiungano problemi a problemi oppure come armonizzare questi problemi che si aggiungeranno con i problemi che sono nostri che abbiamo sulle nostre spalle e che abbiamo il dovere di affrontare e di risolvere comunque rispetto ai quesiti che sono stati imposti io dichiaro diciamo un ragionato una ragionata fiducia non voglio dire ottimismo dal momento che questo Parlamento nel testo di questo poco più di anno di lavoro di un anno e mezzo di lavoro ha dimostrato di saper affrontare costruttivamente problemi di riforma
Costituzionale molto impegnativi riforme elettorali molto impegnative e quindi non vedo perché non possa risolvere entro novembre in via definitiva il voto degli dei nostri concittadini all'estero
La parola a Cesare Salvi della direzione nazionale del PDS
Ma io non entro nella nella questione anche se molto garbatamente che è stata fatta qui della rivendicazione sui meriti della riforma
C'è un dato di fatto la riforma che è stata approvata è quella che avevamo proposto noi
Con il disegno di legge costituzionale Occhetto presentata molti mesi prima molto tempo prima che insorge se la polemica che ricorderemo sui sui giornali e sulla stampa era la strada giusta e io non sarei nemmeno per sottovalutare poi l'importanza di questa riforma dal punto di vista di una concezione moderna ed avanzata della democrazia
Perché e questa idea che i cittadini italiani all'estero in tutto il mondo che ha suscitato anche ricorderete dei sarcasmi su questa idea che si votassero su collegi comprendenti l'Australia l'Africa altri continenti
Ha invece un'idea molto forte molto innovativa legata a un mondo che deve essere comincia ad essere anche politicamente diverso dal passato dove cioè i confini nazionali non siano più gabbie
Siano meno possibilità gabbie per l'esercizio dei diritti politici e quindi gli italiani all'estero votano per eleggere propri rappresentanti di rappresentano nel Parlamento nazionale l'interessi le aspirazioni bisogni le volontà degli italiani all'estero e la polemica della lega contro questa legge dimostra ancora una volta come questa forza chi si vuole presentare con una forza di governo dell'Italia che va verso il Duemila e così via non sappia che ripete le sciocchezze demagogiche come quelle sul fatto che gli italiani all'estero non pagano le tasse in Italia come se allora se si volesse ragionare in questi termini economici
Chi è meridionale come Lauricella come me non sa e come me non sa quanto hanno significato le rimesse di quegli emigranti meridionali all'estero che negli anni Cinquanta e Sessanta lasciano le famiglie partivano andavano in Svizzera in Germania
A lavorare in condizioni a volte velocissime mandarono coi loro soldi con cui interi paesi riuscivano a sopravvivere alla crisi dell'agricoltura meridionale quindi i lavoratori italiani all'estero che sono andati all'estero dalla grande maggior parte dei casi non per loro scelta non per volontà di vivere in Paesi esotici ma perché questo Paese non dava lavoro a tanti lavoratori hanno pieno diritto a partecipare alla democrazia italiana e partecipare con un proprio rappresentante
Ed è un'idea che riguarda io credo che dobbiamo vedere anche il lato ASP come dire inserisco una parentesi in questo ragionamento dobbiamo vedere anche dall'altra faccia il problema dei lavoratori esteri che sono in Italia
Abbiamo vedere anche questo altro aspetto e dobbiamo vedere al loro a questo punto se non ci sia un problema anzi c'è un problema cominciare
Almeno dalle elezioni amministrative per riconoscere il diritto di voto anche ai lavoratori all'estero che risiedono in Italia e che vivono nei comuni italiani oggi come si sa questo è limitato soltanto ai lavoratori
E comunitari c'è dentro il terreno agli annali la
Dagli stranieri comunitari della Comunità europea se almeno il voto amministrativo
Che Pericle noi chiediamo venga concesso agli italiani all'estero so che per esempio in Svizzera c'è tutta una problematica di questo tipo si debba anche riconoscere questi allora l'idea di un diritto di voto di un esercizio dei diritti politici
Che sempre meno è legato al fatto un'azione è stato e sempre di più diventa un'espressione invece degli interessi del luogo in cui si lavora in cui si vive ma anche delle gambe che si mantiene con il proprio territorio rigido
E il fatto che l'Italia sia gli all'avanguardia con una riforma di questo tipo perché soltanto il Portogallo finora conosce un sistema elettorale con circospezione all'estero ma il Portogallo come si sa
Da poco meno di vent'anni ha aveva un impero coloniale che venuto meno da da poco meno di vent'anni quindi aveva una realtà di questo tipo credo che sia un fatto innovativo della democrazia italiana che vada che vada molto sottolineato detto questo io però un ritorno sulla questione del voto di novembre qual è qual è il punto vorrei richiamarlo brevemente che essendo questa una riforma costituzionale per le ragioni che sono state ricordate
Perché cioè si trattava di modificare la Costituzione che invece nella logica di cinquant'anni fa riconosceva inabili non solo i collegi elettorali ma anche il diritto di voto ai cittadini ma sostanzialmente sulla base della residenza nel territorio dello Stato
Riguarda i collegi e così via e sottoposto alla procedura speciale delle leggi costituzionali non è una legge ordinaria
E questa procedura prevede che tre mesi dopo il primo voto ci debba essere un secondo voto la seconda lettura e quindi arriviamo ai primi di novembre sostanzialmente con il passaggio dei dei tre mesi
Ora che cosa dice la Costituzione che se nella seconda lettura la legge viene approvata con la maggioranza dei due terzi e i membri del Parlamento sia del Senato vedersi dei senatori chiede la Camera vedersi dei deputati la legge completa è finita e da quel momento e operativa viene pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale
E non succede più nulla
Se invece viene approvata con la maggioranza assoluta ma senza arrivare ai due terzi reggae c'è automaticamente il referendum c'è un periodo di tre mesi nel corso dei quali la legge non è operativa
Perché in questi tre mesi può essere possono essere raccolte le firme del referendum ora i cittadini o dal Consiglio regionale
E allora la preoccupazione politica ma della dire apertamente le cose che ci siano non è che manchi il consenso dei due terzi perché in base ai voti dati dai gruppi a ad agosto c'è una maggioranza che supera abbondantemente i due terzi e la preoccupazione che c'è che va detta tiene nulla deve essere negato di chi ci siano parlamentari che non vadano a votare perché voglio però hanno in mente hanno in programma o comunque di fatto determinano l'effetto di creare intralci rispetto alla all'esigenza di fare al più presto le elezioni anticipate
E che evidentemente non so bene che cosa succede dal punto di vista giuridico costituzionale bisognerà studiarsela questa storia ma certamente se venisse approvata la legge con la maggioranza assoluta ma non ripetersi avremo tre mesi in cui la questione non si sa se la legge costituzionale voi entra in vigore non entra in vigore se c'è il referendum che dirà il referendum e così via
Quindi io credo che sarà un punto sul quale di chiamare fin da adesso l'attenzione ci vuole un impegno di tutti i gruppi parlamentari che hanno sarebbe e che lì poi si chiede se la questione del voto degli italiani all'estero ma non lo dico ai presenti che hanno fatto una battaglia da
Anche all'estero fossero per riconoscere l'effettività di questo diritto o un altro intralcio per il funzionamento della legge elettorale
Quindi non basta che ci siano tutti i gruppi che si impegnano bisogna che vadano tutti lì i parlamentari a votare perché sia assicurata questa maggioranza di due terzi
La seconda questione e che noi nel fare il Parlamento nel fare la legge elettorale ha previsto un sistema che possiamo chiamare di doppio binario siccome non è sicuro che la legge Bossi non è giuridicamente scelto che la legge costituzionale entra in vigore il Parlamento ha dato due delega al Governo
