Il vento del domani

Il il sono anche un po'emozionata sono un po'emozionata pensiamo veramente onorati ritirati moltissimo al fatto che Adriano la Regina abbia accettato di finire questa conferenza l'associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli
Ci tenevo molto perché mi sembrava che non potesse passare inosservata anche qui ci sono alcuni microfoni che non potesse passare inosservata
Questa ricorrenza sono quarant'anni dalla conferenza che Adriano la Regina ha tenuto in Campidoglio per il ventuno aprile mille novecentosettantanove sindaco Arianna
Questo
Questa Brush rovinava possiamo chiamare sono hanno vista la vogliono tutti naturalmente è
Veramente una cosa che tutti debbono avere e per questo anche grazie a Massimo Pomponi l'abbiamo
Sanzionata la metteremo sul sito quando Adriano ci dirà anche con qualche immagine
è una pietra miliare e direi perché questi quarant'anni sono stati importanti e chiesto che questo testo che mi piacerebbe leggere ma non voglio sottrarre neanche qualche minuto di più a contenuti straordinari e modo di di presentare di dei termini che che che colpiscono Adriano parla di smarrimento culturale
E io credo che veramente stiamo vivendo adesso un momento di smarrimento culturale
Con una grande differenza che
Quello che all'ora veniva denunciato attraverso questo discorso che in più di una conferenza si è realizzato in gran parte i punti erano tanti prima di tutto l'allarme per il degrado del del patrimonio culturale soprattutto per il degrado della pietra a causa degli agenti atmosferici
Quindi le colonne e gli archi Marlene
Per i quali punto furono messi appunto
Tecniche di restauro metodi diversi sperimentazioni insieme a tutto l'apparato di studia un piano di conoscenza veramente straordinario sicuramente tutti di cui conoscono attraverso una serie di di pubblicazioni predisposte
Nel corso degli anni inoltre è stato affrontato il rapporto tra
Dalla città il passato rapporto direi non non risolto è stato affrontato il tema del museo Museo nazionale romano nato come sappiamo alla fine dell'Ottocento ama
Come aderiamo stesso ha scritto non posso non citare le sue parole in uno dei volumetti per le celebrazioni
Diploma capitali una mostra fatta Museo delle Terme per l'Unità d'Italia non ricordo come non si scava come non si fa un museo quindi il Museo delle Terme si era costituito così diciamo in modo abbastanza frenetico anche per stare dietro tutte le scoperte che da Roma Capitale ricordiamo Roma capitale voglio ricordare anche qui perché abbiamo messo al rogo il il comitato Franco Roma centocinquanta neo comitato costituito copresidente Andrea Costa e quindi facciamo tanti auguri a questo Comitato addetti giovani
E che quindi abbiamo bisogno di lui di queste forze ma al quale tutti abbiamo aderito
Quindi per la per i musei è stata compiuta una rivoluzione da parte della al Progetto di Adriano la Regina quindi io ricordo che appunto si andava a studiare con lei che lo sviluppo della della scultura greca che siamo passati parlare della cultura artistica a Roma in senso in senso ampio sono state acquistate siti sono stati sono diciamo tutti sapete un sistema museale forse non ancora concluso ma sicuramente all'altezza all'altezza della città che non aveva un museo nazionale tante altre cose ce ne sarebbero sarebbero da leggere ma diciamo voglio ricordare soltanto ancora una volta è senza a volere essere nostalgici il Progetto per l'area centrale il Progetto Fori dai Fori all'arte all'Associazione Bianchi Bandinelli si è già impegnata in questo senso un Progetto
Sarebbe stato per la città davvero una qualcosa di grandioso diciamo rendere i resti dell'antichità come come un luogo pubblico come luoghi di attraversamento pubblici come era stato fatto anche per la per la via Sacra ad attraverso la quale si poteva arrivare fino al Campidoglio sarebbe stato credo veramente un Progetto grandioso
Non
Diciamo ora non so quali saranno le prospettive e basta direi io voglio ringraziare la la padrona di casa Margherita anche il verde che ci ospita con molta generosità e anche con
Diciamo efficienza ringrazio ancora che anch'fantasmi divenire questo disco di San Gamberale se Grasso
Una sera veramente sono io che devo ringraziare tutti primo luogo
Margherita perché appunto ci ospita in questa sua bella sede poi vita Paris
Dovuto organizzare questa conferenza e anche Walter Tocci sia tipo insistito perché la facesse non perché non non essere cuore
Questi talk ma perché mi sembrava
Forse
Inutile tornare in posso su cose passate
Si può tornare su cose passate però con una prospettiva
Naturalmente
Nuova questa conferenza di cui parlava Rita io la tenni sì esattamente quarant'anni fa in Campidoglio era al ventuno aprile
L'esattezza
E la bollente Arkan che era da un anno
Sindaco di Roma
Volle celebrare quell'anno al Natale di Roma
Trattando dei problemi del patrimonio
E artistico di questa città
Nella
Notte che precedette il ventuno aprile Franco venti e il ventuno aprile
Esplose una bomba molto o tenta in Campidoglio messa da un'organizzazione
Fascista
Devastò il portale
Cinquecentesco michelangiolesca per il Palazzo Senatorio fece danni all'interno danneggiò anche il basamento nel Marc Aurelio era questo diciamo il saluto parte
Diciamo Dino ritardiamo mente molto
Lo stile al nuovo corso che aveva preso la città era saluto che si voleva dare ad Arkan
Rappresentava in quell'occasione quel sua funzione di Sindaco il Partito Comunista italiano che per la prima volta accedeva diciamo Alda
Capitolino
Per una strana coincidenza dunque in quell'occasione io vidi diciamo indiretta all'esplosione dal Palatino perché stavo lavorando al testo di quella conferenza di Sovico biturbo all'ultimo momento e quindi ero seduto di fronte alla finestra critico è stampata
