L'intervista è stata registrata martedì 7 settembre 1993 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Carcere, Decessi, Droga, Regina Coeli, Suicidio, Verdone.
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PDS
ANTIPROIBIZIONISTA
Ottavio Verdone detenuto per spaccio di droga o detenzione di droga si è suicidato cosa dice il direttore di questo
Poi bisogna
Mai direttore che peraltro ci ha detto di essere tornato dalle sue vacanze soltanto ieri e l'episodio avvenuto nel mentre direttore anzi la direttrice da fuori ci dice che Assad aperta un'indagine alla magistratura un'indagine amministrativa e in corso e che questo è un episodio che si colloca all'interno del fatto che difficile garantirsi i contro simili avvenimenti visto peraltro del carcere
A una popolazione detenuta dei mille quattrocentoquarantadue detenuti ad oggi
In qualche modo sostiene quindi che
Quasi impossibile evitare che una volontà davvero suicida non si manifesti fino in fondo
Perché però si è saputo soltanto dopo un mese dall'avvenimento ecco questa invece è una cosa che io e il collega guerra abbiamo esposto criticamente il nostro pensiero alla direttrice
Il mio zio si è saputo perché un gruppo di detenuti ha portato all'esterno questa notizia noi abbiamo ribadito che in realtà ci sembra sbagliato che un episodio come quello che un suicidio in carcere non venga immediatamente comunicata l'opinione pubblica non per creare allarmismo ma per dare una informazione anche corretta se si vuole dell'avvenimento e o oltre
Anche per dare un ulteriore contributo al fatto che questi suicidi poi sostanzialmente si manifesta nel Lazio a Regina Coeli e perché secondo lei
Secondo me perché questo carcere con mille quattrocentoquarantadue detenuti di fronda una capacità di settecentocinquanta o facendo detenuti e super affollato le condizioni sono invivibile si sta in attesa di giudizio molto tempo e in realtà in questo carcere questa condizione inumana di vittime porta anche a gesti di disperazione e credo che anche da questo episodio arriva la solidarietà che dobbiamo esprimere alla famiglia del detenuto che si è suicidato dimostra che questo carcere
Può essere giusto ecco quindi fatti l'esercito di Verdone di proporre questa polemica della chiusura del carcere ma si farà il ministro Conso ha dichiarato che intende farlo con due prefabbricati e non so bene come quando e dove quest'
Dovrebbe realizzarsi comunque noi prendiamo atto di quella dichiarazione di volontà che già dimostra un successo di questa nostra impostazione contemporaneamente però ed gli hanno che al di là della chiusura di Regina Coeli poi c'è il problema più di fondo di fare in modo che meno persone entrano in carcere e meno pressione restino in carcere in attesa di giudizio
C'è stata anche un'altra polemica quella sud il fatto che i detenuti almeno alcuni avviene ancora oggetti come per esempio la cintura che poi gli consente di togliersi la vita effettivamente un po'
Ma questo a Paolo Guerra ma anch'io sono abbastanza d'accordo con con il presidente della commissione di venalità marroni nel senso che se è un detenuto vuole suicidarsi si suicida il problema nel caso s'dico è stato un altro secondo me io occorre che sia la direttrice con un'inchiesta amministrativa che la magistratura accerti no sì realmente come dei non ci sono i detenuti e come delle voci sono arrivati anche a noi al di là delle del di della lettera inviata ad un quotidiano romano se questo detenuto aveva Real intesa fino a che punto espresso delle intenzioni suicide perché anche se uno si può uccidere con la cinta si procederà come il suolo si può uccidere comunque
Io credo che debbono essere tolti al detenuto i i i mezzi con il quale suicidarsi ecco purtroppo in questo carcere invivibile nonostante tutti gli sforzi
Delle guardie carcerarie io credo che episodi del genere si possano ripetere continuamente perché gli psicologi è una cosa se gli psicologi de di questo di questo carcere pensano settecentotré non e non magari a mille quattrocentoquaranta se poi pensiamo che di questi mille quattrocentoquaranta il cinquantacinque per cento a occhio e croce Mirko ottocento sono tossicodipendenti possiamo ben comprendere quanto sia nei fatti impossibile e ingovernabile ingestibile seguire delle storie per tali che sono delle storie anche abbastanza Vertigo orari che hanno bisogno di di colloqui di di di vicinanza di di recupero del del del del detenuto Horse sia dal punto di vista magari sia dal punto di vista psicologico ecco per questo che credo che questo carcere dovrebbe al di là di quello che stato promesso la chiusura i prefabbricati ecco anche cercare di trovare delle soluzioni a tempi brevi o intermedi da uno scollamento a un potenziamento di organico
E soprattutto credo che il governo deve mettersi una mano sulla coscienza per cercare e di ragionare su un fatto molte persone che sono qui sono qui in attesa di giudizio non infinita di mi
Sì e questo comporta e il sovraffollamento molti sono tossicodipendenti che potrebbero essere recuperati e che invece qui diventerà ancora più delinquenti e questo è un altro punto
è il terzo punto è quello della depenalizzazione dei reati minori pessima in carcere anche per un assegno a vuoto veramente tutto questo poi porta a situazioni esplosive perché non trovano pari credo se non a San Vittore dove peraltro già in sé iniziato un dibattito la destinazione futura di San Vittore quello che non comprendo e e un invito che faccio a a Rutelli ma anche a tutti gli altri che si stanno preparando al alle prossime elezioni amministrative a Roma ecco un dibattito e dia un aiuto alla chiusura di San Vito di di Regina Coeli anche individuando la destinazione futura che da questo un carcere che al centro di Roma una struttura di particolare pregio e architettonico credo che debba essere anche un punto di forza della futura campagna elettorale
Le
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