Che vuol dire questo la la la nuova legge sul voto degli italiani all'estero prevede che i dieci senatori siano eletti nei collegi all'estero e venti deputati siano eletti in collegi all'estero
I chiederò vuol dire che i collegi per i senatori dai senatori italiani non sono di trecentoquindici quelli nei collegi italiani ma trecentocinque e all'estero non seicento Carlei deputati non seicentotrenta ma seicentodieci quindi nuovi collegi per la legge elettorale evidentemente non possono essere gli stessi a secondo che c'è il voto degli italiani all'estero oppure no
Per questo nella legge elettorale proprio per non perdere tempo per garantire che a novembre tutto sia pronto si è detto al governo tu devi fare due schemi di collegi uno schema di collegi come se il voto degli italiani all'estero non ci fosse
E un altro come se invece ci fosse quindi uno contro i centoquindici e seicentotrenta e l'altro con trecentocinque e seicentodieci allora noi vogliamo nuovi intrighi chiederemo ci impegnamo a chiedere come gruppo del PDS credo che possa essere una richiesta comune nel governo
Venga nelle prossime settimane entro settembre a riferire in Parlamento intanto sul fatto se questo impegno è stato seguito se i lavori stanno andando avanti davvero in parallelo come necessario come è necessario che si l'altro aspetto sul quale il governo ha avuto una delega molto importante e come ne accennava distrarre come si organizza la campagna elettorale di voto all'estero perché la questione e molto rilevante come si fanno gli uffici elettorali
Come si fanno le campagne elettorali perché coi quali sono le modalità tecniche ma evidentemente il punto è politico e democratico noi dobbiamo garantire che questa competizione elettorale avvenga in condizione di libertà politica per tutti
E quindi in quei Paesi che non garantiscono la libertà e non ci può essere evidentemente un voto libero e chi siano garantite la segretezza del voto
Anche qui per evitare che accadano fenomeni che altrimenti possono possono accadere possono e possono preoccupare
L'Italia per la per la per la questione della libertà e della segretezza del voto che all'avanguardia anche questo è un merito che lo dobbiamo rivendicare le garanzie conclusivo dell'Italia le cabine di soldati intorno non si può entrare e così via
Sono garanzie molto avanzate forse non potranno essere riprodotto e negli stessi modi perché il voto all'estero evidentemente ma certamente non si può rinunciare a questo principio del resto è scritto in costituzione
Che garantisca che ci sia segretezza del voto con modalità e anche qui il governo dovrà dare una risposta a tutto questo entro entro il termine entro il termine indicato quindi premesso che si tratta di una riforma di grande peso di grande rilievo molto importante adesso la nostra preoccupazione il nostro impegno è legato a queste due a questi due obiettivi fondamentali il primo e impedire che colpi di mano parlamentari
Finalizzati a rinviare il più possibile o a evitare la scadenza elettorale che a nostro avviso politicamente
E deve essere al più presto possibile rimettano voi per questa via anche in discussione la riforma che è stata approvata la questione dei due terzi e in secondo luogo essere sicuri che il Governo non solo è pronto nei tempi ma è pronto anche con strumenti e con le modalità organizzative che possono consentire che questo voto degli italiani all'estero sia davvero come dicevo all'inizio
Una indicazione che l'Italia da nella sua parte migliore della possibilità di essere una democrazia avanzata all'avanguardia e non invece presentare il volto peggiore dell'Italia il volto dell'imbroglio e della corruzione
E quindi noi opereremo perché italiane all'estero possono votare possono votare al più presto possibile insieme agli italiani in Italia per eleggere questo nuovo Parlamento
Ringrazio i relatori vorrei sapere se in sala ci sono Compagni cittadini che vogliono fare delle domande ai relatori sono fa domande apriamo
Breve dibattito con lo sui col microfono
Titubante abbastanza mamma
Cioè
No
Oggi una novità più Impregilo attorno
Io sono un uomo che attende questo più
Un problema che non è stato postumo forse
Velocemente
Quello della è un po'attivo e passivo cioè ad
Agilità
Si va in e qui con voi di moda andare all'estero
Oppure c'è gente all'estero partite under quarantacinque perché aveva dei conti
La giustizia che evidentemente sotto gli immigrati
Deve doveva rappresentanti del popolo quando discuteranno la la il problema della chi potrà leggibili sopra di tener conto in certi particolari
Per gli altri citare pare che è stato dato cinque anni non so se questo potrebbe essere un termine esatto marcatura per comunque avere una determinata residenza all'estero
Do lettura aderito da subito ma chi dovrebbe essere adatto
Deve garantire anche una certa rappresentanza cioè una conoscenza che della problematiche per essere un reale rappresentante dei suoi lo può uno che fa il turista partire per quindici giorni non so magari tanto per non fare nomi in Francia e poi presentarsi
Grato ecco questa
Va bene
Le cose si aggiusti
Ci sono altre domande
Dunque io sono di sana
Tanto pericoli dicono come com'è un amico devi novantatré essi mancano attuali morta
Dini ieri i botti bene
Diciannove negli è in linea
Prima non si esaltato morì dogmatismo assenti l'attore che hanno no no no a me permanente dal niente
No no niente ancora abbastanza marcamento però anche in un venti nulla nei panni tant'è una tempi milioni all'anno dal piano industriale giù anche manca meglio parte ancora niente nello stato
Ho seni tutti ristampati anni né no
Niang ma anche si è passati in Parlamento se passa appassionata e passa attente paga
Sì anch'essa
Netto Izzo la ma Nieto all'inizio Andrea
Identiche nella sinistra
E i cittadini insita nel ottenne insieme acqua
Ampia
Altri altri
Io vorrei sapere quanti sono gli aventi diritto al voto degli italiani all'estero grazie
Duilio
Due milioni per adesso sono gli iscritti all'anagrafe veniva l'Heracles dovranno
Altre domande
Dovremmo saperlo anche noi
No quelli scritti anagrafe certa poi prescriverà bisogna
Serve per costruire un lavoro che devono fare le associazioni
Va presa sul due milioni andiamo piano è una piccola percentuale tracce per comunicargli hanno mantenuti iscritti cioè i persecutori siano dialoga celati da anni signora io affrettato per indicazione quarant'anni tutti del risparmio mandate in Italia
Non ho potuto cogliere a votare sempre perché non avevo i soldi io
Mi permetta di portare che permette di riportare doveva perché una volta le permetta di votare dove abito
Ve lo fate la guerra del ristorante compatta io soprattutto convocata allora tanti anni da quaranta diceva proprio per questo diritto che l'avvento certo dice sulla avevo altre con la soluzione perché e sostenibile perché saggi se veramente un diritto una presa in giro
Uso io questo taglio è come diceva l'onorevole
Rappresentarla democratico spiana un diritto olografica poderosa disoccupato alla politica italiana ai figli che sono italiani del sugo in quattro può venire a votare perché non avrebbe è una presa in giro questi diritti come tanti altri diritti come questa persona in sanità eccetera ma qui diciamo un altro per un altro tema
Il problema anche di il problema della da è stato sollevato e portato avanti da da quasi tutti i ministri dagli altri che sono succeduti in Italia negli ultimi anni
E che però non ha fatto un passo in avanti che una volta perché non ci sono i mezzi una volta perché non ci sono i tecnici una volta perché batte a questo una volta non si sa l'operazione come il problema chi gestisce le lezioni ma con tutte le strutture diplomatiche da Pilato all'estero
Col volontariato che c'è all'estero punti durante di tutti i colori
Politici
O amico o comunque di affidamento democratico in ogni caso bocciata
Sicuramente questo però Peres ha precisato in qualche modo da qualche parte
Ancora una domanda poi cominciamo un giro di risposte eventualmente
Io volevo l'inglese accompagnati più vicino che vive ora in Belgio ma ho fatto diciassette anni di Germania i qua ho qualche perplessità per quanto riguarda questa legge elettorali
Quando stavo in Germania i lavoravo per il Pitti il mio tempo libero
