Presentazione del libro di Massimo Franco "C'era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un'epoca e di un Paese" (Solferino)

Chiedo a tutti è una bella occasione quella di stasera perché abbiamo un tema oltre della Santanchè ospiti molto stavolta assolutamente straordinari
In una realtà non è che bisogna presentabili comunque siccome si fa però come Antonio Malaschini che ci porta un saluto per centro studi americani e il suo presidente De Gennaro dice ospita stasera e poi siamo subito non sa che che la
Buona sera
Qualcosa Benvenuti al centro studi americani morto innanzitutto il saluto del presidente De Gennaro ed è il direttore Carlotta Ventura
Ali intervenuti all'autore del libro e a coloro che parteciperanno alla discussione
Perché il centro studi americani e una vettura della parte dedicata alla politica estera di Andreotti dà una risposta e all'interno di una storica solidarietà filoccidentale Giulio Andreotti poteva per mettersi una politica regionale specialmente nei riguardi della Libia del Medioriente
Che l'Iran della Unione Sovietica e spesso non coincidente a volte anche antagonista con quella dell'amministrazione americana
Ma di questo ripeto non voglio parlare se sono qui presentatori autorevoli ben più esperti di me in politica estera
Voglio parlare brevissimamente di Andreotti senatore a vita andrò che nominato senatore a vita da Giuseppe Cossiga nel giugno del novantuno Francesco Casile reunion novantuno societarie
La che ha cercato di ringiovanire siamo in famiglia se esiste anche un Giuseppe Cossiga quindi ci sta
E il suo permanere in Senato coincide quasi perfettamente con il lavoro che svolgevo prima come vice segretario generale poi come segretario generale di Palazzo Madama
E sono oltre dieci anni di attività in cui ebbi modo di vedere un Andreotti che non era affatto un busto della Repubblica ammesso nella Salone dei Busti o nel salone Garibaldi
Ma partecipava come tutti ricordiamo e come abbiamo rivisto nel libro e sia pure ai bordi in maniera determinante anche la determinazione della politica nazionale
E non voglio ricordare ad esempio come nel maggio del novantadue in occasione delle elezione a Presidente della Repubblica Andreotti fosse visto come il colui che guidava le prime votazioni che non consentirono ad Arnaldo Forlani diventare Presidente da Repubblica per qualche decina di voti
Come poi ci fu invece siamo tutti la tremenda strage di Capaci e il contrasto si concentrò sulle figure di Spadolini e Scalfaro vedendo poi Scalfaro eletto presidente dalla Repubblica e il momento però centrale nella mia memoria di Giulio Andreotti
L'aprile del due mila e sei quando andrò più quel candidato del centrodestra alla presidenza del Senato
Aveva ottantasette anni
Una delle ragioni che spinsero probabilmente il centrodestra proprio quella dell'età che in caso di parità e con i numeri che c'erano allora poteva diventare determinante nel contrasto con Franco Marini
Furono due sedute estremamente drammatica
Sì le ha vissute ricorda l'attacco anche forte al presidente Scalfaro che comincia nel momento in cui partecipo alla votazione
Nel solco di una prassi risalente ma contestata appunto dal centrodestra
Il a contrasto si ebbe subito alla seconda votazione quando alcune schede poi emerse sui giornali ed è emerso il giorno dopo nella ricostruzione che ne fece lo stesso presidente Scalfaro fu sulla validità o meno delle schede intestate a Francesco Marini ci fu qualcuno che addirittura chiese di recuperare il certificato di nascita di Marini per vedere se si trattava di Franco o Francesco Marini
La decisione coraggiosa che prese il presidente Scalfaro in quell'occasione fu quella di annullare la seconda votazione
Contrasti fortissimi il rinvio della seduta ripresa della seduta il giorno dopo ci fu una votazione definitiva
E per una uno scarto di quattro punti da una parte e dall'altra venne eletto Franco Marini
E la cosa singolare che poi quando si tratta di votare la fiducia al governo Andreotti votano foto per la fiducia al governo
Governo Prodi che vide anche un episodio del quale fu protagonista il presidente D'Alema il famoso la famosa astensione di Andreotti sulla risoluzione ed il centrosinistra in materia di politica estera dopo aver dichiarato il giorno precedente che apre oppure ossa di risoluzione
E il e per due voti la proposta di maggioranza non venne approvato l'ultimo incontro con Andreotti avvenne per me quando fu
Presidente provvisorio del Senato nell'aprile del due mila otto in occasione della elezione poi di Renato Schifani
E suo Andreotti c'è un'aneddotica incrocerà ricorda spesso anche grande simpatia ed interesse infinita
Per quanto riguarda il Senato cioè l'aneddoto caro a a Roberto Calderoli del lo scranno del presidente con l'impronta della gobba di Andreotti
Qua c'è un contrasto tra i commessi secondo alcuni c'era secondo alcuni nomi però
Però secondo qualche commesso non era stata determinata da altri loro ogni sera mi dicevano sistemavano tutti gli scranni
Comunque è una bella legge
Sì è un la reggenza più carina l'ultima cosa che voglio ricordare che Andreotti
E non so quanti di voi ricordano Lucio Libertini Lucio Libertini è stato un grande combattente un grande ostruzionistica parlamentare
Ogni volta che si andava libertino nei giovani funzionari avevamo paura perché era una persona estremamente vivace forte aggressiva anche a volte e mi ricordo un'occasione un ostruzionismo quelli belli i soliti ignoti avvenivano verso la fine degli anni ottanta
Allora specie inizio anni novanta a un certo punto libertini chiese al presidente di poter fare una certa cosa sostanzialmente si trattava di esibire una serie di atti e documenti nel corso de la seduta il presidente gli disse
Lasciato che per lui le questo non lo può fare e libertini disse presidente non sta scritto da nessuna parte che io non lo posso fare
Si sentì dall'emiciclo una voce non molto forte ma che si faceva capire Aliberti nun ce sta manco scritto che tu non puoi porta anche atto in aula ma il gatto non lo porti ed era Giulio Andreotti avrei voluto chiudere con un riferimento a una cosa che mi legava in particolare a Giulio Andreotti la comune fede romanista
