Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale sabato ventitré febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui parleremo quest'oggi innanzitutto le elezioni europee due questioni l'Ungheria
La campagna che ha lanciato Viktor Orban contro il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker che è membro della stessa famiglia politica europea
Di Orban il Partito Popolare Europeo secondo il Pais e questa campagna di Orban sta portando il PPI è sull'orlo della scissione non è escluso
Che il fede il partito del primo ministro ungherese sia espulso dal PPE e questo secondo El Pais apre a una prospettiva un'alleanza tra lo stesso Orban e Matteo Salvini in un gruppo della destra ultraconservatrice al Parlamento europeo che eluderebbe ulteriormente la maggioranza del partito popolare e più in generale delle forze europeiste forse europeista che però stanno recuperando terreno in Francia
Il movimento dei gilet gialli si sta prolungando un po'troppo lungo un po'troppo violentemente risultato ieri Liberazione pubblicava in prima pagina la foto di Emanuel Marco con alle spalle una bandiera europea
Eppure può vincere il titolo più impopolare che mai fino a qualche settimana fa macro potrebbe uscire intesta dalle urne a maggio
Parliamo poi del Regno Unito e delle ripercussioni politiche del caos brand zitta il Gargano oggi da una notizia Theresa May deve andarsene in tre mesi secondo alcuni ministri del governo Noè torneremo in particolare sull'altra notizia della settimana
La formazione del cosiddetto Gruppo indipendente otto deputati che se ne sono andati dal labour e tre dal partito conservatore
L'editoriale del Financial Times il centro reagisce nella politica britannica per il quotidiano della City occorre dare una chance al nuovo blocco di ex deputati laburisti e conservatori chiuderemo con il Venezuela che torna d'attualità oggi con quello che viene definito il braccio di ferro la resa dei conti sugli aiuti in Venezuela nel titolo di un editoriale del Wall Street journal l'opposizione
Con l'aiuto anche di alcune forze
Esterne come gli Stati Uniti tenta di portare aiuti umanitari nel paese Nicolas Maduro sembra determinato a bloccarli questi aiuti dovrebbero essere portati da dei volontari venezuelani in esilio la domanda per il giornale è se maturo userà la violenza contro i suoi cittadini che portano cibo e medicinali
Cominciamo però delle elezioni europee da questa vicenda Viktor Orban è che lancia un'offensiva contro il popolo di Juncker teoricamente suo compagno di partito nel PPE il Partito Popolare Europeo prima forza
All'euro Parlamento campagna che alla fine potrebbe portare alla cacciata di Orban dallo stesso PPE e dunque un alleanza con Matteo Salvini almeno questo lo scenario evocato da El Pais la campagna di Orban contro Soros il titolo porta al PPI è sull'orlo della scissione
Budapest alla città ha lanciato un'operazione di comunicazione in cui accusa di cospirazione il magnate ungherese e il presidente della Commissione Jean-Claude Junker
Andiamo a leggere l'implosione dell'arco parlamentare europea prevista dopo il voto del ventisei maggio potrebbe iniziare molto prima l'ennesima sfida lanciata dal primo ministro ungherese Viktor Orban contro la famiglia politica a cui appartiene il Partito Popolare Europeo minaccia di provocare la più grande scissione dentro il più grande gruppo dell'Europarlamento a soli tre mesi dal voto
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la campagna lanciata dal Governo Orban è che suggerisce un complotto tra il presidente della Commissione son Claude Junker membro del PPE e miliardario George Soros volto ad aprire le porte del continente europeo a un'immigrazione incontrollata ha il diritto di sapere cosa si sta preparando a Bruxelles è lo slogan della campagna che accompagna
Nei manifesti una foto di Juncker Soros sono Orban ricorda El Pais era già stato richiamato più volte all'ordine del Partito popolare europeo ma una rottura non c'è mai stata in passato ora le cose stanno cambiando perché attacca uno dei nostri spiega
Una fonte del PPE alcuni membri del Partito Popolare Europeo
Chiedono l'espulsione dell'ungherese anche a costo di perdere i suoi dodici deputati europei l'espulsione del Fidenza potrebbe consumarsi
