Presentazione del libro "L'Europa dei talenti. Migrazioni qualificate dentro e fuori l'Unione Europea

Istituto di appunto di produrre questa ricerca incentrando
Focalizzando l'attenzione soprattutto su quello che accade nell'Unione Europea quindi voi troverete non solo delle analisi delle migrazioni in Italia ma anche nell'intero continente nell'intera Unione con dei casi studio specifici di cui poi parleranno soprattutto i due curatori che abbiamo qua
Presenti
Non è mio compito adesso entrare nel merito però e prima di lasciare la parola ai nostri relatori io vorrei intanto ringraziarli tutti abbiamo un parterre molto qualificato tra poco passerò la parola al presidente dell'Istituto di studi politici San Pio quinto che qui alla mia sinistra il professor Paolo De Nardis
E siamo inattesa per le conclusioni che arrivi la viceministra per gli affari esteri per la cooperazione internazionale la professoressa Emanuela Gerry
Nella parte centrale
Noi avremo da programma all'esposizione dei contenuti salienti di questa ricerca da parte dei curatori ci sarà professor Benedetto Coccia che dell'istituto San Pio quinto e poi il mio collega che approfitto di ringraziare per aver rotto
Curato
Diciamo mandato avanti con molta alacrità questa ricerca il dottor Antonio Ricci
E ci saranno poi degli interventi di commento
Altrettanto qualificati io vorrei ringraziare chi è intervenuto anche con questo ruolo che ha accettato di essere qua li vedete qui alla mia destra
Intanto la dottoressa mere tante volte
Ma mano le presenterà il libro più presenterò forse con più dovizia di particolari qui accanto a me alla mia destra c'è il professore Luigi Gaffuri che oltre a essere un docente universitario è anche un carissimo amico quindi anche in questa veste io lo voglio ringraziare in particolare come anche un carissimo amico il dottorando che vuole
Sociologo esperto di migrazioni di origine albanese
Ecco
Prima di affrontare
Questa presentazione
Vorrei dire ancora due cose intanto vorrei ringraziare il centro di ricerche economiche giuridiche dell'Università di Roma Tor Vergata che qui rappresentate tra il pubblico dal professor Renzo Rossi
Dunque il Cragg promuove un master sulle migrazioni dei diritti umani due master uno sui diritti umani non sulle migrazioni il diritto bene questa questa iniziativa rientra anche tra le attività riconosciute
Nel percorso formativo dei degli iscritti ai mass perché vengono promossi quindi io vorrei ringraziare perché c'è anche un riconoscimento diciamo così accademico formativo di questo convegno e finisco con questa con questa considerazione che storico vorrei condividere con voi
Quando
Abbiamo pensato di organizzare il convegno di presentazione di questa ricerca
Pensando un po'al tema che andremo ad esso ha
A sviluppare
Mi è venuto in mente anche perché saprete benissimo che stato diciamo rievocato anche di recente dal presidente Mattarella
Un evento che è accaduto in realtà nel due mila e quindici ma di cui si è avuta notizia diffusa in tempi più recenti e avete sentito sicuramente di questo ragazzino di origine maliana di cui non si conosce il nome che è stato ritrovato morto
Che ha cercato di approdare in Italia senza documenti ma avendo la pagella
La sua pagella scolastica uscita all'interno del suo abito
No
Ecco
è un evento che ha da una parte a dei contorni raccapriccianti di tragedia
E dall'altro anche di grande tenerezza propriamente e la tenerezza non fa altro che aumentare il senso di di di dolore insomma di dispiacere di tristezza per questo evento ecco io vorrei
Dedicare simbolicamente questo incontro a questo bambino
Grazie
Vorrei dedicarla Luís perché assurge a simbolo
Di quelle immigrazione che non ai documenti per entrare
Ma che
Considera come un lasciapassare per attraversare le frontiere appunto la pagella cioè il talento il titoli acquisiti
Avrebbe questo bambino meritato per la pagella che aveva avendo essendo se la cui uscita presumo che fosse un un ragazzino che andava bene a scuola avrebbe avuto i titoli e adesso lo vedremo anche nello svolgimento di questo convegno per inserirsi
Per dare un contributo positivo alla nostra società come tanti e tanti talenti che appartengono al mondo delle migrazioni
Ecco qui grazie io passo la parola quindi adesso iniziamo con il presidente dell'istituto di Studi San Pio quinto il professor Paolo De Nardis che ringrazio
Caro Luca caro dottor lì sullo il caro Luca mi è venuto spontaneo soprattutto per la dedica e abbiamo voluto che hai voluto fare quest'incontro
Per il giovane bimbo che appunto aveva la pagella la pagella cucita nella giacca
Beh quando questione di quasi due anni fa punto bene l'onore appunto di questa presidenza dell'Istituto San Pio quinto succedendo a Antonio Iodice
Uno dei primi delle prime cose che mi sono state poi sottoposte
Oltre al rapporto rido stabiliscono e tu non eri ancora il il presidente del Centro studi ricerche è stata da parte di Benedetto Croce che ringrazio qui veramente questa idea dell'Europa dei talenti vale a dire
Ne parliamo in genere di fuga di cervelli sappiamo che sorta di piaga nel nostro Paese sappiamo che cosa ha significato immigrazione dei nostri giovani quante generazioni ci siamo persi anche a livello così di ricerca a livello pieno Acocella collega Villaco cella che quotidianamente con quali quotidianamente ho l'onore di lavorare proprio nell'East nell'istituto San Pio quinto sa bene ci siamo persi intere generazioni a volte di studiosi per l'impossibilità di incoraggiarli ma operativamente a continuare a lavorare con noi non anche nelle nostre materie più relative alle scienze umane non soltanto in quelle delle scienze dure le scienze naturali scienze della vita ebbene quello che la beffa più grosse che noi abbiamo bisogno invece di questi di di questi talenti a proposito dell'Europa di talenti
Quello che emerge da questo bella nella tabella ricerca curata appunto da Benedetto Croce da Antonio Ricci
Proprio che l'Italia al nostro Paese soffre in maniera endemica ed epidermica proprio per l'assenza di una strategia in grado di attrarre lavoratori qualificati nei comparti est cosiddetti strategici a loro volta dove ridotti investimenti bloccano l'impiego sia di nuove leve italiane
Sia degli stranieri perché noi potremmo utilizzare gli stranieri qualificati dal punto di vista della formazione molto più disinvoltamente
Facendo pugni con quella che la protervo va ideologia che purtroppo sembra avere la meglio in questo periodo nostro paese anche altrove
Quest'prestiamo una serie di talenti i talenti non vanno sprecate la parabola evangelica ci dice che il talenti bisogna saperli far moltiplicare e ne fanno le spese proprio le giovani generazioni
Tanto nostrane autoctone
Quanti immigrati e questa è la cosa peggiore che possiamo in qualche modo registrare d'altra parte io ringrazio qui l'ho conosciuto in questo momento
Il dottor Cesare Grasso Chicken salva anche se non lo vede un così ecco se messo molto concorda con la virtù dei grandi dell'umiltà ci siamo appena conosciuti che faceva presente la questione dei talenti mi dice che è un talento anticamente
Nel nell'antichità classica
Equivaleva a circa trentacinque chilogrammi Doro dicono
Circa un milione di euro attuali quindi che cosa significherebbe moltiplicare i talenti e di questo lo ringrazio perché tutte le volte che l'informazione mi arriva non come fece news come si dice adesso ma come acqua sorgiva
Veramente sono molto grato
Perché non lo sapevo a questo punto quello che emerge purtroppo è una sorta di la sul su ideologico che regna in Italia sulla questione
Di ciò che si percepisce dell'immigrazione e su cui si gioca molto mi dispiace che non ci sia la collega dal punto di vista universitario oggi appunto viceministra ci sia ancora per gli affari esteri e la cooperazione Emanuela Delvecchio nel tecnica è veramente conosce l'argomento
Su questa sorta però di ideologia nel senso deteriore del termine secondo un sondaggio del gennaio due mila diciannove quindi di ora
Di oggi
Della più risarcisce Center l'Italia risulta il Paese meno fare onorevole all'ingresso di immigrati altamente qualificati
Oltre il cinquanta per cento degli intervistati si è dichiarato contrario e solo il trentacinque per cento favorevole
Mentre invece nel Regno Unito che sappiamo bene di che cosa soffra rispetto alla situazione europea l'ottantacinque per cento è favorevole all'interista in Germania ma si sa l'ottantuno per cento se alla Merkel che cosa la politica di apertura che ha fatto ai alla formazione è alla formazione immigrata ai talenti immigrati
E in Francia il sessantotto per cento quindi evidentemente l'Italia zoppica l'Italia che ha forse la Costituzione repubblicana più adatta all'inclusione al limite alla integrazione zoppica dal punto di vista proprio della razionalità
Dei concetti della razionalità delle scelte perché dire che a un certo punto non vogliamo chi può fare del bene dal punto di vista delle opere dell'ingegno e dell'intelletto in Italia Leo
Significa sostanzialmente vuole fare continuare a fare carrettieri anche la cerco la questione perché i nostri cervelli devono emigrare etniche e qui tutto un discorso di organizzazione delle cose in Italia
Sarebbe possibile evitare l'emigrazione dei nostri cervelli e riuscire ad integrare i cervelli
Immigrati
Ma non si vuole evidentemente
Perché la capacità del si tratta è un conto la volontà politica nel utilizzare la capacità distratta per arrivare a disegni che evidentemente non coinvolgono tutti ma solo pochi è un altro
Io quindi ringrazio veramente
Benedetto accorcia
Antonio Ricci per questa bella opera tra altre cose siamo di fronte a un una ricerca che in qualche modo viene a a caratterizzare anche l'ambito ricerche l'istituto che un istituto che fa essenzialmente ricerca quando non esclusivamente ricerca senza che quello che quello che ci interessa di più professore Corcella lo sa bene
Ed è un militante della ricerca perché allarmerei alla ricerca all'interno del dell'istituto
Credo che in effetti da questa serata si può ottenere un discorso interessante sulla base appunto della della discussione di questa di questa ricerca ma speriamo che punto possiamo andare oltre quelle che sono come dire quella che è un'acquisizione importante soprattutto un originale terreno di ricerca
E riuscire a diventare operativi dal punto di vista delle nostre politiche pubbliche occhi estinto potesse l'istituto non ha mai così navigato soltanto nell'empireo
Platonico debito che sono fondamentali ma cercate di diventare sempre operativo e soprattutto un dito per suggerire
Soluzioni più pratiche
Sperando sempre che tutto il nostro lavoro non finisca nei cassetti delle direzioni generali dei ministeri grazie
Bene grazie
Grazie molte presidente lei ha già enucleato tanti
Nodi tematici che girano intorno al tema dei talenti delle migrazioni qualificati ha parlato delle strategie di impiego di valorizzazione anche delle resistenze incontrano a livello politico sociale
Dunque albi sulla proprio sulla scia di queste aperture di queste anticipazioni
è venuto il momento quindi di entrare nel merito della ricerca io do la parola congiuntamente
Al mio collega D'Antonio Ricci e al professor scorciata chinata congiuntamente perché è probabile che si forse hanno che abbiano pensato quasi a una staffetta tra di loro
Quindi vi presento insieme vi do la parola vi ricordo io il l'ingrato compito di tenere i tempi
è previsto che abbiate in due circa una mezz'ora di esposizione
Speriamo di non dover diciamo interrompere così la vostra esposizione mi affido al vostro senso del tempo che scorre grazie
Grazie preziosa ampio quinto per aver promosso questa ricerca grazie alla alla Benedetto goccia per essere stato il nulla Jocasta nata nella l'elaborazione della dello studio grazie a tutti voi presenti verrà per l'interesse che con cui avete raccolto questa questa questa ricerca
Chiaramente da dal nostro punto di vista
Il primo aspetto è che in un'epoca dove regna un pochino la disinformazione
Le fece news in tema di immigrazione che dilagano spesso quasi a macchia d'olio
Come diceva bene il professor De Nardis ci troviamo in una situazione in cui addirittura anche l'aspetto legato alle politiche legate agli altamente qualificati
Ci vede vivere un lato Silvio logico come è stato definito cioè anche l'Italia in prima linea tra i Paesi che cominciano a vivere l'immigrazione con non solo con diffidenza e sospetto ma anche quando si tratta di di talenti altamente qualificate eppure siamo fuori dallo stress migratorio che abbiamo vissuto negli anni passati la commissione europea un paio di settimane fa ha dichiarato che parlare ancora di crisi immigratoria nel Mediterraneo e alimentare un falso mito
Quindi qualche maniera dovremmo avere quindi un atteggiamento più più obiettivo più legato alla realtà alle persone che incontriamo ci siamo certamente il discorso delle migrazioni sino a incrociare al mercato del lavoro e da questo punto di vista e ci sono degli aspetti che possono solo a apparentemente sembrare paradossali
Nell'ultimo trimestre del due mila e diciotto Eurostat aveva censito quasi quattro milioni di posti di lavoro nei vari stati membri dell'europea vacanti quand'Hate nella non vi leggo i dati paese per paese solo per l'Italia per la Francia non sono disponibili Malta va bene però complessivamente sono almeno quattro sono tre milioni e otto quasi quattro milioni
Può sembrare qualcosa che che non funziona infatti c'è qualcosa che non funziona
Perché questi posti restano vacanti
Perché manca un incontro con di di competenza ovvero si sviluppano le nove con tecnologia mancano le competenze per per gestirle quindi era sano paganti perché non ci sono i qualificati al posto giusto e nel momento giusto che pace l'aspetto demografico chiaramente che Italia Germania Spagna per il prime ma anche l'asso dell'Europa ci vede comunque vedere diminuire la forza attiva anno dopo anno
Infatti anche nella nel due mila e quindici nel pieno della della della nella crisi immigratoria della del del Mediterraneo
Si ragionava si ragionava un non solo in termini di affrontare l'emergenza ma anche in termini di dare una continuità alle politica e da questo punto di vista sì la stessa agenda europea sulle migrazioni del due mila e quindici dava dei dati che sono eloquenti e sono dati di di due tre anni fa ma che comunque rappresentano sono rimasti Haskin ascoltati due-tre anni fa e rappresentano delle iniquità verrà per il futuro
