Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì ventisei aprile questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi parleremo di Libia e dal tram probabili che ha trovato un nuovo amico uomo forte come scrive il conosciuta in C in un commento di Rula Calaf chi è
è il maresciallo ASP tarda con cui il Presidente americano ha avuto una conversazione telefonica negli scorsi giorni un sostegno di fatto contro il governo riconosciuto dalle Nazioni Unite ha sostenuto anche dall'Italia e tutto ciò malgrado Donal Trump avesse assicurato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di essere sulla stessa linea dell'Italia sulla Libia
A questo proposito leggeremo anche un editoriale da El Pais dal titolo altro carburante sul fuoco libico Trump riconosce un leader ribelle di fronte al Governo
Sostenuto dall'ONU liberazione ieri invece aveva tutto una pagina meritoriamente
Dedicata alla situazione dei migranti bloccati in Libia incastrati tra il mediterraneo e le prigioni dell'orrore vivono l'inferno dei centri di detenzione che spesso sfuggono al controllo dello Stato immigranti rischiano lavori forzati torture stupri parleremo coi di Spagna delle elezioni di domenica lo faremo con le mondo che oggi dedica spazio a potemmo osso che si sgonfia prima del legislative spagnole secondo i sondaggi la formazione di estrema sinistra che andava abbastanza di moda
Anche nell'opinione pubblica europea
Quattro anni fa potrebbe perdere la metà dei suoi deputati dopo le elezioni del ventotto aprile in chiusura rimarremo sulle mondo per parlare invece di Germania che rischia di affrontare un momento economico difficile
Un modello a corto di fiato il titolo dell'editoriale del quotidiano francese oggi che chiede al governo di Berlino una politica di rilancio dell'economia attraverso la spesa pubblica
Che tra l'altro potrebbe avere effettivo positivi sui partner europee che soffrono per l'ortodossia
Di bilancio imposta dalla Germania ma cominciamo
Dalla Libia e da quello che potremmo definire il tradimento di Donald Trump nei confronti dell'alleato o populista a Palazzo Chigi il governo italiano Giuseppe Conte a cui lo stesso Trump aveva assicurato sostegno sulla Libia negli scorsi mese invece no
Trump trovò nuovo amico Omo forte in Libia il titolo di un commento di Lula Calaf pubblicato dal Financial Times
Scrive Calaf immaginati vivo
Di vivere in un'era diversa un leader di una milizia mediorientale attacca la capitale di uno Stato ricco di petrolio proprio nel momento in cui le Nazioni Unite stanno negoziando la pace
Cosa fanno gli Stati Uniti il Dipartimento di Stato pubblica una condanna dopo l'altra
La Casa Bianca inizia a lanciare avvertimenti diplomatici americani lavorano dietro le quinte per contenere le violenze ma siamo nel due mila e diciannove
Donal Trump e presidente degli Stati Uniti
E la politica estera oggi si fa sulla base dei capricci del Presidente
In Medioriente il bilancio di Trump dimostra che il presidente americano favorisce quel tipo di Autoroutes autoritarismo che non può esercitare in patria anche quando questo va contro la politica promossa dai suoi
Diplomatici e così la scorsa settimana Trump ha contattato il generale Khalifa Haftar l'uomo forte che controlla l'Est della Libia
E che ha lanciato un'offensiva contro Tripoli per rovesciare il governo riconosciuto dall'ONU
Il Presidente americano di fatto a appoggiato avvallato l'assalto di affittarla
Poco importa sì gli Stati Uniti si erano detti a favore della conferenza nazionale voluta dall'ONU per cercare di superare le divisioni che hanno contraddistinto
La Libia dopo rovescia mento del dittatore Muammar Gheddafi nel due mila e undici poco importa se c'è una risoluzione britannica al Consiglio di sicurezza
Per chiedere un cessate il fuoco poco importa che il Dipartimento di Stato abbia condannato l'attacco di Haftar
In Medioriente secondo Lula Calaf Trump e alla merce delle due potenze arabe che stanno ridisegnando la Regione
Da quando le rivolte del due mila undici hanno rovesciato alcuni dei loro amici autocrati i loro consigli sono alla Casa Bianca più importanti