Già alla prossima assemblea del PPI è prevista per la fine di marzo se leader ungherese non farà marcia indietro
Rispetto a questa sua ultima provocazione Fonti del PPE spiegano che questa perdita sarebbe accettabile digeribile visto il vantaggio del dello stesso PPE sul gruppo dei socialisti e democratici europei ma queste stesse fonti riconoscono che il danno maggiore verrebbe dalla possibilità di vedere emergere un gruppo ultraconservatore
Alla destra del PPE contrario all'immigrazione è favorevole a ridurre le competenze di Brussel ed è qui che entra in gioco Matteo Salvini
Una possibile alleanza tra il leader della Lega e Orban potrebbe eroderà ulteriormente la maggioranza del PPE che secondo le prime proiezioni ufficiali dovrebbe ridurre
La la la sua componente al Parlamento europeo da duecentodiciassette a centottantatré deputati così tra l'altro
El Pais che poi i racconta le reazioni interne al PPI e anche molto dure da parte di quello che il suo capogruppo a a Strasburgo Bruxelles nonché spesi sul candidato del capolista per le elezioni europee Manfred
Weber che si espresse in modo critico nei confronti di di Viktor Orban vedremo naturalmente se tutto questo porterà a qualcosa finora il premier ungherese ha sempre fatto un passo indietro prima
Dell'espulsione la campagna contro Junker però è particolarmente odiosa e anche mirata alle alle elezioni europee sulla questione migratoria sempre a proposito di elezioni europee
In Francia e mano armata fu sembra riprendersi dopo la grande crisi di questo autunno e inizio inverno con il movimento dei Gillet gialli
Basta prendere la prima pagina di ieri di Libération che pubblicava la foto provvedevano al massimo sfondo bandiera europea e questo titolo eppure può vincere
Pin popolare che mai fino a qualche settimana fa macro potrebbe uscire in testa dalle urne a maggio
All'interno poi c'è un lungo dossier sulla strategia di Emanuel Mako editoriale dal titolo fiducia la fiducia è quella che che con cui macro un po'affrontare almeno in parte questa campagna di di tre mesi vogliamo leggere l'editoriale di libere ironia della storia sociale dopo aver messo in crisi la macro Onia
Fra il mondo di macro Igina gialli sembrano ora ingegnarsi per rimetterla sui binari
All'origine questa rivolta popolare con rivendicazioni sociali legittime aspirazioni democratiche rispettabili aveva colto tutti di sorpresa a cominciare dal Governo
Tra misure economiche maldestre piccole frasi che mostravano un certo disprezzo macro all'improvviso si era ritrovato ad essere il bersaglio di una protesta che raccoglieva all'approvazione massiccia del Paese
A Natale ricorda Libè il presidente era alle corde
Ma da fine gennaio le violenze che hanno segnato i cortei
Leggi regionali hanno iniziato indisporre l'opinione pubblica da sabato a sabato gli effettivi tra chi partecipa alle manifestazioni
Di effettivi sono calati mentre la parte degli estremisti nei cortei e aumentata
Questo movimento dei gigli gialli senza rappresentanti senza strategia ha perso gran parte del sostegno popolare
E soprattutto ha permesso al governo che abilmente lanciato un grande dibattito nazionale
Di allineare dietro di sé l'informale partito dell'ordine scioccato dalle violenze settimanali degli estremisti infiltrati
E così la meccanica della protesta si è messa a funzionare al contrario
Più si prolunga la protesta più rafforza il potere lo si è visto nei sondaggi di popolarità che hanno iniziato invertirsi a favore di macro anche se matrone sta impopolare
Lo si vede nelle ultime intenzioni di voto dove la Repubblica un Marshall nuovamente superato il Russell Omo Nacional di Marine le Pen
Lasciando molto indietro tutti gli altri per capirci uscito un sondaggio che dice che il partito di macro è più o meno al venticinque per cento quello di le Pen alle venti
E poi molto indietro attorno al dieci l'estrema sinistra di fondi che meno scholar von Siemens mise e ancora più indietro tutti gli atti conclusioni divide passione ma chi lo può affrontare con più fiducia alla prova delle elezioni europee dove il suo partito di nuovo favorito simmetricamente i due partiti che appaiono più vicini in quanto sostenitori del movimento dei G lanciarli cioè l'estrema destra dello son bromo nazionale l'estrema sinistra della fossi sul mese
