Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato tredici aprile questo è l'appuntamento con la rassegna per la stampa internazionale a cura di David Carretta Alitalia torna sotto i riflettori per la sua situazione economiche ai di Bilancio lo vedremo con due giornali in particolare il francese le secco cura di realismo economico per il governo italiano nel titolo di un articolo sulla destra e che è stato approvato questa settimana e poi Handelsblatt che intervista il direttore dell'istituto tedesco per la ricerca
Economiche a marzo del frac c'era che dice una nuova disputa sul deficit è un rischio maggiore per l'Europa addirittura più alto Della Brezzi tra scrive tra l'altro Handelsblatt ed è la situazione economiche di Bilancio dell'Italia si occupa questa settimana anche l'Economist che uscito ieri nelle edicole europei in un articolo su Matteo Salvini e il suo tentativo di formare un'alleanza paneuropea dei nazionalisti una banda sgangherata di patrioti i nazionalisti ricorda l'Economist tendono ad essere in disaccordo tra loro e quindi Salvini potrebbe fallire in questo suo tentativo cosa più importante un grave per lo stesso Salvini chi il leader della Lega potrebbe deludere con le sue promesse gli elettori italiani che cominciano a sentire di danni economici di questo governo parleremo poi di Breguet Seat il tema che ha contraddistinto questa settimana
Altri commenta la decisione di prorogare l'uscita al trentuno ottobre prossimo leggeremo l'editoriale dal sono sciolta in c'è un altro dal Daily Telegraph
E infine chiuderemo con il Sudan Libération ieri aveva una bella prima pagina dal titolo
Algeria Sudan primavera araba stagione due dopo Bouteflika è il dittatore sudanese Omar Al Bashir che ha lasciato il potere sotto la pressione popolare ma l'esercito resta al comando scrive tra l'altro libere da cui leggeremo l'editoriale intitolato libertà cominciamo dall'Italia e dal documento di economia e finanza cura di realismo economico per il governo italiano il titolo
Di un articolo uscito ieri sul quotidiano francese
L'esecutivo scrive dopo aver criticato l'allarmismo sull'andamento dell'economia dell'Italia
Manifestato dalle principali organizzazioni internazionali come il Fondo monetario internazionale l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico il governo di Roma si ritrova a dover fare i conti con la realtà un deterioramento del quadro economico del Paese entrato in recessione il Documento di economia e finanza destra ha rivisto al ribasso le stime di crescita allo zero due per cento contro l'uno che era stato annunciato a dicembre l'uno e mezzo di ottobre il dessert corregge anche al rialzo il rapporto tra deficit e PIL
Dal due al due quattro per cento il fatto che nessuna conferenza stampa sia stata convocata per presentare del destra è un evidente segno di imbarazzo da parte del governo italiano rimane un fatto anche se non danno spiegazioni alla stampa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al ministro delle economia Giovanni Tria dovranno fornire del spiegazioni alla Commissione europea così tra l'altro lese come sulle spiegazioni alla commissione a proposito del deficit va segnalato Handelsblatt quotidiano economico tedesco il direttore del istituto tedesco per la ricerca economica dice una nuova disputa sul deficit è un rischio maggiore per l'Europa andiamo a leggere
Dopo la revisione al rialzo del rapporto tra deficit e PIL dal due due quattro per cento contenuta nel Def approvato
Il nove aprile
Una nuova disputa tra Italia e Commissione sul deficit sarebbe per l'Unione europea un rischio maggiore di una brand Seat senza accordo
Questo è quanto sostiene il direttore dell'istituto tedesco per la ricerca economica Marcel fra Hatcher secondo l'economista quando il prossimo ottobre la commissione europea dovrà discutere con l'Italia il Progetto di bilancio per il due mila e venti
Ci sarà grande preoccupazione perché ci sarà un nuovo scontro come quello che ha accompagnato l'approvazione della legge di bilancio per il due mila e diciannove e spiega Fracci ad un nuovo duro scontro tra Roma e Bruxelles potrebbe avere un impatto notevolmente negativo sui mercati finanziari italiani e alla fine sulla crescita economica