In assenza di in di nuovi immigrati
La forza lavoro nero appena diminuirà di diciotto milioni di di persone anzi nel due mila e denti quindi già in prospettiva di alcuni anni
Ci sarà un milione in meno di di lavoratori altamente qualificati nel settore sanitario quindi pensate quanto è importante per una società che invecchia al settore sanitario
Sarà uno dei settori più più carenti eccome se ce n'è abbastanza simile anche nelle tele tutte le comunicazioni
Chiaramente è un paradosso se uno pensa che nello stesso tempo negli Tropea ci sono almeno dodici milioni di disoccupati disoccupati di lungo periodo disoccupati che difficilmente verranno reintegrati nel mercato del lavoro se non si lavora sulla fare acquisire loro le competenze di di cui c'è bisogno di cui il mercato del lavoro a una domanda insoddisfatta da questo punto di Salas assistiamo veramente a una corsa ad ostacoli
Tra richiesta di competenze dei datori di lavoro e quello che il l'attuale Offerta presente presente nel senso c'è un sistema di di reclutamento che basato sulle carte Blu europee che non è funzionale anche se è un sistema che è basato su diciamo permessi di soggiorno
Attraverso dei meccanismi privilegiati d'ingresso quindi senza limiti senza quote eccetera eccetera però da questo punto di vista come vedremo a breve è un meccanismo che funziona veramente a singhiozzo
Anche per quello che riguarda le prospettive dei talenti in erba
L'Europa accoglie un milione di di studenti ogni anno circa complessivamente sono pochi quelli che rimangono una volta laureati tra gli studenti internazionale e che rimangono per perché vedono un futuro alle nel nostro Paese sono circa cinquanta mila ma c'è un problema che attanaglia i migranti che sono già presenti che quello che legato al riconoscimento del titolo di studio che uno dei de e proprio l'emblema di questa fotografia probabilmente è uno degli ostacoli maggiori perché molti talenti noi gli abbiamo già semplicemente non non li valorizziamo
E un paio di anni alcuni anni fa lei narra la Rete antirazzismo europea ha fatto uno studio su i talenti nascosti
Un modo molto gentile no edulcorato per parlare dei talenti che invece sono sciupato i e calcolava che solo i talenti che non vengono utilizzati
Su varrebbero di Nerviano cammino dieci milioni di dieci miliardi di euro
E poi ci sono le richieste dei datori di lavoro per il lavoro non chiedono persone con i titoli necessariamente con i titoli di studio
Chiedono la sostanza persone che abbiano quelle competenze quindi che abbiano le competenze formate on the job sulla carta blu guardate i dati statistici sono la fotografia del fatto che non funziona
Dal due mila e dodici la direttiva del due mila e nove dunque sarà introdotto a oggi due anni per l'attuazione in tutti gli stati membri dal due mila e dodici a oggi
Sono complessivamente novanta mila le carte Blu rilasciate però di questi guarda della la maggioranza è andata via nel corso dell'ultimo anno sono state ventiquattro mila trecentocinque pensa dell'ottantacinque per cento in Germania
Trecentouno in Italia cioè praticamente niente
Si è consapevoli che non funziona quindi Polesine che stanno dibattendo su come cambiarla e nel dibattito si dice forse non funziona perché l'assomiglia salariale troppo alta ovvero nella direttiva carta blu
Si prevede del due mila e nove
Tra i requisiti per essere per entrare nel sistema di ingressi privilegiati che lo stipendio dato dalla dal datore di lavoro sia almeno uno virgola cinque volte superiore alla media salariale del Paese
Quindi pensate si dice forse questo l'ostacolo quindi si pensa di abolire questo aspetto
La durata del permesso di soggiorno si pensa di dimezzare la sei mesi adesso deve essere del dodici ai quattro mezzi e quattro anni
Si pensa di si sta pensando a regole semplificate per i neolaureati soprattutto si sta pensando anche come soddisfare i datori di lavoro che vorrebbero un'equivalenza tra esperienza professionale e acquisita
E qualifiche formali non ultimo sta pensando di abolire in qualche maniera i regimi paralleli nazionali che creavano molto confusione
Si sta pensando anche questo sarebbe una rivoluzione che è molto importante anche per l'Italia ma soprattutto verrà il centro dell'Europa come la Germania
Di spendere la carta blu in qualche maniera anche rifugiati e richiedenti asilo cioè voi pensate i tanti richiedenti asilo che raggiungono l'Europa
E gli si potrebbe dare l'opportunità di a vere un riconoscimento dello studio
E dei titoli di studio non legato al pezzo di carta che per ora impossibile da recuperare ma sulla base delle competenze formali che gli permetterebbe di chic di saltare
Il meccanismo della domanda d'asilo e quindi del riconoscimento della protezione e diventare subito dei dei migranti
E con la carta blu però soprattutto quello che ci preme sottolineare abbiamo notato io Benedetto caccia ma tanti altri manca nel nella discussione
Le politiche per diciamo riqualificare e i talenti nascosti Channels non c'è nessuna misura contro il Bryne questa e ci sono il service di studenti internazionali abbiamo detto gli strumenti sono i talenti in erba il futuro
E guardare in mezzo milione di nuovi permessi di soggiorno solo nel due mila e diciassette
Regno Unito uno su tre
Francia Germania insieme fanno il venticinque per cento l'Italia al di fuori dalle dalle statistiche anzi dal due mila otto due mila e diciassette è il Paese che ha visto la maggiore diminuzione del rilascio di permessi di soggiorno per motivi di studio
E circa un terzo insieme alla Grecia
I resti dell'Europa orientale invece vedono invece aumentare la capacità di accogliere dipendere questi studenti internazionali però morale della favola che cosa succede alla fine quando si questi Santi Nazzaro sei raggiungono il titolo di studio
In uno stato membro due su tre pensano che il loro futuro non è non è in Europa e quindi vanno via
Poi ci sono i migranti mobili all'interno dell'Unione Europea tra questi chiaramente i dati ufficiali parlano di diciassette milioni di migranti mobile sono cittadini romeni che sono in Italia che sono una comunità importante un milione e due
Sono i polacchi che sono nel Regno Unito presente oltre un milione sono gli italiani in giro per pediatra ai vari Stati dell'Unione europea
Complessivamente diciassette milioni due milioni sono transfrontalieri ma quando andiamo a focalizzare quanti di loro sono altamente qualificati
Sono tre milioni altamente qualificate primigenia semi demente qualificate anche questa questa forza lavoro che gode di un regime privilegiato di mobilità però età conosce una dinamica simile a quella che che abbiamo descritto di ai del Natale Anza
Ovvero uno su tre svolge un lavoro qualificato due su tre soffrono di dischi Ling cioè di non vedere riconosciuto quello che invece è un è un titolo di studio che già hanno in maniera è una competenza appunto che hanno maturato con anni di lavoro nella nel proprio Paese
Un tipico esempio di di questa situazione è l'Italia chiaramente l'Italia dove
Il sessantadue per cento degli immigrati presenti
Lavora in posizioni non qualificate operaie e però il trenta per cento impiegatizio solo il sette per cento imposizioni altamente qualificate però dietro questa questa distribuzione chiaramente
Di posizioni lavorative quello che Bari mercato è quanti di loro hanno un titolo di studio e svolgono un lavoro sotto qualificato
Bene i sopra istruiti sono il trentacinque per cento
Questo non è un problema che che riguarda solamente cittadini stranieri ovviamente lavoratori problema generalizzato per il contrasto italiano però mentre degli italiani siamo intorno al ventitré per cento per i cittadini stranieri siamo intorno lavoratori siamo intorno al trentacinque per cento
In una situazione però altamente contraddittoria perché proprio un un mese fa e ministero del Lavoro presentava un rapporto elaborato insieme ai INPS INAIL Istat Jan Palach in cui diceva quadrate che il sistema economico italiano per reggersi dovrebbe integrare almeno quattro milioni di lavoratori circa per raggiungere il tasso di occupazione del resto dell'Europa e ti questi la maggioranza dovrebbe essere altamente qualificata
Vado verso la conclusione riguardare questa è la serie storica degli altamente qualificati che facciamo entrare in Italia carte blu
Sistemi sistema nazionale parallelo che l'articolo ventisette comunque siamo in sempre intorno a un sistema che non decolla partito nel due mila e nove con alla direttiva Samo due mila e cinque persone entrate ogni anno
I permessi di soggiorno anzi in vigore dal due mila e cinque si è passati nel due mila undici è poco più di sei mila sei mila e quattro e poi è tornata alla discesa
Fino al due mila e diciassette ci siamo fermate cinque mila e tre permessi del giorno in vigore
Qual è la conclusione di di questa carrellata di dati in qualche maniera voi sapete noi siamo Dossier statistico immigrazione i dati ve ne possiamo dare tanti ci fermiamo qui per quello che riguarda l'aspetto dell'immigrazione B le le conclusioni sono che evidentemente è arrivato il tempo un po'diritti di considerare le politiche migratorie le politiche d'ingresso dei dei dei migranti economici il futuro è asfittico in qualche maniera propriamente in fecondo
Se non pensiamo in qualche maniera allarmi immigrazione come qualcosa di di positivo e che complementare a quello che il sistema Italia
Abbiamo un fabbisogno insoddisfatto abbiamo visto ci sono le previsioni future
I bisogni correnti di di lavoratori e c'era competizione mondiale che in cui addirittura il Giappone
Abolito in qualche maniera i vizi degli altamente qualificati cerca di attrarli il Giappone che tradizionalmente arresti io integrare cittadini stranieri
Noi a livello europeo vi diamo l'insuccesso della strategia della carta blu l'insuccesso anche di arrivare a una riforma del di questo sistema
Viviamo un presente di dischi lingua degli emigranti già presenti soprattutto comunitari ma anche quelli non non comunitari undici Killing
Che in qualche maniera di guarda tanto anche gli italiani all'estero e su questo ve ne parlerà Benedetto Coccia ma soprattutto c'è c'è un'evidenza di una mancata compensazione
Tra partenze
Da un sistema che non funziona come quello italiano rientri che sono tutto sommato pochi i nuovi ingressi che poi non vengono non vengono palo valorizzati ecco da questo punto di vista
Complessivamente è evidente che l'immigrazione non è una minaccia per la per il nostro Paese
Nonostante una disoccupazione corrente nonostante una crisi economica che ci ha colpito tanto ma è giunto il momento di riportare il tema della migrazione economica su un binario di di di analisi rigorosa
Di obiettività e di apertura nell'interesse di tutti questo chiaramente non riguarda solo l'aspetto dell'accoglienza ma riguarda anche il destino e il futuro della dei giovani italiani che partono
Su questo si apre un un capitolo ancora più complesso che di analizzati presenta il dottor Benedetto Croce a cui do la parola
Grazie Antonio che
Entrato esattamente quarto d'ora io sarò spero di essere bravo
Come lui quindi per risparmiare tempo tali dalla parte dei ringraziamenti al se arido ska naturalmente escludo San Pio quinto non taglio la parte di ringraziamenti a voi che siete qui nonostante la bella giornata quindi io stesso sarei andato volentieri al mare invece siamo tutti siamo tutti qui a parlare
Di di talenti che girano per l'Europa
E ringrazio soprattutto gli autori di questo volume perché hanno affrontato questo tema con originalità con tanta attenzione molta cura e molta molta precisione
Questo volume nasce dalla in realtà da un da un volume precedente fatto dall'esplosa ampio quinto e dai Doors che era appunto le migrazioni qualificate in Italia presentando questo volume al presso il Parlamento europeo la Commissione cultura dalla commissione cultura del Parlamento europeo è venuta la richiesta perché non ha affrontato il tema per tutta per tutta l'Unione e quindi da lì è partita la necessità di fare e la curiosità di fare un lavoro di questo di questo tipo
E io quindi mi occuperò adesso di parlare appunto dei talenti italiani che vanno che vanno all'estero
E naturalmente come l'intervento di Antonio anche il mio non è non ha assolutamente la pretesa di essere esaustivo rispetto al tema ma cercheremo come dire di di creare un po'di appetito di curiosità perché poi anni possiate trovare ciò che mi interessa nel nel volume
E allora partiamo da un'anteprima considerazione e cioè che l'Italia ecco accogliamo viceministro buona sera
Ma le varie le parti
Innanzitutto diciamo che l'Italia e ascesa all'ottavo posto tra i Paesi di origine dei nuovi emigranti nel mondo quindi l'emigrazione in Italia sta sta aumentando
Le principali destinazioni restano quelle tradizionali all'interno dell'unione
E quindi vedete Regno Unito Germania Francia Spagna Belgio e Paesi Bassi ma sta aumentando una sorta di atomizzazione e cioè nuove destinazioni verso le quali si rivolgono sì indirizzano i nostri emigranti e un primo il livello rispetto a questo tema io sostanzialmente affronterò tre aspetti aspetto quantitativo l'aspetto qualitativo e poi in qualche modo l'aspetto motivazionale cioè il perché
E l'aspetto quantitativo e come sapete su questo tema girano molte cifre il fatto che giornalisticamente si sia si parli ripetutamente la fuga dei cervelli a quei cervelli
Fassi che di tanto in tanto escano alcuni alcuni dati in realtà la la la conta diciamo così dei nostri giovani che vanno più o meno qualificati che vanno all'estero
E questa analisi non abbiamo abbiamo come dire affrontata attraverso tre fonti diverso se di dati la prima fonte che vi proponiamo
è quella del dell'Istat
E cioè le persone che hanno cancellato la propria residenza
Dall'anagrafe italiana e il fino al due mila dieci vedete delle serie di dieci anni ma quello è il calcolo medio annuale
E in arancione vedete gli espatriati e in in verdino azzurro vedete invece i rimpatri cioè quelli che si sono rientrati Pin in Italia
E e poi dal due mila undici invece vedete la la serie diciamo annuale anno per anno
E come vedete c'è stato un momento ed è stato esattamente mia centosettantadue nel quale i rimpatri sono stati superiori agli ex padri
