"Prove di nuova democrazia sindacale"

Per la decisione della Cassazione terzo perché in Parlamento ci sono sono state presentate delle proposte di legge
Proprio nel ventre di questa di questo problema e penso che
E interesse di tutti riuscire a capire se queste questioni saranno affrontate da questo Parlamento dal prossimo visto che in questi giorni si parla con molta forza di elezioni anticipate infine perché la consultazione che c'è stata prima delle ferie
Ha messo in evidenza se pur si è conclusa con un esito positivo
A ha messo in evidenza non solo gli antichi problemi che il movimento sindacale in questi anni aveva registrato problemi di democrazia di e rappresentanza
Ma io dico anche soprattutto per l'aria che riguarda il nord del Paese la Lombardia dove stiamo discutendo il Piemonte anche credo anche problemi di rivedere il proprio insediamento sociale nei luoghi di lavoro
Perché l'orientamento le decisioni le espressioni del volto
Dei lavoratori non è più quello di prima e il legame tra il mondo sindacale i lavoratori
Registra serissime difficoltà
Infine credo che
Siamo qui nella sede del PDS
Riguarda il tema tutto il mondo del lavoro quello della democrazia della rappresentanza ma in particolare riguarda un dibattito anche della CGIL
Cioè se essere il sindacato degli iscritti come nella concezione nelle vedute della CISL o il sindacato dei lavoratori
Sono tutti temi due elencati proprio senza dargli nessun la valutazione politica perché sono qui i nostri interlocutori un po'o cronologicamente anche nel merito lascio la parola a D'Alema che tra coloro che
Essendo anche responsabile della consulta giuridica nazionale la CGIL a molto lavorato non solo ai temi della proposta di legge che anche la CGIL né è stata promotrice di una proposta ma su tutte queste materie può introdurre per primo questo argomento
Sì cari compagni argomento è chiaro è vastissimo ci sarebbe tantissimo ma dire ma cominciamo andiamo mentre a ritroso questo tema erogazione sindacale visto alcuni fatti importanti che vanno valutati
La proposta legge popolare caparra CGIL la raccolta di firme per il referendum abrogativo
Di una parte dell'articolo diciannove costumi lavoratori
Anche una clausola sulla quale mi soffermerò
E può essere fonte di dubbi per me due per lo meno ma che comunque importante perché ci dimostra l'attenzione politica che c'è sul tema nell'accordo del tre di luglio che appunto dedicato anch'esso a nuove forme di rappresentanza democrazia democrazia sindacale
Quindi si sente evidentemente il bisogno di qualche cosa di nuovo in tema di rappresentanza degli interessi della volontà dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro
Perché queste necessità perché evidentemente la situazione
Giuridica normativa preesistente che è quella ancora segnata oscuro i lavoratori ha subito un una sclerosi in me degenerazione
In particolare
Si chiede oggi di andare a
Nel diciamo così una rilevazione diretta
Della volontà dei lavoratori nelle due forme due democrazia rappresentativa con l'elezione da parte di tutti i lavoratori dovrà presentare a firma di lavoro
Sia va sia pure
Sulla base di liste che magari potranno essere presentate sicuramente sanno presentati ad azioni sindacali
E di una verifica
Nel mandato negoziale come si dice
Successiva eventuale attraverso forme referendaria
Due tipi
Di democrazia rappresentativa e diretta che ambedue sono sconosciuti alla nostra legge no alla nostra realtà evidentemente perché abbiamo avuto forme ampiamente democratiche rappresentanza sindacale mi riferisco ai Consigli di fabbrica eccetera ma sicuramente sentiamo l'esigenza di una modifica dell'assetto legislativo normativo perché sembra strano
Ma nel nostro ordinamento la democrazia sindacale voi come forma di democrazia rappresentativa qua come forma e voce una sconosciuta il nostro è un sistema sindacale a democratico
Non voglio dire antidemocratico dico ademocratico cioè che non ha e forme di controllo sull'esercizio da parte degli interessati sull'esercizio di poteri che li riguardano ma questo non deve meravigliare
Non deve meravigliare perché l'impostazione impostazione dell'ordinamento che è fatta in un certo modo lei appunto quella del sindacato
Degli associati
Una formula che ha intendiamoci una sua dignità ma che assolutamente dobbiamo riconoscerlo inadeguata a rappresentare la realtà e rappresentare la funzione sindacale perché mai in realtà sicuramente non oggi un'organizzazione sindacale ha agito solo per i suoi scritti per i suoi associati questa è la teoria giuridica
In nel nostro ordinamento vale un principio ribadisco per cui il sindacato è un'associazione che rappresenta soltanto i suoi associati quindi se c'è un problema di democrazia è esclusivamente un problema di democrazia interna così come un circo delle bocce
Può avere un un problema democrazia interna sull'elezione del presidente dei qualche altra cosa
Evidentemente in questi termini e il problema non può più essere affrontato solo i lavoratori cosa aveva fatto aveva tentato di arricchire
Questo
Se questa realtà il sindacato associazione dando ad alcuni sindacati
Che sperimentalmente risaputa mente avevano saputo dimostrare l'ho dimostrato una particolare capacità di rappresentanza degli interessi dei lavoratori Vincino Vincenzo la realtà di danni alcuni privilegi privilegi di presenza privilegi a livello di permessi diventino assembleare eccetera
E
Questa formula del sindacato maggiormente rappresentativo era quella che a congiunto così i due estremi il sindacato associazione che risponde soltanto a se stesso ma che per essere maggiormente rappresentativo
In sostanza detta legge per tutti i lavoratori
Anche senza il consenso di questi e indipendentemente evidente da qualsivoglia verifica non era questo evidentemente quello avrà pensato allo Statuto ma è quello che è accaduto
Soprattutto negli anni in cui la stessa azione sindacale non essendo più azioni di tipo acquisitivo perché purtroppo la stagione degli scambi di sacrifici giù dura già da molti anni
In questa stagione gli era più che mai bisogno di del consenso con gli interessati e la condivisione di certe scelte e invece i nostri strumenti andammo in un senso diverso sindacato associazione che risponde solo a se stesso o meglio dovrebbe rispondere suoi scritti e in quanto maggiormente rappresentativo però investito di poteri per tutt'queste situazioni non è possibile e noi Murdoch con me CGIL
Abbiamo fatto presente a l'altra grandi confederazioni
Che così non si può andare avanti non si può continuare a pensare un sindacato gli associati maggiormente rappresentativo che dispone interessi di diritti di tutti i lavoratori nei luoghi di lavoro e a livello nazionale senza pensare a forme di democrazia rappresentativa e diretta che diano voce a tutti i lavoratori
Questo è il centro del problema da qui evidentemente poi si dipartono delle proposte
Chiaramente una proposta c'è un un punto necessario è evidentemente quello di toglierlo di mezzo quella norma buona un tempo ma poi che ha portato un processo degenerativo dati USA andavo sui lavoratori che appunto prevedeva il sindacato associazione ma dotato di poteri di normazione verso tutti i poteri para legislativi
Togliere di mezzo questa norma è evidentemente lo scopo di quel referendum
Vero è peraltro che anche una legge nuova che faccio non soltanto la parte negativa ma anche la parte positiva dei nuovi strumenti di democrazia toglie di mezzo pure la norma per cui secondo il mio parere
Il referendum come sempre come tutti i referendum e soprattutto utile
Perché ispira uno nuova più matura regolamentazione in se evidentemente un sistema piuttosto rozzo che abbiamo dice soltanto qui c'è bisogno anche di costruire c'è una volta ha detto che non ci va bene il sindacato società associazione matti in quanto maggiormente rappresentativo decide per tutti vogliamo poi capire come si articola effettivamente una democrazia sindacale sia sindacale
Mi avvio diciamo alla parte rapidamente a parte propositive poi alla fine invece sindacali mi dicevo a vari istituti
Un istituto molto importante è quello di una rappresentanza unitaria chiamiamola come vogliamo un organismo unitario nel quale tutti i lavoratori si possono riconoscere perché hanno concorso ad eleggerlo
Io su questo voglio fare una precisazione
Che mi sembra molto importante
Qui non si tratta questa è un'accusa che viene spesso specialmente d'altro dall'afflato grande confederazione non si tratta di voler mettere la camicia di forza nessuno
Di impedire accordi o altro magari laddove c'è un consiglio di fabbrica del funziona perfettamente non la vogliamo cambiare per forza metterci mette ci se non è quella si tratta di uno strumento che la legge le vostre lavoratori lo scopo è questo che il cinque per cento i lavoratori in ogni posto di lavoro abbia il diritto legislativamente sancito di chiedere e ottenere l'elezione di rappresentanti di tutti i lavoratori quindi è un diritto
Che poi potrà essere usato non usato ho usato anche diversamente conforme analoghe consensuali ma importante che alla fine di tutto se non si va d'accordo se i sindacati non trovano un accordo fra di loro
Nella situazione peggiore comunque i lavoratori direttamente in prima persona
Questo diritto la possiamo esercita questo è il primo Sco ovviamente questo latitante unitaria bisogna dare alcuni di poteri fondamentali quali sono quello di contrattazione e quello di partecipazione
Cioè certi diritti di informazione certi diritti di anche codeterminazione riesce il tè delle scelte datoriali l'altro profilo è il profilo democrazie
Perché evidentemente può Ras a cadere che anche una maggioranza in un organismo elettivo possa non per vari motivi in quella fase il particolare momento non impersonare la volontà l'interesse dei lavoratori la possibilità di una verifica deve essere presente
è chiaro che il rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta rapporto tra di vasi comunicanti quanto più funzione vocazione a presentati ma tanto meno vi è bisogno interventi democrazia diretta e viceversa
Questo che vale al livello nei luoghi di lavoro perché nel magazzino sindacale
Vive essenzialmente nei luoghi di lavoro
Deve però essere dipeso anche a livello dei contratti nazionali anche lì dobbiamo avere detto abbiamo trovare dei sistemi quanto meno di controllo sull'operato delle vertici sindacali del direzione sindaca
L'accordo quel tre luglio da questo punto di vista di per sé i la prassi che si è seguire sarà già una prassi positiva perché per quanto discussa diciamo la sua attuazione quella consultazione strappa una consultazione che effettivamente a decisiva per l'approvazione di un accordo purtroppo disaccordo quel tre luglio a una clausola dicevo
Sulla quale mi voglio fermare un attimo
Se volete polemicamente che secondo me dimostra quanto cammino c'è ancora da fare
E quali iniziativa il nostro partito deve deve essere essere in grado di sviluppare perché perché dire che si fa un'elezione da parte di tutti i lavoratori di una rappresentanza unitaria
Ma si prevede però che un terzo di questa rappresentanza comunque
Vada in favore diciamo dei su sindacati che hanno sottoscritto questo accordo significa non voler capire ciò che bisogna capire invece e cioè che la legge non può fare distinzioni
