Le foibe, gli eccidi dei partigiani comunisti jugoslavi in Italia, i radicali

Questi cialtroni
Che vanno adesso
A fiorire le foibe
Noi ci andavamo quando questo costava a noi compagni lo sputo
Dei nostri compagni
Non ci andavamo quando era doveroso di importante andare
Per onorare i drammi le tragedie che la nostra sinistra il nostro antifascismo
Subito Albergati
Va che un amico come Valerio Zanone
Che è segretario del partito libera è stato segretario per liberale che dovrebbe avere il senso delle istituzioni dello Stato
Badate fiorire le foibe
Va dell'orario alle non perché c'è un anniversario
Perché ci sono le elezioni
Io dico che de inizia e blasfemo e stupido
E se un liberale di far questo senza accorgersene
Vuol dire davvero che oggi l'abc della ragionevolezza
Del rispetto dello stile che l'uomo che le persone
Andando a farsi forte con una velocità che dovrebbe scadere era il diciannove giugno mille novecentottantotto e con queste parole pronunciate durante una manifestazione elettorale
Per le amministrative in Friuli Marco Pannella Gorizia evocava tra l'altro gli eccidi commessi dai partigiani comunisti jugoslavi
Di Tito
Che a Trieste nelle regioni nord orientali italiane a partire dalla quarantatré buttarono in quelle voragini rocciose a forma di imbuto rovesciato create dall'erosione dei corsi d'acqua migliaia di persone
E sarà questo il principale tema che caratterizzerà le registrazioni che riesco terrete tra qualche stante la prima Inter dal febbraio due mila sette quando sul tema intervenne
Tra gli altri anche alla Capo dello Stato Giorgio Napolitano che a proposito di foibe parlo di congiura
Del Silenzio in quella circostanza intervistiamo Giulio Ercolessi segretario dalla partito radicale dalla novembre settantatré al giugno settantaquattro e consigliere comunale
Radicale a Trieste insieme a Marco Pannella
Nel settantotto quando i radicali decisero di scendere in campo a Trieste in Friuli per la difesa del Carso e controlla trattato di Osimo facendo diventare quanto stava accadendo
In quella regione un caso nazionale ascolterete Giulia Ercolessi ricordare tra l'altro l'omaggio radicale morti dalle foibe già negli anni settanta
Al termine di ascolterete invece una registrazione più recente del diciannove maggio due mila dieci quando a Roma si svolse un dibattito in occasione dalla presentazione di un libro Foibe sconosciute della giornalista Maria Antonietta marocchini con la partecipazione tra gli altri di Marco Pannella
Che ricordo le ragioni dell'iniziativa
Radicale dal settantotto al triestina in Friuli e le polemiche del passato per quanto affermato dei radicali sulla questione delle foibe Giulio allora nel giugno settantotto poco dopo l'elezione tu facevi parte della delegazione radicale che pubblicamente si recò alla foiba di Basovizza
Una dunque cioè non mi ricordo veramente lunghissimo anche perché cercare di spiegano in poche parole le peculiarità del del sistema politico triestino rispetto a quello del resto del Paese all'impresa assolutamente improprio che quando facevo politica l'ho cercato di espletare vario accentuando Galinschi conservatrici ma successo
Diciamo diciamo questo che era la prima volta che una forza politica della sinistra come all'epoca si qualificava sempre l'ombra di dubbio il partito radicale
Andava questo perché non era ancora stato dichiarato mi sembra un monumento nazionale ha ricordare questi eccidi che peraltro io ho sentito mia natura introduzione così le cifre che un po'gira no probabilmente sono molto da ridimensionare però era una tragedia che in qualche modo simboleggiava una più grande tragedia che era stata rimossa nel corso del dopoguerra dalla diciamo da tutto l'establishment della Repubblica ma anche probabilmente per comprensibili ragioni d'interessi geopolitici e internazionali dalla dall'attore della seconda guerra mondiale di quello che era accaduto prima di quello che era accaduto dopo
Questi CPT non nascevano dal nulla la quantificazione probabilmente non si saprà mai perché di scomparsi i complessivamente furono un numero variabile
Fra probabilmente cinque mila i diciassette mila solo una piccolissima parte di questi Fini nelle foibe
Probabilmente la stragrande maggioranza morì divertente io di fame o di sfinimento nei campi di concentramento che erano stati creati in quel periodo
Non ne è una tragedia che abbia riguardato esclusivamente gli italiani secche
In realtà dimensioni enormemente maggiori queste quattro città c'erano verificate nel corso della guerra civile che aveva caratterizzato da ex Jugoslavia negli anni intorno alla seconda guerra mondiale in modo molto più violento di quanto non fosse accaduto in Italia e naturalmente vanno tenuti presente ha tenuto presente e lo sfondo e i precedenti dopo la prima guerra mondiale
L'Italia aveva occupato un terzo della Slovenia
Poi c'era stato all'impresa di Fiume la parte dell'Istria le che era stata integrata nei confini italiani
Era superiore al cento per cento che comprendeva anche le il retroterra a differenza di quelle che erano state le proposte dal una fermata conferenza dell'atleti pace di Versailles
Insomma c'è tutta una storia diritto a un autore anche di persecuzioni da parte dell'Italia fascista nei confronti delle popolazioni che hanno rimaste in Italia circa duecento mila
Abitanti forse anche un po'di più sloveni e croati erano si erano ritrovati da un giorno all'altro in Italia erano state chiuse le scuole
Slovene e croate nel corso del ventennio erano stati cambiati ed autorità i cognomi erano stati cambiati i nomi dei paesi che toponimi
Eccetera eccetera c'era sicuramente covava da queste parti qui in tutto il periodo della dissoluzione dell'impero austro-ungarico quel tipo di odi etnici che poi si sono visti
Liberati all'epoca della dissoluzione della Jugoslavia che coi coinvolgevano ampiamente anche
Coloro che erano limati in Austria Ungheria mancheranno di culturale di lingua italiana
C'era anche da non dimenticare un conflitto non solo nazionalità ma anche di concezione della nazionalità perché l'idea che avevano sloveni e croati della nazionalità erariali pena sostanzialmente tedesca fondata sulla discendenza di sangue
Mentre gli italiani avevano la tradizionale idea diciamo così franco italiana per la nazione come fatto volontaristico fatto di cultura cosa che anche abbastanza comprensibile perché quando si è politicamente forti economicamente forti contro la mente porti si tende ad assimilare quindi si preferisce
Utilizzare questo tipo di concezione sulla carta più democratica anche a fini anche democratici così fece il fascismo almeno fino al mille novecentotrentotto quando la idea di nazione del fascismo era fondata non certo
Sulla discendenza di sangue
Comunque queste persecuzioni che dunque per discriminazione diciamo molto forti che erano accadute durante il regime fascista avevano anche provocato un metodo un po'strisciante meno clamoroso di quello che ci fu da parte degli italiani in senso inverso dopo la seconda guerra mondiale
Ma erano poi soprattutto molto
Drammatizzate con l'entrata in guerra dell'Italia con quell'aggressione assolutamente ingiustificata che venne fatta dall'Italia fascista nei confronti della Jugoslavia
E quelli probabilmente c'è il buco della memoria storica che ha giocato nel dichiarazioni reciproca di questi ultimi giorni
Perché gli italiani probabilmente hanno cominciato ultimi anni a prendere coscienza di molte efferatezze che sono state compiute dalle forze armate gli italiani in Africa
Non hanno ancora nonostante che evitano di libri studi approfonditi da questo punto di vista ma il sistema dei media diciamo così è la politica
Non hanno ancora fatto riflettere l'opinione pubblica italiana su quanto gravi siano state le atrocità che sono state commesse nel corso della seconda guerra mondiale
Io direttamente dall'esercito italiano del quale giustamente si ricorda il ruolo avuto nel salvare non pochi serbi e non pochi ebrei dalla peggiore sorte che toccava a loro nei territori occupati dai nazisti oppure dagli ustascia provati ustascia croati peraltro il cui regime era stato preparato allevato e sostenuto essenzialmente dal regime fascista
Ma dei quali non si ricorda invece il ruolo che però molti dei loro reparti per lo meno nel corso della seconda guerra mondiale
Quando si resero responsabili di efferatezze che non avevano molto da invidiare quelle commesse dall'esercito la pista lei quarantatré o le quarantaquattro in Italia questa è una pagina che l'Italia non ha con cui l'Italia non ha mai fatto i conti ha preferito trincerarsi dietro lo stereotipo
Degli italiani brava gente incantare da queste parti riferirsi col dare un come sicuramente illecito pare un giudizio non sugli individui ma sui gruppi beh qui più pulito alla Fara ha la rogna perché non c'è qualcuno che si sia salvato da un passato di efferatezze straordinari
Quando di queste terapie che sono state vittima italiani e poi quando aveva seguito prima del trattato di pace e poi ha seguito nel mille novecentocinquantaquattro del memorandum di Londra
Una numero molto alto dei profughi scafo da quelle terre lascio tutti i propri averi per
Rifugiarsi in Italia si calcola che complessivamente si dice addirittura trecentocinquanta mila forse non era una propria trecentocinquanta mila ma comunque fu metodo
Che in alcune partite l'Italia fu assolutamente totale come per esempio nella
Città di Pola che avevo venti mila abitanti prima della guerra che dove ne rimasero poco più di due mila inclusi coloro che erano anche italiani ma anche
Essendo comunisti volevano restare in un Paese comunista questa tragedia era stata totalmente rimossa non solo dalle pagine dei libri di storia
Questo mi pare meno significativo perché credo che così come nessuno sapesse all'epoca nulla di questa storia probabilmente oggi se si chiede all'italiano medio dispiace chiare due parole su Cavour su Giolitti non
Per dire assolutamente niente ma anche rimossa dalla coscienza nazionale dalla coscienza civile del Paese
Dalla terza classe dirigente ricordo per esempio che
Non molti anni fa Norberto Bobbio scrisse
Un articolo in cui ricordava che a differenza per la Germania e l'Italia non aveva dovuto subire amputazioni territoriali dopo la seconda guerra mondiale
Cosa che ovviamente non poteva non far fare grandi salti sulla sedia coloro che di questo erano state Vitis la bolletta da pagare per la guerra perduta fuori portata
Su questi trecento mila cittadini italiani che persero tutto ma che poi non si intero riconosciuto neppure di essere stati loro a pagare la bolletta per conto dell'intero Paese per una guerra della quale non erano più responsabili di tutto il resto del Paese e la loro vicenda con rimossa queste anche queste atrocità che erano state
Commesse ai danni della popolazione civile sia pure non su quella se enorme scala di cui si parla spesso erano state rimosse
Ma fu una rimozione generale o in qualche modo qualcuno ne parlava
Praticamente era una vicenda che circolava soltanto all'interno delle famiglie ovviamente del comprensibile rancore che questa situazione determinata oppure erano
Estranea una riflessione meditata della storiografia e della politica e del dibattito culturale
E però ha gettato in modo strumentale e demagogico ed elettoralistico soltanto dalla destra estremista sostanzialmente dal Movimento Sociale Italiano dalle alcune soprattutto delle organizzazioni i televisori che avevano vario orientamento ce n'erano di più nazionaliste di più moderate
E al massimo da qualche singolo esponente della destra democristiana in particolare tutta la sinistra tutte le porte diciamo così anche fasciste e questo preferivano non parla