Cioè sono più le persone che sono rientrate nel nostro Paese rispetto a quelle che sono andate via
Questo se ancora confermato fino al decennio al mille novecento novanta dopodiché è ricominciata la differenza tra coloro che sono andati via e coloro che sono rientrati
Fino arrivare oggi al due mila diciotto a centoventi mila persone
Espatriate solo quarantasette mila persone rientrate attraverso questi dati ne possiamo un po'ripercorre la storia economica del nostro Paese possiamo vederci
La crisi possiamo vederci come dire gli affetti del del del boom del boom economico che mezza mente portare persone espatriare poi magari a rientrare nel Paese a seconda anche delle condizioni politiche del Paese della vivacità della società insomma questo è un primo dato che può essere interessante per fare una lettura appunto del del movimento delle nostre dei nostri emigrati o rimpatriati ma c'è un un secondo una seconda fonte che viene avvolto utilizzata ed è la fonte Aire Lai che come sapete l'agenzia italiani residenti all'estero
Sono iscritti all'Aire tutti i cittadini italiani che risiedono appunto in un altro Paese ma quindi anche i figli cioè gli italiani nati all'estro dei figli genitori italiani nati all'estero
Il il il il dato che ci dà lie re nel due mila diciassette e di oltre cinque milioni di italiani attualmente registrati all'estero per l'espatrio
Due milioni seicento cinquantasei
Quelli che vedete sotto il rosso sono i i nuovi il le nuove iscrizioni all'ai rapper espatrio nel appunto hanno anno per anno
Ora tra i due dati cioè la cancellazione dall'anagrafe l'iscrizione all'Aire che teoricamente dovrebbero coincidere in realtà c'è una divergenza
Innanzitutto perché chi va all'estero non necessariamente si cancella dall'anagrafe del proprio del proprio Comune
Un po'perché non sa quanto resterà all'estero a meno che non abbia avuto un un una proposta di lavoro certa per cui va già colpo sicuro ma non sapendo quanto e si tratterrà se avrà fortuna o meno magari non si cancella dalla propria residenza dal proprio andare a italiana anche per esempio di poter continuare a godere dell'assistenza sanitaria insomma di una serie di cose
E viceversa Allied e magari chi si iscrive quando si è trovato un lavoro e quindi ci si registra formalmente beh al appunto alla e quindi i dati non non sempre coincidono
E allora si sono abbiamo abbiamo i nostri ricercatori hanno attinto a un'ulteriore fonte e cioè alle fonti nazionali dei paesi di arrivo dei cittadini italiani perché per poter lavorare
In un Paese straniero naturalmente bisogna iscriversi in forme diverse a seconda dei Paesi o all'anagrafe o semplicemente per avere l'assistenza sanitaria
E quindi i nostri cittadini magari non cancellati dalla comune di provenienza non iscritti all'Aire volendo lavorare necessariamente son dovuti scrivere nel paese dove arrivavano
E come vedete le cifre sono assolutamente differenti
E cioè nel due mila diciassette in Gran Bretagna mentre a noi risulta come espatrio per l'aereo diciotto mila persone sono andati in Gran Bretagna per l'Istat ne sono andate Ventimila ma in realtà in Gran Bretagna ci dicono guardate che qui se sono iscritte cinquantasei mila
Quindi il dato è assolutamente e sfalsato rispetto a quello che che noi possiamo rilevare qui sul nostro sul nostro territorio
E abbiamo in alcuni casi delle delle differenze molto importanti perché in Spagna è quattro volte superiore e Germania e Gran Bretagna due volte e mezza quindi dati totalmente differenti la Svizzera naturalmente
è influenzata dai frontalieri cioè quelli che pur risiedendo in Italia poi quotidianamente vanno a lavorare in Svizzera in Francia invece il dato non è disponibile perché non c'è un'anagrafe che registri questi movimenti
Abbiamo preso nel dettaglio un i dati della della dell'anagrafe diciamo così tedesca presso la quale bisogna registrarsi
E vedete quanta disparità ci sia nei nei dati prendiamo due mila otto per l'Istat erano sei mila
Rotti gli schemi il cui gli italiani andati via dall'Italia per andare in Germania in realtà la Germania che ha detto che erano venti mila e
Quindi rimpatriati venticinque mila quindi non nel due mila otto ancora avevamo più rimpatriati rispetta quanti andavano in Germania come avete col procedere del tempo le cose sono assolutamente cambiate nel due mila diciassette cinquantuno mila italiano si italiani sono iscritti in Germania e ne sono rientrati trentacinque mila quindi ci sono c'è un aumentiamo in Germania di sedici mila sedici mila persone in più sono andate in Germania rispetto a quelle che sono rientrate facendo un saldo del decennio due mila otto due mila diciassette sono centodiciotto mila al netto di quelli che sono rientrati gli italiani che sono appunto andati in in Germania
Proponiamo poi questo indicatore di mobilità che è un nuovo indicatore che l'Istat a inserito per valutare il benessere equo e sostenibile del del paese
E cioè per valutare in qualche modo la il progresso della società italiane interessante che lo spostamento dei dei dei dei laureati sia diventato appunto un un criterio per valutare lo stato di salute del paese e cioè la divisione sei uomini che donne ma come vedete il saldo del rapporto tra laureati Tatra usciti e rientrati dal paese negativo meno quattro virgola uno per cento nel due mila diciassette allora cercando di aver identificato un po'il quanto adesso cercheremo di di capi di quindi la verve dato una minimo di dimensione quantitativa cerchiamo di dare un un minimo di dimensione qualitativa a questi nostri cittadini che vanno all'estero
In questa slide vedete i cittadini italiani il rapporto tra cittadini italiani e quelli comunitari che risiedono stabilmente in uno Stato diverso dal proprio e vedete la qualifica che che hanno il la il dato dei laureati in istruzione terziaria
E sostanzialmente uguale a agli altri paesi e cittadine agli altri paesi de dell'unione non il trenta virgola sei per cento gli altri il trenta virgola zero sette quelli che aumentano molto sono invece i cittadini con una istruzione molto bassa
E mentre e sono inferiori quelli con una istruzione secondaria superiore
Però non non universitaria quindi il dato dei laureati è sostanzialmente siamo in linea con quelli del degli altri paesi del dell'unione
In questa slide e vediamo l'allora il rapporto tra i diplomati e i laureati anche qui vedete una serie storica che parte dal due mila dal due mila due e quindi noi possiamo dire che ci dice l'Istat i dati che riporta i dati della del del dell'Aire e i laureati sono il trenta virgola otto per cento del totale dei nostri espatrio del due mila diciassette
Più o meno i dati coincidono
Con la percentuale dei laureati su i cancellati il i totali il diplomati su cancellate il trentaquattro virgola cinque per cento quindi più o meno torniamo a quei dati che erano nella scheda precedente
E volendo fare un un quindi un un calcolo approssimativo e nel due mila sei diciassette noi abbiamo avuto cento quattordici mila
Cancellati per l'estero e questi sono i dati che abbiamo visto ci vengono dati dall'Istat e dall'Aia che poi me più o meno coincidono
Inserendo quelle coefficiente che ne abbiamo visto che può variare dal due virgola cinque o tre volte a seconda delle del dei vari Paesi
Noi però abbiamo in realtà duecentonovanta mila tre duecentonovanta mila e trecentocinquanta mila che si sono espatriati dal dall'Italia
Mettendo quel codice che abbiamo visto prima quella quella proporzione il trenta virgola otto per cento sono laureati noi abbiamo una stima di l'ottantanove mila laureati tenendo come punto di partenza la stima e duecentonovanta mila espatriati complessivi di questi ottantanove mila sono laureati
Se volessimo fare una serie storica che parte dal due mila otto ne possiamo dire che in un decennio abbiamo avuto con lo stesso ragionamento usando il termine medio e cioè del coefficiente minimo
Circa chi in un decennio cinquecento mila laureati che sono andati all'estero naturalmente molti di questi sono tornati circa un trenta per cento però in cinquecento mila nel decennio hanno lasciato il il Paese e allora
Qual è il il problema nel nel nel nel nel volumone parliamo di sistema intrappolato in un equilibrio poco qualificato noi viviamo una contraddizione molto molto profonda perché non abbiamo un eccesso un esubero di laureati nel nostro Paese
Nel nostro Paese solo il ventisei per cento dei giovani sono laureati
Contro una media europea che è del trentotto per cento quindi ne abbiamo una carenza di laureati rispetto alla media europea siamo nove punti sotto circa nonostante questo i nostri laureati non trovano il lavoro in Italia e son costretti a emigrare all'estero
E allora
Se abbiamo una una una come dire un'Offerta di laureati debole perché siamo sotto la media europea
E abbiamo viceversa un altrettanto debole domanda di lavoro per laureati da parte dei datori di lavoro e negli ultimi dieci anni l'Italia ha visto diminuire
Il i gli occupati in posti di alta specializzazione quindi il nostro mercato del lavoro non non riesce ad offrire ai laureati lo spazio che che meritano ed è questa una questione di prospettive
E cioè il che prospettive a un laureato lavora insignito in Italia terminato il proprio figlio di studi che prospettive a innanzitutto il blocco della funzione di ascensore sociale prima un titolo di studio in più garantiva in qualche modo una prospettiva di carriera più brillante
Era in qualche modo una assicurarsi un futuro lavorativo de di maggior soddisfazione quindi la formazione aveva un ruolo nella nella crescita sociale oggi non è più così
Un secondo fenomeno è il fenomeno della sopra qualificazione delle persone rispetta le mansioni che svolgono e cioè abbiamo molte persone con la laurea o il titolo di dottorato di ricerca che in realtà svolgono mansioni che potrebbe benissimo svolgere un diplomato e questo naturalmente influisce anche sulla retribuzione perché i nostri laureati sono pagati in genere il venticinque per cento in meno
Che la o dei laureati nel resto d'Europa
Il trentuno persone per cento delle persone che ha con cui CoroCoro conseguito il dottorato in università non rifarebbe la stessa scelta questa cosa molto triste
Questa cosa molto triste perché il dottorato addirittura sarebbe l'eccellenza rispetta i laureati cioè Lulli l'un l'Accademia individua quei laureati che hanno una particolare proporre
Propensione una particolare attitudine agli studi li seleziona per tre anni ancora li coltiva e al termine di questo percorso queste persone dicono sostanzialmente abbiamo perso tempo non lo rifarei e questo è veramente molto molto triste
E e addirittura il settantuno per cento degli intervistati ritiene che solo lasciando l'Italia può vere migliori opportunità di affermarsi con il dottorato conseguito quindi di non vede nell'Italia prospettive di realizzazione di un proprio futuro e quindi quello che manca sono proprio le prospettive non si non non non abbiamo generazioni sono definite i bamboccioni insomma perché poi si genere si tende a colpevolizzare la vittima per cui erano i giovani che non erano in grado non erano i dati dell'OCSE ci dicono che non è così perché noi siamo il terzo Paese in Europa
Per pubblicazioni scientifiche e quinto il quinto al mondo quindi evidentemente tanto scemi non siamo ma il sistema così come così come è strutturato non ha la capacità di assorbire di assorbire valorizzare queste persone e queste capacità ma l'OCSE che va sempre a fare i conti in tasca agli altri
Se ha fatto anche il calco di quanto costa all'Italia far studiare i propri studenti e quindi qui vedete la scuola dell'obbligo la laurea triennale la laurea magistrale e duecentotrenta mila dollari e che l'OCSE ragiona in dollari per il dottorato
E e quindi voi siete bravi in matematica fatte ricalco rispetto a quanto abbiamo detto prima di quanto di quanti sono i laureati tutto ricerca e sono andati a lavorare e a produrre all'estero
Confindustria a stimato una perdita annuale del PIL dovuta all'emigrazione dei giovani italiani sotto i quarant'anni pari all'un per cento del del PIL
Naturalmente questo poi sono dati che si possono perché uno potrebbe dire va be'ma se restavano in Italia ed erano disoccupati sarebbero stati un costo per il per il Paese il fatto che siamo andati all'estero non vuol dire che tutti i laureati italiani che vanno all'estero vanno a fare
I manager magari vanno a iniziano con Rava piatti in un in un ristorante perché non è detto che poi all'estro ci sia necessariamente immediatamente la valorizzazione ma il il le il futuro ci riserva delle sorprese perché la la l'agenzia unico comunitarie ci dicono che è tra il due mila sedici del due mila e trenta
Non solo la forza lavoro in Italia è destinata ad aumentare del sei virgola otto per cento ma il novantacinque per cento delle nuove correzioni riguarderà occupazioni altamente qualificate
Quindi bisognerà domandarsi se non siamo in grado saremo in grado di dare risposta a questa domanda di posizioni altamente quali subito qualificati
Allora provando a dare qualche sommaria conclusione ma ripeto sarebbe mortificante per il lavoro dei di tutti coloro che hanno compartecipato al volume provare ad a esaurire qui il tema
Sicuramente i cinquecento mila emigrati negli ultimi dieci anni sono un prodotto della crisi che ha coinvolto il nostro Paese oltre al resto
Duro OPA ma anche il il l'è risultato della sfiducia che questi giovani
Hanno nel nostro paese nel sistema paese
Un Paese che fatica a cambiare caro asse più diritti più dirigente più anziana d'Europa
Che alla classe dirigente più ignorante d'Europa perché i laureati manager ecologico classe dirigente non intendo tutti pensano alla politica non ho passo di gente vuol dire direttori imprenditori manager i laureati tra i manager in Italia sono il venticinque per cento la media europea è del cinquantaquattro per cento quindi vuol dire che qualcosa non funziona
L'immagine poco attraente limita l'immigrazione qualificata che invece potrebbe compensare le partenze e favorire una circolazione
Dei dei talenti
Di posti per i Paesi più vitali sono quelli che hanno la una una una circolazione di di di di di di di di talenti non solo talenti propri Manno pensare all'America assorbiti Canada assorbono tutto il mondo il meglio che c'è una circolazione appunto di di di talenti