Scendono nei sondaggi mentre la sinistra tra direzionale e ancor più a pezzi così tra l'altro liberazione a proposito dell'evoluzione della politica interna Francesco spostiamoci a proposito di di di partiti in crisi e di stravolgimenti nel Regno Unito brand scritto negoziati sempre nel caos solo tra l'altro Theresa May ci proverà di nuovo domenica e lunedì in un vertice a Sharm el Sheikh a cercare di strappare qualche concessione
Per l'Unione europea negoziatori lavorano a un
Presto a qualcosa che tu ma posso sbucare la situazione ma in realtà anche se si arriverà a un'intesa
Il problema rimane a Westminster alla Camera dei Comuni dove non è detto che tre Esame riesca a convincere un numero sufficiente di deputati conservatori a sostenere il suo
Accordo ma quello che segnato questa settimana è il caos politico proprio a questo ministero
L'ultima notizia la dal Guardian
Theresa May deve andarsene in tre mesi dicono alcuni ministri del governo diversi responsabili conservatori dicono chiaramente che il Primo Ministro deve lasciare il posto al nuovo leader per la prossima fase della Breil site in sostanza si deve chiudere questo questo accordo mai magari
Prolungando i negoziati oltre al ventinove marzo
E poi nei deve Tor San tornarsene a casa dopo le le elezioni locali scrive il Guardian Di Maggio
Altrimenti
Sarà costretta a fronteggiare prima della fine dell'anno una una mozione di di sfiducia insomma in un modo o nell'altro deve deve lasciare il posto anche se la stessa ne va ricordato dicembre aveva detto che se ne sarebbe andata dopo
Dopo l'accordo Brecht Seat che questa non sarebbe stata la che questa sarebbe stata la dal suo ultimo compito poi potrebbe lasciato
Il suo incarico
Però la la la settimana è stata segnata da un altro evento la nascita di questo gruppo indipendente di disertori dell'Edinburgh otto deputati e dei conservatori tre deputate
Il centro reagisce nella politica britannica e il
Titolo dell'editoriale del Financial Times che vuole dare una chance a questo nuovo blocco
Scrive il quotidiano della City il ghiaccio iniziato finalmente a rompersi negli ultimi due anni la politica britannica rimasta paralizzata tra le posizioni di trincea della sinistra tra destra principalmente sulla questione Europa
Ma questa settimana nel momento in cui la Camera dei Comuni si prepara per altri voti fondamentali sulla Grexit è emerso un nuovo blocco di parlamentari centristi
Anche se è troppo presto per parlare di nuovo partito la prospettiva di un più ampio riallineamento eh a portata di mano e in vista
Il gruppo indipendente che comprende otto deputati labour e tre deputati conservatori costituisce già quinto più grande blocco i comuni l'arrivo di Anna sublimi ai di Allen sarà Wollaston le tre conservatrici fa sì che il gruppo indipendente non sia più solo il rifugio di laburisti delusi dalla leadership di estrema sinistra di Jeremy Corbin
Il gruppo indipendente a un serio potenziale di forza politica la sua formazione dovrebbe essere salutata positivamente da tutti coloro che apprezzano la chiarezza sulla Brecht Seat e sulle sfide che il Paese deve affrontare se i tori sia i Tories sia labour scrive il Financial Times hanno ceduto alle loro frange estremiste
Concordo in il labour è irriconoscibile rispetto al partito che aveva vinto tre elezioni politiche di seguito con Tony Blair
Corvino ha presieduto alla resurrezione dell'antisemitismo della misoginia e di un mentre ISMU intollerabile di estremisti in un partito tradizionalmente di centro sinistra le sue proposte politiche solo uno datate non sono adatte rispetto alle necessità di una moderna economia avanzata controesame i conservatori sono sempre più ostaggio dell'ala destra del partito i falchi hanno costantemente danneggiato gli sforzi del premier di negoziare un accordo breakbeat hanno contribuito ad alimentare sempre più le aspettative
Con l'obiettivo realtà di arrivare a una rottura totale con il principale partner commerciale del Paese cosa che sarebbe altamente dannosa per il Regno Unito a questi falchi non importa nulla di avere relazioni cordiali con l'Europa