Ma la presenza del presidente D'Alema in giorni particolari stiamo soffrendo mi induce a soltanto a tardi ancora una volta il benvenuto aiutare la parola Stefano Ardito
Grazie grazie
L'altro rientra in diversi passaggi del libro di Massimo Franco e quindi vediamo una costante che tra l'altro i primi esperimenti se non sbaglio Massimo tu li fai
Già principe l'Andreotti giovanissimo ancora ragazzo prima di diventare tutto quello che è diventato ricordo
Che tra l'nella infinita quantità di aspetti interessanti questo libro c'è la revoca la rivelazione almeno per me che Franco mette nel suo libro e cioè che la casa nella quale hanno Andreotti ha vissuto la ragazza abbia dei perfetti era una casa senza riscaldamento tanto per ricordarci anche un po'com'era questa Italia in fondo Dong lontana da noi un tempo infinito ecco insomma Andreotti che uno immagina élite per definizione dal potente sin da quando era nato ha fatto la sua adolescenza in una casa senza riscaldamento è vero che il clima di Roma
Non è quello dell'Islanda ma comunque in una certa parte dell'anno un po'freddo fa anche a Roma dunque
Grazie a Massimo D'Alema Giampiero Massolo per essere qui con noi io direi che dove potremmo discutere con voi di Andreotti e di tutto quello che lo collega bastano solo i riferimenti che ha fatto Malaschini al novantadue e anche negli anni successivi per tenerci qua a oltranza
Invece cercheremo di tenere il nostro dibattito nella in una durata di circa un'ora
E valutare da liberare tutti i pochi intorno alle diciannove io comincerei da una parola introduttiva di Massimo Franco
Che io gli chiederei di fare intorno a una parola che non a caso lui usa ripetutamente nella nuova introduzione all'edizione nuovo di questo tipo e poi sentiamo il presidente D'Alema e Giampiero Massolo
Sollecitandoli anche un po'a scegliere insieme il tema che preferiscono perché avere di fronte Andreotti è un po'come pure di fronte alla Treccani quindi uno lo può prendere
Da da dove vuole Massimo tu usi ripetutamente quasi a ai leggerla a parola sintesi della vita di Andreotti e poi il fondo di un di tutto quello che ci circonda in Italia in particolare purgatorio
Che è una parola che ritorna ripetutamente delle tue pagine iniziali non credo a caso conoscendoti no non a caso perché in realtà Andreotti una persona estremamente sfaccettata e controversa è stato un po'il simbolo di un'Italia in bilico tra quello che in modo semplicistico era definito l'Occidente
Paradisiaco e l'inferno del mondo comunista in realtà Andreotti non ha mai creduto a queste semplificazioni tra l'altro devo dire che è stato l'emblema
Di un'Italia che era un paese di confine
Ma anche al suo interno perché poi alla democrazia cristiana in Vaticano ma anche il più grande partito comunista dell'Occidente e quindi fissate le colonne d'Ercole tra questi due mondi Andreotti in questo equilibrio molto stabile e ben definito si muoveva come uomo del Purgatorio
Andando anche verso aree controversie avvolti opache che però gli permettevano di capire quale fosse l'interesse nazionale dell'Italia
E naturalmente anche del Vaticano perché una delle cose
Più evidenti che Andreotti come diceva Cossiga era una sorta di segretario di Stato permanente del Vaticano
Un cardinale sterno sapeva che quando partecipava ai consessi internazionali apre una sorta di doppia veste
La veste di rappresentante dell'Italia ma anche del Vaticano e qui si dà molta forza e anche una visione non provinciale dei Problemi se posso aggiungere sui rapporti e sulla presenza di D'Alema in questo libro e in realtà Massimo D'Alema mi faceva adesso presente che è molto presente ma è stato anche censurato nel libro perché una delle foto che compaiono
Mostrano
Berlinguer e Andreotti che gioca una cartina ero di ritorno dall'Unione Sovietica
Sembra che giochino da soli in realtà avevano di fronte altri due giocatori
Uno era Sandro Pertini e l'altro era una
Più giovane di adesso Massimo D'Alema quindi quindi era c'era questa cosa che l'abbiamo censurato perché giustamente non volevamo metterlo nel libro però c'era anche questo aspetto e credo che
Esattamente tre funerali se non sbaglio di di di Andropov ecco di Yuri Andropov presidente l'Unione Sovietica uno degli ultimi presidenti quindi quello che voglio dire e che Andreotti e l'uomo del Purgatorio perché ha rappresentato l'emblema delle contraddizioni italiane della complessità
Italiana e credo e chiudo con questo
Che abbia avuto un compito storico
Poco capito perché il ruolo ufficiale era quello di essere nemico di qualunque apertura a sinistra
E certamente dal punto di vista ideologico le sinistre sono state il suo avversario ma dal punto di vista della competizione elettorale in realtà Andreotti ha dovuto rappresentare ma anche tenere a bada i ceti moderati
E impedire che questi ceti che erano stati il grande serbatoio di consenso il fascismo tornassero a scivolare verso destra quindi non era quello chiamato a rassicurarli e a fare in modo che questi ceti riconquistate la democrazia non scivolasse rimuovesse il fascismo
Quasi mai
Prima non si dicevo immagino che Giampiero Massolo voglia aiutarci nella parte un po'di riflessione internazionali e lo coinvolgere subito anche e poi arriviamo anche a Massimo D'Alema
Diciamo ci saranno tanti motivi
Ma dunque di quella rurale seguito al quale fece seguito la famosa partita carica sulla ricordo due episodi intanto un Pertini assolutamente ingestibile che parlava di un salmone riferendosi alla alla salvato il segretario del punto che diciamo veniva congelata prematuramente nei rigori del clima moscovita per questo ci sta dicendo che c'è l'ingaggio sul Polo e io non ero sul volo è rotta errate che noi giocate dell'ambasciata d Italia a a a Mosca
E mi ha toccato in sorte di fare tutti i funerali e ricordo questo particolare un altro particolare del mio ambasciatore
Gialli biologico arrivando qui disse quel signore con i baffi come i tuoi farà strada Pirlo doppiopetto qualche cosa l'ha fatta della vita dopo io l'affitto