Con conseguenze anche di carattere collaterale una profonda recessione in Italia colpirebbe duramente anche la Germania di cui il Paese è un importante partner commerciale così Handelsblatt sembra proposito dell'Italia
L'economista questa settimana pubblica un analisi su Matteo Salvini nel l'happening sopranista di lunedì a Milano
In cui però ci sono spunti che riguardano anche l'economia
E la questione deficit una banda sgangherata di patrioti i nazionalisti tendono a essere in disaccordo tra loro questo il titolo
Del dell'Economist perché scrive un azionista italiano che unisce le sue forze con un'azione vista tedesco per promettere un nuovo sogno europeo come lo ha definito Matteo Salvini
è destinato a sollevare brutti ricordi ma essendo ignorante o indifferente agli archi storici
Il leader della lega l'otto aprile si è seduto sorridente al fianco io Org mette in di Alternativa per la Germania per annunciare la formazione di un nuovo blocco
Sopranista al prossimo Parlamento europeo l'eterna ha detto che si chiamerà alleanza europea dei popoli delle nazioni
Esamini ha spiegato che l'obiettivo è attrarre altri partiti con cui non abbiamo ancora collaborato prima
Gay né che la Roy scienziato dalla politica al Trinity College che ha realizzato uno studio sul Parlamento europeo sostiene che ci sono buone probabilità che l'estrema destra
Aumenti propri seggi alle elezioni europee del ventitré ventisei maggio ma c'è una lunga storia di partiti populisti che formano gruppi che poi implode dono spiega anche né che le Roy
In modo di Fausto Pers per Salvini nessuno dei leader di partito che sperava di attrarre nella sua nuova banda ha voluto presentarsi a Milano
Del resto movimenti creati per proteggere gli interessi nazionali ed esaltare le identità nazionali tendono ad essere dei partner diletto abbastanza
Difficile da tenere uniti il governo di Jaroslaw Kaczynski in Polonia e quello di Viktor Orban in Ungheria hanno sempre risposto no alle richieste dell'Italia dirlo istruire nell'Unione europea i richiedenti asilo che provengono dall'Africa
Quella contraddizione ora pare superata al nuovo mantra dall'estrema destra populista e che la risposta deve essere sigillare le frontiere europee
Ma a mettersi d'accordo sulla politica economica sarà più difficile secondo l'Economist Alternativa per la Germania e altri gruppi di estrema destra del nord Europa
Sono a favore esattamente di quel tipo di ostilità di bilancio che Salvini dice impedisce all'economia italiana di crescere e qui vengono le riflessioni dell'Economist sullo stato dell'economia italiana
Alcuni dati incoraggianti sulla produzione industriale di febbraio sollevano la speranza che dopo due trimestri di crescita negativa fino al due mila diciotto L'Italia Possa riemergere dalla recessione ma il futuro rimane molto tetro il nove aprile il governo ha tagliato le sue previsioni di crescita per quest'anno dall'uno allo zero due per cento
Ed ha riconosciuto che l'Italia non realizzerà gli obiettivi di deficit e debito che erano stati concordati con la Commissione il deficit per il due mila diciannove dove passa dal due al due quattro per cento
Il già enorme debito pubblico aumentar dal centotrentadue virgola due al centotrentadue virgola sei
Il rallentamento potrebbe spiegare secondo l'Economist i primi timidi segnali di un arresto della crescita della popolarità di Salvini
Popolarità che finora si è fondata sulla sua linea dura sui migranti
Un sondaggio pubblicato il primo aprile ha registrato il primo leggero calo mezzo punto percentuale rispetto all'ascesa inesorabile che c'è stata dalle elezioni di marzo dello scorso anno quando la lega ottenne il diciotto per cento
Finora Salvini che ministro dell'interno al vicepremier del governo di Giuseppe Conte è riuscito a evitare gran parte delle colpe per il rallentamento economico
La politica economica innanzitutto responsabilità di Giovanni Tria ministro delle Finanze considerato indipendente
E dall'alleato di governo di Salvini l'altro vicepremier e leader dei cinque Stelle Luigi Di Maio ma negli ultimi giorni il capitano come lo chiamano i suoi seguaci
Ha assunto un ruolo sempre più assertivo insistendo che Tria deve onorare la promessa del contratto di coalizione di introdurre una flat tax
L'obiettivo come con il Bilancio espansivo per il due mila diciannove e stimolare la crescita aumentando la domanda interna
Salvini però secondo l'economista facendo una scommessa abbastanza grossa sia dal punto di vista politico che economico dopo aver sollevato le speranze le speranze di milioni di italiani
Questi italiani rischiano di rimanere orribilmente delusi se non ci saranno risultati
E il problema dal punto di vista economico e che non c'è margine per tagliare le tasse
Non ultimo perché un accordo con l'Unione europea del due mila e undici introdotto all'apice della crisi dell'euro su le cosiddette clausole di salvaguardia fa sì che il governo ora debba trovare almeno ventitré miliardi di entrate o tagli extra per evitare un aumento dell'Iva che al ventidue per cento e Giai a livelli molto alti rispetto ai partner europei Nicola nobile della Consultant sì Oxford Economics calcola che vista la crescita inferiore al previsto questa cifra
Salirà a circa trentacinque miliardi se il governo vuole stare sotto la soglia degli Obiettivi deficit della zona euro e a meno che non trovi soldi altrove non avrà margini per questa flat tax
Salvini prosegue l'economista spera ancora di non dover rispettare le regole del Patto di stabilità più volte detto che alle elezioni del ventitré ventisei maggio ci sarà una Vittorio populista che trasformerà la Commissione europea
Costringendola a non applicare le attuali regole di bilancio che pesano sull'Italia
Ma ci sono un paio di problemi il primo riguarda la sua alleanza europea la base del nuovo blocco di Salvini è un gruppo che include la lega e la soprano Nacional di Marine le Pen i sondaggi dicono che potrebbe arrivare a sessantuno seggi su settecentocinque nel prossimo Parlamento
Parliamo di meno di un decimo
Escludendo i britannici settecentocinquanta insomma poi nelle prossime settimane parleremo anche dei dei britannici al Parlamento europeo
Volendo si possono anche aggiungere altri partiti come il Fides di Orban il partito legge e giustizia di Kaczynski così Salvini potrebbe salire a più di cento seggi ma nell'improbabile caso in cui sia il pispola accorsi al Fidel se ungherese dovessero entrare nel gruppo della Lega questa alleanza sarebbe comunque molto indietro rispetto alle famiglie politiche tradizionali europee che poi tra l'altro sarebbero incoraggiate
Ad allearsi tanto più se ci fosse un buon risultato dell'alleanza di Salvini
L'altro problema sono i governi nazionali perché sono i governi nazionali e non il Parlamento europeo a nominare i candidati per la commissione le conclusioni dell'economista quando arrivato al governo in Italia Salvini è stato straordinariamente abile
Ma deve stare attento nelle prossime settimane a non preparare il terreno per il proprio fallimento così il settimanale britannico
In questa analisi che mette insieme la gang
Di Salvini in Europa e i risultati economici in Italia abbiamo accennato deputati europei britannici nella prossima legislatura
Ci torneremo oggi vogliamo proporre rapidamente un un altro paio di commenti sulla proroga Della Breguet sita al trentuno di ottobre come Fraktion Times l'editoriale di ieri dal titolo una nuova scadenza brand si tolse un po'di respiro al Regno Unito i politici britannici devono usare la proroga per concordare i termini di un'uscita con l'Unione europea
Scrive effetti fissando una nuova scadenza Breguet sita al trentuno ottobre L'Unione Europea saggiamente riconosciuto i pericoli inerenti a una partenza disordinata del Regno Unito
Questa data è un compromesso tra i leader che volevano prorogare i negoziati dell'articolo cinquanta per circa un anno e altri come il presidente francese non è manco che avrebbero preferito un rinvio più breve per mantenere la pressione ora però tocca ai politici britannici fare un uso costruttivo di questi tempi supplementari e arrivare a un'intesa Brezzi idealmente molto prima di ottobre qualsiasi intesa
Dovrà poi essere sottoposto a un referendum perché dare la parola finale agli elettori è il miglior modo per iniziare a curare le laceranti ferite della brand Seat nella politica e nella società britanniche