Però questa rimozione non era soltanto comprensibilmente fatta propria come oggi si dice dai comunisti
E che dopo una guerra volevano addirittura l'annessione di Trieste alla Jugoslavia perché la Jugoslavia faceva parte fino al quarantotto del blocco sovietico e del mondo comunista
Sì certo i comuni che erano molto imbarazzanti per queste vicende erano molto divisi al loro interno perché la componente stalinista era stata dopo il quarantotto fortemente sostenitrice della soluzione italiana mentre la componente slovena
Quindi si era opposta ci sono quindi viene di frattura che nove in cui ripercorrono soltanto le appartenenze politiche e ideologiche ma anche quelle nazionali e anche come ho detto prima le concezioni stesse della nazionalità che si sovrappongono in un mosaico
Che richiederebbe ore e ore per essere spiegato nei dettagli fatto si è che non erano solo i comunisti ad essere in imbarazzo per questa storia direi che quando noi andammo lì
Nel mille novecentosettantotto
Tutto l'assetto politico di quel cinque si rideva insomma tardare alle amministrazioni americane fino a Rossana Rossanda dalla NATO fino ai gruppi della sinistra extraparlamentare
Tendeva a rimuovere quel fattori atterraggio mi diverte l'imbarazzo dei comunisti la volontà dei governi italiani si mantenere buoni rapporti con la Jugoslavia che nel frattempo era cambiata moltissimo ma che non aveva neppure ancor meno avviato una riflessione su questo argomento che non aveva un dibattito libero al suo interno che non aveva non era una società aperta neppure per quel che riguarda il mondo accademico nella misura in cui lo era o lo è nei nostri Paesi e poi c'era soprattutto di interesse geopolitico anche comprensibile
Tutela lealtà atlantica a mantenere la Jugoslavia nel campo dei non allineati perché in caso di grave crisi internazionale
Lo stato jugoslavo sarebbe stato dalla nostra parte e anche per questo poi il futuro soprattutto una spinta da parte dei nostri alleati che a insistere perché la vicenda dei confini che formalmente non era ancora stata definitivamente risolta dal memorandum di Londra del mille novecentocinquantaquattro
Fosse finalmente anche dal punto di vista formale risolta con un punto fermo il riconoscimento di una situazione di fatto che ormai era con tutte di trenta definitiva già
Ventagli Giulio accennava in apertura la questione della trattato di Osimo e alla difesa del Carso cellule parlare brevemente
Trattato di Osimo dall'autore del trattato internazionale per il riconoscimento della della del confine di Stato e su quello noi eravamo d'accordo
Poi c'era un secondo accordo è di carattere economico che fissava i principi di una futura cooperazione economica internazionale tra Italia e Jugoslavia e anche su questo noi eravamo d'accordo anche se poi era stato negoziato il modo francamente deplorevole per esempio quel che riguardava la questione delle zone di pesca ma questi sono dettagli
Il problema è che secondo noi all'epoca io ero il contenuto non scontato degli accordi di Oslo era quella zona industriale
Smisurata a cavallo del confine tra Italia e Jugoslavia nella provincia di Trieste che sarebbe stato un ecomostro probabilmente tutto si sarebbe risolto per mancanza di capitali con
Una distruzione di un ambiente naturale di grande pregio con tra l'altro del tutto inadatta a ospitare una agglomerato industriale di quelle dimensioni e poi non se ne sarebbe fatto nulla ma il progetto prevedeva una smisurata zona industriale in un regime di franchigia doganale che avrebbe attuato una enorme sacca
Di lavoro nero e che tra l'altro ha sottratto ad ogni tipo di controllo
Urbanistico ambientale da parte delle competenti autorità regionali e da parte degli enti locali perché sarebbe stato amministrato da una commissione mista che per parte italiana sarebbe stata un organo che sottogoverno nominato appunto dalla dalla dai partiti di governo
Quetta soluzione che c'era stata pure la faccia tosta di presentare come una retribuzione in qualche modo a Trieste per questa asserita
Amputazione territoriale che poi in realtà era soltanto il riconoscimento di uno stato di fatto è quella che saltò infine meglio dissenso nazionalista che inizialmente si manifesto a un dissenso di carattere ambientale anche a un Defensor di carattere diciamo così democratico perché ovviamente i trattati internazionali
Sì discutono si negoziano e poi si approvano inglesi si situano in segreto e il Parlamento viene poi posto di fronte allora ricatto di o approvare le cose così come sono state fatte nei dettagli o a rischiare una grave crisi internazionale
Il rischio era che la protesta di Trieste che era è stata fortissima anche perché alimentata dal quotidiano che aveva ancora oggi anche se nel frattempo ha cambiato indirizzo e proprietà
Il monopolio dell'informazione stampata quotidiana
Era assolutamente contrario a questa iniziativa inizia una forte campagna politica si formò un Comitato i fuoriusciti devo dire da tutti i partiti dell'arco costituzionale come si chiamava allora tranne comuniste
La protesta rischiava di diventare soltanto una protesta nazionalistica poi scesero in campo le associazioni ambientaliste WWF Italia Nostra
E alla fine noi credo del devo allora un contributo determinante a dare uno sbocco quella protesta che fu uno sbocco
Diciamo così molto aperto a varie cricket perché nella protesta come dicevo certi certamente questa forte componente nazionalista c'era però anche una forte componente ambientale e c'era anche una forte componente
Diciamo
Democratica del perito quando i radicali entrarono nel consiglio comunale di Trieste che situazione trovare una
Una mia impressione per uno come me che aveva venticinque anni si era occupato abbastanza poco fino all'ora di politica locale perché come fai nel Partito radicale ci si occupa prevalentemente di grandi questioni etico politiche che in genere si risorgono soprattutto a livello nazionale
Ci ritrovammo aiuta niente quello del consiglio comunale del triestino per settantotto che riprendeva ripeteva ogni seduta inaugurale ormai da trent'anni lo stesso ho detto in cui i fascisti accusavano i comunisti rientra info i fattori comunisti accusavano i fascisti di essere fuggito attori avevano probabilmente ragione tutte e due ma il risultato era che non tutta questa vicenda tutti tranne che gran parte della popolazione di Trieste perché si calcolava allora che il su duecento rifare trenta mila abitanti allora ottanta mila possono profughi istriani o discendenti di profughi istriani aveva vissuto sulla loro pelle questa pratica che era completamente
Misconosciuta minimi data così messa da parte messa tra parentesi dalle forze politiche maggiori noi per primi rompendo il tabù via il andare però non solo alla foiba di Basovizza noi in quella occasione facciamo quel percorso che poi oggi fanno quasi tutti ma che per esempio all'epoca le istituzioni non facevano andammo la mattina
A deporre una corona al sacrario di Redipuglia dove sono sepolti mi sembra circa cento mila dei seicento mila morti della prima guerra mondiale un lugubre monumento smisurato che ha spianato una collina
Costruito negli anni Venti e pochi poche centinaia di metri più oltre al cimitero militare austro-ungarico e poi al pomeriggio
Assieme a Pannella Abramo prima alla Risiera di San Sabba che era l'unico campo di concentramento Battista in realtà più un campo di tale De Toma insomma faceva parte della rete dei campi di concentramento di sterminio nazisti l'unico situato nel territorio italiano e la successivamente Anna poi patibolo giudicate ponemmo per le corone d'alloro Como descritte in italiano sloveno croato tedesco ed ebraico
Che quella fu così la rottura di un tabù perché era la prima volta che una forza politica che si riconosceva pienamente ma i valori della Costituzione repubblicana nell'antifascismo eccetera eccetera
Faceva qualcosa che era dovuto riconoscimento di una tragedia ma che per noi era anche molto facile fare perché non avevamo non eravamo invischiati nella storia orrenda dai totalitarismi reciproci non avevamo bisogna anche dire neppure
Responsabilità sul piano dei rapporti internazionali che aveva Chirathivat ritocca il governo italiano di oggi Walter credo che fosse considerato ridicolo sulla base poi anche di quelle che erano state le nostre prese di posizione dei mesi precedenti abbastanza norma a metterlo agli altri perché noi notoriamente all'epoca ci occupavamo essenzialmente di diritti civili e dei diritti umani avevamo una posizione di assoluta libertà
Rispetto allo schieramento
Nazionale dell'arco costituzionale
Diciamo vuol diciamo questo che probabilmente la nostra presenza all'epoca ha consentito di
Far riflettere molti che queste cose in precedenza avevano sostanzialmente rimosso io ricordo che solo due anni prima era uscito il primo volume
Di spiega in cui storici si professione non degni semplici memorialistica io dei polemisti della destra contavano in modo sistematico la questione dell'esodo
Degli istriani un volume pubblicato dall'Istituto per la Storia della Resistenza nel Friuli-Venezia Giulia ma era veramente il primissimo momento di riflessione su questo argomento prima intrattabile come quasi tutti i problemi di quella storia così difficile pochi anni prima era uscito il diario del ventesimo congresso di Vittorio Vidali dirigente comunista
Grande dirigente della Terza Internazionale
Che che rievocando il congresso del partito comunista sovietico del cinquantasei quello della destalinizzazione a cui aveva partecipato in quanto capo del Partito Comunista del territorio libero di Trieste
Assieme a Togliatti che invece ci andava come capo del Partito Comunista Italiano
Aveva criticato ma in tre quattro risente Corman molto molto sintetica il comportamento dei comunisti sloveni a Trieste nei quaranta giorni dall'occupazione ricordando però che ho citato ancora allora
Nel Partito comunista italiano di Trieste un putiferio assolutamente straordinario perché di queste cose loro non erano abituati fa discutere tanto meno a discutere in pubblico
Ciascuno conservava gelosamente la propria memoria e addirittura nelle conversazioni private le varie così compone componenti incapsulato della della società politica triestina tendevano a esprimersi in privato nello stesso modo in cui si esprimevano il pubblico ecco quindi un credo che poter conta come una cosa abbastanza normale degli così irregolari come noi eravamo considerati devo dire anche che la critica italiana ufficiale ciminiere altri altri undici anni perché la prima volta che una delegazione di persona del Partito comunista non so se all'epoca ancora di chiamarsi comunista fosse credo ancora comunista e non ancora al PPE critiche andò a rendere omaggio anche alla foiba di Basovizza appunto nel novecento ottantanove in pieno agosto tra l'altro in pieno periodo feriale quando l'allora segretario nazionale della federazione della comunista Cuperlo che triestino che attuale parlamentare dei DS andò sulla poi per dato vita assieme al senatore storia petizione che era invece un senatore della componente lì dove è nato il Partito Comunista ho letto ieri su internet perché pare che senatore estetici che poi è finito in Rifondazione attualmente nel PGT abbia addirittura poi fatto autocritica per questa sua presentarvi alla luce di quel che è successo dopo perché forse anche questo va aggiunto
Che successivamente
Questa questione delle poi dettata molto utilizzata dalla politica e se prima era
Assolutamente rimborsa TAR dalla storia del Paese
