Presentazione del libro «La Costituzione italiana e il Palazzo della Consulta» (UTET Grandi Opere)

Salendo
Otto
La
Questo punto
Accesso
Si deve battersi
Fare una ingrassano nella sala del Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte il presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi e la vicepresidente della Camera dei deputati Maria Edera Spadoni
Parola il presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi
Buonasera buonasera a tutti saluto e ringrazio per la partecipazione il Presidente del Consiglio dei ministri il professor Giuseppe Conte vicepresidente alla Camera dei deputati onorevoli Maria ed era Spadoni sua Eminenza il cardinale Raffaele Farina
Tutte utilità presenti i colleghi illustri relatori e gli ospiti tutti
La pubblicazione di questo splendido volume sulla Costituzione italiana sulla Corte costituzionale e sul palazzo della Consulta costituisce per la corte
La conclusione delle celebrazioni per il settantesimo anniversario dell'entrata all'entrata in vigore della Costituzione
I lavori impegnativi e compressi per la sua realizzazione
Sono iniziati nei primi mesi del due mila e diciassette e si sarebbero tutti conclude nel due mila e diciotto ma solo nei giorni scorsi più in volumi hanno finalmente visto la luce
Curato al nostro Presidente emerito Paolo Grossi
E arricchito dei suoi saggi sulla Costituzione sulla Corte costituzionale come da quelli dei professori Giuseppe Galasso e Paolo Portoghesi rispettivamente sulla storia costituzionale italiana e sul palazzo della Consulta il volume con la sua pubblicazione
Con le splendide immagini edificio di sua interni e i suoi preziosi arredi costituisce anche una celebrazione di questo palazzo
Sotto questo aspetto il volume può ricollegarsi un ciclo di incontri che la corte per testimonia l'attaccamento al suo palazzo organizzato alla fine del due mila e sedici sul tema la Consulta le architetture del Quirinale nell'opera di Ferdinando fuga
Incontri ai quali parteciparono illustri studiosi e Tresin particolari presso di Paolo Portoghesi e Claudio Strinati che ascolteremo questa sera
Questo palazzo
Questo premio gioiello nel Settecento pur essendo nato per ospitare un tribunale tribuna Sacra Consulta non annulla dell'austerità un po'triste dei palazzi di giustizia come esempio per rimanere
A Roma di quello del Palazzaccio il cui nome era solo vale più di qualunque descrizione
Al Palazzo della Consulta anche il suo nome femminile io me la figuro
Come una giovane e bella signora noi giudici siamo particolarmente legati e per noi una seconda è per me una seconda casa in cui nelle settimane di udienza trascorriamo insiemi riunione l'intera giornata dalle nove e trenta del mattino alle sette di sera
Per noi come per tutti ormai la Corte costituzionale e la Consulta e la Consulta la Corte costituzionale
La decisione della Consulta la Consulta ritenuto secondo la Consulta e frasi simili sono ormai espressioni correnti
Da consulto né solo sì della Corte Costituzionale per tutti più semplicemente la Corte costituzionale
Noi siamo identificati come i giudici della Consulta più che come giudice alla Corte costituzionale
E questa identificazione non ci dispiace perché il palazzo costituisce un elemento identitario di cui siamo gelosi
E anche per questo oltre che per il suo eccezionali qualità editoriali che il volume di cui ascolteremo le illustri presentazioni ci appare prezioso
Perché celebra congiuntamente la Costituzione la Corte costituzionale e il nostro palazzo grazie
Prende la parola il presidente tv tette grandi opere laico Castelluzzo
Buona sera
Signor presidente del consiglio
Vicepresidente della Camera presidente della corte costituzionale eminenza
A giudici costituzionali autorità presenti desidero rivolgere a nome della Casa Editrice UTET un caloroso ringraziamento per questa opportunità che abbiamo avuto di realizzare questo volume che volume particolarmente significativo e sarà una parte fondamentale nella storia della casa editrice che quest'anno celebra i suoi duecento ventisette anni distoglie lo fa in maniera veramente così imponente
Presentiamo questo volume proprio attraverso la collaborazione con istituzione così significative così importante nella vita del Paese
Il mio primo ringraziamento va al presidente emerito professor Grossi che ha lavorato veramente con noi con un'attenzione con una disponibilità davvero particolari dopo aver raccolto con un esame diciamo molto attento e puntuale la nostra proposta editoriale
E poi ne è stato l'intero curatore del volume
Con l'introduzione il saggio sulla Costituzione sulla Corte costituzionale e ha continuato a fornire alla nostra attività la nostra redazione tutto il supporto anche nella fase ere realizzativa un ricordo vorrei fare veramente pieno di riconoscenza del sig. permettete anche di ADP ingratitudine di amicizia al professor Galasso ne sono qui presenti i figli del professor Galasso che voglio ricordare che ha fatto un saggio memorabile
Veramente storico particolare è stato sempre vicino alla casa editrice per tanti decenni perde una delle figure più importanti della cultura del nostro Paese della casa editrice proprio in questi giorni ricorre appunto
Primo anno dalla scomparsa quindi questa avere questa sua testimonianza postuma è per noi un grande onore ringrazio voi professor Portoghesi che ha saputo con grande sapienza attenzione in un volume che richiama principali valori della nostra nazione inserire un saggio assai originale che attraverso il percorso artistico e architettonico
Attribuisce una grande identità valoriale al Palazzo della Consulta la figura dell'architetto fuga
E quindi questo è stato un inserimento particolarmente importante come diceva il presidente Lattanzi è stato questo volume è stato realizzato in occasione del settantesimo anniversario e ha dato tutta l'idea di quelli che sono i valori fondanti anche l'attualità della nostra carta costituzionale e proprio il saggio sia del professor Grossi che del professor Galasso danno proprio in questo senso indicazioni che poi i relatori evidenzieranno meglio di me
E vorrei ringraziare quindi tutti gli autori per questo loro prezioso