I politici britannici farebbero bene a non mettere troppo la prova la pazienza dell'Unione Europea dopo aver ottenuto un po'di tempo per uscire dal caos Blacksmith non si deve sprecare questa possibilità perché in caso di fallimento la prossima scelta del Regno Unito potrebbe davvero essere tra un l'ODIHR Brezzi e la revoca dell'articolo cinquanta cioè la revoca della Brezzi così la vede il farà Sun-Times e anche i giornali problema Insiel cominciano a dubitare o quanto meno a temere questa revoca
Dell'articolo cinquanta per esempio dei Telegrafi ieri in un editoriale dal titolo Theresa May ora sta mettendo a rischio Breguet Seat cosa dovrebbe fare il Regno Unito in questi mesi di proroga l'accordo non può essere rinegoziato e dunque il break interesse i deputati del Dupuis nordirlandese il partito democratico unionista
Che lo hanno bocciato più volte non cambieranno idea non cambieranno campo non sosterranno travisamenti se lei pure il governo mai arriveranno un'intesa sull'unione doganale il che significa non fare più una vera Breguet esiti il partito Tory si spaccherà in due
Insomma la proroga dell'Unione Europea proroga uno status quo instabile condanni serie al mondo reale l'economia può essere forte ma le imprese hanno bisogno di certezze gli investimenti sono in stallo
Qui il Daily Telegraph in qualche modo scusa agli argomenti di chi vuole restare nell'Unione europea o comunque avere una sosta un requisito per dire no dobbiamo farla hard subito lei ha detto che si dimetterà una volta che il suo accordo sarà approvato ma non sarà approvato e così May rimane
Questo deve finire più a lungo May si aggrappano al potere più alte sono le probabilità che labbra exit venga cancellata così tra l'altro il Daily Telegraph in questo editoriale
Per chiudere invece noi vogliamo parlare di Sudan ma non solo su dati e Algeria e quella che molti definiscono la a
Primavera araba due punto zero o la seconda primavera araba la stagione due come titolava ieri Liberazione i prima pagina dopo Bouteflika il dittatore sudanese Omar Al Bashir che ha lasciato il potere sotto la pressione popolare ma sottolinea Libè l'esercito resta al comando
E questo viene evidenziato anche da le Monde nel suo editoriale di oggi dal titolo Sudan lo spettro di una nuova dittatura al ministro della Difesa annunciato di aver preso il potere per due anni
Però è responsabilità dell'esercito ascoltare la voce del popolo che reclama un governo civile scrive tra l'altro del mondo va invece letto l'editoriale di Libération dal titolo libertà che comincia così uno spettro perseguite al mondo musulmano è lo spettro della libertà impossibile non fare il parallelo
Simultaneamente o quasi due regimi politico-militari quello di Algeri quello di Khartoum devono far fronte a rivolte popolari potenti messa in movimento da un'aspirazione a più democrazia
Nei due casi non si sa se questa prima vittoria porterà a una vera emancipazione a cartoon come ad Algeri all'esercito che è al comando
I militari dei due Paesi alla fine hanno ceduto alla strada con la partenza dei due potentati contestati dalla popolazione
Ma si sospetta che vogliono soprattutto salvare il regime cambiando nel volto per restare al vertice dello Stato
Quale che sia l'esito delle due crisi si impone però una lezione il vento delle primavere arabe del due mila undici non è ricaduto si poteva pensare con rassegnazione che il mondo musulmano fosse condannato
A oscillare come in Siria o in Egitto tra gli islamisti da un lato e regimi militari dall'altro con la variante come il Sudan di un regime al contempo militare islamista
Ma gli eventi recenti mostrano che un terzo attore conserva sempre il suo ruolo è il popolo esasperato dalla corruzione e dalla repressione che reclama ancora e sempre più onestà e più libertà nel momento in cui nei vecchi Stati di diritto la democrazia
Dà segnali di fatica la democrazia resta un riferimento vivente attrattivo desiderato nei Paesi che sono vittime della tirannia di soltanto pesche o integralisti religiosi così Ida siamo un bell'editoriale con cui per oggi per questa settimana ci fermiamo da David Carretta una buona giornata
Con Radio Radicale