Che e qui si tratta di fondare una democrazia democrazia sindacale in questo si è tutti uguali non ci può essere un padre fondatore uguale
Più uguale degli altri cioè ciò che è consentito in un contratto in cui le batterie contrattano voglio vogliono diventa GPS evidentemente diventa illogico quando si tratta invece di pensare amo soluzione di carattere generale
Io concludo dicendo questo che permette si tratta questo è uno dei banchi di prova più importanti
Le banche proprio importanti perché noi sappiamo di quanto vi è bisogno una ripresa dei Fortebracci fazione democratica la sua presenza dove se non dalle fabbriche dei luoghi e dei luoghi di lavoro tutti perché evidentemente questo riguarda poi rapporti euro privato un rapporto di lavoro pubblico e anche le piccole imprese queste piccole imprese dove spesso non vi sono ogni anche le rappresentanze sindacali aziendali associative nostra proposta riguarda tutto spererei che in questo squarcio legislatura che centri ancora del di fronte a noi beh tutto sommato le idee ci sono gli e Sperti diciamo così le hanno maturate a fondo dal punto di vista tecnico
La la volontà dei lavoratori riavere finalmente o all'o delle loro rappresentanze da riferibili indiscutibile
E basta che ci sia una un po'di volontà politica per arrivare presto nuovi istituti
Grazie a lei ora l'argomento la introdotto ampiamente io adesso darei la parola Paolo Calia
Qualità di rappresentanza del movimento dei consigli è anche perché è il momento dei consigli tra la fine dell'anno
Scorso all'inizio di quest'anno è stato protagonista di lotte significative sui temi del lavoro e soprattutto ha promosso il referendum sulla democrazia sindacale
Ponendo con forza questo problema del chi decide dove si decide come si decide sulle materie sindaca
Ma intanto io sono
Ritengo importante ringrazio anche di poter essere presente a questo dibattito
Che di questo si parli alla ripresa autunnale
In un quadro molto complicato per i lavoratori nel nostro Paese
Faccio questa premessa perché io devo ricordare a me stesso ma anche ai compagni che sono qua
Che il movimento dei consigli nel ottobre dello novantadue nato qui a Milano nato dalla consapevolezza che ha maturato anche in maniera brusca dopo l'accordo del trentuno di luglio e dopo i decreti del governo Amato su sanità e previdenza dopo le incertezze di fronte a quella
A quello smantellamento dello Stato sociale
Del sindacato
Ha maturato dicevo in quel quadro la consapevolezza che c'è un intreccio indissolubile tra la democrazia
E le condizioni materiali dei lavoratori di questo Paese nel senso che fino a quando i lavoratori non potranno esprimere il loro voto il loro giudizio inappellabile su sui propri rappresentanti sull'operato dei propri rappresentanti sarà possibile di tutto nel giro dico nel bene e nel male perché ci sono le fasi che cambiano
Quindi noi avevamo dentro nella nostra iniziativa
Un problema che non era un problema parziale non è tuttora un problema parziale anzi credo che oggi questo problema sia in qualche modo oramai certificato anche dai risultati
Cioè come si risponde alla crisi di rappresentanza di CGIL CISL UIL
Allora noi abbiamo fatto delle iniziative di lotta abbiamo cercato di tenere anche di offrire come delegati nelle fabbriche una sponda alla spinta all'abbandono dei lavoratori di fronte a una mobilitazione che cresceva teneva ma non otteneva risultati concreti
Cercando di individuare terreni sui quali continuare l'iniziativa uno di questi per noi fondamentale e la questione della democrazia
Siamo arrivati su questa base a fare una scelta
Abbastanza coraggiosa perché dei delegati che decidono di aprire una campagna referendaria si espongono avanti a dei rischi rispetto ai risultati prima di tutto di questa scelta che fanno non solo per se stessi ma per tutti coloro che coinvolgono
Però era evidente che quella che possiamo definire la spinta propulsiva veloce dei lavoratori per quanto riguarda la rappresentanza era esaurita ma non è esaurita la fine degli anni ottanta nelle sonorità molto prima
Noi ne abbiamo semplicemente colto gli affetti
E queste fedi vedremo col TG tre in turno di luglio del novantadue ma credo soprattutto questi effetti li abbiamo colti con la consultazione sulla coro il tre di luglio perché io credo che se una cosa ha fatto quella consultazione e certificare con grande certe e con grande concretezza
Il livello a cui è arrivato oggi la crisi di rappresentanza del sindacato confederale il nostro Paese
Allora io non non pongo qui la questione se sia legittimo un accordo approvato da una sparuta minoranza come sono i novecento mila che ha votato sì rispetto e circa venti milioni
Dei lavoratori interessati
Però questa questione già di per sé pone un problema decisivo perché se è vero come detto Trentin che d'ora innanzi la consultazione obbligatoria è un è una scelta irreversibile
Non potremo più fare consultazioni di questo genere
Nelle quali non c'è un vincolo che decida qual è la maggioranza che decide ma neanche nella bocciofila che citava
Allievo nel condominio di casa nostra si può decidere sulle condizioni degli altri senza che ci sia una maggioranza in qualche modo qualificata riconosciuta e accettata che decida quelle cose
Per questo io dico noi siamo arrivati a un punto di certificazione della crisi di rappresentanza del sindacato siamo arrivati anche da altre ipotesi credo io credo che per esempio
La cosa che poneva di Marco nell'introduzione l'ipotesi del sindacato unico
è stata sconfitta da questa consultazione non c'è più l'ipotesi di D'Antoni io credo che questo sia un altro degli affetti
Oggettivi di questa di questa consultazione ci sono poi dei grandi problemi ma ci sono soprattutto i grandi problemi per la CGIL
Rispetto a come è andata la consultazione nei grandi settori industriali come data la consultazione nelle grandi fabbriche non solo di Milano del Nord cioè dove la CGIL è il cuore dell'iniziativa sindacale
Un altro problema che secondo me lo dico questo anche perché vorrei approfittare della presenza se posso di Cofferati
Un altro problema che secondo me c'è dentro a come riflesso di questa consultazione e sulla parte che riguarda la rappresentanza
IRAP la contraddizione è evidente tra la proposta di legge della CGIL ha presentato a luglio se non sbaglio in Parlamento con le nostre firme
E una scelta come quella contenuta nell'accordo sulle RSU che mi pare di poter dire tranquillamente fa addirittura un passo indietro rispetto all'accordo interconfederale del novantuno per quanto riguarda la quota garantita e i criteri e a chi viene garantita questa quota io credo che tutti questi elementi in questo quadro sono elementi di grande grandissima contraddizione che però trovano una sintesi su un punto solo cioè la necessità improrogabile di andare in tempi rapidissimi
A garantirà regole certe per tutti i lavoratori di questo Paese il sindacato ha fatto secondo me quello che ha potuto non Dio millesimo da dare un giudizio no ma qui a questo punto noi siamo arrivati a a una svolta cruciale
E ci può decidere rispetto a questa svolta cioè la possibilità che i lavoratori si arresti restituito anzi direi meglio finalmente consegnato il diritto di voto
Dipende soltanto da una partita aperta dal nostro referendum sostenuta dalla proposta di legge che i consigli al nuovo depositato in Parlamento ed alla proposta di legge della CGIL
Dalle scelte politiche che devono essere fatte in tempi rapidi io credo che questo è un nodo e noi non possiamo permetterci di considerare affidato ancora agli accordi tra le confederazioni
Io però non voglio neanche sfuggire ai problemi che quest'accordo pone a noi a noi che siamo nelle fabbriche
E mi riferisco esplicitamente la questione delle RSU
Da un lato questa questo accordo peggiora
Il lo stesso accordo interconfederale e pone si sente discutendo in tutti i posti di lavoro tra i compagni che hanno partecipato alla battaglia referendaria
Si sente una grande una grande tensione sul che fare rispetto a questa questione
E io credo che su questa questione qui ci deve essere una grande chiarezza e anche come dire la consapevolezza e se questo accordo da un lato a grandissime contraddizioni dall'altro lato ci sono i problemi concreti da gestire di volta in volta situazione per situazione e soprattutto rispetto alla possibilità comunque Offerta di una campagna di democrazia perché si vota
E quindi io credo che questa sia un'occasione per praticare in qualche misura l'obiettivo spostandolo il più avanti possibile
Mettendone in discussione dove si può anche i contenuti e i vincoli e i limiti che l'accordo l'accordo prevede io non so
Se CGIL CISL UIL lanceranno una campagna vera radicale di votazione a partire dall'autunno sarebbe una grande sfida io credo che dentro questa sfida ci dobbiamo ci dobbiamo stare tutti
L'ultima cosa che voglio dire riguarda la questione
Della legge del percorso legislativo noi non abbiamo ottenuto il momento dei consiglieri a come dire ha sostenuto l'iniziativa e ha raggiunto il suo punto più alto il ventisette di febbraio con la grande manifestazione di Roma non si non è riuscito a tradurre la grande mobilitazione che è rimasta in piazza i risultati concreti
Gli accordi sono lì da verificare sul costo del lavoro sullo i decreti sullo stato sociale
La quello del tredici luglio ecco però una partita è rimasta aperta
Più partite sono rimaste aperte perché non possiamo dimenticare che ci sono anche i referendum sullo Stato sociale che tengono aperta un'altra porta rispetto a questioni che riguardi ci riguardano tutti quanti
Però per quanto riguarda la democrazia alcune cose sono state fatte e io credo una cosa importante che è stata fatta è stata l'assunzione dei capigruppo di PDS
Rifondazione Rete dover della Commissione lavoro della proposta di legge dei consigli che in questo modo è stata assunta da queste forze politiche dando un senso di un segno di grande unità rispetto a questo obiettivo e quindi dando anche la possibili come dire il segno concreto di un percorso praticabile
Allora questo vuol dire siccome il referendum dovrebbe in base alla legge essere tenuto nella mi pare se non sbaglio entro primavera del novantaquattro se non c'è la caduta del Parlamento io credo che dovremmo avere un obiettivo molto più ambizioso che non è quello di fare il referendum ma di usare il referendum per il motivo per il quale l'abbiamo fatto rendere il percorso verso la legge un percorso irreversibile
Allora su questa questione si misura
Secondo me l'impegno di tutte le forze politiche che hanno sottoscritto quella legge perché io credo che la battaglia per la democrazia sul posto di lavoro non possa essere considerata come è stata considerata dai grandi mezzi di comunicazione durante la campagna referendaria come una cosa marginale che riguarda un pezzo del Paese non tutto e vero il contrario
La battaglia per la democrazia sul posto di lavoro di qua riguarda tutto il Paese perché se non c'è lì la democrazia io dubito fermamente che ci possa essere nel resto nel resto del Paese che si possa considerare questa una democrazia compiuta
Cofferati visto che i temi che sono stati introdotti meritano intanto un primo commento aggiungo una considerazione alle altre che sono state qui esposte
Il