Contributo che non solo esalta diciamo il bello della scienza diciamo giuridica ma soprattutto i dei valori fondanti della nostra nazione anche attraverso la bellezza artistica perché l'abbiamo accompagnato al linguaggio testuale anche il linguaggio delle immagini sapientemente realizzate attraverso un'apposita campagna fotografica realizzata dal maestro Piras
Che ha fatto vedere il palazzo nella sua interezza e nella sua bellezza
Ringrazio poi accanto a me e Massimo Franco e Claudio Strinati per la loro presenza per quello con per come presenteranno il volume quello che vorranno dire è anche vero che darci una situazione ha attuale di quello che è il rapporto tra la i valori fondanti espressi dalla Carta costituzionale la società civile
Poi vorrei fare un ringraziamento veramente particolare sincero al segretario generale consigliere Carlo Visconti che è stato un po'l'anima di questo progetto sin dall'inizio
Si è speso in tutte le maniere ci ha aiutato in tutti i modi per realizzare questo ambizioso progetto mettendo a disposizione non soltanto il suo ruolo funzionale istituzionale ma veramente devo dire anche una passione unica
Noi siamo stati forse particolarmente invasivi sia col Presidente grossi nelle e richieste ma anche col segretario generale
Quando abbiamo realizzato la campagna all'interno del Palazzo ma credo che questo anche la parte artistica rimarrà un patrimonio della corte a cui in che noi mettiamo a disposizione come casa editrice
Darà secondo me un contributo a far comprendere sempre meglio la funzione della corte
Che spesso il cittadino comune non sempre conosce quindi siamo stati attenti a creare un volume che attraverso testi e immagini
Rigorosamente scientifici sia però di attenzione di vicinanza all'Ettore vorrei chiudere annunciando che questo volume in tiratura limitata ci saranno novecentonovantanove copie la prima copia dal Colofone che allegato in fondo al volume in pergamena riservata al presidente della Repubblica
Le altre quindici copie sono riservate ai giudici della Corte costituzionale
E questa è una desiderata devo dire confesso espressa monotono espressa con grande Energia del consigliere Visconti e che come casa editrice abbiamo accettato assolutamente con assoluto piacere
E spero che il Presidente del Consiglio che ci ha fatto l'onore di essere qui presente
Non voglia accettare poi pozze o consegnarle una copia in segno di gratitudine e di attenzione al tema che lo riguarda nell'esercizio delle sue funzioni quotidiane grazie
Prendi la però in generalista Massimo Franco
Per la prima volta che viene annunciato mio interventi in modo così solenne ma evidentemente la sede legittima questa solennità
Ma intanto volevo ringraziare perché da questo libro imparato un sacco di cose non sapevo
Tra l'altro ha imparato prima nel salottino anche una cosa che non è scritta nel libro ma che è molto curiosa
Che questo palazzo fu pagato con i proventi del gioco del Lotto e questo mi sembra un tocco leggero rispetto a questa atmosfera giustamente così solenne
Devo dire che
Io naturalmente ho scorso la versione digitale che mi è stata mandata e poi cortesemente cartacea sono delle immagini bellissime ma mi sono un po'perso negli ultimi giorni per cui ho preferito puntare più su quelli che erano gli interventi e il professor Grossi professor Galasso professor Portoghesi e devo dire che lì ho imparato ancora di più perché c'erano molte cose che non conoscevo non solo della nostra Costituzione ma delle costituzioni
E mi ha colpito il fatto soprattutto che storicamente fossero state queste carte questi statuti qualcosa che le autorità
Pubblicavano non per promuovere i diritti per allargare la democrazia per impegnare i nuovi valori la società ma per frenare le spinte quindi una specie di concessione strumentale che facevano alle popolazioni per poter realtà mantenere il proprio potere
Quando penso nostra costituzione in modo piuttosto orgoglioso da italiano vedo che è successo il contrario
E cioè che la Costituzione italiana avuto questo grande ruolo di allargare la Democrazia di cercare di darle contenuti più pregnanti
E di permettere a tutti di riconoscersi nella Costituzione se poi penso
Alle critiche sono state rivolte alla nostra Costituzione per la sua rigidità per esempio sui referendum riguarda i trattati internazionali
E penso a quello che sta succedendo con Breaks it ringrazio i nostri costituenti di avere fatto una Costituzione rigida
Devo dire anche che c'è un altro aspetto che mi ha colpito in questa lettura e cioè il richiamo che ho trovato più di una volta
A questo rapporto tra le istituzioni e la piazza nelle piazze
Si parla di più volte nel nell'articolo bellissimo professor Galasso
Di questa pressione della piazza sulle istituzioni
E di questa diserzione istituzionale che abbiamo avuto le mie novecentoventidue pone mi novecentotrentotto per le reti leggi razziali da parte della monarchia che ha ceduto alla piazza
E in qualche modo ha violato la Costituzione seppure facendo finta di seguirla
Ecco credo questo sia uno spunto molto importante per quanto riguarda il ruolo della corte costituzionale oggi perché nel momento in cui noi abbiamo in fondo le piazze che democraticamente sono arrivati al potere e credo che ci sia un ruolo fondamentale
Della corte costituzionale
E bisognerà calibrare bene il rapporto tra queste forze e appunto il ruolo della Consulta di questo palazzo i architettonicamente è un palazzo che intanto e accanto al Quirinale ed ha espresso un Presidente della Repubblica che forse anche per il fatto di essere stato un giudice costituzionale rappresenta per tutti un ulteriore garanzia
Ma
Questo palazzo e poi sarà molto più bravo di me presso Strinati su questo leggevo che ha un'architettura che anche orientata verso la piazza per raccoglierla in qualche modo per rispondere agli impulsi che arrivano ecco c'è da sperare che questi impulsi siano reciproci nel senso che oggi a intermittenza si nota una certa disinvoltura nei confronti della Costituzione
E pensiamo al referendum di fine due mila e sedici con quello che avrebbe dovuto implicare potuto implicare e pensiamo a oggi accerti
A certe proposte di legge che ad esempio teorizza non referendum col quale col venticinque per cento dei sì si può imporre la volontà all'intero Paese oppure pensiamo anche ad altre proposte che tendono a interpretarle in modo un po'disinvolto quindi io credo che da questo punto di vista il ruolo della corte costituzionale degli abitanti di questo palazzo sarà fondamentale credo anche che
