Critica e militanti

Buongiorno da radio radicale qui Matteo Marchesini per la rubrica critiche militanti Garzanti ha appena ristampato nei suoi economici un capolavoro incompiuto L'imperio di Federico De Roberto
Il grande narratore siciliano nato nel mille ottocentosessantuno con l'unità d'Italia è morto nel mille novecentoventisette autore di un bellissimo romanzo schubertiano in gioventù l'illusione
Autore soprattutto di quel romanzo corale arido consequenziale
Ampiamente sottovalutato ok viceré più importante in realtà e e di maggior valore direi del Gattopardo
Per raccontare quella parte della storia del sud Italia e del passaggio tra i due regni
Autore durante la prima guerra mondiale della del più bella racconto bellico la paura
E autore appunto di questo torso incompiuto di romanzo parlamentare che doveva essere il seguito dei viceré l'imperio pubblicato poi postumo nel mille novecento ventinove
Ed è la carriera di Consalvo Uzeda che abbiamo già visto nei vincerei io che lega l'opera maggiore questo questo tronco un testo in cui come ha notato Mario lavagetto la democrazia ottica come è stata chiamata quella dei viceré diventa un egli ieri l'altro cuoco il cuoco che fronteggia il giovane e rampante principe utile e da questa sorta di Tancredi entrati in patria è un giovane intellettuale borghese pure del sud
Per i Corana Maldini ancora entusiasta la bontà degli anni Ottanta dell'Ottocento della destra storica e già all'incipit del romanzo lo incontriamo mentre confronta i suoi miti con la realtà ahimè prosaica
Entrammo che Citorio che per lui un tempio e subito agli balzano agli occhi l'angustia la bruttezza e l'oscurità scrivete Roberto da teatro di terz'ordine
Arriva in tribuna stampa che appoggia una grande colonna che pare sorreggere un arco solenne invece si tratta appena di legno foderato di cartone
E anche Consalvo nel frattempo si accorge che la Camera un grande albergo ma non sa come ottenere mille una suite di lusso
Entrambi giovani sono colpiti realtà dalla cordialità complice che le opposte fazioni si si riserva la vicenda credevano che ci facessero sempre la faccia feroce si incontrassero sono in Parlamento mentre dietro le quinte
Scoprono le alleanze altrui e stringono la loro Ranaldi inorridita alle lusinghe accetta di concretizzare le sue ambizioni giornalistiche divenendo il redattore di una sorta di house Organ del trasformismo intanto Consalvo Uzeda fiuta il vento
E notate buttati dannunziana mente verso la vita cioè nelle braccia del socialismo nascente e c'era minaccioso
Ho ergersi a paladino della della conservazione e mi domando chi conclude con l'ex Giovannini giovane di belle speranze Ranaldi
Che è uno ormai provvista stempiato da un reato e che tornerà alla fine della sua Campania riflettere leopardiana mente
Su un cosmo visto ormai come male irredimibile come una sorta di tumore che solo una nuova Stecca Suicide terroristica di Djokovic oggi ocra dei conti richiama potrà redimere annichilendo lo è siamo quali nei paraggi già del finale famoso della coscienza di Zeno ma qui sente un corrieri venatoria e con la sola la sola cupezza
Questa edizione dell'imperio accompagnata da un lunghissimo il prezioso studio di Gabriele Pedullà
Su tutto De Roberto che a un certo punto nota per volevo segnalare la grandezza di questo romanziera e così raro nella storia della nostra letteratura per per file per concezione per segnalare che dice Pedullà al contrario della gran parte dei romani e dei parlamentari che fanno capire subito da che parte stanno e usano la narrativa come pretesto per polemiche di corto respiro
De Roberto si guarda bene dall'affidare a uno solo dei personaggi tutta la sua verità
Ad esempio Consalvo chiaramente un individuo spregevole agli occhi del narratore come spregevoli sono per molti versi gli argomenti superficiali con cui crede di risolvere una volta per tutte la questione sociale invitando i dannati della terra una pazienza senza limiti
E tuttavia dice Pedullà la requisitoria di Consalvo sostiene anche molte idee che il narratore avrebbe potuto sottoscrivere in pieno la realtà è complessa e difficile soprattutto senza soluzioni è la realtà di una politica nella quale cinicamente
Si può diventare ministri gonfiando le reazioni a a un attentato subito è la politica di un Italia più ormai è stata fatta
Ma che sta per tornare nelle sue divisioni con un più di burocrazia e appunto di trasformismo
Il Consiglio di oggi è l'imperio di Federico De Roberto della nuova edizione degli economici carburanti un romanzo in cui tra l'altro si parla anche di un fantomatico Partito della Nazione un romanzo di un'Italia per certi versi lontanissima e per certi versi ahimè più che mai attuale a risentirci venerdì prossimo