Senza un un sindacato riformato la CGIL riformata senz'altro ci sarà la diaspora il sindacato consociativo da un lato il sindacato dei Cobas lo mettono i consigli si muove all'interno del la riforma del movimento
Sindacale
Quello che non si vede questa riforma
Della CGIL intanto ma del sindacato adesso c'è stato un questionario perché la CM ha pubblicato ordinato dalla Uir che confermano le cose che credo dirigenti sindacali registrano il distacco dalla dai lavoratori la critica che i lavoratori fanno al sindacato pur riconoscendo utile il sindacato è importante però la critica
Di un eccessivo distacco dai lavoratori un eccessivo legame col Governo un eccessivo mancanza di autonomia dai partiti ecco
Quando questa riforma rispetto naturalmente anche questa è una considerazione Mia però da argomenti Cofferati ce ne sono già tanti
Ma credo che non vi sorprenderà se dico in premessa che opinioni un po'diverse da quelle che su alcuni argomenti espresso che adesso
Paolo Cagna
Guardate sulle ragioni per le quali il sindacato aveva bisogno
Di fare
Rapidamente dei passi in avanti
Sui problemi della rappresentanza della democrazia se detto già molto ha detto bene Nanni Alleva
Non c'è ritorno sul podio di fatti clamorosi nel corso di questi ultimi periodi ne son capitati tanti che mostravano come l'esercizio del potere contrattuale
Che la stessa rappresentanza delle organizzazioni confederali delle singole strutture di categoria
Venisse messa ripetutamente
In discussione
Che avere regole certe che superare lo stato di instabilità o di incertezza che si era determinato nell'ultimo periodo era indispensabile
Io aggiungo questo solo una considerazione in più
In questo paese nel corso degli ultimi mesi
Sono state messe in discussione alla radice le forme della rappresentanza istituzionale della rappresentanza politica
Non c'è un problema che riguarda soltanto il sindacato come sa bene De Marco
C'è un problema che riguarda le istituzioni che riguarda i partiti riguarda noi probabilmente riguarda anche la bocciofila al dunque perché le forme della democrazia
Quelle che sono stati usati anche con profitto nel corso degli ultimi anni
Alla luce di fatti arcinoti
Vengono vissute
Con i limiti che hanno da parte dei cittadini
Sono stati rimessi in discussione e sono esplose una serie di contraddizioni
Sarebbe stato curioso che il sindacato in questo processo di ridiscussione di revisione delle forme della rappresentanza collettiva
Che sono sostanza della democrazia non si fosse interrogato su cosa è lui che sul come era presente negozio
Per cui non c'erano solo gli incidenti di percorso e c'era anche vorrei dire un problema in più aggiuntivo
Al quale noi non potevamo sottrarci
Cioè non volevamo passare per gli ultimi conservatore di questo mondo
Dove dissento dall'opinione
Di Canio
Una cosa specifica precisa l'accordo del tre di luglio il merito e la gestione che ne è stata immediatamente fatta
è un passo in avanti secondo me importante in una direzione precisa
Questo non vuol dire che l'accordo non contenga
Sulle questioni specifiche ancora dei limiti o addirittura degli elementi di contraddizione come diceva
Fa leva poi ci torno anch'io
Ma insomma
Siamo in una condizione oggettivamente nuova per quanto concerne gli strumenti poi dipende dalla nostra volontà
Valorizzare gli strumenti cogliere le potenzialità di questa condizione nuovo oppure ritornare all'antico perché certo l'accordo tra le confederazioni nel novantuno che era stato un fatto importante un piccolo problema
Che non essendo stato riconosciuto formalmente in un negoziato dalle controparti era privo di vincoli attuativi che non ha consentito salvo qualche eccezione che però è davvero l'eccezione che conferma la regola di farci fare quel passo in avanti che tutti richiedeva ne sentivano come
Un bisogno forte
C'era l'esigenza di trasformare quell'intesa tra le stesse organizzazioni sindacali in un patto con le controparti che lo rendesse esigibile e attuabile
Sì ma la questione è un'altra
L'accordo un po'più basso della piattaforma
Però ci offre un'occasione
La sua immediata attuazione l'applicazione noi siamo oggi in grado abbiamo le condizioni materiali
Di aprire nel corso dell'autunno una grande stagione di rinnovo degli organismi dirigenti nei luoghi di lavoro
Io dico di elezione degli organismi dirigenti là dove non ci sono mai stati non consideriamo soltanto i settori industriali pensiamo i servizi al pubblico impiego realtà nelle quali gli organismi nei luoghi di lavoro
Spesso e volentieri non sono mai stati eletti noi abbiamo questa occasione grande
Io credo venga però
Da una cosa peraltro anche se non priva di limiti un altro segnale di volontà di disponibilità ma anche di possibilità concrete
Quell'accordo è stato sottoposto al giudizio dei lavoratori
Ha ragione Paolo quando dice
Hanno votato in pochi
E per questa ragione un'intesa quello qualunque altra ha bisogno
Di regole precise che rendano certa la sua attuazione il ragionamento non fa una piega mi permetterei di aggiungere solo una piccola postilla questo vale per dire che un accordo deve essere accolto come tale per dire che un accordo deve essere respinto
Perché nella prassi corrente per fare un accordo ci vogliono sempre tanti consensi per dire di no qualche volta basta l'opinione di un dirigente sindacale che negozia a proposito di distorsioni
Del vecchio sistema del vecchio modello di democrazia
Recupereremo anche questo limite
Però che cosa viene da questa consultazione
Tantissime notizie utili sul nostro stato di salute basta leggere quel che è capitato laddove hanno prevalso il sì e là dove hanno prevalso io
Sulle condizioni oggettive che portano i lavoratori ad esprimere la loro opinione sul lavoro del sindacato ma io credo che anche una cosa importante
Il fatto che peraltro da molti non previsto
Avevo sentito opinioni anzi esprimere certezze su quel che sarebbe capitato in caso di un'intesa
Ben diverso ed è difforme da quello che poi in verità si è fatto la consultazione
Adesso non è per fare polemica qui ma insomma chi diceva che la corda era fatto con Giuliano Amato
Chi diceva che l'accordo era fatto prima del diciotto di aprile
Si diceva che comunque le soluzioni erano precostituite che non ci sarebbe stata nessuna discussione con i lavoratori che tutto era già stato deciso dovrebbe perlomeno a mettere
Che si era sbagliato aveva preso un abbaglio
Non è capitato pazienza
La prassi della critica dell'autocritica direzione e forse per molti superata memoria in qualche circostanza potrebbe avere ancora qualche qualche valore ma lì c'è una cosa vera concreta
Dopo aver sottoposto al giudizio dei lavoratori con tutti i limiti e le contraddizioni che sono state ricordate non nego neanche uno un accordo di quel valore sia aperto un precedente che consentirà a tutti
Di riproporre lo stesso meccanismo di fronte a qualsiasi intesa a qualsiasi livello
Il luogo di lavoro come per il contratto nazionale come per gli accordi confederali non era mai capitato
Questo precedente anch'esso va consolidato e io credo che nella testa dei lavoratori
Sì un precedente che conta è che vale la pena
Di utilizzare al meglio andiamo a settembre
A ottobre quando sarà possibile comunque nell'autunno ad una grande campagna di elezione o di rielezione degli organismi dirigenti
E misuriamo sul campo anche i limiti dello stesso accordo
Il limite la vera differenza rispetto alla piattaforma dove sta
Nella cosa ricordata prima da Nanni Alleva e da e da cani
Nel fatto cioè che a differenza di quanto avevamo chiesto noi
Per quanto concerne
Il terzo
Di rappresentanti non sottoposto direttamente elezioni poi per quanto riguarda la CGIL faremo eleggere ai nostri iscritti
La quota che ci compete di integrazione gli organismi dirigenti ma quel terzo non è assegnato a tutti coloro che presenteranno liste
Ma soltanto a coloro che presenteranno liste avranno ottenuto dei voti e sono contemporaneamente firmatari dei contratti nazionali
Anzi parte stipulante dei contratti nazionali e non solo per la verità soltanto le confederazioni
In molte categorie sono organizzazioni sindacali diverse dalle confederazioni
Che si trovano così per la prima volta riconosciuto un diritto che non preesisteva è questo un limite si ed è anche un elemento di contraddizione ma badate che non è una contraddizione che si può consegnare soltanto all'intesa o alla piattaforma
è una contraddizione che l'accordo non poteva risolvere che può risolvere soltanto la legge
Come mi può spiegare meglio di me Nanni allega
E la contraddizione sta nel fatto che avendo discusso noi delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro
E non contemporaneamente anche
Della maggior rappresentatività che le organizzazioni confederali o no cioè dei titolari alla firma del contratto collettivo nazionale di lavoro ci siam trovati al dunque dentro
Una questione difficile da risolvere egli ha pesato ovviamente la volontà politica di Confindustria
è ovvio che Confindustria ha sollecitato a quella soluzione per avere un riferimento al vecchio sistema le organizzazioni confederali e basta o comunque firmatari del contratto
Però badate che c'erano questioni complicata anche per noi non risolte
Non erano risolte dalla piattaforma che sono le seguenti
Se si definisce che il contratto di lavoro rimanda materie ho tempi alla contrattazione di secondo livello aziendale o territoriale che sia un rapporto tra chi firma i contratti e chi gestisce il secondo livello di contrattazione deve essere immagina
La cosa più banale di questa mancanza di nesso nella nostra proposta beh il fatto che la contrattazione territoriale vada se lo dice il ragionamento stesso non può essere fatta che dalle strutture
Sindacali di categoria non certamente dalla somma dei consigli di quella realtà
Ma le strutture sindacali di categoria sono titolate sì se sono parte di un'organizzazione che viene riconosciuta come maggiormente rappresentativa chi lo definisce non più le norme dell'articolo diciannove che hanno la contraddizione che diceva che diceva prima Nanni Alleva ma una nuova legge che preveda però anche la possibilità per le organizzazioni sindacali di essere titolato a firmare il contratto
E non è l'elezione nei luoghi di lavoro
Così come abbiamo detto nella legge d'iniziativa popolare della CGIL potranno essere o la elezione per organismi nazionali il che nell'INPS o qualunque altro organismo che permetta a tutti i lavoratori di votare per delle liste e stabilire che in quella categoria in quel settore quel sindacato davvero rappresentativo
Cioè no guardate c'è la distruzione del precedente ma non c'è il nuovo noi ci siamo trovati nei a ridosso di questa contraddizione
L'accordo la terra in vita sappiamo che dietro quella soluzione apparentemente qui proprio come diceva Nanni c'è la volontà politica delle controparti soprattutto di Confindustria anche di altre di tenere artificiosamente in vita il vecchio
Ma noi abbiamo un'occasione da non perdere del grande esercizio di democrazia nella rielezione o nell'elezione degli organismi
E nel far camminare rapidamente il disegno di riforma che sta nella legge di iniziativa popolare della CGIL come in parte delle altre iniziative di legge che sono presentate in Parlamento
La mia opinione sul referendum è noto
