VI Festival di Limes - Nord contro Sud?

Se di moderatore di questo dibattito intitolato Nord contro Sud e vedremo se al termine di questa chiacchierata
Riusciremo a dare una risposta a questo interrogativo accanto a me i relatori che vedete a cui a breve cederò la parola da dalla alla mia destra c'è Virgilio ilari professore storico
Il Presidente della Società Italiana di storia militare nonché veterano di Limes visto che scrive per noi dai primi numeri del mille novecentonovantatré
Dopo di luce Giuseppe Provenzano vice presidente della Svimez l'Associazione per lo sviluppo industriale del mezzogiorno e alla sua destra c'è il professor Isaia Sales scrittore e docente di Storia delle mafie l'Università suor Orsola Benincasa di Napoli
Io del mio breve intervento introduttivo corredato come sempre dalle carte di Laura Canali cercherò di fornire alcuni spunti per la discussione che fai verranno ripresi dai relatori
Dunque l'Italia attraversa in questo momento Italia in generale e il sud nello specifico a maggior ragione la crisi più grande
Dal dei tempi del secondo dopoguerra è una crisi che ha varie dimensioni
Quella più evidente la crisi economica la la carta alle mie spalle in bianco e nero ma potevi intuire che al mattino ha una tonalità più chiara di grigio corrisponda un PIL è una situazione economica inferiore alla media nazionale
Che comunque non è incoraggiante visto che la crisi internazionale ha ormai compiuto dieci anni in Italia è arrivato un po'dopo ma si è abbattuta con un'intensità non minore esacerbare Ando le differenze e le disuguaglianze preesistenti
A questo aspetto economico si è sommato negli ultimi anni un importante aspetto demografico
In un articolo del numero che stiamo presentando in questi giorni il professor Livi Bacci che tra l'altro interverrà domani pomeriggio demografo spiega come l'Italia abbia perso in quattro anni circa quattrocento mila cittadini siamo attualmente sui sessanta milioni e quattrocento mila questa decrescita demografica spiegabile innanzitutto con il calo della natalità ancora una volta un fenomeno più accentuato nel Mezzogiorno che nel resto d'Italia con l'aumento delle delle morti in corrispondenza con l'aumento dell'età media della popolazione e con una forma che non è soltanto una fuga di cervelli ma anche una fuga di braccia il tutto non compensato da flussi migratori in entrare che tra l'altro come spiegava anche ieri il premier Conte sono in via it contenimento
A queste due crisi si affianca coi una crisi politica questa carta fotografa una situazione che ormai dovrebbe essere familiare a tutti perché è risultato delle elezioni politiche del quattro marzo due mila e diciotto i pasti guardare la differenza di colori fra la parte settentrionale e quella meridionale del paese con alcune eccezioni
Per capire come partiti con un'agenda politica è un elettorato di riferimento evidentemente non proprio concilianti abbiano prevalso in parti diverse del paese il fatto che poi si sia formata una coalizione ibrida attualmente al governo non ha naturalmente risolto questa situazione a prescindere dalla possibile crisi politica che l'esecutivo sta vivendo in questi giorni per la questione della TAV
C'è un altro dato che ci interessa anche perché ha una ricaduta geopolitica abbastanza importante che è la io del processo del così detto regionalismo asimmetrico differenziato
Un processo appunto che appena iniziato e che viene portato avanti dalla Lombardia dal Veneto e dall'Emilia Romagna e quindi tre delle regioni più ricche fra quelle a statuto ordinario tre delle regioni più ricche del Paese e che rischia a sua volta di esacerbare ulteriormente le disuguaglianze economiche se come sembra inevitabile all'aumento di prerogative avvocate dalle regioni
Corrisponderà un aumento della della trattenuta fiscale diciamo in queste regioni quindi appunto aumentando i dislivelli di ricchezza tra la parte più ricca e settentrionale del Paese e quella meridionale più povera tutto questo
A una ricaduta geopolitica pubblici e una interna perché naturalmente uno Stato che si va
Sfilacciando se non proprio dispiegando a Hulk più difficoltà del solito a portare avanti un'agenda geopolitica cui essa proprio perché è difficile darsi una strategia che per l'Italia citando il numero il titolo del numero nel momento in cui l'Italia stessa
Perde il suo carattere
Unitario c'è poi la realtà perlomeno geo economica con cui dobbiamo fare i conti e che ancora una volta evidenzia la netta
Ripartizione fra ingorda e un Sud del Paese con il centro in via di sparizione essenzialmente riassorbito per le sue regioni più povere nella nell'area meridionale per piccole nicchie nella parte settentrionale più ricca con il Lazio appare un po'da eccezione ma soltanto per lo status mai essi grato come in questo periodo di di Roma come come capitale
Allora in queste carte i la da canali state vedendo come essenzialmente il nord Italia sia parte della sfera di influenza economica
Tedesca e in misura diversa francese per quanto riguarda la Francia di rimando al panel successivo che inizierà appena termina questo alle ore diciotto che sarà condotto da Federico Petroni ma comunque il di sarà bastato vedere le aree che ha disegnato Laura Canali per capire come si essenzialmente il Norditalia quindi ancora una volta la parte più ricca essere integrata nel sistema economico tedesco a differenza invece dell'altra parte del paese
Il Sud
Essenzialmente abbandonato a se stesso e incapace il Sud ma l'Italia in generale di sfruttare quella che sarebbe la nostra storica rendita di posizione cioè la nostra collocazione al centro del Mediterraneo che se fossimo in grado di considerarlo come la porta d'ingresso dei flussi commerciali provenienti dall'Asia quindi soprattutto dalla Cina e dall'Africa verso l'Europa potremmo sfruttare appunto come come assente che è una cosa invece in questo momento che abbiamo dimenticato
In questo contesto c'è però un un collante che tiene insieme il Paese non è il collante che desidereremmo però naturalmente dal collante della criminalità organizzata
A tal fine è necessario sfatare un mito cioè quello che prevede che la criminalità organizzata mafia 'ndrangheta e camorra sia un fenomeno essenzialmente ed esclusivamente meridionale
Le principali organizzazioni criminali del nostro Paese hanno da tempo varcato i confini delle loro regioni natia
Questa carta esemplifica la proiezioni ormai globale della 'ndrangheta ma è un discorso che vale in termini quasi paritari per la camorra in termini minori per per la mafia
Queste organizzazioni sono diventate degli attori internazionali di primo piano per quanto riguarda il loro ruolo nel narcotraffico e soprattutto sono diventati degli attori importanti anche nel sistema economico dell'Italia settentrionale di quell'Italia che si ritenersi è ritenuto per un certo periodo
O meglio alcuni hanno ritenuto che fosse culturalmente
Immune alla penetrazione mafiosa come vedete da questa gatta che tra l'altro è di cinque anni fa quindi posso garantirvi che nel frattempo la situazione è ulteriormente peggiorata
Non è così
Le organizzazioni criminali hanno trovato ampia disponibilità a permeare anche l'economia più o meno legale della del nord Italia
Tutto questo che cosa che cosa ci lascia ci lascia con un Paese incapace anche per una sua tradizionale ritrosia a farlo
Di sviluppare una strategia internazionale coesa e con una parte importante rilevante e ricca di potenzialità del nostro paese l'appunto in Meridione
Essenzialmente abbandonato a se stesso o o il destinato a svolgere la funzione di granaio di risorse umane perché tra uno una delle cause della del calo demografico del Meridione nello specifico e naturalmente l'emigrazione verso le regioni dell'Italia settentrionali a essere una fonte di quel poco di credito perché rimane che però non è necessariamente una una percentuale indifferente
I bilanci degli istituti bancari che hanno tutti sede fra Milano e Torino
E essenzialmente questa questa situazione di abbandono che appunto come dicevo rischia di essere se osservata dal regionalismo differenziato può alimentare il ritorno di fantasie
Più o meno tetro borboniche cioè vetero o neo Corbani che di una nostalgica di un passato che naturalmente non può tornare di una rivendicazione di una storia violata di un'identità violata che è uno scenario piuttosto effimero e abbastanza privo di sbocchi nel ventunesimo secolo
Sarebbe invece più interessante più costruttivo non soltanto per il Meridione ma per l'Italia in quanto tale appunto provare a capitalizzare sulla propria posizione geografica
Provare a investire a credere sul serio in se stessa e nel suo ruolo come vedete appunto di perno al centro del del Mediterraneo
A tal riguardo un tema che è stato toccato ieri dal premier Conte che verrà toccato ulteriormente domani pomeriggio in una tavola rotonda sulle nuove vie della seta che verrà coordinata da Giorgio Cuscito naturalmente si pone anche il discorso della Cina se eravate qui stamattina avete sentito come la nuova il nuovo confronto del ventunesimo secolo sia fra gli Stati Uniti da una parte e quella partnership perché nessuno vuole chiamarla alleanza più o meno inibita fra Russia soprattutto Cina
