02 MAR 2019
intervista

Lo Sciopero ad oltranza indetto dall’assemblea di redazione della Gazzetta del Mezzogiorno. Intervista a Fulvio Colucci

INTERVISTA | di Maurizio Bolognetti - TARANTO - 10:43 Durata: 6 min 14 sec
A cura di Fabio Arena
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In una nota diffusa poche ore fa, l’assemblea di redazione della Gazzetta del Mezzogiorno ha comunicato di aver indetto uno sciopero a oltranza a partire dalla giornata di domenica 3 marzo.

Nel comunicato, diffuso anche sulla pagina web dello storico quotidiano pugliese, si legge tra l’altro: "Non si tratta però di uno sciopero dei giornalisti della durata di qualche giorno, ma di uno sciopero a oltranza proclamato dall'assemblea di redazione.

Il motivo è presto detto: siamo stanchi di essere umiliati.

Stanchi di una situazione che si protrae ormai dallo scorso mese di ottobre e che,
malgrado il nostro impegno e il nostro spirito di sacrificio per garantire la presenza del quotidiano in edicola, ha visto costantemente calpestata la nostra dignità.

È ormai venuto meno un requisito indispensabile: il rispetto della dignità dei lavoratori, un rispetto che si concreta anche e soprattutto nel diritto a vedersi retribuire le prestazioni.

E che per assurdo ci viene negato proprio dallo Stato, subentrato dopo il sequestro all'editore Mario Ciancio Sanfilippo nella gestione del giornale".

Ai microfoni di Radio Radicale, Fulvio Colucci, storica firma della Gazzetta del Mezzogiorno e scrittore, spiega i motivi dello sciopero.

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