Io credo che in materia non si è mai utile cancellare ma bisogna riscrivere
Il rischio politico che si corre nel sottoporre materie che sono proprie della democrazia e che riguardano una parte della società
E del mondo
Del lavoro ad un'opinione più vasta e enorme
Ma adesso siamo un passo più avanti
Ci serve comunque avere rapidamente la legge sarebbe un errore se noi aspettassimo la legge per avere risolto dalla legge solo la legge lo potrà risolvere questa contraddizione dobbiamo comunque fare
Esercizi ad applicare il risultato che
Nell'intesa c'è
Vivendo la contraddizione che ci viene riconsegnata
Ma usando la rielezione con l'elezione degli organismi
Di rappresentanza nel luogo di lavoro come un'occasione straordinaria soprattutto all'apertura della fase della stagione contrattuale
E io aggiungo
è un argomento di cui discuteremo più compiutamente questa sera anche nel mezzo di un processo di crisi e di riorganizzazione conseguente
Di una parte rilevante dell'apparato produttivo nazionale
La contrattazione degli effetti della crisi così come i rinnovi contrattuali saranno di nuovo un banco di prova enorme della nostra capacità
Di innovare
E di esercitare democrazia dice De Marco quando si rinnova la CGIL la CGIL si rinnova attuando gli accordi usando gli elementi positivi e innovativi che negli accordi ci sono e sollecitando passi in avanti ulteriori
Che devono riguardare la sua democrazia interno tutta la materia che verrà affrontata al congresso e prima del congresso alla conferenza di organizzazione ma anche sperimentando sul campo
E la sperimentazione qui ha delle scadenze davvero ravvicinati
La contrattazione articolata laddove si farà la contrattazione dei processi di crisi che metterà in discussione ancora la credibilità e la legittimità delle
Forme di organizzazione che sono vive nei luoghi di lavoro e i contratti
Che sono un banco di prova importante
Da un lato perché si rinnoveranno alcuni contratti nei grandi settori industriali e quelli del pubblico impiego in una fase difficile e dall'altra perché il sindacato dice di essere rappresentativo oppure no quando negozi
E quando sottopone il risultato della sua contrattazione ai destinatari
Mi pare che da questo punto di vista l'accordo dica un'ultima cosa
Scioglie
Indica una direzione
Il sindacato confederale italiano
Si gestisce da Aprica quell'accordo non potrà più essere il sindacato degli iscritti
Ma il sindacato dei lavoratori
Con una distinzione che poi la legge può rafforzare anzi dovrà rafforzare tra
Il potere contrattuale l'esercizio del potere contrattuale il giudizio che su quello viene espresso e i diritti e le tutele che andranno comunque garantiti alle organizzazioni
è una distinzione che l'accordo non fa
Se non in parte
Che anche essa laddove la distinzione viene attuata con una contraddizione
Che rimane in vita la legge risolverà questo aspetto ma in ogni luogo di lavoro dovrà essere garantita la presenza di qualsiasi organizzazione
Il potere contrattuale dovrà essere esercitato soltanto dagli organismi che sono riconosciuti da tutti i lavoratori
Sia nei luoghi di lavoro che per quanto concerne i contratti e la contrattazione collettiva confederali
Ecco se mi si dice ci sono dei limiti ci sono delle contraddizioni e non trovo nessuna difficoltà ad ammettere che così
Se mi si dice che abbiamo meno occasioni rispetto a prima non sono assolutamente d'accordo
Poi siccome so che in questi casi non basta la perorazione la mozione degli affetti saranno i fatti per i dell'autunno dimostrare se si va in una direzione o nell'altro la sfida di sì di sfida si tratta io credo che le confederazioni la debbono accettare per intero
E chiedere alle forze politiche di fare la loro parte per avere rapidamente una soluzione legislativa che aiuti ad una soluzione positiva anche degli aspetti che non sono stati integralmente risolti come voleva
Grazie Cofferati adesso diamo la parola ai partiti cominciando con la Bolognesi deputato di Rifondazione aggiungo che naturalmente sia le ultime considerazioni Cofferati sia all'articolo diciannove
Toccano un tema che richiamano in questa fase così delicata di transizione del Paese una grande responsabilità dei partiti che è quello del potere della democrazia dello stato nei luoghi di lavoro quindi anche nel sindacato
Ma soprattutto de ruolo che i partiti delicatissimo hanno in questa fase per rifondare il nostro Stato democratico perché tutto sommato l'articolo diciannove va a toccare una legge che l'unica legge che si è conquistata che regola i rapporti tra due poteri quello dei lavoratori e quelle dell'impresa
Sono presentatori partiti PDS in particolare fondazioni di due esposta di legge do la parola bolognesi per le considerazioni che ritiene
Ma sì intanto credo che i partiti abbiano una responsabilità che quella di far fatica a fare uscire il dibattito sulle nuove regole della rappresentanza sindacale da un da un dibattito strettamente sindacale mentre invece secondo me può salire quel gradino che lo rende Terna centrale di dibattito politico
Appunto perché investe un grande tema di sociale di democrazia perché questo spesso le discussioni dibattiti infatti che si fanno e sono molto positivi però avvengono ancora tra gli addetti ai lavori molto nell'ambito sindacale ma io credo che ci sia necessità di trasportare appunto sul piano politico la questione
Perché quando si parla dell'accordo quando si del tre luglio quando si discute della necessità o di come il Parlamento può su questa materia legiferare quando farlo ci dimentichiamo appunto che questa è materia prettamente parlamentare sia perché rispondendo alla
Abbiamo dei lavoratori
Viene spontanea e naturale ed Emre disputa natura di rispondere Parlamento proprio per tutta la discussione che anche qui è venuta fuori sul quale sindacato iscritti non iscritti validità per i lavori per per i lavoratori e per quelli che non sono iscritti al sindacato
Ma detto questo il problema per me politico perché è vero che c'è il periodo la ripresa di partecipazione democratica il problema della risposta
Che la legge può dare alla crisi del del sindacato crisi di rappresentatività del sindacato ma io credo che invece c'è un problema di unità e di solidarietà del motore lavoro da recuperare anche e questa questo è un grande programma politico che si intreccia indubbiamente col dibattito sul sulla fase politica che si intreccia
Sulla questione dell'occupazione di quello che magari il governo venti la come problema di ordine pubblico che alla ripresa autunnale del conflitto
E qui c'è ci sono tendenze fortissima la frammentazione degli interessi frammentazioni che sono di categoria frammentazioni che sono di gruppi di settori il formarsi anche di di di di sindacati piccoli o di di mestiere o di vario tipo ma c'è anche la tendenza alla frammentazione geografica leghismi di vario tipo tutto questo incide come incide per l'assenza di regole certe
Su cui ricostruire rappresentanza sindacale rappresentate del mondo del lavoro e qui come secondo me i partiti possono appunto spostare su questo terreno e farsi in qualche modo garanti della necessità che la legge si faccia perché è già stato detto da cagne io lo condivido
Raccordo del tre luglio al di là del merito
Io bene dopo il mento in giudizio negativo molto meno ottimista di quello che da Cofferati evidentemente però a parte questo non risolve il problema perché non risolve tutta la discussione che alleva introdotto sul sui diritti sull'esigibilità di questi sui poteri che di cui oggi non sono titola il lavoratore allora
Una legge è necessaria quello che è nell'accordo comunque non sarebbe sufficiente e comunque io ritengo che sia in parte davvero un arretramento
E sì e la lezione che ci dà in positivo la consultazione sull'accordo entro luglio non è anche una lezione che vede imporci la ridiscussione delle delle regole della consultazione perché consultazione a parte il fatto impressionante dell'assenza di partecipazione anche dato un quadro in Lombardia particolare ma estremamente impressionante
Della risposta negativa da dove è venuta e anche di come si può in assenza di regole certe fare la consultazione in maniera esattamente frammentata cioè Chilla la svolta in un modo chi in un altro in assenza di un quadro normativo che imponesse appunto queste democrazia democrazia
Con la D maiuscola non è una questione prettamente Secret sindacale e comunque si intreccia una questione politica e questo io credo che sia il problema dei problemi che i partiti
Almeno gran parte dei partiti non hanno colto questo è il primo punto quindi che sposta sul terreno politico e della difficile fase che stiamo attraversando la questione della delle regole della rappresentanza sindacale l'altro punto è la volontà politica di questo Parlamento ha di arrivare perché Cofferati parlava di andare a una grande prova dire elezioni a ottobre novembre io dico che se questa prova la vogliamo dare non si può fare
La legge in questi tempi se c'è la volontà politica la legge non si può fare siamo già in commissione lavoro alla fase del comitato ristretto da tempo c'abbiamo le leggi presentati dai vari partiti
Ci sono le due
Proposti legislativa popolare importantissima quella della CGIL quella dei consigli di cui tra l'altro noi come io come Capogruppo insieme ad altri sono fatti promotori di una sua formalizzazione beh io credo che se si sblocca
E se si apre su una piattaforma decreto in discussione che PDS con la rete con i veri con altre forze
è necessario a vere se si sblocca la volontà politica di andare una legge i tempi per avere la legge sono sono perenni sono entro questa legislatura certamente anche se questa legislatura può avere dei pochi mesi di vita in questi pochi mesi cioè il tutto il tempo
Possibile per avere la legge la legge quindi
Che vada a metri tasselli su quel quadro che alleva all'inizio ben delineava poi su contenuto e sul merito si discuterà si può discutere si poggia approcciare perché ci sono alcuni punti di convergenza significativi
Io li vedo li abbiamo visti
Assistiamo lady ma certo ci sono anche divergenze ma su questo si vedrà ma il nodo è la volontà politica quando noi in Commissione lavoro vince Pizzinato che mi è testimone abbiamo avuto un relatore
Capogruppo democristiano in Commissione Lavoro della legge e delle proposte di legge sulla rappresentanza che esplicitamente diceva Colui non era d'accordo facesse la legge già curioso che il relatore di proposte di legge dica che la legge non ci vuole insomma o che comunque l'importante era che ci fosse l'accordo che la legge si potevano fa abbiamo contestato questo atteggiamento
Dell'onorevole sapiente Commissione abbiamo protestato vivamente come Rifondazione come PDS
Su questa scelta abbiamo chiesto di cambiare relatore perché quanto meno che così sfacciatamente ci fosse un blocco evidentemente che veniva da una parte politica della maggioranza da una parte anche sindacale evidentemente
Per tre anni perché la legge non c'è forse se questo macigno viene rimosso se c'è la volontà politica di mettere insieme un fronte sociale sindacale politico e partitico perché questo venga sbloccata io credo che non ci sia bisogno di ulteriori passaggi ma che sposa andare al nodo dei problemi
