I rapporti Italia-Libia, il regime di Gheddafi, la primavera 2011, l'Onu, i radicali

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio che stavo per fare ascoltare registrazioni della primavera due mila nove due mila undici con le quali torneremo a parlare di quanto accaduto in un recente passato in Libia Paese guidato per decenni dall'ex dittatore Gheddafi riesco tenete innanzitutto una registrazione del tredici maggio due mila nove quando nel corso di una conferenza stampa Marco Pannella Emma Bonino agli ex parlamentari radicali
Beccacce Perduca analizzare un ulteriormente la situazione politico istituzionale che aveva portato negli anni all'intensificarsi
Di rapporti tra Italia e Libia fino alla ratifica del trattato cosiddetto di amicizia partenariato e collaborazione firmato da Silvio Berlusconi
Dalla il dittatore libico Gheddafi a seguire
Li riporteremo invece alla primavera
Due mila undici alla rivolta e che caratterizzano il Nordafrica e alla sempre attuale caos libico che portò poi all'intervento militare della comunità internazionale alla caduta del regime di Gheddafi alla sua uccisione ray ascolterete prima la sintesi di una trasmissione di Canale cinque Matrix delle ventidue febbraio due mila undici
Con ospiti tra gli altri Marco Pannella Paolo Romani ministro dello sviluppo e Stefania Craxi sottosegretaria ai esseri e dedicata alla situazione libica poche ore da alcune manifestazioni duramente represse dalla regime al termine aria ascolterete invece una sintesi della seduta della Camera delle ventiquattro marzo sempre di quell'anno quando era ministro degli Esteri
Frattini è del ministro della difesa Larrousse illustrano gli sviluppi della situazione e Libia dopo da decisione ONU di intervenire militarmente tredici maggio due mila nove si tratta di qui di
Tirare un filo di evidenza sui fatti istituzionali internazionali non solo che permette pal probabilmente di arrivare al cuore
Della tagli attività dell'attualità politica dal due mila e uno due ad oggi con implicazioni delle istituzioni e della politica italiana assolutamente straordinarie e assolutamente non evidenziante
Ne è dalla corrente attualmente maggioritaria del regime né da quella attualmente di principale tra virgolette opposizioni prendiamo appunto la situazione la crescita resistibile
Di Gheddafi grosso modo da quel primo marzo due mila e due
In cui due mila e tre in cui lui andò a la riunione del lega araba allora ma da
Il Cairo in Egitto dal fece lei delle corrispondenze su quella giornata straordinaria
Nella quale
Il colonnello Gheddafi arriva a una riunione della lega araba
Che un numero cospicuo di rappresentanti della lega araba ritenevano dovesse se dedicato a rivolgere un invito alla pace e all'esilio alle dimissioni nell'esilio
Che Saddam aveva richiesto dicendo sede a richiesta viene dal nemico più difficile accoglierla se viene dalla lega araba la accoglierlo
E di questo eroe informati come dimostrano in particolare i documenti ufficiali
Sia desegretate dalla Spagna sia dalla Gran Bretagna per un altro verso abbiamo Gheddafi che individuato e dichiarato dal bus
Come quello che
Per conto della posizione di Bush dei suoi alleati Berlusconi aveva invitato di verificare la possibilità di Sarli accettare l'esilio
E il ventidue febbraio
In un incontro ufficiale
A
Bisogna viene al in America nello Studio Ovale
Ah bene venti scusate nello Studio Ovale nell'altra sì
Nel ranch di alla presenza di Aznar con la presenza telefonica diciamo di Berlusconi di Blair
In questa occasione
Bush conferma dice
Gheddafi ha assicurato Berlusconi che questo criminale che per me tale che di fronte a Luigi
Milosevic Santa Teresa
No chi che bisogna fare fuori se non muore prima in un altro modo questo è un leitmotiv
Registrato delle masse maggiori collaboratori di Blair in occasione dei due incontri l'ultimo di gennaio l'altro in autunno cioè lo Stato uno in Agosto insomma nell'estate del due mila e due ma nel quale appunto si insiste
Bush parla sempre della guerra verso il dieci marzo
Due mila e tre e accende però sempre se arriverà vivo a quel momento
Se non viene ammazzato prima da chi beh mi pare questa insistenza veniva sottolineata dai collaboratori di Blair
In queste con relazioni ufficiali diciamo sorte di verbali deve dirlo della degli incontri veniva appunto indicato comunque il ventidue febbraio
Quindi a insistenze di asma
Che dice ma l'ideale sarebbe avere questa soluzione pacifica senza sparare nemmeno un colpo
Borse risponde ma certo io sono il primo a detestare la guerra non vollero la guerra a volere una soluzione di pace poi però avventuroso aggiunge ma insomma poi a domanda risponde
Se non è il dieci marzo accetto ogni Blair che chiede di rimandare magari di qualche giorno
Qualche giorno ma allora è una bell'anima lui Blair non si rende conto e quindi già lì avviene chiaro aggiornare l'unico che cerca di avendo avuto queste informazioni
Ed e ci troviamo dinanzi a Bush che all'inizio dice
Per iniziativa di Berlusconi mi sostanzialmente lui ha tastato il terreno sulla linea della pace nostra Iraq libero come unica alternativa alla guerra a questo punto accade fra il ventidue febbraio il primo marzo qualcosa di eloquente il corrispondente di Bush attraverso Berlusconi
Che aveva all'inizio di febbraio
Inviato un memorandum
A Gheddafi su queste cose ma nel quale chiediamo e chiederemo la acquisizione alla conoscenza del nostro Parlamento perché questo diventa fondamentale
Pur con
Una dichiarazione strana non l'unica devo dire della sua carriera
Ma del ministro degli esteri Frattini che dice verso diciamo il quindici
Febbraio
Dice ma abbiamo provato ma questa cosa si rivela non fattibile troppo contrariamente il ventidue febbraio sto ricordando invece acquisita il primo marzo
A seguito anche della chiarificazione di Welkom però Luisa a più al medicinale e attore la cosa insultando
Il sul così l'Arabia Saudita insoluta insultandolo ferocemente venduto l'altro dice tu io ho venduto tutto eccetera e a questo punto avviene nello questa riunione solenne che si sapeva state particolarmente importante veniva data e indiretta non da Radio radicale ma appunto indiretta in tutto il Medio Oriente
Dinanzi allo spettacolo che veniva dato si interrompe prima del previsto la seduta dalla Martina e viene non più ristabilita la diretta televisiva
Sta di fatto che la proposta formale che era stata preannunciata dagli emigranti avrebbe riuniti e dal c'era anche il Qatar mi pare nel quale l'attuale Sultano tre allora principe ereditario
Diceva per quattro volte
Abbiamo incontrato Saddam e il risultato perché lui ci chiede solo di fare questo di accettare l'esilio le dimissioni ma di accettarle se l'invito che la Lega Araba li fa questa soluzione non viene accolta
E quindi diciamo a un grande merito come il killer della posizione pro guerra il colonnello Gheddafi da quel momento comincia una carriera favolosa incredibile
Che dimostra che a tutti i livelli non sappiamo lavora come si è si è comportata semmai è la Cina che solo di recente ha d'altra parte a una sua influenza determinante in Africa
Ma comunque allora di questo potermi invece se ne occupava molto e abbiamo una situazione da iniziale isolamento africano dj ed altri che abbiamo la premessa della sua promozione attuale quando quando si fa una infausta riforma
A Ginevra della commissione che da anni benissimo serviva da inchiesta sui Paesi dittatoriali sui popoli oppressi e via dicendo
Si fa questa infausta
Riforma e diventa presidente di tutto questo il colonnello Gheddafi
Presidente proprio di immessi del Presidente del Consiglio dei diritti umani vietate che cosa viene fuori io ricordo che personalmente
In quegli anni ci stavamo occupando Emma tutti quanti noi delle ratifiche
Del con della della corte penale
Internazionale perché ne mancavano si doveva raggiungere un certo numero nell'ambito di questa noto che bussi alla politica americana fu in quel momento ostile contro questo ricordo ma l'ho già riferito in altra sede che personalmente
Parlando con il dittatore con il leader del cambogiano Hun Sen
Luini confermò la abolizione della pena di morte sembrava la questione più importante ma quando dissi e poi aspettiamo a da voi anche la ratifica della regione alla Corte Penale lui esplicitamente mentre mi disse a Berna qui già abbiamo gli americani se abbiamo delle resistenze ufficialmente ma torno a dire questo lo dichiara all'epoca quindi quattro anni fa
In questa storico allora abbiamo questo che diventa il presidente di della in dello strumento di indagine e di inchiesta
Della carta costitutiva stessa dell'ONU della dichiarazione dei diritti dell'uomo e diventa questo è un elemento e nel frattempo appunto diventa anche l'anno scorso presidente dell'organizzazione
Artigiana
Beh nel frattempo nel frattempo abbiamo questa sequela
Di accordi italiani in modo particolare ma non esclusivo
Della iniziativa del primo governo Berlusconi ma poi ancora del secondo e la linea degli accordi come strategia essenziale nei confronti dell'emigrazione
Quella di imporre sostanzialmente un accreditamento
Strategico addirittura
Mettendo in crisi informalmente gli impegni italiani con la NATO
Perché gli accordi bilaterali fatti con l'Egitto assolutamente dovrebbero inserire un elemento di riserva alla
Al rispetto del patinato successivi a questo fatto l'anno scorso l'anno scorso ma la cosa che vorrei sottolineare e che non appena Berlusconi fa questo accordo si precipita anche a fare ricitarsi anche Massimo D'Alema si presenta se la in Libia quindi questo è il concerto della politica estera italiana nei confronti di questo noi non siamo ovviamente d'accordo nelle riteniamo di trovarci dinanzi a un tradimento vero e proprio dei mandati parlamentari
Dal due mila e tre ad oggi costantemente abbiamo di nuovo posto il problema della Libia in modo chiaro netto con qualche merito Levissima e coraggiosa adesione di Furio Colombo e altri
Parlamentari ma per il resto la linea di regime è totale ed è protetta da un'assoluta mancanza come dire di curiosità o di indagine politica sono d'accordo sono soci se non sono che non sono la stessa cosa sono soci anche su questo
Come sulla rapina della informazione del nostro paese e della democrazia nel nostro paese grazie
Abbiamo quindi fatto una la nostra ricostruzione peraltro non smentita da nessuno dello sdoganamento diciamo del colonnello Gheddafi
Negli anni passati
Peraltro strumento di accordi di di favori insomma e di iniziative che non vengono dal colonnello Gheddafi stesso che strumento diciamo di iniziative Bush dell'amministrazione americana sostenute peraltro dalla da quella italiana e veniamo ad oggi
L'ultimo atto è stato questo accordò bilaterale che ci ha visti impegnati in una opposizione con come vogliamo chiamarla preveggente
Di quello che sarebbe successo di quello che era esplicito a nostro avviso tra le riga del trattato e che ci porta alla situazione odierna vorrei quindi dare la parola Matteo Mecacci
Per quanto riguarda la situazione odierna noi abbiamo ricordo presentato al Senato una interpellanza su la
Quali norme siano usate o a quali norme ci si appigli
Per il respingimento e la negazione sostanzialmente del diritto d'asilo che sono una violazione patente di tutta una serie di strumenti nazionali ma direi anche nazionali e internazionali ed è uno sdoganamento che continua se è vero e ne parlerà Marco Perduca della proposta di attribuire al colonnello Gheddafi la laurea honoris causa alla Università di giurisprudenza di di Sassari non so cosa ci inventeremo ulteriormente per l'organo sdoganamento di questo direttore ma questo il film dittatore ma questo il filo conduttore
è chiaro che e ci ha accompagnato in questi ultimi anni data un secondo solo dimenticato fatto finale
Noi come sapete d'altra parte ma come non si sa perché è stato un accenno di un giorno questo Presidente della Commissione diritti umani questo Presidente l'organizzazione finita in ufficialmente fra la riunione dell'ora dello quella in Sudafrica
Dichiara che la Corte penale internazionale costituisce la prova del nuovo terrorismo
Allora su questo benché non mi pare se ne è accorto mi pare
Sempre ma e che l'Italia che è stata centrale nella promozione di quella la convenzione prima a Roma
Non ha chiesto nulla non ha chiesto proprio ambasciatori di niente zero siamo con l'illusione padronale che in Italia sembra affermarsi dico illusione anche da parte dei possibili padroni con l'illusione padronale che si afferma in Italia in realtà si diventa asserviti dai nuovi e ROI dei diritti umani nella fattispecie
Dell'aviazione quindi questo vorrei dirlo direi su questo
è una posizione repellente davvero vergognosa che giustifica come monito a tutta l'Italia ma non solo questa stella gialla
Grazie la parola a Matteo Mecacci se da io credo che per comprende anche quella che è la situazione attuale che si è venuta a creare anche nell'attualità ormai giornali parlano tutti i giorni di questa vicenda libica che appunto abbiamo hanno cercato di di fermare qualche mese fa in Parlamento sia alla Camera che al Senato però sia necessario anche fare un'operazione di minima attribuzioni di responsabilità politiche anche per quanto riguarda il passato quello che diceva
Marco Pannella rispetta la vicenda del due mila tre riguarda anche la storia di questo Parlamento perché proprio nei giorni in cui avvenivano questi incontri sia la in Texas e nel vertice tra Bush Aznar e poi in collegamento telefonico Blair e Berlusconi si è successivamente
Quando c'è stato il vertice della lega araba il Parlamento italiano si stava occupando in questa vicenda e il diciannove febbraio del due mila tre approvata a larghissima maggioranza Consolo trentotto voti a favore una mozione con la quale contrari ti trentacinque trecentoquarantacinque a favore trentotto contrari una mozione con la quale impegnava il Governo italiano a perseguire l'obiettivo della campagna Iraq Libia come unica alternative alla guerra che era quella appunto di iniziativa diplomatica e politica
Dell'esilio di Saddam Hussein ora noi in questa interrogazione parlamentare che abbiamo presentato oggi chiediamo innanzitutto di fare chiarezza su quella vicenda perché quella vicenda come è stata detta spiega quanto avvenuto successivamente anche con lo sdoganamento
Politico a livello internazionale
Che ha avuto che andate e che in particolare poi ha visto l'Italia protagonista attraverso la stipulazione del primo trattato bilaterale di mi Scizia cooperazione che la Libia di Gheddafi ha stipulato con un Paese cosiddetto democratico occidentale perché l'Italia è il primo Paese ad averlo fatto e ricordiamo che fino al due mila due
La Libia di Gheddafi è un Paese che era ancora sotto sanzioni in Consiglio di Sicurezza con accuse di terrorismo internazionale per aver sponsorizzato i venti di Lockerbie ed altro quindi si tratta di un'operazione politicamente molto spericolata che viene fatta con il sostegno del dell'attuale maggioranza ma anche del principale partito di opposizione che ha votato
A favore di questo trattate quindi quello che noi cerchiamo di fare momento in cui si parla nell'attualità di questa anche di ricostruire come si è giunti allora con questo atto di interrogazione parlamentare noi chiediamo innanzitutto al governo di rendere noto quale sia il contenuto del memorandum che lei in Presidente del Consiglio avrebbe dato l'otto febbraio
Del due mila tre al leader libico Gheddafi attraverso il ministro degli esteri libico che era in Italia e conoscerne il contenuto perché da quanto poi risulta successivamente appunto dall'incontro che c'è stato in Texas
E dagli eventi del primo marzo evidentemente ho diciamo l'indicazione dell'Italia non ha avuto efficacia nei confronti di Gheddafi oppure l'indicazione dell'Italia non era a favore nel Progetto Iraq leader palestinese Adamo sei ma forse era di tipo diverso a favore del dello scoppio del del conflitto armato tra i due
La seconda informazione che chiediamo è di confermare come hanno fatto le autorità spagnole De Sica evitando gli atti e chi diciamo gli appunti dell'incontro che ci fu a Crawford in bus se questa affermazione che Gheddafi aveva garantito Berlusconi Chiesa da musei
Era disposta ad andare in esilio corrisponda a verità e quindi che ci sia una Desy grazie desegretazione anche da parte del governo italiano di quanto avvenuto in quell'incontro e poi una valutazione politica
Cioè se quanto avvenuto nel vertice della lega araba alla quale appunto ha partecipato Gheddafi e che per ammissione di tutti è stato fatto fallire direttamente da Gheddafi non sia stato qualcosa che debba essere valutato negativamente anche da parte delle autorità italiane e come dire non una prova di grande credibilità politica da parte di un leader che poi invece viene portato
Dalle autorità italiane a un livello di legittimazione internazionale che lo ripeto non ha fatto nessun altro paese occidentale perché quanto c'è scritto nel trattato che abbiamo ratificato in Parlamento
A febbraio e cioè che ad esempio l'Italia si impegna a non consentire l'uso di basi sul proprio territorio nazionale
Nel per gli attacchi contro la Libia è una violazione patente palese del trattato con la NATO che all'articolo cinque prevede l'obbligo di autodifesa collettiva e quindi nel caso in cui la Libia avesse un tipo di conflitto con un altro Paese membro e la NATO l'Italia sarebbe obbligata a veramente assistere la NATO e non ad assistere la Libia ecco io credo che questi siano elementi che e ovvie evidenti che necessitano un approfondimento anche a livello politico parlamentare e con questo primo atto di interrogazione cerchiamo di fare luce appunto su questa operazione
Di legittimazione politica chi è continuata e che continuano anche in questi siti male con l'operazione evidentemente anche volta al prossimo appuntamento delle elezioni euro
Grazie prima di passare per ultimo la parola Marco Perduca volevo solamente a ricordare che
Per attuare
Le iniziative di respingimento in corso in questi in questi giorni
E il Governo italiano che a una pressante richiesta ieri del senato dello di alcuni partiti al Senato non ha ha stabilito una data e non ha accettato di venire a relazionare al Parlamento
Con devo dire motivazioni abbastanza abbastanza confuse ma in ogni caso volevo solamente sottolineare che per attuare quella politica e queste iniziative il Governo viola sicuramente il del testo unico sull'immigrazione parlo bene di quello italiano
Con che al decreto legislativo del mille novecentonovantotto e successive modifiche perché questo testo unico quindi legge italiana vigente