Ho avuto a che fare con l'immigrazione il problema dell'edizione all'estero sempre stanca poi ci sta anche il grande avvenimento del settantanove sono infatti le elezioni europee e che hanno consentito ma i nostri emigranti di questi casi colore appartenenti ai corpi esprimono il loro voto però ora la complessità debbono all'estero per quanto riguarda
I problemi nazionali
Non so io nel ritocco Bolt con un grande come un grande pericolo ora il chi ha proposto questa questa legge l'onorevole Tremaglia molto conosciute in Germania e con corsie preferenziali
E pensando poi ti per esempio una nazione come l'Argentina è un bel serbatoio
Mi fa molto riflettere io credo che siamo in un momento di cambiamenti istituzionali e all'interno di questi cambiamenti istituzionali si potrebbe anche prevedere qualche cosa di più cosa sono alla realtà dell'immigrazione
E se penso a questa realtà penso a la proposta fatta all'interno degli accordi di Schengen dal Parlamento europea dalla comunità
Dove si insiste in modo molto preciso alla diritto di voto il locale per l'immigrazione io sono stata tornati volti gli anni all'estero ho vissuto poi lavorato sono stata la ho partecipato anche alla vita politica
è che mi circondava e non ho mai avuto la possibilità di esprimere localmente il mio il la mia idea la mia opinione sui problemi che mi circondare chiedevano
La scuola l'assistenza e il lavoro alla partiti per tre mesi ai sindacati e il il problema delle donne che all'estero esiste perché in una grande Germania non c'è ancora una parità salariale
Ora e un abdicare a la mi sembra un po'scavalcare un problema che esiste ora noi dobbiamo pensare all'immigrazione come un qualche cosa di stabile
Chi è rimasto all'estero si rimarrà HP Fini a giardini Puoti siamo in veri invece siamo quasi arrivati alla quarta generazione
E e gente che non partecipa al alla vita locale non ha nessun diritto su un piano degli amministrativi nemmeno nidi gestione non è né di gestione politica
Quindi secondo me questi è un problema ma prima di arrivare a questo il governo dovrebbe pensare a sapere degli accordi almeno a livello europeo parliamo dell'Europa a questo riguardo
Io fare così aggiungo una mia domanda e poi facciamo fare il giro delle risposte la mia domanda di questo tipo c'è una domanda che in qualche modo vorrei svolgere come rappresentante l'associazionismo democratico anzi
Ci tengo a far sapere che la figlia la più grossa organizzazione di sinistra delle migrazioni no così almeno anche questo nel senso che a me pare che
Come dire ci siano un blocco di problemi che finalmente possono essere affrontate dal Parlamento italiano speriamo dal prossimo Parlamento
Rinnovato non vi è dubbio però che dentro questo blocco di problemi la questione dell'emigrazione ha una sua specificità no
E il fatto che esista un gruppo di parlamentari rappresentante dell'emigrazione può essere un elemento che sollecita il Parlamento il Governo ad agire più razionalmente faccio un esempio per capirci
Oggi il Governo italiano ha prodotto un taglio drastico per esempio per quanto riguardo settore scolastico no dal primo di settembre tutta una serie di corsi di lingua italiana all'estero verranno tagliati di fatto allora nel Parlamento italiano oggi esiste solo sì non solo all'estero però parlando di testo oggi esiste solo la buona volontà di qualche parlamentare che si occupa per vocazione diciamo così dei problemi dell'emigrazione
Questa questione sta passando nell'assoluto silenzio nell'assoluto silenzio del Parlamento italiano
Una questione seconda questione le nostre associazioni laddove rivendicano il diritto di voto amministrativo si vedono rispondere molte volte dalle autorità statali dei degli stati di accoglienza che noi siamo molto avanzati a casa degli altri ma il problema vero che il diritto di voto amministrativo non lo riconosciamo a casa nostra per quanto riguarda gli stranieri no o dire la questione delle pensioni ed il rapporto del taglio vero e proprio taglio drastico che si è fatto sulle pensioni dei lavoratori italiani all'estero
Per la quota parte che riguarda l'Italia è un'altra di quelle questioni che rischia di passare inosservato in Parlamento se non ci fossero alcuni pochi per la verità parlamentari che ogni qual volta si fanno interpellanze così questo tipo quindi il punto è questo la domanda che volevo porre i presenti e questa o siete in grado le forze politiche qui presenti sono in grado di unificare o di partire da questa battaglia sul diritto di voto politico degli italiani all'estero per unificare la problematica dell'emigrazione e in maniera anche da liberarci da da da forme di demagogia evidenti per esempio ci sono partiti forze politiche associazioni che sbandierano questa cosa del voto politico italiano all'estero però sono assolutamente contrari al voto amministrativo degli immigrati in Italia per esempio no
Sono naturalmente favorevole molto visto chiude per gli italiani dei paesi dove vivono ma l'immigrato in Italia sono assolutamente contrari su questo blocco di Problemi può e deve diventare uno dei dei problemi forti che devono essere affrontate dalle forze politiche se esiste una rappresentanza di emigranti italiani nel Parlamento io credo che questo possa essere fatto vorrei sentire l'opinione un po'dei dei vari
Aperta dei partiti a ripartire da da Brunetta insidiosa e devo dire che all'inizio mi ero limitato ad esprimere a dare una risposta all'interrogativo che era stato posto insomma senza entrare nel merito dei problemi che i suoi colleghi hanno hanno riproposto qui che sono importanti
Mi ero limitato soltanto ad esprime una preoccupazione perché poi mi pare che era stato ripreso da Sandro un'arma preoccupazione dell'uso strumentale che si che essi il potrebbe fare diciamo questo di questo di questa legge costituzionali in rapporto alla situazione in rapporto alla situazione italiana
Perché tutti i problemi che sono stati discussi e sono problemi era importante su cui bisogna bisogna riflettere intanto non ci sono in questa legge perché la legge si limita soltanto a modificare gli articoli quarantotto cinquanta seggi mosse dalla Costituzione che elimina di Chiasso gli ostacoli costituzionali che impedirebbero
L'espressione del voto all'estero e e siccome abbiamo sempre detto la sinistra insomma Rifondazione Comunista continua a sostenerlo ingiustamente come del resto e compagni
E del PDS gli altri insomma che necessarie invece garantire questo diritto insomma è non essendoci possibilità per molti soprattutto per gente che sta al di fuori dell'Europa
Divenire ad esercitare questo diritto c'era necessità di rimuovere gli ostacoli che appunto impedivano questa l'esercizio di questo diritto il resto
E demandato verde lega al Governo
E qui ci sono grossissime preoccupazioni grossissimo preoccupazione perché per esempio per quanto la valutazione che io faccia nel momento in cui si stabilisce che ci sia o diciamo una quota di polvere di parlamentari deputati e senatori
Che viene eletto separatamente dal contesto generale se questo problema che è giusto
Non viene collegato per esempio ai problemi della partecipazione dell'informazione del diritto di uguaglianza Zio rischierebbe di assegnare soltanto una sorta di diritto di sangue soltanto perché sono emigranti senza entrare nel merito di questi problemi
Sui quali invece noi dobbiamo entrare perché altrimenti rischieremmo di fare un gruppo separato dalla modificando addirittura anche il concetto della democrazia nel nostro paese nel momento in cui per esempio sì Lisandro si rischia di non di non dare in qualche modo rappresentanza nazionale ad un membro atta a dei a dei membri del Parlamento sono
Diciamo problemi sul quantum sul quale una riflessione dobbiamo farlo ma al di là di questo io credo che per esempio e poi Teodoro certamente una risposta alla questione che pone fine Poggi aumentare i rischi
Compagno
Ci sono una serie di questioni che non stanno dentro questa legge ma stanno del dibattito politico che che si è aperto che sia aperto qui insomma perché io credo per esempio
Che la strumentalità potrebbe evidenziarsi non soltanto diciamo nella questione dalla doppio do lettura dei due terzi del possibile referendum ma anche rispetto ad altri all'altro ad altre questioni
Ecco io mi pongo un problema
è possibile che una legge italiana posso funzionari Stati esteri se non avviene un appunto se non si apre una discussione a livello diplomatico perché questa legge possa avere una funzione reale c'è un'applicazione reale potrà dare possa stabilire Garanzia perché questa legge Penta
Venga messa in pratica
Io ricordo per esempio che per quando si era si è dovuto votare per il Parlamento europeo c'è stato una tessitura diplomatica abbastanza importante per riuscire a diciamo a dare corso alla legge per il voto
Degli italiani uno dei dei residenti al di fuori delle delle nazioni di nascita per poter dare vita al Parlamento al Parlamento europeo dunque per cosa avviene in questa direzione e poi ci sono un'altra questione che del resto mi pare emergessero anche dato da da alcune domande da qualche domanda che è stata fatta insomma che diciamo che rapporto si instaura per esempio tra le gli effetti di questa legge i diritti di cittadinanza per chi vota il l'elettore per il paese di origine per il paese di residenza cioè si aprono questioni di questo genere
Per chi voterebbe per quale delle istituzioni si vota soltanto per il parlamento per le regioni per le amministrative
Sono problemi che si aprono io per esempio sono molto d'accordo con le cose che c'era stata Salvi sul fatto che questi problemi vanno discussi adesso perché noi dobbiamo aprire giustamente un uno dobbiamo prendere un impegno di aprire un una vertenza perché anche i cittadini non italiani però stanno in Italia abbiamo diritto di partecipare alle almeno alle elezioni amministrative cioè
Non possiamo fare dei discorsi per gli altri e non farli per nove e dunque è un complesso di problemi che va posto che va posto in discussione
C'erano alcune c'era qualche domanda che poneva giustamente il problema dell'anagrafe che è un causa assoluto e secondo me se noi vogliamo avere garanzie che questo vuoto non sia veramente uno strumento che diciamo stravolge anche rapporti
A livello
Elettorale o comunque perché ci siano imbrogli è giusto che si vada rapidamente ad un aggiornamento garantito del per l'anagrafe controllata e in modo che si porti ordine in questa in questa direzione oppure se non mettiamo anche se non cominciamo a fare una riflessione sulla rete diplomatica italiana quali nel momento in cui si stabilisce che sono diciamo le sedi diplomatiche a ricevere a ricevere per corrispondenza i voti dei cittadini dove sono collocate se non abbiamo diciamo anche un rinnovamento democratico comunque diciamo
Sì non si va a fare una riflessione su questo noi rischiamo che soprattutto in alcuni Paesi
Dove maggiormente la nostra rappresentante diplomatiche sono rimasti in cui è coinvolto in maniera inquinante con governi autorità beh attorno a questo punto problemi
Problemi si pongono ma si pongono soprattutto per sul sulla questione del voto per corrispondenza
Perché rimane il voto per corrispondenza così almeno potrebbe nel meccanismo che è stato proposto perché è vero che c'è la rappresentanza di sede diplomatica che accetta i voti e le trasferisce Pepe elettrico li trasferisce invita però non c'è dubbio che per esempio per il cittadino italiano che stamane Del Plata insomma è che poi deve deve mandare il vuoto a buon osare specchietti la rappresentanza di diplomatiche il voto avviene per corrispondenza
E allora qui dobbiamo aprire una discussione perché il voto per corrispondenza non sarà se non stiamo attenti né un voto libero né personale ed è uguale quest'come Due vuole la Costituzione noi rischiamo addirittura di orchidee di chiedere organizzata attorno al voto degli del del dei cittadini Italian residente all'estero grandi imbrogli e in ogni caso si rischia appunto di un di ricadere proiettate in altre parti del
Del mondo insomma del resto noi soprattutto al Mezzogiorno sono indica un meridionale e quindi so come vanno queste cose
Riproporsi in rapporto di scambio rapporto di andare spesso un rapporto delinquenziale insomma di controllo del voto dunque sono problemi indubbiamente importanti che vanno che vanno affrontate soprattutto nel momento in cui per esempio in alcune parti del mondo le stesse associazioni degli emigrati sono associazioni che andrebbero appunto
Guardate con un un'attenzione per il tipo di rapporto che hanno con i paesi con quei Paesi una rappresentante con le rappresentanze di di quei Paesi ecco perché allora c'è un un complesso di problemi
Dal dalle cose che gli ho cercato di dire adesso i problemi Della Porta propaganda qual è il garanzie qual è la garanzia che viene dato per esempio di formazione in ogni caso di propaganda per tutti nello stesso modo avendo uguale diritti di andare a spiegare le cose sempre soprattutto in alcuni Paesi dove ci sono regimi autoritari che garanzia c'è per i partiti democratici italiani per partiti comunisti
Di andare a spiegare queste cose ecco perché allora si aprono problemi importanti che su cui bisogna fare una Reckless riflessione su cui appunto dobbiamo vedere nella fase
Cui questa legge incomincia ad avere i piedi per terra come come come controllate poi alla fine dopo concludo perché effettivamente non voglio rubare troppo tempo ci sono i problemi che poneva nel nell'ultimo suo intervento il compagno Poggio insomma nel senso che
è evidente che questa la novità è che si mette con i piedi per terra
Un un diritto ossia dipendono gli ostacoli per esercitare un diritto ma credo che può essere questa occasione per aprire davvero un forte impegno guardare con con maggiore attenzione ai problemi dell'emigrazione
Perché ci sono tanti di quei problemi problemi della scuola ma voglio dire anche i problemi dell'assistenza adesso non è qui il caso di di di sgranare il rosario dei problemi che hanno e gli emigrati ma voglio dire può essere questo l'inizio di una discussione
E di un impegno perché dal voto però si passi alla garanzia di altri diritti che i nostri connazionali devono visto devono vedersi garantito dei paesi dove operano così come noi dovremmo incominciare ad aprire il discorso per la garanzia anche del degli altri lavoratori noi italiani che però operano che però operano in Italia in questo senso
Io credo che soprattutto a sinistra per quanto riguarda Rifondazione Comunista in questa direzione c'è un'idea di udienza
Grazie onorevole tresca
Ma rapido sulle tre questioni sollevate nel seconda tornata
Ma innanzitutto la questione delle limitazioni dell'elettorato passivo
Cioè questo l'aspetto su cui il la legge costituzionale si discosta dalla proposta di legge del partito democratico della sinistra
Io credo anche a ragion veduta nel senso che pre vedere una limitazione ad esempio soltanto per i residenti all'estero da più di un x anni prevedere tale limitazione per in qualche modo andrebbe a
Cozzare contro un principio che nelle elezioni politiche del nostro sistema elettorale attualmente è in vigore e cioè che non c'è nessuna limitazione all'elettorato passivo se non nella
Dello status della capacità giuridica del soggetto proponente
Così un siciliano e si può benissimo candidare in Lombardia e viceversa prevedere una sorta di limitazione attribuirebbe alla rappresentanza un carattere
Quasi
Extra territoriale cioè quasi da ex coloni questo
Lo si può lo si può giustificare quando voi è una presenza quella del nostra degli italiani all'estero assai radicata e allora fa parte di una cultura di una tradizione
Separata allontanata la nostra realtà nazionale
Darò ormai lungo tempo in realtà
E nostre comunità all'estero così non solo e così questa mancata previsione di limitazione
Non vuole essere tanto l'avvio agli imbrogli possibili quali ad esempio ammesso che tale sia quello di un
Cittadino residente in patria andarsi a candidare in Australia
Quanto prevenire questa forma di collegamento stretto non separazione ulteriori tra i nostri Lando nostre comunità all'estone quelli vitale poi
Teniamo ben presente che il rischio in realtà è molto limitato cosa può succedere ad un parlamentare uscente o ad un cittadino italiano andarsi a candidare in Australia beh lo fa più che altro a suo rischio e pericolo