E intorno a un tavolo nella Commissione rispetto comitato ristretto che la sede principale ma in in confronto serrato tra i partiti tra le forze sociali io credo che quell'accordo su quei punti
Che in qualche modo venivano tratteggiati su cui non sto a ritornare eventualmente nel simmetrie dibatte sul Po focalizzare sulle convergenze
E sulle eventuali divergenze i problemi tra a monte c'è questo c'è la volontà politica che qui io credo è vero il passaggio è delicato di fase politica probabilmente andremo alle elezioni presto per c'è la volontà per questi mesi che rimangono di legislatura che accompagna il PDS lo chiedo
A ad ad altri soggetti interessati a questo dibattito
C'è la volontà politica di mettere al primo punto tra i primi punti la legge sulla se c'è io credo che ci potremo riuscire potremo riuscire Ent senza girare intorno ancora allungo al problema
Andare a focalizzare i nodi le convergenze che credo siano molte
E su questo si innesta poi tutta la questione lavoro occupazione ripresa attività produttiva io credo che si intrecci in maniera strettissima non la vedo un problema separato non è un problema separato
E probabilmente sarebbe forse la risposta più concreta al ministro Mancino quando appunto che del problema occupazione con un problema di ordine pubblico beh io credo che il problema della rappresentanza che il problema della diciamo della controparti certe il problema diciamo della rapporto
Tra democrazia Diretta democrazia rappresentativa tra soggetti e soprattutto ricostruendo appunto nei luoghi di lavoro un'interlocuzione
Con un un soggetto unitario dei lavoratori io credo che questo sia sia possibile mi fermo qui perché io credo che i due punti
Politici del del dibattito della questione se ne esattamente lo spostare sul piano politico generale la questione della rappresentanza sindacale e la volontà politica
Di mettere una piattaforma a breve termine non si parla
Del futuro di anni ma si parla di pochi mesi di legislatura di la necessità che in questa legislatura ci sia questa priorità noi la mettiamo indubbiamente al centro io ce la mette ce la vedo indubbiamente si tratta discendere sul terreno dei contenuti forse anche qui la questione della lega per esempio che un altro grande tema della frammentazione geografica della frammentazione politica forse si intreccia molto più di quello che pensiamo al a questo disegno di legge
Angius
Ma io credo che affrontando questo tema politicamente così rilevante dobbiamo porci la domanda
Da dove nasca questa discussione quali siano le sue origine le sue motivazione di fondo
Io credo che le motivazioni di fondo siano sostanzialmente due
La prima è questa ed è quella più immediata e diretta
Credo che questa discussione
Questo confronto
E anche l'iniziativa referendaria sull'articolo diciannove dello Statuto dei lavoratori
Nasca da una crisi
Si potrebbe definire la Macrì si di consunzione dei vecchi strumenti della rappresentanza sindacale
Questa crisi di consunzione può essere una crisi dovuta alla alla vecchiezza dello strumento in sé può avere invece anche delle origini delle ragioni ho delle responsabilità se volete politicamente più individuabili e dirette
Però sicuramente questa è la prima ragione cioè i vecchi strumenti che hanno presieduto alla a rappresentanza sindacale ci sono dimostrati si dimostra inadeguato bisogna cambiare questo non è perché lo vince una parte politica lo dicono i lavoratori cioè vinceva poc'anzi anche Cofferati analizzando i problemi di un sindacato e e quelli relativi anche alla quelli relativi che sono emersi durante la consultazione sul protocollo del tre luglio
La seconda ragione per la quale questo confronto si sviluppa e si è sviluppato e proseguirà e che questa crisi di consunzione degli strumenti della rappresentanza sindacale
E qualcosa che non è separato anzi a mio giudizio è strettamente correlata
E ha un rapporto quasi diretto con una crisi molto profonde molto pericolosa più in generale degli istituti di rappresentanza politica e anche istituzionale del nostro Paese
Per varie ragioni naturalmente io non sto paragonando la crisi dei partiti o delle istituzioni o di una parte delle istituzioni dovuta fondamentalmente alla riparazione delle città le tangenti con la crisi
Del sindacato della rappresentanza sindacale ma certo è che una crisi della rappresentanza così profonde e così diffusa
Non può non toccare una soggettività politica un istituto diciamo uno rappresenta attivo come il sindacato confederale italiano
Quindi non ci troviamo di fronte a un tema che politicamente molto complesso perché se noi fossimo stati in presenza come dire di una crisi solo dello strumento dalla rappresentanza sindacale fossimo stati relativamente tranquilli come accaduto in altre momenti dalla vita democratica del nostro Paese rispetto alla gli istituti rappresentanza ma temo
Silvia eccetera eccetera e probabilmente noi avremmo affrontato questo tema con maggiore scioltezza con maggiore come Giove spregiudicatezza anche in realtà sappiamo che noi stiamo toccando qui qualcosa di molto delicato e di molto pericoloso e che la contingenza politica nel mondo nella quale noi affrontiamo questo tema della crisi della rappresentanza sindacale
Ci deve indurre ad una grande cautela e una grande prudenza anche perché questo tema bisogna dire
Divide gli Steelers stesse organizzazioni sindacali confederali divide lo stesso sindacalismo confederale
Dicevo poco fa De Marco che sarebbe stato interessante che a questo dibattito di questo sera noi avessimo potuto avere per esempio degli interlocutori cislini o della cui
Che badate non è che hanno soltanto un'idea della rappresentanza diversa da quella che possiamo avere nove
Ma hanno proprio un'idea del sindacato che
E profondamente diverso voi avrete seguito sicuramente lo svolgimento di tutto il congresso della CISL e
Beh insomma in quel congresso nel nelle tesi congressuali nello svolgimento del congresso spesso è stata avanzata un'idea quella che sinteticamente può essere definita del sindacato degli scritti che evidentemente
E l'idea di un sindacato assai diverso da quello al quale pensiamo noi magari con accentuazioni e con toni diversi ma comunque molto molto diverso quindi un tema è questo che
Divide il sindacato che tocca anche il sindacalismo il sindacalismo confederale alla fatta questa brevissima premessa vengo alle due questioni che mi interessa porre per sollecitare anche un parere vostro male telematico che poi farete delle domande tra noi che cercheremo di rispondere
Quanto ne saremo capaci ora la prima questione ecco che volevo dire era questa noi ci troviamo di fronte dicono i come parti politiche anche come partito politico come Partito Democratico dalla sinistra a un primo nodo strategico
Assai rilevante
Che riguarda tutta la nostra battaglia politica e tutta la nostra impostazione politica
Cioè come far nascere io uso questa parola una democrazia finalmente compiuta nel nostro Paese piena completa totali una democrazia incontentabile
Una democrazia non più a sovranità limitata ma nella quale i soggetti cioè le persone gli individui vivano attraverso il riconoscimento dei propri diritti
Una democrazia piena completa e totale e come questo possa avvenire in un passaggio storico per la vita democratica del nostro Paese
Con un rischio e con un pericolo presente
Che è esattamente quello rappresentato da chi da coloro non come individui ma come anche movimenti associazioni pensano ad un restringimento della democrazia della rappresentanza
Perché non è affatto vero che il nuovo che avanza il nuovissimo nella politica o nella concezione della democrazia è segnato da un allargamento della democrazia da un allargamento dei poteri da una diffusione dei poteri questo non è affatto vecchio
Io credo che sia vero esattamente il contrario cioè è vero il pericolo il rischio reale che con il nuovo possano invece avanzare forme il restringimento della partecipazione democratica
Dei lavoratori certamente ma anche dei cittadini
Quindi noi ci troviamo come forze di sinistra
A dover combattere una battaglia che sotto il profilo politico ma anche sotto il profilo ideale sotto il profilo democratico è una battaglia altissime la battaglia elevatissima
Ma perché su questi temi della democrazia del mondo del lavoro e dei lavoratori non è parla nessuno voi credete che sia un caso
Ma non è per niente un caso la verità è che sono in gioco interessi molto corposi sono intenti gioco qualcosa di sostanziale di sostanzioso scorrere dire nella democrazia del nostro Paese è in discussione una classe dirigente un blocco sociale e politico che ha governato questo Paese per quarantasette anni evidente che in questo scontro una cosa appare chiara a chi questo potere ha mantenuto
Nella nel nostro Paese ha governato questo Paese in questi anni che una diffusione della democrazia una esercizio democratico più diffuso più consapevole più diretto più partecipato
Mette in essere mette in discussione ancora di più di quanto già non sia quel blocco quel potere quella
In queste lo scontro che in atto nel nostro Paese
Badate che dietro le elezioni dirette di tutto e di tutti c'è anche questo c'è anche questo
A me colpisce vi direte che non c'entra nulla
Però secondo me eccetera che per esempio segni avanzi la proposta dell'elezione diretta del premier dopo avere egli bocciato gli emendamenti del PDS alla Camera sulla legge elettorale nella quale si chiedeva non solo al secondo turno la ma la formazione dalle coalizioni che costringesse ripartiti contraenti il patto di coalizione ad indicare il nome del capo del governo
E che cosa è quella sera una forma i plebisciti Alison questa che propone il segno adesso
E tanto per inventarsene una visto che nella sostanza poi ha preso qualche travata politica e non appare più come il liberatore d'Italia ammesso mai che qualcuno di noi ci avesse creduto a questa sua nobilissima funzione
Cioè i rischi e i pericoli dunque
Che secondo me solo questo questo è il primo grande rischio nel primo grande merito poi c'è un secondo
E io voglio dire esplicitamente perché ne son convinto e perché mi sembra che sia una questione rilevantissima proprio che riguarda il sindacato che riguarda poi anche la funzione responsabilità nostra come il partito dei lavoratori con un partito che la sinistra eccetera
Ma è la seconda grande questione secondo grande nodo strategico e come si riforma il sindacato
Io dico così perché io sento che questo tema della riforma del sindacato italiano parlo del sindacalismo confederale adesso non parlo solo la CGIL pare CGIL CISL UIL
CGIL CISL UIL sono stati un pilastro della democrazia italiana
Sono state la spina dorsale hanno organizzato un milione milione di lavoratori adesso non ce lo dobbiamo dire qui tra di noi non stiamo stiamo facendo un dibattito non un comizio ma sono state la spina dorsale della democrazia italiana
Hanno avuto una funzione democratica elevatissima
Quale nessun'altra organizzazione allora se la crisi del sindacato
Parlo del sindacalismo confederale è così acuta così grave così preoccupante quale quella che noi veniamo il problema di una riforma del sindacato del sindacalismo confederale per noi assolutamente prioritaria