Enorme
Sul Campidoglio
Così come stanno pure ma compravo a quello che ha perso
Vi leggerò
Ho assistito indiretta sul
Sulla televisione
A quanto purtroppo è avvenuto a Parigi
Questa è una cosa che ci addolora
Immensamente
Che
Insomma è una tragedia di quelle che ogni tanto avvengono purtroppo
Nella storia mi ha fatto pensare sì non tanto alla dal silenzio da prima con la consistenza ovviamente la basilica di San Paolo è scomparsa nello stesso modo passa da uno della basilica
Ottocentesca
Speriamo che a Parigi si salvi qualcosa di più
Ma vi sono stata perdite spaventosa
La cosa che più
Viene
In mente è la biblioteca trova nella biblioteca di Alessandria adesso non per quantifica difficile in questi casi non si può fare confronti dove si è perso di più o di meno si è perso certamente nello stesso modo
Nel sentimento a quelle persone che erano nelle persone di cultura delle persone
Antica contemporanee
Che erano legate a questo patrimonio immenso che si dissolve così
Delle fiamme
Questo ci induce
Anche noi non solo
Così rimpiangere quello quello che è stato ma a meditare quale debba essere oggi
Il nostro ruolo dico nostro
Tutti i cittadini dai nostri Stati
Europea e in particolare di fronte ai problemi di questo patrimonio immenso perché il nostro continente che ha il patrimonio più straordinario che esista al mondo
E non può questo dissolversi così nella negli o nella
Indifferenza
Per quanto riguarda la conservazione la la prevenzione
Nell'incuria diciamo e incuria questa
Nei confronti di queste come si pensa che siano che siano eterne le cose antiche ma non è
Non è così se non ci preoccupiamo di curarne giorno per giorno
Si logorano
Decadono scompaiono
Oppure finiscono in un baleno solo per una disattenzione una trascuratezza poi inconcepibile in inimmaginabile che è un tesoro così grande debba
Scomparire per non investire
Www
Insomma
Risorse tutto sommato relativamente modesta rispetto rispetto al significato di queste cose sotto a ogni aspetto compreso quello economico insomma
Va bene resta sarà anche una lezione per il futuro il
Quello
Le condizioni in cui ci trovavamo
Nel
Cattivo un orologio le condizioni in cui c'è ci trovavamo a Roma
L'Italia in genere ma a Roma in particolare in quegli anni il momento in cui io appunto felici quella conferenza per il patrimonio artistico della città erano abbastanza
Drammatica proprio non non vi erano Investimenti di nessun genere per mantenere
Scusa chiese un po'buono mantenuta recentemente ma neanche neanche tutte le zone archeologiche assolutamente no
E il Museo nazionale romano non si era ripreso dalla guerra se se n'era recuperato solamente una parte che veniva una grande salone salone dei capolavori in cui erano state concentrate in una trentina
Capolavori appunto era praticamente tutto lì con la collezione Ludovisi ancora
Visitabile così fra fra ambienti pericolante
Percolazione dirà qualcosa d'
Però erano anche momenti incandescenti per la storia
Italiana
Erano gli anni del terrorismo dell'eversione della P due
Il sequestro l'assassinio di Moro le interferenze americani e sovietica contrapposte ma operative sul suolo italiano in un momento in un periodo ancora da chiarire del tutto scuro
Ancora non si sa bene
Che cosa sia avvenuto chi abbia mosso i figli dunque i terrorismi
Di destra e di sinistra
Facevano vittime
Quasi tutti i giorni
Con anche stragi
Spaventosa
Ecco in quelle condizioni certamente l'attenzione verso appassionato storico artistico
Era scarsissimo scarsissima
Fu però un episodio che
In qualche modo sollevò l'attenzione internazionale su sui problemi
Diciamo per le antichità di Roma
Fu proprio non tanto il decadimento generale il fatto che l'inverno più utili alla zona archeologica erano in abbandono non tanto quello quanto il logoramento
E i marmi e che marmi in particolare della Colonna Traiana della colonna
Mi Marc Aurelio ecco questo particolare della colonna di Marco Aurelio
Questo dell'Arco di Tito
Le condizioni in cui si trovavano questi forse interferisco con
Con lo schermo
Le condizioni in cui si trovavano questi monumenti aggrediti
Dallo smog su cui non si era fatta manutenzione da
Da sempre insomma
Furono cominciano ad essere evidenti i distacchi voi vedete in queste immagini dove
Sotto le superfici purulente per lo smog perché sia
Che si chiede dentro stava diciamo
Le le sculture
Avveniva questa reazione chimica per cui il gesso il Marmo si trasformava
In gesso
Sì si staccava si staccavano parti intere oppure si diluiva sotto la pioggia sotto
Su questo l'Arco di Costantino e e gradualmente scomparivano queste questi rilievi scolpiti
Sul marmo
Questo è sempre l'arco di Costantino
Queste son le immagini che che fra l'altro proietta in quella occasioni in quel ventuno aprile del settantanove
Qui abbiamo la colonna traiana come vediamole proprio i volti delle figure scompaiono anche molti volti proprio di Traiano raffigurato su sulla colonna ci sono rimasti su vecchie fotografie ma non esistono più
Ne sono stati mai restaurati ovviamente neanche nato nel senso di rifare le sculture quello che si è potuto fare è stato solamente di cercare vinta di di impedire che questo processo chimico
Questa trasformazione continuasse
A a operare
Qui su queste due immagini simili due a testa diversa naturalmente si vede una progressione a livello diverso della danneggiamento sia come mano a mano si esplodono queste superfici poi sì distaccano
E qui
Siamo sempre sulla Colonna Traiana
Ecco anche qui figure completamente cancellate ormai l'arco di Settimio
Settimio Severo con che era completamente incrostato da questo per questa
Superficie purulenta di di di di Grasso
Si era
P cicatrici sul sulle superfici nella