E poi non sono infrequenti casi di persone in auto né dal naturalizzate in Italia che in Italia non trovano poi sbocchi e quindi utilizzare il passaporto italiano come lasciapassare per andare in un Paese che dia loro più possibilità e allora al al la parte dedicata alla alla situazione italiana richiamo un po'il mito un po'il mito di Saturno i il Dio che per paura di dover cedere il il proprio potere uccide uccide i propri figli
E e quindi in qualche modo cerca di fermare la storia che evidentemente Bavaro avanti no
E allora sicuramente non possiamo parlare né di questo né di una sindrome di Erode che bar appunto compie una strage per evitare la nascita dopo la crescita del del su sul palco di quello che lui ritiene essere il suo sul palco ore però bisogna certamente dire che le ambizioni professionali nel nostro Paese non hanno grande
Cittadinanza
Le le le generazioni più giovani anche lo diceva prima molto bene il professor De Nardis tanti talenti che vengono in qualche modo coltivati nelle nostre università poi in realtà di fatto vedono infrangersi i propri i propri sogni e quindi o si rassegnano a fare lavori del nel dei qualificati rispetto al loro titolo di studio oppure sì rassegna ad andare all'estero
Questo è quello che ripeto per dargli un po'di curiosità sul sul contenuti nel volume le sono molto più ricchi e quindi di consiglio la lettura assidua tenta di tutto il volume grazie
Ecco qui grazie molte
Benedetto grazie Antonio mi sembra una esposizione chiara siamo andati ai punti fondamentali dello studio
E dunque prima di passare la parola quindi a a Chiti partendo da questa base conoscitiva ci offrirà degli spunti di riflessione
Più in profondità
Mi permetterete di dare il benvenuto alla professoressa e me Emanuela Claudia del re la viceministra per gli affari esteri per me è un piacere averla qui
Non solo per il ruolo importante che che le ricopre
E ma anche perché io spero che qui si senta un pochino a casa perché prima che lei e assumesse questo ruolo istituzionale così importante il d'Orsay insieme la professoressa già collaborato
La professoressa è una esperta una studiosa di fenomeni migratori soprattutto in relazione alle prospettive di cooperazione internazionale e quindi abbiamo avuto già modo di lavorare insieme questo raddoppiano per così dire l'onore anche il piacere di averla qui quindi grazie multe grazie
Ci ha lasciato come avete visto il professor De Nardis
Vi saluta tutti lì mi ha pregato di rivolgere a voi il suo saluto
Dunque io preso qualche piccolo appunto dalle cose che abbiamo appena sentito
Noi abbiamo visto che l'Eurostat considera che in Europa nell'Unione europea ci sia una la vacanza di di quasi quattro milioni di posti di lavoro
E anzi entro il due mila venti
E ci sarà un ulteriore deficit di centinaia di migliaia di posti qualificati
Che solo in maniera parziale no ci dicevano potranno essere coperti dal dai lavoratori attualmente disoccupati nell'Unione
C'è un problema diffuso del di riconoscimento dei titoli di studio un problema e molto italiano ma anche in Europa
Molto diffuso
E poi abbiamo visto anche l'andamento preoccupante nel due mila diciassette venti quarantena ventiquattro mila carte blu quindi permessi riservati a lavoratori altamente qualificati in Europa
E in Italia è impressionante appena trecento quindi una quota veramente irrisoria poi abbiamo sentito dire
Che dure sul tre studenti internazionali nell'Unione dopo aver acquisito il titolo preferiscono emigrare va quindi scese sono anche motivi di espulsione
Poi passando al quadro italiano più su qualche appunto perché così possiate diciamo per raccogliere anche vedere però sono sicuro che le avete già puntate
Però sono dati abbastanza preoccupanti noi abbiamo visto che quasi due terzi dei lavoratori stranieri in Italia è impiegato in occupazione poco qualificate
C'è un trentacinque per cento di lavoratori stranieri in Italia che sopra istruito rispetto all'occupazione che svolge e una percentuale molto preoccupanti di sottoccupati cioè di migranti che vorrebbero lavorare più ore di quelle che effettivamente lavorano in Italia
E poi abbiamo visto dall'esposizione
Del professor Coccia che anche gli italiani tornano emigrare
A lasciare l'Italia abbiamo visto che centoventi mila cancellazione anagrafiche nel due mila diciotto però con un con un coefficiente di incremento
Che trova diciamo la sua base statistica sulle anagrafica dei maggiori Paesi di emigrazione degli italiani
Questo dato si può realisticamente moltiplicare per due virgola cinque addirittura tre volte quindi noi siamo tornati a circa trecento mila italiani che lasciano ogni anno il nostro Paese
Siamo ai livelli dei spicchi
Che la storia dell'emigrazione italiana conosciuta o tra le due guerre nell'immediato secondo dopoguerra quindi siamo tornati a quegli anni lì e abbiamo visto che in dieci anni Italia perso mezzo milioni di giovani
Di giovani laureati che vanno all'estero ecco sono dati piuttosto preoccupanti io lascio a voi la parola seguirei l'ordine del programma quindi
Un per una prima reazione un primo commento un primo stimolo lo chiederei arrivando devo ho detto Rando de vuole un suo show
Pongo uno studioso di fenomeni migratori un esperto di migrazioni albanese quindi si può dire che è qui in una doppia veste nella sua persona incarna
Un migrante altamente qualificato si può dire
E però studia anche il fenomeno come ricercatore grazie tante grazie Luca
Allora intanto grazie all'Istituto di studi politici San Pio quinto al dito
Allora quando mi hanno dato il libro il dottor Licci io ho pensato dopo averlo letto ho pensato che vado a dire
Secondo me un libro un volume si misura anche con gli interrogativi le riflessioni gli spunti che ti dà
Talvolta si misura con le domande più che con le risposte quindi siccome leggendolo a me sono nati sono insorti parecchi interrogativi talvolta anche etici ve lo dirò allora ho detto sai cosa faccio io quello le riflessioni che mi sono sorte durante la lettura
Le le giro al ai colleghi qui e che ci ascoltano e poi facciamo una riflessione insieme quindi così ve le trasmetto così come mi sono nate dentro durante la lettura allora sì tutto per me il volume è una operazione di conoscenza
Perché stiamo parlando è vero di di un fenomeno piuttosto ridotto nell'ampio fenomeno delle migrazioni però è un fenomeno molto importante come quelle delle migrazioni
Di qualità e quindi è un'azione di conoscenza e che oggigiorno ovviamente è un'azione benvenuta
Altro punto
è venuto
è emerso poco durante la prima parte introduttiva però questo questo volume contiene anche una dimensione fortissima europea dentro perché palla di Romania parla della Polonia di tutte le migrazioni
Qualificate quindi ha dentro di sé
Una dimensione europea che è molto importante ecco secondo me qui abbiamo anche una nuova un'importante dimensione culturale che ci offre questo volume perché perché parlare oggi d'Europa non è semplice
Secondo me le migrazioni quali qualificate con la loro rette aiutano rafforzano questo spazio nostro europeo ed è un'operazione con le loro reti contrazione molto importante uno spazio ovviamente
Che soprattutto adesso va salvato salvaguardato e va reinventato
E e quindi per andare verso sempre a mio parere verso una Europa
Sociale solidale
Dei popoli e un'Europa più coesa
Ovviamente in questo modo da implicitamente il volume e ci dice che il fenomeno
Della migrazione va affrontato anche e soprattutto a livello europeo e quindi questa un'altra chiave di lettura che ci offre il il volume
Volley vorrei qui aggiungere visto che Luca ha detto che sono albanesi e vorrei aggiungere un altro sguardo all'Europa visto da di fuori siccome son tornato da poco dall'Albania
Ecco in questo Europa Nostra un po'travagliata c'è ci sono ancora Paesi che bussano alle porte dell'Europa e vogliono farne parte
E e quindi continuano ad a vedere quello in Europa quello che davvero l'Europa
Simbolicamente e e e anche concretamente cioè uno spazio di pace e di benessere e quindi questa dimensione per nella volevo sottolineare perché importante ovviamente l'Europa
Deve gestire meglio le proprie competenze in funzione del mercato del lavoro perché spesso c'è molta carenza abbiamo visto in mano d'opera qualificata e questo specialmente nella sanità informatica telecomunicazioni e questo importante
Però questo volume quando ci arriva tra le mani ci arriva un momento abbastanza particolare
Il clima culturale attuale si può dire non è favorevole alle migrazioni lo possiamo affermare questo
E non è favorevole alla diversità e basta vedere oggi i giornali e le tutti insieme tragiche notizie che ci arrivano dall'altra parte del mondo
Non è favorevole alla realtà bensì alla percezione lo sapete che in campo delle migrazioni conta più la percezione che che la realtà
E non è favorevole alla conoscenza perché viviamo ahimè nel tempo dei terra appiattirsi talvolta quindi valorizzare valorizzare e le migrazioni qualificate e su non è un modo anche per convincere chi non la pensa come noi
Dell'importanza della delle migrazioni
Perché a me ha fatto piacere
E non lo sapevo che è un talento fosse trentacinque uguale a trentacinque chilogrammi d oro ecco quindi possiamo affermare a pieno titolo che le migrazioni gli immigrati costituiscono una risorsa proprio perché visto che abbiamo anche quasi quantificato
Ecco un'affermazione che spesso talvolta viene fatta ma non convincono minutamente
Ci permette costo volume un'altra cosa di parlare in modo normale delle migrazioni
Ovviamente citando come abbiamo visto le la questione
Demografica perché le rughe demografiche della società italiana quella occidentale sono sempre più visibili
Ovviamente qui abbiamo ecco i miei dilemmi anche etnici abbiamo anche un problema di come approcciarsi a all'immigrazione perché c'è una visione utilitarista cioè una specie di Shiller per le rughe
Demografiche del Paese ecco questa visione io sinceramente non ma non mi appartiene non la vorrei usare perché c'è questo rischio eppure bisogna dire dell'INPS sviluppato a parlare dell'importanza dell'immigrazione
Poi ovviamente non è semplice perché viviamo parla di imitazioni qualificate
In un momento in cui c'è qualcuno che ci dice che immigrati rubano ancora posti di lavoro non è semplice parlare di queste cose oppure c'è ancora una paura della competizione quella buona positiva che ci fa mandare avanti
E in un non so ma qualche volta in ambienti clientelari diventa ancora più difficile parlare di questa di questa cosa specialmente anche in tempi di pregiudizi bene secondo me l'Europa e l'Italia deve devono rimanere fabbricati cervelli questo è molto importante cioè dobbiamo produrre cervelli
E non fermarsi però per fare questo bisogna i fare investimenti nel nella scuola nella ricerca
Secondo me i motivi dell'emorragia dei talenti dall'Italia sono forse gli stessi di quelli che impediscono l'arrivo dei cervelli in Italia
Più o meno sono gli stessi per esempio mancanza di investimenti nella ricerca scientifica nella scuola
Meccanismi difficili se non c'è Patti dell'accesso nel mondo accademico universitario
E possiamo dire che l'Italia non è un polo attrattivo per i cervelli preso passate questo termine bruttissimi cervello però ormai entrato così come c'è mancanza di meritocrazia lo sapete bene che ente lirismo una cultura familistica
Che non aiuta no l'arrivo ma costringerà anche l'italiani andare adesso secondo me è la stessa medaglie con due facce diverse così come c'è mancanza di lavoro confacente alla propria formazione l'abbiamo sentito
La carriera difficile si è parlato dell'assessore
Sociale che non funziona più rimasto al secondo piano forme contrattuali precarie
E pochi progetti di ricerca e uno scollegamento tra il mondo universitario quello del lavoro
Ho visto non so se mi è sfuggito se c'è le pratiche di Covent come dato le pratiche di conversione dei permessi di soggiorno in Italia dal due mila otto due mila e diciassette sono quasi mille settecento
Vado errato Antonio Russo
è giusto pochissimi
L'Italia non sa trattare quelli che si chiamano i talenti in erba
Quindi la conversione perché dipende dai dal decreto flusso no dei flussi e questo è un grande problema
Altro dilemma sempre mio che di giro
C'è un aspetto negativo perché l'ex lo sapete che nei paesi di provenienza le scelte scolastiche talvolta si fanno non in base alle proprie vocazioni ma in base al mercato del lavoro dei paesi dove uno vorrebbe andare ad esempio sentito un mio con una mia cugina e dice studio informatica perché in Germania trovi facilmente lavoro
Quindi lei dall'Albania denso pensa di studiare ma che non le piaceva ma questo un effetto negativo ma positivo perché almeno si cerca di studiare
Di diventare un cervello
I cervelli in fuga secondo me hanno avuto una narrazione piuttosto edulcorata troppa retorica intorno a questo tema che nasconde poi la migrazione più precaria quella meno scolarizzato al che si nasconda talvolta secondo me non bisogna mai dimenticare i fondamentali del delle migrazioni cioè che siano cervelli o meno cervelli come me tutti partono per un legalizzare una vita migliore ecco non dimenticare questa cosa che è fondamentale
Bene l'altro dilemma
E la questione della del prenderei Sossi accusa spesso la questione ben trenta come un freno allo sviluppo dei Paesi di origine perché abbiamo visto dei da dati appena adesso cioè l'Italia perde quando parte
No corte un partono i cervelli ma questo succede anche per gli altri Paesi che quando arrivano in Italia
Perché perché c'è il drenaggio delle risorse umane giovani istruite poi non dimentichiamo che la mediazione stesse è una specie di passatemi il termine è un meccanismo di selezione naturale cioè partono in come dire più attivi più dinamici
E quindi e c'è un rischio per questi paesi da dove partono di di impoverimento bene i LEA i e poi i laureati vanno spesso a fare dei lavori lo può fare un job quindi dice si perdono si perdono competenza e dall'altra parte si chiamano over con quali fiction come abbiamo visto bene e da qui c'è il fenomeno di Breno Westin che abbiamo abbiamo citato bene però secondo voi non esiste non c'è una contraddizione
Cioè allora il paese da dove partono i cervelli vogliono trattenerli oppure anche attirarli i paesi che sono di là li vogliono attirare
C'è una contraddizione
E qui qualche interrogativo etico ti ti ti viene e ecco bisogna vedere secondo me il fenomeno datata tra tanti punti di vista e poi c'è il famoso brand tiene oppure il ritorno dei cervelli ecco