Per quanto riguarda
Quello che è stato fatto dai presidenti del passato e da quelli di oggi io penso che una delle parti più delicate
Sì anche il rapporto con la società in termini di diritti perché quello che si teme e che sta avvenendo secondo me da diversi anni
E il rischio di una regressione di nel rispetto dei diritti individuali e collettivi e quindi credo che su questo anche la corte abbia un ruolo non solo sociale ma quasi anche morale se penso a tutto il dibattito in corso sulla sull'eutanasia vedo che la corte
Ha fatto delle precisazioni molti importanti credo questo sia un altro dei temi sui quali svolgerà un ruolo anche un po'di supplenza
Quello che posso soltanto dire e che
Come spesso capita un'istituzione e un palazzo che sono stati costruiti cooperanti dell'otto in realtà oggi ha un ruolo fondamentale per quanto riguarda la nostra Italia
E credo che seppure l'opinione pubblica non abbia una concezione chiara di quello che fa la corte
In realtà sarà sempre più prezioso il lavoro che verrà fatto il messaggio che verrà mandato l'opinione pubblica perché credo che l'unico modo per fare in modo che questa regressione non aumenti ma anzi si fermi e si recuperi
Un po'di buonsenso è proprio che ci siano delle istituzioni che in un clima così volatile
Rappresenti uno dei punti fermi e facciano capire dove si può arrivare dove non si può arrivare perché poi alla fine altrimenti il Paese che ne pagherà il costo grazie
Prende la parola la storica dell'arte Claudio Strinati
Sta al presidente della corte costituzionale signor Presidente del Consiglio alta cari amici
Pone sì
La il titolo del volume sintomatico i
Si chiama proprio la Costituzione italiana è il Palazzo della Consulta e dobbiamo dire che
E affetti
I due
Le tue titolazioni sono
Capello strettamente interconnessi e nello stesso tempo però
Anche indipendenti tra loro
Secondo me molto significativo quello del presidente
A Lattanzi ha detto poc'anzi introducendo questa serata cioè come il nome consulta
Sia rimasto incardinato dentro queste mura
Non c'è nulla di strano
De nel definire il presidente della Corte costituzionale il presidente della Consulta però
Se questo da un lato appunto da una indica una cosa molto belle tipica del nostro Paese cioè il radicamento storico magari all'interno dello stesso edificio più funzioni diverse della vita pubblica
Però e interessante
Risalire al alzi al senso originario della del del termine
In realtà forse il il vero equivalente
Del tribunale della Consulta pontificio
Nella nella nell'attuale assetto della dell'Italia repubblicana è più il Consiglio di Stato strappare il mio che la Corte costituzionale nel senso che il tribunale sanno tribunale della Consulta aveva effettivamente funzioni giurisdizionali e consultive continuamente alternante sia Inter secante sì
Come un organo effettivamente di primario governo non c'era
Non c'era anticamente e questo emerge benissimo dal dal saggio del professor Galasso non c'era
Il concetto di un organismo che il giudice delle leggi diciamo così
E non solo della lettera delle leggi ma dello spirito delle leggi quale mi sembra sostanzialmente l'essenza la quintessenza la Corte costituzionale proprio per come ne leggiamo le vicende il senso la struttura la metodologia in questo di
Mi mi permetto di unirmi anch'io tutti i colleghi presenti nel rimarcare quanto questo libro assuma una significato simbolico in un certo senso ancor più forte
Per la presenza di questo saggio davvero
Se posso permettermi magistrale commovente di di Giuseppe Galasso
Probabilmente una delle ultimissime cose da lui scritta se non l'ultima non non sono in grado di dirlo ma essendo stato io per alcuni anni
Molto vicino a questa grande personalità della nostra cultura
Anche perché essendo io stato però qualche anno dipendente delle beni culturali ebbi l'onore di di poter dialogare massimo livello possibile con una personalità come Galasso e
Questo saggio
Di Galasso ministro davvero di dottrina immensa quale li aveva di competenza storica davvero esemplare il settimo e e di Paz afflato etico
Davvero potente effettivamente getta una luce
Su tutta la struttura del volume davvero a parer mio rimarchevole che legge questi scritti è soddisfatto avverte qualche cosa di estremamente vivo e istruttivo come ha detto Massimo Franco un attimo fa anche io mi associo con lui nel dire che ho imparato tante cose
Leggendo questo libro
Ho ho riconsiderato tante cose
Ma
Il il l'unione diciamo così il link tra la struttura giuridica storica di questo libro e quella artistica diciamo così
Peccato che la seconda parte del libro è dedicata al Palazzo
Quindi ha la sua storia architettonica urbanistica
Artistica
Anche se il palazzo ha subito tante trasformazioni e alcuni aspetti artistici che furono rimarchevoli all'atto della
Del concepimento della sua edificazione oggi sono un po'persi però
Non è persa la memoria attraverso i documenti
Che cosa c'è di con quali sono gli elementi che in qualche modo ci permettono di creare la nostra mente un un collegamento un collegamento concettuale
Riflessivo
Comparando la storia artistica per edificio per come emerge dalle pagine del libro
E la storia nostra la storia di una repubblica
Fondata su quella sul sulla Costituzione perché conosciamo
Ma insomma c'è c'è un elemento vivido che emerge ed è la peculiarità artistica sulla cui base
Anzi diciamo culturale in senso lato sul sul Q cinque presupposti questo edificio nato perché questo edificio è un tipico esempio
Di una possibile interpretazione possibile lettura della storia della nostra arte parco di di tutta l'arte è basso nonostante in una chiave politica sociali biologica perché no
Adesso ci si ci si spaventa spesso di questa parola che da quando io ero ragazzo cioè molti anni fa sempre sentito dire che sono morte le ideologia che non ci ha più senso parlare di teologia anzi c'è quasi da vergognarsi tuttavia l'ideologia è un qualche cosa che non solo perché era la storia ma ma può essere un adesso metto le chiavi di lettura artista e qui con la chiave di lettura quale in realtà qui in questo palazzo nasce