Il nostro Paese può ritrovarsi ancora una volta sulla linea di faglia così come è capitato per diversi motivi durante la guerra fredda no durante la guerra fredda naturalmente sia per la posizione geografica sia per la presenza al nostro interno del principale partito
Comunista dell'Europa occidentale l'Italia era un osservato speciale
E ha saputo far fruttare la sua rendita di di posizione in questo momento l'Italia punto può ritrovarsi di nuovo al centro di questa guerra fredda se firmerà il memorandum d'intesa con la Cina per l'ingresso formale nelle nelle nuove vie della seta punto come qualsiasi documento formale non implica necessariamente delle conseguenze
Economiche o politiche dirompenti ma potrebbe scatenare una reazione più o meno dirompente da parte degli Stati Uniti che dopo avere inizialmente sottovalutato
Le nuove vie della seta stanno adesso rendendosi conto della valenza già strategia che nel medio-lungo periodo può avere questo progetto cinese che interessa l'Italia appunto anche perché alcuni numerosi dei porti italiani sono oggetto potrebbero essere oggetto di interessi cinesi la Cina ci ha già provato
No nel Meridione a Gioia Tauro a Taranto trovando delle delle non risposte diciamo nel nel migliore dei casi o comunque dei rifiuti da parte di poteri formali o informali
In questo momento la partita è aperta particolarmente per quanto riguarda il porto di Trieste ma anche Genova e Venezia possono essere protagonisti però naturalmente appunto
Questa nostra eventuale adesione alle nove della sera non può essere considerata malgrado i tentativi che essenzialmente stavamo portando avanti anche ieri il presidente del consiglio di inquadrarlo soltanto come l'accordo commerciale non sarebbe soltanto quello avrebbe una ricaduta geopolitica sulla quale per lo meno sarebbe necessario interrogarsi
Ciò detto io ho parlato fin troppo e cedo la parola a Giuseppe Provenzano al quale chiederei di riassumerci la situazione di spiegarci un attimo come siamo arrivati a questo punto intendendo per questo punto il regionalismo differenziato la il processo di sfilacciamento dell'Unità d'Italia grazie
Ma grazie grazie a Nicolò grazie a voi dell'invito
Innanzitutto interessante capire perché ci siamo arrivati oggi
Nel momento in cui la lega si fa nazionale in realtà realizza il suo sogno antico che era quello profetizzato a Gianfranco Miglio la divisione dell'Italia
Nel momento in cui si torna a parlare in modo spesso grossolano e a volte anche un po'razzistico di interesse nazionale in realtà nell'indifferenza dell'opinione pubblica si avvia con l'autonomia differenziata
Quella che è stata chiamata una forma di secessione la secessione diritti io nel merito ci tornerò subito perché per capire le ragioni dell'oggi
Come Nicolò ci invitava a fare bisogna guardarsi un po'indietro bisogna guardare almeno a ieri all'altro ieri
La seconda Repubblica finisce con lasciando irrisolti tutti i nodi con cui era nata a cominciare dalla spaccatura tra nord e sud
Noi in tutti questi anni ci siamo preoccupati della secessione minacciata al crollo dalla Prima Repubblica
Poi della secessione imposte riesce ante causa si dica che c'è stata in tutta la Seconda Repubblica adesso ci stiamo preoccupando della successione mascherata da autonomia che sta inaugurando la terza
E in realtà non ci siamo accorti di quanto la successione fosse già avvenuta
L'Italia è già spaccata politicamente la carta di Limes era eloquente da questo punto di vista e questa spaccatura politica è stata preceduta da una forma di secessione passiva io la chiamo così cioè
Una secessione per cui si parlavano lingue diverse
A diverse Italie e persino all'interno delle stesse forze politiche degli stessi schieramenti politici ci si parlavano lingue diverse a nord sud
E non è a casa non è un caso che l'autonomia differenziata oggi
Stia dividendo gli stessi schieramenti al al proprio interno segno di qualcosa di più profondo Franco Cassano la chiama la territorializzazione della nazione
E della ragione e accade quando si smette di essere nazione qualcosa di del genere è accaduto in un Paese che è spaccato sul piano economico e sociale io non cito i blindati che la Svimez sempre diffonde nel rapporto annuale è interessante invece vedere come la spaccatura sia oggi anche democratica perché se c'è un tema dell'intero Paese realtà e soprattutto un tema meridionale che nel volgere di poco di decenni a ribaltato completamente il suo primato di fertilità cioè quelle era l'aria giovane politica del Paese che invece si è ribaltata
Il nord ancora tiene grazie al contributo dell'immigrazione
Ma soprattutto la cosa più interessante che ne abbiamo messo a fuoco negli ultimi anni è un divario istituzionale sempre più forte sempre più marcato sul piano istituzionale la divisione la spaccatura si sta realizzando oggi già oggi
Nascere a Canicattì io nascere a Treviso lo sappiamo che dà possibilità diverse ma offre proprio una catalogo di diritti diversi
In termini di accesso al lavoro all'istruzione alla sanità già oggi la cittadinanza e diseguale questo accade tra nord e sud ma accade anche all'interno di alcune regioni del nord tra città e aree interne le spaccature sono tante
Ma questa macro frattura regge regge a ogni altra analisi interpretativa anzi il Sud
E il luogo in cui si sommano tutte le divisioni che attraversano la società italiana si combinano e si accentuano tra di loro
A se anche con l'autonomia differenziata
Non cambiasse nulla avremmo dunque la cristallizzazione di unitaria e di una cittadinanza che già è diseguale
E la certificazione di quello che già sappiamo della rinuncia dello Stato italiano a una delle sue missioni fondamentali perseguire quell'unità economica e sociale della nazione che è ancora lontana dal compimento
A proposito di carte qualche anno fa uscì una bruttissima carta dell'Economist cui manca sempre spesso il senso diciamo della misura
Che descrive per il Sud come una di come zattera alla deriva e era ti etichettato come un bordello a verità che il Sud è uscito dalla recessione come da una guerra e la ripresa la parzialmente sfiorato da è stata troppo debole a colmare quelle fratture
E oggi rischia di ripiombare in una recessione che non è in grado di reggere sul piano economico e sociale per le condizioni in cui è arrivato
Ma il tema a mio avviso più interessante e Nyberg mi scusatemi se lo voglio affrontare e il tema del nord perché se il Sud come la Grecia quant'abbiamo detto noi suscitando scandalo negli anni scorsi Bell nord non è più la barriera
Questo è un elemento secondo me cruciale ed è una delle ragioni che spiega quello che sta avvenendo oggi noi abbiamo un movimento contrapposto se guardiamo alla cartina di questo Paese politico istituzionale
Abbiamo la linea ed è sembra apparentemente paradossale forse non lo è
E la linea del Carroccio che scende la Lega è già il primo partito in Abruzzo sarà o probabilmente in altre regioni meridionali e la linea della Palma la linea del caffè corretto come la chiamava Leonardo Sciascia
E sicuramente Isaia ci tornerà su questo che invece sta salendo e già molto oltre Roma ha raggiunto probabilmente la Liguria che se non avesse
Il porto di Genova ancora per un po'avrebbe dati economici e sociali persino inferiori rispetto al alcune aree del mezzogiorno e allora visto che ieri si è fatta un po'l'Apologia giustamente di Cavour io nella sua città vorrei citare Pazzini
E noi stiamo realizzando e avverando la profezia di Mazzini nel suo verso peggiore non si diceva l'Italia sarà quel giorno sarà e in questo senso tutta l'Italia si sta facendo mezzogiorno lo diceva Niccolò le mafie hanno unificato il Paese così come la corruzione ma persino certe dinamiche del sistema produttivo il ridimensionamento delle dime del delle dimensioni aziendali
Una certa dequalificazione delle nostre produzioni non è più solo un problema meridionale la fine delle grandi aziende non è solo un problema meridionale ma è un problema che riguarda tutto il paese la debolezza della macchina pubblica che al sud di accentuata ma è una delle ragioni che segna il divario dell'Italia tutta rispetto all'Europa e se noi guardiamo nell'articolo io lo faccio vedere nella classifica delle regioni europee l'andamento delle regioni del Nord in alcuni casi persino relativamente peggiore dell'andamento delle regioni meridionale che stanno al fondo della classifica europea
Ma alcune regioni del Nord penso al Piemonte soprattutto perdono o di gran lunga le loro nelle loro posizioni
Quindi
Ciascuno ha avuto il suo declino e le cause del declino del Nord le spiega per esempio Giuseppe Berta e su questo non ci torno ma forse è stato proprio il declino settentrionale a rispolverare vissuto come palla al piede
Ed è stato anche un po'l'alibi per non affrontare le cause di fondo di questo limite strutturale
E quando questo declino oggi diventar lo spettro di una nuova di precessione ecco che torna il riflesso condizionato di liberarsi della zavorra meridionale per far correre la locomotiva del Nord
Questo spiega perché sta avvenendo a mio avviso oggi però non è oggi se ci pensiamo e il movimento di fondo di tutta questa Seconda Repubblica da questo punto di vista il novantadue che un anno interessante perché in cambio di regime finisce l'intervento straordinario del Mezzogiorno non a caso il novantadue novantatré
Con Maastricht
E sta aperto nel nostro Paese