Preferiscono continuare a dire falsità sui rischi di un'uscita caotica senza accordo con i ventisette rischi non ce ne sarebbero per loro
I falchi hanno minato la reputazione storica dei Tories di partito dalla parte dell'impresa la loro visione del Regno Unito che dovrebbe diventare la Singapore del Tamigi e pura illusione
In questo quadro secondo Fortune Pain su una nuova forza politica centrista che sia economicamente responsabile socialmente consapevole
E aperta al mondo e più che necessaria i disertori del gruppo indipendente
Parlano di valori molti si chiederanno se questo si tradurrà in una strategia elettorale in grado di funzionare in particolare nel sistema britannico che favorisce i partiti già costituiti e i due più grandi
Ma siamo solo all'inizio ricorda Fraktion Times i liberaldemocratici tradizionalmente la terza forza della politica britannica hanno faticato
A riempire il vuoto centrista la loro reputazione rimane macchiata dall'esperienza di governo recente quella con delle Cameron eppure il partito ancora un'infrastruttura solida con una base solo sostanziale nei governi locali alla Camera dei Lord vista la prova sovrapposizione in termini di obiettivi e scelte politiche gli undici del gruppo indipendente dovranno trovare un modo per lavorare con i libri Demme
è assolutamente possibile poiché il nuovo blocco possa essere rafforzato da nuove defezioni ci sono decine di deputati labour totalmente disgustati dalla linea Corbin ma la lealtà tribale conta ancora per loro
Lo stesso vale per una manciata di conservatori contrari all'accordo Brad Smith altri stanno guardando oltre la leadership di Mary aspettano di vedere quale direzione prenderà al partito
Conclusione del feroce Panizzi preferendo un break si del giugno due mila e sedici era stato un terremoto politico
Anche Serra sulla relazione da sempre difficile con l'Europa al voto per uscire ha mostrato uno scisma molto più profondo nella società britannica
Le conseguenze di faranno sentire per anni questo vale anche per l'Unione europea l'economia britannica e le sue relazioni con il continente rimangono segnate dall'incertezza in queste circostanze anche la politica dovrà cambiare e l'emergere del gruppo indipendente un segnale promettente attendete Vito altri movimenti e altri sciocca così tra l'altro il sono scomparsi in questo l'editoriale
Per chiudere invece ci spostiamo geograficamente al Venezuela dove oggi ci sarà quello che vuol essere journal definisce in un editoriale il braccio di ferro sugli aiuti
La domanda è questa ma duro usa la violenza contro i suoi cittadini che portano cibo e medicinali
La lotta per la democrazia in Venezuela è scomparsa dalle prime pagine ma oggi ci sarà un altro momento importante quando migliaia di esiliati venezuelani cercheranno di consegnare alimenti e medicinali
Ai loro compatrioti che soffrono ridotto il dittatore Nicolas Maduro potrebbe cercare di bloccare gli aiuti
Le sue forze potrebbero ricorrere alla violenza l'aiuto dall'estero è stato salutato con favore da uguali uguali dopo che è stato riconosciuto da oltre cinquanta paesi come governo legittimo del Venezuela da quando il Parlamento eletto democraticamente lo ha riconosciuto come presidente Interim sulla base della costituzione ma duro non permetterà che gli aiuti arrivino attraverso i porti gli aeroporti così convogli umanitari dovrebbero entrare in Venezuela
Da due località lungo il confine con la Colombia e con il Brasile la grande incognita come reagiranno le forze di Maduro un cordone di cittadini venezuelani potrebbe cercare di proteggere i volontari ma non sei militari o le milizie del regime inizieranno
A sparare Maduro descrive queste brigate che portano i uti come precursori di un'invasione americana tutto ciò molto familiare ricorda
Quando i cubani accusavano gli Stati Uniti della stessa cosa per giustificare la loro repressione ma insomma la resa dei conti sugli aiuti ricorda la scelta in Venezuela tra un dittatore che vuole
Che vuole bloccare gli aiuti per il suo popolo e il Governo Gualdo che invece vuole consegnarli ci fermiamo però oggi David Carretta una buona giornata con Radio Radicale