Intorno al al nel momento del passaggio tra il terzo e il quarto decennio del Settecento cioè su in buona sostanza nasce io una Roma illuminista
Su questo
Sono
Il fatto non ho nulla contro i telefonini ebbero debba contro questa musica peraltro altri garbata però costituisce ma insomma
Tra i personaggi
Chiamati sulla scena di questo libro ce ne sono alcuni che veramente continuano a illuminare l'asso nel nostro Paese sono personaggi che per la moda ecclesiastico
Tuttavia un mondo ecclesiastico che non ha non aveva assolutamente alcuni nel Remo rene preconcetti e pregiudizi per entrare organicamente nel grande dibattito europeo
Fondato su quei concetti che sono illustrati all'ingresso del palazzo prese noi
Non entriamo aveva passiamo sotto il portone della la pace la Consulta
E alziamo gli occhi vediamo due figure allegoriche che so che il come come avete presente il che il sulla sulla facciata magnifica rete dette l'inviata da Ferdinando fuga grande architetto tutto il palazzo delineano Daloui
Si vedono queste due allegorie femminili all'epoca era molto in uso questo e e ed è è bellissimo il concetto cioè sollevò porte laterali
Ci sono delle panoplia per così dire cioè no no de delle armature disposte come se fossero figure se uno riguarda di distrattamente vedere le figure in realtà non sono figure sono le armature disposte in modo tale da dare l'impressione di essere in realtà delle persone armate
E questa è una derivazione dagli antichi romani dai dai così detti dai dai trofei di Claudio quelli che si vedono quando si sale la scalinata del Campidoglio da da diciamo da piazzale Renzo non proprio stranezza faccia si va su e ci sono al sommo della Scala ci sono i Dioscuri e le panoplia però provenienti ai trofei di Claudio che stavano dove adesso piazza Vittorio
Una cosa tipica degli antichi romani anche anche alla base della Colonna Traiana per esempio ancora oggi conservate intatte perfette alla ci sono le armature le armi scolpite con effetti meravigliosi ebbene queste quindi le le parrocchie laterali ricordano la la presenza dei dei distaccamenti militari qui nel palazzo c'erano i cavalleggeri c'erano c'era la
Sì
Il le sue le così dette corazze cioè un conto dei pone un un un dipartimento partito bensì portate e poi c'era la segreteria dei brand e il tribunale
Il saldo se tribunale sostituisce ebbene
Le due immagini allegoriche vogliono significare la io sto inizia
E la ratio
Parola abbinabile l'attività che noi possiamo tradurre come ragione ma che in realtà nella concezione diciamo così ciceroniana significa alla razionalità lo strumento principe attraverso il quale il governante esercita la giustizia e questo riflesso questo specchio per cui credo la ragione la giustizia sono compagni di viaggio e introduco euro colui che entra nel palazzo dell'amministrazione pontificia di quel tempo oggi dello Stato ha un significato simbolico altissimo ebbene ebbene qui hanno portato la loro lezione e ce lo racconta il libro personalità come Giovanni Antonio Bottari uso la la pronuncia antica resterà molti dicono Botteri Mazza che era il bibliotecario di nei ricorsi
Il il nipote del papa Clemente dodicesimo il cui dove è scritto su questa facciata e soprattutto Troiano Acquaviva il il grande cardinale il maggiordomo pesante dei palazzi
Che è stato uno dei più grandi intellettuali del settecento europeo e tra le sue innumerevoli benemerenze a quella ricordata
Nel libro di avere finanziato e permesso dunque la pubblicazione niente meno che la scienza nuova di Giambattista vico cioè il manifesto della laicità della diciamo così del del pensiero progressista
Certamente una punta avanzatissima filosofia giuridica di tutti i tempi oserei dire
Sostenuto da un grandissimo ecclesiastico
Questo pensiero è riflesso dentro questo palazzo non bado esemplare l'epoca di cui parliamo all'epoca in cui l'arte per antonomasia è l'architettura
Questa nella storia d'Italia una cosa un po'particolare e leggendo il libro
Ci si rende ben conto di questo fatto noi nordisti io faccio di mestiere lo storico dell'arte lo o l'ho fatto per meglio dire e mi son sempre delicato all'arte della pittura perché nella nella nella nostra concezione le sovrintendenze l'università che si occupano di arte fondamentalmente sì oppure di questo la grande arte italiana è la pittura quando li dobbiamo citare
Un grande artista quasi sempre o pittore
O per lo meno e anche un pittore che so Michelangelo Leonardo Raffaello Botticelli Giotto ma ecco ognuno ognuno il può pensare a per le proprie preferenze quasi settantanove forse ecco Carola che è stato anche lui pittore ma preminentemente
Invece né in quegli anni negli anni in cui esercita l'attività Ferdinando fuga
La cui figura poiché architetto e ripercorsa dal professor Portoghesi nel saggio del libro in modo vastissimo per cui noi usciamo dalla lettura con una immagine di vivissima di questa somma personalità della storia dell'arte italiana e della politica italiana
Perché fuga in veste di architetto ha compiuto operazioni di rilevanza politica e sociale di livello altissimo ma diciamo il ci rendiamo ben conto di come la crescita progressiva dello spirito illuminista nella Roma
Peraltro assolutamente per come dire sotto una forte e rispettata autorità papale implicasse lo sviluppo tumultuoso e ancora oggi definitivo dell'urbanistica
In realtà il il Palazzo della Consulta è un grandissimo segno urbano che vuole significare tutta una serie di cose l'armonia la razionalità
La razionalizzazione delle pubbliche funzioni la proiezione di queste sulla pubblica piazza lini
L'incrocio il dialogo con un tessuto urbano che si tiene sempre più sviluppando nella doppia misura della monumentalità e della popolarità
è commovente pensare che il Palazzo della Consulta sta sul sulla solo sommità di un colle peraltro molto alto e guarda sotto di sé le il suo esatto equivalente nella valle che è la Fontana di Trevi
Che è stata completata negli stessi anni in quel palazzo della Consulta è stato fatto e ha più o meno lo stesso identico significato