Perché non so quale possibilità di prese di contatto diretto con le comunità
Possa vere soprattutto se la comunità è sparsa su un territorio assai vasta
Ora non facciamoci abbagliare dall'episodio Tremaglia cioè che su questo su questa battaglia ha vissuto i suoi quarant'anni di impegno politico ma tolto tremante e credo che non ci sia altro personalità politica che abbia qualche velleità o possibilità di andarsi a candidare in Argentina così facile
Quindi questa credo sia la ragione della mancata introduzione di questa limitazione che comunque avrebbe un profilo anche di carattere in di incostituzionali
Nel secondo problema affrontato è quello dell'anagrafe cioè rispondere alla domanda ma quanti sono questi italiani all'estero che da domani quando verrà approvata definitivamente la legge costituzionale potranno esercitare effettivamente questo diritto alcuno
Ma ad oggi gli iscritti regolarmente all'anagrafe degli italiani all'estero sono due milioni è pur vero chiesto nel frattempo è stata avviata contestualmente alla nuova legge della cittadinanza del novantadue anche un censimento degli italiani residenti all'estero
Che ha proprio le l'obiettivo di aggiornare la registrazione nell'anarchia
Ma a chi critica la l'attendibilità dei dati dell'anno di Reggio dell'anagrafe degli italiani all'estero
E bisogna rispondere che in realtà la recente legge del novantadue sulla cittadinanza
Ponendo nuovi requisiti per l'acquisizione della cittadinanza inevitabilmente porta alla limitazione del numero degli cittadini iscritti
E quindi è un numero che
è improprio essi momento ed è chiaro che non corrisponde alla realtà ma è anche vero che gli uffici stanno esaminando centinaia di domande di cittadinanza
Da parte dei nostri immigrati che oggi la possono richiedere mentre ieri bolla potevano richiede quindi noi dovremo fare riferimento alle anagrafi degli italiani residenti all'estero nel momento delle indizione delle elezioni a questo
E a questa anagrafe fare riferimento per gli aventi diritto
Ma noi abbiamo con il disegno di legge approvato abbiamo posto un preciso argini acquista siccome vige un criterio di proporzionalità
Delle della rappresentanza almeno per quanto riguarda la configurazione delle circoscrizioni cioè tanti cittadini tanto grande
E il circoscrizione bene noi ponendo il numero fisso e delegando il governo a scrivere le circoscrizioni non buttarli nel tempo abbiamo posto un vincola assai serio per cambiamenti interiori
Nell'universo delle nostre comunità esterno
Il voto locale concesso ai nostri emigranti oppure da concede o meno oppure da concedere agli immigrati per quanto riguarda il voto amministrativo questione che
Sordo teoricamente la si può agganciare al problema del voto degli italiani all'estero
Per quanto riguarda le nostre comunità e la possibilità di esprimere il loro voto nelle amministrazioni degli Stati esteri ospitanti ed è questo è frutto di un raccordo bilaterale tra lo Stato italiano e lo Stato ospitante ma anche per quanto riguarda il voto amministrativo per le comunità di immigrati è problema di altra natura perché la nostra come la nostra Costituzione ancora il diritto di voto alla cittadinanza come requisito fondamentale
Quindi se le comunità immigrate sono di fatto cittadini ostacoli non cd su anche se il voto è amministrativa
Cioè è chiaro che il problema diventa assai rilevante qualora
Il soggetto a cui concedere il diritto di voto seppure amministrativo ma sempre politico e
Se questi non sono cittadini italiani
è un problema non irrisolvibile ma certamente da risolvere adeguatamente non si è risolto quello del voto degli italiani all'estero quindi se c'è la volontà politica non sui soldi anche questo ma agganciarlo teoricamente credo che non sia un'operazione teorica corretta perché sono due problemi sostanzialmente distinti
Noi abbiamo dato la possibilità di esercizio ad un diritto già presente che era quello del diritto di voto anche se le difficoltà obiettive per praticarlo lo rendevano disse di difficile attuazione ma il diritto esisteva ed esistevano tutti i requisiti per poter accedere il il diritto di voto amministrativo le agli immigrati
Farebbe emergere un problema di diritto che non c'è e quindi modificare la Costituzione per le parti
In questo punto riguardanti
L'onorevole Lauricella
Sono stata sollevata è un insieme di questioni io
Mi limiterò a
Sottolineare alcune questione post la fondamentale il tutto
Alla compagna metteva in discussione cioè del diritto di voto in sette S perché dovremmo concedere questo voto agli italiani all'estero
Si sono già naturalizzati vivono vivono altrove
Magari dicendo che questa era una battaglia reale della della destra e che non è mai stata una grossa una grossa battaglia
E io credo invece che bisogna anche qui ritornare un po'alla storia che abbiamo fatto debba Gero faceva certo non si può fare naturalmente in questo interventi
In un mondo in cui vivevano insieme ed il regime dittatoriale che mettevano fuori legge il Partito comunista quindi andiamo dagli Stati Uniti d'America a scendere ma per arrivare anche alla Germania era impossibile diciamo che ci potesse essere un voto con campagne elettorali Acqui partecipasse il Partito comunista italiano e l'agitazione più che altro più che no ecco perché non l'abbiamo avuto tirava su
E l'agitazione più che altro perché altro non hanno mai fatto
Del del voto agli italiani all'estero veniva proprio usata come strumento diciamo di pressione anticomunista presto
Queste e la storia da diciamo la nuova fase politica la nascita del del PDS anche la modificazione degli assetti internazionali voglio dire non c'erano più colonnello nella il generale in in Argentina alcuni regimi di Carrère dittatoriale andavano formando basta nascita del Pds come dicevo prima rende possibile a reso possibile una discussione su queste verso queste versioni naturalmente parlando di diritto di voto non si parla solo di diciamo non nasce su
Nasce da questa elaborazione che gli italiani all'estero hanno fatto durante la seconda conferenza dell'emigrazione
C'è stata una grande discussione nei cinque anni passati con una grande discussione attraverso assemblee nazionali e poi continentale gli italiani all'estero si sono riunite hanno fatto un poi sono venuti tutti assieme a Roma
E hanno fatto una piattaforma una piattaforma ponendo alcuni problemi le di essere censiti come cittadini italiani di avere strumenti propri di autogoverno
Il rapporto con le istituzioni italiane con i consolati con le ambasciate
E così via via sono nati i comitati degli italiani all'estero prima poi unite poi i Comites
E nato il consiglio generale degli italiani all'estero che un organo che si riunisce ogni sei mesi Erra preconsuntivo naturalmente rappresenta gli italiani
Gli italiani all'estero sono nati un insieme di strutture diciamo che via via hanno acquistato un peso politico fino alla richiesta della dette la partecipazione paritaria
Alla vita democratica
Alla vita democratica del Paese ora chi sono questi italiani all'estero che vogliono votare laddove sia quanti sono
Che sono
Gli italiani all'estero non sono quel milione due milioni e ottantotto mila sono quelli censiti nell'anagrafe degli italiane all'Est
Gli italiani all'estero sono decine di milioni
I cittadini di origine di origine italiana questi tre miliardi sono quelli che vogliono rimanere in Italia che vivono all'estero per diversi motivi
Però che vogliano mantenere questo legame col Paese sono quelli che mandano i le rimesse in Italia
Che hanno una casa nel nostro Paese che pagano l'ICI
Che parlano risse
Che hanno lavorato nel nostro Paese che hanno un rapporto con l'italiano la pensione col Paese
Che pagano le tasse a sistema nazionale sono quelle che vanno vengano perché hanno i figli in Belgio vivono sei mesi in Belgio e senesi e sei mesi in Italia sono quei sono i frontalieri sono quei lavoratori che fanno un lavoro stagionale e quindi vanno e vengono dalla Germania alla al nostro al nostro Paese e in ogni caso sono due milioni di persone che pagano le tasse in Italia che che ne dica la lega e che dedicano