E badate io dico questo perché so che poi anche a sinistra anche tra i lavoratori c'è la tendenza minoritaria marce a pensare di liquidare tutto baracca e burattini magari a fa organizzare scissioni sempre nel nome dell'unità naturalmente ma organizzare rotture scissioni nuovi sindacati corporativi trazione del del del dello stesso sindacato
E lo sfascio del disastro si aggiunge si aggiungerebbe danno a un palla al pericolo che è già presente però allora ci dobbiamo chiedere come chiedeva venire questa riforma diciamo così perché io non la voglio fare troppo semplice perché ha ragione alleva ragione Cofferati
Hanno ragione anche i compagni che sono intervenuti cagna la la la e bolognesi la materia molto complicata e le semplificazioni non giovano però noi dobbiamo guardare la realtà dei fatti allora la realtà che cos'è che ci ci mette davanti in termini drammatici
Quella consultazione sull'accordo del tre luglio
E ci pone una una cosa drammatica io sono sono convengo con alcune considerazioni che faceva Cofferati
Però dato che a me ha colpito di più di gran lunga colpito di più è che considero ente credo che noi dobbiamo considerare questo dato come il dato più rilevante
E la partecipazione quella consultazione cioè non ci dobbiamo porre un problema politico del perché e del per come questo sia potuto avvenire e del perché e del percome da un distacco
Che venir meno di fiducia
Di di di di diffidenza Fini aumento di diffidenza nei confronti né del Sindaco tra lavoratori e sindacato noi ci dobbiamo chiedere anche che cosa tutti
Top può venire in questo spazio in questa divaricazione che si apre
Da questo punto di vista io considero un pericolo principale rigo principale questa divaricazione che può avvenire e secondo me in leghismo
è impedisce
Cioè
Io intendo per leghismo non sono l'azione politica della lega nord
Ma la cultura degli istinti a
C'è una cultura anti solidaristica che tende a dividere gli operai e i lavoratori non solo territorialmente ma tende a una loro corpo latinizzazione
Tende a non fargli vedere mai qual è lo la la controparte principale per cui la controparte principale non è più che adesso l'imprenditore non perché debba essere obbligatoriamente ma ovviamente in un luogo di lavoro non so pubblico-privato non è mai governo ma è sempre lo Stato a Roma non so che cosa
Ma
Sempre al fine di rompere una solidarietà tra lavoratori l'unità del movimento dei dei lavoratori
Quindi chi si possono inserire tutti quei fenomeni degenerativi corporativi trazione eccetera eccetera eccetera queste un grande pericolo enorme gigantesco che del resto non c'è bisogno che lo dica io qui ma io concludo e termino perché insomma lo fa per troppo lunga
La discussione che noi dobbiamo fare secondo me deve avere questo respingo questo respiro a questa profondità allora dobbiamo dire che
Ci sto è un obiettivo secondo me immediato sul quale noi dobbiamo puntare se questa è la questione
Ora sulla RSI ho anch'io un parere un po'diverso arcane perché secondo me l'aver messo quella norma diciamo Paolo nella nell'accordo del tre giugno del tre luglio
E in un qualche modo costringe a smuovere le acque io dico a prescindere a prescindere dalla discussione dall'approvazione della legge
Che io però considero l'obiettivo principale
Cioè io penso che è la nostra nostro obiettivo l'obiettivo nostro ma non è che lo penso io lo posso affermare lo posso dire
Anche perché la compagna bolognesi ha posto una questione io voglio rispondere
Noi ci abbiamo l'obiettivo in Parlamento
Di discutere di approvare la legge sulla rappresentanza sulla base delle iniziative che sono state assunte dal movente consensi attiva popolare della CGIL le proposte di legge che ci sono dei diversi gruppi politici
E questa questione è per noi una questione pria unitari
è una questione prioritaria
Perché sentiamo alleva pienamente ragione che non basta
In questa mattina una materia così delicata distruggere cancellare qui c'è il problema della costruzione
Perché badate il referendum
Sull'articolo diciannove
Si potrà anche fare a parte il fatto che io temo le conseguenze politiche dello svolgimento di questo referendum che possono essere norme e devastanti
Ma in ogni caso il problema vero se la crisi è quella che qui abbiamo sommariamente descritto il problema vero che ci sta di fronte è quello di definire nuove regole nuove norme
Proprio al fine di recuperare quella crisi di consunzione dei vecchi strumenti proprio al fine di dare una risposta piena quella crisi democratica e a quei pericoli reali
Rappresentati da colori da chi la democrazia non solo dei lavoratori ma degli stessi cittadini puntano ah restringerla innovare allargarla quindi la discussione alla Camera e al Senato l'approvazione della legge sulla rappresentanza e per noi terremo assolutamente prioritaria questo è il nostro impegno e il nostro pieno convincimento
Grazie Angius abbiamo tempo per
Alcune domande considerazione anche perché noi quando viaggiamo questi dibattiti ci teniamo che non ci sia solo un'interlocuzione tra gli ospiti che hanno espresso seppur sinteticamente con molta chiarezza il loro pensiero ma anche con chi partecipa
Quindi invito voi a
Interloquire con domando considerazione poi facemmo un giro finale di risposta ho vediamo come si sviluppa
Pizzinato allora
Io c'è una domanda semplicissima
Partendo dal fatto che
Tutti coloro che hanno
Interloquito
Sono partiti da tre assunti
Che si è un dato di crisi di rappresentanza
L'ha dimostrato la consultazione lo ha confermato con un volo confederale l'inchiesta della UIL e potremmo continuare secondo che è urgente farlo
Fare una legge
Terzo
Che bisogna trovare il grimaldello per farle
Ora le leggi sono le proposte che ci sono nove
Io credo che un momento magico come questo difficilmente si ritroverà su questo tema
Cerco di spiegare
La mia interpretazione
C'è l'accordo del tre luglio che dice che bisogna fare una legge
Abbiamo un ministro del lavoro
Che essendo stato uno degli artefici dello Statuto è per fare la legge in questa legislatura
Terzo
Viene l'esigenza di dare una risposta a fronte della frantumazione
Però se le leggi sono e bisogna io dico che questo buco possibilità vi è un solo partito dei grandi partiti che non ha una sua proposta che la democrazia cristiana
E che i suoi uomini
In commissione lavoro
Dal punto di vista la quantità dei deputati che ha
Poi quando sale prossime elezioni vedremo ma adesso per i deputati che ambienta la forza decisiva gli uomini che ha in commissione lavoro a partire dal relatore solo uomini della CISL
E quindi c'è il duplice aspetto
Un'occasione magica di questo tipo io dico non avremo nella prossima legislatura
Perché al di là dei risultati i deputati della lega saranno molto di più di quelli che sono oggi
Il loro punto di riferimento sarà sto tutto loro
Dei lavoratori spagnoli
La regionalizzazione della rappresentanza
E quindi è una frantumazione non più solo verticale ma territoriale
Allora
Se io sono perché se fosse possibile prima di marzo ma se si punta alle elezioni a marzo
Significa sciogliere le Camere al massimo dieci di febbraio
Significa che non abbiamo più di sessanta giorni di attività parlamentare trenta vanno via per la legge finanziaria rimangono trent'
Ci vogliono due questioni primo
Si fa una legge se sia più del cinquantuno per cento dei deputati
E dei senatori che la votano questo vuol dire passare dalle nove proposte di legge a una
Passare a una vuol dire fare sintesi fra opinioni diverse e non si può prescindere dalle cose che dice la lega a mio parere
E qui possiamo avere come riferimento lo Statuto dei lavoratori spagnoli
Secondo non si può fare una legge che tenga fermo l'accordo del tre luglio
La strada ecco qui la domanda la prima domanda è quella seconda e se
Le forze di sinistra e quelle del sindacato che vogliono la legge
In questa legislatura
Puntano a un compromesso su uno dei punti
Che la elezione di tutto alla rappresentanza
E allora se non può essere la strada adottata per
Lo
Le elezioni della Camera dei deputati
Un terzo per colleghi due terzi per collegi un terzo l'universalità ma sempre votazioni devono essere altrimenti non è possibile approvare una legge
Sono disponibile forse che sono qui attorno a questo tavolo anche quelle giuridiche a muoversi in quella direzione
Questa secondo me è una delle condizioni per fare la legge
Strettamente collegata con questo non possono essere tutti quegli articoli devono essere massimo cinque sei punti se si vuol fare la legge
Ma nel contempo l'ora bisogna dire che in questa legislatura si fanno due cose
La legge finanziaria la legge sulla rappresentanza
Sono disponibili le forze qui rappresentante adoperare perché in primo luogo le sinistre
In un confronto serrato siano unite
Ma per farlo devono fare le due scelte che dicevo prima cinque sei punti è un punto di mediazione
Nell'elezione perché tutti devono essere letti mi sembra che il punto di riferimento possesso né per la Camera
Affinché
Se non si fanno questo si va anche a certe scelte rispetto al governo
Perché è questo l'unico modo per stanare la Democrazia cristiana nel suo insieme e non solo quello non so se è stata chiara la domanda senza questo noi continueremo a fare chiacchiere
Perché allo stato della discussione dopo otto mesi di discussione in commissione lavoro se si vuole
In un paio di giorni o al massimo in una settimana con lavoro intenso si può arrivare a questa si deve fare questo di a fare delle scelte politiche e nessuno può stare sul fico
Ci sono altre domande altre considerazioni
Valerio delle domande
Sentite
Se ci sono altre considerazioni domande
Che noi gradiremmo fossero espresse
Attendiamo
Altrimenti siccome i nostri interlocutori hanno avuto solo un'opportunità si son sentiti io rifare il giro così oltre a rispondere al quesito Pizzinato interloquiscono anche tra di loro siete d'accordo
Bene allora ricominciamo domande
Ne abbiamo parlato tanto di questa cosa diciamo tra le persone intorno a questo tavolo anche che forse siamo risultati anche un po'noiosi perché tutto sommato siamo d'accordo ma questo anche neanche da oggi già da parecchio tempo
E nel senso che è difficile poter negare sia all'evidenza della crisi della rappresentanza
Sia anche quelli signor
Ragionare ulteriormente ci sei già ragionato abbastanza e soluzioni soddisfacenti su quelli che possono essere i nuovi istituti i rimedi
Io penso che su alcune cose il consenso appunto risentito anche qui ferma la libertà di organizzazione in quanto tale l'ordine di lavoro
La rappresentanza unitaria eletta da tutti i lavoratori
è la titolare del potere
Diciamo di decidere degli interessi dei lavoratori
In azienda
Uno primo punto secondo punto deve esiste una possibilità di una verifica il suo operato del suo mandato terzo punto un coordinamento che secondo me non ha necessità di essere un coordinamento organizzativo come ha voluto l'accordo quel tre luglio con quel famoso terzo riservato mo'potrebbe essere benissimo un coordinamento normativo
Tra contratto vocazionale contratto aziendale cioè in fondo a norma sulle competenze noi abbiamo sempre brevi
Mi pare che quarto punto un criterio è necessario
Per
Negli stretti limiti in cui potrà si potrà parlare ancora di una maggiore rappresentatività delle confederazioni a livello nazionale un criterio che ci aiuti
A stabilire questa qualità non più immaginaria ad un più presunto come è stata oggi e che poi dovrà essere anche se un criterio direttamente spesso vetrate