Di quelli che vengono da tutto l'establishment di politica estera americano questo nuovo ordine mediorientale guidato dall'Arabia Saudita degli Emirati Arabi Uniti
Emirati che sono un piccolo staterello del Golfo che compete ben al di sopra del proprio peso reale il nuovo ordine mediorientale definito dall'ostilità verso l'Iran dall'antagonismo con il Qatar e con gli islamisti che l'emirato
E il Qatar sostiene e dalla restaurazione dell'autocrazia con la forza se necessario
Eppure ricorda
Calaf le conseguenze della belligeranza di Arabia Saudita Emirati Arabi Uniti sono disastrose vero il governo di Tripoli è sostenuto da delle milizie le prospettive di successo dei piani di pace dell'ONU sono magre
Ma non c'è soluzione militare in Libia e l'esito dell'offensiva di Haftar probabilmente sarà calamitoso
Pensate al primo intervento delle potenze del golf in Egitto quando gli Emirati Arabi Uniti presero l'iniziativa di contribuire al rovesciamento del governo dei Fratelli musulmani sostenendo ritorno dei militari al potere oggi possiamo dire
Con ragione che l'Egitto non è mai stato tanto autoritario
La seconda avventura disastrosa ricorda Frasson Times è stato lo Yemen dove l'Arabia Saudita nel due mila e quindici avviò una campagna militare contro i ribelli VT sostenuti dall'Iran il conflitto è costato la vita ad almeno dieci mila persone ha causato una catastrofe umanitaria ed oggi è ancora in stallo
Il sostegno da Starr in Libia è volto a restaurare un autocrate alla testa di uno Stato arabo e minare il processo
ONU che al sostegno del Qatar
Del suo alleato nella regione cioè la Turchia anche se questo viene visto da gran parte della comunità mondiale come il miglior modo per affrontare la crisi libica
Il risultato dell'assalto contro Tripoli rischia di essere una nuova guerra civile totale
A differenza dello Yemen che povero la Libia tutte le potenzialità di essere prospera grazie alle sue ricchezze petrolifere e una popolazione di appena sei milioni di abitanti
Ma dal rovesciamento di Gheddafi due fazioni si sono contese il controllo del Paese il governo riconosciuto a livello internazionale
A Tripoli e le autorità rivali a est l'appeal di a Starr per i suoi alleati arabi e per un leader come tran-tran è ovvio
Si tratta di un ex asset della CIA che guida una milizia con alcuni ex combattenti di Gheddafi
Che dice di poter unire
La Libia e che si pone come diga laica agli islamisti anche se in realtà agli islamisti sostenuti dai sauditi sono tra gli alleati di affittare
Sì agli Emirati Arabi Uniti sia l'Egitto hanno fornito sostegno militare al maresciallo la conversione di Trump sembra essere iniziata con una visita a Washington del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi all'inizio di aprile
Il re saudita Salman ha ospitato a stare a Riad secondo l'ONU tutte le parti stanno ammazzando materiale militare un'inevitabile escalation dei combattimenti in vista
Come ultimo teatro di questa resa dei conti regionali e delle rivalità tra grandi protende potenze la Libia si prepara ad altro sangue
E quelli che hanno più da rimetterci sono i suoi cittadini così tra l'altro Rula Calaf sul fa lascio un Times a proposito della decisione di Donald Trump di sostenere ma tardi cui parla anche il Pais in un editoriale dal titolo altro carburante sul fuoco libico decisioni dall'altra ampi di appoggiare in modo esplicito il maresciallo libico calli li fa star
Che vuole deporre il governo di unità nazionale riconosciuto dall'ONU è un'ulteriore prova del modo preoccupante di intendere le relazioni internazionali del Presidente degli Stati Uniti
Dall'inizio del mese ricorda il Paese truppe di a star si concentrano le porte di Tripoli dove combattono contro le truppe fedeli al governo
Anche se in un primo momento l'amministrazione americana per bocca del segretario di Stato mai Pompeo aveva condannato l'uso della forza militare da parte dell'esercito nazionale libico gli ordini di a star
Una telefonata di Trump a quest'ultimo a sconfessato Pompeo e rivoltato la situazione