E e in terzo luogo anche un po'questo questo Giulio Andreotti il quale che io seguivo rientrante ministro degli Esteri Elio
Da giovane diplomatico Aero Franco bollato al presidente Andreotti il quale mi fece quelle poche ore in cui pedinare Anco bollato periferici a varie lezioni di politica estera diciamo così
Ripetendo tutto questo in un'ottica temporale con distacco fra io credo che di poter sintetizzare così il Giulio Andreotti in politica estera la geopolitica della virtù
Il resto l'ha fatto la guerra fredda
Geopolitica perché con quel realismo e anche quella dose di cinismo comma nove locali Altair Zagat
Non si era mai fatto illusioni su quanto pesasse d'Italia e su quanto forte poteva essere il condizionamento geopolitico per l'appunto
Identificava
L'interesse nazionale ecco la un realistico perseguimento di obiettivi alla portata di quella che era l'Italia
In quegli anni il resto ricevo l'ha fatto la guerra fredda perché dal figlio della sua epoca aveva compreso che quel muro di Berlino
Era lì per definire buoni per definizione e quelli che erano da una parte del muro e cattivi per definizione come dichiarano dall'altra parte del burro e che quindi questo poteva autorizzare
Tutta una serie di contatti di reti di relazioni di rapporti che
Non c'era bisogno sostanzialmente di giustificare in modo particolare proprio perché si erano buoni per definizione e per la ragione di essere dall'altro giusto del muro
Tanto la tutela dei fondamentali la grande sicurezza era comunque delegata alle superpotenze quella era un'epoca
In cui da un lato si pagava il prezzo nella sovranità limitata dall'altra c'era il vantaggio di poter perseguire in maniera relativamente libera
Gli interessi nazionali più immediati e questo Giulio Andreotti fece senza preoccuparsi eccessivamente per la ragione che dicevo prima di temperare l'interesse nazionale con gli equilibri più vasti
E cosa consisteva questa linea B consisteva intanto nell'evitare le contrapposizioni
Lo dice bene Massimo Franco nel suo libro assumendo l'europeismo e atlantismo come due parametri fondamentali con i quali identificare quasi automaticamente
L'interesse nazionale diciamo macro macro politico
Non contraddire il Vaticano la seconda portare avanti una linea politica
Anche qui identificando forse l'interessa di quel formidabile bacino di elettori cattolici all'epoca più litro di oggi che forse consigliava di condurlo alla linea non non in contrapposizione al manzo in cordata con la Santa Sede operaia per la stabilità del Mediterraneo
Tessere una personalissima rete di relazioni in Medio Oriente aprire come rifare però due fondamentali e cioè la sicurezza energetica
E il mercato disposi mercati di sbocco qualcosa che definirei come una sorta di Teorema Matteini valletta Mattei per la sicurezza energetica Valletta
L'autore di Togliatti che ha degli accordi con la Russia in piena guerra fredda della dei mercati di sbocco della ricerca dei mercati di sbocco
Di qui una politica
Diciamo quasi necessitata di dialoghi scomodi a cui lo autorizzava per l'appunto nel contesto internazionale Protector delle acque allertate di un confortevole stabilimento balneare per così dire dunque la Libia di Gheddafi e dunque la Palestina terra fatte dunque contatti coi russi
E quanto altro
Tutto questo come dicevo frutto di una realistica considerazione dalla nostra posizione geopolitica e di una chiara consapevolezza dei limiti della nostra politica estera forse dall'ottica del poi
Posso dire che questa linea politica pura giustificata comprensibile è stata un po'diseducativa nel senso che un po'di un po'più di visione globale sin d'allora un po'più di ambizione
Sarebbe stato un buon investimento per il futuro mentre invece in questo futuro e lo spartiacque io lo condivido pienamente
Massimo Franco lo si trova con l'elezione di Giovanni Paolo secondo e con un mondo che gli cambia di culto cioè il mondo resterà anche di quella Chiesa cattolica che non si contrappone IVA
E che invece diventa un baluardo contro l'altra parte contro i cattivi per definizione lo spiazza completamente
Non è non ha gli strumenti diciamo culturali per adeguarsi alla nuova realtà internazionale ha fatta di contrapposizioni di mare aperto di alleanze traballanti
Di competizione tra partners appartenenti a quel mondo atlantico e col mondo europeo che definitiva fatalmente in discussione al del mondo delle crisi miste
Geopolitiche da un lato visibilità e dall'altro da ecco
Questo questo mondo non fu capito
E
Non capisce che a un certo punto finiva un'epoca in cui non basta più
Il parametro del buono per definizione la sicurezza energetica il mercato di sbocco
Ma ci vuole anche malgrado tutto un terzo parametro che in quello della solidarietà occidentale che ahimè
Nel mondo d'oggi deve essere reinventata dice Risi in crisi e talvolta questo e dannatamente
Dannatamente difficile
Io devo dire
Se dovessi dire cosa resta delle armi ottimismo in politica estera resta una poco realistica tentazioni faccio resta questa tentazione di volere attratti riproporre il free Riding
Il volare liberi il volare affrancati da un quadro di riferimento che al quale siamo inevitabilmente legati che quello occidentale ecco la tentazione è forte forse
Disconoscere che il mondo è ormai un volto in mare aperto e non più un punto dove i buoni per definizione
Non esistono più abbiamo un solo Occidente quello che ma non possiamo non riferirci adesso e partire da lì
Come dire per condurla la politica estera articolata ma non di Fahrenheit che
Però
Ci troveremo
Nel coinvolgere Massimo D'Alema potrei dire che il il dunque primo avremmo piacere di sapere chi ha vinto per la partita a carte circa perché è anche per la prossima edizione del libro di Franco secondo ci riporta era sentiamo il presidente D'Alema a quegli anni
E ce le porta anche come ricorda Franco Neri libero
A quegli anni ovviamente drammatici per molti versi e io mi limito a un episodio che sottopongo all'attenzione del presidente D'Alema che questo Franco cercavano il libro che nei giorni del sequestro di Aldo Moro
