Le Parole e le cose - Conversazione con Filippo Ceccarelli sul suo ultimo libro "Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua" (Feltrinelli)

Radio radicale siamo alla festa Internazionale del giornalismo di Perugia quindi un appuntamento fuori casa per radio radicale per le parole le cose la nostra rubrica di approfondimento librario e siamo in compagnia di Filippo Ceccarelli bentornato su radio radicale si procederà Croce allora siamo qui per parlare di invano il potere in Italia da De Gasperi a questi qua edito da Feltrinelli
Allora Filippo ha detto questo è il libro della mia vita quindi iniziamo da da questa da questa tua affermazione così forte e così potente così come potente questo libro
Sirolo diciamo è un libro che che sentivo la necessità di fare nel quale
Sono confluì dei quarant'anni di professione giornalistica di osservazione di tribolazioni di speranze e di dischi Ignazi di
Insomma di tutto quello che in qualche maniera nella condizione privilegiata perché io poi ho avuto veramente molto fortuna molta fortuna nel mio mestiere
Di di di di aver potuto seguire la parabola
Se vogliamo un po'anche la rotolata giù per la china come dice il sottotitolo di questo invano che sarebbe da De Gasperi a a questi qua ecco e anche un po'in fondo la la la la la la storia professionale mia comincia io ho fatto in tempo quando ero ragazzino a a vedere non dico a conoscere una somma da vedere dal vivo Moro Berlinguer Nenni eccetera non dico che l'ho terminato a perché questo è un momento molto interessante quindi a stare con gli occhi aperti ma insomma
Mi ritrovo per cui appunto questi qua no io fino a qualche tempo fa dicevo da che grezza da da da Aldo Moro a Lele Mora noi il libro doveva chiamarsi in realtà il potere in Italia da De Gasperi a due era andato in fissa con il cane di Berlusconi era era era anche quella una chiave la lunga coda di Dudù per raccontare la interminabile conclusione del ventennio e forse anche più berlusconiano poi dopo i librai a cui giustamente vengono fatti vedere le copertine i titoli hanno detto
Che che Dudù lo invecchiano la perché c'era stato il quattro marzo
Dell'altra hanno le lezioni effettivamente stanno al governo due forze politiche del tutto estranea alla alla Repubblica dei partiti alla costituzione non c'erano
E e quindi io ho messo questa appendice sul sul presente e dentro scende la storia il racconto di come erano le le le le tribù con i popoli le
Dell'Atti della politica italiana del potere e con questa minacciosa anche
E dimensione del libro perché è un libro di di mille pagine un libro di mille pagine in un tempo di istantaneità di miniaturizzazione di immediatezza
Sembra una provocazione io dico punto libero da arresti domiciliari perché però in realtà lasso spingervi è stato anche il fatto che nessuno si ricorda più niente che la memoria diventato un optional aggiungo la memoria del trauma a memoria delle cose brutte quelle si scordano dopo si rifanno è un guaio perché quando c'è un trauma a uno voi è vita di costruire le case in cima al Vesuvio o gli asili nido in riva ai fiumi insomma ecco quindi la necessità di ricordare
Ecco questo libro diciamo a a tante caratteristiche a quella che che a me è una diciamo emozionato di più innanzitutto il il dato di partenza ovvero si parte dal racconto tu dici delle tribù ma è anche un racconto del potere che diciamo il fatto da tanti tanti aspetti
E gli aneddoti i personaggi minori ecco io ho una passione smodata personale per i personaggi minori che raccontano forse anche meglio i vizi di in virtù
Del potere e e diciamo da De Gasperi a questi qua sembrano diventati ancora più minori anche i personaggi minori tesi c'è una variazione Libeccio l'immenso libeccio accanto sì arriva quasi a dei personaggi microscopici così chiamarli così allora che come è cambiato non solo la fascia di prima serie insomma quindi i ministri i deputati il Parlamento quello lo vediamo ma come è cambiato il sottogoverno del potere nell'arco di questi anni e soprattutto che sottopotere che sotto governo abbiamo oggi
Ma si è naturalmente cambiato perché tutto cambia sempre e poi alcune cose finiscono anche i tra le cose che finiscono c'è una concezione del potere sono la vorrei fa troppo alta o lunga in cui sostanzialmente la politica in Italia per tanti anni è stato qualche cosa che
Assomiglia un po'alla religione ossia non si non non non si non terminava con la morte forse in qualche maniera
Proseguivano i cattolici avevano il paradiso i comunisti avevano il comunismo i fascisti avevano la patria eccetera
I i personaggi anche minori della del potere di una volta
Erano molto motivati
Erano in qualche maniera convinti che l'ideale la passione il radicamento l'identità la cultura politica che loro incarnavano i portaborse democristiani i segretari di sezione
Comunisti diventati assessori provinciali negli gli attivisti del movimento sociale che pigliavano botte sputi non avevano diritto di cittadinanza
Ecco erano quindi facevano politica
Sorretti da una convinzione profonda che coincideva anche con il bene comune
I personaggi minori di questo tempo del presente ma non di oggi adesso che stanno il governo deve nazional populista no parlo anche diciamo delle degli ultimi vent'anni trent'anni eccetera sono invece
Motivati sostanzialmente da una cosa che su un piano diciamo
Volgare brutale si può dire dal farsi i fatti propri e su un piano invece più alto dal fatto che
Non credo no
Agnelli te
Che prosegua
E che vada oltre alla loro morte quindi in qualche maniera il potere per loro è la diciamo è un modo di ingannare la morte questo è un modo un po'diciamo forse un po'tortuoso e cere e cervellotico però dispiegare l'afflusso in politica di una quantità di persone che sono arrivate non proprio sorretta e sospinta dal desiderio
Di essere altruisti ma di essere un po'diciamo attenti al loro stesso questo fatto ha trasformato naturalmente il contesto politico il campo della politica lo ha fatto sembrare
Lo ha fatto essere molto più vistoso anche più ridicolo più buffo in più se mettiamo il fatto che la le trasformazioni e lo sviluppo tecnologico
A impoverito la parola parola politica a favore dell'immagine ecco che oggi tu hai un una specie di circo equestre una specie di Sarabanda
Il dove Lidia spetti esteriori hanno di gran lunga la preminenza rispetto ai contenuti difficile oggi dire
Che che che qualche forza politica un Progetto o oppure a a un a un ideale difficile dire qual è stata la linea politica di Berlusconi ma anche di Renzi diciamo sono questi che sono arrivato questi qua è un modo un po'all'estero Europa superbo però insomma santo dio non è che questo è un partito che si diceva nel pubblico il partito di maggiore presenza numerica in Italia è nato sul Vaffa ancora questi qua a Trento e niente e però ecco
La la di il la dimensione in cui si si si si si riconosce questa classe politica è una dimensione
Molto strana ed è stata però favorita da quelli che c'erano prima come se l'avessero chiamati quelli prima insomma ecco per cui non è che dice sai arrivato o la lega i sovrani stia i populisti no vede diciamo dietro a a a a al governo attuale io vedo riconosco
Quelli che c'erano prima è un po'al e poi la storia se mi è consentito insomma certe ecco
L'aggettivo tribale diciamo ben definisce la conformazione del potere che spesso diciamo le guerre tra bande le guerre le letterine tra fazioni hanno voi modellato il volto dei partiti della Prima Repubblica
Nella Seconda Repubblica in questa neonata diciamo Terza Repubblica se così la vogliamo definire e e questa tribali da in qualche modo chiaramente investe tutto diciamo il codice genetico
Del potere e quindi all'interno di questo libro noi troviamo anche il racconto del potere per tutti gli aspetti cosiddetti collaterali quindi troviamo racconto del potere rispetto a ai tic ai gusti all'abbigliamento alle feste al modo di al rapporto tra il sesso il potere ecco tutto quanto questo è un diciamo uno spaccato molto interessante
Che costituisce non solo il racconto di una classe politica ma di un paese intero perché poi diciamo quello che abbiamo visto che leggiamo in questo libro e anche un po'una nostra autobiografia collettiva
Certo e io ottenuto volutamente da parte gli aspetti politici politici della della dalla dalla faccenda le elezioni i rapporti di forza le alleanze
Le correnti per
Privilegiare invece una dimensione oserei dire antropologica cioè concentrarmi in una in un periodo ormai totalmente dei biologi basato su gli aspetti
Sull'umanità delle persone i suoi personaggi minori e maggiori sulle loro case succube vestivano su quello che mangiavano su come erano i capi com'era il rapporto tra i capi alla base e perfino sui monumenti su su quelli che hanno lasciato sulle sui monumenti che hanno lasciato sui corpi addirittura su come erano differenti proprio a livello somatico perché era un'Italia per certi versi molto ricca di differenze
Oggi evidentemente questo approccio diciamo arreso
Il lavoro che ho fatto anche meno meno meno grave e meno meno pesante e meno meno angoscioso perché c'era da raccontare delle cose che per certi versi erano divertenti annetto ti
Incontri strani fitte per certi versi inusitate
Però ecco quello che che che checché sottolineerei anche che questo dato tribale
Si è via via
Accentuato con la sparizione dei partiti
Nel senso la il oggi ad oggi diciamo da qualche anno si può dire da una decina d'anni
Ai partiti si sono sostituiti i gruppi di potere clan strutture proprio coraniche che poi nella vulgata giornalistica che è quella che frequentiamo e di cui io sono parte
Sono diventati il cerchio magico il due ce n'è stato uno per nasce la lega poi diventare di Berlusconi poi ci sta il giglio magico quindi di Renzi poi ci sta il tortello magico che era quello dei deve dei Bersani poi c'è il raggio magico per soli cinque stelle dell'AGEA Roma questi Torino Piccioli Rizzi rinchiudersi in una dimensione Planica
Beh è significativa di di anche di quello che è stata Alitalia nel senso che l'Italia si è effettivamente disarticolata e ricostruita in e luoghi tutto sommato no proprio ariosi perché questi qua diciamo una che spingano verso la partecipazione nel nel frattempo la partecipazione è stata malintesa in una specie di tifo
Televisivo no per cui la gente sta sul divano e fa il tifo credo che partecipa alla politica
Ma un tempo non era così tempo se andava in inserzione si avviavano le botte se se esse stesse facevano dei veri e propri riti si vendeva al giornale la domenica
Mattina si facevano le le incontri con le parrocchie insomma era un'altra Italia dove la politica aveva la P maiuscola acquista P maiuscola secondo me l'ha persa da un bel pezzo
Ecco in conclusione il racconto che emerge da questo libro diciamo ci aiuta anche a comprendere le parti che non racconti cioè ci aiuta a comprendere poi come sono nate le dinamiche di Alleanza le percentuali elettorali perché appunto un racconto quasi ancestrale di sul potere sulla politica
Ma al tempo stesso è anche una guida utile possiamo dire per il presente che verrà più che poi in verità per me non tutto diciamo
è passato invano ah no certo non tutto è passato invano il titolo fa riferimento al potere che per sua natura è invano nel senso che poi tutti quanti siamo destinati a morire quindi questi che se stanno qui agitate Merlo a conquistarlo a tenerlo a mantenerle c'era lo fanno invano ubriachi e di Roma
Esce di casa e trovare le rovine del palazzo imperiale quindi non è che le cose con durano per sempre però di fatto il la dal diciamo agli il il cercare
Il dentro il passato Beppe in poche parole dentro il passato c'è il presente e aggiungo
Dentro il passato c'è anche qualche bagliore del futuro nel senso che la storia un continuo il problema è che si tende a dimenticare bombardati come siamo di
Di notizie quei testimoni che muoiono perché poi oggi trovano partigiano può approvare uno che per racconti
Dal vivo la guerra partigiana ce ne sta quasi più nessuno quindi la morte dei dei testimoni da un lato il bombardamento tecnologico accorcia la la la memoria
La la la la fa la fa diciamo evaporare
E di qui l'esigenza secondo me di un racconto lungo sa che non avesse diciamo che non dovesse risparmiare sulla carta e sulla grammatura nel caso specifico e poi una bibliografia molto grosso per cui effettivamente sono cinquanta pagine dei bibliografia dei libri anche i più strani a professoressa delle lettere
Che ha scritto loro il produttore ma in otto ma in ottonari dice al suo Andreotti cioè salvo che per appassionarsi Adele Welles deserto Feder viennesi malati vi voglio dice rinascere a nuova e cioè la l'idea che questo libro un livello partito Stampete però se uno la vede nel suo complesso si accorge che l'Italia è stato un posto ricchissimo di politica cioè è stato qualche cosa dove
E questo vivere la politica ha riguardato milioni e milioni di persone oggi diciamo milioni di persone non si può dire sono forse milioni di spettatori ma a volte nemmeno quelle
Bene allora non rimane altro che ringraziare Filippo Ceccarelli per essere stato nostro ospite e ricordare invadano il potere in Italia da De Gasperi a questi qua edito da Feltrinelli
Leggetelo servono mille pagine che diciamo sono
Una una una vera goduria per per lo per lo spirito per la lettura grazie mille a voi viva la radio radicale che che sopravviva e ci continui a dire a esistere grazie grazie ancora