Secondo la Casa Bianca in quella conversazione Trump ha riconosciuto il valore che ha starà a per Washington nella lotta al terrorismo e nella gestione dei campi petroliferi libici
Si tratta di due temi senza dubbio importanti
Ma viene dimenticato un elemento cruciale per la sicurezza dell'Europa come il traffico di esseri umani
L'immigrazione illegale ha trasformato la Libia in un punto di passaggio in condizioni quanto meno disumani di decine di migliaia di persone che vogliono raggiungere l'Europa in un paradiso per le mafie che possono lucrare in tutta impunità sullo stato di necessità dei migranti
Da quando è arrivato alla Casa Bianca anche se in realtà già da prima Trump ha ripetutamente dimostrato che nella sua concezione della realtà internazionale l'immigrazione illegale è un tema facile da risolvere con soluzioni drastiche o semplicistiche che le Nazioni Unite sono un'organizzazione
Di cui non si deve tener conto che l'Europa è formata soprattutto da Paesi che vogliono approfittare della protezione militare americana senza contribuire alle spese per la difesa insomma dal suo punto di vista è coerente non tener conto della questione migranti quando si tratta di compiere l'ennesima scelta unilaterale in politica estera
El Pais poi evidenzia anche le carenze
Dell'Europa la Libia dovrebbe essere una priorità per la politica estera europea un paese diviso con una guerra civile cruenta e numerose caratteristiche di uno Stato fallito nel Mediterraneo
Rappresenta oltre che un dramma umano anche una vera minaccia per la sicurezza dell'Unione Europea
Sfortunatamente non esiste alcun consenso europeo sulla situazione nel Paese la Francia ha mostrato un atteggiamento amichevole nei confronti del Maresciallo star il resto dei partner europei sono in linea con le Nazioni Unite
Questa mancanza di consenso generale non aiuta a stabilizzare una situazione che richiede dialogo e una strategia chiara ma sì al dialogo
Sia la strategia chiara vengono resi ancor più difficili dall'ultima decisione di Trump di sostenere Haftar così la vende
El Pais
A proposito di migranti su cui si concentra parte dell'editoriale del quotidiano spagnolo anche se in chiave come dire minaccia per l'Europa liberazione ieri ha avuto il merito di dedicare un un un ampio dossier alla situazione che vivono in in Libia i migranti incastrati tra Mediterraneo e le prigioni dell'orrore bollo cattive Libia vivono l'inferno dei centri di detenzione che sfuggono al controllo dello Stato
E così rischiano lavori forzati torture e stupri ci pare un altro articolo su otto e leggi che hanno deciso di portare il governo francese la Francia davanti a un tribunale queste organizzazioni di difesa dei diritti umani si sono associate per presentare dei ricorsi ingiustizia contro la Consegna disse imbarcazioni da parte del ministero della difesa francese ai cosiddetti guardia costa o la Guardia costiera libica
Vi rinviamo al Di Biasio
Per i dettagli anche perché oggi vogliamo parlare tornare a parlare
Anche della Spagna del voto domenica
Elezioni anticipate ennesimo voto che sarà contraddistinto dall'avanzata di un partito di estrema destra box ne abbiamo parlato nell'edizione di ieri oggi ci concentriamo sull'estrema sinistra quella composta la bolla degli scorsi anni potemmo osso
Vola che si sgonfia lo scrive le Monde
Il titolo di un articolo di oggi secondo i sondaggi la formazione di estrema sinistra punti potrebbe tendere la metà dei suoi deputati dopo le elezioni di domenica
Il reportage sulle comincia con un incontro elettorale
Vicino a Madrid dal Melara quartiere popolare della capitale spagnola un po'più di un centinaio di simpatizzanti sono venuti ad ascoltare Pablo Iglesias il leader di potemmo ossa
Che ha previsto di parlare del maltrattamento animale come la maggior parte dei presenti Iglesias ha portato il suo cane un labrador color cammello
La messinscena sobria sedie di plastica disposte in cerchio per ricordare i circoli cioè le assemblee popolari degli esordi del partito cinque anni fa
Lo slogan di poter mosso per le elezioni di domenica iscritto