Tra le tante infinite vicende complicate di quei giorni si realizza anche un atto molto rilevante in una dimensione internazionale che il primo importante viaggio di Giorgio Napolitano gli Stati Uniti viaggio che come ricorda Massimo Franco vede in Andreotti un facilitatore di quel viaggio
Concludo e cedo la parola Presidente D'Alema perché interessante ascoltare da lui una riflessione che facciamo oggi sede sostanzialmente storica
Ma tornando a quegli anni e anche sui rapporti politici e di tutto alla sinistra italiana con la figura di Andreotti in quegli anni anche dopo insomma i temi sono tanti presidente lei può scegliere da che parte prendere
Talmente tanti essere troppi perché sicuramente il rapporto della sinistra italiana contro Andreotti è stato un rapporto molto tormentato
Pensi che fu oggetto persino di qualche difficile discussione familiare che mio padre era certa ampio padre era stato relatore di minoranza della commissione parlamentare sull'affare Sindona
E quell'esperienza cui può entrasse anche libro sul sull'affare Sindona i legami con la P due
Avevano fatto maturare l'una condizione molto negativa su Andreotti
Siccome io avevo un'opinione diversa diciamo questo era oggetto di una delicato confronto familista
E quindi
Per dire quanto è stato Complesso
Tormentato il rapporto della sinistra con Andreotti e
Anche perché la figura di Andreotti una figura estremamente complessa
Come è stato detto come questo volume racconta con una ricca un libro andreottiano diciamo una cosa maligna nei confronti dell'autore nel senso che è una sorta di Andreotti visto da vicino
In perfetto stile andreottiano naturalmente visto da vicino per quasi un secolo quindi è un libro di storia annuncia però c'è questo gusto per il particolare Carla né tutto eccetera che è veramente un busto di del migliore Andreotti recita
Ma detto questo il libro cita ci dà conto di questa complessità della figura di Andreotti
Che
Tuttavia un uomo attraverso il quale s'certamente si può leggere un'epoca
La vocazione di un paese
Il modo più una classe dirigente si è costruito uno spazio nel mondo io su questo sono d'accordo con fondo ciotole ma solo che
Certamente questa
Questa visione andreottiana dell'Italia del mondo nel mondo è una visione che finisce con la fine della guerra scritta
Perché dopo cambia tutto
Fra l'altro Andreotti senza alcun dubbio è stato uno degli uomini che hanno ho sofferto di più la fine della guerra fredda
Perché il suo mondo era quello
Quello precedente
E noto che Andreotti disse amo talmente la Germania che preferivo averne due
A cominciare dal modo in cui Andreotti salutò la caduta degli del muro diciamo con una disgrazia
E
E Luigi Issei anche la fine della guerra fredda come una disgrazia diverse
Allora io siccome sono stato invitato qui non come analista ma come raccontatore di aneto giù dall'auto tranquilli
Qualche aneddoto lo voglio ha retto cioè episodi significativi
Quando Andreotti ricevette l'avviso di garanzia diciamo nel processo dell'horror conferiti più vissuto come tutti ricordano il libro rievoca anche la vicenda umana di Andreotti non sono deceduti iniziare l'azione si è raccontata con molto con grande scrupolo con molto distacco nel senso che sono raccontati infatti poi sono giunti no
E
Io ero capogruppo del principale partito di opposizione
Ancora abbastanza giovane
Però avevo già un certo ruolo l'ufficio e attraverso un comune amica Andreotti chiese di vedere modo riservato una domenica mattina
Dai contrari
In un palazzo romano da cosa veramente riservata entra in un salotto dove era seduto almeno
C'era il caffè
Ci sedemmo
E Andreotti mi disse
Grosso modo diciamo però o o un testimone sono voglio chiamarli in causa però
Mi disse
Io ho commesso molti errori nella mia vita
Se su una pause disse alcuni di questi errori potrebbero persino essere considerati dei reati
Ero zitto
Però non sono mafioso
Rifiuto quest'anno
La considero infamante verso di me verso il nostro Paese
E vorrei che lei considerasse che chi muove queste accuse contro di me nelle mani degli americani
E nelle mani degli americani
è una vendetta non solo contro la mia persona ma consulta
Taci
Questi casi uno non sa cosa dire diceva presidente quello che lei mi dice mi colpisce
E lui mi disse non so non voglio conversare volevo solo che lei lo sapesse quelle prendiamo il caffè e andammo
Io non dissi blu
Diciamo so fui testimone
Non so avrà fatto anche con altre persone ma insomma forse voleva che questo messaggio giungesse la parte politica
E devo dire che lo stesso giudizio
Su quella vicenda lo aveva il gruppo dirigente sovietico
Perché va ad Inzaghi latini mi disse la stessa cosa
Ho detto lo stesso giudizio su quella vicenda lo aveva il gruppo dirigente russo solide al momento del passaggio diciamo che c'è l'aveva lo stesso giudizio sulla su questa vicenda
Io credo diciamo che la realtà sia un po'più complicate tanto non personalmente non ho mai creduto alle teorie del complotto diciamo
E penso che somma Andreotti hard sia uno prego attiva un'idea del potere come missione non come fatto di arricchimento personale
Ma come emissioni ecco
è un'idea del potere che poteva anche autorizzare in nome della ragion di Stato anche comportamenti che
La ragione delle persone comuni non trova ragioni perché c'era in lui questa concezione quindi non sto anch'io ai fatti non voglio pronunciare la sentenza diciamo sentenze ci sono ognuno dei giudici
Però Luís visse quella vicenda con una cosa che lo offriva al TAR fino alla fine fino Massimo Franco ci racconta delle sue lettere postume diciamo delle fino alla fine liberarsi da quell'accusa fu per lui un assillo esistenziale
E ripeto lui concepì
Nel nel momento finale della democrazia cristiana si apre un dissidio drammatico anche personale
Tra gli uomini della DC che erano stati più legati ad una linea di fedeltà atlantica e in particolare Cossiga
E chi aveva interpretato invece in modo più Porter lanciato digitali particolare Andreotti
Questo scontro fu drammatico dopo la rivelazione che Andreotti fece in Parlamento di Gladio