Il motivo principale tutto questo non solo la mancanza di manutenzione per
Ma è poca immemorabile non si sa non si sa da quanto tempo ma soprattutto
L'attività
Recente dell'inquinamento l'attività più immediata
Dovuta a una serie di fattori uno al traffico automobilistico qui lo vedete
Su una strada sta una fotografia feci nel settantanove
E poco dopo la chiusura del nel traffico
Ma anche gli impianti di riscaldamento insomma anche gli impianti industriali che a Roma erano pochi ma comunque c'erano
Il fuoco persino una questione di ieri vi fu il negazionismo pensate pure su questo sia al insistono semestri insorsero una serie ambienti anche anche diciamo ambienti colti adesso non voglio qui ricordare ne nomini organizzazioni ma certamente anche nell'ambito del ministero diciamo no non non è vero non è il traffico il traffico non non fa niente
Non produce questa una podi fu una commissione nazionale
Si facciano parte Cesare Gnudi illustre storico dell'arte
E anche
Diciamo la Borrelli
Tanti altri chimici fisici eccetera che dette completamente ragione avrà a questa interpretazione che avevamo dato del danneggiamento dei marmi
Si cominciano quindi a chiudere alcune strade poi questa in particolare terra e il
La volontà di Petroselli che acconsentì fu anche abolita è scavata consentendo quindi la riunificazione di tutto
Del foro romano con il Campidoglio fino al Colosseo di a ricordare che il Colosseo nella
Nell'assetto non archeologi comandi traffico
Attuale sul risultato proprio dei del primo intervento del Comune di Roma a favore di questi monumenti nel dopoguerra per volontà di Argante acconsentì alle richieste della Soprintendenza di
Nel fare la circolazione intorno al Colosseo
Dicevo questa
Vi sono l'ANSA internazionale che si ebbe di fronte alla documentazione della delle condizioni dei marmi di Roma insomma del
Per del patrimonio
Scultoreo più importante dell'arte
Romana del rilievo storico
Romano
Patrimonio diffuso nella città
Un solo momento di questi di diarchia onorari di vedi di colonne coprì di eccetera contiene più più arte mana di quanto
Posseggano grandi musei stranieri di fronte a insomma
Alla sensazione che fece
Questo
Fecero questi questi danni il
Lo Stato italiano si mosse il ministero che all'inizio era stata molto vendite neghittoso devo dire anche ostile alla presentazione di questi di questi problemi
Dove dovette poteri rappa cambiano anche i governi alla fine dopo ogni iter molto lungo fra il settantotto
Quando furono presentate queste immagini per la prima volta
E l'ottantuno quindi fu approvata una legge
Che
Doveva risolvere alcuni problemi urgenti del patrimonio archeologico di Roma quindi questo dei marmi che su cui poi si lavorò per tanti insomma in sostanza
Il Museo nazionale romano le aree archeologiche
La tutela preventiva dei soli archeologici insomma fu un graduale risolveva mento delle condizioni
Del patrimonio archeologico di questa città
Gli sviluppi successivi non sono stati così diciamo
Interessanti così favorevoli gradualmente si è ricaduti nella nel nel disinteresse dimenticando i problemi che vi erano stati s'non si è proceduto con lei
Manutenzioni che non lo state
Programmate invocate considerate essenziali ormai possiamo vedere che
Per esempio i figli monumenti marmorei di Roma no non hanno subito manutenzione da molti anni fra non molto si ripresero antri presenteranno
Le condizioni che abbiamo visto nelle immagini di prima perché questi processi le condizioni ambientali sono le stesse se la manutenzione non è costante continua delicata per non fare danni quindi
Il
Se le cose tornano nello stato in cui ne abbiamo viste
Naturalmente su questi temi o un po'meditato e scritto alcune pagine che adesso leggerò per la conferenza mo'scelto un'immagine era stata richiesta una allora ha pensato Erasmo il padre della cultura
Moderna europea
Mentre nel titolo con richiamato una poesia
Virtus sceicco scritta proprio nel mille novecentosettantotto
Quindi in uno di quegli anni difficili di cui parlavamo che forse potrà aiutarci
In
Parte
Testo che leggerò
Meno quello che non ho scritto stanotte
è stato pubblicato
Veniva estratto sulla Est anche precedentemente altre cose
Accetto in una
In un'intervista che mi ha fatto Francesco Scoppola per il Giornale dell'Arte quindi mi scuso se adesso qualcuno che ha letto queste cose risentirà quello che ha già sa ma
Per coerenza devo del discorso dello rileggere un po'tutto
Lo sguardo rivolto al passato è sempre stato di aiuto nel prendere decisioni che avrebbero influito sulle sorti di un popolo
Questo si sa del resto gli antichi avevano persino consacrato il rapporto con la storia
Mediante la conci concezione di una figura divina Cannella fortuna Respighi Chances questa fortuna era la dea della buona sorte che svolgeva indietro per scoprire
Quale aiuto avrebbe potuto ancora recare alla cosa pubblica in che modo allora la conoscenza del passato può svolgere adesso ruolo utile alla politica
La politica agisce su processi in atto determinanti da condizioni specifiche nell'epoca in cui si vive
Il cui esito non è mai scontato lo studio della storia si rivolge esperienze conclusa di cui conosciamo lo svolgimento e il compimento i sistemi di relazioni non riproducibili finiti per sempre
Nonostante questo vi è un messo certo fra la conoscenza della storia e noi tra la conoscenza della storia e la politica
Se si possiede una concezione della conoscenza fondata su metodi scientifici e si riconosce il carattere relazionale delle cose esistenti
Scorgendo in ogni avvenimento il risultato che altri avvenimenti essa infine si constata che nell'ordine naturale non si sono interruzioni definitive e riprese ex novo
Ma vi è continuità nella trasformazione allora sì che possiamo vedere la strettissima relazione esistente