Probabilmente io adesso su ussaro volutamente provocatorio e un po'grossolano
Una guerra in cui la lega ha fatto solamente la faccia cattiva fatto un po'il lavoro sporco che è servito tanta parte del Paese
Si è aperta una guerra per l'accaparramento di risorse che si facevano sempre minori di risorse pubbliche
E come tutte le guerre questa è stata nutrita da una propaganda molto forte cioè che ogni soldo destinato al Sud fosse destinato nel migliore dei casi allo spreco o peggio al malaffare e alle mafie che Sud fosse inondato di risolte se pubbliche a dispetto di ogni statistica che ci fa vedere diverbi di spesa pubblica pro capite che sono inferiori rispetto alle regioni settentrionali questo vale anche per la Liguria che cedeva inferiori rispetto a da ad altre regioni del nord ma caso questo poi segna anche la dinamica economica questa suscitato nel Sud una reazione di speculare ostilità
Diffondendo anche una deriva che io chiamo su culturale
O tutta la classe dirigente il ceto professionale pervaso oggi di un neoborbonici Smoke che mescola la storia è la storia di ieri con le ragioni politiche di oggi cosa che non si dovrebbe mai fare ma questo e spiega quello che sta avvenendo
E non è detto che la successione alla fine hanno la faccia una parte del sud
Ed è stata una delle ragioni per cui il nord via a cavallo di quegli anni della grande globalizzazione ha pensato di poter fare a meno del mercato interno insomma non gli serviva più quel compromesso su cui si è retto il grande sviluppo del nostro Paese
Per cui l'investimento nel Mezzogiorno faceva bene anche al centro nord soprattutto al centro nord sotto forma di attivazione di beni e servizi produzioni di qualità sì a questo si aggiunge quel passaggio la crisi di credibilità dello Stato la minorità culturale e politica con cui le nostre classi dirigenti hanno accettato non la limitazione della sovranità mala autolimita azione della loro sovranità rinunciando per esempio a tutte le leve di intervento pubblico nell'economia scelte e preparate da miti potenti che hanno riguardato per esempio anche la sinistra politica cioè il mito non so dello sviluppo auto propulsivo delle piccole bello del fatto che le primavere locali
Dei sindaci avrebbero determinato la grande svolta per lo sviluppo come se nelle mani di un sindaco anche di un governatore fosse la possibilità di determinare il PIL dell'occupazione
Di una regione
E quel processo di decentramento che è stato avviato in quegli anni e che ha avuto il suo compimento nella madre di tutti i problemi che la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione a mio avviso da questo punto di vista ha contribuito allo smantellamento dello Stato o peggio alla sua deriva confusionaria su cui poi tornerò breve ameni brevemente
Questo politicamente si spiega con quell'ansia di inseguire gli avversari sul loro terreno che finisce per non solo far perdere chi lo fa ma persino peggio farlo perdere
Perdersi insomma
è una riforma per esempio che abolisce nel Mezzogiorno alla Costituzione che fa scomparire il termine così caro allineasse di interesse nazionale che completamente rimosso che affida non so Piccolo particolare come l'ha già produzione gestione e distribuzione dell'Energia
Alle Regioni oppure le politiche industriali di che avremmo bisogno a livello europeo invece le affidiamo così e in questo coacervo di incoerenze
Politiche prima che istituzionali c'è anche una disposizione che è questo articolo centosedici terzo comma e arrivo al cuore della questione
Che
Offre insomma con la la facoltà di concedere alle regioni che lo richiedono ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia
Su materie decisive tra le quali i grandi pilastri della cittadinanza nazionale la scuola la sanità l'assistenza il lavoro la giustizia perfino solo per una parte i beni culturali e l'ambiente le politiche industriali le grandi reti infrastrutturali quindi regia appunto esce di tutto questo complesso di materie sono circa venti trenta l'Emilia Romagna ne chiede solo una parte spiega molto accuratamente perché gli servono e quali miglioramenti di efficienza determinerebbe invece Veneto e Lombardia dopo quei referendum che sono che sembrava una farsa nei giorni in cui sito consumava il dramma della Catalogna ma invece hanno avuto una ricaduta politica importante chiedono tutto
E questo tutto significa tornando ai temi e risorgimentali
La fine della scuola di De Amicis che avrebbe dovuto fare gli italiani la fine di quel grande vanto dell'Italia che il Servizio sanitario nazionale che di nazionale diciamo ormai purtroppo a ben poco
Lo fanno con una motivazione che ha poco a che fare con il motto di Cattaneo secondo cui il federalismo significa mettere le mani sulla propria libertà
Ma con la volontà di mettere le mani sui propri soldi questa è la ragione di fondo cioè il fatto esplicitato dalla da queste regioni di voler trattenere il così detto residuo fiscale sul proprio territorio
C'è un punto interessante prima di entrare rapidamente nel merito di questo più ferma mi si parla troppo e prima di entrare nel merito di questo concetto cioè che queste intese
Sono o preparate da un meccanismo abbastanza
Folle
Che però è sancito in un accordo che non ha fatto questo governo l'ha fatto il Governo precedente proprio prima di chiudere la propria esperienza secondo cui l'accordo tra le regioni e disciplinato secondo una logica di intese come se fossero due ordinamenti sovrani come se fosse il Vaticano come se fosse un altro Stato e queste intese non può essere discussa da nessuno persino il Parlamento non può mettere bocca secondo questa per fortuna i costituzionalisti lo stesso presidente della Repubblica Mattarella
Nella veste di giurista ha smentito diciamo questo che sarebbe assolutamente una follia Sabino Cassese ha usato parole di grande chiarezza
Qual è il punto più preoccupante cioè il punto preoccupante che nelle materie in cui chiedono l'autonomia differenziata
Si stabilisce si stabiliva anche nelle preintesa e che i fabbisogni del territorio in termini di servizi fossero para parametrati tra le altre cose alla capacità fiscale del territorio cioè a quante risorse
Quel territorio riesce a produrre sulla base della partecipazione ai tributi erariali
Questo è un concetto abbastanza pericoloso e potenzialmente antinazionale e e e disc elegante perché il residuo fiscale
Questo concetto di residuo fiscale che è un concetto molto utile segua se riguarda il singolo cittadino e sta a indicare quanto il cittadino contribuisce sotto forma di imposte alla finanza pubblica e quanto poi riceve in termini di beni e servizi dalla spesa pubblica è un concetto molto discutibile se applicato i territori
E si sa dove si comincia e non si sa dove definisce pecche
Passata la sbornia regionalista si scoprirà che c'è un residuo fiscale tra la Provincia di Milano la provincia di Marie di Pavia e che all'interno della provincia di Milano c'è un residuo fiscale tra l'aria Ce l'hinterland e che all'interno diciamo di ogni città c'è un residuo fiscale tra il condominio dei dentisti e dei professionisti il condominio degli impiegati e degli operai perché
è la fotografia esatta del di della
Divario che cede le disuguaglianze sociali in un sistema in cui ancora il prelievo fiscale dovrebbe avere qualche parvenza di progressività
Applicato il territorio è molto difficile poi stimarlo non ci sono stime affidabili ognuno fa le sue ma sono soprattutto stime che non tengono mai conto per esempio di quella di una cosa a cui accennava Niccolò e a cui non si fa mai caso
Del flusso per esempio di redistribuzione alla rovescia che esiste nel nostro Paese dal Sud verso il Nord esistete molto consistente pensiamo per esempio alla prima voce della spesa pubblica
La prima voce della spesa pubblica e la spesa per interessi sul debito
Chi è proprietario degli interessi sul debito
Le banche di chi sono le banche
Pensiamo per esempio la differenza che esiste tra la raccolta dei risparmio e gli impieghi nel sistema creditizio e fortemente squilibrato accade per esempio che il Sud risparmia molto più di quanto riceve in termini di credito
Pensiamo all'emigrazione intellettuale anche che ha determinato queste sono stime nostre un flusso redistributivo negli ultimi dieci anni di circa trenta miliardi investiti nella formazione di quei giovani che poi hanno preso la via del Nord sempre più verso l'estero
Ma questa è una contabilità misera nella quale forse uno Stato una comunità nazionale non dovrebbe entrare dalla quale io stesso misto pentendo di aver dato i numeri perché la cosa più interessante capire
Quanto è interdipendente il nostro Paese anche sul piano economico per esempio si scoprirebbe che a fronte di questi circa cinquanta miliardi residuo fiscale ogni anno il Sud attiva centottanta miliardi
Di PIL del centro nord sotto forma di attivazione di beni e servizi e per ogni dieci Eure investiti nel Mezzogiorno quattro torno direttamente nel centro nord
Non accade l'inverso ed è una delle ragioni per cui un riequilibrio nella spesa degli investimenti sarebbe non solo efficace ma persino efficiente sul piano complessivo della spesa pubblica e allora ci viene un sospetto ma non è che forse una delle cause di questo declino del Nord
Non è anche il mancato investimento da circa trent'anni in questo Mezzogiorno in cui gli investimenti pubblici sono diminuiti
Di circa il due per cento del PIL abbiamo ammazzato un mercato interno
Pensando di poter affidare un paese di sessanta milioni di abitanti
A delle poche Gazelle che al seguito dell'industria tedesca potevano attraverso le esportazioni nei grandi mercati mondiali assicurare il benessere la competitività dell'intero il Paese domanda
E forse questo ma ha determinato il fatto che quella locomotiva non è più locomotiva ma è un treno a rimorchio dell'economia tedesca che non appena quella rallenta si ferma e determinata quello che sta accadendo
In proprio in questi giorni in questi mesi chiudo su un punto secondo me
Decisivo
Quali sono le conseguenze di sistema cioè proprio immaginiamo il sistema dopo di questa dopo questa autonomia indifferenziata noi avremmo cinque regioni a statuto speciale la cui specialità andrebbe ridiscussa almeno per quattro tre regioni ad autonomia differenziata su materie diverse
Le altre die altre dieci che hanno subito chiesto perché non si nega un caffè para doloso dicono gli spagnoli quindi prendiamoci un caffè per tutti
Io vorrei fare qui l'elogio dell'Abruzzo e del Molise veri che sono state le uniche regioni che hanno dei non ve lo ricordate che esistono come Regioni effetti avete
Anche qualche ragione nel farlo però sono le uniche a Nettuno beh vediamo che succede comunque alla fine un caffè arriverà pure a noi
Ma non hanno preso nessuna iniziativa per questo mera meritano con lode
La verità è che c'è un pendolo impazzito che da sempre in Italia regola i rapporti tra centro e periferia oscilliamo
Da stagioni di grande centralizzazione a stagioni di autonomismo spinto e questo pendolo ha cominciato ad accelerare al c'è al punto che la stessa maggioranza di governo a distanza di pochi mesi
Aveva proposto nel dicembre due mila e sedici una riforma iper e centralista della Costituzione
Con qualche fondamento per esempio
Almeno in quell'aspetto io entro introduceva l'interesse nazionale eccetera e appena un anno dopo concede l'autonomia differenziata nelle forme più sbracato e possibili
Ma è autonomia questa è l'autonomia che avvicina il potere pubblico ai cittadini
Per la verità
Tutte le volte che abbiamo perseguito autonomia abbiamo creato nel nostro Paese della storia degli ultimi vent'anni un nuovo centralismo ed è un centralismo regionale che ha penalizzato gli enti locali che sono i primi che hanno subito decurtazioni di risorse e di competenze
Con questa riforma si compirebbe il definitivo passaggio dalla Regione che era stata concepita dai costituenti come ente di programmazione alla Regione come ente di gestione con tutte le conseguenze che questo qua
In termini anche di proliferazione dei costi di proliferazione delle procedure burocratiche tutto quello che abbiamo realizzato in questo processo di decentramento senza considerare il fatto
Che questo Paese cresciuto negli anni in cui era centralista negli anni in cui a attuato il regionalismo ha cominciato a declinare le ragioni sono del regionalismo certo che no erano gli anni Settanta
C'è stato un tornante della storia avuto determinanti fondamentali con lo sviluppo ma l'idea di rispondere a una crisi che aveva dimensioni internazionali con la risposta localista e regionalista
Ha prodotto quello che vediamo tutti oggi cioè il fatto che l'Italia sia fermata
Grazie grazie a Giuseppe Provenzano per aver sfatato alcuni inviti che circondano la questione meridionale diciamo è la questione nord-sud su tutti quelli che il Nord stia andando molto meglio del Sud e il fatto che la spesa pubblica sia stata destinato a fondo perduto in maniera eccessiva alle regioni del Meridione abbiamo visto invece ci ha spiegato Giuseppe Provenzano che non è andata così
Al professore Isaia Sales invece chiederemo di sfatare un altro mito cui ho accennato io nella nel mio breve intervento introduttivo che è quello che vede le organizzazioni criminali come fenomeno essenzialmente verrebbe da dire etnicamente e culturalmente di esclusiva pertinenza meridionale invece immagino il professore ci spiegherà la situazione non è da tempo questa quindi io chiederei al professor Sales di spiegarci come hanno fatto le organizzazioni criminali italiane a espandersi in tutta la penisola e quale è stata se c'è stata la reazione dello Stato in un contesto di progressivo indebolimento dei suoi poteri centrali come quello che ha raccontato Giuseppe nel suo intervento grazie professor
Mentre parliamo di pericoli di disfacimento della nazione
Assistiamo contemporaneamente ad una ad un fenomeno di nazionalizzazione
Le mafie
Si stanno nazionalizzare andò
Cioè le marce sono oggi un fenomeno della nazione Italia e non più di una sua parte
Non lo sono dal punto di vista dell'insediamento geografico
Non lo sono più un problema meridionale dal punto di vista dell'accumulazione dei capitali non lo sono più dal punto di vista del reinvestimento dei capitali
è un fenomeno che va avanti da molti anni
E che la società italiana la politica italiana ha voluto rimuovere e ha rimosso fino a qualche tempo fa
Oggi non può più farlo
Perché c'è
Una relazione della commissione nazionale antimafia che racconta
E sintetizza quello che è avvenuto nel corso di questi anni
Una nazione in crisi ha sempre bisogno di un suo capro espiatorio
Ha bisogno del suo ma lo sento
Il Sud lo è stato per troppi anni
E quando c'è una persona con cui prendersela o un territorio con cui prendersela vuol dire che la persona o il territorio non sta bene
Non sta bene fisicamente non sta bene economicamente non sta bene con la testa
L'Italia non sta bene con la testa se continua a pensare
Che il fenomeno delle mafie è un fenomeno che abbiamo nella testa dei meridionali
Che abbiamo nel costume non meridionali che abbiamo nella mentalità e qualche volta nel sangue dei meridionali
Questa interpretazione delle mafie come problema
Specifico dei meridionali prima e dopo l'unità d'Italia e una delle più grandi mistificazioni del Paese
Ed è una mistificazione che resiste ancora oggi ad ogni sforzo interpretativo
Ad ogni in realtà
Che viene messa avanti ad ogni studio ad ogni approfondimento ai dati
C'è una parte del Paese che non lo vuole capire
E quale
La cosa che il Paese non vuole capire
Che le mafie sono fenomeni arcaici che hanno un futuro
Perché trovano sempre nuove opportunità
Di realizzare il loro obiettivo principale che quello di arricchirsi con la violenza
E poiché lo scopo delle marce non è quello di controllare la cultura e condizionare la mentalità di un popolo ma quello di arricchirsi fare soldi usando la violenza
E si le e se le mafie si muovono sulla base di due caratteristiche
La necessità e l'opportunità cioè le mafie cambiano non perché c'è una regia una grandissima intelligenza un grande vecchio dietro le marce
Le marce cambiano innanzitutto il rapporto la risposta dello Stato
Fino a quando lo Stato non ha fatto lo Stato le mafie sono state tranquilli
Alle macchine sono state
Assicurate
Sono state sono stati assicurati cento cinquant'anni di impunità
Se andate a vedere dal mille ottocentosessantuno al mille novecentottantasei ciò che avvenuto nel distretto giudiziario di Palermo
Troverete che fino al mille novecentottantasei con più di dieci mila diritti della mafia siciliana solo dieci ergastoli
Dal mille ottocento mille novecentottantasei in poi dopo che Falcone ai stupito il maxiprocesso quattro cinquecento sentenze all'anno di ergastolo
Ecco le mafie hanno vinto nel sud hanno avuto successo nel sud non grazie hanno i meridionali che non denunciavamo le mafie
Ma grazie allo Stato che non faceva la sua parte l'impunità non era garantita da chi non parlava ma di da chi non faceva le istruttorie da chi non faceva i processi
Dei carabinieri che andavano a braccetto quelli mafiosi dei preti che andavano a braccetto con i mafiosi
E questa interdipendenza tra magistratura e classi dirigenti esplicitate in due episodi che sempre bene ricordare
Che quando Calogero Vizzini il capo della mafia siciliana sedeva dal davanti al bar di Caltanissetta nella piazza di Caltanissetta e passava il procuratore capo
Della repubblica della all'epoca
Non era ancora Repubblica ma passava il procuratore che del re ebbene il procuratore delle si scappa andava davanti a Calogero Vizzini quindi voi immaginate che cosa deve pensare un cittadino di Caltanissetta nei confronti dello Stato quando coloro che dovevano tutelarlo si scappa e l'hanno davanti a un omicidio
E quando muore Calogero Vizzini il capo dei magistrati italiani il primo presidente della Corte di Cassazione
Di fare un elogio funebre e scrive sulla rivista dei magistrati che si chiamava processi
E dice e morto colui che ritenuto il capo
Della mafia
Si è detto che la mafia e contro lo Stato contro le istituzioni e contro la magistratura io posso testimoniare che mai la mafia è stata contro lo Stato
Mai contro le sue leggi e spesso aiutato la magistratura a venire a capo di delitti che altrimenti non avremmo scoperto
Mi auguro che il successore di Ton Calogero con il donna possa continuare nell'opera di affrancamento alla giustizia e allo Stato che il suo predecessore ha sempre portato avanti mille novecentocinquantacinque se volete capire perché le marce hanno avuto successo nel Sud andate nella testa
Di Guido Lo Schiavo non nella testa degli astri medievali perché il Sud ha prodotto le marce ma prodotto gli uomini che le hanno combattute
E gli eroi civili di questo dopoguerra sono quasi tutti i meridionali abbiamo avuto un problema e lo abbiamo affrontato e abbiamo pagato un prezzo altissimo
Per questo perché non è semplice
Avere la mafia quotidiana e non è semplice vivere nell'impotenza
E a proposito
Di chiesa
Beh meno male che questo Papa almeno ha fatto la scomunica perché quando io ero adolescente nel mio Paese quando morì il boss il deputato della Democrazia Cristiana fece il manifesto di cordoglio che l'ha messo la pena dire il vescovo ora se volete che un adolescente come io di allora potessi in qualche modo legarmi allo Stato e ho avuto solo la scuola di massa
Che mi ha consentito di avere una buona idea dello Stato per il gesto no
E allora
Il nord non ha scoperto in tempo le mafie
Perché ha usato anche la marcia come capro espiatorio
E allora si diceva che la mafia non fenomeno di arretratezza
E nessun dato storico ce lo diceva perché le zone di brigantaggio non corrispondevano con le zone di marcia la mafia è un fenomeno di pianura i porti i mercati non un fenomeno di Collina e di montagna
E all'interno di aree arretrate le mafie insistono laddove circola la ricchezza le mafie sono un fenomeno di aggressione dove circola la ricchezza e quindi il fatto che le mafie fossero un problema di arretratezza alle aree sviluppate hanno ritenuto di non averle e c'era l'esempio storico degli Stati Uniti d'America dove invece al contrario nella nazione più sviluppato del mondo si erano sviluppate le mafie
Le mafie erano un problema della mentalità dei per i giornali non parlavano quando qualche delitto veniva compiuto immediatamente si ritiravano le loro silenzi e si è inventata questa formula
Dell'omertà omertà
Non è una parola siciliana mi dispiace per i siciliani è una parola napoletana e non vuol dire o militano vuol dire essere un uomo è uno colui che non parla che risolve i problemi da sei
Omertà vuol dire umiltà vuol dire obbedienza alle leggi della propria setta perché le mafie
Vengono dalla massoneria vengono dalla Corbo né di via i miti delle mafie
Tutte le regole delle mafie vengono da lì
Cioè vengono da chi per ragioni naturalmente più nobili ha dovuto ideologizzare la violenza per farla accettare le mafie rispetto alle altre criminalità nel mondo hanno avuto successo
Perché hanno reso la violenza qualcosa di nobile
Qualcosa di utile agli altri
E quindi l'omertà non esiste
Quando lo Stato ha cominciato a fare la sua parte del Mezzogiorno addirittura si sono creati i pentiti all'interno delle marce
Quindi non era il fatto che i meridionali non parlassero era che ripeto lo Stato non interveniva e quando le macchine sono arrivati al nord leggete le dichiarazioni dei procuratori capi
In tutti i tribunali non c'è finora un solo caso un solo caso un solo caso di mafia al Nord in cui l'imprenditore abbia parlato
E in un'intercettazione ad uno che mi viene chiesto ma perché voi non parlate l'intenzione dice noi siamo discreti nove al nord siamo discreti
Ecco questa idea
Dell'arretratezza della mentalità ci hanno fatto perdere di vista che laddove c'è un fenomeno mafioso cioè di Offerta della violenza c'è sempre una domanda di violenza
E chi non fosse un problema solo dell'immigrazione c'è il caso storico degli Stati Uniti d'America e lo stare e l'esempio storico dell'Argentina tra fin e secolo e gli anni Venti
Cinque sei sette otto la cifra
Difficilmente la si potrà mai sapere perché non si sanno i doppi
I rimpatri le ripartenze ma facciamo quattro milioni negli Stati Uniti e facciamo quattro milioni dell'Argentina venivano dal mio stesso paese che andare in Argentina e che andava negli Stati Uniti si dividevano a secondo del comune vicino del Comune
Del comune più lontano
Ebbene se le mafie sono un problema di mentalità degli immigrati mi spiegate perché negli Stati Uniti d'America le mafie ci sono riprodotte in Argentina non ci sono riprodotte
E se è un problema di mentalità perché Al Capone diventa il capo della mafia
Americana è il fratello diventa sceriffo degli Stati Uniti
Com'è possibile con gli stessi geni con la stesso sangue con la stessa etnia come è possibile dare vita a fenomeni così DiVersi
Le marce arrivano laddove c'è una volontà di gestire gli affari nella illegalità le mafie rincorrono la ricchezza Schifano oggi il Mezzogiorno perché il Mezzogiorno non è in grado di dargli
Come dire dei profitti così alti rispetto alle loro condizioni e questo bisognava
Prevederlo vi voglio leggere cosa dice un mafioso
Ad una domanda naturalmente
è un mafioso che partiva quindi non usa termini esattamente spiacevoli e e il giudice gli dice in un processo perché siete venuti
Nel Nord-Est
E lui risponde bene
Eccellenza siamo venuti qui perché qui sono disonesti più disonesti Dinoi
Vede abbiamo scelto di concentrare la nostra attività nel Nord-Est perché qui il tessuto economico non è così onesto anzi tutt'altro io sono un esperto di elusione fiscale qui lavoro bene
Il margine di guadagno era buono perché qui la gente non ha voglia di pagare le tasse peggio che da noi
Ecco questo è il parere
Di un mafioso
Quindi teniamolo per quello che eppure dice una verità
Che non è vero che Soris figli dei mafiosi che diventano commercialisti
Che diventano consulenti aziendali questa idea delle mafie raffinate che studiano fanno studiare i figli per poi immettersi meglio nell'economia è una grandissima sciocchezza i loro figli non vanno a scuola
E per la maggior parte tranne qualcuno ma non da suscitare un fenomeno come dire di rivoluzione del loro modo di fare loro si rivolgono agli stessi consulenti dell'illusione fiscale e del raggiro fiscale
Che hanno molti imprenditori del Nord le mafie vanno a ridosso della criminalità economica qual è la criminalità economica la creta economica è quella che fa profitti fuori dalla legge
Ecco
D'altra parte vi risulta che i paradisi fiscali li ha inventati Rina li ha inventati Provenzano abbia inventati Piromalli li ha invitati Cutolo o o
Come dire un milionario cioè Di Lauro assolutamente no
E forse le marce dovrebbero aiutare di più nel momento in cui stanno al Nord a fare qualche interrogazione a porsi qualche interrogativo su che consenta economica del no
Perché se l'economia del Nord o una parte di questa economia deve appoggiarsi alle mafie vuol dire che c'è qualcosa che non va e allora facciamo il contrario
Consideriamo la nazionalizzazione delle marce consideriamo le mafie al Nord come un problema della società del Nord non come un problema meridionale
Perché solo in questo modo possiamo capire che cosa è avvenuto nella nostra nazione perché se dopo quasi centocinquanta più di centocinquanta anni
Le mafie sono diventate più forti che allora il sud diventato non meno ricco perché il tessuto è cresciuto dieci volte in più rispetto al mille ottocentosessantuno con un particolare che il Nord è cresciuto tredici volte in più rispetto al mille ottocentosessantuno e quindi da questo punto di vista
Certo nessuno può lamentare il il passato però sta di fatto
Che le otto regioni meridionali di allora nessuna di queste ha superato il reddito del Centro-Nord in più di centocinquanta
Che cosa ha esportato il sud stabilmente asportato le marce
E le Marche hanno avuto successo in questa realtà
Se era un problema di mentalità
Perché le mafie sono arrivate a Reggio Emilia perché le mafie sono arrivate a Milano
Se era un problema di senso civico perché sono arrivate laddove il senso civico altissimo laddove la democrazia è molto solida
Perché non sono un problema di senso civico non sono un problema di democrazia solo un problema economico e Kono amico
E possono venire forza sia in realtà dove l'economia gira solo in alcune parti con una povertà attorno sia nell'economia dove l'accumulazione abbassata su sistemi illegali
E termino l'esempio più clamoroso di quando vi sto dicendo i due esempi solo uno l'Expo di Milano
Settanta interdittive antimafia settanta nel due mila e quindici setta
E naturalmente chi si serviva di quegli imprenditori le grandi in prese che avevano bisogno di risparmiare perché gli 'ndranghetisti che hanno perché gestiscono il movimento terra in molte realtà del Nord fanno prezzi migliori
E loro discutono di prezzi migliori tutto il resto non gliene importa cioè l'economia sembra sottrarsi a qualsiasi valutazione morale e civile mentre ognuno di noi deve porsi mille interrogativi anche se va al bar entra il mafioso e chi vuole offrire il caffè
Expo
Vogliamo parlare di rifiuti ebbene come comincia la vicenda dei rifiuti comincia in Toscana perché in Toscana perché in quel periodo di tempo ospitiamo nella prima metà degli anni Ottanta va in tilt la raccolta
Dei rifiuti difende i rifiuti tossici e nocivi in Toscana per motivi che non sto qui a ricordare alcuni imprenditori delle pelli si rivolgono massoni si rivolgono a Licio Gelli ridicolo
Non so come lo chiamavano all'epoca
Va bene mi sfugge il nome eccellenza eminenza grande capo e gli dicono e non so come dobbiamo venerabile venerabile e gli dicono come dobbiamo fare allora dice
Aspettate perché Gelli è una specie di crocevia di tutte le illegalità
