Presentazione del libro "Ancora un giro di chiave. Nino Marano. Una vita fra le sbarre" di Emma D'Aquino (Baldini+Castoldi)

Eccoci qua buonasera buona sera e benvenuti alla presentazione di questo libro appena uscito ancora un giro di chiave edito da Baldini e Castoldi l'autrice e qui accanto a me Emma D'Aquino facciamo subito applauso Emma così
Insieme a noi stasera ci sono Giovanni Bianconi firma del Corriere della Sera grazie anche a lui di essere qui
E Mauro Palma garante nazionale per i diritti dei detenuti grazie relazione delle persone private della libertà è più giusto dire così
Allora eccoci qua permettetemi una presentazione personale io conosca ma da qui ma da molti anni siamo colleghi al TG uno
Dividiamo la stessa stanza in quel posto meraviglioso che si chiama Saxa Rubra una piccola stanza
Qui siamo molto amici voi direte ma io devo subito confessargli una cosa la prima è che non ho letto il libro quindi sono qui stasera ma improvvisano insieme a voi la seconda che naturalmente voi sapete questo la grande storia d'amore perché ma D'Aquino ha scritto un romanzo d'amore giusto allora questa è la gang che io faccia perché siccome lei è molto ansiosa mi sta tormentando con mail messaggi allora volevo fare uno scherzo non so se riuscito pensa di sì perché già si è agitata quindi un'altra Plauto gotici sciogliamo e cominciava invece vai a parlare davvero allora devo dire che leggendo questo libro
Questa storia mi ha molto colpito sarà perché è un tema che io conosco il tema
Di chi vive
Praticamente quasi un'intera vita dietro le sbarre e me ne sono molto occupato
Il tema di chi
Sì macchia di crimini terribili e poi qualche maniera rinasce
Il tema del carcere che un posto che noi di base non conosciamo ma che questo libro racconta molto bene e il tema dell'amore perché in questo libro a questa storia così drammatica c'è anche naturalmente un grande amore che poi è quello che dà speranza quest'uomo
è una storia vera la storia di Nino Marano
Che è ma nel suo lavoro di cronista del TG uno ha conosciuto e che dopo tanti anni ha voluto raccontare e allora chiaramente la prima domanda che non l'ho mai fatto finora neanche in privato e la faccio pubblicamente perché e quando hai sentito l'esigenza di raccontare questa storia
Grazie Alberto e grazie a voi di essere qui io ho incontrato e lo racconto nel nel libro Dino Marano nel due mila cinque
è era ed è un luglio ergastolano
L'ho incontrato in una chiesetta la chiesetta del carcere dell'Ucciardone
Ho avuto di fronte un uomo che a differenza degli altri detenuti che avevo già incontrato intervistato era un uomo che non voleva né compiacermi né come dire essere assolto tra virgolette da me voleva soltanto che io lo ascoltarsi
E io ho fatto questo lo ha ascoltato
Chiaramente nella mio reportage tv sette o messo solo una piccola parte ho inserito una piccola parte della sua intervista che era interessante perché la sua storia e molto interessante la storia drammatica avventurosa
E la storia di Urali Nascita di una metamorfosi perché quest'uomo è come se se svolgesse un arco no cioè arriva arriva arriva la sua violenza arriva un culmine e poi pian piano comincia a decrescere decresce nel momento in cui comincia a riflettere non su se stesso sulla via che aveva che aveva intrapreso e sulla dita che praticamente tre quarti della sua vita aveva buttato
Io intuisco subito che è una storia affascinante ma chiaramente parlando con il direttore del carcere dell'Ucciardone mi dice senza mezzi termini che quell'uomo non uscirà mai
Perché si era macchiato di delitti tremendi due omicidi due tentati omicidi evasioni
Risse insomma
Aveva una fedina penale e e delle delle pene che che gli impedivano chiaramente qualunque tipo di libertà anche solo fosse di un'ora quindi per me Nino Marano sarebbe più uscito due anni fa un anno e mezzo fa
Ho scoperto invece che attraverso questo percorso di rinascita prima interiore e poi ovviamente nomi fatti
Mino Marano aveva finalmente ottenuto la libertà condizionata che anche un pluri ARGAM scolano come noi lui
La legge consente di aprire purché essi sia spiata una pena di almeno ventisei anni lui ne aveva fatti quarantanove in carcere
Da quel momento non ho resistito chiaramente l'ho chiamato qui è tutto raccontato nel libro
Facciamo un passo indietro torniamo all'inizio di questa storia vi dico in questo libro è scritto cerco di essere diciamo giornalista e non l'amico che vuole molto bene ma è scritto in maniera unica e soprattutto è scritto in prima persona
E devo dire che non le fa io ho scritto un libro recentemente lo scorso anno non è facile scrivere in prima persona perché significa veramente immedesimarsi
Nella vita di della persona di cui ne stiamo parlando noi giornalisti siamo abituati a scrivere ma mai in prima persona quindi è veramente uno sforzo un'immedesimazione molto importante
E la storia comincia così vorrei leggervi alcuni brani la prima volta che vennero a prendermi per portarmi in carcere il trentuno gennaio del mille novecento sessantacinque avevo vent'anni
E avevo appena riparato alla fui Tina sposando Sarina la donna che mi è rimasta a fianco tutta la vita e chiamo ancora
Non conoscevo il carcere non c'ero mai stato né io nessuno della mia famiglia
Vennero in due bussarono alla porta di casa mia io la chiamavo Cosima di casa
Aveva poco o niente perché in realtà era una semplice stanza
La devo costruita da solo accanto a quella di mia suocera avevo fatto tutto io trasportato i mattoni impastato la calce messo le piastrelle
Se devo pensare a un periodo felice il mio pensiero va a quei giorni quella stanza mi sembrava una reggia ed era tutta per noi due per me e per Sarina
Ebbene però questo sogno questo momento pur comincia il libro si infrange subito perché quest'uomo viene messo in carcere pensato per aver rubato
Delle melanzane
E per aver rubato un pezzo di una per di una nate con cui si trasportano le cose è una bicicletta e da lì comincia questo incubo durato praticamente tutta la sua vita
Giovanni Bianconi questa storia che cosa ci insegna che
Finire in carcere come succede a Luís per una per un furto un piccolo furto
Può cambiare la vita perché il carcere il luogo
Peggiore dove si può finire e così ancora oggi
Ma sì
Insegna questo però insegna anche altre consegne
Ed è un libro ed è una storia che parla noi parla a quelli che stanno fuori dal carcere secondo me
Perché a me è capitato di incontrare tanti detenuti
Anche tante vittime di detenuti che ci sono sempre le azioni personali vengono fuori
E questa storia però e particolari perché non è caratterizzata mi dà ideologia NI da appartenenze a clan mafiosi originali dice
Non è una persona che sceglie di diventare criminale è una persona che si ritrova in una situazione all'interno della quale poi tira fuori un'anima che criminali evidentemente perché questo
è uno che diventa un killer delle carceri sostanzialmente cioè ammazza altri detenuti in carcere
E e nel e ne combina di tutti i colori e poi prova ad evadere varie volte eccetera però perché dico che parla a quelli che stanno fuori del carcere perché questa è una storia che divide in due
Da come l'ho letta e da come l'ho capita anche la storia delle carceri italiane
C'è un periodo che e precedente alla riforma carceraria del settantacinque e a tutti gli altri passi avanti che sono stati fatti a partire da quella riforma
La cosiddetta legge Gozzini che era un senatore della Sinistra indipendente particolarmente illuminato è particolarmente attento a queste questioni insieme ad altri hanno partorito una riforma che ha fatto sì che chi entrava in carcere
Non avesse più niente da perdere come invece arriva questo detenuto di cui Emma racconta la storia prima della riforma
La riforma è un punto di svolta perché prima di quel momento il carcere non è altro che un luogo dove il criminale tira ancora buoni ti diciamo così
Tira fuori ancora di più il suo essere criminale proprio perché non ha più niente da perdere e allora dopo un omicidio tanto alle commetterne un altro per affermare il proprio io e la propria personalità in qualche maniera perché comunque sia tanto non c'è più niente da perdere e allora continua ad ammazzare i continua a evadere sapendo che tanto l'evasione soltanto un momento inattesa
Che ti riprendono in una guerra tra guardie e ladri in una fuga che necessariamente finirà Odino in carcere o sotto terra perché è difficile trovare un'altra aspettativa
E questo significa che le persone che stanno dentro il carcere sono inevitabilmente destinate a diventare peggiori o a rimanere uguali o a diventare peggiori di quello che sono con la riforma che significa apertura del carcere all'esterno dare la possibilità di avere nuove possibilità
Dare la possibilità di avere nuove prospettive dare la possibilità di lavorare e di uscire di riprendere i contatti con l'esterno
Non c'è più niente da perdere c'è molto da perdere e allora si cambia
La prospettiva e si cambia il modo di essere e anche una persona come Nino Marano che
Diciamo sepolto dentro questa situazione proprio perché aveva peggiorato la propria esistenza il proprio status di criminale
Capisce che c'è qualche altra cosa e c'è chi l'aiuta in questo sono gli operatori carcerari sono i direttori delle carceri
Che lui a volte tradisce anche perché fa delle cose quando esce che non dovrebbe fare e però gli danno ancora un'altra possibilità
E allora e finiscono perché parla noi e non solo a noi ma anche credo io
A chi ci governa chi amministra la cosa pubblica
L'idea di mettere dentro le persone buttare la chiave significa escludere queste persone dalla convivenza civile e chiuderle dietro una porta di cui a noi non deve interessare più niente mentre invece non è così perché quelle sono persone e storie come quella di Nino Marano dimostrano che sono persone che possono cambiare dipende anche ovviamente da loro stessi se non è che tutti quanti c'è evidente che ognuno c'ha la propria storia
Però significa che possono riconosce che la possibilità eventualmente coglierla
Allora appunto l'idea di buttare la chiave l'idea che le persone devono marcire dove stanno perché hanno sbagliato e non possono più
Mettere il naso fuori io credo che sia un'idea sbagliata per noi prima ancora perché quelle persone per noi come società che da fuori
Abbiamo tutto l'interesse a che quelli che stanno lì dentro i loro familiari poi c'è un aspetto familiare che seconda se voi iracheni parleremo ma ecco questa è la cosa che insegna hanno in questa storia che li do io la cosa principale
Io sono molto accorge Vanni Bianconi perché è proprio un libro
Che racconta una storia ma che ha un messaggio molto molto forte molto potente il carcere fa parte della Società fa parte della nostra vita le persone che sono in carcere sono nostri concittadini sono persone come noi
Che hanno sbagliato nella maggior parte dei casi in alcuni pochi casi magari sono anche innocenti e che comunque si trova vive una situazione di grande grande privazione difficoltà
Condivido l'analisi che ha fatto Bianconi lei la condivide
Al di là del del passaggio dalla riforma prima e dopo il carcere una realtà molto complessa una realtà dove la vita è difficile ma anche una realtà che riserva come lui stesso racconta nel libro delle sorprese addirittura lì parla di un rapporto d'amicizia con gli agenti penitenziari lo aiutano e poi c'è questa rinascita finale che un messaggio potentissima straordinario
Ma il carcere come ogni come dire ogni realtà umana è una realtà molto complessa ci sono tutta una serie di aspetti inclusi quelli diciamo di il totale rifiuto degli uni e degli altri e quelli anche di invece solidarietà venne mi non immaginata in alcuni aspetti quegli o condivido l'analisi soprattutto su un prima e dopo ci sono le pagine del libro che ci parlò del carcere degli anni settanta anni ottanta per un parallelo che mi riporta al fatto che io prima avevo parlato di privazione della libertà più che di carcere siamo anche nel periodo in cui ancora ci sono i manicomi in Italia che è un altro mondo separato il carcere descritto degli anni settanta pre-riforma voti riformati iniziava a muoversi ancora dissentiva
Delle regole penitenziarie del trentotto erano regole penitenziarie che ancora erano quelle che venivano applicate all'interno
Un certo senso il libro mi fa pensare da un lato
A quanto cammino è stato fatto perché sicuramente la situazione attuale non è quella descritta diciamo in quelle pagine iniziali però contemporaneamente mi fa pensare anche a rischio di alcuni ritorni ad alcune situazioni
Che potrebbero diventare di quel genere e mi spiego parto da un dato il numero di persone analfabete attualmente in carcere
E non considerando le persone di altra nazionalità quindi considerando soltanto degli italiani
è diventato terribilmente uguale a quello di quindici anni fa
Mentre l'analfabetismo era fortemente diminuito adesso l'analfabetismo
Risalito all'interno del carcere e questo mi fa pensare
Che tipo nuovo andiamo verso una comunità della miseria le prime pagine sono di una comunità della miseria in questo libero il furto iniziale e via dicendo
Cioè c'è un rischio di un mutamento da una situazione di carcere
Destinato alla criminalità a carcere destinato alla marginalità sempre più persone che hanno problemi di tossicodipendenza problemi di reati seriali infatti
Molto spesso attinenti al problema di provo curarsi denaro della la tossicodipendenza e via dicendo quindi da un lato il libro me metà fatto capire quanto percorso si è fatto
Dall'altro lato anche quanto sia rischiosa una situazione in cui il carcere dal luogo dove e giustamente in maniera costituzionalmente orientata
Deve essere fatta attuata l'esecuzione della pena al luogo dove diventa invece come dire il ricettacolo di tutto ciò che non trova
Altra risposta all'esterno e allora in questo caso può diventare il brodo di cultura di altra
Criminalità che si sviluppa all'interno del carcere stesso come è stata la storia di Marano
Questa è la storia davvero straordinaria perché al di là degli aspetti di cui siamo parlando il filo conduttore voi direte come possibile e l'amore perché quest'uomo
Che uccide in carcere
Che entra ed esce dal carcere che ci passa praticamente quasi cinquant'anni
Diventa padre
Ha una moglie che ancora oggi dice di amare allora che cosa fa Emma D'Aquino in questo libro ci racconta la storia di Luis ma poi c'è anche ed è un secondo me è una delle parti più più belle di questo libro dalla parte di Sarina perché Sarina e questa donna che sta accanto a Luís ancora oggi dopo tutti questi anni dopo tutto quello che è successo Sarina e quella della fui Tina di prima e il primo amore che rimane con lì per sempre guardate come ce la racconta Emma
Ho sempre lavorato aggiornata o a ore
Se mi presentavo al magazzino delle arance mi guadagnavo la giornata altrimenti non c'era niente da pretendere i miei viaggi per vedere Nino per stare con lui al massimo tre ore non duravano mai meno di due o tre giorni
Ed erano sempre giornate di lavoro perse
Per andarlo a trovare chi di voi per me essendo principale che non me li ha mai negati ma per ottenerli dovevo ammazzarmi di lavoro nei giorni precedenti nessuno ti regala mai nulla
Ma non mi rimprovero niente di quello che ho fatto lo rifarei quando tornavo con le gambe gonfie per la Fat per la fatica avevo solo il tempo di passare la casa lasciare il bagaglio e andare a lavorare e così è stato per quarant'anni
Che donna Esterina
è una donna fortissima nonostante la sua statura perché piccolina
Sembra gracile in realtà non lo è è una donna equilibrata è una donna di poche parole
Che quelle volte in cui interveniva perché dovete sapere che nei nostri colloqui miei colloqui miei e di Nino che duravano parecchie ore a casa
A casa sua Sarina era sempre lì accanto a noi prendeva la sedia smetteva di fare quello che stava facendo non so stendere il bucato piuttosto che preparare il sugo
Si metteva lì seduta in Silenzio ascoltava e quelle volte che interveniva aveva sempre ragione perché riprendeva il marito su una data che magari a Nino sfuggiva o su un particolare un sul nome
Non so di un volontario piuttosto che di un di un carcere che Nino non ricordava bene una donna a veramente tutta d'un pezzo di quelle che insomma
Adesso è un po'difficile incontrare una donna ed è questo il motivo io credo insomma avendo conosciuto Dino la sua famiglia
Quello che ha permesso a quest'uomo di non impazzire cinquant'anni in carcere e proprio la presenza di questa donna questa dorma ha permesso al a Nino di avere il contatto continuo con la sua famiglia
Portava i bambini in carcere ogni decisione familiare veniva Presa d'animo all'interno
Del carcere
Una donna che affatto diciamo ha fatto sì che Nino non dimenticasse mai che esisteva una famiglia che lo aspettava e che tuttora insomma e e e presente
E guardate che cosa dice Nino di Sarina verso il finale del libro qui dice ho fatto soffrire tanto
Potrei dire che sono pentito del male che ho causato e sono davvero pentito soprattutto per il dolore che un fitto a Sarina
Mi accorgo solo ora che mia moglie sta invecchiando a settantun anni tre meno di me ma non per questo l'amo di meno
Ecco invecchiare piano piano insieme è una cosa bellissima un regalo che non mi sono saputo conquistare avrei dovuto pensare a lei tutte le volte che stringeva un coltello colpivo un altro detenuto
Non l'ho fatto in quei momenti non pensavo non capivo agivo mosso soltanto da istinti che dà tanto ormai non mi appartengono più
Perché in realtà poi Luigi in qualche maniera rinasce questo libro dimostra anche come sia possibile sbagliare sia possibile pagare poi c'è un momento in cui invece
E come se lui avesse un'illuminazione a un certo punto è oggi un uomo diverso che uomo è oggi Luigi
è un uomo diverso assolutamente diverso rispetto ai fatti che io racconto è un signore anziano di settantaquattro anni che apprezza ogni momento e ogni ora che gli viene regalata è un uomo diverso perché proprio mi riaggancio a quello che diceva Giovanni
La metamorfosi che metto tra virgolette perché è una un termine che Luigi usano l'inizio della mia metamorfosi
Diciamo a inizia proprio nella rapporto che lui ha quando comincia ad avere questo rapporto con la direttrice ma con i volontari in particolare con una professoressa la professoressa gioia che a ottant'anni adesso
E che io racconto tra l'altro nel nel libro quindi inizia questa metamorfosi grazie al rapporto con queste donne con le donne sono state importanti nella sua vita ma non importanti per il genere il genere femminile
Ma importanti nel senso che hanno capito le ragioni sottese cioè hanno capito l'umanità la dignità la forza di quest'uomo che aveva sicuramente fatto delle cose tremende
Rispondendo a un senso di giustizia assolutamente personale e chiaramente poco condivisibile in quel momento in cui lo faceva
Ma che è capace di profondi sentimenti gli stessi sentimenti che a per una donna che appunto sua moglie pensate che e c'è una cosa che riporto proprio la riportò
Nel libro
Un giorno Sarina va a trovarlo in carcere uno dei tanti colloqui facendo sì ore ore di di di pullman
E Luigi scorge in Sarina Nino sporgenza Rina i primi fili bianchi e i capelli bianchi Salina si accorge che il marito fissa quei primi fili bianchi non sulle tempie
E allora in immediatamente dice no Quarà pena avrò il tempo meglio appena avrò i soldi mi farò la tinta
Bene Luís con un candore con che io riporto fedelmente e dice amore sei così bella con questi capelli bianchi non lo farei mai non teli tingere mai adesso che i suoi capelli sono tutti bianchi lama ancora di più
Incredibile a trovare un uomo che sia capace no di sentimenti di questo tipo ora quello che ha fatto Nino io non voglio né né sposare infatti io cerco di essere equidistante no dalle sue azioni io le racconto
A quello che spero che possa restare no a chi leggerà questo libro è che quando ci troviamo una persona di fronte non giudicarla mai per quello che ha fatto per il suo passato
Insomma bisogna sempre aprirsi agli altri per quello che gli altri ti possono ti possono andare senza giudicarlo in modo troppo rigoroso no
Anche perché si parte sempre da un pregiudizio
Anche qui noi in fondo il commesso di viene da una famiglia molto semplice racconta della miseria nella quale loro vivono un anno praticamente i soldi per fare nulla abbiamo letto prima no come avviene la costruzione di questa sanza che per lui era una reggia
E da lì poi finisce in carcere per dei piccoli furti e comincia a questa escalation di omicidi due tentati omicidi
Insomma succede veramente di tutto
Però alla fine alla base c'è sempre la condizione di degrado di esclusione e di pregiudizio seconde quanto ha pesato tutto questo in una storia come quella che stiamo raccontando stasera
Ma sicuramente ha pesato perché l'origine di questa storia probabilmente fosse nato in un quartiere benestante di Roma in Oman avrebbe avuto un altro destino insomma questo va detto però io vorrei dire una cosa io non conoscevo la storia di meno male hanno prima di leggere questo libro
E nonostante sia stato protagonista di molti fatti di cronaca
Però
Leggendo il libro non mi è stato simpatico Nino Marano e questo lo voglio dire perché se no sembra che c'è sempre anche questa più dibattito no che ci si innamora dei criminali che si fanno si raccontano storie
Diciamo così mostrando il lato umano dei criminali con il rischio di una fascinazione che poi può portare lontano da dove si da dove si era partiti al punto rispetto al quale si era partiti
Ecco Nino Marano non è una bella persona dal da come ha raccontato in questo libro non appare non c'è nessuna empatia che nasce dalle pagine di questo libro perché insomma a parte quello che i motivi per cui comincia a entrare in carcere però poi dopo dentro il carcere diventa un Ras delle carceri cioè quello spaziale persone insomma non è che cioè gli avrà pancia col coltello perché gli hanno risposto male o perché
Avevano
Violato una regola d'onore che secondo lui non bisogna violare allora non c'è nessuna fascinazioni in queste non c'è nessuna
Giustificazione per quello che lui ha fatto così come anche nella vita privata si c'è questo rapporto molto bello con la moglie buon per loro però poi è anche uno che per esempio di voi di me ne aveva fatti due perché prima di prima di fare quella con la moglie l'ha fatta con alta che poi dopo gli ha raccontato di essere incinta ma quello con cui il figlio è nato e lui non ne ha più saputo niente adesso però dai così no Riotta ma io non voglio trovare no a chiunque di noi ha avuto più di una sì sì o no però io stavo dicendo queste cose perché è una un olio quando la figlia andava in carcere a dirgli che si è innamorata di un uomo
Però quell'uomo fa il poliziottesco ricevo uno sbirro no
E lo dice e evita che la la figlia sì si fida anzi lo si voglia sposare con chi lei voleva fidanzarsi sposarsi e non è una cosa che diciamo così lo fa apparire sotto una luce particolarmente piacevole però proprio per queste proprio perché in questo racconto non c'è nessuna
Accondiscendenza non c'è nessuno
Fascinazione subita mi indotta Achille Genet subita da chi scrive Mendo tra chi legge eh ugualmente importanti
Perché poi
Soprattutto nella seconda parte quando lui
Racconta di scoprire anche cose particolari adesso
Non dobbiamo raccontare tutto il libro perché se no poi esatto però insomma ci sono momenti di incontro anche con altri detenuti per esempio con i detenuti
Del terrorismo desumere che gli aprono nuove prospettive quella è la chiave di volta
Che è vita che si butti la chiave per la punti allora quest'altro giro di chiave che dà il titolo al libro comincia a girare nell'altro senso comincia a essere un giro di chiave
Per aprire non soltanto chiudere la cella e questo il messaggio appunto di cui è chiaro che c'è il degrado prima
Però poi il degrado non necessariamente porta a queste storie e anche quando porta queste storie poi dal degrado anche dentro il carcere perché era un carcere degradato dove appunto si apriva la pancia delle persone
Poi da lì si riparte si può avere una vita diversa
Devo dire che ma da qui racconta questa storia con una da una parte c'è come diceva di alcuni una freddezza quasi chirurgica cioè lei riesce a raccontare in prima persona senza senza diciamo oltrepassare quella linea di confine che poi appunto potrebbe far pensare a una fascinazione a un'accondiscendenza una quasi compassione per una persona che ha comunque commesso dei reati molte efferati che ha sbagliato che ha pagato
Per i suoi errori al tempo stesso però ci sono momenti di grande tenerezza di grande amore di grande solidarietà e quindi è bello leggerlo perché si racconta questa storia con veramente con un doppio binario e allora vengo a quello che riguarda le famiglie noi quando pensiamo a qualcuno che in carcere pensiamo a quello che quella persona giustamente sta vivendo ma qui lo dice ancora Sarina lei dice
Non sappiamo mai un colloquio peccato che lui è stato pensate in carcere praticamente in tutta Italia Catania Voghera Favignana Biella Palermo tutti
è stata presente dovunque pensare ed è questa una cosa significava partire da lì dalla sua città da Catania andare dall'altra parte d'Italia no
Ecco
Che vita è quella di dei familiari
Delle persone in carcere non ci rendiamo conto di che cosa significhi stare in carcere
Di a vere quante volte li racconta nel libro il colloquio salta all'ultimo minuto lei dorme addirittura in una macchina aspettando il colloquio rilanciano dalla finestra perché non sapeva quello che era stato annunciato le lanciano
Un pezzo di carta e quindi giovare il colloquio non c'è più perché tuo marito nel frattempo è stato messo nella neve in regime di massima sicurezza cioè pensiamo anche a questa famiglia questi figli che vivono per un periodo lungo cinquant'anni con il padre
Sempre in carcere
Sì questo tele figura al contorno diciamo uno dei pregi diciamo del libero proprio dello stile narrativo un po'come in un quadro in cui il contorno ti porta a vedere il centro del quadro
Così nel libro sono le figure al contorno
Lì Sarina Sessa i figli le i direttori di carcere le altre persone incontrate che ci portano a disegnare poi qual è il nocciolo della figura
Le del protagonista e in particolare le figure di tipo familiare
Per noi e molte volte giustamente per esempio quando parliamo di figli e di bambini in carcere
Parliamo tutti bambini zero tre anni che sono con le materie c'era che è un problema
Sembra enorme un problema rilevante eccetera
Però c'è tutto un altro problema sono quelli che vanno a trovare i i genitori in carcere per tanti numero lo scorso anno due mila diciotto lo abbiamo
Nella mole di dati che abbiamo dovuto preparare adesso sul due mila diciotto sono stati circa novanta mila
Novanta mila e è un rapporto con le istituzioni che un bambino ha come l'istituzione che chi ha sottratto agli affetti
Il bambino la percepisce in qualche modo come tale no l'istituzione chi si presenta per la prima volta come istituzione nemica
Questo soprattutto in alcuni contesti di criminalità può avere un effetto devastante
Perché ti portava una ha un'idea dello Stato come antagonista e come nemico che ti diventa una sorta di formazione tua nei suoi primi anni dell'età
E qui diventa molto importante per esempio Giulietti il pensare che ci dovrebbe essere
Un'attenzione specifica
Ai colloqui con i bambini con quelli che hanno i propri bambini che li vanno a trovare
Siano state per esempio io cito sempre un'esperienza positiva in un istituto in Italia è un istituto femminile dove la direzione aveva previsto la possibilità di collegamento Skype
Delle detenute con i figli per fare i compiti il pomeriggio cioè per Nor
Rompere diciamo il rapporto non ledere il rapporto
Tornando alla figura centrale è chiaro che Titta questa serie di figure laterali piene anche fuori la possibilità di un ritorno alla normalità di
Detti diciamo di Lucca il protagonista di Marano perché e e questo ci fa riflettere su quanto siano importanti e la pluralità
La pluralità delle figure attorno non soltanto le figure di sicurezza ma figure che ti rappresentano altri motivi rapportarsi al problema vi è sicuramente una persona molto alto centrata in questo io vado un po'sulla linea di Giovanni
Bianconi ammette io trovo un po'terrificante per esempio la frase sua finale che ti dice tutte se avessi pensato a Serina Périer non avrei ammazzato quelle persone senza pensare alle persone che ammazzava
Cioè
Ma pensare questo io dico auto centrato al sapessi pensato al teste esso non c'è mai in quei discorsi un pensiero ora
Ecco per ruolo istituzionale per me sono centrali i problemi dei diritti delle persone per il privato della libertà quindi dei colpevoli
Ma senza far venir meno l'elemento come dire di responsabilità sociale che uno va rispetto a coloro che poi sono state vittime di questi di questo tipo di errore
Quindi in qualche modo mi attendo che non sia solo per Sarina
Uno riguardi il il proprio agire ma che sia anche per il proprio agire in se stesso
Infatti no perché te lo dice il libro questo racconta attraverso un arco temporale di praticamente cinquant'anni e paradossalmente il carcere per lui
Diventa lo specchio di come questo Paese cambiato c'è una cedola fatto prima bianco dagli anni del terrorismo lui quindi le carceri sono piene di persone che hanno avuto a che fare
Con il terrorismo agli anni di piombo di questo Paese ma ci sono tante altre diciamo così contaminazioni
Pensiamo so a i tossicodipendenti pensiamo a tutto quello che in modo del carcere è stato e da chi è stato
Sono state popolate le carceri in questi ultimi cinquant'anni ecco come come è cambiata la realtà attraverso gli occhi di di Nino all'interno del carcere
Il carcere come è raccontato nella storia di Nino è un carcere completamente diverso e l'abbiamo detto rispetto al carcere di oggi oggi ci sono altri problemi c'è continua ad esserci il sovraffollamento
Ci sono i suicidi in carcere certamente non c'è il problema della sicurezza
Cioè la mancanza di sicurezza che c'era ai tempi di Rino Marano stiamo parlando degli ultrà diciamo fine anni sessanta anni settanta stiamo parlando di un carcere in cui entrava di tutto
Lei la mette i coltelli le pistole addirittura il plastico per costruire le mono Toaff
Est Nino Marano racconta
Diciamo e lo racconta in questo libro o della sua cella all'Asinara che e le cui pareti erano diciamo rivestite di plastico meglio il plastico era murato all'interno delle pareti
Nino Varano non ha mai commesso questa è una cosa diciamo incredibile nel senso e e potremmo discutere per ore e quindi non è non credo che non sia il caso però questo quest'uomo non ha mai commesso alcun delitto fuori dal carcere
Non è un caso che poi alla fine ha ottenuto questa libertà condizionale
La
Diciamo i i suoi omicidi sono solo all'interno del carcere
Certamente perché rispondeva ad ha una sua etica tutta sua e tutta particolare tutta personale ma certamente anche perché esistevano i mezzi per Porter procedere ad un omicidio
Perché se non avesse avuto i coltelli o la possibilità di costruirsi in modo diciamo artigianale no con la la la netta con un pezzetto di idee di di spazzolino al quale agganciavano dalla mette insomma no no non voglio svelare tutti i particolari ma sono descritti perfettamente
è chiaro che non poteva spacciare nessuno
Cioè de quindi la responsabilità della struttura e e e ampliano in carcere oggi è un è un altro è un'altra struttura è completamente diversa
E in carcere Luís lo dicevamo incontra un certo punto a chi era lì perché era un terrorista un brigatista rosso e luglio dice esplicitamente nel libro è stato un incontro positivo perché con loro ho imparato la lettura la conoscenza l'importanza del sapere
Sì ma e quello è un esempio di incontro tra due mondi all'interno del carcere mai prima parlavamo del fatto che lui diventa detenuto perché
Viene da una situazione di degrado da una situazione nella scala sociale diciamo era agli ultimi posti e questo lo porta a entrare in carcere
I terroristi le persone che sono entrati in carcere
Perché hanno fatto la lotta armata perché hanno ucciso persone serie per motivi politici sono di altro livello nel senso che sono all'interno di un'altra fascia sociali sono persone istruite sono persone che hanno deciso di fare quella cosa
Sbagliata adesso è inutile che stiamo qui a fare le premesse necessarie di Vito ma insomma per motivi ideali per cambiare il mondo diciamo così
E quindi è evidente che sono due mondi che entrano in contatto e all'inizio c'è diffidenza infatti tra i due lui non si fida dei politici perché sono troppo istruiti e i politici non si fidava di lui perché un criminale comune magari è uno che può fare la spia uno che può tradirli in qualunque momento
E quindi all'inizio c'è diffidenza poi però lui vede questi che leggo non studiano ci hanno anche delle regole precise che la mattina si studia pomeriggio si discute e poi si fa ginnastica prima perché bisogna che anche il corpo
Abbia alla sua cura insomma sia curato c'è e da questo impara l'importanza dell'istruzione che poi pratiche era perché Loria alla fine Luigi scopre di a vere una vena artistica evidentemente che lo porterà a dipingere a fare i quadri eccetera eccetera
Però il contatto tra due mondi diversi all'interno del carcere fa sì che anche lui scopra delle cose da dentro il carcere da detenuti che prima non conosceva il valore dell'istruzione dello studio della lettura
Diviene da questo e quindi da questo punto di vista è un contatto positivo diciamo il fatto è che stavano tutti quanti dentro il carcere dell'Asinara
Dove
Se c'erano i detenuti più pericolosi i terroristi erano pericolosi per quello che facevano fuori dal carcere e poi anche dentro perché hanno fatto rivolte hanno fatto un sacco di tentativi di evasione eccetera e lui era dentro per quello che aveva fatto dentro il carcere
Quindi diciamo sono due mondi che si incontrano ed ai quali ciascuno
Probabilmente anche un brigatista o un ex terrorista sia oggi lo sentissimo
Rispetto a me è capitato di sentire rispetto agli incontri coi detenuti comuni anche loro hanno tratto degli insegnamenti dall'incontro con i detenuti comuni a volte annota anche pensato che il popolo
Per il quale pensavano di lottare non era quello che si immaginavano ma era un'altra cosa incontrandolo in carcere anche e quindi da questo punto di vista sono incontri che hanno avuto dei risvolti positivi
Chiaramente qui siamo negli anni settanta oggi lo diciamo molto è cambiato ma ci sono in Italia adesso delle carceri come Padova per esempio sono stato lì dove addirittura i detenuti si possono laureare possono fare corsi di studi possono imparare un lavoro ed essere pronti quando escono ad avere un quadro un nuovo che non avevano prima però non è
Tutta così la realtà ancora oggi ce lo vuole dire veramente altre assolutamente no nel senso che è una realtà completamente diciamo differenziata tra le varie situazioni addirittura differenziata molto spesso all'interno dello stesso istituto tu puoi avere una sezione di qualità e video e la sezione vicina invece dite grato questo a dire il vero è un problema di tutti i sistemi in Italia perché non potremmo dire uniformemente come la situazione ospedaliera la situazione scolastica universitaria e via dicendo
Ma nel carcere questo si accentua molto e soprattutto si accentua un poi il fatto che laddove si citava a Padova si potrebbe citare Bollate laddove si attua
In realtà quello quell'ordinamento penitenziario perdenti fatto non è che si fanno cose eccezionali si attua pienamente l'ordinamento viene vengono ancora viste come situazioni eccezionali e sperimentali
Di quello che noi non riusciamo è a portare a normalità e a struttura diciamo quelle che sono invece delle singole se delle singole esperienze questo
è un problema che riguarda due aspetti che vi riportano anche al libero
Un primo aspetto è perché tutte e due hanno a che vedere con il rapporto con il se se non in carcere non riusciamo fare in moto quella persona ricostruisca un rapporto con il sì la questione diventa molto problematica anche in termini di recidiva
Il primario se come proprio corpo non a caso i brigatisti gli dicevano devi anche correre
In carcere molto spesso invece il corpo
è negato a se stesse ispanici ha negato l'aria negando l'aria luce e Agata tutto ciò che vitale cercato
E il secondo è con il se invece intellettuali io continuo a dire Cadoni livello una persona dovrebbe uscire dall'esperienza carceraria
Avendo un Piccolo a turni in più possano essere un piccolo corso di formazione fatto su una cosa minimale oppure può essere il corso universitario però in qualche modo
Al preme alla società che la persona non riesca uguale perché la cosa e continua a ripetere al di là degli ergastolani e non tutti le persone dal carcere escono a un certo punto
Allora è interesse della società che in qualche modo escano nelle condizioni
Che meno le espongono al problema dei Richilde vari
Dipinti poterli fare di commettere reati bis a volte ragioniamo come se non uscissero mai più no persone escono
Quindi ha un interesse sociale anche per la sicurezza sociale che la persona esca un po'diversa da come da come entrata e per farlo uscire un po'diversa un po'di recupero
Diciamo di una di quello di quello che io chiamo il sì diciamo il rapporto con se stessi con le proprie capacità può essere dipingere
In questo caso cui può essere ritrovare un modo e descriversi è un aspetto estremamente importante perché in realtà Nido un aspetto
Per esprimersi lo trova
E ce lo racconta lui stesso perché qui dice mi guarda e sorride non sa ancora parlare ma i suoi occhi sono furbi e svelti
Quasi come quelli di suo nonno Nino che poi sarei io
Dicono che mi somiglia si chiama Carlo e il figlio di mio nipote Carmelo a sua volta figlio di mia figlia Graziella perciò io solo il suo bisnonno
Che bella parola non pensavo che sarei arrivato fin qui non pensavo che la mia vita sciagurata potesse regalarmi tanta gioia
Con la matita cerco di catturare quello sguardo e fissarlo sul foglio gli sto facendo un ritratto l'ho fatto per tutti i miei nipoti e pronipoti
Negli occhi di ciascuno dei miei figli e dei figli dei miei figli e ora anche dei loro figli
E come se vedessi riflessa la mia storia
E quindi non cerca di in qualche maniera su quei fogli fermare quel momento forse vorrebbe non finisse mai
E in quel momento rivede tutto il film di questa vita terribile che però oggi invece una vita tutto sommato felice
Allora Nino rinasce grazie al disegno ha un talento diciamo innato quindi nel nel libro sono riuscita a mettere alcune tavole dei suoi disegni