Io lo dico sempre ogni migrante
Ogni migrante
E ha il sogno del ritorno Manoel de Condorcet che si realizzi sempre di questo mondo importante e che ci sia d'equilibrio
Va alla grande
Importante che ci sia un equilibrio dell'ente dell'ingresso dei cervelli e dell'uscita dei cervelli ecco questo importante che ci sia un equilibrio con una specie di Bilancio direi ma insomma e e importante
Bene abbiamo parlato di mobilità dei talenti
Non dimentichiamo che e la mobilità dei talenti e delle migrazioni collegate è anche legata alla mobilità dei diritti un welfare portatile
E la previdenza e qui il ruolo importante dei patronati italiano perché queste persone girano si sono mobili però i loro diritti e doveri cercano anche previdenziali cinque anni li fanno La sette anni li fanno la e quindi e questo e è importante
è stato citato poco fa mi avvio alla conclusione che il passaporto italiano diventato come lasciapassare per andare altrove in Europa
So io sinceramente lo dico così come mi viene io lo trovo un po'non so
Ma su chi istituto direi insomma quella sensazione di compiacimento comunque di sollievo in qualcuno che dice Amato guarda in Italia non sono quindi soldi in transito manovia poi al nord
E a me non fa piacere mancare in Italia fosse sonico dei migranti di di venire qui a rimanere qui e ecco poi c'è il fatto e l'importanza delle delle diaspore
Per la cooperazione allo sviluppo e quindi anche delle migrazioni qualificate ieri ho avuto la fortuna di partecipare ad una in importante convegno promosso da certi moneta confronti era presente anche la viceministra delle e in cui sono state dette cose molto importante l'importanza delle diaspore per l'integrazione per l'accoglienza l'importanza dell'associazionismo l'importanza dei corpi intermedi e questo secondo me sono cose molto molto importante infine io nella si parla in questo libro del Brent circolazione dei dei cervelli
Ecco io
Stare un po'attento perché c'è troppa
Pam meccanica là dentro può idraulica dirette che spesso non è così semplice spostarsi ci sono esigenze familiari personali
E non è non è semplice ecco le migrazioni collo ficcata e poi non vanno viste al di fuori delle migrazioni classiche ne fanno parte sono dentro le infine ho chiuso
Bisogna secondo me creare le condizioni in tutta Europa ma anche nei Paesi di partenza delle migrazioni qualificate al fine di rende la migrazione una libera scelta personale e non una scelta obbligata da altri fattori grazie
Grazie a molte errando sono spunti interessanti quelli che tu hai sollevato
D'Italia l'Europa devono restare tu dicevi produttori di cervelli tra virgolette però hai messo anche l'accento su quei meccanismi inceppato i che noi conosciamo che intendo Isma'
Burocrazia mancanza di meritocrazia carriere difficili e poche prospettive
E anche lo scollegamento che c'è tra l'università e il mondo del lavoro e poi hai messo in evidenza con l'ironia che tutti contraddistinguere questa contraddizione tra il brand Train
Che rappresenta un freno allo sviluppo dei Paesi d'origine quindi Paesi d'origine vorrebbero trattenere i cervelli quelli di accoglimento di vorrei però cacciare evenienze nessuno li vuole o non trovano comunque uno spazio ecco grazie molte sono spuntini avevo cercato così di dire solo poche cose ma se è stato molto esaustivo grazie tante
Allora adesso passo io la parola al professor Luigi Gaffuri che è qui accanto a me qui dicevo
Il professor Gaffuri è un docente presso l'Università dell'Aquila ed è un esperto dell'Africa
Però io terrei a dire una cosa che è un pochino più personale perché
Luigi ecco lo chiama sì mi consenti collaborare da tanti anni con il dossier statistico con i Doors
Voi troverete dei bellissimi contributi nell'altro dossier statistico peraltro il nostro referente per la regione Abruzzo visto che è anche docente all'Aquila
E noi abbiamo avuto negli anni passati un beneficio enorme di cui ci siamo tanto grati perché grazie anche a dei colloqui personali che abbiamo avuto
Diciamo abbiamo avuto la possibilità di approfondire anche degli approcci chiamiamoli così epistemologia Cino cioè di ricerca
Che hanno riguardato per esempio del rapporto sugli indici di integrazione anche altre cose quindi insomma abbiamo qui un accademico un esperto ma anche un grande amico e mi fa piacere presentarlo Corsini quindi grazie tante Luigi
Ne grazie a Gianluca Di Sciullo
Grazie all'istituto di Studi Politici San Pio quinto grazie
A tutto l'Istituto di studi o meglio il centro di ricerche
Studi e ricerche i Doors ovviamente grazie grazie anche a voi cioè grazie al pubblico per essere qua
Come mi capita spesso
Quando si tratta di parlare d'Africa
Bisogna cambiare punto di vista fino ad ora abbiamo parlato di Europa ed è giusto così visto che il volume dedicato all'Europa
Non basta cambiare il il punto di vista bisognerebbe operare un un decentramento noi siamo il centro del mondo non eravamo dal Cinquecento in avanti ma ancora oggi non ci dimentichiamo che si aprono il centro del mondo
Le cose non stanno così
Almeno dal punto di vista dei numeri basterebbe fare il conto della popolazione sapere che noi non siamo il centro del mondo
Quando si dice Africa quindi un decentramento è un punto di vista diverso
Quando si dice Africa cioè il continente nostro dirimpettaio che sta dall'altra parte di questa puzza che si chiama mediterraneo
Che davvero nel mondo è una pozza ed è una pozza tragica lo sappiamo tutti
Allora parlare d'Africa quando si dice altri che si fa una semplificazione semplificazione che fa torto all'irriducibilità degli di quelle molteplici altri Camp
Di cui è composto quello che è un mondo sì ho sentiti i giornalisti dicono il Paese come serafica fosse un Paese tanto l'Africa un continente io faccio il geografo non è non è solo per precisare ma in realtà non è un continente è un mondo
Quindi è molto di più di un continente
E quando si affronta
Anche i temi di questo abbia un parlato dire le africane le affiche non l'Africa oggi metterli in relazione quei fenomeni migratori significa decostruire un'idea
Assumere la complessità di una situazione che è in movimento
E quando si affronta
Di questo fenomeno di cui ci occupiamo cioè le migrazioni
L'aspetto qualificato è bene dotarsi di spirito critico di attenzione e di cautela
L'esodo di di personale qualificato
Altamente qualificato dall'Africa verso le nazioni industrializzate
Non è un fenomeno nuovo è una cosa Pecchia
Costituisce uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo dei Paesi di quel continente c'è anche una responsabilità dei governi africani quali non riuscendo a offrire adeguate opportunità la loro chiamiamola così una volta si chiamava così intellighenzia contribuiscono ad aprire la strada alla fuga dei cervelli
L'Africa spende annualmente oltre quattro miliardi di dollari
Per mantenere oltre cento mila Esperti occidentale
Occupati mansioni di assistenza tecnica
Per fare un solo esempio che basta per rendere l'idea antica Bondi
In Gabon il novanta per cento delle aziende private e gestito da stranieri
Novanta per cento
E la fuga dei cervelli in realtà appare più sintomo che di quello che viene chiamato il mancato sviluppo viene chiamato in tanti modi diciamo anche portali che io evito di di ripetere chiamiamolo mancato sviluppo è un sintomo non è la causa
Perché in realtà la fuga dei cervelli non è la causa dello sviluppo mancato ma semmai e il mancato sviluppo che la causa della fuga dei cervelli
Il continente viene privato di importanti risorse umane
Il cui esodo lascia dei dei vuoti
Dei vuoti di competenza delle quali invece l'Africa avrebbe estremamente bisogno
Perché tutto ciò avviene
Che impatto produce questo fenomeno sulla società sulle società e sui luoghi
Di origine ma anche sulle società e sui i paesi di approdo perché
Diciamo questo movimento questo spostamento Effetti tanto la quanto nei Paesi industrializzati
Quali contraddizioni genera nel ditta
Degli africani quelli della diaspora diciamo loro vengono ma non è che è tutto risolto
Rimangono sospese questioni affettive
Familiari di ogni genere inutile che vi resti a rincarare stiamo parlando di esseri umani tutti gli esseri umani e gli stessi problemi
E qualcuno cioè l'Europa in particolare che ha deciso che alcuni avessero problemi diversi dagli altri ma diciamo che gli esseri umani hanno tutti gli stessi problemi
Che rapporti intrattengono questi migranti
Con i luoghi di provenienza quando ormai sono andati via
è ipotizzabile un ritorno o no estesi a quali condizioni io conosco immigrati che sono stati dieci quindici anni qui che sono ritornati nel loro Paese
A investire per esempio un amico carissimo
Che ha cominciato a fare un recupero dei bambini di strada Kinshasa la capitale del come
E gente che mi fa la collega quando ha fame
Queste sono le domande alle quali bisognerebbe cercare di rispondere io non sono in grado però su una domanda che pongo
Diamo un piccolo sguardo diciamo così al passato recente facendolo
Il passato recente ci dice che negli anni del del nuovo secolo precedenti tra crisi economica cioè il due mila e otto diciamo l'anno classico in Europa sistemarsi stimava una cifra pari a circa due milioni di africani
Se si contavano solo gli immigrati arrivati dalla parte subsahariana del continente
Mentre oltre due milioni e mezzo erano nell'insieme i magrebini gli egiziani e i libici
Nel Regno Unito Londra ospitava oltre un milione di africani
La Grande Londra
Richiamo qui l'idea di Rando debole cioè quando si parla di immigrati qualificati non bisogna mai dimenticarsi che ci sono anche gli altri sono una componente di quel di quel grande mondo dei migranti
Nel decennio invece successivo a
Alla crisi economica
Alla data di inizio alla crisi economica
La crescita più pronunciata di questi migranti si è verificato proprio in Europa
Dal due mila otto due mila diciassette
Ci sono arrivati in Europa nove virgola tre milioni di africani
Ma questa diciamo questo spostamento di popolazione nera
Coinvolto investito anche altri continenti fino a raggiungere quattro milioni e mezzo di residenti in Asia
E due milioni e mezzo di residenti in Nordamerica
Ma per diciamo così
Arrivare alle ai dati riferibili
Più specificamente alle migrazioni qualificate
Diciamo che anche queste assumono delle dimensioni preoccupanti
Fece osservano almeno gli ultimi quattro decenni
La fuga dei cervelli dall'Africa verso l'Occidente infatti notevolmente aumentata e ha visto lo spostamento a ritmi allarmanti
Di persone
Con un buon livello di istruzione per andare a lavorare e vivere in paesi nei quali la retribuzione le condizioni di vita erano migliori
Molti si trasferivano per completare la propria formazione e poi decidevano di non rientrare nel loro Paese
Venendo ad anni più recenti si può dire che complessivamente negli ultimi cinque anni
Oltre il quaranta per cento delle menti più brillanti
Dell'Africa subsahariana quindi il quaranta per cento quattro persone su dieci
Ha vissuto per i lavoratori fuori del continente
Gli immigrati altamente qualificati in certi paesi occidentali sono più numerosi di quelli che lavorano nelle nazioni di origine
Coloro che partono dal Ghana i medici coloro che partono dalla Nigeria talvolta sono superiori ai Paesi
A quelli che
Diciamo così rimangono nei paesi di provenienza
Nel continente l'Etiopia a emergere
Per
La maggiore per via dei capitale umano seguita dalla Nigeria e poi dal Ghana
Dalla metà degli anni novanta fino alla crisi economica mondiale del due mila otto l'Etiopia ha visto
Non ritornare più a casa propria il cinquanta per cento degli espatriati in Europa
Quindi uno su due
E anche negli Stati Uniti
Per motivi di studio
Mentre aveva già perso il settantacinque per cento tre quarti
Settantacinque per cento dei suoi professionisti in diversi ambiti istituzionali soprattutto accademici medici economisti agronomi ufficiali militari
E oggi paradossalmente sta importando insegnanti universitari dalla Nigeria
Dall'India e dalla Cina
A sua volta la miseria aveva assistito alla fuga di dieci mila dei suoi accademici tra il mille novecentottantasei al mille novecentonovantuno
E nella prima decade del terzo millennio contava all'estero una popolazione stimato di circa quaranta mila lavoratori qualificati
Inizia Viani in Europa e negli USA in Arabia Saudita in Australia e in altri Paesi africani raggiungono le trenta mila unità
Quindi quando si parla
Delle immigrazioni africane Cynthia discutere oggi
Sul dimensione dei barconi
Diciamo c'è qualcosa che non torna perché dall'Africa partono talenti partono talenti e vanno a
A incrementare il il mercato del lavoro nei Paesi più ricchi
I Paesi avanzati
Destinatari dei maggiori benefici della fuga dei cervelli
Utilizzano vari meccanismi per reclutare professionisti da ogni angolo di mondo in via di sviluppo in contrasto con l'approccio che in genere viene adottato nei riguardi dei migranti ordinari chiamiamoli così l'esodo di capitale umano presenta vantaggi anche per i Paesi africani in particolare se si considera la questione delle rime sì in alcuni Paesi dell'Africa le rimesse dei migranti qualificati risultano maggiori delle entrate ottenute con le esportazioni nazionali quindi le rimesse sono superiori all'esportazione
Però per quindi si tratta di un di un contributo molto significativo all'economia di quei Paesi
La Nigeria rientra nei primi venticinque Paesi al mondo che ricevono più stock
In denaro
Sotto forma di rimesse in Senegal rimesse hanno raggiunto un terzo del bilancio nazionale quando si parla di aiuti allo sviluppo
Ci aiutano da soli non è che siamo noi che li aiutiamo
Il Burkina Faso le rimesse hanno ridotto il dieci per cento i livelli della povertà e così è accaduto anche in Mali in certi Paesi dell'Africa subsahariana le rimesse giungono a coprire fino al venti per cento del prodotto interno lordo mi avvio alla fine e dico che è indubbia
O è indubbio il ruolo e la funzione sociale ed economica delle rimesse per quanto
Sì è difficile distinguere l'apporto dell'immigrazione qualificata sull'ammontare complessivo di tutte quelle che vengono inviati la fuga dei cervelli però si ripercuote anche negativamente sui Paesi africani abbandonati da immigranti producendo effetti a lungo termine per esempio sulla qualità dei servizi che vengono erogati in quei Paesi