Italiane dice aspettate e si rivolge a un imprenditore che stava in Toscana che era parente di uno del clan dei Casalesi ecco si comincia no perché quelle di Caserta volevano l'immondizia dei loro territori ma perché organizzano c'è un'offerta e nasce una domanda non è il contrario non è che i mafiosi ci pensano è solo più intelligenti di no io dico o adesso questo mercato è interessante lo vado a prendere no c'è qualcuno che li chiama
Ricordiamoci c'è qualcuno che li chiamo
Non capovolgiamo le cose e dunque forse è venuto il momento
Non è che l'Italia è tutto mafioso non è che il Nord adesso è tutto mafioso ma se dobbiamo guardare il peso della questione mafiosa in Italia guardiamolo dal punto di vista dei dati economici non guardiamolo dal punto di vista culturali sta non guardiamolo d'altri aspetti
Perché da questo punto di vista grazie alla scuola di massa si è formata anche no Pubblico opinione nel Sud
E i magistrati che hanno combattuto le mafie sono i primi che non hanno seguito il mestiere dei padri il Sud ha fatto due rivoluzioni
Una passiva che è l'emigrazione un'attiva che la scolarizzazione di massa per fortuna la scolarizzazione di massa c'ha dato anche quei magistrati e quei meridionali che hanno combattuto le marce
Grazie
Grazie professor Sales
Era vera fatato invito del carattere essenzialmente meridionale delle mafie per aver aperto l'altro spunto del nostro dibattito che essenzialmente la questione settentrionale se volessimo riassumere adesso con il professor ilari ci spostiamo
Anche sul piano internazionale borse nessun Paese al mondo come l'Italia della propria nascita oltre che al genio di Cavour cui abbiamo dedicato una serata ieri sera all'equilibrio di potenza e agli interessi delle delle potenze straniere
A questo punto io chiedo alla vigilia professori lari che tipo di Italia e quanta Italia vogliono dei principali potenze internazionali e quanto a loro fa gioco la divisione Nord Sud
Allora italiane vogliono una l'hanno fatta
Italia ci ha spiegato ieri Lucio Caracciolo nella serata Cavour
Una architettura britannica
Così nella sua interezza
Se si fosse unificata
Con l'idea della Francia di Napoleone terzo sarebbe stata un'Italia padana in Italia puramente settentrionale
O per lo meno ferma al fallita al Centro-Nord
Sicuramente sarebbe rimasto almeno una parte dello Stato Pontificio e sicuramente sarebbe rimasto il Regno delle due Sicilie
La spedizione dei Mille egli unità partita da Genova e una operazione internazionale
Chi segna in qualche modo l'inizio del primo Occidente quello basato sulla alleanza
Anglo francese cioè tra due storici
Antagonisti unificati dalla questione d'Oriente e cioè dal tentativo della Russia di penetrare nel Mediterraneo impadronendosi di Costantinopoli
E il genio di Cavour e la partecipazione del Piemonte al Guerra di Crimea
Guerra di Crimea terza dalla Russia nella parte occidentale ma vinta dalla Russia
Nell'estremo
Oriente perché nello stesso periodo in cui veniva pastori difendeva Sebastopoli come capitano
L'artiglieria nella bastione più bersagliato
In quello stesso periodo la Russia conquistava la Manciuria e poneva le basi per la creazione di Vladivostok cioè che la sua proiezione nel Pacifico
L'Italia nasce quindi come una specie di Luna
All'interno di una galassia formata da due grandi potenze che di fronte alla questione della Russia
Si allea
Pur restando rivali no in competizione tra di loro a lungo
Però la loro alleanza coi sarà consacrata dall'intesa aumenta la prima guerra mondiale poi rimarrà storica nove eterna
E l'Italia è in qualche modo condizionata tutto questo condizionata anche le rivalità tra l'Inghilterra e la
E la e la Francia per cui ci sarà la triplice così
Ma cosa c'ha spiegato ieri Lucio la visione di Cavour era sviluppare le ferrovie
Ti in funzione
Della apertura il canale di Suez
E
Questa apertura del canale
Era stata in realtà progettata
Per la prima volta dall'Austria permettermi
Proprio perché aveva
La gente in grado di progettare queste cose
Aveva gli ingegneri veneziani
E aveva gli ingegneri trentini genieri delle ferrovie trentini ingegneri della laguna
Graziana che avevano cominciato già nel mille ottocentotrenta fare i lavori primi rilievi in Egitto
Naturalmente tenendo conto della situazione delle politica geopolitica dell'Egitto eccetera
La ragione per cui questo progetto
Che si lega anche al traforo del Frejus alla alle Ferrovie eccetera il terminale delle ferrovie
Dell'Adriatico era a Brindisi non Taranto
E le ferrovie meridionali costituiscono una delle ragioni della fine del Regno delle due Sicilie oltre al fatto che il Regno delle due Sicilie aveva appoggiato la Russia
Durante la guerra di Crimea
Il primo atto di Garibaldi dittatore
A Napoli
Mille ottocentosessanta di dare l'appalto per la costruzione della ferrovia adriatica al finanziatore del mille finanziatore col denaro inglese ovviamente
Poi questo verrà ha tolto che era dato alla Bastogi di Livorno eccetera dal dal governo nazionale
Ed era un progetto logico era quello che ancora oggi
Condizione la nostra storia
Noi siamo la penisola centrale del Mediterraneo
Se la guardiamo come
Espressione geografica come diceva Metternich
Vediamo chiaramente quale
Diciamo che il ruolo internazionale dell'Italia Italia non può che essere una della prospettiva dello scontro imperiale tra gli imperi del mare
E gli imperi continentali eurasiatiche
L'Italia sta
Per la sua
Ragion d'essere
Geostrategica saldamente
Con gli Imperi del male
Ma anche tributaria mentre
E il vincolo esterno di cui parlava Lucio ieri nelle cose
E questo vincolo esterno a quello che ci condiziona anche adesso
Nella strada al al ritorno al contrario quella
Della dei cinesi che adesso
Compiuta la loro indipendenza
Tornano da lui
L'Italia non sarà scegliere c'ha due porti
Una di Genova
Un altro e Trieste
E che non limiti quella che quella di prima ecco guardate questa questa cartina questa è stata fatta nel mille ottocentocinquantatré
Quando Milano era ancora Austrian
Fallita
La frazione del quarantotto no tra dei rischi eccetera
Qui si vede
Come veniva vista l'Italia
Da Vienna
Queste regioni qui e sono quelle del Nord Est di cui tu hai detto tutto il male possibile
Ed è inzuppa no ce n'è ancora
Perché
Queste regioni qua
Erano guardate stranamente le prime che hanno usato il tricolore
Giallo biancorosse spiegazioni sta il giallo è una contabilizzazione sì attuale Tito il tricolore nato a Reggio Emilia no
E
L'Italia creata da buona parte prima ancora che diventasse Napoleone primo
Era sostanzialmente Lombardo-Veneto cos'era era a Milano Bologna
E in competizione tra di loro anzi la prima città dove Napoleone arriva Bologna
E poi
Dopo il mille ottocentocinque da qua o servizio anche Venezia
Pensate che Napoleone aveva pensato di dare come puntale delle bandiere dei reggimenti del Regno italico
E il leone di San Marco con la corona sopra
Quella era l'Italia per Napoleone
Qual era la funzione di quelli italiani
Una proiezione verso destra
Era
Tutto sommato la prosecuzione della missione storica di Venezia
Venezia è nata in un certo senso come una testa di ponte dell'Oriente
In Italia Veneto e in Europa
Però è diventata col tempo una proiezione dell'Europa verso l'Oriente
Questa Genova e la città di Colombo
Venezia e la città di Marco Polo
E
Tutte alla proiezione storica di Venezia anche la competizione tra Venezia e Genova
Si è basata anche sulla competizione per la conquista dell'Oriente fino a quando non c'è stata la scoperta dell'America e quindi Tilli riorientamento atlantico
Di tutta la parte Tirrenica dell'Italia
Guardate l'Alitalia come qual è la vera separazione tra nord e sud o è tra Est e Ovest
Questa dorsale
Si chiama gli Appennini
Cos'è che prosegue gli Appennini
Qui in mezzo il Ticino
Non è vero che c'è un solo Nord e ce ne sono due uno buono di cui abbiamo non abbiamo parlato oggi perché era buono Piemonte Val d'Aosta Liguria sono immuni dalle mafie
Sono economia sana
Dall'altra parte dal Ticino in giù c'è l'economia malata quella che nasce no quella del Nordeste quella che succhia il sangue quella che del del sud quella che adesso si pone il problema
Di dell'autonomia
Ma storicamente tra queste due Italia qual è quella che ha dominato nella storia dell'Unità italiana
Questa o quell'altra
Cioè quella
Lombardo veneta o quella Tirrenica
Io credo che Torino ma su tutto il genoma che la vera capitale anche il Piemonte tutto sommato su Torino che consente se non ci fosse stata l'Einaudi poi la la FIAT e il Partito comunista cosa sarebbe Torino e Genova ENAC erano
Una metropoli una capitale vera
E poi più sotto Firenze
Roma Napoli Palermo questa è la verità agli a quella che ha dato la classe politica la classe dirigente è venuto da lì fatti conto dei ministeri
Sketch storicamente sono venuti da Lombardia dal Veneto
Questa questa qui che una volta era porta comunità è diventata
Frontiera
Io ho fatto il militare a Gorizia
Dall'altra parte c'era V c'era si è chiusa l'aia ma c'era un mondo c'era la cortina di ferro c'era il nemico c'era
Ed era qualche anno dopo ci sono stati gli Accordi di Osimo e c'è stata la apertura
Anche commerciale
Un'apertura che
Ha giovato l'Italia ha giovato l'unità d'Italia
Ma quella era un'epoca in cui l'Italia era unificata e non dalla scuola soltanto scelto anche da quella mai ramificata dei partiti politici democratici quelli che hanno fatto la Costituzione che erano democrazia cristiana il Partito Comunista il partito socialista il Partito repubblicano e anche il partito neofascista