A grandi lettere bianche sei tu che scrivi la storia ma i pronostici non sono molto ottimistici secondo un sondaggio del centro di inchieste sociologiche la formazione potrebbe vedere il suo numero di deputati crollare da settantuno a trentotto
Per queste elezioni poté mossi presente in quali zone con i neo comunisti della sinistra unita e gli ecologisti di equo sotto il nome di un i dati potemmo Asso uniti possiamo quest'ultimo anno non è stato facile per il partito di estrema sinistra il ventitré marzo dopo tre mesi di congedo parentale dopo la nascita prematura di due gemelle Pablo si inglesi a sé tornato sulla scena politica facendo un mea culpa di fronte ai suoi ci vergogniamo delle nostre lotte interne ammesso non siamo mai stati capaci di cambiare le regole del gioco del nemico abbiamo agito come tutti gli altri partiti
Forse ricorda qualcuno anche in Italia
Due mesi prima potremo se aveva attraversato la sua più grande crisi a metà gennaio
Inigo r John uno dei fondatori amico storico di Clèzio se aveva annunciato la sua decisione di abbandonare il partito a presentarsi alle elezioni regionali a Madrid con una piattaforma concorrente
Poco dopo è stato Pablo bastino Hui altra figura storica del partito a gettare la spugna rinunciando a essere capolista alle europea nel frattempo in diverse regioni potremo sapere sul sostegno di partiti con cui aveva verrà formato coalizioni come Emma Renga Lissia o coalizioni compromessa Valencia
La leadership di Iglesias e della sua compagna Irene Montero diventata numero due del partito è stata contestata
Anche e soprattutto dopo la crisi dello scialle che cos'è lo scialle una casa con una villa con piscina vicino Madrid comprata dalla coppia nel due mila e diciotto per seicento mila euro investimento che ha scioccato
All'interno di una formazione che lotta per più giustizia sociale in realtà però riconosce nel mondo può Demos sta perdendo velocità
Sì dal due mila sedici tra le elezioni legislative del dicembre due mila e quindici che avevano portato a uno stallo politico e quelle del giugno due mila e sedici il partito aveva già perso più di un milioni milione di voti
Altri voti se ne stanno andando la spiegazione di Pablo Simone politologo dell'Università Carlos terzo potremo sa commesso diversi errori strategici uno su tutto dal Congresso
Del due mila e sedici abbandonato la trasversalità per virare verso l'estrema sinistra riducendo così il suo appeal per gli elettori che hanno altri orizzonti risultato di tutto questo potemmo schiera stato fondato per denunciare la precarietà del lavoro le implica implacabili misure di austerità dell'ex premier conservatore Mariano ROI
E la corruzione della casta beh non sogna più di di di di di prendere d'assalto il potere o di superare il partito socialista ma per l'appunto di diventare alleato minoritario del Partito Socialista in un governo di coalizione così
Le monde racconta questa parabola di potemmo s'chiediamo rimanendo sulle mondo Emma parlando di Germania delle difficoltà economiche tedesche a cui è di dedicato l'editoriale o di oggi del quotidiano francese un modello a corto di fiato
L'economia tedesca dovrebbe rimanere praticamente ferma quest'anno dietro la facciata la Germania deve affrontare una serie di sfide che minacciano su modello di successo
Aumento delle disuguaglianze esplosione del prezzo degli alloggi precarietà del lavoro degrado delle infrastrutture
Tutto questo mette in discussione la politica dell'equilibrio dei conti pubblici il pareggio di bilancio
Poi c'è la preoccupazione per l'ambiente che scuota il modello industriale tedesco quanto i surplus commerciali hanno raggiunto tali vette che diventano un tallone da chi il optare per una politica di rilancio attraverso la spesa pubblica potrebbe avere degli effetti positivi sui partner europei dalla Germania che soffrono per la sua ortodossia del Bilancio
Il suo ma nel momento in cui il mondo attraverso una fase transitoria inedita la Germania farebbe bene a smetterla con i suoi dogmi così
La vede nel mondo così però non sembrano vederla almeno per ora i tedeschi però oggi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale