Verso la VI edizione della Biennale della Democrazia. Intervista al Prof. Adriano Prosperi sulla Lectio inaugurale

Radio radicale siamo in collegamento con il professor Adriano Prosperi ben trovato benvenuto a Radio Radicale anzitutto allora siamo qui per parlare di un evento molto importante che si terrà al ventisette al trentun marzo a Torino con la sesta edizione della Biennale della democrazia lei professore il ventisette marzo ore diciotto al Teatro Regio
Punto spetterà la lezione inaugurale che ha un titolo molto interessante la visibilità dell'altro l'ora
Questo è un tema che ovviamente si inserisce in un programma molto composito che andremo scoprire anche nel corso della nostra programmazione e diciamo l'abstract di questa conferenza di questa lezione
Dice appunto gli incontri con le umanità altri avvengono oggi sotto il segno della paura e della chiusura si è rovesciata l'esperienza della scoperta del mondo dell'umanità vissuta dall'Europa tre
Quattro e Cinquecento quando entrare in contatto con le culture dell'altro provocò violenze due dolore
Ma anche una profonda rigenerazione della cultura europea da questi inaspettati incontri traeva linfa all'immaginazione utopica di nuove forme di Società condizione preliminare
Alla stagione delle rivoluzioni europee
E alla nascita del nostro mondo è con questa premessa ci porta un po'all'interno di questa lezione ecco perché oggi parlare di questi temi e soprattutto cos'è oggi la visibilità dell'altro professore
Va il mio tentativo è diciamo di inserire una considerazione diciamo storica dello sfondo su cui nel poi discuteranno in questa in Biennale appunto
No competenti studiosi di di Karadzic a modifiche e mi politici giuridici eccetera e quindi in questa introduzione io l'ho trovato che come dire c'è una possibilità di impiattare fissare dei punti di riferimento
Nel rapporto fra quello che definiremo l'uomo europeo la cultura europea vero e l'alterità la differenza umana scoperta altrove
Scoperta altrove e che oggi ci si va incontro naturalmente si tratta di ricordare la cosa più banale del mondo cioè che il fenomeno dell'incontro avviene in un momento preciso con la scoperta dell'America che quella scoperta diciamo fu un evento che fu molto tonificante per il mondo europeo beh però che ho anche una frattura rispetto al passato cioè la per la prima volta si scopre la globalità del mondo si scopre anche il mondo è finito e poco diceva di Colombo in una sua lettera il mondo è sporco
Non solo il mondo è chiuso ed è misurabile in rete anche piccolo rispetto a quello che si poteva immaginare nel della nell'epoca precedente ma e anche come dire e anche un volto che adesso ha una scansione temporale completamente diverso cioè con Colombo si apre un mondo che ha bisogno di essere cristianizzato perché questa è la legittimazione dell'incontro
Diciamo popoli Muti che debbono essere vestiti battezzati criteri europei creati bisogna diciamo i quindi insegnare loro la storia così come era raccontano gli europei cristiani
E e via a farlo anche in tempi stretti perché la prospettiva è quella diciamo di un tempo che improvvisamente si avvita verso l'Apocalisse
Perché con il completamento del mondo e della Bach diciamo e della conquista cristiana del mondo
Si potrà finalmente compiere e quello che era previsto dal Libro dell'Apocalisse
Diciamo sono premesse di una fase storica dell'Europa in cui diciamo l'incontro con l'altra intanto rivela un'umanità completamente ivi inimmaginabile dopo uomini e donne inutili c'è questa prima immagine che si opporrà in tutte le tipografie
E tutte le stamperie europee del tempo l'arrivo della caravella sulla sponda un popolo accogliente imito fatto di uomini e donne Nuti generosi che ignorano
L'economia che ignorano appunto il possesso e che sono pronti a dare tutto ecco questo si trasforma naturalmente nella fase di accaparramento dei beni
Di istruzione diciamo delle civiltà precedenti tutto quello che conosciamo attraverso appunto la storia della diciamo della conquista europea
Nello stesso tempo però si applica anche nella possibilità di immaginare mondi diversi cioè nasce l'utopia l'utopia di Tommaso Moro e del mille cinquecento sei e da allora in poi l'immaginazione di società perfette
In ambienti chiusi