Di armonizzazione della vita pubblica dell'accoglienza è vero Tel rasserenamento della sanità pubblica sia intesa come salute individuale sia con l'intesa come salubrità della gestione e della Arborio e della vita è stata una stagione memorabile il fatto che dunque oggi l'organo su prego che controlla per così dire lo Stato stesso e e e esamina la congruità delle leggi e nello stesso tempo il mantenimento delle dello spirito con cui quelle quella legge suprema la Costituzione venne venne pensata e attuata
Assume veramente ribalta un significato simbolico davvero altissimo c'è una bellissima luce su questo palazzo
Nel mille settecentotrentatré Giovanni Paolo Panini il grande pittore
è vero che imparentato con l'architetto fuga dipinse una veduta di dalla piazza del Quirinale oggi conservata nella Cofide Houses
Il dei giardini del Quirinale costruita per l'appunto da fuga stesso dove si vede rappresentato il Palazzo della Consulta che incrocia quasi la faccia del Quirinale e poi sparisce dietro quella perché non c'è l'allineamento perfetto orgoglioso che la città ideale del Rinascimento c'è
Il connettersi collegarsi degli edifici secondo lo spirito della razionalità
Quasi oserei dire festosa della città moderna
E nel quadro di panini c'è una mirabile rappresentazione della popolazione romana che sciama
Sulla piazza e accanto ai nobili ci sono i popolani ci sono i venditori ci sono le personalità ecclesiastiche che transitano per magari per entrare nel palazzo papale del Quirinale e la sensazione è che lo spirito con cui fuga
Ha pensato e costruito il palazzo si riflette letteralmente riflette nella pulsante vita della città fissate consacrato una volta per tutte in questa opera d'arte invero immortale
Una una sorta di chiavi di lettura dunque possiamo leggere ancora oggi questo libro veramente notevole quindi possiamo e dobbiamo salutarlo come una rimarchevole prodotto della cultura
Dei nostri anni
Prende la parola l'architetto Paolo Portoghesi
Signor presidente
Autorità presenti signore e signori è per me motivo di gioia vedere un mio piccolo contributo
In un grande bellissimo libro che celebra la Costituzione italiana
Il solo rimpianto e di non poter essere accanto a Giuseppe Galasso che tutti li spingiamo e che fu presidente della Biennale quando io iniziai
La mia terriera direi
Critico con una mostra divenuta poi famosa dedicata alla presenza del passato
Ancora molto giovane ebbi occasione di assistere nella casa dei nonni in via della Chiesa Nuova alle animate discussioni di alcuni degli artefici della Costituzione
Giuseppe Dossetti Amintore Fanfani Giorgio la Pira
Che erano ben consci del valore che questo documento fondativo avrebbe avuto per un Paese che si apprestava a risorgere dopo la tragica avventura della guerra
Oggi in un momento difficile della nostra storia c'è da augurarsi che l'alta ispirazione della Costituzione ci difenda dal pericolo di tradirlo
Come architetto e storico il mio ruolo è stato quello di raccontare la storia del Palazzo
Che ospita una delle istituzioni chiave dell'Italia repubblicana
E di mettere in rilievo quindi l'opportunità di una scelta che interpretava la originaria vocazione del Palazzo ad essere sede di istituzioni pubbliche al di là del loro mutevole significato
Il palazzo costruito nel mille settecentotrenta al trentuno cinque ospitò la segreteria dei brevi pontifici e la Sacra Consulta l'iniziativa di papà Corsini tendeva alla riorganizzazione di uno Stato che abbisognava di una meno labile struttura
Più tardi Nathan napoleonica il palazzo fu la sede del prefetto Conte di Borno e nel periodo glorioso della Repubblica Romana del mille ottocentoquarantanove vi presero stanza i triumviri Armellini Mazzini e sassi
Il palazzo ospitò alla fine dell'Ottocento il principe ereditario Umberto e sua moglie Margherita e divenne in seguito ministero degli esteri e delle colonie aveva quindi le carte in regola per diventare con il Palazzo del Quirinale degna sede delle von delle istituzioni centrali
Della rete ma veniamo al prestigio del luogo in cui sorge il colle del Quirinale
Nel Medioevo e ancora nel Cinquecento la città si era sviluppata nella parte sottostante percorsa dal fiume
E il Colle data anche la mancanza di un acquedotto era appetibile solo da persone esigenti capace di adottarsi alle difficoltà pur di godere dell'aria salubre e della splendida veduta della città sottostante
Il Colle aveva ospitato in età imperiale diversi edifici monumentali tra i quali le Terme di Costantino le ultime costruite nella città è il cosiddetto tempio del Sole che era in realtà dedicato alla dea Serapide
Insieme a tante altre sculture le terme ospitavano le statue dei Dioscuri che nel corso dei secoli erano rimaste in piedi in uno slargo e avevano suggerito il toponimo di Monte Cavallo
Lo slargo era circondato nel Quattrocento da ville di nobili e letterati proprio dove doveva sorgere Palazzo della Consulta vi erano le ville dei primi umanisti il Platina Pomponio letta
Fondatore dell'Accademia romana
Eugenio Garella nel suo bel libro la letteratura degli umanisti descrive così la figura di Pomponio Leto appassionato umanista
Spesso e Rava solitario tra gli antichi monumenti tutto preso dalla passione di indagare passato non c'era nulla Roma di tanto segreto di tanto riposto che egli non riuscisse ad attingere più di una volta sorpreso mentre vagava tra le ceneri delle tombe degli antichi
Fu creduto un fantasma
Ho fatto questa citazione per farvi capire che cos'era questo luogo prima
Che venisse organizzato in funzione delle esigenze della città
Il gruppo di case in cui aveva avevano abitato il letto e il Platina furono acquistate nei primi anni del Cinquecento da cardinale Ferrero
Che fu vescovo di Vercelli che li unifica o in un palazzetto a due piani che segna il primo segno stabile della futura piazza
è qui che ha inizio quella che io ho definito nel libro una partita a scacchi durata interesse Colli in cui i giocatori furono fatti e cardinali
La prima mossa dopo il vescovo di Vercelli la fa il cardinale Carafa che realizza la cosiddetta vigna di Napoli era infatti napoletano una piccola villa poi affittata al cardinale Ippolito de'se
Un creatore di giardini senza pari basse ricordare quello di villa d'Este a Tivoli
Comincia a stabilirsi con questo intervento naturalistico l'identità del Colle dove natura e architettura avrebbero continuato a dialogare