Credo che oggi visto che i media ne hanno parlato tanto la politica ne ha parlato tanto le cifre relative alle vittime ci sono decuplicata è centuplicato in modo fantastico le cifre tanto per dirne
E come tale viene a dire questo nelle poiché spesso
Si buttavano tradizionalmente le carogne le le erano delle discariche insomma non prima della guerra
Poi sono stati anche dei depositi in cui venivano cessate per non farle trovare
Salme Illy compagni di lotta dei partigiani erano cose di questo tipo poi buttavano lì dentro anche i cadaveri dei nemici uccisi poi probabilmente mossi sono stati giustiziati occultati nelle foibe successivamente ma l'episodio che doveva anche servire a seminare il terrore per impedire espressioni di dissenso nei quaranta giorni dell'occupazione jugoslava e prima a Trieste e prima in Istria nel quarantatré e quello del incatena anche il primo dei quali viene scaraventato nella poi per tutti gli altri uno dietro l'altro rilievi finiscono lì dentro si tra Cardano tentano di alla fino fino a che non sopravvive la volta ecco però probabilmente questi episodi non sono stati la regola anche se le foibe e poi sono state sicuramente il terreno di atrocità terrificante e probabilmente le cifre vanno molto ridimensionate sommaria degli scomparsi come dicevo sono stati una cifra massima di circa diciassette mila ma la gran parte di questi diciassette mila non è affatto finita nelle foibe ma è morta di stenti nei campi di sterminio
E probabilmente sono un numero inferiore a quelli che morirono nei campi di concentramento
Fascisti Beard bidonato e di Padova pagina anche questa sconosciuta oggi all'opinione pubblica italiana nonostante che ormai sia abbastanza nota agli storici perché quello che è accaduto negli ultimi due o tre giorni contrapposti discorsi dedita Politano e dimessi stupefacenti tra l'altro perché si tratta in entrambi i casi qui non sono di ex comunisti ma anche di persone che tutto sommato nei loro rispettivi si stesse politici hanno svolto tutt'altro che l'assunzione Titti Conte bilancia del nazionalismo esasperato anche messe ce è stato anche negli anni della guerra nella ex Jugoslavia un elemento nettamente il moderazione rispetto a tante altre forze politiche selvaggiamente nazionaliste che si sono manifestata in Croazia nel corso
Nel corso della guerra probabilmente in quello che manca è una preda di coscienza da parte delle opinioni pubbliche
In questo l'Italia forse più colpevole perché essendo una democrazia da settant'anni e avendo libero dibattito da sessant'anni anziché solo da pochissimi anni come la Croazia avrebbe forse potuto maturare una migliore
Coscienza del proprio passato però ecco quando si ricorda sempre all'episodio del famoso armadio con i crimini nazisti lasciati
Andare in prescrizione non bisogna mai dimenticare che una delle ragioni non era soltanto tenersi buona la Germania nella guerra fredda ma era anche tenere altrettanto chiusi nell'armadio gli scheletri che pure l'Italia
E soprattutto le forze armate italiane avevano per quel che era stato fatto nei Balcani soprattutto nella ex Jugoslavia insomma non non è che italiani fossero stati agnellini anche se la gran parte
Degli italiani non sa quella storica e oggi finalmente e invece è a conoscenza delle atrocità commesse ai danni e perdite pianeti gioviani
Alla fine della seconda guerra mondiale
Probabilmente croati sono molto più a conoscenza degli italiani e dei crimini commessi dagli italiani in Croazia e Slovenia Interbanca nel corso della seconda guerra mondiale
Molto meno sanno perché la la rappresentazione che ne è stata fatta nei passati decenni e Cuesta
Tutti quelli che hanno fatto non le varie componenti
Aggregate in formazioni politiche totalitarie sia quelle degli ustascia sia però anche quelle resta artigiane sia poi quelli Slovenia dei democratici in
Piena dei cetnici e così via durante la seconda guerra mondiale ci sono
Io ho letto che è stata richiesta da parte croata la riapertura di quella commissione di storici ufficiali nominati
Dai Governi che ha prodotto lungo documento anni fa dopo una lunga trattativa
Diplomatica fra attori ci fa mi pare che queste cose va dalla citata per un verso alla libera ricerca storica
Che non potrà mai ovviamente fissare dei punti armena per quel che riguarda la scoperta dei fatti né per quel che riguarda le loro interpretazioni ma che soprattutto dovrebbero sia gli uni che gli altri meditare molto di più certo non rimuovere le tragedie che una parte della loro popolazione ha vissuto ma molto di più dovrebbero meditare su quelle che sono state le atrocità commesse dalla propria parte e quel forse di noi italiani che i croati sono un po'come nella specie la posizione dei serbi che forse vi ricorderete qualche mese fa sono rimasti a bocca aperta sta che la televisione
Serba ha trasmesso video amatoriale di non più P tre o quattro ottomila massacrati di Srebrenica mentre venivano massacrati da una banda di paramilitari Serge ex ripetere questi tre o quattro pare che abbia suscitato nell'i telespettatori serviva un trauma
Che però non si giustifica perché dovrebbero anche loro essere a conoscenza di quel che è stato fatto dalle bande paramilitari e militari serbe in Bosnia negli anni novanta purtroppo la presa di coscienza da parte delle opinioni pubbliche del atrocità commesse dalla propria parte spesso dipende soltanto da quelle che sono così le emozioni che si vivono vedendo un filmato
L'attenzione che vi dedica dei media e la politica ma non ma è molto difficile che un'opinione pubblica riesca a maturare se non c'è alle spalle una classe dirigente consapevole
Cioè un giudizio critico sulla storia che ha vissuto e sta tornando alla nostra esperienza io credo che sia stata utile perché ha aperto la strada a una riflessione anche da parte degli altri eh perché poi in quel periodo sulla presenza dei radicali tette uno sbocco non nazionalista quella che avrebbe potuto essere in quegli anni su questo confine anche un aprendo una una rivolta elettorale che avrebbe potuto avere i diritti molto più pericolosi anche per la stabilità di tutta quest'aria insomma e anche credo che sia stato molto positivo che perfetto ossia della nostra presenza che credo sia stata molto importante nella fra il dare diversi tipi di sua testa sia ovviamente della proprietà che si apre in primo luogo attraverso una rivolta elettorale che riguardo poi più o meno tutte le forze politiche triestine a impedire che quella zona industriale sul caso venisse realizzata perché non so che cosa sarebbe successo se la si fosse realizzata e poi la Jugoslavia si fosse dissociata Kobe quelle che che l'hanno determinata avendo però alle spalle di Trieste proprio sul con sicuro sul confine un agglomerato sicuramente composto da
Gli immigrati provenienti da tutte le aree della Jugoslavia dell'ordine dei cento mila o duecento mila abitanti come si prevedeva che ne avrebbe
A tra che la zona industriale sul Carso naturalmente erano previsioni che si facevano in un'epoca in cui esisteva ancora la società industriale erano progetti che già all'epoca probabilmente erano basati su modelli di sviluppo che erano sul punto di scomparire nel mille novecentosettantotto ma insomma questa era un po'la vicenda settantotto
Così dunque Giulio Ercolessi segretario dalla partito radicale dalla novembre settantatré alla giugno settantaquattro e consigliere comunale radicale
A Trieste nella settantotto il prossimo documento è invece del diciannove maggio due mila e dieci quando a Roma nell'aula Consiliare di Palazzo Valentini si svolse la presentazione di un libro di Maria Antonietta marocchini e dal titolo foibe sconosciute li ascoltiamo dunque quanto né discusso in quella sede a partire dall'intervento che pronuncio Francesco Petrocchi e vicepresidente vicario del consiglio provinciale di Roma maggio del quarantacinque
Sessantacinque anni fa
Iniziava la invasioni di inchiesta da parte dei partigiani comunisti di dito
Che portò poi successivamente alla cessione di parte delle terre Italia della zona BdT ITS alla Jugoslavia
Di Tito con un atto del governo italiano che l'allora vescovo di Trieste
Antonio Santin non l'esito a definire un delitto contro le dice
E proprio in coincidenza temporale rispetto a quei fatti sessantacinque anni di distanza abbiamo voluto rinnovarne la memoria con la presentazione del libero di Maria Antonietta marocchino Foibe sconosciute
Una autrice che ho avuto l'occasione di conoscere qualche anno fa forse otto nove anni fa
In una eguale presentazione del suo primo Libero una presentazione un po'potremmo definire anche rocambolesca scomoda perché malgrado siano passati pochi anni all'inizio del due mila vi era ancora un clima di forte avversione rispetto a quella che era stata per tanti anni in parte lo è ancora la congiura del silenzio
Che avevano dovuto subire gli esuli istiga Dalmazia
I morti delle foibe ma anche e soprattutto l'intero popolo Italia e quindi proprio di questa tragedia noi vogliamo parlare quest'oggi per rinnovarne la memoria continuare nella operazione di verità che l'autrice Maria Antonietta marocchino porta avanti in modo encomiabile in questi anni e vogliamo farlo parlando ovviamente con l'autrice ma anche con insigni ed autorevoli ospiti Antonio Mancini giornalista
Giampaolo Pellizzaro che dovrebbe venire fra pochi istanti
Il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Lucio tot
E l'onorevole Marco Pannella più volte parlamentare italiano ed europeo
Ma che ha praticanti incarichi che ha ricoperto negli anni di impegno politico anche quello di essere stato consigliere comunale a Trieste nel mille novecento
Settantotto quindi Autori voli esponenti del mondo della comunicazione ed anche del mondo politico per sottolinearne l'importanza di questo pubblicazione perché personalmente ne ho potuto sperimentare la utilità
Sulle mie la lunedì conoscenza perché io faccio parte di una generazione che è nata troppo tardi per a vivere un'esperienza dirette ad una memoria diretta di quei fatti
Ma che ha al contempo frequentato la scuola superiore troppo presto per trovare la tragedia delle foibe riportata nei libri scolastici
Quando frequentavo la scuola superiore leggendo il mio manuale di testo di storia il desideri la parola Foibe richiamava in senso descrittivo soltanto la cognizione di capita carsiche
Nessun cenno a quella che era stata la tragedia delle vittime delle Foibe e dei profughi e degli esuli dell'Istria della da grazie ebbene noi siamo qui per rinnovare quel ricordo ma anche perché si interrompa definitivamente quella congiura della smemoratezza che ha colpito il popolo italiano e che ha privato il nostro popolo di un pezzo della sua storia quindi siamo qui a ribadirlo Collotti dice Maria Antonietta marocchini e con il nostro impegno ed anche e soprattutto con la vostra presenza grazie e passo la parola
Allora famosa casa editrice perché non la conosce veramente contento d'aver pubblicato con libro sulle foibe perché sono argomenti che noi come editori del borghese perché non lo conosceva borghese del giornale
Piena curato da Leo Longanesi fondata da Leo Longanesi rientri ripreso da noi nel due mila sette
Poi facciamo circa trenta riviste fra cui la testa delle libertà fra cui
Imperi rivista di geopolitica prevista di storica
Quindi siamo molto impegnati sul versante culturale gli ultimi libri oltre ad alcuni altri come per esempio Sarkozy con gli ultimi due libri che sono contenta di aver strappato H montatori sono i due libri di Cameron
Carmelo l'unica casa editrice che sta pubblicando Cameron e lo sta facendo conoscere in Italia ma io lo comprai un anno e mezzo fa e mi dissero ma Cameron quando ce la farà