Quando è stato legittimato dalla sua partecipazione democratica del Parlamento queste erano le religioni civili d'Italia che ci tenevano insieme ma non lui
Nonino perché ho votato no ma nel novantatré l'ottantacinque per cento degli italiani la condannata
La Prima Repubblica è caduta non soltanto per Mani Pulite ha per volontà popolare per referendum Segni il bipolarismo
Quelli partiti storici che avevano costituito il tessuto connettivo di un Paese difficile tenere insieme dal nord al sud sono scomparsi
Dal dura
Nulla ha preso il loro posto non c'è stata nessuna forza
Reale in grado di unificare l'Italia
Noi oggi lo vediamo noi siamo in una situazione di sede vacante
Certo che il capo unità internazionale volevo interlocutore uno dunque
Dove
Abbiamo sentito poco fa
Nella in quelli che ci hanno preceduto il quadro di che cos'è Roma quanto e abbandonata dal Papa
No
Sapete qual era la la da ritornello che veniva cantato una repubblica romana e quarantanove no quelle in cui c'era anche Goffredo Mameli e caduto per la Repubblica
Era S. il papà è andato via buon viaggio e così sia
E Roma senza il papà andava benissimo
Noi abbiamo perso l'idea e la capacità della unificazione spirituale e politica delle grandi famiglie politiche che comunque configurano il sistema costituzionale
Non abbiamo avuto poi una guerra civile permanente tra partiti che non si legittimavano
Oppure facevano finta di legittimarsi ma non fino in fondo perché c'erano delle convenzioni ad excludendum c'è stata anche durante la guerra fredda quella nei confronti del partito comunista
Ma io che io
Mi sono occupato di politica della difesa so che cos'era la collaborazione tra
I la pianificazione militare e il Partito comunista che si occupava di queste cose nel PC
Erano loro che facevano passare avvolte delle leggi che erano di che diciamo di finanziamento del riarmo che non erano sostenute fino in fondo dei partiti del di governo
E c'era una compenetrazione il il novanta per cento delle leggi negli ultimi dieci anni di vita Della Prima Repubblica erano sostanzialmente by partisan
Cioè precedute da accordi tra le parti
Che non siti e legittimavano sì potevano
Dizione tutti i colori ma nella sosta questo è stato
Noi cittadini italiani mi ci metto anch'io perché ovviamente sono poi parte di un corpo politico
Noi abbiamo condannato quello che veniva chiamato come il consociativismo spartitorio partitocratico lo ricordate i più anziani Dinoi se lo ricorda il più giovane avente non no
Tu e parlargli al novantatré come lo spartiacque no per la per la politica del Mezzogiorno certo io mi ricordo quando a quell'epoca in Bankitalia diciamo le cose come stavano si teorizzava la fine dello stato democratico
E l'inizio dello stato di diritto
Quella era la teoria
Che funzionava a quell'epoca leader lo Stato che non è più basato sulla partecipazione politica e sulla mediazione politica ma è basato sul funzionamento a orologeria diciamo orologeria come un orologio scusate questo volevo dire
Come un orologio del meccanismo istituzionale ha funzionato questo no
Il meccanismo istituzionale non funziona se non c'è un'anima politica se non c'è una rappresentanza politica
è venuto meno il principio di rappresentanza politica è venuto meno il principio di responsabilità politica sostituito al principio di responsabilità penale
Che vuol dire irresponsabilità politica
è di questo che oggi Dinoi
Manchiamo io sono stato sì tra quelli che hanno visto non certo tra i fondatori ma quelli che hanno partecipato a fin dall'inizio all'avventura di Limes che è nata appunto nel novantatré
Ed era una avventura
Festosa io no perché piangevo perché era morta la la
La prima Repubblica
Ma l'atmosfera che c'era nella nella rete nella redazione anche quando è cambiata col tempo era quella di grandi aspettative di grandi speranze la fine dei vecchi partiti era una specie di liberazione no
Guardate tutti i numeri di Limes dedicati all'Italia guardate le i titoli come sono andati dalla
Prediletta
Dal dalla speranza dalla dalla cosa c'era in una in declino
Progressivo no oggi quest'questo numero qui last una strategia per l'Italia
Ma io non non penso
Che si possa saltare
La questione del perché non c'è
Una tessuto connettivo in Italia del perché non esiste un governo
A prescindere da dagli inizi esiste sulla carta
Esiste come fictio iuris ma non esiste come reale capacità di fare politica di prendere decisioni di fare una strategia non è inutile suggerire a un governo che non c'è
Se deve scegliere o non deve scegliere i cinesi
A Trieste lo stanno aspettando perché hanno rilanciato il porto esattamente come est è avvenuto qui a Genova
Voi avete avuto qui a Genova cui non so penso che la maggioranza sia del genovese la disgrazia del del ponte Morandi che Palazzo Pato
Magari a vantaggio di Marsiglia
Li avranno stappato campagna quando espande è caduto il il ponte no perché via messo in una specie di dove da dove si arrivano le merci prima poi dove vanno
Dove da dove sboccano ma lo stesso discorso a Trieste
Avete sentito Cavour che non voleva la ferrovia che era arrabbiato con con l'Austria che da trecento anni aveva fatto il porto franco
Ma magari avessimo fatta
Magari avessimo fatto il tunnel della Meloria ve lo ricordate avete letto Salgari no essendo entrato la storia del tunnel che va da Genova a Venezia
E che era un tentativo subdolo dei genovesi per sorprendere i veneziani alle spalle
E quindi poi fantastica tutta una serie di cose eccetera bellissimo romanzo
Magari ci fosse noi la bretella
La la l'autostrada e due mari non siamo stati capace di costruirla
A un certo il sono trent'anni che si che firma che non verrà fatta mai dovere unificazione dell'Italia
Non l'abbiamo fatta perché non c'era idea che servisse grazie
Grazie professor ilari che ha sfatato un altro mito se vogliamo l'altro stereotipo vero
Che la differenziazione in Italia sia soltanto tra Nord e Sud e ha evidenziato invece correttamente anche quella fra Est e Ovest ora io chiederò Heine relatori la missione impossibile cioè di stare se impossibile dei cinque sei minuti raccordo all'Arci con l'inizio di una conferenza successiva io direi che la pars destruens l'abbiamo coperta
In maniera più che abbondante abbiamo analizzato i i problemi le origini della questione adesso vi chiederei capisco che non sia facile in poco tempo però di concentrarmi sulla pars construens cioè su come possiamo ricucire il nostro Paese
Concentrandoli se ritenete opportuno come credo farete sulla anche dimensione geopolitica quindi riprendendo un po'il discorso del Mediterraneo e del nostro rapporto con le altre potenze
Ricomincerà e con con Giuseppe Provenzano grazie al poliziotto e dopo cinque sì Kakà
Io credo che questo processo e l'autonomia differenziata non porterà da nessuna parte
Le richieste rischierebbero di far saltare il bilancio dello Stato quindi diciamo almeno così come è stato richiesto non porterà da nessuna parte però temo che ci porti comunque lontano da quello di cui avremmo bisogno e cioè la ricostruzione dello stato perché
Il quattordici agosto due mila diciotto tu citavi adesso con il crollo del ponte Morandini non è stata solo una tragedia genovese di è caduto l'onore dello Stato italiano e non l'abbiamo visto quello che ha significato
Si dice che questo Paese si riscopre nelle tragedie realtà scopre sempre più spesso lo spappolamento delle sue istituzioni
Per avere una strategia per l'Italia dobbiamo avere anche uno Stato uno Stato che sia strategico come molti oggi dicono e la ridefinizione di un interesse nazionale in chiave di apertura e non di chiusura in questo la tradizione del meridionalismo
è molto interessante molto importante perché è la migliore migliore meridionalismo è stato sempre libero scambisti ha mai protezionismo anzi il divario in questo Paese
Si è
Ha cresciuto nelle stagioni di protezionismo di chiusura e di anarchico ecco la precondizione per questo è concepire sì come nazione fare un discorso pubblico io sono molto d'accordo con i vari cioè che sia un discorso pubblico che tenga insieme l'intero Paese che debbano farlo le forze politiche forze politiche propriamente nazionali per me è un bene se la lega diventa nanna nazionale non così c'è un discorso pubblico nazionale però deve partire da da dai dai dati da che cos'è questo Paese questo un Paese diviso ma nella sua divisione mo'fortemente interdipendente tra nord e sud e chi come me crede che sia necessario nella ricostruzione dello stato e nel perseguimento l'interesse nazionale
Un ruolo importante del della spesa pubblica dell'intervento pubblico deve porsi anche il problema il tema dell'efficienza mi dispiace io non se sono passato prima con me un difensore del Sud attenzione
Efficienza ed efficacia nella spesa vanno misurati prima di arrivare a differenziazione autonomia su una base che deve essere il più possibile oggettiva cose che non abbiamo realizzato costi standard fabbisogni standard dei livelli essenziali delle prestazioni sui le quali misurare poi l'efficienza e l'efficacia di tutte le classi politiche amministrative al nord che al sud oggi noi non siamo nelle condizioni di farlo di farlo questo