La seconda mossa è opera di Gregorio tredicesimo Boncompagni che chiama il mascherino disegnare l'elegante edificio un tempo isolato che oggi fa da sfondo al cortile del Palazzo del Quirinale
Per la terza morsa entra in campo una celeberrima coppia committente architetto
Quella di Sisto quinto e Domenico Fontana che realizzano il cortile allineano l'altra ala del palazzo lungo alta semita
L'antica strada romana per la quale Michelangelo aveva disegnato il magnifico fondale di Porta Pia
La quarta mossa e di Paolo quinto borghese che pensa collegare al Quirinale con il resto della città
E traccia la via della data e rinvia per la quale sceglie come altro traguardo ottico Latorre l'ingresso del Vaticano costruita dal Ferrari Sco
La quinta mossa di eccezionale qualità artistica e quella di Urbano ottavo
Il Pontefice poeta della famiglia fiorentina dei Barberini che chiama Gian Lorenzo Bernini a disegnare il portale del Palazzo del Quirinale
La Loggia e quel baluardo cilindrico magistrale cerniera tra i diversi orientamenti che già caratterizzano la forma irregolare nella piazza
La sesta mostra di Innocenzo undicesimo che chiede ad Alessandro Specchi di costruire le scuderie pontificie un edificio articolato e accogliente che inserisce nel concerto della piazza il fascino del tono minore
Così questo spazio urbano in discesa verso la città comincia ad assumere la sua fisionomia di Belvedere abitato dalla grandi sculture dei Dioscuri e dei loro cavalli attribuite nientemeno che a Fidia e Prassitele
La settima ed ultima mossa è quella di papa Clemente tredicesimo Corsini che sostituisce il vecchio palazzo del vescovo di Vercelli con quello della Consulta e aggiunge alla manica lunga Bernini Anna il palazzetto del segretario delle cifre
Ci si può chiedere a questo punto che sia stato il vincitore della partita
I giocatori sono uno dopo l'altro usciti di scena
Tutti vincitori e vinti nello stesso tempo
Vinti dallo scorrere del tempo e della logica della città che è basata sulla continua metamorfosi
Ed è proprio la città la vera vincitrice della partita
L'unico vero
Perdente fu Pio Nono che nell'ambizione di continuare la partita chiese al suo architetto Vespignani di eliminare la discesa costruendo un muraglione ed una scala
Pare che lo stesso Pontefice deluso e pentito abbia chiesto all'architetto quanto sarebbe costato rimettere tutto a posto come prima
Risultato di questa partita a scacchi plurisecolare produsse secondo la testimonianza di un critico sensibile
La piazza più bella del mondo
Nel capitolo delle passeggiate romane dedicato alla villa Ludovisi infatti si legge
E standard scrive
Al ritorno dall'il Ludovisi ci siamo fermati a lungo a piazza Monte Cavallo che secondo me la più bella di Roma e del mondo
Di ciò che dal gusto obbligato le rimproverano la sua forma irregolare
Ad entrarci sia di fronte la facciata del palazzo del Papa a destra il Palazzo della Consulta a sinistra una ripida discesa oltre la quale si intravvedono i diritti di tutti i grandi edifici romani
Siamo sulla cima del Quirinale pressappoco all'altezza della cupola di San Pietro che si vede perfettamente dall'altro lato di Roma
Quel sottrarsi al gusto obbligato rivela nello scrittore un impulso di modernità
è la modernità infatti che ci ha insegnato a meglio comprendere il fascino dell'irregolare
La complessità e la Robbiolo e alla irregolarità sono una costante dell'urbanistica romana di quegli anni come risultato di un metodo che ha utilizzato le strutture della città antica
Mantenendone dei frammenti o facendone riaffiorare gli allineate
Nel nuovo permane così una traccia profonda dell'antico una traccia fondante si potrebbe dire perché le mura delle rovine venivano utilizzate come fondazione di nuovi edifici
A Ferdinando fuga autore del Palazzo della Consulta ma anche del prolungamento della berniniano a manica lunga del palazzetto del segretario della cifre spetta il merito di aver rallegrato con la sua architettura gioiosa frizzante
La piazza più bella del mondo secondo la definizione di standard alla accostandosi con grazia essenza mire competitive al severo palazzo del Quirinale ma chi era questo architetto
Così gentile e misurato
Ferdinando Fuga nato nel mille seicentonovantanove giusto cent'anni dopo Borromini era del giovane un esponente brillante Fortunato della borghesia intellettuale fiorentina
La morte del Gran Principe Ferdinando de'Medici che lo aveva tenuto a battesimo con il figlio del suo favorito aiutante di camera e aveva fatto di Firenze un centro di iniziative culturali di livello europeo fu certamente tra le cause dello spostamento a Roma dell'architetto
Ancora diciottenne
Che già nel mille settecentoventidue ha solo ventitré anni nell'elegante Progetto per la facciata di San Giovanni in laterano
Dimostra la sua vocazione all'ascolto operando una sintesi di quello che aveva imparato osservando le opere dei maestri del Marocco
La didascalia di questo disegno è rivelatrice Ferdinando fuga
Architetto inventò il veline
Pronto ad ogni cenno a fare il modello del presente disegno siccome a rimontare qualsiasi cosa che non fosse di genio e soddisfazione
Sopra di Schönberg vede
Dicevo che deve determinare è un segno di disponibilità forse anche di opportunismo ma è anche una dichiarazione di poetica architetto non deve cambiare il mondo ma interpretarlo con fedeltà e soprattutto con grazia
Questo
Il sentire non solo suo ma di una generazione che si affaccia al balcone e osserva all'inizio del diciottesimo secolo un mondo nuovo in via di ulteriore profonde trasformazioni
Quando diventa Papa col cardinale Corsini nel mille settecentotrenta l'incarico per il Palazzo della Consulta gli offre una grande occasione per inserirsi nel dibattito di quegli anni
Come Filippo Juvarra Ferdinando Fuga dimostrano il Progetto un'appassionata lettura delle opere Borromini moltissimi dettagli derivano da questo innamoramento come ho dimostrato attraverso il confronto sistematico di immagine del libro che essa si rappresentiamo l'obiettivo di questo studio accurato delle opere dell'architetto ticinese e quello di captare né la grazia
In calce a un disegno per Sancarlino dopo aver proposto una variante Borromini scrissero quella che potrebbe dichiararsi da sua dichiarazione di poetica
Sarà più nobile dolce e naturale