All'articolo dieci del testo unico sull'immigrazione prevede che il respingimento non può applicarsi
Nei casi previsti dalle disposizioni vigenti che disciplinano appunto l'asilo politico il riconoscimento dello status di rifugiato ovvero l'adozione di misure di protezione temporanea per motivi umanitari
E in particolare l'articolo diciannove della stessa normativa
Stabilisce che in nessun caso può disporsi respingimento verso lo Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza sesso lingua cittadinanze religione opinioni politiche condizioni personali e sociali
Ovvero possa rischiare di essere rinviato
Verso un altro Stato nel quale non sia protetto dalla dalla prosecuzione segnalo questo fine anche nella Libia
Nella stragrande maggioranza degli Stati
Da cui provengono questi immigrati che non sono libici provengono dal Sudan dalla Nigeria dal Niger eccetera eccetera ma nella Libia nella maggioranza degli Stati cosiddetti di provenienza sono firmatari della convenzione
Del mille novecentocinquantuno sul stato de dei rifugiati per questo motivo in questi Stati in Libia in particolare non ha sede il commissariato dei rifugiati delle Nazioni Unite e quindi le verifiche sono evidentemente internazionali sono come dire per lo meno estremamente ridotte visto che nessuno riesce a può verificare cosa succede
Dopo che siano stati respinti in violazione delle norme italiane a queste persone né dove siano mandate né dove dove finisca
Va ad aggiungere doveva solo brevissimamente su questo siccome questo nel trattato era evidente che non avendo ratificata Libia la Convenzione ONU sui rifugiati sarebbe accaduto
Avevamo presentato con Rita Bernardini un ordine del giorno nella quale quale chiedevamo al Governo di impegnarsi con la Libia per la ratifica di questa convenzione e ci fu dato parere contrario Lodedo ne è stato respinti quindi con la consapevolezza che questo sarebbe avvenuto
Il dolo
Ultimo episodio addio sdoganamento do la parola a Marco Cappato Marco Perduca prego Cappato e qui davanti per questo la Magneti Rizzato dall'attenzione di Emma Bonino ultimo ma visto per come vanno le cose forse c'è da dire sempre penultimo tutto ciò che attiene a Gheddafi alla Libia non riesce a raggiungere
Un libello di intolleranza tale per cui l'Italia reagisce in maniera se non altro di riduzione del danno venerdì della settimana scorsa il consiglio di facoltà dell'Università degli Studi di Sassari adottato a stragrande maggioranza
La raccomandazione al senato accademico di quell'università
Di conferire la laurea honoris causa in diritto al colonnello Gheddafi
All'uopo è stata costituita anche una commissione di valutazione costituita da due professori come diritto costituzionale e uno in diritto italiano che nelle prossime ore
Probabilmente visto e considerato che i tempi sono necessariamente stretti dovranno fornire un parere relativamente a questa raccomandazione
Non abbiamo presentato nella giornata di ieri un'interrogazione parlamentare sia la ministra per la università e la ricerca che al ministro Frattini
Pensate innanzitutto se la Farnesina era stata informata e consultata di questa iniziativa dell'università di Sassari
Dopodiché abbiamo chiesto di sapere in anticipo quali siano gli orientamenti del ministero della ricerca e dell'università
Perché e nella preparazione del nostro documento gli ho fatto delle ricerche relativamente a un altro organo delle Nazioni Unite dove però fortunatamente la Libia non è mai si è dovuta ma è stata ampiamente scrutinata cioè il comitato dei diritti umani Del Torchio ma dovrai scommette che quello che deve
Supervisionare il modo con cui vengono tradotte in normative nazionali le norme dei patti internazionali sui diritti civili e politici e ho trovato esclusivamente documenti di censura
E di denuncia della mancato adeguamento del sistema nazionale quindi sulla base di ciò che le Nazioni Unite dicono di un loro Stato membro
Noi abbiamo chiesto di sapere quali siano i motivi per cui la causa che ha fatto dare una laurea d'onore a un dittatore da quarant'anni al potere deve essere ratificata
Dal governo italiano
Se posso portare anche la vostra attenzione su quanto dichiarato all'inizio della settimana dal preside della facoltà
Il professor Giovanni Lobrano che ha detto non posso definirla come una mia iniziativa ma sicuramente la proposta in facoltà l'ho fatta io prima ne ho parlato con alcuni colleghi anziani e poi con il magnifico rettore Alessandro Maida
In particolare ci siamo fatti carico di renderci conto se ci poteva essere una disponibilità un'attenzione politico-diplomatica per l'iniziativa poi veramente di più non posso dire perché non si tratta di questioni personali di cui posso disporre
Su alcune cose sono veramente impegnato alla riservatezza ecco gli atti di un consiglio di facoltà e speriamo anche di un Senato dell'accademico devono poter essere pubblici ci saranno anche gli studenti che hanno partecipato a questo tipo di unioni spero e quindi siamo in contatto adesso con all'università di Sassari per capire chi c'era e come siano andate realmente le cose
Noi a questo a questo momenti in questa fase abbiamo presentato l'interrogazione devo dire quando io non annunciata in aula ieri in chiusura dei lavori immediatamente venti segnato di tutti gli schieramenti si sono aggiunti adesso la stiamo facendo circolare a tutti e trecentoventidue senatori perché in effetti le mani alzate erano molto di più di questi venti di cui abbiamo raccolto nome
E nelle prossime ore insisteremo perché immediatamente venga data risposta a questo tipo di nostra preoccupazione
Era una registrazione del tredici maggio due mila nove la sintesi di una conferenza stampa con la quale Marco Pannella Emma Bonino agli ex parlamentari radicali Mecacci e Perduca
Illustra vano ulteriormente la situazione politico istituzionale che ha portato negli anni all'intensificarsi dei rapporti tra Italia e Libia
Facciamo un salto di due anni andiamo al ventidue febbraio due mila undici quando una trasmissione di Canale cinque venne dedicata all'ennesimo caos libico ospiti di quella trasmissione condotta da Michele vinci Marco Pannella Paolo Romani ministro dello Sviluppo e Stefania Craxi sottosegretaria agli esteri
Continua la rivolta nel Nordafrica ma a differenza della rivoluzione che abbiamo visto in Egitto e in Tunisia quello che sta accadendo in queste ore in Lidia pone dei problemi molto più seri per il nostro Paese non soltanto perché c'è una vicinanza geografica e sotto certi aspetti anche politica ma perché apre delle questioni che sono economiche che sono energetiche che siano di immigrazione si parla di lettura di due trecento mila
Immigrati che sarebbero pronti ad arrivare proprio nel nostro Paese attraverso la Libia non sono solo lì sono i tutto il Nordafrica ma usano chiaramente la Libia che e così vicino a noi come paese di transitò da noi prima
Di presentarvi gli ospiti qui in studio e fa ridere qual è la situazione
Proprio Illy e attraverso le immagini che ci sono arrivate tramite internet le ha raccolte per noi Roberta Fiorentini dell'agenzia News Mediaset
Vistarini Dida l'immagine della rivolta in Libia abbinate a lei viaggiano via telefono sarà ripresa confuse disco di sanguinosi nonostante
La guerra civile in atti di giorno reggente di Tripoli e Bengasi racconta così
Collegamenti in Zambia Scardino alternandosi riesce sempre a trovare comunicare con il mondo è rischioso e lo sa bene questa ragazza che lanciano un appello disperato con la sua guerra usando la via altezza dell'oculista
Noi chiediamo protegge il lutto celestiali affrescare registra tutto e raccoglie voci in lista possa ovvero ci sparavano proiettili da contenere racconta questo io non sarò militare
Sono un'insegnante di materie tecniche come c'erano studenti e molti anziani
Direte voi dividiamo Steno canali strazianti immagini impossibili rappresenta l'IDV ci sarà veridica Sbarbati abbracci e baci saprà stare zitte tutine arrestarlo
La sera poi svolge continuano e qualcuno è già pronto al buio per il suo cellulare
Allora ben venuto qui in studio Paolo Romani ministro dello sviluppo e
Il Consiglio avvenuta anche a Stefania Craxi sottosegretario
A me l'ha detto la madre insaziabile
Calcolo voi da lui c'è Pietro marce naja del PD ma anche presidente
Sì alla assennata ciao Franco Bechis vicedirettore di Libero
Il presidente della comunità nel mondo arabo critica
Magdi Cristiano Allam eurodeputato di io amo l'Italia ciò
C'è molto di cui parlare però vorrei subito partire con lei ministro ma che innanzitutto c'è stato questo vertice io diversi ministri che sono coinvolti in questa in questa crisi un vertice a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio quindi lei ha visto Berlusconi soltanto pochi minuti fa però voglio chiederle subito della telefonata che c'è stata questa sì questo pomeriggio tra Berlusconi e
E Gheddafi insomma perché credo che sia uno dei pochi leader mondiali preveda che ha parlato oggi si volevo precisare che è stato un comitato di crisi diciamo che rimane permanente per tutta la durata della crisi
Costruito dal presente Consiglio Sottosegretario letta i ministri Frattini Maroni
Romane Matteoli Tremonti e Alfano
è un comitato di crisi che sono state fatte molte relazioni importante esponente che la principale è stata fatta dal ministro Frattini perché era reduce da un viaggio in Egitto oggi quindi a ci hanno avuto la possibilità di parlare anche con i responsabili della giunta militare che oggi assicura stabilità quel Paese ed è importante che la sicurezza e quindi avevo una visione più complessiva del problema diciamo della dell'Africa del Nord
La telefonata del presente Consiglio con con Gheddafi avvenuta poco prima che c'è gravissimo non voglio e non posso che le vanno a rilevarle i contenuti
Posso solamente dire le ricorso delle fate è stato possibile smentire una cosa che era si era diffusa in Libia che noi italiani avessimo fornito delle armi rivoltosi
Le posso anche dire che oggi parlando forse c'ho parlato anche Stefania Craxi parlando due volte colosso ambasciatore a Tripoli
Quello che è stato detto è mi raccomando fatte in modo che in Libia sia accerto il fatto che gli italiani non sono minimamente coinvolti
Negli scontri che ci sono in Libia verso e quindi la telefonata di Berlusconi a mio avviso è servita a rassicurare Gheddafi sul fatto che non non c'è nessun tipo di intervento militare o paramilitare un fornitura per di più di di strumenti bellici che non appartengono nota al Senato è una notizia che non è che si è diffuso così attraverso internet l'ha detto proprio retta Gheddafi ma lui nega una lunga intervista televisiva intervisterà una un intervento diciamo televisivo il discorso
Alla nazione durato nello stile collaudati coi passa un'ora un'ora un'ora e un quarto d'ora travaso tra l'altro anche detto appunto che sono gli americani e gli italiani ad armare
Il braccio dei adesivo idonea dietro ha detto con delle armi ben precise cioè il sogno di area collegarsi cogliere PG insomma
Corriere salute del PG sette che fanno parte di qualsiasi arsenale dei terroristi in qualsiasi parte del mondo e ovviamente non fanno parte dell'arsenale degli eserciti tradizionali come l'otto quindi noi non abbiamo Anconitana quindi su questo possiamo rassicurare chiunque
Però l'importante è che si debbano sì devono dire le cose come sono
Un esempio
Si è detto che Tripoli sia stata bombardata dagli aerei mi diceva l'ambasciatore che questo è falso
Eh sì probabilmente è sicuro che ci siano stati interventi di ieri ad esempio sulla proposto di Bengasi non quello di Misurata
Ma a Tripoli ci sono stati interventi degli aerei sulla folla io dico questo perché l'analisi che è stata fatta sul terreno soprattutto a parte visto Frattini avviso correttamente
è che è una rivolta diversa da quella che è avvenuta in Egitto la Libia è tradizionalmente storicamente un Paese tribale
Le tribù Buccarella come diavolo si chiamano quelle libiche della Cirenaica cioè della parte orientale della Libia sono tribù che spesso e volentieri sono stati in contrasto con quella della parte occidentale c'è la Tripolitania
In questo caso c'è stato una ribellione delle tribù la parte orientale contro diciamo la tribù rappresentata che da Gheddafi quindi il terreno di scontro è diverso
Rispetto a quello egiziano ed è diverso rispetto a quello tunisino quindi è una ha una specificità tutta libica
Ho visto ad esempio che sono state fatte polemiche sul fatto che il presente Berlusconi non sia intervenuto tempestivamente commi invece sarà accaduto oggi con la telefonata a mio avviso era giusto attendere per capire cosa stesse accadendo esattamente e il fatto che domani l'OPA scusi sto mettendo dentro un po'di cose ma sto cercando e realizziamo una per una presenza dei metrò esatto un perimetro che comunque che di un'idea complessiva domani l'Europa probabilmente procederà a sanzioni contro la Libia
Però l'Europa probabilmente non si farà carico di quello che potrà accadere cioè degli immigrati degli immigrati quindi è un una partita che si svolge su diversi scacchieri
Non anzi molto complessa e con degli affetti molto complessi e direi per noi molto inquietanti perché seguendo trecento mila non libici non ha lavorato riescono a lavoratori che sono oggi presenti in una quantità di due milioni e mezzo in Libia
Dovessero abbandonare le coste libiche non più presidiate sarebbe un grosso grosso problema sì i due-tre centellinando lo sottolineo perché se no sembra in Libia ci sono sei milioni di abitanti se se un mio parere venissero fuori dalla Libia
Però sono sei milioni di abitanti più due milioni e mezzo di lavoratori non libici che lavorano in Libia
è quello il bacino da cui si ha paura che le paure mi fa venire il calcolo non sono i cittadini libici che a nostro avviso dovrebbero rimanere là dove sono ci sono poi i trecento mila egiziani
Di cui gli egiziani sono preoccupate del se dovessero tornare immediatamente improvvisamente in Egitto
Sarebbe un altro e non è il problema tant'è vero che gli egiziani a Sollum stanno presidiando confine da questa parte in Libia non ce ne sono c'è un confine blindato gli
Sottosegretario Craxi romani ha già diciamo spiegato un po'alcune delle critiche che sono state mosse nei confronti del governo del governo italiano dirittura e se si parla di
Apposito alle doti due
Impone delle sanzioni però la critica che è stata mossa nei confronti del governo specialmente nelle ultime ventiquattro quarantotto ore fino a stasera
è stato che c'è stato diciamo una reazione lenta da parte del del del governo italiano e in particolare del ministro degli esteri Frattini nel condannare la la violenza che sarà utilizzata perché poi è vero che è un tipo diverso di rivoluzione ma di fatto poi il risultato è lo stesso che ci sono centinaia forse addirittura
Più di mille morti ma il Governo italiano che ha un governo responsabile a da subito
Spinto sul piano diplomatico perché le violenze cessarono e ha fatto quello che un governo responsabile deve fare ovvero occuparsi della sicurezza dei suoi cittadini presso aziende acquatici noi italiani CNCE c'è una persona stirare io Regione allora ancora Ginestra entrambi da quattrocento ed erano tutti quelli che erano in nero portassimo a rientrati con voli di Alitalia
Un volo oggi è stato pagato e le unità di crisi della Farnesina domani son previsti altri ed è prevista la partenza di un C centotrenta
Declini giorni abbiamo mandato messaggistica tramite ambasciata a tutti i cittadini che ci hanno segnalato la presenza dando le prime norme di prudenza
L'ufficio il è l'unità di crisi è presente ventiquattro ore su ventiquattro come anche l'ambasciata ammenda pari ben presente il governo italiano quali sono i rischi connessi c'è un rischio immigratorio quindi che sulle nostre coste sì
Arrivino a centinaia di migliaia di profughi c'è rischio energetico perché la Libia è per il ventisette per cento del nostro fornitore di greggio oltre il dieci per cento di gas
C'è un rischio terrorismo perché se quel Paese si staccasse una parte del Paese fosse finisse nelle mani di fondamentalismi quindi c'è un rischio terrorismo e c'è ancora visto economico internazionale perché l'aumento del rialzo del greggio per la crisi limita può influire sulla bilancia commerciale con l'inflazione Premiere sulle banche centrali e quindi fare alzare i tassi d'interesse con un effetto devastante sulla ripresa economica quindi il governo italiano si è mosso con con la prudenza che era necessaria utilizzare queste occasioni quello che mi colpisce però dal suo intervento da quello di romani più voi parlate come sia ancora diciamo Gheddafi potrebbe diciamo vince la questa battaglia con i rivoltosi quando invece il resto del mondo si sta preparando al dopo
O sbaglio no dice no vincerlo rimanere quelli quello in carica quello che io penso alla comunità internazionale tutta debba fare è scongiurare una guerra civile in quel Paese e fare in modo che si intraprenda quei processi ineludibile ed il Fondaco l'accordo tra le autorità libiche
E la società civile in tutte le sue rappresentanze non siamo certo noi a dover dire chi deve partire o chi deve restare
Beh diciamo che però presenti gli americani sono molto chiare note sale adesso chiaramente tremando stare attenti a giudicare la realtà libica come cercavo di dire prima già dal tardo complessa e molto diverso dalle altre volevo aggiungere una cosa quello che diceva Stefana Craxi sull'Energia
Può darsi che ci possa essere perenni un problema di petrolio non ci sarà per l'Italia è un problema di gas
La cifra che riportava Stefanel esaltano e importiamo il dieci per cento di gas dalla Libia
Ma il gasdotto algerino trasmette che passa da Tunisia ma soprattutto i gas prodotti al nord ci assicurano sulla quantità di gas anche perché non sono a pieno regime quindi vedremo che mi aveva poi parleremo anche delle conseguenze delle conseguenze economiche nonché le somme e delicatissimo non c'è nessuna emergenza energia diciannove questo è chiaro allora almeno per ora
Torniamo alla cronaca però ai fatti e quello che sta succedendo in questi giorni in Libia quello che è successo oggi perché c'è stato un importanza abbia ricordato l'importante
Apprezzo e televisiva proprio di Gheddafi vediamo credo supera
Ma la guerra civile si allarga la situazione sembra fuori controllo in buona parte della Libia dove in tre giorni nell'est del Paese non so sotto il controllo degli uomini di Gheddafi intanto il leader libico annuncia in un lungo discorso televisivo di voler resistere ogni cosa fino alla morte