Rivelazione Piero capogruppo dell'opposizione totalmente sorprendente inattesa e non forzata dall'opposizione
Gratuita un'operazione che il tutto gratuito
Andreotti si presentò per rispondere ad una banalissima interrogazione
Si alzò e disse c'era Claudio
Riscatto Cristoforo la bocca
La reazione di Cossiga fu indescrivibile
Io ho avuto diciamo frazionamenti ho avuto la non so se la forza fortuna come testimone di essere in un rapporto per ragioni anche familiari così ti contro
Di di franchi di sincerità umani particolare con Cossiga ma anche Andreotti nomi anche per ragioni della comune fede romanista non mi aveva antipatico
Posso dire di avere raccolto degli sfoghi reciproci
Non ho raccontato ecco nel senso che esplose un conflitto
Tra due anime della Democrazia Cristiana
Una che era stata cui Cossiga sicuramente è stato un rappresentante più significativo diciamo
A me di Cana col k diciamo e invece un un versante del mondo democristiano che anche in ragione del rapporto con la Chiesa cattolica
Aveva conservato sia pure nel campo occidentale e una scelta obbligata euroatlantica tuttavia una al autonomia d'iniziativa di giudizio
Che ha conosciuto pagine significative ma solo ha rievocato la politica verso il Medio Oriente
Ettore
C'è stata una grande politica italiana a mio giudizio di cui io credo qualcosa vada mantenuto quando ha fatto il ministro degli Esteri
Tissi che diciamo noi dovevamo avere una politica dietetici in ANSA cita io Andrea ottimo tra Israele e il mondo arabo
Una parte della politica italiana Serra boh radio io penso che era giusto presieduto Presidente mi permetto della cronaca per i più giovani che
Andreotti Cossiga nel momento appena ricordato erano uno proprio della Repubblica e l'altro capo del Governo se ecco questo solo perché magari qualcuno che è un
Il giovane potrebbe non che io ero lo speaker dell'opposizione e non è comune diciamo che l'ho spiegato l'opposizione raccolga confidenze
Reciproche
E tra le due principali figure istituzionali del Paese e membri dello stesso partito e che si accusavano delle dei del dei peggiori crimini diciamo l'uno con l'altro
Va detto questo
Io credo che insomma quella politica non soltanto ha tutelato fondamentali interessi del Paese ma insomma ha avuto anche un suo senso ci ha consentito di giocare un ruolo su nello scenario internazionale
I SerT citare uno
E potrei aggiungere
Diciamo il
Come è stata percepita all'Italia
Nel mondo latino americano conto che un altro episodio interessante nell'ottantaquattro in fu colpito da un lutto terribile cioè Partito Comunista che avevo una cura molto particolare dei suoi quadri
Mi disse vai a fare un'esperienza lontana così ti liberi e mi mandarono in Nicaragua
In Nicaragua era finita dato non era finita diciamo la guerra civile
C'erano ancora inediti residui della guerra civile c'era il blocco navale americano il Guerin incontra scopre venivano chiamati finanziati dagli americani combattevano contro i sandinisti che avevano
Occupato il potere
I sandinisti decisero di promuovere le elezioni
Però dissero no non abbiamo nessuna esperienza di elezioni sappiamo sparare grosso modo anche per sparare non erano neanche i fatti c'erano consiglieri militari cubani
E chi estero l'assistenza del Pdci
Per la campagna elettorale il PC mandò nei e
Storico grafico del partito comunista
Bruno Magno e andammo lui era quello che disegnare i manifesti quello che fece il famoso quale vota comunista castano scuro grande grafico e noi due andavamo eravamo alloggiati compound dove eravamo noi e i consiglieri militari cubani
Si colora andavano a sparare con i fari manifeste quella sera si leva riuscì eclettici allora a un certo punto di questa esperienza che fu molto molto formativa diciamo
A un certo punto inesperienza una sera vengo invitato a cena in una il lì intorno a Managua ci sono questi laghi vulcanici questo
Ma casa vengo portato in questo posto e vi trovò a cena con Thomas porti il come spia Ernesto Cardenal cioè con un gruppo dei cattivi della come si chiamavano i comandanti della rivoluzione
Alcuni erano dei sacerdoti anche come è noto la rivoluzione Sundance tarda età della società Abruzzo Alessandro sandinista fu anche ebbe una forte componente cattolica certo invitarono
A parlare ci mettiamo seduti e mi dicono tutti quanti questi qui in divisa mi dicono ora ci deve spiegare perché voi ce l'avete con Andreotti
Fatta il
In cui processato dai guerriglieri sandinisti i quali mi dissero armonico statista dell'Occidente che solidale con la lotta antimperialista nostro popolo eccetera
E dovetti dare spiegazioni diciamo a questi che che armati oltretutto che non si davano pace che la sinistra italiana ce l'avesse con comandante Andreotti dice ma è che era visto da loro etnia pochi giorni una nave della compagnia di bandiera italiana diamo conto che c'era il blocco navale americano
Superò il blocco navale americano e arrivo nel porto di Corinto che era stato attaccato bombardato dalla CIA per scaricare gli aiuti al popolo del Nicaragua che erano stati raccolti dai sindacati e dalla sinistra italiana che erano stati trasportati in Nicaragua da una nave della compagnia di bandiera autorizzata dal governo allora ordinari lasciato resistente diviene adesso allora c'era la compagnia diciamo era pubblica ed è il giornale graffi voluti attuazione e l'eroico comandante verrà fatta però era un come era scappato questo taxi prese gli onori militari
Inviato dal governo italiano piccoli da altre quindi però dico questo perché mi colpì diciamo la percezione
Che da un mondo lontano cara si era ora naturalmente diciamo queste erano delle licenze in un quadro però c'era in questa idea della politica estera italiana c'era un un idea del ruolo del paese naturalmente
Noi eravamo dell'Occidente eravamo in Europa
Ma
Secondo me l'ingegno del gruppo dirigente democristiano perché in forme diverse noi ritroviamo spunti di questa visione in Fanfani Moro