Non a caso a salvarlo e appunto come dicevo una Madonna anche lui disegna così era in isolamento e disegnava questa splendida Madonna quando appunto la direttrice del carcere in cui si trovava in quel momento capisce e da diciamo è quello l'inizio
Quindi ha un talento innato per per il disegno
Nello stesso tempo Nino ha bisogno di recuperare il tempo che ha perso il tempo che ha perso con la sua famiglia
E quindi i suoi nipoti suoi pronipoti lo adorano perché è un nonno fantastico loro non sanno nulla di di tutto questo comunque non non sanno ancora son troppo piccoli
Vanino sta cercando in tutti i modi in questi cinque anni di libertà perché uscito nel due mila e quattordici e la libertà condizionale
Gli scadrà adesso nel maggio del due lire diciannove cioè fra due due mila sì quindi in questi cinque anni ha cercato di recuperare quanto più possibile il tempo perso
Adesso vorrei sentire voi se avete qualche domanda qualche curiosità per la nostra autrice naturalmente lei è felice
Di rispondervi se volete chi ha letto il libro ma che chi non l'ha letto perché poi magari chi è qui anche qualche curiosità comunque io ce l'ho una curiosità tanto per rompere il ghiaccio che cosa ti ha detto Nino quando ha visto il libro e poi quando l'ha letto
Allora Nino non mi ha mai chiesto meglio attentato una volta di dirmi ma mi fai leggere qualcosa assolutamente no
No ho gli ho detto tu leggerà ai il libro quando sarà finito è così perché poi come dire diciamo che è un uomo di tutto d'un pezzo nel senso che se ti dà una parole quella Setti dice ci sono c'è e se ti dice sono a tua disposizione Cia
è una persona la parola data diciamo ha un valore quindi non aveva letto nulla era terrorizzato ma non lo diceva a me e lo diceva la professoressa gioia alla sua la la volontaria con la quale ancora si si sentono e hanno rapporti era terrorizzato all'idea di vedere che cosa avessi scritto bene io quando è uscito il libro il ventotto febbraio lo chiamato la mattina gli ho detto guarda Nino che è uscito il libro
Io adesso insomma non posso mandar te lo però va in libreria lo prendi
è andato in libreria non era ancora arrivato
L'ho dissentito il giorno dopo quindi era la mattina del ventotto non risentito il giorno dopo il primo marzo alle tre del pomeriggio
Aveva le lacrime cioè ho sentito che stava piangendo io detta bagnino ma che cosa è successo
Ma detto tu mi hai letto nell'anima dico ma hai letto forse la recensione che è uscita no no l'ho letto tutto stanotte arrivato alle tre del pomeriggio dalle tre del pomeriggio avrà letto tutta la notte e il giorno dopo vivamente a insomma mi ha detto sapevo che avresti scritto la mia storia mi fidavo di te
Ma quello che che iscritto è è meraviglioso insomma è felice allora
Insomma l'ha detto a tutti per cui credo per il suo paesi non ci sia più nessuno che non abbia questo libro e tra l'altro domani sarò a Palermo una una sede che per me è simbolica mi hanno invitato l'ordine dei giornalisti e la Sicilia ma sede confiscata alla mafia in particolare a a Rina quindi a valore maggiore
Bene io ho chiesto quando ho saputo di questo invito chiesto al giudice di sorveglianza ho fatto una richiesta per avere Nino Marano a Palermo e due giorni fa mi è arrivata la risposta per cui è stato autorizzato a partecipare domani a dare insomma sarà sarà con voi domattina alle undici e trenta Palermo alla sede dei giornalisti ieri non lo so credo che siano due giorni che non dorme all'idea di fare questo viaggio dalla da un paesino in provincia di Catania fino a Palermo
Quattro di sei emozionata
Nel raccontare questa storia la responsabilità anche di una storia così forte potente non facile da raccontare
Partito mi emoziono sempre comunque la allora il mio diciamo il mio interesserà soprattutto che nessuno potesse dire che diciamo prendevo le parti di Nino barano quindi anche nella scrittura ho cercato di essere cronista nonostante abbia fatto lavoro può più faticoso cioè parlare con la voce di Nino però non mi volevo essere come dire spettatrice
Però devo dire che mi emoziona e mi emozionata Sempre ascoltare diciamogli veicoli la la la dignità dei suoi racconti e soprattutto questo profondo rispetto nei confronti di una donna in questo caso la moglie ecco questa è una cosa che mi ha s'molto colpito di
Di Dino
Eccoci qua prego Elena domanda vere
Ascoltando un po'a tutti quanti i relatori soprattutto questa esperienza
Non so quanto sia durato il nel lasso di tempo
Una domanda titolare questa credi che è il il secondo giro di chiave
Che passava il fatto Nino Marano sia proprio il fatto di confrontarsi veniamo al terra contare una storia dall'inizio e la domanda è
Io vi chiederei ma forse pensi che si questo giro di chiave l'avessi avuto la prima volta che consiste cioè così è stato in carcere riportata è sia educato nelle negli anni no quindi negli anni e forze di quel se
L'avesse avuto la prima volta tante cose secondo me sarebbero la mia adesione ha fatto un percorso di crescita forse
Mai percorsi di crescita sono in individuali cioè lui ci ha messo cinquant'anni diciamo un po'meno perché è chiaro che il il suo diciamo la sua rinascita è un po'più lunga nel tempo insomma sono ormai vent'anni e che nonna non non si è più marcato di nessun delitto a ciò ampi e quindi ci ha messo del suo tempo il tempo di di capire che esisteva una di altra
Un'altra via che come dicono in libero che davanti al precipizio cadi una due tre volte ma ti puoi anche fermare se voi cioè che esiste no
Tra bene e male puoi anche scegliere il bene
Ricorderò
Grazie
Be'qui che ci avete raccontato una storia affascinante che chi è questa una storia umana un romanzo di vita poi tra l'altro
Però io all'interno di questa storia così come me l'avete racconta da voi poi la leggero libero e quindi forse lo leggerà anche la leggerò anche in maniera diversa ho letto una sotto storia
Che è quella che mi ha no affascinato mi ha turbato di più
E la sottostava via e quella del fallimento del sistema giudiziario italiano
Cioè qui c'è un individuo un cittadino italiano che entra quanti anni aveva scusa Emma Mentana a vent'anni per dei furtarelli
E all'interno del carcere diventa un feroce assassino premeditato i suoi delitti sono premeditati si costruisce l'arma
Credo di aver capito che Emma lo descrive descriverà la costruzione dell'arma in maniera precisa non addirittura nei piccoli particolari
Che cosa e nordiche e poi dice fuori
Lui è un quando nel nei pochi momenti di libertà lui un cittadino esemplare