Qui Borromini tace un'altra delle sue aspirazioni che invece lo differenzia dal fuga la modellazione drammatica dello spazio che riserva però soltanto alle sue opere religiose
Nobiltà dolcezza e natura destra sono gli obiettivi anche di fuga in questo primo cimento ma l'inserimento di insegnamento Borromini a non non si esprime solo nel tono della decorazione ma anche nella razionalità distributiva che spicca soprattutto nella casa dei filippini
Anche il Palazzo della Consulta è un teorema
Una macchina perfetta
Un teorema risolto con abilità scientifica che troverà nella scala la sua più chiara espressione edificio deve ospitare due istituzioni senza privilegiare nell'una e nell'altra se non in piccoli particolari
La metà di destra del palazzo destinato alla segreteria dei Brevi l'altra la Consulta dopo l'ingresso comune la scale risulta dalla dizione di due entità indipendenti che si incontrano solo nei pianerottoli
Rivolti verso la corte
Poiché anche i due corpi militari ospitati richiedono autonomia perché detto dispone le funzioni in modo equilibrato con la sola eccezione delle stalle che occupano parte del piano terreno persino le cantine sono diviso in due parti con ingressi indipendenti
Se l'architetto
Avrà a che fare con
Presidente vi Brevi che si rivolgerà Luís per avere una cantina capace di voti di grandi dimensioni
E l'architetto avrà il coraggio di dire di no
Il culmine di questa duplicità nell'unità come dicevo è la scala che si affaccia verso il cortile una composizione dinamica che ha reso celebre il palazzo in cui fuga mostra le sue migliori qualità
è vero che lo spunto viene dalle scale napoletane del San Felice ma a Napoli assistiamo alla celebrazione di una società che ha la vocazione dello spettacolo dello stare insieme
Nello spettacolo della vita nell'esperienza quotidiana
Fuga invece deve servire un'istituzione sceglie la severità nella complessi e la compostezza senza tuttavia abbandonare la nobiltà
La dolcezza della grazia
Si tratta di quella grazia settecentesca promossa dall'Accademia dell'Arcadia che non ha nulla di rivoluzionario SDA il mio e si adegua in pieno allo spirito del tempo
Escludendo però i contorcimenti del rococò
Fuga aderì all'Arcadia scegliendo il nome di de dallo il punto romantico
Mentre la moglie romana
Angela Poletti volle chiamarsi Arianna Cino sale ancora
Nomi che fanno pensare ad una loro personale predilezione lui per i cavalli e lei predica
Parlando del fuga della sua esperienza umana
Non si può non parlare anche dell'Illuminismo
è proprio vero come spesso si afferma che la ventata dell'Illuminismo giunge a Roma a festa finita
Una studiosa americana di terra e di minor
Si è recentemente presa la briga di negarlo in un bel libro edito dalla Pennsylvania University impresse nel due mila dieci
Le sue conclusioni individuano un illuminismo romano che era il suo grande rilancio proprio con l'elezione di papa Corsini
Confermato pienamente dove durante il successivo pontificato
Di Benedetto
Sedicesimo il cardinale la Martinelli che aveva appoggiato l'elezione di Clemente dodicesimo
Sarà il suo successore con il nome di Benedetto quattordici
La sua concezione del papato del tutto nuova era così illustrata dall'amico botta il dovere di un cardinale e il più grande servizio che può rendere alla Santa Sede e quello di attrarre nato a Roma uomini onesti istruiti
Il Papa non ha né insegne né armi
Deve mantenere il prestigio facendo di Roma un modello per le altre città nell'insegnamento
Nelle scienze e nelle alti
Dal mille settecentotrenta mille settecentocinquantotto
Dunque la cultura ebbero un a Roma un momento di crescita liberatoria che in fuga respiro a pieni polmoni e condiziono indubbiamente le sue scelte architettoniche
Oltre che con il due Papi l'architetto ebbe importanti rapporti diretti con i cardinali Neri Corsini
Del giudice Acquaviva passione aperti alle nuove idee riformiste con simpatie già sinistre tra gli intellettuali che ebbe modo di conoscere
C'è Troiano Acquaviva
Campione insuperato di disponibilità e di apertura verso quella repubblica delle lettere che si era fermata in Europa e che l'Italia guardava con invidia mista a sospetto
Fu lui a finanziare la pubblicazione della scienza nuova di Giambattista vico e a convincere papa Lambertini a intrattenere un rapporto epistolare nientemeno che con Voltaire che gli dedicherà in modo provocatorio una copia del suo libro su Maometto
Questa è una notizia che di solito i libri non riporta
Fu poi lui Acquaviva ospitare Giacomo Casanova e a lamentarsi dei pregiudizi che avevano determinato la sua espulsione dallo Stato della Chiesa
A Napoli comunque che fuga pur continuando in alcune opere ad esprimersi con lo stesso linguaggio delle esperienze romane sarà spinto semplificarlo drasticamente
Nelle grandi opere di impegno sociale che il nuovo committente il Regno di Napoli gli ordina
Il colossale albergo dei popoli dei poveri che doveva raggiungere nel primo progetto di settecento metri di estensione
E il deposito dei Grammy Lilli che superava i cinquecento metri mezzo chilo
Va be'rigo dei poveri è un'ardita macchine architettonica che ha come programma la utopica volontà di liberare la città dai mendicanti e si riallaccia quindi al tentativo fatto da Alessandro settimo che aveva chiesto
A Bernini di adottare allo scopo
Il Palazzo lateranense
Il Conservatorio tuttavia non era pensato come un ospitale albergo secondo l'eufemismo con imbarazzo nella denominazione definitiva ma implicava la reclusione dei mendicanti e la rigorosa divisione
In parti completamente separate destinati agli uomini e alle donne ai fanciulli alle fanciulle molto saggiamente milizia commentava che sarebbe stato più proficuo destinare ai poveri le norme l'importo di queste costruzione
Opera compiuta non meno inquietante nel suo razionalismo cosmico e il cimitero dei poveri
O delle trecentosessantasei forse dove per sopprimere la vergogna delle fosse comuni ma indicare nello stesso tempo i rischi di contagio il fuga inventò un'altra macchina perfetta costruendo dentro un lotto quadrato trecento sessantasei piccoli forse tante quanti sono i giorni dell'anno tenendo conto anche dell'anno bisestile
Vi chiederete a questo punto se fuga è stato un barocco un neoclassico
Proviamo a liberarci delle Agip