Insomma e Fanfani che avvia per esempio una politica di rapporto con il mondo arabo il rapporto con l'ENI lei mi sostiene il Fronte di liberazione algerino diciamo cioè di francesi non erano contenti diciamo ecco e credo non credo che lo potesse fare senza l'avallo del governo quindi qui parliamo di Andreotti ma qui parliamo di una ispirazione che è andata al di là di Andreotti e che non non ha riguardato solo Ricci
Perché il Craxi di Sigonella diciamo è parte della stessa politica dell'antico
Cioè questa classe dirigente a
Accordo auto utilizzate la presenza della Chiesa e la presenza di un grande partito comunista che tutti e due potevano essere dei problemi ne ha fatto un punto di forza della politica esteri
Qualcosa che ha aiutato l'Italia a disegnarsi diciamo un profilo
Di autonomia pure nel campo occidentale
Che quando gli americani hanno avuto una leadership più intelligente
Hanno utilizzato
Cioè non hanno considerato come un pericolo ma hanno semmai utilizzare e questo dipende molto da quanto è lungimirante la leadership Eric
Per esempio io ero presidente del Consiglio
Vado a incontrare Clinton dopo che aver avuto lettere molto severa della signora Albright in materia di rapporti con l'Iran
E Clinton alla fine dell'incontro mi dice ho visto che avete invitato a casa di in Italia io mi aspettavo una reprimenda fa avete fatto bene
Ci sono cose che noi non possiamo fare
Ma che voi potete fare e che possono essere utili
Però non le dovete fare contro di noi
Va d'accordo con era un messaggio estremamente intelligente
Perché in definitiva qual era il ragionamento di Bill Clinton
Meglio Khatami edili degli Ayatollah
E lui non poteva
E specie enormi disse scherzando io lo considero interessante questo presidente riformista egli e lo voglio aiutare innanzitutto nel modo diciamo migliore non dicendo che siano dicono infatti guida ipotizza però voi e incoraggiati e e informatici allora
Io lo dico perché io sono d'accordo passò ad esempio penso che bisogna essere noi siamo parte del mondo occidentale mi sono preso le mie responsabilità diciamo oltre
Presente anche nei momenti con le scelte più drammatiche
Però per esempio anche nella guerra del Kosovo
Io ti serve per i cannoni dicevo ricavi noi partecipiamo perché costo perché non ci tiriamo indietro non ci limitiamo a darvi le basi e non siamo una porta però noi terremo aperta la nostra ambasciata a Belgrado
E continueremo a cercare il dialogo perché la via d'uscita può essere solo punti e mentre noi partecipavamo ai bombardamenti
Veniva a Roma Cernomyrdin e andava a Belgrado per cercare una via d'uscita politica
Ma io di nascosto agli americani anche perché loro sanno tutto quello che facciamo
Informando
Ora per ora il Presidente degli Stati Uniti ma ritagliandosi un nostro spazio d'iniziativa
Cioè noi eravamo nell'alleanza occidentale il paese che continuava a dialogare con la Russia e con la Serbia per cercare una soluzione politica del conflitto
Eravamo il Paese che cercava di preparare un dopoguerra di pace tanto è vero che convince mobile o sedici a liberare Rugova perché non volevamo l'UCK al governo la volevamo un uomo di pace
E poi diventò Presidente da Repubblica lo dico questo perché ecco io penso che Cuesta politica estera
E figlia della grande lezione
Fa che hanno Moro tenta e andreottiana
Ed è una politica estera giusto anche nel mondo di oggi grazie grazie
Abbiamo un quarto d'ora ma riusciamo a fare un giro finale intanto mi pare Massimo che nelle parole di di D'Alema ci sono anche notizia diciamo siamo ancora giornalistica mamme va be'
Ovviamente londinese Historisches però essendo vorrei però siamo qui siamo in una venerdì a terra di mezzo come invece il signore degli anelli
I due episodi che D'Alema ha raccontato
In realtà stanno molto insieme perché a cercare una logica fra i due s'si capiscono le parole di Andreotti nel colloquio romano alla luce di quello che aveva dell'opinione che ve lo dico di Luigi sandinisti
Io vorrei chiedere l'aiuto di Massimo Franco sul sul seguente punto e facciamo un secondo giro rapido
C'è una frase che Andreotti
Chi riferisce e che mi ha molto colpito perché non gli andrà che abbiamo comunque un'immagine di un uomo molto freddo
Tu a un certo punto riporti un credo un colloquio tra Louie cossighiana
O forse lo ha detto direttamente a te ma questo poco conta perché conta invece la fase nella quale si ed è evidente che dice Andreotti io però soffro del fatto che tutti pensano che a me non me ne frega niente che non scherzano freddo credo fosse riferito ai giorni di ma alla vicenda poco che io di questa vicenda non ne soffro e invece non è vero ma invece tutti pensano che a me tutto questo lascia indifferente
Quindi è alta siccome è voi Andreatta è passato alla storia per essere un uomo freddo rispetto a tutto quello che accadeva intorno era proprio così o no
Era molto controllato questo senz'altro è una persona che quando i dava la mano la Serravalle e poi di colpo la lasciava quindi era una cordialità distante
E lui aveva una specie di lotta col suo corpo perché cercava di non mostrare reazioni un po'perché diceva non voglio dare soddisfazione agli avversari un po'perché era proprio una persona negata per le manifestazioni affettive se ne parliamo con la famiglia io dedico un capitolo alla famiglia di Andreotti
Loro il loro affetto lo dimostrano tra di loro con le battute ironiche
Non con le smancerie quindi c'era questo atteggiamento caratteriale e culturale da parte loro che poi rende abbastanza ridicola l'immagine che invece sarà data da un film come il divo che veramente una cosa
Sarà fatto molto bene dal punto di vista cinematografico non riflette minimamente Andreotti e la sua famiglia
Sul Moro io ho due episodi che mi racconto Andreotti il primo fu quello che riguarda il momento in cui sette del sequestro di Aldo Moro e della strage della scorta
Io
Mi spiego che in realtà lui fece tardi
Alla Camera per presentare il Governo perché due ore e mezzo di ritardo esatto perché quando seppe la notizia ebbe un collasso nervoso il vomito Quincy sporco tutti vestiti dovettero andare a casa a prenderli