Su questi punti cinque o sei diceva pezzi Carioni soltanto quattro mi pare che il consenso il consenso ci sia a sinistra uso questo termine proprio nel senso più ampio
Mi augurerei per esempio però che Giugni rinunzia un poco una certa sua impostazione vecchia del suo Progetto
Che fondo ancora teneva il momento elettivo a parte i lavoratori secondo in secondo piano
Dal colloqui così da quello che si è sentito sembra che anche da parte sua vi siano allineamento su quelle che sono questi
Pochi principi fondamentali il grande problema che noi abbiamo è quello dell'opposizione
Ora aperta ora sotterranea
Della DC fatta sia direttamente sia per i sia attraverso democrazia cristiana cioè chiaramente viene sul centro dello schieramento politico
Un atteggiamento di forte resistenza quanto però questa resistenza
Sia diciamo consolidata sia decisa
Per me è tutto da da vedere in questo momento perché qualche movimento interessante già c'è stato anche d'accordo del tre di luglio a mio modo di vedere
Accettando contiene sì quella contraddizione evidente che dovrà sparire nella legge però in qualche modo per la prima volta anche la CISL UIL ha scritto lì più una legge ci vuole
E c'è scritto non è che non l'ha scritto
E una legge la quali fissare le rappresentanze che sono eletti da tutti i lavoratori
Anche questo è stato scritto
Quindi voglio dire
Si può cominciare a chiamarli una
Coerenza rispetto a dei comportamenti
Per lui sicuro come sono che li nove progetti non presentavano nessun problema nel senso che sono facilmente riducibile unità intorno ai punti donne punti che ho ricordato
Per me occorre un'iniziativa politica in questo senso
E una
Pongo una volontà
Di chiamare alla resa dei conti il centro dello schieramento politico e per quello che può interessare il sindacato più più diede gli altri avuto S il sindacato siderale associati intorno a un progetto unitario che a mio modo di vedere
In pochissimo tempo può essere messo appunto
Grazie alle Orcagna
Si cercherà anche di essere molto schematico però secondo me ci sono alcune questioni
Che vale la pena di affrontare perché riguardano anche la passione personale che quelli che stanno dentro sindacato per esempio mettono nelle cose che fanno neanche rispetto ai rischi che in misuriamo
Da questo punto di vista mi pare che Di Marco faccia riferimento a un rischi ai rischi di diaspora nella CGIL no e credo che ci siano due tipi uno dovuto alla rassegnazione
E l'altro alla Consap alla certezza del della io riforma verità no questo termine che viene usato
Allora io credo che per evitare questo in questo momento così delicato c'è una cosa molto semplice da fare
Voglio dire
Poi c'è un ente è un terzo elemento
Nella consultazione l'ottanta per cento
Senza forzare troppo lo si può anche leggere come l'Effetto di un anno iniziato trentuno di luglio no quindi come dire un se un segnale forte
Di chi crede di non poter contare e quindi non vedo perché dovrebbe votare
Ecco gli occhi però cerchiamo il filo allo IOR Ciro lo vedo in una questione molto semplice però decisiva che il voto ai lavoratori perché su questo poi si sciolgono tutti i nodi compreso quello della maggiore rappresentatività
Per esempio la proposta di legge del consiglio e la maggiore rappresentatività si misura sul voto espresso nell'elezione dei delle strutture unitarie no
Che è il modo credo più corretto in qualunque società civile anche limitatamente democratica per misurare la rappresentatività di una qualunque organizzazione
Ma soprattutto credo che la questione del voto sia quella che risolve il nodo vero cioè il rapporto tra la crisi
Per quella che è oggi con tutte le sue implicazioni sul piano della riorganizzazione l'apparato produttivo il dramma della disoccupazione gli eserciti contrapposti sul mercato del lavoro rapporto tra crisi e democrazia questo nodo si scioglie solo nel voto
Allora
Io credo che per questo
Non ci sta in io sono d'accordo con Pizzinato momento magico però per un quarto elemento anche Antonio adesso che sono vere tutte le cose che tu hai detto ma c'è un quarto elemento di cui noi ci vantiamo perché non ce ne vergogniamo Eccher referendum
Che rende in qualche modo obbligatorio per il Parlamento legiferare prima di arrivare al referendum e mi sembra che questo sia un argomento forte
A completare l'Ama digita
Non è non è obbligatorio Benetton diciamo che c'è un orientamento va bene userò un termine più vicino al linguaggio
Un orientamento
Ecco io credo che c'è un filo che lì c'è un filo forte
E credo che questo sì poi c'è un altro pezzo di ragionamento su cui noi dobbiamo capire come ci spendiamo per esempio il movimento dei consiglieri ha proposto una manifestazione nazionale da tenere a Roma il venticinque di settembre su due questioni
Che si legano tra di loro e che ricompongono i problemi che dicevamo noi la questione della democrazia e la cura e la questione dell'occupazione
Allora io credo che se come abbiamo ottenuto un risultato di grande unità
Il ventisette di febbraio e anche nella stessa battaglia referendaria su questi temi e su questi contenuti il venticinque di settembre raggiungeremo lo stesso grado di unità
Noi avremmo aggiunto il quinto e forse decisivo momento magico alla battaglia per dare finalmente la parola e come dire il diritto di determinare le proprie scelte ai lavoratori di questo Paese
Grazie cagna Cofferati
Anch'io considero importante il fatto come Lodi dicevo prima
Marie confermerei
Questo aspetto che si arrivi rapidamente nell'autunno a far votare i lavoratori italiani sulla base dell'accordo
E il tre di luglio con le contraddizioni le mitiche
Sapendo che corriamo un rischio si deve averlo presente fin dall'inizio
Ma ciononostante anzi questo rischio mi conferma nell'opinione che ho all'interno dell'organo azioni sindacali confederali
Quella parte che ha sempre guardato la legge come
Strumento irrilevante o addirittura negativo
Con tutta probabilità
Userà
O potrebbe usare restiamo
Ma il condizionale
L'elezione
Soprattutto se le elezioni sarà molto ampia
Come argomento per negare l'utilità della legge
Però guardate da che mondo è mondo
Le cose volgono sulla base dell'utilizzo positivo che si sa fare delle contraddizioni degli altri
Tra questo rischio e l'altro estremo
Che è quello di dire
Qualcuno ha cominciato ad ipotizzare anche questa soluzione aspettiamo la legge
E voteremo soltanto dopo la legge io preferisco di gran lunga il primo perché nel primo c'è una contraddizione che si può usare positivamente
E io credo che se saremo in grado di far votare qualche milione di lavoratori italiani
Nell'arco dei prossimi mesi soprattutto se la elezione o la rielezione degli organismi rappresentativi nei luoghi di lavoro
Avverrà in tempi ravvicinati noi daremo un segnale importantissimo
Che avrà un'utilità anche sul piano politico
Verso l'esterno non avremo soltanto cominciato a risolvere un problema che riguarda le organizzazioni sindacali
Avremo dato alla prova
Che si può utilizzare uno strumento di democrazia con i limiti e le contraddizioni che ha e questo potrà essere utile anche per accelerare i processi
Evolutivi sul piano della costruzione delle nuove forme di rappresentanza
Politica e istituzionale
Il mondo del lavoro la rappresentanza sociale non può essere considerata una cosa a sé stante separata da questo processo di trasformazione proprio perché come diceva Gavino Angius prima le organizzazioni sindacali confederali sono stato un pezzo importante della democrazia in Italia negli anni passati
Il loro rapporto la ricostruzione del loro rapporto con i lavoratori
Non è cosa che sta fuori io detti versa dal sentire comune dal bisogno di ricostruzione della rappresentanza
Della rappresentanza politica della rappresentanza istituzionale
Considero peraltro questa possibilità
E la contraddizione che fa vivere penso soprattutto ha come dovranno essere in sintonia la rielezione
Con l'elezione degli organismi di rappresentanza dei luoghi di lavoro e la gestione dei negoziati contrattuali
Per i quali si riproporrà su scala ridotta ma in misura altrettanto delicata la questione degli esiti finali
Della gestione del negoziato e della validazione
Del risultato risultato conclusivo
Se c'è sintonia tra questi due momenti avremo noi quelli cioè che pensano che la legge sia utile
E sia indispensabile addirittura per completare il processo di revisione dei meccanismi e dei modelli di rappresentanza avremo un'occasione in più
Per sollecitare che si può aggiungere a quelle che diceva Antonio per sollecitare rapidamente da parte del Parlamento
Il varo di un disegno di legge
Guardate qui se mi è permesso un accostamento
Un po'ardito ma insomma passate non l'ho vista la circostanze l'ora così come il PDS dice la legge di riforma elettorale è imperfetta ma votiamo e poi il prossimo Parlamento potrà portare gli aggiustamenti che servono io dico che la stessa logica deve essere utilizzata per quanto concerne la parte di accordo sindacale relativa alle rappresentanze sindacali votiamo il voto di per sé ha un valore politico alto e sollecita gli elementi di aggiustamento e di integrazione che sono che sono necessarie
Se riusciremo a fare questo passo in avanti avremo un po'quindi forza per fare anche il resto
Per ora non è il momento ma sarebbe stato un argomento importante
Lo ha introdotto con più decisione di quanto non abbia fatto io Gavino c'è il problema della riforma del sindacato
Quando parliamo di democrazia la democrazia a due versanti che vanno affrontati entrambi e contemporaneamente
La quota che riguarda il rapporto tra le organizzazioni dei lavoratori
La quota che riguarda il rapporto tra
I vari livelli dell'organizzazione
Le procedure di definizione dei gruppi dirigenti
Di scelta
Degli orientamenti della linea le questioni che con grande coraggio abbiamo affrontato al congresso di Rimini ma che sono ancora a metà del guado
Non abbiamo buttato via con coraggio il vecchio modello consociativo
Se mi è concesso l'utilizzo del termine per quanto riguarda la costruzione dei gruppi dirigenti e le scelte
Che la quotazione delle scelte di di linee abbiamo scelto una nuova convenzione maggioranza e minoranza con elementi non del tutto definiti
Se è vero come è vero che in corso che in corso d'opera qualche volta
Il rapporto maggioranza minoranza che di modello democratico anglosassone di anti
Io
Modello diverso questa contraddizione va risolto
La CGIL non gli altri non può vivere a lungo su questo equivoco
Va risolto assumendo dalle conseguenze fino in fondo
La Conferenza di organizzazione sarà una prima occasione importante io credo che occorra fare lì qualcosa di più
Guardate la frantumazione del mondo del lavoro dipendente dei processi di disgregazione sociale che sono
Ora mai presenti ed attivi
Con risultati negativi in una parte consistente del nostro corpo hanno bisogno di un rilancio dell'idea
Del sindacalismo confederale
Della logica
E della linea dei Titti e della solidarietà che viene rimessa sistematicamente in discussione
è vero dove si rompe il rapporto tra noi lavoratore la cultura leghista prende corpo
Il corporativismo
Ma c'è anche chi immagina che il corporativismo sia un modello
Di esercizio della democrazia sindacale da proporre in alternativa a quello del sindacalismo confederale