Ancorché sempre mutevole e dagli effetti imprevedibili tra ciò che ha avuto il suo corso e quanto ancora lo attende
La scienza ha donato all'età contemporanea una nuova certezza la storia e in ogni cosa
Animata o inerte
E nelle specie viventi nelle quali la vita non comincia e non finisce ma si trasforma si trasmette e anche nel mondo naturale nel firmamento della conoscenza umana
Identico questa visione del mondo era stata già immaginata
Anche se non dimostrata con metodo scientifico il mondo e trasformazione annotava infatti Marc Aurelio nelle sue meditazioni
Se dunque la storia e noi e del mondo che ci circonda non possiamo in alcun modo concepirla comunque accesso che non estinti una funzione attiva se non sono riproducibili nelle forme originali gli affetti di un processo compiuto per esempio la formazione della democrazia ateniese con i suoi caratteri
Perché c'erano gli schiavi le donne non vota cioè
Quegli affetti si sono tuttavia avuti e da quel momento hanno svolto una funzione in forma diretta immediata nella loro evoluzione e nel caso che la democrazia ateniese offrendo un'idea anche se non un modello per la democrazia moderna
Tutto questo avviene
Non diversamente da come gli elementi possono combinarsi di natura in una miriade di possibilità
Gli esiti ancora avvenire di queste combinazioni che canta chiamiamo storia
Sono posti nelle scelte dei nostri tempi adesso siamo nuovi ad attivare le combinazioni possibili
Ed uno degli strumenti per orientarne i morti e di certo la conoscenza e la compressione dei processi conclusi
E questo è il compito di coloro che di quei processi studiano la ricostruzione lo svolgimento e lo svolgimento
Gli storici del pensiero del diritto dell'economia della scienza dell'arte insomma gli storici di tutte quelle cose di cui si deve occupare la politica
Se la storia in ogni cosa ne consegue che la storia e nella politica la quale deve essere consapevole sia dei processi che hanno determinato la formazione dei suoi caratteri esistenti
Sia di quei processi che sono ancora aperti ad ogni possibile sviluppo
Affinché gli sviluppi avvengano poi nelle forme più idonee occorre un criterio di valutazione il metro di giudizio non può essere altro che la dimensione etica
L'etica non è una qualità innata nella specie umana né è un comandamento divino
Se si è convinti che anche modelli morali scaturisca no dalla storia dell'umanità e siano il risultato gli adattamenti
Di relazioni sociali dalle quali discendono norme che rendono la vita più ordinata e civile e allora possibile ritrovare nella conoscenza storica un sostegno concreto per l'orientamento della politica anche nell'adozione dei principi etici
Come nella politica si possono presentare scelte alternative
E allora dobbiamo considerare che come nella vita sopravvivono le specie che si adattano meglio così la verità si affermano perché essendo dimostrabili sono più adatte alla Regione
Per esempio bene non usare la violenza è stata una verità dimostrabile
Mentre le falsità soccombono perché possono esistere sono nell'irrazionale
E ne abbiamo avuti esempi nella storia del Novecento
Tremendo
Una politica sprezzante dei principi etici non crea condizioni di sviluppo equilibrato e gli scompensi che ne deriva una società come i rapporti tra i popoli si ritorcono contro chi li ha provocati
Si veda ad esempio gli effetti del colonialismo sui Paesi assoggettati con i contraccolpi che se ne sono avuti sulle potenze dominanti dopo il tramonto della loro egemonia
L'ideale di una unione politica europea sono in evidente declino con la comprensibile delusione di coloro che avevano avuto fiducia nella loro attuazione
In molti ambienti tuttavia questo non sembra essere causa di preoccupazione perché si considerano positive quasi fossero un'adeguata compensazione
è un sufficiente motivo di consolazione le attuali possibilità di una migliore conoscenza degli altri paesi con la maggiore diffusione degli interessi culturali
Questi interessi e questi contatti sia pure nei modi consentiti dei tempi sono sempre stati
Oltre alla moda del Che generico Viaggio in Italia che garantiva una superficiale educazione mondana all'aristocrazia europea e alle élite coloniali americane del diciottesimo del diciannovesimo secolo
Ebbero allora grande diffusione anche i viaggi di studio rivolti soprattutto la conoscenza delle antichità della geologia della botanica a cui si dedicarono scienziati e artisti provenienti anche in Italia da tutta Europa
Tutto questo però non ebbe il minimo affetto nel ridurre le cause di conflitti le mire di egemonia politica e le interferenze straniere sui processi di liberazione e di unificazione della nazione italiana
Di questi limiti occorrerebbe essere consapevoli anche per a proposito di iniziative
Come quelle del Consiglio d'Europa che per una migliore integrazione tra i popoli promuove itinerari culturali costruiti su temi storici quali per esempio
La rotta dei Fenici e così anche la rotta di Enea proposta illustrata nei giorni scorsi se ne potrebbero suggerire altre come la rotta degli Argonauti dal Mar Nero lungo il Danubio verso l'Europa centrale
Ossia le rotte a Occidente e a nord-ovest del vicino Oriente
Questi itinerari esistono già
Non per essere percorsi da un turismo curioso di arte e di storia di viaggia fra stenti sofferenze morte nell'indifferenza dell'ostilità di governi istituzioni nazionali ed europee
E vasti strati dell'opinione pubblica un'umanità che fugge da guerre come spinta da condizioni di vita che rendono preferibile rischia di soccombere in un calvario verso la sopravvivenza
Le immagini dolore che ci pervengono ogni giorno rivelando quanto lontana possa essere la sublimazione estetica dell'Enea del Bernini ora esibite a simboleggiare l'itinerario culturale dalla corte della Turchia all'Italia
Dalle drammatiche immagini dei profughi che approdano ai nostri lidi occorre fare attenzione
A non trasformare la cultura in cinismo e a non nascondere il cinismo Pietro la maschera della ragionevolezza politica
In un saggio pubblicato nel mille novecentotrenta il biologo Giuliano Huxley sosteneva che i cambiamenti climatici prova provocandomi migrazioni
E che come dimostra l'esperienza storica la le migrazioni recano non solo guerre ma anche il fertile mescolamento delle idee necessario per un rapido avanzamento della civiltà
A quasi un secolo di distanza una politica responsabile e consapevole della gravità dei fenomeni in corso avrebbe dovuto essere in grado di trovare soluzioni intelligenti eticamente ammissibili
Riemergono in Italia e in altri Stati dell'Unione Europea tendenze politiche promuovono la riaffermazione nato nazionalistica dello Stato sovrano
Ossia reclamano la piena di acquisizione dei poteri trasferiti alla sovranità europea
Questi poteri in effetti sono limitati e inefficaci nel contesto della politica mondiale perché non comprendono la politica estera la difesa e all'interno l'imposizione fiscale
Sono tuttavia poteri importanti per la tenuta economica degli Stati che si sono così associati tra di essi vi è infatti anche la moneta comune
Le due forze che esprimono queste posizioni anzi europee sono dal governo al come si sa
Sono da una parte di astrazione su nazionalista ossia promotrici della disgregazione dello Stato unitario di nuovo minacciata dalla cosiddetta minacciato dalla cosiddetta autonomia differenziata
Reclamata da regioni settentrionali
Per l'altra parte sono invece di una tendenza che potremmo definire nazionale giustizialista se non peronista come del resto è evidente nel loro richiamo ideale Rousseau
L'unico illuminista che però con ben altra dignità concettuale era contrario a forme di integrazione europea che potessero condurre alla perdita di caratteri culturali nazionali
Entrambe queste forze hanno in comune l'avversione per la costruzione di Unione europea dotata di pieni poteri politici e in tal modo nell'assenza di ogni opposizione credibile
Hanno acquisito consenso e forza di persuasione in misura tale che avrebbe fatto invidia ai fascismi degli anni Venti e trenta
Non sappiamo come tutto questo evolverà ma di certo vi è un arretramento una marcata involuzione del processo di unificazione europea
Il nazionalismo in tutti i suoi possibili sviluppi e però per portatore di beni altri rischi
L'esperienza invita a non sottovalutarlo
Invita a combattere
Con le armi della ragione non tanto e non solo per il freno che esso pone all'unione dei popoli ma per la sua capacità come disse Churchill a proposito del nazionalsocialismo
Di farci sprofondare negli abissi di una nuova epoca oscura resa più sinistra forse più lunga dalle luci di una scienza perversa
La scienza perversa era una falsificazione delle verità scientifiche e della storia
Il nazionalismo che in Germania ha versato la cultura illuministica condotto quel Paese alla distruzione della ragione per usare le parole Jorge Luca
Nella storia italiana dell'età contemporanea non si ritrovano esperienze simili a quelle che stiamo vivendo se no non è la formazione dell'ideologia fascista di un secolo fa
Esattamente nel mille novecentodiciannove
Tutte le altre esperienze
Assai poche vero che hanno riguardato l'adesione non dico di massa ma almeno di una certa consistenza popolare
Ha processi di trasformazione sociale e politica hanno sempre avuto un carattere progressista sostenuto dalla fiducia nella ragione così la rivoluzione napoletana del mille settecentonovantanove
I moti risorgimentali la rivoluzione romana del mille ottocentoquarantanove
Non è il caso di ripercorre qui la lunga storia dell'idea d Europa
Dalla sua accezione limitata sotto il profilo politico ma già in qualche modo delineata in Machiavelli fino al manifesto di petto di Ventotene su cui invece mi soffermerò
Se non per ricordare che parallelamente si era sviluppata la nozione del cosmopolitismo dell'appartenenza ideale dell'umanità alla cittadinanza del mondo
Questo non nozione e già chiaramente definita nel mondo antico basti ricordare ancora una volta Marco Aurelio
Il grande imperatore filosofo il mondo con una città infatti quale altra cittadinanza possiamo riconoscere al mondo intero
Gli ideali
Cosmopoliti mai sopiti
Del tutto si sono riproposti con veemenza nella storia con la Rivoluzione francese in particolare con Robespierre e con gli altri giacobini
E possono essere rappresentati dalla dichiarazione che essi avrebbero voluto inserire ma non vi riuscirono nella costituzione del mille settecentonovantatré non vi è altro sovrano che il genere umano
Questa nobilissima visione del mondo si sa e per durata nelle aspirazioni della cultura europea innestandosi in alcune concezioni politica contemporanea
Il superamento degli equilibri internazionali emersi dalla conclusione del secondo conflitto mondiale e le trasformazioni degli ultimi vent'anni hanno lasciato il mondo in balìa di politiche avventurose maldestre in previdenti
Le speranze che i popoli europei avevano riposto nella creazione di una sola nazione che riunisse come obiettivi di pace e di giustizia hanno dovuto ben presto fare i conti con preclusioni provenienti dall'esterno
Si è sostenuto che il fallimento degli ideali
Europeisti espressi nel Manifesto di Ventotene fosse dovuto agli egoismi e alle resistenze interno dei singoli Stati
Ma il vero ostacolo era costituito dall'opposizione dalle interferenze delle potenza divenuta egemoni dopo la guerra le due concezioni quella del federalismo europeo e quella del cosmopolitismo sono state contrapposte più volte sempre strumentalmente ma è evidente e si tratta del medesimo processo ideale che trova
E l'idea dell'unificazione d'Europa anche un progetto politico
Del movimento politico
Che scaturì dal Manifesto di Ventotene ho avuto qualche conoscenza diretta per la mia partecipazione giovanile soprattutto quando avevo diciannove ventuno anni ma poi anche durante presso gli studi universitari proveniva da un'esperienza scolastica americana con la conoscenza quindi della storia dalla Costituzione americana degli scritti di getto senza intento
E di altri ideatori del federalismo
E dei preti della Costituzione degli Stati Uniti un motivo un veramente un monumento della cultura illuministica
Ha scritto ad assassini
Nel mille novecentocinquantasei
Aderì dunque al Movimento federalista europeo che aveva allora un certo seguito nei licei e per tre anni svolsi attività di volontario nella sede romana del movimento a piazza di Trevi ottantasei
Il palazzo sulla destra della Fontana di Trevi ove abitava a Pertini
L'attività molto c'era la sede del movimento
L'attività
Molto modesta che avevo imprimere gli indirizzi sulle copia del quindicinale Europa federata o di dattilografa are testi da pubblicare
Mi consentiva di frequentare i protagonisti dell'europeismo quelli sopravvissuti alla lotta di resistenza al nazifascismo
E soprattutto
Altiero Spinelli mi cui voglio mostrare
Un'immagine
La moglie Ursula Fishman
E di ascoltare le elezioni dei corsi di preparazione politica di Ernesto Rossi
Andrea tutti i battelli
Aldo Garosci
Un solo Hirsch non
Ebrea tedesca fondatrice con Altiero Spinelli del Movimento federalista europeo era stata molto attiva nel periodo della clandestinità e fu importante e fu più importante di quanto appaia la sua influenza sulle elaborazioni teoriche di Eugenio Colorni suo primo marito
Ucciso a Roma dai fascisti pochi giorni prima della liberazione e poi dello stesso Spinelli suo secondo marito
Insomma
Ricorda anche Luciano Bolis
Il partigiano Fabio che con voce afona teneva faticosamente le sue lezioni che frequentare nel novembre del mille novecentocinquantasei mentre avvenivano i fatti di Budapest proprio in quei giorni
Undici anni prima era stato catturato dai fascisti a Genova e aveva tentato il suicidio ferendosi alla gola con un rasoio
A questo piccolo gruppo di intellettuali teorici del federalismo europeo impegnati nella lotta al regime totalitario del negli anni Trenta poi nella Resistenza
Si deve un grande contributo la formazione di una conoscenza di una coscienza democratica e europeista tra i giovani e non solo in Italia
La tesi formulata da questi federalisti negli anni di confino a Ventotene ventottenne a cui aderì appunto negli anni Cinquanta e che mi sento ancora di condividere
Fu che la ricostruzione dell'Europa doveva avvenire nella forma costituzionale
Di paese unito politicamente
Ma le cose andarono come sappiamo
Anche i governanti europei sapevano quanto fallace fosse il Progetto di una comunità europea
Che era comunque nelle intenzioni di molti ma privati potere politico ne era convinto Carlo Sforza che nel mille novecentoquarantotto pubblicò il libro o federazione europea o nuove guerre
Carlo Sforza è stato un personaggio di primo piano nella politica italiana ministro degli Esteri nel quinto governo Giolitti dal venti mille novecentoventi al ventuno
Quando ne fece parte anche Benedetto Croce come ministro alla Pubblica istruzione
La sensibilità degli Sforza nei confronti del patrimonio storico-artistico emerge anche dalle sue decisioni sollecitate da Croce di no confiscare la biblioteca dell'Istituto archeologico germanico in conto alla alla riparazione dei dei danni di guerra come aveva chiesto Corrado Ricci
Croce voleva istituire piuttosto una biblioteca italiana di archeologia ed arte Palazzo Palazzo Venezia
In seno all'Istituto di archeologia e storia dell'arte cosa che in effetti fece predisponendo una legge che fu poi approvata senza modifiche nel mille novecento ventidue durante il successivo governo
Forza torno a essere ministro degli esteri dopo il fascismo nei governi De Gasperi dal mille novecentoquarantasette al cinquantuno e tra l'altro fu lui a negoziare e firmare il trattato di pace del mille novecentoquarantasette
Aveva quindi tutto il peso necessario per influire sugli orientamenti politici europeisti dell'Italia già sostenuti da De Gasperi età Einaudi nella prospettiva di una vera e propria federazione
Negli anni mille novecentocinquanta cinquantadue Sforza dopo una lunga graduale approssimazione teorica
Sì impegno a fondo per promuovere un vero piano federale europea in linea con la tendenza che andava diffondendosi in Europa
Dell'esigenza di instaurare un potere politico comune in Europa adottando una Costituzione simile a quella degli Stati Uniti d'America o della Svizzera era convinto anche Luigi Einaudi il quale poco prima che finisse la guerra quindi nella prima guerra mondiale nel gennaio del mille novecentodiciotto aveva già scritto sul Corriere della Sera
Che la Costituente dalla Società delle Nazioni non sarebbe stata di alcuna utilità nell'assicurare la pace nel mondo giacché non si prevedevano per essa poteri sovranazionali
Verso la fine della seconda guerra mondiale nel gennaio del quarantacinque Einaudi riforma uno le stesse argomentazioni in un articolo dal titolo contro il mito dello Stato sovrano
Riguardo all'esigenza di un'Europa unita informa di federazione di popoli
E ammoniva però che affinché il Progetto avesse successo era necessario eliminare la sovranità nazionale nelle materie di politica comune e dare vita così agli Stati Uniti d'Europa