Porterò fortuna far così ce l'ha fatta
Dopo che vinse far così
Diventarono tutti Sarkozy si Fini Casini pure Veltroni disse che sempre ammirato far così quando lo comprai io dissero fra cani comprata dal schifezze ecco allora speriamo che anche con le foibe riusciamo a lanciarla farle conoscere ma soprattutto basterebbe un solo obiettivo cominciare nei libri scolastici ai nostri nipoti ormai perché i nostri figli purtroppo sono cresciuti all'ombra di storici dei vincitori quindi quando uno non fa la storia ma si fa la storia
Soltanto perché deve saltare il vincitore il il perdente ha sempre colpe e quindi come diceva giustamente l'onorevole
Le foibe sono si sono conosciute sulle grandi enciclopedie italiane come cavità carsica ecco rischiamo scoprendo adesso la verità anche se mi farebbe piacere sentire qualcuno dei relatori
Che parlasse degli ultimi eventi che anche a Trieste anche a ed alcune località della Croazia sono riusciti fuori
Dei personaggi con la bandiera di Tito e con il cappello di Tito
E e quindi si potrebbe parlare anche oggi di queste realtà io dal mio punto di vista leverei
Da tutte le strade d'Italia certi nomi perché non sono degli eroi perbene poi per altri ognuno ci agli eroi la differenza fra l'euro e l'assassino
S tu vinci se è vero se per disse l'assassino ecco quindi il a differenza molto relativa
Comunque parliamo un attimo del libro qui ricevo sono ben lieto di aver pubblicato questo libro
Fa parte della collana dei libri del borghese che storicamente
Hanno rappresentato sotto il profilo culturale
Rappresentato in epoca come i libri di Gioacchino Volpe all'epoca era molto scomodo pubblicare libri di centrodestra o di destra all'epoca ecco e quindi oggi nonostante nonostante pensiamo al governo nonostante abbiamo un partito di centrodestra di circa il quaranta e passa per cento ancora oggi si parla di cultura di sinistra ecco io vorrei cercare di non essere dirò creare più discriminazione ma di parlare di cultura che poi la ognuno poi la interpreta come vuole ecco e ne fa l'uso che può oggi ringrazio di essere presenti tutti di i personaggi che sono veramente eccezionali io mi scuso però perché alle sette cella ce l'ha messa di di Giorgio Almirante e quindi ti devo lasciare perché il sto per pubblicare un libro di donna Assunta la mia vita con Giorgio quindi parte che ci sono sempre stato anche in tempi non sospetti ma è un appuntamento a cui vorrei non mancare per l'affetto che ho avuto per Giorgio per tanti anni quindi mi scuso male sette dovrà andar via e ho chiesto al ad Antonio Mancini che un insomma famoso giornalista che mi sostituirà in questo lavoro di di moderatore
Allora adesso vorrei dare la parola proprio ad Antonio Mancini giornalista che ci parlerà del libro Foibe grazie Mancini anche delle quello che
Grazie Lucherini si si stanno l'editoria si sta registrando titoli crescenti per quanto riguarda il il problema delle foibe
Ultimamente il c'è già giovedì scorso collega Matteo Sacchi sul giornale sintetizzato l'uscita scritta
Dei scritta degli inediti di Elio Attic
Sulle foibe Giuliani è un libero pubblicato dalla libera editrice goriziana
E la sintesi di questo libro può essere riassunta con queste parole la tragedia delle foibe non nacque dalla rabbia
Che morto cinque anni fa è stato con Carlo Schiffer uno dei maggiori esponenti della storiografia triestina
Ai suoi scritti verrà dedicato uno spazio all'interno del festival è storia Festival che si aprirà dopodomani a Gorizia fino alla ventitré di maggio
E gli ho atti a il merito di smantellare una delle più grandi Bugie sulle foibe
La Bugia secondo la quale le foibe sono il risultato di una specie di follia collettiva una sorta di giacché era lì
Contro i fascisti e contro gli eserciti italiano e Tedesco
Le foibe invece spiega e gli ho atti furono una azione politica coordinata frutto della capacità degli esperti del terrore appositamente addestrati
Space foibe furono contemporaneamente propaganda e terrore
Disse iter una volta il terrore è l'arma politica più potente e io non intendo
Non usarla
Così interesserà anche le formazioni partigiane
Per eliminare gli italiani dell'Istria
Del resto sono rari casi di contadini vuoi Crati voi sloveni che approfittarono di quelle situazioni per linciare gli italiani civili o militari che fossero
La riprova di questo ce l'offre anche il libero di Maria Antonietta marocchino
Che sono a conta la storia tra l'altro della sua famiglia che si intreccia con il dramma ancora più grande degli italiani della Venezia Giulia dell'Istria e della Dalmazia
E di questo dramma voglio parlare di
Riguardo a a quello che partito la società una fetta della società del tempo
Faccio riferimento per esempio al clero
Lo faccio per due motivi
Ringraziarli e Maria Antonietta per la sensibilità dimostrata quando nel suo libero scrive dell'allora vescovo di Trieste Capodistria monsignore Antonio Santina
E di un sacerdote don Francesco Bonifacio
Che il Santo Padre Benedetto sedicesimo ha scritto nel libro dei beati il quattro ottobre del due mila otto
Del martirio di don Francesco Bonifacio
Maria Antonietta ne fa è in quattro un quadro drammatico
Venne assassinato in un modo terribile in campagna così sgozzata spogliato e sgozzato
Perché fu così assassinato questo prete
Certamente fu ucciso in o di un Fidelity
In odio alla fede
Perché sacerdote uomo di Dio che godeva di molto ascendente sulla popolazione e quindi rappresentava un ostacolo per l'affermarsi della ideologia Attilio comunista nella zona
Non è mia questa annotazione e del gesuita Piersandro Vanzan su Civiltà Cattolica
Danzano aggiunge benché le sue prediche non fossero contro il regime né esprimessero cupo unioni politiche la sua colpa era di voler continuare nell'ardua strada del ministero il legislatore fino all'Olocausto
Della ditta
Monsignor Santin da parte sua non venne ucciso
Ho infoibati
Ma subito oggi ed oltraggi indescrivibili
Nel giugno del mille novecentoquarantasette
Senta lei alla alla morte
Sempre di fronte al terrore delle bande comuniste che imperversavano donne monsignor Santin
Intervenne diverse volte per diversi problemi
Per esempio nel quarantasette
Volle riferirsi agli Accordi di Osimo
Che sono stati amplificati nel corso degli anni dagli esuli delle terre Giulio venete istriane e dalmate
Le dirigenze croata e slovena
Hanno sempre espresso un niente ad una ridiscussione di quel trattato
Non sempre non senza polemiche anche nei confronti dell'Italia
Nel febbraio di tre anni fa ci fu quasi un incidente diplomatico
L'allora presidente croato Stipe mesi dice se la prese con il presidente Giorgio Napolitano che nel discorso di circostanza per il giorno del ricordo fece accenno a quell'eterno
Che nell'autunno del mille novecentoquarantatré videro intrecciarsi giustizialismo sommario e tumultuoso parossismo nazionalista
Rivalse sociali e un disegno di sradicamento della presenza italiana di quelle che era e cessò di essere soprattutto la Venezia Giulia
Il Presidente Napolitano faceva riferimento all'autunno del mille novecentoquarantatré e nella primavera del quarantacinque il primo di maggio come ha accennato il presidente i reparti dell'esercito regolare jugoslava do la Quarta Armata del generale tracking
Con l'appoggio di formazioni partigiane slovene entrarono a Trieste per liberarla dai tedeschi
Da quella operazione furono esclusi i partigiani italiani della formazione Garibaldi Natisone
L'invasione di Trieste era prioritaria per il regime di Tito essa mirava ha due scopi cancellare la presenza italiana slavi usando la città e il territorio controllare l'Adriatico da Trieste
Questa
Cancellazione degli italiani fu attuata
Soprattutto nel mese di maggio del mille novecentoquarantacinque
Soprattutto nelle zone sguarnite da intrisi di angolo americani
A proposito del comportamento degli angloamericani esso fu passivo di fronte al massacro di tanti civili a Trieste
Non parliamo poi di quello che accade in Istria
Il nove giugno del quarantacinque alleati e jugoslavi accordarono sul progetto del generale Morgan
Agli alleati erano lasciate Trieste e Gorizia la fascia orientale sino a Tarvisio e le in club bipolare
Agli sconsolati venivano lasciate d'Istria fiume e le isole dalmate
La mattanza degli italiani comunque non cessò pianificata dalla terribile polizia segreta jugoslava la ospita
Il venti luglio di quel mille novecentoquarantacinque più di un mese dopo la firma del piano Morgana
La Segreteria di Stato Vaticano riceveva un messaggio forse da un campo di concentramento nel quale si rimproverava agli alleati anglo americani di assistere impassibili
Alle atrocità compiute dai regolari di Tito e dai partigiani comunisti
L'autore di quel messaggio accusava dunque gli alleati di complicità passiva
Come possono scriveva di alleati di fare il processo ai criminali di guerra mentre a guerra finita si rendono complici degli stessi diritti di lesa maestà di lesa umanità
Quel documento raccontava fatti una denuncia anche delle responsabilità e chiedeva l'intervento del Vaticano stesso e degli organismi internazionali come ad esempio la Croce Rossa internazionale
La Santa Sede tramite la Nunziatura di Lussemburgo informo subito i governi di Washington e di Londra ma ormai era tardi
Quello che è accaduto dopo quel mille novecentoquarantacinque lo sto qui a riproporlo ne accennava marocchini nella parte finale del suo libro
Ma un dato di cronaca vorrei sottolineare da qualche anno giornali radio televisioni libri film battono il tasto sulla questione degli immigrati clandestini o meno sui loro diritti veri o presunti eccetera
Ebbene di fronte alla questione storica umana civile dei trecentocinquanta mila esuli della Venezia Giulia dell'Istria e della Dalmazia ve il silenzio o quasi dei mezzi di comunicazione sociale
Tino secchio al silenziatore imposto dai governi ieri e di oggi
Aggiungiamoci il silenzio degli organismi europei delle corti europea
Pronti a discettare e a decidere di crocifissi nelle scuole che ledono i diritti umani
Ma fermi terribilmente fermi sui diritti alla nazionalità alla proprietà alla libertà di trecento cinquanta mila dico trecentocinquanta mila esso nel rispetto di ogni diritto di questi gli esuli credo che può essere il miglior riconoscimento alla memoria di quanti furono vittime della violenza e delle foibe
Vittime violenza e foibe raccontate in questo libro grazie
Io intanto vorrei salutare il sindaco di Palombara Paolo Della Rocca
Per una ragione parte l'amicizia ma per una ragione importante perché ognuno di noi
Deve fare qualcosa io faccio l'editore ho fatto il libro lei scriva fatto il libro Paolo Della Rocca sindaco di Palombara affatto una piazza dedicata alle foibe
Grazie sindaco
La prego quando ci sarà l'inaugurazione di questa piazza presenteremo anche questo libro
Di farcelo sapere perché verremmo numerosi a a far conoscere al mondo all'Italia che giusto togliere via Palmiro Togliatti o consulta
Via Marx via Lenna e mettere via delle foibe che non sarebbe male grazie ancora allora adesso la parola a Marco Pannella
Che poi tutti conoscete quindi non serve
Questo crescita son cambiati rispetto vent'anni fa quando li usavo per le battaglie consigliare di allora
C'è un elemento
Quasi terroristico egocentrico nel piacere ringraziamento
Le faccio Di Fazio perché
Ogni volta che
Perché l'uso spesso nella nostra vita abbiamo trovato negata la storia della verità della storia
Abbiamo sentito che lì si realizzavano ipoteche
Sulle e contro le speranze del nostro futuro
Diciamo che
Abbiamo sicuramente vi devo dire seconda dal quarantasei quarantasette
Credo ora posso dirlo con immagino
Che finirò anche
Ripetendo