E i rischi di rottura all'interno del sindacalismo confederale possono portare agli
E allora guardate ci sono due strade che non possono più essere deluse
L'una è quella che riguarda il rapporto tra le grandi confederazioni sindacali io credo l'unità sindacale non al sindacato
Idea
Per qualche aspetto anche un po'folle se mi è consentito di un modello di democrazia politica
Che abbiamo sempre combattuto
Unità sulla base della diversità e del rispetto reciproco del pluralismo delle opinioni
E dall'altro lato penso anche che sia oramai inevitabile e non più rinviabile
Un mutamento consistente del modello stesso della rappresentanza
Noi siamo un'organizzazione confederale che avvalori solitari
I denti ancora per fare
Ma che li esercita secondo una struttura che figlia del vecchio modello istituzionale
Se cambia il modello istituzionale il sindacato non può restare lo stesso di prima abbiamo bisogno anche noi di decentrare compiti poteri e rappresentanza di trovare un diverso equilibrio tra lei stand il rito reali della rappresentanza e quelle nazionali
Una che riguarda in primo luogo la CGIL
Non avrebbe ragion di essere non potrebbe vivere perché la contraddizione in quel caso sarebbe devastante per noi un sindacato che continua a commisurare
La sua esistenza con un modello di Stato che cambiasse lo Stato decentrato il sindacato deve decentrare risorse e competenze e capacità contrattuale
Mi rendo conto io per primo che dirla così è molto semplice realizzarla è molto più complessa
Ma se l'Italia del futuro sarà un'Italia che avrà una struttura rappresentativa delle istituzioni
Che si avvicina progressivamente a modello federale non potrà essere che il sindacato rimane
Legato ad una sua idea di una sua forma di rappresentanza sostanzialmente centrale
Mi rendo conto che l'argomento t. per asse parrebbe una tavola rotonda una discussione
Tutti i rischi che questo comporta ma sento che siamo lì siamo oramai alle soglie anche di questa esigenza
E sarà molto importante altrettanto delicato per realizzare un equilibrio tra la rappresentanza solidale e le modalità con le quali queste si esercita a parlarne per tempo per non trovarci di fronte all'esplosione di qualche problema che poi liti porta inconsapevolmente con tutte le conseguenze negative
Grazie Cofferati Bonomi
Anch'io che dolcissima però credo che
Due cose le volevo precisare intanto la questione del referendum io prima volutamente non l'ho citata
Ma la considero appunto il grimaldello di cui parlava cagna cioè uno degli strumenti messi in atto per spingere la legge cosa che non è obbligatoria ma che già in passato ha funzionato come strumenti e come meccanismo tra l'altro i rischi sono grandi lo diceva Angius sul referendum pro perché il rischio è quello non voluto da chi l'ha promosso metà chi ha raccolto le firme meta chi l'ha firmato
Giungo referendum contro il sindacato no quindi il sindacato si e quindi evidentemente potrebbe aprire anche alloggi che le più diverse è chiaro che il gioco
Ritengo che abbia valso la candela ciò che l'importanza dello squadernare tutti gli strumenti possibili a spingere la legge era l'obiettivo ed è tuttora l'obiettivo anche sulla frammentazione io credo che oltre la questione dei dei leghismi culturali e politici
E di frammentazione per aree geografiche io credo che il problema che non si è intrecciato alla nostra discussione ma che adesso il piatto sono le nuove regole del mercato del lavoro io credo che anche questo sia un problema
Che pone con forza la questione del della legge e delle nuove regole su Herat danza sul terreno appunto della maggior frammentazione della maggior precarizzazione della difficoltà ulteriore per riconquistare il terreno di unità e di solidarietà di cui si parlava finora evidentemente questo questo il nuovo che viene avanti tra virgolette sul mercato del lavoro che sarebbe oggetto di un'altra discussione di un altro dibattito però secondo me è l'altro pericolo forte per la difficoltà di una reale rappresentanza di una reale riconquistare il riformare Rifondazione di forza sindacale dalla parte dei lavoratori
Questi sono i due corni sulla domanda
Sono d'accordo con Angius quando poneva l'accento sul restringimento tra partecipazione democratica è questo il terreno e stanca Noè stanche partiti
Riuscire appunto nel salto di qualità
Culturale nel cercare di dare spessore a questo problema della legge
Che va al di là del rischio che diceva Cofferati che anch'io vedo come rischio ma non ovviamente da ostacolare il prova delle elezioni in autunno io vedo il rischio che il sindacato che si è fatto promotore di una cioè sì sì Eda
Di fatto ma non spinga facendo mancare quel pezzo fondamentale che potrebbe essere appunto l'obiettivo per ora per sbloccare la questione della legge detto questo sul momento magico che diceva Pizzinato anch'io ritengo che o questi mesi sono quelli che concretizzano con i pericoli che si diceva prima con i rischi che si diceva prima la legge una piattaforma
Piccola riforma sono d'accordo alcuni punti sono d'accordo
Sul merito di questi punti sulla base della discussione che cioè si può arrivare a una discussione io l'ho detto prima lo ripeto c'è da parte nostra la volontà della legge della legge piccola diciamo che vada quindi a a stringere sui no su quei cinque sei punti che si diceva prima
La volontà di discuterla in questi mesi nel merito è chiaro che c'è tutta la disponibilità per un compromesso chiamiamolo così che non sia un compromesso perdere perché altrimenti c'è già ci potrebbe essere l'applicazione dell'accordo del tre luglio io non son d'accordo detto questo
Credo che però qui alla sinistra si ponga davvero un problema al di là del compromesso ampio della del tentativo di fare una legge quindi con le forze che sono in Parlamento maggioranza minoranza opposizione io credo che il problema sia quello di di stringere sui contenuti e andare a quell'appuntamento
Se già le forze che qui sono rappresentate riuscissero a convergere su Genova di credo che ci sarebbe una forza in campo
Beh di cui la maggioranza non può non tener conto gestiva mite quindi si tratta di concretizzare questo impegno
E qui a partire da un appuntamento minimo che quella manifestazione del venticinque settembre lo diceva cagna prima io credo che anche a quel questo a questa manifestazione a questo appuntamento
Non possa sfuggire l'obiettivo perché se il mese mese e mezzo che diceva Pizzinato potranno essere anche di più
Viene impiegato c'è un impegno su questo terreno per i giorni conta nelle ore contro allora se questa manifestazione può diventare già un appuntamento dove al centro
è messa anche questa questione tra le altre intrecciata alle altre strettamente io credo che avremo fatto un passo avanti
Grazie bolognesi anche su
Zambrotta
No ma io
Non solo due minuti per dire son d'accordo con la proposta che ha fatto Pizzinato
è evidente che se si vuole approvare la legge bisogna trovare un punto di mediazione il punto di mediazione non può secondo il mio farei non può che avvenire su quel su quei punti che dicevi tu in particolare sul sul sul sull'assunto che tu hai espresso all'elezione lezione per tutti
Detto questo però io penso che il raggiungimento di questo obiettivo sul quale ripeto non solo sono d'accordo ma che sarà assunto dal partito democratico dalla sinistra
Io non non sono molto ottimista nel senso che e per raggiungere questo obiettivo sarà necessaria una una battaglia politica è una lotta noi qui discutiamo adesso diceva la compagnia bolognese
Sì ma bisogna vedere che tipo di mediazione a perdere a vince qui bisogna sapere che i tempi sono strettissimi
O si raggiunge tra le forze di sinistra democratiche il più ampio schieramento per poter poi raggiungere quel cinquantun per cento che riceva Pizzinato se no è meglio che non è parliamo nemmeno perché gli avversari di una legge che cambi l'articolo diciannove dello Statuto dei lavoratori sulla base delle cose che c'ha detto alleva dell'ispirazione di fondo di riforma del sindacalismo confederale di cui ha parlato Cofferati
Di quell'esigenza di democrazia partecipativa di base lavoratori che accetta Ocaña quei tutto quanto questo sarà travolta sarà sconfitto
Questo lo dobbiamo sapere per cui noi possiamo anche spaccare il capello in quattro nostre teoriche discussioni dopodiché sappiamo che qui c'è una logica parlamentare e politica implacabile che ci vedrà sconfitti questo noi dobbiamo sapere
Perché c'è l'interesse reale di chi vuole che il referendum si svolga per dare un colpo al sindacalismo confederale
E questo non lo sappiamo benissimo
Perché sappiamo che c'è chi non vuole rinnovare la rappresentanza saranno minoritari questi interessi ma ci sono chi pensa ad un altro modello di sindacato quindi ci sono molti interessi contro una riforma degli Istituti di rappresentanza allora o noi facciamo uno sforzo unitario reale per raggiungere un punto di mediazione come si diceva o diversamente non saremo sconfitti
E ci sarà un deserto alle nostre alle nostre spalle
Potrà dire adesso Cofferati non è vero che ci sarà un deserto perché ci sarà la ma l'accordo ed è vero quello che dice
Io stesso dicevo ma è meglio di niente però anch'io penso che in quell'accordo che pure cioè quest'aspetto diciamo positivo che tu dicevi
Io vorrei però che rimanesse l'obiettivo massimo nostro da perseguire che considero la legge sorretto detto detta un po'alla buona è come detto così sinteticamente per conclude
Per concludere quindi sento che c'è da fare uno sforzo politico molto unitario e che il raggiungimento di questi obiettivi che qui ne abbiamo dichiarato voler raggiungere
Beh richiede veramente una lotta molto molto convinta e una volta che abbia un'ispirazione unitaria
Io non ho niente assolutamente nulla andrò alla riunione alla quale siamo stati invitati come partito preparatoria della manifestazione di cui ha parlato cagna parlato bolognesi hanno parlato in questi giorni gli amici i compagni dei consigli
I in manifestazione sindacale per il venticinque settembre dovrete convenire lo dico all'amico
Compagno cane che questa manifestazione per la verità non è nata esattamente sotto i migliori auspici unitari anzi è andata sotto altri auspici allora o questi indirizzi queste via da far
Abbiano radicalmente di questa liberazione diventa quello che per esempio avete Ocaña oggi ha detto nella relazione per il lavoro e per la democrazia diventa una cosa cioè che si fa
Come CGIL CISL UIL come lavoratori Conco con una ispirazione politica unitaria con un respiro politico unitario molto forte allora diventa una cosa
Diversamente se soltanto una a rappresentazione nobile ma minoritaria di un'esigenza destinata
Purtroppo magari una sconfitta per questo evidentemente non può non interessarci lo dico questo per dire che la nostra ispirazione ciò che istiga la nostra iniziativa politica almeno come partito democratico della sinistra
è un'istigazione unitaria democratica e di sinistra perché questa riteniamo essere la via per dare più forza alle lotte delle lavoratrici e lavoratori italiani oggi in un momento così difficile per la vita democratica del nostro Paese grazie anche al suo ringrazio i nostri ospiti
Ringrazio anche voi viene
Questa sera alle ventuno al Centro dibattiti c'è una discussione su occupazione i contratti a finanziare