Nelle ultime ore sarebbero proseguite secondo fonti indipendenti ancora da verificare i bombardamenti dell'aviazione libica si dimostra la lingua araba Al Jazeera parla di caccia militari che continuano a sorvolare attaccare i gruppi di manifestanti centrale della capitale Tripoli degli altri varietà Bengasi seconda centotrentanove
Secondo il presidente della comunità del mondo arabo unitario quando o di in contatto con alcuni testimoni bimbi morte l'inizio della rivolta sarebbe la più il mentre fonti ospedaliere riferiscono i sessantadue morti durante gli ultimi scontri
Difficile fare un bilancio vero e proprio considerando che le notizie sono spesso frammentarie più difficili da verificare
Di fatto il regime di Muhammar Gheddafi Colonnello di Tripoli al potere da ben quarantadue anni è in grande difficoltà considerando che aumentano con il passare delle ore il peso dell'illustrazione da parte dei vertici militari che le proteste per le violente repressioni nei confronti dei dimostranti stanno suscitando l'indignazione di buona parte dei leader mondiali anche di coloro che durante i primi giorni sono stati decisamente più tiepidi nel condannare la reazione del regime libico
Spaccatura all'interno dello stesso governo di vertice dell'esercito frequenti popolo dura condanna da parte del segretario di Stato americano di fare il Clinton chi ha chiesto l'autorità di Tripoli di porre fine a questa inaccettabile bagno di sangue è stato il vice ambasciatore libico all'ONU a parlare per primo di genocidio da parte del regime di Tripoli invocando un intervento internazionale contro Gheddafi
Dottor che lei delle grandi quest'ultimo era apparso nella giornata di ieri in diretta sulla tv di Stato libica
Un intervento brevissimo solo ventidue secondi per ribadire che il leader si trova qui Poli non è scappato in Venezuela dal suo amico Hugo Chávez come qualcuno aveva annunciato non dovete credere i canali televisivi che appartengono ai cani randagi
La stavano a vedere
Ne sono Tripoli non in Venezuela da crociera
Le volevo dire qualcosa ai giovani di piazza Verdi agricoli e stare con loro fino a tardi club ma poi è cominciato a piovere grazie a Dio questa è una buona cosa
Una strana apparizione producono almeno parte una jeep con l'ombrello all'interno dello sua residenza libera raddrizzare un intervento brevissimo forse motivato dalla necessità di cambiare velocemente posto per ragioni di sicurezza
Ti ricordo quelli che devono protagonista previsti dalla strada sente quando nei primi giorni di combattere
Meccanismo ricavi piena si faceva vedere in giro per la città per rassicurare i suoi Hunter
Certo UA destinate questo pomeriggio Gheddafi è apparso in tv mentre la Piazza Verde di Tripoli i suoi sostenitori continuavano a regime
Il colonnello accennato anche un piano di riforme ha parlato a lungo annunciando di non aver nessuna intenzione di lasciare la guida del Paese bambolotto
E si vede definire incluso non presidente non posso dimettermi ha detto che davanti prescrivendo di essere leader della rivoluzione di voler restare tale fino alla domani
Occhiali alla moda turbante color cammello ha parlato a braccio dalla sua abitazione al centro di Tripoli la stessa che nell'ottantasei
Fu bombardata dagli aerei statunitense con toni accalorato il leader libico accusato e più costosa d'essere un manipolo di giovani e giovanissimi in gran parte droga di essere fomentate degli amici della Libia a questo posto che non abbia puntato il dito contro Italia e Stati Uniti accusati anche di aver contribuito grazie rivolto secondario il colonnello mica per già fatto ricorso all'uso dalla forza
Allora lo faremo promesso invitando i suoi sostenitori a scendere in piazza
E a formare dei comitati di sicurezza chiamati a riprenderemo Bengasi ha infine promesso della polizia e l'esercito l'esortazione di Gheddafi diretta dovete schiacciare la rivolta dei tocca in sostanza vinca la guerra civile
Per fermare l'idea che la che la palestra giustizia eliminando la legge agli amministratori nello una norma piazza lenti
Io mi sento
Allora Marco Pannella lei è stato uno dei più come dire piacermi critici nei confronti del Governo per quanto riguarda la il comportamento e l'atteggiamento che hanno avuto nei confronti di Gheddafi in queste ultime questi ultimi due giorni
Sentendo che quello che ha detto
Questo pomeriggio Gheddafi qual è la sua reazione allora andiamo con ordine noi radicali siamo stati dall'inizio contro questa politica Stella che nei porti con la Libia trovò la qualificazione adesso forse più esplicita e probabilmente per tutti
Abbiamo votato contro su quel parlamento
E abbiamo sottolineato subito sin dall'inizio che questa una scelta che sarebbe stata gravissima e che dinanzi all'argomento
Che lì da quarantadue anni vere lo stesso capo come elemento quindi come dice sempre Massimo D'Alema
La linea strategica beh certo devo dire e che strategica un Paese dittatoriale nella politica insomma Massimo ha sempre avuto la politica molto attente alla alle democrazie magari temendo l'è un po'di vino in termini di strategia
Oggi abbiamo sentito il discorso di questo assassino
Assassino da quarantadue anni i pacifisti non si occupano di queste cose noi non violenti
Ce ne occupiamo perché per noi guerra e innanzitutto la guerra che i dittatori fanno rispetto ai propri popoli che sia Saddam
Che sia questo qui otto degli altri con i quali devo dire purtroppo
Soprattutto il Presidente del Consiglio che magari se anche andargli standard dice guarda che già il novanta per cento di voti questo bellissimo Paese e così funziona un po'da ufficio turistico insomma
Anche lì non credo Bielorussia e altre cose quindi è una linea oggi Lori ha detto tutti abbiamo potuto sentirlo dire chiaramente che questa notte deve incrociare la chiazza anche a Bengasi le ha detto
La cappella l'eremo Bengasi a caccia h la caccia all'uomo tutti i traditori e tutti coloro che tradiscono la patria devono Alletto alcuni articoli devono essere subito uccelli trucidati eccetera costantemente irresponsabili sono i giovani naturalmente drogati
Forse così questo signore scritti Gheddafi come giovanili drogati sotto l'influenza dell'Udinese dove internazionali sono drogati e poi soprattutto nel prato
Lui ha denunciato l'America e l'Italia che armato questi drogati
Va be'Vespa potrà ama questi argomenti Bruno dall'esterno non ce l'avrebbe maggiore melodie però voglio dire semplicemente è che noi abbiamo sentito questo discorso
Una persona che adesso a per un'ora
Dichiarato che bisogna uccidere uccidere uccidere uccidere dopo ben adesso è stato già ricordato è l'alto commissario Emma Bonino da questo da due giorni anticipato in molte di queste posizioni l'alto commissario ONU a testualmente lo riprendo
Dichiarato che ormai il numero elevatissimo di vittime costituiscono per i diritti umani un crimine contro l'umanità
Emma Bonino ha aggiunto che secondo il capitolo sette della Carta delle Nazioni Unite che il consiglio che adesso e il Consiglio di sicurezza è riunito dovrà stabilire ci riguarda anche come italiani perché la responsabilità di proteggere è un elemento dogmatico ormai anche all'ONU eccetera lo chiamammo il diritto di ingerenza e quindi ci troviamo dinanzi alle conseguenze di Abele dal cinque al sempre nel più stretto un rapporto antieconomico nei due sensi
Con loro un regime criminale avendo anche chiedo scusa perché poi mi basta questo davanti a laddove però Prada economicamente la stiamo lavorando quindi ponendo l'impudenza di dire
Che noi si pagava il costo delle delitti colonialisti bianchi a quello che oggi è un eremo anche dovremo arrivare non tollera la questione nell'area dell'euro del risolveremo anche sulla versione più eliminare e la politica estera italiana Sarcinelli avendo rapporti correndo poi Nalesso e poi li devo però però intanto voglio sollevarmi e vogliono la scelta Pannella che contro le tradizioni italiane
Ma nella filiera si diceva nel nome della Realpolitik meglio un dittatore non di tutore che amico nostro che non il caos i caschi e stiamo vedendo in questi giorni
Io penso che meglio non farsi illusioni
Sul buon dittatore o su un cattivo dittatura in quello che e abbiamo fatto devo dire che Franco Frattini rivolgendosi ai tunisini
Aveva dato come esempio la democrazia idrica ha scelto male il momento ma ne stiamo sentendo di tutti i libri guardate io credo che la situazione mediterranea
Che ho sempre creduto all'euromediterraneo dicendo oggi deve fare i conti anche sul fatto che anche in Italia
Abbiamo un sessantenne o partitocratico da un regime che il il quale dobbiamo cercare di creare un'alternativa democratica perché in Italia non c'è stato di diritto
Non c'è democrazia ma questo importante c'era un rapporto infatti le linee tradizionali politica estera Nottola
No federalista europea sempre legate al mondo in queste queste lignee
Ci sono ben sei anche in politica va bene questo è chiaro l'ultima parola al ministro Romano perché vorrei chiedere in chiusura se ci possono aspettare una volta che i nostri connazionali sono messi tutti in salvezza se non dovesse cambiare niente fermo restando che Gheddafi ha detto da domani tutti in piazza difendete né se ci si può aspettare nei prossimi giorni una condanna più Diretta e più
Diciamo anche più feroce la parte regolarità nei confronti anche dalla condanna è già stata data dal governo italiano cioè non c'è ad aspettarlo abbiamo è stata fatta una condanna severa da presa del consiglio sulla la pressione quindi da questo punto di vista a mio avviso abbiamo fatto tutto quello che doveva essere fatto
Ah stavamo anche per capire meglio che si chiarissero vedi i rapporti di forza si recuperasse dei cittadini italiani si chiarisse quale potesse essere l'evoluzione mai dell'avviso continua a ripetere nel calderone che dove cerchiamo di mettere tutti i contenitori diciamo della rivoluzione che sono avvenute nelle piazze la specificità del caso l'invito e a mio avviso questa insistenza è corretta
La Libia è un pochino un caso a parte quello che è successo in Egitto è probabilmente una spinta forte verso la democrazia io spero che abbia ragione Luís
Nel dire che non c'è spinga fondamentalista ma c'è un'autentica spinta verso maggior libertà maggiore accesso anche alla soluzione dei problemi di prima necessità ci auguriamo che lo stesso sia venuto in Tunisia
Ci auguriamo che
In altre parti possa venire ci sono state rivoluzione di velluto nell'Europa orientale possono puramente a cadere anche non confondiamo
Fra islamismo fondamentalismo e un Paese arabo che è una religione giustamente legittimamente monoteista come quella islamica
Ho l'impressione che la Libia probabilmente si è un caso abbastanza specifico
Era il ventidue febbraio due mila undici la sintesi di una trasmissione di Canale cinque ma altri se dedicata alla Libia nelle cause con ospiti tra gli altri il ministro dello sviluppo economico Romani
Stefania Craxi sottosegretaria agli esteri al Marco Pannella il prossimo documento come annunciato in apertura invece dalla ventiquattro marzo di quell'anno quando alla Camera si svolse un dibattito con gli interventi iniziali dalle ministro degli Esteri Frattini andrà da ministro della Difesa La Russa sulla nuova situazione creatasi in quel paese anche dopo la decisione del dono di intervenire militarmente onorevoli deputati l'Italia e la Libia
Sono accomunate da vicinanza geografica legami storici e cultura Forti complementarietà tra le rispettive economie sentimenti di profonda amicizia tra i due
Popoli
Sono legami che affondano le loro radici nella particolare qualità del dialogo instaurato sì nel tempo tra le società e i popoli dei nostri due Paesi e sono stati alimentati dalla riconciliazione che l'Italia ha voluto compiere cancellando le recriminazioni lasciate dal passato coloniale
I sentimenti di amicizia con il popolo libico
Ci avevano spinti a favorire con tutte le nostre forze una soluzione pacifica alla crisi i nostri atti sin dal primo momento prima ancora della risoluzione diciannove settantatré sono stati tesi all'unico obiettivo di impedire quella che quella che è stata chiamata la primavera del Mediterraneo fosse soffocata nel sangue per un momento abbiamo anche sperato
Che il colonnello Gheddafi potesse scegliere la via dell'esilio ipotesi evocata da più parti per evitare il massacro dei civili
Abbiamo perciò condiviso prima le sanzioni della risoluzione diciannove settanta e poi le più drastiche misure previste dal capitolo sette dello statuto dell'ONU
Non si tratta affatto
Onorevoli colleghi di fare la guerra
Ma di impedire la guerra e le sue nefaste conseguenze si tratta di portare aiuto a chi è in balia di un'offensiva bellica indiscriminata e per portare questo aiuto è necessaria la forza il diritto e il potere di proteggere che l'ONU ha solennemente sancito nel suo statuto
Ecco allora
Che la risoluzione diciannove settantatré è lo sbocco di una graduale l'azione diplomatica della comunità internazionale con la sua adozione con il suo mancato rispetto da parte del regime libico la pagina è stata voltata
Il regime si è posto definitivamente fuori dalla cornice di legalità internazionale
La risoluzione ha confermato l'obbligo primario della protezione della prole popolazione civile adottando più stringenti misure come l'istituzione di una zona di interdizione dal volo la decisione anche l'espressione di richieste della lega araba e risponde in termini politici all'appello del Consiglio nazionale libico di transizione di Bengasi
Il governo ha costantemente tenuto informato il Parlamento per gli sviluppi della crisi abbiamo condiviso con esso l'intenzione di partecipare all'intervento in attuazione della risoluzione diciannove settantatré su tali basi abbiamo assicurato la nostra partecipazione a pieno titolo alle operazioni avviate
In tale quadro l'Italia sta dando e darà il proprio contributo nel puntuale rispetto dei limiti che la stessa risoluzione diciannove settantatré ha stabilito per l'intervento
Abbiamo garantito l'utilizzo delle basi sul territorio italiano l'impiego di uomini mezzi aerei navali delle forze armate
L'azione condotta in stretto coordinamento con i partners internazionali è in contatto con i diversi attori regionali
Vogliamo evitare onorevoli colleghi che una guerra sanguinosa proceda con il regime che continua purtroppo a colpire il suo popolo
Ecco perché ci siamo e ci saremo con piena dignità faremo valere i principi assoluti di solidarietà e civiltà
Quando li sentiremo messi tra parentesi o addirittura calpestati ma restiamo convinti anche del fatto che la soluzione della crisi passa attraverso l'avvio del dialogo nazionale di un autentico processo costituente che coinvolga
Tutte le componenti politiche sociali e tribali della Libia un dialogo questo
Ed una soluzione politica con una sola precondizione che l'intera comunità internazionale e con essa l'Italia apposto
L'abbandono del potere da parte del colonnello Gheddafi
Vogliamo condividere con il Parlamento l'impegno volto ad assicurare la piena conformità delle azioni agli obiettivi della risoluzione e per ribadire la volontà di ripristinare con la Libia del dopo Gheddafi un rapporto preferenziale che a nostro avviso idoneo a tutelare i nostri interessi nazionali compresi quelli economici è un impegno spero che potrà mostrare unite le istituzioni e la politica dell'Italia
In nome dell'interesse superiore generale del Paese onorevoli colleghi dividersi specialmente quando condividiamo le linee di fondo dell'azione italiana indebolisce il Paese e non rappresenta la necessaria solidarietà e l'incoraggiamento per coloro che in teatri difficili stanno portando oggi una bandiera italiana
Approvata quindi
Approvata
Approvata dunque la risoluzione diciannove settantatré era necessario partire con un'azione urgente che scongiura asse in via temporanea un massacro di civili
Ma superata questa primissima fase
Dobbiamo ora tornare alla fisiologia dobbiamo tornare alle regole
Un'unica catena di comando assicurata dalla NATO nel contempo siamo convinti della necessità di coinvolgere attivamente l'Unione europea soprattutto per gli aspetti umanitari della crisi
Una forte consultazione politica uno stretto coordinamento operativo faranno la differenza nella realizzazione delle operazioni prescritte dalla risoluzione
Garantendo il vicenza coerenza condivisione delle scelte politico-strategica
Le conseguenze delle operazioni onorevoli colleghi ricadono su tutti noi e dunque dobbiamo evitare il rischio di essere corresponsabili di azioni non volute ecco perché
Dobbiamo trovare formule adeguate per coinvolgere politicamente un numero più ampio di paesi a cominciare da quelli del mondo arabo un comando garantito
Da un'organizzazione di consolidata esperienza qual è la NATO assicura coesione ed efficacia della coalizione
Questa nostra posizione autorevolmente sostenuta anche dal presidente Napolitano è stata condivisa da gran parte degli alleati a cominciare dal presidente Obama
Che ha correttamente parlato di un ruolo chiave su cui da due giorni il Consiglio atlantico a Brussel sta lavorando
Abbiamo contribuito a questa soluzione con il nostro fermo atteggiamento io stesso avevo potuto esprimere lunedì scorso a Brussel
La posizione è chiara secondo cui qualora non fosse stato raggiunto un accordo tra i Paesi alleati sul ruolo chiave della NATO
L'Italia avrebbe dovuto anche considerare l'ipotesi devi assumere una responsabilità nazionale per le proprie attività
Ed ecco allora che una netta preferenza per il quadro nato si è delineata anche da parte dei Paesi arabi pronti ad operare con noi
Sempre in ambito NATO l'Italia ha chiesto e ottenuto che l'embargo sulle armi sia attuato anche tramite un'operazione navale di pattugliamento nelle acque internazionali mediterranee
L'Italia svolgerà un ruolo cruciale con il comando dell'operazione da Napoli e con un ammiraglio italiano
Quanto al ruolo dell'Unione Europea
Il Consiglio dei ministri degli esteri ha stabilito l'obiettivo primario della protezione dei civili
Del sostegno alle loro aspirazioni democratiche abbiamo espresso la nostra determinazione ad agire d'intesa in particolare con la Lega araba e con l'Unione africana
Continueremo come Unione Europea a fornire assistenza umanitaria alle vittime delle violenze possiamo fornire sostegno materiale
Incluso l'utilizzo di assetti della Protezione civile europea per le iniziative internazionali di soccorso e di evacuazione condotte sotto l'egida dell'ONU
Abbiamo invitato l'Alto rappresentante ed è questa una richiesta italiana a sviluppare la pianificazione di un'operazione di assistenza umanitaria e di protezione civile
Anche attraverso l'impiego di mezzi navali un'azione europea in coordinamento con loro e con la NATO che come è ovvio avrà una forte deterrenza anche nei confronti delle organizzazioni criminali
Dedite al traffico di esseri umani
Una pianificazione urgente per la quale l'Italia ha messo a disposizione il quartier generale operativo per l'attuazione immediata un'offerta che l'Unione Europea ha apprezzato
E che su nostra richiesta ha richiamato proprio lunedì in un punto formale della nostra risoluzione
Anche l'Unione Europea onorevoli colleghi come la NATO è davanti a una sfida da affrontare
La sfida della credibilità la sfida dell'azione la sfida del risultato il metodo del multilateralismo che noi sosteniamo
Non può essere soltanto un proclama sarà altrimenti sempre più diffusa la tendenza ad azioni unilaterali o a direttori ristretti che l'Italia ha sempre rifiuterà
Nel quadro delle misure dall'ONU
Siamo e rimaniamo impegnati a dare attuazione alle sanzioni finanziarie a tale riguardo abbiamo congelato tra i sei e i sette miliardi di euro di beni riconducibili a regime di Gheddafi
Abbiamo anche messo a punto delle sanzioni nel settore energetico oggi a Brussel il Consiglio europeo adotterà
Le sanzioni sui prodotti petroliferi nei riguardi della compagnia petrolifera libica e delle sue sussidiarie anche tali sanzioni sono previste dalla risoluzione diciannove settantatré
Prima della sua adozione il colonnello Gheddafi lo ricorderete aveva minacciato di sostituire i fornitori europei con quelli di Paesi extra-europei ora non può più farlo poiché
Precludendo ogni potenziale acquirente al mondo di comprare petrolio libico siamo ormai tutti tutelati nella nella medesima maniera non c'è più il rischio che le compagnie europee siano scavalcate da parte di società concorrenti perché tutti i Paesi delle Nazioni Uniti devono rispettare l'embargo non è allora fondata
Anche la tesi secondo cui i contratti delle nostre imprese sarebbero stati meglio tutelati in caso di nostro mancato intervento
Le sanzioni internazionali contro il regime avrebbero comunque svuotato quei contratti di ogni efficacia ed analogo ragionamento sarebbe valso
Nel poco realistico caso in cui Gheddafi dovesse alla fine prevalere perché in ogni caso le sanzioni continuerebbero a dispiegare i loro difetti
E renderebbe inefficace inapplicabili contratti già firmati
Ciò non toglie
Che occorre continuare ad operare per tutelare nel futuro della Libia le posizioni contrattualmente acquisite dalle imprese italiane nel mercato libero libico quando un regime democratico e riconosciuto dall'ONU si sarà fermato
Faremo allora valere a quel tempo la piena efficacia dei contratti delle imprese italiane
Il Consiglio nazionale di Bengasi ha già assicurato di volere adempiere a quei contratti quando sarà in condizioni di farlo
Dicendo sì convinto del fatto che le libertà economiche lo Stato di diritto sono aspetti cruciali
Delle rivendicazioni libiche di quella che oggi è l'opposizione libica e di quella che noi speriamo sarà domani la nuova Libia
Nel frattempo le imprese europee che sono impossibilitate a onorare i contratti in ragione delle sanzioni ONU
Trovano oggi una tutela giuridica in un Regolamento adottato pochi giorni fa che prevede modalità per assicurare i pagamenti dovuti alle imprese europee in base a contratti eseguiti prima dell'entrata in vigore delle sanzioni
Onorevoli colleghi una questione delicata è quella della vigenza del trattato bilaterale tra Italia e Libia
Esso è stato revocato per chiedere al governo una valutazione sulla condizione giuridica in cui esso si trova fino alla risoluzione della risoluto fino all'adozione della risoluzione diciannove settantatré quell'accordo poteva considerarsi di fatto suo speso ma ora
Con l'entrata in vigore della risoluzione diciannove settantatré
Alla luce dell'articolo centotré della Carta dell'ONU
Vi è la prevalenza assoluta ed automatica degli obblighi della carta su quelli assunti dagli Stati membri con qualsiasi altro accordo internazionale o bilaterale
Ecco dunque che il quadro giuridico è cambiato
Siamo tenuti ad adempiere le decisioni vincolanti del Consiglio di sicurezza
Ne discende non più la sospensione di fatto ma la sospensione di diritto automatica degli obietta il trattato bilaterale la cui applicazione sarebbe ovviamente vietata informalmente dalla risoluzione diciannove settantatré onorevoli colleghi soggetti diritto internazionale non sono i governi ma gli stati ecco perché guardiamo al futuro delle nostre relazioni bilaterali e all'interesse a mantenere invita il trattato ancorché esso speso di diritto in via automatica per conservare in prospettiva un rapporto
Preferenziale
Con la Libia del dopo-Gheddafi
Vi sono poi gli aspetti umanitari di grande importanza
L'Italia è pronta a proseguire l'azione umanitaria che abbiamo intrapreso
L'Italia onorevoli colleghi è stato il primo e finora unico paese europeo ad aver portato aiuti umanitari nella città di Bengasi con due navi italiane
Con due navi italiane sono arrivate novanta tonnellate di materiali cibo attrezzature e medicinali beni di prima necessità
è una testimonianza concreta
Al di là dei facili proclami spesso non seguiti dai fatti di una vicinanza reale ai bisogni alle richieste del popolo libico continueremo ad essere protagonisti dell'aiuto umanitario a quel popolo che sta soffrendo
Ma vi è anche un altro aspetto delicato quello dell'immigrazione
Molti avevano tacciato come allarmistica la previsione di massicci a flussi di migranti
Dalla Tunisia abbiamo visto arrivare da gennaio quindici mila immigrati clandestini
Non parlo solo delle condizioni di disagio di Lampedusa ma anche di tutti i centri che si trovano nelle regioni italiane e la concreta possibilità che nuovi ed anche superiori flussi provengano presto dalla Libia impone in ogni caso una strategia in chiave europea
Fin dall'inizio dalla crisi abbiamo avanzato tre richieste maggiore cooperazione dell'Unione con i paesi della sponda sud
Gestione europea dei flussi sulla base di un'effettiva condivisione degli oneri tra gli stati membri definizione di un sistema unico di asilo europeo questi principi sono stati raccolti dal Consiglio europeo l'undici marzo
E dal Consiglio dei ministri degli esteri il ventuno marzo
Lavoriamo onorevoli colleghi per una nuova Libia e per un nuovo partenariato euromediterraneo
La dimensione politica e quella del partenariato rappresentano la prospettiva su cui dobbiamo impegnarci maggiormente un punto chiave della risoluzione
è l'invito a promuovere un dialogo nazionale di riconciliazione spetta all'Unione Europea all'ONU alla lega araba l'Unione africana
Facilitare quel dialogo favorendo il coinvolgimento dei gruppi tribali di cui la Libia è composta dobbiamo far funzionare attuale da subito
Il cessate il fuoco la no fly zone ciò vuol dire fermare le violenze e creare le condizioni affinché il dialogo di riconciliazione nazionale
Possa partire l'ONU io credo dovrà presto verificare sul terreno il cessate il fuoco e su questa base una fase politica si potrebbe aprire l'Italia vuole può concorrere attivamente a creare le condizioni perché un dialogo politico e una vera strategia per il dopo-Gheddafi siano avviati
Abbiamo aperto un canale diretto con Gheddafi abbiamo con con Bengasi abbiamo canali costanti io personalmente ho avuto contatti con il presidente del governo provvisorio libico
L'ex ministro della Giustizia Jalil abbiamo riaperto a Bengasi il consolato italiano
Esponenti del consiglio di Bengasi sono venuti a Roma a rappresentare richieste e prospettive solo l'obiettivo della riconciliazione
Ma anche quello dell'integrità territoriale del Paese non vogliamo una Libia divisa in due essa non sarebbe nell'interesse del popolo libico e lo stesso Comitato di Bengasi ha sempre mostrato
Forte contrarietà a questa prospettiva in conclusione onorevoli colleghi
Lavoreremo senza paternalismo mi per favorire una transizione democratica in un Paese che al centro del Mediterraneo e di vitali interessi nazionali dell'Italia
Lo faremo portando un contributo originale dell'Italia
Già domani all'incontro che l'Unione Africana promosso ad Addis Abeba con l'Unione europea l'ONU e la Lega araba
Per riflettere sulle prospettive politiche del futuro della Libia vogliamo lavorare su una vera integrazione euromediterranea di tutti i paesi della sponda sud una stagione politica che nell'avvicinarsi della vera democrazia e dei diritti
Preservi i popoli dalle pericolose tentazioni di influenze radicali o fondamentaliste signor Presidente siamo impegnati con piena responsabilità
Leali alla coalizione al rispetto della legalità internazionale oggi non portiamo la guerra alla Libia
Siamo e saremo ancora di più attenti alla popolazione civile all'uso della forza strettamente conformi alle regole dell'ONU alla ricerca di una riconciliazione nazionale
Che dopo il regime offre al popolo libico prospettive di prosperità e di autentica libertà vi ringrazio
Grazie ha facoltà d'intervenire il ministro della Difesa onorevole la Russa pure
Grazie presidente grazie presidente
Poiché abbiamo già illustrato
Al Senato
Gli argomenti che
Noi proponiamo in questa sede cercherò di non discostarmi molto
Da quanto già dichiarato nell'altra Camera
E pertanto signor presidente onorevoli senatori
La mia comunicazione
Chiedo scusa chiedo scusa signor presidente onorevoli deputati stavo giusto dicendo in questa la mia dichiarazione non si discosta
Sarà volutamente pressoché uguale letteralmente uguale a quella del Senato anche sette per la verità e mi abitudine
Non leggere ma parlare a braccio la comunicazione del ministro Frattini è stata largamente esaustiva
Con argomenti che condivido pienamente che mi esimono dal fare ripetizioni al quadro delineato dal ministro Frattini cercherò di fornire opportune integrazioni in larga parte più di specifica pertinenza del ministero della difesa
Un dato che non è stato forse sottolineato con sufficiente rilievo
E la straordinaria accelerazione dei tempi operativi già avvenuta in questa vicenda come mai era successo pur nelle molteplici crisi internazionali degli ultimi anni
Dal momento in cui si è posta l'eventualità di un intervento internazionale al momento in cui è poi arrivata una risoluzione e queste poi diventata operativa
è passato un tempo così breve come mai era capitato in precedenti occasioni
Quali sono i fattori che hanno determinato tale accelerazione in primo luogo ha risposto l'accelerazione all'esigenza di fermare i combattimenti in atto
In quella che era divenuto una vera e propria guerra tra le fazioni contendenti
Di una Libia spaccata in due con gravissime ripercussioni sulla popolazione civile
L'intervento si è reso inevitabile quando la rotta del fronte anti-Gheddafi era ormai costretta nella zona di Bengasi è già si immaginava la possibilità di e di azioni veramente
Pesanti da di popolazioni civili atteso che anche il figlio di Gheddafi aveva dichiarato che sarebbero stati presi casa per casa mentre il segretario di Stato americano
Definiva le violenze atrocità inenarrabili
Dall'altro lato l'accelerazione è influenzato negativamente la predisposizione delle misure organizzative necessaria a garantire la migliore esecuzione dell'intervento internazionale
Fra questi due opposti fattori non mi alcun dubbio il primo
Quello della necessità di intervenire prontamente era prioritario appunto in termini di tempo e di importanza d'altra parte la stessa risoluzione alla diciannove settantatré richiamava innanzitutto la protezione della gente libica
Se è lecito chiedersi se questa risoluzione che è quella che ha poi dato legittimazione all'intervento è stata utile noi rispondiamo sì
Quella che poteva diventare una strage di popolo si è arrestata ed i combattimenti sono poi diventati scontri tra le forze in armi di due schieramenti forze governative e forze di opposizione
Se volessimo fare un macabro lugubre calcolo delle vittime
Sicuramente diremmo che dal diciotto marzo in poi le vittime se ci sono state ahimè
Ci sono state sicuramente sono state in numero inferiore rispetto a quanto era successo prima e soprattutto rispetto a quando sarebbe successo se fosse mancato l'intervento della comunità internazionale
Come è arrivata l'Italia all'intervento qualcuno ha detto che vi arrivata troppo presto qualcun altro invece ha lamentato che l'intervento della comunità internazionale e dell'Italia stessa è arrivato troppo tardi in realtà
Noi riteniamo che mai come in questa occasione il Governo ha scelto i tempi giusti e adeguati alla necessità di intervenire immediatamente sul piano umanitari
In questo per la verità il Governo ha avuto il conforto devo dirlo
Dell'opinione della stragrande maggioranza della Camera e del Senato espresso con il voto nelle commissioni congiunte Esteri Difesa
Aggiungo che il nostro Paese
Prima ancora della risoluzione dell'ONU è stato il più impegnato nell'evacuazione di cittadini stranieri
E di cittadini italiani mille trecentoventinove si pensi che abbiamo evacuato un numero di cittadini stranieri superiore di quattro volte a quello dei cittadini italiani
Come ha ricordato il ministro Frattini il nostro Paese è stato il primo
A mandare aiuti a Bengasi anche alla frontiera con la Tunisia fornendo assistenza sanitaria trasportando riportando a casa egiziani e persone di molti altri Paesi complessivamente abbiamo effettuato undici missioni aeree
Parlo di missioni
Di solidarietà e di aiuto e due navali di evacuati e di evacuazione ed abbiamo inviato due unità navali per il trasporto di aiuti umanitari
Ancora siamo stati i primi ad offrire sempre nella fase precedente alla risoluzione le nostre basi di Amendola Gioia del Colle Sigonella Aviano Trapani Decimomannu e Pantelleria quotidianamente niente
Capitato di parlare con i ministri degli esteri non solo dei Paesi europei ma anche al tre extra europei
Per
Rispondere alla loro richiesta di utilizzo delle nostre basi che sono sempre state concesse con la precisa avvertenza che potessero essere utilizzate solo per scopi umanitari d'altra parte
Non avremmo potuto immaginare nessun altro tipo di intervento senza un preventivo via libera degli organismi internazionali come impone peraltro la nostra Costituzione
Quando le Nazioni Unite superando difficoltà insite nelle proprie modalità di decisione
Che come sapete prevedono la possibilità
Del diritto di veto per alcune nazioni quando hanno ottenuto il sì della larga maggioranza del Consiglio di sicurezza anche se con l'astensione di Russia e Cina che avrebbero appunto potuto ricorrere al diritto di veto
L'Italia si è trovata davanti alla scelta di partecipare allo sforzo della comunità internazionale
Teso
A salvaguardare come imponeva la risoluzione l'integrità fisica del popolo libico e di farlo senza indugio
L'alternativa sarebbe stata quella di non partecipare soluzione a mio avviso impensabile in quelle condizioni e non certo
La nostra partecipazione è stata mossa dalla revoca di ricavare particolari vantaggi
Da una situazione che si è improvvisamente e imprevedibilmente a venuta a creare
Dopo che tutto il Nordafrica si era infiammato contagiando anche la Libia
Non poteva esserci nessun vantaggio
Ne ce ne può derivare da questa vicenda in cui l'Italia semmai dovuto intervenire con la doverosa attività di solidarietà ai e di intervento umanitario per semmai cercare di limitare le conseguenze negative per i nostri interessi nazionali
Il governo ha convocato lo voglio ricordare
Una riunione la mattina del diciotto marzo io ha deciso che l'unica soluzione da adottare
Fosse quella di Mark di dare mandato ai ministri degli esteri e della difesa
Di recarsi dinnanzi al Parlamento le commissioni Esteri e Difesa riunite in quando peraltro l'aula le aule di Camera e Senato non erano Como Kabili con immediatezza
Per prospettare l'opportunità di un'adesione alla coalizione che si andava formando in esecuzione del deliberato delle Nazioni Unite per proteggere le popolazioni dalla Libia
Non mi era dubbio come ci ha indicato il Parlamento attraverso il voto unanime dei presenti con la non partecipazione al voto della lega nord dell'IGP che quella scelta fosse per così dire giusta ma anche obbligata
Non solo
A rendere disponibili le nostre basi
Questa sì una scelta determinante perché le nostre basi apparivano e sono indispensabili per l'applicazione di ciò che la comunità internazionale ci chiedeva
Ma anche per una nostra partecipazione attiva una partecipazione per la quale non c'è c'è stato entusiasmo ma neanche esitazione si è trattata di una scelta logica quella di dare un contributo concreto è attivo sia pure limitato in confronto all'impegno di altri Paesi della coalizione
Abbiamo dunque aderito alla coalizione fornito le basi
Esattamente come già indicato nel pomeriggio del diciotto marzo scorso il Parlamento con il voto unanime dei membri presenti delle commissioni Esteri e Difesa salvo le astensioni di cui vi ho detto
L'indomani mattina Parigi il nostro presidente del Consiglio ha partecipato ad una riunione nel corso della quale è stata presa la decisione di formare la coalizione
In quell'occasione è stato votato un documento con il quale si decideva di agire congiuntamente attivamente per rendere concrete le prescrizioni della risoluzione diciannove settantatré subito dopo il ministro degli Esteri ha provveduto in quell'occasione a notificare al segretario generale dell'ONU nonché alla lega araba la nostra adesione alla coalizione della quale facevano parte fanno parte ad oggi Stati Uniti Gran Bretagna Francia Italia Spagna Canada Danimarca Belgio Grecia tutti Paesi appartenenti alla NATO alla quale si aggiunge il quanta successivamente
Successivamente alla notifica
Ed ecco gli elementi pertinenti pertinenza della difesa abbiamo deciso quali assenti trasferire sotto l'autorità della coalizione
Già come comandante l'ammiraglio lo Clear che unisce in sé molti funzioni di comando nato e USA
E che per la specifica esigenza agisce in qualità di comandante americano delle forze della coalizione la domanda chi comanda oggi a questa risposta quando avverrà il passaggio del comando delle operazioni della coalizioni all'amato cosa che come sapete come di appena illustrato il ministro Frattini è stata richiesta voluta ottenuta dall'Italia egli presumibilmente ne diverrà automaticamente il titolare utilizzando in questo caso però la struttura militare dell'Alleanza