E gli abiti di ricambio quindi questo cosa vuol dire era come se il suo corposi ribellarsi alla voglia di autocontrollo che cercava di imporsi anche in quel momento da Massimo perpetuo ricordo i nei diari di Andreotti
Ci sono solo Menone passano l'indicazione del ritardo del discorso ma non parla minimamente nell'autocontrollo di concerto accerto che poi Andreotti aveva con la verità un rapporto abbastanza politico nel senso che diceva che a parte che nelle aule di giustizia bisogna dire non tutta la verità ma una parte della verità ecco quindi e poi diceva pure che se non vuoi qualcosa si sappia non la devi dire neanche a te stesso quindi ripeto aveva un rapporto un po'singolare
Però a parte questo sul caso Moro poi Andreotti mi rivelò qualche anno dopo
E anche il fatto che abbia fatto un fioretto una rivelazione per me è un po'sconcertante
Perché lui mi disse quando appunto riferendosi al fatto che si pensava che lui non tenesse minimamente da questa vicenda esce pensi che io ho fatto anche un fioretto di qua e qual è stato questo fioretto cioè io improvvisi
Che se avessero liberato Aldo Moro non avrei mangiato più gelati
La cosa mi lascio abbastanza perplesso perché l'enormità di quello che era successo col fatto di non mangiare gelati mi sembra sproporzionata capì che era molto goloso questo fu quello e capi e beh mi fu confermato qualche anno dopo da Giulia Bongiorno la sua avvocatessa la quale mi spiegava che quando andavano all'aeroporto di Palermo per tornare a Roma
Andreotti nell'attesa di riprendere l'aereo si mangiava come niente tre cannoli siciliani tranne poi telefonare alla moglie dire cara Livia stai tranquilla ho mangiato leggero quindi anche su questa Andreatta aveva un rapporto con la verità strano però certamente Andreotti sul caso Moro è stato molto più toccato di quanto non si pensi anche perché lui era un altro dei possibili obiettivi delle Brigate Rosse
Ricatti Systems che chiedo a Giampiero Massolo una riflessione su questo punto
Ci sarà fu un po'faticosa perché ma solo essendo di formazione diplomatica per sua natura elegantissimo in ogni esposizione secondo te la posizione italiana che anche il presidente D'Alema prima descritto sulla scena internazionale di cui Andreotti è probabilmente l'interprete supremo anche senza probabilmente è a tutti un tizio più figlia di un certo opportunismo Mediterraneo un po'Levantino che è la versione di alcuni degli osservatori di queste scelte Italia negli anni o invece un disegno strategico nell'interesse nazionale
Ma io credo
Sì in quell'epoca era frutto dell'identificazione di un preciso interesse nazionale identificato come dicevo
Con la sicurezza energetica mercati di sbocco e il tutto quello di cui ho parlato in precedenza e che le condizioni geopolitiche
Autorizzavano rendevano possibile perseguire nel modo in cui Andreotti non perseguiti
Credo invece che se uno volesse fare oggi l'andreottiano rischierebbe di apparire forse da un lato velleitario anche dall'altro effettivamente di non fare del tutto l'interesse nazionale perché questo interesse nazionale del mondo di oggi
Non è più riducibile riconducibile soltanto
Alla sicurezza energetica ai mercati di sbocco ma non può prescindere
Da questa considerazione della parametro della solidarietà alleata che poi è stato a quella e quella fu una novità formidabile di quel governo che indusse il governo D'Alema
A partecipare ai bombardamenti
Della Serbia
Che indusse qualche anno dopo un paio d'anni dopo l'Italia
A riconoscere cioè le prime fra i primi Paesi del mondo riconosce il Kosovo prescindendo da una sto multilaterale usi hanno dell'ONU che riconoscesse la situazione quello fu un riconoscimento diplomatico frutto
Di un concerto delle potenze come si sarebbe detto dell'Ottocento
Quindi
Beh diciamo quest'idea che nel mondo che cambiava e bisognava tener conto di qualcosa che non era semplicemente appunto il free Riding sette deve far pensare deve far pensare anche oggi perché siamo gli andreottiani di ritorno rischiano di apparire un po'fuori dal contesto
E per cosa diciamo in qualche modo ci vorrebbe con cosa bisognerebbe complementare è oggi un un possibile di andreottiana come quella che il aveva ha magistralmente dello Stato il presidente D'Alema io credo intanto con una forte analisi di coscienza sull'identità
Cioè parliamoci chiaro noi non possiamo stare ai cui barbuti noi dobbiamo stare quei laici perché la nostra parte l'Occidente stacco i laici e questo ha delle conseguenze inevitabili in secondo luogo avere una logica vale a dire non una politica di eventi di mortaretti ma una politica che abbia una sua logica quella andreottiana era una politica logica in quei tempi poi il metodo il metodo e che non si parte alla conquista del mondo da soli si parte alla conquista del mondo
Non dico uso una brutta parola coprendosi con gli alleati no diceva giustamente prima il presidente D'Alema mano in ciascun momento in ogni momento mantenevamo il raccolto parlavamo
Ecco
Così si fa no perché poi si può dissentire trova alleati Marte bisogna informarsi tra le attività dei tassi
Al corrente fra alleati e illusorio dire sono andato a parlare con gli americani siamo un po'in quali americani e non mi hanno detto niente ben capito ma tutto vestito punto d'arrivo a dire non aspettare che qualcuno che lo dicesse
E infine la sostenibilità la politica estera è un qualcosa che si fa e Giulio Andreotti in questo lascia la sua lezione si fa nel giorno per giorno non si trova con singolo avvenimento si fa del quotidiano rendendo sostenibile alla politica estera anche attraverso la cura
E mi scuserete Alberto Acierno Marco qualcosa che mi è molto caro alla cura degli strumenti che siano strumenti diplomatici strumenti d'Intelligence strumenti militari
Strumenti condivisi con l'ordine pubblico ecco queste sono delle componenti della politica estera gli strumenti che vanno curati
Io chiuderei
Chiudere questa nostra conversazione chiedendo a Massimo D'Alema una riflessione su questo punto riprendo una
Una frase che l'UE usato prima quando ci ricordava con Andreotti in fondo è un figlio purissimo del del del dell'Europa precedente la fine della contrapposizione dei due blocchi e che in qualche modo si è dispiaciuto perché se ne andava il mondo nel quale era cresciuto