Che tratto solo sulla lega vorrei dire una cosa Moron avuto un comportamento assolutamente assurdo dall'intervento dal primo intervento del dibattito
Il generale della della presente un rappresentante della lega ricomincio
A parlare del camerata Occhetto di chissà quali manovre quale Patti c'erano in questa in questa legge al voto favorevole della lega sulla sulla legge perché sulla legge poi abbiamo venga votato a favore fino alle ultime interviste in cui ritornano nuovamente a parlare contro questa legge è un comportamento assolutamente contraddittorio e comunque dico le tasse sono cittadini che pagano le tasse che hanno un legame sentimentale con il nostro Paese ma che mantengono anche un legame economico un rapporto economico il nostro Paese
Sono interessi che non possono essere rappresentati
Nel Parlamento del Paese perché a distanza e tandem non consente l'esercizio del voto paritario un cittadino italiano che vive a Bologna passeggio è vuoto
L'altro cittadino italiano che invece vive a Stoccarda
E che paga le tasse in Italia vuole mantenere questo rapporto col Paese ha diritto di essere rappresentato di di di dire la sua sul sistema sullo sullo solo sulla politica sulla politica italiana e quindi nasce la pressione la la la questione questi cittadini ci tengono lo hanno chiesto con molta forza siamo arrivati al punto in una fase di modifiche istituzionali di porre questo problema che il posto in maniera strumentale dalla destra per cinquant'anni e che ora si può si può si può realizzare si realizza attraverso queste forme attraverso questa riforma costituzionale
Quindi io direi che sul terreno del diritto del negare questo diritto non
Cioè sarebbe sbagliato non ci sarebbe una democrazia compiuta non c'è stata nel nostro nel nostro Paese un parlamento che ha rappresentato l'insieme dei cittadini italiani perché quelle comunità non sono rappresentate si richiama che rapporto avranno
Poi la politica del del Paese io credo che bisogna qui garantirà l'informazione avere una legge attuativa il governo ha ci spingono è stato delegato ad emettere decade che consentano anche la informazione ma
Da una parte e la possibilità che posso esprimesse un dibattito politico ma io dico però un'altra pongo un'altra questione questi debbano essere non i rappresentanti dei cittadini italiani che si finivano così tout-court la politica italiana sono rappresentanti di comunità che vivono all'estero e debbano difendere quegli interessi
Dei lavoratori italiani all'estero
Ora poco fa Buggero citava un insieme di di questioni che sono tutti lì sul piatto perché denigrazione pone una grande questione può di rappresentanza politica democratica un ponte con il voto e col diritto alla rappresentanza
E pone anche una grande questione sociale c'è un problema delle pensioni
Dell'assistenza ebbene un cittadino italiano alcuni diritti che non ha il cittadino che vive che vive all'estero
Che sono il diritto alla pensione sociale per esempio se non a
Se non ha alcun reddito il cittadino che deve in Argentina questo diritto non non ce la il diritto alla pensione in sé e per sé a costruire la prosecuzione volontaria per esempio che è stata impedita la camera da da da da da da da voti che che ci sono stati contro il volere del Parlamento perché il passato Governo ha chiesto la fiducia su queste su queste su queste versa è un diritto all'istruzione all'istruzione italiana che viene tagliata proprio in questi giorni nell'insieme del mondo
E che viene tagliata anche in quelle zone come a Stoccarda dove vivono centinaia di migliaia di italiani e siccome lì in Parlamento per e scuola del bidello della regione del Baden Württemberg non paga le quote che deve che deve pagare
Lei ritirare finanziamento italiano significa distruggere la scuola italiana è una zona in cui ci sono centinaia di migliaia di italiani migliaia di ragazzi che avrebbero diritto
Alla alla istruzione il diritto alla all'assistenza all'assistenza sanitaria quando vengo il diritto a usufruire dei servizi del nostro nel nostro nel nostro del nostro Paese insomma con insieme il diritto alla cultura sono con insieme il diritto a vedere la televisione
Perché molti di questi hanno casa e pagano il canone non me che non ho non va lo pagava il canone perché vengono un mese un anno del vostro nel nostro nel nostro Paese ma si pone tutto questo insieme dei problemi e pene il voto rappresenta questo insieme di problemi questo gruppo parlamentare che via via si andrà formando servirà anche a porre queste queste pressioni
Porrà queste persone e poi si immetterà nel complesso della vita politica italiana ne potrà
Consentiva che
Cento cittadini i col sistema che abbiamo potessero influenzare un collegio cento voti cambiare anche un risultato ma l'idea di avere una quota fissa di parlamentari che sia nelle TG posizione estere non pone più questo problema
All'imitato la la questione a un numero che e orientativo diciamo e questo ci consentirà anche via via di vedere nel corso del mio della legge attuativa la possibilità anche che possano allargarsi anche Lehman e la legge della speranza consente anche queste non vedo quali problemi ci siano su quote sul diritto di cittadinanza con le questioni che pone Brunetti e si stay già il parlamento italiano in questa legislatura approvato una legge sulla cittadinanza che consente a tutti i cittadini italiani che vivono all'estero che sono fin gli italiani che vogliono ritornare a fare la lista delle opere anche lo facciano
Ora combinazione può essere quella di sì ma noi possiamo legiferare in un Paese estero ma lo facciamo per letale è un riconoscimento che vogliamo dare al mondo l'emigrazione e questo è il segnale che bisogna fare ai cittadini italiani all'estero che l'Italia vuole dare loro
Riconoscimento che li considera ancora italiane che li vuole far pesare noi siamo convinti che questi potranno portare una ventata di novità nel nostro Paese la vita politica italiana forse un po'stantia si è ricaduto su se stessa si è perché che ha sempre sugli stessi argomenti ha bisogno di essere ravvivata un gruppo una pattuglia di venti deputati e dieci senatori può anche a ravvivare la vita politica italiane oltre che sulla questione delle migrazioni entrare anche all'interno di tanti e altre questioni interne all'interno dalla vita politica italiana forse al di fuori anche dischi ENI e che che hanno che hanno costruito e alimentato fino a oggi il dibattito politico italiano forse riempiendolo di concretezza non contando con un altro elemento un interesse specifico
Dell'Italia come Paese a tenere questo collegamento con comunità che sono di circa sessanta milioni di persone nel mondo che sono diciamo il il quaranta per cento dei cittadini argentini o del trenta per cento dei dei canadesi che siano di origine italiane possano anche se rappresentare un avviso borsa per ciò che riguarda i rapporti economici del del nostro del nostro Paese non solo per per le rimesse perché anche questo comincia a diventare un progetto arretrato ma per quello che queste comunità per la funzione economica questa è comunità svolgono le interno dei paesi ospite è un'altra grande passione vediamo anche da questo punto di vista altre questioni sono quelle che riguardano il voto amministrativo io vorrei dire alla compagnia che poco fa lo poneva che non è trattato di Schengen che pone questa questa netta dove Schengen si occupa della limitazione dell'ingresso dei cittadini extracomunitari all'interno dalla comunità
Invece c'è una norma del Trattato di Maastricht che prevede il diritto di di voto ai cittadini comunitari nel alle nelle nell'elezione nelle elezioni amministrative questo vuol dire che i nostri cittadini italiani voteranno solo per le politiche e che l'ha messa di e poi nel caso doveste si dovesse prevedere toccherà alle regioni via via pur porsi questo tipo di problema ma chi vive all'estero è giusto che voti per le amministrative delle città nelle città in cui in cui in cui stabilire ora l'Italia deve fare il suo dovere e c'è bisogno di una modifica costituzionale per dare il diritto di voto ai cittadini comunitari se poi come dice Salvi e giusto io credo che sia anche giusto che si ponga un problema anche per gli extra aree che vivono all'interno del nostro Paese questo è un problema che va affronta che forse non sarà possibile vista la delle vista la la DC con l'importanza delle modifiche richiede affrontare immediatamente in questa relazione ma che va be'pre dovrà essere presente nella prossima legislatura