Nell'ambito dell'attuale struttura della coalizione il coordinamento delle operazioni degli assetti nazionali è stato costantemente garantito dalla presenza di ufficiali di staff italiani
Presso i comandi multinazionali comando interforze sulla nave Mount Whitney comando delle operazioni aeree di Ramstein
Per quanto riguarda la catena di comando e controllo la posizione italiana sostenuto peraltro dalla quasi totalità dei Paesi dell'Alleanza
Ha consentito di giungere rapidamente alle decisioni assunte ieri dal con Silio Atlantico per affidare la gestione dell'embargo alla NATO al riguardo vi confermo quando già apparso sugli organi di informazione cioè che il comando tantrico di questa operazione sarà posto con ogni probabilità nelle mani dell'ammiraglio veri nelle sue funzioni di comandante navale NATO di Napoli a sua volta alle dipendenze dell'ammiraglio lo glia
Anche per quanto riguarda la no fly zone riteniamo che un accordo per l'assunzione di responsabilità da parte dell'Alleanza possa essere raggiunto in tempi brevi
Sono i mezzi attualmente in corso di definizione gli aspetti relativi alla deviazione politico-strategica gli alla discendente struttura di comando e controllo per le operazioni in atto di protezione dei civili
Che anche chiamata no-fly zone plus che prevede anche azioni dirette
Come sapete attualmente alla guida della coalizione affidata agli Stati Uniti
E anche per questo tipo di operazioni l'Italia auspica fortemente un significativo coinvolgimento dell'alleanza atlantica che potrà assicurare una chiara e condivisa guida politico-strategico
Vorrei ore sinteticamente riferire in merito al contributo delle nostre forze armate all'applicazione della risoluzione diciannove settantatré fino ad ora sono stati resi disponibili alla coalizione
Quattro velivoli Tornado Ecr impiegabili contro il radar della difesa aerea e quattro veicoli F. sedici impiegabili dell'operazione di scorta il ruolo e di difesa aerea
Questi aerei a partire da domenica scorsa hanno portato a termine
Ieri non avevo dato questo dato complessivamente dieci missioni e trentadue sortite nel corso delle quali non sono state rilevate emissioni di radar della difesa aerea libica
Per cui non è stato necessario l'intervento attivo dei sistemi d'arma di bordo
Pochi hanno notato
Che tra gli assetti messi a disposizione della coalizione non figurano i Tornado nella tradizionale configurazione di attacco
Questa nostra scelta è avvenuta
Con la piena concordanza della coalizione essenza alcun contrasto quindi non sono stati assegnati tornato predisposti per missioni diverse da quelle specifiche di contrasto dei sistemi di difesa aerea in particolare dei sistemi radar a questi asserviti
Questi aerei
I Tornado Ecr
Sono i primi ad arrivare in zona di operazioni e gli ultimi a lasciarla
Perché sono quelli che rendono possibile l'impiego degli altri mezzi aerei senza che questi ultimi corrano il pericolo di essere abbattuti dalla contraerea
Cui sono appunto asserviti radar che i nostri Tornado
Possono oscurare con un disturbo di tipo elettromagnetico generato dalle apparecchiature installate sull'aereo ovvero essere distrutti da un missile di precisione che non ha normalmente effetti collaterali
Ma che si aggancia sull'emissione del radar e su di essa si dirige anche ove questa venisse nel frattempo spenta perché immediatamente memorizzata
Oltre ai già menzionati aerei stanno operando sotto comando nazionale però e potranno essere resi disponibili nei prossimi giorni per l'operazione a guida NATO un gruppo navale per la sorveglianza marittima il concorso alla difesa
Nazionale guidato dalla portaerei Garibaldi ha composto dall'incrociatore Doria dalla fregata Euro e dal pattugliatore Spica
Unità della difesa aerea con veicoli intercettatore Eurofighter ed F sedici rischierati negli Ario porti di Trapani Gioia del Colle a cui si aggiungono due Tornado è un C centotrenta per il rifornimento in volo
Come avviene normalmente più specificatamente in questa fase in cui l'allerta è stato possa portato a un livello più alto
La copertura dello spazio aereo italiano al di fuori dalla coalizione viene assicurata con quattro caccia pronti a intervenire in soli quindici minuti
Questo apporto concreto fatto di aerei nani base strutture conferisce un ruolo di grande rilievo alla partecipazione dell'Italia alla coalizione questo ci viene riconosciuto da tutti
A questo si aggiunge il peso
E l'ascolto derivanti dalla nostra conoscenza delle vicende libiche che nelle riunioni che abbiamo fatto a Bruxelles e negli altri consessi internazionale è stato assolutamente notevole e decisivo
I Paesi alleati sanno benissimo
Che non è possibile immaginare un futuro della Libia senza un ruolo politico sociale economico e diplomatico dell'Italia e lo sappiamo noi per primi
Che siamo in ogni caso i primi a pagare le conseguenze di ciò che sta avvenendo di ciò che potrebbe avvenire
Lo sanno per esempio i cittadini di Trapani che hanno visto chiuso il loro Areo porto anche se la chiusura lo posso assicurare temporanea e nei prossimi giorni stiamo facendo di tutto per poterlo gradualmente a riaprire lo sa l'intera comunità nazionale ben consapevole del rischio
Di flussi migratori
Sempre più consistenti tra i quali bisogna comunque distinguere quelli dei profughi da quelli dei clandestini quali quelli attualmente in atto dalla Tunisia dove non mie guerra anzi dove la dittatura è stata in qualche modo sostituita ma dove è venuto meno invece il controllo della polizia tunisina che era presente prima dello scoppio delle vicende di cui tutti oggi siamo in grado di conoscere la portata a riguardo voglio riferire
E questa notizia ieri non potevo darla
Che la nave San Marco dalla nostra Marina partita ieri sera dal porto di Lampedusa e giunta questa mattina al porto di Augusta trasportando cinquecento immigrati che sono stati trasferiti nel sito di Mineo vicino a Catania vorrei aggiungere inoltre che nell'ambito del concorso fornito alle forze di polizia per la vigilanza e la sicurezza delle strutture
E delle arie impiegate per l'emergenza clandestina la difesa arreso
Disponibili fino al trenta giugno due mila undici ulteriori duecento militari
Al riguardo il nove marzo scorso per l'emergenza umanitaria sono stati assegnati cento militari al prefetto di Agrigento per il centro di accoglienza di Lampedusa e cinquanta al prefetto di Catania
Per il già citato il centro di Mineo per il concorso in attività di vigilanza e sicurezza il rischio di amento io gli schieramenti avvenuto dal diciannove marzo
Più in generale per l'accoglienza
In caso di esodi consistenti sulla sponda sud del Mediterraneo
Soprattutto per i profughi la difesa ha fornito un elenco di tredici siti ubicati in ogni parte del territorio nazionale nord di Centro e Sud per un totale di circa quattro mila seicento ettari per ogni opportuno utilizzo demandato ad altri
Ministeri
In particolare al ministero degli Interni
Signor presidente onorevoli colleghi
Certo noi siamo consapevoli che il nostro intervento doveroso per i motivi un umanitari che abbiamo detto e per dare esecuzione alle regioni che hanno portato la comunità internazionale a decidere alla risoluzione diciannove settantatré
Ci pone anche
In una diversa condizione rispetto alla comunità stesse in particolare
Rispetto alla domanda che qualcuno si è posto
Ma era
Utile intervenire al di là delle ragioni umanitarie
La risposta è che il solo la nostra partecipazione ci consente oggi anche una maggiore autorevolezza una maggiore autorevolezza nel chiedere di dividere il peso di un eventuale gestione di un eventuale biblico arrivo di profughi che avremo il dovere di assistenza
Dovere di assistere ripeto profughi diverso il problema normativo riguardo l'immigrazione clandestina
E nel richiedere alla comunità internazionale
Di sobbarcarsi insieme a noi il peso di un eventuale situazione peserà dovrà pesare la nostra attiva partecipazione non sarebbe immaginabile
Che chi è coalizzato per impedire danni alla popolazione libica sì disinteressarsi e poi delle conseguenze di quello che in Libia stabilimento
Non possiamo immaginare che il non intervento avrebbe potuto migliorare la situazione anzi
L'avrebbe resa probabilmente ancora più drammatica avrebbe lasciato l'Italia più sola nella gestione ipotetica della fuga dalla Libia di migliaia e migliaia di profughi
Per questo motivo penso di poter affermare che fino a questo momento ci siamo mossi nella maniera più adeguata sia come Governo che come Parlamento
Non siamo intervenuti né troppo presto né troppo tardi non siamo intervenuti né con poco né tanto meno con tanto entusiasmo non c'è mai entusiasmo
Nel dover fare ricorso alla forza c'è semmai il senso di responsabilità e consapevolezza di una situazione complessa e delicata c'è semmai il dovere di compiere ciò a cui siamo preposti la parola che personalmente mi ha più toccato le parole che più personalmente mi hanno toccato sono state quelle pronunciate dal Santo Padre
Che si è rivolto a tutti quelli che come noi
Hanno una responsabilità politica
Lui ha detto anche un militare ai quali ha raccomandato di tenere presenti i doveri umanitari e morali
Che non abbiamo dimenticato che non ho dimenticato e penso che nessuno di noi possa dimenticare neanche per un solo istante
Abbiamo però l'orgoglio di aver fatto il nostro dovere per quanto mi riguarda
Ho l'orgoglio di aver fatto con la massima modestia moderazione quando era doveroso perché ha il compito di dirigere le forze armate delle quali ve lo posso assicurare
Potete tutti essere molti molto orgogliosi per la prontezza l'efficienza e l'efficacia che hanno saputo e stanno sapendo dimostrare anche in questa difficile situazione grazie
Grazie ministro La Russa
Credo a ventiquattro marzo due mila undici e così interveniva alla caramelle Ministro della Difesa Ignazio La Russa
Sulla crisi libica in precedenza avete ascoltato anche quanto ADSL Ministro degli Affari Esteri Frattini e ascoltiamo adesso alcuni degli interventi che caratterizzarono
Il dibattito a partire da quanto disse in quella sede Gianni Vernetti del gruppo misto
A seguire ascolterete anche interventi di Antonio
Di Pietro dell'Italia dei Valori di Americo Porfidia di iniziativa responsabile a Di Benedetto Della Vedova di Futuro e libertà di Pier Ferdinando Casini dell'UDC di Marco Giovanni Reguzzoni della Lega
Di Massimo D'Alema del PD di Fabrizio Cicchitto dal PdL a Di Matteo Mecacci
All'epoca parlamentare radicale
Il Pd di Alessandra Mussolini del PdL di Giorgio la Malfa del gruppo misto e di Furio Colombo del PD questi ultimi quattro parlamentari intervenivano
A titolo personale onorevole Vernetti per quattro minuti
Signor presidente ministro degli affari esteri l'iniziativa militare di queste ore a nostro parere è giusta e condivisibile
Realizzata nel pieno rispetto delle risoluzioni mille novecentosettanta e mille novecentosettantatré delle Nazioni Unite
Che hanno previsto prima l'embargo delle armi poi il deferimento del dittatore che dati alla Corte penale internazionale
Poi l'attivazione di una no-fly insomma con un obiettivo chiaro protegge i civili che altrimenti avrebbero corso serissimo rischio di essere duramente brutalmente massacrati dalle milizie di Gheddafi
Non avessimo fatto questa iniziativa ci saremmo trovati per l'ennesima davo volta dover rimpiangere molti immani massacri com'è caduta sembra inizia come accaduto nel sud dell'Iraq come accaduto in Darfur
Io ritengo estremamente positivo il fatto che insieme agli alleati europei e americani ci sia un forte attivo coinvolgimento della Lega araba e del Consiglio di cooperazione del Golfo
Bene ha fatto l'Italia concede alle proprie basi e noi sosteniamo la partecipazione attiva del nostro Paese
Auspichiamo naturalmente un comando NATO perché da cinquant'anni la NATO e quell'alleanza politico-militare
Ben rodata e ben attrezzata per affrontare queste crisi sosteniamo con convinzione il Consiglio nazionale di transizione di Bengasi
Sosteniamo con convinzione la creazione di un corridoio umanitario per far giungere gli aiuti sul terreno Gheddafi non è più un interlocutore credibile nella per la comunità internazionale e oggi dobbiamo prospettare un esito che potrà essere l'esito che potrà essere un giudizio di fronte alla Corte dell'Aja
Ma signor presidente non ci sentiamo addolorati come ha detto Berlusconi in queste ore
Nei confronti del dittatore siamo preoccupati di tutelare la popolazione civile lo Stato di diritto e vogliamo venire incontro a quelle aspirazioni di democrazia e di libertà del popolo allibite libico di tutti i popoli del Mediterraneo
è cambiato il Mediterraneo in queste settimane
E per noi europei è un fatto di estrema rilevanza dopo la caduta del muro di Berlino nel mille novecentottantanove dopo aver incluso l'Europa dell'Est nelle istituzioni democratiche europee
Quelle è oggi la vera politica estera per l'Europa la vera sfida per l'Europa
E promuovere lo sviluppo consolidare le istituzioni democratiche ce lo chiedono quelle migliaia di giovani che per la prima volta sono scesi in piazza non bruciando le bandiere dell'America o di Israele
Ma chiedendo libertà democrazia e chiedendo che i dittatori che da troppi anni di opprimere vano andassero a casa
è una crisi rilevante per Italia e dell'Europa l'Italia in prima fila ma è anche una straordinaria opportunità un Mediterraneo stabile
Sicuro pacificato e democratico per l'Italia e per l'Europa rappresenta una grande possibilità d'investimento economico di cooperazione economica e politica un grande no nuovo spazio politico comune
Questo deve saper offrire l'Europa troppo assenti top troppo tentennante
In queste settimane in conclusione c'è un chiaro interesse nazionale per l'Italia c'è un chiaro interesse nazionale per l'Europa la stabilità lo sviluppo la democrazia in Libia in tutto il Mediterraneo per questo motivo Alleanza per l'Italia sostiene l'iniziativa
Promossa dalla coalizione in queste ore e Coco e con la mozione comunemente presentata da tutto il terzo polo insieme al Partito Democratico autorizza il governo a fare quanto necessario tutto il possibile per rispettare quanto previsto io lo ritengo e lo voglio ancora sottolineare un fatto storico all'unanimità nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite quanto previsto dalla risoluzione mille novecentosettantatré cioè protezione dei civili stabilizzazione e pacificazione grazie
Grazie a lei onorevole Vernetti onorevole Di Pietro prego
Innanzitutto
Mi sia concesso
Deplorare l'assenza del Presidente del Consiglio
Ah quindi a questo incontro con il parlamento
Piaccia o non piaccia
Stiamo facendo
Un'azione di guerra
Chiamiamola pure azione di pace ma è fatta questa azione
Con armi e bombe
E il fatto che il Presidente del Consiglio non senta il dovere di venire in Parlamento di assumersi la responsabilità davanti al Paese di ciò che stiamo facendo fa diventare il non presidente del consiglio ma dimostra che è un coniglio
Ciò premesso l'Italia dei Valori si riconosce
Nella risoluzione del loro del mi diciannove settantatré si riconosce in questa risoluzione
Perché per la prima volta in un'azione di guerra effettiva c'è stata una decisione del l'unico riferimento di governo mondiale che abbiamo esse ci riconosciamo e se riconosciamo l'importanza dell'ONU abbiamo il dovere di seguirne poiché indicazione le disposizioni
Per la prima volta dopo dirà che il costo polacchi bulgari stante per la prima volta nono ha deciso direttamente e quindi c'è una legittimazione giuridica
Ma c'è anche un compito circoscritto che ha indicato l'ONU
Un compito che è racchiuso nelle parole di Obama
Salvare vite umane e questo è solo questo il compito non di andare a decidere
Di ammazzare Gheddafi piuttosto che di di fare per l'uno all'altra parte della popolazione noi dobbiamo di fare per tutta la popolazione sia che sia pro-Gheddafi sia contro Gheddafi ma nessuno deve essere ammazzata se non per salvare vite umane
è che ci si era in dubbio ragioni umanitarie per rendere obbligatorio l'intervento dell'ONU mi pare che sia sotto gli occhi di tutti ricordo cosa disse Gheddafi poche ore prima dell'intervento
Gheddafi di fatta dei aveva deciso di distruggere una parte del suo popolo aveva scagliato i suoi soldati contro il suo popolo aveva ordinato loro di andare a massacrare vendicarsi è una parte della Libia
Rispetto a tutto questo non si può stare a guardare quindi è vero che ci sono molti altri interessi anche
Non confessabili per cui sì è andata e si è voluta andare in Libia ma non c'è dubbio che le ragioni umanitarie ci sono c'erano e per questa ragione la legittimazione c'è
Qualcuno dirà e anche noi tra questi ma perché in Rwanda Yemen in Cambogia perché no
La domanda è appunto questo perché no ma non è che siccome non interveniamo menta ma se non altro a parte ciò lettere veramente legittimo ammazzare da questa parte
Il fatto che non si debba ammazzare da nessuna parte non giustifica che si deve chiudere gli occhi sempre
Beh semmai si deve aprire l'anche per le altre regioni dove ci sono queste situazioni
Ma qual è il merito della soluzione ONU ha stabilito appunto che non bisogna permettere agli aerei di andare a bombardare che bisogna proteggere Bengasi la popolazione che bisogna intervenire anche con embarghi e blocco dei beni che bisogna stabilire un corridoio umanitario queste sono queste sono le ragioni che ci hanno indotto a sottoscrivere una risoluzione unitaria tutte noi forze dell'opposizione responsabili che abbiamo ascoltate l'accorata parole del Capo dello Stato
Che lui sì che ci ha messo la faccia e mentre sono da mettere presente al Consiglio che coniglio è scappato
Cosa chiediamo chiediamo un cessate il fuoco immediato chiediamo una mediazione politica immediata chiediamo la Corte internazionale dell'Aja per Gheddafi non è che chiediamo che dobbiamo fare radere al suolo tutto ciò che e la sua proprietà perché così finalmente sfogliava i nostri stili più barbari
Qual è l'azione del governo che noi contestiamo
Nel governo regna
Regna la confusione io mi permetto soltanto di far evidenziare
E alcune anomalie Maroni allarme terrorismo ministro dell'interno
Frattini ministro degli Esteri in Italia nessun pericolo terrorismo farà capire
Il Cavaliere ha risolto il problema sono stato informato dice Berlusconi poche male ma questo era regna il sovrano la confusione in Italia nel nostro governo
Potrei allungare il mio discorso su questo tema in modo molto più ampio ma certo è certo è che