Diventa l'esercizio Roma diciamo non non astratto e generico amore esercizio crea una carica dirompente che si vede anche diciamo in episodi
Centrali della storia della riforma protestante con Thomas Moser si saprà si vedrà poi più avanti con io dalla reazione della immaginazione utopica fino al Settecento quando la ricongiunzione topi che poi nasceranno le proposte della Rivoluzione francese quindi il mondo e poco però conquistato si scatena la violenza ma Cynthia qui si scatena anche diciamo alla l'espansione dell'Europa che con diciamo invece di fare il mondo intero e dall'altra parte però si comincia a pensare che il mondo può essere cambiato da mano umana
Con un limite però che rimane nascosto per molto tempo nella diciamo nella conoscenza europea
Nella scenografia diciamo esaltante della scoperte nella conquista l'America cioè l'Estremo Oriente rimane non conquistato
Egli si sviluppa invece un un fenomeno che io sono segnalerò poi con con delle delle immagini contro le tesi
Dell'osservazione un fenomeno straordinario che è quello dell'accomodamento cioè il tentativo che diciamo i portatori delle il cristianesimo europeo in particolare i gesuiti faranno di entrare nel mondo giapponese
Dove avranno relativo importante successo e poi in quello cinese con con episodi celebri come quello di Matteo Ricci
Diciamo disarmati e fondando la loro capacità di farsi accogliere soltanto sulla persuasione che sulla modifica del messaggio cristiano che si portano dietro per adattarlo
Alla cultura locale con discussioni interessantissime sul come l'avete quale nome scegliere per di io come introduco io se personali intende un mondo religioso come quello cinese che non lo concepita così insomma la mancanza di armi
Permette un incontro con l'altro di tipo completamente diverso
Savia diciamo rimane sente la diciamo la spada pendente nella conquista armata che si realizzerà più avanti tiro con l'arco di trionfo del commercio nel Settecento quando anche
Smith dirà che appunto nella grandezza della dell'uomo molto del mondo dopo la scoperta dell'America di Putin consiste proprio nel nella viene affermato nel mondo intero la libertà dei commerci
Per libertà economica che poi noi incontriamo nel nostro presente in un mondo che è diventato strettissimo con conflitti di grandi potenze
Una superficie inadeguata ormai alle ambizioni di dominio su tutto il predominio economico e e nello stesso tempo come dire il ritorno il ritorno verso l'Europa
Dico loro che noi conquistammo nero chiari diciamo cristianizzata mo'eccetera
E insomma è un ciclo che si chiude insomma come dire perché io propongo sostanzialmente un riassunto riassuntino storico un bignamino storico per dire che
Diciamo siamo di fronte al chiudersi di un ciclo in cui i problemi che noi abbiamo va affrontato sollevato diciamo grazie alla scoperta dell'unità del mondo nella conquista della globalizzazione la prima globalizzazione quella del Cinquecento adesso sci incombono di nuovo davanti riproponendo la stessa domanda cioè sì
Sia possibile vero una accomodamento se sia possibile cioè risolvere i problemi che non si possono risolvere con la guerra
Cinquecento tentarono direttore proporrà Filippo secondo di Spagna di fare la guerra la Cina per imporle
Di aprire i suoi porti ecco quindi alla tentazione l'artista ancora oggi quindi la l'alternativa che la storia ci offre qui stacco guerra o comodamente a margine qui si arresta diciamo la scarsa collauda scherza dottrina dello storico che aveva soltanto insomma che si è assunto in questo mi sono assunto in questo caso il compito di ricordare diciamo le scansioni fondamentali di una storia che sembra lunghissima ma in realtà la storia la storia dell'età moderna
Bene allora hanno i ringraziamo ovviamente il professor Adriano Prosperi per questa anticipazione possiamo definirla così se le nostre frequenze io vi ricordo l'appuntamento con la Biennale della democrazia che ovviamente ci sarà dal ventisette
Al trentuno una marzo la kermesse presieduto da Gustavo Zagrebelsky che desidera
A Torino in particolar modo la conferenza lezioni inaugurale di Adriano Prosperi che si terrà mercoledì ventisette marzo alle ore diciotto presso il Teatro Reggio con apertura musicale poiché sarà cura di tre del Poli etnico il coro del Politecnico di Torino grazie ancora al professor Adriano Prosperi per essere stati con noi grazie ancora presto risentirci