Come antifascista senza dubbio essenzialmente evidenti
Ma soprattutto perché mi è accaduto di riconoscere subito
Facendo un po'anche incavolare
Giorgio Almirante con il quale ci siamo trovati va anche opposti ma contemporaneamente
Al consiglio comunale di Trieste conclude
Consigliere comunale a Roma consigliere comunale a Napoli consiglio comunale a Catania
E devo dire che quando mondo noi fummo come radicali presidente del consiglio comunale
Di Trieste era a partire da zero presenza
Mentre
A partire dalle polemiche
Dovute all'incombere
E non solo procedure del
Pertanto mi pare che sul libro detto nell'infame dell'ignobile trattato di Osimo
C'era
Da temere
Che i motivi per i quali delle foibe non si doveva parlare trovassero nuova linfa
Dando definitivamente
Ragione ma il timore o alle interpretazioni degli Annali
Quando parlava e pensava la metamorfosi del male
E la metamorfosi del male fascisti
Pur essendo quello che si era realizzato in quel momento nella storia d'Europa
E
Già allora un po'per mio conto un po'
Non per colpa o merito decreto Croce che come ha ricordato
Presidente di un partito del CLN
Per Roma avrebbe voluto che rettifica fisico nel Parlamento italiano gli accordi anzi a questo proposito
Ho un dubbio ma sicuramente non più dei qui presenti potranno aiutarmi a capire
Si disse che Benedetto Croce
Denunciò cioè chiedeva che non s'è svegliato perché
E cupidigia di servilismo
Sarebbe stato
Ho l'impressione che invece questa espressione
Fosse stata usata a proposito diversa
Contro
Uniti contro coloro che accettarono
Di firmare i trattati di Versailles
Con
Poche motivazione credo comunque
Ero quindi aiutato dal contesto liberale Stoner liberale
Ad essere attento a tutto questo
E quando
Proprio perché incombeva e l'interpretazione il significato l'uso che si potesse fare del Trattato di Osimo di già sottoscritto da Forlani ma appunto ad Osimo come nel libro
Viene ricordato poi però vi erano riflessi diversi
Noi dovremmo una battaglia molto importante
Che poi portò anche
Alla elezione alla alle vittorie municipalista più che autonomiste no a Trieste
Concede con Linda con gli altri facendo quindi concorrendo a far parte di quella maggioranza ma volevo sottolinearlo nella in quella battaglia
Fondi loro furono impegnati nella raccolta delle firme
Appunto la difesa
Dei rischi che incombeva lo però se ricordo anche e soprattutto i principali
Esponente
Ancora viventi della Resistenza di Giustizia e Libertà azionista di Trieste
Raccoglieremo le firme a partire da questa posizione e
Ray anche sottolinea una piccola tocco
Forse di considerazione umana dinanzi a questo libro che si renderanno Rizzotti
La verità
Umana
Della specie umana
Quando tocca i suoi estremi limiti
Di positività
Ritiene che l'idea di inciviltà o di civiltà
A Trieste senza incarichi ufficiali esorta ma ha riconosciuto in quel momento davvero come il grande saggio del partito comunista
C'era
Un personaggio
Di notevole allevatore
E siccome venivo venivamo accusati né al solito Jones esso sia degli accusati o di comunismo o di fascismo insomma
Ramo linciati come poi
Fascisti perché appunto certo che io amo alcuni aspetti alcuni rischi
Di non mettere nella lotta che si faceva
Proprio un progetto chiaro
Per superare i danni
Di quella tragedia della quale erano stati
Tutti litri
Appena eletto
Pare o sento non sento sempre dire che di questa cosa
Questa storia è stata clandestina in Italia no questa delle storie
Non c'è da meravigliarsi
Ma io come Consigliere come deputato
Italiano e come consigliere comunale in ferie
Ho fatto quello che nessun'altro anche dello schieramento di estrema destra per altri motivi affatto
Sono andato ufficialmente con le mie compagne e compagni alle foibe
Le autrici tarde a due riprese
Siamo certi di una data il giugno settantotto poi sappiamo che ce n'è forse poco prima alla ma
Per noi era un fatto normale e doveroso avvenne devo dire che stavo per essere linciati da questa cosa
Anche per poi naturalmente andando via da quelle fa bene ho parlato soprattutto dei nostri compagni di Giustizia e Libertà dei nostri compagni partigiani liberare anche qualche monarchico
Partigiano si era trovato dal Piemonte e invece era che le nostre dire parte
E quindi lì soprattutto ho parlato a nome salutando
Riconoscente
Le compagne e i compagni della sinistra non comunista
No che in effetti erano state vittime privilegiate
Comunque al momento
E si capirà ebbene questo saggio e potente comunista era già un po'malato anche
Cipro Serse diceva no quello è un compagno
Parlando vive ai compagni
I referti una generazione di giovani ed era stata trasmessa un patrimonio
Un patrimonio lì non verità storica
Di passione accecante di una parte invece che dell'altra
E intervenne anche quando punto ci recammo
Alle foibe
Con tutta la consapevolezza di una provocazione buona positiva
Nel corso che comunque il gesto faceva
Ed era Vittorio Vidali
Credo che per comprendere Vittorio Vidali
Era quello compagna comunista della Terza Internazionale
Serio combattente
Anche se la scelta
Niente non è un quelli che dopo il quarantacinque enne avevamo avuti insomma tanti più di quanto riconosce lo è stato senza una e danni tant'è che comunista è accaduto questo
Che mentre
A Berlino
Si fermava per volontà della Terza Internazionale scelte
E
L'Unione Sovietica
E dice del nazismo il patto Ribbentrop Molotov
Mentre quindi c'è la come dire questa sorta di tolleranza
Nel due mila e
Ben venga la tolleranza se si tratta di questo nella parte beh dall'altra parte Vittorio Vidali
Era dalle parti del Messico preparando l'assassino che ci sarebbe stato ad opera di altri ma appunto di Trotsky esattamente contemporanea è un fatto che dobbiamo si fa riflettere ma io
Voglio dire appunto
I comunisti
Sono quelli che hanno scelto politicamente le cose
Che leggiamo qui
I riflessi che leggiamo qui grazie
Appunto davvero molto
Per questo libro per questa fatica che è stata fatta
Ma
Mi chiedo appunto
Siamo certi che adesso
I libri di storia
Siano degli storici si erano divenuti più corretti
O non mutino magari semplicemente menzogna parzialità
Perdiamo di no ma
Abbiamo il virus appunto della metamorfosi del male io già allora dicevo che il pericolo fascista non mi poteva essere in Giorgio Almirante dell'MSI sì questo fu un lungo dibattito
Ma che piuttosto che avevamo cercarlo il nove come fatto intimo della nostra storia
Quindi che è stato lo slogan
Anche delle altre università dovevamo innanzitutto badare al fascismo degli antifascisti al fascismo di noi antifascisti e combattere concretamente questo
Che era pericoloso segretario allora come non essere come dire sicuri che per motivi magari egoistici
Si erano rotti
Le sono grato
Davvero perché perché noi abbiamo cercato di disseppellire qualcosa che esiste seppellivano il momento in cui nessun altro prova
No tentava di farlo io avevo preso contatto con le associazioni appunto dal batterista eccetera hanno cercato di convincere ho lavorato non non ce l'abbiamo fatta
Io sostenevo in quel momento proprio giaceva dal Parlamento europeo ed altro facciamo una cosa visto che c'erano oggi pop approfittiamone anche di questo in positivo
Le
Cinquecento isole che stiano stanno lì no non solo nostro diciamo dalmate Strambelli che stanno lì
Facciamo due regioni ventidue ventitré
Prendiamo l'iniziativa sono ancora vergine
Ma sicurissimamente il turismo lava dell'indagine da porterà compra di Seveso ad altro coprente e come partito radicale personalmente cercai a Strasburgo Bruxelles a prendere anche qualche contatto
Dicendo dobbiamo fare questo
Compriamo le in appunto in comproprietà con magari il governo croato non so che cosa le autorità locali
Allora già eravamo certi che ci sarebbe stato uno o due letti non dei traditori italiani comunque nei loro Parlamenti
Ogni qualche conoscevo ed era un gran generazione successiva più giovane colonnello quelle che avevano vissuto dall'altro
Ancora adesso
Grazie a voi io spero
Che magari il TG uno no
Adesso TG due TG tre
Io ho sempre detto che la RAI TV lo dico
Con convinzione dal sessanta forse è giusto anche prima
Io nel linguaggio degli altri nomi io è un crimine fascista contro
La contemporaneità italiana
E adesso
Io penso che non dovrebbe essere difficile ottenere però da la storia siamo noi che quella roba lì ottenere una spazzola libero
Ad altro anche se poi mi trovo in situazioni un po'strane siccome l'avevo vissuto anche questo dalla parte non politiche no a Roma qualche cosa che anche Acca Larentia
L'ho vissuto mi ero bruciato
A favore di un magistrato che conoscevo d'origine comunista ma onesto che stava indagando trovando la verità di quell'Europa mente tutta Roma no demagogicamente schierata al completo coprire l'assassino gli assassini io insomma ho già dichiarato pubblicamente tre o quattro volte
Allora sindaco di Roma che da radicale
A me dare i nomi dei politici
Anche se amatissima discussi contemporanei
Non mi pare la coda Togliatti lo dissi e non mi pare una gran bella cosa no perché occorre che sedimenti no certi ricordi nell'altra e allora che alle ore sia è davvero dei ragazzi bruciati bruciati vivi da vigliacchi che scappano nemmeno dopo trent'anni quello beh insomma colgo l'occasione per dire quindi che questo ha fatta ma probabilmente
Da questo libro anche per Roma
Potremmo prendere l'iniziativa
Non so parte monsignor Santin penso
Probabilmente verrebbe accettato di già la proposta ma questo non c'è bisogno di nuove solo per bassa suggerirlo Oltretevere magari ricordarsele c'è qualcuno che dalla parte giusta testimoniava della Chiesa in quegli anni perché non era fosse indiscusso è dappertutto
Ma forse ma vediamo
Di prendere un'iniziativa
Perché non una via secondaria
E dinanzi a qualche episodio
Che con mezzo secolo si è sedimentato tutti possono vivere come un episodio tragico
Ma anche bello se tenuto in vita il ricordo
è necessario guardate
Mi spiace parlare dei radicali sale però
Devo dire no alla storia insomma con Morgantini sono siamo stati amici fraterni lo diceva io sono un repubblichino radicale
No
Con i suoi bei libri belle iniziative con Giorgio Albertazzi quante volte qui è sempre stato con noi c'era qualche lustro e un premio Nobel e cose del genere
In una trasmissione serale sul tradita dalla Repubblica sociale
Che incalzare incombeva contro quasi il tentativo di analisi della Repubblica sociale
E invece Albertazzi sia io che ero repubblichino
Ora
Sì no ora però degli a fare un'altra cosa il Nobel passato repubblichino pure lui Michael cavolo che lo diceva e il confronto deve atto non non importa per dire questa sua battaglia questa vostra per me e la garanzia che la nostra vita di radicali la nostra storia non si stipendi perché appunto
C'è questa continuità c'è questa fraternità Anna Craxi si spoglia delle passioni per farne forza di di amore forza per concepire
Quello che deve vedere la luce
No
Oggi e quindi ho terminato volevo solo dire che se nel settantotto ero alle foibe
Lo ripeto
Mai nessun esponente politico pare imprendibile fondano acuirsi comprarono tutti poi chiesi anche a Giorgio Almirante dico ma
No allora perché ero code giusta che le opportunità redigere questo significa che magari i compagni incamerati che stanno qui no o attorno a Trieste in questo sì di viene qua non entro nel merito era il fatto anch'io potevo fare vari ragionamenti però pensate che l'anno dopo nel settantanove
Anche quelli io vorrei dedicare una strada
Si è sempre detto che in via Rasella nove perché dico noi
Rivendico la continuità
Nell'errore ma
Avevamo in un'azione di guerra ammazzato trentadue trentatré dei rischi
E io nel poco dopo le sequestrato alle foibe nella quattro mesi dopo una mattina sono stato denunciato per vilipendio della Resistenza