Il comportamento del governo è stato un comportamento che è passato da un eccesso all'altro soprattutto quello di Berlusconi che prima sia messa a giocare a fare il giullare a fare il bastone al a a giocare a cavalli a giocare a die da fine Coli vietati e adesso dice che egli è un criminale prima non aveva visto prima gli faceva comodo egli gioca con il suo ruolo egli non ha il l'assenso della responsabilità
Delle funzione ha chiesto detti presente il consiglio egli pensa pensa
Per fare il presidente del Consiglio è come stare nel sottoscala di Arcore col bunga bunga questa è una cosa vergognosa
Berlusconi ha scelto il cavallo sbagliato ma anche lei ministro Frattini è venuto per riferire
Perché lei il diciotto gennaio due mila undici ha indicato a Gheddafi per distinguerla dalle altre situazione
In Medioriente ha indicato Gheddafi come modello del riformismo arabo alla faccia del modello delle firme sbarco ma lei fa il ministro degli Esteri
O fa il giullare insieme a Berlusconi
Ecco perché noi riteniamo che questo doppiogiochisti mo'che questa ipocrisia ammette al via tutta una prima vittima grave ritardo la verità e lei ministro Frattini non fu Maria si assume la responsabilità ritrovata all'onorevole mi chiese allora vale la pena
Onorevole Barbagallo fa bene sapere tè mentre una parte dell'opposizione che in questo Parlamento esprime le sue idee sul comportamento di questo governo
Il Presidente del Consiglio non c'è e il ministro degli Esteri Frattini dopo aver recitato una poesia se n'è scappato via mentre il ministro della difesa La Russa evoluto qui a ripetere pari pari discorso al Senato scambiando i deputati i senatori petto qual è il rispetto che hanno dal Parlamento questi signori del Governo
Losappio al Paese è un è un governo che non c'è un governo in confusione un governo che gioca con la pelle degli altri anche voi la vostra e anche con la nostra
Per queste
Per questo noi chiediamo che il governo assuma almeno una responsabilità pretende da noi chieda pretenda dagli altri Paesi dell'Unione europea che i flussi migratori siano distribuite equamente vede ministro degli esteri che è scappato via secondo coniglio di questo governo
Beethoven Liszt onorevole Di Pietro la prego usare zio arriva sia ancora viva consono a quest'aula perché chi non rispetta noi perché lo fa rispettare Bonanno lei con l'onorevole Di Pietro chi prende la parola al dovere di usare un linguaggio consono a quest'aula è chi viene dall'aula si assume la responsabilità di quel che fa ma non sono due comportamenti paragonabili tra di loro questo per l'Italia prego per l'ennesima volta di usare un linguaggio rispettoso dei colleghi e dell'aumento mi si trova io attendo io ritengo presidente della Camera
Che affermare c'è un Governo per non viene qui col suo presidente al consiglio che il ministro degli esteri se ne va mentre vanno presi un culla presentate da disfunzioni è un comportamento da Accorinti
E lo ribadisco è meglio avere Di Pietro
Non è questa l'espressione che la presidenza le contesta
Produce va be'prendo atto io la penso come su questo
Avremmo voluto dire a al ministro Frattini
Che non deve giocare con i flussi migratori ci sono due flussi migratori
Una cosa sono i profughi
Altra cosa sono gli immigrati e che quindici mila immigrati della Tunisia non debbono essere usati per giustificare ciò che avviene a Lampedusa dicendo che sono proprio che ce la Libia non c'entra niente
è una furbata di questo governo che sta facendo apposta per far passare in secondo piano ciò che sta facendo il Libia
Noi riteniamo che il Trattato di amicizia fra Libia e Italia debba essere sospeso vede ministro Frattini che non c'è mi sono limitato a questo
Che non c'è più
Ministro Frattini e lei ha detto che a norma di dell'articolo centotrentatré dello
Centotré scusate delle regole dell'ONU a lei ha detto che di diritto il trattato Italia-Libia di amicizia non vale più è vero a norma dell'articolo centotré non vale più ma deve essere notificato deve essere prese una posizione diversa
Dirette noi chiediamo che il Parlamento è che il Parlamento approvi una mozione il cui si dica sospendiamo con il governo libico
L'altra la validità di questo l'ho trattato noi chiediamo è il fatto che non volete non volete che si approvi una risoluzione in cui il Parlamento sì chiede al governo di impegna De impegnarsi a modificare al governo libico che con quel governo non ci vuole più avere a che fare dimostra solo una cosa
Il recondito pensiero di mantenere comunque il governo un filo conduttore per poter semmai dettati dovesse rimanere al Governo ancora continuare a fare i propri affari allora sappiano gli italiani cioè Berlusconi in tutti questi anni sia da privato cittadino sia da rappresentando il governo ha legittimato il criminale Gheddafi e come tali proviene relazione al fatto che questo governo non è non riesce ad avere una posizione unitaria nei confronti della crisi libica a nostro avviso e non ha più la motivazione non ha più la reale possibilità di stare al governo ecco perché noi insistiamo che prima va a casa meglio
Grazie onorevole Porfidia
Grazie presidente onorevoli colleghi prima di tutto
Io devo chiedere scusa agli italiani per lo spettacolo forse indecoroso che stiamo dando oggi perché su un problema così importante della politica estera non dovrebbero accadere queste cose
Onorevoli colleghi la risoluzione oggi in discussione che andiamo ad approvare è un atto importante che si inserisce con coerenza nel solco della risoluzione ONU mille novecentosettantatré che prevede un intervento finali
Esatto
Nel solco della risoluzione ogni mille novecentosettantatré che prevede appunto un intervento finalizzato alla protezione dei civili attraverso la creazione della no-fly zone e che autorizza gli Stati membri
A prendere tutte le misure necessarie alla difesa di civili
Un'azione quella prevista dalla risoluzione ONU che ha visto la partecipazione oltre che degli Stati Uniti anche dei più importanti Stati europei
E anche addirittura di quelli arabi una decisione non facile ma inevitabile dal momento chi si rischiava di assistere inermi alla repressione durissima e sanguinosa dei ribelli da parte di Gheddafi
L'Italia dedito con coerenza
All'adesione alla partecipazione a questa di soluzione facendo anche attenzione agli interessi del nostro Paese in un quadro di tutela della necessaria stabilità nell'area del Mediterraneo
Basti pensare che dalla Libia l'Italia ha rivolto il venticinque per cento del gas naturale e circa il quindici per cento del petrolio
Non si tratta quindi di un'azione ostile perché un'azione tesa ad evitare un bagno di sangue ma di un'azione che deve rimanere all'interno delle prescrizioni della citata Risoluzione ONU
Purtroppo però dobbiamo prendere atto effettivamente in questi ultimi giorni le operazioni militari europee contro la Libia hanno preso la via che non è certamente quella contemplata dalla risoluzione
Ed infatti alcuni tra i maggiori Paesi del pianeta stanno chiedendo l'immediato stop demmo va dementi ed un ripristino dei contorni definiti dalla risoluzione
E in questo senso di sono espressi il segretario generale della lega Araba Ambra un Moussa
Ma io dissi un'arma la più importante organizzazione islamica dell'Indonesia la Cina il Brasile la Russia l'India law alla Turchia
Nella stessa Europa la Germania Francia e Gran Bretagna non hanno ancora posizioni concordi così come non è del tutto chiaro il dialogo tra Mosca e Washington
Detto ciò noi siamo convinti che sia dovere di pesi liberi soccorre di cittadini dei Paesi non del tutto liberi minacciati di morte e soggetti regimi totalitari
Ma signor ministro i bombardamenti devono cessare
Abbiamo gridato allo scandalo quando si parlava di preziosi bombardamenti delle truppe di Gheddafi sui ribelli della Cirenaica
Ed ora noi rischiamo di recitare la parte di quelli che bombardano i civili libici di Tripoli e questa davvero una situazione poco surreale se non fosse profondamente tragica e feconda di brutali conseguenze
Ecco perché noi con piena convinzione gruppo di iniziativa responsabile confermiamo il nostro sostegno assoluto al ministro Frattini
Che giustamente richiede il passaggio delle operazioni in mano nato al fine di garantire un comando visti ordinato
Delle operazioni ed evitare che si vada in ordine sparso cosa del tutto inaccettabile
Anche in considerazione del fatto che i bombardieri stanno usando le nostre basi il nostro territorio sul quale il fino a prova contraria e nel rispetto degli obblighi internazionali vige ancora la nostra sovranità rivisto
Ne chiediamo con decisione con insistenza uno sforzo totale del nostro governo
Della nostra diplomazia affinché si torni al dialogo al compromesso insomma all'arte diplomatica l'unica in grado di fermare gli ha le armi
L'uso delle armi deve rimanere sempre un'ultima disperata azione e non certamente la priorità
Torni coscienti di quanto abbiamo detto noi Iniziativa responsabile nella prima settimana di marzo avevamo chiesto al governo di recitare un ruolo forte in chiave diplomatica per scongiurare l'attacco vero e proprio purtroppo non si è stato in grado di fermare la macchina della guerra una macchina che come tutti sanno una volta messi in modo difficile da fermare
Noi proprio noi l'Italia lo abbiamo chiesto e devo ammettere che eravamo pronti a spostare sul piano dei negoziati l'azione delle cancellerie e rubare tempo e spazio alle armi
Purtroppo quel tempio quello spazio certamente non per colpa degli italiani cari onorevoli l'hanno preso proprio le armi che oggi vi sono delle strade della Libia con tutto il loro carico di morte
In Tunisia in Egitto ha trovato sbocchi positivi per le aspettative popolari quella sulla loro situazione Melli Bia
Purtroppo è mutata ed è molto diversa e complessa
Noi cari onorevoli
Noi conosciamo bene il pensiero ippico quello stesso Paese quello stesso leader politico
Con il quale una decennale attività più diplomatica che ha visto coinvolte tutte le parti politiche che hanno governato il nostro Paese
Negli ultimi trent'anni abbiamo dell'agosto del due mila otto firmato un trattato di amicizia questo è vero di partenariato e cooperazione
Che disponeva però soprattutto in motel in materia del settore della difesa ed Elena regia
E a nostro parere noi non dobbiamo rinnegare quel trattato che per noi onorevoli colleghi oltre ai contenuti rappresentava un ramoscello d'ulivo offerto a regime libico
Ancora oggi le riteniamo di dover sperare di riprendere i temi del trattato con un palese che speriamo esca più Depero democratico e libero da questa fase storica
La situazione chiaramente impone delle riflessioni e delle azioni concrete strettamente connesse agli eventi che ne vogliamo riportare al governo
In primo luogo governo
E necessario porci il problema della nuova classe politica che si sta organizzando in Libia
Ne chiediamo la nostra diplomazia di cercare di sapere con la massima certezza e accuratezza d'analisi chi sono i ribelli chi leader del Consiglio nazionale provvisorio
Insomma è necessario rendersi conto quali forse nel post bellico sanando la guida del Paese che si trova di fronte all'Italia sull'altro lato del Mediterraneo
Sempre nel pieno rispetto della popolazione libica chiediamo al governo e dalle autorità competenti di intervenire per garantire il massimo livello possibile di sanità e sicurezza alimentare sul territorio libico
In questo senso dobbiamo dare il massimo delle nostre capacità e davvero vendicare quel ruolo di pace solidarietà che sono in grado di dare le nostre capacità umane
Iniziamo a di può disporre delle vere task force che possono intervenire degli ospedali libici
Con la stessa decisione però mesi ci siamo esigiamo cooperazione dall'Europa per la gestione dell'afflusso di profughi
Non è possibile e lo diciamo Chiarelettere che da un lato le operazioni militari in corso siano computer raggio europeo dall'altra parte le attività di soccorso ci hanno lasciato al paese più prossimo al conflitto cioè l'Italia
La stessa solidarietà deve essere dimostrata e devo dire ne devo prendere atto come sta accadendo fra tutte le regioni italiane perché in questi momenti tragici l'Italia deve dare prova di unità
Non ultimo anzi ma in modo sostenuto in modo continuativo noi con questa risoluzione
Chiediamo al governo del rigoroso rispetto della risoluzione dell'ONU di intraprendere tutte le iniziative diplomatiche che ritiene necessarie per far cessare le ostilità
E in questo modo che riprenderemo con l'uomo quel ruolo di leadership che ci compete e che tutto il mondo ci ha sempre riconosciuto nella politica estera
Ed un ultimo invito onorevoli colleghi
Al parlamento ricordiamo che la compattezza di una nazione si esplicita attraverso la condivisione dei temi della politica estera
Oggi ne abbiamo la possibilità a prescindere dalle appartenenze partitiche
Ecco perché noi voteremo a favore di questa risoluzione
E vi invito ancora diamo prova di essere hanno grande nazione un vero grande popolo uscendo uniti e compatti di fronte agli italiani da quest'aula grazie
Grazie profili onorevole dell'aveva prego
Grazie signor Presidente io voglio ringraziare i ministri Frattini e la Russa per le loro comunicazioni
Ma ciò detto ritengo che la scelta del presidente del consiglio di non venire direttamente lui in aula
Sia una scelta sbagliata una scelta grave vedete gli italiani possono conoscere per filo e per segno quale sia la posizione non solo del governo ma del primo ministro britannico in persona basta che vadano su internet sul sito del parlamento inglese
Ci sono le parole che David Cameron ha pronunciato nell'aula di Westminster parlando e dialogando con l'opposizione noi per sapere cosa pensa signor ministro direttamente non solo il governo ma Presidente del Consiglio dobbiamo rifarci a qualche scampolo di conversazione telefonica trascritta sui giornali non so perché questo signor ministro signor Presidente mi scusi non so se la ragione di questa assenza
Sia la difficoltà a spiegare quello che è successo negli ultimi mesi e che succede oggi o se sia qualche machiavellica
Pensata sul fatto che il silenzio di oggi possa dare spazio a mediazioni future io credo che oggi la politica dell'assenza sia una politica sbagliata è una politica vecchia
Anche perché è questo il momento in cui guardandosi negli occhi dobbiamo tutti cercare un'unità di intenti nell'interesse della Repubblica e dobbiamo farlo senza reticenze e senza pregiudizi
Quello che accade in Libia legato a quanto sta accadendo in tutto il Mediterraneo meridionale dall'Egitto al Marocco vivono centosessanta milioni di donne e uomini che hanno un'età media inferiore ai venticinque anni
Se vogliamo che l'immigrazione dalla sponda sud a quella nord del Mediterraneo sia governabile
E governata seriamente innanzitutto dobbiamo smettere di fare speculazione politica sui corpi di quegli uomini di quelle donne di quei bambini
Che partono
Ne dalla disperazione che lasciano la guerra e che arrivano certo creando una situazione drammatica per una piccola isola come Lampedusa cinque mila sfollati sono un dramma per Lampedusa non possono diventare un dramma per un grande Paese come l'Italia
Dobbiamo scommettere sull'evoluzione politica di quei Paesi anche avendo in mente il governo dall'immigrazione
E non dobbiamo farlo per idealismo ma per un consapevole realismo
è una popolazione giovane sempre più istruita informata l'impaziente che non si rassegna alla schiavitù politica e alla marginalità sociale
L'occidente l'Europa grazie ai media di massa la TV satellitare a internet ai telefonini hanno insegnato anche a questi giovani il gusto della libertà ed estimo vi rinunceranno
Nessuno può essere così ingenuo da pensare che queste rivoluzioni siano un'ampia e sicura porta di accesso alla democrazia alla libertà
Dipenderà anche da noi se quelle speranze in un modello vicino al nostro saranno realizzate oppure no ma questi giovani sono la classe dirigente del futuro di quei Paesi a noi confinanti con loro dovremo dialogare
Quando la bandiera francese sventolata Bengasi abbiamo capito che non era un'operazione vista come un'operazione neocoloniale
Qualcuno ha storto il naso perché c'era la bandiera francese ha detto chissà cosa ci sarà dietro io mi sono rammaricato perché non sventolava il tricolore italiano su quei pennoni a Bengasi e spero che presto i rivoltosi della Libia possano sventolare anche la bandiera italiana
Il nostro futuro per quel che riguarda la sicurezza anche contro il terrorismo
Dipende da quello che succederà in quel Paese la no in quei Paesi la nostra sicurezza anche per quanto riguarda gli interessi economici la nostra sicurezza anche per quanto riguarda il petrolio dipende dall'evoluzione politica
Libera di quei Paesi
Non dobbiamo più avere tirannia BCE se ancora ci saranno tiranni a governare quei Paesi saranno in nemici del loro popolo e dovranno essere anche i nostri
Nemici la risoluzione dell'ONU autorizzato l'uso della forza
Per impedire l'annientamento militare fisico di chi si ribellava Gheddafi per questo non è un'ipocrisia riconoscerne il carattere umanitario sapendo che ha una missione militare
Che speriamo venga ricondotta ad un unico comando alla NATO e dispetto la quale temiamo che ci possano essere invece divisioni l'assenza dell'Europa spaventa
Abbiamo di nuovo fallito come europei dobbiamo lamentarci e ne ma soprattutto tutti quanti dobbiamo occuparcene perché possibilmente venga il giorno in cui nelle crisi internazionali ci sia l'unione europea con forza e credibilità
Sarebbe una vergogna sarebbe stata una vergogna se Gheddafi fosse entrato a Bengasi
è bene che qualcuno sia partito può dispiacere ci che sia partito prima può dispiacere sì che non ci abbia informato ma ha fatto la cosa giusta affermato il massacro
Dei libici si dice Gheddafi non è l'unico dittatore è vero è una cosa giusta
Ma questo non può diventare un alibi
Per impedire ad intervenire laddove ci sono i nostri interessi laddove noi siamo stati amici fermiamo Gheddafi
Faremo l'interesse dei giovani libici faremo anche l'interesse dell'Italia e l'interesse economico futuro dell'Italia delle aziende che vi lavorano si dice ma lì c'è il petrolio
In Serbia non c'era il petrolio quell'intervento armato di liberazione è stato molto contestato anche da molti politici che oggi siedono in questi banchi oggi la Serbia un Paese libero
Che chiede e io out mi auguro terrà di interi di entrare nell'Unione Europea e li petrolio non c'era c'era una causa umanitaria