Sancisce un impegno che l'Italia è atteso il rapporto con tutti gli altri Paesi della della comunità e quindi dovranno Egitto legiferare legiferare in in questo in questo senso io comunque credo
Che
Venduto di poter chiudere che senso anche di questi dibattiti che si stanno facendo sul sul tema degli degli italiani e degli italiani è stato debbono anche servire un po'a a Brindisi prendere questo collegamento del diciamo delle dell'Italia commenti a bianchi italiane che hanno vissuto nel mondo la storia di questo nostro Paese fatta di di di di di di di di emigrazione che hanno dato
Dato l'hanno portato anche enormi sacrifici una dispersione enorme di energie che si è convocata insieme dei paesi sviluppati e sottosviluppati questi cittadini ora rivolgono un'attenzione al proprio paese al paese d'origine
L'Italia non può diciamo rispondere no a questa richiesta di partecipazione democratica che viene deve rispondere dissi e naturalmente potere il Parlamento deve questo Parlamento deve raccogliere per rispondere
Questa domanda garantendo che nelle votazioni alla Camera e Senato possono esserci i due terzi dei voti che sono necessarie da da Teheran per andare immediatamente alla realizzazione della regola grazie onorevole Landi
Io partirò dalla domanda posta dalla coordinatore del dibattito per
Dare una risposta assolutamente positiva cioè con la elezione che io sono fiducioso che avvenga fin dalla prossima tornata elettorale di questi venti deputati e di questi dieci senatori sì
Pone una pietra miliare in questa materia cioè cambiano radicalmente le cose passiamo da una fase rivendicativa che risale al mille novecento e otto perché questa questione data la storia del nostro Paese
è una questione secolare quasi quindi si passa dalla fase rivendicativa ad una fase di piena integrazione rappresentativa di queste nostre comunità comunità di concittadini che vivono all'estero nell'ambito della politica nazionale nell'ambito delle nostre istituzioni quindi è chiaro che ci troviamo di fronte ad una svolta e sarebbe assurdo minimizzare
Quando si dice come è stato detto che la nostra legislazione anche in questo caso si pone ai livelli più avanzati perché vi è soltanto il Portogallo che riconosce un diritto di elettorato passivo e quindi ho diritto di rappresentanza di fatto a un tono boh si dimentica però di dire che mentre noi riconosciamo venti deputati e dieci senatori il Portogallo riconosce soltanto quattro rappresentanti alle proprie comunità quindi noi diamo un diritto di rappresentanza significativa ecco
è giusto farlo
Credo che dato che il numero è un numero cospicuo sia sbagliato già cominciare a porre i presupposti per dire fra cinque anni ne facciamo trenta o le facciamo qual è penso che venti e dieci sia una soluzione Zichichi e attiva sia una soluzione importante mi auguro che le comunità sappiano scegliere dei rappresentanti autorevoli capaci di rappresentare degli interessi di capirne il senso nell'ambito della politica del nostro Paese
Naturalmente questo è il risultato non soltanto della sensibilità noi
Saremo credo parziali nelle nostre valutazioni se dessimo di questo dato questo significato è il risultato dell'impegno dei party liti nazionale del sì ma è soprattutto il risultato dell'impegno delle comunità degli italiani all'estero e se uno legge le risoluzioni per esempio della seconda conferenza della emigrazione quei
L'aveva quelle del settembre del novanta vendette dell'ottantotto che se legge la risoluzione della conferenza degli italiani in Sudamerica delle settembre di fare del novantadue si accorge di quale sia il grado di approfondire
Entro di maturazione di questo confronto e come questo risultato sia il risultato naturale di questi spruzzi d'altro canto la costituzione del Consiglio generale per la immigrazione degli italiani appunto degli italiani all'estero
Che hanno eletto sessantacinque membri di cui ventitré in Europa ventuno dei in in America meridionale e così via tutto questo è l'espressione di uno sforzo l'espressione di un percorso di espressione di un confronto che evoca cioè queste comunità non soltanto hanno mantenuto un legame con la madrepatria ma hanno manifestato nel corso degli anni la chiara volontà politica di mantenere questo legame di partecipare attivamente alla politica del Paese
Naturalmente si dice gli italiani quanti sono quanti non sono se noi credo ci facciamo riferimento al principio della discendenza diciamo che saranno cinquanta o sessanta milioni di italiani i cittadini di origine italiana che vivono all'estero e sappiamo anche che non sono due milioni ma cinque milioni gli italiani riconosciuti dal nostro apparato diplomatico dalle nostre ambasciate dai nostri consolati all'estero sono due milioni e ci circa coloro che hanno fatto domanda di iscrizione all'anagrafe a questo momento sulla base dell'ultima legge ma pure qui le cose non sono pacifiche e non è vero che vi sia una filosofia univoca in questa materia qui ci sono due estremi possibili vi sono Paesi come il Belgio e la Danimarca
I quali non riconoscono di ito di voto ai cittadini che vada a risiedere all'estero quindi non riconosce principio del diritto di voto restano cittadini ma sono cittadini senza diritto di voto neppure nelle elezioni politiche perché questi Paesi ritengono che la residenza sia una condizione fondamentale per l'esercizio di quel diritto di voto cioè la partecipazione attiva la comunità ora credo che se non vogliamo essere Cerati come talvolta ci capita del nostro impegno riformatore noi dovremmo trovare anche un punto di equilibrio da questo punto di vista la legge sulla cittadinanza che è stata approvata nel novantadue la novantuno del novantadue apre degli spazi di recupero della CIT la di danza che per alcuni versi sono forse eccessiva perché lascia aperto uno spazio rosso teoricamente illimitato alla rivendicazione della cittadinanza che potrebbe portare i cittadini italiani residenti all'estero a passare da due a cinque a dieci
Forse ma questo proprio per questo io dico che dobbiamo mantenere fermo il principio che i venti deputati e dieci senatori cioè per un lungo periodo di tempo siamo due milioni siano cinque milioni siano che milioni la rappresentanza è quella
Muta soltanto la base elettorale non può cambiare la rappresentanza perché se noi introdurremo dei fattori di squilibrio irresponsabile Mitidieri
Della nostra democrazia ultimo punto su la questione diciamo
Della reciprocità e così via elezioni amministrative
Innanzitutto noi sappiamo che finché l'esercizio del diritto di voto si è dato attraverso il viaggio in Italia dei nostri concittadini ha buttato in Italia sette degli eventi
Quando si è votato per le elezioni europee per le elezioni europee che erano pure lezioni di tipo particolare con un ampio coinvolgimento
Si è buttato dunque quindi nostro cittadino residente in Belgio in Belgio buttava in Belgio quello di Germania votava in Germania percentuale subito cresciuta intorno al quaranta per cento
Fra il trentacinque e il quaranta per cento che vuol dire che si trattava di rimuovere delle difficoltà materiali nell'esercizio di questa naturalmente è importante per esempio che si diano accetta il voto nelle sedi Botswana e il voto per corrispondere sedi degli istituti di cultura il voto per corrispondenza in modo da ampliare questa percentuale