Da amici perduta
Ma per vilipendio della Resistenza
Da
L'arma e Giorgio Amendola
Sì perché avevo detto lì erano ragazzi e diciotto ventenni pregi a Bolzano Company di cittadinanza e quindi ma diciamo italiana o avremmo voluto no ma comunque presi e li ammazza di lei
Allora il fatto che poi quell'azione di guerra semmai magari si poteva dire sì pensavamo che fosse solo dall'esserci davvero giustificato aveva già diverso ma quando viene chiaro moderno quei ragazzi
A questo punto dico bene
Forse
Non è necessario essere nonviolenti dinanzi ai manifesti tedeschi nel cinema in dieci per l'unione la cosa non fu permesso
A qualcuno degli autori ma soprattutto a qualche compagno non autore di autodenunciarsi
Ecco
Questo
Io dico da radicale Maria Antonietta marocchino grazie
Grazie di questo grazie di questo racconto
Che devo dire al governo
C'è stato un alce
Dodici il borghese
Gianna Preda mi difendeva per Sappo già
Panfilo Gentile approdò negli ultimi nostro padre apro dopo
Anche lì
E quindi la storia non è mai bianche né da sola né
Però
Quello che mi pare a questo punto
Un qualcosa che posso stiamo attenti
Perché così come per paura
Di essere considerati comunisti
Non si facevano alcune cose giuste
Questo l'Italia sta riproponendo
Perché temo
Che la televisione e la radio oggi e in gran parte
Nella cosiddetta grande stampa
Un continua
Ad essere sì e poi se possibile anche peggio
Quello che è stata
Nel ventennio nei confronti appunto con il fascismo degli antifascisti
Proseguendo Montella
E quindi va be'cerchiamo di controllare che ma sarà più facile che sarà da Minzolini e più obbediente che nella rete tre che che di questo libro di questa vicenda se ne parla per obbedienza e di regime il livello è quello che porta che la gente al massimo si è formata scusate solo l'orologio grazie
Piazziamo l'onorevole Marco Pannella io come ho detto che devo salutare però prima devo fare un attimo al mio dovere Chuck l'editore chi è colui che promuove i libri che stampa ecco allora lancio un messaggio
Invece che a regalare cioccolatini
Video
Pane parte che pazzia da dal dietologo ecco cominciamo a a fare come dovrebbero fare tutti i popoli civili quando andiamo a cena portiamo un libro in omaggio regaliamo libero credo che non farà il libro non hanno mai fatto male a nessuno
Anzi lo regaliamo sì questo un doppio valore perché lo regaliamo e tanta persone ancora pensano che le foibe siano cavità carsiche facciamolo conoscere
E quindi promuoviamo questo libro di Antonietta perché credo che ne valga la pena perché conoscere un po'di storia in più credo che ci può aiutare a vivere più serene
E ad acquistare quel senso democratico che non deve non dobbiamo avere dei nemici ma dobbiamo delle persone con idee diverse rispettarle come persone la persona al centro di ogni realtà io vi ringrazio mi scuso per questa assenza per questa partenze lascia comunque a fra Antonio Mancini un compito che molto piacevole grazie a voi tutti a buona sera
Un ringraziamento a Lucarini editore come ogni editore grande o piccolo che sia merita tutto il sostegno lo dico così perché io forse anche voi tutti facciamo parte di quella generazione del libero di quella attenzione alla alla carta stampata che ci deve accompagnare ogni giorno
Pannella ci ha riportato un attimo alla sua gioventù all'intreccio politico amministrativo della Trieste di quegli anni ha dato degli spunti che ci fanno un attimino riflettere astratto ha fatto anche una proposta editoriale che Lucarini penso prenderà in considerazione
Adesso io però do la parola al luccio otto perché il presidente della associazione nazionale
Giulia Giulio dalmata a lei
Poi
Vi è una responsabilità come rappresentanti delle associazioni degli esuli Desulo io stesso
In questa riunione devo dare atto a Marco Pannella e ai suoi radicali
Di esserci stati vicini
Prima di altri a parte la destra di estrazione missina che ovviamente CIA ci è stata vicina sempre però dal punto di vista della rottura della congiura del silenzio
I radicali sono stati un elemento appunto essenziale negli anni settanta
Uno dei primi dibattiti che io feci nella sala di via Palermo pagherà con Marco Pannella e con un gruppo di a neo eletti
Democristiani deputati e senatori democristiani che aveva lo scopo di spezzare
Il mito dell'arco costituzionale che riacquistare alla democrazia italiana la destra che ne era stata esclusa per anni attraverso quella che era diventata il fascismo dell'antifascismo
Quindi bisogna dire che il partito radicale Tranchina Ishida da quello il momento di Giustizia e Libertà dal Mondo di Pannunzio anche se si si si permette di ricordare
In cui ci si accorse immediatamente negli anni quarantasei quarantasette furono i primi giornali che parlarono
Delle foibe nemico Angelo Magliano che dirigeva io allora ero un ragazzino dopo l'ho saputo dopo ogni proprio di parecchie dirigeva irrisorio il Risorgimento Liberale avevo ricordare Nicola Chiaromonte chiaro l'onere
E la situazione per la libertà della cultura
Che su questo
Davvero scrisse erano già allora quarantasette quarantotto durante il trattato di pace quindi immediatamente a denunciare o no le foibe bisogna dire che su questo punto naturalmente anche la chiesa Cattolica ci fu vicino equa bisogna fare una precisazione un pochino anche un po'maliziosa monsignor Santini era un uomo di grandissimo equilibrio vescovo di Trieste Capodistria si è salvato perché dormiva Trieste e andava capolista solo per le funzioni sono sarebbe avrebbero ma stata anche loro
Quando andavo a Capodistria una volta lo aggredirono e per poco non ci lascio non ci lascia la pelle un sessantenne era un uomo che era stato vicino ai fedeli di lingua slovena della sua e trovata della sua diocesi
E e quindi la posizione degli dei dei sacerdoti italiani che furono uccisi circa trentadue e uno è stato fatto beato due anni fa non Francesco Bonifacio era una posizione molto molto chiara e scusatemi se lo voglio dire anche molto pulita perché il il cattolicesimo Giuliano Palma terra sulla tradizione di Tommaseo era aperto non era razzista non era nazionalista a differenza invece diciamocelo tranquillamente di quello croato sloveno
è infatti il Papa aveva il problema di Stepinac incarcerato
Non lo poteva difendere con la stessa chiarezza e libertà con cui poteva difendere i vescovi i vescovi preti italiani non voglio non voglio dire altro è un dato di fatto ecco perché la Chiesa ci è stata vicina è devo dire che anche i cattolici inglesi cattolici inglesi così per coraggiosi perché sono minoranza che minoranza è sempre più coraggiosa perché difendeva la verità di fronte alla maggioranza che semente se ne disinteressa
E anche i cattolici americani che all'epoca erano minoranza e il furono molto impressionati dalle notizie che in un sì Nunzio apostolico è le autorità grigio se mandavano da Roma da Pola Fiume sulle quello che succedeva agli italiani in quei tagli proprio agli italiani non solo i cattolici agli italiani in quanto italiani
Quindi io poi ho avuto nella mia esperienza parlamentare e poi nella Commissione italo slovena
La
Sempre vicino gli amici del Partito radicale non so come fosse dal momento del Trattato di Osimo io ero giovane allora e naturalmente sapevo della posizione che voi avevate assunto a Trieste eccetera
E e poi mi ricordo Strictly versi in Parlamento nel novantuno novantadue quando crollò Lerner Jugoslavia per difendere la nostra minoranza e per avanzare le prime richieste degli esuli
Ricordo Taradash che ci fu vicino durante il processo per le frodi era presente costantemente a tutte le udienze ve lo ricordate
Quindi io devo ricordare che altre persone e qui voglio forse mi tranquillizza che oggi gli scrittori
Che più si occupano delle nostre cose sono scrittori che provengono dalla sinistra o della sinistra cattolica commenta Raoul Pupo che ha scritto degli ottimi libri oppure adesso è lì apicalità perché è stato con me nella commissione italo slovena
è un uomo di sinistra chiaramente di sinistra di antica tradizione socialista
E io ricordo dura nella Commissione quanto metteva in difficoltà
Il
Colleghi e antagonisti sloveni con la sua scienza le sue osservazioni che li mettevano completamente a tacere io aprisse era un filo sin questo che ha scritto ha dimostrato tutta la sua onestà e quindi da nostra vicenda così come la racconta la marocchini nel suo libro
E quindi una vicenda che non può essere catalogata una vicenda della destra è una vicenda o dei vinti di allora certa siamo stati vinti perché l'Italia era vinta
Ma era vita tutta l'Italia non soltanto la la Repubblica sociale italiana
E quindi noi siamo stati vittime di un fatto di una pulizia etnica e di un odio preordinato come papi sapeva bene fu lui a imporre nella relazione la parola violenza di Stato
Perché sapeva che quelle stralci sono state preordinate nel libro della marocchina ci sono moltissimi documenti
Che riguardano io ne conoscevo già diversi ma con gli altri non li conoscevo che sono nascosti Negro ottoni della ma è e che nessuno ritira fuori famosi protoni
E in altri posti dei nostri archivi di Stato che son difficilissimi da raggiungere
Ma evidentemente l'amaro che è riuscito ad avere in mano alcune di queste documentazioni che sono i prigionieri di guerra italiani nei campi di concentramento ricordavi cioè quelli che avevano combattuto con loro
Ne sono stati uccisi a migliaia Lissa venivano buttati in mare
Venivano torturati
E loro dicevano come qui ci sono le testimonianze dei generali degli ufficiali che li comandavano e insomma di queste cose erano state date notizie ne davano notizia i servizi segreti americani appena nascenti in concorrenza con il vecchio navigato Intelisano service che ugualmente sapeva queste cose essere teneva essere teneva un po'perse
E gli americani forse più ingenuamente con Roosevelt presidente democratico non so erano un pochino e poi erano più impreparati
Quindi raccontavano di più queste cose ma qui ci sono le testimonianze quindi la cosa è più l'altra odissea degli prigionieri italiani dalla Germania che nei territori occupati
Che venivano liberati dei rossi venivano catturati e mandati in Italia se non passavano e quindici euro avuto degli amici che conoscevo militari
Che arrivati a Vienna no visto che la la la il treno si dirigeva verso grazie
E vissero come ci portate a casolare che ci portate in Jugoslavia per amor di Dio
è fecero deviare verso i sicuro perché significava entrare in Italia o verso per rientrare in Italia dalla parte dove c'erano gli alleati o entrare rientrare in Italia dalla parte dove c'erano i comuni per li prendeva no
Egli ha ne hanno ammazzati a centinaia migliaia torturando bianche
Quindi è chiaro che perché questo li chiamavano e qui c'è la testimonianza al amici degli americani e degli inglesi
Quindi c'era la stessa cosa che è avvenuta con la Osoppo cioè a un certo punto i partigiani che non erano d'accordo con un disegno comunista e quindi col disegno di annessione e della costruzione di democrazie popolari dovevano essere uccisi come i polacchi a Katyn
Quindi il prigioniero italiano che non aveva collaborato con i tedeschi che quindi era un badogliano come tale era considerato alleato e anche le divisioni che avevano combattuto con loro perché non si fidavano
Ci sono c'è la la la la marocchina riportato la la l'ordine con cui dovevano essere
Diciamo esaminati i prigionieri e tutti italiani civili e militari
è dovevano aderire al Partito Comunista dimostrando al cento per cento di essere convinti di quello che gli veniva detto qualora non lo fossero