Da combattere non è sbagliato difendere gli interessi economici italiani in Libia altrove non è sbagliato avere paura che altri Paesi prendano le posizioni che oggi noi abbiamo anche sul petrolio e su gas
è sbagliato affidare agli interessi economici italiani ad un vecchio tiranno che da oltre quarant'anni comanda con la violenza
è questo l'errore che abbiamo fatto e che non dobbiamo ripetere l'errore che paghiamo non è stato la trattativa con la Libia non è stato l'accordo è stata l'amicizia con Gheddafi
Non è stato il negoziato economico e strategico la legittimazione e la dignità di Gheddafi questo è stato il nostro errore Berlusconi e il suo governo
Non si sono limitati a dire che con Gheddafi occorreva trattare
Ma hanno affermato urbi et orbi che di cui ci si poteva fidare
E l'hanno fatto l'abbiamo fatto signor ministro Frattini senza chiedere nulla in cambio pochi mesi fa in quest'aula non siamo stati capaci di chiedere di impegnare il Governo acché Gheddafi riaprisse l'ufficio dell'ONU per i rifugiati nemmeno questo abbiamo avuto il coraggio di chiedere ora dobbiamo confermare la scelta di campo nel massimo di unità e spirito repubblicano
Dobbiamo fermare Gheddafi riconoscere come interlocutori di una nuova Libia unite agli uomini e alle donne dal Comitato nazionale di transizione
Dichiarare sospeso ho ascoltato le sue parole signor ministro Frattini il Trattato di amicizia magari dirlo esplicitamente le incognite i rischi la inevitabile violenza che si accompagna ad ogni intervento armato anche con finalità di natura umanitaria non ci lascia indifferenti anzi ma c'è un tempo in cui bisogna scegliere
Noi abbiamo scelto di sostenere il nostro Paese il nostro governo e le richieste di libertà del popolo libico
Il governo partecipi alla missione senza riserve mentali e politiche e senza pensare come molti puerile mente sostengono che tutto quello che è successo in Libia dipende dai nostri concorrenti
Che vorrebbero farci le scarpe per il petrolio che come tutto si potesse ridurre a una guerra fra la totale legni
Il modo migliore per superare ed espiare le colpe del nostro passato coloniale
E accompagnare sotto l'egida dell'ONU con i nostri alleati della NATO il popolo libico verso il rispetto dei diritti umani la libertà e le riforme politiche
Verso la democrazia non nascondere le gravità della situazione non nascondono i rotti i nostri errori per questo
Noi abbiamo sottoscritto e voteremo la mozione adottata
Presso le commissioni venerdì scorso che dà un mandato pieno al Governo perché agisca
Con gli alleati con la NATO per dare adempimento alla risoluzione dell'ONU è un mandato pieno ogni parola giunta è inutile e controproducente grazie signor presidente
Grazie a lei onorevole Casini imparare
Onorevole presidente da quando sono parlamentare e non ETA purtroppo per me non è da pochissimo tempo
Non mi ricordo nessun dibattito in cui l'opposizione non abbia chiesto la presenza del Presidente del Consiglio
Pertanto oggi chiedere la presidenza del della presenza del Presidente Consiglio potrebbe essere una cosa rituale formale
Come facciamo sempre eppure signor Presidente non è così
Nella storia dei Paesi nella vita delle nazioni
Chi guida mette la sua faccia nei momenti facili e in quelli difficili nella bella e nella cattiva sorte oggi o ieri al Senato questo
Pavese non quest'aula questo Paese meritava la presenza del Presidente del Consiglio perché non si può stare al governo guidare il Paese e far prevalere tatticismi
E naturalmente questo nulla toglie ai due ottimi ministri Frattini e la Russa con cui noi non abbiamo assolutamente niente a che ridire perché hanno fatto il loro dovere
Secondo punto
Siamo in guerra non siamo in guerra
Secondo noi la scelta è inevitabile
Qui c'è Massimo D'Alema che parlerà dopo
Qui ci sono i governanti che hanno portato questo paesi in Afghanistan dal Kosovo fu all'Afghanistan alla Libia
Qui c'è un'aula che non ha nessuna voglia di fare la guerra nessuno di noi ha voglia di fare la guerra perché la nostra Costituzione la nostra Repubblica si basa sulla ricerca della pace
Per cui leviamo ovvia il finti problemi che vengono evocati da chi vuole costruirsi su queste vicende drammatiche facili vantaggi propagandistici
Qui si sta parlando di una scelta inevitabile
Stiamo intervenendo in un paese dove Gheddafi era
Pronto e stava attuando epurazioni etniche massacri civili dice che si era ribellato al suo regime bene ha fatto Vernetti
E altri colleghi a ricordarlo
Ma noi è la domanda che mi voglio fare oggi ma noi siamo comici delle ragioni per cui stiamo intraprendendo questa azione questa è la domanda di fondo che non mi sembra abbia delle risposte molto chiare
La comunità internazionale si è mossa tardi e male
C'è confusioni di ruolo nella catena di comando ci sono polemiche che non fanno onore alla coalizione che ha intrapreso a livello internazionale questa questa strada c'è un protagonismo francese fuori luogo diciamo la verità lo possiamo dire anche il Parlamento è inutile che lo dicano solo i giornali c'è un protagonismo francese
Che non è del tutto
Estraneo a quelli che possono essere interessi che nulla hanno a che fare con la nobile politica
Ci sono preoccupazioni per il futuro colleghi della lega ci sono preoccupazioni giustamente da voi evocate
Anche per i flussi migratori ed è giusto che l'Europa si assuma questa responsabilità di non lasciarci soli esattamente come noi non possiamo lasciare solo l'isola di Lampedusa
Perché non possiamo applicare a Lampedusa il teorema che l'Europa rischia di applicare Alitalia ci vuole una solidarietà
Ma noi ministro Frattini io ho condiviso la sua relazione
Ma voglio fare una domanda
Sì ammucchiare i noi o siamo confusi anche noi
Poiché vediamo che l'azione confusa a livello internazionale lo scenario non è limpido Nowy siamo chiari o siamo confusi anche noi
Io non riesco sinceramente a simpatizzare per i dittatori Milosevic dire Gheddafi Saddam
Capisco che la Realpolitik ci porta a parlare con loro ma non riesco a simpatizzare per loro bene cui siamo passati questo Paese l'Italia il nostro Paese è passato nel giro di qualche mese
Dai baci a Gheddafi
Alla condanna Gheddafi che doveva uscire di scena
Al dispiacere per quello che capita Gheddafi ma quale messaggio arriva all'opinione pubblica
è un vorrei ma non posso essere lama col cuore affranto è mandare i militari ma impegnarsi a non sparare salvo poi dire che se bisogna sparare è necessario che lo facciano anche gli italiani
Basta leggere i giornali di destra se gli umori sono queste io chiedo ai colleghi del governo ma se gli umori sono questi perché non avete avuto il coraggio della signora Merkel e non avete detto di no a questa azione
E io sono l'obiezione che mi potrebbe venire da voi e la e la preannuncio sì
Noi però siamo indispensabili perché siamo davanti a Libia e noi non possiamo fare quello che fa la signora Merkel ci sono le basi
Ma colleghi della maggioranza ma chi lo dice
Che le nostre basi sono indispensabili dalla Corsica Creta alle unità navali le nostre basi servo ora molto meno di quello che facciamo finta di credere o che vogliano far credere all'opinione pubblica
E Gheddafi è un ingombro come ha detto giustamente Frattini questa mattina
Ho qualcuno magari che preferisce dare interviste ai giornali piuttosto che venire in Parlamento lo può ritenere ancora un interlocutore con cui avviare trattative
Onorevoli colleghi
C'è una gran confusione lo scrivono i giornali lo evocate voi ed è vero
Fuori dal nostro Paese ma c'è anche del nostro Paese ci sono troppe riserve mentali c'è troppi vorrei ma non posso faccio una cosa ma penserei che sarebbe meglio farne un'altra
E tuttavia noi che siamo un partito di opposizione non disponibile ma responsabile
Perché c'è distinzione tra la disponibilità e la responsabilità noi siamo responsabili ma non disponibili venne noi
Proponiamo assieme ai colleghi del Pd e altri colleghi
Noi come polo nuovo della nazione con gli amici di Futuro e libertà le piaghe Bérard democratici
Lapi noi proponiamo la stessa risoluzione che abbiamo assieme tutti assieme voltato perché l'immagine di ieri al Senato diciamo la verità non è stata bellissima
E francamente io mi sarei aspettato che la maggioranza si cercasse di mettere assieme le sue contraddizioni in un documento unico
Ma cercasse con più forza un documento unitario perché andare in ordine sparso oggi in questo momento significa indebolire
Il ruolo dell'Italia allora noi vogliamo che su questa proposta di delibera delle commissioni che già è stato adottato ci sia di nuovo un impegno unitario
Onorevoli colleghi
L'ultima considerazione voglio riprendere ciò che diceva Della Vedova adesso
Che cosa sta capitando nel negherebbe
La rivoluzione dei giovani tunisini dei giovani egiziani quelli magari disperati per la fame o per la disoccupazione ma che vanno su internet
L'età rivoluzione di Bengasi
A qualcosa
Di fanatismo islamico
A qualcosa
Di estremismo antioccidentale abbiamo forse visto bandiere israeliane bruciate abbiamo forse visto bandiere americane bruciate nulla di tutto questo
è una grande rivoluzione
Dei popoli con tutte le loro contraddizioni di etnie che si ribella Roma ferocia della dittatura che noi per Realpolitik noi tutti noi non solo il governo abbiamo assecondato in questi anni
Oggi possiamo mandare come Parlamento come nazione e come Italia un messaggio orgoglioso sereno fermo
Un messaggio imperniato su valori comuni che sono i valori della condivisione dei diritti delle donne
Dell'emancipazione dei popoli il Kuwait stagne la grande potenzialità di come le rivoluzioni
Che il leader Gheddafi non potrà capire mai circondato dalle sue ricchezze dalle sue amazzoni da tutto quello circo che ha costruito in questi anni
E che è distante mille miglia dall'aspirazione di quei popoli noi sappiamo con questa gente l'Italia deve stare con la sua tradizione la sua storia i suoi valori e la sua libertà
Grazie onorevole Casini onorevole Reguzzoni
Signor presidente colleghi deputati
La lega nord ha dimostrato e sta dimostrando coerenza con se stesse con la propria storia
A noi della lega questo intervento militare non è mai andato troppo genio abbiamo condiviso le posizione della Germania e lo abbiamo detto con le lungimiranti parole del ministro Bossi che è stato il primo poi ce le nostre posizioni sono arrivati in tanti sia nel nostro Paese che all'estero
Lo abbiamo anche manifestato non partecipando al voto di settimana scorsa
Nelle commissioni esteri e difesa
Che di fatto ha autorizzato il nostro Paese ad aderire alla coalizione che sta facendo rispettare la risoluzione diciannove settantatré dell'ONU a sostegno della popolazione libica e per garantire una no fly zone sul loro territorio
Oggi siamo qui però in quest'aula perché la decisione di intervenire in una missione militare con tutti i rischi che ciò comporta deve corrispondere un'assunzione di responsabilità davanti a tutti i cittadini e noi siamo qui per farlo con estrema chiarezza
E con il duplice obiettivo di mantenere saldi e forti legami le alleanze con i partner europei e con gli Stati Uniti d'America ma al contempo di tutelare gli interessi dei nostri cittadini
La grave situazione del Mediterraneo richiede a tutti noi un grande senso di responsabilità un'attenzione alle esigenze vere del nostro Paese che sono poi le esigenze dei nostri cittadini delle nostre famiglie e delle nostre imprese
La nostra storia e la nostra coerenza dimostra che la pace per noi non è una parola vuota
E oggi si aggiungono motivi seri di preoccupazione che abbiamo chiesto al governo di affrontare e quali sono questi motivi di preoccupazione sono fondamentalmente quattro quello sugli equilibri internazionali
Il rischio profughi l'emergenza umanitaria che si può venire a creare l'aumento del numero dei clandestini e le questioni dell'energia e del petrolio
Abbiamo chiesto e ottenuto di questo ringraziamo il Presidente Berlusconi e tutto il governo abbiamo chiesto tenuto che il nostro Paese si muova per evitare i rischi connessi a queste preoccupazioni
La nostra risoluzione presentata oggi contiene risposta questi dubbi e sarà utile per evitare ulteriori problemi al nostro Paese in un momento in cui davvero non ne abbiamo bisogno
Noi chiediamo innanzitutto il rispetto integrale della risoluzione dell'ONU in tutte le sue particolarità e articolazioni e ripeto in tutte le sue particolarità e articolazioni
Infatti solo in questo modo si può garantire la tenuta di quel non dissenso internazionale che si è manifestata nell'approvazione della risoluzione
Si eviteranno cioè tensioni pericolose sia con i Paesi della lega araba sia con quelle superpotenze Russia e Cina
Che erano già critiche sulla missione
Alla luce di una situazione confusa e pericolosa che vede sempre pronta la minaccia terroristica un atteggiamento di cautela e di grande prudenza è un dovere per il nostro governo e per il nostro Paese
Infatti è sotto gli occhi di tutti che la situazione del Mediterraneo e del Medioriente è sempre in ebollizione un intervento armato di paesi occidentali certamente non aiuta la stabilità e la pace di quella regione
E forse purtroppo a riprova della correttezza delle nostre preoccupazioni vediamo che proprio ieri a Gerusalemme si è visto il primo attentato dopo cinque anni
Il primo attentato terroristico
Oltre a queste preoccupazioni che e sono state condivise e hanno trovato modo di esprimersi negli impegni previsti nella risoluzione abbiamo chiesto e ottenuto che la situazione umanitaria debba essere considerata da tutti i Paesi dell'Unione europea
Non è accettabile che dobbiamo farci carico noi da soli di una marea di profughi che potrebbero arrivare sulle nostre coste
L'Europa se vuole essere non la solita Europa Europa dei burocrati dei finanzieri ma l'Europa dei popoli non può far finta di nulla e non collaborare a questi problemi
Noi vogliamo un impegno economico dei Paesi nostri alleati per l'emergenza umanitaria sul posto aiutiamoli a casa loro
Ma vogliamo anche che il blocco navale funzioni anche per impedire gli sbarchi
E vogliamo ancora che se gli sbarchi avvengano comunque tutti i Paesi si facciano carico di quelli che sono davvero i rifugiati politici
E vogliamo però anche qui chiarire un equivoco perché anche se non si non è politica al corrente bisogna dirlo
Quelli che stanno arrivando e molti di quelli che arriveranno non sono rifugiati politici
Oggi quelli che sono sbarcati quasi mille nelle ultime ventiquattro ore non sono rifugiati politici sono immigrati clandestini spesso tunisini in cerca di lavoro
Lavoro che nel nostro Paese non c'è oggi purtroppo oggi non c'è
E pertanto diciamolo chiaro noi non possiamo accogliere chi accoglierli non possiamo non ce lo possiamo permettere
E infine l'Energia il gas e petrolio che noi portiamo in grandi quantità dalla Libia su questo tema non possiamo accettare il destino di cui il nostro Paese sembrava ora assegni rassegnato agli altri Paesi il petrolio e a noi gli immigrati clandestini noi non ci stiamo a noi questo non va bene
Nella risoluzione che abbiamo presentato oggi firmata anche dei colleghi Cicchitto Sardelli e dagli altri la nostra risoluzione che andremo ad approvare ricomprende le risposte a questi problemi che abbiamo sottolineato
E per questo motivo annunciò il nostro voto favorevole ma lancia anche un appello all'opposizione alle opposizioni perché utile che su questi temi il nostro Paese sia compatto perché deve arrivare forte agli altri Stati agli altri Paesi la nostra posizione la difesa dei nostri diritti
Onorevole Franceschini onorevole D'Alema onorevole Donadi tutti gli altri delle opposizioni nei fatti noi vogliamo dimostrarvi la nostra responsabilità il nostro realismo e la nostra concretezza
Noi non condividiamo la virgola la vostra mozione
Non condividiamo le premesse e il dispositivo è in gran parte ricompreso nella nostra che è più esplicita
Ma l'interesse del Paese quello di mostrarsi uniti coerenti e coesi nel difendere i nostri diritti per questo superando i motivi di divisione voteremo a favore anche della vostra mozione
La vostra risoluzione è molto semplice è molto generica la nostra contiene invece impegni più precisi e dettagliati che difendono i diritti dei nostri cittadini delle nostre famiglie delle nostre imprese quello che ci interessa e che questi impegni siano fatti propri dal governo e dagli altri Paesi se voi non voterete la nostra non ci interessa non è una questione di Palazzo noi non siamo attenti e giochi politici noi siamo attenti a difendere gli interisti tra interessi dei nostri cittadini
Speriamo tutti concluda onorevole
Concludo speriamo tutti che questa situazione finisca al più presto e torni al più presto la pace
Noi siamo pacifisti nei fatti e non a parole avremmo volentieri evitato di trovarci in questa situazione ma oggi onorevole D'Alema non è il tempo delle divisioni oggi è il tempo di fare gli interessi concreti dei nostri cittadini
Grazie alle questioni onorevole D'Alema
Signor pressi
Signor presidente
Signori del Governo
Colleghi deputati
Il Partito Democratico sostiene che ha sostenuto fin dal primo momento l'iniziativa internazionale e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che hanno garantito
Forse in modo tardivo
Ma necessario ed inevitabile un intervento della comunità internazionale nella crisi libica
D'altro canto siamo stati noi le forze di opposizione
Che di fronte alla polemica assenza da parte di settori della maggioranza
Che è stata qui rivendicata dall'onorevole Reguzzoni
Abbiamo provveduto nelle prime ore dell'intervento ad assicurare al Governo il sostegno parlamentare nelle Commissioni esterni di fare
E siamo noi a sostenere qui la mozione che in modo più ampio e meno condizionato sostiene l'azione del governo e conferisce al governo quell'ampio mandato che un governo deve avvenire in una crisi di questo genere strano paradosso
Mentre la maggioranza vuole imporre vincoli alcuni dei quali sono cervellotici all'azione di governo è l'opposizione
Che chiede che l'Italia si impegni in modo pieno e senza riserve nell'azione internazionale
Lo dico perché signor ministro in un intervento di cui condivido molti aspetti il suo
E la ha rivolto un appello giusto a non dividersi a non indebolire il Paese salvo che probabilmente il suo sguardo doveva essere rivolto altrove e non ai banchi dell'opposizione
La scelta la scelta dell'uso della forza
è una scelta difficile è una scelta drammatica
è una scelta che suscita turbamento ben comprensibile in tanta parte dell'opinione pubblica
Ma è una scelta questa volta i necessario ebbene ha detto il capo dello Stato che ha saputo rappresentare anche in questa drammatica vicenda