E francamente far pagare due volte i cittadini meridionali le inefficienze dei loro amministratori pensando di affidarsi all'illusione di una sanzione politica credo prima o poi arriverà non si capisce che invece proprio quel be di in quel quella trappola dell'arretratezza va spezzata anche assumendosi la responsabilità di colmare questi divari investite laddove c'è maggiore potenzialità di crescita per attivare la domanda interna e per ribaltare le convenienze geopolitiche questa è la sfida del Mediterraneo
Lascia questa cartina e per di più su questo
Con il raddoppio del Canale di Suez e tanto più con la prospettiva che speriamo da ieri appaia meno fumosa del ruolo dell'Italia nelle nelle vie della seta io lo dico subito abbiamo perso fin troppo tempo a volte il tempo l'abbiamo ricacciato indietro
I cinesi erano già Taranto lo ricordavi tu all'inizio li abbiamo cacciati via perché non venivano nemmeno ricevuti dalle istituzioni non solo cali ma da istituzioni nazionali con cui stabilire rapporti fecondi organici al Pireo nei cinque anni in cui sono arrivati i cinesi la momenti ma la movimentazione delle merci è triplicata dal due mila undici al due mila e sedici
E questo ha significato soprattutto poi investimenti infrastrutturali di straordinaria importanza la sfida dei porti che è una missione geopolitica dell'intero Paese
E la spina anche dei porti meridionali che non va vissuta se riprendiamo la carta di prima in contrapposizione con Genova e Trieste perché questa contrapposizione nel sistema Tura sono ad oggi incomparabili quei porti del Sud rispetto a Genova e Trieste quindi sono imbecilli quelli amministratori meridionali che dicono alla via della seta ma perché discutete con Genova e Trieste
No in un sistema organico che non può essere però ho immaginato facendo a competizione la contrapposizione tra le autorità portuali di Taranto Gioia Tauro augusta Bari
Napoli ma in un quadro strategico in cui
Utilizziamo questo anche come strumento di pressione cioè Trieste ancora il principale porto della Baviera
Anche rispetto al riorientamento delle scelte geopolitica dell'Europa perché forse la cosa che facevi delle Due sull'Italia vale ancora di più sull'Europa che si appresta alle elezioni europee c'è questa Europa in croce in cui la frattura tra Est e Ovest ricompare anche per il mancato la mancata strategia su quella divisione tra nord e sud sulla insomma la divisione dei migranti è solo l'ultimo capitolo della disattenzione dell'Europa nei confronti di un Mediterraneo che come ci avete spiegato diventa il Mediterraneo degli altri di pronto tutto questo io chiudo con una citazione
Questa che è stata definita la successione dei ricchi realtà sembra l'ennesimo capitolo di una guerra di cortile tra ultimi e penultimi
Non è una prova di forza delle regioni forti ma se mai una prova di debolezza e di un'Italia che si concepisce in Europa come residuale avverando la profezia che forse proprio sul GMES uno dei vostri contrari contributori che io ritengo un maestro
Marcello De Cecco diceva un'Italia che si mostra rassegnata sacrificare i propri residui centri organizzativi della produzione integrando la propria industria con quella tedesca come fornitrice efficiente di parti e componenti
In uno schema che taglia fuori il Sud nel migliore dei casi destinato a diventare un enorme parco turistico per le vacanze dei cittadini nella Mitteleuropa io credo che a questo ci sia un'alternativa che sia proprio ridare una collocazione strategica all'Italia
All'Italia tutta intera in Europa nel Mediterraneo all'altezza di quella che dovrebbe avere per storia e per geografia
Grazie Giuseppe la parola al professor Sartori
Li messe sempre molto stimolante perché questi tre giorni abbiamo discusso del mondo per un meridionale che il mondo non si limiti solo all'Italia importante
Perché nelle attuali condizioni del sud e più importante la Cina che forse
E più importante la via della seta che la carta degli aiuti
E più importante quello che si muove da Suez che quello che si muove da Milano
Il problema del Sud è esattamente questo cambiare il punto di vista di quella carta geografica
Perché se l'Italia la vedi dalle altri è un conto se la vedi da un'altra angolazione sede svolgi le spalle
Al Sud volgendo le spalle al futuro nel senso che oggi abbiamo bisogno di colmare un vuoto che si è creato nella storia d'Italia perché
Io io non solo così entusiasta di Cavour
Riconosco riconosco riconosco il genio il genio politico ma ricordiamo che l'unificazione dell'Italia è stata fatta dal Piemonte cioè da una zona alpina
In che non aveva tranne Genova uno sbocco al mare
Si potrà discutere a lungo sull'arretratezza del Sud ma la prima ferrovia la fecero i Borboni naturalmente la fecero per gioco perché loro avevano il mare
Dovevano e il grande errore fatto dei Borboni e non aver collegati il Tirreno con l'Adriatico per una ferrovia ancora oggi questo noi lo lo paghiamo ma la cosa importante da ricordare che per quasi centocinquant'anni il sud è stata morto di una visione geopolitica che abbia visto il cuore dell'Europa come punto di riferimento come stella polare al contrario Brovello dice membro delle dice
Dalla metà del Seicento in poi il Mediterraneo dopo la scoperta dell'America si posizione in modo saldo al di fuori della corrente storica dominante la quale per secoli l'aveva visto padrone quasi assoluto
E da questa situazione scaturisce l'arretratezza del Sud
Cioè siamo di fronte ad una
Ora ad una visione di questo tipo è recentemente ho scoperto e in uno studio che ha fatto se non ricordo male
La la Camera di Commercio di Venezia hanno trovato un documento del mille cinquecento e quattro in cui veneziani avevano stavano stabilendo se fare il Canale di Suez
Dovevano investire dei soldi consistenti
Perché i portoghesi con la scoperta del della via che W il Capo di Buona Speranza gli stava facendo concorrenza sui mercati e dovettero decide andarono a prendere
Contatti con l'Egitto poi decisero di investire quei soldi nel loro retroterra finale Dolomiti dove abbiamo le grandi ville
Di veneziana di quell'epoca grazie anche a questa scelta perché investirono sul territorio ma alla fine di Venezia né grandi commerci internazionali è dovuto a questo se avessero fatto
Il taglio dell'istmo di Suez all'inizio del Cinquecento la storia sarebbe stato diverse perché non dobbiamo noi meridionali immaginare la storia più legata ai cinesi che agli Stati Uniti più legata ai cinesi che a Bruxelles io sono un errore europeista convintissimo
Ma se debbo dire l'Europa di questi anni è l'Europa che ha consolidato il primato tedesco non esista una politica del miliardario non esista in Italia non esiste l'Europa ben vengano i cinesi ben vengano i cinesi perché noi abbiamo scoperto geograficamente il Sud solo quando abbiamo visto che gli immigrati venivano da lì allora qualcuno ha pensato ma guarda un po'perché arrivano sulle sponde del sud perché sono quelle più vicina quella parte
Del mondo che forse svolgerà una grandissima funzione in questo secolo nel prossimo
E allora io da meridionale di lei
Diamo tutto il credito possibile
Alle alla via della seta perché il grande problema del sud è stato questo legare la via di terra la via di mare non c'è mai l'uscita e forse questo è uno dei punti della sua arretratezza ne abbiamo l'alta velocità in Italia
Mi scuserete la battuta l'alta velocità servano e meridionale andare a trovare i figli che si sono spostati al nord in pochissimo tempo questa era la nostra funzione perché se avessimo avuto la sfortuna o la fortuna di un figlio emigrato a Palermo noi non avremmo potuto vederli se non dopo mesi e mesi ecco c'hanno fatto il grande piacere di attutire il il il dramma dell'emigrazione meridionale facendoci la l'alta velocità però da Napoli a a a Milano anche venire a Genova esattamente non è una cosa molto molto molto molto facile e dunque forse andrebbe rivista la geopolitica della politica italiana le strategie debbono essere fatte anche sulla base delle posizioni geografiche il suo dove ha pagato in tutto questo tempo ce lo ricordano i cinesi che riaprono una nuova strada
Nella storia e forse è il momento che
Come dire questo passaggio della storia il suo dono lo perda ma dipende anche da chi guida il Paese mi sembra strano che il Paese si divida con un movimento meridionale per un'alta velocità che si fa verso la Francia e questi che stando al governo con grandissimo utili meridionali e insomma un'esatta mente questo problema non sanno neanche che cosa sia
Grazie professor sale professor ilari
L'ultima parole
Allora essendo rientrato in questa sala Germano Dottori
E io non volendo
Essere Paul processato per le mie opinioni mi avvalgo della facoltà di non rispondere va be va be'la pars construens abbiamo e non c'è o no
L'ho appena detto che non esiste più una struttura un Governo è una rappresentanza politica in Italia Mate che strategia dobbiamo parlare prima ricostruiamo Cuesta ma come il come farlo
Siete voi il popolo sovrano no decidete ero io no io partitino nel fondere opposta cioè lo storico
Cioè grazie anche al professor rivelare
Il titolo di questa conferenza aveva un punto interrogativo la risposta purtroppo come immaginavamo e positiva cioè in questo momento è Nord contro Sud però abbiamo trovato delle delle ricette possibili per risolvere il problema e speriamo di rivederci se non l'anno prossimo fra qualche anno sempre qui al Festival di Limes