Era scritto dovevano al termine del corso del del del del campo di lavoro di un corso che doveva ristrutturare alcuni mesi egli minati
Cioè chi non diventava comunista doveva essere eliminato
La cosa interessante del lavoro anche che ha fatto la marocchina Moratti ma devo dire due parole perché essendo dalmata avendo quindi una come se lei è figlia di uno quelli che noi chiamavamo i regnicoli
Cioè noi eravamo italiani autoctoni che vivevano che vivevano lì dai tempi dell'Austria o dei tempi di Venezia i miei antenati come dice il cognome sono arrivati i primi dell'ottocento dopo la bufera napoleonica
Finivano finivano in Dalmazia prima Venezia e poi in Dalmazia e diventarono subito italiani perché sarà era all'epoca e fino a quando sono andato via io era una cittadina italiana
A come tutta italiana era la maggioranza la maggior parte dell'Istria
Però da noi c'erano tanti regnicoli fin dall'epoca dell'alter tutti i cognomi Capurso Paparella tutti cognomi di meridionali insomma no che erano con noi e che erano vi abitavano al piano di sopra al piano di sotto avevano la villa di fronte o o il negozio del del del carbonaio che vera uno di Ancona o o dico di Barletta e il quale era venuto e abruzzesi tanti tanti a breve Paparella e CIACE al museo a Pescara e quindi è ed erano venuti già sotto l'Austria
Venivano erano considerati cittadini italiani non eravamo eravamo cittadini austriaci di nazionalità italiana poiché son venuti altri durante il ventennio ma censimenti dimostrano ecco perché qui nel ne accenno non per un fatto di colore dimostrano come nella sostanza
Il cambiamento etnico è stato ieri irrilevante
Perché erano pochi impiegati in cittadine piccole dove non contava assolutamente nulla questa massa gli unici punti luoghi dove è stato un po'significativo poteva essere Pola per i militari ma allora anche lì prima c'erano i militari osteria cioè che se ne andarono e dentati quindi la cosa
Lì uno compensava l'altro
Ai a Fiume la classe operaia era quella che trovo D'Annunzio maggioranza italiana che infatti e era era con d'Annunzio tranne quando doveva tirare la cinghia e faceva lo sciopero però poi nella sostanza si metteva da parte sua pezzo che stavano colui come stava con lui il giovanissimo
Valiani Leo Valiani era stato unico simpatizzante di d'Annunzio
E quindi gli operai dei disguidi di Fiume quelli erano la maggioranza italiani è una parte provati tanti la all'Arsial nelle miniere della sia certamente furono portati i minatori da altre parti d'Italia soprattutto sardi
Di cui poi circa un sessanta settanta forse anche son finiti nelle foibe
Solo perché erano minatori italiani e quindi come tali avevano la testa del pianeta e quindi sono stati uccisi insieme con i nostri seme con i nostri istriani con le prime quindi noi siamo stati vittime di questa cercano di dividerci subito quando arrivava il rosario e quarantacinque i regnicoli via gli autoctoni rimangono qua poi naturalmente ci ammazzavano tutti e due civili e militari
E né il nel racconto che lei fa lei se la costruisce Maria Antonietta un po'sulla sulla sua esperienza personale ma poi la larga a queste testimonianze che ha trovato c'è quella di utopistiche morto pochi giorni fa insieme con un altro nostro caro amico Luigi papocchi era ufficiale
Di un reggimento della RSI e che è morto qualche giorno fa un uomo che ha fatto grandi studi e io voglio ricordarlo perché uomo al quale merita il nostro onore
Sia perché si è battuto in guerra e io rispetto chi lo ha fatto da una parte coda all'altra Uto visi ebbe la ventura ti vedere le prime Foibe dell'autunno del quarantatré
E vedere estrarre i primi cadaveri cui aveva diciott'anni allora si arruolò in un reparto territoriale della della Repubblica sociale e poi finì lui stesso in una foibe riuscì miracolosamente a salvarsi poi ci sono le testimonianze appunto dell'Eliseo Odeon Francesco Bonifacio
La cui colpa era quella di andare a ad amministrare i sacramenti in giro per la sua parrocchia indistintamente a italiani solenni ai coloranti
E le relazioni di questi ufficiali ed è un Rosario di orrori incredibili le le
De torturato venivano sottoposti obbligati a alle care il sangue per terra proprio dei compagni con gli arti Mozzati
Affogati in mare legarono con un filo di ferro fissato per i lobi delle orecchie precedentemente bucate a mezzo di un filo arroventato questi erano prigionieri italiani che venivano dalla Germania quindi erano antifascisti sostanzialmente è uno dei dei dei poveri italiani questo era quello che succedeva
A Borromini sa
Che infatti poi fu chiusa perché dopo un anno perché gli orrori evidentemente erano eccessivi a leggerli sembra di leggere Dostoevskij le le memorie sembra di leggere sorge nel film sembra di leggere Saccaro fidi si tenti sovietici o anche le memorie terribili
Dei comunisti istriani fiumani che furono deportati agoni otto
E quindi questa è un'altra prova che io vi invito a leggere del fardello che abbiamo portato sulle spalle noialtri italiani dell'Istria di Fiume e della Dalmazia regnicoli al tocco dei militari e non militari e qui voglio fare un'osservazione che si ricollega
Un po'al discorso di di Marco Pannella il potere di per sé io ho fatto magistrato che ho fatto un parlamentare il potere di per sé non è amico della verità
Potere non ha interesse a che la verità venga fuori
Verità viene sempre fuori
Da gruppi che sono contro il potere da da da persone che si mettono in posizione antitetica stando dentro si viene soffocati e schiacciati
Da un insieme di circostanze
E il potere ha il terrore come è stato ricordato il silenzio ed è quello che c'è circondato noi per cinquant'anni è la disinformazione
Ad oppure una parola slava perché più ed è quello di raccontare bugie cioè c'erano interi uffici che erano adibiti a raccontare bugie
Dicevo l'altra volta che ingresso questi giorni che uscito un libro in cui nel insieme a Cina comunista ancora oggi
Ci vogliono circa per sulle avrei sulle radio su internet esso si riserva di internet occorrono circa tre ore degli specialisti
Per far dimostrare non vera una cosa che qualcuno ha rivelato come vera massacro in un villaggio eccetera in tre ore gli specialisti riescono a diffondere su internet quanto è necessario per cancellare questa verità
Oggi si serve di internet in passato ci è servito di altre cose e certamente la vicenda nostra e questa questa interesse del del potere di non rivelare presso l'abbiamo visto anche con le stragi ho fatto parte anche della Commissione stragi
Durante il mio ferì Enza e devo dire che appunto quanto sia difficile sfondare il muro del Silenzio dell'omertà
Di tutte le convenienze interni e internazionali per le quali la verità non deve emergere e questo fatto naturalmente è stato per noi un motivo di grande di grande di grande sofferenza
Perché evidentemente siamo stati soci oggetto di queste vittime di questa pulizia etnica
Un odio che è stato diffuso ad arte perché non era nella popolazione la popolazione civile colata slovena molte volte aiutava i nostri prigionieri quando riuscivano a fuggire
Sì anche a rischio della vita trovavano rifugio nelle case venivano aiutati ma era proprio una la caccia all'italiano avveniva attraverso lo stesso sistema dei programmi cioè sì sì sì veniva premiato chi denunciava l'italiano
Al di là di quella che era il sentimento popolare reale
Della popolazione quindi io vi posso anche assicurare che questo odio generalizzato per tutte le cattiverie che gli italiani avevano anche in parte realmente fatto durante l'occupazione con rappresaglie eccetera
Non aveva intaccato
Una simpatia della popolazione verso i nostri soldati tanto che li hanno aiutati a sfuggire e ai tedeschi che ai partigiani
Questo è un dato di fatto non è non sto raccontando storie invece era il regime comunista attraverso la polizia segreta attraverso i commissari politici
Presenti nei reparti partigiani che riuscivano ad imporre a a diffondere questo odio caricando e quindi quindi niente ha ragione appunto applica non c'era fatto niente di spontaneo era un odio pre costruito quelli che la propaganda sa costruire come la propaganda nazista riuscì a fare
Contro gli ebrei o come avveniva in avvenuto in Turchia contro gli armeni cioè si può costruire un odio senza che questo sia presente realmente
Nell'animo della popolazione che la gente e meno carogna di quante non siano a volte le élite illuminate che credono di poterli guidare al di là di quella che la la volontà della gente
Quindi penso che la battaglia che non l'abbiamo fatto perché continuiamo a fare
E che abbiamo delle difficoltà anche oggi perché una volta passati di moda potremmo essere messi di nuovo negli scaffali delle biblioteche in quelle che stanno nelle librerie dietro dietro dietro l'angolo dove non si vende perché ancora oggi c'è questa difficoltà
Esiste ancora non è non stiamo faccio ma non non è una battaglia vinta la nostra perché il potere sempre in guardia perché c'è sempre qualche interesse da fare c'è sempre qualche affare da concludere c'è sempre qualcuno come dice riempio quelli che fecero
Nella casa
Dei conti leopardi sulle colline dolci colline di Osimo
C'era un affare sotto no c'era c'era un colossale affare per la zona franca sul Carso
E sono gli stessi che ancora oggi evidentemente di troviamo sulle tazze sette
Quindi evidentemente c'è qualche succosi mica mi capita così così ecco qualche qualche qualche cenno ecco quindi il potere è nostro nemico e lo dobbiamo sapere e dobbiamo starci attenti perché la verità e più importante di chi comanda sia dentro un'amministrazione locale che a livello nazionale
Dobbiamo stare attenti perché ha proprio oggi è giusto che certamente cogliamo l'occasione di un dibattito che può essere libero ma teniamo presente che le esigenze del potere della politica internazionale possono sempre un'altra volta ricacciare ci nell'ombra
Grazie toccate sulla sentita e partecipata esperienza che ci ha voluto dare l'auspicio
Penso che sia di tutti è che il potere e sia amicus Plato ma noi vorremmo che fosse amicus Veritatis questo che è importante
E adesso vorrei dare la parola all'autrice a Maria Antonietta barocchi che ho avuto il piacere di diciamo abitano abitiamo nella stessa cittadina ma mi sono avvicinato un po'alla suo interesse aveva alla sua opera alcuni anni fa quando la intervista Ayala Radio Vaticana
E Mariantonietta a aggirato
Diciamo la nostra provincia è stata anche a Mila no a presentare rappresentare quest'opera è un po'una semina trincee a diciamo così la spinta che le viene dalle vicende familiari ma naturalmente a a cuore appunto la verità la parola a Maria Antonietta
Ecco io non sono qui per invertire naturalmente ringrazio tutti
Innanzitutto
Marco Pannella per la stupenda reazione che ha fatto tutto quello che ha detto ringrazio consigliere Francesco Petrocchi che a forte forte mente voluto questa tavola rotonda sono anni che si conosciamo e ha presentato i libri mio primo libro anche a Mentana come ha ricordato prima che è stato contestato eravamo all'inizio del due mila e tre e dentro la Galleria Borghese vennero delle persone con dei bagagli ogni Rossi con dei fischietti che fischiavano e gridavano Vergogna vergogna perché parlavamo di foibe
Ringrazio per avere quindi organizzato tutto quanto questa qui oggi ma soprattutto devo ringraziare anche oltre Mancini per Assoutenti detta di essere venuto il presidente torta
Perché è la prima volta che
Vi mi affianca lo ringrazio anche io sono iscritta l'associazione trentadue Dalmazia da tanti anni come lo erano anche me genitori i miei fratelli
Come suo Vespro sono anche scritta altre associazioni
Che vorrei che fossero tutte unite