E tigli inventati nel per dividere riclassificare gli artisti tra di loro e mettere in ordine nel mondo dell'arte l'arte ha scritto Karl Kraus semina il disordine nella vita
Ed ogni volta i poeti dell'umanità rissa avviliscono il caos
E non altro aforisma apparentemente contraddittorio
Non è che nella voluttà della generazione linguistica che il caos diviene mondo
Se il compito dell'architetto della generazione linguistica costruire con le forme qualcosa che viva e che dia vita dobbiamo ammettere che nell'edificio della Consulta questa generazione c'è stata
E se dimessa si sono intrecciate idee diverse legati a diverse temperie intellettuali
Questo caos è divenuto un mondo un sistema di segni comprensibile e gratificante
A noi posteri non rimane che inchinarci di fronte al demone della qualità che continuamente riappare in situazioni perennemente diverse e contraddittorio
Ringraziare la corte costituzionale
Che pur cambiando la funzione dell'edificio lo fa vivere e lo custodisce con cura
Perché continuino ad esprimere se non la certezza una fondata speranza che la giustizia si realizzi anche in questo mondo
Prende la parola il presidente emerito della Corte costituzionale Paolo Grossi
Son qui anch'io ad esprimere un sentimento di piena soddisfazione per questa pubblicazione
Non fosse altro per la eccellenza dell'arte tipografica
Che l'ha avuto e che vi ha profuso vera erede del Manuzio della grande arte tipografica italiana
Io non vi parlerò dei modesti interventi che da giurista o inserito all'interno del volume su richiesta della casa editrice e che integrano giustamente
Il testo ammirevole di Paolo Portoghesi quello altrettanto ammirevole di Giuseppe Galasso e il grande apparato fotografico
Vorrei darvi solo un motivo particolare specifico di soddisfazione però debbo anch'io unirmi al rammarico
Per la assenza PD Giuseppe Galasso
Un carissimo amico che accolse con entusiasmo
Il nostro progetto con entusiasmo
Detto inadempimento e sarebbe stato con sicuro entusiasmo accanto a noi a partecipare la nostra gioia
Saluto con affetto i figli di Giuseppe
Ecco dicevo di un motivo specifico di soddisfazione che questo volume Mita
Patto per il suo valore simbolico intendo dire
Questo volume è per me la testimonianza
Di quel complesso ruolo
Di cui la corte costituzionale si è arresa perfettamente conto negli ultimi tre anni
Mi spiego meglio nel due mila sei dicendo è stato già detto
Correva il sessantennio
Di vita
Della corte come organismo giudiziario prima udienza
Pubblica ventitré aprile mille novecentocinquantasei
Occorreva solenni Zare ma come il collegio della corte scelse quello che era la soluzione più culturalmente valida un congresso scientifico
A cui chiamare
I più notevoli turisti italiani
Che ci avrebbero fatto una sorta di Bilancio di questi sessant'anni che cosa ha fatto che cosa non ha fatto la corte che cosa poteva fare
Fu una sorta di esame di coscienza pubblico diciannove venti maggio il diciannove maggio qui di fronte nel palazzo del Quirinale
Grazie all'ospitalità del Presidente della Repubblica
E che cosa è emerso da quel
Congresso di due giorni
è emerso che la corsia aveva adempiuto in questi sessant'anni a quello che è il suo compito primario previsto dalla Costituzione
Eliminare dall'ordinamento positivo quelle leggi portatrici di principi disposizioni in contrasto con valori presenti nella Carta costituzionale
Ma c'era un altro ruolo che emergeva
I centotrentanove articoli della Carta non esauriscano la dimensione costituzionale della Repubblica la Repubblica vive questa dimensione costituzionale alle radici della comunità repubblicana alle radici del popolo italiano finalmente libero esca disponibile a spontaneamente organizzarsi il realizzarsi
Ma quella dimensione vive con la vita storica del popolo
A delle modificazioni lentissimi a come quelle dei valori
Un principio è il valore in quanto è destinato a durare ma non in quanto resta immobile ecco di questa mobilità dei valori lentissima ma percepibile
In quel congresso del
La primavera del due mila sedici ci rendemmo tutti conto e per voce non tanto dei giudici costituzionale quanto di autorevoli scienziati del diritto
La corte leggendo in quelli sostrato valoriale era riuscita a individuare i principi da cui erano derivati
Diritti fondamentali del cittadino e diritti fondamentali dell'uomo il novero di questi diritti questo era il portato essenziale di quella risultanza erano enormemente aumentati
Cioè la corte apparve come non era stata mai un organo respiratorio della Repubblica
Cioè dire una corte la quale provvedeva a far sì che l'ordinamento formale positivo fosse sempre incoerenza con queste radici valoriali che avevano
Delle modificazioni delle variazioni e fu allora che noi vedemmo con chiarezza un ruolo che andava bene esplicato anche alla società civile
E ci venne la voglia di avere una maggior comunicatività verso la società civile
E volemmo che i giudici a cominciare dal presidente
Andassero soprattutto negli istituti di scuola media superiore per supplire a quel vuoto enorme che nell'ordinamento didattico
Del ministero della pubblica istruzione concerne proprio corte valori costituzionali costituzione
Sì nella Costituzione è veramente un breviario giuridico cerchiamo di spiegarlo cerchiamo di farlo conoscere meglio agli uova lì e a tutti i cittadini
Ecco
Questo volume si inserisce a mio avviso
In questo rinnovato ruolo in questo ruolo complesso che la Corte si è assunto che è anche un ruolo di comunicazione questo libro diventerà uno splendido strumento di comunicazione
Per
Avvalorare il cittadino italiano fargli capire che la Costituzione è un suo per il figlio è un breviario da tenere nella fast tasca della de de della giacca gli può servire in ogni momento della sua quotidianità
E la Corte non è un insieme di Barbo oggi i giuristi raccolti in quel castello murato sulla cima del colle
è un insieme di giudici che ha orecchi occhi ben attenti a quanto si muove nella società civile quindi benvenuto questo volume per me il giudice costituzionale emerito ha proprio questo significato simbolico una Corte che finalmente ha scelto di comunicare e questo amico Castelluzzo è uno efficace strumento di comunicazione grazie
La seduta chiusa benissimo grazie a tutti