Per come le carenze di personale specializzato in in settori vitali della governance della salute dell'assistenza dell'istruzione degli affari
Della produzione scientifica bastino faccio solo un esempio
Un paio di dati nell'ambito sanitario in Nigeria il rapporto tra operatori del settore sanitario e pazienti può arrivare da uno a quaranta mila
Uno a quaranta miglia ve lo ripeto
Mentre in Liberia un solo farmacista può dover servire anche ottantacinque mila persone
Cioè una città media italiana con un farmacista abbiate è questo che quando si parla d'Africa bisogna cambiare punto di vista bisogna riorientare bisogna decentrare
Più in generale nel continente il rapporto tra medici e malattie uno a otto mila
Ci sostiene che le rimesse se adeguatamente investite promuovono la crescita e lo sviluppo nelle nazioni beneficiaria compensando gli effetti negativi della fuga dei cervelli
Che prosciuga un paese dei suoi cittadini più istruiti e di talento intanto però si può constatare un paradosso evidente l'incidenza di lavoratori specializzati in Africa subsahariana e tra le più basse a livello planetario
Ma lì cioè in Africa il tasso di emigrazione del personale qualificato è oggi il più alto al mondo
Più più alto al mondo stiamo parlando del continente africano questo diciamo
Questo grande pezzo di terra che sta oltre il Mediterraneo
Questa analisi tuttavia restano ancora legate a una concezione meramente quantitativa che è quella che
Io stesso utilizzino
Anche in altri anni
Cioè quella che trasforma tetra scura gli aspetti critici di un fenomeno così Complesso socialmente se si considera la fuga dei cervelli come un processo a somma zero come si fa nelle statistiche e come si fa in economia cioè dove c'è sempre uno che guadagna e quello che viene guadagnato
Viene perso da qualcun altro
Allora immigranti qualificati vengono equiparati a merci
è già successo per quattro secoli dagli africani sono stati commerciale non ce lo dimentichiamo l'Europa la grande Europa la civile Europa fatto per quattro secoli questo bel commercio
E si avvale appunto dell'idea del miglior offerente siccome sono merci che offre di più si prende il migrante qualificato
La migrazione qualificata diventa così una forma di sfruttamento una sorta di saccheggio della ricchezza intellettuale di una nazione rivelando l'esistenza di meccanismi interessa
Che qualcuno ha chiamato neocoloniale
Questo produce un aumento delle diseguaglianze tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo e spinge il continente africano alla periferia
Dell'attuale geografia mondiale è stato già alla periferia della storia adesso il continente va alla periferia dell'agiografia
Quindi c'è un un rapporto delle relazioni troppo squilibrate tra differenti ragioni del pianeta contribuendo al perpetuarsi della dipendenza e della povertà di questo comma
Continente ecco finisco con le parole di Nelson Mandela che tutti noi conosciamo
Questo grande uomo che
Ha insegnato a tutti che si può perdonare
Si può dunque dire che per secoli l'Africa perso milioni dei suoi figli milioni dei suoi figli più abili in un commercio di schiavi
Che definiva gli africani adatti alla schiavitù perché perché erano africani
Che è un bel modo di ragionare una bella logica dice oggi continuiamo a perdere dice Nelson Mandela alcuni dei migliori di noi
Perché perché le luci del mondo sviluppato brillano più luminose che in Africa grazie
Luigi grazie molte di questo tuo intervento
Molto interessante molto attinente il discorso che tu hai fatto la necessità di avere un decentramento di cambiare il punto di vista questa semplificazione così inadeguata di quando si parla dell'Africa come di un Paese no invece di tante Africa
E poi fornito tante cifre non sto qui a a ripeterle l'abbiamo sentite tutte cifre anche incredibili novanta per cento delle aziende private in Gabon gestite da stranieri
La spesa di quattro miliardi di dollari per mantenere cento mila esperti occidentali in Africa sono cifre incredibile
L'Etiopia che ha perso il settantacinque per fare per cento di professionisti
Poi anche il peso anche delle rimessi e soprattutto questa sottolineatura
Questa sottolineatura dei paradossi no dei paradossi di cui l'Africa dentro oggetto uno questo uomini migranti qualificati equiparati a merci
Ma anche con dati che che sono incredibili diciamo uno un farmacista che serve ottantacinque mila persone un medico
Che ha che in rapporto a il paziente di uno otto otto mila insomma sono sono veramente proporzioni che ci fanno riflettere proprio per decentrare Cino
Per immedesimarsi quindi grazie grazie tantissime e adesso io passo la parola
E a Meretz
Tre volte spero che si pronunci bene così dunque vedere com'era che ci siamo incontrati in occasione di un progetto comune che si chiama si chiamava voci di confine terminato alla fine dello scorso anno Everett è di origine eritrea
Ed è il direttore esecutivo dedita agli Africa Businessweek che cos'è
L'Italia Africa BusinessWeek è una e come si può dire una tre cinque sette giorni forse una week due Giorgione laddove due-giorni allora
E in cui si incontrano imprenditori africani e italiani
Il si creano degli scambi si stringono accordi di cooperazione si collabora si creano delle reti
Nell'ottica e anche delle partnership e nell'Attica imprenditoriale di fare degli investimenti di cosviluppo e quindi di aprire anche nuovi canali nuove opportunità nell'ottica della cooperazione internazionale
E collaborando italiani e diaspore africane no se ho capito bene un po'si tratta di questo forse tu vorrai puntualizzare un po'meglio
Dunque volete sapere che Melette anche diciamo ha una storia particolare lei stessa o qualche volta alla raccontarglielo sentita raccontare direttamente da lei perché quando era bambina con la sua famiglia con sua mamma è stata diciamo ospitata in qualche modo ha avuto come in Torre nostro grande Eduardo De Filippo no
Con lei stessa forse
Prenderà qualche minuto inizialmente Ferré puntualizzare queste cose però io lascio a lei la parola e io voglio ringraziare errando e Luigi perché senza che io lo dicessi
Erano previsti circa quindici minuti a testa come anche quindici minuti sono riservate a Melette grazie molte
Grazie grazie per l'invito il lavoro che avete fatto è un po'difficile per me intervenire dopo tutti loro e prima della viceministra
E la mia storia io sono qui dal settantotto venuta per un ricongiungimento familiare
E ho avuto la grande fortuna di incontrare Eduardo che era ovviamente una persona che che ha andava oltre da lui o ha preso
Ho imparato ad essere normale mi è piaciuta la le il termine normale perché comunque per lui contava la persona e non io dico sempre all'interessato al contenuto non la confezione
Quello che ha permesso poi di intraprendere un percorso che mi ha portato a a diventare un ma una diaspora qualificata diciamo così
E io vorrei iniziare il mio intervento con una battuta mi piacerebbe tanto che il sistema Italia
Modella se dal dal mondo del calcio il suo essere talent-scout perché nel calcio siano fondamentali
Investiamo tenta risorse e riusciamo a prendere il meglio
Quindi significa che lo sappiamo fare mi piacerebbe tanto che la stessa tecnica la si applicasse quando si tratta dei giovani creare delle opportunità di lavoro accompagnarli nello scoprire il potenziale e il lavoro che avete fatto è un po'una contraddizione con quello che l'Italia perché l'Italia è un Paese di eccellenza ancora oggi nonostante tutto sotto è un paese di eccellenza non lo comunica e non lo comunica innanzitutto all'Italia
Quello che viene da fuori nella delle Americhe
Dal resto dell'Europa è sicuramente meglio di quello che abbiamo in casa
Mai che si parli delle eccellenze che abbiamo qui ed è ovvio che un giovane che si laurea qui che si sente bombardato da una una stampa perdonatemi se se c'è gente della stampa ma è così che denigra continuamente una nazione che ha ancora tantissimo da offrire è ovvio che guarda altrove guarda altrove per cercare un una vita migliore anche gli italiani i nostri giovani cercano guardano all'estero per avere una vita migliore
Perché non siamo competitivi in termini di salario questa è una realtà io posso laureato guadagna molto di più a fare il cameriere a Londra che fare il laureato qui
Quindi che poi lo stesso problema degli africani le parlava del del sistema africano se ne creiamo comunque investiamo tanto nell'istruzione
Dovremmo stabilire anche un ROI
Per gli States il ritorno dell'investimento che ogni nazione quindi ciascuno di noi fa per istruire per portare a all'eccellenza i propri figli perché sono tutti figli nostri e non abbiamo mai il ritorno e lo regaliamo perché quello punta è un regalo
E fa l'Italia così come fanno le nazioni africane negli anni a livello di cooperazione ci siamo giustamente preoccupati e battuti per garantire il diritto all'istruzione a tutti non ci siamo preoccupati di creare un sistema in grado di accogliere
Sia i i diplomati che tanto meno i laureati
Quindi a livello di comunicazione dobbiamo in qualche modo interrogarci che cosa stiamo comunicando i nostri figli
Del nostro stare in Italia e quindi di quello che può offrire l'Italia
Di quale politiche possiamo mettere in atto per creare delle opportunità che accompagnino i ragazzi in che modo il Pubblico e privato possono interagire per investire di più nella ricerca
Quasi tutte le scoperte al mondo hanno almeno un italiano dentro quindi significa che il sistema dell'istruzione funziona ancora
Non riusciamo a monetizzarlo noi qui
E io mi chiedo se non siamo in grado di trattenere i talenti che abbiamo qui e non siamo in grado di accoglierli quelli che valgono da fuori qual è il nostro futuro
Quale competitività possiamo garantire al sistema Paese Italia
In una situazione di questo genere
Perché se non ne abbiamo la consapevolezza oggi domani non ci saremo saremo il Terzo Mondo o il quarto mondo noi
All'inizio qualcuno per il dottor De Nardis parlava di lessico anche lì
Il migrante oggi chi è non siamo alla fine diventati tutti migranti questo lavoro è bellissimo perché dalla fotografia diciamo così che quasi una livella della migrazione di tutti
Al mondo tutti miglioriamo
C'è chi può permettersi di farlo in sicurezza
E per scelta più o meno condizionata perché il tedesco e più libero di scegliere di migrare rispetto all'italiano ma sicuramente un africano o un asiatico o un sudamericano
Lo è meno
Quindi dovremmo anche interrogati cioè a livello politico in che modo possiamo garantire quale
Quali meccanismi possiamo concordare a livello mondiale per permettere al alla gente di scegliere di muoversi liberamente senza creare le paure agli altri
Questo secondo me è la grande sfida insieme a quello di non pensare che da questa parte del mondo in Occidente siamo i più bravi i più belli
I geniali
La terra è di tutti dobbiamo cercare di convivere tutti in modo pacifico investire sulla sulla comunicazione di quello che l'essere umano e di quello che la dove vogliamo arrivare come esseri umani
Perché guardate che un'altra cosa molto interessante che c'è nel libro e che alcuni Stati non ostacola la migrazione perché il fatto che i giovani see you politica non sono in grado di dare delle risposte ai giovani se vanno via evito anche le rivoluzioni
Questa è una realtà quindi nel momento in cui spesso ciniche diciamo e inconsapevolezza e disinteresse può essere anche quella una scelta nel momento in cui io non riesco a gestire un fenomeno lascio che se lo prendono gli altri
Come collettività dobbiamo capire dove siamo e dove vogliamo andare
E che cosa possiamo garantire ai ai nostri giovani ma anche appelli ai veri e tanta gente che oggi si ritrova a doversi riqualificare
In che modo possiamo garantire ai cinquantenni e quarantenni che si ritrovano magari con la la crisi le ultime due crisi senza lavoro o a dover
Accettare delle condizioni improponibili l'ultima cosa dell'Italia in Italia l'effetto di una far diciamo così debole
Ha ha fatto sì che l'immigrazione ha provocato un crollo dei salari
Manca in Italia un controllo che possa garantire una stabilità anche degli stipendi
Che possa supportare le donne
Non si parla abbastanza sul sul nel nello studio che avete fatto di quello che vuol dire oggi per una donna intraprendere una carriera ci sono tanti talenti femminili che se vogliono
Intraprendere un percorso di sognare raggiungere un sogno devono per forza andare all'estero
Perché qui
Non si può
O meglio e difficile riuscire a combinare il privato con il con il professionale è un dato di fatto quindi dovremmo interrogarci anche a livello di collettività perché spesso neghiamo la responsabilità la politica ma in politica società siamo noi
Se Roma è sporca non c'entra niente ma se Roma è sporca non è colpa della sindaca che non interviene e innanzitutto colpa nostra che ci disinteressiamo di un bene prezioso che abbiamo e i giovani
I giovani sono il prezzo che e sono il nostro futuro
Dobbiamo mettere loro in condizioni di poter vivere serenamente e di godersi questo mondo oggi non lo stiamo facendo quindi a livello politico eccellenze un meno migrazione o altro ne dovremmo essere e capaci di creare un sistema che possa parlare di migrazioni sicure di migrazioni di talenti
INEA oltre magari trovando degli accordi tra scuola famiglia impresa è stato dobbiamo creare il sistema sempre continuano a ragionare per compartimenti starà stagni ci saranno sempre gente che si muoverà cercando un di raggiungere un secondo sogno e spesso non riuscire neanche a raggiungerlo
Grazie
Ma era grazie veramente
Io ho apprezzato molto il richiamo che tu hai fatto intanto ai paradossi no spiegato che il sistema calcio possa essere applicato no con la stessa
Con le stesse risorse con la stessa attenzione con cui valorizza i talenti non a livello più diffuso mi sembrava un paragone veramente illuminante e anche a queste sfide che ci attendono ed attendono hai posto tante domande
Però ecco questa attenzione io colgo due stimoli uno un'attenzione alle donne
Sì non se ne parla mai troppo spesso noi sappiamo che nel mondo dell'immigrazione ma dicevano anche i nostri dei nostri interlocutori
Diciamo le migrazioni qualificate sono una parte delle indicazioni più generale noi sappiamo che le donne
Nel mondo delle migrazioni più in generale ricevono un doppio stigma quello di essere emigranti e di essere donne Aimi no