Per gli stessi intenti mi spiace molto quando vedo che ci sono dei disaccordi una specie di competizioni
Dal momento che nostro scopo per la causa istriana è uguale per tutti
Mia madre abitava a Capodistria
Quella bellissima cittadina
Che fu definita la perla delle liste da GM degli stalli Giuseppe Carducci
Mio padre arrivò all'invece partendo da un piccolo paese vicino Ascoli Piceno per costruire dirigere l'acquedotto istriano una delle opere sociali meravigliose
Fatte fare nel mille ventennio
Conobbe di e madre che abitava accanto Nazario Sauro
Si sposarono
Andare insieme a costo per in a Rodi nell'Egeo per altri l'importante Guidotti tornarono a Capodistria
Conte e con quattro bambini piccoli
E vero se si può dire nastro sa rimasero stupefatti quando arrivo Tito
Maggio quarantacinque
è questa questa tavola rotonda è intitolata maggio quarantacinque Tito
Invade Trieste la Venezia Giulia
E con esse siano
Trecentocinquanta mila persone deciso di fuggire di lasciare la loro casa
La loro terra mia madre aveva molte molta tua molto terrena come magnifici frutteti
E lasceranno i loro morti nei cimiteri
Fuggirono di notte
Su una piccola barca con quattro bambini piccoli né fratelli
Giusto in tempo per non essere sorpresi da una truppa da una pattuglia di Bettini si erano nascosti sotto coperta con vestito sopra l'altro
Con la reliquia di San Nazario in tasca che appartenente ancora nella nostra alla nostra famiglia
E collette di fidanzamento in tasca
Scappare all'inatteso
Mio marito lo metto lasciata tutto
E tutto se trasformare ricordi
Andare in Toscana dove nacque l'altro bambino
E poi a Bologna dove sono nata io
Dopo ci siamo trasferiti qui vicino a Roma ma mia madre che sentimentale sono morte nel settantaquattro molto presto
Il male molto spesso a sparlare da suo Capodistria
Con immensa mensa malinconia
La cittadina che non ha più rivisto
Ha trasmesso tra noi figli l'amore per la patria
Un amore grande
Ma
è molto faticoso
Perché vediamo che questa Italia come sappiamo come è stato detto e ripetuto più volte questa sera
Non è stata la grande madre per noi forse no madre matrigna
Amiamo ugualmente
Però in questi giorni che si parla
Dell'unità d'Italia dei festeggiamenti io come i file di esuli tra me dico sempre anche sulle
Io stessa non la voglia di festeggiare perché qua questa Italia manca una parte di terza importante vicino al cuore dell'Italia
Ma Parma terra che è rimasta nei nostri cuori
Quindi cosa Hoffman tantissimi anni ho sentito dentro di me è un dovere di fare qualcosa
E nel due mila uscito il mio primo libro con mia grande sorpresa sono stata chiamata dal nord al sud Italia su tutte dell'Italia ricevendo anche premi riconoscimenti
Ma da sola la nella mia piccola valigia cioè grande Alice pesante trascinavo alcuni libri perché Vittore non li distribuirla distribuiva
Ma quando nelle scuole dove sono chiamati anche adesso sono ne sono molto lodata
Vi posso assicurare che ci sono dei giovani che non sanno niente
Nonostante insomma le ricordo ed è per questo che ho voluto inserirlo la legge regionale ricordo completamente in questo libro dopo tutta la premessa storica che ha ripreso proprio da scritte dell'associazione l'ammazziamo
Ho voluto riporta la per farla conoscere tra penso
Credo si debba parlare soltanto in febbraio di queste cose come la lettera che oggi proprio mi hanno pubblicato su il Tempo di oggi perché dico bisogna parlarne più spesso
Ecco adesso al maggio c'è un gancio no c'è un aggancio di discorso di parliamone
Poi ho voluto con me parlare la mia famiglia giustamente di quello che è successo
E ricordare un'altra parente Rossetti Domenico Lura poliziotto presso la questura di Fiume
Ed è stata restato il tre maggio mille novecentoquarantacinque unitamente al questore della questura di Fiume importantissimo
E ottanta poliziotti e al verso i carabinieri
Per lui quest'anno sono stata molto onorata di ricevere in Quirinale il dieci febbraio la medaglia co-scritto la Repubblica italiane ricorda Domenico Grossi ti nato lo stesso paese di mio padre essendo suo cugino vicino Ascoli Piceno
Però molto presto di portare questa medaglia
A Praz Capitani Ascoli Piceno e la presenza del signor Sindaco consegnarla
Al sindaco de questo piccolo paesino perché credo che sia giusto che stia lì anche se cioè ho impiegato dodici anni per ottenerla
Perché la ed ero completamente dimenticato non sanno nemmeno dove stacchi Heras ed ha ripetuto o trova domani documenti su questo poliziotto
Incredibile tante cose che hanno fatto in modo che io dovevo per forza parlare di Luís coincidenze son coincidenze incredibili
Tra cui l'onorevole Roberto Menia che palude un giorno parlavamo del processo in corso dove tanti anni fa credo che il presidente dà tessili ricorderà
Organizzai a livello nazionale la manifestazione davanti alla Corte d'Assise dove stavamo facendo venire giornalisti e televisioni TG uno TG cinque per fare in modo di parlarne
Elementi a Mitilene documento sul processo ma non minata i poliziotti della questura di Fiume io mi sono ritrovata Bossetti Domenico in questi fogli e sono rimasta molto stupita
Adesso non so se in sala c'è presente la nipote di norma costretto non so se è venuta Camilla Guglielmi è presente
Perché poi Pellizzaro che non è qui per non è potuto ha già non ha potuto raggiungerci edito da parlarci ed è l'ufficio stampa del sindaco Alemanno
Mi ha messo in contatto con questa signorina che speriamo molto di conoscere stasera perché mi aveva detto che veniva appunto e presentarla anche al presidente Totta perché lei è una vita di punti di mamma costretto non ha dato non sarà potuta venire purtroppo ma
Vorrei ricordare se qualcuno forse qualche ragazza rossa di questa giovane donna il simbolo delle donne uccise in Istria
Di oggi violentata da da diciassette partigiani
Gettata in una foto IPA aveva ventiquattro anni quando parla di lei in molti istituti scolastici ragazzi
Mi ascoltano e penso che se anche si commuovono perché appunto e la sua giovane età
Come dico nella mia introduzione
Prima della bellissima prefazione di Belpietro ha voluto farmi
Ho voluto anche di portare in questo libro oltre a tutti i documenti i cui studi sui campi di concentramento di Tito di cui vi ha già parlato il presidente patte
Ho voluto scrivere
Alcune cose che mi hanno colpito di altri libri ma non per copiarli ma proprio perché mi conoscono
Quindi so che riesco a portarne di più a conoscenza per esempio so chi di voi ha sentito parlare del libro di Franco Razzini
Questa persona che ha fatto il campo di concentramento di Tito che ha scritto delle cose la sua testimonianza
Luca manda tanti anni fa mi manda questo libro lo fece pervenire quella bellissima dedicata e frutto di portare quindi alcune cose su queste sofferenze dei campi di concentramento perché vera la mia rabbia quando si parla sempre degli altri campi di concentramento e non di questi de di Tito le sofferenze dei nostri militari italiani provenienti da molti tutte le città d'Italia Franco Razzini ha scritto delle cose molto proposto dico che mi hanno colpito
E per questo nel vi invito a leggere ma per esempio parla di al comandante di un comandante di un campo di concentramento grandi tagliano il comandante Stanzione che era riuscito a catturare la la fiducia degli strati
Quindi facendosi nominare il comandante
Sembrava perso la terribile col manganello in mano ma Luís con questo sistema è riuscito a mettere in ordine nei campi di concentramento
Fare in modo che ci fosse l'igiene perché moltissime persone non malate e ci specifica morirono mangiando delle punizioni terribili costringeva le persone presenti a lavarsi
Al si ottengono delle medicine gli uscì dagli slavi a a farsi consegnare dette prigionieri che sarebbero stati fucilati dicendo che puniva lui Trulli salvava quindi la persona che mi hanno detto c'è scritto raggi dice che è di Roma
Era di Roma
Straordinaria perché Luís in questo modo di usciva ad aiutarli ad aiutare i suoi amici italiani prigionieri portare a delle donne e la cosa che mi ha colpito moltissimo
C'è un capitolo delle donne che ho voluto riportare perché queste donne italiane non fosse molti non sanno che molte donne madri storielle espulse
Andarono a tutte le principali Italia proveniente ottusità andarono lassù vicino ai campi di concentramento di Tito
Dormendo nei fienili aspettando di vedere la mattina uscire la colonna di prigionieri che si ricava la sua lavori forzati cercando di vedere lo sguardo del proprio marito del proprio figlio
Queste donne
Con lo scopo povere o ricche ma che avevano lo stesso sguardo di dolore
Sul viso
E mi ha colpito una
Con atto una borsa Pino di tali i briciole di pane che si avvicina queste colonna di prigionieri
E per gettare delle briciole perché il pane
Il partigiano di Tito strilli strilla vattene donna se lo sport ci cani italiani
E lei Stella
Sono italiana anche io sono tutti miei figli e riuscì a continuare a buttare delle briciole per cercare di dare loro un piccolo conforto ma qui troverete
Delle situazioni incredibili in cui erano queste persone che dormivano a volte letteralmente nude un'amichevole niente in piccole stanze stanze
Con un piccolo bidone per i bisogni corporali
Cioè delle ecco io non vorrei infatti che tenga
Conosciuto di più questo libro non solo questi documenti perché tutti devono sapere
Quello che è successo e poi parla di Lost di Nello Rossi Koba o un'altra persona che statore campi di concentramento il Papa del comico Paolo Rossi col quale a volte mi sento pure scritto tanti anni fa un libro
Ma quando parla di bersagli ieri i suoi commilitoni che furono gettati in una caverna
E poi città erano una bomba dentro questa caverna dove sono rimasti
Quando ho letto del suo appello grandioso perché c'è sta cercando di tutto di recuperarli nel mio piccolo ho cercato paio di Nanni fa Sonata al Ministero della difesa non so come sono riuscite a entrare ho parlato con una generale chi ha firmato subito davanti a me
Ha mandato dei solidi a Capodistria ha una una una società che doveva recuperare a Tolmino questi li conquisti i cadaveri purtroppo non ci sono riusciti perché non hanno scavato al punto giusto dice Rossi Koba of
Però bisognerebbe far continuare a fare degli appelli
Per esempio il ministro la Russa perché dovrebbero ritornare perché Rossi con Baudo sa con certezza dove solo novantuno sanno i bersaglieri italiani che credo possono essere recuperati e hanno il diritto
Chi di tornare in patria
Purtroppo tanti tutti i nostri italiani nelle foibe
Non si tratta da più di cooperare purtroppo
Chiediamo sempre loro perdono di tutto quello che è successo lì per lì dimenticati qui dentro per tanti anni ma finalmente adesso se ne parla
Piccolo appello corre anche fare
Se anche triste associare le due cose per indennizzi
Che noi attendiamo definitivi sugli altri beni perché ricordiamoci che sono stati pagati i danni di guerra di tutta l'Italia Tito con le nostre terre
Abbiamo avuto tanti acconti pick però è sempre in piccoli con quantitativi
Ci sarà qualcuno
Che dirà forse giusto il momento di fare un po'di conti decurtare questi esuli anche per i danni morali subiti scusatemi ripeto se ha vicino questo discorso però mi sembra che sia giusto parlarne
Grazie a voi
Però una registrazione del diciannove maggio due mila dieci e con queste parole della giornalista Maria Antonietta marocchino autrice di un libro Foibe sconosciuta
Pronunciate durante la presentazione del suo libro che si svolse romana Laura consigliare della Provincia in precedenza avete ascoltato anche intervento che pronuncia in quella sede Marco Pannella concludiamo che questo spazio di informazione e di riflessione