Sosteneva in atti che l'esperienza storica tante volte ripetuta dimostra
Che le mere Società di nazioni le federazioni di Stati sovrani sono impotenti a impedire anzi per lo più sono fomenta autrici di guerra tra gli stessi Stati sovrani federati
E spesso diventano consessi magniloquenti alla cui ombra si tramano e si preparano guerre egli pronuncia queste parole nell'assemblea costituente il ventinove luglio del mille novecentoquarantasette per promuovere l'approvazione del Trattato di pace nonostante le mutilazioni territoriali
Einaudi affermò allora
Qui trascrivo le sue parole non è vero
Che le due grandi guerre mondiali
Siano state determinate da cause economiche nessuno
Che sappia compiere un ragionamento economico corretto può credere mai che dalla guerra alcun popolo anche vincitore possa trarre in qualsiasi risultato se non di impoverimento
Vero invece che le due grandi guerre recenti furono guerre civili tra i due volti alla libertà e la gente pronta a servire
Va bene qui
Questo sosteneva con passione Liegi in altri nel mille novecentoquarantasette è inutile che io ritorni sulle ben note convinzioni europeiste di dicasteri e degli altri capi di Stato europei
Della stessa opinione opinione di Luigi Einaudi e questo è molto interessante fu anche Winston Churchill
Che a sorpresa pronuncio a Zurigo nel mille novecentoquarantasei un discorso in cui si sosteneva che solo l'unione politica avrebbe consentito all'Europa di acquisire un ruolo
Determinante tra le potenze mondiali ed esortava gli europei a questo passo
La concezione di Churchill alla molto particolare ma certamente lucida e lungimirante perché non contemplava negli Stati Uniti d'Europa la presenza della Gran Bretagna che aveva già un suo Commonwealth ma comunque io spiccava
All'inizio della guerra mentre la Francia si stava piegando
Sotto l'impeto militare nazista Cerci aveva però ha formulato una proposta molto più audace
Anche sotto la spinta del movimento europeista inglese allora molto attivo invitando la Francia entrare in una federazione con la Gran Bretagna sotto un Parlamento unico occulte con una comune cittadinanza
Questa sulla prima occasione POR perduta per nel processo di unificazione europea che avrebbe potuto avere grandi sviluppi se la Francia non avesse rifiutato la Francia prefigge preferì allora arrendersi
Accettare l'occupazione di metà del territorio nazionale e la trasformazione della restante parte in uno stato fascista Vassallo della Germania
Evidentemente come scrisse Spinelli nel mille novecentocinquantaquattro
Era più difficile per il mondo politico francese ammettere che ci potesse essere un potere democratico legittimo superiore allo Stato francese
Che non ammettere che ci potesse essere uno Stato nemico più forte che sotto mettesse lo Stato francese
Questa concezione politica fu condivisa in Italia anche da vasti settori del mondo intellettuale in particolar di particolare interesse
Fu una convinta adesione di Armando Saetta studioso marxista storico dell'età moderna
Non allineato con le posizioni Filosofia etica del Partito Comunista Italiano che allora non vedeva di buon occhio gli intenti europeisti
Nel mille novecento quarantotto Saetta scrisse per le Edizioni di Storia e letteratura un libro oggi poco menzionato tra le sue opere intitolato dalla res publica Christiana agli Stati Uniti d'Europa
In cui tracciava la storia
Dell'idea pacifista dell'Occidente cristiano della prospettiva di una organizzazione politica europea che potesse eliminare dalla umana convivenza Aldo loro su doloroso fenomeno della guerra
Si sarebbero dovuti attendere gli anni di Enrico Berlinguer e in particolare nel mille novecentosettantasei perché si aprisse la stagione politica di quella concezione che fu definita
Euro comunismo ossia la ricerca da parte dei partiti comunisti in Italia Francia Spagna Inghilterra
Di nuove soluzioni per trasformare la società in senso socialista in modo autonomo rispetto all'Unione Sovietica
Con adesione al metodo democratico e pluralistico e con la legittimazione della presenza privata nell'economia questo consentirà l'apertura del dialogo tra Altiero Spinelli ed Enrico Berlinguer
Nel mille novecentosettantanove infatti Spinelli fu eletto al Parlamento europeo con i voti del Partito Comunista Italiano
L'esigenza espresse nel manifesto di Ventotene sono ancora attuali
E le soluzioni allora proposte sono quelle che potrebbero restituire all'Europa la capacità di sopravvivere in un mondo che non si sta avviando verso un ordinamento cosmopolita ma verso la formazione di un ristretto club di potenze
Che decidono le sorti del pianeta
Secondo Spinelli la nuova Europa avrebbe dovuto essere socialista offrire condizioni di vita migliori per le classi lavoratrici
La proprietà privata avrebbe dovuto essere regolata in modo da impedire che strutture monopolistiche sfruttino il consumatori le grandi ricchezze accumulate in passato avrebbe dovuto essere in gran parte ridistribuite
Ma al di là di questo programma politico considerato generico che non pratica non Protti praticabile realisticamente la concezione ideale che Spinelli aveva dell'Europa non ebbe successo
L'aggressione terroristica che culminò con l'assassinio di Aldo Moro
E i timori di Stati Uniti e Unione Sovietica impedirono che l'euro comunismo avesse la sua naturale evoluzione in forma in forza governativa iniziò così
Dopo la scomparsa di Berlinguer e dopo il collasso dell'impero sovietico
Con la fondazione del PDS nel mille novecentonovantuno lo spostamento della maggiore forza di sinistra supposizione orientate verso un mercato privo di regolamentazione e di intervento pubblico
Quello che tuttora
Nell'attuale erede del PBS
Mi hanno