E allora chieda D'Alema che di quegli anni mesi settimane giorni minuti è stato protagonista come nessuno di noi ma con dall'ottantanove al novantadue la classe dirigente precedente
Visto quello che accadeva su scala internazionale in qualche modo doveva essere spazzata via la storia quando volta pagina lo fa sempre in modo molto brutale la storia non conosce un modo di voltare pagina educato e questo non è né giusto né sbagliato e così o poteva andare a dire quindi diciamo quello che è successo tra l'ottantanove novantadue novantatré è figlio del fatto che la strada della voltare pagina o non necessariamente
Quello che è successo è stato il punto d'arrivo di una crisi del sistema politico italiano di un
Struttura crollò perché oramai gli elementi portanti si erano estremamente indeboliti e logorati nel corso degli anni ottanta
E quindi tuttavia io non credo che sia stato un bene per ritardi
è accaduto non è stato il frutto di un complotto ma non è stato un bene per l'Italia
Nel senso che la la nuova fase della vita democratica del Paese è stata costruita su basi molto fragili
Perché tutto sommato il ricambio di classe dirigente ha bisogno di elementi di continuità tradizione
Altrimenti la storia si vendica
I paesi che hanno conosciuto questi traumi ne sono usciti normalmente indeboliti
Prenda la Russia ne parlava adesso facevo lezione l'intensità
La Russia dove il comunismo crollati hanno
Scompare una classe dirigente di crolla il Paese la Russa negli anni novanta un paese che diciamo dove si abbassa l'aspettativa di vita alla porta di cresce la mortalità infantile cioè c'è un Paese che coi la fine del comunismo vissuto come un crollo alla fine si ritrova punti
Cioè alla fine deve ricostruire un rapporto con la sua storia
E quindi alla fine si affida un ufficiale dei servizi segreti del regime che c'era prima
Quindi i passaggi di un passaggio d'epoca diciamo in cui viene meno la classe dirigente secondo me infatti la la nostra seconda Repubblica partita su basi molto fragili diciamo questa è la verità e quindi però naturalmente questo non è che c'è qualcuno che ha complottato per questo non ho mai condiviso le teorie del complotto diciamo
La crisi est è una crisi che è maturata che di cui la classe dirigente del passato non ha visto per tempo emerge degli elementi
E questo è il vero riprovo c'è quella classe dirigente compreso Andreotti Craxi Andreotti ed è un simbolo ha creduto di essere immortale
E ha sbagliato
E questo errore è stato pagato anche dal paese
Una classe dirigente che non ha preparato il futuro
Punto contando sulla propria immortalità invece invece poi a un certo punto è stata appresa di sorpresa diciamo dal crollo
E poi a osservato con con distacco con ironia diciamo la
La nuova Italia che sorgeva dalle dalle dalle dalle rovine della Prima Repubblica ma oramai senza più riuscire a esercitare un ruolo questo
Questo non è stato un bene ma di di questo fatto non positivo quella classe dirigente porta una parte dei responsabili
Questo io che fondo condivido le responsabilità della vecchia o o
No della vecchia meno diciamo fase un pochino sì diciamo Piero credo che insomma si c'è una una responsabilità delle classi dirigenti
Non basta dire ciò che è vero diciamo che il Paese non ha più una classe dirigente
Lo
Uno in fondo si potrebbe consolare
Qualche giorno fa mi è capitato di avere l'applauso per una battuta che fino all'anno scorso sarebbe stata impossibile un luogo pubblico cioè ho detto come io adesso faccio il professore che chi ha fatto politica può fare tutto nella vita mentre non è affatto detto che chi ha fatto di tutto possa fare politica
è perché è chiaro che oggi comincia a crescere la la consapevolezza dopo anni in cui si
Si è teorizzata l'antipolitica
No il cui le persone si candidava una fare il sindaco di una città avendo come principale merito non ho mai fatto politica
Ragione per la quale non avrebbe dovuto essere ammesso tra i candidati a mio giudizio e invece era il merito per cui si veniva eletto con la conseguenza che abbiamo che non abbiamo più anche strade dove si possa andare in automobile sia perché perché si è diffusa l'idea che la politica fosse un'attività perversa e non un ramo specialistico delle professioni intellettuali diciamo di cui Andreotti è stato un
Sì supremo culture
Adesso ci si rende conto che questo vuoto di classe dirigente persino questa distruzione dei luoghi dove si formava una classe regolatore Cossiga mi disse una volta io simpatia perché sai perché perché tu e Dio sappiamo come si prepara la colla per i manifesti
E mentre oggi siamo di fronte a delle persone che vogliono governare il Paese e non hanno non sanno neanche fare o saprebbero neanche fare un comizio rionale ecco
Allora però detto questo e non possiamo sul nordisti chiaramente guardare alla realtà dobbiamo domandarci chi misura noi siamo responsabili disastro di oggi noi
Compreso
Presidente Andreotti grazie doveva
C'è qualcosa da aggiungere volentieri connessi congediamo tutti i nostri amici ringraziando tutti quelli che sono venuti a farlo ad ascoltare a tutti quanti
No io voglio soltanto ringraziare efficiente sugli americani per l'ospitalità
Il consigliere Malaschini
Massimo D'Alema
Al piano ma solo perché in particolare Roberto Arditti per la disponibilità e la cortesia con la quale ha presentato questa questo libro che occorre soltanto chiudere telegraficamente
Dicendo che Andreotti è rimasto famoso per la frase potere logora chi non ce l'ha che era figlia di una democrazia in completa di qualcuno che pensava di essere immortale quindi chiunque aspirasse al potere si logora ma nell'attesa di prenderlo
Però mi è piaciuta di più un'altra frase molto meno nota di Andreotti commesso all'inizio del libro che è una frase che dice
Andreotti che dice che cosa farei se potessi compiere un gesto di potere assoluto
Probabilmente qualche sciocchezza ecco questo mi sembra una testimonianza del fatto che Andreotti dopotutto fosse anche un democratico grazie