Mentre invece dentro il carcere diventa un assassino feroce
Io credo io da cittadino italiano sono basito
E sono anche turbato esemplare non era perché rubava però certamente non uccide non ha ucciso nessuno fuori Sakharov rubacchia no io sono turbato da cittadino italiano perché dopo ho capito dopo con quanti sono quasi ottant'anni di Repubblica siamo ancora uno dei nostri sistemi più importanti che prevede la costituzione dell'anno prevede del detenuto la il recupero la rieducazione e il reinserimento nella società nessuna delle tre cose
Facciamo
La domanda è rivolta soprattutto la la vedevo
Era ricordare allora da un certo punto di vista potrei anche cavarmela rispondendo che
E in un certo col voto questa storia è una storia di reinserimento anche nel senso che si è arrivati a una poco una situazione che da disperata da situazione in fondo i i delitti sono tutte cose
Anche che avvengono con un certo numero di anni nel passato eccetera e in realtà lui è riuscito a trovare nel carcere
Ciò che non aveva trovato nella società esterna
è riuscito a trovare del carcere un percorso però questa è una
Scappatoia sarebbe da parte mia diciamo come tipo di di risposta perché in realtà è vero che il le ah periodi diversi il carcere italiano ha avuto questo tipo di caratteristica ce l'ha avuta e negli anni iniziali prima della riforma del settantacinque c'era avuta anche quando su particolari emergenze
Si è puntato semplicemente al non contatto con l'esterno all'anno comunicazione teniamo presente che lui a un certo punto quando parla dell'Asinara no l'Asinara guardate
è un luogo che poteva essere descritto come al luogo quasi Duilio sono molto cauto nell'usare il termine tortura però diciamo
In un certo senso è un luogo dove e i trattamenti inumane e degradanti esistevano e come diciamo il direttore del dell'Asinara che qui viene poi Daloui descritti da lei descritto attratta verso le parole di di Novara anche in maniera giustamente sbrigativa perché è talmente chiaro hanno come era la sua figura eccetera quindi è vero che il sistema detentivo italiano per questo io alle nel primo intervento dicevo sono anche preoccupato per il presente
Pure essendo diverso da quello descritto nei vari nei primi anni della sua esperienza
Può prestarsi in situazioni di assoluta chiusura verso l'Est Ferno e di assoluta concentrazione soltanto su un universo non comunicante
Semplicemente diciamo chiuso anche i termini di sicurezza e basta può prestarsi a diventare un microcosmo
Che poi si sviluppa questo elemento Dino comunicazione in aggressività interna e mi diventa un bacino di nuovo di cultura di una di una coltura aggressiva quindi il rischio c'è ciclicamente
Prego
Allora io volevo innanzitutto farti i complimenti sia ho letto il tuo libro tutto di un fiato e devo dire che mi sono invece molto legata alla figura di Dino Martirano
Questo verbali
Mi sono sorpresa proprio a provare un senso di solidarietà nei suoi confronti nonostante fosse un uomo che ha compiuto delle azioni ferrate
Però nel corso della narrazione ho percepito ha sentito molto forte invece dei valori sani come l'unico grande amore per la moglie l'amore per i figli a per la famiglia il valore dell'amicizia quindi la domanda che volevo porti è proprio questa
Durante i colloqui che tu hai avuto con Luini è emerso questo lato sano se così possiamo dire oppure è stato in parte romanzato
Assolutamente
Emerso Nino è esattamente così come leggete nel libro chiaramente
L'ho raccontato con parole con parole mie alcune alcune circostanze per il resto lo spunto è dato dai racconti di Nino e da come lui esattamente non è un caso che io molto spesso faccio anche come dire cerco di indagare anche sui lati intimi no di Ninotchka ogni azione anche quando sferra le coltellate
A a Castro va be insomma è uno dei due delle due persone che lui ha ucciso
Io cerco di mettere in evidenza quali sono i suoi sentimenti cioè perché lo fa
Qua cos'era esattamente per non provava cioè cosa prova quali sono le emozioni che prova in quel momento nel momento in cui gli arriva la notifica che lo ha ucciso perché quell'uomo dopo ore e ore di agonia muore
Quindi è tutto assolutamente vero quello che leggete cioè Nino è così e anche nel rapporto commenta
Cioè nel senso il rapporto tra me e lui è stato da subito
Un rapporto cioè come se ci conoscessimo da tantissimo tempo io lo racconto nel libro io non lo sentivo dal due mila cinque o meglio l'ho incontrato in carcere nel due mila cinque ho fatto un'ora di interviene poco più di intervista dopodiché
Ricche non ne ho più saputo nulla sapevo che tanto non sarebbe mai uscito
Ma nel momento in cui io l'ho chiamato questo non l'ho raccontato nel o non l'ho scritto nel libro
Ma quando ho saputo che era uscito io ho chiamato contattato la i volontari perché poi volontari seguono questi detenuti fuori dal carcere
Ho detto chi ero
Il volontario meglio il direttore del Centro mi ha detto guardi sapeva benissimo chi fossi ma guardi che noi non possiamo assolutamente dare nessun contatto nessuna numero di telefono eccetera detto nessun problema si segni il mio numero
Di cammino Marano che io voglio parlare con lui dopo dieci minuti mi è arrivata la telefonata cioè Dino Sava
Aspettando la mia telefonata e da quel momento era come se noi ci fossimo incontrati sempre in quegli anni quindi è stato un rapporto
Così come come lo leggete nel libro
E tutte le volte che l'ho chiamato perché insomma
Tante volte avevo dei dubbi per cui non potendo ovviamente incontrarlo Sempre lo chiamavo al telefono e lui sistematicamente chiude la telefonata dicendo bene Emma allora è tutto possiamo chiudere
Ai tutto ti serve altro nome almeno per questo momento va bene bene bene ti voglio bene ciao e chiude il telefono questo è il suo modo di salutare mingherlino e così
Grazie allora abbiamo provato a raccontarvi a fare questa fotografia di ancora un giro di chiave il romanzo d'esordio di Emma D'Aquino ringrazio
Garante Palma ringrazio Giovanni Bianchi Bianconi e ringrazio Emma D'Aquino queste il suo libro d'esordio Sperone seguano molti altri
Lei è
Questo libro c'è molta verità lei è una persona vera è una giornalista scrupolosa rigorosa forse a volte anche un po'troppo però è il suo bello ed è anche un'amica speciale quindi da parte mia un grande in bocca al lupo Aem ma è un grazie a voi per essere stati qui con noi
In questa ora naturalmente ma adesso è qui per il firma copie e le dediche per tutti voi grazie e arrivederci