E qui veniamo avere abc dell'involuzione fortissima verificatasi nell'ultimo quarto di secolo nella tutela del patrimonio storico e artistico con il graduale abbandono del concetto di preminenza dell'interesse pubblico su quello privato
Il nostro ordinamento di tutela delineato già nel mille novecentonove meglio definito nel mille novecentotrentanove
E poi per durato per quasi tutto il Novecento rifletteva un compromesso tra interesse pubblico ha diritto di proprietà
Esso consentiva infatti una buona tutela delle opere d'arte dei beni storici dei monumenti anche dei suoni purché dichiara interesse pubblico
Se di proprietà privata
Il grande limite consisteva nel non aver distinto il diritto di proprietà da quello di edificazione
Ossia nel non aver impedito che il plusvalore derivante dalla trasformazione di un solo agricolo solo edificabile divenisse un pro Fitto privato e non pubblico
Ciò nonostante le soprintendenze avevano poteri se volevano esercitarli
Per impedire ragiona il danneggiamento dei suoni archeologici e del paesaggio
Nei riguardi del patrimonio storico e artistico
Fino dai primi anni del primi anni novanta l'orientamento politico dei governi italiani e indistintamente di tutte le regioni fu quello di ridurre i poteri dello Stato nella difesa dell'interesse pubblico
Quindi di attenuare l'esercizio della tutela e le attività di prevenzione dei danni per favorire una gestione soprattutto economicistica dei beni
Ne sono derivati devastanti provvedimenti normativi che hanno raggiunto il culmine con il precedente governo
Senza di quello attuale rendendo difficilissime e comunque poco efficaci la tutela della conservazione mercifica ampio musei e monumenti di grande richiamo e lasciando decadere tutto il resto
La conservazione del patrimonio artistico e monumentale è un impegno gravoso è difficile che richiede investimenti e capacità tecnica e scientifica
Questo sembra ormai interessare poco
E più comodo pensare che le cose antiche si conservino da sette se si danneggi se si danneggiano che siano ricostruite
Si vedono nel paesaggio romano anche tre monumenti palchi per concerti tralicci per mostre incongrue ponteggi per finti restauri al fine di affiggere pubblicità
Ma non si vedono attività di manutenzione delle superfici marmoree pulite consolidate negli anni ottanta o delle mura di Roma sempre a rischio di crolli e sfalda menti
Del resto questa disattenzione per la conservazione per la prevenzione sembra diffondersi anche in altri paesi non si spiegherebbe altrimenti l'adoro dolorosa sconvolgente perdita della cattedrale di Notre Dame
Anche i valori del patrimonio storico-artistico possono essere riproposti allora come strumenti fondamentali di formazione civile di elevazione intellettuale di coscienza critica in un progetto europeo
Secondo la tradizione di quel grande fenomeno umanistico che ebbe in Erasmo uno dei padri dell'internazionalismo culturale
Ancora vivo nella
La comunità scientifica e artistica dei nostri paesi ma purtroppo non nei governi
Il riaffiorare di nazionalismi europei di tendenze politiche che in Italia si collegano al fascismo
Rischia ora di affondare anche quel poco che resta dell'unione europea
Le ideologie del fascino dei fascismi nelle loro varianti che nel Novecento hanno interessato gran parte dell'Europa e che ora si ripresenta no
Hanno in comune Vito irrazionali la negazione di verità storica e scientifica l'intolleranza per le diversità etniche religiose affettive
La predilezione per gli ordinamenti autoritari e per i comportamenti violenti
E il viso è illusorio pensare che in queste condizioni l'Europa non si è spostata al rischio di nuove tragedie
Le grandi potenze cercano di evitare i conflitti mondiali ma non quelli locali per l'Europa è di nuovo un'aria di frizione dopo la secessione e il cambio di campo delle Repubbliche sovietiche occidentali
Non credo che vi siano più nei singoli Paesi le condizioni per superare questo stato di cose determinato per sistemi politici accomunati
Dall'interesse al mantenimento dello stato e lo status quo della sovranità nazionale con il rischio quindi giacché nulla sta immutabile a questo mondo
A regredire verso forme di socia al nazionalismo è uso questa formula solo per distinzione da quella storica di nazionale socialisti
E allora credo che si è aggiunto interno il tempo di volgere nuovamente lo sguardo a quell'ordinamento politico delineato nel Manifesto di Ventotene che ho tentato di illustrare le sue aspirazioni
Delle ragioni dei suoi successi e dei suoi fallimenti
Il declino politico dei popoli europei sembra segnato dalla perdita di fiducia negli ideali di democrazia di giustizia sociale e di solidarietà
Vi sono però anche segnali di tendenza apposta delle nuove generazioni in particolare i più giovani che in gran numero hanno ricevuto una formazione interculturale che hanno vocazioni cosmopolite
Che insomma hanno raccolto
L'eredità dotta dell'umanesimo
Ebbene questi nuovi europei avranno forse la forza di spazzare via le nuvole dell'oscurantismo che si sono addensate sui nostri Celli potranno essere loro il vento
Che scaraventa sotto le costellazioni il pattume di cui il mondo invischiato il vento del domani dica odierni Tu scendi
Il vento fa il domani è infatti per strusciamento il vento delle nuove generazioni
è il vento che tornando che
Questi sono i suoi versi con i quali concludo don il vento che donando sì all'universo nasce diffondendosi con slancio
Niente è giustamente crolleranno gli edifici costruiti sulla sabbia
E Dio che ho innalzato non pochi di questi edifici felice guarderò senza incolpare nessuno come si allontana
Incurvata la criniera il vento che mia scavalcato e qui vorrei far vedere alla fine
Questa bella immagine che ho trovato su un giornale di questi giorni grazie