Sì se vuole ancora intervenire
Io ho avuto la fortuna di incontrare né il mio primo lavoro
Un uomo che era visionarietà intanto l'uomo di destra lo permette
Ma li ha visti almeno un qualcosa che mi ha permesso in una situazione di precariato perché allora nel posto dove ero in quanto donna se mi fossi sposato avrei perso il posto di lavoro la mia mi ha offerto la possibilità di acquisire una qualifica
Nonostante fossi donna e precaria lui ha fatto un investimento a vuoto
Ma è stato un un luminare e quella qualifica mi ha permesso in un ambiente totalmente maschile
E allora molto maschilista di raggiungere quasi il massimo
Nonostante il fatto di essere in maniera e donna
Egli ha pesato molto di più il fatto di essere donna
Ma perché perché ho avuto qualcuno che ha visto in me un potenziale e nelle scuole noi dovremmo già dalle scuole capire formare i i formatori per accompagnare quelli ognuno di noi ha un potenziale lo dobbiamo essere capaci di accompagnare i ragazzi nel capire con i loro potenziali e investire su quello
Io ho avuto la fortuna oltre ad Eduardo incontrare il mio primo capo Scalpelli che un giorno per una stupidaggine ma ha detto o Arda quella vuol dire che tu hai gli ed del potenziale se fuori io invece sente quello mi ha portato ad avere una vita da migrata completamente di di di pur tra virgolette d'eccellenza ma nel senso che sono riuscita a io sarei andata via
Per un senso perché quello che non si capisce che non si di cui non ci si rende conto che
Pertanto ti migranti di seconda generazione che vedono comunque i genitori
Fare di tutto per garantire un futuro migliore alla fine per un senso di gratitudine tu devi provare a migliorare entro il mille il livello di vita quindi io se non fossi riuscita
A trovare una soluzione di quel tipo in Italia sarei andata via per mia mamma
Prima ancora che per me nel senso di gratitudine verso di lei mi avrebbe spinta ad andare all'estero per cercare di fare un lavoro diverso da quello suo
E questo ce lo dobbiamo ricordare
Grazie
Grazie molta ecco siamo arrivati alle conclusioni ho già presentato la professoressa delle viceministra inutile ribadire quanto siamo contenti che proprio dalla sua voce possano giungere quindi degli spunti conclusivi di questa presentazione grazie molte
Sono molto contento di essere qui tra amici naturalmente di lunga data peraltro però devo dire che sono un po'confusa perché gli stimoli che ho ricevuto da questa bellissima discussione sono veramente moltissimi mi trovo in difficoltà hanno non è frequente a scegliere tra tutte le riflessioni intellettuali scientifiche anche naturalmente quelle emotive che tutto questo ha suscitato in me
E trovo in difficoltà perché certamente questo tocca un'infinità di questioni io devo dire che per fare una nota biografica vengo da una famiglia di molti cervelli emigrati
Che però non sono mai stati considerati tali nella mia famiglia io per esempio in questo momento mia sorella è una scienziata di Harvard mio cugino insegna in un'università cinese demografia
Altri cugini sono uno a Bruxelles è sempre appunto in ambito accademico giornalistico eccetera nessuno di noi ha mai pensato che fosse che questo facesse parte del fenomeno del brand le in piuttosto di una ricerca naturale di nuovi orizzonti
Di una espressione naturale della propria ambizione e di una ricerca di una dimensione consona che non voleva a nessun modo e non vuole in nessun modo dire o o corrispondere a un tradimento naturalmente del paese d'origine anzi tutti chiaramente orgogliosamente italiani certo oggi dobbiamo invece prendere atto del fatto che questi nuovi orizzonti ampi anche io stessa ho vissuto all'estero tutta la mia vita ho lavorato sempre zone di conflitto mi sono confrontata con mille modi né i figli hanno sempre viaggiato come be'però mi dispiace mi ferisce pensare che effettivamente questo che dovrebbe essere effettivamente una parte naturale no antico nel modo di muoversi di un dinamismo della società in realtà si è trasformato in quello che da qualcuno è stato definito un sogno infranto e cioè una specie di movimento obbligato verso altri Paesi perché il nostro come paese in particolare naturalmente l'Italia
Non è in grado effettivamente di soddisfare o di fornire quel tipo di opportunità che le persone si aspettano avendo costruito un percorso specifico e dispiace molto
E devo dire anche che questo si sposa molto con quello che diceva a me rette tre volte che ha detto chiaramente la ringrazio per questo che c'è anche un discorso di narrativa estremamente incisiva io
Mi rendo conto lo sempre notato questo che la narrativa ha un'influenza enorme anche sul concetto di sfiducia che è stato evocato ed è molto studiato peraltro nel nelle nelle scienze sociali un concetto che veramente incide profondamente sul tessuto sociale sulla mentalità su sui destini di un'intera popolazione la fiducia ha determinato nell'Europa dell'Est errando Devole questo lo sa molto bene
I momenti in cui per esempio la gente andava a giocare alla lotteria
Nel caso dell'Albania
Con dei sistemi di di di azzardo veramente rovinose che portarono peraltro un Paese molto promettente ad un momento di crisi molto profonda per fortuna superata però fu questo che porto a un disastro la mancanza di fiducia
E probabilmente parlare di sfiducia e ricordo anche un un saggio molto bello di più hot stone Ca'proprio sulla fiducia nei Paesi dell'Est che appunto rivelava quanto effettivamente in un momento in cui c'era invece probabilmente insomma una grande come dire o furia dovuta alla caduta del Muro la voglia di ricominciare eccetera
La gente aveva difficoltà a trovare dei puntelli per questa fiducia nel futuro per cui si metteva a giocare d'azzardo
Che stiamo facendo oggi stiamo giocando d'azzardo in Italia ci stiamo domandando appunto dove andare a finire io quando dico cose positive sull'Italia
Lo dirmi mi accadeva prima di diventare viceministra mi succede anche adesso vengo tacciata di retorica
Di entusiasmo assolutamente inopportuno mi viene detto ma come l'Italia è un disastro io sinceramente non lo penso minimamente e credo che la narrativa così come viene gestita in questo momento questa autoflagellazione che forse ci viene da un senso di penitenza profondo da un certo tipo di tradizione religiosa non lo so ho un cilicio automatico che ci portiamo dietro
Con costantemente devo dire la verità questo ci sta effettivamente danneggiando profondamente io non sto a dirvi che quando vado nel mondo invece quindi acquisisco un certo orgoglio sinceramente perché mi rendo conto che comunque restiamo il terzo Paese più importante in Europa restiamo comunque
Uno dei sette Paesi più industrializzati del mondo restiamo comunque un Paese leader da tutti i punti di vista soprattutto per quanto riguarda gli stili di vita
Non dirselo
Chiaramente ci fa male
E non a caso io ricordo una discussione di qualche giorno fa con anice che hanno i due figli emigrati in Australia per lavorare come spazza Spy spalla letame in una fattoria con grandissimo orgoglio
E naturalmente io mi sono chiesta ma per con tutto il rispetto per questo lavoro perché per me qualunque lavoro merita rispetto forse lo poteva anche far qua
Cioè diciamo anche perché cioè sei soffrono la distanza dalla città di riferimento perché naturalmente nostra Aia si parla di chilometri e chilometri quindi c'è anche effettivamente questo elemento di percezione lasciatemi
Diciamo adottare anche un linguaggio più colloquiale alla fine di una lunga giornata di riflessioni però questo naturalmente ha un significato molto profondo ci troviamo comunque di fronte a una scelta di una generazione o due oramai di andare all'estero e ricostruirsi una vita non più soltanto per i nuovi orizzonti ma perché si immagina e c'è un immaginario sull'immaginario bisognerebbe fare un lavoro molto importante ma l'Unione europea per esempio l'ha fatto con un progetto molto bello che si chiama io managing
E devo dire merita un'attenzione di si immaginano alcune cose sui Paesi l'immaginario è molto
Fertile in questo senso che propongono eventualmente appunto una condizione di vita migliore
Io vi dico che per esempio in Italia non abbiamo ancora uno dei sistemi sanitari migliori del mondo peraltro orgogliosamente aperto anche alle persone che non sono regolari e questo io lo voglio dire
E rimane un baluardo ma meraviglioso della nostra cultura e della nostra civiltà italiana non soltanto abbiano anche un sistema scolastico molto efficiente ci viene riconosciuto questo tant'è vero che anche i nostri ed è non soltanto il me la parte della scuola primaria ma anche poi naturalmente crescendo fino alla scuola secondaria noi siamo un'eccellenza non a caso sappiamo perfettamente da molte statistiche che la performances degli italiani all'estero per quanto si dica che appunto c'è una grande difficoltà
Come dire una corsa ad ostacoli per superare appunto
Tutta una serie di questioni burocratiche eccetera eccetera però pone performances degli italiani e tra le migliori del mondo questo ci riempie d'orgoglio non ci fa nascondere i problemi questo è chiaro perché resta appunto questa narrativa
Resta la meritocrazia
Tradita resta certamente un certo criterio di familismo certe resta questa
Come continuo richiamo a cercare appunto di trovare degli éscamotage dei percorsi che invece devono essere assolutamente trasparenti e aperti a tutti questo resta i problemi non si possono nascondere tuttavia appunto ripeto noi abbiamo un grande paese ed è un peccato che ci sia questa forma appunto di di migrazione soprattutto dei talenti
L'Italia in questo senso è molto consapevole e qui scatta la mia identità viceministra perché ovviamente in questo momento io ho una responsabilità molto importante nell'ambito delle Ministero degli esteri che anche qui mi quando dico responsabilità lo dico perché ne sento fortemente il peso e non è che non ne sente il peso e mi rendo anche conto che appunto l'Italia soprattutto perché in questo caso naturalmente si prospetta di fronte a noi un rapporto con paesi esteri e i nostri cittadini all'estero
E l'ha detto molto bene professore quando c'ha spiegato tutte le proporzioni tra gli iscritti all'Aire non iscritti eccetera eccetera si deve interrogare su come far fronte ad una situazione che decisamente mutata
Noi sappiamo perfettamente che abbiamo molti cittadini Italy
Gli anni residenti in paesi europei per esempio la maggior parte sono ancora in Germania Svizzera Regno Unito Francia Belgio Spagna ma quello che ci interessa di più è come proteggerli si crea una situazione di servizi nuova
La società si evolve e come noi ci siamo interrogati sulla nuova con composizione della dell'Italia che orgogliosamente accoglie sei milioni di emigranti abbiamo comunità di migranti come quello albanese che oramai insomma sono qui da noi da tantissimo tempo per non parlare di tunisini marocchini che sono qui da decenni e che naturalmente contribuiscono al nostro paese del nostro sviluppo per esempio gli albanesi ne abbiamo sempre parlato perorando ucciso più di trenta mila
Imprese albanesi registrate in Italia quindi voglio dire è vero che non siamo fortemente attrattivi però forse per trenta mila imprese
Di albanesi che hanno voluto costruire il loro futuro qui si e questo insomma in questo in qualche modo ci cambia questa visione di un'Italia che non che non è un paese di arrivo favorito
Be'però per quanto riguarda i nostri Italiani all'Estero certamente dobbiamo organizzarci per esempio adesso con con la questione della Breaks Seat c'è un negoziato di cui ovviamente si parla poco perché i giornali sono spesso affollati da altre cose ma realtà c'è un negoziato molto importante per proteggere gli interessi dei nostri cittadini in Gran Bretagna perché non abbiamo tanta gente che deve essere protetta deve avere diritti deve essere iscritte alle varie anagrafi e le varie appunto vari uffici le varie istituzioni così come i cittadini i cittadini britannici Danovi e ce ne sono diverso
Allo stesso tempo è chiaro che noi abbiamo bisogno per esempio di potenziare i consolati sono cambiate le le le cose è chiaro che noi abbiamo da Time da tempo migrazioni molto consolidate in tutto il Sudamerica e così via però questa nuova geografia
Della per della presenza italiana nel mondo ci impone appunto una riflessione molto più articolata dal punto di vista della della risposta delle nostre istituzioni all'estero
Ai nostri cittadini presenti
Io vi dirò che ci sono molte iniziative naturalmente che rispondono a queste esigenze e vanno da portali dedicati sui siti web di alcuni uffici consolari sempre a Londra c'è il progetto primo approdo che appunto riguarda proprio questo
Questo servizio per per accogliere i nuovi migranti Berlino si chiama Primi passi in Germania guide aprire un per un primo orientamento poi i manuali servizi di consulenza e l'altro poi naturalmente si fanno molti seminari informativi cioè immigrante va e naturalmente che deve essere informato poi è chiaro che c'è il migrante come dicevamo iper qualificato che va per canali diversi ma sappiamo anche che naturalmente questi canali comunque coi devono fare boom poggiare su delle istituzioni italiane di origine assolutamente solite abbiamo poi anche altre cose molto interessanti chiaramente ci sono offre forti rapporti con i parlamentari italiani con il il consiglio generale degli italiani all'estero enti gestori poi ci sono le tele rete camerale patronati associazioni tutto questo viene fortemente sostenuto chiaramente dall'Italia con incontri con investimenti importanti anche cioè non sono diciamo delle iniziative che non comportano una come dire una presa di responsabilità anche economica e comunque estremamente strutturata
Ci sono poi i altri elementi importanti come per esempio il coinvolgimento dei Comites che sono gli organi di ripresentarsi a degli italiani all'estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico consolari che sono disciplinati da una legge del due mila tre
E dal due mila quindici al due mila diciotto vi posso dire che il ministero degli Esteri ha finanziato con un certo certo congruo diciamo finanziamento una serie di progetti Chrome promossi dagli stessi Comites per agevolare l'inserimento dei nuovi migranti italiani nel tessuto economico sociale di diversi paesi di approdo