I sentimenti e i valori che uniscono gli italiani
Che noi non siamo in guerra
Ma aderiamo alla necessità di quell'uso legale della forza che previsto dalla Carta delle Nazioni Unite
E d'altro canto anche chi abbia a cuore le ragioni più profonde
Del pacifismo e della non violenza
Non può non pensare a che cosa sarebbe accaduto
Se la coalizione internazionale non avesse fermato i carri armati di Gheddafi alle soglie di Bengasi
Ho non avesse messo a tacere l'artiglieria che martella va misurata uccidendo i civili
Dunque la forza in questo caso anche se comporta un prezzo a dall'altra parte il numero delle vite salvate in che bisogna pure considerare nel bilancio doloroso di questi giorni
Certo noi sappiamo che fermare il massacro
Fermare l'offensiva dell'esercito dell'aviazione dei carri armati contro un popolo in rivolta
Non è la soluzione della crisi
Ne la risoluzione autorizzato occupare la Libia a liberarla e a cambiare il regime e noi siamo fermamente convinti che si debba agire nell'ambito della legalità e dei limiti della risoluzione diciannove settantatré quella che si apre dunque è una vicenda complessa
Una crisi dall'esito incerto
Nel corso della quale occorrerà misurare insieme
L'uso della forza e la capacità di iniziativa politica
Una crisi nella quale sarà fondamentale la coesione politica di una coalizione che purtroppo ed è qui motivo di preoccupazione sin dal primo momento
E apparsa divisa
Non unità nelle finalità nei nei mezzi diciamoci la verità in questa vicenda emerge una debolezza dell'Europa
Io sono d'accordo onorevole Reguzzoni quando lei dice che l'Europa non dovrebbe lasciare l'Italia sola di fronte all'emergenza dei profughi
Vede nel vertice dei leader progressisti europei qualche giorno fa abbiamo approvato un documento di solidarietà verso l'Italia dove si chiede agli altri Paesi europei di fare la loro parte
Purtroppo oggi prevale l'Europa conservatrice
L'Europa degli egoismi l'Europa delle leghe e quanto vince Europa deleghe
Cene sei tre oppure anche più a nord a Vinovo poco da fare
Io credo che sia
Assai preoccupante
L'irrisolto nodo del comando e controllo della missione irrisolto
Della NATO
E credo caro ministro Frattini che purtroppo anche l'Italia abbia contribuito alla confusione che è in corso e non mi riferisco soltanto come hanno fatto altri esponenti dell'opposizione giustamente alla ridda delle dichiarazioni contraddittorie
I nostri ragazzi sono pronti a colpire ci ha annunciato il ministro della Difesa ma il Presidente del Consiglio ha assicurato che non lo faranno mai
Tra gli immigrati sono infiltrati terroristi ha detto il ministro degli interni ma il ministro degli Esteri ritiene che non sia così
Ora sinceramente io credo che oltre questo ci sia qualche interrogativo ancora più di fondo
La NATO
Ma che cosa ha fatto o detto il Presidente del Consiglio al vertice di Parigi prima che cominciassero le operazioni militari
Avevamo il diritto e il dovere in quanto siamo il Paese più esposto di chiedere chiarezza prima di cominciare
Che cosa ha fatto lì il Presidente del Consiglio non lo sappiamo non lo sapremo mai
E guardando alle prospettive
La prospettiva è quella di una transizione democratica oltre che da altri come lei ha giustamente detto come quella di una mediazione con Gheddafi a cui accenna oggi il Presidente del Consiglio
C'è grande confusione
Una confusione che sconcerta i nostri alleati e che indebolisce il ruolo dell'Italia
Io credo che l'assenza qui del Presidente del Consiglio non sia solo l'ennesima scortesia verso il Parlamento
è l'espressione simbolica di un'assenza di guida politica
Dell'assenza di una guida politica autorevole
Credibile sul piano internazionale
Quanto paghiamo questa assenza
In un momento in cui cambia è poca
Un moto democratico sconvolge il Mediterraneo
Mette in crisi politiche tradizionali spinge tutti noi ad una riflessione critica e autocritica
Perché l'Europa tutti noi abbiamo forse per troppo tempo pensato che i regimi autoritari fossero la migliore garanzia per il petrolio
Per contenere l'immigrazione
Per contenere l'islamismo
E direi che questa impostazione pesa ancora moltissimo sulla politica attuale del governo italiano
Ma tutto ciò eh sbagliato
L'unica vera democrazia l'unica vera garanzia
Di libertà economica
Di contenimento dell'estremismo è la democrazia
Bisognerebbe cambiare tutti
Ci può addolorare la disinvoltura della Francia
Ma la Francia si è messa su questa lunghezza d'onda e l'Italia dove è una grande opportunità ciò che accade per il nostro Paese
Ma bisogna avere il coraggio di mettersi con la propria forza con la propria politica con la propria intelligenza dalla parte della democrazia e dalla parte dei popoli che lottano per cambiare
L'Italia di oggi purtroppo non riesce a fare
Troppe paure
La condizione troppi vincoli con il passato ne indeboliscono l'immagine ecco perché noi riteniamo che si perda una grande opportunità ecco perché oggi non solo ci facciamo carico di una responsabilità per il Paese
Ma dall'opposizione cerchiamo di lanciare un messaggio nel Mediterraneo c'è un'altra italiana che ha capito che bisogna cambiare chieda la parte della speranza e della libertà grazie
Grazie all'onorevole ma
Ma ora la parola l'onorevole Cicchitto prima che l'onorevole Cicchitto prendo la parola
Presidenza si scusa con l'onorevole Reguzzoni perché per un errore tecnico ha parlato un minuto e venti secondi in meno rispetto ai dieci minuti previsti mare Cicchitto prego signor Presidente
Onorevoli colleghi
Io ho l'impressione
Che sul terreno dell'analisi ci sia una sorta di gioco delle carte
Per cui
Si afferma lo ha detto poco fa anche l'onorevole D'Alema che il Governo e confuso
Quando il Governo nell'esposizione che hanno fatto i ministri Frattini e la Russa ha espresso una linea organiche si è presentato in Parlamento con una linea organica
Ma quello che confuso consentitemi onorevoli colleghi è la situazione generale e la contraddittorietà del mondo nel quale noi ci stiamo misurando sono le novità assolutamente imprevedibili con le quali noi dobbiamo fare i conti e francamente è un gioco di piccola politica
Anche assolutamente provinciale quello di scambiare una situazione che non riguarda solo l'Italia
Non riguarda questo governo ma riguarda e ai governi del passato che hanno tutti ha avuto con deve darsi de rapporti profondi potrei inondare di citazioni questo Parlamento su cose dette da Prodi cose dette dall'onorevole D'Alema e atti fatti dai precedenti governi
Quindi mettiamo da parte questi giochi polemici
Dico anche all'onorevole Di Pietro che ha insultato il ministro degli Esteri
Che noi lo ringraziamo per i momenti di ilarità che da al Parlamento ogniqualvolta egli interviene
Ma anche in questo non c'è
Il problema con il quale ci dobbiamo misurare è un problema
Drammatico
Diciamoci la verità ed è un problema che va al di là della Libia
Tutti i Paesi del mondo occidentale e non solo essi il ancor di più dopo l'undici settembre
Hanno avuto come punti di riferimento dei paesi del mondo arabo
In primo luogo l'Egitto in secondo luogo la Tunisia e anche contraddittoriamente la Libia che erano dei paesi moderati ma con un forte caratterizzazione autoritaria questa è la realtà poi se vogliamo scambiare le cose
Scambiamo le ma questa è un filo che ha attraversato la politica italiana che ha attraversato la politica di altri di altri paesi e oggi che cosa sta succedendo
Sta succedendo
In modo imprevedibile ed è quello che riguarda i suoi sbocchi onorevole Casini che questi equilibri stanno andando in crisi
E noi non sappiamo non lo so io non lo sa lei non lo ha previsto nessuno nel mondo noi non sappiamo se coloro che hanno spazzato via in Egitto Mubarak
In in linea Tunisia
A a bene a lei e che hanno messo in crisi
E che hanno messo in crisi i in Libia Gheddafi noi non sappiamo poi se in queste tendenze prevarrà
Un elemento democratico o un elemento fondamentalista non lo sappiamo e dobbiamo lavorare per favorire che prevalga il primo aspetto
E altro elemento c'è un cambiamento di linea con la quale con il quale dobbiamo misurarci
Degli Stati Uniti d'America
Che hanno sempre sostenuto questa realtà e che oggi invece giocano una partita diversa
Giocano la partita di vedere se riescono a diciamo così collegarsi in sintonia con queste nuove tendenze che emergono nel mondo arabo per cercare di portarle
Ad uno sbocco positivo
Quindi noi ci troviamo di fronte ad un mondo che cambia ed è assolutamente provinciale
Delneri a discutere qui su Berlusconi o non Berlusconi perché battuto molto oltre molto oltre la contingenza politica con la quale ci dobbiamo misurare
Rispetto a questo però il Governo italiano si è mosso
è come dire Leoncavallo stando un bellicismo di ritorno cioè vedo circolare oggi ma non circolare anni passati e consentitemi io preferisco il governo italiano per come si è mosso al governo francese oggi oggi vediamo cioè c'è una linea Ezio Mauro Sarkozy che forse ripercorre certe storie del giornalismo italiano
Quando nel mille novecentoquattordici il Popolo d'Italia era figlio finanziato da Pippo Naldi ad ambienti ed ambienti finanziari francesi ma come dire cercare di inserire in una situazione così seria grave drammatica una operazione nazionalista
Nazionalista dal punto di vista
Culturale
Colonialista dal punto di vista economico e sociale
Come sta facendo la Francia e venire quater saltarla è bene secondo me questo significa che è un avete molte lezioni da darci è forse abbiamo noi qualcuna da dare a voi
Dopodiché
Noi siamo impegnati nella difficilissima operazione difficilissima
Cioè quella contemporaneamente di intervenire con una graduazione di intervento
E ricordo
C'è anche in altri interventi di peacekeeping
L'Italia stia differenziata tra l'altro anche su vostra sollecitazione
Non abbiamo bombardato siamo intervenuti in un'altra chiave quante volte abbiamo graduato il nostro intervento in coerenza con le nostre capacità
Con le capacità dell'esercito italiano e anche con dei limiti che ci siamo dati lo abbiamo fatto nel passato non si capisce perché lo dobbiamo fare anche in questa anche in questa vicenda
Dopodiché dopodiché chi vuole saltare le bombe lo faccia e ci sta una letteratura in materia ma noi procediamo in questo modo per cercare di far tornare un conto cioè quello di aiutare il popolo libico per arrivare alla democrazia e aggiungo per liberarsi di Gheddafi da una parte e dall'altra parte però per turno generare anche noi
Questo è il senso anche della mozione della risoluzione che noi abbiamo presentato
Per tutelare l'Italia da alcuni nodi che sono oggettivi no inventati dagli amici della lega ma inventati dalla realtà il nodo di non esser investiti dal terrorismo
La questione dell'immigrazione nella quale possono sommarsi insieme le cose più varie
Non soltanto i rifugiati ma anche masse di immigrati clandestini che magari non vengono dalla Libia e che vengono da altri Paesi e perso butto consentitemi tutelare anche gli interessi economici dell'Italia se lo fa la Francia non capisco perché non lo abbiamo Margaroli
Questo è il nodo per cui questo Governo
Si è presentato in Parlamento affatto le disposizioni del ministro Frattini
E del ministro la Russa
è un governo rappresentativo è guidato dal presidente Berlusconi che espone al Parlamento le sue linee si misura e porta avanti da sua azione da questo punto di vista voglio dire
C'è un settarismo di ritorno che ci sorprende nel senso che il Governo e noi gli abbiamo detto che votiamo la nostra risoluzione
E siamo pronti a votare anche la Borsa
In questo modo raccogliendo anche un appello lo citate molto spesso l'uscito io stavolta del Presidente della Repubblica che invita il mondo politico a presentarsi unitariamente a questa scadenza
Ebbene noi lo facciamo prendiamo atto che voi state cercando tutti i cavilli procedurali
Per non farlo in una situazione che invece richiederebbe per richiede un grande senso di responsabilità
Per quello che sta avvenendo oggi è per quello Incognito che potrà avvenire domani
Anche perché
è molto facile dichiarare in chiave diciamo così teorica alcune cose poi le questioni si sciolgono in campo
Per queste ragioni quindi noi abbiamo presentato un documento specifico
Che precisa
In modo assai netto quello che ci hanno detto il ministro Frattini e il ministro La Russa
Che rende visibile trasparente al popolo italiano il fatto che noi lavoriamo per la pace in Libia da una parte e dall'altra parte per tutelare il Paese
Da flussi migratori che potrebbero essere molto rilevanti e anche per fare un discorso con l'Europa concludo onorevole D'Alema
Non mi sembra che l'Europa è dominata dalla lega
L'Europa è dominata da elementi e da motivi nazionalistici burocratici che risiedono più delle vecchie scuole politiche che non è la scuola politica della lega
E quindi misuriamoci nella realtà
Anche con questo nodo politico senza inventarci fantasmi ma facendo i conti con una realtà che è molto più difficile e complessa dei vostri schematismi e del vostro settarismo
Grazie zitti
Sono quasi esaurite le dichiarazioni di voto per le quali è stata prevista la ripresa televisiva diretta sono ora alcuni interventi a titolo personale onorevole Mecacci per due minuti prego
Grazie presidente erano davvero il momento di commentare i probabili davvero improbabili scenari geopolitici descritti dal presidente Cicchitto però il presidente Cicchitto voglio dire
Che in Francia il ministro degli esteri che andava a breve Gene a braccetto con Ben Ali
è stato costretto alle dimissioni lei Presidente Cicchitto dovrebbe ricordare quello che ha dichiarato il nostro ministro degli Esteri
Il diciassette di gennaio tre giorni dopo la cacciata di penali Gheddafi sta cercando una via tra un sistema parlamentare che non è quello che abbiamo in testa noi
è uno in cui lo sfogatoio della Badia popolare non esisteva come in Tunisia
Ogni settimana Gheddafi balli egli ascolta per mesi sono segnali positivi
Ministro Frattini in un Paese normale dopo dichiarazioni del genere dopo quello che è accaduto ci si dimette si risponde al Parlamento per moralità politica lei oggi parla di regime di Gheddafi
Oggi parla di regime di Gheddafi lei non ha compreso come non hanno compreso in tante cancellerie Oropa e ma qualcun altro l'aveva compreso
Che le rivolte nel mondo arabo non sono solo rivolte contro quei dittatori contro Mubarak contro in vena di contro di Gheddafi
Sono anche rivolta contro la vostra le albori Teti dei sostegni ai dittatori per fermare l'immigrazione clandestina
Targata leggere la Società europea delle minacce che non conoscete e non comprenderete che le esigenze di libertà sono valori universali che non potete fermare né con le aree mine con il sostegno ai dittatori e allora ministro c'è una celebre scene
Di un telefilm
P. derise in cui
Fonzie dopo aver fatto un grave errore non riesce ad ammettere davanti allo specchio nel Trentino di averlo di averlo di averlo vagliato lei ministro ha sbagliato ha sbagliato autogoverno mi rimembrano devono rimanere in aria
Grazie onorevole Mussolini due minuti grazie presidente
Per annunciare in questo Parlamento libero e democratico
Che a tutte queste certezze su questi intervento militare in quella che è una guerra onorevole D'Alema lei dice non è così ma ci sono Nisini Ramazzini c'è di tutto
Lei si parla di intervento umanitario io Avagliano rilegge nell'articolo undici della Costituzione che recita Anita
Ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali io sono contro Botto contro questa risoluzione voglio dire
Al Presidente Cicchitto che ha fatto una domanda non sappiamo come saranno i nuovi brand forse in Egitto già cominciano a capirlo visto che Amnesty International proprio oggi denuncia
Che è il nove marzo hanno picchiato ha massacrato
Delle donne sottoposte a corrente elettrica a vellutate fotografate hanno fatto e gliel'ho detto a proprio all'onorevole Sbai dei test di verginità
Questi sono i nuovi per queste e per altri motivi perché non credo nell'intervento militare dove non c'è una guida dove non c'ha una finalità dove non si sanno i tempi tecnici l'amato
Non interverrà by perché ormai la guerre di Sarkozy voto contro grazie
Allora onorevole la Malfa grazie Silvio petrolio che sono interventi a titolo personale relativi alle comunicazioni del governo sulla vicenda del presente al signor Presidente no no no ma lei lo ricordo
Condividendo gli argomenti portati dall'onorevole perché ove dalla vedova verdetti Casini ed altri desidero precisare che come qui pubblicano voterò la mozione Franceschini ed altri faccio solo una considerazione politica
Ed è questo quello che colpisce onorevole Cicchitto di questa situazione
è che in una azione militare come quella che si svolge in Libia che ha essenziale necessità dell'Italia per la sua collocazione geografica
Le grandi potenze occidentali ci abbiano sostanzialmente escluso dalle loro discussioni che hanno portato alle loro deliberazione
è Cuesta colleghi del Parlamento l'amara verità della condizione italiana e della debolezza del governo che ci rappresenta
E in queste condizioni di cui discuteremo in un'altra circostanza la maggioranza il governo dovrebbero apprezzare che le opposizioni
Ma sostengano le situazioni come facciamo con la nostra mozione che del resto voi stessi avete votato per il discorso e lo facciano per il senso di responsabilità nazionale grazie signor presidente
Grazie a la Malfa onorevole Colombo che nei due minuti grazie presidente
Desidero attrarre l'attenzione di quest'Aula desidero che ci sia un momento in quest'aula per pensare alla tragedia umanitaria di Lampedusa è giusto dire che il problema di Lampedusa è troppo grave perché possa essere risolto dall'Italia è vero
Ma è vero che Lampedusa italiana è vero che questo Parlamento è responsabile di ciò che succede Lampedusa
Questo governo è responsabile di ciò che succede Lampedusa e quegli uomini donne e bambini che dormono all'addiaccio che vengono abbandonati per le strade più di duecento bambini per le strade di Lampedusa
Abbandonati e senza soccorso sono problema gravissimo per la nostra coscienza per la nostra immagine per il nostro futuro è questo il problema che dovremmo condividere e al quale dovremmo essere capaci di dedicarci grazie
Grazie a lei onorevole Colombo era il ventiquattro marzo due mila undici e con questo momento di vita parlamentare dedicato agli sviluppi della crisi libica ti quel periodo concludiamo che questo spazio di informazione e di riflessione realizzato con documenti d'archivio