Naturalmente si dice ma non vi è soltanto il problema le elezioni politiche il problema elezioni amministrative la compagnia che risiede vi ha risieduto in Germania in Belgio a posto con chiarezza propone ora lo sappiamo e lo ha detto Lauricella cioè il Trattato di Maastricht il Trattato di Maastricht all'articolo otto se non sbaglio prevede che vi sia la reciprocità fra i Paesi della comunità in questo ambito per cui l'italiano che vive in Germania vota per le elezioni amministrative e il Trattato di Maastricht prevede questo doppio diritto per le elezioni per il Parlamento europeo e per le elezioni amministrative la questione si apre per i cittadini degli Stati extracomunitari dipinge un principio di reciprocità
Accanto
Mamma Assad il quale sostiene a qui bisogna cominciare a fare i primi passi per riconoscere agli immigrati di in Italia questo diritto di par decifrare almeno alle elezioni amministrative io rispondo in questo modo relativamente ai cittadini degli Stati della comunità dice il trattato di Max per i Paesi extracomunitari possono esserci accordi bilaterali però facciamo in modo anche qui che i nostri obiettivi diciamo di riforma di integrazione di civiltà rispondano anche ad un a un criterio di concretezza cioè se noi a questi cittadini extracomunitari soprattutto non riusciamo a dare i presupposti Roma benché minima integrazione sul piano formativo sul piano del lavoro sul piano della casa è difficile sostituire questi che poi sono i contenuti concreti del diritto
Di cittadinanza dei diritto di esistenza è difficile sostituirle col diritto del astratto anche se esercitato in concreto del diritto di partecipazione alla vita amministrativa dei Comuni cioè rendiamolo in nei limiti delle nostre concrete possibilità cittadini a tutti gli affetti ed è l'ambito di queste sulla base di questi presupposti riconosciamo anche loro il diritto elettorale in conclusione io ritengo che diciamo il cammino che è stato percorso in questa materia sia un cammino altamente positivo che non deve venir meno un criterio di equilibrio di razionalità e di concretezza
Perché se non rischiamo di fare delle esagerate riforme costituzionali con scarsa possibilità di applicazione con scarsi contenuti concreti e credo che possiamo procedere fiduciosi su questa strada che è una strada di umanizzazione e di Civitas di civilizzazione della nostra società
Cesare Salvi per l'intervento conclusivo sì pochissime pochissime parole perché abbiamo abbiamo già pagato se è utile tanto che verrà
Molto tempo a discutere queste questioni ma io vorrei dire innanzitutto certo è una sfida questa è una ma diciamo una un dato democratico nuovo lo dicevo anche nel mio intervento in precedenza però la sinistra deve avere il coraggio di accogliere queste sfide democratiche qua ci riconosce e di un diritto che prima non c'era davanti al riconoscimento di un diritto e la sinistra non può che accoglieva con grande favore adesso però impegnarsi perché sia effettivo perché sia realizzata
Bene seriamente non sia pretesto di manovre poi sia occasione per per per andare per andare avanti rispetto all'allargamento della nostra democrazia certo e ben chiaro che come tutte le riforme e e un pezzo richiede al tante altre cose per essere attuata concretamente richiede tanti altri aspetti da realizzare io volevo dire soprattutto rispondevano fatto già altri ma volevo ritornare sulle le altre risposte non sarebbe già date le le condivido sulla questione che poneva la compagna quando poneva l'alternativa con il diritto di voto locale per l'immigrazione è vero quello che dice io sono stato anche ho avuto una un Diba in Svizzera prima dall'approvazione di questa legge che era stata sollevata questa questione ormai l'emigrazione italiana molto spesso è diventata di generazioni successive non è non non non sono più gli italiani che pensano di tornare e quindi hanno poi un problema di come si organizzano Lima accanto alla risposta evidente che proprio per questo occorre che siano presenti nel Parlamento nazionale per potere essere aiutati a fare quello che vogliono essere cioè Valiani che hanno deciso di vivere stabilmente all'estero ma anche questo è un aspetto di una nuova realtà mondiale qui perché come dicevo prima non ci sono più queste paratie questi confini
E questo pone il problema del doppio voto aldilà anche della questione amministrativa riposi sa che ci sono alcuni stati credo proprio dell'Australia si parlava e Meda non non è più in grado di per per italiani che hanno la doppia cittadinanza che hanno un problema se non ho compreso male il quale i a Vito rivolto in un altro Stato perde il diritto di voto nel proprio stadio appartenenza questo è un punto per esempio debba contestato anche in termini di principio perché risponde all'idea chiusa della comunità internazionale come divisa in tanti stati intercomunicanti tra di loro adesso un tema in parte diverso quello dei dei dei dei diritti umani sullo scenario internazionale e se per garantire i diritti umani di chi abita in un altro Stato bisogna rispettare e fino in fondo la sovranità statuale cioè noi abbiamo un mondo che si fa sempre più piccolo sempre più interconnesso nei suoi diversi aspetti e anche i diritti politici non possono più essere legati soltanto alla logica della nazionalità ecco via non solo non c'è alcun alternatività fra i due punti ma sono due battaglie che vanno condotte in parallelo e c'è un problema di riconoscere agli italiani in sede comunitaria riconosciuta a livello di trattati come è stato ricordato il diritto o elettorale ampia almeno quello amministrativo per il Parlamento europeo e va be'diciamo questo va chiesto anche al di fuori di questi dati comunitarie come era stato ricordato la presenza di una rappresentanza degli italiani all'estero nel Parlamento nazionale può aiutare queste battaglie
Ma c'è anche quindi
Aiutare questo fatto di ripeto italiani che adesso sempre più spesso mentre un'emigrazione come ricordavamo che ma nata per necessità può diventare poi in una fase successiva a una scelta di vivere stabilmente all'estero non questo faccia perdere il diritto di cittadinanza mantenga
Un legame qui il problema dalla scuola italiana all'estero è un problema che esiste per esempio non sono stato sono stati fatti tali molto più consistenti che Italia dalla scuola in Italia c'è stato un doppio trattamento secondo me anche questa era questo il non giusta non da vedere che richiama però anche il problema della della detti come noi ci atteggiamo rispetto agli stranieri che stanno in Italia la questione la questione che ponevo prima
è vero ma anche dal punto di vista del diritto internazionale le cose stanno così si dovrebbe si opera in genere in questi casi quel principio di reciprocità cioè se ce lo danno per gli italiani in quel Paese noi lo diamo agli stranieri che stanno qui mi domando se
Su queste questioni non ci voglia anche un atteggiamento di coraggio di solidarietà che vada anche oltre questo che vada anche oltre questo riconoscere certi diritti anche politici perché è vero che non siamo in casa in grado di dare case strutture servizi anche qui vale ragionamento che certe cose si possono chiedere se si ha la rappresentanza e la presenza anche nelle sedi amministrative cioè non riesco a capire perché un italiano che sta in Svizzera non ci dobbiamo battere perché possa votare per consiglio municipale dove abita e questo non debba valere e che per per un marocchino per un senegalese che sta in Italia se se se se c'è un problema di questo giorno vale in un caso e mai nell'altro
Problemi nuovi problemi di un mondo che si fa che si fa più piccolo ma anche che in cui questo rischia di accentuare invece che di ridurre conflittualità vanno affrontati io credo con il massimo grado di apertura di spirito rituale Panza di democraticità il le dentro questo quadro dentro questo contesto l'aver ottenuto e nel modo giusto il riconoscimento dopo tanti anni di questo diritto il diritto di voto degli italiani all'estero e una s'petto di questo percorso più complessivo di democratizzazione della nostra società dell'Italia nei suoi rapporti internazionali che dovrà essere poi portato avanti in tanti altri aspetti e per tante altre questioni che sono state sollevate
Bene io ringrazio voglio avete partecipato i relatori arrivederci alla prossima occasione a vi ricordo che nello spazio donna c'è l'ostello della FIT la Federazione italiana lavoratore migrante famiglie ed a visitarlo e anche molto bello