09 APR 2019
dibattiti

Presentazione del libro "La diplomazia giuridica" a cura di Alfredo M. Durante Mangoni e Giovanni Tartaglia Polcini (ESI)

DIBATTITO | - Roma - 11:30 Durata: 1 ora 21 min
A cura di Andrea Maori e Iva Radicev
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L’Italia è in prima linea nelle attività internazionali di contrasto alla corruzione ed al malaffare.

I nostri modelli normativi e operativi che guidano l’azione giudiziaria ed amministrativa incontrano grande interesse all’estero.

In questa ottica, la Farnesina sta sviluppando un’azione di «diplomazia giuridica» per promuovere iniziative bilaterali e multilaterali a sostegno di ambienti economici orientati alla legalità, in cui le nostre imprese possano concorrere in trasparenza e in condizioni di parità.

L’obiettivo di queste azioni è la tutela della reputazione del Paese,
riducendolo iato tra percezione all’estero e realtà dell’ordinamento giuridico e del sistema economico, nei quali i presidi anticorruzione, antimafia ed antiriciclaggio hanno dato prova di solidità ed efficacia.

Il volume aspira a delineare, per la prima volta a livello scientifico, una sistematizzazione organica del concetto di diplomazia giuridica, accompagnata dalla descrizione delle relative prassi maturate nell’azione dei rappresentanti italiani impegnati in sede bilaterale e multilaterale su questi temi.

La diplomazia giuridica consente un viaggio nello spazio e nel tempo verso migliori modelli normativi.

Nello spazio, essa permette di traslare, condividere ed esportare norme, istituti, modelli organizzativi e sistemi di valori.

Nella misura in cui individua e studia le best practices diffusesi o affermatesi altrove, essa consente di anticipare scenari, come in un ipotetico viaggio nel tempo.

Spesso avviene che modelli nazionali indicati o riconosciuti come termini di riferimento assurgano a standard nelle sedi multilaterali e, attraverso meccanismi convenzionali, finiscano per condizionare, permeandola, la legislazione nazionale di domani.

Ciò accade per i modelli italiani antimafia ed anticorruzione, per le nostre esperienze di prevenzione del riciclaggio di capitali illeciti e per le nostre banche dati e tecniche investigative; o ancora per la responsabilità delle persone giuridiche e per la destinazione a finalità sociali dei beni confiscati.

L’ANAC e la DNA costituiscono oggi modelli globali cui si riferiscono numerosi ordinamenti e quadri multilaterali.

Studiare in via preventiva e in maniera approfondita i fenomeni criminali, sul piano transnazionale, offre un approccio inedito per agganciarli e governarli nel miglior modo possibile.

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