Poi ci sono naturalmente altri problemi come essere in contatto con le istituzioni locali specializzata nel veicolare l'offerta e la domanda di lavoro su molte questioni come vedete e costituiscono un apparato molto complesso di impegno per esempio
Una un esempio interessante che a me sembra opportuno segnalare a Berlino
Un'agenzia federale del lavoro l'abbondanza ventuno Thuram bytes
Che segnala compreso periodicità le principali fiere del lavoro
In modo da fornire informazioni e connazionali interessati e questo sarà presto anche in lingua italiana che vengono pubblicate nel sito dell'ambasciata e quindi inoltrate appunto economica se proprio per fare in modo che ci sia anche una diffusione capillare anche perché è chiaro che per esempio ho tanti
Giovani che seguono sempre nell'ambito accademico che hanno vinto un concorso ricercatore a non so mance sta però l'hanno vinto per due anni come lo vincerebbero qui da noi dopo i due anni cominciata il terrore perché come si continua cioè bisogna anche pensare che appunto questo sognò che naturalmente va assolutamente coccolato e rispettato secondo me perché
Come è stato detto da qualcuno e come diceva Merton insomma il migrante è un innovatore e qualcuno che comunque ha ha un coraggio e a qualcuno che vuole prendere un'iniziativa importante qualcuno che e poi è convinto che darà qualcosa oltre a ricevere è tutto questo va coccolato e quindi anche protetto nel tempo i nostri talenti sì sicuramente possono avere un'affermazione e molto consolidata ma certamente il il percorso è comunque articolato pieno di difficoltà e quindi deve essere agevolato in tutti i modi
Poi ci sono tante altre iniziative ve ne potrei dire moltissime c'è un tavolo sull'occupazione giovanile sempre a Berlino ma ci sono tante altre cose c'è un un portale istituito dal ministero degli esteri che si chiama fasti
Che è disponibile adesso in tutte le sedi all'estero dal quale il connazionale voi scrive sì all'Aire e comunicare il cambio di Indirizzo
Quindi chiaramente voi vi rendete conto che per vi ho fatto un brevissimo spunto di riflessione gli ho dato perché non l'articolazione di tutto questo e molto molto complessa
Ma è molto importante capire che effettivamente sta cambiando anche il modo di gestire questo tipo di rapporti
Io sono d'accordo con quello che ho sentito precedentemente che si inserisce tutto questo in un in un contesto globalizzato di interdipendenza io lo vado dicendo oramai da diverso tempo c'è un'interdipendenza forte tra tutti naturalmente gli attori globali
E una anche interconnessione molto profonda e ce ne stiamo rendendo conto lentamente
Per quanto riguarda l'Africa
Io dico la verità che è uno degli esempi ovviamente ma forse il più importante per quanto riguarda l'Italia perché il nostro sguardo è veramente puntato verso il continente africano
Io devo dire che c'è una grande volontà di di incrementare i rapporti c'è una grande volontà di accogliere c'è una grande volontà di creare schermi per esempio di borse di studio io devo dire che quando lanciato recentemente al ministero degli Esteri la rete italiana per la rete delle università italiane per il Corno d'Africa ho avuto avendo organizzato in tempi brevi una risposta incredibile son venute da tutta Italia più di trenta università
E poi qualcuno mi ha scritto offeso dicendo ama non mi ha invitato il torace e aperta io non non chiudo mai niente io sono assolutamente inclusiva quindi credo che crescerà fortemente perché la voglia e tanta e perché la moglie tanta interroghiamoci su questo è vero che l'Africa ancora preda di una narrativa molto negativa così come abbiamo dei miti
Assolutamente favolistico ci su tutti quei tutto quello che ci circonda a partire anche per esempio dal mito
Società felice finlandese o mito società perfetta svedese e poi sappiamo che insomma ci sono un'infinità di difficoltà e quindi andrebbero anche prese in considerazione tanti elementi tante variabili nell'analisi io diffido moltissimo da i sondaggi che si basano su indicatori come dire molto volatili
E peraltro insomma sicuramente già in qualche modo e preconfezionati certamente il mito romani riguardante l'Africa e ancora un mito per lo più legato a in un'immagine del passato che non corrisponde minimamente a quella del presente
Vi posso dire che certamente per esempio una buona notizia è che è mio amico il thriller ministro degli Esteri
Etiope
Vuol che nega il premio è stato nominato l'altro giorno infatti mi mi spiace perché non c'è più il mio ministro di degli azzurri di riferimento è stato nominato direttore generale dell'ufficio di Nairobi delle Nazioni Unite da Gutierrez sa dal segretario generale delle Nazioni Unite Gutierrez
Voi direte no è uno non è vero che sono tanti devo dire la verità
Ma la cosa interessante è che una persona dell'oggi c'è una persona che rappresenta la contemporaneità dell'Africa
Così come tanti altri indubbiamente una classe media estremamente capace tra l'altro estremamente come dire esterofila e anche con grande esperienza all'estero non a caso una delle mie scrittrici preferite Taiye Selasi ha coniato un termine a Afro Poli TAN che ci dice che effettivamente il mondo è africano e cosmopolita è un mondo aperto mondo di gente che ha viaggiato e così via vi dico che l'altro giorno è venuto da me il candidato alla un candidato alla alla nuova posizione di direttore generale della FAO un candidato cinese il quale mi ha detto io sono l'unico dei cinque candidati perché ce n'è un po'si bisogna scegliere naturalmente cerchia ottenuto un titolo di studio all'estero
è detto c'è questo deve essere un fatto molto portati detto effettivamente questo è un fatto da tenere in considerazione nel senso che idea di avere comunque le esperienze e appunto sul piano internazionale che mettono insieme idee diverse si confrontano su più piani eccetera eccetera è sicuramente molto importante ma ci sono altre buone notizie io direi
Perché vero che questa migrazione dei talenti è un grave problema perché vuol dire che se appunto non è una volontà di nuovi orizzonti ma è un sogno infranto nel paese di origine dove si sta molto bene normalmente
è certo che bisogna effettivamente trovare degli schermi per fare in modo che le persone
Capiscano il valore intrinseco del loro contributo al Paese cioè bisogna restituire alle persone l'idea che qualunque cosa qualunque persona faccia ha un conto è un contributo per il Paese questa è molto difficile
Chiaramente metterlo in atto ma devo dire lo sanno bene i migranti
Che sono in grado proprio attraverso queste migrazioni io parto da quelli che sono qui cioè le diaspore che contribuiscono così tanto al nostro appunto sviluppo al nostro modo Hunt ampio di vedere attuale
E sanno bene che in tutto questo però c'è un valore aggiunto cioè la rimessa sociale che non è solo la rimessa economica ma il fatto che queste esperienze in realtà poiché non si interrompono nettamente ma meno che mai oggi
L'in quella un po'è un momento in cui la dette de territorializzazione
Non c'è più tutto sommato perché abbiamo degli strumenti straordinari come i social media che io adoro perché permettono comunicazioni rapide e molto dirette proprio in questo contesto naturalmente le rimesse sociali sono straordinarie
C'è chi vive in Inghilterra e parla con la mamma fa una rimessa sociale
Proprio fa una rimessa sociale cioè nuove esperienze nuove idee ampia gli orizzonti scambia porta qualcosa disse acquisisce qualcosa di altri e contribuisce a questo mondo globalizzato che e assolutamente dinamico
Buone notizie ci sono e sto per concludere perché ci sono tanti forme di dinamismo in questo mondo delle migrazioni è vero che le donne devono essere assolutamente tenute in considerazione così come i giovani perché anche i giovani sono una categoria io la chiamo vulnerabile dal punto di vista proprio del del fatto che se è oggetto di fortissimi discriminazione l'età giovane c'è ancora resta la il fatto di essere giovani un oggetto di discriminazione cioè di non fiducia in un'affidabilità
Di riconoscimento di scarse capacità senza pensare che la storia l'hanno fatta i giovani bella continuano a fare i giovani ma tant'è vero che l'ultimo libro che ho scritto si chiama proprio Woluwe Menem Borders donne e confini per cui è chiaro che questo è un argomento che io conosco molto bene e conosco molto bene anche appunto la condizione giovanile
Ma in questo mondo così interconnesse così
Particolare esistono anche fenomeni interessanti che vanno ben considerati e cioè appunto il ritorno delle delle dei talenti
L'Albania lo sa bene perché ha fatto una legge sul ritorno molto avanzata che io ho anche celebrato in una serie di saggi perché hanno cominciato a pensare che tutta questa gente all'estero Albania una direzione gigantesca veramente enorme che però insomma qualche modo qualcuno tornasse a dare una mano per costruire il nuovo Paese poi visto che speriamo siamo veramente alle soglie della membership europea
Ha fatto una legge ad hoc ma un è una notizia bellissima che voglio dargli e che penso farà piacere anche alla nostra me rette tre volte è che quando sono andata in Eritrea recentemente per celebrare dopo che c'era stato il presidente Conte le il l'avvicinamento tra le di tre l'Etiopia che chiaramente non è risolto ma è un grandissimo passo veramente storico
Di di risoluzione di conflitto ho incontrato un giovane italiano un giovane italiano di famiglia eritrea io Massa
Che sarebbe molto contento di essere nominato che che io ammiro molto questo ragazzo trentenne con una moglie un bambino
Ha deciso di tornare in Eritrea da Milano
è andato lì con la madre la madre si è guardata intorno ha detto no io me ne torno a Milano e lo ha detto Bernabè mamma però io resto qua
E l'ho trovato una cosa straordinaria mentre ero lì sono arrivati altri due ragazzi eritrei che hanno deciso di tornare nel Paese ora che il Paese può dare qualche opportunità perché comincia diciamo
Ad aprirsi con uno spiraglio non non è che ci illudiamo che si risolva tutto però certamente io sono sempre quella del bicchiere mezzo pieno sinceramente
E questi ragazzi sono lì per rimboccarsi le maniche ricostruire il loro Paese io devo dire lo trovo
Straordinario commovente farò di tutto per aiutarli cercherò appunto di di fare in modo che questo diventi un modello perché credo che sia una una cosa di cui tenere profondamente conto
Per concludere che cosa vi posso dire che questo libro importantissimo
è un libro che ci deve far riflettere su su questa questione
In maniera equilibrata
Assolutamente lucida perché come ripeto le sfumature sono veramente tante ed è un peccato che la narrativa attuale ci imponga sempre soprattutto appunto devo dire insomma nel nel nel nell'opinione pubblica una iper semplificazione dei problemi
Non si va mai ad articolare io ogni mi trovo in difficoltà a volte perché persino quando si devono scrivere le cose credo che questo diciamo nell'era di Twitter sia un problema serio quando si devono descrivere cosa si deve contenere tutto indetto UDC parole forse quindici appunto centoquaranta karate perché oltre l'attenzione cala
Che è una cosa che mi mi stupisce molto perché sappiamo che il cervello umano è capace di molto di più naturalmente però appunto in questo senso il libro ci permette di andare oltre i cento quaranta caratteri ci permette anche di articolare adeguatamente un problema molto complesso
Io ho ascoltato con molta attenzione ci permette anche di aggiungere ai dati quantitativi che sono assolutamente essenziale per avere un bel la visione d'insieme però dimettere anche quell'elemento qualitativo che è stato evocato tante volte e cioè dell'aspetti culturali fondamentali di un'Africa
Che ancora nuovi colleghiamo molto spesso solo al ha radici per quelli che hanno la mia età e ad altri diciamo immagini appunto di schiavitù per quelli che hanno visto dodici anni schiavo del più recente ma diciamo non esce da quel modello e così come naturalmente i nostri emigranti che andavano con il fagotto nello fino ad Ellis Island o tante altre immagini che effettivamente non corrispondono più a un mondo dinamico come quello di oggi
Che cosa posso dire come ultima cosa non bisogna avere paura secondo me devo dire di questo scambio di talenti e di cervelli che però siamo scambio
Che sia uno scambio cioè allora a me va benissimo se dieci italiani vanno e dieci africani vengono e va benissimo perché questo è il mondo in effetti negli Stati Uniti di Trump
Che naturalmente si presenta in questo momento un'epoca molto difficile come ben sappiamo un americano mio amico mi ha detto
Una volta e siamo andati a cena insieme e lui dice che ancora oggi è infrequente che per esempio a Manhattan ci siano delle scene di neri e bianchi insieme ancora oggi nel due mila diciannove è infrequente
Pretendiamo ce ne conto diceva l'unico ambiente dove noi siamo veramente pluralisti per niente razzisti apertissimi e l'ambiente di lavoro perché lì si superano queste cose
Cioè il vero cioè l'indiano cioè cinese c'è l'italiano cioè l'irlandese c'è l'americano
Protestante tipico eccetera quello è l'unico ambiente quindi è chiaro
Che da questo punto di vista ci arriva un messaggio molto evidente cioè nel momento in cui si sta lì nell'operosità nella volontà di portare avanti un progetto probabilmente ci si incontra tutti sì sublima
Quell'istintiva purtroppo
Negatività o distanza che viene viziata da una narrativa molto dolorosa e molto effettivamente come dire incombente costantemente sulle nostre varie identità perché non soltanto gli italiani soffrono ovviamente dire uno stereo di uno stereotipo ma tante altre nazionalità e si riesce finalmente a portare avanti un progetto comune
Quindi puntiamo su questo io lo dico con chiarezza io sto cercando di farlo nella mia posizione sono felice di vedere che almeno tutti quelli di questa sala immagino siano d'accordo con lui
Non siamo tantissimi oggi ma io credo che potremo fare molto grazie
Grazie professoressa di questa voce anche istituzionale per il ruolo importante che le ricopre ha toccato tanti temi non sto qui a ripercorrerli sono chiarissimi e allora grazie a tutti i nostri bravissimi relatori speriamo che questo sussidio in un mondo globalizzato in cui i talenti viaggiano e del normale
Possa però aiutare a superare quelle Paure ad aprire in mercati perché anche l'Italia diventi un Paese competitivo insieme grazie molte e alla prossima e buona serata